Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 04 Novembre 2014
SPECIALIZZAZIONI MEDICHE, LOMBARDIA: PRONTI A GESTIRNE I CONCORSI  
 
Milano, 4 novembre 2014 - "La scelta di centralizzare su Roma lo svolgimento del concorso nazionale per le borse di studio delle scuole di specializzazione in medicina si è rivelata fallimentare. La formazione dei futuri medici non può certo essere frutto di improvvisazione ed errori. Ne va della professionalità dei nostri operatori e della qualità del nostro sistema sanitario". E´ quanto afferma il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, aggiungendo:"Regione Lombardia è per questo pronta ad affrontare anche questa responsabilità, con competenza, rigore e trasparenza. Potremmo infatti organizzare le selezioni in modo autonomo, anche tenendo conto del reale fabbisogno locale e valutando altresì la previsione di specifici contributi economici aggiuntivi. Già oggi la Regione - conclude Mantovani - per esempio sta finanziando con 17.500.000 euro di risorse proprie 137 contratti di formazione specialistica post laurea. Chiediamo dunque di poter concretizzare quell´efficienza lombarda che da tempo già abbiamo dimostrato in molteplici settori".  
   
   
LOMBARDIA: VARATO IL PIANO SULLA MALATTIA DIABETICA  
 
Milano, 4 novembre 2014 - "Regione Lombardia, attraverso la sua attenta programmazione sanitaria e i provvedimenti finora messi in atto, ha attivato già da anni un approccio globale e integrato per la prevenzione e la cura della malattia diabetica. Un percorso che intendiamo confermare e rilanciare anche per i prossimi anni, coerentemente all´iter della riforma del sistema sanitario". E´ quanto ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani commentando i contenuti della delibera, approvata nei giorni scorsi, riguardante il recepimento dell´Accordo Stato/regioni in ordine alla prevenzione e cura della malattia diabetica. Il Contributo Dell´esperienza Lombarda - "Grazie al supporto dei professionisti e delle associazioni di pazienti che collaborano sui tavoli regionali - ha precisato l´Assessore - puntiamo al costante miglioramento dei percorsi organizzativi tesi ad una corretta presa in carico globale del paziente". Oltre al recepimento dei contenuti del "Piano sulla malattia diabetica", la delibera ha dato mandato alla Direzione Generale Salute di approvare i documenti tecnici elaborati dal Gruppo di Approfondimento Tecnico (Gat) "Diabete" coerenti con le indicazioni programmatiche del Piano Nazionale sulla malattia diabetica, del quale costituiscono un´ulteriore attuazione e un rilancio dello sviluppo. Diabete E Cronicita´ - "Il diabete costituisce oggi una delle più rilevanti e costose malattie sociali della nostra epoca, anche sotto il profilo della cronicità e delle complicanze che può avere sul lungo periodo. In questa prospettiva - ha spiegato l´Assessore alla Salute Mantovani- Regione Lombardia è impegnata sin dal 2000 nella definizione di modalità di presa in carico appropriate, oltre che di strumenti adeguati nella gestione di una patologia così delicata qual è quella diabetica". Azioni Concrete - "L´avvio in forma sperimentale dei Creg (Chronic Related Group), con la prosecuzione di questa esperienza nelle 5 Asl individuate (Bergamo, Como, Lecco, Milano e Milano 2), nonché, l´istituzione di un Comitato Regionale finalizzato al monitoraggio della sperimentazione, stanno ad evidenziare l´impegno concreto di Regione Lombardia nell´affrontare la patologia diabetica. Senza dimenticare i numerosi programmi ministeriali di ricerca sanitaria, nonché le progettualità e gli studi condotti a livello nazionale ai quali ha preso parte Regione Lombardia durante questi anni". Livelli D´assistenza Elevati E Omogenei Sul Territorio - "Grazie all´articolata attività di monitoraggio messa in atto, al percorso di condivisione delle informazioni sulla patologia diabetica e alla sua gestione con le Asl lombarde, è emerso come l´assistenza nella nostra regione abbia raggiunto livelli elevati in relazione sia agli standard nazionali, sia internazionali. Tutte le Asl hanno attuato esperienze o programmi di gestione integrata del diabete, in coerenza con le indicazioni programmatiche regionali". La Sfida Della Riforma Sanitaria - "Regione Lombardia - ha concluso Mantovani - recependo i contenuti del Piano nazionale sulla malattia diabetica, ha così fatto suo il cambio di prospettiva nel passaggio dalla "cura" al "prendersi cura". Questa ricerca di differenti e nuovi equilibri, in cui la persona e non la malattia siano al centro del percorso assistenziale, è il punto centrale del percorso d´aggiornamento del modello sanitario lombardo avviato nel luglio scorso con la presentazione del Libro Bianco".  
   
   
SANITÀ, EBOLA: LA REGIONE SARDEGNA ISTITUISCE TRE UNITÀ DI CRISI E UN PROTOCOLLO OPERATIVO. PRONTI A QUALUNQUE EMERGENZA  
 
Cagliari, 4 novembre 2014 - La Regione ha approvato un protocollo operativo e istituito tre unità di crisi, una regionale a Sassari e due locali a Cagliari, per la gestione di eventuali casi sospetti di persone potenzialmente contagiate dal virus ebola. Il Documento. "Il Protocollo è stato redatto da un apposito Gruppo di esperti – spiega l´assessore della Sanità Luigi Arru - nell’ambito delle malattie infettive, della prevenzione e sanità pubblica e dell’emergenza - urgenza dell’Università e delle Asl della Regione, che già dal mese di agosto è stato impegnato nell’analisi scientifica dei Protocolli sanitari e di specifici percorsi finalizzati a far fronte alla gestione di eventuali casi sospetti di malattia da virus ebola nel territorio regionale. È stato svolto un prezioso lavoro in team - sottolinea Arru - per cui voglio ringraziare il direttore generale Giuseppe Sechi, i dirigenti dell´Assessorato e tutti coloro che hanno dato il loro contributo". Le Unita´ Di Crisi. Le unità di crisi istituite sono tre: una regionale e due locali, rispettivamente a Sassari e Cagliari. "Le unità di crisi rappresentano i tre organismi di riferimento attraverso i quali si dovranno articolare le possibili azioni di risposta – precisa l´assessore Arru- ed è di particolare rilievo la sinergia prevista con la Prefettura, grazie alla quale si potrà assicurare il completo monitoraggio di eventuali situazioni di emergenza". La direttiva individua nei reparti per le malattie infettive dell’Università di Sassari e dell’ospedale Santissima Trinità della Asl 8 di Cagliari i poli di riferimento specialistico regionale che, insieme alle centrali operative del 118 di Sassari e Cagliari, i Dipartimenti di Prevenzione con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Asl, garantiranno la sorveglianza e il monitoraggio delle diverse possibili situazioni di rischio. "La formazione e la corretta comunicazione – conclude l´esponente della giunta Pigliaru- sono gli strumenti centrali nella strategia regionale, indispensabili a garantire le adeguate competenze e l’univocità delle azioni nel rispetto dei reciproci ruoli assunti dai servizi e da tutti gli operatori coinvolti nella rete organizzativa".  
   
