Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 07 Ottobre 2008
IL CORECOM FVG FA IL BILANCIO DEL QUADRIENNIO 2004-2008  
 
Trieste, 7 ottobre 2008 - Quattro anni di Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni del Friuli Venezia Giulia. Bilanci, prospettive, il fare e il fatto presentati in Consiglio regionale, dal presidente Franco Del Campo. Quattro anni intensi, passati a occuparsi di temi delicati, come la tutela dei minori nel settore radiotelevisivo, o a vigilare sulla diffusione dei sondaggi sui media locali. O, ancora, a risolvere le controversie tra utenti e compagnie telefoniche senza scordare il compito numero uno, quello storico, e cioè vigilare sul rispetto della normativa sulla Par condicio e svolgere attività di controllo e monitoraggio delle emittenti locali in periodo elettorale. E poi ci sono le istruttorie per i contributi a radio e tv che trasmettono in Friuli Venezia Giulia, le attività di studio e ricerca, e, infine, l´organizzazione di convegni sui temi della comunicazione. Sono le controversie tra cittadini e gestori telefonici, cresciute in modo esponenziale, a impegnare oltremodo il Corecom: nel 2004 i ricorsi erano 31, in questo 2008 si è saliti a 1222. Tant´è che il Corecom ha istituito uno sportello per il cittadino e un numero verde (800-743488), primo in Italia e completamente gratuito, che ha registrato grande apprezzamento da parte dei cittadini. Col risultato che i due terzi dei contenziosi vengono risolti, e l´amministrazione giudiziaria si risparmia un bel carico di controversie legali. Poi c´è il rispetto della Par condicio: è di quest´anno la guida "Le regole della comunicazione in periodo elettorale: la par condicio a livello locale", distribuita e apprezzata anche a livello nazionale. E tanto per dare un´idea, nella sola tornata elettorale del 13 e 14 aprile scorsi, le emittenti locali monitorate - a garanzia del pluralismo e dell´imparzialità - sono state 7 per 316 notiziari, 150 le ore visionate e più di 105 mila sono stati i dati raccolti ed elaborati. Forse, unica nota stonata, i programmi dell´accesso, ovvero quegli spazi radiofonici della Rai riservati a partiti e gruppi rappresentati in Parlamento o nel Consiglio regionale, ma anche a organizzazioni delle Autonomie locali, sindacati, confessioni religiose, enti e associazioni politiche e culturali, gruppi etnici e linguistici e a ogni altro gruppo di rilevante interesse sociale. Nonostante la loro importanza e valenza costituzionale, questi spazi vengono sotto utilizzati mentre i programmi in friulano e sloveno sono addirittura quasi inutilizzati. Ma su indicazione del ministero delle Comunicazioni, il Corecom svolge anche le complesse istruttorie per i finanziamenti regionali alle emittenti locali. Finanziamenti che nel 2008 hanno superato i due milioni di euro (dovrebbero essere 2 milioni e 700 mila, ma il dato reale non è ancora disponibile). Nove anni fa, nel 1999, erano pari a 611 mila euro. Altro impegno, lo sviluppo della televisione transfrontaliera. Il che significa, da una parte tutelare e valorizzare le minoranze al di qua e al di là dell´ex confine, dall´altra una maggiore integrazione nella nuova Europa. Un rapporto con le istituzioni europee culminato nel 2007 con il progetto "Comunicare identità e territorio in Europa" rivolto alle scuole superiori della regione che, per la sua valenza culturale ed educativa, ha ricevuto la targa d´argento da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E tanta parte dell´attività del Corecom è stata dedicata ai giovani. Ad esempio, come non ricordare l´ampia ricerca su "Giovani e Media", o l´organizzazione del telegiornale in classe, realizzato con la collaborazione delle istituzioni scolastiche e finalizzato a educare i più piccoli alla lettura critica dell´informazione televisiva. Particolare attenzione, infine, è stata rivolta all´uso oculato delle risorse (360 mila euro nel 2008). Tutte le iniziative, infatti, sono state realizzate utilizzando quanto possibile le risorse interne. Per l´amministrazione regionale, costi ridotti e controllo qualità sempre sotto gli occhi. .  
   
