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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Ottobre 2014
BOLZANO: VIA LIBERA A CRITERI E PROGRAMMA PER IL BAUSPAREN  
 
Bolzano, 15 ottobre 2014 - Il modello Bausparen sbarcherà all´inizio del 2015 anche in Alto Adige: la Giunta provinciale ha approvato il 14 ottobre i criteri di adesione e i prossimi passaggi da compiere. "Si apre una nuova epoca per l´edilizia agevolata – ha commentato il presidente Arno Kompatscher – con un sostegno più mirato e che garantisce una maggiore sicurezza nel lungo periodo". Il modello classico del Bausparen, quello messo in pratica nei paesi dell´area germanica, punta su un´incentivazione del risparmio per l´acquisto di un alloggio di proprietà sotto forma di agevolazioni fiscali. "Un sistema del genere - ha sottolineato Kompatscher - da noi non è praticabile, in quanto ci mancano le competenze primarie nel settore fiscale". Ed ecco, dunque, prendere corpo la via altoatesina al Bausparen, un modello innovativo che fa coesistere sotto lo stesso tetto il risparmio per la casa con la previdenza complementare. "Ai risparmiatori che aderiscono ad un fondo pensione complementare - ha spiegato il presidente della Provincia - garantiamo un accesso agevolato ad un mutuo per l´acquisto, la costruzione o il recupero della prima casa". Il programma pluriennale è finanziato da un fondo di rotazione della Provincia, e il mutuo viene concesso ai richiedenti indipendentemente dal loro reddito e patrimonio. Fra i requisiti da rispettare vi sono la residenza almeno quinquennale in Alto Adige, e l´iscrizione a un fondo pensione aderente al modello Risparmio casa. I fondi che entreranno a far parte del programma dovrebbero essere resi noti nella seconda metà del mese di novembre. "Il richiedente - ha aggiunto Arno Kompatscher - deve essere iscritto da almeno otto anni alla previdenza complementare, la sua posizione deve essere superiore ai 15mila euro, ed è obbligatorio dimostrare la finanziabilità del progetto di acquisto, costruzione o recupero della prima casa". Il primo passaggio, in ogni caso, sarà rappresentato dalla richiesta di concessione del mutuo ad una delle banche aderenti al modello Bausparen, la quale avrà il compito di valutare la sostenibilità finanziaria complessiva del progetto. In caso di esisto positivo, la banca, sulla base di un´apposita convenzione che verrà anch´essa sottoscritta nella seconda metà del mese di novembre, avrà il potere di stipulare il contratto di mutuo in nome e per conto della Provincia. Il tasso di interesse da applicare sarà stabilito da un accordo tra Provincia e istituto bancario, l´importo del mutuo varierà in base alla posizione previdenziale complementare del richiedente, non potrà essere superiore al doppio del valore della stessa, e in ogni caso dovrà rimanere al di sotto del tetto dei 200mila euro. "In questo modo - ha spiegato il presidente Kompatscher - leghiamo la prestazione offerta dalla Provincia con quella del risparmiatore". A garanzia del mutuo verrà costituita un´ipoteca sulla prima casa a favore della Provincia, le rate di ammortamento avranno cadenza semestrale o annuale, e vi sarà la possibilità di estinguere anticipatamente il mutuo mediante la restituzione dell´intero capitale. Con le decisioni prese oggi, dunque, la Giunta provinciale ha dato l´impulso decisivo per la nascita del Bausparen, entro l´inizio di dicembre verranno conclusi gli accordi con banche e fondi pensione, quindi partirà l´attività di formazione dei collaboratori degli istituti di credito coinvolti. "Le prime domande - ha concluso Arno Kompatscher - potranno essere presentate solo quando tutta la fase preparatoria sarà terminata: secondo il programma approvato oggi, prevediamo di partire all´inizio del 2015".  
   
   
SONDRIO - SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE PER IL SETTORE LEGNO ED EDILE  
 
Sondrio, 15 ottobre 2014 - La Camera di Commercio di Sondrio sostiene le attività di formazione ed aggiornamento del personale delle imprese del settore legno e costruzioni mettendo a disposizione un fondo di 50.000 euro, da utilizzare per la partecipazione alle iniziative organizzate dal Centro Tecnologico del Legno (Ctl) di Poschiavo. L’iniziativa è finanziata grazie al contributo assicurato dalla Provincia di Sondrio. Sono ammesse ai contributi le micro, piccole e medie imprese (Mpmi) del settore legno ed edile (Codici Ateco 16, 31, 41, 42 e 43), attive e con sede operativa in provincia di Sondrio, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Sondrio. La partecipazione alle iniziative formative è rivolta a titolari e dipendenti. Il contributo, pari al 50% della spesa sostenuta, è assegnato a parziale copertura dei costi per la partecipazione delle imprese a interventi formativi a fronte di una spesa minima di 800 euro e massima di 7.000 euro, al netto di Iva, quindi fino a un massimo di 3.500 euro di contributi assegnati a ciascuna azienda. Il contributo è cumulabile con altri contributi pubblici fino ad una percentuale di aiuto massima dell’80% della spesa sostenuta. Le domande di assegnazione di contributo saranno esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione. Sono ammesse a contributo le spese, al netto di Iva, sostenute a partire dal 30 settembre 2014. "La formazione e l’aggiornamento professionale sono elementi fondamentali per la competitività delle aziende - commenta il presidente Bertolini - e il Centro Tecnologico del Legno di Poschiavo può svolgere un ruolo strategico in tale direzione a favore del nostro territorio in una logica di collaborazione transfrontaliera. Partiamo con questa iniziativa con grandi aspettative e siamo disponibili ad accrescere il nostro impregno, se necessario, arrivando a raddoppiare le somme a disposizione per contributi". Le domande di contributo, sottoscritte digitalmente, devono essere presentate mediante posta elettronica certificata (P.e.c.) all’indirizzo promozione@so.Legalmail.camcom.it  Per informazioni è possibile rivolgersi all’Unità Operativa “Promozione” della Camera di Commercio di Sondrio: tel. 0342527232-239, promozione@so.Camcom.it ; il bando ed il modello di domanda sono disponibili sul sito web camerale www.So.camcom.gov.it  alla sezione “Promozione Economia/finanziamenti e Bandi”.  
   
   
URBANISTICA, GIUNTA LIGURIA APPROVA VARIANTI OSPEDALETTI  
 
Genova, 15 Ottobre 2014 - Nuovo provvedimento della Regione Liguria sul caso Ospedaletti legato alle complesse vicende urbanistiche. Nel pomeriggio, di ieri la Giunta Regionale, su proposta dell´assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica Gabriele Cascino, ha adottato le varianti al Piano paesistico e al Piano della Costa che definiscono le condizioni per ricomporre il quadro pianificatorio venuto meno a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del gennaio 2013 per arrivare alla definizione di un soddisfacente assetto del fronte mare di Ospedaletti. La proposta regionale, formulata sulla base di studi di carattere ambientale e la valutazione paesistica del contesto, prevede una sostanziale riduzione delle opere rispetto a quanto previsto dal progetto annullato dal Consiglio di Stato, limitando la presenza del porto turistico allo specchio acqueo definito dalle opere già realizzate e destinando alla balneazione il tratto di arenile di levante, compreso tra il banchinamento realizzato e il Rio Porrine, La variante, sarà ora trasmessa al Comune di Ospedaletti che dovrà esprimere il proprio parere e contestualmente dovrà affrontare la Valutazione di Impatto ambientale. Al termine di questo percorso sarà definitivamente approvata dal Consiglio regionale. Parallelamente, il Comune di Ospedaletti dovrà definire, in coerenza con la rinnovata pianificazione territoriale regionale, la pertinente disciplina urbanistica da conferire alle stesse aree per ripristinare la parti del vigente P.r.g. Oggetto di annullamento da parte del Consiglio di Stato.  
   
