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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Novembre 2014 |
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UE: NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI: I DEPUTATI CHIEDONO MORATORIA SUI NANO-ALIMENTI E SULL’ ETICHETTATURA DI CARNE CLONATA |
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Il Progetto prevede di incoraggiare l´innovazione alimentare attraverso una nuova procedura di autorizzazione semplificata per i nuovi prodotti alimentari sono stati approvati dalla commissione ambiente il Lunedi. I deputati tuttavia modificato il testo ha proposto una moratoria sull´uso dei nanomateriali negli alimenti, sulla base del principio di precauzione. Hanno anche aggiunto disposizioni per l´etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari clonati. Il progetto di legge, approvato con 57 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astensioni, stabilisce termini e definizioni chiare per l´intero processo di immissione di un nuovo prodotto alimentare sul mercato. "Mi ha fatto piacere che i 20 emendamenti di compromesso passati in votazione di ieri sera, senza alcun problema, e anche con relativamente pochi membri esprimendo disaccordo. Credo che questo era riflesso del clima di cooperazione negli incontri che ho avuto con i relatori ombra finora , e spero di continuare in modo simile nei negoziati trilogo ", ha detto James Nicholson (Ecr, Uk) che sta governando la legislazione in Parlamento. "Tuttavia, non sono completamente soddisfatto del risultato del voto. C´erano alcuni emendamenti sulla clonazione animale e nanomateriali che passavano, che i miei colleghi del Ecr e ho votato contro. Sono stato molto chiaro fin dall´inizio di questo processo, che data la storia delle proposte nuovi prodotti alimentari era essenziale che la clonazione e nanomateriali essere trattati separatamente ", ha aggiunto. Moratoria sulla nano-alimenti Tecnologie emergenti nei processi produttivi alimentari possono avere un impatto sulla sicurezza alimentare, i deputati dire. Gli alimenti per i quali i processi di produzione richiedono una valutazione dei rischi - tra cui i nanomateriali - non devono quindi essere autorizzati fino a quando non sono approvati dall´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), dicono i deputati. Particolare attenzione deve essere prestata anche al packaging alimenti contenenti nanomateriali, per evitare che la migrazione in cibo. E in linea con il principio di precauzione, tutto nuovo prodotto alimentare dovrebbe essere oggetto di monitoraggio post-commercializzazione, aggiungono. I deputati hanno anche modificato la definizione esistente di nanomateriali per portarlo in linea con le raccomandazioni dell´Efsa (10% soglia nano-particelle di un ingrediente alimentare a qualificarsi come "nano", mentre la Commissione ha proposto il 50%). L´etichettatura della carne clonata I deputati modificato la portata della normativa di includere i prodotti a base di carne clonati. Fino legislazione specifica sui prodotti alimentari derivati da animali clonati e dalla loro progenie entrata in vigore, questo cibo dovrebbe rientrare nell´ambito di applicazione del presente regolamento, ed essere opportunamente etichettati per il consumatore finale, i deputati dicono. Gli Stati membri sarebbero autorizzati a vietare temporaneamente un nuovo alimento, se nuove informazioni suggerisce che possa rappresentare un rischio per la salute umana o per l´ambiente. La Commissione, insieme con l´Efsa, dovrebbe quindi esaminare i motivi di preoccupazione, i deputati dicono. Un alimento "romanzo" si intende qualsiasi cibo che non è stato utilizzato per il consumo umano all´interno dell´Ue in misura significativa prima del 15 maggio 1997. I deputati serrati questa definizione per includere, tra l´altro, il cibo con una struttura molecolare modificata, microrganismi, funghi , alghe, cibo ottenuto da colture cellulari o tessuti, o insetti. Alimenti tradizionali provenienti da paesi terzi sarebbero autorizzati sul mercato dell´Ue in cui è stata dimostrata la sua storia di consumo sicuro per almeno 25 anni. I prossimi passi Un mandato per il signor Nicholson di avviare negoziati con il Consiglio dei ministri è stato approvato all´unanimità, con una astensione. Il Consiglio deve ancora adottare la sua posizione negoziale. |
