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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Gennaio 2014
BASILICATA: APPROVATA BOZZA BANDO PER DIGITALIZZAZIONE SALE CINEMA  
 
 Potenza, 21 gennaio 2014 - Un milione di euro per il passaggio al digitale degli esercizi cinematografici in attività o con un periodo di esercizio di cinque anni dal 1997 al 2013. E’ quando prevede una bozza di bando, approvata dalla Giunta regionale su proposta del Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei Cinema”. Con il provvedimento la Giunta ha anche stabilito che l’Ufficio Programmazione della Regione in supporto con la Lucana Film Commission (Lfc) dovrà sottoporre la bozza di bando agli operatori per raccogliere indicazioni migliorative. A tal proposito, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ha intenzione di convocare a breve gli attori a cui il bando è dedicato al fine di avviare la concertazione che le strutture regionali dovranno attuare. L’iniziativa viene attuata nell’ambito del programma Sensi Contemporanei che, tra i suoi partner, annovera anche la Direzione Generale Cinema del Mibact. “La Regione Basilicata – dichiara il presidente Marcello Pittella- intende offrire sostegno al settore dell’audiovisivo attraverso specifiche azioni. Tra queste: il rafforzamento delle professioni, l’educazione all´immagine, l’incentivazione delle produzioni, la diffusione, conservazione e fruizione del patrimonio. In vista dello switch-off dalla pellicola analogica al digitale, che si attuerà a partire da gennaio 2014, con questa iniziativa – aggiunge il presidente della Regione Basilicata – la Regione Basilicata intende incentrare l’attenzione sul sistema audiovisivo, mirando al consolidamento e allo sviluppo qualitativo delle imprese. Tutto ciò – conclude Pittella - anche al fine di contrastare il fenomeno della chiusura delle sale cinematografiche che, al contrario, dovranno rappresentare luogo di promozione, fruizione ed approfondimento del materiale audiovisivo”. La bozza di schema di bando, approvata dalla Giunta regionale prevede in particolare che il costo ammissibile per l’adeguamento tecnologico di ciascuno schermo cinematografico non potrà superare i cinquantamila euro. Sono finanziabili: l’acquisto, anche in locazione finanziaria, di apparecchi di proiezione e riproduzione digitale; di impianti e apparecchiature per la ricezione del segnale digitale via terrestre e via satellite; spese per la ristrutturazione delle cabine di proiezione, degli impianti e dei locali accessori. La proposta di bando dà la possibilità di rendicontare le spese sostenute anche prima della data di pubblicazione del bando purchè coerenti con gli obiettivi e le modalità contenute nel bando stesso. L’agevolazione, in conto capitale, non potrà essere superiore al 50% delle spese ammissibili. Un ulteriore 30% delle spese sostenute può essere riconosciuto come credito d’imposta.  
   
   
TRENTINO FILM COMMISSION A ROTTERDAM CON TRENTO SYMPHONIA DI FLATFORM  
 
 Trento, 21 gennaio 2014 - Il collettivo Flatform sarà presente ancora una volta al festival internazionale del cinema di Rotterdam con il suo ultimo progetto "Trento Symphonia" realizzato con il sostegno della Trentino Film Commission. Il cortometraggio parteciperà insieme ad altri 23 film al concorso per l’assegnazione del Tiger Award nella prestigiosa sezione Spectrum Shorts del festival. La cerimonia di premiazione si terrà il 26 gennaio 2014 al Lantarenvenster di Rotterdam. Un buon risultato, per uno dei progetti della Trentino Film Commission, come sottolinea Flatform: "Siamo orgogliosi di poter partecipare ancora una volta al Festival di Rotterdam, che rappresenta una delle vetrine per film e video più importanti a livello internazionale. Grazie anche al sostegno della Trentino Film Commission abbiamo potuto realizzare questo progetto e il fatto di essere stati selezionati per il Tiger Award rappresenta già una enorme soddisfazione per noi ed un grande riconoscimento per il nostro lavoro“. Trento Symphonia, 2013, aspect ratio Cinemascope, durata 19´10", 2K, colore, suono 5.1. Sinossi - Un´orchestra, un coro e un folto gruppo di ragazzi con la funzione di "leggii viventi" vengono ripresi mentre suonano la 8a Sinfonia di Gustav Mahler in un paesaggio di montagna all´inizio del tramonto. Man mano che l´esecuzione musicale procede, i musicisti, guidati dai corrispondenti "leggii viventi", iniziano a muoversi secondo una precisa coreografia. In determinati momenti dell´esecuzione e dei movimenti nello spazio, gruppi eterogenei di musicisti, coristi e leggii viventi scompaiono all´improvviso e, con loro, i suoni che essi producono. Lentamente, ma inesorabilmente, la musica diventa un oggetto sonoro colto nel momento della sua erosione, cui corrisponde la lenta dissoluzione della visione del paesaggio, per via del procedere dell´oscurità. Alla fine, la musica come oggetto sonoro e il paesaggio come oggetto visivo, si trasformano in qualcosa di identico ma, al tempo stesso, completamente modificato rispetto alla configurazione di partenza. In questo modo, in "Trento Symphonia" il paesaggio diventa un momento di connessione tra contemplazione, corrispondenza e immaginazione.  
   
