|
|
|
MERCOLEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Novembre 2014 |
 |
|
 |
UE-CANADA: I DEPUTATI CHIEDONO CHE I DATI DEI PASSEGGERI AEREO VENGANO TRATTATI DALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL´UE |
|
|
 |
|
|
Strasburgo, 26 novembre 2014 - L´accordo Ue-canada sul trasferimento di Passenger Name Records (Pnr) deve essere deferito alla Corte di giustizia europea (Cge) per un parere sul fatto che essi siano in linea con i trattati dell´Ue e Carta dei diritti fondamentali, a chiederlo sono stati i deputati europei con un voto di ieri. Questa è la prima volta che il Parlamento chiede che l´accordo Pnr debba avere una verifica preliminare da parte della Corte, prima della votazione finale sulla trattativa. La risoluzione è stata approvata con 383 voti a 271, con 47 astensioni. Prima di voto sulla risoluzione, i deputati hanno respinto una proposta di rinvio è da 307 voti a favore, 380 contrari e 14 astensioni. "Vogliamo la certezza del diritto per i cittadini dell´Ue e le compagnie aeree, non solo per quanto riguarda l´accordo Ue-canada Pnr, ma anche come un punto di riferimento per i futuri accordi con altri paesi che prevedono la raccolta di massa dei dati personali dei cittadini europei", ha detto il Parlamento di relatore Sophie In´t Veld (Alde, Nl), dopo il voto. "La Russia, Messico, Corea e altri paesi con le norme sulla protezione dei dati più deboli stanno raccogliendo informazioni sui voli passeggeri e potrebbe voler negoziare i propri accordi presto. Dovrebbe essere chiaro che qualsiasi accordo, presente o futuro, devono essere compatibili con i trattati dell´Ue e dei diritti fondamentali e non deve essere usato come un mezzo per abbassare gli standard europei di protezione dei dati attraverso la porta di servizio ", ha aggiunto. Il progetto di risoluzione è stata presentata a seguito di un parere critico rilasciato dal garante europeo della protezione dei dati sulla proporzionalità dei sistemi Pnr, il trasferimento di massa di dati e la scelta di una base giuridica per l´accordo, e anche per la recente sentenza della Corte di giustizia invalidare i dati 2006 direttiva sulla conservazione e condannando la raccolta di massa e la conservazione dei dati di persone non sospettate di alcun reato sproporzionata. L´accordo Pnr è stato firmato dal Consiglio dei Ministri e Canada Ue il 25 giugno 2014, ma ha bisogno di consenso del Parlamento per entrare in vigore. Votazione finale del Parlamento sarà ora rinviata fino a quando la Corte ha emesso il suo parere. Non c´è bisogno di allarmismo. Il ritardo causato dal previo parere della Corte non si tradurrà in un vuoto di sicurezza ", la signora in´t Veld ha detto. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
GIUSTIZIA EUROPEA: IL TRIBUNALE ANNULLA PARZIALMENTE LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE SECONDO CUI, PER I PASSEGGERI IN TRASFERIMENTO O IN TRANSITO, L’ESENZIONE DALLA TASSA IRLANDESE SUL TRASPORTO AEREO NON COSTITUIVA UN AIUTO DI STATO |
|
|
 |
|
|
Lussemburgo, 26 novembre 2014 - La Commissione avrebbe dovuto avviare il procedimento d’indagine formale al fine di verificare che un’esenzione del genere non costituisse un aiuto di Stato. Dal 30 marzo 2009, le compagnie aeree devono pagare in Irlanda un’accisa chiamata «tassa sul trasporto aereo» («Tta»), per «ogni partenza di passeggero su un aeromobile da un aeroporto» situato in Irlanda. Secondo la legge finanziaria irlandese su cui si basa la Tta, la definizione del termine «passeggero» dispensa i passeggeri in trasferimento o in transito dal pagamento della tassa. Quando è stata introdotta, la Tta era riscossa in base alla distanza tra l’aeroporto di partenza e l’aeroporto di arrivo ed era fissata a 2 euro nel caso di un volo per una destinazione situata a una distanza massima di 300 km dall’aeroporto di