   
ADVERTISING: IL RUOLO DEI TOP SPENDERS  
 
Milano, 7 ottobre 2008 - Nonostante la situazione economica italiana ed internazionale sia caratterizzata da segnali persistenti di crisi, nel primo semestre 2008 gli investimenti pubblicitari hanno sostanzialmente tenuto. Confrontati con lo stesso periodo del 2007 hanno, infatti, superato i 4. 760 milioni di euro con un incremento dello 0,9%. Ciò significa che gli utenti, pur in presenza di un rallentamento dei consumi, di un’inflazione crescente e di mercati (sia del largo consumo che dei beni durevoli) non certo brillanti, hanno spinto ancora sulla leva della pubblicità con un preciso obiettivo anticongiunturale. Alcuni importanti advertiser hanno utilizzato questo particolare momento anche per altri scopi strategici. Innanzitutto per rafforzare i propri livelli di notorietà a spese dei competitors minori, in difficoltà sul piano delle disponibilità finanziarie. In secondo luogo per sfruttare al massimo le offerte commerciali delle concessionarie, particolarmente convenienti a fronte di una domanda debole. Infine per controbilanciare il potere della distribuzione che potrebbe, nel secondo semestre, diventare ancora più esigente nei confronti dell’industria di marca. I top spender del primo semestre del 2008 sono stati, nell’ordine: Unilever, Wind, Vodafone, Ferrero, Volkswagen, Procter&gamble, Fiat Div. Fiat Auto, Tim, Barilla, L’oréal Saipo. Queste dieci aziende di riconosciuta importanza mondiale hanno investito in advertising circa 712 milioni di euro con un incremento del 6,8% sul corrispondente periodo del 2007. Ma non sono solo i grandissimi players a credere nel valore della comunicazione. Se allarghiamo l’analisi, emerge che per le prime 100 aziende la variazione è stata del +5,8% e per le prime 400 del +5,9%. Per contro, il resto del mercato, circa 13. 350 aziende, ha mostrato una flessione del 10,7% passando dai 1. 156 milioni di euro del primo semestre del 2007 ai 1. 032 milioni di quest’anno. Quindi i tradizionali e consolidati investitori continuano ad essere lo zoccolo duro dell’impianto pubblicitario, mentre le altre aziende considerano ancora la pubblicità come una leva di marketing non prioritaria. Questa dinamica ha impattato anche sui mezzi perchè i grandi players nell’ultimo periodo hanno destinato risorse aggiuntive soprattutto alla televisione, garanzia di visibilità e ritorni immediati. Nel primo semestre di quest’anno si è registrata, infatti, una crescita della televisione dell’1,6% che diventa del 6,1% se si considerano i primi 10 top spender. Il piccolo schermo ha di conseguenza aumentato il suo peso nel media mix raggiungendo l’80% di quota in questo cluster e il 60% se si considera il mercato nel suo complesso. Per contro la stampa ha mostrato una flessione del 2,7% e tutti gli altri mezzi hanno registrato contrazioni più o meno consistenti, ad eccezione della radio, sempre più apprezzata dai pianificatori per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, e di internet che continua la sua corsa .  
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA “IO PUBBLICITA’”, LA PRIMA OFFERTA INTEGRATA DI LOCAL ADVERTISING INTERNET, VOCE E MOBILE  
 
Milano, 7 Ottobre 2008 Il Gruppo Telecom Italia ha annunciato ieri la sua entrata nel mercato del Local Advertising, il cui valore stimato è di oltre 3,5 miliardi di euro, con una strategia interamente focalizzata a sviluppare le nuove forme pubblicitarie (on line advertising, mobile advertising) valorizzando la conoscenza del cliente e le potenzialità delle nuove reti e dei nuovi servizi. Con “Io Pubblicita’” le Piccole e Medie Imprese possono per la prima volta utilizzare la pubblicità a livello territoriale con un’offerta integrata che sfrutta in modo sinergico Internet, la telefonia mobile e il servizio di informazioni telefoniche 1254 e che permette quindi di raggiungere gli 11,5 milioni di Unique Visitors al mese del Portale Virgilio, gli oltre 6 milioni di clienti Tim che hanno dato il proprio consenso alla ricezione di messaggi pubblicitari e le oltre 12 milioni di chiamate all’anno al servizio 1254. In particolare, le Pmi che hanno l’esigenza di comunicare localmente su Internet possono da oggi, con il Portale Virgilio, circoscrivere il proprio messaggio pubblicitario ad uno o più comuni presenti sul territorio nazionale attraverso gli 8. 100 nuovi portali dedicati ad ogni comune italiano e accessibili direttamente dalla home page di Virgilio all’indirizzo www. Virgilio. It. Il Servizio di informazioni telefoniche 1254 ha incrementato la propria capacità di fornire all’utente informazioni più ricche e precise. La possibilità di raggiungere il proprio target in mobilità scegliendo la fascia oraria, il profilo e l’area provinciale, è invece offerta dai Tim Spot, gli sms pubblicitari inviati sui telefonini Tim. L’iniziativa si avvale delle competenze di Matrix, Società del Gruppo leader nel mondo dei media digitali e dell’advertising online oltre che della capillarità delle reti commerciali di Telecom Italia. .  
   
