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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Febbraio 2015
TERRITORIO E NUOVE TECNOLOGIE, CONVEGNO A PADOVA. ZORZATO: DISPONIBILE UN GRANDE PATRIMONIO INFORMATIVO  
 
Venezia, 17 febbraio 2015 - La Regione del Veneto e l´Università di Padova hanno da tempo avviato collaborazioni scientifiche relative alle attività geodetiche, cartografiche e di implementazione dei database geografici, iniziative che hanno prodotto procedure per il monitoraggio e la modellistica del territorio, a supporto della pianificazione territoriale. Queste tematiche sono state al centro del convegno “Il territorio tra scienza e comunicazione. L’evoluzione tecnologica e i nuovi sistemi di rappresentazione” che si è svolto ieri presso l’Archivio Antico del Palazzo del Bo, a Padova. I lavori sono stati aperti dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato e dal prorettore vicario dell’ateneo padovano Francesco Gnesotto. Obiettivo dell’evento, delineare l´evoluzione dei sistemi che stanno, di fatto, “rivoluzionando” i processi di formazione e diffusione dell´Informazione Geografica. “L’attività della Regione in materia di conoscenza e rappresentazione del territorio, ai fini dei processi di pianificazione paesaggistica, urbanistica ed ambientale – ha sottolineato Zorzato - ha già prodotto un voluminoso e importante patrimonio informativo”. Si è fatto riferimento, tra l’altro, all’attivazione della “Rete Gps del Veneto”, costituita da numerose stazioni permanenti di proprietà di vari enti territoriali ma è stato ricordato anche che l’Aerofototeca regionale on-line mette a disposizione del pubblico circa 81.300 fotogrammi aerei di varie epoche e nel Geoportale dell’Infrastruttura Dati Territoriali regionale sono archiviate e gestite 450 risorse informative di cui 300 di carattere geografico. Cresce anche l’interesse per questi servizi: l’Aerofoteca nel 2014 ha avuto 17.500 accessi all’anno, a cui sono seguiti oltre 66.500 download di immagini, mentre il Geoportale registra mediamente circa 400 accessi al giorno e la “Rete Gps Veneto” ha circa 400 contatti mensili e 700 utenti iscritti. Al convegno è stata portata anche l’esperienza del Cisas dell´Università di Padova, che ha partecipato alla missione spaziale Rosetta progettando i sensori della sonda. Dal convegno è emerso che l’impatto delle nuove tecnologie nonché della modellistica fornita dai dati rilevati dai nuovi sensori, in particolare quelli satellitari, migliorano le performance conoscitive dei processi computerizzati, ma richiedono la crescita della formazione scientifica e professionale dei diversi operatori e attori per legare le nuove tecnologie all’esplicitazione di politiche amministrative.  
   
   
BANDA ULTRA LARGA. VENDOLA: "ULTERIORE PROCESSO MODERNIZZAZIONE PUGLIA"  
 
Bari, 17 febbraio 2015 - “Oggi per noi si compie una parte della sfida. Ne comincia un’altra che è quella dell’accessibilità concreta. Dopo l’infrastruttura cioè, occorre addestrare le imprese, la burocrazia, i cittadini, i giovani ad essere utenti capaci di viaggiare con un vettore così veloce. Questa è una sfida che non vince la regione intesa come ente pubblico, è una sfida che vince la regione intesa come uomini e donne in grado di salire su quel treno veloce e arrivare a destinazione. La destinazione è una vita migliore, più agevole per tutte e per tutti”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in un videomessaggio inviato in occasione della presentazione del programma per la realizzazione, in Puglia, della rete in fibra ottica per il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda digitale europea. Il programma è a cura del Ministero dello sviluppo economico, della Regione Puglia, Infratel e Telecom Italia. Telecom Italia si è aggiudicata il Bando per realizzare, entro l’anno, le infrastrutture di rete passiva in fibra ottica nei 148 comuni della regione Puglia. L´investimento complessivo è di oltre 95 milioni di Euro, di cui 61,7 milioni di finanziamento della Regione Puglia attraverso l’utilizzo di fondi pubblici nazionali e 33,4 milioni a carico di Telecom Italia. Oltre 1,2 milioni le unità immobiliari che saranno abilitate alla fornitura di servizi digitali innovativi con connessioni da 30 a 100 Megabit al secondo per circa 2,7 milioni di abitanti. “Il convegno di quest’oggi – ha continuato Vendola - fa partire un ulteriore processo di modernizzazione della Puglia, particolarmente ardito e importante. Annunciamo infatti la partenza della Banda Ultra Larga, 95 milioni di euro, con un appalto vinto da Telecom. Che ci consentono di essere in linea con l’agenda digitale europea. E’ una grande sfida quella della rete di una nuova generazione in fibra ottica. È la sfida delle telecomunicazioni oggi in un mondo che cambia cosi celermente e che propone a noi pubblica amministrazione il tema delle infrastrutturazioni del territorio, dell’acceso alle reti di telecomunicazioni più evolute e della capacità di agganciare i nuovi obiettivi della velocizzazione della trasmissione delle informazioni”. Per Vendola “l’innovazione in Puglia non è mai stata concepita come una parola magica, come un abracadabra, come una parola sulla quale c’è tanta retorica in Italia e nel mondo”. “Per noi – ha concluso il Presidente – innovazione è capacità di poter riverberare sulla vita quotidiana gli effetti dell’innovazione tecnologica e scientifica, cioè migliorare la qualità della vita. Talvolta la parola innovazione non viene minimamente percepita dalla grande opinione pubblica come un vantaggio. Noi vogliamo invece immergerci in questa sfida ed essere capaci di un racconto, quello che spiega alle persone più semplici che, in questo campo, innovazione significa cambiare in maniera radicale la qualità della vita”.  
   
   
CATASTO DIGITALE, CONVENZIONE CON INFORMATICA ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 17 febbraio 2015 - Digitalizzazione: è diventata questa, negli ultimi anni, la parola chiave quando si parla di catasto e libro fondiario. Per garantire una trasmissione veloce, efficiente, sicura e protetta di tutti i dati, la Giunta provinciale ha dato il via libera ad una convenzione con Informatica Alto Adige per una spesa di poco inferiore ai 400mila euro. Le competenze in materia di catasto e libro fondiario sono passate dalla Regione alla Provincia circa 10 anni fa e nel corso di questa decade si è puntato con forza sulla digitalizzazione degli atti. Un processo lungo, complesso e articolato, che però si è concluso positivamente nei mesi scorsi con il definitivo addio all´epoca dei grandi volumi cartacei e l´ingresso a pieno regime nell´era digitale. "La digitalizzazione del catasto e del libro fondiario - ha commentato l´assessore Christian Tommasini - ha avvicinato l´amministrazione ai cittadini: le ricerche sono più veloci e semplici, e l´iter procedurale viene gestito in maniera decisamente più snella ed efficiente". Ora, però, si tratta di garantire la continuità e la funzionalità del servizio tramite una trasmissione dei dati che sappia rispondere a criteri di velocità, efficienza e sicurezza, e a tale scopo la Giunta provinciale ha approvato nell´ultima seduta la convenzione stipulata con Informatica Alto Adige Spa valida per l´anno 2015. La società si occuperà di fornire alla Ripartizione libro fondiario, catasto fondiario e catasto urbano i servizi di trasmissione dati, con una spesa prevista di poco inferiore ai 400mila euro (per la precisione 392.109 euro). La digitalizzazione di catasto e libro fondiario è stata concretamente avviata in Provincia di Bolzano a metà del 2000, con il passaggio da carta a supporto informatico del primo dei 246 comuni catastali altoatesini. L´opera si è conclusa il 6 ottobre con i comuni catastali di Appiano e Laives e ha portato alla digitalizzazione di 650mila particelle catastali, e di oltre 1.480.000 iscrizioni nel libro fondiario.  
   
