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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Novembre 2014 |
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BOLZANO: NUOVO DDL SU PICCOLE E MEDIE DERIVAZIONI IDROELETTRICHE |
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Bolzano, 12 novembre 2014 - Riduzione della burocrazia, trasparenza, utilizzo sostenibile della risorsa idrica: questi gli obiettivi del disegno di legge che aggiorna il regolamento delle piccole e medie derivazioni idroelettriche per la produzione di energia: lo ha approvato l’ 11 novembre la Giunta provinciale su proposta dell’assessore Richard Theiner. Per la nuova regolamentazione dei piccoli e medi impianti, che sono essenziali soprattutto per la fornitura di energia nelle aree periferiche, la Giunta provinciale ha approvato oggi un disegno di legge a cui ha lavorato anche il tavolo dell´energia con esperti e operatori del settore della produzione energetica. Per piccole derivazioni si intendono quelle fino a 220 Kilowatt di potenza installata, che servono in prevalenza all´approvvigionamento di piccole unità (masi contadini o malghe). Attualmente queste piccole centrali in Alto Adige sono ben 784, producono circa 192 milioni di kilowattora all´anno, vale a dire circa il 3,2% della produzione di energia elettrica in Alto Adige. Più considerevole è invece la produzione degli impianti di media derivazione: 806 milioni di kWh di produzione annua, oltre il 13% della produzione di corrente elettrica in Alto Adige. Per medie derivazioni si intendono le centrali da 220 a 3000 kW di potenza installata. Attualmente sono 146 in Alto Adige. Il disegno di legge approvato dalla Giunta, ha spiegato il presidente Arno Kompatscher, "segue direttive chiare: maggiore trasparenza, più concorrenza, l´attribuzione dell´interesse pubblico, la sostenibilità e un´ampia riduzione della burocrazia grazie a regole chiare nella presentazione dei progetti, una semplificazione delle procedure di autorizzazione e un aumento della responsabilità dei concessionari." Diverse le novità: il disegno di legge distingue fra piccole e medie derivazioni, per le quali valgono altre regole. Soprattutto per gli impianti più piccoli è prevista una notevole semplificazione burocratica: alla richiesta di concessione segue una decisione della Conferenza dei servizi, che comprende tutte le autorizzazioni necessarie. Dopo questo passo, il richiedente ha tempo 90 giorni per dimostrare la disponibilità del terreno. Quando la concessione scade, se permane l´interesse a prolungarla e se non vi sono elementi contrari, la concessione viene rinnovata automaticamente. Non è quindi necessario ripetere l´intera procedura di concessione. Per gli impianti di media derivazione in futuro sarà adottata una diversa procedura, "perchè a queste centrali viene attribuito l´interesse pubblico, in quanto giocano un ruolo notevole per la fornitura di energia soprattutto nelle aree periferiche", ha aggiunto Kompatscher. Questa classificazione di interesse pubblico comporta anche la possibilità di espropri. Contemporaneamente il concessionario deve risarcire la comunità per l´utilizzo intensivo dell´acqua, e si prevedono quindi compensazioni ambientali anche per le medie derivazioni. Considerata l´attribuzione dell´interesse pubblico, per le medie centrali non vale il prolungamento automatico delle concessioni in scadenza. Nel nuovo Piano generale per l´utilizzo delle acque pubbliche si punta ad individuare e definire anche i corsi d´acqua soggetti allo sfruttamento idrico a fini della produzione di energia. |
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CATANZARO BANDI CONTRIBUTI FONTI RINNOVABILI INCENTIVI RISPARMIO ENERGETICO |
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Catanzaro, 12 novembre 2014 - La Camera di Commercio di Catanzaro, al fine di promuovere un uso più consapevole delle fonti energetiche e la diffusione di tecnologie efficienti e sostenibili, intende erogare un contributo a fondo perduto alle micro, piccole e medie imprese della provincia di Catanzaro che realizzano interventi per la riduzione dei consumi energetici oppure installano impianti da fonti rinnovabili. La domanda di contributo, da redigere su apposito modulo allegato a l bando scaricabile dal sito www.Cz.camcom.it e www.Promocatanzaro.it dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa richiedente e dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 27 novembre 2014. La modulistica è disponibile nella pagina dedicata del sito dell´Azienda speciale. |
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BOLZANO: NUOVE NORME PER I PROFESSIONISTI NELL´EDILIZIA |
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Bolzano, 12 novembre 2014 - Geometri, architetti, ingegneri e gli altri professionisti che operano nel settore dell´edilizia, offrono un´ampia serie di prestazioni nelle fasi progettuali ed esecutive dei lavori eseguiti dalla pubblica amministrazione. Per rendere attuale un regolamento vecchio di 10 anni, la Giunta provinciale ha adeguato le norme e le ha rese al passo con i tempi. In molti casi i professionisti esterni alla pubblica amministrazione assumono compiti basilari come la progettazione, la direzione lavori o il coordinamento della sicurezza all´interno dei cantieri aperti dalla Provincia. Sino ad oggi le condizioni contrattuali per questi incarichi si basavano su un decreto risalente all´anno 2004, "ma lo sviluppo che in questi ultimi 10 anni ha interessato il settore edile sottoforma di novità dal punto di vista sia tecnico che legislativo - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher - ha influito in maniera notevole sulle prestazioni fornite dai professionisti, modificandole in maniera radicale". L´esempio più lampante, da questo punto di vista, è fornito da Casaclima che nel 2004 aveva un ruolo talmente marginale che il concetto di efficienza energetica nelle costruzioni era sostanzialmente una novità. "Oggi - ha aggiunto Kompatscher - il rispetto di determinati standard è invece giuridicamente previsto anche dall´Italia e dall´Unione Europea, oltre che dalla Provincia, e ciò comporta che architetti, geometri e ingegneri siano in grado di offrire prestazioni nuove e diverse rispetto a quelle regolamentate in passato". Con la delibera approvata l’ 11 novembre, dunque, le condizioni generali di tutti i contratti stipulati con i professionisti del settore edile vengono adeguate agli sviluppi recenti dal punto di vista sia giuridico, sia tecnico. "In questo percorso sono state coinvolte tutte le categorie economiche e professionali - ha precisato il presidente Arno Kompatscher - e siamo riusciti a raggiungere una soluzione unanimemente condivisa. Le nuove norme rispondono a criteri di maggiore trasparenza e consentono di fissare in maniera precisa obblighi e compensi dei professionisti". |
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SENTENZA TAR SU PIANO CASA: REGIONE VENETO SEMPRE PRONTA AL CONFRONTO, MA LE NORME VANNO APPLICATE |
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Venezia, 12 novembre 2014 - “Era evidente già al momento dell’approvazione della legge sulla terza edizione del Piano Casa che un comune non può decidere di disapplicare una norma. Nonostante avessi dichiarato fin da subito la disponibilità della Regione a valutare qualsiasi proposta, purché migliorativa, e su questa basi aprire il confronto in qualsiasi momento, qualche comune ha voluto proseguire sulla strada del muro contro muro. Mi sembra più che lecito chiedersi ora: con che vantaggi per i cittadini?”. Così il vicepresidente e assessore regionale al territorio Marino Zorzato si esprime dopo la sentenza del Tar del Veneto, che ha invalidato la delibera del comune di Asiago che si opponeva all´applicazione del Piano Casa regionale sul suo territorio. “Questo strumento normativo, infatti – sottolinea Zorzato - non va minimamente a toccare il patrimonio vincolato. Si punta invece al miglioramento dell’esistente e non al consumo di suolo. Adesso, a distanza di mesi, il Tar boccia una delibera palesemente illegittima e questo perché non si è voluto restare nel campo della ragionevolezza”. “Se da un lato non posso che prendere atto con soddisfazione della sentenza – aggiunge il vicepresidente veneto – resta l’amarezza di fronte a comportamenti sul piano amministrativo che non hanno ragion d’essere. Non è pensabile che il cittadino di un comune possa avvalersi di quanto previsto dalla normativa e il cittadino di un altro comune ne sia escluso a parità di condizioni. Senza contare le spese da sostenere - avvocati, ricorsi, tribunale – e soprattutto il disagio per tutti quei cittadini che hanno dovuto rinviare di mesi quello che potevano fare perché era un atto dovuto!”. “Finora l’applicazione del Piano Casa in Veneto – conclude Zorzato – ha visto la presentazione di circa 70 mila domande, attivando investimenti pari a circa 3 miliardi di euro e come stimato dalla Associazioni di categoria circa 20.000 posti di lavoro salvati e 7.000 piccole imprese che hanno evitato la chiusura. E’ di qualche giorno fa l’approvazione da parte della giunta veneta di una circolare esplicativa, che fornisce indicazioni al fine di superare eventuali dubbi interpretativi e rendere uniforme l’applicazione delle norme regionali nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di tutela dell’ambiente e del paesaggio. Erano impegni che avevamo preso con le autonomie locali e che abbiamo rispettato. La nostra disponibilità al confronto è ed è sempre stata massima”. |
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RICOSTRUZIONE: REGIONE ABRUZZO E MIBAC PER VELOCIZZARE I PAGAMENTI |
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L´aquila, 12 novembre 2014 - Un accordo tra Regione Abruzzo e Ministero dei Beni Culturali per il disbrigo delle pratiche relative ai pagamenti delle ditte che hanno eseguito i lavori di recupero e di ricostruzione dei beni danneggiati dal terremoto del 2009. Il documento che sancisce questo accordo è stato sottoscritto ieri, all´Aquila, dal Presidente della Regione, Luciano D´alfonso e dal responsabile della Direzione Regionale dei Beni Culturali per l´Abruzzo, Francesco Scoppola. Grazie a questa convenzione, la Regione fornisce in avvalimento alla direzione regionale, tre unità tecniche di proprio personale, su base volontaria, per l´esame delle pratiche e per il relativo procedimento di liquidazione. Dalla data del suo insidiamento fino ad oggi, secondo quanto dichiarato da Scoppola, sono state liquidate circa 230 fatture a beneficio di altrettante imprese che hanno eseguito lavori di ricostruzione di beni architettonici. A queste, è presumibile che se ne aggiungeranno altrettante alla scandenza dell´incarico del direttore Scoppola, fissato al 30 novembre. "Da un lato c´era l´affanno della direzione regionale a fronteggiare l´emergenza dei pagamenti di lavori già svolti, dal´altra una istituzione, la Regione Abruzzo, che si trova in una momentanea abbondanza di personale". "Abbiamo fatto ciò che il cittadino si sarebbe aspettato: una razionalizzazione di risorse umane, un travaso di energie e di esperienze, in perfetta assonanza con quanto stabilisce la nostra Carta Costituzionale relativamente alla collaborazione tra uffici e istituzioni diverse". D´alfonso ha poi detto che questa collaborazione tra uffici darà sicuramente ottimi risultati che saranno leggibili da tutti con la velocizzazione delle pratiche di liquidazione: "ripeteremo questo modello di collaborazione anche con i piccoli comuni d´Abruzzo che sono a rischio di impedimento per quanto riguarda l´erogazione di servizi fordamentali". |