Dublino (Irlanda) e a 10 euro negli altri casi. A seguito di un’indagine della Commissione, dal 1o marzo 2011, le autorità irlandesi hanno modificato le aliquote vigenti creando un’aliquota unica applicabile a tutte le partenze, pari a una tassa di 3 euro a prescindere dalla distanza percorsa. Nel luglio 2009 la Ryanair ha presentato una denuncia alla Commissione, criticando vari aspetti della Tta istituita dall’Irlanda. La Ryanair ha sostenuto in particolare che non applicare la Tta ai passeggeri in trasferimento e in transito costituiva un aiuto di Stato illegale a favore delle compagnie aeree Aer Lingus e Aer Arann, perché queste ultime contano una quota relativamente elevata di passeggeri e di voli corrispondenti a tali categorie. La Ryanair ha precisato inoltre che l’importo forfetario della tassa costituiva per le compagnie low cost una quota della tariffa maggiore che per le compagnie aeree tradizionali. Infine, essa ha affermato che la minore aliquota impositiva basata sulla distanza percorsa favoriva l’Aer Arann, dato che il 50% dei passeggeri trasportati da tale compagnia viaggiava verso destinazioni situate a meno di 300 km dall’aeroporto di Dublino. Con decisione del 13 luglio 2011, la Commissione ha rilevato che la mancata applicazione della Tta ai passeggeri in trasferimento o in transito non costituiva un aiuto di Stato, poiché tale misura non era selettiva (v. Comunicato stampa della Commissione). Ritenendo che l’esenzione costituisca un aiuto di Stato, la Ryanair chiede al Tribunale dell’Unione europea il parziale annullamento della decisione della Commissione. La Ryanair sostiene, in particolare, che la Commissione avrebbe dovuto nutrire «seri dubbi» circa la compatibilità dell’esenzione e che avrebbe dovuto avviare il procedimento d’indagine formale al riguardo . Essa ritiene altresì che la Commissione sia erroneamente giunta alla conclusione che l’esenzione non era selettiva. Infine, la Ryanair afferma che l’obiettivo dell’esenzione è estraneo alla natura del sistema fiscale e favorisce le compagnie aeree tradizionali. Con la sentenza odierna, il Tribunale annulla la decisione della Commissione, nella parte in cui vi si afferma che non applicare la tassa irlandese sul trasporto aereo ai passeggeri in transito e in trasferimento non costituisce un aiuto di Stato. Quando, durante la fase preliminare d’indagine su una misura di Stato, la Commissione incontra serie difficoltà che le fanno sorgere dubbi sulla compatibilità della misura con il mercato interno, essa deve avviare il procedimento d’indagine formale. Il Tribunale ha dunque esaminato se nel presente caso fossero presenti elementi che potessero essere indice del fatto che la Commissione aveva incontrato simili difficoltà. A tal proposito il Tribunale considera, da un lato, che la durata della fase preliminare d’indagine è eccessiva e che non sussistono circostanze tali da giustificarla. Infatti, la decisione della Commissione è stata adottata il 13 luglio 2011 al termine di una fase preliminare d’indagine iniziata il 21 luglio 2009 – data in cui è stata ricevuta la denuncia della Ryanair– ossia circa 24 mesi prima. Un simile lasso di tempo eccede quanto di solito implica una prima indagine, il cui unico scopo è quello di permettere alla Commissione di formarsi una prima opinione sulla qualificazione delle misure sottoposte alla sua valutazione e sulla loro compatibilità con il mercato interno. Ciò è dunque indice del fatto che la Commissione ha incontrato serie difficoltà al momento di tale indagine. Dall’altro lato, il Tribunale ritiene che l’indagine svolta dalla Commissione sia incompleta e insufficiente. Ciò si evince da talune incoerenze nella decisione della Commissione stessa, così come tra quest’ultima e il contenuto della lettera delle autorità irlandesi che ha ispirato l’indagine