   
"NATI PER LEGGERE": LA MOSTRA ALLA BIBLIOTECA CIVICA DI ROVERETO  
 
 Rovereto, 21 gennaio 2014 - Nell’ambito delle iniziative per il 250° compleanno della Biblioteca civica “G. Tartarotti”, si inaugurata venerdì 17 gennaio, presso la Biblioteca civica di Rovereto, in Corso Bettini, la nuova mostra bibliografica "Nati per leggere" che sarà, poi, ospitata da numerose biblioteche del Trentino. La mostra si compone di 165 libri, editi negli ultimi due anni, selezionati da un gruppo di lavoro di bibliotecarie, per rilanciare il progetto. L’ufficio per il Sistema bibliotecario della Provincia autonoma di Trento, che coordina, promuove e sostiene l’iniziativa, sostiene fermamente l’importanza di far amare la lettura ai bambini fin da piccoli e, per questo, aderisce al progetto nazionale "Nati per leggere" sin dal 2002. Il progetto vuole diffondere tra i genitori l’abitudine di leggere ad alta voce ai propri figli fin dalla tenerissima età, ossia dai primi anni di vita. Questa proposta a prima vista può apparire esagerata e invece non lo è, anzi racchiude in sé contenuti tanto importanti che molti pediatri si sono attivati per diffonderla su tutto il territorio nazionale. Organizza, in tutte le biblioteche del Trentino, una serie di iniziative alla cui realizzazione contribuiscono esperti e pediatri, dedicate ai bambini e ai genitori. È stato infatti dimostrato che leggere ad alta voce ai propri figli aiuta i genitori a coadiuvare efficacemente il processo di formazione delle strutture emozionali, affettive e cognitive dei bambini, nel periodo in cui queste si strutturano, stimola la capacità di comprendere e pensare, anticipa l’acquisizione del linguaggio,arricchisce il vocabolario. Inoltre, favorisce fin dai primi mesi di vita la piacevole intimità che si realizza tra chi legge e chi ascolta, e migliora le relazioni affettive tra i componenti della famiglia. Alle ore 17.00, sempre presso la Biblioteca civica di Rovereto, Francesca Archinto della casa editrice Babalibri inaugurerà la mostra di illustrazioni "Mostriselvaggiinmostra" che celebra i 50 anni del libro di Maurice Sendak, "Mostri selvaggi", forse il più importante albo illustrato mai pubblicato nel mondo, tradotto in quasi tutte le lingue, venduto in 19 milioni di copie. Un libro che ha ispirato schiere di giovani illustratori e che ha profondamente segnato la storia della letteratura per bambini. Seguirà un laboratorio per bambini, gratuito, ma su iscrizione. Per informazioni telefonare al numero 0464 452193.  
   
   
DOPO L’INVENTARIO, I DATI STATISTICIDELLA BIBLIOTECA REGIONALE DI AOSTA  
 
 Aosta, 21gennaio 2014 - Dopo una settimana di chiusura per le necessarie attività di inventario, svecchiamento e riordino delle collezioni, la biblioteca è nuovamente aperta al pubblico dal lunedì al sabato. La biblioteca regionale possiede attualmente 284 mila 279 documenti, così suddivisi nelle diverse sezioni: - Adulti: 81 mila 525; Ragazzi: 22 mila 337; Consultazione: 8 mila 308; Fondo valdostano: 13 mila 345; - Fonoteca: 18 mila 595; Videoteca: 16 mila 17; Magazzino: 108 mila 299; Magazzino ragazzi: 15 mila 853; - Periodici: 500 testate circa. L´incremento annuale nel 2013 è stato di 12 mila 277 documenti più 5 mila 182 fascicoli di periodici. Gli utenti attivi, cioè coloro che hanno effettuato almeno un prestito nel corso del 2013, sono stati 13 mila 677, di cui 8 mila 022 femmine, 5 mila 606 maschi, 49 Enti/associazioni. Nel corso dell’ultimo anno sono stati effettuati 173 mila 608 prestiti, con un aumento del 2,4 per cento rispetto al 2012. Le sezioni audiovisive hanno prestato 12 mila 466 Cd musicali e 47 mila 671 tra Dvd e videocassette. Mentre la sezione ragazzi ha prestato complessivamente 22 mila 744 documenti (libri, fumetti e Cd musicali). Il 56 per cento dei prestiti sono stati fatti da utenti de genere femminile La biblioteca è inserita nel Sistema bibliotecario valdostano che consente, mediante il prestito fra biblioteche, di ottimizzare le risorse, evitando gli sprechi derivanti dall’acquisto di un numero eccessivo dello stesso titolo. Nel corso dello scorso anno la Biblioteca regionale ha inviato 3 mila 532 documenti ad altre biblioteche del sistema e ne ha ricevuti 2 mila 396. Nella sezione videoteca ci sono state 6 mila 611 visioni in sede di film e in fonoteca mille e 817 sessioni di ascolto musica. Gli ingressi, conteggiati dai conta persone automatici posti all’entrata, sono stati quasi 380 mila, con una media giornaliera di circa mille e 50 persone dall’atrio adulti e di 200 persone dalla sezione ragazzi. Nelle 8 postazioni internet fisse vengono effettuate oltre 2 mila connessioni al mese mentre sono circa 2 mila 800 i collegamenti mensili effettuati dagli utenti attraverso il servizio wi-fi, disponibile gratuitamente in tutte le sezioni. Il catalogo del Sistema bibliotecario valdostano [biblio.Regione.vda.it] è consultabile online all’indirizzo: http://www.Regione.vda.it/biblioteche. Nel corso del 2013 ci sono state 162 mila 640 visite al nostro sito da parte di 69 mila 123 visitatori e sono state visualizzate 2 mila 721.890 pagine di informazioni.  
   
