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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Novembre 2014 |
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE AVVIA UN’ INDAGINE APPROFONDITA DELLA PREVISTA ACQUISIZIONE DEL GESTORE DEL SISTEMA DI TRASMISSIONE DEL GAS GRECO DAFSE DI SOCAR |
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Bruxelles, 10 novembre 2014 - La Commissione europea ha aperto un´inchiesta per stabilire se il progetto di acquisizione del gestore del sistema di trasporto del gas greco Dafse dalla compagnia petrolifera statale dell´Azerbaigian (Socar) era coerente con il regolamento comunitario sulle fusioni. Le attività di Socar comprendono la produzione di gas naturale e la vendita di gas sul mercato a Monte in Grecia nel contesto del corridoio europeo gas sud (vedi anche Ip/13/623). Dafse possiede e gestisce la rete di trasporto del gas unico greco ad alta pressione e il singolo terminale Lng di Grecia e trasporta principalmente di gas attraverso la sua rete. La Commissione teme l´operazione restringere la concorrenza nel mercato a monte della fornitura all´ingrosso di gas naturale in Grecia, perché potrebbe consentire la nuova entità per impedire ai concorrenti da Socar di accedere alla rete di trasmissione del gas greca. L´obiettivo della Commissione è quello di garantire che la vendita di Dafse, che fa parte del programma di privatizzazione adottato dalle autorità greche per modernizzare e liberalizzare i mercati dell´energia, non vengano pregiudicati alla concorrenza e non si traduca in una multa, un aumento del prezzo del gas per i consumatori in Grecia. L´apertura di un´indagine approfondita non pregiudica l´esito della procedura. Ora la Commissione ha 90 giorni lavorativi (fino al 23 marzo 2015) per una decisione. L´inchiesta iniziale della Commissione sul mercato ha dimostrato che la nuova entità avrebbe la capacità ed essere tentati per evitare competizione gas accesso fornitori a monte per la rete di trasporto greco, per abbattere la concorrenza nel mercato a monte della fornitura all´ingrosso di gas in Grecia. La nuova entità poteva limitare l´accesso di concorrenti alla rete di trasmissione del gas greca limitando strategicamente investimenti in future estensioni delle funzionalità di importazione, tra cui un´estensione del terminale Lng e l´interconnessione tra l´Adriatico pipeline e rete Dafse. Potrebbe anche limitare il flusso di gas importato in Grecia di gestione della rete di trasmissione di gas in modo discriminatorio che promuove Socar forniture a scapito dei suoi concorrenti. L´indagine preliminare suggerisce anche che Socar avrebbe interesse a impedire concorrenti l´accesso alla rete, perché questo sarebbe vantaggioso per esso. Inoltre, il quadro normativo greco non è probabile scoraggiare la nuova entità a farlo. Questo potrebbe comportare una riduzione del numero di fornitori attuali e potenziali e la quantità di metano disponibile in Grecia, così come un aumento del prezzo del gas per i clienti. La Commissione deve ora esaminare in profondità la transazione proposta per determinare se o non questi timori iniziali sono confermati. |
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IL PROGETTO ITESLA STA SVILUPPANDO DEI MODI PER AIUTARE I GESTORI DELL´ENERGIA ELETTRICA A VALUTARE LA SICUREZZA DELLA RETE PANEUROPEA DI TRASMISSIONE DELL´ELETTRICITÀ. |
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Bruxelles, 10 novembre 2014 - Itesla, un progetto finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, sta creando dei modi per rendere più sicuri i nostri sistemi elettrici. Questo lavoro fondamentale sta ricevendo ora un significativo aiuto sotto forma di 9,7 milioni di ore processore di accesso alle strutture di Prace (Partnership for Advanced Computing). I progetti di successo sono scelti in base al loro potenziale di ottenere risultati scientifici all´avanguardia mediante l´utilizzo di supercomputer. Prace coinvolge una rete di organizzazioni sparse in 25 paesi che tutte assieme offrono un´infrastruttura paneuropea di supercomputer. Questo offre a dei progetti di ricerca selezionati l´accesso a risorse e servizi informatici e di gestione dei dati per applicazioni scientifiche e di ingegneria su larga scala al massimo livello di prestazioni. L´accesso è misurato in ore core processore. Itesla ha affrontato una forte concorrenza per ottenere l´accesso alle strutture di Prace per condurre ulteriori test ed effettuare simulazioni su casi d´uso della rete nazionale ed europea. Una prima fase di "Accesso preparatorio" ha dato al progetto 200 000 ore core processore alle strutture della Commissione per l´energia atomica (Cea) Curie in Francia. Ma adesso a Itesla è stato assegnato un accesso regolare a 9,7 milioni di ore; il periodo di accesso è iniziato a settembre 2014 e dura per un anno. Il progetto sta sviluppando dei modi per dare ai gestori dell´energia elettrica gli strumenti di cui hanno bisogno per valutare la sicurezza della rete paneuropea di distribuzione dell´elettricità, con due giorni di anticipo e fino a in tempo reale. La principale innovazione di Itesla è che esso offre simulazioni operative dinamiche della rete di trasmissione paneuropea che vengono eseguite guardando a tutti gli scenari possibili. Ci vuole una grande quantità di tempo computazionale per effettuare simulazioni dinamiche che spieghino la crescente complessità del sistema elettrico, come ad esempio la quota in aumento delle energie rinnovabili, l´introduzione dell´elettronica di potenza, e così via. Mediamente, ogni simulazione dinamica e calcolo dell´indice di sicurezza richiede circa tre minuti su Cpu all´avanguardia, e questo significa che il flusso di lavoro totale richiederebbe oltre 85 anni di calcoli su una singola unità di elaborazione (core). Con l´accesso a 10 000 core, il lavoro si riduce a tre giorni. Le risorse fornite dall´accesso regolare concesso da Prace consentirà al progetto di usare 40 000 core in parallelo. Le questioni legate alla sicurezza che interessano i sistemi di trasmissione probabilmente diventeranno sempre più impegnative nei prossimi anni. Fonti energetiche rinnovabili meno prevedibili e intermittenti costituiranno la parte principale della fornitura, la domanda sarà solo parzialmente controllabile, le linee elettriche aeree saranno più difficili da costruire e si sta avvicinando ancora di più il singolo mercato europeo per l´energia. Questi vincoli porteranno a un funzionamento più complesso del sistema, una rete che funziona più in prossimità dei suoi limiti operativi e il bisogno di un´importante revisione di regole e procedure operative. Il funzionamento dovrà essere coordinato in tutta l´Ue e gli operatori del servizio di trasmissione avranno bisogno di una "cassetta degli attrezzi" condivisa per aiutarli ad armonizzare le loro procedure. Itesla sta sviluppando questa cassetta degli attrezzi mediante una piattaforma It flessibile. Se gli operatori forniscono dati di sistema sufficienti, la cassetta degli attrezzi permetterà loro di valutare simulazioni dei loro sistemi, di sistemi regionali coordinati o dell´intero sistema paneuropeo. Per ulteriori informazioni, visitare: Itesla http://www.Itesla-project.eu/ Prace http://www.Prace-ri.eu/prace-in-a-few-words/ |
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ENI/GELA, FIRMATO AL MISE PROTOCOLLO D´INTESA: RICONVERSIONE VERDE DELLA RAFFINERIA SALVAGUARDATI TUTTI I POSTI DI LAVORO, COMPRESI QUELLI DELL´INDOTTO |
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Roma, 10 novembre 2014 - Sì alla riconversione verde della raffineria Eni di Gela che porta con sé la garanzia del mantenimento di tutti i posti di lavoro, compresi quelli dell’indotto e l´impegno all´utilizzo del sito gelese per l´insediamento di una bioraffineria nonché come base logistica per l´on e l´offshore e la nascita di un nuovo centro di alto livello per la sicurezza nel settore dei biocarburanti. Si muove lungo queste direttrici di fondo il Protocollo d´intesa firmato questa sera al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del Ministro Federica Guidi, del Vice Ministro Claudio De Vincenti e dall´Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi. Il Ministro Guidi, nell´esprimere soddisfazione per l´accordo raggiunto, ha ringraziato Azienda e Sindacati per la responsabilità dimostrata nella gestione di questa difficile vertenza che si è conclusa con un investimento strategico per la Sicilia, per il sistema energetico nazionale e per la difesa dei livelli occupazionali. A sottoscrivere il testo- limato fino all´ultimo- tutte le parti interessate dalla lunga vertenza: la Regione Sicilia con il Presidente Rosario Crocetta, il Sindaco di Gela Angelo Fasulo, l´Eni con il Chief Down Stream & Industrial Operations Officer Salvatore Sardo e il Presidente della Raffineria di Gela Claudio Zacchigna, Confindustria Sicilia, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali dei chimici e le Rsu. |
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BOLZANO: CONFERENZA SUL PICCO DEL PETROLIO E LE SUE CONSEGUENZE 11 NOVEMBRE |
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Bolzano, 10 novembre 2014 - Wolfgang Blendinger, docente universitario di geologia petrolifera, in una conferenza in programma martedì 11 novembre, alle ore 20.00, al Museo di Scienze Naturali a Bolzano parlerà dello sfruttamento del petrolio e delle possibili conseguenze sull´economia e sul modello sociale occidentale dovute al raggiungimento del cosiddetto "picco". In lingua tedesca, ingresso libero. Il cosiddetto "picco del petrolio", ovvero l´apice dello sfruttamento di tale risorsa, è già stato raggiunto. Ma che ricadute avrà sull´economia e sul nostro modello politico e sociale la crescente scarsità dell´"oro nero"? Infatti è un´illusione pensare che le energie rinnovabili o le riserve di idrocarburi non convenzionali siano in grado di sostituire il petrolio, risorsa fin´ora disponibile su larga scala e relativamente economica. Nell´ambito del ciclo di conferenze "Gas e petrolio" del Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, della questione parlerà, in lingua tedesca, martedì 11 novembre 2014, alle ore 20, al Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige Wolfgang Blendinger, professore di geologia petrolifera all´Università tecnica di Clausthal (D), in una conferenza dal titolo "Il picco del petrolio e le sue conseguenze". L´ingresso è libero. Per diversi anni Blendinger ha lavorato nell´industria petrolifera internazionale per importanti aziende quali Shell e Veba. Le sue ricerche si concentrano sull´analisi del periodo triassico nelle Dolomiti e sulla modellazione tridimensionale di giacimenti petroliferi e di gas. Info: Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web http://www.Museonatura.it/ Per saperne di più sui musei in Alto Adige: http://www.Musei-altoadige.it/ |
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SOTACARBO, UN´ALLEANZA CON LA CINA PER LA RICERCA SULL´ENERGIA PULITA. IN SARDEGNA OTTIME COMPETENZE SUL CARBONE DA VENDERE NEL RESTO DEL MONDO |