   
CONVEGNO SULLA LARGA BANDA A FALERNA IL 23 FEBBRAIO  
 
Catanzaro, 17 febbraio 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio aprirà il convegno sulla Banda Larga che si svolgerà lunedì 23 febbraio prossimo, alle 14.30,a Falerna. I lavori saranno coordinati dal Presidente “Forum Pa” Carlo Mochi Sismondi e la relazione introduttiva sarà del Direttore generale “Infratel” Salvatore Lombardo. Al convegno, che avrà come tema “Lo sviluppo della Calabria viaggia sulla Banda ultra larga: tutti i Comuni saranno connessi entro il 2016”, interverranno Giuseppe Recchi (Presidente Telecom), Alessandra Poggiani (Direttore Agenzia per l’Italia Digitale), Gino Mirocle Crisci (Rettore Università della Calabria), Enza Bruno Bossio (Componente commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati), Ernesto Carbone (Componente commissione Finanze Camera dei Deputati) Le conclusioni del convegno sono affidate al Sottosegretario alle Telecomunicazioni Antonello Giacomelli.  
   
   
CONTAMINATION LAB, ASSESSORE AGLI UNIVERSITARI: CAPITALE UMANO E INNOVAZIONE CARDINI DELLO SVILUPPO IN SARDEGNA, REGIONE AL FIANCO DEI GIOVANI PER LE STARTUP  
 
 Cagliari, 17 Febbraio 2015 - Centoventi studenti coinvolti, 19 idee d´impresa sviluppate, 8 finalisti: all´Università di Cagliari la seconda edizione del Contamination Lab, il luogo di contaminazione tra studenti di discipline diverse che ha l´obiettivo di far nascere idee d´impresa da sottoporre all´attenzione - e al finanziamento - di investitori, chiude con numeri in crescita e conferma la sua impostazione vincente. "Capitale umano e innovazione, ovvero i due cardini dello sviluppo della nostra regione, li ritroviamo qui insieme oggi - dice il vicepresidente della Regione Raffaele Paci - Perché l´Università è il luogo che unisce queste due cose, perché è qui che si sperimentano le contaminazioni che creano l´humus giusto per le idee, i progetti, l´innovazione. Dobbiamo essere capaci di sviluppare idee, andare sul mercato, vendere, fare tutto quello che gli anglosassoni ci rimproverano di non saper fare quando dicono che noi italiani abbiamo tanta creatività ma non sappiamo poi concretizzarla e venderla sul mercato. Noi come Regione stiamo cercando di dare una mano, per esempio con una programmazione efficace dei soldi europei che di solito vengono spesi molto male. Per il 2015 restano 397 milioni di fondi Fesr non spesi da recuperare in corsa - ricorda Paci - con la programmazione unitaria che stiamo lanciando li mettiamo a correre da subito per supportare anche iniziative di questo genere". Durante l´esperienza presso il Contamination Lab, gruppi di studenti provenienti da diversi ambiti disciplinari lavorano insieme a progetti comuni, si organizzano in gruppi acquisendo in questo modo strumenti e capacità progettuali, organizzative e di comunicazioni trasversali. Obiettivo del Clab di Cagliari è quello di sviluppare competenze utili a: integrare conoscenza manageriale e scientifica, sviluppare capacità di problem solving e gestionali, legate soprattutto al lavoro in team, analizzare le opportunità imprenditoriali, acquisire competenze relazionali e utilizzare strumenti innovativi per la presentazione delle idee. Per partecipare al Clab non è richiesta alcuna competenza specifica e, durante il percorso, ogni gruppo sarà affiancato da un mentor esperto in start up innovative. Il team migliore vincerà un viaggio negli Stati Uniti sponsorizzato dall´Ambasciata americana per presentare l´idea progettuale davanti a Venture Capital statunitensi e parteciperà alla finale nazionale di Innovaction Lab. "Questo è un esempio concreto di rivitalizzazione dell´area di Cagliari, di quello che si può fare e di quanto si possa andare lontano - sottolinea l´assessore Paci - Il pubblico, la Regione, sta facendo la sua parte - conclude il vicepresidente - ed essendo l´Università una fucina di idee, con il suo capitale umano, sono certo che tante imprese nasceranno e si consolideranno nei prossimi mesi e nei prossimi anni".  
   
   
L´UNIVERSITÀ DI PAVIA APRE AL TELELAVORO  
 
Pavia, 17 febbraio 2015 - L’università degli Studi di Pavia modernizza la propria organizzazione e avvia la sperimentazione di nuove forme di conciliazione vita-lavoro, ad iniziare dal telelavoro. "Nelle moderne organizzazioni" sottolinea il Delegato del rettore per le risorse umane Prof. Pietro Previtali "occorre incentivare forme di organizzazione che non premino la presenza fisica al lavoro, quanto la performance e l’effettiva contribuzione al raggiungimento degli obiettivi dell’ente. In enti in cui ci sono posizioni, tipicamente amministrative, dove una buona parte dei compiti può essere svolta a domicilio, il telelavoro consente di migliorare notevolmente la qualità della vita lavorativa". Si evita, in questo modo, di sostenere costi e di perdere molte ore a causa di spostamenti a volte considerevoli, e si va incontro ai bisogni personali e familiari tipici delle giovani madri, delle persone con handicap psico-fisico o con familiari non autosufficienti bisognosi di assistenza, difficilmente conciliabili con l’assenze prolungate. L´università di Pavia ha aperto dunque un bando che prevede la possibilità di attivare 7 progetti di telelavoro nelle seguenti aree: redazione di atti giudiziari, memorie, pareri; attività di lavoro editoriale quali editing, lettura, revisione delle bozze di stampa e del layout; verifica e sistemazione delle posizioni Inps del personale non strutturato, autocertificazioni, inserimento dati anagrafici; gestione incarichi di docenza, programmazione del budget della didattica, gestione dei rapporti con i dottorandi e docenti; redazione di elaborati di progettazione tecnica preliminare – definitiva ed esecutiva; produzione di artefatti multimediali per la didattica, supporto all’organizzazione e gestione dei corsi di italiano per stranieri. Il bando scade il 3 marzo ed è reperibile nella sezione bandi e concorsi del sito web dell’ateneo (unipv.Eu). L’auspicio del professor Pietro Previtali è che "la sperimentazione possa consolidarsi nei prossimi anni e diventare una nuova forma organizzativa in grado di trasformare la cultura amministrativa, che a volte tende – nel nostro Paese – a privilegiare il dove si lavora rispetto al come e al quanto si lavora".  
   