   
CONVEGNO DI ASITA: TOSCANA ALL´AVAGUARDIA NELLA PRODUZIONE CARTOGRAFICA  
 
Firenze 15 ottobre 2014 - "La Toscana e´ ancora una volta all´avanguardia nella produzione cartografica relativa alla conoscenza del territorio e dei fenomeni antropici e naturali che vi si verificano". Così l´assessore Anna Marson (urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio) aprendo ieri i lavori della 18esima edizione di Asita (Associazioni scientifiche per le informazioni territoriali e ambientali). Proprio qui si insediò, a seguito del trasferimento della capitale d´Italia da Torino a Firenze il 25 ottobre 1865, l´Istituto Topografico Militare (che nel 1872 assumerà la denominazione di Istituto Geografico Militare). L´ufficio tecnico del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito aveva riunito in sé, nel 1861, tradizioni e esperienze dell´omologo Ufficio del Regno sardo, del Reale Officio topografico napoletano e dell´Ufficio topografico toscano. A partire da quegli anni, la presenza dell´Istituto nel contesto territoriale fiorentino ha prodotto una crescita delle conoscenze in materia di topografia, cartografia e fotogrammetria, formando generazioni di tecnici/scienziati del rilevamento e della rappresentazione del territorio. Significativo, a questo proposito, come ha sottolineato l´assessore Marson, il preambolo del progetto di legge presentato il 3 febbraio 1875 per il compimento della Carta Topografica d´Italia, dove si poneva in particolare rilievo l´importanza di avere carte che «non solo servano agli scopi del viaggiatore e del curioso, ma si vuole che soddisfino alle infinite ricerche di tutti i rami della civiltà progredita». "A partire dai primi anni della sua istituzione la Regione Toscana è stata tra le prime in Italia ad attivarsi per la produzione di cartografia tecnica sia analogica che numerica, e da sempre è stata promotrice di iniziative di raccordo e coordinamento delle Regioni, partecipando quale cofondatrice, nel 1980, del "Centro Interregionale per il coordinamento e la documentazione per le informazioni territoriali" confluito poi dal 2007 nel Cisis – Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici, Statistici. Parallelamente alle attività condotte dalle Regioni, si sviluppavano poi gli studi e gli approfondimenti in materia di informazione territoriale da parte delle diverse Società e Associazioni scientifiche, che nel 1997 si sono consociate nella Federazione Asita. "Questo percorso – ha proseguito l´assessore - ha visto, in più occasioni, intersecarsi le storie, le attività, le ricerche delle pubbliche amministrazioni, degli ambienti scientifici ed accademici, delle istituzioni e degli enti di livello nazionale, rispetto alla esigenza di conoscere il territorio e l´ambiente, dal suolo al sottosuolo, dalle risorse naturali, culturali, paesaggistiche alle situazioni di criticità o di dissesto". "Come regione - così Marson - abbiamo cercato di rispondere alla necessità di documentazione e conoscenza del territorio che amministriamo, insieme a tutti gli altri enti ed istituzioni della Toscana, finalizzando gli sforzi al buon governo del territorio e alla trasparenza dei processi decisionali. Vi sarà occasione di testimoniare nel corso della conferenza quanto è stato fatto, con le università, il mondo della ricerca, gli altri enti ed istituzioni, nella rivisitazione della legge per il governo del territorio e nella realizzazione del Piano paesaggistico che proprio nella disponibilità, nella adeguatezza e nella condivisione delle conoscenze territoriali poggiano buona parte delle loro strategie per risultare efficaci. Né si può tralasciare lo sforzo che la Regione ha operato proprio in questi giorni per aprirsi al dialogo con i cittadini e le associazioni aprendo il sito Open Toscana ( http://open.Toscana.it/  ) dove tra gli altri sono pubblicati anche i nostri Open-geodata che riscuotono particolari apprezzamenti e sono tra i più consultati in assoluto (vedi http://dati.Toscana.it/#consultati  )". L´assessore Marson ha anche annunciato la pubblicazione del nuovo portale Geoscopio dedicato al data base geologico regionale (http://www502.Regione.toscana.it/geoscopio/geologia.html ), uno "strumento di grande importanza che ha rivisitato tutto il patrimonio cartografico geologico prodotto in passato dalla Regione per giungere a una completa copertura territoriale".  
   
   
“UNA CASA ALLE GIOVANI COPPIE E ALTRI NUCLEI FAMILIARI”: DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 15,3 MLN DI EURO PER 543 RICHIESTE DI CONTRIBUTO  
 
 Bologna, 15 ottobre 2014 - Sono 543 le richieste di contributo – risultate ammissibili – presentate da giovani coppie e altri nuclei familiari, di cui 288 residenti in Comuni colpiti dal sisma del 2012 e 255 in altri Comuni dell’Emilia-romagna (rispettivamente il 53% e il 47%). E’ in sintesi l’esito, deliberato dalla giunta nell’ultima seduta, del nono bando “Una casa alle giovani coppie e altri nuclei familiari” (pubblicato nel mese di febbraio 2014) con cui la Regione Emilia-romagna aveva messo a disposizione 7 milioni di euro per l’acquisto dell’abitazione. Una cifra, questa, che avrebbe consentito di finanziare solo una parte delle richieste di contributo ritenute ammissibili. La giunta si è impegnata a reperire ulteriori fondi (più di 8 milioni di euro) che hanno portato a un ammontare complessivo di 15.294.000 euro, consentendo così di soddisfare tutte le richieste di contributo ammissibili. Sino a oggi il programma “Una casa alle giovani coppie e altri nuclei familiari”, avviato nel 2009, ha permesso a 1142 nuclei di diventare proprietari della prima casa, messa a disposizione da cooperative e imprese, con un contributo complessivo della Regione di 24 milioni euro. Con quest’ultimo bando salgono a 1685 le coppie e le famiglie che possono beneficiare del contributo per l’acquisto, per un totale complessivo di 38,6 milioni di euro circa assegnati. Oltre alla valenza sociale, il programma regionale ha rappresentato e rappresenta un contributo significativo per l’edilizia e le costruzioni, settori che hanno risentito fortemente della crisi, favorendo un recupero del patrimonio esistente e contenendo al tempo stesso il consumo del suolo.  
   
   
DIPENDENTI ALER LOMBARDIA: TUTELARLI È PRIORITÀ  
 
Milano, 15 ottobre 2014 - "Il Comune di Milano deve smetterla di imputare la rescissione della convenzione ad Aler, che era pronta a firmarne una nuova. E´ stata una scelta autonoma dell´Amministrazione cittadina, come testimoniano le numerose lettere intercorse tra Aler, Comune e Regione. In particolare il presidente Lombardi aveva dato la massima disponibilità al sindaco Pisapia per la definizione di un nuovo assetto gestionale del patrimonio immobiliare comunale e la necessità di un´immediata apertura di un tavolo per la definizione di una nuova convenzione, rinnovata nei diversi aspetti di natura gestionale, economica e operativa. Proprio per questi motivi la decisione del Comune è incomprensibile e rischia di far perdere il lavoro a 200 dipendenti dell´Aler, che erano stati assunti nel 2009 proprio per gestire le case di proprietà del Comune". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli è intervenuta in Consiglio regionale circa il destino dei lavoratori dell´Aler, che rischiano di perdere il loro posto. "La professionalità di questi dipendenti - ha aggiunto Bulbarelli - è indiscutibile e vanno tutelati sino in fondo, per rispetto del loro lavoro, della dignità e della loro professionalità". Il Subentro È Prassi Non Solo Nazionale - L´assessore ha poi fatto notare come la tutela dei lavoratori, tra l´altro, "si inserirebbe nella prassi consolidata a livello nazionale ed europeo in materia di subentro nei contratti di appalto, laddove, in base a specifici accordi, la società subentrante si impegna a inserire il personale della società uscente nell´ambito delle assunzioni previste per la gestione della nuova commessa". Il Percorso Di Risanamento Dell´aler - "Le mie preoccupazioni - ha aggiunto Bulbarelli - sono le stesse che mi hanno manifestato le organizzazioni sindacali che ho incontrato lo scorso 7 ottobre. Ai sindacati ho dato risposte in merito alle richieste di chiarimento circa il futuro dell´Azienda e soprattutto del personale che in essa lavora. Ho ricordato lo stanziamento di 66 milioni di euro per il risanamento delle Aler in situazione di disavanzo economico-finanziario. La Rinuncia All´irap - L´assessore ha anche ricordato che in questo percorso Regione Lombardia ha già rinunciato a riscuotere l´Irap, per un importo di circa 3,9 milioni di euro all´anno per tutta la durata del Piano di risanamento di Aler Milano. I Dipendenti, La Priorità - Quella dei dipendenti rimane comunque per l´assessore la priorità. "Auspico - ha concluso - che il Comune si assuma le proprie responsabilità e faccia la sua parte. Ho sentito parlare di bandiere. Da parte mia non ce ne sarà nessuna, se non quella di tutelare questi 200 lavoratori".  
   
