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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Dicembre 2012
POLITICA MARITTIMA: LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA NUOVA STRATEGIA PER IL MARE ADRIATICO E IL MAR IONIO  
 
La Commissione europea ha adottato una strategia marittima per il Mare Adriatico e il Mar Ionio intesa a stimolare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nella regione. La strategia si fonda su quattro pilastri: un´economia blu rafforzata, un ambiente marino più sano, uno spazio marittimo più sicuro e attività di pesca responsabili. Alla base vi sono l´iniziativa della Commissione "Crescita blu" e la dichiarazione di Limassol sull´agenda marina e marittima per la crescita e l´occupazione, recentemente adottata dai ministri dell´Unione europea. Obiettivo dell´iniziativa è rendere il mare uno spazio centrale di innovazione, opportunità economiche e benessere per tutti i paesi che lo circondano. La commissaria per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki ha dichiarato: "Data la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali, la circolazione di persone, merci e servizi nel Mare Adriatico e nel Mar Ionio è destinata ad aumentare. Preservare gli habitat marini e garantire lo sviluppo sostenibile della regione sarà difficile, ed è una sfida per la quale occorre essere preparati. Auspico il contributo di tutte le parti interessate su questo punto e mi auguro di poter elaborare insieme un piano dettagliato di azioni future". Pur riconoscendo il lavoro già svolto da diverse organizzazioni nella regione, la nuova strategia sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione. Essa farà uso delle risorse, della legislazione e delle strutture esistenti per promuovere partenariati transfrontalieri e mobilitare operatori locali, regionali e nazionali verso obiettivi comuni. Si tratta della prima iniziativa di questo genere nel bacino mediterraneo: la strategia contribuirà a sviluppare l´economia blu del bacino marittimo coordinando azioni di finanziamento e meccanismi di attuazione. Sono stati individuati alcuni ambiti prioritari, tra cui in particolare: stimolare la creazione di poli marittimi e reti di ricerca nonché la formulazione di una strategia di ricerca volta a dare impulso all’innovazione; accrescere la mobilità e le competenze della manodopera, con una maggiore trasparenza delle qualifiche; ottimizzare i collegamenti tramite lo sviluppo in tutta la regione di una rete di trasporti marittimi integrata, basata sulla domanda e a basse emissioni di carbonio, prestando particolare attenzione alla connettività insulare; favorire lo sviluppo sostenibile del turismo costiero e marittimo promuovendo l´innovazione unita a strategie di commercializzazione e prodotti comuni; creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità commerciali nel settore dell´acquacoltura grazie alla ricerca e all´innovazione; ridurre i rifiuti marini e migliorare la gestione dei rifiuti nelle zone costiere; modernizzare le attività di pesca grazie a un maggior rispetto delle norme, a una migliore conservazione, a un migliore trasferimento delle informazioni e a una migliore cooperazione in materia di esecuzione e di controllo. La strategia sarà attuata nel 2013 tramite un piano d´azione messo a punto congiuntamente con le parti interessate della regione. La Commissione invita pertanto tutti gli interessati – a livello nazionale, regionale e locale – a proporre azioni concrete. Questa fase fa seguito a una serie di seminari destinati a un´ampia gamma di partecipanti, tenutisi in Grecia, Italia e Slovenia nel corso del 2012. La nuova strategia rientra nel quadro globale della politica marittima integrata dell´Unione, che già include strategie marittime per il Mar Baltico e l’Oceano Atlantico. Essa potrebbe costituire il punto di partenza di una più ampia strategia macroregionale che i paesi del Mare Adriatico e del Mar Ionio sono disposti a sviluppare. La Croazia e la Commissione procederanno congiuntamente al lancio della strategia il 6 dicembre in occasione di una conferenza a Zagabria (cfr. Http://ec.europa.eu/information_society/newsroom/cf/mare/itemdetail.cfm?item_id=9036). Contesto Il Mare Adriatico e il contiguo Mare Ionio costituiscono un´area marina e marittima importante in Europa, benché piuttosto eterogenea in termini economici, ambientali e culturali. Le interazioni economiche e sociali tra paesi e regioni sono state tradizionalmente intense e vengono ora ulteriormente rafforzate dal processo di adesione all´Ue dei paesi dei Balcani occidentali. I collegamenti marittimi esistenti non soddisfano tuttavia le esigenze di mobilità dei cittadini, delle imprese e dei turisti e, nonostante la ricca tradizione marittima e le conoscenze disponibili, l´innovazione consente solo un lento progresso dell´economia marittima. Gli ecosistemi marini e costieri devono inoltre far fronte a una serie di sfide ambientali nonché a un progressivo aumento dell´urbanizzazione e del traffico. I cambiamenti climatici e i loro effetti costituiscono minacce sempre più gravi per le aree costiere. Per ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/maritimeaffairs/policy/sea_basins/adriatic_ionian/index_en.htm    
   
   
UE: INDICAZIONI GEOGRAFICHE UE-CINA: IL PROGETTO "10+10" È ORA COMPLETO  
 
 È appena stato portato a termine un progetto volto a garantire la protezione di dieci celebri denominazioni di prodotti alimentari dell´Ue in Cina, il più grande mercato di consumo al mondo. Il "Grana Padano", il "Prosciutto di Parma" e i formaggi "White Stilton Cheese" e "Blue Stilton Cheese" sono solo le ultime di dieci denominazioni Ue ad aver ricevuto la protezione in quanto indicazioni geografiche in Cina nell´ambito del cosiddetto "progetto 10+10". Parallelamente, la Commissione europea ha esaminato e registrato dieci denominazioni di prodotti alimentari cinesi, di cui la pesca "Pinggu da Tao" e l´asparago "Dongshan Bai Lu Sun" sono le ultime due ad aver ricevuto lo status di indicazione geografica all´interno dell´Ue. Queste dieci denominazioni cinesi vanno ad aggiungersi alle oltre 1 000 denominazioni di prodotti agricoli e alimentari protette all´interno dell´Ue (di cui 13 sono indicazioni geografiche non Ue). Il sistema delle indicazioni geografiche (Ig) costituisce non soltanto un importante metodo di protezione contro le imitazioni, ma si è anche dimostrato un utile strumento di marketing. Il Commissario Cioloş ha accolto con favore il completamento del progetto: "L´ue e la Cina hanno ricche tradizioni nella produzione di prodotti di qualità e il sistema delle Ig è un buon modo per valorizzare queste tradizioni regionali tra i consumatori. La Cina sarà uno dei principali mercati di esportazione dei prodotti alimentari dell´Ue. Il completamento del progetto 10+10 costituisce un importante passo avanti sulla strada della migliore protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari dell’Ue in Cina. Adesso stiamo cercando di mettere a frutto questo successo nei negoziati in corso per la conclusione di un più ampio accordo bilaterale sulle Ig, che ci auguriamo di concludere nel corso del 2013." Contesto Il progetto pilota è stato avviato nel luglio 2007 quando sia l´Ue (Commissione europea) che la Cina (Aqsiq1) hanno presentato ufficialmente domanda di protezione di dieci Ig di prodotti agricoli nei rispettivi territori. Da allora ciascuna delle Ig cinesi è stata oggetto di esame e le parti interessate hanno avuto il diritto di opporsi alla registrazione. Se da una parte i sistemi delle indicazioni geografiche sono simili, dall´altra si è però reso necessario superare significative differenze nelle procedure e problemi linguistici. Il processo ha ricevuto un ulteriore impulso quando, nel 2010, Dacian Cioloş, Commissario per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale, si è recato in Cina, dove ha visitato anche la regione di produzione del tè Longjing. In termini di valore, la Cina è tra i cinque principali mercati di esportazione di prodotti Ig dell´Ue (prodotti agricoli, alimentari, vini e bevande spiritose). Nel 2010 il valore totale delle esportazioni di Ig verso la Cina è ammontato a più di 650 milioni di Eur2. I vini e le bevande spiritose ne rappresentano la parte principale in termini di valore: tra il 2005 e il 2010 le esportazioni di vini e alcolici a indicazione geografica dell´Ue verso la Cina sono quadruplicate, il che significa un incremento di oltre il 400%. Quali sono i prodotti "10+10"? I dieci celebri prodotti europei registrati nel registro ufficiale cinese delle indicazioni geografiche dell´Aqsiq sono i seguenti (per visualizzare la fotografia del singolo prodotto, è sufficiente cliccare sul nome):
Denominazione Paese Tipo di prodotto
Comté Francia formaggio
Grana Padano Italia formaggio
Priego de Córdoba Spagna olio di oliva
Prosciutto di Parma Italia prosciutto
Pruneaux d´Agen/pruneaux d´Agen mi-cuits Francia frutta secca
Roquefort Francia formaggio
Scottish Farmed Salmon Regno Unito salmone
Sierra Mágina Spagna olio di oliva
West Country Farmhouse Cheddar Regno Unito formaggio
White Stilton Cheese/blue Stilton Cheese Regno Unito formaggio
Le seguenti dieci denominazioni cinesi sono state aggiunte al registro delle indicazioni geografiche dell´Ue:
Denominazione Trascrizione in caratteri latini Tipo di prodotto Tipo Data di registrazione
平谷大桃 Pinggu Da Tao pesca Dop 09/11/2012
盐城龙虾 Yancheng Long Xia gambero Igp 17/08/2012
镇江香醋 Zhenjiang Xiang Cu aceto di riso Igp 14/06/2012
东山白卢笋 Dongshan Bai Lu Sun asparago Igp 30/11/2012
金乡大蒜 Jinxiang Da Suan aglio Igp 01/11/2011
龙井茶 Longjing cha Dop 11/05/2011
琯溪蜜柚 Guanxi Mi You pomelo Dop 11/05/2011
陕西苹果 Shaanxi ping guo mela Dop 11/05/2011
蠡县麻山药 Lixian Ma Shan Yao igname Igp 11/05/2011
龙口粉丝 Longkou Fen Si vermicelli/tagliatelle Igp 30/10/2010
 