   
EDUCA, AD APRILE RITORNA IL FESTIVAL DELL´EDUCAZIONE  
 
Trento, 17 febbraio 2015 - Presentato il Protocollo d´intesa tra Provincia autonoma di Trento, Università degli Studi di Trento e Comune di Rovereto per la realizzazione, in collaborazione con il consorzio Con.solida, del festival dedicato all´educazione. Avviati anche i lavori per la preparazione della prossima edizione che si terrà il 18 e 19 aprile a Rovereto e sarà dedicata ad un tema di grande attualità: "Desiderio e conflitto". Molte le novità in programma, tra le quali la campagna di sensibilizzazione "L´educazione mi sta a cuore". Per Livia Ferrario, dirigente del Dipartimento della Conoscenza, "Educa è un importante momento di confronto e di crescita del movimento educativo del Trentino, in cui si fondono diverse energie che declinano proposte e visioni multiformi tra di loro, ma che convergono tutte nell´obiettivo comune di rafforzare l´educazione dei nostri ragazzi". Per Aronne Armanini, invece, rettore ad interim dell´Università di Trento, "tre sono le ragioni che motivano l´interesse dell´Ateneo per Educa: il fatto che l´Università abbia come sua mission centrale proprio la formazione; la possibilità che Educa ci offre di avvicinare i futuri studenti universitari prima che abbiano l´età per frequentare l´Università; e infine è per noi significativo il coinvolgimento diretto della città di Rovereto, che dà l´opportunità all´ateneo di Trento il crisma di Università diffusa sul territorio". Andrea Miorandi, sindaco di Rovereto, ha affermato che "il ritorno di Educa è una bella notizia, anche e soprattutto per la città della Quercia, che ha una vocazione particolare per la formazione grazie al Dipartimento di psicologia e di scienze cognitive e all´Iprase che ha sede nella nostra città. Ed è importante che Educa si sia salvata dai tagli imposti dalla spending review, e anche questa è una bella notizia". Alla presentazione di Educa era anche presente anche Michele Tait, direttore di Consolida, il consorzio al quale - con il protocollo presentato oggi - è stata affidata l´organizzazione di Educa: È per me motivo di orgoglio che Provincia, Comune di Rovereto e Università si siano messe assieme per affrontare un tema così centrale quale quello dell´educazione attraverso una riflessione sui desideri e sui conflitti". E proprio di desideri e conflitti ha parlato Roberto Ceccato, dirigente provinciale del Servizio Infanzia e istruzione di primo grado: "È importante che ad Educa ci siano linguaggi e atteggiamenti culturali diversi: essi arricchiscono Educa dandole la possibilità di dialogare con tutti". E poi c´è il tema per questa sesta edizione, perché, ha continuato Ceccato, "solo l´educazione è capace di esaudire i nostri desideri e di gestire guidandoli i conflitti e i momenti di incontro". Infine Paola Pedergnana, coordinatrice organizzativa di Educa, ha sottolineato le due novità: "Abbiamo fissato un numero massimo di proposte da inserire in programma, pòroposte cfhe il Comitato0 promotore sceglierà fra tutte quelle che arriveranno entro il prossimo 5 marzo, mentre per lanciare Educa 2015 allestiremo una grande campagna di sensibilizzazione che avrà per titolo L´educazione mi sta a cuore". Educa, i contenuti All´aumento della complessità e delle fragilità, il Trentino risponde con un progetto culturale di ampio respiro sull´educazione. Nonostante le risorse in calo, la Provincia autonoma di Trento, l´Università degli Studi di Trento e il Comune di Rovereto hanno rinnovato per altri cinque anni il Protocollo d´intesa che li impegna a realizzare, con la collaborazione del consorzio Con.solida, Educa, il festival dell´educazione. La convinzione infatti è che l´educazione sia strategica per la crescita umana, sociale e relazionale, ma anche leva per uno sviluppo economico e un aumento della competitività del territorio. L´obiettivo della manifestazione è di attirare l´attenzione collettiva sull´educazione, diffondere la consapevolezza della sua centralità, favorire lo scambio di saperi ed esperienze attraverso linguaggi diversificati e con un approccio divulgativo. È dunque confermato l´obiettivo che il progetto ha avuto fin dalle sue origini, ma non mancano le novità nate dall´ascolto delle opinioni dei partecipanti alle varie edizioni e delle altre organizzazioni che hanno nel tempo contribuito alla manifestazione; novità finalizzate soprattutto a promuovere la partecipazione e che esplicheranno i loro effetti in particolare a partire dal prossimo anno. La continuità nel cambiamento è simboleggiata dalla rivisitazione del logo, un´evoluzione "a cuore" del precedente che segna così una nuova fase. La sesta edizione: il tema Due giorni dedicati a "Desiderio e Conflitto", come elementi che attraversano la vita di tutti, ne colorano le emozioni e ne determinano il modo di essere. Oggi le agende mediatiche e politiche sembrano però mostrare un desiderio solo come vuota ricerca del nuovo o appagamento immediato di piccoli capricci, e il conflitto come mancanza di sintonia con se stessi, segno di chiusura all’altro e di uno sgretolamento della comunità. Secondo il Comitato promotore di Educa è invece possibile, in una prospettiva educativa, riconoscere e costruire nelle relazioni un desiderio come pulsione verso il futuro e verso l´altro; una chiave per comprendere e condividere; un veicolo per l’autonomia con valenza generativa. Mentre il conflitto può essere partenza per nuovi percorsi di ricerca e di maturazione, nuove forme di convivenza, nuovo sapere. Scrive il Comitato: "la dialettica dei sentimenti e delle emozioni muove il mondo, sta a ciascuno di noi educare e educarci perché la direzione di questo moto dia espressione piena alle nostre potenzialità e ai nostri talenti. Passione e coscienza guidano le nostre azioni, creano uno spazio condiviso e una comunità in cui il legame con gli altri diventa motore propulsivo per immaginare un futuro - individuale e collettivo - significativo e pieno, per il quale vale la pena impegnarsi e agire. Il desiderio prefigura scenari da raggiungere e richiede realismo e consapevolezza; il conflitto è momento di transizione e di sviluppo talvolta inevitabile, di cui si accetta la responsabilità in funzione del proprio ruolo, verso nuovi equilibri. Occorre capire i conflitti, analizzarne le cause e prevederne gli effetti, gestirli con competenza. Occorre educazione! La relazione educativa (nella famiglia, nella scuola, nelle associazioni, nei gruppi piccoli e grandi) si nutre di desiderio e lo genera, affronta i conflitti e ricerca soluzioni realistiche e raggiungibili, che a loro volta generano desiderio. Partecipazione e confronto; dialogo tra generazioni; consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti; attenzione all’altro, all’ambiente e al mondo, sono tutti aspetti costitutivi del processo educativo, della capacità di apprezzare la bellezza e l’armonia, di creare solidarietà e convivenza, di costruire assieme il futuro. Il desiderio e il conflitto muovono il mondo, l’educazione dà loro un significato e una direzione”. Le novità L´impegno assunto con il Protocollo d´intesa su Educa diventa subito concreto: è partita infatti la preparazione della prossima edizione che si terrà a Rovereto il 18 e 19 aprile che farà proprie le indicazioni raccolte in questi anni dai partecipanti (20 mila presenze) e dalle centinaia di organizzazioni che nel tempo hanno contribuito alla realizzazione del programma. Innanzitutto cambia il periodo che sarà aprile e non più l´ultimo fine settimana di settembre; questo per facilitare le scuole consentendo loro sia di programmare più agevolmente la partecipazione all´evento, sia di elaborare contributi da portare all´interno del festival. Partendo dall´idea che l´educazione è responsabilità di tutti, si continuerà, e in modo ancora più forte, a puntare sulla multidisciplinarietà degli ospiti e sulla pluralità dei linguaggi, valorizzando in particolare quelli artistici e culturali. Continuerà l´impegno delle organizzazioni promotrici a mantenere alte la qualità e l´intensità delle proposte, che saranno però contenute nella quantità: due giorni (il sabato e la domenica) con un numero minore di appuntamenti rispetto agli anni scorsi per evitare l´effetto disorientante o eccessivamente specialistico. La campagna di sensibilizzazione "L´educazione mi sta a cuore" è la campagna di partecipazione e sensibilizzazione lanciata da Educa che culminerà il 18 aprile. Tutti invitati - da soli o insieme alla famiglia, agli amici, a scuola o al lavoro, o in qualsiasi altro gruppo anche virtuale della propria quotidianità - ad indossare, esporre, pubblicare un cuore (quello proposto dalla campagna stessa, ma anche ideato in modo creativo) per dire con entusiasmo che l´educazione riguarda tutti ed è passione per il futuro. La campagna si può seguire sulla pagina Facebook di Educa. La call alle organizzazioni Fin dalle origini, la partecipazione collettiva non è stata solo un obiettivo di Educa ma anche un metodo. Anche quest´anno (pur se i tempi sono molto ristretti) e ancor di più nelle prossime edizioni, le scuole e le organizzazioni della società civile, le istituzioni e i centri di ricerca e studio, sono invitati a contribuire alla costruzione del programma segnalando e proponendo esperienze, testimonianze, laboratori caratterizzati da originalità e innovazione e alimentando così uno scambio che fa crescere insieme. Le proposte selezionate dal Comitato promotore consentiranno di trattare il tema in modo ancora più plurale e con approcci e sguardi diversificati. La scheda per partecipare è scaricabile dal sito www.Educaonline.it.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO: LA GIUNTA DELLE MARCHE TRASMETTE AL CONSIGLIO LA PROPOSTA DEGLI INTERVENTI PER L’ANNO ACCADEMICO 2015-2016.  
 
