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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 22 Ottobre 2014 |
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INAUGURATO IL FESTIVAL "TROPEA LEGGERE E SCRIVERE" |
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Catanzaro, 22 ottobre 2014 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha inaugurato, ieri mattina a Vibo Valentia, nella sede di Palazzo Gagliardi, la terza edizione del Festival "Tropea Leggere e Scrivere", uno dei grandi eventi individuati e sostenuti dalla Regione. "La Calabria – ha dichiarato Caligiuri - ha fatto della lettura una priorità politica in quanto premessa indispensabile dello sviluppo culturale e quindi sociale ed economico”. L’assessore alla Cultura ha poi ricordato le politiche regionali che hanno determinato in questi anni in Calabria l´aumento del numero dei lettori, compresi quelli digitali. “Con oltre 100 appuntamenti – ha rimarcato -, con centinaia di ospiti che si alterneranno da oggi fino al 26 ottobre nelle città di Vibo, Tropea, Soriano e Serra San Bruno, il festival "Tropea Leggere e Scrivere" rappresenta un evento culturale nazionale che ha la chiara intenzione di aumentare il numero dei lettori. Infatti, un grande spazio è dedicato alla lettura per i bambini e alle scuole, con duemila studenti che seguiranno gli eventi del Festival”. Ospite d´onore alla cerimonia inaugurale è stato Romano Montroni, presidente del Centro del Libro, l´ente del Ministero dei beni culturali che sta organizzando "Libriamoci", il grande evento collettivo nazionale della lettura ad alta voce nelle scuole che si svolgerà dal 29 al 31 ottobre in tutto il Paese e dove la Calabria è regione "pilota". Montroni, dopo aver proposto di utilizzare Palazzo Gagliardi come un centro culturale animato tutto l´anno e con una grande libreria, ha evidenziato il rischio dell´ignoranza che non si legge, ribadendo “che occorre leggere perché´ in una pagina puoi scoprire il mondo". Alla termine della manifestazione sono stati premiati i lettori "forti" del Sistema bibliotecario vibonese che sono un immigrato e una donna: Robert Fazakas e Caterina Callipo. |
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MARCHE, GRAND TOUR CULTURA 2014 - MUSEI - ARCHIVI - BIBLIOTECHE: CROCEVIA DI CULTURE. |
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Ancona, 22 ottobre 2014 - Dal 24 ottobre al 14 dicembre 2014 si svolgerà la Iii edizione del Grand Tour Cultura organizzato dall´Assessorato alla Cultura della Regione Marche e dal Mab Marche (coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche promosso da Icom, Anai e Aib). L´iniziativa quest´anno ha per tema "Musei - Archivi - Biblioteche: crocevia di culture" e intende coinvolgere le istituzioni culturali marchigiane in attività congiunte e coordinate di ricerca e valorizzazione di quelle trame narrative insite nei documenti e nei beni culturali che i nostri istituti conservano. Musei, archivi e biblioteche sono capaci di raccontare le storie nascoste dei nostri territori e di proporre suggestioni, percorsi e stimoli che facciano percepire quanto essi siano da sempre luoghi di incontro tra culture e centri attivi per vocazione nella promozione della circolazione di idee tra Paesi diversi. Con il tema proposto “Musei - Archivi - Biblioteche: crocevia di culture” si è inteso creare una narrazione diffusa sul territorio regionale utilizzando quei documenti e beni arrivati nei nostri istituti culturali come frutto delle relazioni e dei personaggi che hanno attraversato i nostri territori e per riflettere e lavorare insieme. E’ anche un ulteriore occasione per capire che tipo di contributo hanno dato musei, archivi e biblioteche dal punto di vista storico, nella costruzione del concetto di interdisciplinarietà multiculturale e in tale ottica quale tipo di società aspirano a contribuire a creare nelle Marche attraverso le loro collaborazioni sinergiche. “L´obiettivo del