   
   
ASSALZOO, ASSICA, ASSOCARNI, ED UNA SOTTOSCRIVONO CCNL ALIMENTARE A FRONTE DELL’IMPEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI AD APRIRE UN TAVOLO NEGOZIALE SULLE SPECIFICHE ESIGENZE DI SETTORE E SUL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE  
 
Assalzoo, Assica, Assocarni, Ed Una - nella giornata di ieri, 29 novembre, hanno incontrato le Oo.ss. Nazionali di categoria, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, e durante tale incontro hanno discusso le motivazioni che hanno impedito alle Associazioni la sottoscrizione del rinnovo del Ccnl Industria Alimentare. Nel corso dell’incontro è stata innanzitutto riconosciuta dalle Oo.ss. La piena ed autonoma titolarità negoziale di Assalzoo, Assica, Assocarni, Ed Una rispetto al ruolo unicamente di coordinamento di Federalimentare. È stata inoltre condivisa l’opportunità di avviare da subito un tavolo di confronto sulle numerose problematiche contrattuali che il Ccnl rinnovato in data 27. 10. 2012 ha lasciato irrisolte oltreché sul nuovo futuro modello contrattuale specifico di settore. A fronte di tale impegno le associazioni Assalzoo, Assica, Assocarni, Ed Una hanno sottoscritto l’Accordo 27.10.12 per il rinnovo del Ccnl.  
   
   
PESCA: RAMMARICO PER DICHIARAZIONI MARINERIA SUL FERMO NON DECIDE REGIONE ABRUZZO. PRESTO A BRUXELLES PER TRATTARE  
 
Pescara - La Regione Abruzzo "ha sempre assunto una posizione chiara nell´unico intento di rispondere concretamente alle richiesta della marineria pescarese sulle problematiche inerenti al fermo ordinario e straordinario, perciò rimango esterrefatto e rammaricato da certe dichiarazioni che ci accusano di lassismo o immobilismo quando, al contrario, il governo regionale ha attivato immediatamente tutti i canali istituzionali per giungere a soluzioni possibili". Replica cosi´ l´assessore alla Pesca, Mauro Febbo, alle dichiarazioni del portavoce della Marineria pescarese, Mimmo Grosso. Ancora Febbo: "La marineria deve comprendere che se non siamo riusciti a superare alcuni problemi di natura tecnica non è fatto riconducibile a responsabilità della Regione, e tanto meno alla Provincia o al Comune di Pescara. Dal canto mio posso garantire che stiamo lavorando a tutti i livelli. Lo stesso presidente Chiodi se ne è interessato personalmente e a più riprese. Nei giorni scorsi è stata inviata una lettera al presidente Monti e ai ministri Grilli e Fornero per chiedere una moratoria dei debiti previdenziali, fiscali e bancari per le imprese della Marineria. A questa richiesta, che segue anche il sollecito inviato dal presidente della Provincia Testa al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, non abbiamo ancora ricevuto una risposta". L´assessore chiarisce: "Per quanto riguarda invece la richiesta di anticipazione del fermo biologico dal 1 gennaio al 15 febbraio 2013, consegnata anche a mano al ministro Catania nel corso del nostro recente incontro alla presenza di Chiodi, dobbiamo capire se ci sarà concessa l´opportunità visto che non decide né Febbo né Chiodi né Catania". "A tal riguardo - prosegue l´Assessore - il 28 novembre scorso ho già avuto un appuntamento a Roma al Ministero con il direttore Abate e il 5 dicembre sarò a Bruxelles alla Dg Pesca, unica autorità titolata ad autorizzare l´anticipazione del fermo come, d´altronde, gli operatori della marineria sanno". Il fermo si basa su basi tecniche e relazioni scientifiche e non può essere concesso esclusivamente per la problematiche del dragaggio (che Bruxelles considera ordinaria manutenzione) ma deve ricomprendere tutto la marineria regionale. "La proposta di fermo ? sottolinea Febbo ? si è potuta inoltrare visto lo stato in cui versa l´intera Marineria abruzzese, afflitta, non tanto dall´insabbiamento del Porto di Pescara, ma dai risultati dello studio scientifico relativo alla moria di vongole nel Compartimento sud. Sulla base di questo, la Capitaneria ha vietato la pesca fino al 15/03/2013, oltre ad altre problematiche come l´anisakis". "Queste problematiche, infatti, hanno fortemente limitato l´operatività e ridotto la capacità di reddito, al punto che molte imprese di pesca sono ad un passo dal default.L´anticipazione del Fermo biologico ai mesi di gennaio e febbraio quindi potrebbe rappresentare una preziosa e fondamentale opportunità per affrontare meglio la situazione contingente, perché gli interventi di dragaggio del porto di Pescara, che dovrebbero iniziare a dicembre e realizzare un corridoio navigabile all´interno del Porto canale, potrebbero mettere quelle unità da pesca in condizioni di uscire nuovamente in mare alla fine del Fermo". "Pertanto - prosegue l´assessore Febbo - nel ribadire che l´anticipazione del fermo biologico non può essere richiesta solo per la marineria di Pescara ma deve riguardare tutto il comparto abruzzese, dispiace vedere atteggiamenti egoistici nei confronti di colleghi che, come si ricorda, l´anno scorso rinunciarono a propri finanziamenti concedendo la rimodulazione del Feep 2007/2013 per aiutare proprio la marineria di Pescara dimostrando solidarietà e vicinanza". Febbo torna a ribadire che "lo sforzo economico per sostenere gli operatori del Porto di Pescara non può essere sostenuto solo dalla Regione, che è già intervenuta economicamente con la parte più cospicua, e gli altri enti interessati, Camera di Commercio, Provincia e Comune di Pescara, che stanno rastrellando i loro bilanci alla ricerca di fondi utilizzabili. A questo proposito voglio sottolineare come alcune aziende, grazie anche agli interventi regionali, abbiano ricevuto in questi mesi di Fermo indennità che compensano abbondantemente la loro capacità reddituale. Tutto questo per testimoniare che la Regione ha compiuto e compie tutto ciò che è di sua competenza: l´attenzione da parte nostra è sempre massima. Quindi l´atteggiamento assunto da certi rappresentanti della Marineria e le minacce di barricate ? conclude Febbo ? ostacolano quel dialogo costruttivo che, invece, fino ad oggi ha portato risultati concreti".  
   
   
BUONO, SANO E NATURALE. E´ IL PANE A QUALITÀ CONTROLLATA. IERI A BOLOGNA L´ACCORDO TRA PANIFICATORI, MOLINI E PRODUTTORI CEREALICOLI. DA QUEST´ANNO ANCHE GRISSINI E TIGELLE E UNA MAPPA ON LINE PER TROVARE UNO DEI 70 FORNI CHE LO PRODUCONO.  
 