sull’esenzione. Tali incoerenze portano a concludere che, quando ha adottato la decisione, la Commissione non aveva informazioni che le consentissero di svolgere un’indagine sufficientemente completa sulla natura selettiva della misura e di ritenere che le modalità di applicazione dell’esenzione non sollevassero dubbi. Il Tribunale giunge così alla conclusione che un insieme di indizi oggettivi e concordanti permette di affermare che la Commissione avrebbe dovuto avviare il procedimento di indagine formale al fine di verificare che l’esenzione non aveva natura selettiva e di concludere eventualmente nel senso dell’insussistenza di un aiuto di Stato. Ciò avrebbe permesso alla Ryanair e alle altre parti interessate di presentare le loro osservazioni nell’ambito di tale procedimento. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
L’ENAC RICONOSCE LA CONFORMITÀ ALLE REGOLE EUROPEE DELL’ALLEANZA TRA ALITALIA ED ETIHAD |
|
|
 |
|
|
Roma, 26 novembre 2014 - L’enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, informa che il 21 novembre u.S., ha preso atto di quanto notificato da Alitalia Cai S.p.a. In merito all’alleanza con la compagnia Etihad, ai sensi del Regolamento Comunitario di riferimento, il numero 1008 del 2008, ed ha comunicato alla società stessa che potrà mantenere la licenza di esercizio di trasporto aereo in capo ad Alitalia Sai. Qualora al closing dell’operazione saranno rispettate tutte le condizioni prospettate dal vettore nella documentazione fatta pervenire, sarà possibile confermare i requisiti di nazionalità e di controllo effettivo richiesti dal medesimo regolamento europeo. Infatti, al termine dell’operazione tra Alitalia e Etihad, l’Alitalia Sai sarà partecipata al 51% da Alitalia Cai, interamente di proprietà di soci nazionali, e per il 49% da Etihad; per quanto concerne il requisito del controllo effettivo non risultano patti tra azionisti della Alitalia Cai e di Etihad che possano pregiudicare e condizionare le decisioni che verranno adottate da Alitalia Sai. Si rende, infine, noto che l´Enac ha confermato il nulla osta a gestire la transizione da Alitalia Cai ad Alitalia Sai nei termini indicati dal vettore in merito alle certificazioni tecniche, ovvero al Certificato di Operatore Aereo (Coa) e al Continuing Airworthiness Management Organisation (Camo). |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
CONTINUA IL PROCESSO DI DELOCALIZZAZIONE DEGLI ABITANTI DI BORGO CARIOLA NEL PISANO PER RIDURRE RISCHIO AERONAUTICO E AMBIENTALE: ENAC HA FIRMATO ALTRI NOVE ATTI DI ACQUISTO DI ALCUNE ABITAZIONI VICINE ALL’AEROPORTO DI PISA |
|
|
 |
|
|
Roma, 26 novembre 2014 - Con la firma di altri nove atti di acquisto continua, come da programma, il piano di trasferimento degli abitanti di Borgo Cariola, nel pisano, previsto dall’Accordo di Programma concluso tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Enac, la Regione Toscana, gli Enti territoriali interessati e la Sat, società di gestione dell’Aeroporto di Pisa, per lo spostamento di abitazioni inserite nel sedime dello scalo di Pisa. Oggi, infatti, il Direttore Centrale Infrastrutture Aeroporti e Spazio Aereo dell’Enac, Roberto Vergari, in rappresentanza dell’Ente ha sottoscritto, presso gli Uffici di Sat S.p.a., società che gestisce l’Aeroporto Galileo Galilei di Pisa, le acquisizioni del secondo gruppo immobiliare che si aggiungono agli atti conclusi il 22 ottobre u.S. Il Direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta, ha sottolineato: “Con la sottoscrizione odierna della seconda fase di acquisizioni, possiamo certamente confermare l’impegno assunto dall’Enac per portare a termine nei tempi programmati tutta l´attività prevista a tutela degli abitanti di Borgo Cariola. La complessa operazione di delocalizzazione degli abitanti di questa zona ha coinvolto numerose istituzioni