Grand Tour Cultura - afferma l’assessore Pietro Marcolini - è comunicare, mediante aperture straordinarie, letture, spettacoli, concerti, ecc., il valore di musei, archivi e biblioteche nell´offerta culturale regionale, non come meri contenitori, ma cercando di valorizzare l´aspetto di imprescindibile servizio di valore sociale delle istituzioni culturali, dove ci si incontra e si scambiano saperi, dove il patrimonio sono le opere d’arte, i libri, i documenti, le persone che le frequentano ed i professionisti che vi lavorano. Il Grand Tour Cultura Marche consente di coltivare e di sviluppare diffusamente nel territorio regionale un laboratorio condiviso di proposte e di azioni. Gli operatori professionali dei beni culturali possono sviluppare nuove esperienze di collaborazione, confrontarsi sulle criticità dei singoli ambiti disciplinari e promuovere soluzioni organizzative, normative, tecnico-scientifiche per gli istituti culturali e per il patrimonio culturale in generale.” Quest’anno è stato chiesto agli istituti culturali di aderire al Grand Tour Cultura collaborando preferibilmente tra due o più istituti di diversa tipologia - musei, archivi, biblioteche - appartenenti o meno a uno stesso comune, di proprietà pubblica o privata. Il fine è relazionare e valorizzare attraverso iniziative unitarie le diverse tipologie di beni culturali presenti sul territorio e di creare una narrazione diffusa sul territorio marchigiano testimoniante come, da sempre, gli Istituti culturali siano crocevia di culture. Il materiale prodotto dai singoli progetti verrà poi raccolto con lo scopo di realizzare una narrazione unitaria attraverso l’uso di nuove tecnologie da divulgare in modo capillare. 65 sono i Comuni che hanno aderito al Gtc e 164 gli istituti coinvolti per un totale di 297 eventi. Le tipologie delle iniziative prevalenti sono “tour” che consentono di includere più strutture in un unico percorso, visite guidate, mostre d’arte intorno alle quali sono state sviluppate una serie di attività collaterali, conferenze, presentazioni di libri, letture animate e laboratori per i più piccoli, cineforum ed esposizioni documentarie. Numerose le attività rivolte alle scuole e in particolare alcune proposte dedicate ai bambini e ai ragazzi con le quali si è inteso declinare il tema “Crocevia di Culture” in maniera dinamica, creativa ed innovativa. Il 24 ottobre in apertura del Grand Tour Cultura si svolgerà il convegno “Gestione e innovazione nei Musei Archivi e Biblioteche delle Marche” ad Ancona presso il Palazzo Li Madou per mettere a confronto le esperienze nazionali e quelle che si attuano nella regione in un’ottica di attenzione alle nuove tecnologie. Tra le molteplici iniziative va segnalata “Storie da musei, archivi e biblioteche: concorso per viaggiare al centro di un mondo tutto da scoprire” (Iii edizione speciale di Storie da biblioteca per Mab Marche) che si svolge dal 4 ottobre all’11 novembre e vede coinvolte 14 biblioteche più quelle degli Istituti Penitenziari marchigiani (3), 9 musei e 4 archivi. Il concorso è rivolto a tutti gli appassionati di lettura, scrittura e fotografia. Gli elaborati racconteranno le istituzioni culturali e l’importanza che esse rivestono per le loro comunità di riferimento, con una particolare attenzione al tema di quest’anno. Le attività del Grand Tour si rivolgono ad un audience variegata e composita, per coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero di cittadini al tema proposto - evidenziando quelle connessioni tra patrimonio culturale locale e la varietà di culture che lo attraversa - e incoraggiarli ad una fruizione più interattiva e consapevole di musei, archivi e biblioteche. Il risultato raggiunto è stato reso possibile grazie all’impegno degli operatori culturali, che in alcuni casi sono veramente riusciti a creare una virtuosa sinergia organizzativa e d’intenti. Sarà possibile avere tutte le informazioni sui singoli eventi consultando i siti: www.Bibliotecheaperte.it - www.Mab-italia.org - www.Cultura.marche.it - www.Musei.marche.it eventi.Turismo.marche.it - Facebook indirizzo - Twitter indirizzo. |
