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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2015
PERCHÉ UNA VISIONE INTELLIGENTE E D’INSIEME È FONDAMENTALE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA  
 
Bruxelles, 24 febbraio 2015 - Il progetto quinquennale Remourban, finanziato dall’Ue, che verrà lanciato ufficialmente ad aprile 2015, mira a mettere insieme soluzioni pionieristiche riguardanti energia, Tic e trasporti al fine di trasformare la vita urbana in tre città: Valladolid in Spagna, Tepebasi/eskisehir in Turchia e Nottingham nel Regno Unito. Due ulteriori città, Seraing in Belgio e Miskolc in Ungheria, fungeranno da “città follower”. L’obbiettivo principale è quello di sviluppare un approccio olistico alla riqualificazione urbana che possa essere poi applicato in tutta Europa. Ogni città partner svilupperà delle innovazioni in base alle proprie necessità, innovazioni che verranno poi condivise tra le cinque città per sviluppare delle soluzioni generiche. Nottingham, ad esempio, è all’avanguardia nel campo del trasporto sostenibile, è stata infatti la prima città nel Regno Unito a introdurre severi standard ambientali per tutti gli autobus che entrano nel suo centro. Il progetto Remourban istituirà un servizio di autobus elettrici, con l’elettricità per ricaricare i mezzi ottenuta dalla combustione dei rifiuti della città. Questo consentirà di realizzare ulteriori riduzioni nelle emissioni di carbonio pari circa al 40 % in confronto ai convenzionali autobus diesel. Il progetto creerà inoltre un punto di raccolta per la consegna delle merci nel centro della città di Nottingham mediante piccoli veicoli elettrici, riducendo così il numero di grandi veicoli usati per le consegne a privati e aziende. La soluzione è scalabile, efficace in termini di costi e consente un uso più efficiente delle infrastrutture esistenti. A Valladolid, le unità immobiliari in un quartiere bersaglio verranno ristrutturate, portando a significativi risparmi energetici. Verrà introdotto il teleriscaldamento con biomassa e pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità. Verrà inoltre introdotta una flotta di autobus elettrici, assieme a circa 20 taxi elettrici. Verranno creati anche dei punti per la ricarica veloce di taxi e autobus. Ci si aspetta che il progetto aumenti in modo significativo l’offerta di mezzi di trasporto sostenibili. In tutte e tre le città, le proprietà riqualificate verranno equipaggiate con contatori per l’energia intelligenti. Questi forniranno due flussi di informazioni; uno per le compagnie che forniscono l’energia allo scopo di migliorare la precisione della fatturazione e uno per il consumatore, che sarà in grado di valutare meglio il proprio utilizzo dell’energia. Le infrastrutture urbane verranno ottimizzate mediante soluzioni Tic quali ad esempio i sistemi per l’emissione di biglietti elettronici e piattaforme con le informazioni sulla città facili da usare. Durante l’incontro di apertura a Valladolid vi sono state delle presentazioni delle città coinvolte e una discussione riguardante ciò che in definitiva questo progetto realizzerà. Sono state discusse le sfide chiave, come ad esempio in che modo mettere assieme al meglio i miglioramenti in tutti e tre i settori, ovvero energia, Tic e trasporti, in un modo facile e armonioso che porti reali benefici ai cittadini. Si spera che Remourban porti anche a strategici partenariati transfrontalieri tra aziende orientate all’innovazione. Fondamentale per migliorare l’ambiente urbano è anche coinvolgere e responsabilizzare i cittadini nella riduzione delle emissioni di gas serra e del consumo di energia. Remourban riceverà dei finanziamenti dell’Ue nei prossimi cinque anni per un totale di 21,5 milioni di euro. Il consorzio del progetto è formato da 22 partner europei che, mettendo assieme le loro competenze, aiuteranno a spingere in avanti il rinnovamento urbano per garantire il raggiungimento di progresso sociale e sostenibilità ambientale per tutti i cittadini. Il progetto è uno dei tre finanziati nell’ambito di un bando 2014 Città e comunità intelligenti. Per ulteriori informazioni, visitare: Remourban http://www.Remourban.eu/    
   
   
OPEN DATA: ASSESSORE SARDEGNA, "PRESTO UNA CONFERENZA GENERALE"  
 
Cagliari, 24 Febbraio 2015 - "La Regione Sardegna deve lavorare per una federazione e una interconnessione dei dati con l´obiettivo di rendere disponibile l´immenso patrimonio che i cittadini, le amministrazioni locali e l´amministrazione regionale stessa custodiscono. Mi impegno a organizzare una conferenza generale per gli open data, nella quale l´Amministrazione regionale si farà promotrice dell´ascolto delle esigenze di tutti". Lo ha affermato l´assessore degli Affari generali, Gianmario Demuro, durante il Cagliari Open Data Day, la manifestazione internazionale nata per diffondere cultura dei dati aperti e organizzata in Sardegna, oggi alla Mem di Cagliari, dal Circolo dei Giuristi Telematici. "La trasparenza non significa buttare dati alla rinfusa ma renderli fruibili alla cittadinanza. Questo esecutivo ritiene fondamentale che i cittadini possano controllare la spesa pubblica in maniera semplice e immediata", ha proseguito l´esponente della Giunta Pigliaru che ha sottolineato anche la necessità di avere dati di qualità, per i quali servono risorse economiche e organizzative. "Martedì - ha concluso Demuro - discuteremo in giunta la delibera sul Piano Anticorruzione così da rilasciare i dati nel formato più adatto al portale open data dell´Amministrazione regionale su cui stiamo celermente lavorando".  
   
   
BASILICATA, CNA: PASSI IN AVANTI SU DIGITALIZZAZIONE, MA BISOGNA FARE DI PIÙ  
 
Potenza, 24 febbraio 2015 - “Quasi un imprenditore su due apprezza la svolta digitale della Pubblica Amministrazione. Lo rivela un sondaggio condotto dalla Cna tra un campione di circa 3mila imprese rappresentativo di artigiani e piccole imprese, che conferma il forte interesse del sistema produttivo per l’Agenda Digitale. Questa, a regime, potrebbe produrre benefici stimati in circa 70 miliardi di euro, di cui 25 a vantaggio delle imprese”. Renato Zaccagnino, neo presidente Cna di Potenza, in proposito rilancia il “decalogo” della Cna, dieci proposte per “liberare l’Italia, un obiettivo certo molto ambizioso, ma possibile”. Un obiettivo che punta a far risparmiare ai quattro milioni e mezzo di piccole imprese italiane una parte cospicua dei cinque miliardi di costi burocratici: un euro ogni dieci minuti, sei l’euro l’ora, 48 euro ogni giorno lavorativo, 11mila euro l’anno. Zaccagnino sottolinea come “appare inspiegabile che a tutte le imprese, anche quelle più piccole, vengano chiesti gli stessi adempimenti di imprese con centinaia di dipendenti. Questo fa nascere e crescere la sfiducia tra gli imprenditori”. Aggravata da casi limite, come la sicurezza sul lavoro: “Esistono otto diversi enti cui spetta il controllo e che sono legittimati ognuno a chiedere qualcosa”. Serve, insomma, è la richiesta avanzata dal Presidente della Cna, “un’Agenzia dedicata che elimini le duplicazioni e coordini le ispezioni, diminuendole per le imprese a basso rischio”. Infine, nessuno può pensare – precisa - di trasferire alcune funzioni svolte dal sistema camerale agli enti locali prima che questi si siano attrezzati adeguatamente. Lo sportello unico, nato nel ’97 e rimasto sulla carta, è l’esempio di come servizi disponibili in teoria poi, nella pratica quotidiana, non funzionano per niente”.  
   
