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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Giugno 2009
PAGANETTO (ENEA) FIRMA ACCORDO CON EGITTO PER SOLARE TERMODINAMICO  
 
Roma, 16 giugno 2009 - Il prof. Luigi Paganetto, Presidente dell’Enea, e il prof. Tarek Hussein, Presidente dell’Accademia della Ricerca Scientifica e Tecnologica - Asrt dell’Egitto, hanno firmato nei giorni scorsi un accordo di collaborazione per la realizzazione in territorio egiziano di un impianto solare termodinamico con la tecnologia sviluppata dall’Enea. La cerimonia si è svolta presso il Ministero egiziano per l’Istruzione Superiore e la Ricerca Scientifica, in presenza del Ministro Hany Helal, con la partecipazione del Ministro egiziano per l’Elettricità e l’Energia Hassan Younes, già incontrato dal Presidente Paganetto a margine del G8 Energia di Roma. Quella tra Italia ed Egitto è una partnership strategica per la produzione di energia da solare termodinamico che potrà essere diffusa ai Paesi del bacino del Mediterraneo attraverso un’apposita rete elettrica. Enea e Asrt collaboreranno mettendo in campo, rispettivamente, la Soc. Fn Spa per parte italiana, e la New & Renewable Energy Authority sul fronte egiziano. Si tratta di un progetto pilota che vede lavorare congiuntamente Enti di ricerca italiani ed egiziani e e partner industriali italiani per la realizzazione degli impianti e per il necessario sviluppo tecnologico richiesto per l’adattamento della tecnologia alle esigenze locali. .  
   