Ancona, 17 febbraio 2015 - Rimuovere gli ostacoli, economici e sociali, che limitano l’accesso agli studi universitari; garantire l’uniformità dei benefici agli studenti degli atenei marchigiani; razionalizzare le procedure di erogazione dei servizi dal parte degli Ersu (Enti regionali per il diritto allo studio universitario); riqualificare la spesa universitaria. Sono gli obiettivi che la Regione intende conseguire nell’Anno accademico 2015-2016, attraverso il Piano per il diritto allo studio universitario trasmesso dalla Giunta al Consiglio regionale. “Intendiamo garantire un diritto costituzionale che va salvaguardato anche in una fase di evidenti difficoltà economiche per i bilanci pubblici – afferma l’assessore Marco Luchetti – La ristrettezza delle risorse impone una capacità di spesa oculata e una programmazione attenta alle reali esigenze manifestate dagli studenti e dagli atenei. La proposta di deliberazione inviata all’Assemblea legislativa tiene conto di tutto ciò, fornendo ai consiglieri regionali gli elementi necessari per deliberare in merito”. In base alle disposizioni legislative, la Regione disciplina il diritto allo studio universitario sul territorio marchigiano. Gli Ersu devono emanare i bandi, per il prossimo anno accademico, entro il 30 giugno 2015, sulla base del Piano che verrà approvato dal Consiglio regionale. Le risorse necessarie a finanziare gli interventi previsti verranno stanziate con il bilancio 2016. L’atto trasmesso all’Assemblea legislativa propone gli obiettivi generali da perseguire, i criteri per l’erogazione dei servizi e dei relativi costi, le misure per razionalizzare le spese di gestione. Disciplina anche gli aggiornamenti degli Indicatori della situazione economica equivalente (Isee) e Ispe (situazione patrimoniale equivalente) a seguito dell’entrate in vigore della nuova normativa: valori che regolamentano l’accesso e la compartecipazione degli studenti alle prestazioni universitarie. Vengono riconfermati gli attuali importi delle borse di studio, compresi quelli per i corsi organizzati in teledidattica. Si calcola che (dati anno accademico 2013/2014) le Università marchigiane registreranno, il prossimo anno, oltre 52 mila iscritti, di cui più di 5.500 potranno avere diritto alla borsa di studio perché “capaci, meritevoli e privi di mezzi”. Il Piano individua, poi, i criteri di riparto delle risorse a favore degli Ersu, ancorati “a parametri oggettivi, per un’equità di trattamento tra enti gestori”.  
   
   
TRENTO: LE CONSULTE DEGLI STUDENTI SONO AL LAVORO PER L´INTEGRAZIONE EUROREGIONALE  
 
Trento, 17 febbraio 2915 - I presidenti della Consulta provinciale degli studenti della Provincia autonoma di Trento, delle Consulte italiana e tedesca della Provincia autonoma di Bolzano e della Lsv-landesschülervertretung, l´organismo di rappresentanza degli studenti del Land Tirolo, si sono incontrati a Bolzano presso l´assessorato alla cultura di lingua tedesca. L´incontro è servito per fare il punto sull´organizzazione del summit tra le Consulte delle tre Regioni che si terrà a Bolzano il 9 marzo prossimo presso la sede del Consiglio provinciale altoatesino, quando saranno presenti anche il Segretario generale dell´Euregio, gli assessori alla scuola di lingua italiana e tedesca dell´Alto Adige e l´assessore alla mobilità altoatesino. Seguirà una conferenza stampa alla quale saranno invitati gli organi di stampa dei tre territori euroregionali. Il summit delle Consulte degli studenti dell´Euregio avrà tra l´altro il compito di approfondire alcune problematiche specifiche comuni e di fornire una serie di proposte da sottoporre ai competenti organismi rappresentativi. Si parlerà, ad esempio, della necessità di arrivare a un sistema unico di votazione nelle scuole trentine, altoatesine e tirolesi, per facilitare in tal modo gli scambi transfrontalieri in vista anche del raggiungimento dell´obiettivo della maturità unica. Un altro tema sul tappeto sarà la richiesta di biglietti e abbonamenti euroregionali per l´utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici da parte degli studenti, mentre si parlerà anche della proposta di inserire tra le materie curriculari delle scuole dei territori euroregionali l´insegnamento dell´educazione alla cittadinanza. A conclusione all´incontro delle Consulte del 9 marzo è previsto un incontro con la stampa per dar conto di quanto deciso in sede di summit.  
   