   
ALER, LOMBARDIA: FUSIONI OPERATIVE DAL 1 GENNAIO  
 
Milano, 15 ottobre 2014 - "Il processo di fusione per incorporazione delle Aler si concluderà entro il prossimo 3 dicembre. Ai fini fiscali e civili, quindi, gli effetti decorreranno dal 1 gennaio 2015". Lo ha spiegato l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, rispondendo, in Aula consiliare, a un´interrogazione a risposta immediata e illustrando il percorso di accompagnamento e affiancamento alle aziende interessate. "Solo una volta concluso tale processo, quindi - ha proseguito Bulbarelli - si avranno formalmente 4 aziende al posto delle attuali 12 e potranno quindi essere individuate le unità organizzative gestionali. Analogo discorso vale per la costituzione dell´Osservatorio per la legalità e trasparenza, che va costruito in base al nuovo ambito territoriale risultante dall´accorpamento". La Nuova Articolazione Dell´aler Di Milano - Per quanto riguarda l´Aler di Milano, il processo di riorganizzazione è condizionato dalla particolare situazione in cui versa, oltre che dal cambiamento di prospettiva, a livello di rapporti col territorio, che comporta la nascita della Città metropolitana. L´assessore ha infatti spiegato che, in questo contesto, "il presidente Lombardi ha approvato una nuova articolazione territoriale in tre aree, di cui due a coprire la città di Milano e una a copertura dei restanti Comuni. Alle unità territoriali fanno riferimento dieci sportelli territoriali di contatto diretto con l´utenza. Ciascuna unità è dotata della necessaria autonomia operativa per l´erogazione dei servizi amministrativi e tecnici e per la gestione delle emergenze". L´azienda ha inoltre chiesto ai sindaci di rendersi disponibili come componenti dell´Osservatorio per la legalità e la trasparenza, che prevedibilmente sarà attivato entro l´anno in corso. La Costituzione Delle Consulte - L´assessorato ha inoltre sollecitato gli Organi aziendali a costituire in tempi brevi, presso le tre unità territoriali, delle Consulte con il coinvolgimento degli inquilini e delle loro rappresentanze sindacali, come modalità di partecipazione degli utenti e del territorio alla gestione dell´Aler. Entro l´anno l´Azienda procederà a completare l´adeguamento dello Statuto, conformemente allo schema tipo approvato dal Consiglio regionale lo scorso 15 luglio. Già Approvati Tutti I Bilanci - Nel frattempo, tutte e 12 le aziende hanno approvato i Bilanci consuntivi relativi al 2013.  
   
   
OPERE DI INTERESSE PUBBLICO: CONTRIBUTI REGIONALI PER OLTRE 8,7 MILIONI DI EURO A COMUNI VENETI. RISORSE CHE CONTRIBUISCONO A FAR FRONTE ALLA CRISI” FORNENDO SERVIZI E OPERE AI CITTADINI  
 
Venezia, 15 ottobre 2014 - “Una boccata di ossigeno per i nostri comuni che in questi finanziamenti possono dare il via a opere pubbliche, altrimenti irrealizzabili viste le ulteriori strette del Governo Renzi”. Così l’assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti commenta il finanziamento di 8.706.997,79 euro destinati ad alcuni comuni della Regione Veneto. “Con i provvedimenti che ho portato all’approvazione della Giunta regionale sono state finanziate opere proposte dai comuni e interventi di messa in sicurezza sotto il profilo sismico di edifici pubblici. Queste forme di finanziamento che proponiamo da anni con successo, come è dimostrato dall’ampia partecipazione da parte dei Comuni della nostra regione – spiega Giorgetti –, ha la finalità di incentivare la realizzazione di lavori pubblici aventi le caratteristiche dell’immediata cantierabilità, fornendo un contributo concreto per far fronte alla crisi congiunturale che tuttora perdura nell’economia veneta”. “E’ uno strumento snello ed efficace sia per gli Enti locali, sia per le aziende che operano nel territorio – sottolinea l’assessore –: infatti, non solo queste risorse consentono di portare a compimento numerose opere pubbliche di particolare utilità per i cittadini, ma di fatto creano opportunità di lavoro per il sistema delle imprese, creando benefici in termini economici e occupazionali”. Gli interventi finanziati in tutto il territorio veneto sono oltre una sessantina per complessivi 8.706.997,79 euro.  
   
   
LOTTA CONTRAFFAZIONE, VICARI: PROVVEDIMENTI GIÀ NELLE PROSSIME SETTIMANE. CNAC APPROVA MISURE PER L’ATTUAZIONE DELLE PRIORITÀ STRATEGICHE 2014-2015 A TUTELA DEL MADE IN ITALY  
 
Roma 14 ottobre 2014 - Via libera alle proposte per l’attuazione delle priorità strategiche in materia di anticontraffazione per il biennio 2014-2015. Il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (Cnac), che ha sede presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è riunito oggi alla presenza del Sottosegretario senatrice Simona Vicari, che lo presiede, per deliberare sulle proposte elaborate dalle Commissioni Tematiche Cnac in attuazione del programma strategico approvato nei mesi scorsi e che saranno tradotte in provvedimenti normativi nelle prossime settimane. Una riunione che per la prima volta ha visto la presidenza affidata ad un esponente di governo e che sottolinea la volontà da parte del governo di dare maggiore incisività e forza alle politiche a tutela dei consumatori. L´impegno preso oggi è di emanare una “Legge Speciale Expo” per la tutela dei segni distintivi collegati all’Esposizione Universale che si terrà a Milano da maggio ad ottobre del prossimo anno. Inoltre è stato deciso anche il varo di una norma per incentivare l’adozione dei marchi collettivi di fonte privata gestiti in forma consortile o equivalente con lo scopo di valorizzare e rendere riconoscibile l’eccellenza dei prodotti italiani sui mercati esteri. Infine, nell´ambito del rafforzamento territoriale , è stato stabilito un ulteriore intervento al fine di rendere effettiva l’applicazione delle sanzioni nei confronti degli acquirenti consapevoli di prodotti contraffatti. Sul fronte della lotta alla contraffazione online il presidente Vicari ha espresso particolare soddisfazione per i risultati raggiunti in tale settore dal Cnac, che ha consentito di portare gli operatori del mondo web ed i titolari dei diritti di proprietà industriale a condividere un percorso di lavoro, anche in vista dell’adozione di un modello volontaristico di contrasto alla contraffazione online A tal proposito il sottosegretario Vicari, concludendo i lavori, ha spiegato: "La politica torna ad occuparsi in maniera diretta e incisiva di questo grave fenomeno, che in maniera così pesante e negativa impatta sull’economia del nostro Paese e sulla diffusione e il radicamento dell’illegalità nel territorio. Da parte del governo c´è il forte e deciso impegno nel contrastare i fenomeni legati alla contraffazione soprattutto per sostenere la competitività delle nostre imprese e contribuire allo sviluppo del Paese". Il Consiglio Nazionale Anticontraffazione è l’organismo interministeriale con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento strategico delle iniziative intraprese da ogni amministrazione in materia di lotta alla contraffazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto a livello nazionale. Istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico dalla legge 23 luglio 2009 n. 99, è operativo dal 2011. Ne sono Membri 11 ministeri (Sviluppo Economico, Economia e Finanze, Affari Esteri, Difesa, Politiche Agricole, Interno, Giustizia, Beni e Attività Culturali, Lavoro e Politiche Sociali, Salute, Funzione Pubblica) e l´Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Il Consiglio è presieduto dal Ministro dello Sviluppo Economico o da un rappresentante da lui designato. Con decreto del 5 settembre 2014 il Ministro Guidi ha delegato alla Presidenza Cnac il Sottosegretario allo Sviluppo, senatrice Simona Vicari.  
   