   
SICILIA, IN DIRITTURA D´ARRIVO BANDO ENERGIA RINNOVABILE PER ENTI PUBBLICI  
 
Palermo, 16 giugno 2009 - Il tavolo tecnico d´Asse composto dai dipartimenti energia, programmazione, ambiente, protezione civile e dall´Arra, che si è riunito stamattina ha condiviso il bando per la concessione delle agevolazioni ai soggetti pubblici, in attuazione del P. O. Fesr 2007/2013, Obiettivo operativo 2. 1. 1, linea di intervento 2 “Azioni di sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili, da parte di Enti locali ed altri soggetti pubblici, nonché in favore di aree produttive, da attuare, laddove necessario”, in sinergia con le azioni del Prsr Sicilia. Il bando sarà ora sottoposto al tavolo partenariale e, successivamente, inviato alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione. Sono ammissibili alle agevolazioni gli interventi finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili a basso livello di emissioni inquinanti e climalteranti, le cui tecnologie progettuali sono coerenti con i piani d’azione del Piano Eenergetico Ambientale Regionale Siciliano (Pears). In accordo con il P. O. F. E. S. R. Sicilia 2007/2013, sono previste le seguenti categorie di spesa: Energie rinnovabili: solare, eolica, da biomassa, idroelettrica, geotermica e altre. Efficienza energetica: cogenerazione, gestione energetica. Tipologie progettuali sottoelencate: - Attivazione solare termico (Ctg. N. 40) – piano d´azione R. 02 del Pears E’ ammessa l’istallazione di impianti solari termici negli edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico di nuova realizzazione o da ristrutturare, in cui il consumo reale o previsto di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria (Acs) superi almeno il 10% del consumo totale annuo o in cui si faccia uso esclusivo di elettricità per la produzione di Acs: (piscine, palazzetti dello sport, ospedali, caserme e carceri, ecc. ). - Diffusione delle tecnologie di Solar Cooling (Ctg. N. 40) – piano d´azione R. 03 E’ ammessa l’istallazione di impianti di Solar Cooling negli edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico di nuova realizzazione o da ristrutturare. - Diffusione del solare fotovoltaico integrato in architettura (Ctg. N. 40) – piano d´azione R. 04 E’ ammessa l’integrazione degli elementi fotovoltaici nel progetto architettonico come copertura, facciata, chiusura di scale di emergenza, come elemento di ombreggiamento, pensiline ombreggianti in edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico di nuova realizzazione o da ristrutturare (e in ogni caso secondo le definizioni contenute nella legislazione nazionale e le specifiche fornite dal Gse). - Sfruttamento del micro-eolico (Ctg. N. 39) – piano d´azione R. 09 E’ ammessa l’istallazione di impianti micro-eolici con potenza totale per impianto inferiore a 60 kW nell’edilizia extraurbana, nelle zone rurali e nelle aree industriali - Sistema integrato di utilizzazione delle biomasse agricole, forestali e Short rotation forestry (Srf) (Ctg. N. 41) – piano d´azione R. 10 -E’ ammessa l´installazione delle caldaie da parte di enti che curano la filiera della biomassa (dalla raccolta dei residui e dei prodotti delle colture energetiche alla trasformazione e vendita e/o utilizzazione diretta del combustibile derivato), la realizzazione di centrali di cogenerazione per la produzione di energia elettrica (con potenza massima di 200 kWe), e calore alimentate a Srf o altri combustibili di origine vegetale e l’integrazione della filiera delle biomasse ai progetti di utilizzazione dell’idrogeno. - Incentivazione ai sistemi di produzione e di utilizzazione in cogenerazione dei residui zootecnici (Ctg. N. 43) – piano d´azione R. 10 E’ ammessa la realizzazione di impianti di cogenerazione per la produzione di energia elettrica (con potenza massima di 200 kWe), e calore alimentati a biogas proveniente da residui zootecnici, installati nell’edilizia extraurbana nelle zone agricole e montane. - Sperimentazione colture/filiere biodiesel e bioetanolo, azioni di start-up (Ctg. N. 41) - piano d´azione R. 12 E’ ammessa la realizzazione di impianti per l’estrazione e la transesterificazione dell’olio vegetale, della fermentazione e della distillazione di residui zuccherini. L’attivazione della filiera permetterà la produzione di biodisel e bioetanolo da destinare alla miscela con la benzina da utilizzare nel parco veicolo della pubblica amministrazione. - Sfruttamento salti idrici residui (Ctg. N. 42) – piano d´azione R. 15 Sono ammesse iniziative per l’utilizzazione dell’energia potenziale nelle infrastrutture di trasporto e distribuzione dell’acqua mediante turbine idrauliche di potenze inferiori a 100 kW. Potranno beneficiare delle agevolazioni i seguenti Soggetti Pubblici Proponenti anche consorziati/convenzionati con società E. S. Co (1): Amministrazione regionale, Aziende sanitarie, Enti locali (anche consorziati) ed ad altri enti pubblici nonché gli organismi di ricerca di diritto pubblico senza scopo di lucro. L’obiettivo che si prefigge il bando è quello di promuovere iniziative nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’impiego delle risorse assegnate e con i Piani d’ azione del Pears. Al fine di perseguire con la massima efficienza tale obiettivo,sono stati stabiliti i criteri e le modalità che consentono l’individuazione dei beneficiari e l’assegnazione delle risorse disponibili, nonché i criteri di selezione volti a premiare quegli interventi progettuali per ottenere ottime ricadute sul territorio in termini di sviluppo locale e produttivo. La coerenza con il Pears è dimostrata dalla scelta delle iniziative ritenute ammissibili, tutte elaborate nei piani di azione dello stesso piano; la mitigazione ambientale è dimostrata di per sé dalle tecnologie prescelte, di cui alcune assolutamente non generanti emissioni, e dalla taglia dei progetti che minimizzano l´utilizzo di grandi estensioni di superficie. Peraltro, gli impianti fotovoltaici sono ammessi a contributo soltanto se ubicati a copertura, o in modalità di totale integrazione architettonica. La valenza architettonica riduce, inoltre, l´impatto visivo. La premialità prevista per l´installazione degli impianti nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale e nei comuni sede di centrali termoelettriche concorre a ridurre l´emissione di Co2 e di altri gas serra in territori altamente compromessi. Le tipologie di investimento ammissibili riguardano: la creazione di nuovi impianti; l’ampliamento e/o sostituzione di un impianto esistente; Le spese ammissibili a contributo riguardano: progettazioni concernenti le strutture dei fabbricati e gli impianti, studi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria, di valutazione di impatto ambientale e di incidenza, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge; acquisto del suolo, sue sistemazioni e indagini geognostiche; opere murarie e assimilate; macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica, fatta eccezione per quanto specificato al successivo punto 4); programmi informatici; programmi di pubblicizzazione dell’intervento e disseminazione dei risultati; Ai fini dell’ammissibilità, inoltre, in relazione agli specifici interventi previsti, i singoli interventi devono essere coerenti con il Piano Energetico Ambientale Regionale siciliano, con gli strumenti di pianificazione esistenti generali e settoriali d´ambito regionale e locale e non devono essere ricompresi tra gli interventi previsti dal Poin Energia. Le risorse finanziarie pubbliche complessive per l´attuazione del presente bando, ammontano a circa cinquanta milioni di euro. La percentuale di finanziamento può essere erogata nella misura massima dell´ 80% dell´ammontare totale dell´investimento. Per beneficiare delle agevolazioni il Soggetto Proponente deve indicare, in sede di presentazione dell’istanza, il tasso di partecipazione con risorse finanziarie proprie all’intervento progettuale, nella misura minima del restante 20%. In ogni caso il finanziamento complessivo concedibile ad uno stesso Soggetto Proponente, indipendentemente dal numero di interventi presentati, non potrà superare l’importo di € 3. 000. 000,00. L´investimento ammissibile deve essere pari almeno a 50. 000 euro per singolo intervento La domanda di agevolazione è redatta compilando l’apposito modulo di domanda che sarà disponibile sul sito-web dell’assessorato regionale dell´Industria e che dovrà essere trasmesso, unitamente al progetto definitivo, entro il termine di 120 giorni dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana al seguente indirizzo, in busta chiusa e riportante l´indicazione del mittente a mezzo raccomandata A. R: Regione Siciliana, Assessorato Regionale Dell´industria, Dipartimento Regionale Dell’energia, Via Ugo La Malfa, 87/89, 90146 Palermo. .  
   