Bologna - Buono, sano e naturale. E’ il Pane a Qualità Controllata, garantito dal marchio Qc della Regione Emilia-romagna, che da oggi potrà essere più facilmente acquistato grazie a una mappa dei forni che lo producono consultabile on line sul sito della Regione ( http://www.Ermesagricoltura.it/la-pagina-del-consumatore/il-pane-qc ). Il Pane a qualità controllata e – da quest’anno – anche i grissini e le tigelle sono prodotti con tecniche interamente artigianali e materie prime di assoluta qualità. Ciò significa: farine emiliano-romagnole poco raffinate per garantire un adeguato apporto di fibre, proteine, vitamine; sale iodato (ma in una percentuale ridotta del 50%, in linea con le raccomandazioni del Ministero della Salute); olio extravergine d’oliva; nessun ricorso a congelamento o surgelazione; totale assenza di additivi e di agenti chimici per la lievitazione che è esclusivamente a base di lievito madre, bighe e pasta di riposto. Il tutto garantito da materie prime sicure per l’ambiente e per la salute perché prodotte secondo i disciplinari di produzione integrata. La ricetta prevede anche pezzature non troppo piccole, in genere superiori ai 200 grammi, per garantire una maggiore morbidezza, una migliore conservazione e dunque anche minor spreco. Oggi a Bologna è stato firmato l’accordo per la produzione di pane Qc, valido per il triennio 2012-2014, tra le associazione dei panificatori (Unione regionale panificatori, Cna, Confartigianato), le imprese molitorie e le organizzazioni dei produttori cerealicoli. Già 70 nel 2011 i forni aderenti al progetto, per una produzione che ha superato i 2 mila quintali. “Parliamo di una pane di alta qualità destinato a un consumatore attento, che cerca prodotti sani, naturali e a chilometro zero – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - un pane della salute potremmo dire, che valorizza il grano del nostro territorio e il lavoro di tutta la filiera”. Il marchio Qualità Controllata è un marchio della Regione Emilia-romagna riconosciuto anche dalla Unione Europea che prevede controlli terzi lungo l’intera filiera  
   
   
LATTE: LE COOPERATIVE PROTEGGONO SEMPRE I PRODUTTORI  
 
Mantova - "Stare insieme produce valore. E´ questo che ci insegna l´esperienza delle cooperative lattiero-casearie mantovane, che, negli anni, hanno sempre saputo proteggere i produttori di latte". Lo ha affermato l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giuseppe Elias, intervenendo a Mantova, alla presentazione del ´Rapporto congiunturale 2011 dei caseifici sociali nei comprensori mantovani del grana padano dop e parmigiano reggiano dop´, che si è svolta nell´ambito del Festival della cooperazione. Aggregare Per Contenere Costi E Innovare - "Due mondi molto distanti, quello dei formaggi dop e del latte fresco - ha proseguito Elias - e due sistemi produttivi a confronto, dove vince nettamente il modello della cooperazione e aggregazione. Per entrambi valgono le regole del mercato e proprio per questo in futuro sarà sempre più determinante perseguire un´aggregazione vera, non solo sulla carta, che possa organizzare e regolare l´offerta, contenere i costi e concentrare risorse verso progetti di innovazione". Coop Casearie Producono Ricchezza - Nel Mantovano il sistema delle cooperative lattiero-casearie è una solida rete di 38 caseifici sociali che, trasformando oltre 6 milioni di quintali di latte all´anno, contribuisce per il 28 per cento alla produzione di grana padano e per l´11 per cento alla produzione di parmigiano reggiano. "Un sistema - ha concluso Elias - che ha prodotto e produce ricchezza e occupazione per il territorio e che ha garantito sostenibilità. La prossima sfida sarà anche sul fronte della comunicazione. Occorre infatti convincere i cittadini che, oltre al reddito, nelle aziende agricole e cooperative della Lombardia si produce un bene alimentare fondamentale per la comunità".  
   
   
OPERATORI BELGI E OLANDESI DEL SETTORE AGROALIMENTARE IN VALLE D’AOSTA  
 
Lunedì 3, e martedì 4 dicembre, 11 operatori del settore agroalimentare provenienti da Belgio e Olanda incontreranno 16 aziende valdostane produttrici di vini, prodotti caseari, pasticceria, conserve alimentari e distillati. La selezione degli operatori esteri è stata condotta dall’ufficio Agenzia/ice di Bruxelles. Il programma prevede nella mattinata di oggi, presso l’hotel Milleluci di Aosta, l’incontro tra le aziende valdostane e i buyer esteri, con una presentazione delle specificità enogastronomiche valdostane a cui faranno seguito gli incontri B2b. Nel pomeriggio inizieranno le viste alle aziende valdostane che hanno aderito all’iniziativa, che continueranno nella giornata di martedì 4 dicembre. L’iniziativa, organizzata dall’Agenzia/ice e dall’Ufficio di rappresentanza della Regione autonoma della Valle d’Aosta a Bruxelles, si inserisce nell’ambito della Convenzione 2010 Ice/regione e ha lo scopo di promuovere e incrementare la penetrazione commerciale sui mercati belgi e olandesi dei prodotti agroalimentari, del vino e dei distillati valdostani. Verso il mercato belga le esportazioni valdostane di prodotti alimentari e bevande si assestano nel primo trimestre 2012 su un valore di 82 milioni di euro pari a circa il 6 per cento del totale delle esportazioni verso il Belgio in linea con il peso percentuale delle due voci sul totale dell’export italiano in Belgio. Al contrario di quanto avviene a livello nazionale, in Belgio si registra una preferenza per i vini valdostani rispetto ai prodotti alimentari della regione. I dati del primo semestre 2012 sembrano confermare l’andamento dell’export del 2011. Per quanto riguarda il mercato olandese, le esportazioni valdostane di prodotti alimentari e bevande registrano sia al fine del 2011 che per i primi 6 mesi del 2012 delle consistenti variazioni percentuali: in diminuzione per quanto riguarda il 2011 e in forte crescita nel 2012. Tale dinamismo conferma l’interesse del mercato olandese verso i prodotti alimentari e vini valdostani. Nei primi sei mesi del 2012 il valore delle merci esportate per i due settori di riferimento supera il milione di euro pari a oltre il 30 per cento del valore complessivo dell’export valdostano verso i Paesi Bassi e oltre 4 volte il valore registrato nell’intero 2011 per i settori in questione.  
   
   
ALSIA, SEMINARI SU ANALISI SENSORIALE FORMAGGI  
 
Potenza - L’azienda agricola sperimentale di Pantano di Pignola ha organizzato seminari tecnici per la filiera del latte L’iniziativa di aggiornamento, articolata in 4 distinti seminari, è rivolta ad addetti del settore agricolo della filiera lattiero casearia (casari, allevatori, latterie, tecnologi alimentari, agronomi, agrotecnici, periti agrari, studenti universitari e degli istituti superiori con indirizzo agrario). Si inizia il 4 dicembre su ‘Progettazione e Impiantistica di un minicaseificio aziendale’ con Francesco Genovese, Tecnologo Alimentare e Ricercatore della Scuola di Agraria dell’Università degli Studi di Basilicata; il 6 su ‘Autocontrollo igienico sanitario e sanificazione dei locali di un minicaseificio aziendale’ con Nicola Condelli, Tecnologo Alimentare, l’11 su ‘Classificazione dei formaggi e valutazione di alcuni formaggi attraverso l’analisi sensoriale’ con Vincenza Rosa e Michele Pizzillo, esperto del settore lattiero caseario, l’11 ’Visita didattica presso struttura di caseificazione e visione della lavorazione e del processo di stagionatura dei formaggi’ presso l’Alsia di Pignola alle 10.00. I seminari avranno inizio alle 16.00 presso la biblioteca provinciale di Potenza.  
   
   
ZOOTECNIA. GIUNTA VENETA PER TENUTA LIBRI GENEALOGICI E CONTROLLI FUNZIONALI  
 
Si adeguano al mutato scenario organizzativo del settore e alle previsioni assunte in ambito nazionale i procedimenti amministrativi regionali relativi al finanziamento per l’attività di tenuta dei Libri genealogici in zootecnia, per lo svolgimento dei controlli funzionali sulle caratteristiche produttive degli animali e delle iniziative di valorizzazione finalizzate al miglioramento genetico. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato, che ha definito le modalità e i criteri da adottare a partire dal 2013 e le disposizioni transitorie per l’anno corrente, determinando in circa 3 milioni 724 mila euro l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per il Programma 2012. “Questo provvedimento – ha sottolineato Manzato – rientra nella costante politica di attenzione della Regione verso il miglioramento del patrimonio zootecnico veneto, finalizzato alla qualità del prodotto e al reddito degli imprenditori. In questo settore, la difficile situazione congiunturale economico-finanziaria nazionale ha però influito negativamente sulle previsioni di spesa del Bilancio dello Stato a supporto di tali attività, con la drastica riduzione delle risorse trasferite alle Regioni. E’ stata pertanto condivisa, a partire dal 2011, una forma di cofinanziamento tra Stato e Regioni, per la cui realizzazione è strategico perseguire soluzioni organizzative e tecniche volte ad una maggiore razionalizzazione ed efficienza della spesa pubblica”. In Veneto, il processo di adeguamento statutario ed organizzativo delle Associazioni degli allevatori è stato definito nell’agosto dell’anno scorso, con l’elezione degli Organi sociali dell’Associazione regionale allevatori del Veneto Arav, alla quale sono state conferite ed unificate a livello regionale le deleghe sulle attività istituzionali riguardanti il miglioramento genetico, in precedenza attribuite alle Associazioni provinciali allevatori Apa. “La decisione di Giunta, in definitiva – ha concluso Manzato – serve a rendere coerente il procedimento amministrativo con questo nuovo quadro organizzativo regionale, l’unificazione della delega ad Arav da parte dell’Aia e la tempistica prevista a livello nazionale per la presentazione dei fabbisogni finanziari”.  
   
