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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Settembre 2014
AL VIA LA 5° WATER CONFERENCE DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI CONDIVIDERE LE ESPERIENZE E CAPIRE COSA SI PUÒ FARE INSIEME.  
 
Trento - Avere un approccio sinergico per affrontare le problematiche legate all’acqua. Con questo spirito si è aperta la quinta Water Conference, che si tiene ieri e oggi, presso la sede dell´Università di Trento di via Tommaso Gar. La conferenza è nata per diffondere i risultati delle attività dedicate alla gestione dell’acqua nel quadro della Convenzione delle Alpi. La 5° Water Conference della Convenzione delle Alpi, evento biennale che questa volta si terrà a Trento in collaborazione con l´Unece-commissione economica per l´Europa delle Nazioni Unite e con il Ministero dell´Ambiente, ha come obiettivo quello di fornire ad un vasto pubblico di esperti, istituzioni e parti interessate lo stato dell’arte, le migliori tecniche e i principali risultati sull’adattamento ai cambiamenti climatici nei bacini fluviali nelle zone di montagna. Diversi gruppi di esperti illustreranno i principali risultati degli ultimi anni di attività nei rispettivi ambiti. Inoltre, saranno presentate da autorevoli relatori informazioni aggiornate sui cambiamenti climatici e sulle strategie di adattamento, nonché i risultati di alcuni progetti di cooperazione territoriale europea. Infine, una particolare attenzione sarà dedicata all’attuazione delle misure di gestione del rischio alluvioni nelle aree montane, con particolare riferimento all’applicazione contestuale della Direttiva Alluvioni con la Direttiva Quadro sulle Acque. Per la Provincia autonoma di Trento l´intervento dell´assessore alle infrastrutture e all´ambiente, Mauro Gilmozzi. “Credo che il tema dell’acqua in discussione in questi due giorni – ha sottolineato l’assessore Gilmozzi - sia di particolare interesse soprattutto per la nostra provincia. Voglio portare una testimonianza, un esempio dell’impatto che i cambiamenti climatici possono avere sul nostro territorio. Ricordo che circa 10 anni fa ci sono stati tre inverni con basse precipitazioni e noi ci siamo trovati con il lago di Garda che aveva 150 milioni di metri cubi di acqua in meno. Questo per dire che la presenza dell’acqua sulle Alpi non è così scontata. Quindi i temi che tratteremo in queste due giornate come le politiche di mitigazione, il contributo che ciascuno di noi può dare al miglioramento della produzione di sostanze che peggiorano il clima, e dall’altro lato tutte le azioni di adattamento a questi nuovi scenari sono particolarmente importanti soprattutto per chi come noi vive le Alpi. Perché le Alpi non sono solo un giacimento di risorse naturali ma sono anche uno spazio di vita. Se le persone non dovessero più vivere su questi territori i problemi non sarebbero solo quelli legati alla risorse ma anche quelli dell’impatto che la non gestione del territorio avrebbe sull’intero ecosistema alpino. Quindi quando in questi giorni parleremo di agricoltura di montagna o del turismo non ci riferiremo solo ad attività economiche, ma alla grande sfida di come mantenere le Alpi abitate”. Il tema dell´evento, che ha portato a Trento circa 200 fra i massimi studiosi del settore a livello internazionale è "L´acqua nelle Alpi - e oltre: adattamento dei bacini alpini e montani ai cambiamenti climatici". Un´occasione di confronto preziosa, questa, non solo per ricercatori ed esperti sull´argomento ma anche per tecnici ed amministratori che si confrontano quotidianamente con il tema della gestione delle acque nel contesto più generale dell´ambiente montano e degli stress a cui esso è sottoposto a causa del cambiamento climatico. La prima giornata di lavori si è aperta, dopo il benvenuto del "padrone di casa", Paolo Collini, corettore dell’Università degli studi di Trento, con gli interventi di Paolo Angelini, presidente del Comitato convenzione delle Alpi che ha sottolineato l’importanza di questo evento nato grazie alla sinergia con chi opera sul territorio e di Sonia Vrevc, che ha portato i saluti del segretario generale della Convenzione delle Alpi. “Viviamo nel cambiamento climatico e dobbiamo affrontarlo. Questa conferenza è importante in quanto coinvolge tutti coloro che vogliono agire, non affrontando solo le conseguenze del cambiamento climatico ma mettendo in luce anche i processi decisionali per risolvere il problema”. Infine Sara Vito, assessora all’ambiente e all’energia del Friuli Venezia Giulia ha spiegato come “sia importante quando parliamo di ambiente, lavorare insieme. Solo così infatti si possono ottenere risultati importanti. Questo è lo sforzo che dobbiamo fare tutti per affrontare un argomento così rilevante nella maniera più corretta”. Le sessioni di lavoro proseguono nel pomeriggio con alcuni dei massimi esperti mondiali del settore. In particolare con gli interventi di Yaroslav Misyak, Martin Beniston e Stephan Gruber. Yaroslav Misyak, slovacco, ricercatore senior della Fondazione Enrico Mattei di Venezia, del Centro Euro-mediterraneo per il Cambiamento Climatico (per il quale si occupa di eventi climatici estremi), e professore all’Università Ca’ Foscari, Dipartimento Economia. Martin Beniston, inglese e "cittadino del mondo" (ha anche passaporto svizzero e francese), già direttore del Proclim, il Programma nazionale svizzero sul clima, chairman della Ippc, la Commissione intergovernativa delle Nazioni Unite sul clima che nel 2007 ha vinto il Nobel per la Pace, docente in numerose università fra cui Ginevra e Friburgo, attualmente direttore del maggiore programma dell´Unione europea sulla gestione delle acque, "Acqwa". Stephan Gruber, canadese, docente alla Carleton University, con esperienze di ricerca e docenza anche in Svizzera, Francia, Finlandia, studioso di ambienti montani, permafrost e impatto dei cambiamenti climatici.  
   