   
IMPRESE, MARONI: VOGLIAMO POTENZIARE SINERGIE CON CINA  
 
Cernobbio/co, 15 ottobre 2014 - Ampliare i canali di scambio fra la Lombardia e la Cina, sfruttando anche Expo 2015 per migliorare le sinergie fra istituzioni e aziende. Questo l´obiettivo illustrato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, alla Plenary session del Global China Business Meeting 2014 in corso a Cernobbio. Investire In Lombardy Awards - Il Governatore, ha ricordato che giusto la settimana scorsa a Palazzo Lombardia, "si è svolta la cerimonia per gli ´Invest in Lombardy Awards´, i premi per le aziende estere che hanno investito nel nostro territorio. È stata una multinazionale cinese nel settore delle Telecomunicazioni a vincere il premio per la ricerca e l´innovazione, la Huawei. L´abbiamo premiata per l´investimento nel centro di ricerca di Segrate in provincia di Milano. Su questo tema, la Lombardia e la Cina sono sulla stessa lunghezza d´onda". L´innovazione Nell´economia - "L´ascesa del settore dell´innovazione - ha osservato Maroni - è associata a molteplici fattori: la crescita del valore-talento nella nostra economia, il passaggio da una società dove la qualità e la meritocrazia contano di più, e l´importanza di attrarre il migliore capitale umano, sono solo alcuni esempi. Questo è dovuto principalmente al progresso tecnologico, che ha generato numerosi impieghi nei settori più evoluti dell´economia. Sono orgoglioso di dire che la Lombardia è la Regione leader in Italia, ed è una delle prime in Europa, in tema di innovazione e ricerca". Piu´ Investimenti - Ricordando l´impegno a portare gli investimenti in innovazione e ricerca dall´attuale 1,6 al 3 per cento del Pil regionale, Maroni ha sottolineato che per raggiungere questo obiettivo "ci stiamo muovendo anche a livello europeo con il progetto Horizon 2020, lo strumento finanziario, oltre 80 miliardi di euro, per attuare l´Europa dell´Innovazione e creare uno Spazio Europeo della Ricerca in cui i ricercatori, il know-how e la tecnologia possano circolare liberamente". 1 Miliardo Di Euro - Sempre in tema di Europa, ha proseguito, "con la nuova Programmazione Comunitaria 2014-2020, la Regione Lombardia si è impegnata ad attivare sul territorio, da qui al 2020, 1 miliardo di euro in investimenti a favore della ricerca e dell´innovazione attraverso l´avvio di un nuovo piano di azione denominato ´Innovalombardia´. Settimana scorsa in Giunta abbiamo stanziato, per i pochi mesi che restano del 2014,il primo fondo per 30 milioni di euro". Pa Lombarda Modello Di Efficienza - Spesso gli investitori esteri sanno che in Italia non è facile muoversi tra le maglie di una burocrazia invadente, ma la Lombardia, ha sottolineato il Governatore "è un posto ideale per chi vuole fare impresa. Già oggi, per quanto concerne le Direzioni della Regione Lombardia, snellendo le procedure organizzative e velocizzando la tempistica, siamo riusciti a saldare i nostri debiti verso terzi entro 30 giorni nel 2013, e, nel primo bimestre del 2014, entro solamente 17 giorni. La nostra pubblica amministrazione rappresenta un´eccellenza a livello europeo". Modello Celap - "Avere una pubblica amministrazione efficiente e preparata - ha proseguito - è una condizione imprescindibile perché le istituzioni funzionino e si mettano al servizio della collettività. La Cina lo ha capito e sono sorte in questi anni delle scuole di eccellenza come la Celap (China Executive Leadership Academy in Pudong) di Shanghai, che prepara le classi dirigenti del futuro a pensare e stare nel mondo globale e governare i cambiamenti". Potenza Globale - La scorsa settimana (martedì 7 ottobre) il Financial Times ha pubblicato un reportage in cui si mostrava come la Cina sia entrata prepotentemente nell´economia e nella finanza italiana. Dati citati dal Presidente Maroni, che ha ricordato come siano "già stati investiti 6 miliardi di euro in Italia, di cui più della metà dal gennaio 2014 a oggi, facendo del nostro Paese il terzo in Europa dopo Regno Unito e Francia per volume degli investimenti. Ma, tanto per restare in Lombardia, alcune cifre mostrano l´interesse assoluto che gli investitori cinesi, pubblici e privati, nutrono verso di noi. Per esempio, quelle relative alle esportazioni: nel 2013 la Lombardia ha esportato in Cina prodotti per oltre 3 miliardi di euro e ne ha importati per 9 miliardi. Le esportazioni verso la Cina sono cresciute del 5,5% rispetto all´anno precedente. Le aziende coinvolte sono 100 per un fatturato di circa 4 miliardi di euro e quasi 6mila dipendenti". Caso Tavernerio - Un caso emblematico è quello di Tavernerio, una piccola cittadina di circa 6mila abitanti non molto distante da qui - ha esemplificato - dove un colosso cinese dell´abbigliamento Jihua Group ha stabilito il suo quartier generale italiano in vista di una espansione che porterà il suo marchio in tutta Italia e anche nelle principali capitali europee, avvalendosi del know-how delle imprese locali e acquisendone alcune storiche come la Majocchi e Concerie del Chienti. È significativo che proprio sul Lago di Como sia stata anche identificata la sede del Dipartimento di ricerca e sviluppo per il progetto tessile dei prodotti". Occasione Expo - "Il mix Lombardia-cina sembra funzionare, e tra pochi mesi avremo anche un appuntamento molto importante, un´occasione per cementare ancora di più le nostre relazioni: sto parlando di Expo Milano 2015", ha concluso Maroni, affermando che "ci aspettiamo molto dalla partecipazione della Cina a Expo 2015. Il padiglione cinese sarà realizzato con un investimento da 60 milioni di euro e un progetto architettonico all´avanguardia che riprodurrà le "onde di grano" fondendo il paesaggio naturale con lo skyline urbano. Finora sono stati venduti circa 500mila biglietti ai turisti cinesi ma vogliamo arrivare a 1 milione di visitatori. L´obiettivo è anche quello di ampliare i canali di scambio tra la Lombardia e la Cina, creando sinergie e coltivando, le relazioni bilaterali".  
   
   
L’AFRICA CHE FA IMPRESA IN ITALIA 126MILA IMPRESE CON TITOLARE AFRICANO, OLTRE 24MILA IN LOMBARDIA QUASI 11MILA IMPRESE A MILANO, +9,1% IN UN ANNO PROTAGONISTI: EGITTO, MAROCCO, SENEGAL, TUNISIA. CHI CRESCE? GHANA E NIGERIA UN INTERSCAMBIO DA 4,2 MILIARDI IN SEI MESI  
 