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SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE. MILANO E MOSCA FIRMANO PATTO DI COLLABORAZIONE L´INCONTRO TRA IL SINDACO PISAPIA E IL SINDACO SOBYANIN HA CHIUSO LE "GIORNATE DI MILANO A MOSCA" |
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Milano, 12 novembre 2014 - Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Sindaco di Mosca Sergey Sobyanin hanno firmato ieri un Patto di collaborazione triennale (2014-2017) tra le due città, in cui un’attenzione particolare viene riservata ai progetti comuni nel campo dello sviluppo urbano sostenibile: gestione del traffico, trasporti e sviluppo del territorio. In pratica - hanno sottolineato i due Sindaci - tra i maggiori problemi che tutte le metropoli del mondo si ritrovano oggi ad affrontare quotidianamente. Altri settori per i quali è previsto un consistente rafforzamento delle azioni comuni sono turismo e formazione avanzata. Compiono così un salto di qualità i rapporti tra due grandi città già legate da tradizionali vincoli di amicizia e cooperazione. Legami che vedranno un ulteriore salto di qualità nei sei mesi di Expo 2015, quando la Russia e Mosca saranno protagoniste non solo sul sito dell´Esposizione Universale ma anche nel quadro di “Expo in Città”. La firma del Patto di collaborazione nella sede del Municipio della capitale della Federazione Russa ha chiuso gli incontri istituzionali che il Sindaco Pisapia ha avuto nel corso delle “Giornate di Milano a Mosca”. Sono stati giorni pieni di eventi di promozione e incontri di business in cui la Città di Expo 2015 si è presentata ai moscoviti e ai russi con le sue eccellenze nel campo economico, culturale e accademico. In serata gli allievi italiani e russi di cinque Scuole di Moda milanesi hanno presentato le loro creazioni nel corso di una sfilata organizzata presso i Grandi Magazzini Tsum a fianco del Teatro Bolshoj e alla presenza di un folto pubblico. |
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CASA: DA COMUNE DI MILANO PIANO OPERATIVO IN 8 PUNTI, IMPEGNO SU PREVENZIONE E RAPIDE ASSEGNAZIONI |
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Milano, 12 novembre 2014 “Il Comune di Milano ha portato in Prefettura un piano di azioni diversificate da condividere con tutti gli attori presenti al tavolo, con l’obiettivo di prevenire oltre che contrastare il problema delle occupazioni abusive nelle case popolari. All’azione di sgombero, che in piena collaborazione con le Forze dell’ordine va avanti da tempo, l’Amministrazione comunale ha associato un contributo concreto sul fronte della prevenzione degli stabili, della rapida assegnazione degli alloggi e dell’accoglienza delle situazioni di fragilità. Un piano in 8 punti che comprende, tra le altre cose, la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli alloggi sgomberati per evitare che vengano occupati nuovamente; la rapida consegna delle case alle famiglie in lista d’attesa, anche attraverso le assegnazioni nello stato di fatto che il Comune sta già realizzando; il potenziamento degli operatori sociali e dell’accoglienza per i casi in cui è necessario, come già previsto dall’Amministrazione in questi giorni. E poi vigilanza e custodi per la tutela degli stabili a rischio. E rafforzamento dell’unità della Polizia Locale dedicata agli interventi sul patrimonio Erp”. Lo dichiarano gli assessori Daniela Benelli (Casa) e Marco Granelli (Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale), a seguito del vertice che avuto luogo questa mattina in Prefettura sul tema delle occupazioni abusive nelle case popolari. “Lo spirito di piena collaborazione che finora ci ha visti lavorare in sinergia con le Forze dell’ordine, proseguirà in futuro in linea con le disposizioni che saranno concordate al tavolo della Prefettura e che stabiliranno chiaramente compiti e attività per ciascuno. Per questo riteniamo le dichiarazioni odierne del presidente Maroni del tutto stonate: non solo rispetto ad un problema complesso come quello che stiamo cercando di affrontare, ma anche nei confronti delle Forze dell’ordine e della Polizia locale che, da oltre un anno, si stanno impegnando per dare risposte prima di tutto nei quartieri Aler. Intendiamo ribadire che l’intensificazione e accelerazione degli sgomberi devono, infatti, essere accompagnate da altre misure che impediscano le nuove occupazioni e da una efficace azione preventiva a tutela del patrimonio che interrompa il fenomeno dell’abusivismo”. |
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ROMA - UNI, ARRIVA LA NORMA SUI VALUTATORI IMMOBILIARI |
