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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2014
STATISTICA. CITTADINI E NUOVE TECNOLOGIE. ZORZATO: BANDA LARGA IN VENETO PIU’ DIFFUSA CHE A LIVELLO NAZIONALE  
 
Venezia, 16 dicembre 2014 - “Gli interventi previsti dall’Agenda Digitale europea sono orientati a una sempre maggiore confidenza dei cittadini con le nuove tecnologie, non solo per un utilizzo esclusivamente privato, ma anche nella prospettiva di favorire l’interazione tra cittadini e amministrazioni locali con servizi di e-Government e di incentivare acquisti digitali mediante l’e-Commerce”. A sottolinearlo è il vicepresidente della Regione Marino Zorzato, commentando i dati elaborati dalla Sezione Sistema Statistico su questo argomento. “Il target previsto dall’Agenda europea per il 2020 – aggiunge - è una copertura del 100% della banda larga tra le famiglie, obiettivo non ancora raggiunto da nessun Paese. Tuttavia, nel 2013 la banda larga in Veneto è più diffusa che a livello nazionale e in costante crescita: raggiunge 3 famiglie su 4, in linea con la media europea, in aumento del 32,9% rispetto a cinque anni prima, mentre raggiunge la quasi totalità delle imprese (96,1%)”. In tema di e-Government, le elaborazioni indicano che ammontano al 38,7% i cittadini che dichiarano di utilizzare internet per relazionarsi con la pubblica amministrazione, per attività che vanno dal pagamento di tasse allo scarico di moduli, dalla richiesta di documenti ai cambi di residenza. Nonostante cresca la consapevolezza dei vantaggi degli acquisti via web e la pratica dell´e-Commerce stia prendendo sempre più piede, gli italiani che comprano merci on-line (41,4% di chi usa internet) sono ancora pochi rispetto alla media europea (59%). La percentuale in Veneto è più elevata, nel 2013 il 44,7% compra via web (era il 25,6% sette anni fa), tipicamente per prenotare un viaggio o una vacanza, acquistare libri, film, musica o materiale informatico.
Diffusione delle nuove tecnologie tra cittadini e imprese. Veneto e Italia - Anno 2013
% famiglie % imprese % persone che usano internet per relazionarsi con la Pa % persone che usano internet per ordinare o comprare merci
con la banda larga con internet con la banda larga con internet
Veneto 75 67 96 34 39 45
Italia 54 61 95 38 33 41
Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Sezione Sistema Statistico Regionale su dati Istat
 
   
   
CASCINA, BANDA LARGA FINALMENTE ANCHE A LATIGNANO  
 
Firenze 15 dicembre 2014 - A Latignano, nel comune di Cascina in provincia di Pisa, da oggi si potrà navigare in rete più velocemente. Lo si potrà fare grazie alla Regione. Una spallata al digital divide. "Un esempio degli interventi che abbiamo messo in atto per portare la banda larga in tutta la regione – commenta l´assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli -. Lo abbiamo fatto e facciamo portando la fibra ottica dove non c´è, affinché gli operatori telefonici decidano di investire su quei territori, convinti che sviluppo economico, competitività ma anche accessibilità a i servizi e semplificazione amministrativa non possano non tenere conto delle nuove tecnologie, che devono essere per tutti". Della centralina Adsl accesa oggi a Latignano potranno beneficiare duemila cittadini, che finora potevano viaggiare al massimo a 640 kb al secondo. Una velocità oramai da lumaca. "Per noi è grande la soddisfazione di vedere la fine, dopo oltre due anni, di una situazione di vera e propria discriminazione per i cittadini di Latignano – commenta l´assessore del comune di Cascina, Luca Barsotti -. In qualche modo è stata ristabilita una condizione di giustizia rispetto ad un diritto ormai basilare per tutti". L´amministratore ne approfitta per ringraziare l´ex collega alla provincia i Pisa Nicola Landucci, che si è mosso per inserire Latignano nel piano Infratel, e la Regione. Ringrazia anche "i funzionari che hanno seguito la questione ed hanno sopportato le nostre continue sollecitazioni, e i funzionari dei lavori pubblici del comune di Cascina che hanno seguito i lavori per la posa della fibra ottica". L´intervento a Latignano fa parte delle prima trance di lavori finanziata complessivamente con 30 milioni di euro da Ministero, Regione e Unione europea. A questi si aggiungeranno nuovi lavori, nel 2015, per portare la fibra ottica in altri territori. A disposizione ci sono già oltre 41 milioni, per portare la banda larga fino a 20Mbps nelle aree più remote. In parallelo sarà poi portata la banda ultralarga, fino a 30Mbs, nelle aree produttive.  
   