   
NESSUN VENETO E’ STATO ESCLUSO DAI CONTRIBUTI PER PAGARE LA RATA DEL MUTUO O PER ACQUISTARE LA PRIMA CASA CAMBIARE LE REGOLE CHE NON VANNO BENE  
 
Venezia, 16 giugno 2009 - “Mi spiace dirlo, perchè con gli amici della Lega nord si governa spesso bene sia a livello nazionale che nel territorio, però non posso non evidenziare che a volte ad alcuni di loro manca, davvero, un minimo di buon senso. Non si può fare sempre demagogia spicciola, non è utile al Paese, alla nostra regione e alle nostre città, non giova veramente a nessuno. Piuttosto lavoriamo in buona sinergia per cambiare ciò che non va e per dare risposte migliori alle richieste dei cittadini. ” Così l’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, replica alle dichiarazioni dei consiglieri leghisti, Giampaolo Bottacin e Roberto Ciambetti, che contestano alla Giunta regionale di aver permesso anche ai cittadini non veneti di accedere ai contributi a sostegno delle famiglie in difficoltà con il pagamento della rata del mutuo per la casa. “Voglio chiarire subito - spiega Massimo Giorgetti - che nessun veneto è stato escluso dalla graduatoria per accedere ai finanziamenti per la prima casa o per pagare la rata del mutuo. Tutte le richieste sono state evase, parlano i documenti, pure quelle firmate da stranieri che nella nostra regione abitano, lavorano, pagano le tasse, contribuiscono a creare ricchezza. Comunque, per essere precisi e puntuali, si tratta di persone che in Veneto risiedono da cinque anni come specificato nel bando di ammissione e che perciò non hanno avuto alcun trattamento di favore e tantomeno un percorso privilegiato. ” L’assessore si chiede, poi, perché l’unico collega della Lega nord che ha partecipato alla seduta di Giunta abbia espresso voto favorevole se il suo partito era contrario e soprattutto si domanda se il desiderio vero del partito di Umberto Bossi non sia quello di “escludere a priori” gli stranieri da qualsiasi risorsa regionale destinata alle famiglie. “Non si può essere contemporaneamente - ribadisce Massimo Giorgetti - un partito di lotta e di governo. Chi non desidera assumersi la responsabilità delle scelte, ne prenda atto e stia all’opposizione. E’, infatti, inaccettabile dare ogni volta le colpe agli alleati per le azioni più scomode e assumersi semplicemente il merito delle decisioni più facili perché trovano immediato consenso. ” L’assessore fa presente, inoltre, che gli stessi immigrati che Ciambetti e Bottacin vorrebbero eliminare dai contributi regionali, vi accedono proprio perché hanno avuto un mutuo dagli istituti di credito veneti che, per loro stessa ragione sociale, non sono dei “benefattori. ” “Il partito in cui ho militato e il partito di cui ora faccio parte - conclude Massimo Giorgetti - hanno fatto della lotta all’immigrazione clandestina una priorità. Su questo siamo in linea con gli amici della Lega nord. Le posizioni ideologiche che conducono a una sorta di caccia alle streghe non ci troveranno, però, mai consenzienti. Pensiamo, insomma, di più al bene di tutti e non parliamo come se fossimo ogni giorno in campagna elettorale. ” .  
   
   
IL MERCATO DEI BOX NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2008 A LIVELLO ITALIANO SI EVIDENZIA UN CALO DELLE QUOTAZIONI DEL 2.2% PER I BOX E DEL 3.3% PER I POSTI AUTO.  
 
Milano, 16 giugno 2009 - Nelle grandi città le performance sono state leggermente migliori con una contrazione per i box dell’1. 9% e per i posti auto del 2. 7%, dinamica che non accadeva da diversi semestri. Tra i motivi che hanno portato alla diminuzione dei prezzi dei box la decisione di tanti acquirenti di rinunciare all’acquisto per ridurre l’investimento complessivo nell’abitazione ed il completamento, soprattutto nelle grandi città, di interventi di nuova costruzione che hanno portato ad una maggiore offerta sul mercato per queste tipologie. Tra le grandi città Napoli ha segnalato il ribasso più sensibile delle quotazioni rispettivamente con -6. 7% (box) e -4. 7% (posto auto); a seguire Verona rispettivamente con -1. 5% (box) e -3. 5% (posto auto). I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque la domanda di box è sempre più alta rispetto all’offerta. I top prices si evidenziano a Roma dove si possono toccare anche valori di 150 mila € per una soluzione singola. Nella maggior parte dei casi chi acquista un box o un posto auto lo fa per uso diretto, più bassa la richiesta per investimento (nonostante i box nelle grandi città riescano a garantire un rendimento annuo lordo interessante; nell’ultimo semestre si è registrato un valore medio dei rendimenti nelle grandi città del 5. 0%). Coloro che acquistano il box per uso diretto, prediligono le tipologie annesse all’abitazione o non troppo lontane, adatte alle dimensioni di un’auto moderna, la presenza di un adeguato spazio di manovra, un ampio ingresso, la posizione preferibilmente a piano terra. Il taglio più richiesto è quello di 15-18 mq. Apprezzata la possibilità di realizzare un soppalco e di poter inserire sia l’auto che una moto, la presenza di un punto luce e di un punto acqua. Chi vuole investire in questo segmento immobiliare deve valutare bene la zona, prediligendo quelle con scarsa possibilità di parcheggio. Sarebbe inoltre opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di nuova costruzione che hanno in dotazione il box oppure di progetti relativi esclusivamente alla nascita di box e posti auto. Variazione percentuale dei prezzi (Ii sem 08)
Città Box Posto auto
Bari -1. 7% -1. 6%
Bologna -1% -2. 3%
Firenze -3. 2% -1. 9%
Genova -0. 3% -4. 5%
Milano -1. 1% -2. 7%
Napoli -6. 7% -4. 7%
Palermo -1. 4% -2. 0%
Roma -1. 9% -3. 0%
Torino -0. 1% -1. 1%
Verona -1,5% -3,5%
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
TRENTO: MUTUI ABITAZIONE PRINCIPALE, MODIFICATE ALCUNE REGOLE RIGUARDANO SEPARATI E DIVORZIATI, RESTITUZIONI DI CONTRIBUTI NON UTILIZZATI E IL CONCETTO DI PERTINENZA  
 