   
TORNA A FORMAT LA RASSEGNA DI FILM DOVE IL TRENTINO È SET CINEMATOGRAFICO  
 
Trento, 7 ottobre 2008 - Lo spunto lo ha fornito “Come si gira bene in Trentino. Più di cento anni di set cinematografici in Trentino”, volume edito dalla Provincia autonoma di Trento, Servizio attività culturali e presentato nei mesi scorsi – anche al Festival della montagna - alla presenza dell’autore Mauro Bonetto. Il libro parte dal 1900 per raccontare, arrivando fino al 2005, le pellicole nelle quali ha trovato posto proprio il Trentino. Adesso alcuni dei film “made in Trentino” si potranno vedere nel corso di una rassegna – sei i titoli proiettati lo scorso aprile, altri sei arrivano in questi giorni - organizzata da Format, il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento. Il titolo del libro è anche quello della rassegna, “Dedicato a…” , che riprende martedì 7 ottobre con “Il prigioniero della montagna”, un film tedesco del 1955 diretto da Luis Trenker. L’appuntamento è alle ore 18. 00, l’ingresso è libero presso Format di via Zanella 10/2. Stesso orario e ovviamente sempre ingresso libero anche per le altre cinque pellicole in programma. La seconda delle quali è “The Italian Job” di F. Gray, film inglese del 2003 in programma mercoledì 8 ottobre, a Format, sempre alle ore 18. Dedicato a … Come si gira bene in Trentino Set cinematografici in Trentino.
Martedì 7ottobre Il prigioniero della montagna L. Trenker I/d 1955
Mercoledì 8 ottobre The Italian Job F. G. Gray Usa/f/gb 2003
Martedì 14 ottobre Il mistero di Oberwald M. Antonioni I/d 1981
Mercoledì 15 ottobre Porzus C. Martinelli I 1997
Martedì 21ottobre Lunga vita alla Signora! E. Olmi I 1987
Mercoledì 22 ottobre La frontiera F. Giraldi I 1996
Presenta: Mauro Bonetto Proiezioni Ore 18 Format – Centro audiovisivi, Via Zanella 10/2 Trento 0461 495117 Le Schede Dei Film / 1 Titolo: Il Prigioniero Della Montagna; Altri titoli: Flucht In Die Dolomiten; Origine e anno: Italia - Germania, 1955; Produzione: Francesco Donato; Primus Film; Bardo Film; Regia: Luis Trenker; Interpreti: Marianne Hold (Graziella); Umberto Sacripanti (padre di Graziella); Luis Trenker (Giovanni Testa); Robert Freitag (Sergio); Yvonne Sanson (Teresa); Enrico Glori (Ghezzi); Marcello Giorda (ragionere Massaro); Hans Jamnig (guida alpina); Vincenz Nacker (guida alpina); Philipp Prinoth (guida alpina); Flavio Pancheri (guida alpina); Hans Hammig (Hans); Vincenzo Nocker (Enzo); Filippo Primod (Bepi); Alda Quinti (figlia di Giovanni). Soggetto: dalla novella “Die Flucht des Giovanni Testa” di Gustav K. Bieneck; Sceneggiatura: Luis Trenker, Giorgio Bassani, Pier Paolo Pasolini; Fotografia: Albert Benitz, Enzo Oddone; Musiche: Giorgio Fabor; Montaggio: Ludolf Griesebach, Aldo Quinti; Scenografia: Ottorino Volpi; Aiuto regista: Ludolf Griesebach; Durata: 101’ (Italia); 87’ (Germania). Luis Trenker (Ortisei Bz, 4 ottobre 1892 – Bolzano, 12 aprile 1990). Frequenta le scuole elementari e medie tra Ortisei e Bolzano. Nel 1912 si diploma al liceo scientifico di Innsbruck e supera nello stesso anno l’esame di guida alpina. In seguito si iscrive alla facoltà di architettura presso il Politecnico di Vienna. Durante la prima guerra mondiale viene inviato dapprima in Galizia e, a partire dal 1915, a Lavarone. Nel 1916 presta servizio in qualità di comandante di una compagnia di guide alpine, sul fronte delle Dolomiti e dell’Ortles. Tra il 1917 e il 1918 è comandante della piazza di Cortina d’Ampezzo. Nel 1922 si laurea in architettura a Graz. Nello stesso anno apre uno studio di architettura a Bolzano, insieme a Clemens Holzmeister. Nel 1925 ha la prima esperienza cinematografica, in qualità di protagonista del film Berge Des Schicksals, di Arnold Fanck. Con quest’ultimo girò anche, sempre come interprete principale, Der Heilige Berg (1926-1927). In seguito al mancato riconoscimento da parte del governo fascista di Roma dei titoli accademici conseguiti in Austria, Trenker decide nel 1927 di dedicarsi totalmente al cinema e si trasferisce a Berlino. Tra il 1928 e il 1929 realizza il primo lavoro cinematografico indipendente Der Kampf Ums Matterhorn. Nel 1930 si data il suo primo film sonoro Der Sohn Der Weissen Berge. Negli anni a venire realizza Berge In Flammen (Montagne In Fiamme 1931); Der Rebell (Il Grande Agguato 1932); Der Verlorene Sohn (Il Figliol Prodigo 1934); Der Kaiser Von Kalifornien (L’imperatore Della California 1935-1936); Condottieri (1936-1937); Der Berg Ruft (La Grande Conquista 1937); Liebesbriefe Aus Engadin (Lettere D’amore Dall’engadina 1938); Der Feuerteufel (Il Ribelle Della Montagna 1939-1940); Im Banne Des Monte Miracolo (Monte Miracolo 1943-1949); Barriera A Settentrione (Duell In Den Bergen 1949-1950); Flucht In Die Dolomiten (Prigioniero Della Montagna 1955); Von Der Liebe Besiegt (Vinto Dall’amore 1956); Wetterleuchten Um Maria (Lampi Attorno A Maria1957); Drama Am Eiger - Sein Bester Freund (Dramma All’eiger – Il Suo Migliore Amico 1962). Trenker è autore inoltre di numerosi documentari, realizzati per lo più negli anni Cinquanta, nei quali il tema prevalente è la montagna, ma non mancano un paio di opere dedicate a Venezia. Egli fu anche attore, sia in molti dei suoi film, sia per altri registi. A Trenker è attribuito anche Pastor Angelicus (1942), film nel quale il regista non volle figurare nel cast, che annoverava, tra gli altri, anche Ennio Flaiano in qualità di aiuto regista e sceneggiatore. Trenker fu anche romanziere di successo. Per