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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Maggio 2015 |
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AGENDA DIGITALE: DIBATTITO CON IL COMMISSARIO ANSIP SULLE SCELTE STRATEGICHE PER L´ECONOMIA DIGITALE UE |
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Bruxelles, 19 maggio 2015 - I deputati europei esprimono stamane il loro parere sulla proposta per una strategia di mercato unico digitale. La nuova strategia comprende iniziative volte a migliorare l´accesso a beni e servizi in tutta Europa per i consumatori e per le imprese, e creare migliori condizioni e parità di accesso per provider di reti digitali e servizi innovativi per permettere di sfruttare a pieno il potenziale di crescita dell´economia digitale europea. Il dibattito con il Commissario Andrus Ansip dovrebbe iniziare intorno alle 10.00. Prossime tappe - Il Parlamento reagirà alla proposta con una relazione d’iniziativa, che sarà redatta congiuntamente da varie commissioni parlamentari, comprese quelle per l´industria, per il mercato interno, per la cultura e per gli affari giuridici. Il mercato unico digitale sarà anche all´ordine del giorno della riunione del Consiglio europeo del 25-26 giugno. La Commissione preparerà le proposte legislative previste dalla strategia entro la fine del 2016. |
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ALCATEL: ISTITUZIONI UNITE E COMPATTE PER DIFESA SITO TRIESTE |
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Trieste, 19 maggio 2015 - "La Regione sarà senz´altro presente al prossimo tavolo Alcatel-lucent indetto dal Governo nazionale a la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani sta seguendo direttamente e con attenzione tutta la situazione", ha confermato al municipio di Trieste l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, a conclusione dell´incontro con i lavoratori e le organizzazioni sindacali dello stabilimento Alcatel del capoluogo giuliano a cui hanno partecipato il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, la stessa Panariti, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini e l´assessore provinciale per le Politiche attive del Lavoro, Adele Pino. Bellanova ha infatti confermato che nella giornata odierna il ministro allo Sviluppo economico, Federica Guidi, ha convocato per il prossimo 22 maggio a Roma, nella sede del dicastero, d´intesa con le tutte le istituzioni, una riunione specifica per la valutazione della situazione Alcatel-lucent Italia anche alla luce delle notizie giunte per la vendita dello stabilimento di Trieste alla multinazionale Flextronics. "In questa vertenza - ha dichiarato il rappresentante del Governo nazionale - l´impegno di tutta la filiera istituzionale resta quello della salvaguardia del sito produttivo di Trieste e la ´messa in sicurezza´ dei posti di lavoro, non solo quelli a tempo indeterminato". Già dalla riunione della prossima settimana al Mise, alla presenza del ministro Guidi, "speriamo di poter entrare nel merito della situazione", ha sottolineato Bellanova: "ribadisco che faremo tutto quanto necessario per lo stabilimento ed i suoi occupati - ha affermato - ma di certo il Governo nazionale non ha competenze o strumenti per bloccare una vendita di un´azienda o scegliere un nuovo acquirente". "Il prossimo 22 maggio il Governo punterà nei suoi ragionamenti sulla strategicità del sito di Trieste e delle sue produzioni", ha ancora indicato Bellanova, ed in questo senso "le istituzioni sono unite e compatte - ha dichiarato Panariti - per la difesa di questa presenza industriale a Trieste e di tutta l´occupazione: ribadisco, di tutti i livelli occupazionali". |
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ANCHE L’INTELLIGENZA DELLE DONNE NUTRE IL PIANETA DAL 19 AL 21 MAGGIO LA FONDAZIONE MONDO DIGITALE PARTECIPA A EXPO 2015 CON 2.600 STUDENTESSE PROVENIENTI DA 8 REGIONI D’ITALIA E 12 PAESI (INGHILTERRA, GRECIA, LETTONIA, TURCHIA, SPAGNA, OLANDA, GIAPPONE, SERBIA, SVIZZERA, VIETNAM, AUSTRIA E GERMANIA). |
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Roma, 19 maggio 2015 - Grazie all’iniziativa Nuvola Rosa, organizzata da Microsoft, Asus, Aviva e Accenture in collaborazione con diversi partner tra cui Fondazione Mondo Digitale, studentesse italiane e straniere parteciperanno a percorsi gratuiti di formazione tecnico-scientifica con l’obiettivo di colmare il divario di genere nella scienza, nella tecnologia e nella ricerca. Nuvola Rosa, che ha anche il supporto di organizzazioni internazionali come l’International Telecommunication Union (Itu), il Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (Unric) e Un Women, si tiene a Milano dal 19 al 21 maggio 2015. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che intraprendere percorsi tecnico-scientifici e acquisire competenze digitali significhi assicurare alle giovani donne un accesso più rapido al mondo del lavoro, garantendo un’equa presenza di genere nell’industria, nell’economia, nella politica e nella vita sociale attiva. Temi su cui la Fondazione Mondo Digitale (Fmd) lavora da tempo, con la convinzione che più donne nel settore Ict determinino anche più crescita e sviluppo per tutti. Sono 41 le scuole italiane che la Fmd ha coinvolto. Si comincia il 19 maggio alle 10.30 al teatro Carcano con la conferenza di apertura “Tecnologia cibo per la mente” a cui segue la visita all’Expo. Il 20 e 21 maggio le studentesse partecipano ai training formativi presso l’Università Bicocca (le studentesse italiane delle scuole secondarie) e presso la Bocconi (le studentesse straniere). Dai big data, cloud, social media, internet security e app fino alla riflessione sulle proprie potenzialità e capacità. Le tipologie di percorso sono tre: Pink Teens, Pink Academics e International Pink. Il direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli, interviene alla conferenza stampa di chiusura “Digital Workforce – Siamo pari, siamo digitali”, in programma il 21 maggio alle 14.30. Dopo tre giorni di immersione nelle materie Stem (science, technology, engineering e mathematics) la manifestazione si chiude con il confronto tra responsabili delle risorse umane e rappresentanti di istituzioni, aziende e mondo non profit con l’obiettivo di fare il quadro su prospettive e sfide del rapporto tra digitale e mondo del lavoro. |
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PRIMO CORSO UNIVERSITARIO SU SICUREZZA E SOCIAL MEDIA. AL VIA VENERDÌ 15 MAGGIO |
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Genova, 19 Maggio 2015 – Ha preso il via venerdì 15 maggio, il primo corso universitario dedicato ai temi dello sviluppo tecnologico e della sicurezza sui social media. Il corso, organizzato dall´Unicef e dall´Università degli studi di Genova, si inserisce nell´anno europeo per lo sviluppo e la cooperazione internazionale ed è dedicato ai rapporti tra sviluppo tecnologico e necessarie garanzie di tutela dei diritti individuali alla sicurezza. Durante gli incontri che si concluderanno il 19 giugno, dalle 14.30 alle 17.30, presso l´aula Spinola del dipartimento di economia in Darsena, verranno analizzati diversi aspetti sui possibili rischi connaturati con determinate attività umane che hanno al centro la collaborazione internazionale. Per accedere al corso, aperto a tutti gli studenti e a coloro che vogliono approfondire il tema, ci si può iscrivere presso la sede del comitato Unicef di Genova in via Xx Settembre 75r o inviando una mail a: comitato.Genova@unicef.it All´apertura di domani alle 14.30 è prevista la partecipazione, tra gli altri, di Angelo Gasparre, coordinatore del corso, Luca Beltrametti, direttore del dipartimento Economia, Giacomo Guerrera, presidente del Comitato Unicef Italia. |
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DUE DOTTORATI DI RICERCA FINANZIATI DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IN “PUBLIC MANAGEMENT & GOVERNANCE” PER RAFFORZARE L’UFFICIO LEGISLATIVO. |
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Potenza, 19 maggio 2015 - Sul sito internet dell’Università Tor Vergata di Roma (http://dottorati.Uniroma2.it/) è stato pubblicato il bando per l’attivazione di 16 dottorati di ricerca in economia aziendale. Due di questi, rivolti a laureati o laureandi (che conseguono il titolo entro il 31 ottobre 2015), che si sono interessati nei loro studi di “Public Management & Governance”, si avvalgono del sostegno finanziario del Consiglio regionale della Basilicata. I vincitori svolgeranno i loro progetti di ricerca in raccordo con l’Ufficio legislativo dell’Assemblea, che indicherà ai dottorandi le tematiche oggetto degli approfondimenti scientifici previsti. Negli uffici regionali si svolgerà una parte del percorso formativo. Le domande di concorso vanno presentate entro il 3 giugno 2015. L’università Tor Vergata ha risposto ad un avviso pubblico indetto a suo tempo dal Consiglio regionale nell’ambito di un progetto di riorganizzazione e di rafforzamento dell’Ufficio legislativo, studi e documentazione dell’Ente. Altri tasselli del progetto, varato dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, riguardano l’attivazione di tirocini formativi e di un accordo con l’Issirfa (l’istituto di studi sui sistemi regionali del Cnr, che supporta il Consiglio regionale anche per la stesura del nuovo Statuto) per la redazione di testi unici su temi rilevanti per la programmazione e l’attività legislativa del Consiglio regionale. Previsto anche in questo caso un bando per l’attivazione di un assegno di ricerca, che scade il 25 maggio 2015 ( http://bandi.Miur.it/bandi.php/public/fellowship/id_fellow/103045 ). Attraverso due specifici bandi sono stati inoltre reclutati tre tirocinanti laureandi in materie giuridiche (al primo, che ha iniziato il tirocinio una settimana fa, si uniranno nelle prossime settimane altri due studenti) ai quali si aggiungeranno quarantacinque laureati, che fra il mese di giugno del 2015 e il mese di gennaio del 2017 (il calendario sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito web dell’ente) svolgeranno, a turno, tirocini di quattro mesi. |
