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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2015
BOLLETTE ELETTRICHE, VANNO A SEGNO MISURE GOVERNO: RISPARMI PER 2,7 MILIARDI CON IL “TAGLIA BOLLETTE” E LE ALTRE AGEVOLAZIONI LE PMI SPENDERANNO 1,7 MILIARDI IN MENO (RIDUZIONE COMPRESA TRA L’8,5 E IL 10%) BENEFICI SIGNIFICATIVI PER LE FAMIGLIE  
 
Roma 10 febbraio 2015 – Risparmi per quasi 2,7 miliardi sulla bolletta elettrica, di cui circa 1,7 miliardi a beneficio delle Pmi. Il rimanente miliardo a favore dei consumatori. I dati elaborati dal Ministero dello Sviluppo Economico lo dimostrano chiaramente: l’impegno che il Governo si è assunto per favorire la competitività attraverso la riduzione degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta elettrica è andato a segno e gli effetti sono già nero su bianco. Grazie al “taglia-bollette” contenuto nel Decreto Competitività e agli altri provvedimenti attuati, imprese e famiglie spenderanno nel corso del 2015 molto meno. Nel dettaglio, per le imprese il minore esborso determinato dal “taglia bollette” ammonterà a 910 milioni mentre per le famiglie sarà pari a 313 milioni. Le ulteriori misure varate impatteranno positivamente per 771 milioni sulle aziende e per 694 milioni sui consumatori. “Sono numeri molto positivi: i provvedimenti attuati per incidere sui costi energetici delle imprese insieme ai segnali molto incoraggianti che arrivano dagli investimenti in nuovi macchinari rappresentano un’ulteriore prova che le scelte del governo per aumentare la competitività delle imprese vanno nella giusta direzione”, ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. La manovra dispiegherà i propri effetti complessivi, con gradualità, nel corso del 2015. Ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettrico. I consumatori beneficiano inoltre del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica e di una riduzione del costo del dispacciamento. L’autorità per l’Energia elettrica e il gas stima che i due fenomeni incideranno sulla spesa di una famiglia tipo (3 kW di potenza impegnata e consumi pari a 2700 kWh/anno) per circa il 3% nel primo trimestre. Ne deriva uno scenario di riduzione complessiva della fattura energetica, con effetti notevoli a beneficio della competitività delle imprese e dei redditi delle famiglie. La riduzione per le Pmi non energivore è ancora più significativa: su base annua si stima attorno all’8-10% in media, sebbene possano esserci differenze tra impresa e impresa. L’aggiornamento tariffario, definito dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, tiene quindi conto dei primi effetti delle diverse misure adottate dal Governo e dal Parlamento, in particolare con il Dl 91/2014 (Decreto Competitività) che indirizza buona parte delle azioni a favore delle Pmi non energivore, che godono di specifiche agevolazioni, fornite in media tensione e di quelle in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, categorie finora non interessate da particolari facilitazioni. Sulla base dei dati aggiornati sul numero di Pmi beneficiarie delle misure e sui relativi consumi di energia elettrica, indicati dall’Autorità, e facendo riferimento ai soli interventi sulle componenti regolate delle tariffe già avviate all’inizio del 2015, le misure messe in campo, comprese quelle con effetto una tantum, equivalgono a un risparmio medio di 740 euro su base annua per le 845.000 imprese in bassa tensione con potenza superiore a 16,5 kW e di circa 10.500 euro su base annua per le 100.000 imprese in media tensione non energivore. Considerando che per le Pmi il costo dell’elettricità sia pari a quello definito dall’Autorità per l’applicazione delle agevolazioni alle imprese energivore, i suddetti risparmi corrispondono a una riduzione media percentuale del 8,5% per le imprese in bassa tensione e del 10% per le imprese in media tensione. Il beneficio non sarà cumulabile, a regime, con le agevolazioni attualmente previste a favore delle imprese ad elevata intensità energetica.
Pacchetto "taglia bollette" 1.223 Ml€
di cui:
per Pmi 910 Ml€
per tutti gli altri consumatori 313 Ml€
Altre misure 1.466 Ml€
di cui:
per Pmi 771 Ml€
per tutti gli altri consumatori 694 Ml€
Totale 2.689 Ml€
di cui:
per Pmi 1.681 Ml€
per tutti gli altri consumatori 1.008 Ml€
Sul sito Internet www.Mise.gov.it è disponibile il dettaglio dei provvedimenti adottati e una tabella riepilogativa
 
   
   
AREZZO, INAUGURATO IL COGENERATORE DEL SAN DONATO  
 
Firenze 9 febbraio 2015 - La modernità, la funzionalità, la capacità di pensare ad un progetto articolato su più piani operativi, la volontà di ridurre inquinamento, costi, sprechi, tutti questi aspetti del cogeneratore inaugurato all´ospedale San Donato di Arezzo hanno ricevuto i complimenti dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, come amministratore e non di meno come ingegnere: "Per 20 anni ho progettato e costruito grandi motori – ha ricordato Marroni, dimostrando la sua passione per questi impianti – e trovo soddisfazione nel veder sviluppare la responsabilità sociale attraverso queste opere e questi percorsi. In tutte le nostre aziende – ha proseguito - sono avviati progetti con le medesime finalità. I nuovi ospedali si progettano prevedendo subito le più moderne soluzioni attente all´ambiente e ai consumi. In quelle un po´ più datate, come nel caso di Arezzo, si ricercano le soluzioni tecnologicamente più valide per adeguare gli impianti esistenti. La corretta gestione energetica dei nostri grandi e meno grandi stabilimenti si inquadra in una visione complessiva delle nostre politiche di tutela della salute dei cittadini". Il cogeneratore di energia elettrica e termica inaugurato stamani dall´assessore Marroni, assieme al direttore generale della Asl 8 Enrico Desideri all´ospedale San Donato di Arezzo è il "pezzo più pesante" del progetto "Ospedale verde", un progetto che la Asl 8 di Arezzo ha studiato, redatto e sta realizzando. Entro l´autunno 2016, "Ospedale Verde" porterà a investimenti per 5 milioni e mezzo, producendo per la Asl 8 risparmi economici di un milione e mezzo l´anno per minori consumi energetici e una riduzione del 30% delle emissioni di Co2 nell´aria. L´impianto inaugurato stamani autoproduce il 50% dell´energia elettrica necessaria ogni anno al funzionamento dello stabilimento ospedaliero di Arezzo (che ammonta a 12 milioni di kwh, l´equivalente del consumo di 10.000 famiglie aretine). L´impianto ha un costo complessivo di un milione e mezzo, cifra che sarà totalmente ripagata dai risparmi in due anni e mezzo. Dopo i quali l´investimento sarà stato completamente "ammortizzato". Quella di Arezzo è l´unica azienda sanitaria che si è aggiudicata un finanziamento a fondo perduto di tre milioni di euro erogato dal Ministero dell´ambiente e destinato all´efficientamento energetico di immobili pubblici.  
   
