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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Novembre 2014
SPAZIO - PIEMONTE: IL CONSIGLIO REGIONALE OMAGGIA IL CUNEESE BRUNO GARDINI, PADRE DELLA MISSIONE ROSETTA  
 
Torino, 12 novembre 2014 - Una missione spaziale che non ha precedenti e di cui l’Italia, e in special modo Cuneo, hanno dettato le linee guida. Oggi mercoledì 12 novembre, il lander Philae, accompagnato nello spazio dalla sonda Rosetta in un viaggio durato dieci anni, atterrerà sulla cometa 67/P Churyumov-gerasimenko. Da quel momento prenderà il via la fase principale della missione denominata “Rosetta”, attraverso la quale verranno analizzate le proprietà fisiche e mineralogiche della cometa. Si tratta di uno studio mai intrapreso in precedenza, per il quale l’Europa, ma prima ancora l’Italia, ha speso molte delle proprie tecnologie. Padre fondatore della missione è l’ingegner Bruno Gardini, cuneese di nascita, che seguì con l’Esa (Agenzia Spaziale Europea) molte delle fasi principali della missione che hanno portato all’attuale traguardo. L’assessore Alberto Valmaggia, alla vigilia dell’atterraggio del lander sulla cometa, ha accompagnato l’ingegner Gardini presso la Sala Viglione del Consiglio Regionale, per ricevere gli onori del presidente Laus e del presidente della Giunta Chiamparino. Era presente all’incontro buona parte dei consiglieri regionali. “L’orgoglio con il quale oggi ho accompagnato l’amico Bruno Gardini a ricevere gli omaggi della politica regionale - ha detto l’assessore Valmaggia – si collega all’amore che entrambi nutriamo per il nostro territorio, a cui siamo particolarmente legati, e che da domani, grazie all’impegno di Gardini, si proietterà su un palcoscenico internazionale”,. “È stato emozionante – ha concluso Valmaggia – sentire che per Gardini l’immagine della cometa, che vorrebbe fosse diffusa in tutto il mondo, è quella che ritrae un avvallamento roccioso che ricorda le nostre montagne: quelle che circondano la Cuneo alla quale entrambi dobbiamo molto. Rivolgo a Bruno Gardini e alla Missione Rosetta i migliori auguri, perché domani sia un grande ed epico momento per la ricerca internazionale e per il nostro Piemonte”.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL COMMISSARIO VESTAGER SU GOOGLE E SULLE INDAGINI ANTITRUST AL PARLAMENTO EUROPEO (RIUNIONE DI COMMISSIONE ECON)  
 
Bruxelles, 12 novembre 2014 - "Le nostri attuali inchieste riguardanti Google sono tra le più discusse nei media. La grande quantità di dati controllati da Google dà luogo a una serie di problematiche sociali. Privacy è una delle preoccupazioni più pressanti. Pluralismo dei media è un altro. Non tutte queste sfide sono principalmente di natura economiche e non tutti sono correlati all concorrenza. Così molti preoccupazioni espresse da Google relative al dibattito pubblico non possono essere affrontate nostre indagini della società presunte pratiche anticoncorrenziali. Dobbiamo limitarci a ciò che identifichiamo come problemi di concorrenza. Ho seguito queste indagini molto molto attentamente già da prima che io ero Commissario per la concorrenza. Essi riguardano questioni molto importanti. Domande sull´accesso ai mercati che sono di interesse vitale per molti giocatori, grandi e piccoli allo stesso modo, e che hanno un impatto significativo sui consumatori. Per decidere come prendere le nostre indagini avanti, devo sapere che quelli più direttamente interessati dalle pratiche in questione hanno da dire. Ho bisogno di avere un campione rappresentativo di punti di vista degli interessati. Inoltre, stiamo parlando di mercati movimento veloci – ho per essere sicuro che abbiamo tutti i fatti fino ad oggi per farlo bene. In breve, le questioni in gioco nelle nostre indagini hanno un grande potenziale impatto su molti giocatori, sono complesse e sfaccettate. Ho quindi bisogno del tempo per decidere i prossimi passi."  
   
   
GOVERNANCE DI INTERNET ED EFFICIENZA DELLE REGOLE: VERSO IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLA PRIVACY  
 
Roma, 12 novembre 2014 - L´evento organizzato presso Spazio Europa tratterà della normativa europea in tema di privacy, in vista del nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati personali la cui approvazione è prevista per il prossimo Consiglio europeo Giustizia e affari interni del 4-5 dicembre. Tra i relatori Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Roma, 13 novembre, ore 14.00.  
   
   
FVG: PAGAMENTI INFORMATICI, ACCORDO CON "ITALIA DIGITALE"  
 
Trieste, 12 novembre 2015 - La Regione Friuli Venezia Giulia, con l´assessore regionale Paolo Panontin, ha sottoscritto con l´ Agenzia per l´Italia Digitale un protocollo per l´adesione al sistema nazionale dei pagamenti informatici a favore delle pubbliche amministrazioni. Tramite la piattaforma tecnologica denominata Nodo dei pagamenti-Spc, infatti, i cittadini e le imprese potranno procedere al pagamento di somme dovute a vario titolo alle amministrazioni pubbliche o ai gestori dei servizi pubblici attraverso molteplici canali telematici. La Regione, nel sottoscrivere il protocollo ha assunto, dunque, il ruolo sia di amministrazione beneficiaria dei pagamenti, sia di intermediario verso la Pa locale, dato che offre agli enti pubblici del territorio regionale un servizio tecnologico per il collegamento e lo scambio dei flussi con il Nodo dei pagamenti-Spc. L´impegno che si assume la Regione attraverso questo protocollo è anche quello di promuovere l´adesione al sistema dei pagamenti da parte di altre amministrazioni pubbliche o gestori di servizi pubblici ad essa facenti capo. "Con la firma di questo protocollo e la conseguente adesione dell´Amministrazione regionale al Nodo nazionale dei pagamenti Spc, viene data alle pubbliche amministrazioni la possibilità di ricevere pagamenti dagli operatori privati con trasparenza, efficienza e rapidità", ha affermato Panontin. "La sottoscrizione dell´accordo giunge al termine di una proficua collaborazione con l´Agenzia per l´Italia Digitale e si affianca ai molti progetti già intrapresi dalla Giunta regionale sin da inizio mandato per dotare la Regione e le pubbliche amministrazioni di tutto il territorio regionale degli adeguati standard di sviluppo digitale e informatizzazione".  
   
   
BOLZANO: PRESENTATI I RISULTATI DELLA RICERCA “INSIDE JOB” SULL’ABBANDONO SCOLASTICO  
 
 Bolzano, 12 novembre 2014 - Si è tenuto presso l’Istituto "Claudia de´ Medici" di Bolzano il seminario finale del progetto “Inside Job - Sperimentazione di una rete territoriale per l’integrazione dei sistemi di istruzione, formazione, lavoro e orientamento”, finanziata dal Fse e realizzata dall’Area Pedagogica del Dipartimento Istruzione e formazione Italiana, in collaborazione con Arciragazzi, Kantea, @ltrimondi. L´istituto "Claudia de´ Medici di Bolzano ha ospitato questo pomerigigo (11 novembre) il seminario finale dell´azione di sistema "Inside Job - Sperimentazione di una rete territoriale per l´integrazione dei sistemi di istruzione, formazione, lavoro e orientamento", finanziata dal Fondo Sociale Europeo e realizzata dall´Area Pedagogica del Dipartimento Istruzione e formazione Italiana, in collaborazione con Arciragazzi, Kantea, @ltrimondi. Sia l´assessore alla scuola e cultura, Christian Tommasini, che l´intendente scolastica, Nicoletta Minnei, hanno sottolineato nel corso dei loro interventi come il problema della dispersione scolastica, che per quanto riguarda le scuole di lingua italiana coinvolge ogni anno circa un centinaio di studenti, rappresenta uno dei temi strategici del Dipartimento accanto al plurilinguismo, al rapporto tra la scuola ed il mondo del lavoro ed alla cittadinanza attiva. Anche in considerazione del numero contenuto di studenti coinvolti in questa problematica è necessario identificare i singoli casi e dare delle risposte individualizzate, perché la scuola deve essere in grado di dare risposte e soluzioni anche ai casi più complessi per garantire a tutti un percorso scolastico di successo e formare dei cittadini a pieno titolo in grado di trovare il loro inserimento nella società. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che si venga a creare una vera a propria rete di servizi tra la scuola e l´extrascuola. Lo studio "Inside Job", condotto da Andrea Tommasini e Sergio Bonagura rappresenta uno degli strumenti fondamentali per giungere alla realizzazione di questa rete. In sostanza Inside Job ha come obiettivo di sistema l´analisi e lo sviluppo di un modello di rete, che partendo dalle pratiche locali, nazionali, ed europee, sia in grado di affrontare le criticità legate al disagio scolastico e giovanile ed il dropping-out (dispersione scolastica). In particolare alla luce dell´analisi del contesto, il progetto si è concentrato sulla sperimentazione di una "buona pratica" in grado di rafforzare la rete territoriale dei servizi e attraverso l´accompagnamento educativo ed il tutoring, di sviluppare progetti individualizzati per la fascia di studenti a rischio di marginalità, nella logica dei flussi. L´azione di sistema ha sviluppo di un dispositivo (kit di strumenti) per la valorizzazione delle competenze e del potenziale del giovane, con l´assistenza e l´accompagnamento per la realizzazione del Pai - Piano di Azione Individuale, sia che si tratti di percorso di istruzione, che di percorso di formazione professionale finalizzata alla spendibilità occupazionale. Inside Job ha perseguito gli obiettivi dell´azione di sistema attraverso le seguenti fasi progettuali: analisi di buone pratiche - regionali, nazionali ed europee - relative a modelli di reti di intervento sui giovani, tra Orientamento-istruzione-lavoro, che siano in grado di affrontare e ridurre la problematica dei "flussi in ingresso e uscita dalla Scuola"; l´analisi dei flussi di transizione fra istruzione e formazione professionale; analisi di buone pratiche - regionali, nazionali ed europee - relative a dispositivi (processi, procedure, strumenti) che rendano individuabili, riconoscibili e validabili gli apprendimenti informali e non formali, con particolare riferimento alle esperienze Francesi, Svizzere e Tedesche; progettazione e definizione del modello di intervento con la definizione delle procedure, degli strumenti e delle Linee Guida per gli operatori per ciascuna delle fasi di servizio previste; implementazione del modello su una rete di scuole provinciali e applicazione dei dispositivi di assessment e validazione su un gruppo di giovani, con costruzione dei Piani di Azione Individuali e accompagnamento nella loro realizzazione.  
   
