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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2014
LA COMMISSIONE EUROPEA NON HA AGITO ILLEGITTIMAMENTE VIETANDO NEL 2008 AI PESCATORI FRANCESI DI PESCARE IL TONNO ROSSO PRIMA DELLA SCADENZA DELLE LICENZE DI PESCA  
 
 Lussemburgo - Per il 2008 le autorità francesi hanno rilasciato licenze di pesca speciali ai sigg. Jean François Giordano, Jean Luc Buono e ad altri pescatori, autorizzandoli a catturare tonno rosso nel Mediterraneo e nell’Atlantico nei limiti dei contingenti individuali fissati. Il 12 giugno 2008 la Commissione ha adottato misure di emergenza dirette a vietare ai pescatori francesi la pesca del tonno rosso nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico a partire dal 16 giugno 2008. Le autorità francesi hanno dunque revocato le licenze di pesca a partire da tale data, cosicché i pescatori non hanno più potuto esercitare la loro attività tra il 16 e il 30 giugno 2008 (data di scadenza delle licenze). Ritenendo di aver subito un danno a causa di tale divieto, il sig. Giordano, da un lato, nonché il sig. Buono, gli altri pescatori e il Syndicat des thoniers méditerranéens (Stm), dall’altro, hanno presentato ricorsi per risarcimento danni e l’accertamento della responsabilità extracontrattuale della Commissione. Con sentenze del 7 novembre 2012 il Tribunale ha respinto i ricorsi con la motivazione che una delle tre condizioni per il sorgere della responsabilità dell’Unione non era soddisfatta (ossia il carattere effettivo e certo del danno). A giudizio del Tribunale i contingenti non conferivano alcuna garanzia ai pescatori di poter pescare l’intero contingente loro assegnato e non si poteva quindi escludere che, anche se avessero potuto pescare fino al termine di validità delle licenze di pesca iniziali, i pescatori non avrebbero esaurito il loro contingente. Pertanto, secondo il Tribunale, il danno non può essere considerato effettivo e certo. I vari pescatori e l’Stm hanno proposto impugnazione dinanzi alla Corte di giustizia al fine di ottenere l’annullamento delle sentenze del Tribunale. Nella sentenza C 611/12 P (Giordano/commissione) pronunciata in data odierna, la Corte dichiara che il Tribunale è incorso in un errore di diritto nel dichiarare che il danno del sig. Giordano non era effettivo e certo. La Corte rileva infatti che, per giungere a tale conclusione, il Tribunale si è basato su considerazioni che non erano collegate all’effettività e alla certezza del danno. La Corte annulla dunque la sentenza T 114/11 del Tribunale. Respingendo peraltro la pretesa risarcitoria del sig. Giordano, in quanto, secondo la Corte, il sig. Giordano non è riuscito a dimostrare il soddisfacimento di un’altra condizione per il sorgere della responsabilità dell’Unione, ossia l’esistenza di una violazione sufficientemente qualificata di una norma giuridica preordinata a conferire diritti ai singoli. La Corte rileva che la Commissione, senza dover attendere che abbia luogo il superamento di un contingente assegnato, può adottare misure di emergenza dal momento in cui esistono prove di un «grave rischio, per la conservazione delle risorse acquatiche vive o per l’ecosistema marino, derivante dalle attività di pesca e che richiede un intervento immediato» . La Commissione non ha dunque agito illegittimamente, dato che essa poteva validamente limitare il libero esercizio delle attività di pesca al fine di evitare un grave rischio per la conservazione e la ricostituzione dello stock di tonno rosso nell’Atlantico e nel Mediterraneo. Inoltre, il sig. Giordano poteva tenere conto dell’eventuale adozione di misure di emergenza, essendo le stesse previste dal diritto dell’Unione . Nella sentenza nelle cause riunite C-12/13 P (Buono e a./Commissione) e C-13/13 P (Stm e a./Commissione) sempre pronunciate in data odierna, la Corte respinge le impugnazioni del sig. Buono, dell’Stm e degli altri pescatori. In sostanza, la Corte conferma la sentenza T 574/08 del Tribunale sotto ogni aspetto, pur rilevando un errore di procedura che però non incide sul risultato finale. Il Tribunale aveva infatti autorizzato l’Stm e i pescatori a far valere una sentenza della Corte pronunciata dopo la presentazione del ricorso iniziale . La Corte considera che tale sentenza non costituisce un elemento di diritto nuovo emerso durante il procedimento dinanzi al Tribunale. Infatti, la suddetta sentenza ha unicamente confermato una situazione giuridica di cui l’Stm e i pescatori erano a conoscenza nel momento in cui hanno proposto il loro ricorso (visto che la sentenza Ajd Tuna non incide sulla circostanza che il divieto di pesca sancito per i pescatori francesi a partire da 16 giugno 2008 è rimasto valido).  
   
   
UE: NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI: INNOVAZIONE O RISCHIO PER LA SALUTE?  
 
 La commissione all´Ambiente ha discusso ieri un progetto di relazione sui nuovi prodotti alimentari. L´obiettivo? Definire i nuovi alimenti e snellire il processo di autorizzazione. Già nel 2008 la Commissione ha presentato una proposta di revisione del regolamento esistente, ma i politici non sono stati in grado di accordarsi su una proposta, poiché, al contrario di questa, comprendeva prodotti derivati da animali clonati. Seguire in diretta. Hai mai usato un dolcificante estratto dalle foglie di stevia per il tè? Ti piace la tetragonia, il succo di Noni o la chia? Questo nuovo dolcificante, una forma di spinaci, il succo di un frutto esotico e semi di chia, rispettivamente, sono chiamati nuovi prodotti alimentari. Sono infatti estratti da piante che fino a poco tempo fa non erano utilizzate come prodotto alimentare nell´Ue. Per evitare ogni rischio di salute, devono ricevere l´autorizzazione di essere commercializzate. Tuttavia, a causa della globalizzazione e dello sviluppo tecnologico dei nuovi alimenti, la legislazione dell´Ue necessita di un aggiornamento per meglio definire i "nuovi prodotti alimentari", proteggere la proprietà intellettuale e snellire il processo di approvazione senza ridurre la tutela dei consumatori. Il regolamento dovrebbe applicarsi anche ai nanomateriali destinati ad uso alimentare. Guarda il dibattito dal vivo e il nostro video sul tema.  
   
   
QUOTE LATTE, MARONI: APPLICARE LEGGE, GUARDARE A FUTURO  
 
Milano - "La vicenda delle quote latte è complessa e si trascina da tanto tempo. Come ha detto anche l´ex ministro Zaia, se qualcuno ha sbagliato deve pagare e a queste persone diamo una mano. Se hanno sbagliato in buona fede, non è giusto farli chiudere, ma devono poter rateizzare". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla trasmissione ´Orario continuato´, in onda su Telelombardia. "Noi - ha proseguito Maroni - non abbiamo mandato le cartelle esattoriali, ma abbiamo inviato una comunicazione ad alcuni allevatori, che ci è stata fatta mandare dal Governo, che ha la competenza per esigere le multe. In questo caso abbiamo fatto quello che la legge e l´Europa ci impongono di fare". "Fra un anno - ha concluso Maroni - le quote latte non ci saranno più quindi guardiamo al futuro".  
   