   
SANITA’: IN UN OSPEDALE VENETO BEVANDE GRATUITE OFFERTE A CHI ATTENDE AL PRONTO SOCCORSO. ZAIA, “DALL’ANGELO DI MESTRE UN MESSAGGIO VIRTUOSO E UNA SFERZATA ALL’ITALIA”  
 
Venezia, 4 novembre 2014 - “C’è un Ospedale in Italia, in una Regione con i conti in ordine, il Veneto, che offre alle persone nella sala d’attesa del Pronto Soccorso caffè e tè caldi, serviti gratuitamente con un carrello vivande a cura del bar interno. E’ l’Angelo di Mestre, che credo abbia battuto ogni record e che invia a tutta Italia un messaggio virtuoso, ma anche una sferzata: usando testa, cuore, buon senso si può offrire ai pazienti della sanità italiana anche qualche comfort, fondamentale sotto l’aspetto umano”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta con “compiaciutissimo stupore” l’ultima iniziativa realizzata in Veneto, dall’Ulss 12 Veneziano in collaborazione che la gestione del bar interno che offre le bevande, per far sentire quanto più a suo agio possibile la gente che attende al pronto soccorso dell’ospedale Mestrino. “Steward per assistere e informare chi aspetta, sedute più comode, pannelli informativi, wi-fi – aggiunge Zaia – fanno parte di quella rivoluzione del pronto soccorso che abbiamo fortemente voluto e che sta venendo molto apprezzata dagli utenti. Dentro agli ambulatori, da sempre, ci sono medici e infermieri al top della professionalità ma anche fuori, adesso, possiamo davvero dire che di più è difficile fare. “Roma taglia – conclude Zaia – premia gli spreconi e bastona i virtuosi, almeno finchè non saranno davvero operativi i costi standard che siamo riusciti a imporre per determinare cosa e soprattutto dove si può tagliare. Noi rispondiamo così: pensando e realizzando ogni giorno qualcosa di nuovo e di migliore per i cittadini Veneti”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: DUECENTOVENTI MILIONI DI EURO IN PIÙ PER ATTUARE E COMPLETARE LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA REGIONALE 2014: INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO E TECNICO, AMMODERNAMENTO DI STRUTTURE E TECNOLOGIE, MIGLIORAMENTO DEI TEMPI D´ATTESA. INCREMENTATO L´ASSEGNO DI CURA MENSILE PER LE PERSONE CON GRAVISSIMA DISABILITÀ  
 
