|
|
|
LUNEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Novembre 2014 |
 |
|
 |
LA STAMPA 3D CAMBIERÀ IL MONDO |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Quasi ogni giorno scopriamo nuove applicazioni della stampa 3D. Si sono viste parti del corpo e armi stampate in 3D, e questa settimana la Local Motors ha rivelato la prima automobile stampata in 3D, la quale potreste eventualmente scaricare e stampare da soli! Mentre un tempo rappresentava una nicchia interessante, adesso la stampa 3D - anche detta produzione additiva - è entrata a far parte del mercato dell´elettronica di consumo a prezzi relativamente accessibili. Le grandi stampanti 3D sono inoltre sempre più usate nell´industria manifatturiera per produrre oggetti di grandi dimensioni e per la produzione di massa. Si tratta di uno sviluppo rivoluzionario. Infatti, "Futurium" della Commissione europea ritiene che la stampa 3D e la manifattura digitale cambieranno il mondo in maniera simile o anche maggiore di quanto abbia fatto il Web negli ultimi dieci anni. Provate a immaginare! Perché l´effetto potrebbe essere enorme? Riducendo il costo del lavoro nella produzione manifatturiera fino a quasi zero per cento, la stampa 3D cambierà completamente l´esistente divisione del lavoro a livello internazionale. Le ripercussioni saranno enormi - la capacità manifatturiera dell´Asia e dell´Europa saranno riequilibrate. Questo ridurrà i costi della logistica e avrà un impatto considerevole sul settore dei trasporti marittimi, nonché sull´impronta di carbonio del settore. La produzione di massa sarà sostituita dalla personalizzazione di massa. Questa rivoluzione inevitabilmente comporterà enormi sfide sociali, politiche e innovative. Le politiche industriali e in materia di ricerca - inclusi i settori dei Dpi, brevetti e standard - dovranno rispondere a una nuova realtà. Molte mansioni tradizionali diventeranno obsolete, e i settori dell´istruzione e del mercato del lavoro dovranno rispondere alle nuove esigenze. Crescerà anche la domanda di nuovi materiali per stampare beni sempre più complessi, tra cui le nanotecnologie e i biomateriali geneticamente costruiti. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
MALPENSA SMART CITY MERCI: PREMIO SMAU PER L´INNOVAZIONE |
|
|
 |
|
|
Milano. 10 novembre 2014 - "Il premio ottenuto da Regione Lombardia per il progetto ´Malpensa smart city delle merci´ è la conferma che la strada dell´innovazione è la strada maestra per tutti i settori della nostra economia, compresa la logistica di un grande aeroporto come Malpensa, che si avvicina in questo modo agli scali più avanzati in Europa, nostri diretti competitor dal punto di vista economico e commerciale". È questo il commento dell´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini alla vittoria del Premio nazionale ´Smart Communities´, attribuito, nel corso di Smau 2014, al progetto ´Malpensa smart city delle merci´. Collaborazione - Il progetto è promosso da Regione Lombardia, Sea (Società esercizi aeroportuali), Anama (Associazione nazionale agenti merci aeree) e Assohandlers (Associazione nazionale operatori servizi aeroportuali di handling) con il coordinamento tecnico-scientifico del Politecnico di Milano - Cefriel. Lombardia ´Smart Region´ - "La semplificazione delle operazioni di accettazione e rilascio delle merci - ha aggiunto l´assessore - garantirà una forte riduzione dei tempi di processo. Il risultato si traduce in una migliore competitività dello scalo e in un significativo vantaggio per l´intero comparto logistico e imprenditoriale che ne utilizza i servizi, prima, durante e dopo Expo 2015". "Lombardia ´smart region´ - ha concluso - non è uno slogan, ma un obiettivo di governo, che porta risultati veri e tangibili". Ecosistema Digitale - L´ecosistema digitale ´Malpensa smart city delle merci´ è costituito da una rete di servizi Ictbased, che consentirà a tutti i protagonisti della filiera dell´import-export di utilizzare e integrare le informazioni sulla tracciabilità delle merci, semplificare le modalità di condivisione e fruizione delle informazioni e ottimizzare i tempi, i processi e le modalità di gestione delle merci. Il progetto punta a trasformare Malpensa in una Smart City delle Merci, a potenziare lo scalo lombardo e a ridurre le inefficienze procedurali che causano lungaggini e si traducono in svantaggi competitivi". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AGENDA DIGITALE: UNA GOVERNANCE CONDIVISA PER RILANCIARE LA COMPETITIVITÀ INFORMATICA TRENTINA PRONTA A FARE LA PROPRIA PARTE |
|
|
 |
|
|
Trento, 10 novembre 2014 - Una governance informata e partecipata, aperta al dialogo tra centro e territori. Questa una delle indicazioni strategiche emerse dal convegno “Agenda digitale: insieme per una governance informata e partecipata”, tenutosi a Roma lo scorso 4 novembre. L´evento è stata l´occasione per presentare i dati della seconda edizione della ricerca sull’Osservatorio Agenda Digitale, che conferma la necessità che l’Italia spinga ulteriormente l´acceleratore sul digitale per crescere come gli altri partner europei: un gap di 2 punti di Pil di investimenti in innovazione tecnologica, pari a 25 miliardi di euro, separa l´Italia dalla media europea. Da questo processo passa la capacità del paese di recuperare produttività e competitività. Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina e presidente di Assinter Italia, l’Associazione delle Società per l’Innovazione Tecnologica nelle Regioni, durante il suo intervento alla tavola rotonda, ha confermato la vocazione dei territori, fra cui il Trentino, ad essere partner per la declinazione locale delle strategie nazionali, potendo contare sulle esperienze e competenze degli oltre 5.000 professionisti dell’Ict pubblico. Alla conclusione del convegno è così stata lanciata la proposta di costituire un Forum sull’Agenda Digitale, aperto a tutti i soggetti interessati e con obiettivi ben definiti. I dati che emergono dalla seconda edizione della ricerca dell´Osservatorio Agenda Digitale, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano, non sono incoraggianti. Il Governo italiano ha adottato solo 18 dei 53 provvedimenti attuativi previsti per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale. Nel corso del convegno è stata sottolineata la necessità di migliorare in modo tempestivo il posizionamento del sistema Paese, nella consapevolezza che per tornare a crescere è necessario investire per completare la trasformazione digitale. Nei prossimi sette anni sono disponibili 1,7 miliardi di euro l’anno di fondi europei per finanziare l´Agenda Digitale italiana, a cui devono aggiungersi le risorse nazionali e anche quelle private. Occorre poi definire un piano chiaro e organico, con obiettivi definiti e azioni da realizzare, concordate e condivise fra tutti gli attori coinvolti. “Il quadro tracciato dalla ricerca è fortemente caratterizzato da una frammentazione strategica – ha detto Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina aprendo il suo intervento – e pone in primo piano la necessità di un intervento volto alla condivisione di una strategia fra i diversi interlocutori coinvolti, del