Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 12 Febbraio 2013
BIBLIOTECHE TOSCANE: 42 MILIONI DI INVESTIMENTI IN DIECI ANNI  
 
Firenze, 12 febbraio 2013 – Negli ultimi dieci anni in Toscana, grazie a finanziamenti regionali o comunitari per 42 milioni di euro, sono state aperte o ristrutturate circa 50 biblioteche. Il dato è stato diffuso in occasione del convegno “Emergenza biblioteche: il caso toscano”, promossa oggi a Firenze dall’Aib, l’Associazione italiana delle biblioteche. A darne notizia è stata l’assessore regionale alla cultura, osservando come in Toscana il sistema delle biblioteche pubbliche, grazie al supporto di enti locali e Regione, sta facendo molto per diffondere l’abitudine all’uso della biblioteca e alla lettura, anche e soprattutto tra le nuove generazioni. Le biblioteche comunali toscane nel 2011, nonostante la crisi, sono state sempre più aperte, soprattutto in orario prefestivo e festivo, pomeridiano e serale e si sono evolute tecnologicamente, mettendosi in grado di offrire ai giovani dall’accesso ad Internet alle risorse digitali tramite la piattaforma Medialibraryonline, con il prestito di materiale multimediale e di e-book e con il servizio on-line di “Chiedi in Biblioteca”. Le biblioteche sono sicuramente l’infrastruttura meglio distribuita, risultando presente anche nei centri commerciali, negli ospedali, in carcere, sui bibliobus, in strada, nei pub, nei festival librari. Ed è proprio in queste nuove sedi, come la Biblioteca Lazzerini di Prato, la S.giorgio di Pistoia, la biblioteca degli Intronati di Siena, la Comunale di Scandicci, che si registrano i più alti indici di gradimento dei servizi. L’assessore regionale alla cultura ha evidenziato come queste nuove biblioteche sono frequentate ogni giorno da un numero elevatissimo di utenti. Si va dai 1.700 della Lazzerini, ai 900 circa delle comunali di Pistoia e Siena. Gli iscritti attivi al prestito sono aumentati, arrivando a 8 cittadini su 100 abitanti. Le blioteche stanno cambiando pelle e ampliando le proprie funzioni, affiancando ai tradizionali servizi attività nuove: servizi di accesso a Internet, sezioni multiculturali, attività di animazione della lettura, disponibilità di dispositivi per la lettura di e-book. Offrono spazi più gradevoli e accoglienti, e tutto questo in una situazione di grave crisi finanziaria che ha ripercussioni sui servizi, finanziati per circa il 90% dalle amministrazioni comunali. La Regione ha sostanzialmente mantenuto costanti nel 2012 i finanziamenti al sistema delle biblioteche e degli archivi, attraverso il sostegno ai progetti delle 12 reti documentarie locali e il finanziamento dei progetti di interesse e dimensione regionale nel settore delle biblioteche e degli archivi. Anche per ciò che la riguarda la Regione ha deciso di mantenere a disposizione della Biblioteca della Giunta regionale 600mila euro per acquisizioni documentarie. I percorsi di riorganizzazione avviati prevedono una gestione unitaria della Biblioteca della Giunta e della Biblioteca del Consiglio regionale.  
   
