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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Febbraio 2015 |
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#SAFERINTERNETDAY: NAVIGARE TUTTI, NAVIGARE SICURI. |
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Bruxelles, 11 febbraio 2015 - Ieri in tutto il mondo si è celebrato il Safer Internet Day 2015. Un evento globale che invita tutti ad utilizzare le tecnologie online in maniera responsabile e sicura, rivolgendosi in particolar modo ai giovani, agli insegnanti e ai genitori. L´iniziativa sulla sicurezza web, avviata dall´Ue nel 2004, è diventata un´occasione mondiale per promuovere la tutela e la sensibilizzazione verso tutti gli utenti in materia di connessioni digitali, social networks e navigazione internet. Ieri in più di 100 paesi in tutto il mondo sono stati organizzati corsi, incontri ed eventi per stimolare il dibattito e informare i cittadini sui possibili rischi in cui tutti noi possiamo quotidianamente incappare navigando in rete. In Italia avrà luogo, presso l´Università Bocconi di Milano, la conferenza internazionale "Libertà, responsabilità ed etica: nuove sfide per la tutela della web generation" organizzata dal Safer Internet Center italiano "Generazioni connesse" in collaborazione con l´associazione Telefono Azzurro. Quest´ultima ha presentato i risultati della ricerca "Telefono Azzuro-doxakids" e si confronterà con i colossi del mondo digitale (Facebook, Google, Yahoo, Linkedin, Microsoft ) e con gli esperti della Commissione europea sull´uso corretto di internet rispettando il rapporto tra libertà, sicurezza, business e tutela dei minori. I temi trattati sono stati quindi: il furto d´identità, il cyberbullismo, il trolling, l´adescamento e le violenze online. Http://www.saferinternetday.org/web/guest;jsessionid=19c6995f97 aeee6658ec97197b3064bc |
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ABRUZZO, DEDALUS: D´ALFONSO,VICENDA SIMBOLO DI PIGRIZIA BUROCRATICA UNA COMMISSIONE PERMANENTE PER FAR LUCE SU RESPONSABILITÀ |
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Pescara, 11 febbraio 2015 - Rispondendo ad una interrogazione sulla piattaforma informatica sanitaria Dedalus, costata 5 milioni di euro e non entrata mai in funzione, il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, non senza aver ricordato che "quel regalo risale al 2006", ha sottolineato che "nella vicenda c´è stato un colpevole vuoto contrattuale di capitolato. In sostanza, è mancata una specifica prefigurazione progettuale. Diversamente, si sarebbero prodotti i presupposti per la piena implementazione del sistema". D´alfonso, a tal proposito, ha assicurato che favorirà "l´insediamento di una Commissione permamente di approfondimento che consenta di fare luce sulle responsabilità in ordine alla vicenda Dedalus" ed al tempo stesso si adopererà per far recuperare piena efficienza operativa alle strutture regionali come, ad esempio, l´Arit i cui 23 dipendenti dovranno essere messi nelle condizioni di non disperdere la loro profesionalità. "E´ mai possibile che la Regione Abruzzo abbia quattro livelli di infrastrutturazione informatica?" - si è chiesto D´alfonso. "Tutto questo è successo anche perchè il piano prestazionale degli obiettivi dei dirigenti della Regione è ´acqua San Gemini´. Cioè non è misurabile. E´ stato sostanzialmente questo stato di cose - ha concluso - a produrre fantasmi comne Dedalus visto che in Abruzzo a comandare le danze sono stati quasi sempre i portatori di interesse mentre la struttura amministrativa dirigenziale non ha mai vigilato. Ben venga la piattaforma informatica digitale ma occorrerà partire da una attenta ricostruzione dei dati". |
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OPEN DATA, LA REGIONE TOSCANA METTE IN CONDIVISIONE DATI E PIATTAFORMA |