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Roma, 12 novembre 2014 - Dopo aver superato tutti gli step tecnici e aver ricevuto l’approvazione definitiva della Commissione Centrale Tecnica dell’Uni è stata pubblicata la nuova norma Uni 11558 sui valutatori immobiliari. La norma - intitolata “Valutatore immobiliare. Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” - interviene con principi e direttive chiare in un settore, quello degli immobili, che necessita di regole e codici di riferimento a tutela delle scelte del consumatore e della professionalità specialistica degli operatori. “Una norma che contribuirà a rendere maggiormente intelligibile il processo valutativo a livello nazionale e internazionale nell’interesse del mercato e del sistema Paese - come spiega Giampiero Bambagioni (Coordinatore del Gruppo di lavoro Uni “Stima del valore di mercato degli immobili” che ha redatto la norma e Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Tecnoborsa) – sono infatti tanti i soggetti interessati ad avere delle valutazioni immobiliari eseguite da esperti di elevata professionalità, tra questi: banche (per la valutazione degli immobili a garanzia delle esposizioni creditizie), tribunali (per stime fatte in funzione di procedure esecutive), fondi immobiliari, imprese (ai fini della redazione dei bilanci), Stato ed enti pubblici in funzione della dismissione e valorizzazione del relativo patrimonio immobiliare”. La norma Uni 11558 definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del valutatore immobiliare allo scopo di meglio determinare il valore degli immobili. Tra le competenze specifiche richieste a questa figura professionale, che deve aver maturato un’esperienza nel settore di almeno tre anni, rientrano le conoscenze in estimo, principi di economia e mercati immobiliari, sistema catastale, certificazione ambientale e, più in generale, competenze in diritto urbanistico, fiscalità immobiliare, matematica finanziaria, statistica, scienza e tecnica delle costruzioni. Il valutatore, inoltre, deve possedere le competenze necessarie a effettuare la valutazione in modo appropriato, sia nella tecnica di rilevazione dei dati e nell’applicazione dei procedimenti di stima, sia nell’audit immobiliare e nel riesame dei rapporti di valutazione. A livello nazionale, i valutatori immobiliari possono essere professionisti iscritti ad albi o registri (architetti, ingegneri, geometri, periti industriali, agronomi), società di valutazione immobiliare, agenti immobiliari, periti esperti iscritti presso le Camere di Commercio, studi associati di professionisti. |
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TOSCANA: CARDATO, CONTRIBUTI PER LE IMPRESE CHE INVESTONO IN QUALITÀ INNOVAZIONE AMBIENTE |
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Firenze 12 novembre 2014 - Un bando per la concessione di contributi per i servizi qualificati delle imprese produttrici di prodotti tessili cardati verrà pubblicato nei prossimi giorni sulla base dei criteri approvati dalla giunta regionale su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini. "Il bando rientra nelle iniziative previste dal progetto integrato di sviluppo dell´area pratese - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – e conta su 1 milione e 829 mila euro di risorse ministeriali che sono state assegnate alla Regione Toscana a seguito della presentazione di un progetto, del consto complessivo di 2 milioni di euro, per il sostegno e la valorizzazione della filiera del cardato rigenerato, un´attività tipica dell´area pratese che ha risentito più di altre della crisi che ha investito il settore tessile". La delibera definisce i criteri per l´apertura del bando destinato alla concessione di contributi alle Micro piccole e medie imprese produttrici di prodotti tessili cardati. In particolare, il bando sarà destinato esclusivamente alle imprese tessili e di confezioni che dichiarano di produrre cardato almeno per il 60% delle loro attività. Tutte le imprese partecipanti devono obbligatoriamente investire nella valorizzazione dei prodotti attraverso l´ottenimento di marchi e certificazioni. La tipologia di investimenti ammessi, infatti, è legata all´obiettivo del decreto ministeriale, che destina questi fondi alle imprese produttrici di cardato per incentivare qualità e salubrità attraverso innovazione e sostenibilità ambientale di processo e/o di prodotto; valorizzare i prodotti cardati attraverso l´ottenimento di marchi e/o certificazioni di qualità e di salubrità; promuovere i prodotti cardati sui mercati a seguito dell´ottenimento di marchi e/o certificazioni. Il progetto toscano a ha ricondotto queste voci di investimento a varie tipologie di servizi qualificati descritti nel "Catalogo dei servizi avanzati e qualificati". In particolare, per ognuna delle finalità di investimento previste dal ministero, sono state selezionate le corrispondenti tipologie del catalogo. Il procedimento per la selezione e l´assegnazione dei contributi si sostanzierà nell´approvazione di un bando per i servizi qualificati destinato esclusivamente alle imprese tessili e di confezioni che dichiarano di produrre cardato almeno per il 60% della loro attività. |
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D´ALFONSO VISITA LO STABILIMENTO THALES ALENIA DELL´AQUILA |
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L´aquila, 12 novembre 2014 - Il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D´alfonso, ha fatto visita allo stabilimento dell´Aquila della Thales Alenia Space, dove è stato ricevuto dal Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, Elisio Giacomo Prette. L´insediamento industriale è stato completamente ricostruito dopo che lo storico capannone di Pile era stato dichiarato inagibile a causa dei gravi danni riportati per il terremoto. Nel sito aquilano si svolgono attività di sviluppo tecnologico, di industrializzazione dei prodotti, nonché la completa produzione di equipaggiamenti elettronici, ibridi, antenne e strutture in materiale composito per una vasta tipologia di applicazioni per lo spazio, come telerilevamento, telecomunicazioni, applicazioni radar per difesa e sicurezza. Il sito aquilano è impegnato nella produzione di moduli di trasmissione e ricezione, elementi fondamentali dell´antenna principale di missione (Main Mission Antenna) della costellazione satellitare per il progetto americano Iridium Next, così come di altre parti fondamentali tra cui gli 81 Platform Computer, ossia il cervello del satellite. Le aree produttive, in ambiente asettico, sono state visitate dallo stesso presidente della Regione il quale si è detto lieto di rtrovarsi a visitare "una realtà assolutamente innovativa e all´avanguardia, nonché profondamente legata al territorio aquilano". La nuova struttura conta circa 300 dipendenti e accoglie non solo la produzione storica di Thales Alenia Space, ma anche nuove linee produttive dedicate in particolare alla realizzazione di antenne satellitari Sar, leggere e di grandi dimensioni. |