   
MILANO: UNIVERSITÀ. DIECI PROGETTI DI RICERCA PER SVILUPPARE LE TEMATICHE DI EXPO 2015  
 
Milano, 12 novembre 2014 - Sviluppare nuovi progetti di ricerca per ampliare le tematiche di Expo 2015 e legarle allo sviluppo della città e dei suoi abitanti. Questo l’obiettivo di “La Ricerca Incontra Expo” l’iniziativa ideata dall’Università Milano Bicocca e da Expo 2015 per sostenere e promuovere la ricerca. I dieci progetti, selezionati con bando pubblico lo scorso mese di marzo, sono stati presentati questa mattina nella sede della società Expo da Matteo Gatto, visitor experience & exhibition design director di Expo 2015 S.p.a. Con il rettore dell’Università di Milano-bicocca, Cristina Messa affiancati da Cristina Tajani, assessore alle politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca e Francesca Zajczyk, membro nel comitato scientifico “Le Università per Expo2015". "Questo progetto – ha commentato il rettore dall’Università Milano Bicocca, Cristina Messa – rappresenta una strada nuova ed è una scommessa perché punta a costruire un gruppo di ricercatori che appartengono ad aree diverse e che lavoreranno insieme mettendo a sistema, per la città e per Expo, competenze interconnesse. Penso che sia il modo più utile e produttivo col quale possiamo contribuire alla diffusione ampia e partecipata di contenuti rilevanti attraverso le opportunità di incontro e scambio di Expo per creare un ponte tra Università, aziende e società". "Un nuovo modo di intendere e fare ricerca nel segno dell’interdisciplinarità – cosi l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Università e Ricerca Cristina Tajani – nel pieno spirito di Expo fatto di condivisione della conoscenza necessaria non solo a nutrire il pianeta ma anche a migliorare la vita dei cittadini. Dieci progetti di ricerca, sia nazionali sia internazionali che, spaziando dall’agroalimentare all’attrattività urbana sino alla sicurezza alimentare, rappresentano un´opportunità per costruire e ampliare il dialogo tra mondo dell’università, dell’impresa e delle istituzioni poiché solo dalla collaborazione nasce il vero sviluppo". I dieci progetti selezionati spaziano dall’identità agroalimentare all’attrattività urbana, passando dall’aging society all’agricoltura urbana e periurbana sino alla sicurezza alimentare per i bambini e le norme che regolano lo street food nel mercato europeo. I risultati delle ricerche saranno diffusi e comunicati nel corso dei sei mesi di Expo attraverso molteplici canali: presentazioni nei padiglioni dell’Esposizione, conferenze ed eventi. Spazio anche al web con la pagina “Bicocca for Expo” presente sul sito www.Unimib.it, che racconterà attraverso un diario work in progress lo stato di avanzamento dei progetti. Ogni ricercatore riceverà un finanziamento di circa 20 mila euro e sarà affiancato nella sua attività da due docenti universitari, tutor appartenenti a dipartimenti diversi per favorire l’interdisplinarietà e il confronto delle idee. I progetti si svolgeranno in due tempi, sei mesi di ricerca e sei mesi di divulgazione che serviranno a produrre conoscenza diffusa a Milano e nel suo territorio. Perfetta parità di genere tra i dieci ricercatori vincitori: cinque donne e cinque uomini. Sei hanno conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Milano Bicocca, due in altri atenei italiani (Pavia e Roma) e due all´estero (Sorbona di Parigi e Luiv in Ucraina). "L’idea di affiancare ai giovani ricercatori due tutor di dipartimenti diversi - ha spiegato Francesca Zajczyk, membro del comitato scientifico de ´Le Università per Expo2015´ – non solo è una novità nel panorama dei bandi per assegni delle università, ma risponde anche all’idea di favorire le collaborazioni tra discipline diverse dentro e fuori l’Università. Durante l’anno di durata dei progetti ci saranno momenti di confronto tra gli assegnisti e i giovani impegnati in altri percorsi sulle tematiche Expo, come per esempio i Laboratori progettuali promossi dalla Fondazione Feltrinelli. "Insieme a questi dieci progetti, oggi premiamo l’impegno dei giovani a partecipare con la propria passione e le proprie conoscenze allo sviluppo del tema dell’Esposizione Universale - ha dichiarato Matteo Gatto, Visitor experience & exhibition design director di Expo 2015 S.p.a. -. La qualità e la varietà dei lavori presentati dimostra l’attualità di Expo Milano 2015 e delle sue sfide: abbiamo importanti contenuti da mettere a frutto e comunicare al mondo. Promuovere la ricerca e stimolare la condivisione di sapere tra i Paesi del mondo è la prerogativa della manifestazione che, proprio per questo motivo, sta definendo itinerari e percorsi tematici tra i padiglioni con cui soddisferà la curiosità degli 20 milioni di visitatori attesi”.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO: IL CONSIGLIO DEL PIEMONTE APPROVA L´INNALZAMENTO A 26.000 EURO DEL TETTO ISEE PER GLI ASSEGNI DI STUDIO  
 
Torino, 12 novembre 2014 - “ Aver approvato oggi in Consiglio la modifica del tetto Isee per gli assegni di studio portandolo a 26mila euro, riducendo di circa il 30 per cento le risorse a disposizione per ogni fascia di reddito, segna di fatto una svolta netta rispetto al passato ”, ha dichiarato ieri l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero. “ Al momento del mio insediamento ho ereditato una situazione disastrosa, ovvero il bando per l’anno scolastico 2013-2014 non effettuato, la graduatoria 2012-2013 in fase di elaborazione e con un ritardo considerevole e stanziamenti in bilancio insufficienti a far fronte al fabbisogno ormai consolidato. Una situazione - ha commentato l’assessore - che ho ritenuto doveroso affrontare fin da subito, prima in sede di Conferenza per il diritto allo studio, poi in Commissione ed oggi in aula”. Pentenero ha quindi anticipato che “ ottenuto questo risultato, è ora mia intenzione predisporre, in conformità con i principi della legge regionale sul diritto allo studio e gli obiettivi del nuovo piano triennale, una proposta per il bando 2014-2015 da sottoporre entro fine anno alla Conferenza per il diritto allo studio ” ed ha evidenziato che “ pur in un contesto di estrema difficoltà legata a scelte inadeguate degli anni precedenti e alla condizione critica della finanza regionale, questa Giunta ha dimostrato di lavorare affinché il diritto allo studio e la libera scelta educativa tornino ad essere garantiti ”.  
   
   
RICERCA, DIECI PROGETTI PER EXPO MILANO 2015 PRESENTATI I DIECI PROGETTI DI GIOVANI RICERCATORI PER EXPO 2015 FINANZIATI DALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA. RICEVERANNO UN FINANZIAMENTO DI 20 MILA EURO CIASCUNO.  
 