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Firenze 11 febbraio 2015 - Gli Open data come motori di innovazione, partecipazione e possibile sviluppo economico. Ovvero dati aperti che rendono trasparenti la pubblica amministrazione, rappresentati e pubblicati in una forma già utilizzabile da più applicativi, ma anche archivi e informazioni da condividere e su cui piccole e grandi aziende, magari una delle tante giovani e innovative start up toscane, potrebbe in futuro creare una sua app. Sugli Open data, da rendere sempre più facilmente accessibili, la Toscana ha costruito un pilastro del portale Open Toscana, open.Toscana.it, inaugurato a settembre: un luogo di partecipazione, un modo per avvicinare la pubblica amministrazione a imprese e cittadini, una finestra sulla pubblica amministrazione smart "che vuole incontrare chi di innovazione vive tutti i giorni": per "crescere e senza paura di contaminarsi", come ricorda l´assessore alla presidenza e ai sistemi informativi Vittorio Bugli. Per realizzare un´amministrazione pubblica digitale e aperta serviva però una legge: quella che la giunta toscana ha licenziato a dicembre e che oggi sarà discussa dall´aula del consiglio regionale. "La Regione - ricorda l´assessore - aveva già creato una piattaforma tecnologica per la pubblicazione dei dati regionali in forma aperto e definito linee guida criteri generali in base a standard internazionali". Con la legge la piattaforma sarà ora messa a disposizione degli enti locali e dei loro consorzi, delle associazioni e delle agenzie, degli enti che dipendono dalla Regione e degli organismi privati che ne ricadono sotto il controllo, suo o degli enti locali. La piattaforma sarà condivisa naturalmente anche con le aziende sanitarie, il territorio e i concessionari di servizi pubblici. "Ognuno potrà avere uno spazio autonomo, incrociare dati e cataloghi" dice Bugli. Il tutto naturalmente in modo gratuito, con i limiti delle norme nazionali. "Dati e servizi aperti aiuterano la pubblica amministrazione digitale a crescere. E che cresca è essenziale" conclude l´assessore -. La messa a disposizione dei nostri dati amplifica il concetto di trasparenza, perché offre la possibilità di riutilizzarli, incrociarli e integrarli. A beneficio di tutti. Sono dati che portano crescita: c´è chi stima un valore di 3.000 miliardi di dollari degli opendata. Grandi aziende come Google utilizzano da tempo i nostri dati aperti. Dopo la nascita di Opentoscana anche Apple e Microsoft ne hanno richiesti. Noi vogliamo esserci a tentare di sfruttare tutte le potenzialità di questi dati in modo particolare per le imprese giovani e innovative dalla Toscana che vogliamo sostenere ". Con la legge, appena approvata all´unanimità dal Consiglio, sarà ancora più facile. |
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SMARTUP – LABORATORIO FABBRICAZIONE DIGITALE AL VIA IL CICLO DI SEMINARI HANDS-ON SULLA CREAZIONE DI PROTOTIPI |
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Castellanza, 11 febbraio 2015 - Il prossimo martedì 17 febbraio, alle 17.00 alla Liuc – Università Cattaneo (presso Villa Jucker - Corso Matteotti 22, Castellanza – Va), si apre il ciclo 2015 dei seminari tecnico-pratici (“hands-on”) sui diversi aspetti della creazione di prototipi che Smartup - Laboratorio Fabbricazione Digitale ha organizzato per tutti i soggetti - imprese, professionisti, studenti, makers, ecc. - che desiderano approfondire il tema, nei suoi diversi aspetti e nel contesto della prototipazione digitale e della stampa 3D. Il Laboratorio di Fabbricazione Digitale, l’anima con le competenze tecnologiche del progetto Smartup, attivato dalla Liuc – Università Cattaneo in collaborazione con l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, realizzerà l’intero ciclo di seminari presso l’Università, a Villa Jucker dove ha la sua sede e le sue attrezzature, che saranno impiegate per rendere concreti gli argomenti dei seminari. Sono due le novità più significative dell’edizione 2015, che vanno ad arricchire il fortunato format “hands-on” inaugurato lo scorso luglio con due seminari entrambi sold out. La prima riguarda il numero degli incontri, che è triplicato per offrire maggiori opportunità di partecipazione e a un pubblico sempre più vasto, moltiplicando le possibilità di scelta tra i sei seminari in calendario da febbraio a dicembre. La seconda interessa invece i contenuti, con l’inserimento di approfondimenti sulle schede elettroniche di prototipazione, come Arduino e Galileo, che abilitano il passaggio dall’idea all’oggetto intelligente. Il primo seminario “La