quasi tutti i suoi film egli compose romanzi, alcuni dei quali furono venduti in moltissime copie. Giovanni Testa vive con la moglie Teresa e due figlioli in un paese sulle rive del Garda: ha un cantiere per la costruzione di barche, ma tale attività non gli rende abbastanza. Avendo un debito verso una banca, si reca dal fratello Enzo, uomo ricco, per ottenere da lui un prestito. Enzo rifiuta e i due venuti alle mani brandiscono i coltelli che però subito dopo lasciano cadere. Un certo Sergio, che per la sua partecipazione a loschi traffici, pretende invano da Enzo una certa somma, appena uscito Giovanni, afferra il coltello che quest’ultimo ha gettato, e con quello uccide Enzo. Egli confida poi il suo crimine a Ghezzi, socio dell’ucciso, e questi gli consiglia di fuggire, recandosi a lavorare in alta montagna. Giovanni viene a sapere che l’uccisore di Enzo, ch’egli non conosce, si è recato a lavorare presso Penia, dove si costruisce una diga. Essendo ricercato dalla polizia, che lo ritiene l’assassino di Enzo, Giovanni si reca a sua volta a Penia, sperando di poter smascherare il vero assassino. A Penia, dove egli si presenta sotto falso nome, Giovanni conosce Graziella, giovane e bella ragazza: i due si sentono vicendevolmente attratti e Giovanni confida a Graziella la propria disavventura. Egli conosce anche Sergio, suo compagno di lavoro, del quale ignora il passato, ed anche a lui si lega d’amicizia. Sergio viene a sapere chi è veramente Giovanni e pensando d’aver perduto per causa sua l’amore di Graziella, spinto da gelosia, minaccia di denunciarlo. Giovanni decide di fuggire, ma quando apprende che Sergio è caduto durante un’ascensione, s’affretta a recargli il suo aiuto. Prima di morire, Sergio gli confessa di essere l’assassino di Enzo. Intanto Teresa, la moglie di Giovanni, viene insistentemente corteggiata da Ghezzi, ma rifiuta le sue proposte amorose. Giovanni, sentendo di non poter più vivere lontano dalla famiglia, decide di ritornare al paese. Nel frattempo Ghezzi, lungamente interrogato, ha finito per confessare quanto sa sull’uccisione di Enzo. Ritornato a casa, Giovanni potrà quindi vivere tranquillo con sua famiglia. In questo film Trenker, sempre a suo agio nella rappresentazione della montagna, inserisce la drammatica vicenda del protagonista all’interno di una realtà che sta rapidamente modificando la vita di molti paesi alpini, spingendoli verso un progresso spesso non indolore. La costruzione della diga, oltre a rispecchiare con efficacia quella che fu un’importante tappa dell’industrializzazione della regione, assume nella pellicola del regista gardenese un significato particolare nel momento in cui si evidenzia, nello svolgimento della trama, una certa distanza tra la poetica cinematografica di Trenker e il mondo “moderno” che avanza inesorabile. Il film testimonia anche l’interesse dello stesso Trenker per l’ambiente trentino, che qui trova spazio nelle lunghe sequenze girate a Penia, in val di Fassa e sul lago di Garda. Le Schede Dei Film / 2 Titolo: The Italian Job; Origine e anno: Stati Uniti – Francia – Inghilterra, 2003; Produzione: Working Title Films; De Line Pictures; Paramount Pictures; Studio Canal. Distribuzione: Uip; Regia: Felix Gary Gray; Interpreti: Mark Wahlberg (Charlie Crocker); Charlize Theron (Stella Bridger); Edward Norton (Steve Frezelli); Seth Green (Lyle); Jason Statham (Handsome Rob); Mos Def (Left Ear); Donald Sutherland (John Bridger); Christina Cabot (Christina Grieco); Franky G. (Wrench); Soggetto: Troy Kennedy-martin; Sceneggiatura: Donna Powers; Wayne Powers; Fotografia: Wally Pfister; Musiche: John Powell; Montaggio: Christopher Rouse; Scenografia: Charles Wood; Costumi: Mark Bridges; Durata: 111’. Felix Gary Gray (New York 17. 07. 1969), giovane regista, si è fatto le ossa soprattutto con la realizzazione di video musicali. Per quanto riguarda i film, segnaliamo Be Cool (2005). È previsto comunque per il 2006 un ulteriore sequel de The Italian Job. Il nuovo film si intitolerà The Brazilian Job. Per il Gray dovrebbe dirigere anche una biografia di Marvin Gaye. Il ladro professionista Charlie Croke ha avuto un´idea geniale: un colpo audace, geniale, perfetto, ai danni di un palazzo di Venezia che ha fruttato ai suoi autori un enorme quantitativo di lingotti d´oro, contropartita di un importante accordo commerciale fra Italia e Cina. Quello che, tuttavia, Charlie e la sua banda - il basista Steve, l´informatico Lyle, l´autista Handsome Rob, l´esperto di esplosivi Left-ear e lo scassinatore John Bridger - non si aspettano è che uno di loro possa fare il doppio gioco per impadronirsi dei lingotti. Subita la beffa, il gruppo decide di riorganizzarsi contando anche su Stella, una bellissima scassinatrice dai nervi d´acciaio. Ora Charlie ed i suoi hanno un nuovo obiettivo: seguire il traditore a Los Angeles e cercare di tornare in possesso dei lingotti. Il passo successivo è quello di bloccare il traffico della città manipolando i semafori e creando uno dei più grossi ingoghi stradali della storia Rifacimento dell’omonimo film di Peter Collinson del 1968, che pare ebbe alcune scene girate in Trentino, la pellicola di Gray, rispetto alla prima versione, perde in ironia, ma acquista in spettacolarità. Le scene di maggiore dinamismo sono girate in Italia, a Venezia e in Trentino. Nel lago di Fedaia sono state effettuate delle riprese particolarmente difficili e che coincidono, nella trama del film, allo snodo della storia. .
 