   
TURISMO, LOMBARDIA: DISTRETTO ATTRATTIVITÀ PROMUOVERÀ BERGAMO  
 
"Regione Lombardia destina a Bergamo 517.000 euro dei 4 milioni stanziati per i Distretti dell´Attrattività turistica e commerciale, lanciando un nuovo strumento per lo sviluppo e l´integrazione di cultura, turismo e commercio e per il rafforzamento del ´brand´ Bergamo". L´ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, presentando, in conferenza stampa con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, la convenzione per l´attuazione del Programma di intervento del Distretto dell´Attrattività di Bergamo ´Bergamo! Un´esperienza di cultura e shopping´. Hanno partecipato alla conferenza stampa, con Parolini e Gori, l´assessore bergamasco alla Cultura Nadia Ghisalberti e il consigliere regionale Angelo Capelli. Premiata Una Proposta Di Qualità - "A Bergamo - ha spiegato l´assessore Parolini - abbiamo inoltre riconosciuto un ulteriore premio nel finanziamento, riconoscendo l´alta qualità del progetto presentato a Regione Lombardia". Il Comune di Bergamo aggiungerà un importo pari ai 672.000 euro complessivi regionali. "Ne nasce così - ha rimarcato l´assessore - un investimento sul brand Bergamo da oltre 1,3 milioni di euro e una strategia di integrazione che punta ad accrescere l´attrattività territoriale centrata sugli eventi, per conquistare nuovi turisti e visitatori, accelerare il cambiamento e favorire un recupero della identità di luogo e un riposizionamento competitivo della città centrato su cultura e shopping di qualità". "Questo - ha sottolineato Parolini - è l´obiettivo alla base dell´accordo tra Regione Lombardia e Comune di Bergamo, che avvia il nuovo ´Distretto dell´Attrattività´". Integrazione Turismo E Commercio - "I ´Distretti dell´Attrattività´ - ha sottolineato l´assessore Parolini - segnano l´avvio dei più adeguati e stretti incrocio e integrazione tra cultura, turismo e commercio, al fine di attuare politiche finalizzate all´attrattività del territorio". "Con questo strumento - ha aggiunto - vogliamo sviluppare processi di integrazione di risorse pubbliche e private verso obiettivi strategici comuni. Vogliamo accompagnare i territori verso interventi di qualificazione ed eccellenza per incrementare lo sviluppo urbano, la riqualificazione del commercio e l´occupazione". Un Nuovo Percorso - La concertazione tra Regione e Comune intende sviluppare un nuovo percorso che sia in grado di promuovere e valorizzare le iniziative imprenditoriali e degli Enti locali in una logica di sviluppo complessivo di un territorio. Il partenariato tra pubblico e privato favorisce l´incremento dei flussi turistici, l´aumento della permanenza media e di conseguenza attivare il connesso processo di ricaduta economica sul territorio. I Progetti E I Soggetti Coinvolti - I progetti previsti (che vedono coinvolti a diverso titolo Camera di Commercio, Accademia Carrara, Gamec, Ascom, Confesercenti, Distretto Urbano del Commercio, Atb e Cobe) focalizzano la propria attenzione su aree come Bergamo Alta e il polo culturale dell´area dell´Accademia Carrara e della Gamec e riguardano: la valorizzazione dell´area di via San Tomaso in vista della riapertura della pinacoteca e della mostra su Palma il Vecchio; l´infomobilità e un nuovo sistema di indirizzamento ai parcheggi con l´indicazione in tempo reale della disponibilità di sosta tramite una App; la promozione dell´offerta e il coordinamento delle reti di impresa (ad esempio il coordinamento dei tempi di apertura e delle attività promozionali, ma anche la formazione linguistica e commerciale per gli operatori) e nuove soluzioni per una comunicazione integrata per la promozione turistica e commerciale. Bergamo Ha Unito Attori Diversi - "Questo progetto - ha dichiarato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - è la dimensione concreta di come cultura, turismo e commercio possano procedere in modo sinergico. Ci abbiamo lavorato in tempi davvero brevi, ma siamo riusciti a mettere insieme attori diversi, anche attraverso scelte non banali. Bergamo ha scoperto non da molto la sua potenziale vocazione turistica: abbiamo tutta la voglia e la determinazione di recuperare il tempo perso, soprattutto considerando l´occasione imperdibile di Expo, un´occasione di semina per il rilancio della città e della sua occupazione". La Politica Della Regione - "L´accordo - ha concluso l´assessore Parolini - si inserisce perfettamente nella politica di Regione Lombardia di valorizzare le ricchezze e le eccellenze territoriali a partire da Expo e puntando a crescere anche dopo Expo".  
   