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OMOFOBIA: FVG, INSEGNANTI FONDAMENTALI PER PREVENIRE FENOMENO |
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Udine, 19 maggio 2015 - "Il ruolo degli insegnanti è centrale per combattere il fenomeno del bullismo omofobico e tanto più sono percepiti come agenti attivi, minori risultano gli atti di bullismo. Così come sono importanti i dati raccolti nell´ambito della ricerca che potranno essere un utile strumento per programmare, a livello regionale, idonee azioni preventive in materia di istruzione e di orientamento scolastico, con un impatto diretto in termini di contrasto e prevenzione della dispersione scolastica". Lo ha riferito l´assessore regionale alle Politiche giovanili, Loredana Panariti, intervenuta oggi alla presentazione dei principali risultati del Progetto regionale di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo omofobico, promosso dalla direzione regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Pari Opportunità, Politiche giovanili, Ricerca e Università con la collaborazione dell´Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia, del dipartimento di Scienze della Vita dell´Università degli Studi di Trieste e delle associazioni di volontariato Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, Arcigay Nuovi Passi di Udine e Pordenone e Arcilesbica Udine. Si tratta di un progetto che ha rilevato l´esistenza del fenomeno del bullismo omofobico in Friuli Venezia Giulia attraverso un´indagine scientifica sul campo e si è orientato a diffondere valori e pratiche educative per prevenire, contrastare e ridurre il pregiudizio sociale verso le persone omosessuali, ad educare gli studenti alla cultura dell´inclusione e dell´accoglienza attraverso interventi formativi, oltre che a sensibilizzare il personale scolastico e gli operatori socio-educativi sui temi dell´omofobia, del bullismo omofobico, della discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere attraverso interventi di formazione e aggiornamento. "Domani - ha sottolineato Panariti - è la giornata mondiale contro l´omofobia e oggi noi diamo conto di alcune prime riflessioni grazie al progetto che ha raccolto l´interesse e la collaborazione di una partnership qualificata e che ha visto cooperare alcuni enti pubblici quali l´Amministrazione regionale, l´Ufficio scolastico regionale e il Dipartimento di Scienze della vita dell´Università degli studi di Trieste con alcune associazioni di volontariato che avevano maturato delle esperienze pregresse sul tema". L´obiettivo generale è stato quello di supportare la scuola e le famiglie nell´affrontare le richieste di aiuto degli adolescenti a fronte di fenomeni di bullismo omofobico e, nel contempo, di acquisire alcuni elementi conoscitivi sul fenomeno del bullismo omofobico in regione. Panariti ha sostenuto, inoltre, come "la dispersione scolastica può essere anche correlata con episodi di bullismo omofobico, che possono provocare cali di motivazione e isolamento sociale. Nei confronti di tali situazioni, la scuola e la famiglia ricoprono un ruolo importante nella trasmissione di valori educativi improntati all´accettazione e all´inclusione, che possono portare a una sensibile riduzione della frequenza di tali comportamenti. È quindi fondamentale, in un´ottica di prevenzione, supportare le famiglie e la scuola con adeguati elementi conoscitivi e strumenti educativi". La presentazione ha dato conto anche di alcuni numeri evidenziando come, nel corso dell´anno 2014, sono stati realizzati, in 46 classi di 14 scuole secondarie di primo e secondo grado della regione, moduli formativi della durata di quattro ore, rivolti agli studenti per sensibilizzarli e condividere nel gruppo classe il tema dell´omofobia nelle sue diverse dimensioni. L´azione nelle classi è stata affiancata da un percorso formativo rivolto al personale della scuola e agli operatori di orientamento, che ha visto la realizzazione di quattro percorsi formativi di 12 ore ciascuno. Il percorso formativo ha permesso agli insegnanti ed agli operatori di acquisire conoscenze e competenze specifiche per la costruzione di contesti di vita inclusivi e non discriminanti. Il progetto