centro e dei diversi territori. Solo così sarà possibile – ha continuato Clara Fresca Fantoni - impostare un modello di governance business–lead della digitalizzazione, dove le società in-house partecipate dalle Regioni possono avere un ruolo importante a supporto dell´intero sistema Paese. Esse possono aggregare la domanda pubblica, superando la frammentazione e promuovendo gestioni associate dei servizi per la diffusione degli shared services; abilitare la co-progettazione, valorizzando l’offerta del privato e promuovendo forme di collaborazione pubblico-privato. Il tutto valorizzando investimenti, competenze e asset che caratterizzano i diversi territori”. Secondo Assinter Italia, il percorso di riposizionamento che stanno compiendo le in-house regionali deve puntare a rilanciare e ampliare le competenze di chi deve valorizzare, governare e gestire l’Ict a supporto dell´innovazione nella pubblica amministrazione. “Consideriamo la formazione continua un elemento fondamentale nel campo del management e dell’innovazione digitale – ha concluso Clara Fresca Fantoni – nella consapevolezza che proprio la mancanza di competenze digitali rappresenterà nei prossimi 10 anni il principale fattore di perdita di competitività delle aziende”. Alessandro Perego, responsabile scientifico dell´Osservatorio sull´Agenda digitale, chiudendo i lavori ha lanciato la proposta di creare un Forum sull´Agenda Digitale: “un luogo inclusivo, duraturo, indipendente, apartitico, riconosciuto dalle istituzioni e dal mondo politico in cui sia possibile diffondere conoscenza e permettere la partecipazione dei diversi soggetti. Per costituirlo – ha concluso Perego – però servono una precisa volontà politica e una definizione esatta di obiettivi, durata, funzionamento, componenti e modalità di raccordo con altre iniziative, per garantire l´adeguato coinvolgimento di imprese e Pa". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SMAU PER LA PRIMA VOLTA FA TAPPA IN CALABRIA PER PRESENTARE IL MEGLIO DELL’INNOVAZIONE DEL TERRITORIO |
|
|
 |
|
|
Milano, 10 novembre 2014 - Il nuovo appuntamento di Smau con l’innovazione e il mondo della Ricerca Regionale si terrà in Calabria, il prossimo 18 e 19 novembre, presso la Fondazione Mediterranea Terina a Lamezia Terme (Cz). L’evento realizzato in collaborazione con Regione Calabria, Fincalabra e Calabriainnova sarà l’occasione per presentare l’offerta di startup e delle piccole e medie imprese innovative, frutto delle azioni del sistema dell’innovazione calabrese. “La tappa di Smau in Calabria - spiega Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau - rappresenta un nuovo passo avanti nel percorso intrapreso da Smau, attraverso il suo Roadshow, per sensibilizzare il Sistema regionale dell’innovazione sulla rilevanza strategica di un approccio orientato al mercato e alle imprese funzionale alla competitività all’interno del mercato globale con l’obiettivo di innescare un concreto cambiamento culturale, che coinvolga il mondo delle imprese, l’ecosistema dell’innovazione e il mondo istituzionale”. “La Regione Calabria - aggiunge Mario Caligiuri, Assessore regionale alla Cultura e alla Ricerca – con un +263% di crescita è prima in classifica in Italia per incremento del numero di imprese innovative in un anno (dati Infocamere). Questo risultato è l’esito di un costante lavoro di sostegno, sensibilizzazione e animazione sul fare impresa innovativa messo in campo dalla Rete Regionale dell´Innovazione, voluta dalla Regione Calabria con il progetto Calabriainnova, frutto della partnership fra la finanziaria regionale Fincalabra e Area Science Park, il Parco Scientifico e Tecnologico di Trieste. Una rete che si consolida e si arricchisce sempre più con nuove iniziative, tra cui l’appuntamento con la più importante manifestazione nazionale in tema di ricerca e innovazione che finalmente farà tappa in Calabria”. Nell’arco dei due giorni le startup calabresi più pronte per il mercato avranno a disposizione un’area espositiva e numerosi eventi di networking per raccontare la propria impresa. Inoltre un calendario di sette eventi tematici avrà il compito di favorire l’incontro e il confronto tra le piccole e medie imprese ospiti dell’evento e le startup in mostra su alcuni temi al centro del dibattito, tra cui Expo 2015 e le opportunità di business per le imprese sul territorio, internazionalizzazione, tra export e innovazione, nuovi modelli di policy della Pa per l’innovazione, webmarketing e social Media, internet degli oggetti e nuove frontiere della stampa 3D, e-Commerce, Big data e sicurezza delle informazioni. Ciascun evento ospiterà un momento di speed pitching in cui una selezione di startup presenterà in 90 secondi il proprio progetto d’impresa, un breve intervento di un relatore esperto della tematica affrontata, un ospite istituzionale calabrese che esporrà le opportunità per le imprese legate al tema dell’incontro, come ad esempio bandi e finanziamenti aperti, e un rappresentante del mondo dell’industria del digital. Il calendario degli appuntamenti inizia il 18 novembre con l’evento inaugurale di Smau Calabria che sarà anche l’occasione per consegnare il Premio Innovazione Ict ai migliori progetti di utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese e il Premio Lamarck ai più innovativi progetti di impresa delle startup presenti. Il Premio Lamarck, realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, sarà preceduto da uno speed pitching. Al link http://www.Smau.it/inquiry/questionnaire/candidatura-premio-innovazione-ict/ sono aperte da oggi le candidature per partecipare come finalisti al Premio Innovazione Ict. Il premio è riservato alle imprese calabresi di tutti i settori che hanno avviato progetti di utilizzo delle tecnologie digitali. La seconda giornata di Smau Calabria accenderà i riflettori sulle startup vincitrici del Talentlab di Calabriainnova che saranno presentate al pubblico a conclusione del percorso di accelerazione partito ad aprile 2014, che ha portato a investire circa 6 milioni di euro in 48 startup e spinoff. A completamento dei momenti istituzionali e di networking, un’area matching sarà a disposizione di visitatori ed ospiti per favorire il business networking. Sul sito Smau sarà possibile prenotare con anticipo gli appuntamenti con relatori, startup e imprese protagoniste dell’evento. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE APPROVA L´ATTO DI INDIRIZZO PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA 2015-2016 |
|
|
 |
|
|