   
BIETICOLTURA IN BASILICATA: SBLOCCATO IL CONTRIBUTO IN DE MINIMIS  
 
Potenza - Sbloccati i contributi in favore dell’Associazione Bieticolo - Saccarifera Italiana (Absi). Nella consapevolezza della profonda crisi che il comparto bieticolo-saccarifero sta vivendo, della sua importanza economica e della necessità di sostenerlo attraverso interventi mirati, lo scorso 27 giugno il Dipartimento Agricoltura, aveva determinato di liquidare a favore dell´Absi 136 mila euro, ma il patto di stabilità ne aveva temporaneamente bloccata l’esecutività. “Oggi - ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Rosa Mastrosimone - l’Associazione può usufruire del contributo in de minimis per la composizione del prezzo troppo alto delle bietole. L’erogazione del 50 per cento dell’impegno di spesa avviene subito e, a stretto giro, il saldo. Il ruolo dei bieticoltori lucani non è esclusivamente quello di contribuire allo sviluppo dell’economia regionale ma, anche quello di preservare la fertilità del terreno agrario, in linea con quanto previsto dalla Pac, in merito alla conservazione del suolo ed alla prevenzione dall’erosione”. L’assessore incontrerà a breve i bieticoltori e le loro organizzazioni di categoria per definire le strategie di sviluppo del settore.  
   
   
"AGRICOLTURA E PRODUZIONE ALIMENTARE A BASSA EMISSIONE DI CO2", GLOUCESTERSHIRE, REGNO UNITO  
 
Il 4 dicembre 2012 si svolgerà nella contea di Gloucestershire, nel Regno Unito, un seminario intitolato "Agricoltura e produzione alimentare a bassa emissione di Co2" (Low Carbon Farming and Food Production). L´agricoltura a bassa emissione di Co2 è una parte integrante della produzione agroalimentare sostenibile. Il cambiamento climatico e le probabili pressioni normative la renderanno sempre più importante. Gli approcci alla formazione e alla produzione alimentare dovranno adattarsi a queste mutevoli pressioni e diventare più efficienti in termini di emissioni di Co2. Il seminario riunirà esperti nel settore agroalimentare per discutere gli approcci in questione e l´uso di tecnologie a basse emissioni di Co2 nella produzione primaria e nelle operazioni connesse. Verranno anche affrontati gli ultimi sviluppi nella gestione efficace del carbonio dal punto di vista dei costi e nella riduzione al minimo delle emissioni durante la produzione e lungo la catena distributiva alimentare. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Campden.co.uk/training/events/low-carbon-overview.php    
   
   
AOSTA, RIAPERTE DAL 3 DICEMBRE LE DOMANDE DI CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DI MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che, grazie a una residua e limitata disponibilità economica, è nuovamente possibile presentare domanda di contributo per l’acquisto di macchine e attrezzature agricole. Le richieste dovranno essere presentate a partire da lunedì prossimo, 3 dicembre, all’Ufficio servizi zootecnici, attrezzi agricoli/Uma in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe (orario: lunedì-venerdì dalle 9 alle 14, telefono 0165.275372) oppure agli uffici periferici dell’Assessorato di Pont-saint-martin, Châtillon e Morgex. Le domande saranno accettate sino all’esaurimento delle somme disponibili. I contributi potranno essere liquidati se la documentazione relativa agli acquisti effettuati sarà consegnata agli uffici competenti entro il 31 dicembre 2012.  
   
   
PESCA. LA PESCA ITALIANA SI CONFRONTA A CAORLE SULLO SVILUPPO DELLE AREE COSTIERE  
 
Venezia - I 37 Gruppi di Azione Costiera (Gac) italiani si ritroveranno tutti assieme per la prima volta lunedì 3 e martedì 4 dicembre prossimo a Caorle, in provincia di Venezia, per confrontarsi sulle azioni da realizzare con i finanziamenti comunitari finalizzati allo sviluppo delle aree che hanno nella pesca la loro principale attività economico produttiva. L’iniziativa è organizzata dalla Regione del Veneto per il tramite del Gruppo d’Azione Costiera Veneziano “Vegac”, in collaborazione con la Direzione Generale della Pesca Marittima e Acquacoltura del Ministero Politiche Agricole, per un confronto nazionale sull’attuazione del cosiddetto Asse Iv e del Fondo Europeo per la Pesca (Fep) che mette a disposizione le risorse per cofinanziare la realizzazione di specifici piani d’area. I lavori, che si concluderanno nella mattinata di martedì, si svolgeranno nel Centro Civico di Caorle, in Piazza Vescovado, con inizio alle 9,30 di lunedì 3 dicembre. Nella prima giornata interverranno l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato (coordinatore pro tempore del Distretto di Pesca Alto Adriatico) e i tecnici della Dg Mare della Commissione Europea sui risultati del periodo di programmazione in scadenza e i risultati per quello prossimo 2014-2020. Nel pomeriggio sono in programma due laboratori, dedicati a “Gestione dei Piani di Sviluppo Locale” e “diversificazione, integrazione tra settori e competitività”. Nella mattinata conclusiva verranno invece affrontati il Sistema Informativo della pesca e dell’Acquacoltura; l’attuazione in Italia dell’Asse Iv; le buone prassi per l’attuazione dei Piani di Sviluppo Locale. I Gac sono gruppi di partenariato pubblico – privato che insistono nelle aree costiere dipendenti dalla pesca, costituiti da rappresentanti del settore peschereccio, di enti pubblici e di altri comparti locali rilevanti sotto l’aspetto socioeconomico e ambientale. Questi organismi devono elaborare ed attuare Piani di Sviluppo Locale finalizzati al rafforzamento strategico della filiera ittica, per la cui realizzazione è previsto il sostegno finanziario dell’Unione Europea.  
   
   
AGRICOLTURA, PIF: ALTRI 75 MILIONI DI INVESTIMENTI IN TOSCANA: PREMIATA LA VOGLIA DI FARE IMPRESA, LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE  
 