   
A ROMA LA PRIMA EDIZIONE DEL MEDIA ART FESTIVAL 25 FEBBRAIO – 1° MARZO 2015  
 
Roma, 24 febbraio 2015 - Dal 25 febbraio al 1° marzo oltre 20 eventi compongono un format originale per esplorare le nuove frontiere della creatività artistica. Mostre, workshop, laboratori, masterclass e performance in tre location, la Centrale Montemartini, l’Università Roma Tre e la Palestra dell’Innovazione. Realtà immersiva, ologrammi, occhiali per la realtà aumentata, installazioni multimediali… Le potenzialità delle nuove tecnologie come stanno modificando creatività e produzione artistica? Siamo fruitori, spettatori o attori? O anche nell’arte diventiamo prosumer? Roma ospita la prima edizione del Media Art Festival - Percorsi tra arte e tecnologie per una creatività solidale dal 25 febbraio al 1° marzo 2015. Un’iniziativa della Fondazione Mondo Digitale promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo-sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Assessorato Scuola, Sport, Politiche giovanili e Partecipazione dei Cittadini - Dipartimento Servizi educativi e scolastici. L’evento, organizzato in collaborazione con Intel Education e con il patrocinio dell’Università Roma Tre e British Council, vuole aprire anche in Italia uno spazio di confronto tra arte e nuove tecnologie, valorizzare le scelte creative degli artisti e sviluppare percorsi formativi per nuove professioni. La sfida è creare, grazie alle tecnologie, una sinergia virtuosa tra mondi finora lontani: istituzioni, imprese, scuole, atenei, artisti, maker, creativi, innovatori. Il multi evento si apre mercoledì 25 febbraio, alle ore 12, con l’inaugurazione della mostra “From body to mind. New generations of italian media artists”, presso il museo della Centrale Montemartini, con l’intervento di Giovanna Marinelli, Assessore alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale, Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi, e Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e professore di Strategie delle Tecnologie all´Università di Edimburgo. Alle 18.30 la giornata prosegue alla Città educativa di Roma con l’incontro Media Art in Education. Apre i lavori Paolo Masini, Assessore Scuola, Sport e Partecipazione dei Cittadini di Roma Capitale. Alla Centrale Montemartini espongono giovani artisti come il gruppo Iocose, Giovanni Mezzedini, Lino Strangis, Giacomo Lion, Danilo Torre, Daniele Spanò, Max Serradifalco, Alessio Chierico, il gruppo Aye Aye, Dehors/audela e Simone Pappalardo. Gli artisti guidano lo spettatore all’interno di un percorso suggestivo nelle nuove potenzialità delle tecnologie. Ad accogliere i visitatori anche una rassegna sulla giovane videoarte italiana. Presso la Palestra dell’Innovazione, spazio innovativo che ospiterà un percorso di media art, ogni mattina dalle 10 alle 16, gli artisti animano workshop con le scuole per sperimentare nuove modalità didattiche con un approccio creativo alle nuove tecnologie. Sono in mostra le opere collaborative realizzate con tre artisti (Dehors/audela, Lion e Strangis) da quattro scuole romane (Istituto comprensivo Largo Volumnia e i licei B. Croce, G. Cesare e Virgilio). Ai numerosi confronti, organizzati con diverse modalità (convegno, workshop, tavola rotonda, masterclass ecc.) intervengono studiosi del calibro di Sean Cubitt (Goldsmith University, Londra), Stephen Partridge (University of Dundee, Scozia), Valentina Ravaglia (Tate Modern), Roc Parés e Antoni Abad (Universidad de Pompeu Fabra), Alison Driven (British Council Italia), Elaine Shmilt e Laura Leuzzi (University of Dundee, Scozia), Marco Maria Gazzano (Università Roma Tre), Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, Dario Evola (Accademia delle Belle arti di Roma), Francesco Muzzioli (Sapienza Università di Roma). Il programma completo è su www.Mondodigitale.org  e www.Mediaartfestival.org    
   
   
ERICSSON, INCONTRO IN REGIONE CAMPANIA CON LAVORATORI E SINDACATI  
 
Napoli, 24 febbraio 2015 - L´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, ha incontrato i lavoratori e le rappresentanze sindacali della Ericsson di Marcianise (Ce). Al centro della riunione, la notizia della cessione dello stabilimento alla Jabil Italia. Al tavolo ha partecipato anche il sindaco di Marcianise, Antonio De Angelis. "Ho riconfermato ai lavoratori e ai sindacati – ha detto Nappi -che la Giunta Caldoro è al fianco di chi lavora, ancora di più quando si tratta di imprese tecnologicamente avanzate e di qualità come in questo caso. Oltretutto, i lavoratori dello stabilimento di Marcianise, negli anni passati, hanno già favorito, con impegni in termini di flessibilità dell´organizzazione del lavoro, di riconversione produttiva e di efficienza, la costruzione di un polo industriale tecnologicamente avanzato. E soprattutto hanno firmato accordi e intese che ora sembrano messi in discussione. “Col presidente Caldoro chiederemo alla multinazionale le ragioni di questa operazione. Ci opporremo a qualunque manovra al ribasso in danno della Campania e dell´area di Caserta. Chiederemo al Governo nazionale di dimostrare, coi fatti, che la Campania è una priorità per il Paese", ha concluso.  
   
   
BIBLIOTECHE HI-TECH. TABLET E E-READERS IN PRESTITO E IN CONSULTAZIONE, NUOVI SERVIZI DIGITALI NELLE BIBLIOTECHE DEL CHIANTI A BARBERINO, SAN CASCIANO E TAVARNELLE SI RISPARMIA TEMPO DIVENTANDO UTENTE WEB  
 
Barberino d´Elsa, 24 febbraio 2015 - L´innovazione tecnologica entra nelle biblioteche del Chianti, sempre più fonti di informazione digitali. Le strutture potenziano i servizi on line e il proprio patrimonio di risorse virtuali. La novità è che a San Casciano il prestito e la consultazione potranno avvenire anche attraverso l’utilizzo di tablet e e-reader, disponibili presso la sede di via Roma. I supporti consentono di navigare in rete, consultare giornali e riviste, leggere e prendere in prestito e-book. “E’ un servizio nuovo – commenta l’assessore alla Cultura di San Casciano Chiara Molducci - che va incontro alle esigenze dei nostri giovani lettori, con il quale rispondiamo ad una richiesta sempre maggiore di consultazioni e prestiti on line”. Il servizio è gratuito ed è accessibile a tutti gli iscritti. Usare il computer diventa più facile dopo i 60 anni: è il progetto Sdiaf al quale la biblioteca di San Casciano ha aderito e che propone un corso di alfabetizzazione digitale rivolto agli anziani, al fianco di studenti coordinati da un tutor. L’iniziativa partirà ad aprile. Altri progetti innovativi sono Medialibrary e Utente Web. Musica, film, e-book, quotidiani, banche dati, corsi di formazione on line, archivi di immagini: con la piattaforma Medialibrary, prima rete italiana di biblioteche pubbliche per il prestito digitale, gli utenti della biblioteca di San Casciano, Barberino e Tavarnelle possono accedere ad un patrimonio virtuale che conta milioni di risorse, accessibile da ogni angolo del pianeta. Ottenuti password e username, gli iscritti potranno consultare tutti i maggiori quotidiani nazionali e internazionali, scaricare brani e musiche dall’intero catalogo Sony effettuando due download alla settimana, accedere alla Collezioni Casalini, composta da 2.500 titoli. E ancora si possono consultare audiolibri, film, video, e attraverso il prestito digitale leggere gli ebook dei maggiori editori italiani su smartphone, tablet, eReader o Pc. Altro progetto che accomuna le biblioteche del Chianti “Utente Web”. “Si tratta di un nuovo servizio - commenta l’assessore Elena Borri, con delega alla Cultura per l’Unione dei Comuni di Barberino e Tavarnelle - che consente di risparmiare tempo ed effettuare comodamente da casa, dal proprio computer, alcune delle operazioni più frequenti di accesso alle risorse virtuali”. Il progetto offre l’opportunità di verificare la disponibilità dei documenti, prenotarne o effettuarne il prestito, attraverso una semplice connessione in rete. Per attivare il menu personale e le funzioni dell´utente web occorre recarsi in una delle due biblioteche e richiedere username e password. L’utente on line ha la possibilità di controllare la situazione dei propri prestiti, di prenotare libri, cd, dvd che altri hanno in prestito, di rinnovare i prestiti ed effettuare una prenotazione di prestito di libri, cd, dvd disponibili che dovranno essere ritirati entro i tre giorni successivi. Le biblioteche “La Casa della Cultura Alda Merini” e “Ernesto Balducci” si trovano in via Mannucci (Barberino Val d’Elsa) e piazza della Repubblica (Tavarnelle Val di Pesa). Info: biblioteca@barberinovaldelsa.Net  http://www.Comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it/biblioteca/ biblioteca@comune.Tavarnelle-val-di-pesa.fi.it   
   