ha previsto la realizzazione di un´indagine sul campo, ideata e realizzata dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita dell´Università di Trieste che ha coinvolto un campione di 2138 studenti delle scuole secondarie ed enti professionali del Friuli Venezia Giulia, bilanciato per rappresentatività territoriale e per distribuzione di genere. L´indagine ha permesso di misurare, attraverso domande strutturate, la diffusione e l´intensità degli atteggiamenti (positivi o negativi) e della stereotipizzazione delle persone omosessuali, sia nei ragazzi stessi che negli insegnanti, e la frequenza con cui i ragazzi hanno assistito, subito o inflitto atti di bullismo omofobico, di natura verbale o fisica. Dai risultati emerge che il fenomeno maggiormente diffuso nelle scuole del Fvg è l´utilizzo, di termini denigratori rivolti in generale alle persone omosessuali (circa il 40% degli intervistati sostiene di aver assistito "spesso" o "sempre", a fenomeni di questo tipo). Le offese sono generalmente meno dirette alle persone omosessuali di sesso femminile rispetto a quelle di sesso maschile. Inoltre l´11% dei partecipanti dichiara di aver messo in atto comportamenti di bullismo omofobico (verbali e/o discriminatori) nei confronti di un ragazzo gay o ritenuto tale , mentre il 4.17% dichiara di aver messo in atto comportamenti di bullismo omofobico nei confronti di una ragazza lesbica o ritenuta tale. Le persone che riportano di essere state vittime di aggressioni omofobe di tipo verbale sono 578 (26.8% dei partecipanti) mentre 74 (3.5% dei partecipanti) dichiarano di essere state vittime di aggressioni comportamentali. Si tratta di dati, ha rilevato Panariti, che fanno riflettere e mostrano come il fenomeno del bullismo omofobico, nelle sue varie forme, sia presente anche nelle nostre scuole. Per questo motivo è importante proseguire nel percorso di prevenzione e di contrasto e, nello stesso tempo, approfondire la ricerca. Un dato importante che la ricerca mette in luce è il ruolo cruciale rivestito dalla percezione che i ragazzi hanno delle reazioni degli insegnanti a comportamenti di bullismo omofobico: più i partecipanti percepiscono gli insegnanti come agenti attivi, che non ignorano gli atti di bullismo omofobico, ma che lo contrastano con iniziative inclusive, meno frequenti risultano gli atti di bullismo. "La scuola - ha concluso Panariti - è importante perché permette di distinguere fra l´opinione e il pregiudizio e permette di lavorare sul vocabolario per cambiare le proprie parole e fare in modo che non vengano più utilizzati né vocaboli né atti offensivi verso gli omosessuali e verso le persone presunte tali". |
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MATERA, SUMMER SCHOOL UNIBAS DAL 18-22 MAGGIO 2015 |
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Matera, 19 maggio 2015 - A Matera da lunedì, fino a venerdì 22 maggio, la Summer School su “Sustainable orchard management - soil fertility and water use efficiency” organizzata dal Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni culturali (Dicem) dell’Università degli studi di Basilicata, in collaborazione con la Soi e promosso dalla Regione Basilicata nell’ambito dei progetti Iquasopo e Otirol (Psr Basilicata 2007-2013). Tratterà i temi degli effetti benefici sull’ambiente ottenuti con l’applicazione delle pratiche sostenibili di gestione come possibile rimedio ai cambiamenti climatici; e delle valutazioni dell’impronta idrica e del carbonio a livello aziendale per individuare le tecniche migliori per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il programma prevede lezioni frontali articolate in tre sessioni (“Relazioni idriche delle piante”, “Fertilità dei suoli”, “Strumenti per l’analisi dell’impronta idrica e del carbonio”), laboratori multimediali per l’utilizzo di software e modelli sul ciclo dell’acqua e del carbonio in agro ecosistemi, escursioni in siti sperimentali della Basilicata, e una tavola rotonda sulle politiche europee e i finanziamenti per tematiche ambientali, quali acqua e sostenibilità. I relatori provengono da Università e centri di ricerca italiani ed internazionali. Il corso di 30 partecipanti è rivolto a studenti, laureati, dottorandi, ricercatori, tecnici del settore. La lingua ufficiale del corso sarà l’inglese. Verranno rilasciati crediti (Cfp) ai partecipanti iscritti all’Ordine degli Agronomi. Le attività si svolgeranno nella sede Unibas in Via A. M. Di Francia. |
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UN PERCORSO DI FORMAZIONE DEDICATO AI FUTURI MANAGER DELLA CREATIVITÀ E DELL’INNOVAZIONE |