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OBBLIGO UE INFORMAZIONE SU ALLERGENI NELLA RISTORAZIONE. ZAIA, “STO CON GLI OPERATORI. FOLLIA DA BUROSAURI. GOVERNO DISTRATTO SI DIA UNA MOSSA”
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Venezia - “Purtroppo l’Unione Europea e il Governo Italiano hanno i due uffici complicazione cose semplici più grandi ed efficienti del mondo e noi, i nostri operatori economici, i nostri agricoltori, persino i cacciatori, dobbiamo averci a che fare ogni giorno. Sto con gli operatori: il Governo italiano, anche in questo caso distratto oltre il limite del lecito, deve muoversi subito”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si schiera con ristoratori, Confcommercio e Confesercenti contro la norma europea che, dal 13 dicembre, imporrebbe ai somministratori di cibi e bevande di specificare la presenza di allergeni nei loro alimenti, con aumenti di costi notevoli e difficoltà logistiche pressoché insuperabili nella compilazione dei menù. “Una follia da burosauri che coinvolgerà tutta la filiera di produzione, imballo, cucina e somministrazione di alimenti e bevande, arrivando persino agli ospedali – incalza Zaia – con costi per gli esercenti non inferiori a 50 milioni di euro e con dei menù molto più simili alla Treccani. Il Governo, dopo aver dormito dal 2011 – aggiunge Zaia – deve muoversi immediatamente e varare un facile decreto che, come consentito anche dalla norma europea, autorizzi almeno la semplice comunicazione orale a richiesta. Anche troppo, ma comunque più accettabile”. “E’ comunque una vergogna – conclude Zaia – perché già sette Nazioni europee hanno fatto questo passo, mentre Roma dorme, e mentre si porta un nuovo attacco alle nostre tradizioni alimentari ed enogastronomiche di qualità, che difenderemo sempre, ovunque e con ogni mezzo dall’appiattimento normativo imposto da Paesi dove un Prosecco doc e un tappo corona vengono considerati la stessa cosa”. |
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LABORATORIO DIETA MEDITERRANEA |
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Ieri mattina in Regione si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea di Montegiorgio (Fm) e della Fiera delle Qualità-la Dieta Mediterranea che si terrà il 30 novembre sempre a Montegiorgio. Hanno preso parte all’incontro tra gli altri l’assessore Maura Malaspina il presidente del Laboratorio e autore del libro “Dieta mediterranea – Il tempio della Sibilla”, Lando Siliquini, e il vice presidente Michele Ortensi, assessore alla Cultura del Comune di Montegiorgio. “Martedì scorso – ha detto Malaspina - è nata ufficialmente l´Associazione "Laboratorio Piceno della Dieta mediterranea", la compongono esponenti di diversi settori: medici, operatori del turismo, cuochi, storici, scrittori, esperti di comunicazione a dimostrazione di quanto questo argomento sia importante sotto ogni aspetto della vita sociale, economica e culturale del nostro territorio. Il Laboratorio sta portando avanti tre obiettivi. Il primo è fare chiarezza sulla Dieta mediterranea studiata e validata scientificamente a Montegiorgio, che quindi si è formata sullo stile di vita dei marchigiani e rappresenta l’insieme delle conoscenze, dei saperi, delle attitudini, della cultura della nostra comunità. Essa si fonda sul rispetto del territorio e sulla biodiversità, mantiene la cultura dei mestieri e delle tradizioni legate alla pesca e all’agricoltura. Il secondo obiettivo è la divulgazione della Dieta nelle scuole, tra gli operatori sanitari, tra i cittadini, nel mondo dello sport. Infine sarà importante costituire una rete tra piccoli produttori agroalimentari, promuovere presso i ristoratori il menù della Dieta con la conseguente riscoperta delle tradizioni alimentari, anche al fine di aumentare l’attrazione turistica delle Marche. In questo percorso s’incastona l’appuntamento di domenica prossima 30 novembre con la Fiera delle Qualità a Montegiorgio. Voglio infine anticipare che la Regione sta preparando il primo Convegno internazionale sulla Dieta mediterranea che si terrà nella prima metà del 2015 in perfetta aderenza con le tematiche che affronterà l’Expo di Milano”. Durante l’incontro è emerso che le Marche vantano il primato della validazione scientifica dei positivi effetti della Dieta. “Il cosiddetto studio delle Sette nazioni sulla prevenzione degli infarti – ha detto Siliquini – grazie a uno dei suoi promotori e nostro conterraneo, Flaminio Fidanza, ha preso in esame per ben 30 anni la popolazione di Montegiorgio. Non solo lo stile alimentare, ma il contesto sociale, la convivialità, l’ambiente circostante, concludendo per innegabili effetti positivi sullo stato di salute delle popolazioni residenti. Si tratta di uno studio estremamente importante in campo scientifico, sia per l’ampissimo arco temporale di riferimento, sia per gli studi che ad esso hanno fatto seguito”. |