   
CAMPANIA: ACCELERAZIONE SPESA, DA GIUNTA CALDORO 25 MILIONI PER PROGETTI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO  
 
 Napoli, 9 febbraio 2015 - Il consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico Fulvio Martusciello ha consegnato presso la sede della Regione Campania 23 decreti di ammissione a finanziamento nell’ambito degli interventi di accelerazione della spesa dei Fondi strutturali europei. Il totale dello stanziamento ammonta a € 25.319.494,37. Provincia Di Avellino: € 5.816.152,56 Aiello del Sabato € 999.547,29, per efficientamento energetico Scuola primaria “Domenico Giella” (realizzazione di impianti solar cooling; intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Grottaminarda € 1.493.190,02, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale ed interventi sull’involucro degli edifici; Melito Irpino € 1.499.920,35, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà del comune (realizzazione di impianto solare fotovoltaico, intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Zungoli € 1.823.994,9, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali; realizzazione di impianti solari fotovoltaici). Provincia Di Benevento: € 3.148.240,04 Montefalcone di Val Fortone € 1.493.929,35 per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di impianti solari fotovoltaici ); Pago Veiano € 1.431.805.36, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); San Giorgio la Molara € 222.505,92, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici e termici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione impianti generali). Provincia Di Caserta: € 4.484.762,4 Asi Caserta € 679.310,38, per efficientamento energetico della sede istituzionale consortile (intervento sull’involucro dell’edificio e interventi di ristrutturazione e sostituzione di impianti generali elettrici e o di riscaldamento); Carife € 835.709,11, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici); San Pietro Infine € 991.331.18, per efficientamento energetico della ludoteca comunale (realizzazione di impianto solare fotovoltaico e impianto solare termico; ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Trentola Ducenta € 1.978.411,73, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali). Provincia Di Napoli: € 5.757.946,27 Barano d’Ischia € 1.499.900,95, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, interventi sull’involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Grumo Nevano € 1.622.549,34, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici); Liveri € 719.615,1, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici , intervento su involucro edificio, ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Massa di Somma € 1.179.495,42, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici); Saviano € 736.385,46, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione impianti generali). Provincia Di Salerno: € 6.111.892,38 Albanella € 1.486.852,69, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro dell’edificio e di ristrutturazione e sostituzione di impianti generali); Casal Velino € 531.952,97, per efficientamento energetico della casa comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici e termici e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Montecorvino Pugliano € 551.421,07, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi di ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Montecorvino Rovella € 683.942,79, per efficientamento energetico dell’Istituto comprensivo “R. Trifone” (realizzazione di impianti solare fotovoltaico, intervento sull’involucro dell’edificio); Rofrano € 760.999,99, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici e termici, realizzazione di impianti solari fotovoltaici); Serre € 752.396,95, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull involucro degli edifici); Zungoli € 896.300,00, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, realizzazione di interventi sull’involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione impianti generali). “La Giunta Caldoro pone il massimo impegno – ha detto Martusciello – nel concretizzare quanto previsto a favore delle amministrazioni comunali nell’ambito degli interventi di accelerazione della spesa. “Oggi stanziamo 25 milioni di euro per progetti che consentiranno ai sindaci dei Comuni campani di avviare quanto prima le gare per realizzare nuove infrastrutture, interventi di risparmio energetico che permetteranno alle scuole e agli edifici comunali di essere più sostenibili ed, infine, di produrre un risparmio concreto in bolletta per le comunità. Abbiamo lavorato in forte sinergia con Anci Campania e con il sistema dei territori per garantire una spesa di qualità dei fondi europei”, conclude Martusciello.  
   
   
CRISI EDILIZIA IN SARDEGNA: PIGLIARU E ASSESSORI A CONFRONTO COI SINDACATI. DALL´INCROCIO FRA DOMANDA E OFFERTA IL RILANCIO DI ECONOMIA E OCCUPAZIONE  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - Riuscire a incrociare domanda e offerta di lavoro nel settore dell´edilizia per creare nuova occupazione e garantire il rientro nel mondo del lavoro a chi l´ha perso: con questo obiettivo si è svolto questa sera il confronto fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e degli Enti Locali Cristiano Erriu con i sindacati confederali e i sindacati degli edili. Pigliaru: Confronto Utile E Proficuo - In sostanza è stato istituzionalizzato il tavolo fra Anas, sindacati, imprese, servizi territoriali del lavoro e Comuni per favorire un processo di matching fra imprese che si aggiudicano gli appalti di opere pubbliche in Sardegna, rendendole consapevoli di quale sia l´offerta di lavoro e la qualità dell´offerta di operai e tecnici specializzati che magari sono stati espulsi da un´altra impresa e possono essere riassunti da chi vince un altro appalto. Si è poi aperto un tavolo di verifica sulla normativa europea e italiana sugli appalti per verificare come sviluppare al massimo l´inserimento nei bandi di norme ambientali e sociali. "Stiamo continuando il confronto con i sindacati, un confronto proficuo per ottimizzare il rapporto fra domanda e offerta di lavoro legata al sistema delle opere pubbliche in modo da massimizzare la creazione di nuovi posti di lavoro e allo stesso tempo il ricollocamento di lavoratori del settore edilizio espulsi dal mercato del lavoro - dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru - Si procederà ora a una verifica dell´impianto normativo in modo da eliminare tutte le rigidità che di fatto impediscono una ricaduta in termini di ricchezza e di lavoro dei grandi investimenti infrastrutturali che la Regione realizza nel proprio territorio". Il presidente ha poi ricordato il mutuo infrastrutture da 700 milioni inserito nella manovra finanziaria che si articola su quattro direttive: il settore viario, la mitigazione del rischio idrogeologico, il multisettoriale - per esempio le dighe - e l´intervento idrico-fognario-depurativo. Maninchedda, Attenzione Costante Agli Enti Locali - "Nei primi otto mesi di governo abbiamo trasferito al sistema degli enti locali e dunque delle piccole imprese edili un ammontare complessivo di 60 milioni di euro - ricorda l´assessore Maninchedda - Abbiamo bandito il famoso Bando multilinea, quello delle cantierabili che certamente ha dei limiti per ciò che riguarda la non selettività degli interventi ma che ha anche il grande merito di aprire 101 cantieri in Sardegna per un ammontare di 70 milioni, cantieri che partono immediatamente visto che le opere vanno tutte consegnate entro il 30 settembre di quest´anno. Stiamo favorendo gli interventi di Area, l´agenzia per l´edilizia abitativa della Sardegna, a breve la Regione varerà un piano da 20 milioni, e stiamo sostenendo un sistema delle manutenzioni che è un universo di appalti piccoli particolarmente appetibile per le imprese sarde che non hanno grande capitalizzazione. Questo è quello che stiamo facendo, ed è sotto gli occhi di tutti - conclude il titolare dei Lavori Pubblici - Ora i Comuni devono programmare autonomamente i propri interventi per le piccole opere pubbliche in modo da non dipendere dallo stanziamento regionale ma da poter programmare sulla base delle proprie risorse, contando però su un fondo che la Regione mette a disposizione". Erriu, Con I Sindacati Condivise Le Priorità - Semplificazione e snellimento burocratico, meccanismi di premialità che consentano di immettere nuove risorse per il rilancio dell´edilizia insieme a quelle destinate alla valorizzazione dei centri storici e alla riqualificazione urbana delle periferie, valorizzazione delle competenze e delle professionalità, impegno a definire in tempi brevi una architettura di pianificazione che trovi il punto di incontro fra tutela ambientale e le esigenze di sviluppo economico e occupazionale. Queste sono, per l´assessore Erriu, priorità è urgenze nel settore edilizio. "Oggi c´è stata una sostanziale condivisione delle diverse strategie di attacco che abbiamo discusso con i sindacati - dice Erriu - Abbiamo parlato di grandi opere infrastrutturali e di opere pubbliche locali. Noi ci impegniamo a monitorare un settore in profonda crisi, 30mila occupati in meno, puntando a una crescita qualificata, organica, equilibrata nei territori. Continueremo a ragionare coi sindacati- conclude il titolare degli Enti Locali - sugli strumenti ottimali, il miglioramento di quelli esistenti e sulle condizioni finanziarie e gli strumenti per poter realizzare gli obiettivi concordati".  
   