   
ASSESSORE PROVINCIA DI BOLZANO INCONTRA LA MINISTRA GIANNINI, PIÙ AUTONOMIA PER LA SCUOLA  
 
Bolzano, 24 febbraio 2015 - Le richieste della Provincia di Bolzano di avere maggiore autonomia in materia di scuola e formazione trovano una sponda nella Ministra dell’istruzione, dell´università e della ricerca Stefania Giannini. Questo il risultato dell’incontro svoltosi il 20 febbraio a Roma con l’assessore Philipp Achammer. Durante l´incontro, al quale hanno partecipato anche l´Intendente scolastico Peter Höllrigl e il senatore altoatesino Hans Berger, si è discusso principalmente della possibilità di concedere una maggiore autonomia alla Provincia di Bolzano per quanto riguarda il settore della formazione. "L´obiettivo - sottolinea l´assessore Philipp Achammer - è ottenere la competenza primaria sul trattamento del personale docente, così come già accade in Trentino e in Valle d´Aosta. Inoltre vorremmo avere maggiore autonomia e di conseguenza più ampi margini di manovra in tema di linee guida, orari e percorsi curricolari". La Ministra Giannini ha mostrato notevole apertura rispetto alle richieste avanzate dalla delegazione altoatesina, ribadendo che "una maggiore autonomia e sussidiarietà per il sistema della formazione in Provincia di Bolzano non è solamente un´opzione sensata, ma è un´opzione necessaria". Stefania Giannini che era già stata lo scorso novembre in Alto Adige ricavando un´ottima impressione dal mondo della scuola locale, ha dunque assicurato il proprio sostegno alle richieste provenienti dall´assessore Achammer, spiegando che porterà il tema all´attenzione del Consiglio dei ministri. "La competenza primaria sulla formazione - aggiunge Philipp Achammer - sarà uno dei temi centrali della prossima visita del presidente Matteo Renzi in Provincia di Bolzano". Durante l´incontro odierno si è poi discusso della possibilità di adeguare alla particolare situazione altoatesina le norme riguardanti la formazione e l´accesso alla professione degli insegnanti. "Si tratta di dare ai giovani che vogliono intraprendere questa professione - spiega Philipp Achammer - non solo una preparazione più aderente alla pratica dell´insegnamento, ma anche la possibilità di pianificare con maggiore sicurezza il proprio futuro lavorativo". L´attenzione si è quindi spostata sul sistema della formazione duale, una delle eccellenze altoatesine che consente di stringere rapporti molto più saldi e stretti fra mondo della scuola e mondo del lavoro. "A livello nazionale - sottolinea Achammer - il classico apprendistato è sostanzialmente sconosciuto, tanto che il 90% dei contratti di lavoro di questo tipo sottoscritti in Italia arrivano proprio dalla nostra Provincia. Con la riforma del mercato del lavoro, però, è previsto un utilizzo più capillare di questo importante strumento".  
   
   
SCUOLA IN LIGURIA: COMPLETATO PIANO FORMAZIONE PROFESSIONALE. AL VIA NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA  
 
Genova, 24 Febbraio 2015 - Si è concluso il piano dell’offerta formativa per quanto riguarda la formazione professionale. Lo comunica l’assessore regionale al bilancio e alla formazione Pippo Rossetti. Stanziati 10 milioni di euro in tre anni dal fondo sociale europeo contro la dispersione scolastica e parallelamente è stata approvata la programmazione per i percorsi di istruzione e formazione professionale che si rivolgono ai giovani in uscita dalle scuole medie. “In questo modo – spiega Rossetti – si completa così il quadro dell’offerta formativa per i ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, che intendono conseguire una qualifica professionale”. Sono circa 1400 i ragazzi interessati ogni anno ai corsi triennali gestiti dagli enti di formazione e dagli istituti professionali. “In questi mesi – dice Rossetti – forzando i tempi e arrivando primi fra tutte le regioni la Liguria ha visto approvato il proprio programma operativo a dicembre 2014 e si è data tempi veloci per poter garantire piena operatività al fondo. I percorsi triennali sono una grande opportunità contro l’abbandono scolastico Certamente sarebbe necessario che la Corte dei Conti sbloccasse le risorse del Ministero del lavoro del 2013 già ripartite tra le regioni. Il Governo non solo taglia i fondi, ma ritarda l’assegnazione dei contributi stanziati negli anni precedenti”.  
   