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FVG, AGRICOLTURA: SERRACCHIANI, TUTELIAMO LE NOSTRE. FILIERE AGROALIMENTARI |
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Castions di Strada - "Il Friuli Venezia Giulia si caratterizza per tante piccole filiere agroalimentari, di alta qualità, che vogliamo proteggere, salvaguardare e promuovere", ha osservato la presidente della Regione Debora Serracchiani inaugurando la rinnovata Latteria sociale di Castions di Strada, riaperta dopo tre anni e mezzo di inattività (per gli indispensabili lavori di ristrutturazione del caseificio) grazie alla collaborazione di Despar Nordest. "Adottiamo una latteria con Despar" è infatti lo slogan del marchio nato in Austria che, anche in Friuli Venezia Giulia, ha voluto rimarcare la filosofia aziendale per il sostegno alle produzioni locali, decidendo di offrire sempre più nei propri supermercati i prodotti del territorio circostante. Ringraziando i soci della Latteria ed il gruppo Despar, la presidente Serracchiani ha sottolineato come "iniziative come quella di Castions risultano comunque interessanti per la nostra regione, permettendoci di proteggere le produzioni locali e di offrire nuove prospettive di lavoro". "Valorizziamo il ´chilometro zero´, ricordiamo le nostre tradizioni, tuteliamo la filiera corta", ha aggiunto Serracchiani, anche grazie all´impegno di gruppi come Despar che, ha indicato l´amministratore delegato di Despar Nordest, Paul Klotz, è in piena espansione in Friuli Venezia Giulia e già oggi può contare su 68 punti vendita di proprietà ed un centinaio affiliati. I prodotti caseari di Castions saranno venduti in una decina di negozi Despar della Bassa Friulana. "Riapriamo, finalmente", ha dichiarato il presidente della Latteria Giovanni Deana, grazie all´intervento di Despar, mentre analoghe attività si trovano purtroppo in difficoltà in questo momento: "vogliamo essere di nuovo protagonisti del ´chilometro 0´". Per il sindaco di Castions, Roberto Gorza, infine, la riapertura della Latteria significa "imparare dal passato per guardare al futuro", rivitalizzando una struttura sociale con 118 anni di storia che ha attraversato una crisi durata quattro anni. Ora la Latteria sociale di Castions di Strada ha riaperto i battenti, affidandosi ad "impegno, serietà e coraggio", come ha ricordato don Domenico Vignuda nel corso della benedizione, prima dell´immancabile taglio benaugurante di una grande forma di Latteria. |
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BIELLA - PIATTAFORMA WEB PER LE IMPRESE DELL´AGROALIMENTARE |
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Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà Expo, la grande Esposizione Universale dedicata al tema "Nutrire il pianeta, Energia per la Vita". Le Camere di Commercio hanno ideato un progetto istituzionale per contribuire a presentare in modo efficace l´Italia a livello internazionale, evidenziando la grande varietà produttiva del nostro Paese, raccontando le imprese, le loro competenze, i loro prodotti ed i territori in cui operano. Dal 9 dicembre 2014 sarà on-line la piattaforma web www.Italianqualityexperience.it che presenterà le oltre 630.000 imprese delle filiere di eccellenza dell´agroalimentare italiano. |
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RISORSE PER AGRICOLTURA PUGLIESE DA SESTA MANOVRA SU PATTO STABILITÀ |