Torino, 10 Novembre 2014 - Il documento, approvato il 6 novembre dal Consiglio regionale su proposta dell´assessore all’istruzione Giovanna Pentenero, fissa di fatto indirizzi e criteri generali per l’acquisizione o il mantenimento dell’autonomia degli istituti scolastici, per i punti di erogazione del servizio, per il dimensionamento delle scuole piemontesi e per i centri provinciali per l’istruzione degli adulti. Spetta ora alle Province raccogliere le istanze dei territori e provvedere, entro fine novembre, alla stesura dei piani provinciali da sottoporre alla Regione che ne verificherà la corrispondenza dei criteri. " Aver approvato quest´oggi in aula l´atto di indirizzo di dimensionamento scolastico - dichiara l´assessore all´Istruzione Giovanna Pentenero - vuol dire aver compreso che non si tratta di uno strumento con cui la Regione va a incidere negativamente sul territorio, al contrario permetterà di definire al meglio la programmazione della rete scolastica e dell´offerta formativa anche attraverso la creazione di istituti comprensivi, modello organizzativo già consolidato in moltissime regioni e che consentirà di sopperire al problema delle numerose reggenze. Al momento, in Piemonte, sono 120 le autonomie scolastiche senza dirigenti. È inoltre intenzione della Regione prevedere la possibilità di creare,oltre ai 10 Cpia già confermati, nuovi centri per l´istruzione per gli adulti in modo da garantire la copertura su tutto il territorio piemontese. Quello di definire i criteri per il nuovo piano di dimensionamento - conclude l’assessore - è un ruolo che è giusto che la Regione eserciti senza dover aspettare che sia il Governo ad imporre numeri e riduzioni imposte talvolta con logiche lineari e di urgenza. Siamo consapevoli dei tempi ristretti con cui le Province dovranno lavorare ma, anche alla luce dell´anticipazione delle iscrizioni previste a metà gennaio, è quanto mai necessario restare nei tempi indicati per garantire l´avvio del prossimo anno scolastico con una rete scolastica più efficiente e funzionale ad un modello educativo e di istruzione che mette al centro gli studenti”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
FORMAZIONE: SOGGETTO UNICO RESPONSABILE PER INTERO FVG |
|
|
 |
|
|
Trieste, 10 novembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato l´avviso relativo alla presentazioni di candidature per la gestione delle attività di formazione professionale rivolte ai giovani di età inferiore ai 18 anni negli anni formativi 2015-16, 2016-17 e 2017-18, così come proposto dall´assessore alla Formazione, Loredana Panariti. In questo modo si vuole individuare un unico soggetto responsabile in Friuli Venezia Giulia di programmazione, organizzazione e gestione didattica dei percorsi di istruzione e formazione professionale (Iefp) rivolti ai giovani di età inferiore ai 18 anni e dei percorsi rivolti a giovani apprendisti e finalizzati al conseguimento di una qualifica o di un diploma professionale di Iefp. Nel contempo, viene anche garantito il soddisfacimento dell´eventuale ulteriore domanda di frequenza ai percorsi di Iefp da parte degli allievi minori anche attraverso l´individuazione, di concerto con l´Ufficio scolastico regionale, di una rete di Istituti professionali di Stato disponibili a promuovere nel prossimo triennio, in regime sussidiario e senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale, un´offerta prevalentemente complementare di percorsi di Iefp. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GHERARDO COLOMBO AD AOSTA: INCONTRO-DIBATTITO TRA LIBERTA’ E TRASGRESSIONE |
|
|
 |
|
|
Aosta, 10 novembre 2014 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin e l’Assessore all’istruzione e cultura Emily Rini saranno presenti martedì 11 novembre 2014 nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale per l’incontro-dibattito con Gherardo Colombo. Tema della mattinata, dedicata in particolare ai ragazzi, ai docenti, ai dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado della Regione: Libertà, Regole e Trasgressioni. L’appuntamento con il noto ex magistrato si inserisce nel quadro delle iniziative legate alla diffusione e alla promozione di tematiche quali la legalità e la libertà che la Regione, per il tramite dell’Assessorato, della Presidenza della Regione e della Presidenza del Consiglio sta da anni proponendo ai ragazzi valdostani. «Con questo evento – dichiara l’Assessore all’istruzione e cultura Emily Rini - si intende sperimentare una nuova modalità di dialogo attivo con i ragazzi grazie alla raccolta delle loro domande e alla possibilità di interloquire con testimoni qualificati sui temi della legalità. Un´occasione per parlare del rapporto di ciascuno di noi con le regole, di libertà e responsabilità individuale, di democrazia e rispetto della dignità della persona, quali fattori essenziali per migliorare la qualità dei rapporti umani e costruire una società più giusta e inclusiva». «E’ sicuramente dai giovani – dice il Presidente della Regione Augusto Rollandin – che bisogna partire per radicare valori primari e ineludibili attraverso i quali far crescere una società che abbia rispetto per la libertà dell’individuo e al tempo stesso che ponga dei limiti a coloro che prevaricano l’indipendenza e la possibilità di scelta dell’essere umano. E’ sulla base di simili riflessioni che, come Amministrazione riteniamo che, con il coinvolgimento del mondo della scuola, si debbano sensibilizzare i nostri giovani ad affrontare momenti di incontro e di scambio attraverso i quali poter maturare una concezione più alta del vivere quotidiano». L’incontro-dibattito si terrà dalle ore 10 alle ore 12. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
SPORT A SCUOLA, LOMBARDIA: LO INSEGNERÀ PERSONALE QUALIFICATO |
|
|
 |
|
|
Milano, 10 novembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, di concerto con il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani e l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, ha approvato lo schema di convenzione tra Regione Lombardia, Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Coni Lombardia, Cip Lombardia, Anci Lombardia e Upl relativo al progetto ´A scuola di sport - Lombardia in gioco´. Il progetto relativo all´anno scolastico 2014-2015, dedicato all´educazione motoria nella scuola primaria di primo grado, sarà finanziato con quasi un milione di euro. Il Progetto Dello Scorso Anno - "Con questo provvedimento - spiega l´assessore Rossi - intendiamo promuovere, sulla base delle esperienze maturate negli anni scorsi, un´iniziativa regionale per l´implementazione del progetto pilota di alfabetizzazione motoria". "Lo scorso anno abbiamo anticipato nelle scuole primarie lombarde - sottolinea l´assessore Rossi - la realizzazione del progetto nazionale per la promozione dell´attività motoria e sportiva a scuola, attuato nella cornice del protocollo Miur-coni nazionale. In attuazione dell´Accordo di programma quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia, Regione ha sottoscritto una convenzione con il Coni regionale, mettendo a disposizione 1,3 milioni di euro, che hanno consentito di ampliare la portata del progetto nazionale". "La scelta, inoltre, di coinvolgere nell´iniziativa le realtà scolastiche in grado di integrare le risorse regionali con altre forme di cofinanziamento come i Comuni - prosegue l´assessore - ha rappresentato un valore aggiunto all´intervento, in un´ottica di compartecipazione del territorio in chiave sussidiaria". Più Sport Nelle Scuole - "Abbiamo riscontrato l´esigenza - sottolinea Rossi - di radicare più profondamente il progetto di attività sportiva nella scuola primaria nella programmazione didattica, sin dall´avvio dell´anno scolastico, e di raggiungere il maggior numero di scuole primarie possibili, rivolgendo una particolare attenzione anche agli alunni