   
   
LA MONTAGNA COME SCUOLA DI MANAGEMENT: NUOVO LIBRO DI AGOSTINO DA POLENZA  
 
Bergamo, 7 ottobre 2008 - Montagna per sport, montagna per la vita, montagna per la ricerca, montagna per passione. Ma non solo. L´esperienza alpinistica può insegnare molto anche in altri ambiti della quotidianità, persino quelli più lontani e che meno si penserebbe di associare. Per esempio il management, la gestione di un´impresa che come l´alpinismo si basa su strategie, obiettivi e rischi. E´ questo il tema dell´ultimo libro di Agostino Da Polenza, in libreria dall´8 ottobre. Domenica pomeriggio, alla Fiera "Alta quota" di Bergamo , Da Polenza lo presenterà in anteprima con il co-autore Gianluca Gambirasio. Il libro si intitola: "La montagna: una scuola di management". Il sottotitolo specifica: "La determinazione del singolo e della squadra sono le chiavi del successo sul K2 come in azienda". A prima vista può sembrare una similitudine lontana, che mette insieme due mondi opposti: quello della montagna, dinamico, all´aria aperta e talvolta pericoloso, con quello del management, che richiama la sedentarietà e una vita forse stressata ma al riparo dai rischi. Eppure le affinità fra le due realtà non sono poche. Le conosce bene un professionista che da vent´anni combina sapientemente le due cose: Agostino Da Polenza, Presidente del Comitato Evk2cnr, per il quale la montagna è impresa a 360 gradi. Ogni spedizione ha un obiettivo: la vetta. Per andare in cima bisogna studiare ogni volta una strategia, quella più adatta a chi deve compiere l´impresa, calcolare rischi, saper prendere decisioni difficili e talvolta in momenti molto difficili. E poi, saper "fare squadra", saper cooperare al fine del successo comune. Traslato in una realtà più urbana, è lo stesso che fa anche l´imprenditore. Al capo spedizione, come al capitano d’industria, servono le stesse cose: "grandissima preparazione, saper razionalizzare i rischi e quando capitano degli inconvenienti - dice Da Polenza -, agire sempre con grande intelligenza anche tenendo conto dell´istinto che in fin dei conti è la sovrapposizione di tante esperienze distillate". "La montagna: una scuola di management" è un libro scritto a quattro mani, in cui confluisce la grande competenza anche di Gianluca Gambirasio, consulente aziendale e appassionato sci alpinista. Suoi sono in particolar modo gli ultimi capitoli dedicati al lavoro di squadra e all´utilizzo dell´ambiente di montagna nel campo della formazione aziendale. "E´ un libro che può interessare diversi tipi di pubblico - dice Gambirasio -: dall´appassionato di montagna che può scoprire da vicino come funziona una cordata o una spedizione, all´uomo d´impresa che coglierà appieno la metafora tra il gruppo di alpinisti che raggiunge l´obiettivo vetta rispetto al gruppo di lavoro che raggiunge gli obiettivi aziendali". I due autori hanno raccolto le interviste di alcuni degli alpinisti e dei capispedizione più noti, tra cui, Abele Blanc, Alessandro Gogna, Cristian Brenna, Luca Maspes, Karl Unterkircher, Nives Meroi, Silvio “Gnaro” Mondinelli, Simone Moro; e ovviamente i racconti di "manager-alpinisti" come Eddy Codega della Camp, Sergio Longoni della Df Sport Specialist, Heiner Oberrauch della Oberalp, Alberto Piantoni della Bialetti Industrie, Maurizio Roman della Ferretti Yachts, Gianmario Tondato Da Ruos di Autogrill. .  
   
   
PRESENTATO AD ALESSANDRIA IN "RING! FESTIVAL DELLA CRITICA CINEMATOGRAFICA". UN VOLUME DEDICATO A LILIANA CAVANI  
 
 Bologna, 7 ottobre 2008 - – Sabato 4 ottobre, nell’ambito di “Ring! Festival della Critica cinematografica” che si è svolto ad Alessandria è presentato il volume monografico “Liliana Cavani”, edito da Regione Emilia-romagna e Edizioni Falsopiano, nella collana “Una Regione piena di Cinema”. Era presente la regista emiliana, ospite d’onore di questa edizione di “Ring!”, con lei gli autori e i curatori del volume che dialogheranno con il pubblico come è nella tradizione di questa rassegna giunta alla settima edizione. Ancora una volta il famoso palcoscenico si è trasformato per i tre giorni del Festival in un ring pugilistico dove si sono sfidati i più famosi critici cinematografici italiani, con vari match regolati da un arbitro, i round (assoli critici), gli shadow boxing – critici allo specchio (parlar di sé) e i pesi massimi (incontro con i grandi nomi del cinema italiano ed internazionale). La presentazione del volume è stata anche l’occasione per proclamare il vincitore del concorso destinato a giovani laureati, promosso da Regione Emilia-romagna, Premio Adelio Ferrero e Falsopiano Edizioni, per la selezione di uno scritto critico sul lavoro della regista carpigiana. La Regione ha dato vita a questa iniziativa con l’intento di valorizzare e sostenere giovani talenti nel campo della scrittura e critica cinematografica e si è avvalsa per la selezione della preziosa collaborazione della giuria del premio di critica cinematografica intitolato ad Adelio Ferrero, di cui è vivo il ricordo in Emilia-romagna per il suo lavoro di critico e docente. Tra i numerosi saggi inediti arrivati in redazione, la giuria, composta tra gli altri da Lorenzo Pellizzari (presidente), Antonio Costa, Nuccio Lodato, Luca Malavasi, Enrico Magrelli, Roy Menarini, Paolo Mereghetti e Morando Morandini, ne ha scelti in realtà due, classificati a pari merito, entrambi pubblicati nel volume. Nel corso della premiazione i due giovani critici hano ricevuto da Roberto Franchini, direttore dell’Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Regione Emilia-romagna, il premio in denaro di 500 euro. La serata si concluderà con un’intervista di Steve Della Casa a Liliana Cavani e con la proiezione in anteprima di “Einstein”, ultima fatica della regista. Il volume Liliana Cavani Sesto titolo della collana “Una Regione piena di cinema” dedicata ai grandi cineasti emiliano-romagnoli, il volume si apre con una lunga intervista alla regista carpigiana che ripercorre l’intera sua carriera cinematografica e televisiva, dai primi documentari prodotti per la Rai, proseguendo per il suo esordio con “Francesco d’Assisi”, sino ai recentissimi film per la tv, “De Gasperi” e “Einstein”. Due saggi, Francesca Brignoli e Caterina Gasparini le autrici, approfondiscono la produzione iniziale di Liliana Cavani: il primo mette a confronto i due film dedicati alla figura di San Francesco attraverso una dettagliata analisi delle fonti e degli studi compiuti dalla regista e della messa in scena. Il secondo ripercorre la genesi del controverso, Galileo, portando alla luce materiali inediti custoditi presso l’Archivio Fondo Cavani di Carpi, città natale della regista. Le regie degli anni ‘70 e ‘80 sono analizzate nei testi dei due giovani critici vincitori del concorso che sono stati proclamati il 4 ottobre. La ricca e complessa attività di regista lirica della Cavani rivive nella densa intervista che le fa Silvia Camerini. Nella seconda parte del libro, una testimonianza di Angelo Guglielmi, che aveva seguito la produzione del primo “Francesco” come dirigente Rai, rivela interessanti aspetti di quell’importante esperienza. La monografia propone anche due inediti di Cavani, gentilmente concessi dalla regista. Si tratta di Appunti sulla crisi del piano-sequenza, intervento all’Università Bocconi del 1991, e La necessità di una presenza cattolica nel cinema italiano, intervento tenuto all’Ente dello Spettacolo nel settembre 1994. Non inedito, ma ancora ricco di suggestioni il saggio di Giorgio Sassanelli e Giuseppe Vetrone, entrambi psicoanalisti freudiani, che analizza “Al di là del bene e del male”, pubblicato da “Belfagor” nel 1977 e riproposto nel volume. Filmografia e bibliografia completano la pubblicazione. La bibliografia è la più esaustiva mai pubblicata in Italia ed è redatta da Gaetana Marrone, docente di Letteratura italiana a Princeton e grande conoscitrice dell’opera della Cavani. Un ricco apparato iconografico spesso inedito, messo a disposizione dalla regista, e la traduzione in inglese delle interviste arricchiscono il volume. .  
   