   
TODI APPY DAYS PRIMO EVENTO ITALIANO DEDICATO ALLE APP  
 
Todi – Più di 140 speaker e oltre ottanta eventi dedicati alle App dislocati negli storici Palazzi di Todi, dal 25 al 28 settembre. È ricco e articolato il programma di Todi Appy Days, il primo grande evento italiano sulle applicazioni per dispositivi mobili che richiama in Umbria professionisti, curiosi ed esperti del settore. Non è solo un gioco di parole. Quelli di Todi Appy Days, saranno davvero “giorni felici” per gli appassionati di nuove tecnologie. Un modo per i visitatori, di conoscere più da vicino le applicazioni che tanto profondamente hanno cambiato le nostre abitudini. E anche una occasione per visitare Todi, una città dall’architettura medioevale,pronta a proiettarsi nel futuro e a trasformarsi nell’innovativa capitale della mobile technology. La Regione Umbria è presente all’evento per promuovere il sistema Umbriaapp, nato per valorizzare e far conoscere il territorio tramite gli strumenti della tecnologia portatile. Il progetto regionale ha superato gli 80mila download e è stato selezionato per il Compasso D’oro 2014. Sono già state pubblicate 20 App e 7 e-book relativi alla filiera ambiente-turismo-cultura. La partecipazione a tutti eventi di Todi Appy Days è gratuita. Il fitto calendario della kermesse è articolato in una parte formativa e divulgativa (con più di 70 panel, seminari, talk e workshop) e una parte espositiva ed interattiva con aree per adulti e bambini, eventi speciali e contest musicali. La kermesse è promossa dal Comune di Todi ed organizzata dall’Agenzia Sedicieventi con il patrocinio di Regione Umbria, Camera di Commercio di Perugia, Università per Stranieri di Perugia e Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Matematica e Informatica e con il sostegno delle associazioni di categoria del territorio e di numerosi altri soggetti del settore che firmano e propongono le proprie attività nell’ambito del programma. La connessione wi-fi gratuita arriva in piazza del Popolo e negli altri luoghi della città che ospitano l’evento. La rete wireless resterà a vantaggio dei cittadini anche una volta terminata la kermesse. Sono 71 i panel previsti nei quattro giorni della manifestazione. Per restare sempre connessi, basterà scaricare Appydays: l’applicazione, realizzata da Iquii consentirà di vivere la kermesse in tempo reale. In particolare, gli utenti potranno pubblicare foto e post (condivisibili anche su Twitter e Facebook), visualizzare tutto lo stream di Todi Appy Days, conoscere nuove persone, consultare il programma, l’elenco degli speakers e degli sponsor. Sarà inoltre possibile utilizzare lo scanner di Qrcode integrato per interagire con l’evento. Ecco gli spazi espositivi ed interattivi, tutti ad ingresso gratuito, che coinvolgeranno attivamente i visitatori alla scoperta del mondo delle App: Guarda che Robapp! – Sala delle Pietre Lo staff del Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Università degli Studi di Perugia proporrà innovative attività durante le quali il pubblico potrà guidare droni ed interagire con robot tramite App e Smartphone: droni da guidare simulando pesci e squali, partite di calcio Droide/android Vs Mela/ios e robottini sensibili ai volti umani. Applichiamoci! Laboratori per Bambini – Sala delle Pietre e Sala Giunta Tutti i giorni, nella Sala delle Pietre, bambini e adolescenti di età compresa fra i 3 e i 18 anni potranno imparare e migliorare il proprio inglese con tablet, smartphone e realtà aumentata grazie alla scuola di lingua Helen Doron Todi che li aspetta con sessioni mattutine e pomeridiane (ore 9/13 – 15/19). Sabato 27 e domenica 28, nella Sala della Giunta, dalle ore 10 alle ore 13, i mentorship di Coderdojo Italia aiuteranno bambini e ragazzi dai 7 anni in su a muovere i primi passi nella programmazione informatica, costruendo semplici videogames e applicazioni. Prenotazione obbligatoria al + 39 389 2361458). Ora et… Laborapp! – Sala della Giunta Chi desidera imparare a sviluppare una propria App potrà partecipare ai laboratori Ora et Laborapp realizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia. Sabato 27, dalle ore 15 alle ore 18 il Laboratorio Multipiattaforma fornirà le basi per sviluppare applicazioni mobile multipiattaforma la cui interazione con l’utente avverrà in maniera visuale. A svelare tecniche e segreti agli aspiranti sviluppatori saranno gli esperti Stefano Bistarelli (Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Perugia)e Paolo Bolettieri (Isti Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo”- Cnr Pisa). Domenica 28 dalle 15 alle 18 il laboratorio verterà, invece, sullo sviluppo App per dispositivi Android e sarà condotto da Marco Baioletti (Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Perugia). Prenotazione obbligatoria al + 39 389 2361458. Hackathon Todi Appy Days - Palazzo del Vignola Da venerdì 26 settembre alle ore 15 a sabato 27 settembre ore 15. Una maratona di 24 ore per sviluppare un’applicazione legata al territorio utile a cittadini, amministrazioni e turisti. È la sfida proposta dal 1° Hackathon Appy Days a developer, hackers e designer invitati a realizzare uno specifico progetto utilizzando gli Open Data messi a disposizione dalla Regione Umbria e da Alfred, nonché le Api messe a disposizione da Deezer e Screenweek, partner tecnici dell’evento. Si può partecipare sia da soli sia in squadra a patto che non si portino progetti già sviluppati. L’hackathon è gratuito e comprende la cena al sacco del venerdì sera e la colazione del sabato mattina. Per iscriversi è necessario registrarsi online sul sito internet www.Appydays.it. In palio, tre mesi di mentorship e supporto tecnologico offerti da Engineering Ingegneria Informatica Spa e numerosi premi a cura dei partner del Festival. Speciale Google Developers Groups – Cinema Jacopone Il pubblico di tecnici e professionisti potrà scegliere fra le attività proposte gratuitamente dai Google Developers Groups di Udine, Perugia, Firenze e Ancona, Roma. Tutti i giorni, a orari alterni, presso il cinema Jacopone, i gruppi di sviluppatori proporranno interessanti argomenti tecnici. Sabato 27 e domenica 28 Settembre, alle ore 15, utilizzando i propri Smartphone Android con Qr o Nfc, i visitatori potranno partecipare a una divertente caccia al tesoro, con partenza dal foyer del Cinema Jacopone. Indigeni Digitali Camp #idcamp 2014 – Nido dell’Aquila Il 27 e 28 settembre, Todi Appy Days ospiterà l’Idcamp: il raduno della grande communityonline Indigeni Digitali. Nella magnifica location delNido dell’Aquila, la due giorni affronterà temi che spaziano dall’Ux Design ai Social Media, passando per web emobile, con particolare attenzione ai cambiamenti impressi dal Digital e dalle nuove tecnologie nella vita quotidiana. Raduno Foursquare Super Users Italia Gli utenti più appassionati di Foursquare, dopo attenta selezione dalla sede di New York, verranno a Todi il 27 settembre per il meeting annuale #4sqItaliasuday e per inserire tante tips nel territorio in modo da rendere ancora più fruibile la principale rete sociale basata sulla geolocalizzazione. Instagramers Italia Academy – Nido dell’Aquila Venerdì 26 e sabato 27 settembre gli esperti della Community Instagramers Italia Academy saranno a Todi Appy Days per svelare al pubblico tecniche e segreti del più famoso social network dedicato alla fotografia istantanea. I workshop, gratuiti su prenotazione, spazieranno dalle tecniche di base a quelle più avanzate, con tips fotografici in notturna e al tramonto (venerdì 26 alle ore 18) e walk fotografico (sabato 27 alle ore 14). Prenotazione obbligatoria al + 39 389 2361458 Expo Area presso i Voltoni di Piazza del Popolo Presso i Voltoni di Piazza del Popolo, la Regione Umbria sarà presente con un proprio punto interattivo per promuovere il sistema Umbriaapp e per far sperimentare ai visitatori l’utilità delle App per scoprire: musei, eventi, i percorsi turistici e quelli ciclabili, i prodotti enogastronomici, quelli dell’artigianato artistico e molto altro ancora. We Want You! Spazio Start Up – Sala delle Pietre All’insegna del claim “We Want You! Vuoi presentare la tua App?”, Todi Appy Days ha accolto le richieste di start-up, giovani programmatori e creativi alla ricerca di un’opportunità, allestendo uno spazio espositivo nella meravigliosa Sala delle Pietre: qui le nuove realtà potranno presentare e far conoscere la propria App e le proprie idee. I.o.t. Spazio Internet of Things – Sala delle Pietre Un’area interattiva firmata Innovactive attende il pubblico per scoprire le potenzialità di internet applicato al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Todi Appy Days in… Musica! – Cinema Jacopone Giovedì 25 settembre, esibizione e premiazione delle band musicali finaliste del contest “Pump App The Volume”, indetto in collaborazione con il Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti. Venerdì 26 settembre performance di Fabio Bonelli e Giacomo Mazzuccato alias Yakamoto Kotzuga, proposte da Rockit. Chi desidera ballare, potrà farlo sabato 27 a suon di App-jockey, grazie agli studenti del corso di Sound Design dello Ied di Milano che realizzeranno una performance musicale e sonora che esplora le potenzialità delle applicazioni più diverse: un piccolo viaggio nei suoni sintetizzati, registrati e trasformati dai dispositivi mobili (telefoni e tablet) attraverso una serie di App dedicate al suono. Todi Appy Shopping Days, Menu Buon Appetito, Todi Appy Holidays In collaborazione con le Associazioni di categoria i negozi, ristoranti e alberghi riservano ai visitatori del festival delle offerte speciali in occasione di Todi Appy Days da scoprire su appydays.It o scaricando la App ufficiale della manifestazione. Appassionati di Arte… In Piazza del Popolo, verrà allestita una speciale installazione della più ampia mostra Sensational Umbria di Steve Mccurry, proposta a Perugia fino al 5 ottobre 2014 e organizzata dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Perugia. Www.appydays.it    
   