portatori di disabilità". "Nella realtà lombarda - ha aggiunto - sono presenti circa 22.000 classi: la capillare diffusione del progetto in tutte le scuole rappresenta l´obiettivo a cui tendere nel prossimo quinquennio, offrendo in tal modo l´opportunità di partecipare ad attività motorie e di gioco sport anche a quegli alunni che non praticano attività sportive al di fuori dell´ambito scolastico. Obiettivo tanto più importante, se si considera l´attuale momento di recessione economica che spinge molte famiglie a demandare solo all´istituzione scolastica il compito di educare attraverso il movimento, rinunciando alle attività in orario extrascolastico e a carattere prevalentemente sportivo a pagamento". Gli Attori Coinvolti - Le finalità di base del progetto, condiviso nell´ambito della Segreteria tecnica e del Comitato di coordinamento per l´attuazione dell´Accordo di programma quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia, è il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti sottoscrittori e aderenti dell´Adpq, e rappresentativi delle diverse Istituzioni, che interfacciano, nei loro diversi ruoli, la pratica sportiva. In particolare ciascun soggetto, coerentemente con quanto definito dall´Adpq sopra citato, parteciperà al cofinanziamento del progetto. Oltre a Regione, interverranno Coni Lombardia, Cip Lombardia, Usr, Anci Lombardia e Unione Province lombarde. Il Progetto - "Il Progetto di attività sportiva nella scuola primaria 2014-2015 - spiega l´assessore Rossi - è rivolto alle classi 1 e 2 delle scuole primarie e prevede un intervento di un´ora settimanale di un esperto laureato in Scienze Motorie, che affiancherà il docente titolare della scuola nella conduzione della lezione di Educazione Fisica una volta la settimana. La seconda ora settimanale di Educazione Fisica sarà effettuata dall´insegnante di classe. Inoltre integriamo il progetto nazionale Coni-miur ´Sport a Scuola´ per le classi terze, quarte e quinte". "Il progetto - ricorda l´assessore Rossi - avrà una durata complessiva di 20 settimane, per un totale di 20 ore distribuite nell´arco dell´anno scolastico, da definirsi nel calendario della programmazione didattica 2014-2015, a partire indicativamente dal mese di novembre 2014; oltre alle scuole, dovrà prevedere il coinvolgimento dei Comuni ed eventualmente di altri soggetti territoriali, quali società sportive locali e di zona, sia al fine di promuovere le opportunità di lavoro ai giovani laureati in scienze motorie, sia per la diffusione di attività sportive anche poco conosciute e di nuova fondazione tra i ragazzi". Le Figure Cardine Di Azione - "Saranno tre le figure cardine su cui si baserà il tutto - conclude l´assessore Rossi - oltre a un insegnante curricolare ci saranno anche un esperto e un supervisore". L´insegnante curricolare avrà il compito di programmare l´attività didattica concordata e condivisa con l´esperto, compartecipare con l´esperto di una lezione settimanale, collaborare con l´esperto nelle rilevazioni dei monitoraggi. L´esperto partecipa alla programmazione dell´attività didattica concordata e condivisa con l´insegnante titolare, mantiene un costante dialogo con il supervisore riguardo l´impostazione progettuale, svolge lezioni frontali in presenza dell´insegnante di classe, si occupa di effettuare le rilevazioni per i monitoraggi. Il supervisore, individuato tra i coordinatori provinciali di Educazione fisica, svolge l´attività di formazione territoriale, accompagna e supporta la programmazione del progetto nelle sue varie fasi. Il Cronoprogramma - Entro il 12 novembre saranno inviate dall´Ufficio scolastico regionale alle scuole le circolari con la modulistica per la presentazione delle domande. Le scuole avranno tempo fino al 21 novembre per aderire al progetto. Dal 21 al 25 novembre sarà stilata e trasmessa la graduatoria delle scuole richiedenti. Il 28 novembre gli esperti saranno abbinati alle scuole. L´avvio definitivo del progetto nelle scuole avverrà nella prima settimana di dicembre. Mantovani-aprea:con 12 Licei Sportivi Insegniamo Stili Corretti - "Si tratta di un progetto che rientra appieno nell´azione di Regione Lombardia, volta a promuovere sani e corretti stili di vita - ha commentato il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani -. Comportamenti che debbono essere appresi dalle nuove generazioni sin dai banchi di scuola". "Regione Lombardia - ha sottolineato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - è da tempo impegnata sul fronte dell´avvicinamento e coinvolgimento allo sport dei più giovani. Per l´anno scolastico 2014-2015 abbiamo dodici classi di licei sportivi, una novità importante e un´ulteriore opportunità per i nostri ragazzi". "Tra gli obiettivi che intendiamo conseguire con il provvedimento approvato oggi in Giunta - ha proseguito l´assessore Aprea - oltre a un maggior sviluppo della pratica sportiva c´è anche quello di incrementare l´ attenzione al mondo della scuola in sinergia con i principali attori istituzionali, primo fra tutto l´Ufficio scolastico regionale per la Lombardia". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO, POMERIGGI INFORMATIVI PER GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 10 novembre 2014 - I pomeriggi informativi sono organizzati dall’Ufficio orientamento scolastico e professionale. Anche quest´anno l´Ufficio orientamento scolastico e professionale organizza una serie di incontri informativi pomeridiani a Bolzano rivolti sia agli studenti delle classi Iv e V delle scuole superiori che ai loro familiari. Gli incontri si svolgeranno il 13 novembre, l´11 dicembre, l´8 gennaio, il 5 febbraio 2015, il 12 marzo, il 9 aprile ed il 14 maggio, dalle ore 14 alle 18, preso la sede dell´Ufficio orientamento scolastico e professionale, in via Andreas Hofer,18, Palazzo provinciale Viii, Iv piano (Infoteca). Non è necessaria la prenotazione. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare il sito: http://www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/orientamento-scolastico-professionale/1425.asp |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UNCEM. SCUOLA NELLE ZONE MONTANE, RURALI E INSULARI, DALLA TOSCANA UN DOCUMENTO PER IL GOVERNO SULL´INIZIATIVA “LA BUONA SCUOLA” |
|
|
 |
|
|