   
ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA SUL BOSCO: INAUGURAZIONE L´8 OTTOBRE A BOLZANO  
 
Bolzano, 7 ottobre 2008 - Tra il 20 ed il 24 ottobre si festeggia la settimana europea del bosco. Le Ripartizioni provinciali foreste e natura e paesaggio in concomitanza con la ricorrenza propongono la mostra fotografica "Paesaggi forestali in Alto Adige" che sarà inaugurata mercoledì 8 ottobre e resterà aperta fino al 7 novembre. La mostra fotografica costituisce l´avvio di una serie di iniziative che la Provincia ha programmato in occasione della Settimana Europea del bosco. Attraverso le splendide immagini di aree boschive le due ripartizioni indendono sensibilizzare i visitatori sulla bellezza dei boschi altoatesini e sulla loro funzione quale area di relax, quale fattore economico e quale elemento di tutela ambientale e climatica. La mostra "Paesaggi forestali in Alto Adige - dalla roverella al pino cembro" sarà inaugurata dal presidente della Provincia e dall´assessore provinciale all´ambiente assieme ai direttori delle due ripartizioni coinvolte, Paul Profanter (foreste) e Roland Dellagiacoma (natura e paesaggio) mercoledì 8 ottobre alle ore 16. 00 al Palazzo provinciale11 (ex Poste) in via Renon 4 a Bolzano. Dopo l´inaugurazione la mostra può essere visitata fino al 7 novembre. .  
   
   
PRESENTAZIONE STAGIONE ORCHESTRA FVG  
 
Udine, 7 ottobre 2008 - - La presentazione del programma della Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia - avvenuta il 3 ottobre nella sede della Regione a Udine alla presenza dell´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro - è stata l´occasione per il "debutto" del nuovo presidente dell´Orchestra stessa, Gabriele Massarutto. "Ha una doppia valenza questo incontro - ha affermato Molinaro - in quanto permette alla Regione di esprimere da un lato l´apprezzamento per un programma che dall´autunno 2008 si protrarrà fino alla primavera 2009 toccando tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia; dall´altro di augurare buon lavoro al nuovo presidente, mettendo anche in chiaro quali sono gli intendimenti della Regione circa questo organismo culturale". Per l´esponente regionale, scelta la strada di mantenere in vita l´Orchestra Sinfonica, il Governo del Friuli Venezia Giulia ha ritenuto di individuare un presidente che garantisse "continuità all´organismo e nel contempo individuasse un percorso di novità per un futuro che si annuncia per tutti più difficile a causa delle sempre minori risorse a disposizione". Secondo Molinaro, quindi, tale percorso dovrà tener conto di almeno tre passaggi: coordinare l´attività dell´orchestra con quella degli altri organismi culturali e musicali del Friuli Venezia Giulia; radicare il complesso sempre più nel territorio perché diventi punto di riferimento dei musicisti qui operanti; cercare le strade più opportune perché venga rafforzata la base associativa con l´ingresso anche di forze private che possano apportare nuove risorse. Una linea sulla quale Gabriele Massarutto è in piena sintonia, rilanciando l´idea del coordinamento a una ben più ambiziosa impresa: immaginare, cioè, "una musica senza confini", vedendo collaborare le istituzioni musicali del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia, della Carinzia". Per il nuovo presidente è poi indispensabile che tutte le componenti dell´orchestra lavorino insieme sui programmi e si confrontino con le istituzioni. Presenti - con la direttrice amministrativa, Dori Deriu - anche il presidente uscente dell´Orchestra, Mario Diego, che ha espresso soddisfazione per il lavoro compiuto, e il sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha definito un onore poter ospitare l´Orchestra regionale, in quanto a Udine si concentrano - grazie anche alla presenza del Conservatorio - le aspirazioni musicali del Friuli. Il programma è stato quindi illustrato dal direttore artistico, Alberto Martini: si tratta di una quarantina di concerti diretti da vari direttori, con solisti di fama e con programmi molto diversificati, che da domani, 4 ottobre, si protrarranno fino al 28 marzo. Sia l´apertura che la chiusura della stagione sarà nel Teatro comunale di Pordenone: domani per accompagnare il film inaugurale del festival "Le Giornate del Cinema Muto"; il 28 marzo per partecipare alla Stagione Sinfonica di primavera dello stesso Teatro. Quindi la collaborazione fra vari enti della regione è alla base della programmazione; spiccano alcuni progetti ed eventi speciali; in evidenza poi la continuità nell´attività per ben sei mesi. .  
   