   
MELE: A SAGRA DI TIRANO IL MEGLIO DELLA VALTELLINA  
 
Milano - Il meglio delle mele prodotte in Valtellina premiato alla 37ª edizione della ´Sagra della Mela e dell´Uva´ di Villa di Tirano (Sondrio) è finito sul tavolo dell´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, che ha ricevuto Bruno Delle Coste, vice presidente del Consorzio Melavì, Enrico Giacomelli, sempre del Consorzio Melavì, e Fulvio Santarossa, presidente del Comitato organizzatore della classica Sagra d´autunno. Frutti Dell´impegno E Del Lavoro - "Questa piccola selezione di Golden Delicious e Stark Red Delicious - ha detto Fava - rappresentano il frutto dell´impegno e della fatica dei coltivatori del territorio. Sono circa un centinaio i campioni, suddivisi tra le due specialità ´rossa´ e ´gialla´, sottoposti alla selezione di una commissione di esperti nell´ambito della 13ª edizione del concorso ´La miglior mela di Valtellina´. Il contest è realizzato in collaborazione con il consorzio Melavì, la Fondazione Fojanini di Sondrio, la Facoltà di Agraria dell´Università degli Studi di Milano e un istituto tecnico per la valutazione delle produzioni agrarie di Milano ´Buon Raccolto´ E Prospettive - "Per noi - ha detto Fulvio Santarossa, presidente comitato organizzatore della Sagra della Mela - è un vero piacere portare a chi rappresenta la nostra regione il meglio che siamo riusciti a produrre sul territorio nella campagna 2014. La Sagra, con la ´Festa del buon raccolto´, rappresenta un momento di confronto sulle problematiche legate alla raccolta e alla stagione. Valtellina vuol dire anche mele, mele di montagna. Produzioni che sono frutto del lavoro di tre cooperative che si sono riunite; un passaggio concluso l´anno scorso, concretizzato con l´obiettivo di migliorare la raccolta del prodotto". I Vincitori - Entrambi consorziati Melavì, i vincitori del concorso per la ´mela migliore´, rispettivamente nelle categorie ´Stark Red Delicious´ e ´Golden Delicious´: l´azienda agricola Michele Bonadeo, attiva a Villa di Tirano, e la società agricola Melavì di Roncola a Ponte in Valtellina.  
   
   
FESTIVAL DELLE DOP VENETE E “RICETTE ALL’ITALIANA”. OLTRE 6 MILA PERSONE A CASTELFRANCO VENETO  
 
Castelfranco Veneto (Treviso) - Piazza Giorgione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, ha ospitato oltre 6 mila persone, giunte nella città murata per visitare il Festival delle eccellenze agroalimentari venete. La rassegna – assaggio – banco d’acquisto è stata promossa da Regione e Veneto Agricoltura – Europe Direct Veneto, con la collaborazione del Comune di Castelfranco e Friuladria. “Ho visto entusiasmo nei visitatori per i sapori e la qualità proposti, tra degustazioni gratuite e acquisti di prodotto, e applausi per la performance teatrale “Tutto quello che sto per dirvi è falso” di Tiziana Di Masi”, ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, sintetizzando i contenuti di un fine settimana durante il quale i prodotti veneti sono stati protagonisti assoluti. “E questo grazie ad un Festival organizzato ad hoc e anche alla trasmissione “Ricette all’italiana”, condotta dal presentatore di Rete4 Davide Mengacci, atterrato a Conegliano e Castelfranco per l’occasione”, ha spiegato l’assessore. “La validità del progetto è testimoniata soprattutto dall’entusiasmo dei consorzi – ha aggiunto Manzato – che hanno accolto l’iniziativa in modo quasi unanime, ritenendo questi momenti un efficace complemento alla promozione individuale di prodotto, che fornisce un’immagine complessiva dell’eccellenza e della varietà del sistema agroalimentare veneto”. Le eccellenze agroalimentari venete cui l’Europa ha riconosciuto la Denominazione sono 36, tra Dop e Igp. E quasi tutte erano presenti al Festival: Il Radicchio Rosso di Treviso; il Variegato di Castelfranco; i radicchi di Chioggia e di Verona; l’Insalata di Lusia; l’Asparago di Badoere; l’Aglio Bianco Polesano; il Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese; il Marrone di Combai. E poi i prodotti del Consorzio dell’olio Garda, del Prosciutto Veneto Berico – Euganeo e dei prodotti lattiero – caseari: il Grana Padano, l’Asiago, il Piave, il Monte Veronese, la Casatella Trevigiana, il Montasio, ma anche la Mozzarella Stg. Non potevano mancare i Consorzi di tutela dei vini: Arcole, Lessini Durello e Monti Lessini, Merlara, Soave, Soave, Gambellara, Breganze, Colli Berici, Vicenza, Colli Euganei; Colli Euganei; Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg, Asolo Prosecco Superiore Docg, Montello, Piave, Venezia, Lison Pramaggiore e Lison Docg, Piave Malanotte. “Abbiamo inoltre ospitato – ha concluso Manzato – una rappresentanza del marchio Qv, Qualità Verificata, voluto dalla Regione e diventato da poco operativo, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare i prodotti di alta qualità della nostra regione”.  
   
   
CALABRIA, EXPO MILANO 2015: PUBBLICATA INDAGINE CONOSCITIVA RIVOLTA ALLA SOCIETÀ CIVILE  
 
La Regione, nell’ambito delle proprie attività di internazionalizzazione curate dal settore n. 5 “Cooperazione ed internazionalizzazione dei sistemi produttivi”, ha previsto la propria partecipazione all’esposizione universale che si terrà a Milano dal prossimo 1 maggio al 31 ottobre. Pertanto, è stata pubblicata un’indagine conoscitiva per raccogliere idee e contenuti per la partecipazione dell’amministrazione regionaleall’Expo 2015 , all’interno della “settimana del protagonismo”. Il tema scelto per questo evento di portata planetaria è “Feeding the planet, energy for life - nutrire il pianeta, energia per la vita”, con l’obiettivo di dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, ponendo al centro il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta, in tutte le sue possibili declinazioni. Mentre sono in corso di definizione i termini e le modalità della presenza della Regione nell’ambito del padiglione Italia, l’Ente continua il lavoro incominciato mesi fa attraverso ampie forme di cooperazione e condivisione coi soggetti del partenariato istituzionale e socio-economico, confluite nell’istituzione di appositi tavoli: quello di coordinamento regionale (con esponenti delle cinque province, Unioncamere, Unindustria ed Anci) e quello interdipartimentale (invece dai vari dipartimentiturismo, agricoltura, attività produttive e cooperazione ed internazionalizzazione). È intenzione della Regione coinvolgere la società civile. Chiunque volesse proporre idee o contenuti per la definizione delle attività da svolgere nel corso della “settimana del protagonismo”, potrà farlo inviandole, preferibilmente entro ilprossimo 15 ottobre, nei termini e con le modalità indicati nell’avviso pubblico, reperibile sul sito www.Sprintcalabria.it  Inoltre, sono in corso altre procedure di individuazione e definizione dei contenuti che la Regione si propone di utilizzare per presentare le eccellenze e le peculiarità regionali all’Expo.  
   