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Cagliari, 10 Novembre 2014 - Un´alleanza scientifica fra Sardegna e Cina per potenziare l´attività di ricerca nei settori dell´energia e dello sviluppo sostenibile, in particolare sull´uso sostenibile di combustibili fossili. La sancisce il protocollo d´intesa sottoscritto il 6 novembre fra Sotacarbo e Cers (China Energy Research Society) e approvato dall’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna e dall’Ambasciata cinese in Italia, che prevede lo sviluppo di diverse attività in comune per un periodo iniziale di 5 anni. "La fase dell´estrazione del carbone in Sardegna, che così come era concepita finora è chiaramente chiusa, ha lasciato nella nostra terra competenze, esperienze e know how che ora dobbiamo utilizzare per stringere partnership tecnologiche con Paesi come Cina e Stati Uniti che sul carbone puntano moltissimo, soprattutto in chiave di energia pulita per il futuro - dice l´assessore regionale a Programmazione e Bilancio Raffaele Paci - Senza essere autoreferenziali siamo consapevoli che quelle competenze rappresentano una risorsa decisiva per indirizzare l’utilizzo globale delle fonti fossili su binari sostenibili. Dobbiamo dunque studiare e sviluppare nuove tecnologie in Sardegna - conclude Paci - per venderle nel resto del mondo". I Temi Di Ricerca Comune - Tra i vari temi di ricerca individuati, che saranno oggetto della collaborazione, si possono segnalare le tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della Co2, l’ossi-combustione, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. Ambiti eterogenei e diversificati, ma in linea con le innovative linee di attività del nuovo Polo Tecnologico per l’energia pulita e con i relativi programmi di sviluppo definiti a livello nazionale e regionale. L’accordo di collaborazione scientifica tra Sotacarbo, che dal 1989 rappresenta l’Italia nel Clean Coal Centre dell’Agenzia internazionale per l’Energia, e Cers è il primo sottoscritto nell´ambito delle attività del nuovo Polo tecnologico e certifica l´importanza a livello internazionale delle attività svolte nell’ex miniera di Serbariu a Carbonia nel Centro di ricerche Sotacarbo. Le relazioni avviate con il mondo industriale e della ricerca cinese seguono un percorso analogo a quello appena avviato da Sotacarbo col Department of Energy (Doe) degli Stati Uniti, che solo un mese fa ha incontrato a Washington i vertici aziendali per porre le basi per definire termini e contenuti di una futura collaborazione. "Oggi a Pechino c´è un meeting internazionale importantissimo e, per evitare picchi di inquinamento, abbiamo dovuto chiudere metà parco macchine e metà industrie - dice il presidente del Cers Yu Xinyang - Ma queste iniziative non possono essere la soluzione. Sono accordi come quelli di oggi che tracciano la strada per risolvere il problema dell´inquinamento a lungo termine". Il Polo Di Eccellenza - Il 2 agosto 2013 il Ministero italiano dello Sviluppo Economico e la Regione Sardegna hanno firmato l´accordo per la creazione di un polo di eccellenza per la produzione di energia pulita e la costruzione di una centrale elettrica a carbone nel Sulcis con tecnologia a basso impatto ambientale. L´8 agosto 2014, il Mise, la Regione, Enea e Sotacarbo hanno firmato un accordo per un programma decennale nel nuovo polo di eccellenza sull´energia pulita. Partner del calibro del Cers, di Shenhua o del Doe garantiscono che l´eccellenza promessa dal neonato Polo tecnologico del Sulcis non resti una chimera ma abbia concretizzazione immediata. "L’accordo sottoscritto con il supporto della Giunta regionale con la China Energy Research Society è il primo passo concreto verso l’internalizzazione del Centro Ricerche Sotacarbo - dice il presidente di Sotacarbo Mario Porcu - L’attenzione dei maggiori gruppi industriali della Cina è un riconoscimento della validità dell’impostazione tecnologica e strategica voluta dalla Società, e evidenzia la capacità attrattiva, nei confronti di importanti investitori stranieri, dei progetti di ricerca avviati da Sotacarbo nel Polo tecnologico dell’Energia pulita”. L´esperienza Della Cina - La Cina basa il suo sistema elettrico sul carbone ed è il secondo produttore mondiale di Co2. E’ comunque prevista una diminuzione percentuale nell’uso di questa fonte, che però aumenterà in quantità e rimarrà, comunque, la principale del paese asiatico. Pur non avendo sottoscritto il protocollo di Kyoto, la Cina partecipa alle principali iniziative internazionali finalizzate all’incremento dell’efficienza di conversione energetica degli impianti di produzione elettrica e alla riduzione delle emissioni della Co2. |
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PROTOCOLLO SU RIGENERAZIONE URBANA. VENDOLA: "INSIEME PUBBLICO E PRIVATO" |
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Bari, 10 novembre 2014 - “Abbiamo aperto una strada nuova in Italia, che è quella di parlare del diritto ad avere una casa, senza che questo diventi la ragione per costruire nuove periferie, nuove città fantasma, nuovi ghetti degradati.”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sottoscrivendo il 6 novembre, insieme con l’Assessore alla Qualità del Territorio Angela Barbanente un Protocollo d’intesa con Anci, Ance, Abi, Politecnico e Progettisti (architetti e ingegneri) per la realizzazione di “uno strumento di valutazione per la verifica della fattibilità finanziaria degli interventi di riqualificazione urbana e territoriale che comportano il coinvolgimento di soggetti privati”. “Vogliamo spingere l’impresa edilizia – ha spiegato il Presidente Vendola – a fare business con la rigenerazione, ossia attraverso la riqualificazione del contesto urbano. Interventi che diano decoro, decenza, diritti e servizi, sapendo che ciò è importante soprattutto per le fasce più povere della popolazione. Un palazzo e un quartiere possono essere ripensati con l’efficientamento energetico, con i servizi sociali e con il social housing”. “Noi – ha continuato il Presidente Vendola – abbiamo fatto lavorare insieme il pubblico e il privato. C’è ricchezza per tutti, se siamo intelligenti. C’è ricchezza sociale, quando offri servizi o quando costruisci un bel quartiere e c’è ricchezza per gli imprenditori. Naturalmente, gli imprenditori in questi anni sono precipitati nel buco nero della crisi economica, nella difficoltà del rapporto con le banche. Oggi, con l’aiuto del Politecnico e di tutti i nostri partner, ragioniamo di quali sono le difficoltà specifiche per superarle insieme. Bisogna fare di tutto per dare un tetto in testa alle persone e bisogna fare di tutto perché attorno al tetto ci sia il verde, le scuole, gli asili nido, perché la gente possa essere accompagnata ad una convivenza migliore”. “La Regione – ha concluso Vendola – ha come bussola la tutela degli interessi delle persone che sono uomini, donne, normodotati e diversamente abili, anziani e bambini. Non dimentichiamoci che la qualità dell’abitare è legata proprio a questo: alla considerazione che le persone sono differenti. Un ascensore deve poter consentire a una persona paraplegica che vive in carrozzella, di entrare per raggiungere l’ultimo piano di un’abitazione. Sono piccole cose? No, sono le grandi cose che fanno di una civiltà, una vera civiltà ”. |
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REGIONE ABRUZZO: APPROVATO DDL PER SICUREZZA IMPIANTI TERMICI |
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L´aquila,10 novembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge in materia di "esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici" per aggiornare la normativa regionale alle nuove disposizioni dell´Ordinamento europeo e nazionale. L´obiettivo è quello di tutelare gli utilizzatori degli impianti garantendo effettiva sicurezza. La legge va a ridefinire infatti le modalità di esercizio e manutenzione degli impianti termici per la climatizzazione degli edifici. Si tratta di accertamenti che hanno come obiettivo il risparmio energetico e la riduzione dell´inquinamento atmosferico. |
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OPERE PUBBLICHE: IN ABRUZZO SONO 314 LE INCOMPIUTE |
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Pescara,10 novembre 2014 - Le opere incompiute in Abruzzo sono 314 e riguardano, In primo luogo, la viabilità stradale, ferroviaria e le infrastrutture su tutti e quattro gli ambiti provinciali. I dati sono stati illustrati dall´assessore ai Lavori pubblici, Donato Di Matteo e da Carmen Ranalli, la coautrice del "Libro bianco delle incompiute",presentato quella mattina alla stampa. Il volume di 84 pagine elenca le opere che per varia ragione non sono fruibili dalla collettività e si distinguono in "incompiute" e "non completate". Il mezzo di indagine utilizzato è stato quello dell´invio mail delle schede a tutti i comuni abruzzesi e ad altri Enti operanti sul territorio. Sui 305 comuni contattati solo il 43,28 per cento ha inviato un riscontro, e di questi circa il 40 per cento ha indicato la presenza di una o più opere incompiute. L´indice di risposta più alto spetta alla Provincia di Pescara, con l´83 per cento, il più basso alla Provincia dell´Aquila con il 33 per cento. Le aree tematiche individuate sono l´edilizia scolastica, l´edilizia sanitaria, l´edilizia sociale, culturale e di culto, l´impiantistica sportiva, il risanamento ambientale e urbano, viabilità stradale, ferroviaria, infrastrutture. Come è stato spiegato, il settore maggiormente selezionato è quello della viabilità stradale, ferroviaria e delle infrastrutture (83 selezioni), al secondo e terzo posto, con un numero di selezioni simili, si collocano il risanamento ambientale ed urbano (68 selezioni), e l´edilizia sociale e culturale e di culto (66 selezioni). Quarta per numero di selezioni (55) l´impiantistica sportiva. Penultima, con 39 selezioni l´edilizia scolastica; mentre ultima (3 selezioni e solo nella provincia di Pescara), l´edilizia sanitaria. Per quanto riguarda il numero degli interventi comunicati, la provincia che registra una maggiore richiesta dai comuni (193) è quella di Pescara, seguita da quelle di Chieti (149), L´aquila (180) e Teramo (90). "Se queste opere fossero state completate avrebbero concorso alla crescita e allo sviluppo della nostra regione". Lo ha dichiarato l´assessore Di Matteo, commentando i risultati del Libro bianco sulle incompiute. "Dopo questo rilievo - ha aggiunto - dovremo capire quali sono le opere strategiche sulle quali concentrare il nostro maggior impegno, sicuramente tra queste nell´edilizia sanitaria accanto a quella scolastica". L´assessore non ha poi nascosto la necessità di rivedere norme e regolamenti di erogazione "altrimenti non riusciremo ad invertire la tendenza delle cattedrali nel deserto". L´incompiuta che più ha impressionato Di Matteo è la Diga di Chiauci, l´invaso che insiste sul territorio molisano ma realizzata da Regione Abruzzo costata ben 100 milioni di euro. "Un´opera con un deserto intorno ? ha detto ? che deve essere per forza completata altrimenti creiamo un mostro". Le risorse ancora necessarie per il completamento ammontano a 20/30 milioni di euro. |
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UMBRIA, LEGGE DI STABILITÀ: IL GOVERNO SI DIMENTICA DELL´EMERGENZA ABITATIVA, METTE ALL´ASTA LE CASE POPOLARI E SVUOTA IL FONDO NAZIONALE PER GLI AFFITTI |