   
STATISTICA. L’ATTIVITA’ DELLE BIBLIOTECHE PUBBLICHE IN VENETO  
 
Venezia, 21gennaio 2014 - La Regione del Veneto, con il “Progetto di Misurazione e Valutazione (Pmv)”, monitora dal 2006, mediante una rigorosa raccolta di dati, il funzionamento delle 589 biblioteche di pubblica lettura del territorio che in provincia di Vicenza sono 115, Padova 109, Treviso 99, Verona 94, Venezia 61, Belluno 58, Rovigo 53. I risultati di questo monitoraggio sono riportati nell’ultimo numero di “Statistiche flash”, la pubblicazione periodica curata dalla Direzione Sistema Statistico e consultabile sul sito della Regione alla voce “Statistica”. Per biblioteca di pubblica lettura (Bpl) si intende quella biblioteca che svolge, per tutti i cittadini, un servizio pubblico gratuito di prestito del proprio patrimonio librario e documentario e raccoglie e conserva le pubblicazioni prodotte in ambito locale. Nella maggior parte dei casi è di proprietà comunale e offre anche un luogo in cui trovare preziose notizie sui più svariati argomenti, con la garanzia di trovare nel personale che vi opera una preziosa assistenza. Nel 2012 in tutto il Veneto, le biblioteche di pubblica lettura hanno messo a disposizione del pubblico 9.781.679 documenti, cioè volumi e opuscoli, audiovisivi, multimediali (2 per ogni abitante) e hanno registrato 5.719.465 visite, che equivalgono a una media, nell´arco dell´anno, di circa 17 mila per ciascuna biblioteca. Nel 2011, la Regione ha anche promosso un Censimento di queste biblioteche, col duplice proposito di aggiornare l´unico censimento compiuto fino ad allora – per iniziativa ministeriale e risalente a circa vent´anni fa – e di verificare la correttezza di alcune scelte metodologiche adottate nel Pmv.  
   
   
FONDO UNICO SPETTACOLO, LOMBARDIA: NO A TESTO INCOSTITUZIONALE  
 
Milano, 21 gennaio 2014 - "Intervenendo alla riunione della Commissione Cultura delle Regioni, ho espresso la ferma contrarietà di Regione Lombardia alla proposta di riforma per il Fondo unico dello spettacolo (Fus) di iniziativa del Ministero dei Beni culturali". Lo ha detto Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, al termine del confronto, in videoconferenza, con la Commissione Cultura della Conferenza Stato-regioni. Un ´No´ Nel Merito E Nel Metodo - "Il nostro no - ha spiegato l´assessore - è sia nel metodo che nel merito. La riforma approntata dal Ministero è stata presentata alle Regioni su sollecitazione delle stesse, dato che noi assessori competenti in materia non siamo stati coinvolti nella sua predisposizione". "L´impianto delle riforma - ha rimarcato l´assessore - è incostituzionale, perché calpesta le competenze delle Regioni e, oltre ad accentrare i poteri in capo al Ministero, prevede una logica pubblicistica, assurda e anacronistica, che peraltro non tiene conto della reale situazione finanziaria degli Enti locali". "Come al solito - ha continuato -, anziché valorizzare le autonomie e il principio di sussidiarietà orizzontale, Roma si è mossa nella direzione opposta, centralista e statalista". Incontreremo Il Ministro Per Ribadire Nostra Contrarietà - "La Lombardia - ha detto l´assessore - è stanca di questo atteggiamento e non è più disposta a tollerare simili ingerenze". "Pertanto - ha concluso -, con i colleghi di altre Regioni, mi recherò a Roma dal ministro Bray, per esprimere una netta contrarietà all´ennesimo attacco perpetrato dal potere centrale verso i nostri territori (ricordo che la Lombardia è la prima regione nel settore dello spettacolo dal vivo), in palese violazione della Costituzione".  
   