   
DAL MAGDALENA PROJECT AL MAGFEST: UN PERCORSO SUL TEATRO AL FEMMINILE IN ITALIA  
 
Torino, 12 febbraio 2013- Il 21 febbraio a Torino presso il Circolo dei Lettori, si apre il secondo ciclo di presentazioni del volume Dal Magdalena Project al Magfest: un percorso sul teatro al femminile in Italia. La tappa successiva, il 26 febbraio, sarà a Roma presso le Ex Vetrerie Sciarra dell’Università “La Sapienza”, come uno degli appuntamenti della tournée romana dell’Odin Teatret e la terza, il 23 marzo, al Teatro Rasi di Ravenna all’interno della rassegna “Ravenna Viso-in-aria”. Il volume, pubblicato da Editoria & Spettacolo nella collana Antigone diretta da Roberto Cruciani, come scrive la curatrice Giulia Palladini, “fotografa un momento nel tempo – il biennio 2008-2010 – in cui è avvenuta la fondazione della rete Magdalena Italia attraverso i primi due “Magfest” e il terreno di relazioni all’interno del quale questa fondazione ha avuto luogo.” Il Magdalena Project è un network internazionale di donne nel teatro contemporaneo, fondato da Jill Greenhalgh (Università di Aberystwyth) nel 1986 a Cardiff (Wales, Uk) e ora presente in 50 paesi del mondo. Nel corso di oltre vent’anni, il Magdalena Project ha organizzato festival, workshops, gruppi di lavoro e incontri con la finalità di dare visibilità al lavoro delle donne nel teatro, offrendo loro un supporto nella pratica teatrale e nella riflessione teorica. In Italia, il Magdalena Project è presente attraverso i festival “Magfest”, arrivati alla quarta edizione e fondati dalla regista Annamaria Talone e dall’attrice-pedagoga Gabriella Sacco. I festival italiani si sono finora svolti in Abruzzo e in Piemonte, costituendo una piattaforma di lavoro stabile sul territorio italiano. Il volume nasce, in prima istanza, dal desiderio di non disperdere i preziosi contributi emersi all’interno del primo “Magfest” realizzato a Pescara nell’aprile 2009; in secondo luogo, dall’esigenza di articolare un discorso più ampio tanto sul Magdalena Project quanto sulla relazione tra i “Magfest” e le esperienze delle artiste attive nella rete internazionale del Magdalena Project, come Julia Varley, Ana Woolf o Helen Chadwick. In questa fase di consolidamento della rete italiana del Magdalena, il volume è un’occasione importante per far conoscere il progetto, anche al fine di stimolare il coinvolgimento di nuove compagnie, artiste e teoriche provenienti da diverse regioni italiane. Il volume è stato curato da Giulia Palladini, giovane studiosa abruzzese, ricercatrice presso l’Università di Erfurt (Germania), che da diversi anni lavora sulla storia e la teoria del teatro con particolare attenzione a un’ottica di genere. Oltre alle testimonianze delle artiste presenti al “Magfest” del 2009 (Julia Varley dell’Odin Teatret, Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, Helen Chadwick della Royal Shakespeare Company, Ana Woolf del Magdalena Argentina) nella pubblicazione trovano spazio i contributi di importanti studiose di teatro come Valentina Valentini (Università “La Sapienza” Roma), Laura Mariani (Dams Bologna), Carlotta Pedrazzoli (Circuito Teatrale del Piemonte), Francesca Romana Rietti (Odin Teatret Archives). Il volume coinvolge anche studiose esterne alla rete Magdalena, al fine di offrire un quadro complesso ed eterogeneo della scena teatrale femminile italiana e fornire spunti di riflessione sulla pratica teatrale anche oltre una prospettiva di genere. Il Magdalena Italia vuole infatti dialogare con il contesto teatrale italiano ponendosi come luogo di condivisione aperto ad attrici/attori, performer e studiose/i che abbiano il desiderio di confrontare idee e pratiche artistiche con una cura particolare al “processo creativo”. In linea con gli scopi della pubblicazione, le presentazioni saranno anche delle occasioni per far conoscere il “Magfest” e per aprirsi al confronto con artisti e intellettuali della scena italiana. Programma presentazioni: 21 Febbraio 2013 alle ore 18.00 Circolo dei Lettori, via Bogino, 9 Torino Intervengono: Mariella Fabbris, attrice, Carlotta Pedrazzoli, operatrice teatrale, Annamaria Talone, direttrice artistica Magfest, Gabriella Sacco, Magfest, formazione e ricerca, Valentina Tibaldi, Magfest, comunicazione e nuove tecnologie Modera: Maura Sesia, giornalista de La Repubblica. 26 febbraio 2013 alle ore 18.00 Sala Levi, Ex Vetreria Sciarra - via dei Volsci 112, Roma.  
   