Milano, 12 novembre 2014 – Dieci progetti di ricerca su temi dell’Esposizione Universale e sulla città di Milano. Ai quali lavoreranno altrettanti giovani dottori di ricerca selezionati e finanziati dall’Università di Milano-bicocca attraverso un bando. I progetti sono stati presentati ieri mattina nel corso della conferenza stampa presso la sede della società Expo 2015 alla quale sono intervenuti Matteo Gatto, visitor experience & exhibition design director di Expo 2015 S.p.a., Cristina Messa, rettore dell’Università di Milano-bicocca, Cristina Tajani, assessore alle politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune di Milano, Francesca Zajczyk, delegata Università di Milano-bicocca per Expo e nel comitato scientifico “Le Università per Expo2015”. Tra i temi dei progetti: identità agroalimentare, attrattività urbana, aging society, agricoltura urbana e peri-urbana, sicurezza alimentare per i bambini, diritti e cibo. I risultati delle ricerche saranno diffusi e comunicati nel corso dei sei mesi di Expo Milano 2015 attraverso molteplici canali: conferenze e presentazioni nei padiglioni dell’Esposizione, la pagina Bicocca for Expo del sito unimib.It nella quale sarà tenuto un diario del work in progress dei progetti, conferenze e eventi. I ricercatori riceveranno un finanziamento di circa 20 mila euro ciascuno e avranno come tutor due docenti universitari a testa, appartenenti a dipartimenti diversi. I progetti si svolgeranno in due tempi, sei mesi di ricerca e sei mesi di divulgazione che serviranno a produrre conoscenza diffusa a Milano e nel suo territorio. Perfetta parità di genere tra i dieci assegnisti vincitori: cinque donne e cinque uomini. Sei hanno conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Milano-bicocca, due in altri atenei italiani (Pavia e Roma) e due all´estero (Sorbona di Parigi e Luiv in Ucraina). Al bando, lanciato a giugno 2014, hanno risposto 49 candidati, 35 donne (70 per cento circa) e 14 uomini (30 per cento circa). Il 35 per cento dei candidati ha svolto il dottorato in Bicocca, il 12 per cento all’estero (Francia, Regno Unito, Cina, Giordania), il 15 per cento in altre università italiane. Ecco titoli e autori dei dieci progetti: Michela Barbuto, L´orticoltura urbana per il cibo di qualità, la tutela delle risorse naturali e la coesione sociale: Mykola Borzenkov, Cerotti nanostrutturati per terapie mediche a base termica; Emanuele Ferri, L´etichetta molecolare - un servizio innovativo per la tracciabilità agroalimentare e la tutela dei prodotti locali; Maria Chiara Giorda, A tavola con le religioni? Mense e pluralismo religioso; Stefano Marras, La legge dello street food; Maria Nicolaci, Decidi, Democrazia Cibo e Diritti; Luca Rimoldi, Antropologia, memoria e consumo del cibo; Manuela Tassan, La cultura del cibo “naturale”: nuove identità agro-alimentari a confronto; Benedetta Vimercati, Diritti sociali dei bambini e diritto al cibo; Lorenzo Zamboni, Gr-eat. The impact of Greek Eating Culture in Western Mediterranean, 6th - 3rd B.c. «Questo progetto – ha detto il rettore Cristina Messa – rappresenta una strada nuova ed è una scommessa perché punta a costruire un gruppo di ricercatori che appartengono a aree diverse e che lavoreranno insieme mettendo a sistema, per la città e per Expo, competenze interconnesse. Penso che sia il modo più utile e produttivo col quale possiamo contribuire alla diffusione ampia e partecipata di contenuti rilevanti attraverso le opportunità di incontro e scambio di Expo per creare un ponte tra Università, aziende e società». «Insieme a questi dieci progetti, oggi premiamo l’impegno dei giovani a partecipare con la propria passione e le proprie conoscenze allo sviluppo del tema dell’Esposizione Universale - ha dichiarato Matteo Gatto –. La qualità e la varietà dei lavori presentati dimostra l’attualità di Expo Milano 2015 e delle sue sfide: abbiamo importanti contenuti da mettere a frutto e comunicare al mondo. Promuovere la ricerca e stimolare la condivisione di sapere tra i Paesi del mondo è la prerogativa della manifestazione che, proprio per questo motivo, sta definendo itinerari e percorsi tematici tra i padiglioni con cui soddisferà la curiosità degli 20 milioni di visitatori attesi». «Un nuovo modo di intendere e fare ricerca nel segno dell’interdisciplinarità – cosi l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Università e Ricerca Cristina Tajani – nel pieno spirito di Expo fatto di condivisione della conoscenza necessaria non solo a nutrire il pianeta ma anche a migliorare la vita dei cittadini. Dieci progetti di ricerca, sia nazionali sia internazionali che, spaziando dall’agroalimentare all’attrattività urbana sino alla sicurezza alimentare o al diritto, rappresentano un’opportunità per costruire un dialogo tra mondo dell’università, dell’impresa e delle istituzioni poiché solo dalla collaborazione nasce il vero sviluppo». «L’idea di affiancare ai giovani ricercatori due tutor di dipartimenti diversi - ha spiegato Francesca Zajczyk – non solo è una novità nel panorama dei bandi per assegni delle università, ma risponde anche all’idea di favorire le collaborazioni tra discipline diverse dentro e fuori l’Università. Durante l’anno di durata dei progetti ci saranno momenti di confronto tra gli assegnisti e i giovani impegnati in altri percorsi sulle tematiche Expo, come per esempio i Laboratori progettuali promossi dalla Fondazione Feltrinelli». Bicocca for Expo - Oltre agli assegni di ricerca, l’Università di Milano-bicocca ha sviluppato diversi progetti per Expo Milano 2015. In particolare, la curatela scientifica del Cluster del Riso; un accordo con la Repubblica delle Maldive per l’ideazione, promozione e diffusione delle attività del paese durante Expo; le certificazioni per la pedonabilità ai padiglioni Expo 2015; gli Science Corner, laboratori all’aperto in vie e piazze della città; un progetto di monitoraggio delle specie botaniche invasive; le Summer School Expo2015; i percorsi “Cultura del cibo” e “La città umana” nell’ambito del Laboratorio Expo di Fondazione Feltrinelli all’interno del quale si svolgerà anche la Scuola Dottorale sul tema “Trasformazione urbana e grandi eventi”; il sondaggio Experando Expo che misura periodicamente il grado di conoscenza di Expo da parte degli studenti universitari.  
   
   
ERASMUS+: FVG, PROGRAMMA POTENZIA CAPITALE SOCIALE DEL TERRITORIO  
 
Udine, 12 novembre 2014 - "Erasmus + mette insieme diversi assi che prima erano separati e risponde così alle raccomandazioni di concentrazione che provengono dalla Commissione europea. Si andrà in un´unica direzione e si tratta di un percorso importante perché, oltre a permettere ai ragazzi di fare esperienze all´estero e mettersi in relazione con altre realtà, si comincerà a lavorare anche sull´apprendimento permanente e informale, che risulta essere uno degli strumenti essenziali per uscire dalla crisi". Lo ha sottolineato l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione e Politiche giovanili, Loredana Panariti, concludendo oggi a Udine l´"Infoday Erasmus+" al quale era intervenuta in apertura anche la presidente della Regione Debora Serracchiani. Il budget di 14,7 miliardi di euro promuoverà opportunità di mobilità per studenti tirocinanti, insegnanti e personale docente, giovani, animatori e volontari; creerà o rafforzerà partenariati tra istituzioni e organizzazioni nei settori giovanile, dell´istruzione e della formazione; sosterrà il dialogo e l´accesso alle informazioni. Una tra le novità principali riguarda la possibilità di presentazione dei progetti non solo da parte di ong, associazioni, organizzazioni giovanili, enti locali ma anche da parte di gruppi informali (costituiti da un minimo di quattro ragazzi con un portavoce di almeno 18 anni). "Erasmus + non solo è aperto a fasce di età più ampie ma permette anche la partecipazione di gruppi informali e risponde così alla necessità di valorizzare quanto c´è di già attivo sul territorio in modo da potenziarne il capitale sociale". Nel ringraziare l´Agenzia nazionale dei Giovani e Eurodesk e nell´accogliere la proposta di organizzare un altro Infoday da calendarizzare in tarda primavera, Panariti ha posto l´accento sull´importanza di attivare un percorso di semplificazione tra i vari strumenti a disposizione della formazione. "Va rafforzata la rete e soprattutto la trasversalità per costruire un percorso regionale che possa aumentare l´occupabilità in un contesto di crescita democratica e cittadinanza attiva", ha sottolineato Panariti, ricordando, ad esempio, che nel settore della mobilità sono previsti incentivi anche nel programma regionale di Garanzia giovani e nel Progetto occupabilità.  
   
   
MILANO: CINEMA. NUOVI TEATRI DI POSA, AULE E POSTAZIONI MULTIMEDIALI PER LA NUOVA CIVICA CCUOLA DI CINEMA ALL’EX MANIFATTURA TABACCHI  
 