Milano, 15 ottobre 2014. Forte il legame tra l’Africa e il nostro Paese: in Italia sono oltre 126mila le imprese con titolare africano e oltre 124mila gli addetti, in continua crescita dal 2011. In Lombardia circa un’impresa su cinque per un totale di quasi 30mila addetti. Seguono Campania (12.253 imprese e quasi 10mila addetti) e Lazio (11.821 imprese e 10.656 addetti). Nel 2014 Milano conta 10.837 imprese con titolare africano (il 43,9% delle lombarde, + 9,1% in un anno) con 14.388 addetti. In regione seguono, sia per numero di imprese che per numero di addetti, Brescia (2.892 con 3.358 addetti) e Bergamo (2.488 con 2.681 addetti). Ma quali sono i Paesi più rappresentati? In Italia il Marocco rappresenta il 48,3% delle imprese con titolare africano con quasi 61mila imprese. In Lombardia ed a Milano e provincia invece dominano le imprese con titolare egiziano (rispettivamente 8.821 e 6.180), seguite da marocchini, senegalesi e tunisini. Ma chi cresce di più? In Italia il primato per crescita in un anno va al Ghana (+26,1%). In Lombardia ed a Milano e provincia alla Nigeria (+13,1% e + 19%). Per interscambio tra Lombardia e Africa, pari a 4,2 miliardi nei primi sei mesi del 2014, prime province Milano con 1,8, Brescia con 634 milioni, Varese, Bergamo e Pavia con circa 400. Primi Paesi per interscambio Algeria, Egitto, Tunisia, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Sud Africa, Marocco e Libia. È stata presentata questa mattina alla Triennale di Milano la mostra “Africa Big Change Big Chance” a cura di Benno Albrecht, docente di composizione architettonica e urbana allo Iuav di Venezia. Tra i temi le grandi trasformazioni in atto nel continente africano sotto diversi punti di vista (architettura, infrastrutture, cambiamenti climatici, sociali e sviluppo demografico) e secondo due direttrici: cambiamento e possibilità. La mostra, che vede il contributo anche della Camera di Camera di commercio di Milano, resterà aperta al pubblico fino al 28 dicembre 2014. “Con questa iniziativa culturale - ha dichiarato Claudio De Albertis, Presidente della Triennale e membro di giunta della Camera di commercio di Milano – guardiamo a un continente importante anche dal punto di vista del contributo economico e degli scambi. Quella di oggi è un’iniziativa significativa anche in vista di Expo”. Imprese attive con titolare africano in Lombardia per provincia
Provincia Imprese 2014 Peso % su Lombardia 2014 Var % 2014-2013 Var % 2014- 2011
Bergamo 2.488 10,1% 4,9% 14,7%
Brescia 2.892 11,7% 2,1% 8,8%
Como 1.127 4,6% -1,3% 2,9%
Cremona 822 3,3% 4,4% 10,2%
Lecco 556 2,3% 6,5% 18,0%
Lodi 594 2,4% 1,5% 0,0%
Mantova 1.056 4,3% 6,0% 17,3%
Milano 10.837 43,9% 9,1% 28,6%
Monza E Brianza 1.568 6,4% 10,3% 17,7%
Pavia 1.190 4,8% 3,9% 14,0%
Sondrio 241 1,0% 9,0% 6,2%
Varese 1.312 5,3% -4,9% 0,5%
Lombardia 24.683 100,0% 5,8% 17,7%
Italia 126.075 5,5% 18,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Imprese attive con titolare africano in Italia per regione
Regione Imprese 2014 Peso % su Italia Var % 2014-2013 Var % 2014- 2011
Abruzzo 1.905 1,5% 9,7% 24,2%
Basilicata 423 0,3% 2,7% 4,2%
Calabria 6.063 4,8% 6,6% 24,8%
Campania 12.253 9,7% 11,6% 37,8%
Emilia Romagna 11.158 8,9% 2,5% 9,2%
Friuli-venezia Giulia 1.224 1,0% 6,0% 21,3%
Lazio 11.821 9,4% 9,1% 28,4%
Liguria 4.742 3,8% 5,2% 17,3%
Lombardia 24.683 19,6% 5,8% 17,7%
Marche 2.667 2,1% 1,6% 4,6%
Molise 357 0,3% 1,4% 5,0%
Piemonte 11.025 8,7% 0,0% 1,4%
Puglia 4.693 3,7% 3,3% 21,7%
Sardegna 3.817 3,0% 1,5% 17,5%
Sicilia 7.859 6,2% 4,9% 20,6%
Toscana 10.785 8,6% 5,1% 19,6%
Trentino - Alto Adige 963 0,8% -1,9% 2,8%
Umbria 1.700 1,3% 6,6% 18,5%
Valle D´aosta 184 0,1% 1,1% 7,6%
Veneto 7.753 6,1% 8,8% 19,4%
Italia 126.075 100,0% 5,5% 18,3%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Addetti di imprese con titolare africano in Lombardia per provincia
Provincia Addetti 2014 Peso % su Lombardia Var % 2014-2013 Var % 2014- 2011
Bergamo 2.681 9,0% 2,8% 19,2%
Brescia 3.358 11,3% 1,2% 12,3%
Como 1.211 4,1% -1,1% 5,4%
Cremona 870 2,9% 1,2% 11,7%
Lecco 661 2,2% 7,8% 26,9%
Lodi 690 2,3% 0,0% 2,1%
Mantova 1.036 3,5% 2,2% 16,4%
Milano 14.388 48,2% 7,0% 29,5%
Monza E Brianza 1.877 6,3% 12,3% 27,0%
Pavia 1.323 4,4% 2,7% 11,4%
Sondrio 274 0,9% 7,0% 4,6%
Varese 1.458 4,9% -4,9% 5,0%
Lombardia 29.827 100,0% 4,6% 20,9%
Italia 124.383 5,5% 23,6%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Addetti di imprese con titolare africano in Italia per regione
Regione Addetti 2014 Peso % su Italia Var % 2014-2013 Var % 2014- 2011
Abruzzo 1.722 1,4% 10,8% 36,7%
Basilicata 353 0,3% 2,0% 9,0%
Calabria 5.104 4,1% 8,3% 37,4%
Campania 9.950 8,0% 12,3% 48,2%
Emilia Romagna 12.405 10,0% 3,0% 14,2%
Friuli-venezia Giulia 1.313 1,1% 5,8% 21,1%
Lazio 10.656 8,6% 10,6% 35,3%
Liguria 4.610 3,7% 4,8% 24,9%
Lombardia 29.827 24,0% 4,6% 20,9%
Marche 2.536 2,0% -0,5% 8,2%
Molise 306 0,2% 6,6% 12,9%
Piemonte 11.319 9,1% 0,2% 5,6%
Puglia 3.815 3,1% 5,4% 36,3%
Sardegna 3.118 2,5% 5,6% 33,0%
Sicilia 6.697 5,4% 7,7% 34,1%
Toscana 9.486 7,6% 3,5% 22,5%
Trentino - Alto Adige 1.097 0,9% -0,4% 4,8%
Umbria 1.771 1,4% 5,7% 21,2%
Valle D´aosta 217 0,2% 3,3% 6,9%
Veneto 8.081 6,5% 7,1% 24,6%
Italia 124.383 100,0% 5,5% 23,6%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Primi 10 paesi africani per numero di imprese in Italia
Stato di nascita Imprese 2014 Imprese 2013 Imprese 2011 Var % 2014-2013 Var % 2014-2011 Peso su tot. 2014
Marocco - Z330 60.859 58.397 52.866 4,2% 15,1% 48,3%
Senegal - Z343 17.101 16.394 14.397 4,3% 18,8% 13,6%
Egitto - Z336 14.245 13.278 11.314 7,3% 25,9% 11,3%
Tunisia - Z352 12.858 12.392 11.476 3,8% 12,0% 10,2%
Nigeria - Z335 9.412 8.283 6.773 13,6% 39,0% 7,5%
Algeria - Z301 2.991 2.764 2.474 8,2% 20,9% 2,4%
Ghana - Z318 1.601 1.270 826 26,1% 93,8% 1,3%
Libia - Z326 1.204 1.249 1.355 -3,6% -11,1% 1,0%
Costa D´avorio - Z313 868 790 759 9,9% 14,4% 0,7%
Etiopia - Z315 857 869 909 -1,4% -5,7% 0,7%
Totale Africa 126.075 119.478 106.578 5,5% 18,3% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Primi 10 paesi africani per numero di imprese in Lombardia
Stato di nascita 2014 2013 2011 Var % 2014-2013 Var % 2014-2011 Peso su tot. 2014
Egitto - Z336 8.821 8.309 7.242 6,2% 21,8% 35,7%
Marocco - Z330 8.415 7.926 7.177 6,2% 17,2% 34,1%
Senegal - Z343 2.566 2.404 2.011 6,7% 27,6% 10,4%
Tunisia - Z352 2.503 2.410 2.373 3,9% 5,5% 10,1%
Nigeria - Z335 724 640 536 13,1% 35,1% 2,9%
Algeria - Z301 295 285 280 3,5% 5,4% 1,2%
Costa D´avorio - Z313 245 248 255 -1,2% -3,9% 1,0%
Ghana - Z318 179 179 157 0,0% 14,0% 0,7%
Libia - Z326 152 157 164 -3,2% -7,3% 0,6%
Etiopia - Z315 148 155 168 -4,5% -11,9% 0,6%
Totale Africa 24.683 23.337 20.965 5,8% 17,7% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Primi 10 paesi africani per numero di imprese a Milano e provincia
Stato di nascita 2014 2013 2011 Var % 2014-2013 Var % 2014-2011 Peso su tot. 2014
Egitto - Z336 6.180 5.773 4.939 7,1% 25,1% 57,0%
Marocco - Z330 2.450 2.171 1.757 12,9% 39,4% 22,6%
Senegal - Z343 943 837 616 12,7% 53,1% 8,7%
Tunisia - Z352 550 465 431 18,3% 27,6% 5,1%
Algeria - Z301 111 103 87 7,8% 27,6% 1,0%
Nigeria - Z335 100 84 78 19,0% 28,2% 0,9%
Etiopia - Z315 89 90 101 -1,1% -11,9% 0,8%
Libia - Z326 69 71 75 -2,8% -8,0% 0,6%
Maurizio - Z332 57 53 56 7,5% 1,8% 0,5%
Eritrea - Z368 52 50 35 4,0% 48,6% 0,5%
Totale Africa 10.837 9.933 8.424 9,1% 28,6% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014, 2013 e 2011 Lombardia e Africa: i primi 15 Paesi per interscambio
Paese 2013 revisionato 2014 provvisorio
import export import export Interscambio 2014
1 0208-Algeria 181.559.057 635.043.912 179.707.584 713.125.546 892.833.130
2 0220-Egitto 290.203.910 343.072.454 225.499.259 376.258.659 601.757.918
3 0212-Tunisia 286.938.260 358.324.155 227.332.795 346.991.024 574.323.819
4 0322-Repubblica democratica del Congo 201.537.933 8.307.785 349.272.137 8.969.233 358.241.370
5 0288-Nigeria 223.439.260 140.404.178 178.974.266 168.774.813 347.749.079
6 0388-Sud Africa 79.027.577 278.487.153 93.285.293 226.802.173 320.087.466
7 0204-Marocco 25.561.385 195.386.236 29.334.178 201.612.842 230.947.020
8 0216-Libia 432.132.146 189.230.580 17.288.223 136.771.699 154.059.922
9 0318-Congo 3.998.176 14.341.161 49.307.332 47.120.000 96.427.332
10 0302-Camerun 8.911.639 12.268.581 29.750.894 12.863.755 42.614.649
11 0334-Etiopia 3.144.803 35.989.284 1.716.672 35.622.749 37.339.421
12 0224-Sudan 2.319.613 26.570.378 3.670.508 24.205.514 27.876.022
13 0276-Ghana 6.363.741 20.602.483 11.195.227 15.685.291 26.880.518
14 0248-Senegal 6.883.513 15.331.135 5.361.577 18.264.896 23.626.473
15 0346-Kenya 2.924.502 18.340.758 2.937.426 18.733.300 21.670.726
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat sui primi sei mesi dell’anno 2014, 2013 Lombardia e Africa: import – export per provincia
Territorio primi sei mesi 2013 primi sei mesi 2014
import export import export interscambio 2014
103012-Varese 48.571.441 239.929.464 51.426.572 366.588.036 418.014.608
103013-Como 25.540.897 80.371.379 25.640.721 81.369.250 107.009.971
103014-Sondrio 3.318.536 9.022.427 2.787.138 9.050.995 11.838.133
103015-Milano 621.441.774 1.009.984.418 920.855.691 928.810.951 1.849.666.642
103016-Bergamo 75.251.134 257.550.256 78.852.598 307.544.086 386.396.684
103017-Brescia 166.630.889 485.907.204 147.868.771 486.355.923 634.224.694
103018-Pavia 816.962.019 74.728.397 301.911.574 84.066.078 385.977.652
103019-Cremona 10.430.981 38.900.221 12.978.159 58.355.686 71.333.845
103020-Mantova 197.189.161 86.191.903 74.939.382 77.855.125 152.794.507
103097-Lecco 22.584.917 55.237.710 14.376.265 47.452.279 61.828.544
103098-Lodi 383.977 17.024.687 582.894 16.492.165 17.075.059
103108-Monza e della Brianza 17.734.418 126.577.122 19.859.491 125.557.276 145.416.767
2.006.040.144 2.481.425.188 1.652.079.256 2.589.497.850 4.241.577.106
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat sui primi sei mesi dell’anno 2014, 2013 Lombardia e Africa: import – export per settore
Merce 2013 primi sei mesi 2014 primi sei mesi
import export import export
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca 59.986.958 4.588.860 59.909.342 6.205.137
B-prodotti Dell´estrazione Di Minerali Da Cave E Miniere 957.523.218 2.250.145 304.928.168 3.959.142
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere 962.329.059 2.466.951.947 1.261.832.341 2.569.396.819
E-prodotti Delle Attivita´ Di Trattamento Dei Rifiuti E Risanamento 24.777.385 1.073.452 23.472.110 1.823.125
J-prodotti Delle Attivita´ Dei Servizi Di Informazione E Comunicazione 132.241 3.991.356 421.552 5.832.028
M-prodotti Delle Attivita´ Professionali, Scientifiche E Tecniche 0 5.760 0 10.565
R-prodotti Delle Attivita´ Artistiche, Sportive, Di Intrattenimento E Divertimento 368.016 435.807 184.174 275.000
V-merci Dichiarate Come Provviste Di Bordo, Merci Nazionali Di Ritorno E Respinte, Merci Varie 923.267 2.127.861 1.331.569 1.996.034
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat sui primi sei mesi dell’anno 2014, 2013
 