   
A NIMIS INTERVENTO SPERIMENTALE PER BANDA ULTRALARGA  
 
Trieste, 16 dicembre 2014 - Il territorio del Comune di Nimis beneficerà di un intervento sperimentale di estensione della Rete Pubblica Regionale in fibra ottica, finalizzato a realizzare la rete di accesso di nuova generazione a banda ultralarga, la cosiddetta Ngan (Next Generation Access Network). A tal proposito la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, ha confermato risorse per 450 mila euro. "Il provvedimento - spiega Santoro - è in linea con quanto la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha richiesto alle Regioni, stimolando e orientando gli investimenti pubblici nello sviluppo della banda ultralarga per raggiungere gli obiettivi fissati dall´Agenda Digitale Europea, ovvero 30 Mbps per tutti e 100 Mbps per il 50per cento della popolazione. Finora tali obiettivi vengono raggiunti tramite Ermes solo per la Pubblica amministrazione e le imprese localizzate nelle aree industriali, ma non per la popolazione residente. Non essendo ancora programmata la realizzazione di alcuna infrastruttura di questo tipo - prosegue Santoro - si ritiene opportuno realizzare un intervento di carattere sperimentale nel Comune di Nimis, tramite il quale testare sia gli aspetti tecnici dell´opera, sia quelli legati alle successive fasi di cessione della capacità trasmissiva agli operatori delle tlc". Il territorio di Nimis si presta bene perché vi sono attività economiche che potranno usufruire in maniera immediata di connessioni a banda ultralarga. "Inoltre - annuncia l´assessore - è prossimo alla pubblicazione il secondo avviso per la cessione della fibra ottiche che riguarda proprio il comune di Nimis".  
   
   
L’UE SOSTIENE 328 MIGLIORI RICERCATORI ALL´INIZIO DELLA CARRIERA CON 485.000.000 €  
 

Bruxelles, 16 dicembre 2014 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha selezionato 328 scienziati di prima classe per ricevere i suoi prestigiosi Starting Grants, per un valore fino a € 2 milioni ciascuno. Il premiato € 485.000.000 contribuisce a sostenere una nuova generazione di scienziati in Europa, di sviluppo cosiddetto "ricerca cielo blu": ambizioso ad alto rischio, progetti di ricerca ad alto guadagno in qualsiasi campo. I progetti selezionati coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui tessuti elettronici indossabili alimentati dal calore del corpo, il rilevamento di batteri con l´olfatto, ´esperienza tossico´ nel settore petrolchimico, le origini della razionalità umana, la lotta contro il cancro legati infiammazione, così come utente ottimizzando design dell´interfaccia. Leggi alcuni dei progetti selezionati qui . Carlos Moedas, commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha dichiarato: "Per creare l´innovazione e la crescita di domani, la ricerca di punta è un must Con i suoi Starting Grants, il Consiglio europeo della ricerca nutre la prossima generazione di scienziati eccellenti permettendo loro di seguire la loro scientifica. Curiosità e prendere rischi. Per essere in prima linea, l´Europa ha bisogno di questa mentalità coraggiosa, e di investire in giovani talenti. " Quest´anno, le sovvenzioni sono concesse a ricercatori di 38 nazionalità, ospitati in 180 diverse istituzioni in tutta Europa. In termini di istituzioni ospitanti, la Germania (70 borse) e Regno Unito (55 borse) sono in testa, seguita da Francia (43) e Olanda (34). I ricercatori sono anche ospitati in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Norvegia, Portogallo, Romania, Serbia, Spagna, Svezia e Turchia, insieme a un progetto in Cern in Svizzera. Circa il 40 dei ricercatori sono di nazionalità non europea; per esempio Nord e sudamericani, asiatici, australiani, neozelandesi e russi. Molti di loro sono stati già sede in Europa. Ci sono anche 18 ricercatori provenienti da Europa, per realizzare i loro progetti Erc-finanziati, di cui 13 europei di ritorno, così come gli scienziati si muovono verso l´Europa da Australia e Nord America. Ciò è in linea con la missione del Cer per attirare più ricercatori eccellenti in Europa. L´età media dei ricercatori selezionati è di circa 35 anni. Sfondo - Questo è il primo concorso Starting Grant nell´ambito del programma dell´Ue Orizzonte 2020, la settima ad oggi. Questa chiamata ha attirato 3273 applicazioni, il 10% dei quali hanno avuto successo. Tra i beneficiari, 143 sono nel dominio ´Scienze fisiche e ingegneria´, 124 in ´Scienze della vita´ e 61 ´in scienze sociali e umane. Quest´anno, la quota dei beneficiari di sesso femminile è salito al 33%, rispetto allo scorso anno del 30%. Il finanziamento permetterà ai beneficiari di partenza per costruire le proprie squadre di ricerca, impegnati in totale oltre 1400 dottori di ricerca e dottorandi come i loro membri del team. Il Cer contribuisce in tal modo a sostenere una nuova generazione di ricercatori di alto livello in Europa. Erc Starting Grants sono assegnate ai ricercatori di ogni nazionalità con 2-7 anni di esperienza dal completamento del dottorato di ricerca (o titolo equivalente) e un track record scientifico che mostra una grande promessa. La ricerca deve essere condotta in un istituto di ricerca pubblico o privato, situato in uno degli Stati membri dell´Unione europea o paesi associati. Il finanziamento (massimo di € 2.000.000 per sovvenzione), è previsto un periodo massimo di cinque anni. Istituito nel 2007 dalla Ue, il Consiglio europeo della ricerca (Cer) è la prima organizzazione finanziamenti europei per la ricerca di eccellenza di frontiera. Ogni anno, seleziona e finanzia i migliori ricercatori, creativi di qualsiasi nazionalità ed età, per l´esecuzione di progetti di cinque anni con sede in Europa. Il Cer cerca anche di attrarre i migliori ricercatori da tutto il mondo per venire in Europa. Ad oggi, il Cer ha finanziato più di 4500 ricercatori di alto livello in una varietà di fasi della loro carriera. Per ulteriori informazioni Esempi di progetti finanziati in questo Erc Starting Grant completamento: http://erc.Europa.eu/sites/default/files/press_release/files/
examples_erc_stg_projects_2014.pdf
 Statistiche di questo concorso Starting Grant del Cer: http://erc.Europa.eu/sites/default/files/document/file/
erc_2014_stg_statistics.pdf
 Elenco di tutti i ricercatori selezionati per paese di istituto ospitante (in ordine alfabetico all´interno di ciascun gruppo di paesi): http://erc.Europa.eu/sites/default/files/document/
file/erc_2014_stg_results_all_domains.pdf