 Milano, 12 novembre 2014 - La nuova sede della Civica Scuola di Cinema all’ex Manifattura Tabacchi è stata inaugurata alla presenza del vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, degli assessori Cristina Tajani (Università e Ricerca) e Filippo Del Corno (Cultura), con studenti, diplomati, docenti, cittadini e numerosi professionisti del settore cinematografico. Il Sindaco Giuliano Pisapia, non potendo intervenire alla cerimonia, ha inviato un suo personale messaggio. Sono oltre 400 gli studenti che frequentano la struttura su tre piani per i corsi triennali (in Regia, Produzione, Ripresa e fotografia, Digital animation, Sceneggiatura, Montaggio, Sound design, Multimedia) e quattro serali in Documentario, Produzione cinematografica, Videogiornalismo, Sceneggiatura. A loro, e ai 150 tra docenti e personale amministrativo, sono dedicati i più di 3 mila metri quadrati dell´area: cinque teatri di posa, uno studio televisivo con sala regia, uno studio di animazione, sala multimediale da cento posti, settantasette postazioni di montaggio, sedici aule, laboratori, mediateca con sala di lettura e visione (6.500 film e 1.500 testi, periodici e cataloghi), magazzino attrezzature e uffici. A dare il via alla giornata, con l’apertura del nuovo anno accademico seguita dalla conversazione Fare Cinema: perché?, con Antonio Augugliaro (co-regista di "Io sto con la sposa"), sono intervenuti Walter Fontana (sceneggiatore, autore del libro "Splendido visto da qui", 2014), Luca Mosso (giornalista, presidente Milano Film Network), Gianluca Guzzo (fondatore e amministratore Mymovies.it), Dario Zonta (giornalista, produttore), coordinata da Mauro Gervasini (direttore Film Tv). Dalla scrittura alla regia, dalla produzione alla comunicazione: il mestiere del cinema e le sue competenze di fronte a nuove sfide è stato il tema che ha animato il dibattito. “Sono molto contenta di inaugurare la nuova sede della Civica scuola di Cinema - ha detto il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris -: finalmente la città dispone di una struttura adeguata alle esigenze di espressione artistica e culturale del settore, oggi più che mai strategico per lo sviluppo culturale dell’intero Paese, e a cui Milano vuole partecipare da protagonista. Come le altre Civiche scuole cittadine, da sempre incubatori di grande professionalità e creatività, questa scuola continuerà a dimostrarsi un luogo di eccellenza della formazione, in grado di attirare talenti da tutto il panorama nazionale e internazionale”. “Con l’inaugurazione dei rinnovati spazi dell’ex Manifattura Tabacchi, oggi mettiamo a disposizione della città e dell’intero Paese una sede più grande e funzionale dotata di moderni set cinematografici, studi audiovisivi e delle più avanzate tecnologie necessarie a affiancare la preparazione degli insegnanti che contribuiscono a fare della Civica Scuola di Cinema di Milano un punto di riferimento importantissimo per chiunque voglia lavorare nell´industria cinematografica”: cosi l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani che prosegue: “Una rinnovata sede che saprà essere non solo un luogo di formazione ma anche uno spazio aperto ai cittadini, per ‘fare cultura’ fuori dagli ambiti didattici e condividere momenti di confronto e riflessione su argomenti che interessano ampie platee come la televisione, la radio, il teatro, il web, l’editoria”. Nella nuova sede infatti, accanto all’attività formativa ordinaria, sono proposte numerose iniziative aperte al pubblico e al territorio anche grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, nell’ambito del progetto Manifatture Culturali. "L´investimento in cultura - ha commentato il Presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione - è uno dei principali delle Fondazioni di origine bancaria. Anzi, quello dell´Arte, attività e beni culturali è il primo e più consueto settore di intervento delle Fondazioni. Da sempre esso si pone al primo posto sia per quantità di risorse erogate che per numero di interventi: 270 milioni di euro nel solo 2013, pari al 30,4% del totale erogazioni. Anche il Cinema rientra a giusto merito con il patrimonio cultura del nostro Paese. Fondazione Cariplo dal 1991, cioè da quando è nata, ha sostenuto oltre 10mila progetti nel settore arte e cultura con circa un miliardo di euro. Anche nel 2013 (e più o meno sarà così anche per l´anno in corso) ha messo a disposizione della cultura circa 40milioni di euro, in un periodo in cui i tagli alla cultura sono sotto gli occhi di tutti. Va sottolineato come le fondazioni oggi non si limitano più a mantenere e valorizzare il patrimonio artistico e architettonico come accadeva un tempo, ma si prodigano per innestare processi virtuosi dove la cultura diviene volano economico e strumento per la coesione sociale. L´ulteriore tassazione annunciata per le fondazioni sarà un duro colpo per chi opera in campo culturale, che non avrà più nemmeno questo sostegno. Il mondo della cultura deve reagire. #menotassepiuerogazioni - tasse + cultura”. “La nuova sede della Civica Scuola di Cinema è bella e all´avanguardia. ‘Una Scuola davvero europea!’ è il commento degli studenti - ha aggiunto il direttore della Civica Scuola di Cinema Laura Zagordi -. La presenza nel luogo storico della Manifattura Tabacchi di giovani, che usano gli spazi per studiare e per sperimentare, è magica. Alimenta in modo naturale la curiosità e l´attenzione verso ciò che è stato questo luogo, nella nostra città. I cortili dove una volta echeggiavano le voci delle donne che lavoravano il tabacco risuonano ora di quelle degli studenti. Uno stimolo, anche emotivo, per scegliere di guardare, avvicinarsi al passato, comprendere il presente ed immaginare il futuro” . A festeggiare con la Scuola anche altri rappresentanti delle istituzioni: l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, gli assessori della Regione Lombardia Cristina Cappellini e Alberto Cavalli, i senatori Laura Bignami e Franco Mirabelli, la deputata Lia Quartapelle, il presidente del Consiglio di Zona 9 Beatrice Uguccioni, il rettore dell’Università degli Studi Milano Bicocca Cristina Messa, il Soprintendente Alberto Artioli, il consigliere regionale Fabio Pizzul, e altri consiglieri regionali e comunali. Calorosa la partecipazione del settore cinematografico che conta anche numerosi diplomati della Scuola. Sono intervenuti, tra gli altri, la scrittrice e consigliera d´amministrazione Rai Benedetta Tobagi, i registi Daniele Ciprì, Marina Spada, Alina Marazzi, Michelangelo Frammartino, Luca Lucini, Alessandro Genovesi, Vittorio Moroni, Sandro Baldoni, il produttore Lionello Cerri l’attore Gigio Alberti, l’autore e regista Felice Cappa, il direttore della fotografia Luca Bigazzi, la montatrice Carlotta Cristiani, Studio Azzurro, Il Terzo Segreto di Satira. Alcuni personaggi dello spettacolo hanno inviato messaggi di auguri, come Claudio Bisio, Antonio Albanese, Silvio Soldini, Giobbe Covatta e Costanza Quatriglio. “Sono molto felice di essere presente all’apertura dell’anno accademico e all’inaugurazione della nuova sede della Civica Scuola di Cinema - ha spiegato l’assessore alla cultura Filippo Del Corno - una sede prestigiosa che sta diventano il vero e proprio polo dell’industria del cinema della città, grazie alla presenza del Museo Interattivo del Cinema (Mic), e della Fondazione Cineteca Italiana. Auguro quindi alla Civica Scuola di Cinema di essere sempre più un importante vivaio di creatività per le generazioni più giovani che saranno protagoniste del cinema di domani”. La giornata è proseguita con proiezioni, workshop e tour guidati che hanno permesso al pubblico di scoprire gli spazi e le potenzialità della nuova sede. Ii Dj set, a cura di Stefano Breda in arte "Mastermaind", produttore e beatmaker, ha fatto da colonna sonora alla festa serale. “La festa non finisce oggi - ha concluso il Presidente di Fondazione Milano Marilena Adamo -: l’inaugurazione della nuova sede della Civica sarà concluderà, martedì 11 novembre, con la visita dell’Onorevole Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini. Una partecipazione che ci rende particolarmente lieti e che si aggiunge alle innumerevoli e prestigiose attestazioni di stima che hanno scandito questa giornata così importante per la Civica Scuola di Cinema e per Fondazione Milano”.  
   
   
AOSTA: REGOLE. LIBERTÀ E TRASGRESSIONE. GHERARDO COLOMBO PARLA AI GIOVANI  
 
 Aosta, 12 novembre 2014 - Parlare di regole, di libertà, di trasgressione se fatto con un approccio nuovo può davvero diventare un dialogo piacevole ed efficace con i giovani. Gherardo Colombo, ex magistrato italiano, ne ha fatta la sua missione dopo aver lasciato la magistratura anni fa. Nel Salone di Palazzo regionale martedì 11 novembre sono stati oltre 200 i ragazzi delle scuole superiori valdostane che hanno avuto il piacere di un incontro privilegiato con lui, grazie all’iniziativa organizzata dall’Assessorato regionale dell’istruzione e cultura in collaborazione con l’Associazione “Scelte giovani” guidata dal giovane Didier Pellissier. A portare i saluti dell’Amministrazione regionale alla platea di 10 classi sono stati il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l’Assessore all’istruzione e cultura, Emily Rini. Emily Rini – Assessore regionale all’istruzione e cultura - È un momento molto importante per i nostri ragazzi, un momento di confronto con una personalità così forte, così significativa, che ha dato tanto al Paese. Credo sia un’occasione unica per i ragazzi perché normalmente si studia sui libri, si studiano concetti e si imparano anche bene, ma in maniera diversa. Quando, invece, si ha l’occasione di poter conoscere dei grandi protagonisti, che hanno in qualche modo segnato la storia del nostro Paese, tutto assume un valore diverso, più profondo, un valore che segna questi ragazzi che dall’incontro di oggi usciranno certamente più arricchiti. Gherardo Colombo ogni anno incontra migliaia di giovani con i quali instaura un rapporto positivo e quasi complice, grazie ai suoi modi piacevoli, al suo linguaggio, al suo volerli rendere attori attivi della scena. Gli adulti in questo momento non sono un buon esempio, dateglielo voi, dice spesso Gherardo Colombo, che lavora per rendere proprio le giovani generazioni cittadini consapevoli dei diritti e delle responsabilità individuali. L’ex magistrato parla di temi importanti, lo fa tra i giovani, alzandosi, ponendo loro domande e aspettando risposte, pone loro il microfono, scherza e spezza così quel muro che spesso si crea tra istituzioni, adulti e giovani. Gherargo Colombo - Credo che per parlare ai giovani siano necessari due elementi. Uno riguarda i contenuti e l’altro i metodi. I ragazzi devono sentirsi protagonisti, non possono essere spettatori come invece spesso li fanno essere gli adulti. Per essere protagonisti è necessario che esista un dialogo attraverso il quale ci si possa sentire su un piano di interlocuzione: per cui si riceve ma anche si da, e si propone. Può essere manifestato un pensiero critico e quindi una dialettica che con i giovani di solito non c’è. Per quel che riguarda i contenuti io credo sia proprio necessario riuscire a focalizzare il senso e significato vero delle parole. Parleremo di regole, libertà, trasgressione e proprio sul significato della parola regola esiste secondo me una confusione notevolissima. Per questo Paese, per gli adulti, per i ragazzi è necessario fare un po’ di chiarezza. Le regole sono viste come una sorta di obblighi e invece dalle regole nascono anche i nostri diritti. E proprio dalle regole è partito l’incontro di un’ora e mezza tra i ragazzi e l’ex magistrato, un incontro ricco di sfumature, di analisi e consapevolezze. Un viaggio nella parola, nelle regole, nelle convenzioni, tra suggestioni importanti lanciate come strumento di analisi e bagaglio da portare con sé nella vita.  
   
   
VENETO: AVVIATO NEGLI ISTITUTI AGRARI IL PROGETTO AVEPA NELLE SCUOLE, SI RITRONA SUI BANCHI!  
 
Venezia, 12 novembre 2014 - Ha preso avvio dall’´istituto Trentin di Lonigo, la prima lezione del progetto Avepa nelle Scuole “Il campo tiene banco” 2014-2015. Ne dà notizia l’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan che informa dell’iniziativa, promossa da Avepa e dal direttore Fabrizio Stella, con l’obiettivo di formare gli studenti sulle materie che incontreranno alla fine del loro percorso di studi e sulle opportunità future sul mondo del lavoro nel settore primario. “Investire nella formazione dei giovani - commentano Donazzan e Stella - è il modo migliore per impostare un futuro solido per il comparto dell’agricoltura. I giovani, prossimi agricoltori/imprenditori, con il loro entusiasmo e la voglia di portare avanti le tradizioni con idee innovative, hanno un ruolo fondamentale. Proprio per questo ho voluto che l’Agenzia entrasse negli istituti agrari”. Dopo il successo della passata edizione, anche quest’anno Avepa propone agli istituti che rientrano nella rete delle scuole agrarie e forestali del Veneto, un percorso formativo che ha come filo conduttore l´articolazione delle politiche comunitarie e regionali riguardanti l´agricoltura. Tra le 12 tematiche proposte agli istituti, relazionate dai professionisti dell’Agenzia, spiccano la Politica agricola comunitaria (Pac 2014-2020) e il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Al momento le scuole che hanno aderito al progetto sono l’istituto tecnico agrario A. Trentin di Lonigo, l’Istituto Professionale Giuseppe Medici di Legnago, l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente Domenico Sartor di Castelfranco, l’Istituto Statale Alberto Parolini di Bassano, Istituto Tecnico e professionale di Stato per l’Agricoltura Giovanni Battista Cerletti di Conegliano, l’Istituto Tecnico Agrario Duca degli Abruzzi di Padova e l’Istituto Tecnico E. De Nicola di Piove di Sacco. Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili nel sito web dell’Avepa  www.Avepa.it/scuole    
   