Firenze – Quasi 75 milioni di investimenti che riguarderanno tutta la Toscana. Questa la valenza dei 22 Pif (progetti integrati di filiera) che verranno finanziati grazie a 32 milioni di euro stanziati dalla Regione Toscana per il 2012. Si aggiungono ai 15 Pif già finanziati dalla Regione nel 2011, portando a 130 milioni l’investimento complessivo e 55 milioni i contributi pubblici erogati. “Per il secondo anno consecutivo – annuncia con soddisfazione l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori – la novità dei progetti integrati di filiera è stata accolta con grande entusiasmo dalla imprese Toscane che hanno dimostrato, pur in un momento di gravissima crisi, di voler investire sul territorio con progetti che hanno un grande valore e una grande carica di innovazione. Questo è un fatto di grande importanza, che ci rende orgogliosi ma soprattutto che porterà in Toscana un sistema più efficiente ed equo, integrando le imprese e rendendole più moderne e che garantirà un reddito più giusto a migliaia di famiglie. Le imprese che nel 2012 riceveranno i finanziamenti saranno circa 500, mentre altre 1500 ne avranno i benefici partecipando ai progetti in maniera indiretta. Grande rilievo – sottolinea ancora Salvadori – è dato alla qualità e alla certificazione, con quasi 200 aziende che lavorano prodotti Dop, Igp, biologico e integrato. E anche questo è un valore importante, per i consumatori in primo luogo, ma anche perchè significa che le aziende Toscane condividono il valore della qualità e apprezzano le politiche che la Regione Toscana ha promosso in questo settore, ultima in ordine di tempo la creazione del nuovo brand della Toscana. Non manca – conclude Salvadori – anche l’investimento per la diversificazione energetica in fonti rinnovabili e per la gestione delle foreste, che rappresenta un presidio fondamentale per prevenire danni da alluvioni e cambiamenti climatici in genere.” Filiera corta e olivicoltura in testa. Cospicui investimenti in tutte le filiere - Dei 22 progetti ammessi a finanziamento 4 riguadano la filiera corta, prevedono investimenti per 12 milioni e 225 mila 503 euro e vengono attivati con 5 milioni e 544 mila 291 euro. Sulla filiera olivo oleicola ci sono invece 3 progetti, gli investimenti sono di 9 milioni e 337 mila 623 euro, i contributi sono di 4 milioni e 354 mila 995 euro. Nella voce “Altre filiere” (cerealicola, vitivinicola, florovivaistica, ortofrutticola, bovina, ovicaprina, castanicola, multifiliera, canapa , apistica) si avranno complessivamente investimenti per 56 milioni 906 mila 416 euro a fronte di contributi per 18 milioni 727 mila 450 euro. Partecipano 2000 aziende. Coinvolta tutta la regione, in testa Firenze, Grosseto, Siena, Pistoia e Pisa - I soggetti che partecipano alla realizzazione dei 22 Pif finanziabili sono in tutto 2031, fra aziende agricole primarie e aziende della trasformazione e della commercializzazione/distribuzione dei prodotti agro-alimentari, enti pubblici (per le sole misure forestali), organizzazioni professionali agricole, soggetti scientifici ecc. I partecipanti si dividono in “diretti” e “indiretti”. I partecipanti diretti sono 493, sono le aziende che sostengono l’onere finanziario degli investimenti e quindi richiedendo dei contributi. Di questi, ben 183 (il 37% circa) partecipano ai sistemi di qualità quali Dop, Igp, biologico o integrato. I soli partecipanti diretti coinvolgono un numero totale di occupati pari a 1795, fra autonomi (528) e dipendenti (1266). Sono invece 1538 i soggetti che partecipano indirettamente, ovvero sono coinvolti nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera pur non richiedendo contributi. La consistenza delle superfici riferite alla realizzazione dei vari progetti ammonta a ettari 29.728,29 (che rappresenta circa il 4% della Sau – Superficie Agricola Utilizzata della Toscana), mentre quella dei capi è di 25.989,78 unità di bestiame adulto, fra bovini e ovi-caprini (circa il 16% del totale toscano). Quasi tutto il territorio toscano è coinvolto dai progetti di filiera, con una particolare concentrazione nelle province di Firenze, Grosseto, Siena, Pistoia, Pisa. “Gli accordi di filiera – ribadisce ancora Salvadori – rappresentano un forte impulso allo sviluppo ed all’integrazione delle filiere locali. La media della durata degli accordi di filiera è di più di 5 anni e questo è un dato fondamentale se si pensa che l’aggregazione di soggetti che rappresentano l’intera filiera produttiva può dare un forte impulso per superare la frammentazione che caratterizza la gran parte delle aziende toscane.” Curiosando fra i progetti: burro con latte di bufala Toscana e canapa per l’edilizia - Ma quali sono gli investimenti realizzati grazie ai Pif? Molti, per fare degli esempi, riguardano la creazione di nuove forme di aggregazione (es. Reti di Imprese); realizzazione di piattaforme logistiche per l’aggregazione dell’offerta e per la razionalizzazione delle operazioni di distribuzione; lo sviluppo di soluzioni innovative per promuovere le filiere locali e la vendita diretta; la realizzazione di prodotti innovativi quali burro, stracchino e gelato utilizzando latte di bufala toscano; il miglioramento dei sistemi produttivi e realizzazione di nuovi impianti nel settore olivo oleicolo; la riduzione dell’impatto delle sanse attraverso l’utilizzo di batteri e funghi polifenoli-degradanti; la valorizzazione della filiera del pane toscano (in attesa della Dop) garantendo i migliori parametri qualitativi del grano destinato alla panificazione; lo sviluppo di una filiera tutta toscana della canapa per produrre materiali coibentanti destinati alla bioedilizia. Ammodernamento, cooperazione, qualità: le voci strategiche degli investimenti - La ripartizione delle domande di aiuto fra le diverse misure ha visto in testa la 123a “Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” con quasi 33 milioni di € di investimenti e 12 di contributo (il 36% del contributo totale concedibile), e la 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” con 31 milioni di investimenti e quasi 13 milioni di contributi (il 40%). Per la misura 124, relativa alla cooperazione per lo sviluppo dell’innovazione nel settore agricolo e forestale, sono previsti investimenti per più di 5,5 milioni di € e 4,7 di contributi (il 15%). Anche la 133, per la promozione dei prodotti di qualità, vede dei numeri importanti, a conferma dell’enorme necessità di valorizzare e promuovere le nostre produzioni di qualità, con oltre 1,7 milioni di investimenti e quasi 1,2 milioni di contributi (il 4%). Ancora oltre 3 milioni di investimenti e 1,8 milioni di contributi per tutte le altre misure (122 “Migliore valorizzazione economica delle foreste”, 123b “Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali”, 311 “Diversificazione in attività non agricole” solo relativamente alla produzione di energie da fonti rinnovabili, 114 “Utilizzo di servizi di consulenza”).  
   
   
SICILIA: A FONDO LUPARELLO NASCE L´ORTO SOCIALE  
 
Palermo - A Fondo Luparello, all´interno dell´Istituto sperimentale Zootecnico della Regione siciliana, dal primo dicembre, nascera´ un "Orto sociale", dove saranno impiantate coltivazioni ortive. L´istituto regionale ha affidato per un anno, con una convenzione tacitamente rinnovabile per un secondo anno, l´uso gratuito di circa tremila metri quadrati di terreno all´associazione Jus Vitae Onlus, guidata da Don Antonio Garau. L´associazione avra´ l´obbligo di salvaguardare il bene, applicando tecniche di coltivazione ecosostenibili e a basso impatto ambientale, riconsegnandolo alla scadenza nello stato originario. Il Commissario straordinario dell´Istituto Zootecnico, Emanuele Zappia, ha spiegato che "l´agricoltura ha un ruolo di coesione sociale e, in una visione sempre piu´ multifunzionale, abbiamo voluto orientare l´attivita´ agricola verso funzioni a beneficio delle fasce piu´ deboli della collettivita´. Coniugando l´attivita´ produttiva all´impegno sociale, in modo da offrire a una categoria svantaggiata percorsi di inserimento e di riabilitazione". "L´iniziativa - ha detto Padre Garau - ci dara´ la possibilita´ di impiantare a scopi sociali coltivazioni ortive, nello spirito del continuo impegno dell´associazione a favore dei deboli. Uno dei compiti specifici dell´associazione Jus Vitae riguarda il recupero della dignita´ umana attraverso l´impegno diretto delle persone nelle attivita´ produttive e le potenzialita´ operative del settore agricolo rappresentano uno degli ambiti individuati".  
   
   
IL CHINA AWARD ASSEGNATO AL CONSORZIO DEL BRUNELLO DI MONTALCINO  
 
Firenze – “Non possiamo che rallegrarci del premio ‘Eccellenza Italia’ che i China Awards hanno assegnato al Consorzio del Vino Brunello di Montalcino in quanto ‘caso di eccellenza sul mercato cinese’. Un riconoscimento che, valorizzando la produzione di un vino prestigioso, che è stato il primo in Italia ad ottenere la Docg, conferma la qualità delle produzioni toscane nel settore vitivinicolo e contribuisce a farle conoscere a livello mondiale”. Lo afferma l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori, dopo l’annuncio dato a Milano in occasione della premiazione organizzata da Fondazione Italia-cina e da Mf/milano Finanza, promotori del premio dedicato a aziende italiane e cinesi. L’assessore Salvadori sottolinea anche l’efficacia dell’impegno di un Consorzio che è riuscito a individuare opportunità di investimento sul mercato cinese e ad attivare un trend in crescita. Del vino toscano nato intorno alla metà dell’800 per opera di alcuni viticoltori locali che, grazie ad una selezione “clonale” del vitigno Sangiovese, è diventato un prodotto di grande qualità, con caratteristiche da lungo invecchiamento, arrivano sul mercato cinese e quello di Hong Kong all’incirca 100.000 bottiglie ogni anno. Quantità che se pure modeste sono più che raddoppiate rispetto a 3-4 anni fa. Il Consorzio del Brunello ha ricevuto una decina di giorni fa anche un altro riconoscimento internazionale: quello del “Gruppo del Gusto” dell’Associazione Stampa Estera in Italia che l’ha premiato in quanto “istituzione a difesa dei valori agroalimentari italiani”. Gli ultimi dati sulla produzione del Brunello di Montalcino diffusi dal Consorzio, quelli relativi al 2011, evidenziano una produzione di circa 105.500 quintali di uva, pari a 75.500 ettolitri di vino su una superficie di 1902 ettari. “Una produzione – commenta Salvadori – che ha riscontrato una definitiva e generalizzata affermazione di notorietà con una immagine consolidata di questo vino a livello mondiale”.  
   
   
SIPO CON LE SPREMUTE DI FRUTTA FRESCA SI DRINK È SPONSOR DEL GALÀ DELLA PUBBLICITÀ DELL’EDIZIONE 2012 ORGANIZZATO DALLA CASA EDITRICE MEDIA KEY.  
 