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Roma, 19 maggio 2015 - Un percorso dedicato ai futuri manager della creatività e dell’innovazione: 36 ragazze e i ragazzi, 24 donne e 12 uomini con un´età media di 24 anni, avranno l’opportunità di seguire gratuitamente il corso per manager dell´arte e della creatività organizzato da Micart. La Regione valorizza i giovani talenti. Dopo aver recuperato le risorse europee che stavano tornando a Bruxelles la Regione le utilizza per formare dei manager dell´impresa creativa e delle arti contemporanee Insieme a Sky, alla fondazione Maxxi e all’università di Tor Vergata. Il percorso formativo prevede 300 ore di lezione in aula finanziate dal fondo sociale europeo 2007-2013 attraverso un bando della Regione e si fonda su un metodo innovativo per il trasferimento delle conoscenze: attraverso una commistione tra la teoria e la pratica. Ai 36 studenti verranno forniti gli strumenti per comunicare l´arte attraverso tutti i media, mettendo in relazione le varie forme ed espressioni di arte moderna con quelle della comunicazione audiovisiva ed evidenziando le varie contaminazioni. “Noi siamo il Paese più bello del mondo, con musei, creatività, arte contemporanea e del passato, industria dell´audiovisivo: è importante avere un management in grado di governare questa ricchezza- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: vogliamo quindi offrire questa opportunità a ragazze e ragazzi: è un altro bell´esempio di come l´Europa, utilizzata bene, aiuta a crescere" |
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MILANO RISTORAZIONE: LE ‘BUONE PRATICHE’ NELLE SCELTE ALIMENTARI PORTANO EFFETTI POSITIVI ANCHE SUL BILANCIO APPROVATO IL BILANCIO 2014 DELL’AZIENDA CHE OGNI GIORNO SERVE 80 MILA PASTI NELLE MENSE SCOLASTICHE |
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Milano, 19 maggio 2015 – “In questi anni la qualità del servizio offerto ai bambini milanesi nelle mense scolastiche è migliorata anche grazie a un´oculata politica degli acquisti che ha garantito sempre più prodotti italiani di provenienza certificata cercando sempre di privilegiare quelli biologici, Dop, Igp, locali e a filiera corta. Gli acquisti si sono razionalizzati, anche per evitare sprechi, introducendo nuovi fornitori e consolidando l’acquisto secondo il principio del ‘miglior prodotto al giusto prezzo’. È evidente che le ‘buone pratiche’ alimentari e di gestione hanno avuto una ricaduta positiva e innovativa anche sul bilancio della partecipata del Comune”. Così l’assessore all’Educazione Francesco Cappelli commenta il bilancio 2014 di Milano Ristorazione approvato ieri. |
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FVG: SERRACCHIANI, CONSEGNATO DEFIBRILLATORE A SCUOLA MOSAICO |
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Spilimbergo, 19 maggio 2015 - Consulenza Servizi, società di Spilimbergo che da oltre 20 anni si occupa di sicurezza, ambiente e igiene nei luoghi di lavoro, ha omaggiato alla Scuola mosaicisti del Friuli Venezia Giulia un defibrillatore per il primo soccorso. Alla cerimonia di consegna, svoltasi oggi presso il laboratorio dell´azienda, è intervenuta la presidente della Regione, Debora Serracchiani, insieme all´amministratore unico della Scuola, Alido Gerussi. "È un segnale importante - ha sottolineato Serracchiani - che una realtà virtuosa ed attenta come quella di Consulenza Servizi scelga di fornire un defibrillatore ad un´eccellenza del territorio dove, giornalmente, sono presenti molti studenti e tantissimi visitatori". "Il defibrillatore, e il suo utilizzo consapevole a seguito di adeguata formazione - ha aggiunto - può salvare una vita in attesa che arrivi l´ambulanza. Ecco perché - ha concluso Serracchiani - è una realtà da diffondere in maniera capillare". Da Consulenza Servizi, ha spiegato uno dei titolari, Antonio Zavagno, transitano annualmente dai mille ai duemila lavoratori da formare in funzione della necessaria abilitazione e certificazione rispetto a determinate quanto specifiche mansioni. |
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UE : SCAMBIO DI EMISSIONI: I DATI DEL 2014 MOSTRANO UNA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI |
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Bruxelles, 19 maggio 2015 - Dal registro dell´Unione emerge che l´anno scorso le emissioni di gas serra provenienti da impianti che aderiscono al sistema di scambio delle quote di emissione dell´Unione europea (sistema Ets dell´Ue) sono diminuite di circa il 4,5%. Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l´Azione per il clima e l´energia, ha dichiarato: "Le emissioni continuano a diminuire nonostante le nostre economie abbiano ripreso a crescere. Questo dimostra ancora una volta che la crescita economica e la protezione del clima sono compatibili. Ciò rappresenta un segnale forte in vista del nuovo accordo globale sul clima che dovrà essere concordato a Parigi il prossimo dicembre: i mercati del carbonio consentono di ridurre le emissioni in condizioni economicamente vantaggiose. Al tempo stesso, la recessione continua ad avere un impatto duraturo sul nostro mercato del carbonio. Accolgo dunque molto favorevolmente l´ambizioso accordo politico sulla riserva stabilizzatrice del mercato approvato recentemente dal Parlamento e dal Consiglio." Riduzione delle emissioni nel 2014 Il sistema Ets dell´Ue riguarda oltre 11 000 centrali e impianti di produzione nei 28 Stati membri dell´Ue, in Islanda, in Norvegia e in Liechtenstein; vi rientrano anche le emissioni prodotte dalle compagnie aeree che collegano aeroporti europei. Nel 2014 le emissioni verificate di gas serra provenienti da impianti fissi ammontavano a 1 812 milioni di tonnellate di Co2 equivalente. Queste emissioni erano inferiori al livello del 2013 di circa il 4,5%[1]. Il back-loading ("congelamento delle quote") stabilizza l´eccedenza - L´eccedenza cumulativa delle quote di emissioni è stata leggermente ridotta da circa 2,1 miliardi a più o meno 2,07 miliardi per l´anno di adempimento 2014. Nello stesso anno, i volumi di vendita all´asta delle quote sono stati ridotti di 400 milioni grazie all´applicazione della misura di congelamento delle quote ("back-loading")[2], che rinvia la messa all´asta delle stesse. Il dato sull´eccedenza cumulativa del 2014 tiene conto di una serie di fattori: la conversione di crediti internazionali in quote, la vendita di quote della fase 3 che ha generato fondi da destinare al programma Ner300 e sostiene così le tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, le quote assegnate per il 2014 e la messa all´asta delle quote della fase 3 nel 2014 (incluse le quote del trasporto aereo). Diffuso rispetto delle norme - Ancora una volta, le imprese hanno in larghissima misura rispettato le norme del sistema Ets dell´Ue. Infatti, meno dell´1% degli impianti che hanno dichiarato le emissioni rilasciate nel 2014 non ha restituito le quote corrispettive entro il termine prestabilito del 30 aprile 2015. Si tratta per lo più di piccoli impianti che nell´insieme rappresentano meno dello 0,5% delle emissioni rientranti nel sistema. Un piccolo numero di impianti − responsabili di meno dello 0,2% delle emissioni dell´anno precedente − non hanno dichiarato le emissioni prodotte nel 2014 entro il 30 aprile 2015 in base ai dati del registro. Le compagnie aeree dichiarano le loro emissioni del 2013 e del 2014 - Secondo la direttiva sul sistema Ets dell´Ue, per il periodo 2013-2016 tutti gli operatori aerei commerciali e non commerciali con emissioni significative[3] sono responsabili delle emissioni prodotte dai propri voli all´interno dello Spazio economico europeo (See)[4]. Le compagnie aeree che avevano esercitato attività intraeuropee contemplate dalla direttiva nel corso del 2013 e 2014 erano tenute a dichiarare le emissioni per entrambi gli anni e a restituire le quote corrispondenti entro il 30 aprile 2015. Le emissioni verificate di Co2 prodotte dalle attività di trasporto aereo effettuate tra aeroporti situati nel See ammontavano a 54,9 milioni di tonnellate di Co2 nel 2014, con un aumento del 2,8% rispetto ai 53,4 milioni di tonnellate di Co2 prodotti nel 2013. Il livello di adempimento delle norme del sistema Ets dell´Ue è elevato: gli operatori aerei responsabili del 99% delle emissioni del trasporto aereo regolamentate dal sistema risultano conformi. Tali dati includono oltre 100 operatori aerei commerciali con base esterna all´Ue che operano voli all´interno del See. Scambio di crediti internazionali - Il numero totale di crediti internazionali scambiati con quote, da quando è diventato operativo il meccanismo nel marzo 2014, ammonta a 388,44 milioni. Di questo numero, 195,91 milioni costituivano riduzioni certificate delle emissioni (Cer) e 192,53 milioni erano unità di riduzione delle emissioni (Eru). Le Cer e le Eru scambiate provenivano da progetti realizzati in un numero limitato di paesi, con quasi il 77% delle Cer provenienti dalla Cina e quasi il 77% delle Eru scambiate provenienti da progetti realizzati in Ucraina. A partire dal 31 marzo 2015, i crediti rilasciati per riduzioni di emissioni realizzate durante il primo periodo di impegno del protocollo di Kyoto (i cosiddetti "crediti Cp1") non possono più essere scambiati nell´ambito del sistema Ets dell´Ue. L´importo totale di "crediti Cp1" scambiati fino al 31 marzo 2015 era di 386,06 milioni. Per i dati completi, compresi il numero e il tipo di crediti scambiati fino al 30 aprile 2015, per paese d´origine, progetto e periodo di impegno[5], si veda l´allegato. Contesto - In base al sistema Ets dell´Ue, gli impianti devono comunicare ai registri degli Stati membri i rispettivi dati annuali sulle emissioni verificate. I