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La Giunta regionale pugliese con la sesta manovra per la disponibilità di Bilancio, libera dal Patto di Stabilità importanti risorse anche per il mondo dell’agricoltura. "Abbiamo predisposto con il partenariato economico e sociale un Psr che si preannuncia innovativo e teso alla modernizzazione del nostro comparto primario – dice l’Assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni – ecco perché sarebbe stato un ossimoro pensare al futuro senza consegnare al territorio lo strumento principale per connettersi al mondo". La Giunta, dunque, su proposta dell’Assessore Nardoni, ha approvato ieri un importante accordo di programma che sarò sottoscritto con Infratel, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico. L’accordo consentirà la copertura di tutto il territorio pugliese con servizi di connettività ultra veloci al servizio delle aree rurali e destinato alle imprese agricole e ai cittadini. E’ un importante obiettivo – spiega Nardoni – perché consentirà alle imprese agricole di stare in rete con il resto del mondo e di utilizzare tutti i servizi che il web offre oggi dalle comunicazioni, all’e-commerce, all’utilizzo dei servizi telematici anche per l’accesso alle pubbliche amministrazioni. Un intervento di infrastrutturazione delle aree rurali pugliesi che prevede un investimento di 28 milioni di euro di risorse messe a disposizione dal Psr Puglia che consente di spingere con decisione sul l´innovazione nel settore agricolo e completa la copertura del territorio pugliese con la banda ultra larga a 30 mbps già avviata con le risorse del Fesr. Sempre nella giunta di venerdì, l’Assessore Nardoni, è riuscito ad individuare e a far impegnare risorse necessarie a completare le attività inerenti il piano agro-meteorologico al servizio degli agricoltori pugliesi e ai controlli funzionali per la zootecnia. Si tratta di due importanti risultati raggiunti in una situazione di contesto di grandi difficoltà finanziarie per gli enti territoriali con i quali la giunta ha voluto rinnovare l´impegno e l´attenzione al settore agricolo ritenuto strategico per la Puglia. |
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NITRATI, LOMBARDIA: RAGGIUNTA INTESA PER RIDEFINIRE ZONE VULNERABILI |
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Milano - "Alla Commissione Politiche agricole della Camera è stata raggiunta un´intesa, affinché nel decreto ministeriale sui nitrati venga fissato un termine perentorio, che tenga conto dei dati emersi dalle ricerche effettuate da Ispra e da Regione Lombardia, che ci dicono qual è l´effettiva responsabilità del mondo agricolo in tema di inquinamento delle acque superficiali o di falda". A dare l´annuncio è l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, che da tempo si sta battendo per una revisione della Direttiva nitrati, che lui stesso definisce "antiquata e non rispondente all´evidenza scientifica". Discussione Animata - "Quella in Commissione Politiche agricole si è rivelata una seduta concitata - dichiara Fava -, perché le Regioni del Nord hanno ribadito l´assoluta necessità di inserire nel decreto ministeriale in fase di elaborazione, sia le modalità di definizione, che un termine perentorio per le zone vulnerabili ai nitrati. Senza un impegno in questa direzione, non avremmo mai accettato di dare l´assenso". Scongiurato il rinvio a ulteriore data, Regione Lombardia è riuscita a ottenere una mediazione a vantaggio del mondo agricolo. Mediazione Raggiunta - "Dalla mediazione raggiunta - sintetizza Fava - siamo ora in attesa di avere il testo, per definire i criteri e le modalità per la revisione organica delle zone vulnerabili ai nitrati, in assenza della quale io non mi prendo la responsabilità di condannare una parte importante di allevatori all´incapacità e all´impossibilità di accedere ai fondi Pac, solamente perché sono ancora tenuti in vita parametri antiquati di una legge ultraventennale, che impongono l´individuazione di zone vulnerabili ai nitrati a prescindere dalla reale condizione dei terreni". Basi Scientifiche Ineludibili - Si è così raggiunto l´accordo per una riformulazione dei parametri, alla luce delle ricerche scientifiche di Ispra e Regione Lombardia, come detto. "Solamente a queste condizioni sono pronto a dare l´assenso - ribadisce Fava -, in difetto di queste modifiche, se qualcuno vuole condannare a morte la zootecnia lombarda e padana, lo faccia senza la mia complicità, assumendosene però la piena responsabilità di fronte all´intero comparto". |
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FARRO DOP E PRODOTTI TIPICI DELLA MONTAGNA, DAL 6 ALL´8 DICEMBRE LA MOSTRA MERCATO A MONTELEONE DI SPOLETO |