   
VERDI 2013, AL LAVORO SULLE CELEBRAZIONI A ROMA IL PRIMO INCONTRO DEL COMITATO NAZIONALE. BERNAZZOLI: BENE L’IDEA DI INVESTIRE SU PROGETTI CHE LASCINO SUL TERRITORIO RISULTATI IMPORTANTI.  
 
Parma, 12 febbraio 2013 – Si è svolto all’insegna della concretezza il primo incontro del Comitato per le Celebrazioni verdiane, convocato 8 marzo a Palazzo Chigi dal sottosegretario di Stato Paolo Peluffo con i rappresentanti istituzionali e degli enti coinvolti. Una scelta questa della concretezza che il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli ha particolarmente apprezzato in quanto utile nelle condizioni date. “Purtroppo si è accumulato molto ritardo con il provvedimento legislativo del Comitato nazionale, approvato solo a novembre. Oltre a ciò ci ritroviamo con poche risorse disponibili e una notevole quantità di richieste e progetti – spiega Bernazzoli – Per questa ragione condivido l’impostazione data dal sottosegretario Peluffo che ha proposto la stesura in tempi brevi di un Decreto per fissare i criteri d’accesso ai finanziamenti. L’idea è quella di investire su progetti che lascino sul territorio risultati importanti e che siano tali da valorizzare la figura e il ruolo di Giuseppe Verdi. Si tratta di una scelta che ci appartiene in quanto le proposte della nostra provincia sono costruite in una logica di sistema, con l’obiettivo della valorizzazione del territorio e della cultura”.Buona per Bernazzoli anche la proposta di un logo nazionale che accomuni i progetti realizzati per le Celebrazioni “uno strumento utile per dare l’idea che le tante iniziative, anche quelle che non potranno accedere ai finanziamenti nazionali, rispondono all’obiettivo di celebrare la memoria e la genialità del Maestro ”. Poiché i tempi sono ristrettissimi il sottosegretario Peluffo ha dichiarato l’intenzione di convocare la prossima riunione subito dopo le elezioni. Nel corso dell’incontro di oggi è stato anche varato il comitato scientifico “una decisione importante – continua Bernazzoli - che ci mette nelle condizioni di avere una sede qualificata e autorevole per le scelte”. Particolare soddisfazione il presidente la esprime sulla proposta di adottare come unico sito quello della Regione Emilia Romagna. “E’ il sito che avevamo realizzato come Provincia di Parma, il più visitato al mondo fra quelli dedicati a Verdi – dice il presidente - e il fatto che diventerà il sito di riferimento nazionale è motivo d’orgoglio”.  
   
   
TEATRO STABILE DELLE MARCHE.  
 
Ancona, 12 febbraio 2013 - “Comprendo la cautela del neocommissario straordinario del Comune di Ancona, dott. Antonio Corona nel non voler assumere atti che le assisi comunali non sono riuscite, nel tempo, a deliberare; tuttavia si tratta di una posizione a mio avviso rinunciataria, in quanto, di fronte a una situazione molto critica, non consente di cogliere le opportunità offerte dalla Regione e dalla Provincia e di salvaguardare il contributo ministeriale dedicato”. Lo afferma l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, che interviene sulla vicenda del Teatro Stabile delle Marche. “La Regione – ricorda l’assessore - si è impegnata con la legge di assestamento di bilancio 2012, perché vi fosse uno sforzo congiunto, da parte di tutti gli attori di questa vicenda, teso a tutelare il ruolo culturale del capoluogo e la prospettiva di una rilancio dello Stabile come punto di guida e coagulo di una rinnovata filiera produttiva teatrale regionale. Giunti a questo punto, non ci resta che procedere con il commissariamento e sarà il commissario incaricato a relazionarsi con i diversi soci, sulla base del peso specifico che ciascuno esprime nella compagine sociale, nella quale la Regione è presente con il 5,03% delle quote, la Provincia ugualmente con il 5,03% e il Comune con il 64,78%. L’obiettivo non potrà che essere quello di risanare, consolidare e rilanciare il Teatro Stabile delle Marche, cercando di sventare l’ipotesi peggiore della liquidazione e chiusura, che priverebbe la città e il territorio regionale di un servizio culturale pubblico importante, verso il quale non smetteremo di richiamare all’esercizio della responsabilità l’istituzione locale”.  
   