Firenze, 10 novembre 2014 - L´intervento del Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani. Un documento di lavoro proposto da Uncem Toscana, Regione Toscana, Ufficio Scolastico Regionale della Toscana con il confronto con i Comuni e le Scuole della Montagna toscana. È quanto è emerso a seguito di un incontro che si è svolto presso Uncem Toscana dove in videoconferenza era collegato tutto il mondo scolastico montano. La bozza di documento è stata analizzata nei contenuti e nei principi e sarà prima integrata con i contributi che arriveranno dai territori, poi presentata pubblicamente e, infine, inviata al Governo come contributo toscano all´iniziativa nazionale “La Buona Scuola” che fino al 15 novembre è aperta a “costruire insieme la buona scuola” e servirà per evidenziare la specificità dell´istruzione in montagna. I principi che guidano il documento del Governo ´La Buona Scuola´ non possono che essere condivisi – è emerso dall´incontro – perché qualità dell’istruzione, innovazione, merito devono essere i pilastri su cui si fonda una scuola di eccellenza in grado di formare i cittadini di domani. È bene ricordare però che è assolutamente necessario garantire uguali servizi e diritti a tutte le popolazioni indipendente da dove vivono o lavorano e la scuola è uno dei servizi essenziali da garantire anche alle popolazioni montane e insulare. “Le osservazioni che invieremo al Governo sulle specificità che riguardano le scuole nelle aree montane sono di particolare importanza in un momento in cui i tagli su tutti i fronti le mettono continuamente a rischio, in Toscana vorremmo invertire la tendenza e garantire ai territori montani una scuola sempre più innovativa, accreditata e con funzioni di presidio dell´intera comunità locale” ha detto il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani. “Accogliamo positivamente - aggiunge - l’idea di sviluppare, di concerto con le Regioni, piani straordinari per la connettività delle ´aree interne´ da cui poter anche sviluppare progettualità condivise. Vorremmo che un’attenzione più dettagliata fosse rivolta ai plessi scolastici ubicati nelle aree interne, arrivando a guardare a loro non più come una deroga ma come una vera e propria specificità normativa. Per questa ragione è importante che ‘La Buona Scuola’ si occupi anche delle specificità delle aree interne in cui i piccoli plessi scolastici meritano di essere sostenuti a garanzia del presidio territoriale”. Altro punto di attenzione ha riguardato le tecnologie per permettere anche a scuole con numero basso di studenti, di svilupparsi e aumentare le opportunità di scambio di buone pratiche e di relazioni. Puntare sulla qualità di queste esperienze scolastiche potrà avere effetti benefici sulla continuità didattica e sulla residenzialità nei territori più disagiati dal punto di vista infrastrutturale. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
BOLZANO: APPROFONDIMENTO SULLA “VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE DOCENTE" |
|
|
 |
|
|
Bolzano, 11 novembre 2014 - La “Valorizzazione della professione docente” è il tema al centro di una mattinata di approfondimento che si svolgerà sabato 15 novembre nell’Aula Magna della Libera Università di Bolzano. Sabato 15 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, avrà luogo nell´Aula Magna della Libera Università di Bolzano una mattinata di approfondimento dedicata ad alcuni temi correlati al percorso di riflessione sulla valorizzazione della professione docente avviato l´anno scorso dal Dipartimento Istruzione e Formazione italiana: Autonomia degli studenti, Alleanza educativa tra famiglie e docenti, Prospettive future della scuola. Anche quest´anno l´iniziativa è curata da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Dipartimento, dirigenti scolastici, docenti delle scuole di ogni ordine e grado, docenti delle scuole professionali e rappresentanti dei genitori. Prenderà parte all´incontro anche il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini. La prima edizione della manifestazione, svoltasi nell´ottobre 2013, ha riscosso un notevole interesse, registrando una partecipazione molto numerosa anche da parte di genitori e ragazzi (la documentazione è consultabile sul sito dell´Area pedagogica ( http://www.Ipbz.it/content/valorizzazione-della-professione-docente ). Per questa ragione il Dipartimento Istruzione e formazione italiana propone anche per il 2014 questo momento di confronto aperto al mondo della scuola e alla cittadinanza in cui docenti, studenti, genitori, tecnici e rappresentanti delle parti sociali possono esprimere e condividere aspettative, dubbi, proposte e critiche, in modo informale, con una modalità innovativa, non vincolata a uno schema prestabilito come avviene solitamente nei seminari e nei convegni. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
EDILIZIA SCOLASTICA, LA PROVINCIA DI TORINO APPROVA 50 INTERVENTI PER NON PERDERE RISORSE NAZIONALI E REGIONALI "LASCIAMO ALLA CITTÀ METROPOLITANA UNA RICOGNIZIONE COMPLETA" |
|
|
 |
|
|
Torino, 10 novembre 2014 - Sono oltre 50 gli interventi di edilizia scolastica che la Provincia di Torino ritiene indispensabili per garantire la sicurezza di alunni ed insegnanti negli edifici di scuola superiore del territorio: cantieri per poco meno di 16 milioni di euro, che partiranno la prossima estate, alla fine dell´anno scolastico in corso con l´utilizzo di finanziamenti regionali e statali per 11 milioni e mezzo di euro e di fondi propri dell´Ente. "Analogamente a quanto abbiamo deciso nelle scorse settimane in materia di dissesto idrogeologico - spiega il vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta - abbiamo deciso d´intesa con il sindaco metropolitano Piero Fassino di non rischiare di perdere i trasferimenti nazionali e regionali per i vincoli del patto di stabilità. La Provincia di Torino si assume la responsabilità di indicare gli interventi inderogabili ed urgenti per la sicurezza delle nostre scuole e di avviare le procedure per far partire i cantieri appena l´anno scolastico sarà terminato". Tra gli oltre 50 interventi, anche il completamento dei lavori al liceo Darwin di Rivoli. "La necessità di procedere senza indugi - aggiunge Avetta - è stata confermata dall´intensa attività di verifica condotta dagli organi preposti al controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro su mandato della Procura di Torino (Spresal e Vigili del fuoco), che ha portato alla formulazione di numerose e stringenti prescrizioni per la messa in sicurezza degli edifici scolastici cui la Provincia di Torino ha dovuto ed in molti casi dovrà far fronte con urgenza. A queste prescrizioni, si aggiungono le pressanti richieste di tutti i dirigenti scolastici: basta pensare che ogni anno ne riceviamo almeno 3.600 per interventi di manutenzione, gran parte dei quali proprio su aspetti di sicurezza all´interno degli edifici scolastici o delle aree esterne. Per questo, una ricognizione completa dell´intero patrimonio edilizio dell´Ente che si sta trasformando in Città metropolitana ha consentito alla Giunta di indicare altri interventi di manutenzione per ulteriori 20 milioni di euro. "Di fatto, la Città metropolitana al suo insediamento nel gennaio 2015 - commenta ancora Avetta - troverà un quadro puntuale sia degli interventi inderogabili, sia di quelli che si possono programmare ed avviare non appena il quadro economico lo consentirà". Va ricordato che la Provincia di Torino esegue manutenzioni e gestione di 158 edifici scolastici di cui un terzo in sedi costruite più di cinquantanni fa: sul territorio provinciale si trovano 91 istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore (di cui 46 nella città di Torino) dislocate in 158 edifici (71 a Torino città): nell´anno scolastico in corso gli studenti sono oltre 88.000 suddivisi in 3.600 classi, oltre al corpo insegnanti e al personale amministrativo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
IL "PESCE DIMENTICATO" NELLE MENSE SCOLASTICHE, ASSESSORE TOSCANA: "INVESTIMENTO NELLA SALUTE DEI BAMBINI" |
|
|
 |
|
|