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Perugia, 10 novembre 2014 - "Per il governo Renzi l´emergenza abitativa sembra non esistere, o almeno questo si deduce leggendo la bozza della nuova legge di Stabilità, afferma l´assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti. Nel testo, infatti, il diritto alla casa sembra essere stato depennato dalle priorità dell´esecutivo, fatto gravissimo in considerazione delle tante famiglie che anche a causa della crisi rischiano di perdere la propria abitazione". Secondo gli ultimi dati Istat nel 2013 il 28,4% delle persone residenti era a rischio di povertà o esclusione sociale, e sono almeno 700 mila le famiglie che avrebbero diritto ad una casa popolare ma rimangono senza una risposta per la carenza di abitazioni da offrire da parte dei comuni. Gli sfratti per morosità crescono anno dopo anno e sono oggi il doppio rispetto a cinque anni fa. Ogni anno, in Umbria, ci sono 1200 sfratti, di cui almeno 1100 dovuti a morosità. In oltre il 70% dei casi è legato alla perdita del posto di lavoro o alla messa in cassa integrazione. "Rispetto a questo scenario drammatico, ha sottolineato l´assessore, il governo mette, per il fondo affitti, appena 50 milioni di euro invece dei 200 milioni necessari a coprire le richieste. Nello stesso tempo pensa bene di mettere in vendita il patrimonio immobiliare pubblico, anche attraverso la messa all´asta delle case popolari che dovrebbero, invece, servire a risolvere l´emergenza abitativa. Occorre una decisa inversione di tendenza rispetto all´impianto di questa legge di Stabilità, conclude Vinti, che non solo persevera nel non dare risposte concrete per arginare effetti della crisi economica, ma continua nella scellerata applicazione delle politiche di austerità che aggravano le condizioni di vita dei lavoratori, delle famiglie e delle fasce sociali più deboli". |
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OPERE PUBBLICHE IN LIGURIA, RECUPERO E REALIZZAZIONE DI TRE EDIFICI |
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Genova, 10 Novembre 2014 - "Il recupero delle due ville e la realizzazione del nuovo edificio in salita Padre Umile consentono di mettere il locazione permanente 38 alloggi con affitti contenuti. Una parte di questo intervento, realizzato in più riprese, è adiacente alle acciaierie perciò rappresenta anche la riqualificazione di un luogo molto importante, dove si è fatta la bonifica. Insieme con la prossima apertura della strada prende corpo il processo di recupero di Cornigliano". Lo ha detto, giovedì 6 novembre, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa la ristrutturazione degli immobili di salita Padre Umile ai civici 7, 5 e 3 a Genova Cornigliano, insieme con l´assessore Giovanni Boitano e l´amministratore unico di Arte Genova Vladimiro Augusti. La ristrutturazione dei tre edifici è stata commissionata da Arte Genova. I lavori per il civico 7, sono costati 1 milione 697 mila euro derivanti da fondi Arte Genova (476 mila euro), fondi regionali (396 mila euro), fondi ministeriali (169 mila euro) e fondi dalla legge regionale 10 del 2004 (654 mila euro). L´intervento per il civico 5 ha previsto un impegno di 4 milioni 509 mila euro provenienti da fondi Arte Genova (2 milioni 108 mila euro), fondi regionali (714 mila euro), fondi ministeriali (351 mila euro) e fondi da legge 10/04 (1 milione 335 mila euro). La ristrutturazione del civico 3, villa Pietra, ha comportato una spesa di 2 milioni 289 mila euro, suddivisa tra fondi Arte Genova (1 milione 287 mila euro), fondi regionali (290 mila euro), fondi ministeriali (142 mila euro) e fondi da legge 10/04. I lavori per villa Pietra e il civico numero 5 erano iniziati a marzo 2011 e si sono conclusi a metà dello scorso settembre. Gli alloggi verranno consegnati il prossimo 21 novembre insieme con quelli dell´edificio al numero 7, i cui lavori erano iniziati nel 2010 e si erano conclusi nel gennaio scorso. Gli interventi fanno parte del Piano di Recupero Urbano (Pru) di Cornigliano che prevede il recupero di una serie di edifici lungo via Padre Umile, dall´area dell´ ex cotonificio ligure sino a via del Boschetto a Coronata. L´edificio al 7 di salita Padre Umile è una tipica villa padronale dei primi del ´900 che, pur avendo subito rimaneggiamenti negli anni ha conservato le sue caratteristiche architettoniche principali ed è vincolato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici della Liguria. La sua ristrutturazione ha consentito il recupero di 6 abitazioni di varia metratura (da 40 a 80 metri quadri) in cui sono stati recuperati sia l´antico caminetto in marmo del salone principale che le inferriate e gli infissi lignei originari. Due appartamenti hanno ingresso indipendente, uno è adattabile ai portatori di handicap; gli altri quattro hanno accesso dal vano scala condominiale novecentesco, sul retro e collegato direttamente con la salita pedonale attraverso una passerella coperta. Esternamente ci sono posti auto, un cancello automatizzato e l´ingresso pedonale. Il lungo periodo tra la fine dei lavori e l´assegnazione degli alloggi è stato causato dalla tentata la vendita dell´edificio per ricavare risorse per acquisire un numero maggiore di alloggi. Le trattative si sono poi rivelate - dato l´andamento del mercato immobiliare - difficilmente realizzabili per cui si sono assegnati gli appartamenti secondo la via ordinaria. L´intervento di salita Padre Umile 5 riguarda la realizzazione di un nuovo edificio destinato a residenza sociale (Ers) sorto sul terreno dell´ex Oleificio Sbragi. Dopo aver bonificato l´ex area industriale si sono demolite le antiche strutture preesistenti, rimaste in disuso e in abbandono. La progettazione ha privilegiato il contenimento dei consumi energetici, perciò l´edificio risulta classificato in classe A. L´involucro esterno è costituito da pareti ventilate che garantiscono ottima coibentazione e comfort abitativo, inoltre è stata realizzata una centrale termica a condensazione che insieme con i pannelli fotovoltaici e solari-termici in copertura, garantisce consumi contenuti. L´edificio ha dieci piani, ospita 24 appartamenti ed è dotato di ascensore. Dodici alloggi hanno una zona giorno, con angolo cottura e una camera da letto, mentre i rimanenti hanno, oltre la zona giorno, due camere da letto e, alcuni, un balcone panoramico. Le metrature variano tra 35 e i 65 metri quadrati; ogni alloggio dispone di un posto auto nel piazzale sottostante. L´intervento al civico 3 riguarda villa Pietra, di impianto cinquecentesco, vincolata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, oggi convertita a residenza sociale in cui si sono recuperati gli affreschi settecenteschi al primo e secondo piano. L´intervento strutturale ha comportato il consolidamento delle volte, dei solai e l´integrale rifacimento della copertura con una nuova struttura lignea; inoltre si è installata una centrale termica a condensazione. Il recupero dell´edificio ha portato alla realizzazione di 8 abitazioni, con metrature dai 40 ai 100 metri quadrati. Si è infine ripristinata la viabilità di accesso al palazzo che dispone di una area di parcheggio in comune con il civico 5. |
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OPERE PUBBLICHE A GENOVA, RISTRUTTURAZIONE DI PALAZZO GRILLO, BURLANDO: “SARÀ ALBERGO E SPAZIO ESPOSITIVO” |
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Genova, 10 Novembre 2014 - "Siamo arrivati in fondo al recupero di palazzo Grillo, uno dei Rolli genovesi, patrimonio Unesco dell´umanità. Lo abbiamo ristrutturato usando anche 5 milioni di fondi residui delle Colombiane. E´ stato deciso che diventi in parte albergo e in parte uno spazio espositivo, il cui bando unico verrà emesso nelle prossime settimane, perché ovviamente non lo gestiremo come Regione. Avevamo coltivato a lungo l´ipotesi che potesse diventare sede della fondazione De André ma il dibattito si è concluso e fondazione è rimasta a Milano; abbiamo sentito che c´è interesse per l´operazione che pensiamo possa ulteriormente aiutare il processo di rivitalizzazione del centro storico". Lo ha detto oggi, giovedì 6 novembre, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa la ristrutturazione di Palazzo Grillo di piazza delle Vigne a Genova, insieme con l´assessore Giovanni Boitano, l´amministratore unico di Arte Genova Vladimiro Augusti e il progettista Enrico Pinna. La ristrutturazione del palazzo nobiliare è stata commissionata da Arte Genova per un totale di 6 milioni 405 mila euro, derivanti da fondi ministeriali (5 milioni di euro), fondi di Arte Genova (1 milione 20 mila euro) e finanziamenti da privati, condominio (385 mila euro). I lavori, iniziati a marzo 2013, si concluderanno alla fine di febbraio 2015. La nuova struttura verrà inaugurata all´inizio di aprile 2015. Il palazzo si trova nel cuore del centro storico di Genova, in piazza delle Vigne. E´ un edificio monumentale, nell´elenco dei palazzi dei Rolli dal 1588 e sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria dal 1934. Fino a vent´anni fa ospitava attività commerciali e abitazioni private ed era pesantemente degradato. L´edificio ha un volume di circa 12.500 metri cubi e cinque piani separati da diversi ammezzati. La facciata principale durante il 2003 e il 2004, in occasione di Genova capitale Europea della Cultura, è stata sottoposta a un restauro conservativo. Gran parte dei muri interni nascondono affreschi in parte coperti da pittura o carta da parati. Il recupero di Palazzo Grillo prevede una nuova destinazione d´uso ripartita in due funzioni differenti: una alberghiera, con 25 stanze, di cui 5 suite, 9 camere singole e 11 camere doppie, con accesso dall´androne del Palazzo e una espositivadi circa 400 metri quadrati, al primo piano, con accesso da un locale posto al piano terra, attualmente identificato con il numero 10 di via delle Vigne. Le zone del palazzo di maggior interesse sono: il primo piano nobile, con sale affrescate di probabile attribuzione al Bergamasco; il salone dei Busti al secondo piano nobile che contiene quattro busti in marmo e pareti affrescate; la cappella al secondo piano nobile, affrescata completamente, anche sulle pareti, con affreschi inediti e di probabile attribuzione al Piola; le stanze del Bergamasco al secondo piano nobile con l´affresco a soffitto che necessita di consolidamento e successivo restauro. |
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FVG, LAVORI PUBBL.: SBLOCCATI FONDI PER 29 OPERE, CANTIERI PER 14 MLN |