   
INAUGURATA A SASSARI LA MOSTRA SULLA CARTOGRAFIA STORICA E MILITARE DELLA SARDEGNA DAL ´700 AD OGGI  
 
Sassari, 12 Febbraio 2013 - Un viaggio attraverso la storia della Sardegna dal ‘700 a oggi ripercorsa dal punto di vista della cartografia storica e militare, racchiusa e riassunta in oltre 100 suggestivi esemplari di mappe e di pubblicazioni provenienti dalle collezioni dell’Istituto Geografico Militare di Firenze e della mediateca comunale di Cagliari. "L’isola misurata - La cartografia della Sardegna da Alberto Ferrero della Marmora all’Istituto Geografico Militare e agli strumenti innovativi della Regione Autonoma della Sardegna", è il titolo della mostra che si è aperta quest’oggi a cittadini e visitatori a Sassari e che resterà visitabile fino al 10 marzo prossimo nei due scenari più rappresentativi dello spirito stesso dell’esposizione. Dalle sale della pinacoteca Mus’a (Museo Sassari Arte) di piazza Santa Caterina al porticato della caserma “La Marmora” di piazza Castello, sede del Comando della Brigata “Sassari, la galleria inaugurata dall’assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, illustra e indaga sul fondamentale contributo che il Generale Alberto Ferrero della Marmora, apportò alla nascita della prima cartografia scientifica sarda. “Il punto di partenza per ogni ragionamento e per ogni scelta territoriale è dettato da una conoscenza raffinata, misurata e misurabile, oltre che accessibile a tutti, della geografia del territorio. Ed è in questa prospettiva che l’Assessorato dell’urbanistica da diversi anni ha investito moltissime risorse strumentali, professionali ed economiche nella ricerca e nello sviluppo dell’informazione cartografica – ha detto nel suo intervento introduttivo l’assessore Rassu - La Sardegna, proprio per questo, è considerata una delle Regioni più attrezzate e organizzate nel campo della cartografia e dei sistemi informativi territoriali racchiusi nel sito tematico del portale regionale, “Sardegnageoportale”. Il nostro patrimonio di dati territoriali esteso e accurato – ha aggiunto l’assessore – è capace di ricostruirne le serie storiche necessarie a favorire la comprensione dei processi di trasformazione del territorio”. Curata da Luciana Pintore e organizzata dall’editore Carlo Delfino in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare dell’Esercito Italiano, la mostra è approdata nel capoluogo turritano grazie al fondamentale apporto della Brigata “Sassari”, rappresentata all’inaugurazione dal Comandante Generale, Manlio Scopigno, non solo per la sede dell’allestimento. L’esposizione propone ai visitatori, per la prima volta in originale, esemplari di mappe e manoscritti provenienti dalle collezioni dell’Igm e dal fondamentale contributo di Alberto Della Marmora alla nascita della prima cartografia scientifica sarda. L’occasione, per i suoi contenuti culturali, potrà suscitare l’interesse di un ampio pubblico di appassionati e studiosi e costituire un utile strumento didattico per studenti e tecnici. La mostra consentirà ai visitatori, inoltre, di ammirare l´epoca della Sardegna accanto alla riproduzione della carta del 1845 realizzata da Alberto Della Marmora con la collaborazione del cagliaritano Carlo De Candia: un viaggio immaginario che ripercorre l’itinerario compiuto da Della Marmora, nelle diverse località e aree della Sardegna. “L’allestimento cartografico consente di scoprire e ammirare un pezzo della nostra storia attraverso il ricco repertorio di cartografia storica della Sardegna, costruito a partire dalle attività del Generale Alberto Ferrero Della Marmora e proseguito con le attività dell’Istituto Geografico Militare: un grande e raro patrimonio cartografico, che ha rappresentato negli anni la base per elaborare piani e progetti e costituisce oggi, non solo memoria storica ma anche contributo conoscitivo per meglio capire l’evoluzione del territorio”, ha concluso Rassu.  
   