creazione di prototipi - Dalla scansione al modello 3D”, che si terrà appunto presso Villa Jucker martedì 17 febbraio, dalle ore 17.00 alle 18.30, fornirà le nozioni di base per l’utilizzo degli strumenti di scansione tridimensionale. Simulando un processo reale di prototipazione digitale, saranno illustrati i passi per la realizzazione di un progetto, dalla scansione di un modello fisico, fino alla sua trasposizione in digitale. I due appuntamenti successivi saranno invece focalizzati rispettivamente sulle stampanti 3D a filamento (“La creazione di prototipi - Dal modello 3D alla stampa 3D”) il 14 aprile 2015, simulando anche in questo caso un processo reale saranno illustrati i passi per la realizzazione di un progetto, da un modello elaborato al computer, alla stampa 3D dell’oggetto, e sulle schede elettroniche di prototipazione, Arduino e Galileo (“La creazione di prototipi - Dall’idea all’oggetto intelligente”) il 7 luglio 2015. I citati seminari saranno poi replicati, nel medesimo ordine, nella seconda metà del 2015 secondo il seguente calendario: Calendario seminari “hands-on” 2015: 17 febbraio 2015 - ore 17.00-18.30 “Dalla Scansione Al Modello 3D” Introduzione all’uso degli scanner 3D. 14 aprile 2015 - ore 17.00-18.30 “Dal Modello 3D Alla Stampa 3D” Introduzione all’uso delle stampanti 3D. 7 luglio 2015 - ore 17.00-18.30 “Dall’idea All’oggetto Intelligente” Introduzione all’utilizzo delle schede elettroniche di prototipazione (Arduino, Galileo). 22 settembre 2015 - ore 17.00-18.30 “Dalla Scansione Al Modello 3D” Introduzione all’uso degli scanner 3D. 7 novembre 2015 - ore 17.00-18.30 “Dal Modello 3D Alla Stampa 3D” Introduzione all’uso delle stampanti 3D. 15 dicembre 2015 - ore 17.00-18.30 “Dall’idea All’oggetto Intelligente” Introduzione all’utilizzo delle schede elettroniche di prototipazione (Arduino, Galileo). I seminari sono gratuiti, con posti a disposizione limitati. Iscrizioni su http://smartup.Liuc.it (le iscrizioni saranno attive con un anticipo di un mese rispetto alla data di ciascun seminario). Per informazioni: smartup@liuc.It - tel. 0331.572.226 |
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ERICSSON/MARCIANISE, SLITTA IL TERMINE DEL CONFRONTO PER LA CESSIONE A JABIL DE VINCENTI: MULTINAZIONALI CHIARISCANO INTENZIONI, SINDACATO TORNI A CONFRONTARSI |
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Roma, 11 febbraio 2015- Il 19 febbraio non sarà più scadenza perentoria per la conclusione del confronto Azienda- Sindacati sulla procedura per il passaggio del sito Ericsson di Marcianise (Caserta) all’americana Jabil. Il Governo- al termine della riunione odierna del Tavolo- ha infatti ottenuto che il confronto possa proseguire oltre tale data (quella della cessione del ramo di azienda vera e propria resta invece fissata per il primo di aprile). Inoltre, ha registrato la disponibilità delle due multinazionali (svedese ed americana) ad un chiarimento approfondito sul valore dell’operazione e la disponibilità del Sindacato a tornare a confrontarsi. Il tutto avverrà molto rapidamente. Le parti, infatti, torneranno al Ministero dello Sviluppo Economico il 24 febbraio. “Abbiamo bisogno di un po’ di tempo in più- ha affermato il Vice Ministro Claudio De Vincenti che ha coordinato la discussione ed è stato affiancato dal Responsabile dall’Unità di Gestione delle Crisi Industriali Giampiero Castano - perché con Ericsson dobbiamo verificare la strategia della sua presenza in Italia, mentre con Jabil va verificata la solidità del Piano Industriale. Chiediamo infatti impegni seri perché l’acquisizione dello stabilimento di Marcianise rappresenti un rafforzamento del settore, quello delle telecomunicazioni, che per il Governo italiano è strategico”. In apertura dell’incontro, il Responsabile delle Relazioni Industriali di Ericcson Carlo La Bella ha illustrato le ragioni per le quali il Gruppo intende uscire da Marcianise, mentre Clemente Cillo (Amministratore Delegato di Jabil, accompagnato dal Responsabile Risorse Umane Andrea Lo Sasso) ha sommariamente tratteggiato le linee portanti del progetto industriale al quale è legato il futuro dell’impianto campano (l’ingresso in un settore nuovo per la multinazionale leader nella produzione di componenti elettronici, la differenziazione di prodotto per Marcianise). Esecutivo e Organizzazioni sindacali hanno chiesto maggiori dettagli sull’effettiva capacità del Piano di garantire i livelli occupazionali. Soprattutto di questo si discuterà da qui al prossimo appuntamento di fine mese al Mise. Alla discussione di oggi hanno partecipato anche il Comune di Marcianise, le Organizzazioni nazionali e territoriali dei Metalmeccanici e le Rsu. |