   
UNIVERSITÀ: SERRACCHIANI, VERSO SISTEMA INTEGRATO IN FVG  
 
Gorizia, 24 febbraio 2015- "Stiamo lavorando per creare le condizioni affinché il Friuli Venezia Giulia abbia un sistema universitario integrato. Unendo le forze si evidenziano le specialità che altri non hanno e cresce l´attrattività degli atenei nei confronti di risorse, competenze e degli studenti". Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, oggi nel capoluogo isontino alla cerimonia di consegna di 15 borse di studio, bandite dal Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia per i risultati conseguiti durante l´anno accademico 2013-2014. L´iniziativa, promossa grazie al contributo della Regione, premia da diversi anni gli studenti che frequentano i corsi universitari a Gorizia e che si sono contraddistinti per merito, tenendo in considerazione anche il loro reddito. Le borse di studio del valore di mille euro ciascuna sono state assegnate a Elisa Benevelli (Scienze Internazionali e Diplomatiche), Gessica Iacuzzi (Relazioni Pubbliche), Irene di Padua, Giulia Falchi, Giorgia Bozzini, Sebastiano Mancuso (Scienze Internazionali e Diplomatiche), Raffaella Brigio (Relazioni Pubbliche), Arianna Gheno (Scienze Internazionali e Diplomatiche), Alberto Antonini (Architettura), Roberta Falzari (Relazioni Pubbliche), Arianna Giandon (Scienze Internazionali e Diplomatiche), Federica Pozzobon (Comunicazione Integrata per le Imprese e Organizzazioni), Rossella Mannello (idem), Enrico Leghissa (Architettura) e a Virginia Fabozzi (Scienze Internazionali e Diplomatiche). Richiamando il Patto di tipo federativo sottoscritto dalle Università di Trieste e Udine e dalla Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati (Sissa) per lo sviluppo di maggiori sinergie, la presidente Serracchiani ha osservato come la legge regionale di Stabilità prevede per l´anno in corso 800 mila euro per potenziare i Poli universitari di Gorizia e Pordenone. Lo sviluppo del sistema universitario regionale integrato attende ora le proposte d´intervento dei Rettori, ha osservato Serracchiani, constatando con soddisfazione alla premiazione dei vincitori come i 4/5 di questi sono donne. A margine della cerimonia di consegna degli assegni, l´assessore regionale alL´istruzione, Loredana Panariti si è soffermata sulla necessità di attuare anche un sistema regionale integrato della Ricerca. All´incontro hanno partecipato, tra gli altri, la senatrice Laura Fasiolo, il prefetto e il sindaco di Gorizia, Vittorio Zappalorto ed Ettore Romoli, il consigliere regionale Rodolfo Ziberna, il presidente della Fondazione Carigo Gianluigi Chiozza, l´assessore provinciale della Provincia isontina Federico Portelli, il presidente della Cciaa di Gorizia Gianluca Madriz e il presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario Emilio Sgarlata. Il Consorzio universitario goriziano sosterrà nel corso dell´anno accademico altre interessanti iniziative a favore di studentesse e studenti meritevoli, che potranno fare esperienze lavorative di durata bimensile presso le ambasciate italiane nelle capitali europee, recarsi in missione al Parlamento europeo e svolgere tirocini retribuiti presso gli Enti e le aziende industriali con sede in provincia di Gorizia.  
   
   
FORMAZIONE: SERRACCHIANI VISITA CIVIFORM DI CIVIDALE  
 
Cividale del Friuli, 24 febbraio 2015 - "Un centro di formazione professionale di assoluta importanza per il Friuli Venezia Giulia, che offre l´opportunità di acquisire importanti competenze ad adulti e ragazzi, compresi diversi minori stranieri non accompagnati". Con queste parole la presidente della Regione Debora Serracchiani ha commentato la sua visita al Civiform di Cividale (Ud), dove le è stata illustrata la variegata attività della struttura e ha potuto conoscere direttamente il funzionamento e la molteplice offerta dei servizi "della città della formazione" friulana. La visita ha permesso alla presidente Serracchiani di toccare con mano l´utilità sociale e la mission dell´istituto, frequentato nei vari percorsi formativi da 600 allievi, di cui la maggior parte residenti in Friuli Venezia Giulia, a conferma, secondo la presidente, del ruolo svolto per tutta la comunità regionale. La presidente ha anche evidenziato le attività svolte da Civiform a favore dei minori stranieri non accompagnati, i quali hanno la possibilità di seguire corsi di lingua italiana, oltre che di inserimento lavorativo. Per essi Civiform provvede anche alle pratiche burocratiche e a quelle sanitarie al momento della prima accoglienza. Per gli adulti Civiform offre l´opportunità di formazione in grado di soddisfare molteplici esigenze: qualifiche di base professionali, percorsi post-diploma e d´istruzione tecnica con stage in azienda, corsi post-laurea specialistici, aggiornamento e percorsi di orientamento professionale. La struttura di Civiform si sviluppa su 75 mila metri quadri; oltre al convitto con 180 posti letto, 40 aule didattiche e 38 laboratori, comprende una mensa, sale ricreative ed impianti sportivi. Ragazzi e adulti sono seguiti da un team di 120 persone, affiancato da numerosi esperti esterni. Durante la visita ai laboratori (elettrico, grafico digitale, di pasticceria e ristorazione), dove la presidente è stata accolta dagli allievi in modo caloroso e simpatico, il direttore generale di Civiform Daniele Bacchet ha espresso l´interesse della struttura di avviare percorsi formativi "di breve durata e modulari per formare i ragazzi in modo più flessibile". In riferimento al dato positivo, che conferma come il Friuli Venezia Giulia sia la regione italiana con minore dispersione scolastica, la presidente Serracchiani ha ricordato come questo "è possibile anche grazie all´attività di strutture come il Civiform". Prima di congedarsi, la presidente è stata ringraziata "per la sensibilità dimostrata" dalla Regione nell´ambito del finanziamento regionale ai centri di formazione giovanile.  
   
   
LOMBARDIA: ´SCUOLA SICURA´ PROGETTO IMPORTANTE SU PREVENZIONE  
 
Milano, 24 febbraio 2015 - "La prevenzione è un tema fondamentale e una delle colonne più importanti della salute che, è bene ricordarlo, è un diritto sancito dalla Costituzione. Basti pensare solo al costo degli infortuni sul lavoro e per le malattie professionali che è pari al 3 per cento del Pil nazionale. E´ necessario abituare i giovani a prevenire e ad assumere corretti e sani stili di vita. Iniziative come queste sono dunque importantissime e contribuiscono a rendere sempre migliore la nostra sanità, che è già un´eccellenza". Scuola Sicura - Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, partecipando all´evento formativo - promosso dall´Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, in collaborazione con Rotary Club di Milano Sud e Areu, Azienda regionale emergenza urgenza di Regione Lombardia - ´Scuola sicura´, il cui obiettivo è insegnare ai giovani i corretti stili di vita e i principi della rianimazione cardiopolmonare e più in generale sensibilizzarli sui temi della prevenzione cardiovascolare. Sala Operativa E Attestati - Nel corso dell´evento, è stata realizzata una dimostrazione di ciò che avviene in una sala operativa Areu, con le varie fasi di procedure che riguardano l´uso del defibrillatore. Sono state anche consegnate le pergamene di partecipazione a 65 scuole che hanno aderito al progetto e alcuni attestati di benemerenza. Prevenzione Nella Scuola - Tra le altre iniziative, nel luglio 2011 Regione Lombardia ha siglato con l´Ufficio Scolastico Regionale l´Intesa su ´La scuola lombarda che promuove salute´, che ha visto, tra i suoi esiti, la costituzione, nel corso dell´anno scolastico 2012-2013, della Rete Scuole che Promuovono Salute - Lombardia, che "conta - ha ricordato Mantovani - a tutt´oggi l´adesione di 232 Istituti Scolastici (circa 200.000 studenti coinvolti). Dal gennaio 2014 la Rete Sps Lombardia è membro del Network Schools for Health in Europe un´organizzazione internazionale che raccoglie e mette in contatto esperienze analoghe in molti Paesi europei". Il Progetto ´A Prova Di Cuore´ - Grazie a uno stanziamento di 1.285.000 euro, Regione Lombardia ha acquistato e inserito 500 defibrillatori semi-automatici sulle ambulanze di soccorso e di 85 defibrillatori semi-automatici in apposite teche in prossimità di farmacie, site in aree rurali, distanti dalle postazioni delle ambulanze. Ad oggi, più di 60.000 cittadini lombardi sono formati e certificati, grazie ad Areu, e 2000 hanno ottenuto la certificazione di formatori. Infine, è stato predisposto un Registro Regionale dei Dae, del loro posizionamento e degli operatori formati. 30 Nuovi Defibrillatori Per Expo - "A breve - ha concluso Mantovani - è previsto il posizionamento di 30 defibrillatori a Milano presso tutta l´area espositiva di Expo 2015". Prevista anche la promozione, insieme al Coni e alla Fmsi, di iniziative tese ad assicurare una corretta cultura della sicurezza nell´attività sportiva e di una pronta risposta in ogni caso di infortunio o malore sui campi di gara e di allenamento.  
   