   
PRIMO CENSIMENTO SULLO SPETTACOLO DAL VIVO NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 12 febbraio 2013 - Un lavoro complesso di vasta portata durato due anni. E’ il primo censimento dei soggetti ed eventi dello spettacolo dal vivo nelle Marche che nasce dalla profonda esigenza di definizione e conoscenza dettagliata e scientifica dell’attività di produzione e distribuzione che avviene su tutto il territorio marchigiano. Il progetto è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, con la collaborazione in tutte le sue fasi dei responsabili della piattaforma Orma (Osservatori regionali sui Mercati dell’arte) che sovrintende al coordinamento degli osservatori della cultura nelle regioni italiane. A presentarlo, questa mattina al Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, il presidente della Form, Renato Pasqualetti, il presidente del Consorzio Marche Spettacolo, Carlo Maria Pesaresi, la dirigente del Servizio Cultura della Regione Marche, Paola Mazzotti, il direttore del Settore Osservatorio e ricerca dell’Ater, Antonio Taormina, i ricercatori Giorgia Berardinelli e Stefano Silvi. “Questo censimento è un lavoro inedito e prezioso – ha commentato l’assessore Marcolini – che ha fatto emergere dati ed esperienze a cui fino ad oggi ci si riferiva in maniera più intuitiva che scientifica. In questo periodo di crisi in cui il settore della cultura rischia di andare alla deriva perché sempre più privato del necessario sostegno economico pubblico, è necessario introdurre elementi di riflessione, in grado di rafforzare con analisi e proposte concrete il semplice enunciato di principio della difesa della cultura e dell’arte”. Tutelare e sostenere le esperienze passate ma anche aprirsi a nuovi settori e favorire principi di innovazione. “Dobbiamo allargare gli orizzonti – continua Marcolini – e la cultura non è solo espressione artistica ma è anche conoscenza, ricerca, innovazione; è parte del settore produttivo ed economico, dove la creatività può interagire con le imprese manifatturiere e dei servizi aumentandone la qualità”. Un cambio di rotta, dunque, che per essere coerente e non traumatico, per scegliere cosa c’è da rafforzare e sostenere e cosa bisogna contenere o sospendere, non può fare a meno della conoscenza dei dati reali. “Conoscere per deliberare”, dice, appunto, Marcolini, prendendo a prestito la citazione da Luigi Einaudi. Il censimento è cominciato nei primi mesi del 2011 con la stesura di un questionario da sottoporre ai soggetti di natura giuridica pubblica e privata che operano nello spettacolo dal vivo. La fase di raccolta dei questionari compilati è durata fino all’inverno scorso. Tutta la fase di analisi è avvenuta con l’affiancamento del Servizio informativo statistico della Regione Marche. Parallelamente all’indagine sui soggetti dello spettacolo dal vivo, si è integrata una rilevazione delle strutture teatrali presenti nel territorio tramite una scheda dettagliata che raccogliesse informazioni sulla tipologia delle strutture e le relative dotazioni tecniche. Completa la pubblicazione un’Appendice sui teatri storici delle Marche. Il volume, proiettato in un contesto extra locale, fornisce un modello di analisi applicabile all’intero settore su scala nazionale e pertanto sarà distribuito anche nelle librerie su tutto il territorio italiano. Dalla lettura del volume emerge un settore estremamente variegato in cui lavorano circa 1500 persone, dagli artisti più qualificati ai lavoratori di palcoscenico e che sviluppa un budget complessivo di circa 40 milioni di euro ogni anno. Un mondo che può mobilitare un pubblico di circa 350 mila persone. Numerosi gli aspetti positivi legati allo spettacolo dal vivo quali il contributo nella produzione di una quota importante di reddito alla persona e alle imprese, l’impiego di personale qualificato, lo sviluppo di un’estesa economia indotta strettamente legata al turismo. Il rafforzamento dell’immagine delle Marche nel mondo. Elementi di fragilità sono invece una marcata ripetizione degli stessi generi di spettacolo, l’eccesso di alcune voci di spesa su altre, ad esempio il costo degli apparati amministrativi paragonati all’investimento sulla vera e propria produzione artistica, la mancanza di stretta collaborazione tra soggetti e di reti e sistemi che possano ridurre i costi pur garantendo la qualità dei prodotti. Proprio per affrontare questi punti di debolezza la Regione ha dato vita al Consorzio Marche Spettacolo. “Non è più possibile – ha ribadito Marcolini – consentire sprechi e inefficienze. Rigore, pareggio di bilancio, riduzione dei costi, eliminazione delle spese superflue, contenimento di alcuni capitoli di spesa, dovranno essere d’ora in poi una scelta obbligata per poter continuare ad ottenere il sostegno del finanziamento pubblico. Tracciare ‘bilanci sociali’ rigorosi in cui gli enti pubblici e privati dimostrano quanto sono in grado di restituire alla società in termini di crescita civile, accoglienza, coesione sociale, occupazione, in particolare quella giovanile, è la condizione per valutare e decidere finanziamenti e contributi”.  
   