Firenze 10 novembre 2014 - I prodotti del territorio nelle mense, cominciando dalle mense scolastiche: è questo il filo conduttore di progetti come "Mens(a) sana in corpore sano", l´iniziativa i cui risultati sono stati presentati a Firenze, nei locali di Toscana Promozione, volta a promuovere il "pesce dimenticato" come alimento per i bambini. "Siamo molto soddisfatti – ha commentato l´assessore all´agricoltura, caccia e pesca della Regione, Gianni Salvadori – perchè questo progetto ha avuto successo in tante scuole dell´infanzia e primarie della Toscana. I bambini e gli insegnanti hanno apprezzato la qualità del "pesce dimenticato", pescato nel mare toscano, molto di più del pesce, generalmente surgelato e pescato nell´oceano, che viene servito di solito nelle mense e che, molto frequentemente, i bambini rifiutano. Grazie a questo progetto – ha sottolineato Salvadori – che porta avanti la riscoperta del "pesce dimenticato" dei nostri mari, su cui la Regione è impegnata da alcuni anni, si fanno riscoprire ai bambini i sapori dei prodotti locali, che sono di qualità e che sono genuini, e si compie un vero e proprio investimento nella salute delle giovani generazioni." L´assessore ha inoltre sottolineato un altro aspetto importante per la Toscana, ricordando come proprio la Regione abbia promosso un protocollo d´intesa per incentivare il consumo di prodotti locali nelle mense. "Incentivando l´uso di prodotti agroalimentari del territorio, e dunque anche del nostro mare – fa notare Salvadori- si aiuta l´affermarsi di un circuito virtuoso, che fa bene alla salute, fa bene all´ambiente e fa bene all´economia della Toscana. Per queste ragioni abbiamo sostenuto questo progetto e continueremo a incentivare azioni virtuose che puntano a valorizzare, fin dalla più tenera età, i prodotti, buoni e di qualità, del territorio." |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DISASTRO CARRIONE, ROSSI ISTITUISCE COMMISSIONE REGIONALE DI INDAGINE. AL VIA 215 OPERE SBLOCCATE |
|
|
 |
|
|
Firenze 10 novembre 2014 – Una commissione d´inchiesta amministrativa allo scopo di individuare le cause e accertare le responsabilità del cedimento dell´argine in calcestruzzo del Carrione, che ha provocato l´alluvione di Marina di Carrara. La dichiarazione dell´emergenza regionale per gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza idraulica, per far partire immediatamente con procedura negoziale 215 interventi per 127,5 milioni. Una collaborazione con le Università toscane per completare e proseguire lo studio sulla stabilità e la sicurezza degli argini in terra e in calcestruzzo di tutta la regione. Sono queste, in estrema sintesi, le decisioni annunciate oggi dal presidente Enrico Rossi che, dopo aver visitato ieri le zone disastrate, ha lavorato oggi con i tecnici regionali per mettere a punto la relativa delibera di giunta. "La situazione – ha detto Rossi alla stampa – è giunta a livelli insostenibili. L´emergenza legata alle alluvioni è a tutti gli effetti diventata vera e propria emergenza democratica, perché la fiducia dei cittadini nelle istituzioni non tiene più, è come un fiume che ha rotto gli argini e dilaga in forme preoccupanti. Il patto che lega stato e cittadini è fondato proprio sulla sicurezza, della vita e delle proprietà, che lo stato deve garantire". Riferendosi al problema dell´argine del Carrione il presidente si è detto "indignato e senza parole", ha parlato di un "argine non imbrigliato e, sembra, non conforme al progetto. Cosa che fa un po´ rabbrividire". "Voglio reagire – ha proseguito - assumendomi il massimo di responsabilità e facendo cose mai fatte finora". La prima decisione riguarda la formazione di una Commissione di inchiesta amministrativa, allo scopo di individuare, nell´arco di 15 giorni, le cause del disastro e accertare le responsabilità della costruzione del muro di contenimento del Carrione. Sarà presieduta dall´avvocato Lucia Bora, responsabile dell´Avvocatura regionale, e composta dalla dottoressa Ivana Malvaso, responsabile dell´ufficio ufficio contratti e appalti, dall´ingegnere Simone Nepi del Genio civile di Toscana Centro e dalla dottoressa Silvia Carignani della Direzione generale della presidenza. "Ci riserviamo di procedere ad una azione di risarcimento civile per danno – ha detto il presidente - perché la Regione ha finanziato la realizzazione dell´argine con 4 milioni. Collaboreremo anche con la Procura per gli aspetti penali". "Dopo la verifica che abbiamo svolto negli anni scorsi in seguito alla rottura dell´argine del Serchio sullo stato della consistenza e della solidità di tutti gli argini costruiti in terra in Toscana, attiverò una collaborazione con le Università per una verifica delle altre situazioni, in particolare come in questo caso argini in cemento amato, allo scopo di costruire una graduatoria di interventi e rassicurare i cittadini di altre zone della regione" "Terzo punto – ha detto Rossi - dichiarerò l´emergenza regionale. Ormai questi eventi non sono puntuali e circoscritti nel tempo, ma si ripetono e interessano tutto il nostro territorio. Insieme ai nostri tecnici abbiamo passato in rassegna tutti gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza funzionali alla mitigazione del rischio idraulico già progettati e finanziati: sono 215 opere con importo inferiore a 5 milioni, per un totale di 140 milioni, tre quarti regionali, per un importo medio di 600 mila euro. Con una delibera che li elencherà ne dichiareremo l´estrema urgenza e sulla base di un progetto definitivo o anche di massima si potranno chiamare per ciascuna opera dieci imprese, fare una trattativa negoziata e procedere così all´affidamento dei lavori. Seguendo questa procedura, resa possibile dalla recente modifica della nostra legge della Protezione civile e dallo Sblocca Italia, queste opere potranno essere in grandissima parte appaltate entro tre mesi e i lavori avviati nei primi mesi del 2015. Ogni opera ha un responsabile del procedimento, li chiameremo tutti qui e indicheremo come comportarsi per fare gli appalti nel più breve tempo possibile". "Mi assumo così una responsabilità di non poco conto, ma a questo mi sento obbligato. Daremo un vero e proprio colpo alla burocrazia. Non ci sono eguali nel panorama italiano. I disastri dipendono in parte da cambiamenti climatici, ma anche e soprattutto da una "santa alleanza" tra finanza e mattone che dura da trent´anni. Noi l´abbiamo combattuta, stabilendo la non edificabilità nelle zone a rischio idraulico P4, con la Legge 1 che blocca il consumo di suolo e con il Piano paesaggistico che approveremo. Provvedimenti che costituiscono una svolta senza precedenti in Italia nel governo del territorio e che per i prossimi trent´anni pongono le condizioni perché il dissesto e lo stupro del nostro territorio non abbia più a verificarsi". Il presidente Rossi ha concluso con le due richieste al governo. La prima è l´attribuzione ai presidenti di Regione dei poteri di commissario governativo: "Queste opere che avviamo – ha infatti osservato - possono essere bloccate sul punto degli espropri. Se governo ci conferisse poteri di commissario di governo neanche privati potrebbero più fermarle con i ricorso al Tar ". La seconda è la collocazione degli interventi di questo tipo fuori del patto stabilità. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: RIPROGRAMMAZIONE INTERVENTI BONIFICHE |