In occasione del lancio delle nuove spremute di frutta fresca Si Drink, Sipo ha sponsorizzato la serata del 44mo Key Award, il gran galà annuale di premiazione dei migliori spot pubblicitari condotto da Elenoire Casalegno. L´evento si è tenuto lunedì 26 novembre 2012 al cinema teatro Orfeo di Milano ed è stato organizzato dal gruppo editoriale Media Key che nella circostanza ha anche festeggiato i suoi 30 anni di attività. Alla serata erano presenti oltre 500 partecipanti ai quali sono state distribuite in una gift bag le nuove spremute di frutta fresca Si Drink. Disponibili in sette diversi gusti (arancia bionda, mela, mela & kiwi, pompelmo rosa e ananas, arancia rossa e mandarino), le spremute sono realizzate con frutta di qualità extra, sono tutte senza coloranti, senza conservanti e senza l’aggiunta di acqua, zuccheri ed aromi e sono prodotte con la tecnica di stabilizzazione degli alimenti mediante Alta Pressione (Ap), un procedimento non termico (spremitura a freddo) che garantisce la freschezza, il gusto naturale e tutte le proprietà organolettiche e antiossidanti della frutta fresca. In formato bottiglietta in Pet trasparente da 250 ml, le spremute hanno una shelf-life di 18 giorni dalla data di confezionamento e vengono collocate nei punti vendita nel reparto ortofrutta nei banchi refrigerati delle insalate e delle verdure pronte ad un prezzo al pubblico consigliato di 1,98 euro per ciascuna referenza. “Le spremute Si Drink rappresentano la prima diversificazione nella storia dell’azienda - ha sottolineato Massimiliano Ceccarini, Development Manager di Sipo – che segna il suo ingresso in una nuova area di mercato affine ai prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio. E per il lancio di queste nuove referenze, così innovative per il mercato del beverage, abbiamo voluto essere partner di questo grande evento che vede protagoniste le migliori aziende, agenzie di pubblicità e case di produzione legando il nostro marchio a una delle più importanti case editrici nel settore della comunicazione e dell´advertising"  
   
   
“CIBUS EXPORT SEMINAR – FOCUS ASEAN & SUD EST ASIATICO” PRESSO FIERE DI PARMA: POTENZIALITA’ PER IL FOOD ITALIANO NEL SUD EST ASIATICO  
 
I nuovi mercati esteri che si apriranno all’esportazione di prodotti italiani sono quelli del Sud Est asiatico. La loro crescita economica, infatti, è significativa e costante da diversi anni, e fanno di questa regione una delle aree del mondo maggiormente attrattive e ad alto potenziale di progressione nell’attuale contesto di mercato globale. E la richiesta di prodotti alimentari italiani dal Sud Est asiatico è già una realtà che lascia prevedere una crescita importante dell’export delle nostre aziende. Di scambi commerciali e strategie per l’espansione dell’esportazione di food made in Italy si è parlato oggi al “Cibus Export Seminar – Focus Asean & Sud Est asiatico” presso Fiere di Parma, cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali, aziende alimentari e 13 buyer della distribuzione provenienti dal Sud Est Asiatico che nel pomeriggio hanno discusso nel corso di incontri B2b con le aziende italiane la possibilità di accordi commerciali. Nei primi sette mesi del 2012 l’export alimentare italiano nel Sud Est asiatico ha raggiunto i 200 milioni di euro, con un aumento del 15,5% sullo stesso periodo del 2011. Se prendiamo in esame i soli Paesi dell’Asean (una sorta di mercato comune dell’area, vedi elenco più avanti) la crescita è ancora maggiore, toccando il 30%. Per avere un termine di paragone immediato, l’export italiano verso l’Asean è quasi equivalente a quello verso la Cina: 120 milioni di euro milioni dall’Asean e 142 milioni dalla Cina. Le prospettive di un forte aumento dell’export del food made in Italy sono confortate dalle previsioni di crescita economica elaborate dall’Ocse quest’anno: nel prossimo quinquennio il Laos avrà una crescita media annua del 7,4%, l’Indonesia del 6,4%, il Vietnam del 5,6%, le Filippine del 5,5%, la Tailandia del 5,1%, la Malesia del 5,1%, Singapore del 3,1%, Brunei del 2,4%. Perfino Paesi che hanno superato da poco situazioni di criticità, come la Cambogia e la Birmania (Myanmar) sono previsti crescere rispettivamente del 6,9% e del 6,3%. Su queste prospettive sono intervenuti nel corso dell’incontro: Roberto Lovato, dirigente Area agroalimentare dell’Ice-agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; Carlo Marina, Dipartimento Internazionalizzazione Ministero Sviluppo Economico; Daniele Rossi, direttore generale Federalimentare; Annibale Pancrazio, vice presidente Internazionalizzazione Federalimentare; Thomas Rosolia, amministratore delegato Koelnmesse Italia; Ruben Sacerdoti, responsabile Servizio Sprint Regione Emilia Romagna; Pim-orn Panapruksachart, Central Food Retail, Tailandia; Adrian Lanter, The Mall Group, Tailandia; Franco Boni, presidente Fiere di Parma; Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma. Ma che tipo di prodotti alimentari italiani possono interessare i mercati del Sud Est Asiatico? “I prodotti che già acquistano – ha spiegato Roberto Lovato, dirigente Area agroalimentare dell’Ice-agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – sono generalmente pasta, olio d’oliva, conserve di pomodoro, vino, formaggi, conserve vegetali, ma anche cioccolato e caffè perché i consumatori di fascia medio-alta iniziano a scoprire e ad apprezzare i nostri prodotti più tipici”. Una conferma in questo senso è giunta dai 13 buyer del Sud Est asiatico presenti a Parma, che hanno visitato gli impianti di diverse aziende alimentari sul territorio ed hanno partecipato agli incontri odierni B2b: “Sugli scaffali dei supermercati della mia catena distributiva – ha riferito Adrian Lanter di The Mall Group di Bangkok, Tailandia – si vendono bene prodotti italiani come pasta, olio, aceto balsamico e condimenti vari. I tailandesi in genere iniziano a conoscere i prodotti italiani nei ristoranti italiani e poi vengono a cercarli al supermercato. Man mano che la conoscenza della vasta gamma del food made in Italy aumenta, crescono le possibilità di vendere anche altri prodotti. L’interesse è alto e le prospettive sono ottime”. Mercati non facili quelli del Sud Est asiatico, perché gli ostacoli non sono pochi: barriere doganali, usanze religiose, scarsa conoscenza della ricchezza e qualità della produzione alimentare italiana. I salumi, per esempio, hanno poco successo in questi mercati, per motivi religiosi e di gusto (con l’eccezione dei prosciutti di qualità). La tradizione alimentare è importante perché mediamente un consumatore asiatico digerisce a fatica la caseina contenuta nei formaggi freschi (preferisce quelli stagionati come il parmigiano reggiano e il grana padano) o i tannini del vino rosso. Curiosamente, il suo interesse passa per la rinomata dieta mediterranea italiana e per prodotti di griffe importanti e conosciute nel mondo intero. Serve dunque una sempre maggiore promozione dei nostri prodotti alimentari, sempre abbinata all’informazione (sulla loro storia, sul territorio di provenienza, sui metodi produttivi, sulle qualità intrinseche, e sui valori nutrizionali). La pizza, per esempio, in molti di questi Paesi viene vissuta come un prodotto americano, vista la diffusa distribuzione delle pizze surgelate made in Usa. Si potrebbe promuovere la migliore qualità delle pizze surgelate italiane (che hanno iniziato a farsi conoscere in India ed altrove, illustrando anche le tecnologie che consentono di fare un buon prodotto, nonché la storia tutta italiana della pizza. “Posso anticipare che importanti e diverse azioni promozionali pubbliche saranno realizzate l’anno prossimo – ha riferito Carlo Marina, Dipartimento Internazionalizzazione Ministero Sviluppo Economico - finanziate con fondi straordinari ( i Progetti “Made in Italy”).tali interventi si concentreranno nel promuovere l’immagine dell‘ italian style nei Paesi Asean (che nel 2015 dovrebbero realizzare pienamente la comunità economica unica) con una dotazione economica accresciuta rispetto al passato, e saranno destinati nell’anno prossimo a Paesi Asean quali Indonesia, Thailandia, Vietnam, Filippine e Myanmar”. Molto attiva anche l’Agenzia Ice per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che ha programmato diversi interventi nella regione: dalla appena conclusasi Collettiva Food & Hospitality China tenutasi la scorsa settimana a Shangai alla prossima di Hofex 2013 che si terrà ad Hong Kong nel maggio prossimo, con un contorno di altre 11 iniziative non meno importanti che si svolgeranno nella medesima area geografica. A fianco ed in sinergia con Ministero e Agenzia Ice si muovono Federalimentare e Fiere di Parma. “ Il nostro export alimentare in quest’area è in costante crescita – ha precisato Annibale Pancrazio, vice presidente di Federalimentare - e nei primi sette mesi del 2012 ha sfiorato la quota di 205 milioni di euro, con un aumento del +15.5% sullo stesso periodo del 2011. In particolare, la Thailandia è uno dei paesi più promettenti: nei primi sette mesi del 2012 l’export su questo mercato ha raggiunto la quota di 31,6 milioni di euro, con una crescita del +31,1%, mentre nel 2011 l’export alimentare italiano sul mercato thailandese ha raggiunto la quota di 46,3 milioni, con un aumento del +26,2% sull’anno precedente. Per questo insieme a Fiere di Parma favoriamo la partecipazione a Thaifex 2013, dove le nostre aziende potranno misurarsi con le potenzialità di un mercato ancora in parte inesplorato”. “Anche nel primo semestre 2012 i tassi di sviluppo dell’Industria Alimentare nell´area Asean si confermano tripli rispetto a quelli già eccellenti del settore (+ 30% rispetto al + 8% worldwide) – ha dichiarato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma - ciò conferma l’intuizione di Federalimentare, Fiere di Parma e Koln Messe di puntare su questi mercati co-organizzando a maggio 2013 la più importante fiera dell’area: il Thaifex di Bangkok. Solo grazie ad una collaborazione sempre più stretta con gli espositori di Cibus possiamo oggi ospitare a Parma i principali retailers e importatori di un mercato strategico in un’ottica che vede le Fiere come culmine di una relazione continuativa e di lungo periodo tra le aziende e i loro mercati obiettivo”. Particolarmente attiva sul fronte promozionale è la Regione Emilia-romagna, la sola ad aver istituito un Comitato Export e Internazionalizzazione: “Abbiamo sviluppato un nuovo programma promozionale triennale – ha spiegato Ruben Sacerdoti, responsabile Servizio Sprint Regione Emilia Romagna – nel periodo 2013-2015, denominato Bricst Plus che toccherà, oltre i Paesi Brics anche Turchia, Vietnam, Indonesia e Messico. Ci stiamo coordinando con la Cabina di Regia delle Regioni Italiane per missioni internazionali di accompagnamento delle nostre imprese, come quella prevista in Indonesia nel marzo del 2013”. Cos’è L’asean Asean, acronimo di Association of South-east Asian Nations, è un´organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel Sud-est asiatico fondata nel 1967. Ne fanno parte: Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia  
   