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Trieste, 10 novembre 2014 - Nel 2015 gli Enti locali potranno attivare cantieri per il valore di 14 milioni di euro. E´ il risultato della delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, che autorizza la conversione di contributi pluriennali concessi ed erogati per opere pubbliche attualmente "ferme" a causa del patto di stabilità. Il meccanismo di conversione consente agli Enti locali di destinare le annualità di contributi pluriennali già incassate e da incassarsi nel 2014 e 2015, concesse per un´opera che attualmente si trova in fase di "stallo", alla realizzazione di un intervento diverso o più limitato di quello originario, che può però essere concluso senza ricorrere a forme di indebitamento. La delibera attua per la prima volta l´art.29 della legge 13/2014 di "semplificazione in materia urbanistico-edilizia, lavori pubblici, edilizia scolastica e residenziale pubblica, mobilità, telecomunicazioni e interventi contributivi" ed accoglie le domande presentate entro lo scorso 22 settembre. Le richieste sono pervenute da 38 Enti locali e si riferiscono complessivamente a 52 opere pubbliche attualmente bloccate, che usufruiscono di contributi pluriennali per quasi 2 milioni di euro l´anno. Di queste, per ora, la Giunta regionale ha sbloccato la realizzazione di 29 opere segnalate da altrettanti Enti locali. Le restanti domande si riferiscono a situazioni non previste attualmente dalla norma, ma delle quali verrà tenuto conto successivamente. "Il meccanismo introdotto è la risposta concreta che diamo agli Enti locali per sbloccare l´utilizzo di fondi e riavviare delle progettualità - afferma l´assessore Santoro - è il primo risultato della norma di semplificazione approvata a luglio e che ora dimostra che abbiamo individuato soluzioni percorribili. Anche i casi esclusi dall´attuale normativa, potranno trovare soluzione con l´apporto costruttivo del Consiglio regionale che su questo tema sarà chiamato ancora a legiferare. Ricordo che la Legge 13 ha avuto l´approvazione unanime dell´assemblea regionale, a riprova di quanto sia interesse comune lo sblocco delle opere pubbliche e dell´economia di settore, che può fare da volano alla ripresa sul territorio". Tra i contributi ammessi a riconversione ci sono, a titolo esemplificativo, 7 rate del valore complessivo di 1,8 milioni di euro destinate originariamente ai lavori di ristrutturazione del complesso denominato ex Frigorifero del Friuli a Udine, da utilizzare per il restauro e riuso della Palazzina di ingresso dell´ex macello e realizzazione del parcheggio; 7 rate per il valore di 140 mila euro destinate originariamente alla Provincia di Pordenone per la rotatoria sulla Pedemontana occidentale a Polcenigo, da utilizzare per la pista ciclabile lungo la Strada Provinciale Sp15 del Livenza e lungo la Strada Provinciale Sp44 di Cervaro. O ancora, 4 rate del valore di 100 mila euro originariamente destinate al Comune di Fogliano Redipuglia per la copertura fotovoltaica del parcheggio del municipio e che ora il Comune potrà utilizzare per realizzare interamente gli spogliatoi della palestra delle scuole. |
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OCCUPAZIONI CASE, MARONI: AFFERMARE PRINCIPIO DI LEGALITÀ |
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Milano. 10 novembre 2014 - A Palazzo Lombardia si è svolto un incontro sul tema dell´emergenza occupazioni degli alloggi Aler, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, il presidente di Aler Milano Gian Valerio Lombardi e il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. Dopo avere ascoltato il presidente Lombardi, che ha illustrato le azioni messe a punto da Aler per liberare gli alloggi di proprietà della Regione Lombardia indebitamente occupati, nel corso della riunione è stata concordata la necessità di predisporre un piano straordinario di recupero degli alloggi, che sarà portato in Comitato provinciale per l´ordine e la sicurezza pubblica, già convocato sull´argomento lunedì in Prefettura a Milano. "L´obiettivo è affermare il principio di legalità - ha spiegato il presidente Maroni durante l´incontro -, poiché ci sono persone che hanno diritto di usufruire di questi alloggi". "E´ un diritto che oggi viene negato - ha concluso - e questo non è tollerabile". Entro Pochi Giorni Presentato Piano Per Sgomberi A Comitato Sicurezza - "Abbiamo dato incarico ad Aler di predisporre un piano straordinario di intervento per ripristinare la legalità e riconsegnare le case indebitamente occupate a chi ne ha diritto, un piano completo e complessivo che sarà presentato nei prossimi giorni alla riunione del Comitato provinciale per l´ordine e la sicurezza. Per attuare questo piano occorre la collaborazione delle Forze dell´ordine, perché gli sgomberi non li può fare Aler, e dell´assistenza dei Servizi sociali del Comune di Milano. Se, come mi auguro, tutte le Istituzioni saranno concordi, potrà partire questo piano straordinario, cui siamo pronti a dare immediata attuazione". Bulbarelli:avanti Con Recupero Alloggi Occupati - "Ancora una volta Regione Lombardia dimostra di affrontare i problemi con la forza e il coraggio che, grazie all´impegno del presidente Maroni, contraddistinguono il lavoro della Giunta". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli commenta l´incontro sul tema delle occupazioni abusive, convocato dallo stesso presidente Maroni, cui hanno partecipato anche il presidente di Aler Milano Gian Valerio Lombardi e il prefetto Francesco Paolo Tronca. "Un incontro proficuo - aggiunge Bulbarelli - durante il quale è stato deciso di attivare nel minor tempo possibile un piano straordinario di recupero degli alloggi occupati abusivamente. Ridare sicurezza ai cittadini, permettere loro di vivere senza paura deve essere il nostro obiettivo principale. Il nostro totale impegno è verso gli inquilini e contro l´illegalità". |
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CASE QUARTIERE MAZZINI, MILANO: LAVORI RIPARTONO ENTRO UN MESE |
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Milano, 10 novembre 2014 - "Grazie ad una modifica delle regole dei programmi di investimento approvata dalla Giunta, i lavori sulle case di edilizia popolare del Quartiere milanese ´Mazzini´ riprenderanno nel giro di un mese e i primi alloggi potranno essere assegnati già entro 90 giorni". Lo precisa l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, replicando a quanto riportato da un quotidiano. "Anzitutto va detto - spiega Bulbarelli - che gli alloggi in questione non possono considerarsi finiti in quanto mancano gli impianti elettrici, del gas e gli ascensori oltre ad alcuni consolidamenti statici. Di conseguenza il Comune non potrebbe rilasciare l´abitabilità ed è dunque impossibile poterli assegnare". "Questo è successo - continua l´assessore - perché l´impresa che li stava sistemando è fallita e non ha dunque potuto completare i lavori". Sbloccati Cantieri Per 1.600 Alloggi -"Lavori che - aggiunge Bulbarelli - ripartiranno grazie alla delibera che abbiamo recentemente approvato attraverso la quale vengono sbloccati gli interventi sui Contratti di Quartiere. Complessivamente consegneremo 1.600 alloggi di cui circa 700 nuovi e concluderemo i programmi di investimento su cui sono stati messi fondi regionali e ministeriali per circa 96 milioni di euro. Fra questi, ovviamente, c´è anche il completamento dei lavoro iniziati presso il Quartiere Mazzini. Il Cronoprogramma Dei Lavori - In via dei Panigarola, in particolare, gli alloggi della scala B sono già stati assegnati. Nell´arco di 30 giorni potranno essere affidati, dopo gara di appalto, i lavori sulla scala A, mentre sulle rimanenti scale che si affacciano in via Mompiani ci vorranno circa 6 mesi per le gare di appalto ed altrettanti per terminare i lavori. "Pur in un periodo di grandissime ristrettezze economiche - conclude Bulbarelli - abbiamo fatto di tutto per reperire esclusivamente dal bilancio regionale le risorse che mancavano per terminare gli alloggi e ce l´abbiamo fatta. Ora vigileremo perché non si perda altro tempo". |
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AST, SODDISFAZIONE MISE: AZIENDA MODIFICA PIANO INDUSTRIALE, STIPENDI LUNEDI’ SBLOCCATA VERTENZA, IL 10 POMERIGGIO PRIMO INCONTRO SUI CONTENUTI |
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Roma, 10 novembre 2014 - Il Ministero dello Sviluppo Economico manifesta soddisfazione per l’esito della riunione odierna dedicata alla vertenza Ast. L’azienda infatti- attraverso il suo Amministratore Delegato Lucia Morselli- accoglie le indicazioni del Governo e illustra le modifiche apportate al piano industriale e mostra la più ampia disponibilità a procedere al pagamento degli stipendi. Il sindacato dichiara di cogliere le novità ed esonera dallo sciopero tuttora in atto, le aree amministrative competenti al fine di predisporre i pagamenti che saranno erogati entro lunedì prossimo a tutti i dipendenti. Vertenza sbloccata, dunque. E lunedì pomeriggio Azienda e organizzazioni sindacali si sono già dati appuntamento per riprendere la trattativa e cominciare ad entrare nel merito del nuovo piano industriale. L’incontro di oggi, durante il quale è maturata la svolta e che si è concluso con la firma di tutte le parti in calce ad un verbale d’incontro, è stato presieduto dal Ministro Federica Guidi. Presenti anche il Vice Ministro al Mise Claudio De Vincenti, la Sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, i sindacati di categoria nazionali (con i Segretari di Fiom Maurizio Landini, Fim Marco Bentivogli, Uilm Mario Ghini, Ugl Metalmeccanici Maria Antonietta Vicaro, Fismic Paolo Di Giovine) territoriali e Rsu. |
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PROGETTO ACROSSEE: COLLEGAMENTI E RETI DI TRASPORTO NEI BALCANI 11 NOVEMBRE. AL PARLAMENTO EUROPEO WORKSHOP SULL’AVANZAMENTO LAVORI DEL PROGETTO EUROPEO PER L’OTTIMIZZAZIONE DELL’ACCESSIBILITÀ TRANSFRONTALIERA NEL SUD EST EUROPA |
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Venezia, 10 novembre 2014 – Il progetto europeo Acrossee, per la pianificazione e l’ottimizzazione dell’accessibilità transfrontaliera nel Sud Est Europa, approda a Bruxelles per presentare alcuni dei risultati raggiunti ed illustrare una proposta per l’ottimizzazione delle reti di trasporto trans-europee Ten-t nei Balcani. L’incontro, dal titolo «Razionalizzazione dei collegamenti nel Balcani occidentali – eliminazione dei colli di bottiglia e miglioramento della coesione regionale», si terrà martedì 11 novembre, dalle ore 16, presso il Parlamento Europeo. Parteciperanno, fra gli altri (programma integrale), Michael Cramer, presidente della commissione per i Trasporti del parlamento europeo, l’ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, segretario generale Cei – Central European Iniziative, Alain Baron della Direzione Generale Trasporti, e Vicente Rodriguez Saez della Direzione Generale Affari Regionali della Commissione Europea. Sito progetto www.Acrossee.net. Il convegno Acrossee, che aveva già fatto tappa a Bruxelles a giugno, segue di pochi giorni l’evento organizzato dalla Regione del Veneto (partner del progetto) il 28 ottobre a Portogruaro (Venezia) per dibattere sulle prospettive nella strategia Adriatico-ionica. A un anno dal protocollo d’intesa sulla logistica interregionale, l’appuntamento di Bruxelles vuole fare il punto sullo stato d’avanzamento del progetto che si concluderà con la conferenza finale del 5 dicembre a Vienna. «L’incontro al Parlamento Europeo vuole mettere attorno allo stesso tavolo Commissione Europea, Seeto (South East Europe Transport Observatory) e Unece (United Nations Economic Commission for Europe) per comprendere lo stato dell’arte dei trasporti nell’area dei Balcani e la loro evoluzione futura – sottolinea Alberto Cozzi, referente Cei, Lead partner di progetto –. Per questo si parlerà di Transport Treaty, l’iniziativa