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Perugia - Dal 6 all´8 dicembre si terrà a Monteleone di Spoleto la terza edizione della "Mostra mercato del farro Dop e dei prodotti tipici della montagna" in cui saranno esposte eccellenze umbre, prodotti locali ed il meglio dell´artigianato tipico. Più di 50 espositori presenteranno i loro prodotti in una cornice unica, in cui rito e mito si uniscono per la festa del Patrono San Nicola, che vede la tradizione celebrare il 5 dicembre con la benedizione e la distribuzione del farro alla popolazione. Al centro dell´iniziativa il farro Dop di Monteleone di Spoleto, eccellenza umbra che sarà presente all´Expo 2015 come "Patrimonio alimentare dell´umanità, in grado di nutrire il pianeta", e accanto numerose iniziative che coinvolgeranno il pubblico nel "borgo più buono d´Italia". Non solo produzioni tipiche, enogastronomia e cultura, ma anche gusto e tradizione con "Valnerina Golosa" (degustazioni di ricette tipiche del territorio in collaborazione con Loretta Santini, curatrice dell´omonimo libro) e "Golosi di gusto" (di sera alla Taverna dei Terzieri, con semplici piatti della gastronomia locale). "Abbiamo pensato a questa edizione come un racconto della comunità, della cultura e delle colture agricole di Monteleone di Spoleto, partendo ovviamente dal Farro Dop che, in questo quadro, ha contribuito a plasmare l´identità delle città e del suo territorio, da quando San Nicola nel Iv secolo lo distribuì per placare la fame dei bambini indigenti di Monteleone fino all´attuale designazione del cereale come patrimonio alimentare dell´umanità, per salvare dalla fame il pianeta. Cultura del cibo e cultura del farro – ha detto il sindaco Marisa Angelini, intervenendo alla presentazione dell´iniziativa - sono fra gli elementi portanti della manifestazione. Entrambi hanno infatti disegnato il paesaggio del nostro comune, anche grazie all´attività degli agricoltori che hanno saputo preservare il farro di Monteleone di Spoleto da possibili contaminazioni, mantenendone intatte le straordinarie caratteristiche nutrizionali. Produzioni di eccellenza, enogastronomia di qualità, tradizione, ambiente e natura sono i tratti distintivi del nostro borgo. Risorse imprescindibili, e che continueremo a tutelare – ha concluso il sindaco, per la promozione e lo sviluppo, anche a fini turistici del territorio". "La Regione – ha detto l´assessore regionale all´agricoltura Fernanda Cecchini - ha sempre posto particolare attenzione allo sviluppo rurale di queste aree dell´Umbria che, come Monteleone di Spoleto, sono marginali da un punto di vista geografico, ma peculiari in quanto a qualità e specificità delle produzioni agricole, dell´ambiente, della cultura e delle tradizioni". "Aree, per certi versi ‘inaspettate´, connotate da borghi straordinari che testimoniano di aver avuto un ruolo significativo nel corso della storia. E´ qui che abbiamo realizzato attraverso il Psr, la Rete natura 2000 ed i fondi Fas un Parco terapeutico, ed è ancora su territori come questo che abbiamo concentrato azioni e risorse finalizzate a sostenere progetti di valorizzazione di una agricoltura fatta di piccole vocazioni di qualità, da preservare, che fanno la differenza sui cibi selezionati da consumatori consapevoli. La formula seguita – ha aggiunto Cecchini - è quella della compatibilità ambientale ed economica par dare valore aggiunto all´agricoltura attraverso il miglioramento dei servizi legati al turismo e alla cultura, alle infrastrutture territoriali. In ciò sostenendo le amministrazioni comunali che sono un presidio della coesione sociale. Tra i progetti finanziati con la misura 1.2.4. Del Psr dell´Umbria – ha annunciato l´assessore – c´è anche la ‘farsiccia´, lanciata nella scorsa edizione della Mostra mercato di Monteleone di Spoleto, sulla quale Parco 3A e Università di Perugia, stanno conducendo uno studio e una sperimentazione per un nuovo piatto". Il programma della manifestazione è consultabile sul sito www.Monteleonedispoletoeventi.it |
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PSR; UMBRIA: GARANTITI FINANZIAMENTI A PROGETTI PER INNOVAZIONE SISTEMA AGRICOLO E AGRO-INDUSTRIALE, DESTINATE RISORSE PER OLTRE 1 MLN DI EURO |