   
OPERE PUBBLICHE, GIARDINI COMUNALI E LUNGOMARE DI VADO LIGURE  
 
 Genova, 9 Febbraio 2015. “I lavori che presentiamo oggi fanno parte del complesso di opere parte dell’accordo di programma per la piattaforma di Vado. Due opere importanti, finanziate con i fondi europei per le grandi aree urbane, perché abbinate insieme con gli interventi su Savona, anche a mitigazione della piattaforma, opera attesa e importante ma che sul territorio ha un certo impatto.” Lo ha detto, venerdì 6 febbraio, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando presentando in conferenza stampa dopo la seduta di giunta i lavori per i giardini comunali e il lungomare Matteotti di Vado Ligure insieme con l’assessore Renzo Guccinelli e il sindaco Monica Giuliano. L’intervento per la riqualificazione dei giardini comunali Colombo è stato commissionato dal comune di Vado Ligure per l’importo complessivo di 1 milione e 50mila euro provenienti da fondi Por Fesr 2007/2013 (840mila euro) e da fondi comunali (210mila euro). I lavori, iniziati a ottobre 2013 si concluderanno alla fine del prossimo mese di aprile. L’opera sarà inaugurata il 15 maggio. I lavori per i giardini Cristoforo Colombo riqualificano l’area compresa tra la struttura dedicata alla pallacanestro, il parco giochi dei bambini e la spiaggia. Nell’intera area sarà rifatta la pavimentazione in autobloccanti che sostituirà l’asfalto, verranno installate una nuova struttura frangisole per il chiosco bar e una nuova pavimentazione vicino alla spiaggia, entrambe in legno, e verrà rifatta la pista ciclabile di collegamento tra quella della passeggiata di levante e la zona della nuova piattaforma container del porto. Verrà inoltre realizzata una nuova struttura in legno con servizi igienici al piano terra e un piccolo magazzino comunale al piano interrato. Sarà sistemato anche il verde pubblico e rifatto completamente il sistema di illuminazione. Il progetto prevede anche il ripristino completo del deflusso delle acque bianche, compreso il canale di scarico di quelle provenienti da via Parini, via Gramsci e dalle zone limitrofe. Infine, si inserirà un nuovo arredo urbano. La riqualificazione di lungomare Matteotti è stato commissionata dal comune di Vado Ligure per l’importo complessivo di un milione e 395mila euro, provenienti da fondi Por Fesr 2007/2013 (un milione 116mila euro) e da da fondi comunali (279mila euro). I lavori, iniziati circa un anno fa, si concluderanno a metà settembre. L’opera sarà inaugurata il 30 settembre 2015. Con i lavori in lungomare Matteotti si riqualificherà la fascia litoranea di Vado; il tratto interessato dai lavori è, infatti, tra la foce del torrente Quiliano e quella del rio Valletta, nella parte orientale. L’intervento prevede, nel tratto più a levante, la realizzazione di una passeggiata e di una pista ciclabile, fino a raggiungere l’attuale passeggiata, vicino al pontile Enel. Da questo punto, invece, verrà completamente rifatto il tratto esistente. La pavimentazione sarà composta da autobloccanti, con alcuni tratti in legno, che verranno adibiti a zona di sosta e relax. La nuova pista ciclabile sarà realizzata interamente in asfalto colorato, più facilmente distinguibile. Saranno anche rifatti il sistema di illuminazione pubblica, l’arredo urbano e le aree verdi, cui verrà aggiunto un nuovo impianto di irrigazione. L’intervento comprenderà anche il rifacimento completo del sistema di deflusso delle acque bianche.  
   