Trento, 16 giugno 2009 - Riguarda coloro che sottoscrivono il mutuo per l´abitazione principale la delibera approvata dalla Giunta provinciale. Un provvedimento proposto dall´assessore alle politiche sociali, Ugo Rossi, che modifica le disposizioni attuative di uno degli articoli , il 102 bis, della legge provinciale 13 del 1992 che disciplina gli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa. Si tratta in particolare di importanti precisazioni per quel che riguarda l´applicazione delle disposizioni che attuano la politica di intervento a sostegno delle famiglie per l´abbattimento degli oneri derivanti dall´incremento sulla variabilità dei tassi sui mutui contratti per l´acquisto, la costruzione e il risanamento dell´abitazione principale. Tutte modifiche che intendono favorire ulteriormente chi ha bisogno in un momento di difficoltà economica. In particolare la Giunta provinciale ha ritenuto di dover prendere atto, recependo lo spirito della norma, che in situazione di particolare disagio - determinatosi a seguito di pronunciamenti dell’autorità giudiziaria, quali ad esempio le separazioni e i divorzi - l´aver già ottenuto un contributo provinciale non deve precludere l´accesso ad un finanziamento che ha lo scopo di sostenere le famiglie in un momento di grave difficoltà. Non solo. La delibera consente inoltre l´accesso all´agevolazione anche a tutti i soggetti che, pur avendo ottenuto un contributo, non ne hanno potuto godere avendolo restituito integralmente entro la data di apertura dei termini per la presentazione delle domande. Infine, una ulteriore modifica che risponde ad esigenze concrete. Considerato infatti che il possesso di un altro immobile, oltre all´abitazione principale, comporta l´esclusione dal beneficio, la delibera specifica il concetto di pertinenza. Questo per evitare che la proprietà - ad esempio di un posto macchina acquistato congiuntamente all´alloggio - non consentisse l´accesso al contributo. Così la delibera dice che ai fini dell´ammissibilità ai contributi si considerano quali pertinenze dell´abitazione principale il garage e/o posto macchina, la cantina collocati in adiacenza o nelle vicinanze dell´abitazione principale, ancorché costituenti particelle edificiali separate. In caso di particelle fondiarie si considerano quali pertinenze le strade di accesso all´abitazione, il giardino, l´orto adiacenti all´abitazione principale. .  
   
   
ABRUZZO, LAVORI PUBBLICI: AGGIORNATO PREZZARIO OPERE EDILI  
 
L´aquila, 16 giugno 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici, Angelo Di Paolo, ha approvato ieri l´aggiornamento - Edizione 2008 del prontuario "Prezzi informativi delle opere edili della Regione Abruzzo". Il provvedimento, che prevede un incremento percentuale (Indice I) delle singole voci del 34,0% si è reso necessario nelle more della definizione del nuovo prezzario regionale. "Si tratta - ha spiegato l´assessore Di Paolo - di un adeguamento in attesa di una rivisitazione, dopo l´evento sismico del 6 aprile, con alcune nuove voci su materiali di nuova tecnologia. Queste ultime, con i relativi prezzi, verranno sottoposte a breve all´attenzione del Comitato regionale tecnico amministrativo (Crta) mentre il nuovo prezzario è già in via di definizione e sarà ampiamente concertato con le parti sociali all´interno del Ceremoco (Centro regionale di monitoraggio e controllo). Entro il prossimo mese verranno sottoposte alla valutazione delle parti le prime 5000 voci delle 19mila previste". .  
   
   
GIUSEPPE PICHETTO CONFERMATO ALLA PRESIDENZA DELLA CAMERA ARBITRALE DEL PIEMONTE RINNOVATI GLI ORGANI E IL REGOLAMENTO DELL’ENTE  
 