   
A SAN VALENTINO LE MUSICHE DI VIRGINIO ZOCCATELLI PER IL BALLETTO “GIULIETTA E ROMEO... L’AMORE CONTINUA” ARRIVANO AL TEATRO SOCIALE DI MANTOVA (MN).  
 
Mantova, 12 febbraio 2013 - L’amore di Giulietta e Romeo prende vita, nel giorno di San Valentino, grazie alle musiche di Virginio Zoccatelli per il balletto “Giulietta e Romeo... L’amore continua”, nuova produzione della compagnia Rbr Dancecompany, giovedì 14 febbraio 2013 alle 21.00, al Teatro Sociale di Mantova (Mn) e invita le coppie a teatro. In occasione della festa degli innamorati, infatti, a tutte le coppie verrà offerto un biglietto di cortesia per la donna. La colonna sonora del nuovo balletto è stata commissionata a Virginio Zoccatelli, che firma nello spettacolo anche l’elaborazione drammaturgica, le cui composizioni spaziano dalla musica “seria”, al teatro musicale per ragazzi (Premio Abbiati 2008), ed alle colonne sonore per radio e televisione (per le edizioni Rai Trade e Gdm Music), dal regista e coreografo Cristiano Fagioli e dalla coreografa Cristina Ledri. “L’intenso rapporto artistico e umano con Fagioli e Ledri ha prodotto una drammaturgia e una narrazione fantastica e ricca di dettagli - racconta Zoccatelli – e le musiche nate da questo sodalizio artistico risultano eclettiche e si ispirano a sonorità di colonne sonore del cinema di Hollywood, a sonorità neoclassiche e a brani dal sapore minimalista conditi con l’elettronica e con ricche sezioni ritmico- percussive.” L’immortale storia d’amore tra due adolescenti raccontata da “Giulietta e Romeo” di Shakespeare, classico della letteratura, del teatro, della musica e della danza, che conta oltre settecento “rivisitazioni”, è il punto di partenza da cui si sviluppa una storia struggente proiettata verso nuove possibilità narrative e sentimentali. Riprendendo da dove W. Shakespeare aveva interrotto la sua narrazione si immagina di dare a Giulietta e Romeo la possibilità di “rifarsi” e di “rivivere” in una condizione ultraterrena la loro contrastata e sventurata storia d’amore. In un alternarsi sulla scena tra momenti individuali, sensuali passi a due a cui seguono scene collettive talvolta estremamente dilatate, altre volte al contrario assai concitate attraverso ritmi energici e ossessivi, gestualità inedite e soluzioni coreografiche insolite. La musica di Zoccatelli risulta estremamente versatile e racchiude una esplicita forza comunicativa, arricchita da orchestrazioni attente alle sfumature di immagini ed emozioni. Una grande novità, inoltre, è rappresentata dalla presenza di musicisti in scena, pensata nell’intento di far partecipare anche gli strumentisti alla corporeità collettiva del gruppo danzante. Lo spettacolo è arricchito, infine, dai preziosi costumi pensati e realizzati da Renato Gastaldelli e Cristina Ledri, dai sapienti e spettacolari effetti luce a cura di Andrea Grussu e dalle significative immagini che accompagnano lo spettacolo. Alcuni brani presenti nella colonna sonora dello spettacolo di danza portano la firma di Diego Todesco e Sonia Ballarin, giovani compositori e assistenti di Zoccatelli. Lo spettacolo verrà portato in tournèe, nella stagione 2012-2013, nei maggiori Teatri italiani di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Marche, Puglia e Sardegna (per maggiori informazioni sulla tournèe è possibile consultare il sito: www.Rbrdancecompany.it )  
   