Bologna, 4 novembre 2014 - Duecentoventi milioni di euro in più: è la cifra aggiuntiva, rispetto al 2013, su cui può contare l’Emilia-romagna per completare e attuare la programmazione sanitaria regionale 2014 (già definita con la delibera 217/2014). Ciò è possibile grazie alla conferma della stabilità dell’equilibrio economico-finanziario e all’efficienza nella gestione delle risorse. Lo ha deciso ieri la Giunta regionale. La quota, prevista dal Patto per la Salute 2014-2016 e dall’accordo fra le Regioni del 5 agosto scorso per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2014, include anche le risorse stimate da Aifa (Agenzia italiana del farmaco) per le singole Regioni per la farmaceutica ospedaliera 2013 (pay back). Per il 2014 le risorse in più (circa 180 milioni di euro dall’incremento del Fondo sanitario nazionale e 42,5 milioni dal pay back) consentiranno all’Emilia-romagna di consolidare e stabilizzare personale sanitario e tecnico, investire nell’ammodernamento e manutenzione del patrimonio strutturale e tecnologico, migliorare i tempi d’attesa. Investimenti, consolidamento e stabilizzazione del “capitale professionale”. Le risorse disponibili verranno destinate alle Aziende sanitarie e alle Aziende ospedaliere per finanziare progetti già previsti dai piani aziendali. Si tratta di investimenti per migliorare la sicurezza e l’accoglienza, ammodernare gli edifici e le attrezzature tecnologiche. Per quanto riguarda il personale, già a partire dal mese di novembre le aziende sanitarie potranno procedere alla trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato per un totale di circa 1.000 posti. La stabilizzazione riguarderà il personale del ruolo sanitario e tecnico destinato all’assistenza diretta alle persone (e dunque personale medico, infermieristico, tecnico sanitario e operatori tecnici addetti all’assistenza). E’ inoltre intenzione avviare una ricognizione dei rapporti di lavoro atipico del personale di assistenza al fine di superare gradualmente le forme di precariato attualmente esistenti nella sanità regionale. Nel dettaglio, queste le risorse disponibili azienda per azienda: A Piacenza andranno 17 milioni e mezzo all’Azienda sanitaria. A Parma oltre 9 milioni all’Ausl e 11.8 milioni all’Azienda ospedaliera universitaria. A Reggio Emilia quasi 18 milioni all’Ausl e 12.3 milioni all’Azienda ospedaliera. A Modena quasi 31 milioni all’Ausl e 9 milioni e mezzo all’Azienda ospedaliera universitaria. A Bologna 26.6 milioni all’Ausl, 14.2 milioni all’Azienda ospedaliera universitaria e 758mila euro all’Irccs istituto ortopedico Rizzoli. A Imola 7.3 milioni all’Ausl. A Ferrara 5 milioni e mezzo all’Ausl e 13.6 all’Azienda ospedaliera universitaria. In Romagna 42.6 milioni all’Azienda sanitaria e 634mila euro per Irccs Irst di Meldola. Con la delibera approvata oggi dalla Giunta, la Regione ha individuato anche alcuni interventi ritenuti di interesse prioritario, ad esempio: Day Hospital oncologico dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma (5 milioni di euro); cofinanziamento per il Dipartimento integrato materno infantile dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Modena (16 milioni di euro); adeguamento strutturale e ammodernamento tecnologico dell’Azienda Usl di Bologna (7 milioni di euro); riqualificazione padiglioni 4 e 5 dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna (7 milioni di euro) e un centro di alta formazione medica (“learning house”) con tecnologie avanzate; ampliamento dell’Ospedale dell’Azienda Usl di Imola (3,5 milioni di euro); secondo stralcio del Piano di informatizzazione dell’Azienda Usl della Romagna (4 milioni di euro). Interventi per migliorare i tempi di attesa - Le aziende sanitarie, nell’ambito degli obiettivi annuali già assegnati, hanno previsto l’adozione di programmi per migliorare l’offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali basate sull’aumento della produzione (attraverso il potenziamento della produzione diretta e l’aumento delle prestazioni prodotte dal privato accreditato) e per ampliare l’accessibilità da parte dei cittadini (con l’allargamento delle fasce orarie e dei giorni di attività, prefestivi e festivi diurni, e la revisione degli ambiti territoriali di garanzia per assicurare la migliore prossimità possibile del punto di erogazione al domicilio del cittadino). Su base annua, si stima un valore degli interventi di circa 15 milioni di euro. Incremento dell’assegno di cura - La giunta ha adottato anche un provvedimento a favore delle persone con gravissima disabilità assistite a domicilio. Attualmente sono oltre 240, di cui 70 affette da sclerosi laterale amiotrofica. L’assegno di cura giornaliero garantito al momento è pari a 34 euro. L’intervento programmato prevede di aumentare l’importo a 45 euro al giorno, per un assegno mensile che raggiungerebbe i 1.350 euro, fino a un massimo di 1.670 euro in presenza di due assistenti familiari. Importi, questi ultimi, che vanno a sommarsi senza decurtazioni all’indennità di accompagnamento garantito dallo Stato (504 euro per dodici mensilità). Si stima che il provvedimento interessi dalle 240 alle 270 persone in Emilia-romagna, per un impatto annuo stimato in circa 1,1 milioni di euro.
Ausl Piacenza 17.596.811
Ausl Parma 9.158.000
Ausl Reggio Emilia 17.922.580
Ausl Modena 30.830.122
Ausl Bologna 26.622.000
Ausl Imola 7.322.327
Ausl Ferrara 5.577.235
Ausl Romagna 42.694.803
Tot. Ausl 157.723.878 euro
Aosp/ Univ. Parma 11.818.101
Aosp Reggio Emilia 12.323.215
Aosp/ Univ. Modena 9.516.475
Aosp/ Univ. Bologna 14.208.465
Aosp/ Univ. Ferrara 13.607.202
Irccs Ist. Ortop. Rizzoli 758.401
Irccs Irst Meldola 634.344
Tot. Aziende ospedaliere 62.866.203 euro
Totale 220.590.081 euro
 
   
   
SANITÀ IN ABRUZZO: D´ALFONSO: "OCCORRE UN NUOVO PATTO CON LO STATO"  
 
Pescara, 4 novembre 2014 - "La sanezza dei bilanci degli Stati e le regole del Patto di Stabilità ormai hanno un peso determinante anche nel governo della sanità. E le Regioni, in un contesto in cui le popolazioni invecchiano sempre di più e le esigenze si ampliano, hanno l´obbligo di reimparare ad acquistare i beni ed i servizi. Ma questo sforzo deve imparare a farlo anche lo Stato attraverso l´introduzione di costi standard". E´ uno dei passaggi più significativi dell´intervento che il presidente della Giunta regionale e Commissario ad acta per la Sanità, Luciano D´alfonso, ha tenuto, a Pescara, nella sala consiliare del Comune, in occasione della presentazione del volume di Giancarlo Elia Valori "Geopolitica della Salute - Farmaci, sanità e popolazione del mondo globalizzato". "Va fatta certamente una riflessione sul farmaco ma anche sulla contrattualistica dei beni e servizi in sanità. Questo significa entrare nel merito delle questioni - ha spiegato D´alfonso - e valutare, per esempio, quanto costi realmente una siringa piuttosto che un´ora di riscaldamento. Con Renzi c´è piena sintonia su questo aspetto ma ormai - ha sottolineato - è necessario innalzare il livello di Governance visto che l´erogazione del diritto alla salute va ben oltre le possibilità di gestione delle singole Regioni. Forse sarà necessario un nuovo Patto con lo Stato". Il farmaco è da sempre un bene economico particolare: deriva il suo prezzo non solo dalla scarsità dei suoi componenti, ma dalla necessità di chi lo usa, magari per salvarsi la vita. Inoltre, produzione e prezzo non sono determinati tanto dal bisogno di averlo da parte del mercato, quanto dall´efficacia e dalla riconosciuta validità dei suoi effetti, attestata dalla comunità dei medici che lo prescrive ai pazienti. Le malattie e la loro distribuzione geografica e politica, le cure e i farmaci, il rapporto tra le medicine tradizionali e le tecniche più moderne; epidemie, pandemie, malattie di massa; i colossi (Big Pharma) e le assicurazioni sanitarie. Sono solo alcuni degli spunti sviluppati da Giancarlo Elia Valori in questo libro, che parte da una tesi: la salute, con o senza il supporto del farmaco, è strettamente legata ai processi globali e alla demografia. Ancora una riflessione di D´alfonso. "Dobbiamo irrobustirci sul piano della circolazione delle informazioni - ha ribadito - che poi costituisce il presupposto imprescindibile per la costruzione di banche dati complete ed arrivare a quell´appropriatezza delle prestazioni e dei servizi che rappresenta la chiave di volta". Alla presentazione del libro di Valori sono intervenuti anche il dottor Francesco Cocco, avvocato distrettuale dello Stato in Milano, il professor Paolo Savona, Professore Emerito di Politica Economica e già Ministro dell´Industria, ed il dottor Sergio Santoro, presidente della Terza Sezione del Consiglio di Stato.  
   