 

 
   
   
IL SISTEMA SCIENTIFICO FVG E LA COLLABORAZIONE TRA RICERCA, IMPRESA E GOVERNANCE PUBBLICA NELL´AMBITO DELLE BIOTECNOLOGIE  
 
Trieste, 16 dicembre 2014 - Le biotecnologie rappresentano una scommessa per il futuro, un ambito in cui il mondo della ricerca e quello dell´impresa continuano a investire. Martedì 16 dicembre, con inizio alle ore 9:30, presso il Centro Congressi di Area Science Park (Padriciano 99 - Trieste), si terrà Xiii Conferenza annuale del Coordinamento degli Enti di Ricerca del Friuli Venezia Giulia. Il titolo di quest´anno è "Il Sistema Scientifico Fvg e la collaborazione tra Ricerca, Impresa e Governance pubblica nell´ambito delle biotecnologie". La conferenza, oltre a trattare i diversi campi di applicazione delle biotecnologie, approfondirà anche i nuovi percorsi di alta formazione sulle Tecnologie della Vita. Relatori alcuni dei principali responsabili di istituzioni universitarie e di ricerca del Friuli Venezia Giulia (in allegato il programma) oltre a Federico Cinquepalmi , della Direzione Generale per l´Internazionalizzazione della Ricerca, Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, e Ugo Ferrero, della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.  
   
   
BORSE DI STUDIO PER GLI UNIVERSITARI: 12 MILIONI DALLA REGIONE TOSCANA ALL´AZIENDA DSU.  
 