   
UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE AL VIA IL MASTER IN RETORICA PER LE IMPRESE, LA POLITICA E LE PROFESSIONI (I LIVELLO)  
 
Milano, 17 febbraio 2015 – Parlare a un´assemblea generale, pronunciare un discorso nelle sedi istituzionali, tenere una conferenza secondo i canoni dell´oratoria classica, partecipare in modo efficace a trasmissioni televisive, radiofoniche e via web, costruire discorsi argomentati in modo rigoroso: sono alcuni esempi delle competenze offerte dal Master in Retorica per le imprese, la politica e le professioni, il primo percorso formativo espressamente pensato per preparare specialisti di elevato profilo professionale che siano in grado di gestire in ogni aspetto tanto le tecniche oratorie classiche quanto i linguaggi e le forme della comunicazione. Il master si rivolge ai laureati e ai professionisti del settore della comunicazione e del giornalismo e ha durata annuale. Le lezioni si terranno il venerdì e il sabato mattina per facilitare coloro che già lavorano. Il corso prevede lezioni frontali, tenute dai docenti della Facoltà (fra cui Massimo Cacciari, Andrea Tagliapietra, Matteo Motterlini, Roberto Mordacci), seminari con giornalisti e professionisti di Mediaset (Paolo Liguori, Paolo Del Debbio, Mario Giordano, Alessandro Banfi, Davide Parenti), incontri con professionisti della comunicazione e della politica (Giuliano Ferrara, Claudio Martelli) ed esercitazioni negli studi Mediaset. “Una retorica 2.0 pensata e praticata per le forme contemporanee della comunicazione. La disciplina di Cicerone è l’arte di far vincere i buoni argomenti e l’obiettivo è insegnare le tecniche con cui da sempre, da Socrate a Schopenhauer, da Martin Luther King a Hillary Clinton si è cercato di far prevalere le buone ragioni” spiega Roberto Mordacci, preside della Facoltà. Iscrizioni aperte fino al 6 marzo 2015 – www.Unisr.it  Informazioni e costi su www.Unisr.it/filosofia/masterinretorica    
   
   
TRENTO, SCUOLA: PRESENTATE LE DOMANDE PER I 160 POSTI MESSI A CONCORSO  
 
Trento, 17 febbraio 2015 - 1666 domande di iscrizione al concorso per la scuola dell’infanzia e 427 per quello per la scuola primaria: sono i numeri relativi alle domande di partecipazione ai due concorsi per la copertura, per l’avvio del prossimo anno scolastico, di 160 posti per insegnanti nella scuola trentina. Il 12 gennaio scorso la Giunta provinciale aveva approvato i bandi per due concorsi pubblici per la copertura di 60 posti per insegnati della scuola d´infanzia, di cui 30 con competenza in lingua straniera e di 100 posti per l’insegnamento delle lingue straniere nella scuola primaria. I tempi delle procedure concorsuali prevedono che i 160 posti complessivi saranno a disposizione per l’avvio del prossimo anno scolastico. Entrambe le procedure concorsuali, varate dalla Giunta provinciale, hanno carattere di unicità per il territorio nazionale. Con la legge finanziaria 2015 è stata in particolare ulteriormente potenziata la centralità dell´organico di lingua straniera per la scuola primaria, prevedendo che i docenti insegnino anche secondo la modalità Clil, ovvero veicolando in lingua straniera varie materie. Per i candidati che, per l´inoltro delle domande, si sono avvalsi della carta provinciale dei servizi i termini di presentazione sono scaduti il giorno 13 febbraio, per quelli che hanno inoltrato la domanda via posta, il termine ultimo era fissato per oggi, 16 febbraio 2015. Scaduti i termini di presentazione delle domande, saranno nominate le commissioni di esame. Per fine marzo, inizio aprile, sarà effettuata, se necessario, la preselezione: si tratta per entrambi i concorsi di cinquanta quesiti a risposta multipla sulle materie indicate da ciascun bando. Per esempio, nel caso della scuola primaria, figurano: normativa scolastica ed educativa provinciale e nazionale, politica linguistica, pedagogia generale, psicologia dell´età evolutiva; mentre per la scuola dell´infanzia, ad esempio: capacità psicoattitudinali, competenze normative, metodologiche e deontologiche. A seguire si svolgeranno le prove concorsuali vere e proprie con l´impegno, compatibilmente con il numero di iscritti, a concluderle in tempo utile per le immissioni in ruolo per l´anno scolastico 2015/16.  
   
   
DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: L´ASSESSORE SARDEGNA INVIA UNA LETTERA AI SINDACI  
 
Cagliari, 17 Febbraio 2015 - L´assessore regionale della Pubblica istruzione ha inviato ai sindaci una lettera sul dimensionamento scolastico. Di seguito il testo della lettera. "Gentilissimi Sindaci, mi rivolgo a voi che, come me, in questo momento condividete la responsabilità, la fatica e qualche volta la gioia di tentare di dare concretezza a un´idea, o solo a un´ipotesi di speranza, per le rispettive comunità. Sappiamo che ogni scelta deve essere massimamente oculata e rispettosa di tutte le sensibilità, per l´oggi e per domani. E che abbiamo a che fare con le persone, con il paesaggio, con le risorse di una terra che non è povera né dannata. Tuttavia, per tante ragioni, a volte ci si trova a farsi la guerra a vicenda, a tirare la coperta piuttosto che imparare a restare tutti al caldo. È vero che alcuni stanno meglio di altri, ma è anche vero che in molti si sentono deprivati dei servizi di cittadinanza, abbandonati e offesi da chi pretende sempre di più ma offre sempre meno. Perseverare nell´esistente dimostra di non funzionare. Anche nella scuola. I ragazzi sardi sono agli ultimi posti nell´acquisizione di competenze ma ai primi per tasso di dispersione scolastica. Ciò che è accaduto intorno al Piano di dimensionamento scolastico è esemplificativo di nuove possibilità, opportunità e scelte. La Regione ha portato avanti per cinque mesi incontri, consultazioni, confronti. Pronta a investire nell´istruzione, ha chiesto a voi tutti uno sforzo immaginativo per ridisegnare la vostra comunità tanto da ricomprendere le comunità vicine, così da poter tessere per tutti una mappa dei servizi non solo indispensabili ma anche facoltativi. Un discorso che taluni hanno tradotto in prospettiva concreta, ma che altri leggono come il rischio dell´arretramento del pubblico dalle loro comunità, e come tale lo rifiutano. Occorre però partire da un dato di fatto: una scuola vive se ha almeno due componenti: alunni e insegnanti. Se uno dei due viene a mancare, la scuola non esiste più. Negli anni, lo spopolamento ha messo in crisi molti territori. Noi vogliamo rivitalizzarli e abbiamo iniziato a farlo puntando sui poli scolastici territoriali. Lasciamo a voi la possibilità di individuare le sedi che hanno le migliori prospettive. Noi ci siamo, con le risorse per il trasporto, l´innovazione, i miglioramenti nella didattica, il tempo pieno, l’orientamento e la motivazione dei ragazzi, la formazione degli insegnanti, l’edilizia, i campi sportivi, le biblioteche e i servizi più consoni alle diverse età. Ognuno avrà e farà la sua parte. È un modo questo per tener vivi tutti i paesi in un’ottica di integrazione, cooperazione e relazione. È un modo di ingenerare l´abitudine a confrontarsi e a crescere insieme, nell´ottica del dialogo fin dalla più tenera età. La Regione Sardegna si è assunta la responsabilità di individuare una via e superare ciò che non funziona. Lo fa in maniera graduale, senza lasciare solo o indietro nessuno, ma in coerenza con il più vasto piano di sviluppo territoriale di cui anche il miglioramento dell´offerta formativa fa parte. Mi auguro che questo possa diventare un percorso condiviso fino in fondo con entusiasmo, impegno e fiducia reciproci."  
   