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CYBERBULLISMO: "IL CIELO NELLA STANZA", DATI LUCANI PREOCCUPANTI |
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Potenza, 11 febbraio 2015 - "Sono preoccupanti i dati forniti dal Compartimento della Polizia Postale di Basilicata sull’uso illegale di internet. Confermano che il fenomeno è in crescita e che sempre di più aumenta il rischio che i giovani possano inconsapevolmente divenirne vittime". Lo afferma il presidente dell´associazione "Il Cielo nella stanza", Nino Cutro, rivolgendo "un plauso al dr. Danza ed i suoi collaboratori per il lavoro che svolgono e che ha consentito e consente di intercettare quanti della rete vogliono fare un uso illegale. I consigli che giungono dalla Polizia Postale sono preziosi. E’ il motivo per il quale l’Associazione “il cielo nella stanza” intensificherà con essa i rapporti di collaborazione". "L’associazione “il cielo nella stanza”, lo ricordiamo, è sorta proprio allo scopo di contrastare il fenomeno del bullismo e del ciberbullismo, facendo soprattutto prevenzione ed opera di sensibilizzazione. Azione per la quale - aggiunge Cutro - è necessaria la collaborazione con tutti quegli enti ed organismi che operano sul territorio per aiutare i giovani ed indirizzarli a stili di vita sani. Vanno in questa direzione i protocolli sottoscritti con l’Asp e il Tribunale dei Minorenni e lo sportello che sarà aperto a giorni a Potenza per quanti, giovani e genitori, dovessero aver bisogno di essere aiutati a gestire il problema o a prevenirlo". |
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AOSTA, INCONTRI FORMATIVI SULL’USO DI INTERNET ALLA BIBLIOTECA REGIONALE |
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Aosta, 11 febbraio 2015 - L’assessorato dell’istruzione e cultura organizza alcuni incontri formativi rivolti agli utenti della Biblioteca regionale di Aosta che desiderano acquisire le informazioni di base per l’accesso ad internet e ai principali siti istituzionali così come per l’uso della posta elettronica e dei social network. Le sessioni, strutturate in una parte di teoria e in esercitazioni pratiche, si terranno il mercoledì e il sabato, dalle ore 10 alle 12, a partire da mercoledì 18 febbraio fino a mercoledì 25 marzo. I cittadini interessati possono prenotarsi segnalando il proprio nominativo agli operatori della sezione periodici (emeroteca), al terzo piano della Biblioteca regionale. La frequenza è gratuita. L’iniziativa è nata alla luce dell’importanza assunta da Internet nel contribuire a ridefinire lo spazio pubblico e privato, a strutturare i rapporti tra le persone e tra queste e le Istituzioni, e ritenendo che la rete sia oggi uno strumento essenziale per promuovere la partecipazione individuale e collettiva ai processi democratici, come sottolineato dalla recente Dichiarazione dei diritti di internet elaborata dalla Commissione per i diritti e doveri per il web, costituita presso la Camera dei Deputati. Il diritto all’educazione di ogni persona implica quindi di acquisire le capacità necessarie per utilizzare Internet in modo consapevole e attivo, aspetto fondamentale perché possano essere garantiti lo sviluppo di uguali possibilità di crescita individuale e collettiva, il libero accesso dei cittadini all’informazione in modo interattivo e la prevenzione delle discriminazioni. |
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DOPO EXPO´, MARONI: MI CONVINCE NUOVA CITTÀ STUDI |