Flagship axes di Seeto e del progetto Ter-tem di Unece. Inoltre vogliamo raccogliere le prime idee di come il See (Sud Est Europa) evolverà nel settennato 2014-2020 e presentare i risultati principali dei progetti visto che all’area balcanica questo ha dedicato un programma di cooperazione transnazionale specifico, l’Adriatico-ionico, che sembra dedicare particolare attenzione alla tematica degli attraversamenti transfrontalieri, uno dei temi chiave del progetto Acrossee». Progetto Acrossee – Il progetto Acrossee, di cui è partner italiano l’Eurosportello del Veneto di Unioncamere Veneto, è un progetto co-finanziato dal programma di cooperazione transnazionale South East Europe con un budget totale di quasi 2,9 milioni di euro, che mira al miglioramento dell’accessibilità transfrontaliera nell´area del Sud Est Europa attraverso il coordinamento tra le amministrazioni nazionali e gli attori principali, alla luce della normativa comunitaria. Il progetto risponde ad un obiettivo generale, dal triplice valore : contribuire al dibattito sull’estensione delle Ten-t ai Balcani Occidentali rafforzando le attuali iniziative che favoriscono l´intermodalità e la co-modalità dei corridoi europei transnazionali; contribuire all’adozione di un modello comune di trasporto per tutta l´area del Sud Est Europa, integrato con il resto dell´Europa; migliorare l´accessibilità transfrontaliera dei flussi di merci. Acrossee trae origine e nasce dalla lunga esperienza maturata nel corso di un precedente progetto europeo – Seetac (South East Europe Transport Axis Cooperation), che mirava a risolvere sia problematiche di ordine amministrativo, quali la mancanza di una cooperazione istituzionale strutturata ai passaggi di frontiera, sia problematiche di ordine operativo, come l’assenza di standard condivisi in materia di protezione, sicurezza e standard ambientali nelle diversi modalità di trasporto. Sotto la guida della Central European Initiative i partner del progetto (Ministeri dei trasporti, Camere di Commercio, Università, Associazioni di Trasporti e Industria, Regioni ed istituti dedicati agli studi di trasporti) si dedicheranno inoltre ad interventi di breve periodo con lo scopo di facilitare gli scambi e circolazione ai border crossings. |
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LA MAPPA DELL’EXPORT MANIFATTURIERO LOMBARDO VALE QUASI 53 MILIARDI IN SEI MESI, IL 28% DEL TOTALE ITALIANO I MAGGIORI PARTNER MONDIALI IN QUESTO SETTORE? GERMANIA E FRANCIA |
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Milano, 10 novembre 2014 - Export manifatturiero lombardo: un giro d’affari di quasi 53 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2014 che rappresenta il 28% del totale manifatturiero italiano (+0,6% rispetto al 2013) e ben il 96% di tutte le esportazioni lombarde nel mondo. Germania, Francia e Stati Uniti i maggiori mercati di sbocco, in crescita il Regno Unito (+12%). I macchinari sono il prodotto manifatturiero lombardo più esportato per un valore che supera gli 11 miliardi di euro (+0,8%). Milano, Brescia e Bergamo le province più attive, Cremona quella che cresce di più rispetto allo scorso anno (+8,2%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2014 e 2013. Export manifatturiero per provincia lombarda: quali i maggiori partner? Per Varese: Germania e Francia, ma è in forte crescita l’Algeria che passa da 52 a quasi 159 milioni di euro. Como esporta soprattutto in Germania e Francia e sempre di più in Cina (+50,4%). Sondrio in Francia e Svizzera ma ha circa raddoppiato i rapporti con il Regno Unito (+97,9%). Milano ha come primi partner Francia e Germania ma segna un forte aumento verso il Giappone (+26,7%). Sia Bergamo che Brescia esportano principalmente in Germania e Francia ma con una crescita sostenuta verso la Cina, rispettivamente +20,7% e +21,7%. Per Pavia prime Germania e Francia e +50,8% verso Regno Unito. Cremona: Germania e Francia ma +158,4% con gli Stati Uniti. Stessa cosa per Lecco: Germania e Francia, +21,7% Stati Uniti. Mantova: Germania e Francia ma anche Russia (+8,9%). Lodi esporta soprattutto in Spagna ma anche in Francia e segna un +24,4% verso la Grecia. Monza e Brianza: Germania, Francia ma anche Svizzera (+31,9%). I prodotti del manifatturiero più esportati per provincia lombarda. Mezzi di trasporto per Varese, tessili e abbigliamento per Como (+7,2%), metalli e prodotti in metallo per Sondrio (+1,3%), Brescia (+3,4%), Cremona (+8,8%), Mantova e Lecco (+4,1%), macchinari e apparecchi per Milano (+0,1%), Bergamo (+6,1%) e Monza e Brianza (+7,4%), articoli farmaceutici per Pavia, computer e apparecchi elettronici per Lodi. Imprese lombarde “a lezione di export”, tra marketing e social. Se ne parlerà mercoledì 12 in Camera di commercio. L’export come scelta strategica dell’impresa: ma come scegliere il giusto mercato? Con quale prodotto? Quale obiettivo porsi? È questo il tema del seminario organizzato da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Qcom, nell’ambito del ciclo di incontri “Exportour Lombardia”. Tra gli argomenti trattati: come calcolare la domanda dei propri prodotti o servizi all´estero, come presentarsi sui mercati internazionali, in che modo analizzare la concorrenza, utilizzare Google, i motori di ricerca e i social network come strumenti di analisi di mercato e di pubblicità. Il seminario, a partecipazione gratuita, si terrà mercoledì 12 novembre in Camera di commercio di Milano, presso Palazzo Giureconsulti piazza Mercanti 2 (Mm Duomo), Sala Parlamentino, dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Per ulteriori informazioni: www.Promos-milano.it |
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IMPRESE, IL MOLISE AL TERZO POSTO PER NUOVE ATTIVITÀ. FRATTURA: RISPOSTA STRAORDINARIA ALLE MISURE CHE ABBIAMO MESSO IN CAMPO |
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Campobasso, 10 novembre 2014 - "Quarantuno imprese che nascono a fronte di una che chiude, il Molise è al terzo posto in Italia per capacità di reazione. Un territorio, il nostro, vivo e in grado di reinventarsi grazie agli stimoli e ai supporti che come Regione abbiamo creato con importanti e concreti strumenti di accompagnamento e finanziamento: oggi i risultati che premiano la nostra politica a favore del rafforzamento e della rinascita della realtà produttiva regionale". Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, commenta lo studio della Camera di commercio di Monza e Brianza condotto sui dati del registro delle imprese: per ogni impresa fallita, nei primi nove mesi dell´anno, in Italia ne sono nate ventisette. Da gennaio a settembre scorsi in tutto il Paese sono entrate in procedura fallimentare 10.483 aziende, mentre oltre 286 mila hanno iniziato la loro attività. "Dopo la Valle d´Aosta (65 start up per fallimento) e la Basilicata (47 nuove aziende ogni chiusura), il Molise - fa notare il governatore Frattura -, si attesta con un dato straordinario che stacca con netta evidenza la media nazionale: il nostro indice di reattività, il rapporto tra il numero di aziende fallite e le nuove iscrizioni al registro delle imprese, parla di 41 nuove attività per ogni fallimento registrato. Un risultato, questo, che è riscontro reale delle politiche che abbiamo messo in campo per favorire la crescita del nostro tessuto produttivo. I nostri cittadini hanno ritenuto, avvalendosene in termini così massicci, affidabili e utili gli strumenti che abbiamo offerto per il lancio di nuove esperienze imprenditoriali. L´indagine condotta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza è la migliore risposta che si poteva sperare, la concretizzazione nel quotidiano delle misure messe in campo dalla giunta regionale, a cominciare dal microcredito per nuove imprese costituite da giovani e meno giovani, iniziativa che abbiamo avviato grazie alla collaborazione instaurata con il Fondo europeo degli investimenti. Solo tale misura ha determinato la nascita di oltre 100 nuove attività produttive, ugualmente utile il rafforzamento deciso con il fondo di garanzia di cui una sezione l´abbiamo dedicata prettamente alle start up". Per il presidente Frattura, in conclusione, "l´incoraggiante dato registrato sulle nuove imprese è la più efficace smentita a tutti i soliti e noti gufi che ad arte dipingono il nostro Molise come una realtà di disperazione e sconfitte. A zittirli adesso arrivano numeri più che positivi". |
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ALLARME CONFARTIGIANATO PER EMBARGO RUSSO. ZAIA: “BASTA, IL VENETO CHE LAVORA COSTRETTO A PAGARE UN PREZZO TROPPO ELEVATO” |
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Venezia, 10 novembre 2014 - “Invece di battibeccare sterilmente tra loro, i presidenti del Consiglio, Matteo Renzi e quello della Commissione europea, Jean-claude Juncker, farebbero meglio a occuparsi di problemi veri come quello dell’embargo nei confronti della Russia per la questione ucraina che sta letteralmente devastando ampi settori dell’economia italiana e veneta”. Lo afferma il governatore Luca Zaia, commentando le preoccupanti cifre rese note dal presidente di Confartigianato Veneto, Giuseppe Sbalchiero, relative all’export dalla nostra regione verso Mosca. “Se il Made in Italy nella Federazione Russa è in calo del 6,6% negli ultimi dodici mesi – sottolinea Zaia – e se tra le realtà produttive più penalizzate ci sono quelle venete dell’artigianato e dell’agroalimentare, gli imprenditori e i lavoratori sappiano che a causare questa situazione disastrosa che può compromettere per sempre la loro attività, sono le scelte scellerate dell’Ue, avallate dal governo italiano”. “Non è solo una questione di convenienza ma di buonsenso, lungimiranza e capacità diplomatica – prosegue il governatore veneto –. Appare evidente, infatti, l’illogicità sotto ogni punto di vista di questo scontro innescato nei confronti della Russia che, mi pare, non abbia portato ad alcuna soluzione del problema Ucraina e per contro stia danneggiando pesantemente molti Paesi e regioni della comunità europea. Che senso ha, dunque, incaponirsi su posizioni di discutibile intransigenza, privilegiandola al dialogo tra le parti?” “Continuerò a muovermi nella direzione indicata dai provvedimenti che la Giunta veneta ha approvato esattamente un mese fa e ancor prima in una risoluzione del Consiglio regionale – conclude Zaia – per uscire da questo assurdo embargo che rappresenta una tragedia per il nostro sistema produttivo, che si poteva tranquillamente evitare”. |
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IGEA, SIGLATA INTESA TRA REGIONE SARDEGNA E SINDACATI. |