   
“ADOTTA LA SCUOLA”. PARTE DA MALO NEL VICENTINO IL CONTRASTO A SPRECHI ENERGETICI NELLE SCUOLE; AZIENDE FORNISCONO TECNOLOGIE GRATIS  
 
Malo (Vicenza), 24 febbraio 2015 - L’esempio parte da una scuola primaria, la Rigotti di Malo (Vicenza), che in tre anni ha abbattuto di molto il costo del riscaldamento utilizzando un sistema di sensori messi a disposizione gratuitamente da un’azienda locale Ecam Ricert srl e con la Smart Futur e utilizzando in modo più mirato il risparmio ottenuto. Su questo modello si è basata la Regione Veneto per realizzare un progetto allargato a tutto il sistema scolastico del Veneto per ridurre gli sprechi di qualsiasi tipo, in particolare dell’energia elettrica e termica, con l’obiettivo di investire le risorse risparmiate nelle vere necessità degli istituti scolastici e degli studenti e insegnanti. Le aziende del territorio saranno i primi partner delle scuole in questo compito mettendo a disposizione gratuitamentele tecnologie necessarie. Questo è il traguardo che si pone il protocollo d’intesa firmato stamani tra Regione Veneto/assessorato all’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Anci, l’Upi, Confindustria Veneto, Confartigianato Veneto, Cna Veneto. Il titolo guida dell’iniziativa è: “Adotta la scuola:il valore condiviso della sostenibilità”. “La presenza delle aziende è fondamentale perché – ha evidenziato l’Assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan – metteranno a disposizione delle scuole tecnologie innovative (sistema di sensori) di monitoraggio costante delle varie utenze, saranno certificati in questa loro azione da un soggetto terzo e espliciteranno il loro ruolo di responsabilità sociale d’impresa. Ma la cosa più importante è l’esperienza educativa che faranno i bambini e che li renderà cittadini più consapevoli e responsabili”. Il progetto, in sintesi, prevede la condivisione di un piano di azioni tra Scuola, Azienda privata e Amministrazione pubblica per rendere sostenibile una scuola, attraverso l’educazione ambientale di insegnanti e alunni, secondo quanto previsto dal programma Europa 2020 che indica possibili risparmi energetici anche nell’ordine del 15-20% in questi settori. Saranno perciò mappati i dati ambientali e la qualità dell’aria (temperatura, umidità, luminosità e presenza, e anche di Co2), attraverso l´installazione di dispositivi smart non invasivi (in wireless o in cablaggi esistenti). Il risparmio energetico, sia come riduzione di Co2, sia in termini di bolletta elettrica/gas, potrà essere reinvestito per migliorare le scuole o la formazione.  
   
   
SCUOLA: DALLA REGIONE LIGURIA UN BOX DIDATTICO PER CONOSCERE LA CERAMICA ARTISTICA  
 
Genova, 24 Febbraio 2015. Un kit didattico per far conoscere la ceramica agli studenti delle scuole di primo e secondo grado della Liguria. Lo ha realizzato la Regione Liguria, capofila del Progetto Artisart del Programma Comunitario Alcotra Italia-francia. Il progetto, un vero e proprio nuovo strumento didattico, punta a promuovere la cultura materiale e l´artigianato locale, con particolare riferimento alla ceramica. La scatola, che si può aprire in tre ante, è un vero e proprio laboratorio portatile capace di offrire un facile approccio alla materia, a partire dalla conoscenza degli stili storici, riprodotti su sei piastrelle estraibili, corredate da altrettanti pieghevoli illustrativi. Il corredo comprende materiali esemplificativi delle varie fasi di lavorazione dall´argilla al biscotto, al prodotto finito. Le tecniche sono illustrate nelle diverse esecuzioni: lastra, colombino, tornio e mano libera. Una serie di piastrelle particolari contenuta nel kit mostra inoltre i possibili tipi di rivestimento: graffita, ingobbio, maiolica, sottovetrina Il box contiene anche una pubblicazione di facile lettura che introduce alle diverse tecniche e decori della ceramica e alla storia secolare della produzione ligure. Per gli insegnanti il box è uno strumento di sperimentazione didattica, per gli studenti un piacevole modo di avvicinarsi a una tecnica che contraddistingue la produzione dell´arte e dell´artigianato che identifica la Liguria. Anche nei musei, il kit per conoscere la ceramica sarà un utile supporto all´attività didattica per meglio far comprendere al pubblico dei più giovani il patrimonio esposto nelle sale. Il box didattico del Progetto Artisart sarà presentato mercoledì 15 febbraio 2015 nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, a Genova. Con l´assessore al Turismo e Cultura della Regione Liguria parteciperanno Cecilia Chilosi, Lea Gobbi per la Scuola di ceramica di Albisola Superiore, Soledad Carle e gli autori del box didattico. Giovedì 26 febbraio , alle 9,30, l´iniziativa sarà presentata al Musa- Musei di Palazzo Gavotti, in piazza Chabrol, a Savona.  
   
   
GRANDI PROGETTI: DA AUTORITÀ DI BACINO CAMPANIA CENTRALE OK A INTERVENTO PER LAGHI FLEGREI  
 
Napoli, 24 febbraio 2015 . “Il Comitato istituzionale dell´Autorità di Bacino Campania Centrale ha espresso parere favorevole sui singoli progetti definitivi che compongono il Grande progetto Laghi Flegrei, per il risanamento idraulico e ambientale dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e Monte di Procida.” Lo ha comunicato l´assessore regionale ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza, al termine della riunione che ha presieduto e alla quale ha preso parte il segretario generale Stefano Sorvino. Il Grande progetto, finanziato attraverso i fondi Fesr Campania 2007/2013, vale 65 milioni di euro ed è oramai in fase avanzata: a breve il soggetto beneficiario, che è l´Unione dei Comuni interessati e vede come capofila Pozzuoli, potrà procedere alla stipula dei contratti per l´avvio dei cantieri per l´adeguamento funzionale del sistema fognario e depurativo, che eviteranno in futuro gli attuali sversamenti nei laghi Averno, Lucrino e Fusaro nonché sul lungomare, collettando tutto verso il depuratore di Cuma. Anche il depuratore verrà messo a norma grazie ad un altro Grande progetto. Attraverso l´Autorità di Bacino i progetti sono stati coordinati tra loro in modo da non creare sovraccarichi sul canale di Quarto ed avere una complessiva compatibilità idraulica. "Si tratta di progetti - ha proseguito l´assessore Cosenza - che prevedono la realizzazione di una fognatura su Via Pantaleo, Via Marmolito, Via Casalanno e Via Kennedy e il completamento delle fognature comunali a Quarto, nonché il risanamento idraulico dei bacini del lago d´Averno e del lago Lucrino, con interventi fognari in via Napoli a Pozzuoli. Sempre a Pozzuoli i progetti approvati prevedono la realizzazione della nuova rete fognaria per gli insediamenti del Comprensorio Cuma Licola, oltre alla realizzazione di una nuova rete fognaria a Via Campana, Via Cigliano e Monteruscello. A Monte di Procida è prevista la ristrutturazione e l´adeguamento funzionale del sistema fognario depurativo intercomunale di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli. Infine a Bacoli è previsto il risanamento idraulico del bacino del Miseno e la riapertura, sistemazione e protezione delle foci del Lago Fusaro."  
   