   
IL GRUPPO SANPELLEGRINO RICEVE IL “PREMIO LOGISTICO DELL’ANNO 2012”  
 
Efficienza logistica e sostenibilità ambientale alla base di un progetto comune sviluppato con Chep Italia Il Gruppo Sanpellegrino, la più significativa realtà del campo del beverage in Italia, riceve il 30 novembre, a Milano, il “Premio Logistico dell’Anno 2012”: un riconoscimento conferito da Assologistica e €uromerci per le azioni di efficienza e di sostenibilità ambientale realizzate nella Supply Chain mediante l’innovativo rapporto di partnership logistica sviluppato con Chep Italia, leader mondiale nelle soluzioni di pooling di pallet e contenitori. La chiave del successo della collaborazione tra i due attori risiede nel costante contatto e condivisione dei piani operativi logistici, che hanno portato alla formazione di una squadra consolidata e alla creazione di flussi di trasporto integrati e dinamici tra il Gruppo Sanpellegrino e Chep Italia. Il risultato è notevole in termini di riduzione dell’impatto ambientale. In Cosa Consiste La Partnership Logistica? La collaborazione logistica 2.0 messa in atto da Sanpellegrino e Chep Italia ha permesso un’ottimizzazione dei trasporti, con una conseguente riduzione delle emissioni di Co2, grazie all’eliminazione di un passaggio intermedio all’interno della catena distributiva. Infatti, i pallet su cui viene caricata la merce consegnata da Sanpellegrino nel sud Italia via treno, una volta svuotati, vengono oggi caricati nuovamente sui treni di ritorno e riconsegnati direttamente agli stabilimenti del Gruppo. Fino a ieri era invece Chep Italia ad occuparsi del recupero presso i distributori dei pallet vuoti, che venivano successivamente riconsegnati a Sanpellegrino. “Il progetto congiunto di Sanpellegrino e Chep Italia ha creato una cultura collaborativa nei team delle due società, facendo cadere l’etichetta ‘cliente-fornitore’ e trasformando tutti gli attori in partner. E’ qui che risiede la chiave del successo di una collaborazione logistica vincente ed è questa la direzione che stiamo seguendo con impegno. L’obiettivo primario è per noi l’ottimizzazione dei trasporti, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale della nostra produzione e della movimentazione dei nostri prodotti.”, dichiara Daniela Murelli, Direttore Corporate Social Responsibility del Gruppo Sanpellegrino. La sostenibilità ambientale è uno dei pilastri portanti del percorso di corporate social responsibility intrapreso dal Gruppo Sanpellegrino, che ha visto notevoli investimenti da parte dell’Azienda nel risparmio energetico e idrico durante i processi produttivi, nello sviluppo di packaging sostenibili e nell’implementazione di un sistema logistico di trasporti a basso impatto ambientale. Questo progetto fa parte di un approccio logistico più ampio che ha portato Sanpellegrino a essere l’azienda che utilizza in percentuali più elevate il trasporto ferroviario, oltre ad essere il cliente più importante di Trenitalia, nel settore del largo consumo. Solo nel 2011 sono state movimentate da Trenitalia circa 473 mila tonnellate di prodotti del Gruppo Sanpellegrino: questo ha permesso di ridurre le emissioni di Co2 nell’atmosfera del 64% (pari a 18.494 tonnellate) rispetto al tradizionale trasporto su strada*. Inoltre, Sanpellegrino possiede una società partecipata per la gestione della flotta aziendale, i cui mezzi sono tutti Euro 5, tecnologia grazie alla quale l’abbattimento delle emissioni nocive è notevole. Sempre in un’ottica di ottimizzazione dei trasporti, rientra il progetto ”multi source” nonché la missione dei Marchi Regionali del Gruppo, che prevede la produzione di acqua minerale nei luoghi di consumo, avvicinando la fonte al consumatore. Il marchio Nestlé Vera, l’acqua minerale del Gruppo Sanpellegrino distribuita in tutto il territorio nazionale e particolarmente apprezzata nel sud dell’Italia, utilizza in questo territorio la fonte S. Rosalia, ubicata nel centro della Sicilia, nel Comune di S.stefano in Quisquinia, all’interno del Parco dei Monti Sicani. *dati calcolati da Trenitalia e verificabili sul sito www.Ecotransit.org  
   
   
CUCINA NATURALE IN EDICOLA, CON IL NUMERO DI DICEMBRE, LA GUIDA ‘ERBE ISTRUZIONI PER L’USO’ II EDIZIONE  
 
La Rivista Cucina Naturale di dicembre: Natale in cucina. Mille sfumature di Natale nelle tantissime ricette originali del numero di dicembre di Cucina naturale. Si inizia con una bruschetta tutta particolare, un albero di Natale di ricotta e broccoletti, con “palline” di carote, patate e pomodori secchi, ricavato in una forma di pane: stupirà tutti i commensali. La ricetta Filmata sono dei tondi ravioli di magro decorati con stelline di pasta verde. Due importanti menu propongono tante ricette vegetariane perché ognuno possa ricombinare i piatti secondo i suoi gusti. Trovate poi un servizio di antipasti veloce e sfiziosi, 4 variazioni di rotoli di patate, cuscus con la melagrana. Un servizio di ricette di pesce offre consigli per acquistare e realizzare in parte in anticipo piatti della festa più o meno elaborati. Naturalmente non mancano i dolci: 3 splendide realizzazioni di cake design naturale, ottenute senza l’uso di coloranti, più una golosissima torta di crema, nel Dulcis in fundo. Tutto questo e altro ancora, insieme ai nostri più sinceri auguri di buone Feste! Il Libro Erbe istruzioni per l’uso Un tempo le erbe usate per la cura di piccoli disturbi venivano abitualmente raccolte nei campi. Più recente è stato invece il boom del settore erboristico e della fitoterapia, intesa come vera e propria disciplina medica. Molte sono le conoscenze popolari sulle erbe, ma ancora poche le certezze che ci vengono dal mondo scientifico. Ecco perché abbiamo voluto raccogliere in questo manuale tutte le informazioni utili e indispensabili per non commettere errori e per sfruttare al meglio le varie potenzialità delle piante. In questo libro, l’autore offre una semplice e chiara immagine della situazione. Esso si compone di tre parti: 1) il decalogo sulle erbe con le dieci regole da conoscere e rispettare; 2) le schede delle piante medicinali più comuni, con indicazioni, modalità di uso e avvertenze; 3) i più comuni disturbi e malattie affrontabili, differenziando chiaramente le moderne conoscenze scientifiche dai rimedi popolari. Una guida utilissima contro i rischi del fai-da-te incontrollato, ma anche un testo per gli appassionati di erbe. L’autore Fabio Firenzuoli Medico chirurgo esperto in fitoterapia e fitovigilanza, è responsabile del Centro di riferimento per la Fitoterapia, Regione Toscana e direttore del Centro di Medicina Integrativa, dell’Azienda Ospedaliero-universitaria Careggi, Università di Firenze. È consulente dell’Istituto Superiore di Sanità per le piante medicinali e le reazioni avverse, presidente e fondatore dell’Anmfit (Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti), autore di libri e pubblicazioni scientifiche sulla fitoterapia, nonché ospite in numerose trasmissioni radio-televisive. Per Tecniche Nuove ha pubblicato: Interazioni fra erbe, alimenti e farmaci (2 edizioni); Le insidie del naturale; Le 100 erbe della salute; La Fitoterapia per tutti (Dvd + libro); I colori della salute  
   