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Cagliari, 10 Novembre 2014 - Intesa tra Regione e sindacati sulla vertenza Igea. Il 6 novembre, nel palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, è stato siglato il verbale d´incontro tra assessorato dell´Industria e i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil. Il documento impegna la Regione a garantire risorse adeguate nel bilancio 2015 che consentano di sostenere la procedura concordataria e la futura riorganizzazione societaria. Per raggiungere l´obiettivo occorrerà un piano industriale che porti l´azienda a un equilibrio finanziario. Il piano, secondo quanto prevede l´intesa, dovrà consentire a Igea di svolgere l´attività prevista: in primo luogo, la messa in sicurezza delle miniere e, progressivamente, anche le attività di bonifica. A questo proposito, il verbale impegna le parti a riesaminare i problemi amministrativi sull´affidamento degli interventi di bonifica previsti nei siti minerari dismessi, con particolare riferimento ala miniera di Sos Enattos, a Lula, attraverso l’utilizzo preferenziale del personale Igea. Accordo raggiunto anche sulle retribuzioni. Le mensilità di ottobre e novembre saranno pagate entro la fine di questo mese. Per il futuro sarà esaminata anche la possibilità di utilizzare eventuali risorse derivanti da anticipo per nuove convenzioni. Il risanamento di Igea passa anche attraverso il percorso di incentivo all’esodo che dovrà concludersi entro il 2014. Intanto proseguirà l’analisi organizzativa per migliorare l’assetto complessivo della società con il coinvolgimento di nuovi tecnici e manager e il ricorso a percorsi di formazione e riqualificazione dei dipendenti. Un altro punto importante dell´accordo, infine, riguarda i lavoratori a tempo determinato a Furtei e quelli in regime di Co.co.pro. Saranno individuate le possibilità per assicurare la continuità operativa dei lavori adesso in organico. Soddisfatta l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras. "L´intesa - ha detto l´esponente della giunta Pigliaru - è l’ennesima dimostrazione che il nostro obiettivo non è quello di affossare Igea ma di trasformarla in una società con costi e ricavi in equilibrio. Qualche mese fa Igea era morta a seguito di una mancata gestione che negli anni ha portato ad accumulare 24 milioni di debiti fino ad azzerare il capitale sociale. Questa Giunta, che ha ereditato quella situazione disastrosa, ha fatto una scelta ben precisa: tenere in vita l’azienda e impegnarsi per ridarle un futuro". |
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NEL BIC DI ROVERETO LA STARTUP DEL DRONE MULTISPETTRALE CYBERFED, NUOVA AZIENDA INSEDIATA. TECNOLOGIA IN VOLO PER CONTROLLARE VIGNETI E MELETI |
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Trento, 10 novembre 2014 - Si chiama Cyberfed ed è pronta, è proprio il caso di dirlo, a spiccare il volo. Già, perché la nuova startup insediata nel Polo Tecnologico di Rovereto, negli spazi dell’incubatore d’impresa a pochi passi dal Polo Meccatronica, sta mettendo a punto un sofisticato sistema di rilevamento con drone e fotocamera multispettrale. Ad attenderla non c’è però alcuna missione da 007, ma l’obiettivo di essere di supporto all’agricoltura di precisione, controllando dall’alto, con grande rapidità e precisione, ettari di vigneti e meleti. Possibili tuttavia anche applicazioni per il monitoraggio ambientale e rilievi georeferenziati per protezione civile, forestali e geologi. L’idea è di Gian Pietro Fedrigoni, ingegnere aereonautico di Verona, formatosi al Politecnico di Torino, che ha scelto Rovereto e Trentino Sviluppo come sede ideale per far nascere la propria azienda. La sua impresa sembra una vera e propria officina, e a lui piace chiamarla così: “È qui, proprio come nelle officine, che le mie idee diventano oggetti innovativi”. Dal primo novembre scorso Gian Pietro Fedrigoni, 45 anni, si è insediato nel Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo, a Rovereto, con la sua startup chiamata Cyberfed. Ingegnere aeronautico con brevetto di volo, ha fatto della propria passione per il cielo una professione. “Entro la prossima estate avremo un prototipo – racconta – si tratta di qualcosa di più di un semplice drone: sto collaborando con un’altra azienda per sviluppare un sistema di rilevamento”. In pratica sotto il drone verrà posizionata una fotocamera multispettrale che nei voli sopra i campi servirà all’agricoltura di precisione: “I sensori misureranno le radiazioni emesse dai cloroplasti delle piante, quelle del campo Nir, molto vicine all’infrarosso – spiega Fedrigoni – poi, rielaborando i fotogrammi, sarà possibile fare una mappatura dell’indice di vigore delle piante”. Gli agronomi potranno così avere il quadro completo della maturazione dei prodotti coltivati: sapere se irrigare di più o di meno, quando occorrono dei trattamenti, se è tempo di raccogliere e così via. “Il vantaggio – prosegue Fedrigoni – è che si impiega pochissimo tempo a verificare lo stato di un appezzamento: un drone di questo tipo percorre un ettaro in tre minuti. Significa che in Trentino chi coltiva uva o mele potrà evitare di faticare controllando tutte le piante e dedicarsi ad altro. Basterà che la sera, collegato in telemetria, vale a dire da un tablet o da un computer, l’agronomo programmi il viaggio del drone per il giorno seguente”. Il costo di un drone si aggira intorno ai 9 mila euro: “Chiaramente i nostri saranno affidabili e sicuri, come previsto dalla regolamentazione Enac – chiarisce Fedrigoni – e ci occuperemo di formare chi lo acquista, organizzando un corso di utilizzo del drone e mettendo i nostri clienti in contatto con il centro Eurodrone di Cuneo, che spiegherà loro la teoria del volo. Per chi non potesse comprare un drone, sarà possibile anche prenderlo in affitto”. Per il futuro le applicazioni sono molteplici: “Con i fotogrammi multispettrali in realtà sarà molto facile usare questo drone anche per il monitoraggio ambientale. Un’altra possibilità è offerta dell’aerofotogrammetria, che consente di effettuare dei rilievi georeferenziati e di indicare con precisione latitudine e longitudine. Questi rilievi sono utili ad esempio quando si verificano grosse frane. Serviranno a geologi, forestali, protezione civile”. Laureato al Politecnico di Torino, originario di Verona, Gian Pietro Fedrigoni ha scelto Rovereto ed il Bic di Trentino Sviluppo come sede per la propria azienda: “Mi interessava un supporto verso l’internazionalizzazione – spiega - e le realtà venete e lombarde non offrivano le stesse possibilità in quest’ambito. La mia azienda dovrà cercare di lavorare sui mercati esteri. Il sistema delle agevolazioni disponibile per chi fa impresa in Trentino incentiva la partecipazione a fiere, segue l’imprenditore con percorsi mirati, lo incoraggia a dare vita a reti d’impresa”. “Senza contare il rimborso del 50% dell’affitto previsto per chi si insedia nei Bic - conclude con soddisfazione Fedrigoni - la grande chance offerta dai contatti con l’Università di Trento ed Fbk, oltre che dalla nascita del Polo Meccatronica con il trasloco in questi spazi di un istituto tecnico industriale e di un centro di formazione professionale: circoleranno molte idee”. La vera benzina del drone targato Cyberfed. |
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LAVORI VERDI, LA TOSCANA IN LIBANO CON IL PROGETTO EGREJOB |
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Firenze 10 novembre 2014 - La Toscana partecipa, in Libano, alla due giorni del progetto Egrejob, il progetto europeo di cui è capofila, approvato nel giugno 2013 per un importo di circa 1,7 milioni di euro, che mira costruire un sistema euro-mediterraneo di incubatori per i nuovi lavori generati dalla transizione verso un´economia più verde. Al centro della prima giornata è la stata creazione del Comitato Etec, un Comitato Euro-mediterraneo per la formazione e l´occupazione costituito da rappresentanti del mondo imprenditoriale, dei lavoratori, degli istituti di formazione e ricerca e delle istituzioni pubbliche locali e regionali e volto a garantite l´efficacia e la sostenibilità del percorso promosso da Egrejob. Nell´ambito degli incontri del Comitato ,che si terranno nell´arco di tutta la durata del progetto, saranno affrontati temi legati all´occupazione e ai lavori verdi. La seconda giornata Egrejob è stata dedicata alla disseminazione del progetto e delle tematiche che questo promuove: nell´evento divulgativo della mattina, aperto a tutti, vengono presentati il progetto, il partenariato (proveniente dall´Italia, Spagna, Tunisia e Libano) e le attività implementate su ciascun territorio. L´evento pomeridiano, basato su una tecnica interattiva e partecipativa, è stato finalizzato a sollecitare i soggetti chiave legati ai green jobs e le autorità locali, regionali e nazionali sul potenziale delle politiche ambientali e della green economy, non solo in termini di opportunità di lavoro ma anche di dimensione sociale, di settori economici, competenze necessarie e know how. Alla giornata divulgativa sarà presente anche l´Ambasciata italiana in Libano. |
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FRANCHISING: REGIONE LOMBARDIA SOSTIENE IL SETTORE |
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Milano, 10 novembre 2014 - "Il franchising è una delle soluzioni per affrontare il cambiamento senza stravolgere il nostro sistema commerciale tradizionale. Esso, infatti, non elimina l´autonomia del micro imprenditore, bensì, attraverso una rete, e con la gestione unitaria del brand, della logistica e dell´acquisto della merce, gli permette di affrontare nuove sfide". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, intervenendo al 29° Salone del Franchising, a Fieramilanocity, a Milano. Regione Sostiene Il Settore - "Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore - sta mettendo in atto alcune azioni di sostegno al commercio tradizionale, anche attraverso il franchising. In particolare, abbiamo predisposto una delibera, che verrà sottoposta alla Giunta nei prossimi giorni, che prevede, da un lato, l´aiuto a imprenditori e micro imprenditori per allargare la rete in Italia, anche attraverso corsi di formazione e micro credito, dall´altro, favorire l´accesso all´estero dei nostri franchisor, per avere un canale diretto di vendita dei nostri prodotti". |
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MISSIONE IN CINA, ECCO I PRIMI RISULTATI INAUGURAZIONE A SHANGHAI DELL’INCUBATORE PER LE PICCOLE IMPRESE FIORENTINE CHE VOGLIONO AFFACCIARSI SUL MERCATO CINESE |