Firenze 16 dicembre 2014 - Natale sereno per gli universitari toscani che hanno vinto le borse di studio 2014/2015: con delibera approvata oggi su proposta dell´assessore Emmanuele Bobbio, la giunta regionale ha assegnato all´azienda per il diritto allo studio universitario 12 milioni di euro (11,9 per la precisione) che serviranno per coprire la spesa di quelle borse. Si tratta di fondi ministeriali assegnati alla Regione Toscana in due tranche, l´ultima delle quali arrivata pochi giorni fa. Nel frattempo, con l´anno accademico iniziato il primo novembre, l´azienda regionale Dsu aveva approvato le graduatorie degli aventi diritto e dovrà anche erogare, entro questo dicembre, la prima rata della borsa: circostanza, quest´ultima, adesso possibile grazie alla delibera odierna. "Il rispetto di questa scadenza - commenta Emmanuele Bobbio - preme certo agli studenti, che così vedono non vanificato un loro diritto, ma importa anche a noi e alla nostra Azienda: riuscire a erogare i fondi entro la fine dell´anno costituisce infatti un criterio di premialità per l´assegnazione, da parte del ministero, di questi soldi alle Regioni". Nell´ultimo anno accademico, in Toscana gli universitari vincitori di borsa di studio erano oltre 13 mila.  
   
   
RISCALDAMENTO DELLE SCUOLE, IN REGIONE MOLISE UNA DELEGAZIONE DI STUDENTI. FRATTURA: LE RISORSE STANZIATE RISOLVONO IL PROBLEMA PER TUTTO L´ANNO SCOLASTICO  
 
Campobasso, 16 dicembre 2014 - "Le questioni si affrontano stabilendo priorità e in questo momento la Regione ha ritenuto il problema del riscaldamento nelle scuole superiori la priorità assoluta cui dare immediata soluzione. Lo abbiamo fatto con l´assestamento di bilancio, quindi non ci sono promesse, ma atti. Nell´assestamento di bilancio abbiamo stanziato risorse straordinarie aggiuntive per le due Province molisane pari a un milione e mezzo di euro, ripartiti in funzione del numero dei cittadini: 1.080.000 euro per la Provincia di Campobasso e 420 mila euro per la Provincia di Isernia. Sulla base della spesa storica per il riscaldamento nelle scuole con la cifra, stanziata per senso di responsabilità, abbiamo definitivamente risolto il problema per l´anno scolastico in corso". Lo ha ribadito il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, a una delegazione di rappresentanti degli studenti degli istituti superiori di Campobasso durante l´incontro svoltosi in serata a Palazzo Vitale. Alla riunione anche i rappresentanti dei genitori nelle scuole, docenti e Cittadinanzattiva. "Per la approvazione definitiva dell´assestamento di bilancio, già licenziato dalla nostra Giunta - ha precisato il governatore -, dovremo aspettare il Consiglio regionale di venerdì prossimo. Così, se si volesse essere soltanto fiscali e accorti alle procedure. Ma poiché c´è un impegno preciso del sottoscritto si può tranquillamente procedere con il ripristino del riscaldamento già da subito, considerando la disponibilità certa delle risorse stanziate dalla Regione, di cui ho dato pubblico conto nella lettera aperta destinata principalmente a voi studenti e anche ai professioni e a tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Il problema, dunque, per quest´anno è risolto, ma noi vogliamo andare avanti con una programmazione evidentemente più attenta per evitare che il prossimo anno si ripresenti". Questo, al termine di una precisa, puntuale e partecipata descrizione che gli studenti degli istituti superiori e dei licei presenti assieme ai rappresentanti del convitto "Mario Pagano" hanno reso al presidente Frattura su difficoltà e disagi vissuti e affrontati nelle ultime settimane durante l´orario di lezione e ancora più a lungo nell´arco della giornata dai ragazzi ospiti del Convitto. Fissato, su richiesta di Cittadinanzattiva, un nuovo incontro per la redazione di un´anagrafe degli istituti scolastici, utile a valutare il grado di sicurezza sismica, al quale il presidente Paolo di Laura Frattura ha voluto, come presenza fondamentale, una rappresentanza degli studenti. "Presenza per me fondamentale e indispensabile - ha concluso il governatore -, ogni qual volta parleremo di scuola in tutti i suoi aspetti".  
   