ed enti territoriali e rappresenta una testimonianza dell’efficienza della pubblica amministrazione. Il notevole investimento finanziario che impegna l’Enac, la Regione Toscana e la società Sat si concluderà nel 2016 con la completa demolizione del borgo e la contestuale destinazione delle aree liberate ad attività di carattere aeronautico. Ciò rappresenterà un ulteriore impulso allo sviluppo del traffico aereo con le conseguenti ricadute positive sull´economia del territorio pisano e dell’intera regione". Gina Giani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Sat S.p.a., ha dichiarato: “Rispettare gli impegni presi ed i tempi previsti dall’accordo di programma significa procedere concretamente con lo sviluppo infrastrutturale del Galilei in un’ottica di sostenibilità ambientale. Pertanto oggi siamo molto soddisfatti per la sottoscrizione di questo secondo gruppo di atti, che porta a 16, su 44 totali, il numero di immobili ceduti in poco più di un mese. Con i 3 di oggi, salgono a oltre 6 i milioni di euro (dei 16,5 complessivamente stanziati) finora liquidati agli ex-proprietari”. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
AEROPORTI MILANESI: BENE TAVOLO PERMANENTE |
|
|
 |
|
|
Roma, 26 novembre 2014 - "Il Governo ha risposto positivamente alla richiesta di Regione Lombardia di istituire un Tavolo tecnico congiunto, per valutare l´impatto delle misure adottate con il ´Decreto Linate´, monitorando l´andamento del traffico, sia dei passeggeri che delle merci, nel sistema aeroportuale milanese e verificarne la corrispondenza con le previsioni di sviluppo". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli, che, a Roma, ha firmato, con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, i rappresentati della Provincia, del Comune di Varese, dell´Enac e il presidente della Sea Pietro Modiano, il Protocollo d´Intesa che ne dà piena attuazione. Regione Lombardia è la sede prescelta per le sedute del Tavolo permanente, che, come comunicato, si riunirà per la prima riunione operativa il prossimo 15 dicembre. Sarà presente, con il ministro e gli altri protagonisti del Tavolo, anche il presidente della Regione Roberto Maroni. Sviluppo Linate Non Penalizzi Malpensa - "Il Tavolo permanente - ha proseguito Cavalli - è uno strumento necessario a garantire il costante monitoraggio degli effetti del ´Decreto Linate´. La nuova regolamentazione su Linate non deve costituire però un danno per lo sviluppo di Malpensa e quindi il Tavolo servirà anche a evidenziare e a proporre tutte le misure che possano essere utili a un ulteriore sviluppo". I Collegamenti Fra Aeroporti E Territorio - In discussione da subito anche il sistema dei collegamenti fra l´aeroporto di Malpensa e il territorio. "Abbiamo condiviso l´´indicazione del ministro - ha spiegato Cavalli - per concentrare subito l´operatività del Tavolo sui collegamenti ferroviari tra Milano e Malpensa e abbiamo convenuto che questa analisi si estenda anche al restante territorio regionale a partire da Varese". E´ mia intenzione estendere poi l´indagine alla rete delle strade e autostrade. Sono infatti tanti i progetti che possono essere velocizzati o avviati, per garantire una più efficiente risposta alla crescente domanda del trasporto aereo". Il Riconoscimento Del Primato Milanese - "Un tavolo cui partecipano Ministero, Regione, Comune di Milano, gli Enti locali più direttamente coinvolti Enac e Sea - ha concluso l´assessore - è una concreta testimonianza di collegialità, di ricerca degli obiettivi condivisi, ma anche degli strumenti per raggiungerli. Comunque è un concreto riconoscimento del primato che il sistema aeroportuale milanese ha nel panorama nazionale e del suo ruolo fondamentale per garantire al Paese prospettive di crescita". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