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Firenze, 10 novembre 2014 - I risultati della missione, nata con l’obiettivo di potenziare i rapporti tra Firenze e le tre città cinesi, sono stati presentati in conferenza stampa dal sindaco. Presenti anche il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e Mario Razzanelli, incaricato dal sindaco di sostenere le relazioni culturali ed economiche con la Cina, che hanno partecipato alla missione. “Questa prima importante missione internazionale ci è servita per seminare molto, ma per anche per cominciare a raccogliere qualche frutto dalle relazioni costruite negli anni con le città di Ningbo, Nanchino e Shanghai - ha detto il sindaco Nardella -. Fra i vari risultati concreti raggiunti ci sono l’inaugurazione a Shanghai dell’incubatore per le piccole imprese fiorentine che vogliono affacciarsi sul mercato cinese: per il momento ci sono otto imprese ospitate ma l’obiettivo è portarle a 15 in breve tempo. Inoltre, per la metà dell’anno prossimo, è prevista l’inaugurazione di immobili con 10mila metri quadrati dedicati al Made in Florence e al Made in Italy”. “Un tempo si diceva che la Cina vendeva il Made in China in Italia e gli italiani portavano soldi e investimenti in Cina - ha continuato il sindaco -: stiamo lavorando per invertire questo principio. Dopo l’incontro! tra il presidente del Consiglio Renzi e il premier cinese Li Keqiang, le relazioni tra questi due grandi Paesi stanno cambiando e Firenze, con la Toscana, si è inserita in questa logica”. “Oggi sono già molti gli investimenti cinesi che stanno arrivando in Italia, a Firenze - ha aggiunto Nardella -, mentre noi siamo chiamati a portare prodotti e know how e a vendere in Cina il Made In Italy e il Made in Florence”. A proposito degli obiettivi per il futuro il sindaco Nardella ha spiegato che “sono cinque missioni cinesi a Firenze nel 2015, che ci sono già state preannunciate per presentare le opportunità di investimento nel nostro territorio, il che significa risorse economiche, posti di lavoro e l’opportunità di mettere a regime il patrimonio immobiliare di Firenze che è ad oggi inutilizzato”. “Infine - ha proseguito il sindaco - l’opportunità di una tournée del Maggio Musicale nel 2016 nelle tre città cinesi visitate, e quella di portare opere d’arte in Cina anche per favorire il turismo cinese di alto livello che spende nella nostra città”. “Abbiamo già registrato un 15% in più nel primo semestre di quest’anno per quanto riguarda il turismo cinese - ha concluso il sindaco - puntiamo per i prossimi anni a superare la media del 25%, non di un turismo mordi e fuggi, usa e getta ma turisti che spendono soldi e che hanno anche una sensibilità culturale”. “Chiedo agli imprenditori di attrezzarsi a vendere il Made in Italy e il Made in Florence, di cui c´è una gran voglia, senza ripetere alcune brutte figure del passato - ha detto Leonardo Bassilichi -. La novità è che stavolta il sistema Italia questa volta ha funzionato”. “Governo italiano, Regione Toscana e Comune hanno creato in Cina un meccanismo virtuoso, utile per le imprese. Adesso il nostro lavoro deve essere quello di non disperdere quanto è stato fatto - ha aggiunto -. Per questo chiedo a politica e istituzioni di proseguire, è la strada giusta, il metodo usato da Usa, Germania e Francia per esportare con successo il loro modell! o industr! iale”. “La missione cinese ci ha fatto toccare con mano di quanto prestigio goda il nostro Paese e la nostra cultura in Cina - ha detto Mario Razzanelli -. La delegazione ha lavorato molto e gli imprenditori e i vari soggetti che abbiamo incontrato amano la nostra città. Il popolo cinese ha bisogno di collegare la propria modernità con la cultura, con la nostra cultura”. Gli obiettivi della missione istituzionale cinese, che ha visto Comune, Regione Toscana, Camera di commercio e Università fare sistema, sono undici: 1) Sino Italian Design Exchange Center (Sviluppo dei talenti e regia delle opportunità): l’inaugurazione della prima sede del Sino Italian Design Exchange Center a Shanghai, per le imprese fiorentine (8 imprese associate in rete. Obiettivo almeno 15 entro la fine dell’anno. 400 mq nel cuore di Shanghai, all’interno della piattaforma industria creativa Unesco/comune di Shanghai). La seconda fase prevede la realizzazione di una Casa Firenze per l’insediamento nel cuore di Shanghai dei marchi emergenti, del design fiorentino, della cultura e dell’artigianato. 2) Tongji University (Firenze capitale dell’alta formazione globale): inaugurazione della mostra degli architetti italiani in Cina; firma del protocollo d’intesa per promuovere attività congiunte del Comune e dell’Università di Tongji e favorire la realizzazione del campus a Firenze; coinvolgimento di Firenze in partnership con Tongji per la valorizzazione del patrimonio culturale della provincia di Di Cinq. 3) Attrarre Investimenti (Business meeting nelle tre città): tre seminari di attrazione investimenti nelle tre tappe del viaggio: Nanchino, Ningbo e Shanghai; incontro con i vertici di Greenland Group e Fosun Group (opportunità di presentare Firenze come un contesto attrattivo per investimenti internazionali); focus su alta tecnologia, cultura, industria creativa e alta formazione e presentazione delle opportunità di trasformazione immobiliare a Firenze. 4) Investimenti Fiorentini ! In Cina (! valorizzazione del Made in Florence) Countdown al Florentia Village, alle porte di Shanghai, che aprirà il 22 gennaio 2015; firma del protocollo d’intesa tra Cccia e Liaoning Ewg Investment e organizzazione di un evento per presentare il progetto del Porto Turistico di Ningbo. 5) Villa Strozzi (la villa come magnete delle missioni cinesi per Expo 2015): Villa Strozzi diventerà un Hub per i flussi di imprenditori e creativi cinesi in visita a Expo 2015; valorizzazione del ruolo di Villa Strozzi per massimizzare e governare le delegazioni che passeranno da Firenze provenendo da Milano; prima delegazione di oltre 200 imprenditori cinesi attesa durante l’inaugurazione di Expo 2015. 6) Cultura (la passione cinese per la cultura italiana): nel 2016 tour del Maggio Musicale Fiorentino in Cina; progetto in fase di realizzazione (completamento primavera 2015) ‘the Brand Heritage Showcase’ accanto al Museo di Arte Contemporanea di Shanghai ‘The Powerhouse of Art’, ex centrale termica trasformata in un suggestivo Museo; individuazione di spazi per produzioni culturali fiorentine a Shanghai; predisposto e presentato un protocollo di partnership strategica con lo Yingkle Art Institution Co, Ltd , soggetto leader nel settore artistico in Cina, per realizzare una piattaforma comune di sviluppo delle relazioni e scambi tra artisti e opere d’arte tra Italia e Cina, in grado tra l’altro di favorire lo scambio di mostre ed Exibitions. 7) Opere D’arte Italiane In Cina (l’arte fiorentina a Shangai): la città di Firenze si offre come snodo chiave della cultura italiana per i cinesi; analisi di fattibilità sulla realizzabilità di un museo permanente di arte fiorentina a Shanghai. 8) Casa Italia A Ningbo (il nuovo padiglione espositivo italiano affidato a Firenze): rafforzato il patto di città amica con Ningbo, iniziato nel 2008. Il Sindaco di Ningbo ha offerto a Firenze la disponibilità di coordinare il lavoro di progettazione e allestimento del padiglione dedicato all’Italia nel nuovo ! quartiere! fieristico della città. 9) Nuova Città Metropolitana E Camera Di Commercio (insieme per valorizzare l’imprenditoria fiorentina): Comune e Camera di Commercio organizzeranno nel corso del 2015 una missione con le imprese fiorentine in Cina; la città metropolitana permetterà di coinvolgere eccellenze e di avviare progetti come per esempio progetti su Leonardo, la ceramica, il vino, al cibo di qualità, alla moda, valorizzando le eccellenze territoriali. 10) La Pira E Il Primo Gemellaggio Con Una Città Cinese (2015, 35 anni di gemellaggio Firenze-nanchino): manifestata da parte delle due Amministrazioni la volontà di sviluppare un programma di attività per celebrare il trentacinquesimo del gemellaggio. Il Comune di Firenze promuove il progetto di alcuni imprenditori fiorentini e figure culturali di Nanchino volto a realizzare un centro culturale sino italiano a Nanchino. 11) Promuovere La Conoscenza Di Firenze E Le Opportunita’ Di Investimento In Citta’ Attraverso I Media Cinesi: per questo numerosi giornalisti hanno seguito le varie iniziative del sindaco Nardella. Il sindaco è stato intervistato dal direttore del Ningbo Daily (quotidiano che vende 1milione di copie); dalla televisione del gruppo Tv News Channel (che comprende 6 emittenti tv locali), dall’agenzia di stampa nazionale Xinhua; dalla televisione di stato Cctv, dal giornale finanziario China Files e dal canale televisivo dell’agenzia Xinhua. La missione, organizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e finanziata in gran parte dalla Regione Toscana con i fondi messi a disposizione dall’Ue, si inserisce nell’ambito del progetto ‘Investing Tuscany’ della Regione e di Promozione Toscana, che prevede eventi internazionali di attrazione investimenti e offerte localizzative. Al Comune la missione è costata meno di 2 mila euro. |
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ISRAELE-ITALIA: IMPRESE LOMBARDE INTERESSATE A TECNOLOGIE AVANZATE |
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Milano, 10 novembre 2014 - L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha incontrato il presidente della Camera di commercio Israele Italia Ronni Benatoff, insieme al segretario generale Clelia Di Consiglio. Al centro dei colloqui la possibilità di organizzare la partecipazione di una delegazione di imprenditori lombardi del comparto agricolo a eventi ´B2b´ finalizzati allo scambio di know how su tecnologie innovative (sistemi di irrigazione, mungitura, florovivaismo). Scambio Di Know How - "Stiamo valutando la possibilità di partecipare a due eventi a Tel Aviv - ha spiegato Fava - e in Israele, con la possibilità di coinvolgere imprenditori del comparto agricolo e agroalimentare interessati a sviluppare nuove conoscenze e ad applicarle in uno dei territori, quello lombardo, con la maggior vocazione in Europa alla produzione agricola". Coinvolgere Aziende Pronte A Investire - "Stiamo dando corso a un rapporto storico di vicinanza e scambio con Israele - ha detto Fava -, che, nel 2012, aveva sottoscritto con la Lombardia un accordo bilaterale in diversi settori. Per quanto riguarda la mia competenza specifica, credo che la grande capacità tecnologica messa in campo dalle aziende che sviluppano ricerca in Israele potrebbe essere uno degli elementi di interesse per quelle imprese lombarde che si apprestano ad affrontare gli investimenti del Programma di sviluppo rurale, da qui al 2020". Collaborazione Concreta - "Un incontro utile - ha detto Benatoff -, la Lombardia è una regione importante in tanti settori, a partire dall´agricoltura, e Israele può essere un partner significativo. Credo che insieme si possa lavorare. Abbiamo parlato di due eventi specifici, nei quali mettiamo in mostra le nuove tecnologie dei settori della coltivazione, dell´irrigazione e zootecnia. Forte convergenza quindi, per portare avanti iniziative concrete di collaborazione". |
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PRESENTATA A PALAZZO VECCHIO L’ASSOCIAZIONE DI DESIGN CINESE E ITALIANO IN ITALIA UN NUOVO PONTE TRA ITALIA E CINA |
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Firenze, 10 novembre 2014 - È stata presentata, nella Sala Incontri di Palazzo Vecchio, l’Associazione di design cinese e italiano in Italia (Adci), un ente non profit vera e propria piattaforma per collegare designer e aziende sia del settore privato che pubblico. «Adoperiamo il design non solo per fare dialogare due culture ma anche i mondi dell´economia e delle imprese – ha dichiarato nel suo saluto la vicesindaca e assessora all’università e ricerca Cristina Giachi – in questo scambio sono protagoniste due realtà che hanno tradizioni importanti. Firenze perché eredita un patrimonio secolare, artistico e di pensiero, su tutto ciò che è il congegno e lo studio degli oggetti, la Cina che sempre più si sta caratterizzando come sede per eccellenza del design contemporaneo». L’adci sta organizzando la prima edizione di una mostra collettiva per le università cinesi e italiane insieme alla Nanchanghangkon University, alla Jiangxi Normal University, Zhengzhou University Lightindustry, Dalian Nationalitiesuniversity e Ied. |