   
   
RIFORME CAMERE COMMERCIO, ASSESSORE LOMBARDIA: DIFENDIAMO AUTONOMIE  
 
 Milano, 15 ottobre 2014 - "Regione Lombardia è stata l´unica Regione, in Italia, che non si è limitata a interpellare i propri Uffici tecnici, ma ha convocato le associazioni economiche, i sindacati, le Camere di commercio, con il prezioso contributo dei rappresentanti della Commissione regionale alle Attività produttive, Angelo Ciocca, Carlo Malvezzi e Onorio Rosati, per portare avanti una proposta univoca al Governo, in merito al decreto legislativo per la riforma del Sistema delle Camere di commercio". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, intervenendo in Consiglio regionale, alla discussione della Risoluzione alla riforma al Sistema camerale. Conferenza Regioni - "Io stesso - ha spiegato Parolini - ho poi provveduto a presentare la proposta alla Conferenza delle Regioni, che lo ha acquisito come testo da portare al Governo, per l´emendamento del decreto legislativo per la Riforma". Punti Cardine Proposta - "I punti cardine del documento - ha continuato l´assessore - sono: mantenimento del contributo obbligatorio delle imprese, con una riduzione sostenibile, rispetto a quella attuale; tutela delle funzioni principali delle Camere, in particolare quella della tenuta del Registro, gestita dalle Camere con un livello di efficienza molto elevato; individuazione della Conferenza Stato-regioni, quale ambito nel quale decidere le aggregazioni tra Camere di commercio, sulla base di numero d´imprese e di parametri di efficienza e sostenibilità economica delle stesse Camere e delle aggregazioni". Difesa Autonomie - "La battaglia che stiamo conducendo - ha concluso Parolini - ha in realtà un grande obiettivo, quello di difendere le autonomie. Perché le autonomie non solo sono capaci di esprimere le istanze che vengono dal territorio, ma anche di dare ad esse risposte flessibili ed efficienti. Perché è vero che le Camere di commercio raccolgono i diritti, ma è anche vero che gran parte di quei soldi tornano alle aziende, in termini di incentivazione allo sviluppo e all´innovazione e di sostegno del lavoro".  
   