UN SEMINARIO DELLA PROVINCIA SU MOBILITA’ SOSTENIBILE E SICUREZZA STRADALE |
|
|
 |
|
|
Torino, 26 novembre 2014 - Giovedì 27 novembre, all’interno del programma della Settimana Unesco di educazione allo sviluppo sostenibile, si terrà a Palazzo Cisterna dalle 14.30 alle 17.30 il seminario "Partecipazioni in cammino: prospettive e azioni in tema di mobilità sostenibile e sicurezza stradale”, un’iniziativa della Provincia di Torino che nasce nell´ambito del Tavolo di lavoro di Agenda 21 “Qualità della vita e mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici”. Durante il seminario sarà presentato un video che, portando la testimonianza di genitori, insegnanti, educatori e tecnici comunali, spiegherà come si possa incidere positivamente sulle modalità di spostamento promuovendo percorsi educativi nelle scuole. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: VICINI A GIOVANI CHE FANNO RICERCA E INNOVAZIONE, VEICOLO IBRIDO UOMO-ELETTRICO SENZA NECESSITÀ DI RICARICA. |
|
|
 |
|
|
Milano, 26 novembre 2014 - "Regione Lombardia è vicina ai giovani che fanno innovazione e che mettono il loro patrimonio umano e culturale a disposizione del tessuto economico, unendo le competenze professionali alla creatività e a un tocco quasi d´artista". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo alla presentazione di ´Bike+ all in one´, un sistema di recupero energia durante la pedalata in bicicletta, in grado di configurare un veicolo ibrido uomo-elettrico senza necessità di ricarica. Start Up Innovatova - Il progetto è stato ideato dall´azienda Zehus, spin off del Politecnico di Milano, che è una delle Start up innovative selezionate, con l´attribuzione del massimo punteggio, e finanziate da Regione Lombardia, attraverso il programma avviato nell´ottobre 2013 e tuttora in corso. Bando Da 33 Milioni - Melazzini ha sottolineato "l´intraprendenza, la tenacia e la determinazione dei giovani imprenditori", ricordando che Regione Lombardia ha messo a disposizione delle start up circa 33 milioni di euro, attraverso un bando che ha visto circa 2000 domande in bozza, 1000 effettivamente presentate e finanziamenti già approvati per 11 milioni. "E´ necessario - ha aggiunto l´assessore - costruire una filiera che unisca i centri di ricerca, le istituzioni e soprattutto le imprese, che hanno nel proprio dna la capacità di dare concretezza alle idee". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
ROMA: STRADE. PRESENTATO IL NUOVO REGOLAMENTO SCAVI: PIU’ CONTROLLI, RIGORE E INNOVAZIONE STOP AI RIPRISTINI NON ESEGUITI A REGOLA D’ARTE. IL TESTO ORA AL VAGLIO DI MUNICIPI E ASSEMBLEA CAPITOLINA
|
|
|
 |
|
|
Roma, 26 novembre 2014 - Un nuovo sistema di regole per le aziende di pubblici servizi che operano sulle strade di Roma. Obiettivo: contrastare i ripristini fatti male e responsabilizzare privati e amministrazione ad un uso più sostenibile del suolo e del sottosuolo capitolino. E’ stato presentato questa mattina in Campidoglio - dal Sindaco di Roma Ignazio Marino e dall’assessore allo Sviluppo delle Periferie, infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini - il nuovo regolamento scavi approvato dalla Giunta capitolina. Le disposizioni, che sostituiscono il regolamento del 2009, si applicano a tutte le aziende di pubblici servizi - telefonia, internet, elettricità, gas, servizi idrici, ecc. - che effettuano interventi sulle strade del territorio comunale. Alla base del nuovo testo, l’esigenza di cambiare radicalmente l’approccio al tema degli ‘scavi’. Stop alle urgenze ingiustificate. Il nuovo regolamento introduce il divieto di effettuare lavori non programmati, con l’obbligo per le aziende di pubblici servizi di presentare piani annuali e triennali degli scavi. Lavorazioni urgenti sono ammesse solo per motivi di sicurezza, igiene pubblica e interruzione di servizi essenziali, con