   
L’ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA DELLA CALABRIA HA INSEDIATO IL COMITATO REGIONALE DELL’UNESCO  
 
 L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha insediato il Comitato dell’Unesco promosso dalla Regione Calabria, che verrà presieduto da Domenico Romano Carratelli, il quale presto convocherà la prima riunione operativa. Il comitato è stato istituito con una delibera della Giunta Regionale con il compito di valorizzare i riconoscimenti ottenuti e ottenerne altri, coordinamento le tante e importanti iniziative che provengono da tutti i territori della regione. “La Calabria – ha affermato l’Assessore Caligiuri – conferma la sua natura culturale. La “Varia” di Palmi come patrimonio immateriale dell´umanità, il parco della Sila nel programma “Riserva della biosfera” e il Duomo di Cosenza quale monumento simbolo di cultura di pace nel mondo sono i riconoscimenti che in questi quattro anni l’Unesco ha concesso alla Calabria. Ma non è ancora finita: a Parigi sono in attesa di valutazione sia il “Codex Purpureus” nell’elenco registro delle memorie del mondo e la Sila come patrimonio materiale. Inoltre la Regione Calabria ha avviato le procedure per il riconoscimento delle minoranze linguistiche e del Codice Romano-carratelli. Inoltre beni quali l’abete bianco di Alessandria del Carretto e le passioni di Cristo di Nocera, Verbicaro e Terranova da Sibari oltre ai beni immateriali quali quelli di Amendolara e Santa Maria del Cedro”. Caligiuri ha infine informato sulla disponibilità del Presidente della Commissione nazionale per l’Unesco Giovanni Puglisi a recarsi presto in Calabria per partecipare all´incontro “L’unesco in Calabria”.  
   
   
EUROPA: TURISMO; 20 ITINERARI TEMATICI PER VALORIZZARE BORGHI CHIUSO ALL´AQUILA IL PROGETTO UE "ADRISTORICAL LANDS"  
 
 L´aquila - Giornata conclusiva il 23 settembre all´Aquila del progetto comunitario Adristorical Lands inserito nel programma transfrontaliero Ipa-adriatico. Nel capoluogo aquilano si sono ritrovati tutti i partner italiani (Veneto, Abruzzo, Molise, Marche e Puglia) e stranieri (Slovenia, Bosnia, Albania e Croazia) che hanno dato vita al progetto teso a valorizzare l´offerta turistica dei piccoli centri e di quelle aree che sono al di fuori dei grandi circuiti internazionali turistici. E´ un progetto che guarda al turismo sostenibile "in una visione - ha spiegato Giancarlo Zappacosta, dirigente del Servizio turismo della Regione - complessiva di grande pregio perché mette insieme tutti i territori che si affacciano sull´area adriatica, che poi è il preludio al programma della Macroregione Adriatico-jonica voluto con forza dal presidente della Regione Marche e supportato in questo momento con grande entusiasmo dal presidente della Regione Molise e dal presidente Luciano D´alfonso". Per quanto riguarda l´Abruzzo, all´interno del progetto Adristorical Lands sono stati messi insieme 20 itinerari turistici tematici che fanno un insieme di offerta turistica complessiva legata e "in alcuni casi consimile, come ad esempio la Marca adriatica Marche, Abruzzo e Molise". Ma di là del progetto e dell´elaborazione di itinerari turistici, Adristorical Lands ha permesso in questi tre anni il confronto costante tra i partner, la condivisione delle esperienze dei diversi operatori turistici e la concertazione tra gli attori istituzionali e i territori coinvolti. Si tratta di elementi di grande valore su cui basare le future politiche di valorizzazione turistica dei territori che si affacciano sulla sponda dell? adriatico, nel quadro di un´ampia sinergia con i nuovi orizzonti delineati dalla recente strategia di costruzione della Macro Regione Adriatico-ionica.  
   