   
FVG: ATTRAVERSO PISUS RIVITALIZZAZIONE CENTRI URBANI  
 
Udine, 9 febbraio 2015 - "Uno strumento importante per far ripartire l´economia dei nostri centri, coinvolgendo gli operatori economici con azioni che li vedono protagonisti, assieme alla Regione e ai Comuni". Lo ha affermato il vicepresidente e Assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, intervenendo, a Udine, nel palazzo dell´Amministrazione, alla sottoscrizione della convenzione Pisus. Che prevede il sostegno alla realizzazione di Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile da parte dei Comuni di Tarvisio, Trieste, Pordenone e Gorizia, primi classificati nella graduatoria prevista dall´apposito bando. Ai quattro comuni beneficiari saranno distribuiti complessivamente quasi venti milioni e 300 mila euro. Come ha ricordato Bolzonello -"Pisus prevede iniziative volte alla riqualificazione e infrastrutturazione urbana, di rigenerazione urbana, e dirette a favorire, ovvero a mantenere, gli insediamenti delle piccole e medie imprese, e dei loro consorzi". Inizialmente, il bando del Pisus avrebbe dovuto essere finanziato attraverso fondi previsti dal Por Fesr 2007-2013; ma, a seguito della riprogrammazione comunitaria, le risorse necessarie saranno reperite mediante l´adesione al Piano di azione e coesione della Ue (Pac). Le convenzioni oggi sottoscritte dai rispettivi sindaci, definiscono, in particolare, le funzioni delegate dalla struttura regionale attuatrice ai Comuni, i quali assumeranno il ruolo di organismi intermedi. E delineano le modalità di verifica, controllo, erogazione dei trasferimenti finanziari rispetto ai progetti presentati. Il vicepresidente Bolzonello ha altresì anticipato che -"Con ulteriori fondi a disposizione (Par Fsc) saranno successivamente finanziati i Pisus risultati nelle posizioni immediatamente successive rispetto a quelli sottoscrittori delle convenzioni odierne, che sono stati proposti dai Comuni di Maniago e di Udine".  
   
   
ATER: 13 MILIONI AL FVG PER RECUPERO E MANUTENZIONE  
 
Udine, 9 febbraio 2015 - Nel 2015 il Friuli Venezia Giulia potrà contare su uno stanziamento statale di 13 milioni di euro, derivanti dal Piano nazionale dell´Edilizia residenziale Pubblica, da destinare al recupero e alla manutenzione straordinaria di alloggi. Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Mariagrazia Santoro, intervenendo alla presentazione del bilancio sociale dell´Ater - Azienda Territoriale per l´Edilizia Residenziale di Udine. "Il tema della casa è al centro dell´attenzione regionale sia perché da un lato stiamo portando avanti il disegno di legge sulla riforma complessiva del sistema casa, sia perché dall´altro abbiamo confermato il nostro impegno finanziario su questo tema, ad esempio con il mantenimento di 11,5 milioni di euro sul Fondo sociale per l´abbattimento dei canoni degli alloggi Ater o con l´introduzione di un nuovo fondo per le manutenzioni di 2,3 milioni per gli alloggi oggi non assegnabili", ha commentato l´assessore aggiungendo che "c´è una nuova attenzione anche da parte del Governo nazionale su questi temi, confermata dall´assegnazione di questi ulteriori 13 milioni. Un pacchetto di investimenti che può essere ben utilizzato se facciamo chiarezza sulle priorità e sulle necessità reali dell´attuale società, con nuovi profili di utenza e nuove esigenze abitative". Sul fronte degli investimenti, l´Ater di Udine nel 2015 ha in programma interventi per 4,4 milioni di euro nella costruzione di 91 nuovi alloggi dislocati tra il capoluogo e la provincia (13 a Udine, 16 a Palazzolo dello Stella, 6 a Manzano, 56 a Latisana); ammonta invece a 12.083.000,00 euro il valore degli interventi già in corso di esecuzione al 31 dicembre 2014, per complessivi 116 alloggi (30 nel quartiere Polesan di Palazzolo dello Stella, 50 nel quartiere S. Giustina di Palmanova, 36 in via Miglioranza a Udine). L´amministratore unico dell´Ater di Udine, Roberto Aita, ha evidenziato come negli ultimi anni "il profilo dei richiedenti sta cambiando, essendoci sempre più famiglie italiane che si affacciano agli sportelli per ottenere un alloggio a canone agevolato, così come aumentano le famiglie monoparentali a seguito di separazioni e divorzi". Oltre il 62 p.C. Dei locatari ha un reddito inferiore a 15.617 euro, mentre il 36 p.C. Si colloca nella fascia di reddito tra 15.617 e 44.255 euro. Soltanto il 2 p.C. Dei locatari ha un reddito superiore a 44.255 euro. Gli intestatari di un contratto di locazione sono 7050, per un totale di 14.374 inquilini. Di questi l´83 p.C. Sono italiani o cittadini dell´Unione europea e il 17 p.C. Sono extracomunitari. Il patrimonio immobiliare dell´Ater si concentra per il 41,21 p.C. In città e per il resto nella provincia, in particolare nel territorio della Bassa friulana. A fronte di un´età media degli edifici piuttosto elevata (il 71,79 p.C. Dei fabbricati risale a prima del 1980 e solo il 5,95 p.C. È stato costruito dopo il 2000) anche nel 2014 sono stati investiti oltre 4 milioni di euro in interventi sul patrimonio, di cui oltre due terzi per manutenzioni straordinarie e ordinarie, con una particolare attenzione al risanamento energetico. Gli interventi hanno garantito nel 2014 la possibilità di riassegnazione di 253 alloggi.  
   
   
ALER MILANO,SALA: 200 ALLOGGI A SFRATTATI, GENITORI SEPARATI, PRECARI  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - Duecento alloggi di proprietà di Aler Milano, tutti situati nel Comune di Milano, saranno destinati a politiche di housing sociale e, in particolare, verranno assegnati prioritariamente a persone sfrattate per finita locazione, genitori separati, lavoratori precari e Onlus, che verranno individuati con un bando pubblico. E´ quanto ha deciso la Giunta regionale, approvando una delibera proposta dall´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, con la quale viene autorizzata l´esclusione dal patrimonio di Edilizia residenziale pubblica (Erp) di questi alloggi. Piano Di Risanamento - "Con questo provvedimento - spiega Sala - prende il via il progetto speciale, predisposto da Aler Milano, nell´ambito del ´Piano di risanamento´ approvato dalla Giunta regionale il 5 dicembre scorso, per rispondere in modo più efficace ai bisogni sociali che oggi faticano a trovare soluzioni concrete e che interesserà complessivamente circa 1.000 alloggi attualmente non assegnabili in quanto e di ridotte dimensioni". Gli alloggi da mettere a disposizione sono di dimensioni inferiori ai 40 metri quadro e verranno assegnati nello stato di fatto: i costi di sistemazione saranno a carico degli inquilini e verranno poi scomputati dai canoni di locazione. Risposta Tempestiva A Bisogno Abitativo - "La scelta di mettere a disposizione questi 200 alloggi - aggiunge l´assessore Sala - ha una duplice finalità: da una parte, rispondere tempestivamente al forte bisogno abitativo e sociale in Lombardia, assicurando l´assegnazione di alloggi oggi vuoti ai cittadini che parteciperanno al bando; dall´altra, consentire ad Aler Milano di concentrare risorse sulla sistemazione di altri alloggi del patrimonio pubblico, risparmiando sia i costi di ristrutturazione sia i costi dei servizi condominiali attualmente a carico di Aler Milano". Massimo Rigore - "Mentre contrastiamo con il massimo rigore le occupazioni abusive - conclude Sala - veniamo incontro concretamente al bisogno abitativo di alcune categorie fragili di cittadini, approvando un provvedimento dalla forte valenza sociale".  
   