Torino, 16 giugno 2009 - Unioncamere Piemonte ha rinnovato a Giuseppe Pichetto l’incarico alla presidenza della Camera Arbitrale del Piemonte per i prossimi cinque anni. Sono stati inoltre rinnovati il Consiglio e la Giunta esecutiva dell’ente, con la conferma di Paolo Montalenti alla carica di Vicepresidente e di Daniela Cena a quella di Segretario Generale. Il rinnovo degli organi ha coinciso con l’avvicendamento alla guida di Unioncamere Piemonte, il cui neodirettore Paolo Bertolino è entrato nella composizione del Consiglio della Camera Arbitrale del Piemonte. La Camera Arbitrale del Piemonte, l’unica in Italia ad essere strutturata a livello regionale come associazione di tutte le Camere di commercio con la partecipazione degli Ordini professionali (notai, avvocati e commercialisti), è stata istituita nel 1995, con l’obiettivo di diffondere tra le piccole e medie imprese del territorio il ricorso alle procedure di conciliazione e arbitrato per la soluzione delle liti commerciali. Dal luglio 2008 è un Organismo di conciliazione riconosciuto dal Ministero della Giustizia per la gestione delle conciliazioni in materia societaria, e si colloca inoltre al secondo posto in Italia per il numero di arbitrati amministrati (fonte: Secondo rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia - Isdaci, Unioncamere nazionale, Camera di commercio di Milano e Camera Arbitrale di Milano). “La Camera Arbitrale del Piemonte in questi anni ha accresciuto notevolmente la sua attività, grazie alla collaborazione con i professionisti nell’inserimento delle clausole nei contratti e grazie alla rapidità delle procedure rispetto ai lunghi tempi della giustizia civile che comportano spesso ritardi insostenibili – ha dichiarato il Presidente della Camera Arbitrale del Piemonte Giuseppe Pichetto -. Per le imprese, infatti, è di grande importanza la rapidità nell’accertamento dei diritti, poiché costituisce un elemento fondamentale della loro capacità competitiva”. “La Camera Arbitrale del Piemonte rappresenta un esempio unico in Italia di collaborazione tra le otto Camere di commercio piemontesi e gli ordini professionali dei notai, commercialisti e avvocati per assicurare un servizio capillare e al tempo stesso uniforme sul territorio, attraverso una rete di sportelli presso ciascuna Camera di commercio – ha commentato il Direttore di Unioncamere Piemonte Paolo Bertolino -. Il sistema camerale è sempre più impegnato per mettere a disposizione di imprese e cittadini la possibilità di accesso a forme di giustizia alternative: promuovere gli arbitrati e le conciliazioni per la risoluzioni delle controversie è infatti una competenza più volte valorizzata dal legislatore, a partire dall’articolo n. 2 della Legge 580/93. Anche ultimamente il legislatore ha previsto di potenziare questi strumenti con la legge delega in materia di mediazione civile e commerciale approvata il 26 maggio scorso”. La Camera Arbitrale del Piemonte ha rinnovato anche il proprio Regolamento, per adeguarlo alle numerose novità legislative degli ultimi anni in materia di arbitrato, e ha parallelamente aggiornato le tariffe dell’arbitrato rapido, una procedura di soluzione delle controversie rapida e dai costi estremamente contenuti, vero fiore all’occhiello dell’ente camerale.
Il Consiglio
Giuseppe Pichetto Presidente
Margherita Baldelli Segretario generale Camera di commercio di Novara
Mario Benni Avvocato
Paolo Bertolino Direttore Unioncamere Piemonte
Guido Bolatto Segretario generale Camera di commercio di Torino
Michele Carpano Avvocato
Maria Paola Cometti Segretario generale Camera di commercio di Biella
Gian Mario Demaria Membro del Consiglio Camera di commercio di Vercelli
Paolo Emilio Ferreri Avvocato
Gloria Grittani Camera di commercio di Alessandria
Maurizio Giuseppe Grosso Presidente Ordine Dottori Commercialisti di Cuneo
Patrizia Mellano Camera di commercio Cuneo
Aldo Milanese Presidente Ordine Dottori Commercialisti di Torino
Paolo Montalenti Avvocato
Mario Napoli Avvocato
Marcello Neri Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola
Paolo Pedrazzoli Presidente Collegio Notarile di Novara
Gianfranco Re Presidente Collegio Notarile di Torino
Marco Weigmann Avvocato
Silvia Zabaldano Camera di commercio di Asti
La Giunta Esecutiva
Giuseppe Pichetto Presidente
Paolo Montalenti Vice Presidente
Michele Carpano
Paolo Emilio Ferreri
Maurizio Giuseppe Grosso
Aldo Milanese
Mario Napoli
Gianfranco Re
Marco Weigmann
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LA SINDACO MARTA VINCENZI ASSUME LA PRESIDENZA DELLA SOCIETÀ PER CORNIGLIANO - IL PUNTO DELLA SITUAZIONE A TRE ANNI DALLA PRESA IN CONSEGNA DELLE AREE  
 