   
ADDIO AL MAESTRO CLAUDIO ABBADO PISAPIA: "UN CONCERTO PER RICORDARE UN GRANDE DELLA MUSICA" NACQUE A MILANO 80 ANNI FA. IL SINDACO: "MI ATTIVERÒ SIN DA OGGI PERCHÉ POSSA ESSERE ONORATO IN CITTÀ E IN QUELLA CHE È STATA LA SUA VERA CASA, LA SCALA"  
 
Milano, 21 gennaio 2014 – “Con la scomparsa del Maestro Claudio Abbado Milano non perde solo un eccezionale Direttore d’Orchestra, ma un grande uomo di cultura innamorato della propria città. Ricordo con profonda emozione il concerto che ha tenuto alla Scala nell’ottobre del 2012 dirigendo dopo molti anni la “sua” Filarmonica. Uno splendido regalo per Milano. Claudio Abbado, che ha ricevuto la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza nel 1974, ha contribuito a portare il Teatro alla Scala ai vertici della lirica mondiale, anche per questo solo pochi mesi fa il Presidente Napolitano lo aveva nominato Senatore a Vita proprio per i suoi grandi meriti culturali e musicali. Quello che però mi piace ricordare di Claudio Abbado è il suo impegno a favore dei giovani talenti, anche attraverso la creazione di nuove orchestre come la European Union Youth Orchestra. Durante la presentazione del prossimo Direttore Musicale della Scala, Riccardo Chailly avevo espresso la speranza di vedere sul podio i Direttori che hanno fatto grande il Tempio della Lirica, tra cui proprio Abbado. Mi attiverò sin da oggi perché il Maestro Abbado possa essere onorato in città e in quella che è stata la sua vera casa, La Scala. Chiederò al Sovrintendente Lissner di organizzare un concerto, oltre ad altre iniziative, per ricordare uno dei migliori Direttori d’Orchestra al mondo”. Lo ha affermato Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano e Presidente della Fondazione del Teatro alla Scala. Milano, 20 gennaio 2014 - “Con la scomparsa di Claudio Abbado - afferma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno - Milano perde uno dei suoi artisti più grandi e dei suoi figli migliori, che ha portato il nome della nostra città in tutto il mondo, contribuendo in modo determinante ad accrescerne il prestigio e la fama di capitale internazionale della musica. Claudio Abbado ha infatti diretto la più importante istituzione musicale della città, il Teatro alla Scala, raccogliendo successi grandissimi, il cui apice è senz’altro rappresentato dalle due produzioni di “Macbeth” e di “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi, realizzate con la regia di Giorgio Strehler. Ma Abbado ha fatto di più: negli anni Settanta ha portato e diretto le ‘sue’ orchestre anche fuori dai templi consacrati della musica, diffondendola in spazi che mai prima avevano ospitato concerti, come le fabbriche. Uno spirito coraggioso e libero che ha sempre creduto fortemente nei giovani e non ha mai rinunciato a coniugare l’entusiasmo e il rigore della disciplina nei numerosi progetti di orchestre giovanili ai quali ha dato vita in tutto il mondo. Da vero artista del suo tempo, Abbado ha sempre dato grande attenzione alla musica contemporanea, che ha diretto con la stessa cura e passione che metteva nel suo repertorio classico. A Milano resteranno molte tracce della sua vita e del suo lavoro, ma la città gli sarà sempre grata per l’eredità preziosa della Filarmonica della Scala, da lui fondata nel 1982 e da allora patrimonio non solo dei milanesi, ma di tutti coloro che, nel mondo, amano la musica”.  
   