   
FVG, SALUTE: APPROVATO BILANCIO CONSOLIDATO 2013 CON UTILE DI 16 MILIONI  
 
Udine, 4 novembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, ha approvato oggi il bilancio consolidato del Servizio Sanitario regionale per il 2013, che chiude con un utile di 16 milioni e 557 mila euro. Quanto alle risorse umane, continua - seppur lieve - il trend di aumento del personale. Tra il 2012 e il 2013 la crescita complessiva è stata di 15 unità: a fine 2012 la dotazione del personale era di 20.102 unità, a fine 2013 è salita a 20.117, con un aumento dello 0,07 per cento. La più grossa oscillazione tra saldi negativi e positivi riguarda le aziende ospedaliero-universitarie: quella che acquisisce maggior numero di dipendenti (+50) è Trieste; il maggior saldo negativo, invece, è di quella di Pordenone (-37). Tra le Aziende sanitarie, crescono le unità della Ass4 Medio Friuli (+21) e della Ass 1 Triestina (+10) e il maggior calo è della Ass5 Bassa friulana (-16 unità).  
   
   
TRENTO: ISTITUITO IL REGISTRO PROVINCIALE DEGLI ASSISTENTI FAMILIARI  
 
Trento, 4 novembre 2014 - Fornire alle famiglie un punto di orientamento nella ricerca di un’assistenza sempre più qualificata. Questo l´obiettivo del registro provinciale degli assistenti familiari, istituito dalla Giunta con una delibera proposta dall´assessora Donata Borgonovo Re. Con il registro viene inoltre, data attuazione alla legge provinciale sull´assegno di cura, nella quale è previsto che, in caso di assistenza privata erogata da persone fisiche, l’assegno sia erogato solo qualora l’assistente familiare sia iscritto nel registro, che rappresenta quindi una forma di accreditamento presso i servizi sociosanitari. La raccolta delle domande di iscrizione al registro comincerà il 1° dicembre 2014. In un’ottica di sistema tendente a sostenere la domiciliarità, come risposta privilegiata ai bisogni socio-sanitari complessi e al fine di mantenere la persona nel proprio ambiente di vita in maniera sufficientemente tutelata il più a lungo possibile, si è reso necessario intervenire per semplificare il percorso delle famiglie verso la ricerca di un supporto di cura qualificato esterno, in considerazione anche dell’oggettivo aumento dell’età media, con relative patologie correlate, dell’attenzione rivolta alle persone con disabilità, della necessaria conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura e cercando di posticipare il più possibile il ricorso a strutture residenziali, evitandone l’inserimento improprio. Per queste ragioni la Giunta ha oggi deliberato l´istituzione del registro provinciale degli assistenti familiari che potrà essere utilizzato dalle famiglie per individuare persone che possano fornire un qualificato servizio esterno di assistenza. Il registro avrà forma elettronica e conterrà i dati di ciascun iscritto anche con riferimento alla formazione effettuata ed alle attività lavorative svolte. L’assistente familiare viene definito come una figura di sostegno che opera nell’ambito familiare occupandosi dell’assistenza, della cura e del benessere in generale di persone parzialmente o non autosufficienti e svolge le proprie prestazioni nella casa della persona accudita, a ore o in regime di convivenza. L’assistente familiare dovrà possedere specifiche competenze, acquisibili anche progressivamente, attinenti agli ambiti socio-culturale e contrattuale, relazionale e comunicativo e tecnico-professionale. La domanda d’iscrizione potrà essere presentata a partire dal 1° dicembre 2014, in forma telematica alla struttura provinciale competente in materia di politiche sociali, anche avvalendosi del supporto degli istituti di patronato e di assistenza sociale nonché delle strutture dell´Agenzia del lavoro decentrate sul territorio provinciale. Ad oggi in Trentino gli invalidi civili che usufruiscono dell´indennità di accompagnamento e dell´assegno di cura e che hanno età uguale o superiore a 80 anni sono 1.261, con un importo bimestrale di assegno di cura pari ad 820 mila euro, su un totale di 2.209 casi con indennità di accompagnamento e assegno di cura e con un importo bimestrale di euro 1.540.000,00.  
   
   
PROCREAZIONE ASSISTITA: NEL LAZIO UNA NUOVA RETE SICURA E EFFICIENTE  
 
Roma, 4 novembre 2014 - Riapre il centro di procreazione assistita del Sandro Pertini di Roma: è solo una tappa di un percorso più ampio che la Regione sta portando avanti per rendere più umana e efficiente l’erogazione delle prestazioni di fecondazione medicalmente assistita. 21 centri i operativi nel Lazio. Di questi, 7 sono centri pubblici, 16 privati. 2 di questi, attivi a Sora e Frosinone, hanno già ottenuto il via libera. Altri due invece, pur avendo i requisiti, hanno rinunciato. I centri saranno quindi in tutto 21. Nel Lazio la stessa tariffa delle altre Regioni. La quota per la prestazione di procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa, sarà uguale a quella stabilita dalle altre Regioni: 500 euro. Per i cicli di eterologa e omologa l’età massima della donna per essere a carico del servizio sanitario regionale è di 43 anni. Nelle strutture pubbliche possono essere effettuati tre cicli. Ecco come è intervenuta la Regione per il centro del Pertini: Una nuova accoglienza ed identificazione della coppia. Sarà possibile grazie alla produzione di una card con un identificativo abbinato al materiale biologico della coppia che sarà utilizzato in tutte le fasi assistenziali. Nuovi dispositivi di sicurezza, come allarmi e sistemi di rivelazione dei dati che si attivano qualora l’identificativo della coppia e quello del materiale biologico non coincidano. Tra le altre cose ci sarà anche un nuovo sistema informativo per la gestione dei dati che li renderà tutti tracciabili. E poi nuovi supporti tecnologici, per migliorare le fasi di lavorazione. Servizi a disposizione per sei giorni a settimana. L’attività del reparto passa da cinque a sei giorni alla settimana. Potranno accedere al reparto a non più di tre coppie al giorno. Tra le altre cose abbiamo anche rivisto le fasce orarie per l’erogazione delle prestazioni. In questo modo evitiamo anche la contemporaneità e la sovrapposizione di attività ad alto rischio. Auditing esterno e interno per garantire che gli standard qualitativi progettati e le procedure pianificate siano assicurate durante tutti i processi senza violazioni. Un punto di riferimento per tante coppie. Nel 2013 sono stati eseguiti 407 cicli con tecniche di primo livello, cioè Inseminazione Intra-uterina e 255 cicli con tecniche di secondo livello, cioè Fecondazione in Vitro con Embryo Transfert. Oggi questo è un centro di assoluta avanguardia. Sono state già ricontattate 120 coppie inserite in lista d’attesa. “Il Lazio, dopo la legge 40 del 2004, non aveva ancora la rete regionale dei centri della procreazione assistita- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ora siamo pronti, abbiamo chiesto a tutti i centri il livello massimo di sicurezza. Tutti coloro che vogliono ricorrere alla procreazione assistita- ha detto ancora Zingaretti- ora possono rivolgersi ad una rete regionale sicura, efficiente e che risponde a requisiti massimi a livello internazionale di sicurezza. Sono passati 10 anni dalla legge del 2004, ma in 18 mesi abbiamo recuperato questo ritardo”.  
   