|
|
 |
|
|
Milano, 10 novembre 2014 - La Giunta regionale della Lombardia nella seduta odierna ha deliberato, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, la riprogrammazione dei fondi destinati al "Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati". L´impegno Di Regione - "Dalla prima metà degli Novanta la Regione Lombardia ha bonificato 1.396 siti e ha investito circa 250 milioni di euro che si sommano ai 80 milioni arrivati nello stesso periodo da Roma - spiega Terzi -. Gli interventi programmati oggi sono un ulteriore tassello della sensibilità della Regione in ambito ambientale". Intervento Complessivo - "Con la delibera di oggi si attua una riprogrammazione complessiva dei finanziamenti sulle bonifiche - chiosa Terzi-: abbiamo destinato 1,5 mln al secondo lotto dell´area ex Fibronit di Broni, in modo da coprire l´importo complessivo di 12,5 mln di euro di cui 11 mln saranno resi disponibili, a seguito di modifica di un Accordo di programma quadro sull´Ambiente, dal ministero dell´Ambiente, e 1,5 da Regione Lombardia, con la possibilità di appaltare a breve l´intero secondo lotto, che porta a conclusione la bonifica di un´area prioritaria contaminata da amianto. La delibera - prosegue l´assessore - prevede inoltre di destinare ulteriori 150.000 euro ad Arpa per completare le analisi del pcb nelle aree esterne del Sin di Brescia Caffaro. Inoltre anticipiamo a quest´anno le somme per la bonifica dei lotti 2 e 3 dell´area Sif (Società italiana forfurolo)di Valle Lomellina(pv) e per messa in sicurezza di un´area contaminata sul torrente Staffora nel Comune di Varzi(pv)". Finalità - La deliberazione ha come obiettivo la necessità di ottimizzare le risorse finanziarie assegnate alle Amministrazioni comunali, in sostituzione ai privati inadempienti, per la realizzazione ´ex officio´ degli interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree contaminate a fronte dell´esigenza di rivedere la tempistica di alcuni interventi in riferimento allo sviluppo dei lavori finanziati e alle disponibilità finanziarie assegnate nelle annualità 2014/2016. Impatto Territoriale - I soggetti destinatari sono Amministrazioni comunali, Amministrazioni Provinciali, Enti del Sistema regionale. Il provvedimento di Giunta prevede inoltre nell´ambito della rimodulazione delle risorse finanziarie, il finanziamento di interventi integrativi di caratterizzazione delle aree esterne al S.i.n. ´Brescia Caffaro´, da parte di Arpa Lombardia, nonché il finanziamento, ad integrazione delle risorse statali, al Comune di Broni, per la bonifica dell´area del S.i.n. Ex Fibronit. 5 Sin - "La Lombardia purtroppo conta ben cinque siti di interesse nazionale - ammette la titolare regionale all´Ambiente - tra cui la Caffaro di Brescia, il Polo Chimico di Mantova e l´ex Fibronit a Broni, l´area ex Sisas di Rodano Pioltello e le aree ex Falck di Sesto S.giovanni. Purtroppo le risorse scarseggiano, la Regione Lombardia da sola ha fatto tanto, stanziando cifre importanti negli anni. Per mettere in sicurezza i territori - conclude l´assessore Terzi - dovrebbero arrivare più soldi da Roma, visto anche quanto versiamo di tasse: meno tecnicismi e maggiore velocità nei tempi di stanziamento ed erogazione nei finanziamenti". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
REGIONE VENETO FINANZIA PROGETTI DI STUDIO E VALORIZZAZIONE DELLE TEGNúE DI CHIOGGIA |
|
|
 |
|
|
Venezia, 10 novembre 2014 - La Regione ha disposto di finanziare la continuazione del "Progetto Tegnùe" del comune di Chioggia per la valorizzazione e gestione della zona Sic delle Tegnùe e il completamento della campagna di campionamento sui poriferi di questa stessa zona di tutela biologica. Ne ha dato comunicazione l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, precisando che l’impegno finanziario a carico della Regione sarà di 100 mila euro, in attuazione della specifica normativa (L.r. N. 17/2007) per la tutela, la promozione e lo sviluppo della zona costiera del Veneto e per la creazione di zone di tutela biologica marina (Z.t.b.) con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente marino costiero. “Questa legge – aggiunge Conte - per quanto riguarda gli interventi finanziabili prevede che la giunta regionale sia autorizzata, tra le varie azioni da svolgere per la tutela, la promozione e lo sviluppo della zona costiera del Veneto, ad acquisire studi scientifici, programmi di ricerca e monitoraggi volti a verificare la peculiarità delle caratteristiche biologiche e strutturali che rendono le aree individuate idonee per la riproduzione di varie specie marine di importanza economico-commerciale e per le attività di ricerca scientifica nonché gli esiti conseguiti sull’accrescimento delle specie ittiche. Le Tegnùe sono uno degli habitat marini di maggior pregio del litorale veneto”. Tra le proposte progettuali pervenute, la giunta veneta ha finanziato il “Progetto Tegnùe. Follow up” del comune di Chioggia, che prevede attività di coordinamento e comunicazione del Sic Tegnùe e attività per garantire la piena funzionalità e fruibilità delle attrezzature posizionate in quest’area marina. L’altro progetto finanziato è la campagna di campionamento sui poriferi presenti nelle Tegnùe, che prevede di completare il lavoro di classificazione dei dati già disponibili (oltre 4.000 foto), realizzare un database con tutte le specie catalogate e pubblicare i dati sul web. Sarà inoltre realizzato un manuale divulgativo e specifico. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ENTI LOCALI: REGIONE FVG SOSTIENE DISTACCAMENTO VVF A SACILE |
|
|
 |
|
|
Trieste, 10 novembre 2014 - Pieno sostegno della Regione all´insediamento del distaccamento dei Vigili del Fuoco (Vvf) nel comune di Sacile, istituito dal ministero dell´Interno nell´ambito del progetto Soccorso Italia in 20 Minuti. In via provvisoria, l´unità operativa verrà collocata in località San Giovanni del Tempio, in un´area di 3.700 metri quadrati complessivi già destinata alla Protezione civile che, in questo modo, metterà i propri spazi a disposizione dei pompieri non appena verranno completati (si stima entro fine anno) i lavori di recupero e adeguamento delle strutture dedicate. La soluzione, considerata temporanea in attesa dell´auspicato sblocco del finanziamento regionale di 1,6 milioni di euro, attualmente fermo nelle casse comunali in virtù del patto di stabilità nonostante sia destinato alla realizzazione del distaccamento dei Vigili del Fuoco, è stata condivisa oggi a Trieste, nel corso di un incontro svoltosi in Consiglio regionale, dall´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, e dal vicesindaco di Sacile, Vannia Gava. Tale sito, è stato detto, risulta baricentrico rispetto al territorio contermine e, dando vita ad una sorta di cittadella della sicurezza, potrà garantire copertura ai comuni di Sacile, Caneva, Fontanafredda e Brugnera. La contiguità con la sede della Protezione civile, hanno infatti rilevato Panontin e Gava, risulterà indubbiamente utile in occasione di eventi che prevedono l´intervento coordinato dei soccorsi. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO AD ANCONA SUD, LA REGIONE INVITA LA PROVINCIA A SOTTOSCRIVERE L’ACCORDO CON OSIMO. |