   
UNIONE EUROPEA: UN LEADER GLOBALE IN AZIONE PER IL CLIMA  
 
Bruxelles, 12 novembre 2014 - Di seguito l’intervento di Miguel Arias Cañete - Commissario per azione per il clima e l´energia, alla prima commissione Envi del Parlamento europeo: Cari soci, Permettetemi di iniziare il mio primo intervento come Commissario prima commissione Envi sottolineando, come ho fatto nel corso dell´audizione, l´importanza che do al Parlamento europeo, non solo come co-legislatore, ma anche come istituzione che rappresenta più vividamente la democrazia europea. Questo è il motivo perché ho deciso che il mio primo intervento pubblico come Commissario sarebbe prima di oggi. Durante il mio udito promesso di impegnarsi in un dialogo politico aperto e trasparente con te. A me questo primo scambio di opinioni è il primo passo per l´edificazione di questo dialogo. Un dialogo che dovrebbe essere uno dei pilastri nel raggiungimento del clima previsionale cambiare politica che l´Unione europea ha bisogno. Cari soci, Il clima sta cambiando e, come fa, suoi effetti stanno diventando sempre più evidenti per la vita quotidiana dei cittadini, delle famiglie e le imprese. Le scoperte scientifiche dell´Ipcc sono abbastanza chiare a questo proposito. Ma forniscono anche un messaggio di speranza, come sottolineato nella relazione di valutazione di Quinta. Questo messaggio è chiaro: esso rimane in nostro potere per affrontare il cambiamento climatico e limite inferiore a 2 ° c di riscaldamento globale. Abbiamo una scelta e noi dobbiamo avere il coraggio politico di agire subito, con ambizione e collettivamente. Questo deve essere il nostro comune impegno politico nei prossimi mesi e anni, e sono fiducioso che sarà in grado di contare anche su di voi per dimostrare che l´Unione europea mantiene la sua leadership globale sul clima. Cari soci, Meno di tre settimane fa leader europeo ha raggiunto un accordo storico sul obiettivi primari e architettura core della nostra politica climatica ed energetica per il prossimo decennio, il cosiddetto quadro della politica climatica ed energetica 2030. Questo accordo è il risultato di sforzi congiunti di lunga data e di cooperazione tra la Commissione e il Parlamento europeo, Consiglio e altre istituzioni a partire da un dialogo proficuo con una vasta gamma di parti interessate. Le conclusioni del Consiglio europeo hanno creato un sacco di slancio positivo su cui dobbiamo costruire - europea sia a livello internazionale. Da questo, voglio all´Ue di continuare a portare avanti un´ambiziosa politica climatica, mentre conduceva globalmente i negoziati internazionali verso un accordo vincolante alla conferenza sul clima di Parigi nel 2015. Ma innanzitutto dobbiamo lavorare verso una rapida e corretta attuazione del quadro 2030. E dobbiamo farlo in modo intelligente, di trarre tutti i vantaggi della transizione verso un´economia a basso tenore di carbonio, essenziale per la creazione di posti di lavoro e crescita sostenibile. Il quadro di 2030 dovrà essere tradotto in azioni concrete, affinché l´Unione europea rimane il leader mondiale nella tecnologia delle energie rinnovabili, abbiamo aumentare la nostra efficienza energetica e usiamo il pieno potenziale dell´economia verde in modo più economico per i nostri consumatori, la nostra industria e anche per le nostre finanze pubbliche. Ma, prima che delinea i primi passi concreti su come implementare il quadro 2030 voglio condividere con voi alcuni pensieri generali sulla guida dato dal Consiglio europeo: ##Accolgo con favore l´approvazione del domestico di associazione obiettivo di riduzione delle emissioni gas ad effetto serra di almeno il 40% e sue rispettive sub-destinazioni del -43% per l´Eu Ets e -30% per i settori non-Ets. Accolgo anche molto che il Consiglio europeo ha seguito la proposta di stabilire un´ associazione destinazione di almeno il 27% di energie rinnovabili a livello europeo per il 2030. Questo dà un chiaro segnale agli investitori che intendiamo continuare a promuovere la forte crescita nel settore delle energie rinnovabili, mentre che ci permette di passare a un approccio più europeo per il loro sostegno. Sull´efficienza energetica, è vero che avremmo sperato per un più ambizioso accordo. La Commissione aveva proposto un obiettivo del 30 per cento, e Presidente Juncker e io abbiamo sostenuto per un obiettivo vincolante, piuttosto che indicativo. Tuttavia, questo è soggetto a una clausola di revisione, avendo in mente l´obiettivo del 30%, quindi ci sforzeremo di assicurare che il nostro approccio diventa più ambizioso. Voglio sottolineare un elemento molto positivo: il 40% è una destinazione domestica dell´associazione, che significa sarà raggiunti nell´Ue, quindi no ulteriori crediti internazionali saranno utilizzati oltre 2020 e pertanto tutti gli investimenti effettuati nell´Ue. Accolgo con favore i principi per impostare gli obiettivi per i settori non-Ets: gli obiettivi nazionali vengono definiti in un intervallo da 0 a -40% rispetto ai livelli del 2005 emissione e deve aggiungere fino a un collettivo -30% in questi settori in tutta l´Ue. Dato l´ambizioso riduzioni complessive non-Ets, leader ha sottolineato l´importanza di una maggiore flessibilità. Questo per quanto riguarda, dobbiamo vigilare per salvaguardare l´integrità ambientale del sistema. Accolgo con favore l´accordo su due importanti strumenti di finanziamento: 1) un fondo per l´innovazione per le imprese dell´Ue (Ner400) e 2) un fondo di ammodernamento per abbassare il reddito gli Stati membri. Insieme, questi pool oltre 700 milioni di fondi Ets le indennità per essere utilizzati per modernizzare i sistemi di energia dell´Ue, rendere l´Ue più efficiente di energia e incentivare l´innovazione nell´industria e nel settore dell´energia. Accolgo calorosamente il riferimento ad un ben funzionante riformato Eu Ets come pietra angolare della politica del clima dell´Ue. Voglio l´Eu Ets di svolgere pienamente il suo ruolo come driver tecnologia neutrale, conveniente e comunitarie per investimenti a basso tenore di carbonio. Un ben funzionante Eu Ets sarà ri-inforce il funzionamento del mercato interno dell´energia, stimolare l´assorbimento delle energie rinnovabili e creare ulteriore domanda per miglioramenti di efficienza energetica. E ultimo ma non ultimo, il Consiglio europeo ha inoltre riconosciuto l´importanza fondamentale del mercato dell´energia interna e, in tale contesto, l´importanza specifica di raggiungere senza indugio il bersaglio di interconnessioni di elettricità 10% entro il 2020 (destinazione del 15% entro il 2030), come proposto dalla Commissione. Non è un segreto che incontro la destinazione interconnessione migliorerà la sicurezza energetica e promuovere ulteriormente l´integrazione dei mercati. Ma faciliterà anche la sistemazione delle quote superiori delle energie rinnovabili nel mix elettrico. Per questi, l´attuazione di progetti di interesse comune critica sarà più importante. Cari soci, Gli elementi descritti sopra, ci porta alla voce immediata nell´agenda del Parlamento europeo – la riserva di stabilità di mercato (Msr). Spero che il vostro lavoro si tradurrà in adozione tempestiva, che (senza dubbio) stabilizzare l´Eu Ets e renderlo più resistente. In questo, come in qualsiasi altro pezzo di legislazione che la Commissione propone, ci assicureremo che applicare le disposizioni del trattato rispettando pienamente le competenze di ogni istituzione. Ci sono parecchio interessanti questioni discusse sul mercato stabilità si riserva, in particolare 1) la sua possibile iniziare prima o 2) l´idea di mettere il "backloaded" 900 milioni le indennità direttamente nella riserva. Come ho già sottolineato nel corso dell´udienza, se c´è una maggioranza a favore del Parlamento e del Consiglio, la Commissione non sarà ostacolo tali cambiamenti. Spero che il lavoro su questo importante atto legislativo può concludersi entro la fine del primo trimestre del prossimo anno. Conseguire un risultato rapido e positivo per il Msr ci permetterà di presentare quanto prima (ma sempre dopo accordo su Msr) una proposta legislativa per attuare la riforma del mercato europeo di carbonio per il periodo dopo il 2020. Questo è un´ambiziosa timeline. Tuttavia, dobbiamo la nostra industria, così come altri partecipanti del mercato di carbonio la massima certezza sulle regole perdite post-2020 carbonio. Affido pertanto per procedere rapidamente via il più ampio Ets rivedere dopo l´adozione della riserva di stabilità del mercato. Quando si tratta di legislazione su bersagli non-Ets è mia intenzione intraprendere lavoro di valutazione di impatto dettagliata l´anno prossimo, su elementi – come la flessibilità e l´integrazione del settore terra e forestali in ambito mitigazione – al fine di presentare una proposta legale abbastanza presto e conformemente al programma di lavoro della Commissione e garantendo sempre la buona qualità della proposta e la sua economicità. Per quanto riguarda la nostra politica in materia di efficienza energetica , dovremo affrontare la richiesta del Consiglio europeo di proporre i settori prioritari in cui possono essere raccolto energetici significativi incrementi di efficienza, e modi per affrontarle a livello Ue. Nel settore dell´energia rinnovabile dobbiamo venire avanti con le misure di appoggio per garantire il raggiungimento della destinazione dell´associazione Eu-livello almeno pari al 27%. Dobbiamo anche considerare come realizzare un trasparente e affidabile sistema di governance. Sarà importante snellire la segnalazione sulle questioni energetiche e climatiche per evitare inutili costi amministrativi. Inoltre, intendo anche migliorare le condizioni per la distribuzione di Carbon Capture and Storage (Ccs). Si tratta di una tecnologia chiave se vogliamo raggiungere un´economia carbon free entro il 2100 – come indicato nell´ultimo rapporto dell´Ipcc. Infine, voglio dare il via prima dell´estate un ampio dibattito sulle nostre politiche per le riduzioni delle emissioni nel trasporto su strada e organizzare una conferenza dove tutte le parti interessate si riuniscono e riflettono su ciò che ha funzionato bene e che cosa può essere migliorato per il periodo successivo al 2020, per il quale vuoi apprezzo moltissimo le vostre idee (e coinvolgimento attivo). Come con ogni altra misura di politica per il quale si occuperà, attribuisco grande importanza per sentire le opinioni di tutti gli stakeholder. Politiche climatiche non funzionerà se otteniamo l´economia sbagliata. Questa è la ragione perché penso che non dovremmo perdere le opportunità economiche che politiche del clima e l´energia si offrono per la creazione di nuovi posti di lavoro e l´innovazione. A questo proposito l´ occupazione, crescita e pacchetto di investimento che la Commissione proporrà nelle prossime settimane, sarà un´ottima occasione per mostrare la nostra determinazione anche sul lato di clima ed energia investimenti (infrastrutture, energie rinnovabili ed efficienza energetica). Sto già lavorando con Vp Katainen e tutti i Commissari coinvolti affinché questa politica è parte integrante del piano di investimento €300bn ad essere avanzate dal Presidente Juncker. Questo pacchetto sarà anche aggiungere al lavoro sulla realizzazione di un´energia dell´Unione, che è diretta da Vp Sefcovic e in cui, come sapete, azione per il clima e l´energia è un aspetto fondamentale. Cari soci, Dopo aver posato i miei piani per il clima europeo azione ed energia, Fammi girare ai negoziati internazionali. La nostra azione sul quadro 2030 e il suo ulteriore sviluppo guiderà, a mio avviso, un´azione internazionale. L´ue deve dare un esempio globale in termini di azione per il clima. La nostra determinazione deve essere visto come un invito ad altri principali attori internazionali a farsi avanti con i loro contributi di riduzione di gas serra previsto. Sulla strada per un accordo globale a Parigi l´anno prossimo, la conferenza sul clima a Lima sarà la prossima tappa. Progressi nella Lima sarà fondamentali per raggiungere un accordo globale e giuridicamente vincolante a Parigi. Ecco perché intenzione di lavorare molto attentamente con il Parlamento europeo, soprattutto con la delegazione di questo comitato, avanti e durante i negoziati a Lima. Voglio sentire il vostro parere e a garantire che l´Ue parli con una sola voce. In tale contesto, la conferenza sul clima a Lima deve consegnare 3 risultati chiavi: In primo luogo, dobbiamo far sì che tutti i nostri partner internazionali messo sul tavolo i piani per gli sforzi di riduzione gas serra individuali prima di fine marzo 2015. Un processo internazionale deve essere istituito nel periodo che precede la conferenza di Parigi per considerare e analizzare l´adeguatezza e l´ambizione degli sforzi individuali e aggregati. Solo un tale processo può garantire che gli impegni di mitigazione conclusivi nell´accordo 2015 sono sufficienti per conseguire lo scopo per mantenere l´aumento di temperatura sotto i 2 c. In secondo luogo, dobbiamo compiere progressi sul miglioramento anche ambizione di mitigazione prima di 2020, quindi rimaniamo sulla buona strada per raggiungere l´obiettivo 2 c di sotto. Questo è fondamentale, dato che il 2015 accordo non entrerà in vigore fino al 2020. E in terzo luogo, dovremmo avere una buona comprensione degli elementi di un progetto di negoziare il testo dell´accordo 2015. Lima deve consegnare questo come un passo preparatorio verso un completo Unfccc negoziando il testo. Per preparare la conferenza di Lima, ho già iniziato a coordinare con l´alto rappresentante e vicepresidente della Commissione, Federica Mogherini. Il 5 novembre abbiamo tenuto un primo incontro in cui abbiamo deciso che tutti i nostri intelligenza diplomatica Eu dovrebbe essere mobilitata in vista dei negoziati a Lima e che l´azione per il clima dovrebbe essere al centro delle nostre relazioni esterne. Questo non potrebbe essere altrimenti, se vogliamo che il quadro 2030 per mettere l´Ue davanti alla curva. L´ue rappresenta solo il 10% delle emissioni globali di oggi. È fondamentale che tutte le economie emergenti e importanti anche farsi avanti con il loro contributo dal primo trimestre del 2015. Inoltre, nei prossimi mesi che i miei servizi produrrà una comunicazione sulla nostra visione per l´accordo di Parigi e la natura del collettivo sforzo globale per il clima di indirizzo necessaria modifica in modo da riflettere la realtà economica e geopolitica contemporanea. A questo scopo, vedo l´ora al nostro prossimo dibattito in plenaria durante la sessione di novembre Ii. Sono fiducioso che questo dibattito avrà ad arricchire la comunicazione, mentre le nostre risposta e contributo nell´ambito dell´accordo di Parigi. Dobbiamo quindi assicurarci climatici sono mantenuta tra le massime priorità globale. Nei prossimi mesi 13 questi sforzi continuare e crescere in importanza. Vedo l´ora di lavorare con colleghi Commissari e il vicepresidente affinché il cambiamento climatico è una priorità assoluta per tutti i nostri dialogo esterno nei prossimi mesi importanti. Azione ambizioso e sforzi comparabili di partner internazionali allevierà anche preoccupazioni di industria europea che politica climatica vuoi generare un eccessivo onere e ridurre la loro competitività sui mercati globali. È incoraggiante che diversi paesi sono seguendo l´esempio dell´Ue e sviluppando e implementando i mercati del carbonio, in particolare, in Cina, che ha iniziato l´emissione di diversi sistemi di trading. Cari soci, Vorrei concludere sottolineando la mia convinzione che le azioni che ho delineato oggi sono un blocchetto di costruzione integrale per l´Unione di energia. È solo se le politiche del clima e l´energia sono integrate che effettivamente possiamo raggiungere i nostri obiettivi di creazione di più posti di lavoro e crescita sostenibile, attraverso un più verde e più economia energia elastica per l´Europa. Siamo chiamati a portare su azione climatica e mostrare al mondo che un clima migliore e la crescita economica vanno di pari passo – e che tutti si erge a beneficio.  
   