Genova, 16 Giugno 2009 - Si è riunito ieri a Villa Bombrini il nuovo Consiglio di Amministrazione della Società Per Cornigliano dopo le nomine operate dall´assemblea del 15 maggio scorso. In aggiunta ai confermati Claudio Burlando, Giovanni Calisi e Carlo de Romedis, sono entrati a far parte del nuovo Consiglio Roberto Levaggi, in rappresentanza della Regione, e la Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, che è stata nominata all´unanimità Presidente della Società, succedendo quindi nella carica a Claudio Burlando. Con l´occasione, la Società ha fatto il punto sul suo operato, a poco più di tre anni dalla presa in consegna delle aree. Bonifica. I lavori di demolizione di manufatti e smantellamento di impianti sono pressoché ultimati, fatte salve le demolizioni dei piccoli manufatti utilizzati quali depositi di cantiere. L´analisi del suolo e del sottosuolo ai fini della bonifica è stata effettuata. Nella zona a sud della ferrovia, l´analisi di rischio ha presentato una generale conformità agli standard industriali, fatto salvo per l´area dei sottoprodotti, dove sarà necessario predisporre ed eseguire un progetto di bonifica, una volta che sarà nota la destinazione d´uso che Autorità Portuale (cui l´area è destinata in virtù dell´Accordo di Programma) intenderà attribuire. Nella zona a nord della ferrovia, destinata a funzioni urbane, l´analisi di rischio e il progetto di bonifica saranno predisposti in funzione delle scelte relative alle destinazioni d´uso. Infrastrutture. Aggiudicato l´appalto dei lavori relativi alla strada di scorrimento a mare, il cantiere inizierà non appena ultimato il progetto esecutivo da parte dell´impresa aggiudicataria. Inoltre, è stato redatto un progetto preliminare del raccordo tra la strada di scorrimento e lo svincolo Genova-aeroporto, che verrà a breve sottoposto all´approvazione degli Enti competenti. Infine, per conto di Anas, è già stata realizzata la sistemazione provvisoria di Lungomare Canepa a 4 corsie, così come sono in corso di esecuzione i lavori del primo lotto della strada di sponda destra. Prosegue la progettazione di Lungomare Canepa nella sua sistemazione definitiva a 6 corsie, della strada di sponda sinistra e del secondo e terzo lotto della strada di sponda destra. Riqualificazione urbana. Gli interventi di riqualificazione urbana già avviati riguardano le aree di parcheggio dell´ex mensa di Via Bertolotti e di Via San Giovanni D´acri, il restyling di Via Vetrano e Via Verona, per il quale è in corso la progettazione preliminare, la sistemazione del giardino di Villa Bombrini, la palazzina ex direzione Ilva, destinata ad ospitare un "Cineporto", emanazione della Film Commission. Inoltre, la Società, in collaborazione con Film Commission, ha dato vita ad una sorta di "distretto" delle piccole imprese del settore audio-visivo, che hanno trovato a Villa Bombrini una collocazione particolarmente interessante. Infine, nel Consiglio di Amministrazione di oggi la Società ha deciso di erogare contributi finalizzati al rifacimento delle facciate di Cornigliano e di realizzare un´area adibita a verde pubblico nella zona già occupata dai gasometri. Ora si attende, per poter operativamente iniziare, la formalizzazione da parte del Comune di Genova. La definizione di tutti questi interventi è frutto della partecipazione della cittadinanza di Cornigliano, che ha condiviso, e talora proposto, le scelte operate. Sempre nel Consiglio di stamane la Società ha deciso di contribuire all´organizzazione da parte del Municipio e di Arci di un intenso programma di manifestazioni culturali destinato al pubblico di tutte le fasce di età, dall´8 luglio al 2 agosto nei giardini di Villa Bombrini. .  
   
   
VAL D’ AOSTA: INCONTRO TRA IL PRESIDENTE ROLLANDIN E IL DIRETTORE DELLA FILIALE DI AOSTA DI POSTE ITALIANE  
 
Aosta, 16 giugno 2009 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha incontrato ieri il direttore della Filiale di Aosta delle Poste italiane James Westbowski per un confronto sulla situazione del servizio postale in Valle d’Aosta. L’incontro ha permesso di affrontare in particolare le problematiche relative alle rimodulazioni dei giorni e degli orari di apertura degli uffici postali della regione per il periodo estivo. Al riguardo, il direttore della Filiale di Aosta ha assicurato la massima attenzione dell’azienda, nel rispetto degli standard minimi richiesti dalla normativa vigente per il servizio negli uffici postali nella stagione estiva. «Ho apprezzato la disponibilità e l’attenzione dimostrate dal direttore Westbowski nella ricerca di soluzioni ai problemi del settore postale in Valle d’Aosta, – ha detto il Presidente Rollandin al termine dell’incontro – ma mi sono premurato di sottolineare ancora una volta le criticità esistenti, richiedendo un ulteriore sforzo per offrire alla comunità valdostana un servizio adeguato, anche alla luce dell’imminente stagione turistica. L’ufficio postale, soprattutto nelle piccole località e per particolari fasce di popolazione quali gli anziani, rimane un riferimento territoriale importante, – ha concluso Rollandin – per questo ho ribadito la disponibilità dell’Amministrazione regionale a collaborare con Poste italiane per migliorare i servizi erogati ai cittadini valdostani. » .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PATTO CONTRO LA CRISI, PRIMO ACCORDO DI CASSA INTEGRAZIONE CHE SALVA DAL LICENZIAMENTO 2.500 LAVORATORI NEI PROSSIMI GIORNI ACCORDI ANCHE PER ARTIGIANATO, COMMERCIO E TURISMO EVITANDO COSÌ COMPLESSIVAMENTE 10.000 LICENZIAMENTI".  
 