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ELECTROLUX: ZAIA, “HA VINTO UNA SQUADRA. MODELLO PER L’ITALIA” |
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Venezia, 12 novembre 2014 - “La soluzione trovata all’Electrolux di Susegana è una grande modello da tenere in ampia considerazione anche per tante altre situazioni. Una risposta reale ai nodi di una crisi che si affronta così, facendo squadra. Il mercato del lavoro è in grande trasformazione e innovazione, come dimostra anche il recente accordo alla Ducati. Serve anche un sindacato capace di accogliere l’innovazione, e all’Electrolux come alla Ducati, il sindacato dei metalmeccanici ha dimostrato di essere capace di raccogliere la sfida.”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione alle soluzioni trovate per lo stabilimento trevigiano, sottolineate dal segretario della Fiom, Maurizio Landini.. “Le dichiarazioni del segretario Landini oggi a Mestre – dice Zaia – ne sono la dimostrazione. Nella vicenda Electrolux abbiamo trovato un sindacato senza barricate che ha lavorato per risolvere e un’Azienda collaborativa che non solo ha saputo tornare sui suoi passi iniziali ma è anche tornata ad investire; oltre a dei lavoratori, che hanno scioperato quando c’era da scioperare usando con intelligenza questo strumento di democrazia e divenendo poi protagonisti principali dell’accordo di rilancio”. “Questa è l’economia che ci piace – aggiunge Zaia – questa è la fabbrica che ci piace, questo è il modo giusto per uscire dalla crisi. Credo davvero – conclude Zaia – che da questa parte del Veneto sia partito un messaggio chiaro e forte a tutta Italia: sconfiggere la crisi si può, ma occorrono uomini e donne capaci di confrontarsi e superare gli ostacoli assieme, senza alcuna preclusione ideologica o politica”. |
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FIRENZE: RINVIATO AL 16 GENNAIO IL CONVEGNO SULLE PROFESSIONI INTELLETTUALI |
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Firenze, 12 novembre 2014 - E´ stato rinviato a venerdì 16 gennaio 2015 il convegno organizzato dalla Regione Toscana - Commissione regionale dei soggetti professionali sul tema: "Il mondo delle professioni intellettuali una risorsa per lo sviluppo del paese nel contesto eruopeo", inizialmente programmato per il prossimo venerdì 14 novembre all´Auditorium di Sant´apollonia, in via San Gallo a Firenze. Il convegno, rinviato a causa dello sciopero generale dei trasporti pro grammato in quella data a livello nazionale, si terrà il 16 gennaio, nello stesso luogo (Auditorium Sant´apollonia) e alla stessa ora, ovvero dalle 8.45. |
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BANCA DELL´AQUILA: LE BCC SONO IL FUTURO DEL TERRITORIO |
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L´aquila, 12 novembre 2014 - "C´è veramente bisogno di una banca di credito cooperativo all´Aquila? E soprattutto, che ruolo può svolgere un istituto di credito cooperativo in un tessuto economico quale è quello abruzzese?". Se lo è domandato il Presidente della Regione, Luciano D´alfonso, intervenendo alla tavola rotonda promossa dal Comitato Promotore della costituenda Banca nell´intento di informare gli oltre 1000 soci sullo stato dei lavori per la costituzione del nuovo istituto bancario locale. I partecipanti alla tavola rotonda, guidata da Fabrizio Marinelli, professore ordinario dell´Università dell´Aquila, hanno analizzato le prospettive delle piccole banche abruzzesi che si sono guadagnate un posto di rilievo nel panorama delle economie locali. Riflettendo sul ruolo di questi istituti bancari che privilegiano la solidarietà rispetto al profitto, D´alfonso ha detto che le Bcc si sono assunto il ruolo "di prefigurare un´alternativa rispetto al poco che abbiamo oggi e al tanto di cui c´è invece bisogno". ? "Noi, oggi, vogliamo incoraggiare questa iniziativa del Comitato promotore della Banca dell´Aquila che testimonia una fase ulteriore della ricostruzione: dopo quella delle mura, quella dell´economia". "Mi aspetto che in futuro tutte le banche di credito cooperativo della nostra regione, si mettano insieme e facciano nascere una nuova generazione di servizio di credito, magari anche potenziato dalle fondazioni bancarie". Poi D´alfonso si è soffermato sui nuovi principi dettati alle Regioni italiane in materia di credito, dal riformato art. 117 della Costituzione: "le regioni oggi, previo parere fondamentale della Banca d´Italia, hanno un ruolo anche nelle autorizzazioni all´esercizio del credito cooperativo, perché queste banche si occupano di sviluppo dell´economia del territorio: compito, questo, che la Regione Abruzzo vuole assolvere in pieno e per questo stiamo pensando di istituire un albo e di proporre al Consiglio regionale l´approvazione di una specifica legge regionale, magari scritta in collaborazione con le Bcc abruzzesi, che sono il futuro del territorio? |