   
"CHINA DAY": IN CINA AVVIATE INIZIATIVE DI GRANDE INTERESSE PER LE IMPRESE UMBRE  
 
Perugia, 9 febbraio 2015 - "Tra la nostra Regione e la Cina è stato avviato uno scambio di iniziative e di azioni che stanno portando a concretizzare esperienze anche in Umbria, con risvolti significativi dal punto di vista economico": lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, a margine dell´iniziativa che si è tenuta al Castello di Solfagnano (Perugia) in occasione del "China Day" e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti del mondo dell´economia regionale che si confronteranno sui temi del "sostegno alle imprese sul mercato cinese, l´attrazione investimenti, gli eventi e gli strumenti di promozione dell´Umbria". "Il nostro compito – ha detto - sarà quello di mettere in campo un´azione di sistema regionale che possa dare operatività ai partenariati territoriali, accompagnare le nostre imprese negli spazi di mercato aperti dall´iniziativa istituzionale, attrarre iniziative e investimenti cinesi in Umbria, con il supporto della Fondazione Italia Cina, di Sviluppumbria, in stretto coordinamento con il Centro Estero Umbria e con le altre Agenzie regionali". La vicepresidente ha evidenziato che, nel corso della missione compiuta in autunno in Cina dalla Regione, "ho potuto constatare l´importanza e la bontà del lavoro svolto sinora, visto che non solo abbiamo concretizzato tutti gli obiettivi, ma abbiamo lavorato per favorire nuove relazioni. In Cina la Regione Umbria ha presentato in maniera integrata le eccellenze e le opportunità che la nostra terra può offrire da un punto di vista formativo, economico e culturale". La vicepresidente ha fatto quindi riferimento all´avvio di importanti contatti nel settore dell´agroalimentare, della sicurezza alimentare e delle filiere della qualità nelle produzioni agricole, dell´agromeccanica, bioplastica, design, mobile d´arredo, mestieri artistici, nonché scambi di tecnologie e conoscenze nel controllo ambientale: "Sono solo alcuni dei settori – ha detto - su cui sono stati avviati rapporti e relazioni fattive che, in taluni ambiti, porteranno a breve alla firma di protocolli d´intesa, alla nascita di joint venture, allo scambio di visite e ad attività congiunte in occasione dell´ Expo 2015". "A Kunming – ha aggiunto - è stata avviata una procedura di partenariato tra l´Umbria e la Provincia dello Yunnan che ha rappresentato l´avvio del comune percorso tra Umbria e Cina di collaborazione per l´insediamento di un impianto produttivo della Hollysys nel comune di Corciano. Si tratta di un risultato molto positivo per la nostra regione, visto che la multinazionale, attiva nel settore dell´automazione industriale per la farmaceutica e la meccanica, dell´energia e dell´elettronica applicata agli apparati di controllo per la mobilità ferroviaria, ha un fatturato di oltre 500 milioni di dollari e impiega oltre 3 mila 500 addetti in Cina e nel Sud Est Asiatico". "Contestualmente – ha sottolineato la vicepresidente - è stato definito un protocollo, che oltre all´insediamento della Hollysys in Umbria, definisce altri progetti di interscambio industriale, commerciale e formativo". Tra le iniziative da realizzare il documento prevede la realizzazione di una "model farm", ovvero un centro di sperimentazione incentrato sul miglioramento delle produzioni agricole, l´utilizzo delle tecnologie agricole, la certificazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari di qualità, verifiche di fattibilità tra imprese umbre e cinesi per scambi commerciali e/o joint venture nei settori dell´agromeccanica e della bioplastica; collaborazioni commerciali ed industriali nel settore del mobile ed arredo casa; corsi brevi di livello universitario nei settori della sicurezza alimentare e del design; verifica di fattibilità del progetto di apertura di uno Show Room di tecnologie e prodotti nel settore agromeccanico ed agroalimentare a Kunming. All´incontro che si è tenuto al Castello di Solfagnano, oltre alla vicepresidente Casciari, sono intervenuti: il consigliere dell´Ambasciata cinese, Zhang Chi, il rappresentante dell´Ufficio commerciale dell´Ambasciata Wu Cong, il coordinatore dell´Area Impresa Lavoro, Formazione e internazionalizzazione della Regione Umbria, Luigi Rossetti, Andrea Canapa della Fondazione Italia Cina, il coordinatore dell´Area Agricoltura, Turismo e Cultura e responsabile del Progetto Expo per la Regione Umbria, Ciro Becchetti, nonché i rappresentanti di Confindustria Umbria, di Confimi Perugia, del Centro estero, di Bank of China, del Parco Tecnologico Agroalimentare dell´Umbria, di Umbria Jazz, di China Radio International, dell´Arpa Umbria, dell´Adisu, e delle aziende presenti a "Casa Umbria Shanghai" e di quelle che hanno avviato iniziative verso la Cina.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PROGRAMMA WELFARE TO WORK: AIUTI ALLE IMPRESE PER LE ASSUNZIONI  
 
Aosta, 9 febbraio 2015 - L’assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro, informa le imprese valdostane che è possibile, sino al 30 giugno prossimo, assumere personale posto nella graduatoria del Programma Welfare to work, accedendo ai benefici economici previsti. In seguito alla definizione della graduatoria dei lavoratori disoccupati, avvenuta il 6 ottobre 2014, questa fase prevede per le imprese l’opportunità di inserimento in azienda attraverso tirocini o assunzioni. I benefici previsti per i lavoratori, 450 euro mensili, verranno, in questo caso, trasferiti all’impresa, tramite l’Inps, secondo diverse modalità. Per accedere al sostegno, le imprese dovranno presentare domanda presso Struttura politiche per l’impiego della Regione autonoma Valle d’Aosta, con le modalità previste dall’avviso pubblico consultabile sul sito istituzionale: http://www.Regione.vda.it/lavoro/imprese/assumere_
personale/over_50_i.aspx
 Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai tre Centri per l’Impiego di Aosta, Morgex e Verrès.
 