   
“IL MESTIERE DELLA MUSICA” E “MUSICA E TELEVISIONE” CONSIDERAZIONI EMERSE A CONCLUSIONE DEI LAVORI DEL PENSATOIO SVOLTOSI ALL’AUDIOTRIUM PARCO DELLA MUSICA - ROMA  
 
Roma, 3 ottobre 2008 - In Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica, nell’ambito della Settimana della Musica, il 2 ottobre si sono svolti due importanti momenti di riflessione per fare il punto sulla situazione attuale e guardare verso il futuro, ideati e moderati da Giorgio Verdelli, organizzati dalla Sudovest Produzioni, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione Cittàitalia. Di seguito le considerazioni emerse al termine del primo incontro sul “Mestiere della musica”, con relatori Max Gazzè, Boosta (dei Subsonica), il prof. Francesco D’amato (Master “Analisi del linguaggio musicale” Univ. La Sapienza), l’avv. Pierluigi De Palma (Studio Rossotto & Partners, una delle voci più autorevoli in materia di diritto d’autore applicato al settore entertainment), Marcantonio Lucidi (giornalista). Hanno partecipato all’incontro tutte le maggiori associazioni di categoria: Fimi, Pmi, Afi, Audiocoop, Assomusica insieme ad alcuni parlamentari estensori del disegno di legge sulla musica. Avv. Pierluigi De Palma – Studio Rossotto And Partners - L’avvocato Pierluigi De Palma, parlando del futuro della legge sulla musica, ha constatato che, ancora oggi, dopo anni di decreti e proposte di legge, in Italia non esiste un corpus normativo che preveda delle soluzioni concrete e attuabili. Le sanzioni previste per chi scarica illegalmente da Internet infatti, sono pressoché inapplicabili a causa dei costi e tempi che comportano. De Palma suggerisce di prendere come riferimento il modello francese che con “L’accordo dell’Eliseo”, nel novembre 2007, è riuscito a coinvolgere tutte la parti del sistema musica (artisti, discografici, Internet service provider, Authority), costringendo ognuno ad assumere una responsabilità e a partecipare attivamente alla soluzione del problema. La “Legge Hadopi” prevede infatti che chi viene colto a scaricare illegalmente file da Internet, riceva 2 richiami mentre alla terza violazione il suo abbonamento al web viene staccato. Prof. Francesco D’amato - Il Prof. Francesco D’amato, docente di “Analisi dei linguaggi musicali” presso l’Università La Sapienza di Roma, ha illustrato i nuovi scenari del settore musicale che vedono un incremento esponenziale del mercato digitale (solo nel 2007 una crescita del 40%) e contemporaneamente un uso indiscriminato del “file-sharing” che ha di fatto messo in crisi la discografia. Per far fronte a questo fenomeno, D’amato ha suggerito delle soluzioni e delle alternative concrete: stabilire e mettere in atto azioni legali nei confronti di chi scarica illegalmente, creare dei modelli competitivi che prevedano una forma legale di download e sfruttare le opportunità che Internet mette a disposizione. Max Gazze’ - Fare musica si divide in due fasi. La prima è quella dell’ispirazione, composizione, realizzazione, e implica immaginazione e ricerca, attività che distanziano dalle contingenze quotidiane l’artista. La seconda riguarda la promozione e la diffusione e coinvolge attori che diffondono il prodotto, che è una riproduzione di immaginazione colta nel suo apice espressivo. Uno dei problemi che riguardano la musica è l’omologazione del prezzo di vendita dei prodotti nel mercato cultura, fattore anomalo e fuorviante. Di fatto, della storia dell’autore e del momento creativo, non se ne sa nulla. Le diversità di prezzo intrigano e stimolano perché creano desiderio. Se la Fiat dovesse produrre solo ciò che vende, produrrebbe solo Punto e Panda. La mission dell’industria musicale dovrebbe essere la diffusione di uno stato emotivo e creativo, non la vendita di un pezzo di plastica. Boosta (Subsonica) - Oggi viviamo in una società che fa di tutto per tenerci chiusi in casa, inculcandoci quotidianamente un senso di paura. Temiamo di uscire e vivere la notte che è l’unico momento in cui ci si può confrontare e interagire senza dover lavorare. Oggi mancano dei veri spazi di interazione. I giovani che oggi sono i maggiori fruitori dei new media e di internet, sono di fatto ostracizzati e resi ignoranti da questa logica della paura. Il live ha salvato le nostre vite (dei Subsonica), così come quelle di tanti colleghi, ed è l’unico momento in cui si impara il rispetto del pubblico. Per questo il peer to peer è il benvenuto, perché è comunque un mezzo per far conoscere. E porta al live, momento che dà valore aggiunto. L’importante è non specularci sopra, ma mantenere prezzi accessibili senza compromettere la qualità. On. Francesco Giro - Il Sottosegretario ai Beni Culturali ha dichiarato che la musica insieme alla letteratura, è una delle frontiere più impegnate, perché più vicine ai giovani. E’ quindi necessario che la politica coltivi un’etica della responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. Giro sostiene che è necessario passare da una logica della sanzione ad una logica della condivisione, così come è stato fatto in Francia, tenendo comunque conto delle differenze con il nostro paese. Il modello dell’Eliseo dimostra che esistono delle soluzioni concrete e il Sottosegretario suggerisce provocatoriamente di “fare i copioni”, cioè di guardarsi intorno e prendere ciò che c’è di buono nella legislatura francese. Infine, da rilevare il contributo video di Biagio Antonacci (trasmesso durante l’incontro insieme ai contributi di altri big della canzone italiana), che alla domanda sulla crisi del mercato musicale italiano, risponde dicendo che oggi la musica contemporanea non è tutelata dal legislatore perché non è ancora identificata con la cultura. Secondo l’artista è necessario prendere numerose contromisure, come togliere o ridurre l’Iva sui cd ma soprattutto investire sui giovani di talento, capaci di vendere anche all’estero. Bisogna creare quindi delle nuove star. Nella seconda parte dell´incontro, intitolata “Musica e televisione”, sono intervenuti il Premio Oscar Vincenzo Cerami, Roberta Gisotti (autrice del libro “La favola dell’Auditel”), Antonio Bottiglieri (Rai – Capo Struttura Qualità Tecnica), Marina Loi (docente di Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo Roma Tre), Marco Mele (Il Sole 24 Ore), per analizzare il delicato equilibrio tra il piccolo schermo e la musica. Roberta Gisotti, giornalista, scrittrice e docente universitaria ha spiegato che è stato l’Auditel a stabilire che “la musica in televisione non funziona”. Tuttavia, ha dimostrato come l’Auditel sia uno strumento scientificamente inaffidabile, portando anche degli esempi concreti: un programma come “X Factor”, con un successo indiscutibile e attestato dal pubblico, ha raggiunto infatti ascolti appena sufficienti nelle aspettative della rete. Antonio Bottiglieri (Capo Struttura Qualità Tecnica Rai) e Marco Mele (Il Sole 24 Ore), analizzando i linguaggi necessari per rendere fruibile la musica sul piccolo schermo, hanno spiegato che esistono delle difficoltà oggettive quando “si fa vedere la musica” e che spesso è complicato trovare una mediazione tra gli artisti abituati a suonare nei concerti e le esigenze tecniche della Tv. Inoltre, Marco Mele, ha sottolineato come l’Italia sia indietro rispetto agli Stati Uniti nella realizzazione dei videoclip, dove la sinergia tra grandi registi e cantanti è molto più forte. Nel nostro paese, la musica viene utilizzata in tv soprattutto per le colonne sonore di film e di spot pubblicitari, anche a costo di snaturare il messaggio originale delle canzoni. Marina Loi, docente universitaria di Teoria e Tecniche del linguaggio radiotelevisivo a Roma Tre, ha chiuso il convegno illustrando la sinergia esistente tra musica e serie televisive americane e come queste ultime abbiano contribuito a lanciare nuove band e a rendere famose canzoni che non erano riuscite ad emergere nelle radio (ad esempio con O. C. ). Ha inoltre sottolineato la presenza fissa di guest star musicali nelle serie come nel caso di “Hally Mc Beal” o “Una mamma per amica”, e ha evidenziato che negli Stati Uniti la musica diventa un vero e proprio soggetto televisivo e non resta relegata al semplice ruolo di colonna sonora. .  
   