   
EMILIA ROMAGNA, DEMANIO MARITTIMO: NUOVE NORME PER SALVAGUARDARE LA QUALITÀ DELL´OFFERTA TURISTICO-BALNEARE ITALIANA NELLO SPIRITO DELLA TUTELA DELLA CONCORRENZA". I TEMI AL CENTRO DELLA RIFORMA DEL SETTORE  
 
Bologna, 24 febbraio 2015 – “Occorrono nuove norme per salvaguardare gli elementi di qualità dell’offerta turistico-balneare italiana nello spirito della tutela della concorrenza”. L’assessore al Turismo della Regione Emilia-romagna Andrea Corsini, d’intesa con il coordinatore in materia di Turismo della Conferenza delle Regioni Giovanni Lolli (vicepresidente della Regione Abruzzo), interviene così in vista dell’avvio del tavolo con Governo e Anci sulla riforma del sistema delle concessioni e dei canoni demaniali, delle modalità di affidamento e del nuovo regime di federalismo demaniale. “Considerata la disponibilità del Governo, recentemente espressa dal sottosegretario Pier Paolo Baretta, ad avviare un tavolo di confronto con Regioni e Anci sulla bozza di legge quadro sul Demanio marittimo - sottolinea Corsini - è utile definire in modo condiviso la posizione della Conferenza delle Regioni partendo dalle specificità delle varie realtà territoriali e, in particolare, lavorare per norme che tutelino gli investimenti fatti negli anni dagli operatori, assicurino la remunerazione del valore commerciale di mercato delle imprese e garantiscano un sostenibile processo di passaggio dal regime in essere a quello nuovo. E’ necessaria una completa e dettagliata ricognizione delle concessioni attive per evitare lo stato di crisi delle imprese turistiche balneari attualmente esercenti l’attività nelle aree demaniali marittime”. Per l’assessore Corsini, infine, “è opportuno un incontro preliminare con Anci per valutare la possibilità di assumere un orientamento comune, così come sarà necessario approfondire gli orientamenti delle Regioni con le associazioni nazionali degli operatori balneari, un’opportunità che si lega alla volontà di salvaguardare un settore cruciale per il turismo, non solo emiliano-romagnolo, che raccoglie oltre 2.000 imprese e supera i 10.000 addetti”.  
   
   
INAUGURATA LA ´CASSA DEI PIAGGIONI´, ROSSI: "OPERA FONDAMENTALE PER LA SICUREZZA DELL´ARNO"  
 
Firenze 24 febbraio 2015 – "Questa è l´opera più importante che sia stata realizzata ad oggi lungo l´asta dell´Arno che ridurrà in modo significativo il rischio da San Miniato fino alla foce. Insieme allo scolmatore, altra opera fondamentale con in corso la gara per affidare i lavori per un importo di 15 milioni di euro, metterà in sicurezza anche la città di Pisa". Lo ha detto il presidente Enrico Rossi che ha inaugurato la "cassa dei Piaggioni", primo lotto della cassa di espansione di Roffia, nel comune di San Miniato. "L´inaugurazione di oggi – ha continuato Rossi - segna una svolta, e rispetto agli eventi alluvionali degli ultimi quattro anni che ci hanno provato, dimostra che ce la possiamo fare. Quando anche l´intervento dello scolmatore sarà terminato, saremo di fronte a un grande lavoro che cambia il quadro rispetto alla sicurezza idraulica. In un momento in cui è sempre più difficile reperire risorse, la Regione si è impegnata prefissandosi l´obiettivo di spendere almeno 50 milioni all´anno. Dopo i professori che hanno detto che ci vogliono 3 miliardi per mettere in sicurezza tutto il bacino, ci sono i politici che rispondono. Ebbene, 3 miliardi no, ma 30, 50 milioni ogni anno sì. Questo il senso di responsabilità che ci ha guidato fino a qua. Oggi è un bel giorno di festa e siccome ci troviamo nei luoghi di Leonardo che era molto interessato all´acqua e alle sue dinamiche, mi piace pensare che oggi sarebbe stato contento anche lui". Il sistema Roffia - La cassa dei Piaggioni fa parte di un sistema costituito da 4 casse dell´area di espansione di Roffia, due in sinistra idraulica del fiume Arno, nel territorio dei Comuni di San Miniato e Fucecchio (casse di espansione di Piaggioni e di Scaletta), e due in destra idraulica, nel Comune di Cerreto Guidi (casse di espansione di Navetta Est e Navetta Ovest). Le casse di Roffia nel loro complesso rappresentano uno degli interventi strutturali previsti dal "Piano di Bacino del fiume Arno per la riduzione del rischio idraulico" approvato nel 1999 e risulta una delle opere strategicamente più rilevanti tra quelle a valle di Firenze lungo l´asta principale del fiume, sia per il volume invasabile stimato in circa 18 mil mc, sia per la sua estensione, pari a circa 200 ettari, sia per la sua localizzazione, immediatamente a monte di aree fortemente antropizzate. La cassa dei Piaggioni, insieme agli interventi previsti sullo scolmatore d´Arno, darà un contributo significativo alla riduzione del rischio idraulico nel territorio pisano. Identikit della cassa dei Piaggioni - La cassa dei Piaggioni funziona attraverso l´utilizzo di paratoie mobili, sistema più flessibile rispetto a uno con paratoie fisse: permette infatti di adattarsi a un numero maggiore di eventi di pioggia e diversi per quantità e durata. Così è possibile garantire un livello massimo di laminazione in ogni caso, a prescindere dal tipo di evento di piena. Le paratoie mobili, di dimensioni 8x3, grazie alla modulazione del tempo di apertura ottengono una laminazione della piena (cioè un progressivo abbassamento del colmo di piena) di circa 8-9 per cento, con volume invasabile di acqua di circa 9milioni di metri cubi. I lavori per la cassa dei Piaggioni - Iniziati ad aprile del 2009, i lavori per i Piaggioni, che hanno visto il Comune di San Miniato quale ente attuatore, hanno avuto un costo complessivo di 17 milioni e 500mila euro. I fondi sono così ripartiti: 2 milioni e 885mila euro di risorse regionali; 8 milioni e 550mila euro di risorse Cipe che la Regione ha scelto di destinare a questo intervento; 3 milioni e 615mila euro di fondi statali; 1 milione e 500mila euro di risorse della Provincia di Firenze, 600mila di fondi del Comune di San Miniato, 174mila euro del Comune di Cerreto Guidi e 175mila euro del Comune di Fucecchio. Primo ad essere concluso, l´intervento dei Piaggioni ha dovuto fare i conti con eventi che hanno creato difficoltà al cantiere. Sono stati la piena dell´Arno del 31 gennaio 2014 e quella dell´11 febbraio 2014 che hanno infatti costretto l´Amministrazione comunale di San Miniato ad intervenire con opere di somma urgenza per ripristinare le arginature e tutta l´area danneggiata. A un anno di distanza dall´esondazione i lavori sono stati terminati e collaudati.  
   