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IMPRESE ALLUVIONATE, ASSESSORE LIGURIA: PROROGATI AL 19 NOVEMBRE I TERMINI PER PRESENTARE DOMANDA DI RIMBORSO |
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Genova, 12 Novembre 2014 - Proroga dalla Giunta regionale per le imprese danneggiate dall´alluvione dello scorso ottobre. I termini per la presentazione delle domande di rimborso per chi ha subito danni fino a 40.000 euro sul bando aperto del valore di 20 milioni, sono slittati a mercoledì 19 novembre rispetto alla precedente scadenza del 14 novembre. "La proroga è stata fatta – spiega l´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli - per andare incontro alle esigenze dei soggetti danneggiati, alla luce delle nuove allerte di questi giorni e consentire così una migliore organizzazione. Ricordiamo che i criteri di erogazione delle risorse questa volta saranno più veloci, secondo il concetto della partecipazione al danno e non più della presentazione della fattura pagata". La decisione di oggi, martedì 11 novembre, segue quella assunta ieri dalla Giunta regionale che ha prorogato fino a domani la data di scadenza per la presentazione dei modelli E e D per le imprese danneggiate e le famiglie. |
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MILANO FASHION GLOBAL SUMMIT 2014 |
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Milano, 12 novembre 2014 - Ieri, presso l’Auditorium Testori, si sono svolti i lavori del tredicesimo Milano Fashion Global Summit, l’iniziativa organizzata da Class Editori in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana, The Wall Street Journal Europe e Bank of America–merrill Lynch, che questo anno ha come tema “Fashion is Food, Food is Fashion”. I lavori sono iniziati, come di consueto, con l’illustrazione dell’evoluzione economico finanziaria di Moda e Lusso, per poi concentrarsi sugli incroci che ci sono tra Fashion e Food, spiegando come l’interazione crei valore, quali siano le strategie dei top player, quali le opportunità di mercato e come coglierle e di come l’insieme delle tre F, Fashion, Food and Finance, costituisca la speranza per la salvezza del Made in Italy. Di seguito la sintesi dei principali interventi. Mario Boselli, Presidente della Camera Nazionale Moda Italiana - “Noi fin dal primo momento abbiamo condiviso questo progetto e abbiamo partecipato con tutti i protagonisti della moda italiana. Oggi sempre di più dobbiamo dedicare una particolare attenzione alle potenzialità della Cina, considerando che 400 milioni di abitanti delle campagne cinesi sono destinati ad essere inurbati, passando dallo status di contadini a cittadini e che potranno, di conseguenza, trasferirsi nei 136 centri urbani di tipo tier 1, 2 e 3, con oltre un milione di abitanti, che modificheranno le abitudini di questi consumatori. Questi in una prima fase si rivolgeranno al settore tessile e dell´abbigliamento della macchina produttiva cinese, che è migliorata in modo esponenziale, non avranno i materiali che fanno la differenza, cioè i materiali italiani, ma dal punto di vista della fattura andranno bene per il nuovo consumatore cinese. In una seconda fase questi consumatori punteranno ad avere prodotti più aggiornati e di maggiore qualità, e qui entra in gioco il nostro sistema produttivo: il prodotto full Made in Italy delle realtà minori, di grande qualità ma più economiche dei grandi brand. Purtroppo rileviamo una grande carenza di brand con queste caratteristiche presenti in Cina, per questo come Camera della Moda dobbiamo supportare lo sviluppo dei brand medi. “Più in generale il sistema moda Italia chiude il fatturato con una crescita del 4%. Una performance positiva dovuta in larga parte alle esportazioni, dato che sul mercato interno non c’è nulla di nuovo, mentre per quanto riguarda l’export siamo soddisfatti dell’evoluzione del cambio euro-dollaro e ci sono i presupposti perché si ripeta un analogo scenario nel 2015”. Diego Selva, Head of Investment Banking Italy Bank of America Merrill Lynch - Il mercato italiano del lusso ha performato bene fino a maggio poi, nella seconda metà dell’anno, ha rallentato a causa di alcuni fattori tra cui una limitata esposizione su online e digital, e il rallentamento del turismo proveniente da Russia e Cina. Per il futuro tendiamo a focalizzarci su quei marchi che investono anche sui canali digitali come veicolo di crescita ed espansione. Parlando del Food ci si chiede se potrà replicare i paradigmi di crescita del fashion degli ultimi anni. È possibile ma dovrà tenere conto di alcuni fattori fondamentali come: distribuzione, presenza internazionale, percezione di qualità e scala di produzione. Riccardo Maria Monti (President, Ice) - “Il connubio tra Food e Fashion è inevitabile. Se l’Italia è amata nel mondo un grande contributo lo ha dato il cibo che insieme alla moda esporta eccellenze italiane per oltre 60 miliardi di euro. Food e fashion, tuttavia, sono piagati dalle contraffazioni per questo siamo impegnati in un ampio progetto di education volto a trasmettere la vera qualità dei prodotti originali del Made in Italy. Ad esempio stiamo definendo alcuni accordi con grandi retailer nei mercati emergenti per aumentare la portata del vero Made in Italy anche in questi mercati”. Patrizio Bertelli (Ceo, Prada) - “In questi anni abbiamo imparato che un marchio come il nostro deve avere una visione più globale su tutti gli aspetti del lusso, anche nell’ambito del food. In quest’ottica abbiamo acquisito il marchio Marchesi, che si inserisce nell’ambito di un progetto per solleticare