   
VALCALEPIO PROMUOVE IDENTITÀ TERRITORIALE  
 
Milano - Il vino lombardo guarda con decisione all´Expo. Lo hanno sottolineato l´assessore Regione Lombardia all´Agricoltura Gianni Fava e il sottosegretario all´Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, intervenendo alla presentazione del X Concorso enologico internazionale ´Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme´ allo Spazio Expo 2015, al 30° piano di Palazzo Pirelli a Milano. Presenti alla conferenza stampa anche i componenti della Commissione regionale Agricoltura, il consigliere regionale Mario Barboni, il presidente di Vignaioli Bergamaschi Marco Bernardi, il presidente del Consorzio Tutela Valcalepio Emanuele Medolago Albani, con il vice presidente Giovanni de Ferrari e il direttore del Concorso Sergio Cantoni. Concorso Globale - "Questo concorso, che si svolgerà dal 17 al 19 ottobre e si lega alla coltura del baco, - ha detto l´assessore Fava - interessa il vino globale, perché trae spunto da due vitigni globali tra i più diffusi del mondo, ma ci dimostra come ci siano prodotti che, pur esistendo in tutto il mondo, in virtù delle particolari condizioni geomorfologiche, climatiche e delle modalità di coltivazione, cambiano a seconda di dove questi vengono realizzati e io credo che Valcalepio aspiri ad avere una propria vocazione specifica in questo senso, dimostrando come un prodotto che potrebbe essere fatto ovunque, nella realtà ovunque può essere fatto, ma non dappertutto è uguale". Promozione Del Territorio - "Cercando di legare il prodotto al territorio - ha spiegato l´assessore -, si fa un passaggio in più. Il legame con la coltura del baco da seta e la ricerca di una vocazione territoriale vanno nella direzione auspicata da Regione Lombardia. Credo che questa sia un´iniziativa intelligente. Un prodotto globale con una identificazione geografica specifica, non vende il vitigno, non vende i l lavoro, vende Valcalepio, vende un territorio. È un po´ il modello al quale si sono ispirati i Francesi, che per primi hanno scelto di anteporre il territorio al vitigno. Io credo che questa sia una strada da seguire e che sottolinea come il prodotto che non è fatto solo di materia prima, ma anche di storia, tradizioni, usi e costumi e tradizioni". Confronto Con Il Mercato - "L´idea di mettersi in gioco, del confronto senza particolari timori - ha rimarcato l´assessore -, dà anche un senso del gioco, del divertimento, ma ci ricorda anche che è fondamentale che i prodotti vadano a farsi conoscere sul mercato, che i prodotti vadano sul mercato per essere conosciuti, confrontandosi con gli altri e che questa è una modalità molto positiva per provare a spendere e portare avanti un messaggio locale in un contesto globale". Vitivinicolo Nel Palisesto Di Expo - "Sul fronte Expo - ha confermato Fava - l´impegno della Regione è massimo. Iniziative come questa, a ridosso del grosso avvenimento dell´anno prossimo, diventano una specie di prova generale di quello che potremo fare l´anno prossimo, anche sul territorio bergamasco, e perché no, sul territorio vocato alla produzione vitivinicola qual è il vostro al quale Regione guarda con interesse e attenzione". "Noi siamo pronti - ha aggiunto - a valutare e sostenere progetti. So che in questi giorni il territorio bergamasco si è organizzato presentando una manifestazione di interesse, ma non credo finisca lì. Mi auguro che in questa proposta bergamasca, di cui non conosco i contenuti, ci sia anche qualcosa che riguardi il vitivinicolo e confermo l´impegno e l´interesse da parte nostra a far sì che questa produzione vitivinicola entri in un palinsesto di Expo". Un Modello Per Gli Anni A Venire - "Abbiamo la possibilità in questa regione - ha concluso Fava - di fare tante cose. Se riusciremo a realizzare questa o altre iniziative nel palinsesto di Expo, avremo sei mesi nell´anno prossimo che possono durare negli anni successivi, sei mesi che potremo replicare a prescindere dall´Expo, perché avremo avuto la possibilità di dimostrare al mondo che chi viene in Lombardia può trovare qualsiasi cosa e soprattutto può trovare qualsiasi cosa ben fatta". Eccellenze Territoriali - "Le nostre eccellenze - ha detto il sottosegretario Fabrizio Sala - sono individuabili sul territorio e il compito di Regione Lombardia è quello di trasformare tutta la regione nel sito Expo". "Per Expo - ha aggiunto - abbiamo aperto il bando, siamo in fase di concertazione, per finanziare quelle che sono le eccellenze del territorio, la loro promozione e comunicazione". Posizione Strategica - "Il Consorzio Tutela Valcalepio - ha spiegato - può stare bene all´interno del padiglione della zona del padiglione dei vini nella zona di padiglione Italia, senza dimenticare che Regione Lombardia sta pensando di cominciare a individuare lo strumento migliore per portare queste eccellenze nell´Expo anche nello spazio di Regione Lombardia: una soluzione che potremmo avere pronta tra poche settimane. "Regione - ha ricordato Sala - avrà una posizione non molto grande, ma estremamente strategica sull´incrocio tra Cardo e Decumano. Noi abbiamo una piazzetta che si affaccia su piazza Italia, quindi dove passerà la gran parte dei visitatori". Nostri Calici Alla Conquista Del Mondo - "Anche attraverso i vini - ha concluso il sottosegretario Sala - intendiamo promuovere le nostre eccellenze". "Per questo - ha aggiunto - abbiamo definito un accordo con Ais, l´Associazione italiana sommelier della Lombardia, con i quali produrremo la ´Guida dei Vini plus del 2015´, dove i calici del Consorzio Valcalepio ci sono come eccellenze di vini. Sono quindi certo che la vostra bravura, e la qualità dei vostri calici, porterà chi viene in Italia e gusterà i nostri vini a ritornarci e ad acquistarli".  
   