   
RICOSTRUZIONE IN SARDEGNA, MEZZO MILIONE DALLA PROVINCIA DI BOLZANO  
 
Bolzano, 17 febbraio 2015 - La ristrutturazione di una chiesa e di un parco a Oliena, gli interventi in un´area archeologica a Villagrande Strisali. Sono questi i lavori di ricostruzione post-alluvione in Sardegna che verranno co-finanziati dalla Provincia di Bolzano. La Giunta ha deciso nel corso dell´ultima seduta di stanziare un contributo di 500mila euro. Era il 18 novembre del 2013 quando la Sardegna fu colpita da un´alluvione di grandi dimensioni che lasciò sul terreno alcune vittime e una serie enorme di danni. Già una settimana dopo l´eccezionale ondata di maltempo, la Provincia di Bolzano aveva espresso la propria solidarietà verso il popolo sardo non solo a parole, ma annunciando concreti interventi a sostegno della ricostruzione. Martedì scorso (9 febbraio), a poco più di un anno di distanza, e in virtù di un accordo raggiunto fra le due autonomie, sono state individuate le opere da co-finanziare con l´aiuto altoatesino, e la Giunta provinciale ha dato il proprio definitivo via libera ad uno stanziamento di 500mila euro. Questi fondi verranno destinati ai lavori di ripristino della Chiesa di Nostra Signora della pietà e dell´area parco sorgente Su Cologne, nel Comune di Oliena (Nuoro), e agli interventi nell´area archeologica S´arcu ‘es Forros nel Comune di Villagrande Strisali (Provincia dell´Ogliastra). "L´alto Adige dimostra ancora una volta la propria propensione alla solidarietà", commenta il presidente Arno Kompatscher, il quale aggiunge che "grazie al nostro aiuto potranno essere coperti la gran parte dei costi necessari allo svolgimento dei lavori, che sono stati stimati in circa 660mila euro. Il resto delle spese saranno reperite da parte delle due amministrazioni comunali interessate".  
   
   
MALTEMPO, ASSESSORE LOMBARDIA: GOVERNO DIMENTICA I SOLDI PER IL SEVESO  
 
Milano, 17 febbraio 2015 - "La pioggia che continua a scendere su Milano richiama ancora una volta l´attenzione sul ´silenzio assordante´ del Governo Renzi che, dopo aver promesso da mesi i fondi necessari alle opere per la messa in sicurezza del fiume Seveso, non ha onorato gli impegni, dimenticandosi 80 milioni di euro indispensabili per evitare le ennesime esondazioni". Lo dichiara l´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, a seguito dell´ondata di maltempo che sta interessando la Lombardia e che riporta ancora una volta d´attualità il tema dei cantieri per realizzare le vasche di laminazione, fondamentali per evitare a Milano di finire sott´acqua. Politica Annunci - "Ormai da mesi - prosegue Viviana Beccalossi - il Governo ha annunciato di aver risolto il problema di Milano. L´ennesima politica degli annunci e dei tweet, a cui preferiremmo senza ombra di dubbio un bonifico, dato che fino a oggi le uniche risorse stanziate per il Seveso sono i 30 milioni già impegnati da Regione Lombardia e Comune di Milano, utili solo per iniziare i lavori sulla prima vasca di Senago". Appello - "Rivolgo il mio appello- conclude l´assessore Beccalossi- anche ai parlamentari e ai consiglieri regionali lombardi, soprattutto a quelli di opposizione, sempre attenti e pronti a salire in cattedra per contrastare la Giunta Maroni in tema di pianificazione urbanistica e di dissesto idrogeologico, ma che su questo tema, evidentemente, preferiscono non disturbare il presidente Renzi per chiedergli conto delle sue promesse mancate".  
   
   
AMBIENTE E SALUTE, MERCOLEDÌ 18 A TERNI SEMINARIO SCIENTIFICO PROMOSSO DA ARPA E REGIONE UMBRIA  
 
Perugia, 17 febbraio 2015 - I risultati del progetto "Sentieri", finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall´Istituto superiore di sanità, hanno dimostrato la relazione tra mortalità-morbosità ed esposizione all´inquinamento in alcune aree urbane in cui è pesante l´eredità dell´industrializzazione. Cosa sappiamo dei rischi sanitari di origine ambientale cui è esposta la popolazione? Di questi temi si discuterà in occasione di un seminario scientifico, dal titolo "Ambiente e salute: verso la valutazione dell´esposizione", promosso da Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) Umbria e Regione Umbria e che si terrà mercoledì 18 febbraio, dalle ore 9.30, nella sede dell´Arpa a Terni (via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 32. Vi prenderanno parte Emilio Duca, direttore regionale Salute e Coesione sociale della Regione Umbria; Walter Ganapini, direttore generale di Arpa Umbria; Fabrizio Bianchi, dell´Istituto Fisiologia clinica del "Cnr" (Consiglio nazionale delle Ricerche), Roberto Bertollini dell´Organizzazione mondiale della Sanità. I lavori saranno conclusi da una tavola rotonda, coordinata da Fabrizio Oleari dell´Istituto superiore di sanità, alla quale parteciperanno Giancarlo Marchetti di Arpa Umbria, Maria Donata Giaimo della Direzione Salute e Coesione sociale della Regione Umbria e Fabrizio Stracci, direttore del Registro Tumori umbro di popolazione.  
   
   
DANNI DA MALTEMPO 2014. PRESENTATA AL GOVERNO RICHIESTA DI DICHIARAZIONE STATO DI EMERGENZA PER IL VENETO  
 
Venezia, 17 febbraio 2015 - Per gli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito il territorio del Veneto da maggio a novembre 2014, il presidente della Regione Luca Zaia ha chiesto al governo la dichiarazione dello stato di emergenza e un adeguato sostegno finanziario al fine di assicurare le necessarie operazioni di soccorso alla popolazioni colpite; l´attuazione degli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità; ripristinare i danni subiti dal patrimonio pubblico e privato e per il ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione. I danni segnalati ammontano ad un totale di circa 177 milioni di euro coinvolgendo più di 160 comuni veneti. La richiesta, trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli in conformità a quanto previsto dalle direttive in vigore, è corredata da una relazione tecnica che illustra in modo più puntuale gli eventi meteo eccezionali che si sono verificati nel territorio veneto con fenomeni di diversa natura (nubifragi, vento forte, trombe d´aria, fenomeni grandinigeni, fenomeni franosi, etc.) e che si sono manifestati, talvolta con forte intensità, a "macchia di leopardo". Zaia sottolinea che, in base alla normativa vigente, è da ritenersi eccezionale l´insieme degli eventi meteorologici che hanno colpito il territorio veneto nell’arco temporale che va da maggio a novembre dello scorso anno. Va tenuta infatti in considerazione la particolare intensità, nonché l´elevato numero e la frequenza di accadimento di eventi puntuali che hanno coinvolto, considerati nel loro insieme, una rilevante parte del territorio ed hanno determinato situazioni di criticità con effetti al suolo diversificati: esondazioni di fiumi con interessamento di centri abitati, terreni agricoli ed attività produttive e infrastrutture viarie; innesco di movimenti franosi che hanno determinato danni a infrastrutture, edifici pubblici e privati; interruzione di collegamenti viari e di servizi essenziali, causando condizioni di disagio alla popolazione e determinando, nel loro insieme, una grave compromissione delle attività commerciali ed agricole in molte zone. Quanto verificatosi determina quindi la necessità dell´adozione della dichiarazione dello "Stato di Emergenza" – scrive Zaia - tenuto conto che la situazione ha richiesto l´adozione di misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli enti ordinariamente competenti, anche in considerazione della cronicità degli eventi critici che hanno colpito il territorio regionale. Zaia precisa anche che la richiesta non ricomprende l´evento che ha colpito il 2 agosto i Comuni di Refrontolo, Tarzo, Cison di Valmarino e Pieve di Soligo in provincia di Treviso, seppure ricada nel medesimo arco temporale e rientri nella situazione generale. L’evento è stato oggetto infatti di una separata istanza già trasmessa nei giorni scorsi.  
   