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CULTURA: FVG, ORGOGLIO PER MISSIONE UNIUD IN KURDISTAN IRACHENO |
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Udine, 22 ottobre 2014 - Si è conclusa con successo la Missione archeologica in Assiria dell´Università di Udine che ha individuato quasi 500 siti grazie ai quali sarà possibile ricostruire più di diecimila anni di storia - dall´8000 a.C. A oggi - della Mesopotamia antica, nel Kurdistan iracheno settentrionale. I risultati di tre campagne del Progetto archeologico regionale Terra di Ninive (Parten), guidato dall´Università di Udine e sostenuto anche dal ministero degli Affari esteri e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, sono stati illustrati oggi a Udine alla presenza dell´assessore regionale ai Beni culturali, Gianni Torrenti. La Regione ha sostenuto l´impegno di questa missione attraverso Informest, l´Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale che ha compartecipato al finanziamento con due tranche da 80mila (2012) e 25 mila euro (2013) per l´acquisto di attrezzature tecniche e per lo svolgimento delle attività di scavo. "La Regione è orgogliosa di sostenere un progetto di tale qualità in un´area straordinaria per la sua ricchezza archeologica", ha commentato Torrenti. L´iraq settentrionale nel suo complesso non era mai stato oggetto di studi moderni e sistematici prima d´ora e l´Università di Udine ha ricevuto dalle autorità regionali di Kurdistan e da quelle centrali di Baghdad una concessione per la ricerca archeologica in un territorio di tremila chilometri quadrati, la più ampia licenza che sia mai stata rilasciata a una missione straniera in Iraq. Terre il cui patrimonio archeologico e storico culturale vengono oggi distrutte e saccheggiate dalle incursioni degli jihadisti dello Stato Islamico. "La risposta migliore è continuare con operazioni come questa che presentiamo oggi, per la quale ringrazio il Ministero, l´Università di Udine, la Regione e tutti i partner, e dimostrare così che queste terre sono ricche di storia. Noi continuiamo nell´impegno di valorizzazione della parte del nostro territorio in cui siamo al potere", ha affermato il governatore di Dohuk, Farhad Atrushi. Il ringraziamento al Governo italiano "per essere stato sempre vicino al popolo curdo con un lavoro enorme", è stato espresso da Rezan Kader, Alto rappresentante in Italia del Governo regionale del Kurdistan in Iraq. "Il presidente Renzi - ha ricordato Kader - è venuto in visita ufficiale in Kurdistan per ascoltare i rifugiati e per dimostrare loro solidarietà. L´italia ha fatto tanto e potrà fare ancora molto per noi. Ha compiuto passi importanti, sia politicamente che militarmente". Secondo Kader l´Italia, culla di civiltà e della cultura, potrà ancora essere decisiva per tutelare e valorizzare l´enorme patrimonio culturale della regione. "L´isis ha distrutto moltissimo e dovevamo intervenire molto prima", ha affermato Kader, rivolgendo infine un accorato ringraziamento a Papa Bergoglio per il sostegno e la preghiera rivolta alla popolazione curda. Gli studiosi hanno presentato il bilancio di tre anni di ricerche e gli sviluppi futuri della missione condotta nelle terre dell´antico impero Assiro e della sua capitale Ninive, l´odierna Mosul, e che è riuscita a portare alla luce una serie di necropoli risalenti a periodi dal 2.700 al 600 a.C. E uno straordinario impianto di irrigazione con complesse strutture idrauliche che "non ha pari nel mondo antico", è stato sottolineato. Proprio nelle campagne di Mosul la terza campagna di ricerche dirette da Daniele Morandi Bonacossi nella provincia di Dohuk ha permesso di rinvenire gli insediamenti di migliaia di prigionieri di guerra dei sovrani assiri che, nel I millennio a.C., deportarono oltre un milione