   
RIUNITO A VENEZIA COMITATO COORDINAMENTO PER NUOVO OSPEDALE DI PADOVA  
 
Venezia, 4 novembre 2014 - Sarà una commissione tecnica, composta da un rappresentante di ognuno degli Enti interessati che andrà indicato entro oggi, ad esprimersi, entro 15 giorni, sui passi futuri da compiere per la realizzazione del nuovo ospedale di Padova. La decisione è stata assunta al termine della riunione del Comitato di Coordinamento Istituzionale, tenutasi ueru a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, sotto la Presidenza del Presidente della Regione Luca Zaia. I tecnici avranno 15 giorni di tempo per una valutazione comparativa delle ipotesi sul tappeto, alla luce della quale si deciderà se avviare l’operazione sull’area proposta dal comune di Padova tra Via Corrado e il Canale Roncajette, o procedere con un nuovo bando per l’individuazione di altre aree. Erano presenti, oltre a Zaia, il Sindaco Massimo Bitonci per il Comune di Padova, il Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, il Rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova Claudio Dario, il Commissario dell’Istituto Oncologico Veneto Domenico Mantoan. Il resoconto stenografico completo della riunione tenutasi ieri a Venezia sul nuovo ospedale di Padova è pubblicato sul sito internet della Regione del Veneto, sono altresì pubblicati anche tutti i documenti relativi ai temi affrontati. Il tutto è visionabile all’indirizzo http://www.Regione.veneto.it/web/sanita/nuovo-ospedale-di-padova    
   
   
INSEDIATA LA CONFERENZA PERMANENTE PER LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA IN PIEMONTE  
 
Torino, 4 novembre 2014 - “Un utile momento di confronto con gli amministratori locali, i rappresentanti dei sindacati e delle forze sociali in vista delle decisioni che dovremo assumere per rendere la nostra sanità più sicura ed efficiente.” Così l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, al termine dei lavori di insediamento della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria che si sono svolti oggi nella sede dell’assessorato. Saitta ha ricordato che “i prossimi mesi sono decisivi per dare prospettive alla sanità del Piemonte: per uscire dal Piano di rientro dobbiamo riorganizzare la rete ospedaliera, potenziare l’assistenza territoriale, accorpando e razionalizzando laddove necessario per la sicurezza dei cittadini, centralizzare gli acquisti di beni e servizi e ridurre la spesa farmaceutica, in particolare ospedaliera, per contenere i costi e rimanere nel 2015 nei limiti delle risorse assegnate al Piemonte dal Fondo sanitario nazionale. La rapida uscita dal Piano di rientro è il presupposto per lo sbocco del turnover del personale, in particolare infermieristico, e per l’attivazione degli investimenti nel campo dell’edilizia sanitaria.” Il direttore regionale Moirano ha illustrato dal punto di vista tecnico i parametri e le principali ricadute del Patto della Salute sottoscritto a luglio e del successivo Regolamento di agosto che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell’assistenza ospedaliera. Sindaci, sindacalisti, esponenti delle associazioni rappresentative dei Comuni, dei piccoli Comuni e delle Province sono intervenuti nel dibattito seguito alle comunicazioni dell’assessore, evidenziando alcuni aspetti legati alle specificità del territorio, alla necessità di coinvolgere i medici di medicina generale, all’esigenza di potenziare l’assistenza domiciliare integrata con particolare attenzione al tema delle cronicità legate all’invecchiamento della popolazione. “I contributi e suggerimenti emersi dalla Conferenza di oggi sono stati utili per avere un quadro generale e complessivo della situazione: da parte della Giunta, ribadisco l’impegno all’approfondimento continuo e costante in questa delicata e complessa fase di revisione del sistema sanitario regionale”- ha concluso Saitta.  
   
   
SPACCA ALL’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DI GASTROENTEROLOGIA ALL’OSPEDALE DI SAN BENEDETTO.  
 