   
TRENTO: GIUNTA IN VISITA ALL´IDROVORA DI GRUMO: UN PRESIDIO PER L’AGRICOLTURA E LA COMUNITÀ  
 
Svolge un ruolo strategico sia in ambito agricolo, sia in quello civile e di sicurezza del territorio. Il Consorzio Trentino di Bonifica è l’unico ente di diritto pubblico che opera in Trentino per la tutela dagli allagamenti dei terreni agricoli e per la protezione dei terreni non agricoli, quali fabbricati di ogni tipo, civili, artigianali ed industriali. La gestione e la manutenzione di oltre 170 chilometri di canali di bonifica ed il funzionamento di 26 impianti idrovori concorrono alla garanzia della sicurezza del territorio, scongiurando rischi idrogeologici e alluvionali, quali quelli ad esempio che hanno portato al disastro di questi giorni in Liguria. E´ dunque un luogo simbolico, l´idrovora di Grumo, quello dove si è riunita stamane la Giunta provinciale, che a Grumo si è incontrata con il presidente del Ctb, Luigi Stefani, e il direttore generale dell´Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni Massimo Gargano. Un luogo che è punto di incontro e compensazione tra valle e fondovalle ("Un po´ come si prefigge di fare il bilancio 2015 che stiamo mettendo a punto" ha chiosato il presidente della Giunta provinciale Ugo Rossi), ma simbolico anche perchè qui è facile comprendere l´importanza della prevenzione e della manutenzione del territorio, quel "pensarci prima" - ha affermato Rossi - "che deriva dal senso di responsabilità e dal guardare non solo al proprio orticello, che sostanziano la capacità di autogoverno di questo territorio". Agricoltura, ambiente, paesaggio ed anche (con i 15 dipendenti fissi ed altrettanti operai avventizi) occupazione: è in questi quattro ambiti che il Consorzio Trentino di Bonifica opera, interpretando al meglio il proprio ruolo di presidio per l´agricoltura e l´intera comunità. Tra le funzioni che il Ctb esercita, c´è anche quella, assai importante, di consorzio di miglioramento fondiario ed irriguo, realizzando e gestendo, ad esempio, impianti di irrigazione. Il suo “raggio d’azione” si espande su un perimetro di oltre 10 mila ettari, che si sviluppano nel fondovalle trentino lungo il corso del fiume Adige, dal confine con la provincia di Bolzano fino a Borgo Sacco. Altre aree di competenza del Ctb sono quelle comprese tra l’abitato di Mori e il lago di Loppio e, nella bassa valle del Chiese, nei comuni di Darzo e Lodrone. Il fiume Adige scorreva un tempo in alveo naturale provocando periodicamente allagamenti ed alluvioni con gravissimi danni alle colture e alla sicurezza del territorio. Le opere di rettifica e di bonifica realizzate a partire dalla fine dell’Ottocento e per tutto il Novecento hanno portato concreti benefici all’economia e alla società trentina. Oggi le sfide alla stabilità del nostro territorio sono però rappresentate dalle modificazioni climatiche e dal conseguente aumento delle precipitazioni, nonché dal progressivo ampliamento urbanistico, collocando le funzioni del Consorzio all’interno della più generale funzione di protezione civile. Da qui la necessità di garantire, attraverso una rete di canali e idrovore, un sistema di pompaggio continuo ed indipendente dell’acqua dalle campagne nel fiume Adige, quando lo stesso viene interessato da fenomeni di piena. Quando l’Adige presenta un livello "normale", l´acqua scolante dalla fossa defluisce in esso naturalmente per gravità. Le paratoie alla foce delle fossa, solitamente presso l’argine pensile, restano aperte e non è necessario utilizzare le pompe. Quando invece l´Adige è in piena, il suo livello idrico supera la quota delle campagne circostanti, e per evitare che la sua acqua risalga la fossa allagando le aree limitrofe, si interviene dapprima chiudendo le paratoie poste alla foce della fossa, e poi pompando l´acqua sopra l’argine dell’Adige. Senza questi impianti realizzati e gestiti dal Ctb non si sarebbe, ad esempio, potuto affrontare in sicurezza l’emergenza maltempo che ha interessato il Trentino nel maggio 2013. E proprio l’urgenza di garantire il massimo della sicurezza in un territorio come il fondovalle atesino che si è in parte urbanizzato, è una priorità di cui, in particolare, tiene conto il Programma triennale di interventi del Ctb (previsti lavori per 7.613.000 euro finanziati al 100% dalla Provincia) che, oltre a ristrutturazione e completamento di opere già esistenti, prevede anche numerosi interventi di manutenzione straordinaria delle strade consortili, dei ponti sulle fosse, di rinforzo dei canali sia nei tratti aperti che in quelli coperti, principalmente in città, eseguiti direttamente dal personale consortile, anche con la collaborazione di ditte esterne. Accanto alle funzione di protezione civile, di miglioramento fondiario ed irrigazione, il Consorzio opera anche per il miglioramento continuo delle aree naturalistiche che gravitano nel perimetro di sua competenza. Dalla primavera dello scorso anno il Ctb è retto da un consiglio di amministrazione presieduto da Luigi Stefani, 41 anni, imprenditore agricolo di Mezzocorona. Direttore del Consorzio è Claudio Geat. I numeri del Ctb Attualmente il Consorzio cura la gestione e la manutenzione di: • Circa 30 km di strade interpoderali • Circa 170 km di canali • 26 stazioni idrovore • 4 impianti irrigui L’organico del Consorzio è così composto: • 8 impiegati fra personale amministrativo e tecnico • 7 operai fissi • circa 15 operai avventizi  
   
   
AGRICOLTURA. ROMA CAPITALE OSPITA SEMINARIO SULL’AGRICOLTURA FAMILIARE  
 
“ Il 15 ottobre, in occasione della ‘Giornata mondiale dell’alimentazione’, dedicata all’agricoltura familiare e ai piccoli produttori, Roma Capitale ospita, presso l’Aranciera di S. Sisto, il seminario ‘Il ruolo cruciale dell’agricoltura familiare: dal seme al cibo, nutrire il mondo preservando il pianeta’, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri. Un’occasione per discutere del contributo che oltre 500 milioni di aziende agricole familiari sparse nel mondo possono dare allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la fame”. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti capitolino, Estella Marino, che aggiunge: “Roma Capitale è impegnata in un percorso che pone la sicurezza alimentare e l’agricoltura sostenibile al centro della sua agenda politica, per assicurare un futuro migliore alle prossime generazioni. Per raggiungere questo obiettivo è necessario seguire, secondo quanto previsto anche dall’Agenda post-2015 delle Nazioni Unite, un approccio di interconnessione delle politiche a livello globale, nazionale, regionale e locale. Penso - continua – che, in questa ottica, anche l’agricoltura familiare possa essere una delle componenti fondamentali per la tutela dell’ambiente, il rilancio dell’economia e per favorire percorsi di inclusione sociale. Questo seminario si inquadra nell’ottica di avvicinamento a Expo 2015 che vedrà la Capitale protagonista anche con eventi come la Seconda Conferenza Internazionale della Nutrizione. Il mio auspicio – conclude l’assessore - è che incontri di questo tipo possano dare il giusto riconoscimento ad un settore strategico come l’agricoltura”.  
   