Bologna, 16 giugno 2009 -  E’ stato sottoscritto il 12 giugno in Regione il primo degli accordi con i quali si attua il quadro di interventi contro la crisi deliberato dalla Regione il 4 giugno scorso, sulla base del Patto per l’occupazione siglato con le parti sociali lo scorso maggio. L’accordo, che riguarda il settore delle imprese cooperative della logistica e del facchinaggio – sinora escluso dalle normative per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, in difficoltà per la forte contrazione di attività – è stato sottoscritto dall’Assessore regionale alle Attività produttive Duccio Campagnoli, dalle associazioni regionali della cooperazione, dalle segreterie regionali confederali di Cgil-cisl-uil e delle categorie dei trasporti. Precedentemente, in questo settore si erano già verificate molte sospensioni dal lavoro. Oggi, con l’accordo sottoscritto, si dispone l’utilizzo di uno dei provvedimenti definiti dal Patto per l’occupazione, cioè l’utilizzo di una Cassa di integrazione ordinaria in deroga che riguarderà circa 2. 500 lavoratori e che coprirà sia i periodi già trascorsi che quelli prossimi. Questo strumento, previsto nella delibera della Regione che recepisce il Patto, prevede infatti la possibilità di utilizzare la Cassa integrazione ordinaria anche nei settori sinora esclusi (cooperazione non industriale, imprese con meno di 15 dipendenti, artigianato, commercio e turismo). “Abbiamo utilizzato – ha spiegato l’Assessore Campagnoli – lo strumento più originale e innovativo che abbiamo definito proprio con il Patto, per salvaguardare insieme capacità produttive e occupazione. Le imprese non ricorrono e non ricorreranno a licenziamenti o sospensioni continuative e prolungate dei lavoratori, ma daranno corso ad una riduzione delle attività e degli orari di lavoro attuata a rotazione tra i lavoratori”. “Si tratta – prosegue Campagnoli – di una forma originale e innovativa di contratto di solidarietà che copre finalmente settori esclusi e, in questo caso, lavoratori tra i più deboli. L’accordo esprime anche un altro importante impegno di responsabilità sociale delle imprese e di buone relazioni sindacali, poichè prevede l’anticipo dei trattamenti di Cassa integrazione da parte delle imprese”. “Stiamo già lavorando – conclude l’Assessore – con le associazioni regionali dell’artigianato, del commercio e del turismo per raggiungere nei prossimi giorni accordi di questo stesso tipo che daranno quindi copertura e tutela a circa 10. 000 lavoratori. ” .  
   
   
«FONDI PER L´INNOVAZIONE» «BELLUNO PENALIZZATA DALLA REGIONE» DELLE 15 AZIENDE CHE HANNO FATTO DOMANDA, SOLO UNA SARÀ FINANZIATA. REOLON: «C’È UNA INCAPACITÀ STRUTTURALE DI RICONOSCERE LE DIFFERENZE»  
 
Belluno, 16 giugno 2009 - «Ancora una volta le imprese bellunesi escono fortemente penalizzate da una politica regionale strutturalmente incapace di riconoscere la specificità di chi opera nei territori montani». Commenta così il presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon, la graduatoria pubblicata sul Bur del 2 giugno relativa al Bando per l’erogazione dei finanziamenti alle imprese per la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica, dello sviluppo economico e dell´innovazione nel sistema produttivo regionale previsti dalla Legge regionale n. 9 del 18 maggio 2007. «C’era grande aspettativa», continua Reolon, «tra il mondo imprenditoriale bellunese per le opportunità offerte da questo Bando, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando che rende ancor più difficile per le imprese investire in ricerca ed innovazione». Sono state 15 le imprese bellunesi che hanno presentato una domanda di finanziamento, confidando nella disponibilità del fondo regionale, quasi 17 milioni di euro. «Soltanto una delle nostre imprese», sottolinea Reolon, «risulta essere probabilmente finanziabile. Tutto questo è frutto di una logica profondamente sbagliata e già vista in altri bandi tra i quali quelli relativi al Piano di Sviluppo Rurale, che continua a voler far competere le aziende bellunesi con le aziende della pianura senza alcuna distinzione sulle oggettive diversità territoriali e logistiche che queste hanno. Tutto ciò conferma ancora una volta», conclude Reolon, «la necessità che a questa Provincia venga riconosciuta quell’autonomia che ci permetta di affrontare i problemi, l’economia e le esigenze dei bellunesi con la necessaria conoscenza e specificità». .  
   
   
BOLZANO: NUOVA DEFINIZIONE DELLE IMPRESE IN CRISI E MISURE DI SOSTEGNO  
 
Bolzano, 16 giugno 2009 - La Provincia ha riformulato la definizione Ue relativa alle imprese in difficoltà e ha precisato il riferimento alle "imprese in crisi economica", alle quali è consentito l´accesso a misure economiche straordinarie nei casi di problemi di liquidità. La Giunta ha approvato la specifica delibera presentata dall´assessore Thomas Widmann. "Vogliamo aiutare il più possibile le aziende in crisi di liquidità ad ottenere un accesso facilitato al credito e quindi abbiamo riformulato la definizione originaria di azienda in difficoltà", sottolinea l´assessore Widmann. Sulla base degli approfondimento a livello comunitario e delle perizie di alcuni economisti locali, si è deciso di interpretare in maniera meno restrittiva la definizione di Bruxelles e di adeguarla alla realtá altoatesina. "In tal modo si ampliano per le aziende le possibilità di beneficiare delle misure economiche varate dalla Provincia per rilanciare il settore", conferma Widmann. Secondo la nuova definizione, possono beneficiarne imprese in fabbisogno di liquidità che negli ultimi sei mesi abbiano fatto registrare un calo del volume di affari o una contrazione delle commesse di almeno il 30%. Sono considerate aziende in crisi economica anche quelle che intraprendono un piano di risanamento finanziario e quelle che registrano un peggioramento delle condizioni di accesso al credito, con la conseguenza di una riduzione o di una revoca dei crediti in corso. Sono inoltre considerate in crisi anche le aziende che negli ultimi sei mesi hanno registrato un aumento del 10% delle esposizioni finanziarie a causa dei ritardati pagamenti dei clienti. Un´ulteriore novità è data dall´aumento da cinque a dieci anni della durata del mutuo contro l´indebitamento: "Il mutuo, per il quale si fa ricorso al fondo di rotazione, offre alle aziende in crisi la possibilità di assumere un prestito di un milione di euro per un massimo di dieci anni", spiega l´assessore. I settori che benficiano degli incentivi economici straordinari sono l´artigianato, l´industria, il commercio, i servizi. Gli imprenditori interessati devono confermare tramite autocertificazione che in data 1° luglio 2008 non si trovavano in situazione di difficoltà secondo la definizione Ue. .  
   