Ancona, 4 novembre 2014 - “La mia presenza oggi a San Benedetto vuole testimoniare l’attenzione della Regione verso questo territorio. Abbiamo avviato un forte processo di riqualificazione dei servizi sanitari, attraverso importanti investimenti, non scontati in un momento così difficile per il Paese. Nelle Marche abbiamo continuato ad investire in impianti, tecnologie, strutture grazie alla virtuosità del nostro sistema sanitario che ci ha consentito di ottenere dallo Stato una premialità di 53 milioni di euro. Un ringraziamento va a tutti gli operatori della sanità, ai medici, al personale infermieristico, paramedico e amministrativo, perché se nelle Marche è stato possibile avviare un percorso di riforma che, dall’essere una delle sanità in maggior disavanzo in Italia, ci ha consentito di passare ai vertici tra tutte le Regioni, è anche grazie a tutti loro”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, intervenendo a San Benedetto all’inaugurazione della nuova sede della Gastroenterologia, della nuova Segreteria/accettazione della Radiologia e dell’apparecchio radiologico digitale polifunzionale. “Obiettivo della riforma – ha detto – è stato di realizzare una nuova governance basata sulla collaborazione tra territori e sulla responsabilità. L’azienda Unica Sanitaria, che oggi altre Regioni annunciano di voler avviare, ci ha consentito già nove anni fa di costruire un modello di governance multilivello, di integrazione, di solidarietà che ci permette di incrementare la qualità dei servizi. Qui a San Benedetto ne abbiamo un esempio. La Regione Marche – ha concluso - è vicina ai territori con l’unico obiettivo di assicurare ad ogni cittadino, ovunque egli viva, gli stessi servizi, innalzandone il livello. Siamo ottimisti, i risultati raggiunti sino ad oggi ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Una strada che continuiamo quindi a percorrere, con l’orgoglio di poter esprimere unai sanità punto di riferimento per tutta Italia”.  
   
   
FVG, SALUTE: SEMPLIFICATI ACCREDITAMENTI STRUTTURE SPECIALISTICHE  
 
Trieste, 4 novembre 2014 - La Giunta regionale, approvando la delibera proposta dall´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, ha semplificato i procedimenti di rinnovo dell´accreditamento delle strutture sanitarie specialistiche ambulatoriali e di degenza. Prevista la durata triennale per Medicina di laboratorio, Diagnostica per immagini, Procreazione medicalmente assistita (Pma), Nefrologia, Dialisi, Trapianto di rene ed anche per Medicina dello Sport. Al fine di uniformare tutte le scadenze degli accreditamenti concessi alla stessa struttura nelle varie branche specialistiche, si prevede di concentrare in un unico sopralluogo la valutazione dei requisiti applicabili in modo trasversale, aggiungendo dove necessario l´applicazione dei requisiti specifici a quelli generali ed ambulatoriali. Per consentire la valutazione contestuale di tutti i requisiti in una sola visita, si prevede di anticipare le scadenze degli accreditamenti concessi alla stessa struttura fino ad un anno rispetto a quella più immediata.  
   
   
AIOP BOLOGNA, INCONTRO IN REGIONE CON I VERTICI DELL´ ASSOCIAZIONE: IN ARRIVO UNA SOLUZIONE ENTRO POCHI GIORNI  
 
Bologna. 4 novembre 2014 - Una soluzione entro pochi giorni per rispondere alle problematiche emerse in seguito alla delibera regionale, con cui la giunta il 20 ottobre scorso ha definito le nuove tariffe delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, recependo quanto richiesto dalla normativa nazionale. Sono questi, in sintesi, gli esiti dell’incontro che si è svolto in Regione tra l’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti, i vertici di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) Bologna rappresentati da Averardo Orta, il direttore generale sanità e politiche sociali della Regione Tiziano Carradori, il direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna Francesco Ripa di Mena e quello sanitario Massimo Annicchiarico. L’incontro è stato necessario per condividere con Aiop Bologna alcune problematiche presentate dall’associazione che riguardavano l’applicazione della delibera regionale. Un’analisi dettagliata e condivisa del provvedimento con i rappresentanti della sanità privata ha permesso così di individuare le soluzioni che verranno adottate nei prossimi giorni. Durante l’incontro i rappresentanti regionali hanno confermato che la programmazione sanitaria dell’Emilia-romagna prevede da tempo il rafforzamento anche della sanità privata, nell’ambito della forte integrazione con il settore pubblico che si è da tempo consolidata nel Servizio sanitario regionale.  
   
   
SALUTE: NUOVO STATUS E NUOVE TARIFFE PER TERME FVG  
 
Trieste, 4 novembre 2014 - La Giunta regionale ha confermato, su proposta dell´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, sia l´accreditamento definitivo degli stabilimenti termali attualmente attivi per conto del Servizio sanitario regionale che l´intesa, già adottata in sede di Conferenza Stato - Regioni, raggiunta sull´accordo nazionale per l´erogazione delle prestazioni effettuate in tali strutture nel biennio 2013-2015. "Sono due deliberazioni diverse, che attengono però allo stesso tema ed al momento riguardano concretamente due strutture, e cioè gli stabilimenti termali di Arta Terme e Grado" dichiara l´assessore, osservando che i provvedimenti assunti oggi hanno l´obiettivo di consentire a queste due realtà di continuare ad operare normalmente, pur con l´obbligo di avviare le procedure che porteranno entrambe a superare lo status determinato dall´accreditamento provvisorio. "L´obiettivo è rientrare nel quadro delineato dalla Legge di riordino del settore, che stabilisce l´unitarietà del sistema termale nazionale" nota l´assessore, ricordando che tale principio ha riguardato anche l´accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni, le Province autonome e Federterme sull´impianto tariffario relativo alla remunerazione delle prestazioni termali e sul miglioramento dell´efficienza operativa degli stabilimenti. "Come le altre Regioni, anche il Friuli Venezia Giulia ha convenuto di procedere al rinnovo della parte economica nei limiti delle risorse rese disponibili dalla Legge di stabilità del 2013" osserva Telesca, ricordando che comunque è stata autorizzata, a livello nazionale, la spesa di 2 milioni di euro per il 2013 e di 4 milioni d´euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015. "Recependo l´intesa consentiamo l´aggiornamento delle tariffe anche nella nostra regione - dichiara l´assessore - posto che saranno comunque comprensive del costo della visita medica di ammissione alle prestazioni e della compilazione della cartella clinica". Con la delibera sull´accreditamento definitivo si definiscono sia i requisiti necessari che le procedure necessarie per ottenerlo, regole che saranno applicabili anche alle strutture pubbliche e private che diventeranno oggetto dei provvedimenti da adottare successivamente in base al fabbisogno.  
   