   
CHIUDONO L’AVANGUARDIA RUSSA E TERRITORI INSTABILI GRANDE ATTESA PER PONTORMO E ROSSO FIORENTINO E QUESTIONI DI FAMIGLIA  
 
Firenze, 21 gennaio 2014 – Si è chiusa ieri, con oltre 70.000 presenze la mostra L’avanguardia Russa, la Siberia e L’oriente la prima rassegna internazionale che attraverso le opere di grandi artisti come Wassily Kandinsky, Kazimir Malevič, Natal’ja Gončarova, Michail Larionov, Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, ha raccontato la complessa relazione fra l’arte russa e l’Oriente. Un evento che ha condotto il visitatore in un viaggio straordinario, in una terra di frontiera ai confini del mondo, tra ghiacci e deserti sterminati. L’esposizione è stata apprezzata dal pubblico sicuramente per la qualità delle opere esposte, ma anche per il tema trattato, che ha attirato l’attenzione della stampa nazionale e internazionale con recensioni e servizi da parte di testate come Il Sole 24 ore, Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, Avvenire, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Venerdì di Repubblica, Io Donna, Sette, Rai Uno, Art News, Rai 5, The Times, The Guardian, Financial Times, The Independent, Apollo Magazine, Connaissance des Arts, The Art Newspaper, Handelsblatt, Der Tagesspiegel, Neue Zuercher Zeitung. Sulla base di rilevazioni periodiche il 88% dei visitatori è stato di nazionalità italiana e il 12% di stranieri. Disaggregando il totale, i gruppi (adulti e scuole) hanno contribuito con circa 10.320 ingressi. Alle attività educative (sia per famiglie che per adulti) con operatore, in mostra, hanno preso parte circa 1.114 persone e 1.500 alle attività autonome (es. La Valigia della Famiglia e il Kit disegno). Alle attività per pubblici speciali (Progetto A più voci per persone con Alzheimer e i loro caregiver ) hanno partecipato un totale di 258 persone, e circa 5.780 persone hanno preso parte alle visite guidate. Una particolare attenzione ha avuto anche il ciclo di conferenze e di concerti intorno alla mostra organizzati in collaborazione con il Lyceum Club Internazionale di Firenze; le visite guidate nei luoghi legati alla mostra, eccezionalmente aperti per l’occasione e la mostra Dalla Russia con amore. Il paese degli zar nelle cartoline della collezione Caruso, dal 21 settembre 2013 al 28 febbraio 2014, presso il Museo Enrico Caruso – Villa Bellosguardo (Lastra a Signa), che ad oggi è stata apprezzata da 1.481 persone. Grande partecipazione ha avuto l’appuntamento con Martedì al cinema con Palazzo Strozzi. Il programma cinematografico realizzato da Fondazione Palazzo Strozzi e Odeon Firenze che ha visto la proiezione di classici film dell’Avanguardia e di pellicole legate al côté etnografico della mostra del piano nobile, insieme a film legati alla mostra del Ccc Strozzina che investigavano contaminazioni tra territori e nazioni nella nostra epoca globalizzata. Ottimo il risultato anche della rassegna del Cccs Territori Instabili. Confini e identità nell’arte contemporanea curata da Walter Guadagnini e Franziska Nori, che attraverso le opere di dieci artisti internazionali (Kader Attia, Zanny Begg & Oliver Ressler, Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Paolo Cirio, Tadashi Kawamata, Sigalit Landau, Richard Mosse, Paulo Nazareth, Jo Ractliffe, The Cool Couple) ha permesso di ripensare l’idea di territorio nel mondo contemporaneo, sempre più caratterizzato da un superamento di concetti come nazione o confine, ma anche da un ritorno a nuovi nazionalismi e a una riflessione sull’individuo in rapporto a un territorio o una comunità specifici. La mostra è infatti stata apprezzata da oltre 22.000 visitatori . Grande partecipazione e forte stimolo di riflessione è stato dato dalla programmazione di conferenze e attività che si sono tenute durante tutto il periodo della mostra, da quelle per le scuole e le università a quelle per le famiglie o gli adulti, le lecture del giovedì in particolare che hanno permesso di approfondire la conoscenza del lavoro degli artisti, proponendo anche chiavi di lettura interdisciplinari sui temi della mostra. “Nonostante il momento difficile che sta investendo il paese, e che tocca ogni aspetto della vita economica, sociale, politica e culturale" - commenta James Bradburne, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi – "questi ottimi risultati confermano la validità dell’offerta di Palazzo Strozzi, che continua a produrre mostre di successo per creare un valore economico e culturale. Le rassegne continuano ad avere una grande attenzione dal punto di vista del pubblico, tenendo fede così al disegno della Fondazione, di portare a Firenze eventi culturali di qualità e di valenza internazionale, dimostrando che la sua reputazione non dipende solo dai capolavori architettonici e dalle collezioni di arte rinascimentale, ma anche dalla produzione culturale e da un approccio innovativo all’interpretazione, alla comunicazione e all’ accoglienza.” Dall’8 marzo al 20 luglio 2014 Palazzo Strozzi ospiterà Pontormo e Rosso. Divergenti vie della “maniera”, la grande esposizione che celebra i due massimi protagonisti della “maniera moderna”. Curata da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte, la mostra potrà essere considerata un evento irripetibile, unico, che vedrà riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione. La rassegna, che comprenderà più di 80 opere, offrirà al visitatore la possibilità di ammirare circa 50 dipinti (tavole, tele ed affreschi staccati) dei due artisti, un insieme che rappresenta il 70% della loro produzione. Mentre dal 14 marzo al 20 luglio 2014 il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi proporrà Questioni Di Famiglia. Vivere e rappresentare la famiglia di oggi, una mostra che attraverso le opere di dieci artisti contemporanei, creerà momenti di riflessione sull’attuale valore sociale e culturale della famiglia, sulla persistenza di immagini e principi tradizionali che si contrappongono e sovrappongono alla decostruzione di questi valori nel mondo di oggi  
   