   
QUALITÀ ARIA, LOMBARDIA: STUDIO NELL´INTERESSE DI CITTADINI E SINDACI  
 
Milano, 12 novembre 2014 - "La mia esperienza da sindaco di Dalmine mi ha insegnato che i problemi complessi non hanno mai soluzioni banali. Lo studio approfondito svolto sulla qualità dell´aria intorno allo scalo aeroportuale di Orio al Serio è stato realizzato anche e soprattutto su specifica richiesta avanzatami dai sindaci e dai comitati, con l´obiettivo di avere una fotografia completa e oggettiva del problema". Così, in una nota, l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, all´indomani delle polemiche emerse dopo ´il blitz´ di alcuni sindaci della Bergamasca alla Sede territoriale di Regione Lombardia del capoluogo orobico, durante la breve conferenza stampa organizzata da Arpa per presentare la relazione sullo studio chiuso il 2 giugno scorso. Un piano di monitoraggio, che prima d´ora era stato realizzato solo per lo scalo di Malpensa. Nessun Difetto Di Trasparenza - "Oggettivamente avrei preferito condividere preventivamente lo studio di Arpa con i sindaci e i comitati - ammette la titolare regionale dell´Ambiente -, ma ad Arpa difficilmente può essere imputato un difetto di trasparenza, avendo messo subito a disposizione l´intero studio sul sito internet". "Il fatto che invece i sindaci non siano soddisfatti delle risposte tecniche solo perché forse non sono quelle che volevano, non è una opzione seria - spiega ancora Terzi che ringrazia Arpa per il lavoro svolto -. Un impegno tecnico e scientifico ancora in corso e che sono certa darà un contributo significativo e utile per tutti, al fine di trovare la soluzione ai problemi posti dai cittadini". Incontro Con I Sindaci - "Arpa - evidenzia ancora Terzi - calendarizzerà a breve un incontro in sede istituzionale anche con i sindaci e i comitati all´insegna della massima trasparenza e disponibilità, come peraltro sollecitatomi dal sindaco di Grassobbio alcuni giorni fa, e alla cui richiesta volentieri aderisco". "Nessuno ha la verità in tasca - chiosa l´assessore -, ma, quando leggo che qualcuno preferisce mettere in dubbio, demonizzandole, le competenze di Arpa, una istituzione pubblica terza e imparziale, mi chiedo a chi dobbiamo allora rivolgerci". Secondo Step - In queste ore si è chiuso il primo step. Nuovi rilevamenti verranno effettuati da dicembre 2014 e gennaio 2015, mesi corrispondenti solitamente al periodo di maggior ristagno degli inquinanti atmosferici.  
   