   
SOCIALE:"TRANS-CARE" PROGETTO IN LINEA CON POLITICHE FUTURO  
 
Pescara, 4 novembre 2014 - Invecchiamento della popolazione abruzzese, incremento dei bisogni di assistenza, riqualificazione della spesa sociale e incremento della richiesta di assistenza privata qualificata a domicilio. Sono stati alcuni dei temi affrontati nel corso dell´evento di riconsegna degli attestati di qualifica professionale conseguiti dalle 75 assistenti familiari formate nell´ambito del progetto "Transcare" che si è svolto, a Pescara, in Regione, alla presenza dell´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco. Occasione che è servita soprattutto per fare il punto sul sistema regionale dei servizi privati di assistenza alle persone. "I principi fondamentali di Trans Care che intende rispondere alla crescente richiesta di servizi qualificati provenienti dalle famiglie e dai cittadini bisognosi di assistenza privata a domicilio, - ha ricordato l´assessore Sclocco - sono quelli del futuro delle politiche sociali. Del resto, è un dato di fatto che la popolazione invecchi sempre di più e le politiche non possono che adeguarsi alle crescenti esigenze di queste particolari fasce demografiche. Bisogna prendere atto, inoltre, che la struttura familiare è cambiata ed insieme ad essa è cambiata tutta la società. Le risorse a disposizione, invece, - ha proseguito - sono sempre meno ed ecco che progetti come Trans Care che, oltretutto, ha avuto il merito di utilizzare una estesa rete di partner istituzionali, vanno sostenuti con forza anche per il positivo impatto occupazionale che possono generare". Nonostante tale progetto, rientrante nel Piano Operativo del F.s.e. Abruzzo 2007-2013, sia terminato a dicembre 2013, prosegue il lavoro di coordinamento e supporto agli operatori degli sportelli/punti di accesso del Servizio regionale di assistenza familiare presenti in numerose sedi istituzionali per dare risposte in termini di ricerca di assistenti qualificate alle famiglie abruzzesi che in termini di opportunità di lavoro. Attualmente, sono circa tremila gli assistenti familiari registrati nella banca dati mentre sono circa ottocento le famiglie iscritte ed inserite nella stessa. La Banca dati è lo strumento accessibile a tutti gli operatori dei Punti di accesso ai servizi privati di cura, che consente di incrociare le offerte di lavoro di assistenti familiari e le richieste delle famiglie. Intanto, delle 320 domande pervenute da donne per frequentare il Corso con rilascio della qualifica di Assistente familiare, sono state ammesse 100 domande e 75 allieve hanno superato positivamente l´esame finale conseguendo la qualifica professionale. Infine, sulle 394 aspiranti assistenti familiari che hanno presentato domanda per accedere alla sperimentazione dei percorsi di orientamento e selezione, duecento donne sono state ammesse a sperimentare il percorso e 151 hanno iniziato effettivamente la sperimentazione da cui potrà derivare una certificazione delle competenze e la possibilità di accesso alla Banca dati dei servizi privati di assistenza familiare.  
   
   
AOSTA, CONVEGNO: LA VITA DOPO IL CANCRO. PERCORSI POSSIBILI DI GUARIGIONE  
 
Aosta, 4 novembre 2014 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che, Venerdì 7 novembre, alle ore 18, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, avrà luogo il convegno La vita dopo il cancro. Percorsi possibili di guarigione organizzato in collaborazione dell’Associazione V.i.o.l.a. E dell’Azienda Usl Valle d’Aosta. L’iniziativa, aperta a tutta la popolazione, vuole portare al centro dell’attenzione della società civile e del mondo sanitario la necessità della riconquista della vita piena dopo una storia di cancro e sottolinearne l’importanza di percorsi di riabilitazione fisica, psicologica e spirituale. Il convegno sarà introdotto dall’Assessore Fosson e da Raffaela Longo, Presidente dell’Associazione V.i.o.l.a.. Prenderanno poi la parola i relatori: Carmine Pinto, Direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica del Policlinico Sant’orsola-malpighi di Bologna, Presidente Eletto dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – A.i.o.m., Gemma Martino, Direttore Emerito Istituto Nazionale Tumori di Milano, Direttore scientifico Metis, Docente Scuola Italiana di Senologia e Sandro Spinsanti, Dottore in Pscicologia e Teologia, Bioeticista, Direttore dell’Istituto Giano di Roma. Moderano gli interventi Gianmauro Numico, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, Giovanni Donati, Dirigente Medico della Struttura Complessa di Chirurgia Toracica, Senologica ed Endocrinologica dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, Bioeticista e Fulvia Ferrero, Giornalista Rai – Tgr Valle d’Aosta.  
   
   
MARCHE: “PASSI D’ARGENTO”, PARTE A NOVEMBRE LA TERZA INDAGINE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE ANZIANA.  
 