   
CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI AL VIA JUST EAT IT L´INIZIATIVA COINVOLGERA´ DAL 16 OTTOBRE GLI STUDENTI DI PIEMONTE E VALLE D´AOSTA  
 
Torino - Parte il 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, l’iniziativa “Just eat it”, campagna di sensibilizzazione sul tema degli sprechi alimentari rivolta agli studenti delle scuole secondarie di Piemonte e Valle d’Aosta, che prende il nome dall’omonimo film presentato con successo all’ultima edizione del Festival Cinemambiente. Si tratta della seconda fase del progetto “Una Buona Occasione” ideato e realizzato dalla Regione Piemonte e dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta: il tema è quello della lotta agli sprechi alimentari, ai primi posti nelle agende delle politiche pubbliche in Italia e nel mondo. La crisi economica, infatti, ha ridotto solo in parte la quantità degli alimenti sprecati. La conferma arriva da un dato molto significativo: solo in Italia il valore dello spreco alimentare domestico, in un anno, raggiunge gli 8,1 miliardi di euro (fonte: Waste watcher 2014). Novantuno gli istituti superiori coinvolti e oltre 10 mila studenti tra i 14 e i 19 anni, che da giovedì prossimo a marzo assisteranno alla proiezione del film-documentario di Grant Baldwin “Just eat it – A Food Waste Story” e parteciperanno a dibattiti guidati dalle Associazioni dei consumatori. Il 16 ottobre il film verrà presentato in nove scuole piemontesi e valdostane, alla presenza di testimonial provenienti dal mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e del giornalismo. L’iniziativa non si ferma qui: attraverso un concorso gli studenti potranno presentare idee (sotto forma di disegni, foto, testi, video) per mettere in luce il valore del cibo e le conseguenze del suo spreco. Per tutto il 2015, inoltre, è prevista una serie di azioni rivolte ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’inizio della campagna di sensibilizzazione verrà anticipato da due appuntamenti che si svolgeranno mercoledì 15 ottobre: · alle ore 11, presso la Mole Antonelliana, conferenza stampa di presentazione. Intervengono l’assessora della Regione Piemonte Monica Cerutti e l’assessore della Regione Autonoma Valle d’Aosta Aurelio Marguerettaz. · alle ore 21, al Cinema Massimo 2, il film “Just eat it” verrà proiettato gratuitamente (i biglietti saranno consegnati fino esaurimento posti). Al termine della proiezione discuteranno con il pubblico gli esperti della Regione Piemonte, di Slow Food e di Cinemambiente che stanno realizzando il progetto “Una Buona Occasione”. Tutte le info sul sito www.Unabuonaoccasione.it    
   
   
PIACENZA - SICUREZZA ALIMENTARE: GIOVEDÌ 16 SEMINARIO GRATUITO  
 
La Camera di Commercio di Piacenza – grazie alla collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna e la rete Simpler – Enterprise Europe Network- propone un incontro per informare le imprese interessate sull’importanza di pianificare, attuare e mantenere aggiornato un sistema per la gestione della sicurezza alimentare focalizzato ad ottenere prodotti che siano sicuri per il consumatore. L’incontro è rivolto agli operatori del settore agroalimentare e a tutti coloro che sono coinvolti indirettamente nella filiera (produttori di packaging, fornitori dei servizi di pulizia, ecc). Relatore del seminario è Lionella Dago – Senior Auditor e Senior trainer in ambito Food Safety. L’evento si svolgerà giovedì 16 ottobre dalle 9.30 alle 13, presso la Sala Corsi della Camera di commercio di Piacenza. La norma Iso 22000 nasce principalmente con lo scopo di armonizzare a livello internazionale i diversi standard volontari sviluppati in ambiti nazionali per lo sviluppo e la gestione della sicurezza alimentare attraverso il metodo Haccp. La sicurezza alimentare è una responsabilità che può essere assicurata principalmente attraverso gli sforzi combinati di tutte le figure coinvolte nella filiera agro-alimentare. Una corretta applicazione della norma consente alle imprese di rendere operativo, mantenere e aggiornare un sistema per la gestione della sicurezza alimentare focalizzato ad ottenere prodotti che, secondo l´uso previsto, siano sicuri per il consumatore; assicurare la conformità ai requisiti di legge applicabili per la sicurezza alimentare; valutare e definire i requisiti del cliente e dimostrare la conformità con quei requisiti mutuamente concordati con il cliente che riguardano la sicurezza alimentare al fine di aumentare la soddisfazione del cliente; organizzare e finalizzare verso la sicurezza alimentare la comunicazione con i propri partner commerciali; ottimizzare le risorse interne e lungo la filiera; comunicare efficacemente gli aspetti della qualità alimentare ai fornitori, ai clienti e alle pertinenti parti interessate della filiera alimentare. Per iscriversi ci si può collegare al sito www.Pc.camcom.it  compilare la scheda correlata e trasmetterla in posta elettronica all´indirizzo resp.Sociale@pc.camcom.it    
   
   
UMBRIA, BLUE TONGUE: ATTIVATE MISURE PER FRONTEGGIARE LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA E AIUTARE GLI ALLEVATORI  
 
Perugia - Ampliamento degli indennizzi agli allevatori, grazie ad un "ddl" di modifica della legge regionale 20/2003, avvio della campagna di vaccinazione e richiesta al coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni di sollecitare il Governo a promuovere un coordinamento nazionale in materia sanitaria per affrontare l´emergenza in modo unitario su tutto il territorio nazionale: sono le ultime misure adottate della Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore all´agricoltura Fernanda Cecchini, per limitare la diffusione della febbre catarrale degli ovini e bovini (blue tongue), sbloccare al più presto le movimentazioni degli animali e per sostenere il comparto. Oggi l´assessore Cecchini illustrerà alla competente Commissione del Consiglio regionale il "ddl" di modifica dell´art.2 della legge 20/2003 (interventi a favore degli allevatori che partecipano al piano vaccinale per la blue tongue), recentemente approvato dall´esecutivo. "In particolare – spiega Cecchini – il ‘ddl´ di modifica prevede un indennizzo a parziale risarcimento del danno subito dagli allevatori anche nei casi di insorgenza della malattia e o di obbligo di vaccinazione dei capi. Nel caso di insorgenza della malattia il contributo verrà erogato per la morte dei capi e lo smaltimento delle carcasse. In caso di vaccinazione obbligatoria, l´indennizzo è invece previsto per gli aborti, la morte dei capi, lo smaltimento carcasse, la mancata movimentazione conseguente a blocco veterinario, il deprezzamento post sblocco, la riduzione della natalità e la riduzione della produzione di latte". Per i casi manifestatisi nel 2014 la data di decorrenza presa a riferimento per gli indennizzi sarà il 22 agosto 2014. Intanto si punta ad avviare velocemente la campagna vaccinale con vaccino inattivo, che verrà mantenuta per almeno due anni nei confronti dell´intero patrimonio sensibile della regione. "La Giunta regionale ha già dato mandato alla Azienda Usl Umbria 1 di avviare le procedure per l´acquisto di 120 mila dosi di vaccino Btv1, registrato per i bovini, e di 240 mila dosi di vaccino Btv1, registrato per gli ovini. La Campagna dovrà essere completata entro marzo 2015". Sul fronte nazionale, l´assessore Cecchini ha inoltre scritto un lettera al coordinatore della Commissione "politiche agricole" Fabrizio Nardoni, in cui evidenzia come diverse Regioni si sono trovate a dover fronteggiare l´emergenza "blue tongue" senza un vero coordinamento nazionale, a differenza del passato, con problemi di difformità su tempi e modi per affrontare la situazione. "Ho quindi sollecitato – ha detto l´assessore – un intervento presso il Governo per recuperare una possibilità di coordinamento che potenzi gli sforzi che ognuno sta facendo in ambito regionale".  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, CONCLUSO A SISTIANA TOUR SU PSR 2014-2020  
 