trecentomila persone. "Analisi di laboratorio - ha spiegato il prof. Morandi Bonacossi - potranno rivelare se ci troviamo di fronte a individui nati e cresciuti a Tell Gomel, sito famoso perché nella sua pianura nel 331 a.C. Alessandro Magno sconfisse il re persiano Dario Iii, o provenienti da regioni più lontane, consentendo di acquisire così le prove di uno dei più antichi crimini di guerra della storia". Alla presentazione sono intervenuti il rettore dell´Ateneo friulano Alberto Felice De Toni, Pietro Fontanini e Furio Honsell, presidente della Provincia e sindaco di Udine; Nino Merola, della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri; Hassan Ahmed Qasim, direttore delle antichità di Dohuk; Paolo Mauriello, direttore dell´Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr); Lionello D´agostini, presidente della Fondazione Crup; Alberto Giorgiutti, dello Studio Giorgiutti e Associati; Neil Harris, direttore del Dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell´ateneo udinese. I risultati delle ricerche sono stati illustrati nel dettaglio oltre che dal direttore della missione Morandi Bonacossi, anche da Frederick Mario Fales, epigrafista (Uniud), da Roberto Orazi, dell´Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Cnr di Roma, direttore del Progetto di documentazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del Kurdistan iracheno settentrionale e da Marco Iamoni (Uniud), vice direttore del progetto Parten. |
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KLEIN FONTANA. MILANO PARIGI 1957-1962 AL MUSEO DEL NOVECENTO UNA MOSTRA CHE INVITA A RIFLETTERE SULL’IDENTITÀ CULTURALE EUROPEA GRAZIE ALL’ANALISI DEL RAPPORTO TRA DUE DELLE PIÙ IMPORTANTI PERSONALITÀ DEL MONDO DELL’ARTE DEL SECOLO SCORSO |
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Milano, 22 ottobre 2014 – Presentata al Museo del Novecento “Klein Fontana. Milano Parigi 1957-1962” una mostra, a cura di Silvia Bignami e Giorgio Zanchetti, in programma dal 22 ottobre 2014 – 15 marzo 2015 nelle sale del Museo del Novecento. “Una curatela di grande autorevolezza, un dialogo fortissimo con le altre istituzioni culturali, un intreccio continuo del percorso espositivo con la collezione permanente del Museo: questi gli ingredienti di una mostra che, oltre ad essere bellissima, ci invita a riflettere sull’identità culturale europea, grazie all’analisi del rapporto tra le più importanti personalità del mondo dell’arte del Novecento: Lucio Fontana e Yves Klein – ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Una mostra che proprio per questo è un tassello fondamentale del palinsesto ‘Milano Cuore d’Europa’ che accompagna la vita culturale della città durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea”. L’esposizione indaga, secondo una prospettiva inedita, il percorso parallelo – tra il 1957 e il 1962, tra Milano e Parigi – di Yves Klein (1928-1962) e Lucio Fontana (1899-1968), nella piena autonomia dell’originalità artistica di ciascuno. La loro vicenda creativa, intrecciata a un sorprendente legame personale, è raccontata attraverso oltre 90 opere e una ricchissima documentazione di fotografie, filmati d’epoca e carte d’archivio. Promossa dal Comune di Milano|cultura, organizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana di Milano e con gli Archives Yves Klein di Parigi e prodotta dal Museo del Novecento con Electa, l’esposizione si avvale di prestiti importanti da musei italiani e stranieri: tra gli altri, il Mnam - Centre Georges Pompidou (da cui arriva una grande Anthropométrie di Klein mai esposta in Italia) il Mamac di Nizza, il Kaiser Wilhelm Museum di Krefeld, il Louisiana di Humlebæk, la Gam di Torino e la Gnam di Roma. Il percorso, nel Museo del Novecento, si snoda oltre lo spazio espositivo della manica lunga, che ospita abitualmente le mostre temporanee, occupando alcune delle sale più rappresentative della collezione permanente: quelle già ‘fontaniane’ della