   
ALLUVIONI IN TOSCANA, ROSSI AGLI ENTI ATTUATORI: "SUBITO IL CRONOPROGRAMMA DELLE 215 OPERE URGENTI"  
 
Firenze 12 novembre 2014 – I cronoprogrammi delle 215 opere di mitigazione del rischio idraulico considerate di "estrema urgenza" e per le quali il presidente Enrico Rossi è commissario dovranno essere pronti entro venerdì prossimo. Dopo di che, con le procedure accelerate rese possibili dallo Sblocca Italia, i lavori potranno essere rapidamente assegnati e i cantieri aperti entro gennaio. La Regione è pronta ad accogliere tutte le segnalazioni di difficoltà o di ritardi che possono emergere e ad intervenire immediatamente. A lavori finiti la Regione stessa procederà con propri incaricati ad una verifica di qualità, che si aggiungerà al collaudo vero e proprio. Sono queste le decisioni scaturite dalla riunione che il presidente Rossi, accompagnato dall´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini, ha tenuto oggi con gli enti attuatori delle 215 opere urgenti all´auditorium del Cto di Firenze. Una ottantina gli enti invitati, tra Comuni, Province e Consorzi di Bonifica. "Lo stato di emergenza ormai è costante – è stato il primo messaggio di Rossi ai presenti – e sta diventando una vera e propria emergenza democratica. I cittadini non capiscono come lavoriamo, non hanno fiducia nelle istituzioni. Per intervenire non si possono aspettare i tempi delle normali procedure burocratiche e quando qualcosa accade non è tempo di scaricabarile. Le istituzioni hanno bisogno di dare un segnale forte alla società Toscana, il segnale che stiamo davvero facendo qualcosa". Il presidente ha illustrato così, con l´aiuto dei tecnici regionali, la decisione di individuare le 215 opere urgenti da avviare subito. La legge regionale n.62 in materia di Protezione civile stabilisce infatti che la giunta individui un elenco interventi di cui il presidente diventa commissario. Il commissario a sua volta individua il soggetto attuatore, approva i cronoprogammi e intraprende tutte le attività perché questi vengano rispettati. La legge, ha avvertito il presidente, prevede che anche per un ritardo minimo, 15 giorni, l´ente attuatore venga sostituito. La Regione ha messo a disposizione di tutti gli enti una piattaforma informatica che permette di aggiornare in tempo reale andamento degli interventi. E´ stato illustrato anche lo "Sblocca Italia", che detta le regole della procedura negoziata per l´affidamento rapido dei lavori. "Abbiamo bisogno di cambiare radicalmente le politiche di governo del territorio – ha aggiunto il presidente - Farò ricostruire con le aerofotogrammetrie regionali la sequenza dello sviluppo della cementificazione nella nostra regione e parallelamente la sequenza delle alluvioni così come si sono verificate. Sono certo che nella maggior parte dei casi le due cose si sovrappongono. Tuttavia questa giunta ha dato alla Toscana gli strumenti perché una svolta ci sia davvero, vietando le edificazioni nelle aree ad alto rischio idraulico, approvando la legge 1 contro il consumo di suolo e, a breve, il Piano paesaggistico. Dal governo ci servirebbero due interventi: consegnare i poteri commissariali ai presidenti di Regione e mettere fuori patto di stabilità le risorse per questi interventi." Appena conclusa la riunione al Cto, il presidente Rossi è partito alla volta di Carrara per un incontro analogo con gli amministratori della provincia apuana.  
   
   
MALTEMPO, REGIONE LIGURIA RINGRAZIA IL MINISTRO ROBERTA PINOTTI PER IL TEMPESTIVO INTERESSAMENTO  
 
Genova, 12 Novembre 2014 - "La Regione Liguria ringrazia il Ministro Roberta Pinotti per il suo tempestivo interessamento". Lo ha detto, martedì 11 novembre, l´assessore regionale alla protezione civile Raffaella Paita che ha trascorso tutto la notte nella sala operativa della protezione civile, dove è rimasta in contatto continuo con i livelli nazionali della protezione civile a cui ha chiesto un supporto di persone e con l´esercito per dare un aggiornamento preciso e costante della situazione. "Al momento – ha detto Paita - stanno arrivando uomini del reggimento artiglieria terrestre Fossano, mezzi e colonne mobili con circa un centinaio di addetti e volontari della protezione civile nazionale. Inoltre è pronto ad intervenire il 32° reggimento genio guastatori alpino di Torino. Proprio per l´allerta 2 i volontari della protezione civile regionale sono da stanotte operativi nelle zone interessate dagli eventi alluvionali e la collaborazione e l´attenzione di tutti sono massimi"  
   
   
L’EFFETTO DELLE FORESTE SUL CLIMA SI MISURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Trento, 12 novembre 2014 - Quattro giornate di congresso, 400 ricercatori provenienti da 40 paesi e cinque continenti, 360 abstracts, 37 sessioni, oltre 50 relatori. Sono i numeri di Forest-sat, la conferenza internazionale che si è svolta nei giorni corsi a Riva del Garda, organizzata dalla Fondazione Edmund Mach e focalizzata sulle nuove tecnologie per misurare le foreste e i cambiamenti climatici. Due le grandi tematiche affrontate: il bilancio del carbonio con l’importante funzione mitigatoria svolta dai boschi nei confronti dell’effetto serra e le nuove tecnologie basate sul telerilevamento utilizzate nella pianificazione forestale. L’evento, giunto alla sesta edizione dopo le tappe rispettivamente in Scozia (2002), Svezia (2005), Francia (2007), Spagna (2010) e Stati Uniti (2012) è stato organizzato in collaborazione con il Centro internazionale “Mountfor” per lo studio delle foreste di montagna con sede presso la Fondazione, e con l’Associazione Italiana di Telerilevamento unitamente alle principali istituzioni italiane nel campo del monitoraggio delle foreste e dell’ambiente. Il convegno è stato supportato inoltre da importanti istituzioni internazionali quali la Commissione Europea, Nasa, Fao, Esa, Eea, Iufro, Usda, Asa e nazionali, tra cui il Corpo Forestale dello Stato. Per quanto riguarda i due grandi temi del congresso, bilancio del carbonio e nuove tecnologie applicate alla pianificazione forestale, è emerso, in primo luogo, che oggi le foreste assorbono circa un quarto della anidride carbonica emessa in atmosfera dalle attività umane svolgendo un importante ruolo di mitigazione dell’effetto serra; in secondo luogo, che le nuove tecnologie forniscono in molti stati europei un importante contributo nella pianificazione forestale e stanno integrando i tradizionali inventari forestali fatti attraverso il cavallettamento in bosco. A tale proposito la Fondazione Mach sta collaborando con il Servizio Foreste della Provincia autonoma di Trento per utilizzare anche in Trentino queste tecnologie per la pianificazione forestale. In particolare, si è fatto il punto su come si sono evolute le tecniche di osservazione con telerilevamento, effettuate a terra o da aereo e satellite, ma si è parlato anche dei sistemi Gis per il monitoraggio, la mappatura o la creazione di modelli per i versanti delle montagne e le varie componenti presenti nelle foreste, quali piante, animali, carbonio, ecc. Studi di questo tipo si traducono in dati ed informazioni utili ad indirizzare le scelte di coloro che si occupano della gestione di superfici forestali montane con l’obiettivo di migliorare la stabilità dei versanti riducendo il rischio idrogeologico, rendere più efficace la lotta agli incendi boschivi e ai tagli non autorizzati, contenere gli effetti legati ai cambiamenti climatici ed aumentare il valore ecologico, economico e socio-culturale delle nostre foreste. La Fondazione Mach è stata protagonista alla conferenza con relazioni del Centro Ricerca e Innovazione sui metodi per stimare in automatico numero e volume delle piante forestali, per misurare la capacità dei boschi di assorbire carbonio e per lo sviluppo di nuovi metodi per la ricostruzione 3D degli alberi. Http://goo.gl/a89syk    
   
   
FVG, EMERGENZA VARMA: LAVORI AL VIA LA PROSSIMA SETTIMANA  
 
Trieste, 12 novembre 2014 - "Entro la prossima settimana verranno consegnati i lavori per la messa in sicurezza della viabilità in Valcellina". L´assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Mariagrazia Santoro, ieri in visita a Maniago, ha così voluto rassicurare i sindaci e le comunità della Valcellina sull´imminente avvio dei lavori per la sopraelevazione della Sr 251 "della Val di Zoldo e Valcellina" sulla base delle indicazioni ricevute da Fvg Strade (si tratta di un intervento affidato in delegazione amministrativa). Santoro conferma che "i tempi tecnici della procedura stanno ormai volgendo al termine. Con l´aggiudicazione definitiva dell´appalto già avvenuta, l´avvio del cantiere è dunque imminente". Il progetto approvato prevede la sopraelevazione di parte della Sr 251 per un tratto di circa 535 metri a monte del nuovo ponte sul torrente Varma e di 240 metri verso valle e la realizzazione di un nuovo ponte di 40 metri in acciaio. Il costo dell´opera preventivato è di 1.625.000 euro.  
   
   
FUORI DAL FANGO!, ’ASSESSORE MARCHE AGLI STATI GENERALI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO: “LA PREVENZIONE PRIORITÀ NAZIONALE”.  
 
Ancona, 12 novembre 2014 - “La credibilità delle istituzioni si fonda sulla sicurezza dei cittadini. Per prevenire i dissesti, occorre una condivisione degli interventi e risorse adeguate per realizzarli. Le Marche sono in prima fila in questa battaglia che colloca la prevenzione al primo posto tra le priorità nazionali”. Lo afferma l’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi, che ieri ha partecipato, a Roma, agli Stati generali contro il dissesto idrogeologico, promossi dalla presidenza del Consiglio dei ministri. L’iniziativa ha riunito enti, amministrazioni e associazioni impegnate nella mitigazione dei rischi da frane e alluvioni. “È emersa chiaramente la necessità di superare i ritardi accumulati, a livello nazionale, nella programmazione territoriale di contrasto ai fenomeni da avversità atmosferiche – sottolinea la Giorgi – Si è parlato della prevenzione e del rischio idrogeologico come priorità tra le opere pubbliche. Un’esigenza che le Marche hanno già fatto proprie, investendo risorse significative, rispetto alle limitate capacità dl bilancio regionale, nel settore della difesa del suolo. Nel 2014 la Regione ha investito oltre 10 milioni di euro del proprio bilancio per il contrasto al dissesto, risorse che, in parte hanno attivato l´assegnazione di 35 milioni di euro da parte del ministero dell’Ambiente. Anche sulle scelte in merito alla programmazione comunitaria siamo stati coerenti con la priorità, attivando specifiche risorse per la difesa della costa e la manutenzione dei corsi d’acqua. Per non dimenticare l´intervento di riforestazione, unico a oggi in Italia, attivato con Autostrade quale opera compensativa per i lavori di ampliamento dell’A14: 11 milioni di euro che Autostrade mette in campo per opere di piantumazione. E poi le norme che la Regione ha approvato negli ultimi mesi, dall´invarianza idraulica alla legge sulla manutenzione dei corsi d’acqua che prevede la valorizzazione del materiale litoide. Inoltre, abbiamo attivato la procedura di revisione del Pai. Restano alcuni nodi puntuali, fortunatamente non molto diffusi, sulla difficoltà che presentano alcuni lavori che sono al palo e di questo ho parlato stamane, a margine dei lavori, in un incontro con i responsabili del ministero dell’Ambiente e della Struttura di missione, condividendo finalità e soprattutto percorsi”. Sul tema della sicurezza idrogeologica, comunque, sono ancora diverse le problematiche da affrontare, conclude la Giorgi: “In primis il tema del superamento del Patto di stabilità, lo snellimento delle procedure, il sovrapporsi di norme che anziché tutelare inaspriscono le problematiche e su questo il Governo dovrà impegnarsi. Ma la sfida vera che ci aspetta è quella culturale, per tramutare lo slogan della giornata Fuori dal fango! in Prima di tutto la prevenzione, nello spirito dell’incontro odierno”.  
   