   
   
DOPO DIECI ANNI APPROVATO IL TESTO UNICO SULL’ARTIGIANATO NEL LAZIO  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - La Regione approva il Testo unico sull´artigianato. Una legge chiara e semplice, attesa da quasi dieci anni, per dare regole certe a questo settore così importante per il Lazio. Il testo, condiviso con le forze economiche e sociali, ha come obiettivo valorizzare l’artigianato in modo concreto non solo in Italia ma anche all’estero. Innovazione, sostenibilità, sicurezza dei luoghi di lavoro, ristrutturazione degli immobili , apertura di nuovi canali commerciali anche con l´estero e ricambio generazionale. Sono solo alcuni degli elementi su cui la Regione sta puntando per rafforzare il Made in Italy e rilanciare le oltre 9 mila botteghe tradizionali e digitali presenti nel Lazio. Un piano da 12 milioni di euro per rafforzare l’artigianato con la tecnologia, il rispetto ambientale e la creazione di reti d´impresa. Le imprese potranno avere delle agevolazioni con cui ristrutturare gli immobili e acquistare macchinari e attrezzature. E tra le altre cose sono previsti anche incentivi per sostenere l’occupazione e il ricambio generazionale e l’apertura al coworking, cioè la possibilità per gli artigiani che svolgono attività diverse di avere una stessa sede. Nasce una nuova figura: il mastro artigiano, che nelle botteghe scuola potrà trasmettere agli allievi il proprio sapere e saper fare, tutelando il valore aggiunto fatto di esperienza che rende i prodotti italiani unici al mondo. Più valore anche all’artigianato più innovativo. Attraverso questo Testo la Regione intende sostenere anche la ricerca, la sperimentazione tecnica e l’innovazione tecnologica, come le nuove tecnologie, l’e-commerce e le Information Technology. Quattro gli obiettivi principali del Testo unico: il riconoscimento del valore economico, occupazionale e sociale dell’artigianato, con particolare attenzione a quello artistico e tradizionale. Il sostegno alla nascita e al consolidamento delle imprese, mettendo a disposizione risorse regionali ed europee. Un forte processo di semplificazione normativa, delegificazione e snellimento della burocrazia. E la riduzione dei costi e degli oneri finanziari per la Regione. “Il mondo dell´artigianato è una ricchezza del sistema produttivo e sociale del Lazio. Noi vogliamo metterlo a valore, vogliamo che si affermi sul piano interno e internazionale e perciò investiamo e semplifichiamo- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: sono questi gli obiettivi della Legge che oggi approviamo e che doterà la Regione Lazio di uno strumento utile per sostenere l’intero settore”. “Si tratta di una buona legge che porterà sicuri benefici al settore artigiano della nostra Regione, frutto di una proficua collaborazione con il Consiglio Regionale, che voglio ringraziare, e che ha visto il fondamentale apporto delle associazioni di categoria; un lavoro complessivo di confronto che ha portato a miglioramenti sostanziali del testo” – lo ha detto Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive  
   
   
ANSALDO BREDA PALERMO, AL MISE SI METTE A PUNTO UNA NUOVA MISSIONE PER IL SITO DI CARINI DUE IPOTESI COMPLEMENTARI NEL COMPARTO DEI TRASPORTI, ALTRO INCONTRO TRA DUE SETTIMANE  
 
Roma, 9 febbraio 2015- Ha preso il via, al Ministero dello Sviluppo dello Sviluppo Economico, il confronto con le parti sul futuro del sito Ansaldo Breda di Carini (Palermo) e sulla necessità di individuarne una nuova missione industriale, diversa da quella che ha finora legato l’insediamento siciliano alla controllata di Finmeccanica per la quale si profilano novità societarie che non comprendono lo stabilimento palermitano. Alla riunione sulle prospettive dello stabilimento, coordinata dal Vice Ministro Claudio De Vincenti e alla quale ha presenziato anche il Sottosegretario Simona Vicari, hanno partecipato l’Assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, l’Amministratore delegato di Ansaldo Breda Maurizio Manfellotto, il Responsabile delle Strategie di Finmeccanica Giovanni Soccodato, le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali di categoria. Due le ipotesi operative- complementari e quindi non alternative- che oggi sono state illustrate e sulle quali già si è cominciato a ragionare. Entrambe- alla luce della politica regionale orientata a potenziare e qualificare la mobilità su rotaia- fanno perno sul comparto dei trasporti: manutenzione ferroviaria e attività industriale a questa collegata. “Si tratta- ha sostenuto il Vice Ministro nel corso del dibattito- di due progetti in grado di assicurare un futuro produttivo ed occupazionale e che configurano una missione ben precisa e vitale per Carini”. Al prossimo appuntamento, già fissato tra due settimane, prenderà parte anche Ferrovie dello Stato.  
   
   
FVG, RILANCIMPRESA MODELLO D´INTERVENTO  
 
Trieste, 9 febbraio 2015 - "Il Friuli Venezia Giulia è ´abituato´ a diventare modello, a percorrere i tempi, a leggere prima di altri i passi da fare, a prendere le contromisure necessarie: siamo speciali ed autonomi anche perché riusciamo ad interpretare l´esigenza di adattamento del sistema alle novità e alle necessità di un mondo che cambia". Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha "salutato" l´approvazione, in Consiglio regionale (senza alcun voto contrario), del provvedimento definito come "Rilancimpresa", per la riforma della politica industriale regionale. Dunque, di fronte ad una crisi che ormai da troppo tempo colpisce l´intero Paese, "il Friuli Venezia Giulia non si ferma, ma interviene, coralmente, come ha dimostrato l´odierno voto del Consiglio regionale, accettando quella sfida culturale che i cambiamenti impongono: questo Consiglio regionale ha dato prova di esprimere una politica che sa fare, che si assume le proprie responsabilità e che decide". Ed è una sfida che si vince, ha aggiunto la presidente Serracchiani, se si comprende che parlando di politiche industriali regionali non abbiamo più bisogno di confini, "che esistono soprattutto nella testa pur non esistendo più sulla carta". "Il Friuli Venezia Giulia esce dalla crisi, e la affronta oggi meglio, solo se comprendiamo che non basta scrivere norme e regole: dobbiamo trasmettere ai nostri cittadini ed alle nostre imprese il convincimento che occorre fiducia e speranza per far crescere e costruire un modello di sviluppo vincente, un modello per tutto il territorio regionale, per l´intero Nord-est, per il nostro Paese". "Il disegno di legge è stato approvato oggi dal Consiglio a conclusione di un percorso per molte parti condiviso, con l´intento di dare risposte all´intero sistema industriale del Friuli Venezia Giulia", ha quindi dichiaro il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. "Abbiamo varato un provvedimento di riforma complessiva del manifatturiero e del terziario, andando a delineare per il prossimo futuro un insieme di norme che permetteranno di rendere più competitivo il territorio regionale". Si tratta di un riforma di "medio periodo", frutto anche di quella legge già varata lo scorso anno con la quale abbiamo già iniziato a offrire alcune risposte, ad esempio nel settore dell´elettrodomestico bianco o nel comparto artigiano, ha osservato Bolzonello. "Rilancimpresa, ha concluso Bolzonello, è un legge "che rimette al centro le politiche manifatturiere di questa nostra regione e che si indirizza soprattutto alle piccole e medie aziende del Friuli Venezia Giulia", ha infine sottolineato il vicepresidente.  
   