Struttura al neon del 1951 e dei Concetti spaziali – riformulate in un nuovo allestimento per accogliere in uno stretto confronto visivo anche le opere di Klein – la saletta video, la sala focus e gli Archivi. Nel gennaio 1957 Yves Klein tiene la prima personale di monocromi blu alla Galleria Apollinaire di Milano (Proposte monocrome. Epoca blu) con una presentazione di Pierre Restany. Dino Buzzati nella straordinaria recensione Blu Blu Blu racconta la mostra di questo “fenomeno” venuto da Parigi. Nell’occasione, Lucio Fontana è tra i primi acquirenti di un monocromo dell’artista francese e diventerà nei primi anni Sessanta uno dei suoi più importanti collezionisti in Italia. Tra gli episodi significativi del loro rapporto sono documentati i contatti di Klein con galleristi e amici di Fontana (oltre a Guido Le Noci e Dino Buzzati, Peppino Palazzoli, che già nel maggio 1957 presenta alla Galleria Blu le collezioni private di Fontana e Bruno Munari e che sarà il primo acquirente di una Zone de sensibilité picturale immatérielle di Klein); un invito di Fontana a Klein per il progetto, non realizzato, di un’“architecture de l’air” da presentare alla Xii Triennale di Milano, nel 1960; il ruolo dell’esuberante Iris Clert che, oltre alle numerose mostre di Klein (la più nota è Le Vide, inaugurata il 28 aprile 1958), presenta nel 1961 le Nature di Fontana nella sua galleria parigina; i viaggi in Italia di Klein, tra cui i pellegrinaggi al Santuario di Cascia – dove dedica a Santa Rita un meraviglioso Ex-voto, presente in mostra – e i soggiorni parigini di Fontana che lo lanciano definitivamente sulla scena internazionale. Le ricerche dei due artisti dialogano lungo un itinerario che – sviluppandosi secondo una puntuale ricostruzione biografica e storico-filologica – mette a confronto le loro opere principali attraverso accostamenti tematici e visivi, affidati a soluzioni espositive progettate ad hoc. Ne è un esempio ilcolloquio immaginario tra il segno del neon di Fontana del 1951 – snodo fondamentale della collezione permanente – e la riproposizione della grande installazione di Pigment pur, presentata nel maggio del 1957 alla Galerie Colette Allendy di Parigi. Le aperture spaziali di Fontana (fisiche e concettuali) trovano corrispondenza nel procedere di Klein dalmonocromo al vuoto. Entrambi evocano uno spazio immateriale, cosmico o spirituale, facendo un riferimento storico all’oro della pittura medievale e al blu di Giotto, ma anche impiegando direttamente elementi naturali quali la luce, il fuoco e l’aria, oppure ispirandosi alle suggestioni di immagini astronomiche. Info Telefono: 02.884.44061 Sito: www.Museodelnovecento.org |
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IL PREMIO CIAMPI ANIMA LIVORNO. ASSESSORE TOSCANA: "NO AI TAGLI ALLA CULTURA" |
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Firenze 22 ottobre 2014 - Torna a Livorno il premio Piero Ciampi, che compie venti anni: un omaggio al musicista e cantautore scomparso nel 1980 e che quest´anno avrebbe compiuto ottanta anni, un concorso per scoprire nuovi talenti, una rassegna consolidata di musica d´autore e di qualità, nomi importanti e iniziative che coinvolgeranno l´intera città. Con il nome di Piero Ciampi - "personaggio rimasto a lungo un po´ nascosto" sottolinea l´assessore alla cultura della Toscana, Sara Nocentini – che sta finalmente avendo una sua proiezione anche internazionale. Dopo il prologo del 28 settembre, si parte il 25 ottobre per andare avanti fino all´8 novembre. Il programma della manifestazione è pubblicato sul sito www.Premiociampi.it. Nel 2012 la rassegna ha rischiato di chiudere. "Oggi è un´iniziativa importantissima che la Regione si tiene in maniera convinta e che da due anni sostiene in modo ancora più consistente" ricorda ancora l´assessore. "Un premio importante – aggiunge – per i molteplici messaggi a cui si lega: per la riscoperta di un musicista a lungo rimasto poco conosciuto e per