Sistiana - Il vicepresidente della Regione ed assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, ha concluso a Sistiana (Trieste) il tour fatto in regione per descrivere le buone prassi avviate con il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 e le prospettive che si aprono con la nuova programmazione 2014-2020, un documento già consegnato lo scorso luglio alla Commissione europea ed ora in attesa di approvazione da parte di Bruxelles. Anche agli agricoltori del Carso ed agli esponenti di categoria presenti Bolzonello ha ricordato che in Friuli Venezia Giulia il futuro dell´agricoltura regionale si gioca con la concretizzazione di 4 concetti: competitività, innovazione, sostenibilità e sviluppo territoriale e che l´obiettivo del lavoro fatto ed ancora da fare sul Psr 2014-2020 è la realizzazione di uno strumento che nel complesso consenta al comparto di guadagnare competitività sul mercato. "La novità rispetto al Piano precedente, ha dichiarato il vicepresidente, è che questa volta la posta che metteremo a copertura dei bandi non riguarderà l´intera cifra a disposizione, che è di 269 milioni di euro, il 10 per cento in più rispetto alla precedente programmazione, perché ci siano resi conto che negli anni possono cambiare esigenze ed opportunità e ci riserveremo quindi di utilizzare in una fase successiva quel 30-35 per cento che, associato ai risparmi di spesa, consenta di finanziare nuovi progetti". Un migliore accesso al sistema delle banche, con la messa in gioco, per la prima volta al fianco del comparto agricolo, di Mediocredito, i 30 milioni in tre anni a disposizione di tutela dell´acqua e sistemi irrigui a partire dal 2015, l´impegno di destinare all´assistenza tecnica il 4 per cento dei fondi disponibili e le priorità individuate dal Psr 2014-2020 per rilanciare il settore sono stati tra i temi affrontati dal vicepresidente, che non ha mancato di evidenziare alcune criticità, come l´età medio-alta (oltre i 50 anni) degli operatori del settore e il basso livello di specializzazione (solo l´1 per cento dei più giovani ha al suo attivo una laurea ad hoc contro una media europea decisamente più elevata). Bolzonello, che è stato affiancato nella presentazione del nuovo Psr dalla direttrice del Servizio Sviluppo Rurale, Serena Cutrano, mentre Paolo Fedele dell´Università di Udine tirava le fila della programmazione precedente, ha confermato la scelta di attivare con il nuovo Psr 15 misure suddivise in interventi riferibili alle aree focus definite in base ad una serie di priorità di cui il "cuore", ha detto, è il potenziamento della competitività in tutte le sue forme e la redditività delle aziende. Un obiettivo sul quale è stata messa la posta più alta, pari a 100,5 milioni, mentre gli altri vanno dalla promozione e dal trasferimento di conoscenze ed innovazione (poco meno di 15 milioni) allo sviluppo della filiera agroalimentare (19,5 milioni di euro), dalla preservazione, il ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi dipendenti da agricoltura e foreste (85 milioni), all´efficientamento energetico (32 milioni) ed all´inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali (32,5 milioni di euro). Nello specifico, è stato ricordato, il Psr 2014-2020 sostiene in modo consistente lo sviluppo dell´agricoltura biologica (7 milioni) e punta allo snellimento burocratico grazie all´uso degli elementi già registrati nei diversi sistemi informativi (fascicolo aziendale, banca dati zootecnica, ecc.) in accordo con Agea; semplificazione di dichiarazioni e controllo, procedure istruttorie automatizzate con velocizzazione dei tempi di pagamento, passaggio alla domanda informatica (con Pec e firma elettronica di tutti gli allegati), in accordo con Agea. Così come già accaduto nel corso degli incontri organizzati in proposito a Udine, Pordenone e Cormons (Go), anche l´appuntamento di Sistiana, alla quale hanno partecipato tra gli altri i consiglieri regionali Igor Gabrovec ed Emiliano Edera ed i rappresentanti del Comune di Duino-aurisina, l´assessore competente Marija Doriteja Brecelj, e della Provincia di Trieste, il vicepresidente Igor Dolenc, è servito ad un dialogo sui i temi che più stanno a cuore agli agricoltori del Carso, esortati da Bolzonello a cogliere le opportunità offerte dal nuovo Psr con adeguate proposte progettuali.  
   
   
CON TAV IN AREA GARDA A RISCHIO TERRITORIO CON VITIGNI AUTOCTONI  
 
Milano - "Non possiamo dichiararci contro il progresso, ma bisogna ponderare con molta attenzione quali possono essere gli impatti di un´infrastruttura di grande rilevanza come la Tav nell´area del Lago di Garda sul piano economico, turistico, produttivo, ambientale e agricolo". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, che sostiene l´interrogazione del consigliere regionale bresciano Fabio Rolfi. "Condivido pienamente le sue perplessità - ha proseguito Fava - perché è giunto il momento di valutare quali infrastrutture sono necessarie e quali meno, quali possono essere i tracciati da individuare e quali da evitare. Non possiamo mettere a repentaglio il territorio di una grande dop come il Lugana e di altri vitigni autoctoni che hanno sostenuto l´economia del territorio del Garda e delle colline Moreniche. Sono argomenti che richiedono approfondimento e prudenza, la terra non è un bene ripetibile delocalizzabile".  
   