   
PRIMA INDAGINE SU COMPORTAMENTI AMBIENTALI DEGLI UMBRI: COLLABORAZIONE CITTADINI FONDAMENTALE PER SUCCESSO POLITICHE AMBIENTALI  
 
Perugia, 24 febbraio 2015 – Qual è il grado di sensibilità e consapevolezza ambientale dei cittadini umbri? Quanto la cultura ambientale è stata assorbita e si è tradotta in comportamenti individuali e collettivi sostenibili? È quanto ha voluto conoscere l´Assessorato all´Ambiente della Regione Umbria che, dal luglio all´ottobre scorso, ha condotto un´indagine su tutto il territorio regionale, nell´ambito della campagna sui comportamenti sostenibili dal claim "L´umbria che piace ricicla, riduce e risparmia. E tu?". I risultati sono stati illustrati oggi nel corso di un convegno che si è svolto a Palazzo Donini, al quale è intervenuto l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti. "I comportamenti individuali – ha detto Rometti – sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale che ci prefiggiamo. La Regione Umbria ha dedicato attenzione e ingenti risorse al tema ambientale, con interventi strutturali, azioni di prevenzione, studi, progetti di informazione, educazione e comunicazione per il coinvolgimento diretto dei cittadini. Coinvolgimento che ha prodotto significativi risultati, ad esempio, per la gestione dei rifiuti: è grazie alla collaborazione dei cittadini che è stato possibile in tre anni incrementare la raccolta differenziata dal 30 al 53 per cento". "Il nostro lavoro non è al chiuso nelle stanze – ha rilevato - ma cerchiamo di coinvolgere i cittadini nei processi decisionali e nella programmazione per lo sviluppo sostenibile del territorio così come ne cerchiamo la più ampia collaborazione per l´attuazione delle politiche ambientali. Questa indagine – ha proseguito – assume particolare importanza poiché ci consente di capire il livello di consapevolezza sulle tematiche ambientali, che in Umbria sembra essere maggiore rispetto a quanto generalmente riscontrato in tutta Italia, e fornisce indicazioni anche su come rafforzare la relazione stretta con i cittadini e quel tessuto di azioni quotidiane e individuali indispensabili al successo della politica ambientale regionale". La campagna "L´umbria che piace ricicla, riduce, risparmia. E tu?", come ha spiegato la coordinatrice regionale all´Ambiente della Regione Umbria, Ernesta Maria Ranieri, è stata sviluppata con l´affissione di manifesti, la pubblicazione sul portale istituzionale di "pillole di sostenibilità e un questionario che, per i diversi e più comuni temi ambientali (aria, acqua, rifiuti), ha posto domande elementari per testare il grado di conoscenza ambientale, il grado di comportamento sostenibile, la relativa corrispondenza. Il questionario, rivolto ai residenti in Umbria, è stato distribuito avvalendosi della collaborazione dei Centri di educazione ambientale (Cea) e del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari ed ambientali dell´Università degli Studi di Perugia, sia nelle sedi dei "Cea", sia nelle scuole (il 4% dei questionari totali, per lo più ad opera del Corpo Forestale dello Stato) sia (oltre il 40 per cento dei questionari) in esercizi commerciali, luoghi di ritrovo e sagre. La compilazione era possibile anche on line sul portale della Regione, ma questa modalità è stata scelta solo dal 2 per cento. In tutto sono stati compilati quasi 6mila questionari, dei quali utili il 95 per cento (5692) coinvolgendo tutto il territorio regionale e coprendo una fascia di popolazione molto ampia, dagli 11 ai 94 anni. Il 67 per cento dei questionari è stato compilato con l´assistenza di un operatore. Quattro le sezioni del questionario: la prima sulla conoscenza della campagna europea: "Il mondo che ti piace. Con il clima che ti piace"; la seconda "Lo sai che …" con quattro domande per capire, attraverso esempi tratti dalla vita quotidiana, il livello di conoscenza circa alcune tematiche ambientali o strettamente collegate (risparmio energetico ed idrico, dei rifiuti e del cambiamento climatico - qualità dell´aria); la terza "Che cosa fai tu per …" con una serie di domande volte a testare, sempre attraverso esempi presi dalla vita di ogni giorno, i reali comportamenti dei cittadini umbri sui temi del risparmio idrico ed energetico, dei rifiuti, del cambiamento climatico e della qualità dell´aria. Nella quarta sezione "Quale pensi che sia il principale problema della nostra regione?" sono state raccolte le opinioni sulla principale problematica ambientale percepita. A rispondere, ha spiegato la dottoressa Ranieri che ha illustrato i risultati più significativi, per circa la metà (47,3%) sono stati umbri tra 31 e 50 anni e con un grado di istruzione medio alta. L´intero campione ha un elevato grado di scolarizzazione (76% licenza scuola media superiore o laurea). In Umbria, sembra non aver prodotto effetto la campagna europea di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici, che ha ottenuto il 99 per cento di risposte negative, a conferma – ha rilevato la coordinatrice regionale - della limitata penetrazione della comunicazione effettuata solo con il mezzo telematico. Le risposte della Sezione "Conoscenze" indicano che complessivamente, sono acquisite conoscenze ambientali "di base", un po´ meno per quanto riguarda lo spreco alimentare mentre ci sono picchi fino al 90% per quanto riguarda la raccolta differenziata. I residenti nella provincia di Terni si "posizionano" meglio di quelli di Perugia, anche per quanto riguarda le risposte della sezione "Comportamenti". In questa sezione, le risposte sono più diversificate: vengono adottati comportamenti sostenibili nei casi di maggiore "facilità" (uso della lavatrice a pieno carico, della "borsa della spesa", di una temperatura controllata per il riscaldamento), mentre si abbassa la percentuale nel caso di comportamenti che richiedano maggiore "impegno". Solo per le domande legate al tema della riduzione di rifiuti alla fonte, si hanno risposte con una percentuale non soddisfacente. L´insieme dei comportamenti dichiarati, per quanto ancora molto migliorabili, denotano comunque un certo grado di sensibilizzazione. Per il 4 per cento degli umbri che hanno risposto al questionario, non ci sono problemi ambientali; la problematica individuata come principale a livello regionale è la questione della qualità dell´aria (26 per cento, in particolare tra i residenti nella provincia di Terni), seguita dal consumo di suolo (soprattutto fra quanti hanno un titolo di studio più elevato) e dall´inquinamento di fiumi e laghi "nonostante – ha rilevato la coordinatrice Ranieri – la qualità delle acque superficiali sia complessivamente buona e si sta raggiungendo l´obiettivo comunitario fissato al 31 dicembre 2015". La problematica che desta minori preoccupazioni è quella dei rifiuti, che a livello regionale viene indicata come prioritaria da appena il 5% di quanti hanno risposto. Chi adotta buoni comportamenti ambientali nell´ambito del cambiamento climatico è anche sensibilmente più preoccupato, rispetto a chi non adotta tali comportamenti, sulla questione del traffico e della qualità dell´aria. Non sempre c´è corrispondenza, è un altro degli elementi emersi, tra conoscenze e comportamento: il risparmio idrico, ad esempio, è poco sentito come indispensabile, così come c´è scarsa propensione alla riduzione dell´uso dell´auto. Per il settore rifiuti, con un basso livello di percezione quale problematica, ben il 90 per cento mostra conoscenze corrette, facendo ritenere fruttuoso l´approccio più vicino ai cittadini delle campagne regionali di comunicazione. "Questa indagine, che va contestualizzata nel periodo di crisi economica e ambientale attuale – ha detto Ranieri – offre preziose indicazioni su come esplicare l´azione pubblica per costruire un ponte solido fra informazione, consapevolezza e comportamenti in campo ambientale". Al convegno sono intervenuti Francesco Pennacchi, del Dipartimento di Scienze agrarie, ambientali, alimentari dell´Università di Perugia; Sandro Posati e Maria Ruggiero che hanno illustrato le azioni della Regione in materia di educazione ambientale e di campagne di comunicazione.  
   