   
BOLZANO: A PIEDI NELLE DOLOMITI UNESCO, SOSTEGNO DI PROVINCIA E FONDAZIONE  
 
Una "passeggiata" lunga 700 km. In compagnia della cavallina Soraya. Sta attraversando l´Alto Adige l´avventura del gardenese Rudolf Nocker nel territorio delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco. Provincia e Fondazione sostengono l´iniziativa che il 18 settembre ha fatto tappa al Geoparc Bletterbach per poi ripartire verso la Val di Funes. Con il suo progetto "Ritorno al futuro", il gardenese Rudolf Nocker, guida escursionistica e maestro di sci a Selva di Val Gardena, ha deciso di sperimentare la più antica e sostenibile forma di mobilità: il cammino a piedi. Partito il 13 settembre da Caderzone, in Val Rendena, sino al 19 ottobre Nocker attraverserà assieme alla sua cavallina Soraya, di 9 anni, tutte le cinque province delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco: Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine. In totale, l´esperto escursionista gardenese percorrerà a piedi 700 km., con un dislivello di 44.600 metri in salita e 45.100 metri in discesa. Partito dalle Dolomiti di Brenta, il percorso di Rudolf Nocker ha poi raggiunto il Bletterbach, mentre ora si sta snodando attraverso i gruppi Sciliar-catinaccio e Latemar, prima di raggiungere il Puez-odle. Poi sarà la volta di Dolomiti Settentrionali, Friulane e d´Oltre Piave, Pale di San Martino, Valle di San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine, Marmolada, gruppo Pelmo e Croda da Lago, per poi giungere a Cortina d´Ampezzo, sede della Fondazione Dolomiti Unesco. "Ho scelto di attraversare le Dolomiti - commenta Rudolf Nocker - perché sono di una bellezza unica, ma anche per ritrovare le mie radici e comprendere meglio il futuro. Si tratta del passaggio da un mondo, fatto di lusso, eleganza, glamour, bellezza, innovazione, tecnologia (Nocker lavora come consulente tecnico di Armani, ndr) a un modo costituito da un altro tipo di bellezza: quella della natura, della montagna, della cultura e delle tradizioni popolari, ma anche della lentezza e della semplicità". Le prossime tappe del viaggio a piedi dell´escursionista gardenese sono fissate per il 24 settembre nel Centro visite del Parco naturale Puez-odle, dove alle ore 10 sarà ricevuto dal direttore del Dipartimento sviluppo del territorio, ambiente ed energia Florian Zerzer, dalla segretaria generale della fondazione Dolomiti Unesco Marcella Morandini, e dal sindaco di Funes Robert Messner. Venerdì 26 settembre, invece, alle ore 15, sarà la volta del Centro visite del Parco naturale Fanes-senes-braies a San Vigilio di Marebbe, mentre martedì 30 settembre (ore 10) sarà la volta del Centro visite del Parco naturale Tre Cime a Dobbiaco. L´avventura di Rudolf Nocker attraverso i territori delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco può anche essere seguita via web grazie agli aggiornamenti presenti nel suo blog personale blog.Rudolfnocker.com  
   
   
EXPO, ACCORDO BICOCCA-MALDIVE PER LO SPAZIO ESPOSITIVO NEL PADIGLIONE ISOLE  
 
-’Università di Milano-bicocca ha siglato un accordo di collaborazione con Maldives Marketing & Public Relations Corporation-mmprc, Ente incaricato dal Governo Maldiviano a rappresentare il Paese durante la manifestazione Expo Milano 2015. La collaborazione prevede la definizione dello spazio espositivo Maldive all’interno del Padiglione Isole, mare e cibo e la realizzazione di una serie di eventi scientifici e culturali che saranno svolti durante Expo 2015 sia all’interno dello spazio espositivo Maldive, sia in altre sedi quali l’Acquario Civico di Milano e l’Università di Milano-bicocca. In particolare, l’intesa prevede le seguenti attività: - Preparazione di un documentario sulla cultura della pesca e dell’agricoltura nelle Maldive; - Organizzazione di conferenze ed eventi aperti al pubblico riguardanti temi proposti da Expo; - Sviluppo di applicazioni per telefonia mobile e tablet legati a argomenti trattati da Expo; - Summer school organizzate dall’Università di Milano-bicocca nella Repubblica delle Maldive e aperte a studenti di tutto il mondo; - Organizzazione di eventi focalizzati sul ruolo delle donne maldiviane imprenditrici in agricoltura; - Presentazione di progetti innovativi come la costruzione di sistemi idroponici (coltivazione in acqua) sul mare. L’accordo tra l’Ateneo e la Repubblica delle Maldive è frutto di una consolidata collaborazione che già in passato ha dato vita a importanti progetti come la realizzazione del Mahre Center, il centro internazionale di ricerca e formazione dell’Università di Milano-bicocca sorto nel 2009 sull’isola di Magoodhoo nell’atollo di Faafu e divenuto in pochi anni un punto di riferimento nel campo della gestione ecosostenibile degli ambienti marini tropicali. Il progetto prevede il coinvolgimento del Centro di Ricerca e Alta Formazione – Mahre Center, dei dipartimenti di Biotecnologie e Bioscienze, Scienze Umane per la Formazione, Sociologia e Ricerca Sociale, Informatica, Sistemistica e Comunicazione, Scienze della Salute. Di particolare interesse sono i documentari che racconteranno le due realtà produttive più significative delle isole: da un lato la vita dei pescatori sulla scogliera corallina, il loro rapporto con il mare, la manualità che ancora caratterizza le tecniche di pesca tradizionale; dall’altro il modello di agricoltura biologica sostenibile gestito da donne imprenditrici come Shahida Zubair con la sua azienda nell’atollo di Baa. Queste esperienze verranno illustrate dagli stessi protagonisti, i pescatori e le imprenditrici maldiviane, nel corso di incontri appositamente organizzati. Saranno anche allestite mostre fotografiche in aziende agricole lombarde che rimarranno aperte al pubblico nel corso di Expo. «L’accordo - spiega Paolo Galli, docente di ecologia, Direttore del Marhe Center e coordinatore del progetto – da un lato dà la possibilità alle Maldive di muoversi nel contesto italiano e di far conoscere la propria cultura e la fragilità di quell’ecosistema, dall’altro conferma la vocazione internazionale della nostra Università. Da anni siamo presenti alle Maldive con diversi progetti, condotti in collaborazione con il governo, la popolazione locale e con le università di tutto il mondo. Il nostro centro di ricerca Mahre in poco tempo è stato visitato da ricercatori di quindici Paesi e vogliamo dimostrare la stessa capacità attrattiva anche per lo spazio espositivo Maldive al quale collaboriamo in vista di Expo 2015. Questo nuovo accordo è stato sostenuto anche dal ministero degli Esteri attraverso il Console Onorario italiano alle Maldive, Giorgia Marazzi». «L´intesa che abbiamo siglato con la Repubblica delle Maldive - dice Francesca Zajczyk, delegata del Rettore per Expo 2015 – è la sintesi delle esperienze scientifiche e didattiche che stiamo portando avanti nel nostro centro di ricerca e formazione alle Maldive dove lavoriamo da tempo a temi cruciali per Expo quali ambiente, sostenibilità e salvaguardia delle risorse alimentari. Siamo quindi molto soddisfatti di dare questo significativo contributo a Expo».  
   