   
MILANO - CARNEVALE AL TEATRO ROMANO: VISITE GUIDATE E SPETTACOLO  
 
Milano, 12 febbraio 2013 - Giovedì 14 febbraio, sarà possibile visitare il teatro romano di Milano che per l’occasione ospiterà recite su Plauto che avverranno ogni 30 minuti, dalle 9.30 alle 12.30 (ultimo ingresso ore 12) Entrando in Camera di Commercio l’ingresso sarà quello da via San Vittore al Teatro 14, (Mm Cordusio, di fianco alla Borsa in piazza Affari) Per visitare il museo è necessaria la prenotazione al tel. 02 85155224 – 5288 e 335 6413321 in orario ufficio entro il giorno prima. Ci saranno spettacoli con attori nel teatro oltre alla visita del museo sensibile. La visita: attraverso pannelli con testi e immagini e le postazioni multisensoriali del museo sensibile, un percorso di mezz’ora alla scoperta del teatro romano. Il museo torna teatro con le recite di Plauto degli attori. Il Teatro romano di Milano: museo sensibile. Un tesoro in Camera di Commercio, un museo creato attorno ai resti delle fondamenta del teatro romano. Di epoca augustea, fine I secolo a.C., tra i più importanti resti oggi esistenti in Italia. Viaggio nel passato - Per un viaggio indietro nel tempo accompagnati dalle esperte guide dell’Istituto di Archeologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’iniziativa è rivolta a tutti quelli che vogliano approfondire la storia del teatro romano. Obbligatorio annusare, ascoltare, osservare. Grazie al museo sensibile. L´area archeologica del teatro romano, accessibile da Via S. Vittore al teatro n. 14, è aperta il martedì e il giovedì dalle 9.30 alle 12.30. La visita guidata, gratuita, dura circa 35 minuti. Per informazioni e prenotazioni: teatroromano@mi.Camcom.it    
   
   
CHIUSA A ROMA "MOSTRA BASILICATA: TRADIZIONI, ARTE E FEDE"  
 