   
FVG, PROTEZIONE CIVILE: 940 MILA EURO AI COMUNI PER SISTEMA INTEGRATO  
 
Udine, 24 febbraio 2015 - Con l´obiettivo di rafforzare il sistema integrato della Protezione civile, la Giunta regionale ha deciso oggi di stanziare, su proposta dell´assessore delegato Paolo Panontin, una somma 940 mila euro a favore di numerosi Comuni del Friuli Venezia Giulia. Queste risorse serviranno ai Comuni, considerati uno degli elementi fondamentali del sistema integrato, per migliorare le sedi della Protezione civile e la dotazione delle attrezzature e dei mezzi, per organizzare corsi di formazione a favore dei volontari e per svolgere esercitazioni.  
   
   
FVG, PROTEZIONE CIVILE: ASSEGNATI CONTRIBUTI PER RISTORO DANNI MALTEMPO  
 
Trieste, 24 febbraio 2015 - Prosegue l´assegnazione di finanziamenti ai Comuni che hanno avanzato richieste per l´ottenimento di contributi a favore dei soggetti danneggiati dagli eventi calamitosi verificatisi il 30 gennaio dello scorso anno. L´assessore regionale alla Protezione Civile, Paolo Panontin, ha firmato un decreto con il quale vengono assegnati fondi per oltre 36 mila euro ad alcuni Comuni del Pordenonese che erano stati colpiti. Beneficiari del provvedimento regionale sono in particolare i Comuni di Valvasone, Arzene, S. Giorgio della Richinvelda e Prata di Pordenone. "A questi Comuni nella primavera dello scorso anno - ricorda Panontin - è stata delegata l´istruttoria, la concessione e l´erogazione dei contributi. Gli importi, per un massimo di 3.000 euro, rimborsano fino al 100 per cento della spesa ammissibile per acquisto, noleggio, riparazione delle pompe per eliminare l´acqua dai locali allagati e per i consumi di carburante e maggiori consumi di energia elettrica. Il ristoro dei danni è stato riconosciuto per le abitazioni private, per gli immobili destinati ad attività produttive, ma anche per immobili comunali", precisa Panontin, che esprime la propria soddisfazione nel vedere che "le promesse da parte dell´ Amministrazione regionale sono state mantenute e che il ristoro dei danni non solo è avvenuto, ma è avvenuto in tempi certi, con modalità trasparenti, al punto che nell´arco di un anno gli indennizzi in molti casi sono già stati erogati dai Comuni". Le risorse messe a disposizione dalla Protezione Civile regionale hanno infatti coperto l´intero fabbisogno segnalato dai cittadini e dai 26 Enti danneggiati. Come evidenzia l´assessore, contributi per il ristoro dei danni subiti sono stati assegnati anche a due Comuni friulani, Ruda e Campolongo Tapogliano.  
   
   
AMIANTO - DOPO DIECI ANNI LA CONFERENZA REGIONALE IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 24 Febbraio 2015 - Si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime dell´amianto, la prima Conferenza Regionale sull´Amianto svoltasi al Teatro Garau di Oristano, indetta dall´assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano di concerto con l´assessore regionale della Sanità Luigi Arru. Un impegno importante, a dieci anni dalla previsione legislativa, che testimonia la volontà della Giunta regionale di affrontare gli annosi problemi legati all´amianto, dal punto di vista ambientale e sanitario. "Essere qui oggi ha una forte valenza simbolica" ha affermato l´assessore Spano con riferimento alle due fabbriche che per anni hanno lavorato nella zona. "Sebbene lo Stato non preveda risorse finanziarie, l´Assessorato dell´Ambiente ha proposto di destinare 10 milioni di fondi europei alla lotta contro l´amianto ed ha dato avvio al Piano Regionale, strumento di pianificazione dell´azione regionale a tutela della salute dei cittadini e per le problematiche ambientali". Il Piano regionale, sui cui contenuti si sono soffermati i tecnici dell’amministrazione, prevede le modalità per il censimento dei siti, le risorse e i tempi; individua le imprese che effettuano il trattamento dell’amianto e definisce il raccordo con la gestione i rifiuti. Delle problematiche sanitarie connesse all´esposizione ad amianto ha parlato poi l´assessore della Sanità Luigi Arru che ha ricordato come la Sardegna sia teatro di situazioni drammatiche. "Sono 1089 gli ex esposti sottoposti a vigilanza sanitaria. Con l’istituzione il Centro operativo regionale per la rilevazione dei casi di mesotelioma, la Regione, attraverso le Asl, si fa carico del controllo sanitario degli ex esposti per la prevenzione delle patologie connesse alla presenza dell’amianto” ha spiegato l’assessore. "Inoltre, è iniziato il progetto di sperimentazione per un protocollo di validazione interregionale di sorveglianza sanitaria, a dimostrazione che questa amministrazione vuole veramente risolvere il problema." Nel pomeriggio, dopo gli interventi tecnici, sono state raccolte le osservazioni degli ex esposti e delle associazioni. Per gli interessati è ancora possibile fino all´inizio di aprile - i 60 giorni dopo la pubblicazione sul Buras del 5 febbraio - inoltrare considerazioni e integrazioni ai competenti uffici regionali.  
   
   
AOSTA, INCONTRI SUL TERRITORIO PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI  
 
Aosta, 24 febbraio 2015 - E’ in programma per, martedì 24 febbraio 2015, alle ore 15.00, nella sede dell’Assessorato regionale territorio e ambiente, la conferenza stampa di presentazione del calendario degli incontri sul territorio, organizzati in collaborazione con le Autorità di Sub-ato per la gestione dei rifiuti urbani. Gli incontri sono finalizzati all’illustrazione della riorganizzazione dei flussi di raccolta dei rifiuti urbani ai quali è invitata a partecipare tutta la popolazione poiché direttamente coinvolta nell’obiettivo di perseguire livelli di qualità dei rifiuti raccolti in forma differenziata che consentano un effettivo avvio al recupero e alla valorizzazione certa degli stessi. Nella corso della conferenza stampa, alla quale interverranno l’Assessore al territorio e ambiente Luca Bianchi e i presidenti delle Autorità di Sub-ato, saranno comunicate le date degli incontri, che si terranno nel mese di marzo, e illustrate le principali novità introdotte dal 1° giugno 2015 in merito alla riorganizzazione del servizio di gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta.  
   
   
VARESE, ACCAM : ISTITUZIONI AFFIANCANO DECOMMISSIONING PROGRESSIVO  
 
 Milano, 24 febbraio 2015 - Si è svolto l´incontro istituzionale programmato tra Regione Lombardia, Provincia di Varese e Comune di Busto Arsizio per discutere del futuro del termovalorizzatore Accam, nel Varesotto. Presenti al tavolo l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, il consigliere e presidente della Vi commissione Luca Marsico, il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli e il presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi. Al termine dell´incontro le parti, nel pieno rispetto della volontà dei Comuni, hanno confermato la propria intenzione di aggiornare gli accordi intrapresi a suo tempo per la realizzazione del revamping, essendo mutato lo scenario regionale dello smaltimento dei rifiuti, nonché il quadro economico-finanziario e giuridico nel quale si trovano ad operare. Una volta conclusa l´assemblea dei 27 Comuni soci prevista per il 2 marzo, le parti si ritroveranno per un incontro che per l´occasione sarà allargato anche al Cda di Accam in modo da poter discutere delle iniziative concrete da intraprendere nell´immediato.