   
PARTE DALLA RUSSIA IL “VIAGGIO” DI LIVIGNO NEI PAESI DI RIFERIMENTO PER IL MERCATO TURISTICO INVERNALE.  
 
L’inverno di Livigno è racchiuso in un video, voluto dall´Azienda di Promozione e Sviluppo Turistico di Livigno e realizzato dalla società Visual Working, che è stato presentato ufficialmente oggi in Russia in collaborazione con l´agenzia di comunicazione operante sul mercato e i principali Tour Operators. Si tratta di un filmato girato durante la scorsa stagione invernale, che racconta la Livigno di chi la vive in vacanza, da sciatore, da fondista, da freerider, da snowboarder, da appassionato di montagna, da amante della buona cucina, da malato dello shopping, da frequentatore della vita notturna, da bambino, da intenditore… Ognuno ha la sua Livigno nel cuore e il nuovo video emoziona proprio perché riesce a cogliere tutte le sfumature di una località che fa dell’Active il suo punto di forza. Il tour di lancio di “Livigno.. Feel the alps - Winter Season” procederà ininterrottamente da oggi fino a stagione inoltrata in Italia, Germania, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Inghilterra, Olanda e Paesi Scandinavi, che sono i mercati di riferimento per il turismo invernale di Livigno, attraverso incontri con tour operator, media legati al mondo “travel” e nelle fiere di settore. A presentarlo sarà il presidente di Apt Livigno, Luca Moretti, in collaborazione con le agenzie di comunicazione dislocate nei vari Paesi. Inoltre il video avrà una diffusione virale attraverso i social network ufficiali di Livigno. Per vedere il video, clicca questo link: http://youtu.Be/iblhj4n0wla     
   
   
LUNGA NOTTE DELLA RICERCA AL MUSEO DI SCIENZE DELL’ALTO ADIGE  
 
Musei - Anche il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige partecipa alla Lunga notte della ricerca di venerdì 26 settembre 2014. Dalle ore 17 alle 24 sei stazioni interattive presenteranno altrettanti progetti di ricerca su coinvolgenti temi scientifici. La partecipazione è gratuita. Sei stazioni interattive per immergersi in altrettanti affascinanti temi scientifici, oltre che visite guidate alla mostra temporanea "I funghi dell´Alto Adige" e uno speciale stand sull´acqua: venerdì 26 settembre, dalle ore 17 alle 24, anche il Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige aprirà gratuitamente al pubblico le proprie porte in occasione della Lunga notte della ricerca, manifestazione che coinvolge 16 istituzioni con 140 stazioni in tutta la città di Bolzano. Le sei stazioni presenteranno, in maniera accattivante e coinvolgente, progetti di ricerca sulla biodiversità in Alto Adige, uno dei temi cruciali su cui si concentra l´attività del museo. Alla serata saranno presenti anche i ricercatori e le ricercatrici che li hanno sviluppati. Le stazioni illustreranno inoltre il contributo delle più moderne tecniche in questo tipo di indagine scientifica. Così, visitatrici e visitatori potranno esplorare il muschio al microscopio, scoprendo colori, struttura e odori di questa forma di vita importante anche per l´uomo. Al microscopio sarà possibile osservare anche i licheni, curiosi organismi simbiotici che nascono dall´unione di funghi e alghe e utili bioindicatori della salute dei boschi. Un vero e proprio codice a barre per le farfalle è quello ricavato dalla genetica molecolare per classificare le specie alpine - spesso così simili tra loro - di tali insetti: un´apposita stazione presenterà scopo e metodo di questa tecnica. Una postazione multimediale consentirà di esplorare il portale http://www.Florafauna.it/, mappa interattiva delle specie animali e vegetali che popolano l´Alto Adige. Le tecniche di caccia dei ragni e la loro importanza nel tenere sotto controllo gli insetti sono al centro della stazione dedicata agli amici a otto zampe. Quella sui fossili digitali mostrerà invece come, tramite scanner tomografici o in 3D, la tecnologia permetta di raccontare l´esistenza di piante e animali vissuti milioni di anni fa. Dalle ore 18 alle 23, inoltre, esperti e esperte dell´associazione micologica "Bresadola" - gruppo di Bolzano offriranno a cadenza oraria visite guidate alla mostra temporanea "I funghi dell´Alto Adige", che presenta centinaia di esemplari freschi, in pratica tutte le specie che in autunno crescono in territorio altoatesino. Infine, durante la serata i tecnici di Seab spiegheranno in uno stand le particolarità del progetto "Enerwater", avviato dall´azienda per ridurre del 10% il consumo di energia elettrica della rete idrica di Bolzano. Per i più piccoli sono previsti esperimenti che illustrano in modo divertente le proprietà fisiche dell´acqua. Il programma dettagliato della Lunga notte della ricerca è consultabile su http://www.Lunganottedellaricerca.it/. Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web http://www.Museonatura.it/  
   
   
LA GOLA DEI DINOSAURI IN UMBRIA IL TURISMO È ANCHE STORIA.  
 