   
TRENTO: CON IL PROGETTO “CO-HOUSING” IL FUTURO DEI GIOVANI PRENDE IL VOLO  
 
 Trento, 15 ottobre 2014 - Sono 11 i giovani coinvolti in “Cohousing - io cambio status”, il progetto sperimentale ideato per favorire il processo di transizione all’età adulta delle giovani generazioni e per dare una risposta concreta al forte bisogno di autonomia espresso dai ragazzi. Un percorso biennale di formazione, crescita educativa e orientamento professionalizzante per giungere alla piena autonomia e “spiccare il volo” - nel vero senso della parola - verso un futuro vissuto a pieno titolo nel ruolo di cittadino e di lavoratore e quindi nella veste di parte attiva contribuente alla crescita della società. Hanno tra i 18 e i 29 anni, sono 6 maschi e 5 femmine (di cui 2 sono già uscite dal progetto per il raggiungimento dell´obiettivo/autonomia), il gruppo di giovani che sono stati selezionati per prendere parte al progetto pilota “Cohousing - io cambio status”, che ha preso ufficialmente il via nel mese di aprile 2013. La contingente crisi economica, accompagnata da una difficoltà sempre più critica di accesso stabile al mercato del lavoro e ad un’abitazione a prezzi sostenibili, imprigiona i giovani in una situazione di impasse generale, bloccando il loro percorso di autonomia e costringendoli a rimanere nel nucleo familiare di origine anche in età adulta. La Provincia autonoma di Trento, tramite l’Ufficio Giovani e Servizio civile dell’Agenzia per la Famiglia, ha inteso affrontare questo pressante e sempre più insidioso disagio sociale, con un progetto concreto: finanziare per il 50% l’affitto di giovani (gli alloggi sono siti presso Villa sant’Ignazio e l’ex Casa del Clero in via della Saluga a Trento) in condizioni di precariato e/o disoccupazione, al di fuori dei circuiti accademici o scolastici e residenti con il nucleo famigliare di origine da almeno 3 anni continuativi. Il modello di cohousing della prossima edizione 2015 vedrà invece protagonisti i comuni e/o le comunità di valle con una nuova formula nel pagamento dell’affitto: 1/3 sarà sostenuto dal giovane; 1/3 dal Comune e/o dalla comunità e 1/3 dalla Provincia. I giovani sono stati selezionati in base al grado di motivazione, le aspettative circa l´ambito sociale/lavorativo e del volontariato; le competenze informali; l’impegno come volontari attivi in una o più associazioni e l’aver svolto un periodo di servizio civile volontario. Il progetto “Cohousing” offre ai giovani non solo la possibilità di “uscire di casa”, ma anche quella di intraprendere, in gruppo ed individualmente, dei percorsi di orientamento professionale, di inserimento nel tessuto sociale e nella comunità, grazie alla sinergica collaborazione tra l’Ente che si occupa del training professionale e del tutoraggio e il tessuto sociale. Se ne discuterà nel workshop che si terrà martedì 14 ottobre, con inizio ad ore 9.00, presso la Sala Belli del palazzo della Provincia autonoma di Trento. Il tutoraggio offre ai ragazzi anche la preziosa opportunità di conoscere ed approfondire la parabola di successo che hanno conosciuto alcune start up di giovani imprenditori trentini. Alcuni esempi di cohousing´s guest: - Paolo Campagnano, imprenditore sociale, co-fondatore e Presidente di Impacthub Rovereto e Trento, Presidente del Piano d´Ambito economico; Mirella Maturo, giovane cooperatrice, responsabile progettazione presso il Csv (Centro Servizi Volontariato); Roberta Villa, consigliere d´amministrazione di Car sharing Trentino e coordinatrice di Trentino Arcobaleno; Luigi Pepe, fondatore della casa di produzione Jump Cut e responsabile tecnico del Trento Film Festival; Gabriele Biancardi, conduttore radiofonico, giornalista, speaker per Trentino Volley, musicista e scrittore. Giunti a metà del percorso sperimentale di cohousing, nasce il bisogno di condividere tra i soggetti realizzatori e tra i diversi stakeholder, la genesi ed i primi risultati del progetto stesso. Partendo dalla presentazione e dalla condivisione del modello iniziale di cohousing, si passerà a rilanciare nuovi modelli di cohousing, sempre più rispondenti a requisiti di sostenibilità economica e sociale e di coinvolgimento di tutto il territorio.  
   
   
ROSSI: "REGIONE TOSCANA AMICHEVOLE CON IMPRENDITORI CHE INVESTONO E CREANO LAVORO"  
 
Firenze 15 ottobre 2014 - "Il messaggio conclusivo è che la Regione c´è, è un punto di riferimento, ed è possibile provare a risolvere insieme i problemi". Così si è espresso il presidente Enrico Rossi al termine di una mattinata nella sede fiorentina di Confindustria, dedicata a interventi e incontri sul tema "Una Toscana attrattiva per far ripartire l´Italia" e organizzata dalla Regione e da Confindustria Toscana. Interventi e approfondimenti sono stati conclusi da una doppia intervista al presidente Rossi e a Leonardo Pieraccioni, condotta da Francesco Giorgino. "Abbiamo fatto due cose importanti che aveva promesso – ha aggiunto Rossi – La prima è l´anticipazione dei bandi europei, l´altra è la riforma della formazione, che tutti gli imprenditori mi hanno sollecitato. Sarà un colpo di timone che ci darà soddisfazioni". Il finale della "riunione di condominio" - così Pieraccioni ha scherzosamente definito il lungo l´evento – ha riservato non pochi spunti. Presidente – ha esordito Giorgino – che ci fa oggi lei qui, con i "padroni". "Per la verità ci troviamo con loro periodicamente – ha replicato Rossi – Oggi mi è piaciuto molto ascoltare Ferruccio Ferragamo, così orgoglioso della propria storia familiare e personale. Nei confronti della sinistra di questa regione ho più o meno lo stesso sentimento, ne sono orgoglioso, e così mi sono definito un comunista democratico della Toscana. Conosco gli imprenditori. Tanti anni fa, a Pontedera, andavano orgogliosi di aver fatto la Vespa un anno prima della Lambretta. Ritengo l´industria manifatturiera una presenza fondamentale e mi considero alleato e fratello di quegli imprenditori che gli utili li reinvestono per fare produzione e per dare lavoro. Meno di quelli che magari hanno fatto fallimento e sono ricchi come prima". Secondo Rossi la competitività Toscana, che anche il Financial Times ha confermato di recente, si deve anche alla scelta della Regione di creare un ufficio unico, una tavolo a cui ha chiamato le imprese intenzionate ad investire. Questo ha dato alla Toscana credibilità e affidabilità, e risultati concreti come nel caso Ikea. "La presidenza della Regione – ha spiegato – ha un atteggiamento amichevole verso chi investe. Così ci si fa un buon nome". Insieme a Pieraccioni Rossi ha affrontato il tema della costa: "Toscana è meravigliosa – ha detto il regista, che si è detto disponibile a girare uno spot promozionale e ha auspicato un rilancio dell´attività della Film commission - ma le nostre coste hanno grandi avversari, nel Salento, in Puglia, in Sardegna, e vanno promosse in maniera intelligente". "Abbiamo bisogno di muovere le acque sulla costa – ha ammesso il presidente Rossi - A Viareggio finanziamo il Carnevale, mettiamo soldi anche per il Pucciniano. Però bisogna che anche gli imprenditori un po´ si muovano. Ci siamo seduti sulla sabbia, bisogna ricominciare a correre". La Francigena resa tutta percorribile e messa in sicurezza rappresenta per Rossi una operazione importante, grazie alla quale ora si parla di un pezzo di Toscana meno sotto gli occhi di tutti. "Ma a quale turismo puntiamo? – si è interrogato - di massa o di qualità? Anche Firenze dovrebbe fare questa riflessione. Per la convegnistica poi non disponiamo di strutture adeguate. Su questo terreno si stanno candidando due città, Firenze con il polo grandi eventi e Pisa con la cittadella aeroportuale. Due iniziative che vanno supportate e che possono convivere". Non poteva mancare un riferimento al Piano Paesaggistico. "C´è una discussione aperta – ha concluso Rossi – Semplicemente fare il Piano rappresenta un fattore di competitività. Si discute, ci sono stati malintesi. Noi ci poniamo come alleati del mondo dell´agricoltura e anzi nel piano consentiamo il recupero a fini produttivi di terreni abbandonati. In questi giorni sono stato nel Chianti: se continuiamo a fare come si sta facendo in questa zona sarà un trionfo. Quanto alle cave di marmo anche su questo tema troveremo un punto di equilibrio. Il marmo "tira" e noi siamo interessati che si lavori più a Carrara e che questa ricchezza dia più lavoro a questa terra".  
   