la possibilità per il Comune di esigere sanzioni nel caso di dichiarazioni non corrispondenti al vero. Il nuovo testo introduce anche il deposito cauzionale obbligatorio, a copertura della regolare esecuzione dei lavori, possibili danni a beni capitolini e del mancato pagamento delle penali. Lavori a regola d’arte. I controlli saranno affidati a università e centri di ricerca, e resi più efficaci grazie ad un dettagliato disciplinare tecnico e all’obbligo per le imprese di produrre fotografie ante e post operam. Maggiore certezza di applicazione per le penali, inserite all’interno di specifici contratti stipulati tra l’azienda e Roma Capitale, mentre in caso di reiterate violazioni delle prescrizioni il Comune potrà sospendere fino a sei mesi tutte le autorizzazioni rilasciate all’azienda di pubblici servizi. Novità anche sull’estensione dei ripristini, con la possibilità per gli uffici comunali e municipali, in sede di autorizzazione, di chiedere la riasfaltatura dell’intera sede stradale per le strade a senso unico e a doppio senso di marcia (o di metà carreggiata per strade a due o più corsie per senso di marcia). Dimezzati i tempi per la conclusione dei lavori: tra il ripristino provvisorio e il definitivo non devono trascorrere più di 30 giorni, a fronte dei 60 previsti nel precedente regolamento. Minore impatto, maggiore semplificazione. L’ultima parte del testo impegna le aziende di servizi telefonici a utilizzare gli scavi con minitrincea e le perforazioni di profondità, atte a salvaguardare la sede stradale, mentre per tutti è previsto l’obbligo di una dichiarazione di compatibilità con le preesistenze del sottosuolo, da effettuare previo rilievo con ‘georadar’. Una sezione del regolamento è dedicata anche agli armadi stradali, con specifiche norme per il posizionamento, la tipologia di strutture da impiegare e la manutenzione. Presentare le domande di scavo sarà più semplice, grazie all’utilizzo del Sistema Informativo Sottosuolo di Roma Capitale. Il nuovo regolamento, ora al vaglio dei Municipi e della Commissione Lavori Pubblici dell’Assemblea Capitolina, entrerà in vigore dopo il voto dell’Assemblea. “Con questo nuovo regolamento vogliamo attuare un vero e proprio cambiamento culturale su come affrontare il tema degli scavi da parte delle aziende di pubblici servizi. Un regolamento che abbiamo fortemente voluto in una città dove spesso i lavori vengono eseguiti disordinatamente per l’assenza di una vera programmazione. Il precedente regolamento, infatti, non tutelava tanto le romane e i romani, quanto le aziende che ci restituiscono un manto stradale disastrato e pieno di rattoppi. Noi invece vogliamo che le nostre strade siano rispettate, evitando quelle alterazioni della nostra città che tante volte, purtroppo, abbiamo visto negli anni. L´introduzione della nuova disciplina significherà maggiore decoro e regole più rigide, evitando quindi lavori aggiuntivi che possono creare disagi ai cittadini”, ha dichiarato il sindaco di Roma, Ignazio Marino. "Con questo nuovo regolamento vogliamo cambiare approccio, per dire basta alle ´strade Frankenstein´ e responsabilizzare le aziende dei pubblici servizi ad un uso più sostenibile del nostro suolo e sottosuolo. Priorità alla programmazione: fino ad oggi il 60% degli interventi venivano presentati come ´urgenti´, spesso immotivatamente. Con questo regolamento, invece, sarà obbligatorio programmare e razionalizzare gli scavi. Ma non solo: ci saranno penali più certe, controlli effettuati da università e organismi scientifici, un minore impatto ambientale e innovazione. Questo approccio sarà centrale anche nel prossimo bando per la manutenzione stradale", ha dichiarato l’Assessore allo Sviluppo delle Periferie, infrastrutture e Manutenzione Urbana Paolo Masini. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|