dati del 2014 sono stati pubblicati nel catalogo delle operazioni dell´Unione europea (Eutl) il 1° aprile scorso. Dal 4 maggio 2015 sono visibili nel catalogo anche i dati sullo stato di adempimento, accompagnati da informazioni che specificano se gli impianti hanno rispettato o meno l´obbligo di restituire un quantitativo di quote pari alle emissioni verificate dell´anno precedente. Il terzo periodo di scambio del sistema Ets dell´Ue ha avuto inizio il 1° gennaio 2013 e durerà otto anni, fino al 31 dicembre 2020. La riforma del sistema è stata realizzata mediante una serie di norme che, adottate il 23 aprile 2009 nel quadro del pacchetto Clima ed energia, lo modificano fino al 2020 e oltre (cfr. (Ip/09/628). Nel maggio 2015, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico per stabilire una riserva stabilizzatrice del mercato nel 2018 al fine di risolvere il problema dell´accumulo delle eccedenze di quote di emissione e migliorare la resilienza del sistema Ets dell´Ue agli shock regolandola fornitura di quote da mettere all´asta (cfr. Ip/14/54). |
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CONFERENZA SUL LIDO DI BRESSANONE E LA SUA BIODIVERSITÀ 21 MAGGIO |
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Bolzano, 19 maggio 2015 - Lo specchio d´acqua noto come "lido di Bressanone", alimentato dalle falde dell´Isarco, ospita diverse interessanti specie di uccelli, di anfibi e di piccoli mammiferi. Giovedì 21 maggio, alle ore 21, sulla terrazza al Lido, in via Laghetto 17 a Bressanone, organizzata dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, vi sarà una serata dedicata alla biodiversità di quel particolare habitat. La zona nota a Bressanone con il nome di "lido", oggi circondata da aree urbane, consiste in uno specchio d´acqua che offre rifugio a interessanti specie di uccelli quali l´alcione e il tarabusino, a diversi anfibi e addirittura a rarità come il gambero di fiume e la cozza d´acqua dolce. Il lido è un residuo dell´alveo dell´Isarco, che fu quasi completamente eliminato con opere di reinterro in occasione della deviazione del percorso del fiume effettuata tra il 1883 e il 1889. Prima di quella data, infatti, a sud di Bressanone l´Isarco arrivava fino al lato occidentale della valle. Poi sorse appunto il "lido", pensato all´epoca come laghetto per i pesci e per il bagno libero. Il particolare habitat e la biodiversità di questo laghetto, alimentato dalle falde dell´Isarco, sono al centro dell´incontro dal titolo "Il lido di Bressanone - un´isola verde nello spazio urbano", che si terrà proprio al lido (sulla terrazza) giovedì 21 maggio 2015 alle ore 21. Li illustreranno il biologo Andreas Declara e il fotografo naturalista Johannes Wassermann. Prima della conferenza, alle ore 20, sarà anche possibile osservare le particolari specie di quest´area insieme con Andreas Declara, che guiderà gli interessati al laghetto e nel circostante parco. Originario di Bressanone, Andreas Declara è biologo e studia in particolar modo gli anfibi, i gamberi di fiume, i serpenti locali, la limnologia e l´idrobotanica ed insegna biologia. Johannes Wassermann, restauratore di mobili e fotografo naturalista, è un appassionato osservatore della natura e profondo conoscitore dell´ecosistema del "lido di Bressanone". La serata è organizzata dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige in collaborazione con il Comune di Bressanone e rientra nel ciclo Onnatour, serie di conferenze, azioni didattiche ed escursioni proposte dal museo a partire dal 2014 in giro per l´Alto Adige (e non solo). L´obiettivo è di permettere a tutti coloro che si interessano di temi naturalistici di prendere parte alle iniziative del museo anche fuori Bolzano. |
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BOLZANO: GEOLOGIA NELLE DOLOMITI: FONDAZIONE UNESCO PREMIA I MIGLIORI PROGETTI |
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Bolzano, 19 maggio 2015 - La Fondazione Dolomiti Unesco ha premiato il 18 maggio a Bolzano i vincitori di due bandi sulla geologia: il concorso scientifico "Premio di tesi di dottorato Lorenz Keim" e il concorso di idee "La geologia delle Dolomiti - Studio e progettazione di un modello geologico del territorio dolomitico" per il progetto di divulgazione innovativa dell´unicità geologica delle Dolomiti. La Fondazione Dolomiti Unesco ha presentato i progetti che si sono aggiudicati il primo premio del Concorso Scientifico - "Premio di tesi di dottorato Lorenz Keim" e del Concorso di Idee "La geologia delle Dolomiti - Studio e progettazione di un modello geologico del territorio dolomitico". I due bandi erano stati pubblicati un anno fa nell´ambito dei lavori della Rete del patrimonio geologico della Fondazione Dolomiti Unesco. "Lo scopo dei due premi è