   
APERTO IL BANDO PER “SCHOOL SUOND CONTEST” CONCORSO PER BAND EMERGENTI UNDER 20  
 
 Bologna, 7 ottobre 2008 – Aperto fino al 5 Novembre il bando per partecipare allo “School Sound Contest”, concorso per band emergenti under 20 che si terrà il 20 e 21 Dicembre presso il Teatro Antoniano di Bologna. Per partecipare è necessario inviare un demo con almeno 3 brani, includendo la scheda di iscrizione scaricabile dal sito www. Antoniano. It. I gruppi sono divisi in due categorie, “band” (con repertorio originale) e “cover-band”; i vincitori della prima categoria verranno premiati con la realizzazione di un singolo negli studi di registrazione dell’Antoniano, mentre ai vincitore della seconda andrà un buono acquisto di 300 euro presso un negozio di strumenti musicali. “School Sound Contest” è organizzato da Antoniano Bologna, Comune di Bologna – Quartiere Santo Stefano e Radio Tau. Per informazioni: www. Myspace. Com/schoolsoundcontest; cinemateatro@antoniano. It; 051-3940247 .  
   
   
PESCARA, UN MEETING INTERNAZIONALE PER LA RISCOPERTA DELLA MUSICA ORGANISTICA  
 
Pescara, 7 ottobre 2008 - La Provincia di Pescara, nell’ambito degli accordi di cooperazione con il Conseil Général du Morbihan (Bretagna - Francia), ha organizzato un meeting internazionale per la promozione e la valorizzazione del patrimonio organistico europeo, cui hanno partecipato rappresentanti del Centro di Musica Sacra Di Sainte Anne D’auray (Francia); del Trinity Hall di Cambridge (Inghilterra); del Conservatorio Reale di Anversa (Belgio); del Centro di musica sacra di Greifswald (Germania); e del Conservatorio di Pitea (Svezia). L’evento, che si è svolto dal 1° al 4 ottobre, assumeva una particolare rilevanza per consolidare le relazioni tra la Provincia e il distretto di Morbihan e per creare nuovi e importanti relazioni di collaborazione con centri di eccellenza a livello europeo. Durante il meeting, infatti, i partner si sono incontrati per discutere di futuri progetti comuni finalizzati alla promozione della musica organistica e alla valorizzazione del patrimonio organistico in Europa. Si è svolto anche un programma di concerti, dal titolo “Divine Armonie – Ii edizione”, che si sono tenuti a Pescara presso il Conservatorio L. D’annunzio. Il 1° ottobre si è esibito il Coro Polifonico di Pescara diretto da Nicola Russo; a Moscufo presso la Chiesa di San Cristoforo il 2 ottobre si sono esibiti il Maestro Mauro Pappagallo del Conservatorio “L. D’annunzio di Pescara”, e le voci Daniela Santucci, Paola Incani e Paola Volpe. Sabato 4 ottobre, Joris Verdin, Maestro d’organo, ha tenuto presso un masterclass d’organo presso la Cattedrale di San Cetteo, cui hanno partecipato studenti del Conservatorio Luisa D’annunzio di Pescara. .