la partecipazione di un´intera città, dove vita ed arti, come amava fare Ciampi, si fondono in un tutt´uno". Uso a scrivere, come ricordava De Gregori, i suoi testi sulle tovaglie di carta. La crisi e la difficile congiuntura impongono alla politica di tagliare. E i tagli, da Roma, si scaricano sui livelli locali. "Non ci sottrarremo al nostro compito e faremo delle scelte, con senso critico e spirito di responsabilità " risponde Sara Nocentini alle domande dei giornalisti, durante la presentazione della manifestazione nella conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza delle Regione. Accanto a lei il direttore artistico del premio, Franco Carratori. "Faremo della scelte – ripete Nocentini -, ma come è ormai riconosciuto in ambito mondiale la cultura può costituire anche una leva fondamentale per la ripresa economica e la Toscana non rinuncerà alle politiche attive in questo settore". Senza dimenticare anche l´importanza, di per sé, della cultura. Al premio Piero Ciampi interverranno tra gli altri, quest´anno, gli attori Alessio Boni e Marcello Prayer, Franco Battiato e Bobo Rondelli. Sul palco, per la no stop conclusiva, Nada, Piero Perlù, Bandabardò, Gatti mezzi, Tricarico & Letti Sfratti, la compagnia Mayor Von Frinzius di Lamberto Giannini, la banda dell´Svs, il cantautore inglese Blair Dunlop, la filarmonica municipale La Crisi e i virtuosi di San Martino. Amici del premio o di Piero Ciampi, talenti scoperti nel corso di venti anni o interpreti delle parole del musicista livornese. Nell´edizione di quest´anno ci saranno due momenti anche per ricordare Ernesto de Pascale, musicista, produttore e giornalista, a lungo membro della giuria del Premio Ciampi e voce storica della rassegna concorso, scomparso nel 2011. |
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PRIMA GUERRA, LOMBARDIA: 350.000 EURO PER PROMOZIONE PATRIMONIO STORICO |
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Milano, 22 ottobre 2014 - "Regione Lombardia ha voluto prendere parte alle attività di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, materiale e immateriale, della Prima Guerra mondiale in Lombardia, finanziando una serie di iniziative e progetti con 350.000 euro". Lo ha detto nell´Aula del Consiglio regionale l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Cristina Cappellini, intervenendo alla cerimonia di Commemorazione del Centenario della Prima Guerra mondiale, insieme al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Legge Regionale Per Commemorazione - L´assessore ha anche ricordato che, proprio per sottolineare l´impegno della Giunta lombarda su questo tema, con l´approvazione della Legge regionale 25 febbraio 2014 n. 12, sono state approvate le modifiche e le integrazioni alla legge regionale 28/2008 con l´obiettivo di adeguare l´impianto normativo al periodo di commemorazione del centenario. Al Lavoro I Comitati Regionale E Scientifico - "Come prima iniziativa attuativa di questa legge regionale, il presidente Maroni - ha continuato l´assessore Cappellini - ha istituito il Comitato regionale per le commemorazioni del centenario della Prima guerra in Lombardia. La Giunta ha poi deliberato le modalità di funzionamento del Comitato scientifico, che ha come compito, tra gli altri, di supportare le attività del Comitato regionale". Il Comitato scientifico è stato istituito dall´assessore Cappellini lo scorso 24 settembre e si insedierà entro il mese di ottobre. Ascolto Del Territorio - L´assessore regionale ha poi riepilogato le principali attività del Comitato regionale, tra cui l´audizione dei soggetti più significativi e impegnati sulla materia presenti sul territorio, la mappatura sia degli Enti e soggetti attivi, sia delle iniziative già definite e in parte avviate nei diversi ambiti territoriali di riferimento e in ambito nazionale, la pubblicazione sul sito della Direzione generale Culture, Identità e Autonomie degli eventi organizzati per ricordare la Prima