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NEW GENERATIONS, I GIOVANI ARCHITETTI D´EUROPA SI RIUNISCONO A FIRENZE PROGETTI E IDEE A CONFRONTO PER COSTRUIRE LA PROFESSIONE DEL FUTURO DAL 26 AL 30 NOVEMBRE ALLA PALAZZINA REALE DI SANTA MARIA NOVELLA |
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Firenze, 10 novembre 2014 – I giovani architetti di tutta Europa si danno appuntamento a Firenze. A centinaia a fine mese approderanno nel capoluogo toscano da oltre dieci Paesi diversi, pronti a mettere a confronto esperienze, progetti e idee innovative per combattere la crisi, creare nuove opportunità di lavoro e riflettere sulle prospettive del settore. A riunirli sarà il “New Generations Festival: Futurology – Il futuro della professione”, un´iniziativa ideata dallo studio di architettura Itinerant Office e dall´associazione culturale New Generations e organizzata in collaborazione con l´Ordine e la Fondazione degli architetti di Firenze e provincia, con l´obiettivo di creare un network internazionale tra architetti ma anche creativi e artisti under 36 attraverso una serie di attività multidisciplinari, sia pratiche che teoriche, che li vedano protagonisti. Il Festival sarà ospitato alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella (piazza Stazione, angolo via Valfonda - adiacente all´ingresso della stazione centrale) nell´ultima settimana di novembre. Mercoledì 26 si apriranno workshop e laboratori a pagamento rivolti ai soli “addetti ai lavori” previa precedente iscrizione (studenti di architettura, architetti iscritti all´albo o interessati al campo dell´arte e della produzione, anche over 36). Da venerdì 28 (inaugurazione alle 20.30) fino a domenica 30 si terranno svariate occasioni di dibattito e confronto aperte a tutti sui temi dell´architettura a tutto tondo. In calendario, eventi e iniziative che conteranno sulla partecipazione di oltre 60 ospiti tra cui molti amministratori pubblici, sia locali che in arrivo dalle maggiori capitali europee. Gran parte delle attività di questa “maratona” di idee proporranno modelli sperimentali di presentazione come le Shared lecture (confronto tra due studi internazionali di architettura chiamati a costruire una conferenza di 40 minuti su un argomento comune) e i Menage à Trois (confronto tra 3 ospiti e 3 discipline su un unico tema). In scena per la prima volta alla Palazzina Reale anche le Pecha Kucha Night (il 28 e il 29 novembre dalle 20.30), serate in cui i diversi studi di architettura illustreranno le loro esperienze professionali attraverso l´omonimo format basato sulla proiezione di 20 slide mostrate per 20 secondi ciascuna, per un totale di 6 minuti e 40 secondi. Grande spazio durante il Festival sarà riservato a una collezione di video – interviste (max 5 minuti) a studenti, nuovi laureati, architetti, designer e artisti under 40. Si tratta del frutto di un anno di ricerca da parte di Itinerant Office, che attraverso questo strumento ha cercato di analizzare l´impatto della crisi sull´attività dei giovani professionisti europei. Da questo punto di vista, “Futurology” rappresenta un nuovo capitolo dello studio. Chiunque volesse può inviare fino al 14 novembre la propria clip partecipando al contest internazionale “Join the New Generations Platform”. I video saranno inseriti sul sito di New Generations e il vincitore sarà invitato a partecipare al Festival di Firenze. Tutte le iniziative del Festival si svolgeranno in lingua inglese. Quella in programma a Firenze è la Ii edizione di New Generations Festival, ospitato per la prima volta lo scorso autunno alla Fabbrica del vapore di Milano. Allora l´iniziativa chiamò a raccolta gli architetti “in erba” provenienti da Italia, Spagna e Olanda. Stavolta approderanno nel capoluogo toscano anche giovani professionisti in arrivo da Belgio, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Francia, Polonia, Portogallo, Romania e Turchia. Il Festival sostiene con forza la necessità di aprirsi a nuovi campi di investigazione, stabilendo un dialogo aperto con altre professioni che trovi risultati nuovi e imprevedibili. Oltre ai giovani architetti, l´iniziativa punta così a coinvolgere tutti i creativi – grafici, programmatori, videomaker, artisti e non solo – e i rappresentanti di tutte quelle attività e discipline che sempre più spesso “invadono” il campo dell´architettura. Tra gli interlocutori privilegiati a cui l´iniziativa intende rivolgersi ovviamente ci sono anche i neo laureati e i giovani studenti che a breve effettueranno le prime esperienze nel mondo del lavoro. “L´architettura – dice Gianpiero Venturini, curatore del New Generations Festival - si trova in mezzo a un processo di cambiamento che investe anche le altre discipline. Confronto e collaborazione diventano motori di innovazione, per la realizzazione di progetti aperti. Sono le nuove generazioni di architetti che, attraverso le loro riflessioni, porranno le basi del rinnovamento. Tema centrale di ´Futurology, il futuro della professione´ è proprio questo. La riflessione sulle trasformazioni e sul futuro dell´architettura, a contatto con personalità di rilievo impegnate in una 5 giorni di dibatti, workshop e presentazioni interdiciplinari”. “Siamo davvero orgogliosi di poter ospitare la nuova edizione del New Generations Festival – dice la presidente dell´Ordine provinciale degli architetti di Firenze Marzia Magrini - è una piattaforma di confronto ed incontro in grado di suggerire percorsi di crescita professionale innovativi ed aprire uno spiraglio nella difficile situazione vissuta in Italia da tutto il settore e in particolare dai colleghi più giovani”. “Accogliamo il Festival con entusiamo – dice il presidente della Fondazione Architetti Firenze Guido Murdolo - certi che l’arricchimento professionale degli architetti debba passare attraverso la condivisione delle singole esperienze formative e lavorative. La professione dell´architetto sta cambiando e di pari passo deve cambiare il nostro approccio verso di lei. L´architetto non è più solo un soggetto ´sociale´, ma sempre più sta diventando un soggetto ´economico´, e come tale vede accrescere la responsabilità che questo ruolo comporta”. “La nostra città – dice Elisabetta Meucci, assessore alle Politiche del territorio e patrimonio del Comune di Firenze, tra gli enti che patrocinano l´evento - accoglie con particolare interesse questa iniziativa che rappresenta un momento di crescita culturale e professionale dei giovani architetti, ma anche un’occasione per creare nuovi contatti e occasioni di lavoro – - Un arricchimento professionale con una forte carica innovativa e un approccio trasversale a diverse discipline. In questo – ha proseguito l’assessore - ritrovo il valore sociale dell’iniziativa che non ripete la ritualità di un convegno classico ma si apre al futuro con un rinnovamento che lancia segnali di speranza per i giovani professionisti”. Per quanto riguarda le iniziative in programma, i workshop privilegiano la ricerca dell´approccio pratico, con la realizzazione di attività legate all´ambito della costruzione e della sperimentazione artistica. Come accennato, avranno inizio il 26 novembre e sono riservati agli iscritti. Il workshop “Speaking corner” è dedicato alla gestione dello spazio pubblico ed è coordinato dal collettivo di architetti Orizzontale, fresco vincitore del premio per giovani architetti indetto dal museo Maxxi di Roma. Aperto a 40 persone, avrà il compito di fabbricare una struttura flessibile in legno per l´accoglienza di 60 persone che ospiterà il pubblico dei dibattiti dei giorni successivi. Il workshop “Experimental Collaborations” è invece incentrato sul tema del movimento e il suo rapporto con l´architettura. Rivolto anche a studenti provenienti dalle arti creative come la danza, il teatro e la video-arte, darà vita a una produzione in forma libera che potrà essere un´istallazione, una performance o un´architettura contemporanea. Prevista la partecipazione straordinaria della compagnia fiorentina di teatro sperimentale Codice Ivan. Associazioni culturali, rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, figure del panorama politico locale e internazionale prenderanno parte agli incontri degli Speaking corner aperti a tutti (in programma il 29 e il 30 novembre, ore 11.30 – 13/ 16.30 - 18). Al centro dei dibattiti, ci sarà soprattutto il tema della gestione dello spazio pubblico, le politiche di riqualificazione e il recupero delle aree abbandonate e degradate delle città. Tra le personalità invitate a partecipare ci sono la vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi, l´assessore allo Sviluppo locale e alle Politiche della casa della città di Lisbona Paula Marques, l´assessore al Patrimonio culturale della città di Madrid José Francisco García, l´assessore comunale alla Ricostruzione partecipata de L´aquila Fabio Pelini. Presenti alle iniziative di New Generations Marzio Cacciamani, consigliere di Ance Firenze e responsabile per l’edilizia innovativa, e Alessandro Feragalli, consigliere comunale di San Giovanni Teatino. Tra le iniziative a ingresso libero si segnalano anche gli appuntamenti di Survive Style 4 (29 – 30 novembre, ore 11.30 – 18.30) coordinati da Indira Van´t Klooster, direttore della rivista di architettura A10 e dall´architetto Jason Hilgefort, pensati per analizzare insieme a ospiti provenienti da molteplici campi il progetto architettonico dal punto di vista della sostenibilità economica con particolare attenzione alle forme di finanziamento innovative come il crowdfunding. Attesa la presenza dell´assessore al Bilancio del Comune di Firenze Lorenzo Perra, chiamato ad intervenire sul tema dei fondi e dei bandi europei, e di Jacopo Marello, tra i fondatori di Nana Bianca, che parteciperà al dibattito sui fondi collaborativi e multi-disciplinari. Tra i giovani studi di architettura che parteciperanno al Festival si ricordano, tra gli altri, gli italiani di Cityvision Magazine, gli olandesi di Zus (autori del progetto Luchtsingel, il famoso ponte urbano che collega i quartieri di Rotterdam), lo staff della piattaforma madrilena Vivero de Iniciativas Ciudadanas (Vic) che promuove a livello internazionale iniziative di cittadinanza in riferimento alla città e allo spazio pubblico e i belgi Low Architects di Anversa (conosciuti a livello internazionale per la progettazione di edifici soprattutto residenziali). Presenti anche lo studio Fala Atelier di Porto (considerato tra i più promettenti studi portoghesi partecipanti all’ultima Triennale di Lisbona, autore di progetti in Portogallo, Slovenia, Turchia), gli Space&matter di Amsterdam che a Firenze illustreranno il progetto ecosostenibile De Ceuvel (vecchie case galleggianti divenute uffici e laboratori per imprese creative e sociali, autosufficienti dal punto di vista energetico e dotati di piante che depurano il terreno dagli inquinanti) e lo studio Ateliermob di Lisbona, esperto nei processi di gestione e partecipazione per lo spazio pubblico. Le iscrizioni ai workshop possono essere effettuate sul sito www.Newgenerationsweb.com. Ulteriori informazioni su www.Ordinearchitetti.fi.it - www.Fondazionearchitettifirenze.it |
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