   
CULTURA: FVG, PROMOZIONE LETTURA FONDAMENTO SOCIETÀ MATURA  
 
Udine, , 21gennaio 2014 - "Crescere leggendo è un progetto in cui la Regione crede profondamente e a cui non verrà a mancare il sostegno. La qualità e la capillarità dell´iniziativa credo possa meritare anche un incremento del finanziamento, fatta salva l´esigenza di monitorare l´efficacia degli investimenti da parte dell´amministrazione regionale". Lo ha dichiarato l´assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, intervenendo alla Giornata regionale di formazione alla lettura, organizzata nell´ambito della terza edizione del progetto "Crescere Leggendo" all´auditorium della Regione a Udine. Torrenti, che ha ascoltato con vivo interesse la relazione dell´ospite di calibro internazionale, lo scrittore e divulgatore della pedagogia della lettura Aidan Chambers, ha ricordato come la "promozione della lettura, soprattutto nei più piccoli, e il sostegno alle biblioteche debba essere considerato il fondamento su cui si basa tutta la crescita culturale di una comunità". "Spesso - ha commentato l´assessore - si intende per cultura solo l´evento in se stesso, dimenticando che se una società non ha maturato le basi e gli strumenti per inquadrare e apprezzare quell´evento, molto dello sforzo delle istituzioni per sostenere il comparto culturale sarà in parte vano: la lettura è una delle basi che meritano la nostra massima attenzione". Torrenti ha ricordato che, in linea con questa convinzione, i finanziamenti alle biblioteche sono stati percentualmente innalzati, "anche se - ha aggiunto - il valore assoluto resta ancora ridotto rispetto alle esigenze". Un sistema tra i più virtuosi, quello delle biblioteche, "che ha camminato meglio di altri in questi anni, lavorando in un ottica di rete, senza discriminazione territoriale. Permangono solo delle criticità da risolvere - ha evidenziato l´assessore - nell´area montana, territorio di particolare fragilità in cui sarà opportuno intervenire, e nel sistema archivistico". La giornata, che ha registrato una folta presenza, è stata ideata dagli animatori di Crescere Leggendo - Associazione Italiana Biblioteche Fvg e Damatrà, con Associazione 0432, Ert Fvg, Css.  
   
   
CULTURA: FVG, GIUSTA DIFESA PER PALIO, REGIONE CHIEDE TRASPARENZA  
 
Udine, 20 gennaio 2014 - "Da uomo di teatro posso dire di essere molto contento di avere assistito alla appassionata reazione di difesa di un patrimonio culturale ritenuto indispensabile, quale è il Palio studentesco di Udine. Constatare quanto attaccamento vi sia non solo da parte dei protagonisti della manifestazione ma anche e soprattutto da un´intera città è confortante. Ritengo che il modello virtuoso del Palio udinese vada conservato e quanto più possibile applicato e diffuso anche nelle altre realtà della regione". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, nel corso dell´affollato incontro che si è tenuto al teatro Nuovo Giovanni da Udine per garantire presente e futuro dell´evento promosso 42 anni fa da Teatro Club e sviluppato fino a diventare una manifestazione di rilievo nazionale. L´incontro è stato aperto dal sindaco di Udine, Furio Honsell, che ha rilevato come "tutte le cose negative hanno anche sempre un risvolto positivo: questo ´incidente di percorso´ che ha escluso dai finanziamenti regionali l´evento ha permesso di focalizzare l´importanza di una realtà che davamo forse per scontata: il Palio è un monumento creato dal Teatro Club e deve continuare ed essere riconosciuto". Torrenti ha spiegato le ragioni che hanno portato l´amministrazione regionale a mettere mano al riordino di un sistema fino ad oggi caratterizzato dal "disequilibrio", da un´allocazione delle risorse piuttosto arbitraria, divisa su vari capitoli e priva di una possibilità di monitoraggio dell´efficacia e qualità dei finanziamenti. Una situazione storica che ha però subito un´accelerazione in negativo nel momento in cui le risorse disponibili sono calate vertiginosamente. "Oggi per la cultura disponiamo del 40 per cento in meno delle risorse di due anni fa", ha ricordato Torrenti. Le dodici strutture teatrali riconosciute nella norma sono quelle di dimensioni più grandi e con maggiore numero di dipendenti. "Da questa tabella sono rimaste fuori, per ragioni dimensionali, alcune gestioni teatrali. In mezzo a queste c´è anche Teatro Club e altre compagnie, alcune delle quali che non sono nemmeno mai state finanziate. Tutto ciò è accaduto per l´impossibilità di avere a disposizione un monitoraggio del peso attuale per compiere un riordino attraverso i bandi che, posso già garantirlo, avranno risorse adeguate". Torrenti ha ricordato come grazie alla generosità del Teatro Giovanni da Udine, che si è fatto così carico di sostenere per quest´anno il Palio, si sia garantita sin d´ora la certezza di copertura e quindi la realizzazione della manifestazione. "Il Palio è però del Teatro Club, il Giovanni da Udine non se ne approprierà", ha rassicurato l´assessore. "Questa è una soluzione che non è intervenuta sulla normativa, per non creare l´imbarazzo di riconoscere una gestione che ad oggi che non aveva titolarità ad entrare nella tabella prevista dalla norma, ma che in futuro attraverso i bandi potrà a tutti i titoli rientrarne. A me interessa - ha sottolineato Torrenti - che sia fatta solo trasparenza: in questo senso la nuova legge quadro sulla cultura chiarirà le competenze e i percorsi per ottenere i finanziamenti". All´incontro sono intervenuti anche il presidente del Teatro Nuovo, Tarcisio Mizzau - che ha sottolineato il fatto che il Giovanni da Udine sia intervenuto in favore del Teatro Club non perché costretto ma perché "pienamente convinto della necessità del sostegno" e che ha annunciato che la serata finale del Palio si terrà proprio al Nuovo - l´assessore comunale Federico Pirone, il presidente del Teatro Club, Gianni Cianchi e il direttore artistico Angela Felice.  
   