   
UN ANNO A DIFESA DELL’AMBIENTE VENETO. SERVONO RISORSE VERE DALLO STATO  
 
Venezia, 16 dicembre 2014 - Il “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico” redatto dalla Regione del Veneto dopo l’alluvione del 2010 prevede interventi strutturali per l’importo complessivo di oltre 2,7 miliardi di euro. Finora la Regione ha investito circa 500 milioni. E’ un importo ancora limitato rispetto all’obiettivo complessivo, ma sicuramente rilevante per il bilancio regionale. Il problema di fondo è avere una disponibilità di risorse vere da parte dello Stato oppure liberare le risorse bloccate dai vicoli del Patto di stabilità da utilizzare per il dissesto idrogeologico. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo Maurizio Conte, facendo oggi a Palazzo Balbi il punto su quanto fin qui realizzato e le novità per i prossimi mesi. Bacini Di Laminazione. I bacini di laminazione rappresentano le azioni strutturali prioritarie per l’attuazione di una politica di difesa idraulica del territorio. Sono stati avviati i lavori sul Timonchio per la cassa di espansione di Caldogno e a breve iniziano quelli per il bacino di Trissino, entrambi nel vicentino. Essendo ora state individuate le risorse finanziarie necessarie, è stato annunciato che la giunta regionale procederà a giorni ad autorizzare l’avvio delle procedure di appalto e realizzazione del bacino di laminazione sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno (Vi) che avrà un costo complessivo € 18.750.000; del bacino di laminazione “Anconetta” sul fiume Agno-guà-s. Caterina nei Comuni di S. Urbano e Vighizzolo d’Este (Pd) per un costo complessivo € 15.700.000; del bacino di laminazione di “Prà dei Gai” sul fiume Livenza nei Comuni di Portobuffolè e Mansuè e sul fiume Monticano in Comune di Fontanelle (Tv) per un costo complessivo € 39.000.000. Ad oggi si sono invece già conclude le procedure di gara dei bacini sul torrente Alpone in località Colombaretta, nel comune di Montecchia di Crosara (Vr), e sul torrente Muson, nei comuni di Fonte e Riese Pio X (Tv), mentre è in corso quella per il bacino S. Lorenzo sul torrente Tramigna nei comuni di Soave e S. Bonifacio (Vr). Nel 2015 sarà quindi possibile dare inizio ai lavori su tutti questi tre bacini di laminazione. L’assessore Conte ha inoltre fatto presente che con la rimodulazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 (ex Fas) sono state incrementate le risorse da destinare alla linea di intervento per la riduzione del rischio idrogeologico a 61.750.000 euro, consentendo la realizzazione di ulteriori interventi a regia regionale. Tra questi ci sono anche interventi di contrasto dell’erosione costiera e di ripristino ambientale dei litorali per quasi 11 milioni: 1,1 milioni a Bibione, 3,5 milioni a Caorle, 3 milioni più altri 1,4 milioni a Jesolo e Cavallino-treporti, 1,8 milioni a Chioggia. In materia di sicurezza idraulica, la Regione finanzierà inoltre interventi di manutenzione di carattere straordinario sui fossi di privati e enti pubblici nei comuni con popolazione inferiore ai 20 mila abitanti: è disponibile un importo complessivo di circa 4 milioni 400 mila euro, a fronte di richieste per circa 11 milioni di euro. Idrovia Padova-venezia.oggi è stata data notizia che si è appena conclusa la gara per l’affidamento dell’incarico per la redazione del progetto preliminare per il completamento dell’Idrovia Padova-venezia come canale navigabile con funzione anche di scolmatore del fiume Brenta. In via provvisoria, fino all’espletamento di tutti i controlli previsti dalla normativa, si è aggiudicata l’incarico l’associazione temporanea di studi professionali composta da Technital di Verona e Beta Studio di Ponte S. Nicolò (Pd). Il