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Milano, 11 febbraio 2015 - "Ho visto il progetto del nuovo stadio del Milan. È un impianto innovativo, da milanista sono contento. Mi spiace non si sia pensato di farlo nell´area Expo, ma per quella location abbiamo comunque altre idee. E anche lì ci potranno essere degli interventi per strutture sportive". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della cerimonia di consegna del ´Premio fair play 2014 per calcio e tv sportiva´, che si è tenuta a Palazzo Pirelli. Bello Stadio ´Che Vive´ - Il governatore ha ricordato come il Meazza abbia una storia blasonata, ma è del Comune di Milano e non di una società milanese, mentre "avere un impianto di proprietà, come insegnano diversi esempi in Europa, vuol dire avere una struttura aperta 7 giorni su 7 e non solo la domenica, con un indotto importante che crea business. Bene quindi ha fatto il Milan, se deciderà di confermare la scelta dello stadio di proprietà, a investire in questa direzione". Nuova Città Studi - Parlando del futuro delle aree che ospitano l´Esposizione universale, Maroni ha sottolineato come il progetto che lo convince di più sia "quello lanciato dal magnifico rettore dell´Università degli Studi di Milano, Gianluca Vago, di creare un quartiere universitario, comprese le residenze per gli studenti e strutture sportive, che consentano a chi vivrà lì tutta la settimana di fare anche sport". "Fra tutte le proposte fatte - ha ribadito - questa è quella che mi piace di più. Ma siamo ancora in una fase di verifica dei progetti". "La cosa importante - ha concluso - è che ce ne sono tanti e tutti molto validi". |
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LA REGIONE LAZIO METTE A DISPOSIZIONE DEI COMUNI 76,5 MILIONI DI EURO CHE SERVIRANNO PER FINANZIARE OPERE DAVVERO UTILI PER GLI STUDENTI, I DOCENTI E LA STRUTTURA SCOLASTICA |
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Roma, 11 febbraio 2015 - La Regione mette a disposizione dei comuni 76,5 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Una risposta concreta ai tanti problemi che ci sono nelle scuole della Regione: dai tetti all’ agibilità, e alla messa in sicurezza. I fondi saranno destinati ai Comuni, proprietari degli edifici scolastici, in proporzione al numero di alunni. Opere davvero utili per gli studenti, i docenti e la struttura scolastica. La Regione sperimenta questa formula innovativa di finanziamento attraverso un calcolo tra popolazione residente e popolazione studentesca. Saranno i Comuni a presentare la domanda di contributo alla Regione. Tra le altre cose gli enti locali potranno decidere liberamente come utilizzare le risorse. In particolare: Per i comuni con popolazione scolastica tra 1 e 1000 alunni, 253 in totale, la Regione mette a disposizione oltre 12,8 milioni di euro Per i comuni con popolazione scolastica tra i 1000 e 2000 alunni, 33 in totale, la Regione mette a disposizione 3,3 milioni. Per i comuni con popolazione scolastica tra 2000 e 5000 alunni, 30 in totale, la Regione mette a disposizione 7,5 milioni. Per i comuni con popolazione scolastica compresa tra 5mila e 10mila alunni, 15 in totale, la Regione mette a disposizione 8, 2 milioni di euro. Per i comuni con popolazione scolastica compresa tra i 10mila e i 50mila alunni, 8 in totale, la Regione mette a disposizione 7,2 milioni di euro. Per i 15 Municipi di Roma Capitale la Regione mette a disposizione 37, 5 milioni di euro, 2,5 milioni per ciascun municipio. Non sono previsti stanziamenti per i 38 Comuni della Regione privi di popolazione scolastica. I lavori dovranno svolgersi in tempi certi, anche secondo quando stabilito dalla nuova norma introdotta dalla Regione che prevede una rendicontazione esatta degli interventi per avere il completamento degli stanziamenti. "Abbiamo deciso di salvare nel bilancio di dicembre scorso i fondi per la scuola e per la manutenzione, cioè per affrontare i problemi che vivono spesso le scuole di tetti, di agibilità, di messa in sicurezza degli edifici – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: malgrado i tagli non abbiamo toccato la scuola. È uno sforzo immenso - ha detto ancora Zingaretti - che si unisce alle altre iniziative per la scuola che abbiamo lanciato, come i fondi per sostenere i programmi extracurriculari". “Questo è un finanziamento importante ed equo, che toccherà 340 Comuni del Lazio. Erano anni che non si ricordava un intervento così massiccio- è il commento di Fabio Refrigeri, assessore infrastrutture, politiche abitative e ambiente, che ha aggiunto: abbiamo messo i Comuni nelle condizioni di scegliere: in base al finanziamento che arriverà, grazie a questo sistema innovativo fissato in base alla popolazione scolastica, manderanno i loro progetti entro questo mese e potranno partire con i lavori di adeguamento e messa in sicurezza". |