   
MILANO, MOSTRA RODIN. IL MARMO, LA VITAVISITE GUIDATE STRAORDINARIE  
 
Milano, 21 gennaio 2014 - Rimane una sola settimana per visitare la mostra “Rodin. Il marmo, la vita” allestita nella sala delle Cariatidi di Palazzo Reale di Milano e per l’ultimo weekend di apertura, sabato 25 e domenica 26 gennaio, sono state predisposte visite guidate straordinarie alle 12 (5 euro a persona, prenotazione obbligatoria: tel. 199 15 11 14, servizi@civita.It). La mostra, curata da Aline Magnien con Flavio Arensi, che ha già riscosso un grande successo di pubblico con oltre 62 mila visitatori in soli tre mesi, chiuderà infatti domenica 26 gennaio. Dall’18 febbraio al 25 maggio 2014 si trasferirà poi a Roma nello spazio monumentale delle grandi Aule delle Terme di Diocleziano, una delle sedi del Museo Nazionale Romano. La mostra, realizzata dal Comune di Milano con il Musée Rodin di Parigi, Civita ed Electa e in collaborazione con Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è la rassegna più completa mai organizzata sulle sculture in marmo del grande scultore francese e presenta oltre 60 opere che mostrano la sensibilità del tutto nuova di Rodin rispetto alla sua epoca. L’esposizione sarà dunque aperta al pubblico, ancora per una settimana, il lunedì dalle 14.30 alle 19.30 , il martedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica dalle 9.30 alle 19.30 ,il giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30 .Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura. Per ulteriori informazioni: www.Mostrarodin.it    
   
   
MOSTRA FOTOGRAFICA GUARDAMI - VOLTI E STORIE DELLA CITTÀ VERSO L’EXPO UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA DA LUNEDÌ 27 A VENERDÌ 31 GENNAIO 2014  
 
Milano, 21 gennaio 2014 - All’interno del programma della Terza Giornata Interculturale Bicocca. "Muoversi Verso. Luoghi delle città, dialoghi interculturali" La fotografia per dare la propria lettura a tutto tondo di realtà sociali interessanti, ma ancora sconosciute, presenti nella città di Milano: ecco l’obiettivo di Guardami – Volti e storie della citta verso l’Expo, mostra fotografica itinerante a cura dell’Istituto Italiano di Fotografia di Milano. Una Milano cosmopolita che tuttavia spesso, per fretta e superficialità, non si nota o non si è in grado di vedere. Il progetto - seguito da Massimo Bassano Docente di Reportage e Fotografo della National Geographic Society - si articola in tre tappe di avvicinamento all’Expo 2015: 2012 l’Africa a Milano, 2013 l’Asia a Milano, 2014 le Americhe a Milano. L’idea è di rappresentare la città attraverso percorsi fotografici che si dedichino alla conoscenza di una cultura: Guardami è un occhio fotografico, un focus che si sposta su continenti diversi; un progetto per raccontare le molteplici sfaccettature delle diverse nazionalità che vivono e operano nel territorio milanese, con l’obiettivo di realizzare un reportage sul valore aggiunto dato dalle professionalità che concorrono a sostenere quotidianamente la città. La Terza Giornata Interculturale Bicocca è organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, in partnership con United Nation Alliance for Civilization, The Intercultural Innovation Award e Bmw Group Italia. Ha inoltre ottenuto il patrocinio del Ministro per l’Integrazione, di Regione Lombardia della Provincia di Milano, del Comune di Milano e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. È dedicata al tema dell’intercultura, con quattro conferenze e una mostra fotografica, per riflettere, ricercare, condividere e valorizzare esempi di buone convivenze fra cittadini immigrati e nativi, attraverso gli interventi di istituzioni, docenti, rappresentanti della società civile, sociologi, antropologi, imprenditori sociali.  
   