   
FVG, AMBIENTE: ACCORDO CON ROMA SU PREVENZIONE E PROGRAMMAZIONE  
 
 Trieste, 12 novembre 2014 - "Programmazione e prevenzione - ha affermato l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, al termine della due-giorni romana dedicata agli Stati generali contro il dissesto idrogeologico - saranno i punti cardine del nuovo accordo di programma 2015-2020 che il Friuli Venezia Giulia sottoscriverà con il ministero dell´Ambiente per fare fronte al rischio di frane, esondazioni e quant´altro, investendo in questa maniera maggiori risorse sulla fase di messa in sicurezza per cercare di ridurre al minimo le emergenze". Giudicando utilissimo l´interscambio sviluppatosi in questi giorni tra esperti e rappresentanti istituzionali, prima in riunioni ristrette ed oggi nel convegno più allargato, Vito ha ricordato come negli ultimi quattro mesi siano stati aperti dieci cantieri in Friuli Venezia Giulia nell´ambito dell´accordo di programma risalente al 2011 e rispetto al quale è ora commissaria la presidente della Regione, Debora Serracchiani. "Siamo riusciti ad imprimere un´accelerata importante - ha evidenziato l´assessore - ma con gli elementi acquisiti in questi giorni saremo in grado di produrre un accordo operativo ancora più completo ed innovativo che rappresenterà un indubbio passo avanti verso la difesa del suolo e, conseguentemente, di un suo migliore utilizzo". "Va tra l´altro sottolineato - ha spiegato Vito - che il Friuli Venezia Giulia è la terza regione in Italia, dopo Emilia-romagna e quasi alla pari con la Campania, per aree ad alta criticità idrogeologica con beni esposti. Un motivo in più - ha concluso - per essere in prima linea in tutte le fasi di prevenzione e programmazione, passando da un forte incremento di informatizzazione e di effetto-trasparenza nei confronti della comunità".  
   
   
RISCHIO IDROGEOLOGICO: SERRACCHIANI, TRE INTERVENTI NEL PORDENONESE  
 
Trieste, 12 novembre 2014 - Tre opere di messa in sicurezza del territorio in provincia di Pordenone, per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro, sono state sbloccate grazie ad altrettanti decreti firmati dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, come commissario straordinario delegato per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, in base a un Accordo di programma sottoscritto dalla stessa Regione con il ministero dell´Ambiente. Il primo decreto riguarda il Comune di Pordenone, sul cui territorio sarà realizzato un intervento di potenziamento degli impianti idrovori per lo scarico nel fiume Noncello delle acque piovane a difesa del centro abitato. I lavori, per un importo di 1,6 milioni di euro, saranno realizzati direttamente dall´Amministrazione municipale, come prevede il decreto del commissario Serracchiani. Anche il Comune di Prata di Pordenone potrà avviare direttamente la realizzazione di un impianto idrovoro per lo scarico nel fiume Meduna delle acque piovane raccolte dal reticolo idrografico minore a difesa dell´abitato di Peressine. Il valore dell´opera è di un milione di euro. Con il terzo e ultimo decreto firmato dalla presidente Serracchiani la Regione affida al Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia la realizzazione di un intervento di consolidamento degli argini del fiume Livenza in località Traffe, in Comune di Pasiano di Pordenone. L´importo dei lavori è di 4 milioni di euro.  
   
   
VERONA: SÌ A CARTA SERVIZI E COMITATO UTENTI: ECCO COME MIGLIORA IL RAPPORTO CON I CITTADINI CONTROVERSIE, CONSUMATORI CON GLI UTENTI. NO A STOP ACQUA DI VENERDÌ E TEMPI RIATTIVAZIONE DIMEZZATI  
 
Verona, 11 novembre 2014 - Ieri, nella sala conferenze del Consorzio Zai/quadrante Europa, si è svolta l’Assemblea dei Sindaci del Consiglio di Bacino Veronese. Erano presenti 42 sindaci su 97 in rappresentanza quindi di 591.719 cittadini. Tra i punti all’ordine del giorno discussi degni di nota sono stati: L’approvazione della Carta del servizio idrico integrato predisposta da Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi ai sensi dell’art. 36 della Convenzione di gestione del servizio; L’approvazione del Regolamento per la costituzione, composizione e funzionamento del Comitato Consultivo degli Utenti. I due punti, entrambi approvati dalle Amministrazioni presenti all’unanimità, migliorano il rapporto servizio idrico-utente. Ecco come. Carta Dei Servizi. La carta dei Servizi è stato un lavoro durato quasi un anno tra le Società di Gestione e le Associazioni dei Consumatori veronesi, sotto la regia del Consiglio di Bacino dell’Ato Veronese, per cercare di porsi come obiettivo una condivisione delle azioni necessarie per il controllo della qualità: per il contenzioso, per esempio, o nei rapporti tra l’utente e le società di gestione, che sono quindi filtrate da un associazione di categoria. “C’è un’azione molto più incisiva rispetto a quella del singolo utente che si rivolge agli sportelli e che spesso doveva rivolgersi magari a un avvocato – afferma Mauro Martelli, Presidente del Consiglio di Bacino Veronese -. In questo caso basta andare all’associazione di consumatori e attivare le procedure di conciliazione, con un risparmio in termini di tempo ed economico da parte dell’utente che viene quindi rappresentato dalle Associazioni di categoria”. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato e la Carta dei Servizi è attiva fin da subito. “Si corona il lavoro di concertazione fatto in quest’ultimo anno con le Associazioni di Consumatori - commenta Martelli -; grazie a questo strumento abbiamo una partecipazione molto più attiva da parte del cittadino”. Tra le novità, l’interruzione del servizio in caso di morosità: non sarà più tolta l’acqua il venerdì, e per la riattivazione sono stati dimezzati i tempi. “Sostanzialmente – conclude Martelli - un rapporto migliore per chi fornisce il servizio e per chi ne usufruisce”. Comitato Consultivo Degli Utenti. Secondo punto discusso, approvato all’unanimità: la costituzione del Comitato Consultivo degli Utenti. Già in essere nell’ente che governava il servizio idrico integrato prima del Consiglio di Bacino, l’Aato, è poi logicamente decaduto per effetto della soppressione delle Aato. Ed è stato quindi ristabilito con il Consiglio di Bacino. Il Comitato aveva e ha lo scopo di monitorare dall’interno, come organismo riconosciuto da Legge Regionale, le dinamiche che portavano poi agli aumenti tariffari, agli investimenti e a tutta l’attività delle Società di gestione. “Viene ristabilito un faro puntato all’interno – spiega Martelli - per quanto riguarda la corretta gestione del servizio idrico integrato attraverso le associazioni consumatori, sindacali e di categoria in maniera tale che tutte le persone rappresentate siano informate sull’evoluzione in merito alla gestione del sistema idrico integrato”. No All’aumento Dei Depositi Cauzionali. Lungo dibattito e battuta d’arresto, invece, per il primo punto all’ordine del giorno, quello riguardante la nuova disciplina dei depositi cauzionali per il servizio idrico integrato (deliberazione Aeegsi n. 86/2013R/idr del 28 febbraio 2013). Alcuni sindaci si sono chiesti se le aziende pubbliche non possano tener conto delle difficoltà economiche che si stanno attraversando, e che modesti aumenti cauzionali (15 euro in due anni) sono aggravi ulteriori in una situazione che vede tariffe aumentate ed elevati utili di bilancio. Con 21 Comuni favorevoli per 404.573 cittadini rappresentati, 19 contrari per 179.432 cittadini rappresentati, e 2 astenuti, il provvedimento non è passato. Per arrivare alla maggioranza richiesta infatti (ossia i due terzi dei voti validi), dovevano esserci 27 favorevoli per 393.949 abitanti. La modifica riguardava un aumento (da 25 euro a 40, nel giro di due anni), dei depositi cauzionali, che sono azzerati in caso di Rid, quindi con contatto diretto con la banca. I depositi cauzionali, previsti per legge, servono ad evitare il principio di morosità molto spinte, soprattutto per i locali in affitto. L’aumento proposto dalle Società di Gestione era minimo: un allineamento di 15 euro in due anni per poter in qualche modo rispondere a quelli che erano i requisiti della delibera disposta dell’Autorità dell’Energia Elettrica del Gas e del Servizio Idrico (Aeegsi, appunto): “l’aumento aveva lo scopo di garantire alle società di gestione, in caso di morosità, qualcosa sul tavolo a garanzia per eventuali bollette non pagate – spiega Martelli -. La cauzione viene azzerata in caso di contatto diretto sulla banca, quindi nel caso del Rid, e carte di credito. Di fatto la pressione economica sugli utenti dovrebbe essere modesta perché molti utilizzano il sistema del Rid. L’assemblea, sovrana, ha ritenuto di dover mantenere i depositi cauzionali precedenti, quindi invece di passare a 40 euro rimangono a 25 euro, per il momento”. Tutti gli altri punti all’ordine del giorno sono stati approvati all’unanimità.