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PROTEZIONE CIVILE IN SARDEGNA, PARTONO GLI INCONTRI CON I COMUNI |
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Cagliari, 11 Febbraio 2015 - Inizia oggi, a Cagliari, il ciclo di appuntamenti organizzati dalla Regione Sardegna per illustrare ai sindaci e ai responsabili della protezione civile dei comuni sardi le nuove procedure di allertamento regionale. Dalle 10 alle 14, al Cfrp (ex Cisapi, in via Caravaggio) vengono illustrati il Manuale operativo di protezione civile per il rischio meteorologico, idraulico e idrogeologico e l´attività del Centro Funzionale Decentrato ai comuni della Provincia di Cagliari. Dopo l´apertura dei lavori dell´assessore dell´Ambiente Donatella Spano, il direttore della Protezione civile Graziano Nudda presenta il sistema Protezione Civile in Sardegna. Paolo Botti, direttore del Servizio Previsione e prevenzione rischi della Protezione civile, Maria Antonietta Raimondo, direttore del Servizio Pianificazione e gestione delle emergenze e Giuseppe Bianco, direttore del Servizio meteorologico dell´Arpas, forniranno i dettagli sul funzionamento del Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile della Regione e le nuove procedure di allertamento previste dal Manuale operativo approvato a dicembre. Dopo l´illustrazione dei principali elementi contenuti nel Manuale operativo, i sindaci e i responsabili della protezione civile comunale intervenuti possono portare il loro contributo, che sarà oggetto di successivo approfondimento da parte dei dirigenti della Protezione civile regionale rispetto alle diverse tematiche emerse. In programma l´iniziativa rivolta ai sindaci della Provincia del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente è fissata per dopodomani, il 12 febbraio, a Cagliari (sempre all´ex Cisapi). A Sassari, l´appuntamento per la Provincia di Sassari e quella di Olbia-tempio, si tiene il 13 febbraio a Sassari (sala Auditorium dell´Itc Dessì Lamarmora, via Montegrappa 2). Le amministrazioni del Nuorese e dell´Ogliastra sono coinvolte il 16 febbraio a Nuoro (Auditorium Isre, via Papandrea 6). Infine, per i comuni dell´Oristanese, la giornata è prevista il 18 febbraio, a Oristano (Auditorium Itc Sergio Atzeni, via Mattei). Anticipando di pochi giorni la pubblicazione sul Buras, il presidente Francesco Pigliaru, l´assessore regionale della Difesa dell´Ambiente con delega alla Protezione Civile Donatella Spano e il direttore generale della Protezione Civile Graziano Nudda hanno presentato lunedì ai prefetti della Sardegna il Manuale Operativo delle allerte ai fini di protezione civile. Parla di infrastruttura essenziale per tutto il territorio che coinvolge la società e ogni comunità il presidente Pigliaru, salutando i prefetti e rimarcando l´importanza del nuovo sistema di protezione civile che "permette di definire i ruoli di Regione, Stato e amministrazioni locali e di lavorare in squadra per il bene di tutti". "Abbiamo intrapreso una nuova strada nella protezione civile della Sardegna con il contributo di tutti i segmenti amministrativi interessati e dei soggetti che concorrono al sistema di protezione civile regionale" dichiara l´assessore Spano. "Dopo aver colmato il ritardo con l´istituzione del Centro Funzionale Decentrato e allineato la Sardegna alle altre regioni, inserendola all´interno della rete della protezione civile nazionale e decentrata, pubblichiamo giovedì e condividiamo adesso il Manuale approvato a dicembre che contiene le direttive operative in grado di supportare le amministrazioni locali in caso di criticità e allerta. Centro funzionale e Manuale costituiscono gli strumenti fondamentali del sistema regionale di protezione civile". Il direttore della Protezione Civile Graziano Nudda ha illustrato nel dettaglio il sistema regionale di protezione civile specificando quali siano