   
DIFESA DELLA COSTA – APPROVATA LA CONVENZIONE TRA REGIONE MRCHE E RETE FERROVIARIA ITALIANA SPA.  
 
Ancona, 17 febbraio 2015 - Su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Difesa della costa, Paola Giorgi, la Giunta regionale ha approvato la convenzione tra Regione Marche e Rete ferroviaria italiana Spa, nell’ambito della programmazione delle opere di difesa della costa. “Questo atto si inserisce nella strategia che l’Assessorato ha posto in essere per affrontare gli interventi di di difesa costiera – osserva Giorgi – regolando in maniera integrata l’attuazione delle attività di difesa lungo la tratta ferroviaria Bologna – Lecce. Gli interventi urgenti comuni, già individuati tecnicamente, sono stati inseriti nella variante al piano integrato approvata lo scorso 20 gennaio. L’accordo prevede la trattazione congiunta delle principali problematiche per la messa in sicurezza dei collegamenti ferroviari e della zona costiera in generale. In linea di principio le opere esclusivamente inerenti la difesa della linea ferroviaria saranno a totale carico di Rete ferroviaria italiana Spa, mentre quelle funzionali alla sola difesa costiera rimarranno a carico esclusivo della Regione. Si procederà in modo condiviso, anche eventualmente con i privati e gli enti locali interessati, a suddividere gli oneri degli interventi che abbiano entrambe le finalità al fine di ottimizzare le risorse finanziarie disponibili”. La convenzione riguarda gli aspetti relativi alla proprietà delle aree d’intervento, la manutenzione delle opere esistenti, gli interventi urgenti, la realizzazione di nuovi lavori, anche mediante l’uso di scogliere e massi non più funzionali. Regione e Rete ferroviaria italiana Spa, monitoreranno costantemente in modo congiunto l’attuazione della convenzione approvata.  
   
   
DEPURAZIONE DEL SARNO, COMPLETATI LAVORI A TERZIGNO. DA OGGI VASCA FORNILLO COLLEGATA AL COLLETTORE  
 
Napoli, 17 febbraio 2015 - "Sono stati ultimati i lavori al cantiere di Terzigno per l´allacciamento della vasca Fornillo al collettore Medio Sarno." Così l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, che prosegue nella sua attività di verifica dell´attuazione delle opere previste per la depurazione del fiume Sarno. "A Terzigno - ha spiegato Cosenza - è stato installato lo sfioratore, e cioè l´infrastruttura necessaria per collegare la vasca direttamente con il sistema di depurazione. Dopo il completamento dei lavori a Poggiomarino mancano adesso solo le lavorazioni a San Valentino Torio ed a San Marzano, che inizieranno nei prossimi giorni. Poi si potrà avviare lo svuotamento di vasca Fornillo e l´allacciamento di molti sistemi fognari per un totale di 140.000 abitanti equivalenti che non inquineranno più il fiume Sarno. “Nei prossimi giorni - ha concluso - partiranno i lavori per terminare le fogne di San Giuseppe Vesuviano, che pure utilizzeranno lo stesso collettore."  
   
   
MALTEMPO - AUDIZIONE SU DISSERVIZI IN COMMISSIONE REGIONALE, L´ASSESSORE EMILIA ROMAGNA: "INCONTRO IMPORTANTE PER AVERE DAGLI ENTI GESTORI IL QUADRO DETTAGLIATO E DEFINIRE AZIONI COMUNI PERCHÉ QUANTO SUCCESSO NON SI VERIFICHI PIÙ. LA REGIONE SARÀ A FIANCO DEI SINDACI ANCHE SUL FRONTE DEI RIMBORSI AI CITTADINI"  
 
Bologna, 17 febbraio 2015 - L’obiettivo è che disservizi come quelli avvenuti in seguito al maltempo dei giorni scorsi non si verifichino più. Per questo la Giunta regionale ha predisposto un piano di incontri con le società multiservizi e fornitrici di energia elettrica per definire le azioni tecnologiche, manutentive e informative più utili da mettere in campo. Sul fronte dei rimborsi che gli enti gestori riconosceranno ai cittadini interessati dai disservizi, la Regione sarà a fianco dei sindaci che hanno già aperto tavoli di confronto per verificarne l’equità. Questi i temi sui quali ha posto l’accento l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo durante la Commissione regionale Territorio, ambiente, mobilità convocata per fare il punto con le società multiservizi e fornitrici di energia elettrica su quanto successo nei giorni di maltempo. “L’evento è stato eccezionale e proprio sulla base di questa eccezionalità abbiamo chiesto al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale - ha affermato l’assessore -. Gli enti gestori, come prevede la normativa vigente, hanno garantito che effettueranno i rimborsi ai cittadini direttamente in bolletta secondo i parametri stabiliti dalla delibera dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico. Verificheremo – ha proseguito - l’equità di tali indennizzi a fianco dei sindaci, che hanno già aperto tavoli di confronto anche con le associazioni dei consumatori. Se tali rimborsi non saranno equi accompagneremo le scelte dei sindaci e adotteremo le azioni possibili per tutelare i cittadini”. L’assessore ha poi specificato che, una volta ottenuto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, si procederà a una dettagliata conta dei danni: “L’obiettivo è il risarcimento al 100% dei danni subiti, naturalmente al netto dei rimborsi già ottenuti dagli enti gestori e dalle assicurazioni. Non sarà facile ottenerlo, ma lo chiediamo”. Gazzolo ha sottolineato la necessità di definire con gli enti gestori un piano integrato di lavoro in primo luogo sulla manutenzione delle reti e delle piante, a partire dalle aree boschive. Infine ha voluto ringraziare “gli oltre mille operatori dei servizi e delle imprese che per risolvere le criticità hanno lavorato in situazioni veramente difficili”.  
   
   
GRANDE PROGETTO SARNO, AL VIA GARA VALIDAZIONE TECNICA.  
 