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Perugia – La Giunta Regionale, su proposta dell´assessore all´agricoltura Fernanda Cecchini, ha destinato un milione 250 mila euro al finanziamento di progetti di innovazione presentati da partenariati composti da aziende agricole, agro alimentari, mondo della ricerca ed Università. "Intendiamo così accelerare – ha detto l´assessore Cecchini - il processo di innovazione del sistema agricolo umbro, anticipando quanto previsto dal Psr 2014-2020 e garantendo una transizione morbida tra i due Programmi, anche alla luce dei ritardi nell´approvazione del nuovo Psr dovuti al negoziato tra Parlamento Europeo e Commissione". La somma stanziata si aggiunge agli oltre 20 milioni di euro già assegnati con il Psr 2007-2013 e garantirà il finanziamento di ulteriori 36 progetti, portando il numero complessivo dei progetti di innovazione finanziati dall´Umbria a 134. "Il provvedimento – ha spiegato Cecchini - prevedere regole certe che assicurano la transizione tra l´attuale e la futura programmazione del Psr, conciliando l´esigenza di accelerare la spesa della Misura 124 con la necessità di rispettare quanto previsto dalla Unione Europea ( Reg. Ce n. 1310/2013 art. 3). In questo modo – ha aggiunto – le risorse potranno essere liquidate agli aventi diritto come ‘trascinamento´ sui fondi della nuova programmazione. Ciò ci consente di favorire il pieno utilizzo dei fondi comunitari impegnati per questa misura, finalizzata a migliorare la competitività del settore agricolo umbro attraverso l´innovazione. La Misura 124 prevede il sostegno alla cooperazione tra imprese agricole, imprese della trasformazione e strutture di ricerca, per realizzare progetti di sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie e di miglioramento della qualità". L´atto verrà a breve pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. |
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LA FONTINA SBARCA A POLLENZO
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Il concorso Fontina d’Alpage 2014 ha varcato i confini regionali: due classi di studenti dell’Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo, hanno fatto parte della giuria d’eccellenza che ha degustato e valutato le dieci Fontine finaliste del concorso. Gli studenti hanno manifestato notevole interesse per la Fontina e per il settore lattiero-caseario valdostano e, attraverso domande puntuali, hanno potuto approfondire la conoscenza del prodotto. La degustazione è stata preceduta da un incontro tra l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali Renzo Testolin, accompagnato dal Direttore del Consorzio e Tutela della Dop Fontina Aline Viérin, e una delegazione di rappresentanti dell’Ateneo, guidata dal Vicepresidente Silvio Barbero e dal pro-Rettore Michele Fino. «L’incontro – ha sottolineato l’Assessore – è stato un punto di partenza per allacciare nuovi contatti con l’Università, importante riferimento in ambito enogastronomico che forma professionisti del settore e pone grande attenzione a tutte le produzioni territoriali. La collaborazione tra tutti gli attori regionali del settore e l’Università potrebbe dimostrarsi un’ottima risorsa a supporto della valorizzazione delle peculiarità enogastronomiche della Valle d’Aosta.» |
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"TRABUCCHI": APPROVATO DDL PER SALVAGUARDIA |
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È stato approvato dalla Giunta regionale il disegno di legge “Norme per la conoscenza, la valorizzazione e il recupero dei trabucchi” con lo scopo di salvaguardare un patrimonio identitario di grande valenza culturale che caratterizza il paesaggio costiero pugliese. Il disegno di legge, proposto per competenza dagli assessori Barbanente e Di Gioia, è stato sollecitato dal Presidente Vendola, che ha colto con sollecitudine e sensibilità le preoccupazioni dei conoscitori più profondi e dei custodi più attenti di questo patrimonio, ossia gli antichi trabucchisti e i loro eredi. La valenza culturale del “trabucco” è data dall’essere testimonianza della tradizionale attività di pesca praticata in alcune parti della costa pugliese, segnatamente nel tratto garganico, che usa una particolare tecnica, consistente nell´intercettare, con grandi reti, i flussi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa, sfruttando favorevolmente le correnti marine. Questo patrimonio di grande valore identitario rischia di scomparire in mancanza di un intervento pubblico finalizzato alla conoscenza, salvaguardia e recupero. Il trabucco, infatti, è una