   
BASILICATA: BOTTEGHE ARTIGIANE TRADIZIONALI IN VIA DI ESTINZIONE  
 
Potenza, 9 febbraio 2015 - Prosegue in Basilicata la moria delle imprese artigiane: dall’inizio della crisi (2009) ad oggi, nella regione – secondo le statistiche elaborate dall’Ufficio studi della Cgia-mestre su dati camerali - si contano 1.055 botteghe in meno, pari all´8,8%. Per Ciro Spera, presidente Casartigiani Potenza aderente a Rete Imprese Italia, “preoccupa che quasi il 50% della chiusura di attività riguarda l´edilizia artigiana con ditte di costruzione ma anche posatori, elettricisti, idraulici, manutentori caldaie, etc. Che stanno vivendo anni difficili e molti sono stati costretti a chiudere. Inoltre in questo contesto di crisi per le profonde trasformazioni che i diversi settori artigiani stanno subendo e per il fatto che i giovani non si avvicinano più ad antichi mestieri come i sarti, i calzolai, i fotografi, i rilegatori, molte attività artigianali tradizionali e di servizio particolarmente importanti per i cittadini corrono il rischio, fra qualche decennio, di estinguersi. Di qui l’impegno comune alle associazioni di Rete Imprese Italia Potenza per valorizzare l’imprenditoria giovanile, motore trainante del futuro economico del territorio attraverso i giovani. Purtroppo il programma Garanzia Giovani si sta rilevando inadeguato ad offrire opportunità alle generazioni 18-29 anni che non studiano e non lavorano. Bisogna guardare oltre e, in particolare, a quelle attività per acquisire nuove competenze ed entrare nel mercato del lavoro, dall´esperienza dei tirocini formativi in azienda all´accompagnamento e all´avvio di un´attività autonoma e imprenditoriale. Gli artigiani sono disponibili a fare la propria parte per l´apprendistato in bottega-laboratorio strumento di formazione sempre più valido. Le piccole imprese – evidenzia ancora Spera – sono state massacrate dalla crisi: il reddito medio da lavoro indipendente ha registrato una diminuzione del 10% nell’ultimo biennio, la pressione fiscale è ufficialmente al 44,3% del Pil ma quella “legale” su ogni euro di Pil dichiarato è già al 54%, e l’incidenza della tassazione sui profitti è al 66%, il 20% in più della media europea, mentre la burocrazia costa alle Pmi 30 miliardi di euro l’anno”.  
   
   
START UP, LOMBARDIA: AIUTA IMPRENDITORI UNDER 35 IN VISTA DI EXPO  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - Soddisfazione è stata espressa anche dall´assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, che ha ricordato il recente provvedimento dedicato alle nuove Start up guidate da under 35. "´Start Up per Expo´ - ha ricordato l´assessore Rossi - è un provvedimento realizzato di concerto con l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini; una misura forte, che ha messo a disposizione 1,55 milioni, di cui 1,25 di fondi regionali, per sostenere le Start up giovanili e rafforzare la sinergia tra Regione Lombardia e Sistema camerale lombardo". Expo Occasione Da Sfruttare - "Grazie alle misure adottate - ha detto - stiamo costruendo un processo che ha la finalità di incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese legate alle eccellenze imprenditoriali e al tema principale di Expo". L´assessore Rossi ha ricordato il ruolo della vetrina internazionale di Expo sia per la Lombardia sia per i giovani che vivono nella nostra regione. "Expo - ha spiegato - è uno straordinario motore di creatività e di imprenditorialità per i giovani, non solo a Milano, ma in tutta la nostra regione. A questa sfida, rispondiamo con investimenti veri e risposte concrete per chi ha voglia di mettere in gioco le proprie idee".  
   
   
START UP, LOMBARDIA: APPROVATI 116 PROGETTI DI IMPRESE  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - A 15 mesi dall´apertura del bando, sono 1.128 le imprese che hanno presentato domanda per accedere agli strumenti previsti da Regione Lombardia per Start up e Re start up. Al momento sono 116 Start up supportate per un impegno di risorse complessivo di circa 12,5 milioni di euro. Hanno inoltre presentato la propria candidatura come fornitori di servizi per le imprese del programma 242 soggetti; 140 le candidature già approvate. Fermento Di Idee E Progetti - Lo rende noto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini. "Le migliaia di domande arrivate - spiega Melazzini - dimostrano che in Lombardia c´è un grande fermento di idee e di progetti per nuove imprese ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Si tratta di un segnale molto positivo, che ci spinge a investire sempre più in ricerca e innovazione, che sono leve fondamentali per lo sviluppo. Con il programma ´Innova Lombardia´ mobiliteremo 1 miliardo di risorse entro i prossimi cinque anni". Obiettivo - La Misura ha lo scopo di favorire la nascita e lo sviluppo di Start up e/o Re start-up di quelle esistenti. Grazie a una dotazione di 32,4 milioni, le aziende avranno la possibilità di essere affiancate e supportate per 3 anni sulla base di un piano industriale sostenibile. In più, per le Start up innovative, è previsto l´azzeramento dell´Irap per il primo anno e un -1 per cento per i successivi due anni. La selezione avviene sulla valutazione di business plan innovativi e sostenibili. Le Domande Ammesse - Degli ammessi, il 43 per cento sono Start up di non oltre 24 mesi, il 29 per cento sono Start up innovative, il 25 per cento aspiranti imprenditori e il 3 per cento imprese in fase di rilancio. La maggior parte delle imprese ammesse è della provincia di Milano (48 per cento), seguita da Brescia (12 per cento), Bergamo (9 per cento) e Monza Brianza (8 per cento). Gli ambiti di attività in cui operano le imprese riguardano tutti i settori produttivi, con particolare riferimento a quelli ad alto potenziale di crescita come Ict (33 per cento), attività di ricerca e sviluppo (22 per cento), manifatturiero (20 per cento), commercio (16 per cento), servizi (6 per cento) e ristorazione (3 per cento). Questo il dettaglio per provincia delle 116 domande ammesse e dei finanziamenti. Bergamo: 11 Start up, 911.000 euro - Brescia: 13 Start up, 1.530.674 euro - Como: 7 Start up, 718.828 euro - Cremona: 2 Start up, 178.916 euro - Lecco: 1 Start up, 64.403,84 euro - Lodi: 6 Start up, 774.000 euro - Milano: 56 Start up, 6.261.399,16 euro - Monza e Brianza: 9 Start up, 957.900 euro - Pavia: 4 Start up, 385.550 euro - Sondrio: 1 Start up, 129.000 euro - Varese: 6 Start up, 609.000 euro Totale: 116 Start up, 12.520.671 euro.  
   