Napoli, 17 febbraio 2015 - "Ha preso il via con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale europea la gara per la verifica ai fini della validazione dei lotti 1 e 2 del grande progetto sarno." Lo comunica l´assessore delegato dal presidente Caldoro al Coordinamento dei Grandi progetti Edoardo Cosenza. "Si tratta dell´ultimo passaggio prima dell´avvio delle gare specifiche per la realizzazione dei lavori Grande progetto Sarno. Il servizio viene scelto con procedura europea a garanzia di massima trasparenza e correttezza dell´azione. La gara vale 736mila euro. "I lotti che saranno sottoposti a verifica sono relativi alla realizzazione dello scolmatore a mare del fiume e alla riqualificazione del litorale di Torre Annunziata (già approvato in conferenza dei servizi) nonché alla sistemazione idraulica mediante dragaggio del tratto che va da Scafati a San Valentino Torio – Poggiomarino - Striano e dell´alveo Comune Nocerino inclusa Vasca Cicalesi (che andrà in conferenza dei servizi il giorno 26 febbraio). Naturalmente anche gli altri lotti saranno sottoposti alle medesime verifiche successivamente. Le procedure sono a cura dell´Agenzia regionale di Difesa del Suolo, Arcadis." L´assessore Cosenza sottolinea infine che è in svolgimento la gara per il monitoraggio idraulico ed ambientale del fiume, attraverso l´installazione di 14 stazioni di rilevamento.  
   
   
AMIANTO: VENERDÌ 20 FEBBRAIO LA PRIMA CONFERENZA REGIONALE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 17 Febbraio 2015 - Prosegue l´attività della giunta regionale sulla lotta all´amianto. Dopo l´adozione del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dall´Amianto, strumento fondamentale per affrontare in maniera organica e sistematica la difficile sfida della decontaminazione e bonifica di siti e edifici, l´assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, convocano la prima Conferenza regionale Amianto. La Conferenza si terrà venerdì 20 febbraio alle ore 10:00 al Teatro Garau di Oristano. All´ordine del giorno, il Piano regionale adottato dalla Giunta regionale il 29 dicembre 2014 con delibera n. 53/15 e l´analisi sullo stato di attuazione della Legge regionale n. 22/2005. La Conferenza, presieduta dai due assessori Spano e Arru, sarà aperta dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal sindaco di Oristano Guido Tendas. Previsto l’intervento dei presidenti della commissione consiliare Ambiente, Antonio Solinas, e della commissione Sanità, Raimondo Perra. Partecipano inoltre gli assessorati e gli enti regionali interessati, il Consiglio delle Autonomie Locali, l’Ups e l’Anci Sardegna, le Province, il Centro Operativo regionale, le Asl, l’Arpas, le associazioni degli ex esposti amianto e le organizzazioni sindacali dei lavoratori, Nel pomeriggio, dalle ore 15:00, sarà presentato il rapporto ambientale del Piano amianto nell´ambito della Valutazione Ambientale Strategica.  
   
   
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DA “CODA DI VOLPE”, ASSESSORE CAMPANIA: “SIAMO ANCORA IN ATTESA DEGLI ATTI NECESSARI AL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI DA PARTE DELLA SOCIETÀ ECOAMBIENTE”  
 
 Napoli, 17 febbraio 2015 - “Nel sito Coda Di Volpe insistono al momento circa 7.000 tonnellate di rifiuti imballati da smaltire. Nel mese di ottobre dello scorso anno sono state conferite presso il termovalorizzatore di Acerra circa 1200 tonnellate. Successivamente, con la sospensione dell´evacuazione dei rifiuti dovuta al blocco dell´impianto di Acerra da parte dei residenti, la Regione Campania ha condiviso, con una nota, il piano concordato con la Società provinciale di Salerno Ecoambiente, che ha la responsabilità della gestione del sito, per il trattamento dei rifiuti in impianti per il recupero di materia, al fine di ridurre il volume dei rifiuti da smaltire e recuperare materia prima dello smaltimento finale degli stessi.” Così l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano in relazione alla situazione del sito di stoccaggio di rifiuti ubicato nel comune di Eboli. “Tale operazione consentirà di riavviare le operazioni di svuotamento del sito. La nota di indirizzo alla Società Ecoambiente è stata inviata l’1 dicembre 2014, ma la società provinciale, anche per effetto delle complicazioni scaturite dal riassetto istituzionale dell’Ente Provincia, non ha ancora completato le procedure per la pubblicazione del necessario bando di gara. I costi della selezione dello smaltimento restano in carico all’Unità Tecnica Amministrativa (U.t.a.) che sta liquidando le posizioni ancora sospese della gestione emergenziale di Protezione Civile. “Inoltre, nelle more dell´espletamento della gara da parte di Ecoambiente, è stato richiesto alla stessa società di far partire la procedura sperimentale per il trattamento di detti rifiuti presso l´impianto Stir di Battipaglia, allo scopo di avviare anche in loco il recupero di materia e quindi riavviare immediatamente l´evacuazione dei rifiuti dal sito di Coda di Volpe, con conferimenti di circa 10 tonnellate giornaliere presso lo Stir. “La società Ecoambiente – ha concluso l’assessore - sta completando gli atti necessari per l´autorizzazione al trattamento degli stessi rifiuti presso lo Stir. Nel frattempo alla stessa società, che ha la responsabilità della gestione del sito, è fatto obbligo di mantenere la sorveglianza e garantire le condizioni di sicurezza.” L´assessore comunica infine che nel 2008 sono state stoccate 37 mila tonnellate di rifiuti imballati presso il sito di Eboli e che tra il 2009 ed il 2014 sono state smaltite circa 28 mila tonnellate.  
   
   
AMIANTO: SERRACCHIANI A MINISTRO ORLANDO, ATTESA SI PROLUNGA  
 
Trieste, 17 febbraio 2015 - Richiesta al ministro integrazione organico Tribunale Gorizia - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha inviato oggi una comunicazione al ministro della Giustizia Andrea Orlando per segnalare l´urgente necessità che venga integrata la pianta organica del Tribunale di Gorizia, "che attualmente mostra larghi vuoti tra le file dei giudici e del personale amministrativo", ha infatti osservato la stessa presidente. Una richiesta sottoposta direttamente al ministro della Giustizia nell´intento di far procedere nel suo iter il maxi-processo per la morte causa amianto di 81 ex operai dei cantieri di Monfalcone, a seguito del quale il 15 ottobre del 2013 il giudice Matteo Trotta ha emesso 13 condanne per omicidio colposo. "Non possono sfuggire i risvolti anche morali di una vicenda processuale che ha riconosciuto le ragioni di cittadini e associazioni, che per anni si sono battute pacificamente per affermare le ragioni dei lavoratori esposti all´amianto, dei quali probabilmente non si saprà mai quanti ne sono stati colpiti mortalmente", ha scritto Serracchiani a Orlando. Ma purtroppo, all´esito della sentenza e dopo il trasferimento a Trieste del giudice Trotta, ha osservato la presidente, "si rimane ancora in attesa della scrittura e del deposito delle motivazioni: un´attesa che per tutti i soggetti coinvolti è sempre più penosa e che, profilandosi il rischio della prescrizione, va inevitabilmente a configurare una denegazione della giustizia". Il ritardo della Giustizia sta dunque assumendo proporzioni "non più a lungo tollerabili", anche in ragione del valore simbolico che il caso giustamente assume presso l´opinione pubblica, ha indicato la presidente Serracchiani, che nel contempo ha ricordato al ministro Orlando come sia ancora all´esame dei competenti uffici del dicastero della Giustizia la bozza del protocollo d´intesa tra lo stesso ministero e la Regione, la cui sollecita sottoscrizione potrebbe permettere di attivare un bando per mettere a disposizione personale regionale presso il Tribunale di Gorizia.