macchina da pesca che, a causa del depauperamento delle risorse ittiche dovuto a un esercizio sempre più intensivo e sempre più sotto costa dell’attività di pesca, ha progressivamente perso la sua originaria funzione. E il trabucco ha una struttura fragile, particolarmente esposta al degrado naturale e bisognosa di ripetuti interventi di manutenzione. A questo scopo, ma anche per distinguere i trabucchi storici da altre tipologie di costruzioni lignee sul mare proliferate nel recente passato lungo la costa garganica, il disegno di legge prevede una accurata definizione dei trabucchi storici e il loro censimento, assieme a linee guida per la manutenzione, il recupero o il ripristino, che indichino anche le attività compatibili con una valorizzazione che consenta di salvaguardare i caratteri strutturali e funzionali del bene. Più in particolare, il disegno di legge persegue di tre concrete finalità: la salvaguardia del bene, anche attraverso la previsione di una norma che prevede sanzioni nei confronti di chi danneggia, degrada o rimuove anche parzialmente i trabucchi, in assenza delle dovute autorizzazioni; la dettagliata definizione del bene e un accurato censimento dei trabucchi ancora esistenti e di quelli scomparsi; la valorizzazione del bene sia con la previsione di linee guida per il recupero o il ripristino, la conservazione e fruizione, sia attivando specifici canali finanziari riservati ai trabucchi storici di riconosciuto valore culturale e paesaggistico, nell’ambito dei programmi previsti dalla recente legge regionale organica in materia di beni culturali n. 17/2013. |
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GAM, PRESA D´ATTO DELLA PROPOSTA DI ARIA FOOD SPA. FRATTURA: FATTO POSITIVO CHE DÀ RAGIONE ALLE NOSTRE SCELTE
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Campobasso - Manifestazione di interesse per la Gam: la giunta regionale del Molise ha preso atto con delibera della proposta avanzata per la società avicola matesina da Aria Food spa. "La proposta di cui abbiamo preso atto questa sera - dichiara il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura -, dà ragione al serio lavoro che in silenzio abbiamo condotto in questi mesi per il rilancio del comparto avicolo molisano. La validità del nostro piano industriale, oltre ad incentivare il processo di socializzazione, attrae adesso anche l´attenzione dell´imprenditore privato, Aria Food spa, che ha avanzato una concreta manifestazione di interesse. Un fatto che accogliamo con positività. Noi andiamo avanti come sempre sulla strada della trasparenza per l´attuazione definitiva dell´exit strategy che avverrà nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica attraverso la predisposizione del bando Psr che premierà la proposta migliore rispondente alle aspettative dei principali protagonisti della filiera avicola, lavoratori, allevatori e trasportatori". |
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FESTA DEL TORRONE: CREMONA CAPITALE CULTURALE |
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Milano - "Un risultato straordinario, che certifica Cremona come un vero motore culturale, turistico ed enogastronomico della Lombardia". Così l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini commenta i risultati della Festa del Torrone di Cremona. Grande Orgoglio Per Successo Evento - "Sono davvero orgogliosa - ha detto ancora l´esponente della Giunta lombarda - sia da assessore alle Culture che da rappresentante del territorio, per aver dato, anche quest´anno, il giusto merito a un evento che si è ormai affermato un evento di portata nazionale. Un grande successo che ho constatato di persona durante i giorni di festa". 270.000 Visitatori Con Un Aumento Del 10% - "Ben 270.000 visitatori - ha spiegato l´assessore Cappellini -, con un aumento del 10 per cento rispetto alla scorsa edizione, che significa un record assoluto per la kermesse, con numeri importanti e in aumento anche per quel che riguarda i relativi siti internet e profili social: dati che attestano quanto la Festa del Torrone sia assolutamente all´avanguardia". Arcimboldo, Liuteria E Torrone I Tesori Cremonesi Per Expo - "L´ortolano di Arcimboldo - ha aggiunto l´assessore -, la Liuteria, patrimonio culturale immateriale dell´Unesco, e proprio il torrone sono i simboli che regaleranno al territorio cremonese la giusta attenzione a livello internazionale". "Cremona - ha concluso l´assessore Cappellini - è prontissima per il semestre dell´Esposizione universale". |