   
PUGLIA: SEMINARIO SUL FES, PRESSO L’ISTITUTO AGRONOMICO  
 
L’assessore alla Cultura, Mediterraneo e Turismo, Silvia Godelli, aprirà i lavori del seminario “ Il Fondo Europeo per lo Sviluppo (Fes), opportunità per il settore privato”, che si svolgerà venerdì 17 ottobre, alle ore 16.00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Agronomico Mediterraneo, a Bari Valenzano. L’evento si inserisce nell’ambito delle manifestazioni del semestre di Presidenza italiana dell’Ue ed è organizzato su volontà del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci)con il coordinamento delCiheam-bari. Il Fondo Europeo di Sviluppo è uno dei principali strumenti della Cooperazione allo Sviluppo europea. Esso è dotato di un budget complessivo di oltre 30 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 e finanzia interventi di cooperazione nei Paesi dell´Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Paesi Acp). La presentazione del Fondo Europeo di Sviluppo, presso il Ciheam di Bari, è stata voluta dal Maeci a beneficio di tutti gli operatori economici interessati - profit e no profit -e mira a rafforzare il dialogo tra il Sistema Italia e la Cooperazione allo Sviluppo europea nell’intento di diffondere la conoscenza delle opportunità esistenti per gli operatori nazionali. Il Fondo Europeo di Sviluppo, infatti, offre concrete possibilità di business in tutti i settori di intervento, attraverso la partecipazione a gare e presentazioni di proposte. Durante il seminario, pertanto, verranno illustrati alcuni tra gli aspetti più qualificanti del processo di individuazione ed attuazione delle iniziative del Fondo Europeo di Sviluppo: dalla definizione degli interventi, alla partecipazione alle gare, dalle più ricorrenti criticità delle fasi di esecuzione contrattuale, alla gestione del pre-contenzioso. Al Seminario, che sarà moderato dal Cons. Amb. Francesco Forte - delegato italiano presso il Gruppo Acp del Consiglio Ue - parteciperanno il Capo dell´Ufficio I della Cooperazione allo Sviluppo italiana del Maeci, Cons. Paolo Palminteri e funzionari italiani della Commissione europea che apporteranno al programma il contributo della loro grande conoscenza dei meccanismi del Fondo.  
   
   
PROMOZIONE IN AGRICOLTURA, LOMBARDIA: RISORSE FINANZIANO PROGETTI  
 
Sale Marasino/bs - "Abbiamo scelto di accorpare al massimo le strutture dei Gal, non possiamo pensare che le risorse finiscano in mille rivoli di spesa e non arrivino all´obiettivo di finanziare progetti necessari. Chiediamo al territorio bresciano di presentarsi con una progettualità seria, come credo sarà, ma che non prescinda dal fatto che dobbiamo razionalizzare. Le risorse ci sono, ma vanno usate al meglio". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, incontrando i sindaci del territorio presso la Comunità montana del Sebino Bresciano. All´incontro ha partecipato Ettore Prandini, vice presidente nazionale di Coldiretti. All´ordine del giorno del confronto con gli amministratori locali la promozione territoriale, il tema delle risorse economiche e dello sviluppo locale. Spendere Correttamente - "Non sappiamo, a ora, se ci saranno le risorse disponibili per continuare a erogare servizi da parte delle Province, frettolosamente archiviate dal punto di vista formale ma non sostanziale - ha ricordato Fava -. I servizi erogati fino a oggi non sono garantiti". "Alle imprese va detta tutta la verità - ha proseguito l´assessore -, per fortuna, a differenza di altri contesti, le risorse ci sono, ma nessuno vuole più vedere sprecate le occasioni. Probabilmente sarà l´ultima programmazione, quella da qui al 2020; affrontiamola finalizzando concretamente gli interventi. La gente vuole capire perché e come spendiamo i soldi per la promozione". Psr Con 133 Milioni In Più - "Difficile pensare quanti fondi ci saranno ancora l´anno prossimo, fermo restando che, al contrario, ci potranno essere capitoli di spesa dove, per scelta nostra, i fondi potranno essere aumentati - ha detto Fava -. L´agricoltura è uno dei settori che possono ancora essere finanziati nell´ambito della Politica agricola comune europea, attraverso la promozione territoriale. Noi abbiamo un Psr con 133 milioni in più rispetto alla programmazione precedente, un programma che vale 1 miliardo e 200 milioni. Il 5 per cento da destinare alla promozione territoriale fa quei 65 milioni di euro che noi abbiamo destinato ai Gal, con nuove logiche e nuove regole". Promozione Su Sviluppo Rurale - "Abbiamo negoziato con la Ue una serie di condizioni, che modificano i Gal. La promozione va fatta sullo sviluppo rurale - ha osservato in conclusione Fava -. Facendo questa scelta, lo strumento condiviso deve avere un´identità precisa. Si individua una produzione tipica, a cui far seguire le iniziative a traino su altre tipicità. L´idea dell´olio dei laghi resta una proposta molto suggestiva".  
   
   
RITIRO FORMAGGI IN LOMBARDIA: FONDI INSUFFICIENTI, REGGIANO RESTA ESCLUSO  
 
Milano - "I fondi stanziati dal Ministero delle Politiche agricole per il ritiro delle forme di formaggio per gli indigenti sono assolutamente insufficienti e discriminano profondamente, allo stato dell´arte, uno dei grandi prodotti Dop lombardi, il Parmigiano-reggiano". Lo dice l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava. "Inoltre, dal Mipaaf, - spiega - non abbiamo avuto ancora alcuna risposta sulla possibilità di utilizzare, come Lombardia, risorse finanziarie proprie per effettuare, in solido coi Consorzi di tutela, il ritiro delle forme da destinare agli indigenti". Fare Interessi Dei Produttori - "Non vorrei essere tacciato da qualche buontempone di cocciutaggine nel voler difendere gli allevatori e la filiera lattiero-casearia lombarda, che produce oltre 3 milioni di forme di Grana Padano e più di 300.000 forme di Parmigiano-reggiano - prosegue Fava -, ma credo che sia il dovere di chi è chiamato a impostare una politica di sviluppo dell´agricoltura adoperarsi a vantaggio dei produttori e della filiera stessa". Reggiano Non Pervenuto - Il bando di Agea annunciato dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, osserva l´assessore Fava, "si rivela ampiamente insufficiente in partenza nella ripartizione delle risorse. Con 12,5 milioni di euro, il Grana Padano all´attuale prezzo di mercato (6,48 €/kg, quotazione piazza di Mantova il 9 ottobre) potrà arrivare al ritiro di circa 16.000 forme; nessuna, invece, il Parmigiano-reggiano, che, in una logica di categorie, rimane ingiustificatamente escluso dal bando". Seguita Mia Proposta - Negli anni passati agli indigenti, fisiologicamente, "ogni anno andavano tra le 40.000 e le 60.000 forme, oltre a una quota assegnata anche alle forme di Parmigiano-reggiano. Ragione per cui dobbiamo ritenere ampiamente insufficienti i fondi assegnati dal Ministero delle Politiche agricole, che, devo in verità riconoscere, ha seguito la mia proposta, seppure stanziando una cifra non idonea a risolvere la crisi di mercato" specifica Fava. Governo Insista, Più Fondi Per Dop - "Mi permetto dunque di insistere col ministro Martina, che considero un amico e un conoscitore, da lombardo, del sistema lattiero-caseario di qualità del territorio, affinché chieda all´Unione europea lo stanziamento di maggiori fondi e permetta anche alla Lombardia, ed eventualmente alle Regioni limitrofe, di intervenire direttamente a sostegno dei formaggi Dop a pasta dura, aumentando quindi le dotazioni già messe a disposizione dai consorzi con misure proprie per l´ammasso". Consorzi Attendono Risposta - Quanto alla lettera ricevuta dai Consorzi di tutela del Grana Padano e del Parmigiano-reggiano, in cui i rispettivi presidenti chiedono un incontro urgente al ministro delle Politiche agricole e agli assessori all´Agricoltura di Lombardia, Emilia-romagna e Veneto, Fava si dichiara "assolutamente disponibile a ospitare il vertice a Milano, se il ministro Martina darà il proprio assenso".  
   