l’interesse del consumatore non solo nella moda, ma anche in settori collaterali. Abbiamo preferito acquisire Marchesi, ritenendo più giusto che i punti vendita legati all´alimentazione fossero associati a un marchio esistente, con cui quindi abbiamo attuato una coniugazione di marchio. Con Marchesi apriremo innanzitutto nuovi spazi a Milano in Galleria e in Montenapoleone, ma stiamo progettando aperture anche all’estero, come a Dubai, Hong Kong e Tokyo. Per l’Expo 2015 abbiamo in progetto il nostro museo, che sarà inaugurato a maggio del 2015. Michele Norsa (Ceo and Group Managing Director, Salvatore Ferragamo) - “Bisogna avere una visione di medio termine, i prossimi 5-10 anni ci offrono opportunità straordinarie dal punto di vista dei viaggiatori e in particolare la classe media cinese che rappresenta un bacino di consumo mai visto, per cui l´attenzione a quest´area del mondo, che rappresenta ormai il 50% del nostro business, dovrà essere il focus principale. L´italia è il sogno per i cinesi, la destinazione più ambita ma non sempre facile da raggiungere. La visita del premier Renzi ha sicuramente aiutato a velocizzare alcuni aspetti burocratici, ma serve uno sforzo maggiore per promuovere, anche in occasione dell´Expo 2015, l´immagine di un paese che non ha solo la qualità ma anche l´eccellenza di alcune categorie di prodotti. Come Ferragamo abbiamo fatto la scelta di focalizzare le attività sul core business: riteniamo che ci sia ancora un potenziale per il settore delle calzature e della pelletteria per cui avremo la possibilità di crescere ancora in questo business in futuro e – per il momento – non abbiamo immaginato diversificazioni nel settore del food. Tuttavia per i prodotti made in Italy il food è sempre stato un compagno di viaggio indispensabile soprattutto nei mercati asiatici ma anche anni fa negli Usa, c’è sempre stata un´identificazione tra lusso e fashion con cibo e vino italiani, si tratta di un elemento di sinergia che può essere ancora sfruttato”. Federico Marchetti (Founder and Ceo, Yoox Group) - “Le prospettive sono sempre più rosee. Mi piace pensare che il meglio debba ancora venire. Il 2014 ha avuto oggettivamente tanti venti contrari, tra cui i cambi valutari e le tensioni geopolitiche, che hanno reso fondamentale mantenere la nave sulla giusta rotta, e come Yoox ci siamo riusciti. Per il prossimo anno ritengo che potremo affrontarlo con un maggior vento in poppa per andare più veloci. Per avere successo però è fondamentale continuare a investire nell’innovazione tecnologica. Nel 2013 abbiamo avviato un piano in investimenti e innovazione di 100 milioni di euro, che per il 70% saranno dedicati puramente all’innovazione tecnologica per rimanere al passo e continuare a essere leader e garantire a clienti e brand una piattaforma d´avanguardia customizzata sulla moda e sul lusso. Un altro elemento fondamentale è riuscire ad anticipare le tendenze: nel 2006, ad esempio, abbiamo iniziato a investire nel mobile e questo oggi rappresenta il 50% del nostro traffico, posizionandoci tra i top 10 retailer al mondo per commercio mobile. Per il futuro vediamo una maggiore integrazione tra canale tradizionale e canale digitale, un fattore su cui dovrebbero puntare maggiormente anche le strategie delle imprese di settore”. Francesco Trapani (Executive Vice-chairman and Operating Partner, Clessidra Sgr) - Il mercato del lusso italiano è molto grande e in crescita. Negli ultimi mesi la situazione si è complicata a causa della crisi tra Ucraina e Russia e Cina Hong/kong, ma c´è ancora un buon potenziale di crescita per chi è capace di creare prodotti e servizi per i clienti affluent. L’italia resta un Paese molto interessante per gli investitori esteri, che accanto alla paura di investire in un Paese "complicato", continuano a ricercare eventuali opportunità di business”. Tomaso Trussardi (Ceo, Trussardi Group) - Il marchio Trussardi esprime l’italianità nel mondo, e l’italianità è strettamente connessa al Food oltre che al Fashion, dato che sono entrambi parte integrante del lifestyle italiano. Oggi puntiamo molto sul modello del Trussardi Cafè che vogliamo esportare anche all’estero. Siamo infatti in trattative molto avanzate per aprire un Trussardi Cafè a Dubai e presto apriremo anche il nostro primo caffè anche all’interno della Fiera di Colonia. Il 2014 è stato un anno sofferto per tutti, tuttavia abbiamo tenuto, grazie ai tre marchi che hanno garantito un bilanciamento, grazie anche alla strategia commerciale in Russia e Cina, che sono stati i mercati trainanti”. Lavinia Biagiotti (Vice President, Biagiotti Group) - “Il food è istintivamente presente nella nostra vita da sempre. Abbiamo iniziato ad avvicinarci utilizzando alcuni suoi elementi per creare le nostre fragranze. Oggi questa esperienza la porteremo in un ristorante "On the green" che apriremo a Roma, in un golf club che guarda la cupola di San Pietro. Siamo così passati dal golf di cashmere al golf club! Qui cercheremo di offrire un’esperienza verde e ogni mese avremo uno chef stellato che verrà a cucinare nel verde. Circa il Made in Italy, oggi non abbiamo realmente bisogno di un nuovo vestito, di una nuova borsa o un nuovo ristorante, ma tutti abbiamo bisogno di qualcosa che ci gratifichi. Anche se non ne abbiamo necessità, tutti desideriamo un nuovo vestito. A noi spetta alimentare questo sogno”. Antonio De Matteis (Ceo, Kiton Group) - “Nel 2015 apriremo a Milano il nostro primo ristorante. Tutto nasce dalla nostra passione per il cibo in cui vogliamo portare lo spirito che contraddistingue le nostre collezioni: tradizione e semplicità. Speriamo di essere