Potenza, 12 febbraio 2013 - Si è conclusa da qualche giorno la “Mostra Basilicata: tradizioni, arte e fede” allestita nel Braccio di Carlo Magno in Piazza San Pietro dal 20 dicembre al 3 febbraio, Il numero dei visitatori, spiega una nota dell´Apt, ha raggiunto i 25 mila superando le previsioni iniziali. Agli apprezzamenti del direttore dei Musei vaticani prof. Paolucci, dei vescovi lucani e delle diverse autorità civili e religiose che hanno visitato la Mostra, vanno segnalati i molti giudizi lusinghieri che i visitatori di diverse nazionalità hanno lasciato sul “libro degli ospiti”. In particolare è stata apprezzata “l’eleganza, il gusto e la sobrietà” della Mostra e il percorso comunicativo che ha “trasmesso efficacemente i valori e la spiritualità del popolo lucano e la bellezza straordinaria dei suoi paesaggi e delle sue tradizioni”. Molte le espressioni di orgoglio da parte dei lucani che hanno visitato la Mostra ma anche di altrettanti italiani che hanno manifestato “soddisfazione e compiacimento per come è stata rappresentata la dimensione religiosa degli italiani nella sua versione lucana” e di aver “fatto scoprire tesori di spiritualità e ricchezze culturali di cui è ricco il nostro Paese”. In tanti hanno scritto che la Mostra ha talmente suscitato la curiosità per la Basilicata “da decidere di programmare un viaggio in una regione troppo poco conosciuta e che questa mostra finalmente porta al centro dell’attenzione”. Né, afferma ancora l´Apt, sono mancati complimenti in lingua tedesca, francese, inglese, spagnola e portoghese e nelle lingue dell’Oriente. Nel trarre un bilancio di questa esperienza che ha consentito peraltro di esporre due grandi banner che richiamavano la Basilicata nel cuore della cristianità, in Piazza San Pietro, rafforzando così il messaggio comunicativo del Presepe lucano del Maestro Artese al centro della Piazza, la direzione generale dell’Apt intende rimarcare “l’importanza dell’iniziativa realizzata in Vaticano con la Mostra che ha ulteriormente qualificato la nostra presenza offrendo agli interessati un ricordo memorabile della nostra regione e dei valori che la animano” ed evidenziare “i risultati significativi frutto della cooperazione istituzionale tra organismi regionali, come l’Apt e Soprintendenza, dando atto al direttore regionale ing. Maurano e alla Soprintendente Ragozzino dello straordinario impegno profuso per la realizzazione di una così importante Mostra”. “L’obiettivo dell’Apt - conclude la direzione - è valorizzare ulteriormente questo lavoro e questa partnership con conseguenti iniziative nell’ambito della più generale strategia messa in atto dalla Presidenza della Giunta Regionale, dall’Assessorato al turismo e dell’Apt nell’Anno della Fede”. Promotori della mostra la Regione Basilicata, l’Agenzia di Promozione Territoriale, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata e la Soprintendenza per i beni storici, artistici, ed etnoantropologici della Basilicata di Matera, grazie ad una opportunità suscitata dalla Fondazione Giovanni Paolo Ii per la gioventù.  
   
   
MOTEL CONNECTION: IL 28 FEBBRAIO PARTE IL TOUR IN ARRIVO ANCHE UN NUOVO SINGOLO E ALBUM  
 
Roma, 12 febbraio 2013 - I torinesi Motel Connection, il trio che riunisce Samuel, inconfondibile voce dei Subsonica, il dj e produttore Pisti e Pierfunk, primo bassista dei Subsonica il cui nome ne svela già lo spirito funky, sono pronti a ripartire in tour dal 28 febbraio. Prima tappa, il Sonar di Colle Val D’elsa (Si). In contemporanea al tour (una produzione Massimo Levantini per Live Nation), dal primo marzo sarà in radio il singolo “Midnight Sun”, apripista del nuovo progetto discografico del collettivo, la cui uscita è prevista per il mese di aprile. Ll nuovo disco rappresenta il punto di arrivo di un viaggio musicale che dura da oltre dieci anni. Un percorso continuo di lavoro di ricerca sonora e sperimentazione, che ora si fa più strumentale, rock, e per certi aspetti anche più “punk”. Caratteristiche queste che si ritroveranno anche nel live che sta prendendo forma in queste settimane, in cui l’anima dance e l’elettronica che caratterizza la band si mescolerà a quella più rock e suonata. Dopo una prima fase della tournée prevista nei club, spazio alle grandi arene e festival estivi. Queste le prime tappe previste in calendario: 28/02 Sonar Colle Val D’elsa (Si); 01/03 New Age Roncade (Tv); 02/03 Land of Live Legnano (Mi); 08/03 Afterlife Perugia; 09/03 New Demodè Modugno (Ba); 13/03 People Catanzaro; 15/03 Il Faro Catania; 16/03 I Candelai Palermo; 22/03 Estragon Bologna; 04/04 Magazzini Generali Milano; 05/04 Fuori Orario Taneto di Gattatico (Re); 06/04 Latte+ Brescia; 18/04 Hiroshima Mon Amour Torino. Www.livenation.it