   
MOBILI ZONA NOTTE E ZONA GIORNO" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
" Milano, 16 giugno 2009 - Dopo un quinquennio di crescita più o meno costante, la domanda interna registra un sensibile calo (-4,4% in valore nel 2008) dovuto all’effetto congiunto di molteplici fattori, primo tra tutti il deterioramento del potere d’acquisto delle famiglie, che hanno posticipato o rinunciato del tutto all’acquisto di arredi. Si rileva, inoltre, lo spostamento degli acquisti verso altri beni di consumo durevoli (come le auto e le ristrutturazioni edilizie), grazie agli incentivi fiscali, e verso altre tipologie merceologiche dell’arredo, come ad esempio i complementi e le lampade, che consentono di rinnovare gli ambienti con un investimento piu’ accessibile e meno vincolante per la gestione degli spazi. Nel 2008 tutti e tre i segmenti di prodotto risultano in calo, ma mentre la domanda di soggiorni e camere da letto diminuisce del -2,1%, quella degli altri mobili segna un -18,1%. Il peggioramento del mercato e l’elevata quotazione dell’Euro rispetto al dollaro hanno comportato anche una riduzione dei margini reddituali, pur in un contesto di costi decrescenti delle principali materie prime. Alcuni produttori, a causa delle restrizioni nel credito imposte dalle banche nell’ultimo periodo, tentano di recuperare risorse attraverso svendite e ribassi; altri, a seguito del crescente livello di insolvenza presenti sul mercato, hanno intrapreso un’attenta opera di monitoraggio e selezione della clientela, con la conseguente riduzione del numero di clienti attivi. Le maggiori difficoltà sono affrontate dalle imprese che non dispongono di una struttura commerciale sui mercati esteri, e non hanno accesso a settori del trading che oggi aumentano fortemente la potenzialità della domanda, come ad esempio il contract. Dati Di Sintesi, 2008
Numero di imprese(a) 1. 650
Numero di addetti specifici 42. 000
Valore della produzione nazionale, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 6. 840,0
Variazione media annua della produzione 2008/2004(b) (%) 2,0
Fatturato per addetto (‘000 euro) 162,9
Valore aggiunto (Mn. Euro) 1. 521,9
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 36,2
Quota della produzione prime 4 imprese/gruppi(b) (%) 4,3
Quota della produzione prime 8 imprese/gruppi(b) (%) 7,9
Export/produzione(b) (%) 35,4
Import/consumo(b)(c) (%) 9,3
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica(c) (Mn. Euro) 4. 866,8
Variazione media annua del mercato 2008/2004(b) (%) 1,7
Quota del mercato delle prime 4 imprese/gruppi (%)(b) 4,2
Quota del mercato delle prime 8 imprese/gruppi (%)(b) 7,2
Previsioni di sviluppo della produzione:
· 2009/2008(b) -2,0
· tendenza di medio periodo Leggero calo
a) - aziende industriali b) - in valore c) - escluso il ricarico degli importatori Fonte: Databank .
 
   
   
PELLET LITUANO: INDICAZIONI ALLA POPOLAZIONE  
 
Aosta, 16 giugno 2009 - A Palazzo regionale, nella mattinata di ieri si è svolto un incontro tra il Presidente della Regione Augusto Rollandin, il Procuratore Capo di Aosta, Marilinda Mineccia e i Responsabili della Questura, dei Vigili del fuoco, della Protezione Civile e dell’Arpa per analizzare la situazione venutasi a creare in Valle d’Aosta, a seguito dell’indagine sul pellet proveniente dalla Lituania, marchiato Natur Kraft, segnalato da un valdostano per anomalie di combustione e poi rilevatosi contaminato da cesio 137. A seguito dell’incontro, confermata la massima attenzione degli enti competenti, si invita la popolazione a seguire le seguenti indicazioni: chi fosse in possesso di pellet appartenente alla fornitura di Natur Kraft deve segnalarlo ai Vigili del Fuoco o alla Questura di Aosta: telefono 115 oppure 113. Chi avesse utilizzato il pellet Natur Kraft può contattare per analisi e supporto tecnico i Vigili del Fuoco: telefono 115. Chi nutrisse dubbi circa la possibile presenza di contaminazione radioattiva su altri combustibili di tipo pellet o similari provenienti da altre ditte di Paesi dell’Est può contattare l’Arpa Valle d’Aosta: telefono 0165. 278511 (ore 9-12 ; 14-16) Si sottolinea che il contatto o la vicinanza con il pellet Natur Kraft, non utilizzato tramite combustione, non comporta pericolo per la salute dei cittadini. .