valorizzare progetti che mettano in risalto e promuovano il valore geologico-geomorfologico dell´intero territorio dolomitico, aumentandone la conoscenza.", ha detto l´assessore provinciale Richard Theiner, presidente di turno della Fondazione nel corso della premiazione a Palazzo Widmann, presenti anche il direttore dell´Ufficio provinciale geologia Volkmar Mair e la segretaria generale della Fondazione Marcella Morandini,. Ai concorsi hanno partecipato professionisti, imprese e studenti, singolarmente o in gruppi di lavoro, di età e provenienza geografica anche molto diverse. Il premio di tesi di dottorato (dotazione di 3mila euro) è dedicato a Lorenz Keim, geologo della Provincia di Bolzano che con i suoi lavori scientifici aveva contribuito in maniera significativa alla candidatura delle Dolomiti a Patrimonio mondiale Unesco e che è scomparso prematuramente nel febbraio 2012. Tra i ricercatori che abbiano conseguito il dottorato di ricerca con una tesi di ricerca in ambito geologico sul territorio delle Dolomiti, il premio è stato attribuito a Jacopo Dal Corso con la tesi "The Middle - Late Triassic ∂13Cplant Trend And The Carnian Pluvial Event C-isotope Signature". Laureato all´Università di Padova nel 2007 in geologia e geologia tecnica, nella sua ricerca ha analizzato gli effetti delle emissioni di Co2 sul clima alla luce delle tracce nell´area dolomitica risalenti a 230 milioni di anni fa. Il secondo riconoscimento riguarda invece il concorso di idee "La geologia delle Dolomiti" e premia il miglior progetto, in termini di originalità ed efficacia comunicativa, per la realizzazione di un modello geologico dolomitico con una funzione divulgativa, in grado di valorizzare l´unicità del territorio delle Dolomiti dal punto di vista geologico. Due i team vincitori a pari merito (2.500 euro ciascuno): quello di Carla Bortolotti, Riccardo Giacomelli, Elena Magno (Alpstudio di Caldonazzo, un team multidisciplinare di professionisti under 30) con il progetto "Taste the Dolomites - la geologia a portata di tutti" che tratta di architettura, paesaggio e geologia nell´intento di rendere accessibili a tutti i valori geologico-paesaggistici delle Dolomiti, e il team di Maddalena Aliprandi, Manuela Dasser, Alice Dellantonio con i "Piccoli Manuali delle Dolomiti": laureate in Design e Arte alla Libera Università di Bolzano, il loro progetto è dedicato ai bambini della scuola primaria e si sviluppa in due manuali, il primo dedicato all´origine geologica delle Dolomiti e il secondo alle peculiarità dei nove Sistemi appartenenti al Bene Dolomiti Unesco. |
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IL 20 21 22 MAGGIO A FELTRE CONVEGNO MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PRATI ALPINI |
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Venezia, 19 maggio 2015 - Nei giorni 20, 21 e 22 Maggio si svolgerà a Feltre (Bl), presso la sede dell’Unione Montana Feltrina, il workshop europeo dal titolo “Alpine grassland monitoring and assessment” - Il monitoraggio e la valutazione dei prati alpini - organizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con l’European Center for Nature Conservation (Ecnc), l’organizzazione non governativa che supporta la Commissione Europea – Dg Ambiente e l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea) nello svolgimento di attività inerenti il monitoraggio, la gestione e la conservazione dei siti Natura 2000. Il workshop rientra tra gli eventi satelliti della “Green Week”, organizzata a Bruxelles dal 3 al 5 giugno sul tema della Natura e Biodiversità. Rappresenta un momento importante di confronto e valutazione dell’attività avviata dalla Commissione Europea nel 2013 come parte del Processo Biogeografico Alpino. In questo ambito la Regione Veneto, la Regione Friuli Venezia Giulia e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano hanno costituito un gruppo di lavoro per sviluppare un sistema congiunto di monitoraggio e valutazione degli Habitat prativi. Ad oggi le linee guida non sono adeguate, e altrettanto mancano definizioni esaurienti sul concetto di “stato di conservazione favorevole”. Pertanto, i principali temi che saranno affrontati durante il workshop saranno incentrati sull’analisi degli schemi di monitoraggio degli habitat attualmente usati dai paesi membri, su come interpretare il concetto di “Valore Favorevole di Riferimento” previsto dalla direttiva Habitat, su come valutare gli habitat prativi nel loro insieme. Prenderanno parte all’incontro molti rappresentanti di istituzioni pubbliche, provenienti da diversi stati membri europei, che alterneranno momenti di confronto in aula a momenti di escursione in campo, visitando i prati a narciso della provincia di Belluno. |
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