Guerra mondiale e i documenti. Progetti Per Celebrare Prima Guerra Mondiale - Inoltre, entro il 20 novembre, gli Enti locali, con anche i Parchi (singoli o associati), le università, gli istituti di ricerca, gli istituti scolastici, i musei, le associazioni culturali senza fine di lucro, le fondazioni, le associazioni d´arma e reduci potranno presentare progetti relativi a una serie di iniziative, quali: ricognizione, catalogazione, studi e ricerche; manutenzione, restauro e conservazione; conoscenza degli eventi storici del territorio alpino anche attraverso attività didattiche ed educative nelle scuole e nelle università; preservazione degli aspetti paesaggistici e culturali riconducibili alla Prima Guerra mondiale; messa in rete dei soggetti pubblici e privati che operano a vario titolo sul tema, con l´obiettivo di unire le risorse disponibili. Gli interessati possono presentare le proposte secondo le modalità indicate nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Burl) del 13 ottobre 2014. I progetti saranno realizzati nel biennio 2014-2015. |
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L´UMBRIA IN LUSSEMBURGO: CONCERTO E CONFERENZA SUI MODELLI ALIMENTARI UMBRI |
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Perugia, 22 ottobre 2014 - Nell´ambito delle attività culturali previste per il semestre europeo e delle iniziative della Regione Umbria a favore degli umbri all´estero, nei giorni scorsi si è svolto a Lussemburgo un concerto di Gianluca Petrella e Giovanni Guidi Duo Soupstar, presentato da Umbria Jazz e inserito nel programma di Autumn Leaves, Festival Jazz di Lussemburgo. L´iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Umbria Jazz, l´Ambasciata d´Italia, l´Istituto Italiano di Cultura e l´Associazione Arulef. Il concerto è stato preceduto da una conferenza su: "Innovazione e tradizione nei modelli alimentari umbri", tenuta dal direttore dell´Asuc, Alberto Sorbini alla quale hanno partecipato, oltre agli umbri residenti in Lussemburgo, numerosi ospiti di varie nazioni, tra cui gli ambasciatori di Spagna, Belgio e Olanda. Sorbini, nel suo intervento, ha illustrato il rapporto esistente fra la tradizione alimentare della cucina contadina e i nuovi modelli alimentari dimostrando come il prodotto finale è il risultato di modificazioni, aggiustamenti, aperture a suggestioni che provenivano dall´esterno e che venivano reinserite all´interno di un ambito familiarmente noto. Sorbini ha inoltre ricordato come ogni cucina implica un insieme di regole, un corpus di competenze e tecniche, che mettono in relazione l´uomo con il suo mondo esterno e che ci permette di parlare di un proprio e vero "sistema culinario", che si costituisce attraverso correlazioni tra clima, stagioni, prodotti naturali e i loro modi di preparazione e cottura, gli utensili e le tecniche impiegate, i tempi e gli spazi dedicati al cibo. Alla conferenza sono intervenuti anche l´ambasciatore d´Italia Stefano Maria Cacciaguerra Ranghieri, che ha ringraziato la Regione Umbria e Umbria Jazz per aver collaborato alla realizzazione dei due eventi in occasione del Semestre europeo, Fausto Galanello, presidente del Consiglio Regionale dell´Emigrazione della Regione Umbria e Marcello Moretti, presidente dell´Arulef di Lussemburgo. Galanello ha sottolineato che "cultura ed enogastronomia sono eccellenze umbre anche in termini di promozione della nostra piccola regione in Europa e nel mondo. Iniziative come queste assumono anche un´ altro valore: quello di portare un po´ di Umbria più vicina ai propri corregionali..." ricordando infine che "proprio il Lussemburgo, insieme alle aree limitrofe di Belgio, Francia e Germania vede un´ alta concentrazione di comunità umbre insediatesi a seguito delle diverse ondate migratorie del secolo scorso e, ancora oggi, così fortemente organizzate e gelose custodi delle proprie origini e della propria cultura". |
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