   
CORTE DONDA: SIMBOLO ECCELLENZA MOSTARDA MANTOVANA  
 
Milano - "Lo stand simbolo della manifestazione di oggi è un´azienda che ha vissuto un´evoluzione: partita con l´idea di fare ristorazione, poi ha deciso di far conoscere quello che veniva offerto agli avventori. Così sono diventati produttori". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava nel corso della sua visita a ´Milano Golosa 2014´. Tra le eccellenze in mostra, una protagonista della terra mantovana, la mostarda, ben rappresentata dalla produzione dell´azienda Corte Donda di Salina di Viadana. Ricerca Di Originalità E Tradizione - "Un modello che sta ottenendo risultati, quello visto oggi - ha detto Fava - nonostante registri qualche difficoltà ad andare sui mercati esteri. L´internazionalizzazione resta la sfida. C´è molta ricerca in queste produzioni alimentari, ma la tradizione resta: questo è un modo moderno per continuare a far vivere usanze e consuetudini nel segno della grande qualità". La Domanda C´è - "Siamo nati come azienda agrituristica - spiega Claudio Rizzi, dell´azienda agricola Corte Donda - poi abbiamo aperto un laboratorio. Oggi, forse, l´attività di lavorazione di frutta e verdura per mostarde, confetture e giardiniere è diventata la principale. Vendiamo a negozi, ristorazione, ci siamo affacciati alla rete e l´anno scorso abbiamo avviato rapporti anche con l´estero. A settembre abbiamo registrato una crescita del 42 per cento rispetto all´anno scorso. L´azienda sta crescendo, anche se a piccoli passi. Lavoriamo 32-33 quintali l´anno per la produzione di giardiniere, salse e altre referenze; lavoriamo un quintale di verdura la settimana. L´80 per cento della materia prima arriva dal nostro territorio, ma ci appoggiamo anche a produttori vicini, che ci danno frutta e verdura non trattate o trattate nella maniera giusta. A noi interessa la qualità prima di tutto".  
   
   
AOSTA, JUST EAT IT CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO GLI SPRECHI ALIMENTARI  
 
Giovedì 16 ottobre, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione 2014, su iniziativa dell’Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti, in collaborazione con la Sovrintendenza agli studi, avrà luogo l’evento inaugurale della campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari. L’iniziativa rappresenta la prosecuzione del progetto Una buona occasione (contribuisci anche tu a ridurre gli sprechi alimentari), finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e già avviato insieme alla Regione Piemonte con l’obiettivo di diffondere, anche nel contesto di Expo 2015, la cultura del rispetto del cibo, convincendo gli attori della filiera agroalimentare e i consumatori ad adottare comportamenti che limitino la formazione di eccedenze alimentari. La campagna sarà rivolta, in questa prima fase, agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado della Valle d’Aosta e del Piemonte e, oltre agli interventi di approfondimento in materia fornite dagli esperti delle Associazioni dei Consumatori, vedrà la proiezione del film Just eat it (Canada 2014 – 75 min), presentato con grande successo all’ultima edizione del Festival internazionale di Torino di Cinemambiente. All’evento inaugurale, che si terrà all’Istituto Professionale Regionale Alberghiero di Châtillon, con inizio alle ore 8.30, interverranno l’Assessore Aurelio Marguerettaz e, in veste di testimonial della campagna, lo chef “stellato” di Café Quinson di Morgex, Agostino Buillas. Nel corso dei prossimi mesi, la campagna proseguirà presso altre scuole secondarie di secondo grado della Valle d’Aosta.  
   
   
5° SEMINARIO INTERNAZIONALE FEM:“IL MARKETING RELAZIONALE DEL VINO”  
 
Dopo il successo di partecipazione dei primi quattro appuntamenti torna il seminario internazionale di marketing del vino promosso dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Quest´anno il tema dominante sarà il marketing relazionale ovvero il management delle relazioni rivolto a creare, mantenere e gestire un network di rapporti di lungo periodo. Il seminario, promosso dal Centro istruzione e Formazione, si preannuncia molto partecipato ed è in programma venerdì 7 novembre, presso l’aula magna; metterà a confronto le esperienze di successo e rifletterà sul potenziale enorme che le relazioni possono avere sul business del vino. “Il marketing del vino –spiega Massimo Bertamini – responsabile dell’area post-secondaria e universitaria della Fem- è fondamentalmente legato agli incontri diretti con gli operatori e sempre più con i consumatori finali. Questi avvengono fisicamente in occasioni di eventi, visite aziendali, e visite ai clienti ma anche virtualmente attraverso i cosiddetti social network o in corrispondenza digitale”. Anche il mondo del vino può trarre, quindi, molte opportunità da un nuovo approccio al mercato valorizzando le strategie del marketing relazionale, sia perché si può così meglio interagire con l’ambito territoriale ed i servizi che questo mette in gioco, sia perché sempre di più il vino è un bene di consumo che non può rimanere eternamente ancorato a modalità di comunicazione e vendita legate a abitudini ormai non più riscontrabili nel consumatore medio. 5° Seminario Internazionale di Marketing del vino “Il Marketing relazionale:strategie e opportunità per il mondo del vino”, Venerdì 7 Novembre 2014 - Aula Magna - Fondazione Edmund Mach San Michele all’Adige: Ore 8.30 Registrazione dei partecipanti; Ore 9:00 Apertura lavori e introduzione alla tematica; Ore 9:15 Prof. Massimiliano Bruni, Università Bocconi: “Inquadramento generale del marketing relazionale: finalità, opportunità, metodo”. Ore 10:15 dr. Enrico Chiavacci, direttore marketing Antinori: ”Lo sviluppo del marketing relazionale nelle diverse realtà Antinori”. Ore 11.00 coffe break; Ore 11:30 Dr. Annalisa di Monte, Direttore Marketing Relazionale di Gucci: “Il marketing relazionale nel lusso assoluto della moda”; Ore 12:30 pausa Lunch: Ore 14:00 Consegna Attestati 2° Corso Wine Export Management; Ore 14:30 Dott. Stefano Papini, partner Mccrescendo Management Consulting: “Le opportunità offerte dal digitale per la profilazione dei clienti e lo sviluppo di iniziative di Marketing relazionale”; Ore 15:15 Dott. Filippo Chiusano, partner di Wineverse: “Innovazione nel rapporto col cliente nella vendita on line di vino”: Ore 15,45 Dott.ssa. Carmen Sergi, "consulente media e comunicazione digitale - storytelling specialist" “Innovazione nei mezzi e nei metodi per presentare e raccontare l’azienda”; Ore 16:15 Dott. Massimo Fubini, Contact Lab: “Strategie e strumenti della comunicazione web col cliente”. Ore 17:00 Dibattito http://eventi.Fmach.it/seminariovino  email seminariovini@fmach.It  - Facebook: https://www.Facebook.com/seminariovino