progetto sarà redatto – ha detto l’assessore- sentendo anche le amministrazioni locali, l’Interporto di Padova e il Porto di Venezia sia per quanto riguarda il dimensionamento dei natanti per il trasporto merci fino alla Laguna di Venezia, sia come soluzione anche per i problemi idraulici dell’area. Miglioramento Dell’aria. Nuove tecnologie e crisi economica hanno favorito una costante diminuzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. Va però in controtendenza la crescita del benzo(a)pirene dovuto all’uso di biomasse per il riscaldamento domestico. Tra le azioni messe in campo in sinergia con altre realtà, il Veneto ha aperto anche una serie di bandi che hanno come finalità ultima il miglioramento della qualità dell’aria. Sono quattro e riguardano la rottamazione di stufe e caldaie obsolete, la sostituzione di automobili inquinanti, l’applicazione di sistemi di bike sharing e l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica. I dati non sono ancora definitivi, in quanto sono non sono ancora chiuse del tutto le operazioni di protocollo a causa delle istanze pervenute negli ultimi giorni (i bandi scadevano il 10 dicembre). I dati finora disponibili dicono che per il bando stufe e caldaie (2 milioni di euro) sono state presentate circa 500 richieste; per il bando auto (2 milioni di euro) circa 450 richieste; per il bando illuminazione (4 milioni di euro) circa 100 richieste; per il bando bike sharing (1,1 milioni di euro) 81 richieste con obiettivo di trasferire il trasporto delle persone dalle auto private alle biciclette. Settore Forestale. L’annata è stata caratterizzata dal pesante condizionamento meteo-climatico che ha influito su tutta l’attività delle strutture forestali regionali. L’inverno 2013-2014 è stato mite (il terreno non ha mai gelato), piovoso, con copiose precipitazioni nevose nel periodo gennaio – febbraio di neve pesante e sciroccosa che, in particolare nell’alta provincia di Belluno (Comelico, Centro Cadore e Agordino), hanno provocato gravi ed estesi danni al patrimonio boschivo d’alto fusto. La massa legnosa schiantata in provincia di Belluno ammonta a 235.000 mc. E’ andato perso circa il 77% dell’incremento legnoso annuo dei boschi della provincia di Belluno per un danno stimato pari a 7,5 milioni di euro in termini di redditività potenziale compromessa. Sul territorio montano e collinare si è verificato un diffuso stillicidio di fenomeni franosi; spesso non gravi se singolarmente considerati, ma non per questo meno insidiosi e dannosi soprattutto se valutati nell’impatto sulla realtà territoriale locale. In questo quadro d’insieme va inserito anche il tragico evento del 2 agosto a Refrontolo, a seguito della esondazione del Torrente Lierza, costato la vita a quattro persone. I Settori Forestali Regionali hanno attuato un programma annuale di 96 interventi di sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale, per 15 milioni di euro; 26 interventi (per circa 3 milioni di euro) a specifico ristoro degli eventi meteo-alluvionali di gennaio-febbraio 2014 mentre 3 milioni sono stati previsti come dotazione straordinaria per Refrontolo, in aggiunta alle iniziative di pronto intervento. Tutti i lavori sono realizzati direttamente dalle strutture forestali in economia con l’impiego, a livello regionale, di 624 operatori forestali specializzati. Conte ha infine ricordato che sono già stati presentati in consiglio regionale il nuovo piano rifiuti, il piano cave e il piano aria che hanno concretizzato un processo di programmazione importante, in cui sono state raccolte le esigenze provenienti da vari settori e la più recente evoluzione normativa, avendo come obiettivo primario la messa in sicurezza dei siti a rischio.  
   