 E fra le tante, ce n’è una più grande. Grande perché racconta la Terra per milioni di anni. E perché, come tutte le più grandi storie, è fatta di avvenimenti sorprendenti in cui la realtà supera la fantasia. Si snoda nel cuore delle montagne di Gubbio, lungo la Sr298, che percorre tortuosa la Gola del Bottaccione. Qui c’è la prova della più affascinante fra le teorie sull’estinzione di massa: l’evento catastrofico che avrebbe segnato la fine dei dinosauri sulla Terra. La scoperta – A metà degli anni ’70, il giovane geologo americano Walter Alvarez venne in Umbria per studiare le maestose sequenze di roccia sedimentaria che, uniche al mondo, rappresentano l’archivio di milioni di anni di storia del nostro pianeta. I suoi obiettivi non erano certo così ambiziosi da pensare di riuscire a leggerci dentro il motivo della scomparsa dei dinosauri e di molte altre forme di vita. Ma la casualità a volte gioca un ruolo importante nelle grandi scoperte. E Alvarez notò che uno degli strati di roccia non conteneva i microscopici gusci fossili tanto abbondanti nei calcari impilati sotto e sopra a quel piccolo livello rossastro. La cosa, anche se esulava dall’ambito della sua ricerca, lo incuriosì. I fossili sono la testimonianza della presenza di vita nel periodo di tempo in cui si forma una roccia. Perché in quel particolare strato non ce n’erano? Raccolse molti campioni ed iniziò ad analizzarli. I dati che ottenne erano inconsueti. Indicavano altissimi contenuti in Iridio, un metallo molto raro sulla crosta terrestre, ma comune nei frammenti di asteroidi che cadono sulla Terra. Dunque la roccia registrava forti concentrazioni di un elemento di probabile provenienza extraterrestre, e non conteneva forme di vita. Nella mente del ricercatore cominciò a germogliare il seme di un’idea. Tanto anticonvenzionale – per quel tempo – quanto lo era la roccia che l’aveva ispirata. La teoria del meteorite – Nel 1980 Alvarez propose la sua teoria. Un grosso meteorite poteva essere caduto sulla Terra. Il fortissimo impatto avrebbe provocato la polverizzazione di grandi pezzi del corpo celeste, i cui elementi – come l’Iridio – sarebbero poi ricaduti anche a grandissima distanza, entrando a far parte della composizione delle rocce che si stavano formando in quel momento. Gli sconvolgimenti climatici innescati dalla collisione avrebbero causato danni enormi alle forme di vita che popolavano la Terra, fino a portarne gran parte all’estinzione. La roccia del Bottaccione presentava infatti un’altra particolarità. Aveva 65 milioni di anni. Data significativa per i paleontologi, che avevano già da tempo appurato come quell’epoca rappresentasse un limite molto netto per l’evoluzione della vita sulla Terra. La maggior parte dei fossili recuperati dalle rocce più antiche di 65 milioni di anni – come i dinosauri – nelle formazioni più recenti non compaiono più. Al loro posto si trovano le vestigia di forme viventi completamente diverse. Come se 65 milioni di anni fa fosse accaduto qualcosa di così improvviso e letale da azzerare quasi totalmente la vita prosperata fino ad allora. L’ipotesi del meteorite calzava a pennello. Ma – per lunghi anni – solo nella mente di Alvarez. Scetticismi e rivincite – I detrattori della nuova, anticonformista teoria, basavano le loro critiche su due punti fondamentali. Il primo era di natura filosofica, e riguardava il concetto dell’Attualismo: principio secondo cui i processi che hanno operato nel passato sono gli stessi che osserviamo nel presente. La vita evolve gradualmente, le specie mutano o si estinguono nell’arco di lunghissimi periodi di tempo, non all’improvviso. Da questo punto di vista l’ipotesi di Alvarez era improponibile. Il secondo scoglio aveva un carattere più prosaico. Dov’era il cratere di questo meteorite? Un bolide di dimensioni tali da provocare l’apocalisse delineata da Alvarez, avrebbe dovuto lasciare una cicatrice indelebile sulla faccia della Terra. Ma nessuno dei crateri conosciuti fino ad allora era grande abbastanza, né corrispondeva all’età cruciale. Per avvalorare la sua teoria, Alvarez aveva bisogno di un cratere largo almeno 150 Km e vecchio 65 milioni di anni. Le sue ricerche continuarono per molto tempo. Nel 1990, un gruppo di studiosi che credeva in lui, trovò il candidato ideale: era ben nascosto fra la costa della penisola dello Yucatan ed il fondale marino antistante. Largo 180 Km e generato da una meteora grossa almeno quanto l’Everest, il cratere di Chicxulub era vecchio esattamente 65 milioni di anni. Di fronte ad evidenze così schiaccianti, anche gli scetticismi di natura filosofica si spensero. La teoria che Alvarez aveva faticosamente portato avanti per 10 lunghi anni era finalmente riscattata. Un belvedere eccezionale – Per chi ha voglia di osservare il panorama da un altro punto di vista, i monti di Gubbio rappresentano un belvedere eccezionale. E’ per questa nuova e più ampia panoramica che, nel 2008, Walter Alvarez ha ricevuto la maggiore onorificenza nel campo della geologia: il premio Vetlesen, equivalente al Nobel nell’ambito delle scienze naturali. La comunità scientifica, conferendogli il prestigioso riconoscimento, ha voluto sottolineare l’essenza fondamentale dei suoi studi. Oggi esistono altre teorie, parallele a quella di Alvarez, che introducono la possibilità che anche altri eventi di natura terrestre possano aver avuto ruoli comprimari nel fenomeno dell’estinzione di massa. Ma il suo lavoro ha dimostrato come eventi catastrofici possano rimodellare improvvisamente il corso dell’evoluzione sul nostro pianeta. Ci ha dato una visione alternativa della storia della vita sulla Terra, dimostrandoci quanto il nostro pianeta possa essere intimamente collegato al resto dell’Universo. Ha allargato i nostri orizzonti, offrendoci un panorama in cui tutto può dipendere anche da come il nostro mondo interagisce con gli altri corpi cosmici. Alvarez non ha solo trasportato lo studio degli impatti extraterrestri dal campo della fantascienza a quello della scienza, ma ha cambiato per sempre il modo in cui osserviamo il nostro pianeta e la sua evoluzione. Con il moderno catastrofismo, ora ben radicato non solo nella bibliografia scientifica, ma anche in quella divulgativa, nella cinematografia e negli allestimenti museali, Alvarez ha avuto successo anche nel creare un solido ponte fra il mondo scientifico e quello della cultura popolare.  
   