Ancona, 4 novembre 2014 - Dopo due precedenti esperienze pilota effettuate nelle Marche, dal mese di novembre prenderà il via, su tutto il territorio regionale, la terza sorveglianza epidemiologica "Passi d´argento", rivolta alle persone con più di 64 anni. Ideata qualche anno fa all’interno di un progetto del ministero della Salute e delle Regioni, l’indagine registrerà, per gli ultra64enni, la qualità della vita percepita e alcuni aspetti sociali, sanitari e ambientali. Lo scopo è quello di mettere a disposizione informazioni che possano permettere di mantenere gli anziani in buona salute. Nella nostra regione saranno effettuate 1.500 interviste, condotte da personale opportunamente formato. Verranno svolte in modo continuativo e per circa un anno, sotto il coordinamento dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Agenzia regionale sanitaria, mentre, a livello territoriale, verrà coordinata dai referenti dei Centri epidemiologici delle Aree Vaste dell’Asur. “Le Marche vantano la speranza di vita alla nascita più alta in Italia e tra le più alte in Europa – afferma il presidente Gian Mario Spacca – La longevità è un valore che va gestito nelle forme corrette per trasformarla in una preziosa risorsa a beneficio della comunità. L’attuale evoluzione demografica, caratterizzata dall’allungamento della vita media e dal calo delle nascite, richiede una nuova visione della società e la necessità di monitorare lo stato di salute degli anziani per rispondere ai loro bisogni. Senza dimenticare gli aspetti economici, dal momento che migliori condizioni di salute si associano a minori costi economici socio-sanitari e, quindi, a maggiori risorse per le famiglie e la comunità. Dai dati raccolti attraverso la sorveglianza degli ultra64enni possiamo trarre indicazioni operative per promuovere la salute e gestire le patologie di questo gruppo di popolazione”. Passi d’argento è stato concepito come modello di indagine periodica, a cadenza pluriennale. Nel 2012 questa sorveglianza ha permesso di raccogliere oltre 24.000 interviste in 19 regioni italiane. L’indagine si basa sulle interviste somministrate ai soggetti scelti in modo casuale dalle liste anagrafiche. Per realizzare le 1.500 interviste previste nelle Marche, che verranno effettuate per via telefonica o faccia a faccia, è stato elaborato un questionario standardizzato. Il questionario riguarda lo stato di salute, l’attività quotidiana, l’attività sociale e gli stili di vita, eventuali cadute e loro conseguenze, dati generali socio-demografici. Completato lo studio di popolazione, le informazioni forniranno una mole di dati utili per compiere o aggiornare le scelte di carattere socio-sanitario, migliorare la vita della popolazione anziana, programmare nuovi servizi, misurare l’efficacia di iniziative già intraprese. Il sistema di sorveglianza è centrato, in particolare, su quelli che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) definisce i tre pilastri per un invecchiamento attivo: partecipazione, salute e sicurezza. Dal 1960 a oggi la speranza di vita alla nascita è in costante crescita: nelle Marche nel 2012 risultava attorno agli 81 anni per gli uomini e agli 86 per le donne. Tra circa 20 anni si attesterà rispettivamente a 84 ed 89 anni. Sempre nel 2012, circa il 23% dei marchigiani aveva più di 64 anni (contro il 21% in Italia). Questa fascia di popolazione arriverà, secondo le previsioni, al 24% sul totale dei residenti marchigiani nel 2023, fino al 28% nel 2033.  
   
   
SOCIALE: SERRACCHIANI, NON CI SIAMO DIMENTICATI DI ESSERE COMUNITÀ  
 
Medea (Go), 4 novembre 2014 - "Una struttura come questa conferma che non ci siamo dimenticati di essere una comunità". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, inaugurando la sala polifunzionale allestita nel nuovo residence per persone con autismo annesso alla "Villa S. Maria della Pace" di Medea (Go), Centro gestito dai religiosi dell´Ordine della Santissima Trinità che si occupa da molti anni dell´assistenza di persone disabili. Il residence e la sala sono stati realizzati grazie all´intervento della Regione Friuli Venezia Giulia, che da sempre - come è stato ricordato - sostiene il Centro di eccellenza di Medea. In particolare, la sala polifunzionale ha richiesto un investimento di 400 mila euro, di cui 300 mila messi a disposizione dalla Regione (legge sull´aggregazione giovanile) e il resto dall´Ordine Trinitario. "Da molti anni - ha detto la presidente - stiamo vivendo in prima linea l´emergenza della crisi, che è soprattutto emergenza del lavoro. Essere una comunità significa che dobbiamo pensare a tutti, che non dobbiamo lasciare indietro nessuno. E una struttura come questa dimostra che non ci siamo dimenticati di essere una comunità: questo Centro ci dice che siamo una comunità forte, che ha in sé le energie per superare la crisi". Assieme alla presidente Serracchiani, erano presenti all´inaugurazione l´arcivescovo di Gorizia Carlo Maria Redaelli, il provinciale dell´Ordine Trinitario padre Gino Buccarello con il direttore del Centro padre Pietro Lorusso, il sindaco di Medea Igor Godeas assieme a numerosi amministratori regionali e locali dell´Isontino. L´arcivescovo Redaelli ha parlato del Centro di Medea come di "una cosa bella, un luogo di dignità e di attenzione per la persona, dunque un segno e una luce di speranza". La realizzazione della sala polifunzionale, uno spazio concepito per attività sociali e culturali rivolte sia agli ospiti della "Villa" che al territorio, è stata in particolare promossa dall´associazione "Il Cerchio" di Medea, nata nel 2001 per contribuire, attraverso iniziative culturali e artistiche, alla socializzazione, all´integrazione e al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità. L´associazione da anni è attiva con iniziative nei settori del teatro, della danza e della poesia. Nell´occasione della cerimonia inaugurale è stato organizzato lo spettacolo "Mosaico di stelle", una serata di danza poesia e musica con la partecipazione di numerosi gruppi e artisti dell´Isontino.  
   
   
CO-MARKETING REGIONE-SPORT, IN CORSO CONTROLLI DI SARDEGNA  
 
Cagliari, 4 Novembre 2014 - Il commissario straordinario di Sardegna Promozione sta concludendo l’esame dei rapporti presentati dalle società sportive per ottenere il saldo per le azioni di co-marketing realizzate nel 2013. Stanno emergendo numerose difficoltà che potrebbero mettere in discussione alcuni di quei pagamenti e il Cagliari Calcio è una delle prime società interessate. Si tratta di problemi nati da una gestione, quella degli anni passati, tutt’altro che chiara e trasparente. "Le criticità rilevate dal Commissario di Sardegna Promozione riguardano esclusivamente il profilo amministrativo e le gestioni passate, e rischiano di danneggiare soprattutto le società sportive che hanno avuto rapporti con l´Agenzia regionale - dice l´Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi - Stiamo lavorando per onorare gli impegni assunti, perché questa situazione non mette in discussione l’importanza del co-marketing come strategia di comunicazione e promozione della Sardegna in Italia e nel mondo. Soprattutto in questa fase, in cui è scarsissima la disponibilità finanziaria della Regione, è necessario sfruttare al meglio le opportunità di promozione". A partire dall’analisi della situazione complessiva che emergerà dai nuovi approfondimenti in corso, si tratta ora di individuare regole che diano certezze a tutti i soggetti interessati, in modo da garantire che gli impegni presi dalle parti possano essere rispettati. L’attenzione che la Giunta regionale sta dedicando alle società sportive è comunque confermata dalla recente approvazione della delibera, proposta dall’assessore della Cultura, Claudia Firino, che adotta una procedura d’urgenza per accelerare la concessione dei contributi per il 2014. Questo provvedimento è stato adottato per agevolare le società in questo anno di grande difficoltà, laddove i vincoli di bilancio e di patto di stabilità hanno causato ritardi nella programmazione.