i soggetti coinvolti, i diversi livelli di criticità e i relativi scenari di intervento. Circa la metà dei comuni della Sardegna è ancora priva del Piano di protezione civile comunale. "In questi casi - spiega l´Assessore - il Manuale sopperisce alla mancanza del Piano, descrivendo tutti i passi e le fasi operative che i diversi attori devono compiere a seconda del livello di criticità, aiutando anche i sindaci che ancora si devono mettere al passo con il piano di protezione civile comunale. Il senso della protezione civile è proprio quello della sinergia, della solidarietà e della condivisione di responsabilità sia tra la Regione e gli Enti locali sia tra Regione e Stato." L´incontro, che si è concluso con la volontà di istituire un tavolo di confronto permanente con le prefetture, sarà riproposto nei prossimi giorni in diversi comuni della Sardegna. |
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ANCHE A TORRETTA ARRIVA L’ACQUA POTABILE ESTESO L’ACQUEDOTTO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON ATO POLESINE DAI POZZI PRIVATI INQUINAMENTO DA ARSENICO; COSÌ ARRIVERÀ ACQUA SICURA. COSTO: 315MILA EURO |
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Verona, 11 febbraio 2015. Il Comitato istituzionale del Consiglio di Bacino Veronese, nell’ultimo Cda, ha approvato il progetto preliminare “Estensione della rete idrica dell’acquedotto alla località Torretta – Comune di Legnago”: l’acqua potabile di acquedotto arriverà nella frazione di Torretta di Legnago, centro abitato della provincia veronese, confinante con la provincia di Rovigo. L’intervento, del costo totale di 315mila euro, ha l’obiettivo di estendere il servizio acquedotto alla frazione Torretta, permettendo l’allacciamento di circa 175 abitanti alla rete acquedottistica pubblica. Attualmente gli abitanti si servono di pozzi privati che prelevano acqua dalla prima falda, soggetta ad inquinamento da arsenico. L’intervento è frutto della collaborazione del Consiglio di Bacino dell’Ato Veronese, con il “collega” rodigino, il Consiglio di Bacino dell’Ato Polesine. Il problema da superare era proprio la lunga distanza che separa Torretta dalla rete idrica di Legnago: l’allacciamento con quest’ultima avrebbe comportato la realizzazione di un lungo collegamento, con un relativo costo maggiore. L’interessamento diretto dell’amministrazione comunale di Legnago e il supporto economico della Regione Veneto (il contributo regionale di 200mila euro), hanno consentito di individuare una soluzione tecnicamente ed economicamente più vantaggiosa. La soluzione individuata prevede invece un collegamento più breve con la rete idrica dell’Ato Polesine. La rete di nuova realizzazione verrà così collegata alla rete esistente in Provincia di Rovigo: Polesine Acque (gestore di Ato Polesine) fornirà quindi acqua all’ingrosso ad Acque Veronesi. "Grazie alle sinergie messe in atto tra i due Enti regolatori del servizio idrico integrato", commenta il Presidente Mauro Martelli, "si da una risposta concreta alle esigenze di un territorio in termini di salute pubblica consentendo di erogare acqua con qualità controllata ai cittadini di Torretta con una spesa decisamente sostenibile. Per questo, anche a nome del mio comitato istituzionale, ringrazio i colleghi dell´Ato Polesine per la loro collaborazione". Il progetto prevede la posa di circa 1.600 metri di nuova rete acquedotto. La realizzazione dell’opera è affidata al gestore Acque Veronesi Scarl, che si adopererà per iniziare al più presto i lavori. La rete idrica che porterà l’acqua a Torretta attraverserà – letteralmente – i fiumi per arrivare nelle case: è infatti previsto, oltre la posa su piano stradale, anche l’attraversamento del fiume Tartaro, confinante appunto con il centro abitato. “Sono contenta si sia instaurata questa collaborazione tra Comune di Legnago, Ato Veronese e Polesine, con le due società di gestione Acque Veronesi e Polesine Acque”, afferma il sindaco di Legnago Clara Scapin. “Si è tenuto conto delle difficoltà di Torretta, che da anni chiede il diritto all’acqua. Anche la Regione Veneto ha riconosciuto quel diritto e dovere di intervenire in questa frazione con pochi abitanti e al limite del territorio, ma con la collaborazione di Rovigo si è arrivati a una soluzione positiva. Questo è un esempio di buon governo: quando le istituzioni si confrontano la soluzione si trova. Ora i cittadini aspettano con ansia e con fiducia l’inizio del lavori: la rete idrica dovrebbe arrivare entro l’estate”. |