   
REGIONE LOMBARDIA PRONTA A FARE SINERGIA CON MICROCREDITO  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - "Regione Lombardia aderisce alle iniziative previste dal bando ´Micro-work´ ed è pronta a lavorare per impiegare in questo ambito le risorse previste per l´autoimprenditorialità dal programma ´Garanzia Giovani´, 11 milioni di euro, visto che stiamo ancora aspettando che il Ministero del Lavoro pubblichi il regolamento per utilizzarli". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, intervenendo al convegno di presentazione del progetto ´Micro - Work: fare rete per il microcredito e l´occupazione´, illustrato in Camera di Commercio a Milano con l´obiettivo di aprire nelle regioni del nord uffici dedicati al microcredito, mettendo in rete le diverse Amministrazioni. L´iniziativa è stata illustrata da Mario Baccini, presidente Ente nazionale per il Microcredito, Massimo Ferlini, componente di Giunta della Camera di Commercio di Milano, Francesco Verbaro, coordinatore Progetto ´Micro-work´. Lavoriamo Su Politiche Attive - L´assessore Aprea ha ricordato che "Sul lavoro bisogna privilegiare le politiche attive rispetto a quelle passive, che, di fatto, si trascinano nel tempo, creano disinteresse, tendono ad allontanare il lavoratore dal mercato". Compensi A Enti Solo A Esito Occupazionale Raggiunto - "Con la nostra ´Dote Unica Lavoro´ - ha sottolineato l´assessore regionale - abbiamo introdotto il principio, poi attuato anche da altre Regioni, di riconoscere il compenso all´ente accreditato che si è preso carico della persona solo a esito occupazionale raggiunto: per noi è importante che il lavoratore torni in attività". Ministero Lavoro Ha Risparmiato 10 Mln Di Aspi - Con 700 punti tra operatori pubblici e privati presenti sul territorio lombardo sono state assegnate, ad oggi, 50.579 ´doti´ e 30.965 sono le persone avviate al lavoro. "Le analisi approfondite fatte dal mio Assessorato, che abbiamo condiviso con le parti sociali e con i nostri operatori in un evento pubblico di lunedì scorso, dimostrano che, con un investimento di 4 milioni di risorse regionali, lo Stato ha risparmiato 10 milioni di risorse statali destinate alle politiche passive" ha spiegato l´assessore Aprea. Il riferimento è all´´Assicurazione sociale per l´impiego´ (Aspi), il sussidio operativo che, dal primo gennaio 2013, sostituisce la maggior parte delle indennità di disoccupazione vigenti in precedenza. "Questi - ha proseguito l´assessore regionale - sono i dati che il Governo dovrebbe guardare, proprio ora che sta disegnando la riforma degli ammortizzatori sociali in chiave universalistica". ´Garanzia Giovani´ - "L´impostazione e l´efficacia di ´Dote Unica Lavoro´ - ha proseguito Aprea - sono state utilizzate anche per ´Garanzia Giovani´: anche in questo caso siamo stati i primi a destinare i fondi di questo Programma anche a giovani inoccupati, formati e laureati". In dettaglio, Regione Lombardia con ´Garanzia Giovani´ ha destinato 40 milioni all´accompagnamento al lavoro, 7 per l´apprendistato, 26 ai tirocini, 52 per il bonus occupazionale e 11 all´autoimprenditorialità. I Numeri Di Un Successo - Su un totale di 22.000 giovani, che, con il Programma ´Garanzia Giovani´, hanno scelto la Lombardia, "Oltre 15.000 sono stati convocati da un operatore - ha ricordato Aprea - 13.942 hanno già sostenuto il primo colloquio, 11.870 sono stati presi in carico e 6.296 sono stati attivati nel mondo del lavoro. Se pensiamo che, in base ai recenti dati comunicati da Isfol per conto del Ministero del Lavoro, il totale delle persone che in Italia ha usufruito di ´Garanzia Giovani´ è 6.868, ci rendiamo conto che, con i nostri 6.296 ragazzi, la Lombardia è da medaglia d´oro". Cosa Si Fa Con Il Microcredito - "Il microcredito - ha detto Mario Baccini, presidente Ente nazionale per il Microcredito - riguarda l´85 per cento della forza lavoro del nostro Paese. Porta all´equilibrio tra mercato e economia sociale, includendo e rispondendo alle esigenze di chi non potrebbe accedere ai crediti bancari. Ogni beneficiario di questo strumento riesce a generare un effetto leva di 2,5 posti di lavoro, tanto che siamo riusciti a creare in Italia 20.000 posti di lavoro con 20 milioni di investimento. Con l´apposito bando che presentiamo vogliamo aprire nelle regioni del nord uffici dedicati al microcredito, mettendo in rete le diverse amministrazioni".  
   
   
PMI, FVG: DA 1 MARZO MISURE AGEVOLATIVE FONDO SVILUPPO  
 
Trieste, 9 febbraio 2015 - Dal 1 marzo 2015 le piccole-medie imprese (pmi) del Friuli Venezia Giulia potranno fruire delle misure agevolative relative al Fondo per lo sviluppo delle pmi e dei servizi, così come da accordi con le banche convenzionate e da impegni assunti da Mediocredito Fvg ed Insiel. A partire da tale data, come stabilito dalla delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, potranno essere presentate le domande a valere sul Fondo. Conseguentemente all´avvio del Fondo per lo sviluppo, cesserà l´operatività del Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese commerciali, turistiche e di servizio (Fsricts) e del Fondo di rotazione a favore delle imprese artigiane (Fria), così come cesserà il prossimo 1 giugno il funzionamento dei relativi comitati di gestione.