pronti per l´Expo 2015 con il nostro nuovo negozio/ristorante come vetrina permanente aperta a tutti. Per tramandare la nostra artigianalità puntiamo molto sui giovani, per questo abbiamo aperto un’Accademia per formare i nuovi sarti. Oggi l´età media delle persone nella nostra azienda è di 37 anni. Se in passato i giovani quasi si vergognavano di dichiararsi sarti oggi ne sono orgogliosi”. Martin Angioni (Country Manager, Amazon Italia) - “Siamo partiti vendendo libri con un sito molto rudimentale. Oggi vendiamo anche fashion con un negozio di moda online. Ma vendere moda non è come vendere un computer. Abbiamo lavorato sull´esperienza d´acquisto per migliorare la visualizzazione grazie alle animazioni. Ci rivolgiamo al consumatore medio e non di lusso anche se abbiamo negozi monomarca come quello degli orologi di Gucci o quello di Ugo Boss. Abbiamo raggiunto i 9,5 milioni di visitatori unici. Lo spirito di Amazon è la moda per tutti avendo una selezione molto ampia. Circa il food abbiamo iniziato a sperimentare negli Usa, a Seattle, San Francisco e New York. Abbiamo bisogno di aree urbane piuttosto grandi per poter organizzare dei magazzini di fresco”. |
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CREDITO E PICCOLE E MEDIE IMPRESE: CONVEGNO A FIRENZE. |
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Firenze, 12 novembre 2014 - "Sostenere le Pmi: il ruolo del credito cooperativo": questo il tema del convegno al quale parteciperà giovedì, 13 novembre, l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori. Il convegno, che si terrà nella sala Brunelleschi del Palagio di parte Guelfa a Firenze, è promosso dalle Bcc di Signa e Impruneta. Fra i partecipanti è prevista anche la presenza di Stefano Casini Benvenuti, direttore di Irpet, del sindaco di Firenze, Dario Nardella, del presidente della Camera di Commercio di Firenze, Leonardo Bassilichi e del direttore della sede di Firenze della Banca d´Italia, Vincenzo Umbrella. Saranno presenti i vertici delle due banche, della federazione delle banche di credito cooperativo toscane e rappresentanti delle istituzioni del territorio di riferimento. L´appuntamento è per le ore 17. |
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ABRUZZO: OGGI FIRMA CONVENZIONE TRA REGIONE E CONFIDI 14 MLN PER SOSTEGNO A SISTEMA PICCOLE E MEDIE IMPRESE |
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Pescara, 12 novembre 2014 Oggi alle ore 10,30 presso la sede dell´assessorato allo Sviluppo economico, in via Passolanciano n.75 (4° piano), sarà sottoscritta una convenzione tra la Regione Abruzzo, rappresentata dal vice presidente ed assessore al ramo, Giovanni Lolli, e i Consorzi di garanzia collettiva dei fidi operanti in Abruzzo (Confidi). Attraverso tale intesa vengono destinati fondi per complessivi 14 milioni di euro a valere sulle risorse statali del Programma Operativo del Fondo sviluppo e Coesione (Par -Fsc 2007/2013). Risorse che i Confidi, che svolgono attività di intermediazione finanziaria, dovranno utilizzare entro tre anni per rilasciare nuove garanzie in favore di tutte le micro e medie imprese abruzzesi loro socie o che intendono associarsi. La finalità dello stanziamento è quella di facilitare la crescita dimensionale delle piccole e medie aziende, nell´ottica di qualificarne la struttura finanziaria e migliorare il rapporto banche/imprese. |
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IDEAL STANDARD: SERRACCHIANI, LA TRATTATIVA RIPARTE |
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Trieste, 12 novembre 2014 - "Abbiamo sempre detto che sulla Ideal Standard non avremmo lasciato nulla di intentato, anche di fronte a difficoltà che potevano apparire insormontabili. E i fatti ci danno ragione. Nell´incontro che abbiamo fortemente voluto oggi al ministero dello Sviluppo economico, il dialogo con l´azienda ha ripreso il cammino". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che ha partecipato ieri pomeriggio a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico (Mise), al tavolo sullo stabilimento Ideal Standard di Orcenico, presenti i sindacati, Unindustria Pordenone e i rappresentanti dell´azienda e della cooperativa Idealscala. Dopo un´approfondita discussione l´incontro si è concluso con una serie di reciproche disponibilità fra le parti. Ideal Standard ha confermato l´intenzione di portare a compimento l´iter amministrativo per la concessione della cassa integrazione in deroga per il bimestre novembre-dicembre 2014. Il Mise si è impegnato a sollecitare la definitiva emissione dei decreti di cassa integrazione in deroga relativi ai periodi febbraio-aprile e giugno-ottobre 2014; l´azienda ha manifestato inoltre l´indisponibilità all´anticipazione del trattamento di cassa in deroga per il bimestre novembre-dicembre 2014. Ideal Standard e Cooperative Ceramiche Idealscala hanno precisato la disponibilità immediata a un confronto relativamente agli aspetti legati agli impianti, ai macchinari e al sito di Orcenico tenuto conto del piano industriale delineato dalla Cooperative Ceramiche Idealscala e di quello delineato da Ideal Standard. Nell´ambito del confronto su impianti e macchinari, Ideal Standard ha confermato la disponibilità a indicare le condizioni "di favore" con le quali verranno ceduti macchine e impianti e siti. Il Mise convocherà lunedì 17 novembre 2014 le parti per lo sviluppo del confronto previsto ai precedenti punti, nel corso del quale il Mise stesso e la Regione Friuli Venezia Giulia si impegnano ad accompagnare il percorso delineato e a favorirne il positivo compimento. |
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