   
UNA TOSCANA ATTRATTIVA, GIOCO DI SQUADRA FRA ISTITUZIONI E IMPRESE PER RILANCIARE GLI INVESTIMENTI  
 
Firenze, 15 ottobre 2014 - La Toscana che nell´altro secolo ha convinto l´emigrante calzolaio Salvatore Ferragamo a sceglierla come sede della sua già avviatissima attività, c´è ancora. Ne ha parlato l´erede Ferruccio, presidente di un gruppo ormai multinazionale e icona mondiale della moda, raccontandone con orgoglio la storia, intervenendo al convegno "Una toscana attrattiva per far ripartire l´Italia", promosso in collaborazione tra Regione Toscana, Invest in Tuscany e Confindustria Toscana. La Toscana è ancora una meta ambita e vuole esserlo sempre di più, non solo per i turisti, ma anche per coloro che in Toscana vogliono investire e produrre e, per dirla con il presidente della Regione Enrico Rossi "fare industria, creare ricchezza e posti di lavoro". "Condividere obiettivi e azioni", esorta il presidente di Confindustria Toscana Pierfrancesco Pacini, per fare della Toscana una piattaforma industriale aperta agli investimenti esteri, capace di incrementare ancora le ottime performance dell´export (+ 7% nel secondo trimestre 2014, 4 volte la media nazionale, 6 punti più della Lombardia) e traghettare l´Italia fuori dalla crisi, "puntando a portare la presenza di multinazionali dall´attuale 1,3 a oltre il 3% del Pil". Perché questo accada, al fascino da sempre esercitato grazie al mix di arte cultura paesaggio e buona qualità della vita, devono sempre di più legarsi altri fattori: la marcia in più per richiamare da tutto il mondo gruppi industriali che trovino in Toscana le potenzialità per espandersi. Due ricerche e un progetto Come potenziare questa naturale vocazione declinandola in maniera decisamente industriale, aumentando una tendenza che già ha dato positivi risultati negli ultimi anni che hanno visto, a dispetto della crisi, passare da 300 a 450 le multinazionali presenti ed un aumento dei loro fatturati passati da 300 milioni a 400 milioni annui? E´ questa la domanda cui hanno su fronti diversi cercato risposte due ricerche commissionate da Confindustria e presentate stamane al convegno. Marketing dei territori Ed è la strategia della Regione nonché l´obiettivo del progetto di marketing unitario cui lavora Toscana Promozione con il suo direttore Stefano Giovannelli, che lo ha illustrato. Il progetto parte e punta sui territori e individua settori di volta in volta di punta, eccellenze come l´hi tech, l´Ict, l´energia che trovano già l´interesse di paesi europei classici e di una serie di paesi emergenti. Brand Toscana e stampa estera Indicazioni operative, a cominciare dal suggerimento che guardare alla Toscana da lontano può servire a rendere più chiari obiettivi e a far venire qualche nuova idea sono quelle offerte dalla ricerca di Klaus Davi. Tema: come la Toscana viene percepita da operatori e giornalisti stranieri, cosa secondo loro manca o servirebbe per rafforzare quello che viene definito un "brand". Fatto di offerta turistica, enogastronomia, cultura, ricerca e innovazione, investimenti internazionali e grandi marchi. Per merito di grandi nomi ed ambasciatori di eccezione come Gucci, Ferragamo, Prada, ma anche come Pieraccioni o Sting e di produzioni enogastronomiche tipiche e di qualità, il "brand" Toscana potrebbe ulteriormente penetrare nei mercati emergenti. La ricerca suggerisce di promuovere il "turismo di prodotto", flusso turistico che può anche essere catturato (si parla di oltre 10 milioni di visitatori ogni anno) oltre che dallo shopping, anche da musei costruiti da privati, per valorizzare e raccontare determinati marchi (sull´esempio, ancora raro in Italia, dei musei Gucci e Ferragamo a Firenze, del museo Piaggio a Pontedera) ma anche prodotti (dai giornali stranieri emerge ad esempio il gradimento verso iniziative tipo museo del Pecorino di Pienza, dell´orafo ad Arezzo e così via). O ancora, sono ritenute utili forme di "contaminazione culturale", come sfilate nei musei, o l´uso di testimonial famosi che possano fare da traino per interi territori e distretti produttivi. Censis: l´attrattività secondo le imprese L´analisi mette a fuoco la percezione delle imprese toscane. Quasi due terzi degli imprenditori toscani ritiene che vi siano potenzialità inesplorate. Anche se pensa che la vitalità delle imprese straniere in Toscana sia in calo. Il 75% del campione vorrebbe concentrare investimenti esteri sui settori del turismo, dell´agroalimentare, della moda. Spiega Giulio De Rita nell´illustrare la ricerca a campione che gli imprenditori si mostrano preoccupati per l´effetto "shopping" delle imprese straniere ma, nello stesso tempo, riconoscono l´utilità di tali investimenti, pur consapevoli che il cuore del made in Italy deve restare in Toscana. Conciliare le due cose in realtà è possibile. Capitali stranieri e cuore toscano:è succcesso con Gucci che ha a sua volta salvato Richard Ginori, con Nuovo Pignone e General Electric. "Salvataggi romantici", li chiama Hofer vice presidente esecutivo di Gucci Group che si traducono, oltre che in fatturati, anche in posti di lavoro. Il Tribunale delle imprese telematico Se fra i fattori che favoriscono gli investimenti esteri c´è sicuramente una pubblica amministrazione che funziona, una novità importante è l´annuncio del presidente del Tribunale di Firenze Enrico Ognibene sul´avvio imminente della cancelleria telematica. Grazie al Tribunale telematico delle imprese, realizzato anche tramite un progetto regionale, i procedimenti civili telematici vedranno un drastico accorciamentio dei tempi. Così anche la giustizia, insieme alla buona politica e al funzionamento della macchina amministrativa aiutano l´economia.  
   
   
DAT: 373.000 EURO PER ´MI PIACE SONDRIO´  
 
Milano, 15 ottobre 2014 - "Il progetto del Distretto dell´attrattività del Comune di Sondrio ´Mi piace Sondrio´ ha centrato pienamente l´obiettivo richiesto da Regione Lombardia di integrare commercio e turismo per aumentare l´attrattività dei territori, per questo Regione Lombardia aggiungerà alla somma già stanziata di 86.400 euro, altri 40.000 euro, attingendo al fondo riservato ai progetti più meritevoli". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini intervenendo, a Palazzo Lombardia, all´incontro relativo al progetto del Distretto dell´attrattività del Comune di Sondrio, ´Mi piace Sondrio, per il quale è previsto un investimento totale di 373.400 euro, di cui 126.400 euro a carico di Regione Lombardia, il resto da Comune di Sondrio e Unioncamere. Migliorare Ciò Che Già Esiste - Nel corso della riunione, alla quale erano presenti anche l´assessore Eventi, Turismo e Attività produttive del Comune di Sondrio Cinzia Cattelini e rappresentanti di Unioncamere, l´assessore Parolini ha spiegato che ha trovato positivo anche lo spazio riservato, all´interno del progetto, alle opere infrastrutturali: "Gli interventi di restyling del centro storico - ha detto - sono molto importanti, perché costituiscono la base su cui si costruisce tutto il resto, così come ho trovato intelligente, per quanto riguarda la parte relativa agli eventi, puntare sull´amplificazione di quelli già esistenti e di successo". Internet - "Tra le proposte più interessanti - ha concluso Parolini - voglio sottolineare l´intervento con il quale verrà esteso il Wi-fi urbano a tutto il centro storico. Trovo sia un´ottima iniziativa, soprattutto in considerazione del fatto che ormai i turisti, giovani e meno giovani, lo considerano un servizio aggiuntivo di grande valore".  
   
   
ONDULATI GIUSTI-CARTONIFICIO FIORENTINO, ASSESSORE TOSCANA CHIEDE CONFRONTO ALLA PROPRIETÀ  
 
 Firenze 15 ottobre 2014 – Confronto in tempi rapidi con la Pro Gest, attualmente proprietaria di due aziende, Ondulati Giusti di Altopascio (Lu) e Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino (Fi), per far luce sulle prospettive dei due siti produttivi e riportare tranquillità nei rispettivi territori riguardo a investimenti, piano industriale, salvaguardia occupazionale, continuità produttiva. É quanto chiede l´assessore al lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini al termine dell´incontro che si è tenuto ieri presso gli uffici regionali al quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, i sindaci di Altopascio Maurizio Marchetti e di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti ed i rappresentanti della Provincia di Firenze. "Le organizzazioni sindacali hanno espresso fortissima preoccupazione – ha detto Simoncini al termine dell´incontro – per gli scenari incerti che stanno emergendo per le due imprese che confermano di avere prospettive di mercato importanti e che devono continuare a svolgere una funzione rilevante per i territori interessati. Mi assumo l´impegno, d´intesa con le istituzioni locali, ad organizzare in tempi brevi un incontro con la proprietà attuale, la Pro Gest, per fare chiarezza sul futuro". Chiarezza necessaria anche per quanto riguarda tutto l´indotto. "La preoccupazione infatti – ha aggiunto l´assessore - si estende anche agli operatori, come i piccoli fornitori e gli operatori dei trasporti che vantano crediti nei confronti della Ondulati Giusti. La Regione – ha concluso Simoncini - manterrà vivo il tavolo aperto oggi per svolgere le necessarie azioni di salvaguardia di occupazione e produzione". Le due aziende fino a poco tempo fa afferivano ad uno stesso gruppo proprietario. Poche settimane fa sono state cedute entrambe alla "Fiera Srl" salvo poi passare, dopo un solo mese e con due distinti affitti di ramo d´azienda peraltro ancora da formalizzare, ad un grande gruppo dello stesso settore (cartario), la Pro Gest. I lavoratori coinvolti sono circa 300. Pro Gest era stata invitata al tavolo ma ha fatto sapere di non poter partecipare.