|
|
 |
|
|
Ancona, 10 novembre 2014 - Rimodulare il quadro economico per la messa in sicurezza del bacino del fiume Aspio in modo da procedere alla sottoscrizione dell’Accordo di programma con il Comune di Osimo e avviare subito il primo stralcio dei lavori idraulici previsti dal progetto definitivo, approvato e finanziato dalla Regione con 6 milioni e 250 mila euro. È l’invito rivolto, con una lettera, alla Provincia di Ancona dal servizio Infrastrutture della Regione Marche, allo scopo di realizzare le opere strutturali sul bacino idrografico dell’Aspio (fossi Offagna, San Valentino e Scaricalasino), interessato dall’ultima alluvione che ha colpito le aree a sud di Ancona. I costi originali del progetto sono lievitati di 570 mila euro a seguito dell’aumento delle indennità degli espropri necessari per realizzare le casse di espansione che consentono di ridurre le portate delle piene tramite un temporaneo stoccaggio delle acque in eccesso. Senza i 570 mila euro la Provincia non può sottoscrivere l’accordo. “Ma la somma può essere trovata all’interno dei 6 milioni e 250 mila euro che la Regione ha trasferito alla Provincia, attraverso una rimodulazione del quadro economico per poi procedere all’affidamento dei lavori– chiarisce l’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi – Questa operazione consente di ridurre i tempi amministrativi, dal momento che la Regione mette a disposizione altre risorse, ora accantonate per i contenziosi ancora aperti sui rimborsi concessi alle attività produttive danneggiate dall’alluvione. Somme che, appena svincolate, potranno integrare le maggiori necessità che si evidenzieranno durante la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del bacino dell’Aspio. Quindi non sussistono impedimenti amministrativi e burocratici che ritardino la sottoscrizione dell’accordo, dal momento che la Regione è garante che gli ulteriori fondi necessari saranno disponibili già dai primi mesi del prossimo anno, come ha assicurato il dirigente del servizio Infrastrutture nella lettera inviata alla Provincia di Ancona”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RIFIUTI: SOLO DAL 2010 LA REGIONE CAMPANIA FA QUELLO CHE DICE LA LEGGE |
|
|
 |
|
|
Napoli, 10 novembre 2014 - “Dal 2010 la Regione Campania, guidata da Stefano Caldoro, ha fatto tutto quello che, per legge, doveva fare. Lo conferma, paradossalmente, proprio la sentenza della Corte di Giustizia di Bruxelles che inchioda impietosamente alle proprie responsabilità chi ci ha preceduto ed oggi cerca di speculare per esigenze elettorali e per nascondere le colpe. Infatti Il procedimento si riferisce al periodo di programmazione 2000-2006.” Così l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano sulla decisione della Corte di Giustizia Europea con la quale è stato respinto il ricorso dell’Italia. “La sentenza – sottolinea Romano - stabilisce un principio legato alla mancata pianificazione degli scorsi anni circa il ciclo dei rifiuti urbani e le bonifiche delle aree inquinate. La Commissione europea, sulla base della sentenza, potrebbe non riconoscere parte delle spese sostenute con il Por 2000-2006. “Invece, grazie alla Giunta Caldoro e alla approvazione del piano dei rifiuti urbani, del piano dei rifiuti speciali e del piano regionale delle bonifiche, operativi da oltre due anni, la Regione sta regolarmente certificando alla Commissione Europea gli investimenti del Por Fesr 2007- 2013 riguardanti i rifiuti. “Ancora una volta, quindi, paghiamo i ritardi dei Governi regionali degli anni scorsi che hanno messo in campo veti e inseguito suggestioni che non hanno prodotto decisioni. La Regione ha programmato e legiferato ponendo rimedio ai vuoti e ai ritardi. L’assessore Romano ribadisce che “non spetta alla Regione gestire e realizzare impianti, ma ad una filiera istituzionale che ancora non si è consolidata. Noi stiamo completando quelli lasciati incompleti e gravati da contenziosi e debiti. “La sentenza indica chiaramente che ora più che mai, occorre decidere e agire concretamente. Non è più tempo di ideologie, pregiudizi, veti e ritardi”, conclude Romano. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
RAIANO, SOPRALLUOGO SU SITO INCRIMINATO L´AREA VA BONIFICATA MA NON RISCHIO IMMINENTE INQUINAMENTO |
|
|
 |
|
|
L´aquila,10 novembre 2014 - Non si rilevano imminenti e gravi pericoli per la salute pubblica e non si ravvisa il rischio di inquinamento dell´acqua superficiale o di falda anche se resta ferma la connotazione di rifiuti pericolosi dei materiali (qualora venisse confermata la presenza di amianto dalle analisi) e la necessità imprescindibile di bonificare l´intera area. E´ quanto emerso da una serie di accertamenti effettuati a Raiano sulla discarica di tubi di cemento e amianto sequestrata dalla Guardia di finanza. L´assessore all´Ambiente Mario Mazzocca ha effettuato questa mattina un sopralluogo sull´area interessata dalla discarica sita nel Comune di Raiano (Aq), per rendersi conto di persona dello stato di fatto, anche in relazione al risalto che l´evento ha avuto e per la situazione creatasi da attenzionare con il massimo rigore, E´ stata, dunque, effettuata una ricognizione visiva dei materiali depositati sul posto anche in virtù dei dati provvisori acquisiti dai competenti uffici regionali. L´area, a servizio del Consorzio di Bonifica Aterno-sagittario è situata, a poche centinaia di metri a monte dell´abitato di Raiano. All´interno della recinzione sono depositati sul suolo numerosi tubi verosimilmente in cemento-amianto (utilizzati, anni fa, comunemente, come condotte per l? irrigazione). Si tratta di circa 1000 pezzi, di diametri variabili tra i 15 e 40 cm e lunghi circa 6 m, molti dei quali tenuti insieme da fascette metalliche di imballo (come depositati circa venti anni fa e mai utilizzati). Tuttavia, su richiesta della Gdf di Sulmona è stato esperito un sopralluogo dal personale Arta che ha proceduto al prelievo di 10 campioni di materiali in massa (schegge di cemento amianto) a rappresentare le diverse tipologie dei materiali sospettati di contenere amianto (tubi di differenti diametri, raccordi, frammenti sparsi a terra). Le analisi dei reperti saranno effettuate presso il Centro Regionale di Riferimento per l? Amianto, struttura specializzata presso il Distretto Provinciale Arta di Teramo. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CENTRALI A BIOMASSA NEL MATESE, IL PRESIDENTE FRATTURA FIRMA DECRETI DI REVOCA DELLE AUTORIZZAZIONI |
|
|
 |
|
|
Campobasso, 10 novembre 2014 - In attuazione delle delibere di Giunta regionale, n.578 e n.579, e dopo la presa d´atto e la condivisione espressa dal Consiglio regionale, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha firmato questa sera, come da impegni presi, i decreti di revoca delle autorizzazioni, n.23 e n.24 del 23 giugno scorso, rilasciate per le due centrali a biomassa nell´area del Matese. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|