   
BOLZANO: POSITIVI I RISULTATI DEL SERVIZIO "ANZIANI AL MASO O PRESSO LE FAMIGLIE"  
 
Bolzano, 29 settembre 2014- Da due anni vengono organizzati presso le scuole di economia domestica in lingua tedesca di Teodone e Frankenberg dei corsi in base ad un modello innovativo di assistenza agli anziani denominato “Anziani al maso o presso le famiglie ospitanti”. L´assessora Stocker valuta positivamente i risultati di questo servizio. Da due anni vengono organizzati presso le scuole di economia domestica in lingua tedesca di Teodone e Frankenberg vengono organizzati dei corsi in base ad un modello innovativo di assistenza agli anziani denominato "Anziani al maso o presso le famiglie ospitanti". Rappresenta una forma flessibile di accompagnamento semiresidenziale per anziani o di assistenza durante il fine settimana, nella quale vengono accolti e assistiti uno o più anziani, all´interno della propria abitazione della famiglia ospitante nelle aree rurali. L´assessora alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, è particolarmente soddisfatta dei risultati ottenuti da questa nuova formula di assistenza agli anziani realizzata nelle aree rurali della nostra provincia e sottolinea "L´obiettivo principale dell‘assistenza anziani è la valorizzazione della persona anziana, aiutando a costruire e mantenere i rapporti e le relazioni intergenerazionali. Prendersi cura dell´anziano con affetto, salvaguardando la sua qualità di vita e la sua autonomia il più a lungo possibile. Il concetto innovativo del servizio riguarda la modalità di accudimento, si tratta di una forma di accoglienza diurna per l´intera o mezza giornata all´interno della famiglia ospitante". Le principali caratteristiche del servizio sono l´orario flessibile, l´accoglienza all´interno della famiglia ospitante, la personalizzazione dell´assistenza e la persona di riferimento costante. L´obiettivo del servizio consiste nell´accogliere una persona anziana, creandole attorno un ambiente sereno e il più adatto possibile ai suoi bisogni e alle sue capacità. Il coinvolgimento nell´ambiente familiare e la partecipazione autonoma e attiva alla quotidianità della famiglia ospitante è un rimedio efficace contro la solitudine dovuta all´età avanzata e le sue conseguenze, quali ad esempio depressione e demenza senile. Il servizio si rivolge principalmente a persone che hanno compiuto 65 anni, al massimo fino al 2° livello assistenziale e prevede le seguenti offerte: l´accoglienza degli anziani nella famiglia ospitante per mezza giornata o giornata intera; l´assistenza a seconda delle esigenze individuali; offrire un periodo di riposo per i familiari; un´assistenza temporanea post-ospedaliera e l´assistenza durante i fine settimana o durante il periodo delle vacanze. Tutte le collaboratrici del progetto hanno conseguito con successo il diploma di formazione Ecvet "Corso di qualificazione fornitori del servizio anziani presso famiglie ospitanti" nell´ammontare di 120 ore di lezione così come del successivo tirocinio di 50 ore. La frequenza dei corsi di formazione, organizzate dalle Scuole Professionali per l´agricoltura ed economia domestica della Provincia Autonoma di Bolzano, è indispensabile per offrire un servizio qualificato di alto livello. Fino ad oggi si sono tenuti tre corsi di formazione con complessivamente 43 partecipanti. Per saperne di più: http://www.Seniorenbetreuung.it/?lang=it    
   
   
“UN LUCANO SULLA LUNA” CONVEGNO SULLA FIGURA DI ROCCO PETRONE DIRETTORE DELLA NASA  
 
Ad Anzi(pz) sabato 27 settembre alle 20:00 presso il Planetario Osservatorio astronomico si terrà un importante convegno sulla figura di Rocco Petrone ingegnere della Nasa, direttore di tutte le missioni spaziali Apollo. Perché è lui il vero uomo dello Spazio, colui che ha diretto e gestito l’allunaggio dell’Apollo11. Rocco Petrone era figlio di genitori lucani, originario di Sasso di Castalda, difatti i suoi genitori emigrarono negli U.s.a. E presto divenne un pioniere dello Spazio. Proprio su Petrone verterà il convegno dal titolo “Dalla terra dei briganti alla conquista della luna” con la presenza del dott. Vincenzo Gallo responsabile sezione di ricerca astronautica del Uai, con il giornalista scientifico Paolo Attivissimo, con il giornalista Rai Renato Cantore autore di una pubblicazione su Petrone e Antonio Cafarella astrofilo del Planetario Osservatorio Astronomico di Anzi. Il convegno inizierà alle ore 20.00 al Planetario di Anzi e dopo il convegno sarà possibile osservare il cielo dal telescopio dell’Osservatorio Astronomico. Per partecipare bisogna prenotarsi al numero 3202236876 oppure inviare una mail a teerumvalgemonaesai@gmail.Com