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PROTEZIONE CIVILE: SIGLATO ACCORDO PER MONITORAGGIO FIUMI. |
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Venezia, 11 febbraio 2015 - Un protocollo di intesa tra la Regione del Veneto e la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo per contribuire alla prevenzione dalle catastrofi ambientali. E’ quanto è stato siglato tra il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Presidente della Federazione, che riunisce le 32 banche di credito cooperativo presenti sul territorio veneto, Ilario Novella. Un progetto che ha preso corpo inizialmente come atto di solidarietà concreta per fronteggiare l’emergenza per la grande alluvione in Veneto del 2010 e che nel tempo si è trasformato in volontà precisa di contribuire ad un piano di monitoraggio costante delle criticità e delle situazioni a rischio per i corsi d’acqua. In un processo di salvaguardia e di prevenzione messo a punto dalla Protezione civile del Veneto, il Credito Cooperativo ha aderito con slancio per inaugurare un piano di intervento innovativo. Le prime dieci postazioni fisse di una rete di webcam sofisticate da installare nei punti chiave del nostro sistema idrico regionale sono quindi donate dal Credito Cooperativo alla Regione, nell’ottica di vicinanza alle proprie comunità locali e in particolare a quelle più colpite negli ultimi tempi da calamità naturali e ancora a rischio per il futuro. “La Banche di Credito Cooperativo del Veneto – ha sottolineato Zaia – con questa preziosa iniziativa confermano la loro fondamentale vocazione di Banche del territorio e per questo meritano la nostra gratitudine. Un progetto di monitoraggio come questo costituisce di fatto uno straordinario strumento di prevenzione che, permettendoci di conoscere minuto per minuto le condizioni dei corsi d’acqua, renderà possibile ridurre al minimo i tempi d’intervento quando dovesse scattare l’allarme. Le Bcc si affiancano così al sempre difficile lavoro della Protezione Civile, sia sul piano previsionale che su quello degli interventi, entrando a pieno titolo nella squadra che lavora h24 per proteggere il Veneto e i Veneti dagli eventi catastrofici”. “La raccolta fondi avviata dal nostro movimento - spiega il Presidente della Federazione Veneta delle Bcc Ilario Novella- ci ha consentito in più momenti e su più livelli di essere vicini alla popolazione colpita con iniziative locali e provinciali. Le nostre Bcc operative nella provincia di Padova hanno contribuito con i primi 55 mila euro donati alla Protezione civile per far fronte alle emergenze e alle ingenti spese urgenti. Oltre 100 mila euro sono stati raccolti anche dalle Bcc/cra Vicentine e donati alla Curia di Vicenza per rimettere in funzione la Casa dello studente, pesantemente colpita dall’alluvione. La nostra solidarietà al Soccorso alpino e ad altre Istituzioni nei momenti più critici non ci ha fatto però perdere di vista la necessità di politiche di lungo respiro, che oggi abbiamo la possibilità di mettere in atto attraverso la proposta interessante della Regione del Veneto. Ecco che l’opportunità di contribuire a questo progetto utile, meritevole e incisivo e che più di altri aveva bisogno di finanziamenti per poter partire- ha ribadito Novella- ci è parsa la migliore soluzione per completare il nostro impegno”. Il contributo di 91 mila euro, frutto della raccolta di donazioni da amministratori, dipendenti, soci e clienti del Credito Cooperativo e attraverso la rete delle 640 filiali presenti in Veneto, servirà quindi per l’acquisto, la posa, il funzionamento e la manutenzione per un anno delle prime 10 telecamere, da posizionare nei luoghi strategici individuati dagli Enti competenti nel territorio regionale. Il sistema funzionerà anche di notte e garantirà un monitoraggio costante dei fiumi e dei corsi d’acqua a rischio alluvione 24 ore su 24. |
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