   
CHIASSO, “LA TORRE D’AVORIO”: LUCA ZINGARETTI E LA LIBERTA’ DELL’ARTISTA  
 
 Chiasso, 21 gennaio 2014 - Lunedì 3 e martedì 4 febbraio alle ore 20.30 Luca Zingaretti, famoso per avere dato il volto in tv al commissario Salvo Montalbano, porterà in scena al Cinema Teatro di Chiasso “La torre d’avorio” di Ronald Harwood, testo che pone al suo centro il tema della libertà dell’artista. Sul palco al fianco di Zingaretti, qui nel doppio ruolo di attore e regista, ci saranno Gianluigi Fogacci, Caterina Gramaglia e Paolo Briguglia. Lo spettacolo pone sotto i riflettori uno dei problemi più discussi e irrisolti della storia: l’autonomia dell’arte di fronte alla politica. Berlino 1946. È il momento di regolare i conti, e la caccia ai sostenitori del caduto regime nazista è in pieno svolgimento. Viene così convocato, nel quadro di una indagine sulla sua presunta collaborazione con la dittatura, il più illustre esponente dell’alta cultura tedesca, il direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler. Furtwängler non era stato nazista, e anzi non aveva nascosto di detestare le politiche del Terzo Reich. Ma nel buio periodo dell’esodo di molti illustri intellettuali che avevano preferito trasferirsi all’estero piuttosto che continuare a lavorare in condizioni opprimenti, lui era rimasto in patria, e aveva svolto la sua attività in condizioni privilegiate, scegliendo di tenere accesa la fiaccola dell’arte e della cultura, convinto che non avesse connotazione politica. Dai suoi compatrioti, quasi tutti melomani, era sempre stato venerato alla stregua di una divinità super partes. Ma ecco ora che i vincitori vogliono far crollare anche questo superstite mito della superiorità germanica e affidano l’indagine a un maggiore dell’esercito immune al fascino dell’artista, un giustiziere indignato dalle atrocità perpetrate in questa corrottissima zona dell’Europa, un americano convinto nell’eguaglianza degli uomini sia nei diritti sia nelle responsabilità. Il caso Furtwängler suscita interrogativi che nessuna formula sembra aver risolto ancora oggi. Con un regime infame non si deve collaborare, questo è ovvio. Ma svolgere un’attività artistica equivale a collaborare? Luca Zingaretti - Il suo interesse per la recitazione nasce per caso quando viene ammesso, al posto di un amico accompagnato a un provino, all´Accademia Nazionale Drammatica “Silvio d´Amico”, dove si diploma nel 1984. Dopo il debutto in teatro con Luca Ronconi, è stato diretto in spettacoli importanti da registi quali Peter Stein, Franco Branciaroli e Marco Mattolini. Alla carriera teatrale, mai abbandonata, ha alternato quella cinematografica e televisiva raggiungendo grandissimo successo con il ruolo del commissario Montalbano nella serie tratta dai romanzi di Camilleri. Dotato di notevole carisma e di sicura tecnica recitativa, al cinema ha esordito nel 1984 con una piccola parte nel film “Gli occhiali d´oro”. Ha inoltre recitato in altri film quali: “Tu ridi”, “Il branco”,” Mio fratello è figlio unico”, “Il figlio più piccolo, “Immaturi - Il viaggio” e “La cryptonite nella borsa”. Nel 2012 ha recitato nelle pellicole “L´homme qui rit”, “Astérix et Obélix. Al servizio di sua maestà” e “Il comandante e la cicogna”, mentre è del 2013 la sua interpretazione nel film “Maldamore”. Oltre alla fortunata serie di Montalbano, tra le fiction per la televisione vanno ricordate: “Perlasca”, “Cefalonia”, “I 57 giorni” e “Adriano Olivetti - La forza di un sogno”.  
   
   
AL VIA IL BANDO DEL PREMIO ANDREA PARODI L´UNICO CONCORSO ITALIANO DI WORLD MUSIC  
 
Cagliari, 21 gennaio 2014 - Al via il nuovo bando dell´unico concorso italiano di world music, il “Premio Andrea Parodi”, organizzato per il settimo anno dall´omonima Fondazione e la cui fase finale è prevista a Cagliari il prossimo autunno, con la direzione artistica di Elena Ledda. All´edizione 2013 saranno dedicati a breve degli speciali su Radiouno Rai e Popolare Network, a conferma del prestigio sempre maggiore della manifestazione, che è stata vinta nell´ultima edizione dai siciliani Unavantaluna davanti a Francesca Incudine (anch´essa siciliana, a cui è andato il Premio della critica) e Rusò Sala (catalana). Il concorso del “Premio Andrea Parodi” intende valorizzare le nuove tendenze nell’ambito della musica dei popoli o “World Music”, ovvero proposte che attingono alle tradizioni culturali ma le rinnovano e contaminano. Le domande di iscrizione al concorso dovranno essere inviate entro e non oltre il 31 luglio 2013, tramite il format presente su www.Fondazioneandreaparodi.it  (per informazioni: fondazione.Andreaparodi@gmail.com  ). Dovranno contenere: 2 brani (2 files mp3, provini o registrazioni live o realizzazioni definitive); testi ed eventuali traduzioni in italiano dei due brani; curriculum artistico del concorrente (singolo o gruppo); copia del documento di identità del concorrente se artista singolo o del rappresentante del gruppo. Per iscriversi occorre essere maggiorenni e autori o coautori del brano in gara. Il concorso è aperto ad artsti di tutto il mondo. La Commissione artistica istituita dalla Fondazione selezionerà, in maniera anonima, dieci finalisti, e, per ciascuno di essi, sceglierà il brano in gara tra i due proposti; i finalisti si esibiranno al festival “Premio Andrea Parodi” 2014, davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti, scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore. Il premio consiste in una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di masterclass, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Un ulteriore premio è la realizzazione professionale del videoclip del brano in concorso, a spese della Fondazione Andrea Parodi. Inoltre, verrà offerta al vincitore l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2015 del Premio Andrea Parodi, dell“European jazz expo” di Cagliari e del Negro Festival di Pertosa (Sa). La manifestazione è nata per omaggiare un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d´autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l´altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Le precedenti edizioni sono state vinte nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).