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DAL 13 DICEMBRE ANCHE I RISTORANTI DEVONO INFORMARE CLIENTI SU ALLERGENI |
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Venezia - Dal prossimo 13 dicembre anche i ristoranti italiani dovranno informare la clientela sugli allergeni alimentari che possono essere presenti nei piatti serviti. Lo impone il regolamento Cee 1169/2011. “Era il novembre del 2011 – fa rilevare l’assessore regionale al commercio e all’economia Isi Coppola - quando veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il regolamento Ue n. 1169/2011 che dispone di etichettare i prodotti alimentari pre-confezionati o meno esplicitando il contenuti di allergeni e rendendolo obbligatorio per chiunque, oltre che a produrli, si occupi anche di somministrazione diretta al pubblico: ristoranti, trattorie, bar, pasticcerie, ma anche mense, ospedali, catering, navi, aerei, treni… Nulla da obiettare sulla meritoria iniziativa a tutela della salute pubblica, ma pensate un po’ a cosa dovrebbe prevedere il menù della vostra pizzeria, birreria, ristorante, caffetteria preferita: un corposo allegato scritto, più simile ad un tomo di chimica, piuttosto che al bugiardino di un farmaco, che sconsiglia l’impiego di ingredienti freschi e azzera la varietà dei menù legati all’impiego di prodotti stagionali, con tanti saluti alla genuinità dei prodotti (pur sicurissimi) locali”. “Il risultato – aggiunge - sarebbe quello di svilire, massificare, preconfezionare, surgelare uno dei pochi settori ancora dinamici del nostro paese e che resta ambasciatore indiscusso del made in Italy: quello legato al mondo del cibo, delle peculiarità delle nostre produzioni di qualità, della promozione del nostro territorio per mezzo dell’enogastronomia”. “C’è una soluzione per ovviare a tutto questo – sottolinea l’assessore veneto - senza sottoporre gli operatori a industriose e costose scritture da aggiornare ad ogni nuova ricetta e tutelando al massimo la salute degli avventori dei locali dove avviene somministrazione di alimenti. Ed prevista dallo stesso regolamento Ue che stabilisce la possibilità di sostituire l’obbligo scritto con quello della comunicazione orale da rendersi obbligatoriamente a richiesta: meno burocrazia, analoga informazione. Se Gran Bretagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Austria, Slovenia, Grecia, Croazia hanno adottato questa opzione, ci sarà un perché. O forse lo Stato italiano considera la cinquantina di milioni di euro che Confcommercio ha calcolato essere l’onere a carico degli esercenti per adeguarsi a questa procedura una agevolazione per rilanciare il settore?”. “Passato Monti, passato Letta, se Renzi pensa di governare fino al 2018 – conclude l’assessore Coppola - tenga conto di questa cosetta che, pur non essendo né una slide, né un tweet potrebbe essere sistemata rapidamente senza essere delegata ad un indefinito decreto attuativo cui ci ha purtroppo abituato” |
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IL 28 NOVEMBRE A CHIOGGIA GLI STATI GENERALI DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA: PRIMA VOLTA IN VENETO |
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Venezia - “Un’ampia analisi del settore della pesca veneta, affrontata per la prima volta, sviscerando criticità e problematiche, esigenze, risorse e soluzioni. Un processo avviato oltre un anno fa dalla Regione Veneto in collaborazione con Veneto Agricoltura, che tocca sia l’attività professionale sia quella dilettantistico-sportiva, con l’obiettivo di fornire linee strategiche a medio-lungo termine”. Con queste parole l’assessore alla pesca Franco Manzato pone l’accento sull’importanza degli Stati Generali della Pesca e Acquacoltura veneta, uno studio fatto di incontri e riscontri con gli operatori, imprese del settore e associazioni di pesca sportiva, i cui risultati verranno presentati venerdì 28 novembre a Chioggia, presso la sala convegni Aspo (Via Maestri del Lavoro 50). La giornata si svolgerà con questo programma: dalle 10 alle 12 si parlerà di pesca sportiva, mentre dalle 14,30 alle 17,30 si toccheranno le tematiche della pesca professionale e dell’acquacoltura. |
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