   
UN PATTO PER IL FIUME BRENTA: AL VIA IL PROCESSO PARTECIPATO  
 
Venezia, 16 dicembre 2014 - È iniziato da Venezia, con un incontro tenutosi al Palazzo Grandi Stazioni della Regione, il percorso partecipato verso il Contratto di Fiume per il Brenta, strumento di programmazione negoziata di tipo volontario che, in attuazione delle direttive europee in materia di gestione integrata delle acque, consentirà di identificare, con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati, una strategia di azione per il governo sostenibile del sistema fluviale. La Regione Veneto, che già dal 2013 ha avviato un percorso di riconoscimento e promozione dei Contratti di Fiume come modello di governance territoriale integrata, riconosce l’importanza di promuovere un approccio che consideri apertamente e sinergicamente gli obiettivi gestionali della sicurezza idraulica, dell’assetto e uso del suolo, della tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, come si evince anche dal recente disposto introdotto nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. "Il Contratto di Fiume – ha detto l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato - è una occasione per individuare modalità condivise e integrate di traduzione delle politiche settoriali in azioni integrate nell’intera scala del bacino idrografico, favorendo al contempo lo sviluppo di idee, impegni, competenze e risorse attraverso la valorizzazione della sussidiarietà istituzionale e il coinvolgimento attivo dei soggetti locali interessati. Per questo favoriremo l’adesione di tutti gli attori territoriali interessati, dagli Enti locali ai Consorzi di Bonifica, dalle categorie economiche alle associazioni culturali e ambientaliste". L’iniziativa, avviata con il contributo finanziario della Regione Veneto, è stata promossa dal Co.ve.a.pe.di., il consorzio regionale che riunisce le associazioni concessionarie per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica delle acque interne da salmonidi. “Con questo progetto – ha sottolineato il presidente del Co.ve.a.pe.di. Rolando Lubian – proponiamo alla comunità del Brenta una occasione per condividere una visione unitaria del bacino idrografico, nell’ambito della quale comporre i diversi interessi in gioco e favorire l’implementazione di buone pratiche per la tutela del corso d’acqua e delle sue pertinenze”. I lavori entreranno nel vivo nei primi mesi del 2015 con una fase strutturata di analisi territoriale e ascolto degli attori interessati. Un Patto Per Il Fiume Brenta: Al Via Il Processo Partecipato Venezia, 16 dicembre 2014 - È iniziato da Venezia, con un incontro tenutosi al Palazzo Grandi Stazioni della Regione, il percorso partecipato verso il Contratto di Fiume per il Brenta, strumento di programmazione negoziata di tipo volontario che, in attuazione delle direttive europee in materia di gestione integrata delle acque, consentirà di identificare, con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori interessati, una strategia di azione per il governo sostenibile del sistema fluviale. La Regione Veneto, che già dal 2013 ha avviato un percorso di riconoscimento e promozione dei Contratti di Fiume come modello di governance territoriale integrata, riconosce l’importanza di promuovere un approccio che consideri apertamente e sinergicamente gli obiettivi gestionali della sicurezza idraulica, dell’assetto e uso del suolo, della tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, come si evince anche dal recente disposto introdotto nel Piano Territoriale Regionale di Coordinamento. "Il Contratto di Fiume – ha detto l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato - è una occasione per individuare modalità condivise e integrate di traduzione delle politiche settoriali in azioni integrate nell’intera scala del bacino idrografico, favorendo al contempo lo sviluppo di idee, impegni, competenze e risorse attraverso la valorizzazione della sussidiarietà istituzionale e il coinvolgimento attivo dei soggetti locali interessati. Per questo favoriremo l’adesione di tutti gli attori territoriali interessati, dagli Enti locali ai Consorzi di Bonifica, dalle categorie economiche alle associazioni culturali e ambientaliste". L’iniziativa, avviata con il contributo finanziario della Regione Veneto, è stata promossa dal Co.ve.a.pe.di., il consorzio regionale che riunisce le associazioni concessionarie per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica delle acque interne da salmonidi. “Con questo progetto – ha sottolineato il presidente del Co.ve.a.pe.di. Rolando Lubian – proponiamo alla comunità del Brenta una occasione per condividere una visione unitaria del bacino idrografico, nell’ambito della quale comporre i diversi interessi in gioco e favorire l’implementazione di buone pratiche per la tutela del corso d’acqua e delle sue pertinenze”. I lavori entreranno nel vivo nei primi mesi del 2015 con una fase strutturata di analisi territoriale e ascolto degli attori interessati.  
   
   
ALLUVIONE GENOVA: LIQUIDATE LE PRIME 41 DOMANDE DI RIMBORSO. ORA GOVERNO NON TASSI I CONTRIBUTI  
 
 Genova. 16 Dicembre 2014 - Liquidate le prime 41 richieste ad altrettante aziende alluvionate lo scorso 9 ottobre che avevano presentato la domanda di rimborso sulla base del primo bando da 20 milioni di euro per danni inferiori ai 40.000 euro. Lo ha comunicato lunedì 15 dicembre mattina l´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli. "Si è messo in moto il meccanismo di rimborso – ha detto Guccinelli - e Filse ha iniziato a erogare gli assegni, contestualmente al ricevimento delle istruttorie da parte della Camera di Commercio di Genova. Come Regione Liguria stiamo facendo la nostra parte, ora ci aspettiamo che il Governo invii alcuni segnali: a cominciare dalla non tassazione dei contributi che le nostre imprese riceveranno".  
   
   
AMBIENTE: PASSATO E FUTURO DI BUSSI IN ABRUZZO  
 
L´aquila, 16 dicembre 2014 - Risanare la ferita inferta ad una parte importante del territorio regionale, qual è per l´appunto Bussi sul Tirino, pensando ad un percorso di modernizzazione industriale che si coniughi con lo sviluppo sostenibile. E´ la tesi sostenuta dall´assessore regionale Mario Mazzocca, intervenuto a Bussi, negli spazi del centro di educazione ambientale Il Bosso, alla presentazione del saggio del professor Marcello Benegiamo "La grande chimica in Abruzzo. Un´ambizione fallita", edito dalla casa editrice Textus. Mazzocca ha evidenziato il ruolo dell´amministrazione regionale come soggetto pubblico determinante nel processo di reindustrializzazione di Bussi. "Intendiamo dare il nostro contributo - ha sottolineato l´assessore - per risolvere nel miglior modo possibile una questione che ci sta particolarmente a cuore, come quella del risanamento ambientale di Bussi. Siamo convinti che le opportunità ci siano e vadano cercate nell´ottica della sostenibilità". Alla presentazione del volume erano presenti la professoressa Paola Nardone, dell´università d? Annunzio, che ha posto l´accento sulla necessità di considerare la Natura nel progetto di reindustrializzazione, per mettere un argine al disastro ambientale che ha coinvolto il territorio; Pino De Dominicis, che si è soffermato sul rapporto esistente tra la fabbrica e il territorio circostante, individuando la mancanza di collegamenti e di relazioni, che sarebbe tra le cause principali del fallimento del processo industriale a Bussi, il sindaco Lagatta e Giovanni Damiani. A moderare il dibattito, il giornalista rai Roberto Mingardi.  
   
   
COMUNE E WWF AL LAVORO PER CREARE UN’OASI A PONTE LAMBRO AL POSTO DELL’ECOMOSTRO ANCHE UN CONTRIBUTO DI REGIONE LOMBARDIA PER RIQUALIFICARE L’AREA  
 
Milano, 16 dicembre 2014 – Il progetto di riqualificazione dell’area di Ponte Lambro - che mira alla costituzione di un’oasi naturalistica intorno all’ansa fluviale liberata dalla demolizione dell’ecomostro, effettuata dall’amministrazione cittadina nell’estate del 2012 - si avvale da oggi di una nuova importante collaborazione: quella del Wwf Sud Milano che, grazie anche allo stanziamento di 130mila euro da parte della Regione Lombardia, contribuirà agli interventi di miglioramento ambientale avviati dal Comune di Milano sull’area. I fondi, che saranno utilizzati per la realizzazione di un punto di osservazione dell’avifauna locale, l’implementazione arborea e il recupero del fontanile lì presente, consentiranno di proseguire nell’esecuzione di un progetto – per il quale il Comune di Milano è stato premiato lo scorso giugno da Legambiente con il riconoscimento nazionale “Sterminata Bellezza” – che ha già portato alla creazione di un nuovo parco attrezzato di 15mila mq in via Vittorini e al ritorno all’agricoltura di 130mila mq di terreni. Un progetto che, complessivamente, restituisce alla città un polmone verde di 265mila mq.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: FVG, SERVIZIO AEREO AFFIDATO A ELIFRIULIA  
 
Trieste, 16 dicembre 2014 - L´assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, ha autorizzato l´affidamento del servizio aereo di protezione civile mediante elicotteri per 12 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto, che verrà perfezionato in questi giorni, alla Elifriulia Srl di Ronchi dei Legionari per un importo massimo di 1,22 milioni di euro. "Una soluzione temporanea - ha spiegato Panontin - in attesa di una nuova gara d´appalto pubblico europeo che dovrebbe coprire questo servizio essenziale per tre anni. Come noto, la gara precedente è andata deserta e rischiavamo di non poter assicurare interventi di emergenza con l´impiego di elicotteri a decollo immediato. Si pensi soltanto - ha evidenziato - agli incendi boschivi o alla ricerca e soccorso di persone soprattutto in montagna". "Adesso - ha concluso l´assessore - siamo di nuovo in grado di coprire eventuali emergenze dell´imminente stagione invernale, con davanti un anno di tempo per avviare un nuovo procedimento di gara europeo".  
   
   
ASSESSORE SARDEGNA INCONTRA I SINDACI DEL SULCIS PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI  
 
Cagliari, 16 Dicembre 2014 - L´assessore della Difesa dell´Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato mercoledì scorso i sindaci del Sulcis per fare il punto sullo stato di attuazione degli impegni presi lo scorso luglio sulla gestione dei rifiuti urbani in quella zona. Per contenere le tariffe di smaltimento, l´Assessore ha confermato l´impegno della Regione a mantenere il meccanismo premialità-penalità, che ha consentito, consente e consentirà di uniformare le tariffe per i comuni virtuosi nella raccolta differenziata. Donatella Spano ha anche riaffermato la disponibilità degli uffici dell´Assessorato ad individuare altre azioni che permettano di abbattere ulteriormente i costi complessivi di gestione dei rifiuti per i comuni virtuosi. Nell´ambito del contenimento delle tariffe del termovalorizzatore ha annunciato che il Cacip ha presentato il progetto della discarica di servizio, la cui realizzazione consentirà si abbattere i costi di smaltimento in maniera sensibile. L´assessore ha infine confermato l’impegno di prevedere nel bilancio 2015 risorse straordinarie per garantire la gestione dopo la chiusura della discarica consortile esaurita di Carbonia.