   
CON NESTLÉ FITNESS ARRIVA IL PRIMO MIX DI CEREALI INTEGRALI E PETALI AL CIOCCOLATO BIANCO  
 
Nestlé Fitness presenta la sua esclusiva novità, una vera innovazione nel panorama dei cereali, in cui i petali di frumento integrale si uniscono alla particolare dolcezza del cioccolato bianco, in uno speciale mix che renderà la colazione unica e golosa Note di sapore morbide ma capaci di stuzzicare il palato in maniera decisa, profumo delicato, aspetto raffinato e invitante che evoca purezza ma al tempo stesso è una tentazione irresistibile: questo è il cioccolato bianco, un piacere a cui nessuno sa dire di no. L’universo del cioccolato “si tinge di bianco”, e la nuova tendenza vede sempre più in prima linea questa variante che ha “avvolto” di dolcezza snack, mousse, gelati e dolciumi di ogni tipo. E Nestlé Fitness, forte della sua straordinaria capacità di essere dinamico, innovativo e sempre al passo coi tempi, sceglie proprio il cioccolato bianco, realizzando un’assoluta novità nel panorama dei cereali: Nestlé Fitness Cioccolato Bianco, un’imperdibile occasione di dolcezza dedicata a chi ama vivere la colazione in maniera sfiziosa e speciale. L’irresistibile croccantezza dei petali con frumento integrale, arricchiti di vitamine e minerali, si unisce ai petali avvolti da vellutato cioccolato bianco per trasformare la colazione in una esperienza di piacere, destinata a rendere gustosa tutta la giornata. Una ricetta unica che darà un tocco di vivacità in più alle prime ore del mattino. Nestlé Fitness Cioccolato Bianco, rappresentano la scelta perfetta per tutte coloro che amano la novità anche in un momento semplice come la colazione, e desiderano distinguersi godendo del gusto particolare di un prodotto unico, che sublima il palato petalo dopo petalo. Perfetti da gustare accompagnandoli a una buona e sana tazza di latte freddo, o abbinandoli al sapore deciso e cremoso dello yogurt, ma piacevoli anche da soli, per apprezzare ancora di più l’amabile morbidezza e gusto del cioccolato bianco. Anche il pack, “prezioso” nella sua esclusività, rappresenta una vera novità: non solo un nuovo e sorprendente gusto ma anche un’immagine rinnovata per Nestlé Fitness. Aspetto impattante, nuove tonalità di colore, grafica raffinata e un’immagine golosa e invitante: una confezione che rallegrerà la vista e sarà un ottimo preludio per poi godere del suo delizioso contenuto. Nestlé Fitness Cioccolato Bianco è disponibile al prezzo consigliato di 3,49 €  
   
   
BUITONI LANCIA IL SITO UFFICIALE IN VERSIONE MOBILE CONTENUTI E RICETTE OTTIMIZZATI PER CHI NAVIGA TRAMITE SMARTPHONE  
 
Il 79% degli italiani (circa 50 milioni di persone) possiedono uno smartphone, e di questi, il 33% naviga su Internet. È proprio per andare incontro a questi circa 13 milioni di web addicted che Buitoni lancia oggi il sito ufficiale in versione mobile, ottimizzato per chi naviga attraverso gli smartphone. Funzionale al massimo e coinvolgente, permette una navigazione facile e immediata, per avere sempre a portata di mano ricette, informazioni sui prodotti Buitoni e sfiziosi menu da prendere come spunto per cene e pranzi dal successo assicurato!* I contenuti saranno ripresi dal sito ufficiale www.Buitoni.it ma riadattati per essere più immediati e facili da consultare con il dispositivo mobile. Qualche esempio: • Le ricette si possono cercare partendo dalla portata o dalla tipologia, oppure semplicemente digitando l’ingrediente preferito. Una volta avviata la ricerca, le ricette possono essere selezionate secondo il gradiente di difficoltà e il tempo di preparazione. Le immagini sono state ottimizzate per la navigazione attraverso gli smartphone, ora infatti sono molto più grandi e suggestive. • All’interno della sezione video ricette è consentito visualizzare gli ultimi video caricati e lo storico con tutte le video ricette disponibili. Anche per questa categoria, si possono visualizzare tutte le ricette associate a un solo ingrediente oppure per portata. Per ogni singola video ricetta, poi, sono presenti un testo introduttivo, la lista degli ingredienti e il procedimento. • La sezione menu è davvero utilissima, perché permette di risolvere un pranzo o una cena con ricette che spaziano dall’antipasto al dolce. I menu sono descritti a seconda della caratteristica principale che lega tra esse le portate. • I prodotti, come sul sito istituzionale, si possono selezionare all’interno di macro categorie che definiscono le diverse linee. Dopo aver cliccato sulla categoria di prodotto di interesse si consultano le schede che ne descrivono modalità di utilizzo, principali ingredienti, conservazione, tabella nutrizionale, grammatura, etc. • Dall’homepage è, inoltre, possibile accedere all’elenco dei prodotti La Valle degli Orti. La modalità di fruizione è la stessa dei prodotti Buitoni, ma i contenuti sono ripresi dal sito www.Lavalledegliorti.it  
   
   
HA RIAPERTO L’ANTICA OSTERIA DEL PONTE A CASSINETTA DI LUGAGNANO, UN RISTORANTE STORICO PER LA TRADIZIONE CULINARIA DI MILANO, UN LUOGO SIMBOLO DELL’ALTA RISTORAZIONE CELEBRATA ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE, PER CHI HA IMPARATO AD AMARLO CON LA CUCINA DI EZIO SANTIN: LA EREDITA FABIO BARBAGLINI, CHE CON LA SUA CUCINA COLTA E INNOVATIVA, HA GIÀ ACQUISITO UNA STELLA MICHELIN.  
 
Blasonato Chef tre stelle Michelin, ora dopo trentasei anni di attività, ha deciso di passare il testimone al suo allievo prescelto Fabio Barbaglini, che con la sua cucina colta e innovativa, ha già acquisito una stella Michelin. Lo Chef Fabio Barbaglini, vuole sottolineare il progetto per rilanciare “La Cassinetta”, così ormai conosciuta con il passare degli anni, seguendo un percorso più fluido e meno formale, sintetizzandolo in due sole parole in “Armonie e Sensazioni”. La nuova filosofia è quella della “naturale concezione del gusto”, esaltare il principio di una cucina con sapori autentici, ma rivisitata in chiave contemporanea! Creare un vero e proprio bistrot di charme di campagna, a solo mezz’ora d’auto da Milano, con un conto aperto a “tutti”! Per permettere ad un più ampio pubblico di apprezzare questo nuovo concetto di gastronomia all’avanguardia, Fabio Barbaglini ha creato una carta delle vivande suddivisa in più sezioni, dove ciascun ospite può scegliere, personalizzare e degustare il proprio menu. L’antica Osteria del Ponte è situata in un suggestivo scorcio di campagna lombarda lungo il Naviglio Grande, alle porte di Milano tra il Parco Sud e il Ticino. Una dimora cinquecentesca dall’ambiente classico ed elegante, impreziosito dal camino e dal soffitto a travi, affacciata sul Naviglio Grande con il suo piccolo imbarcadero, l’antistante piazzetta alberata, la vicina chiesetta, il ponte, la villa Visconti Castiglioni e Villa Negri, rendono quest’angolo un luogo davvero magico. In queste meravigliose dimore storiche, lo Chef Fabio Barbaglini e il suo staff, organizzano un impeccabile servizio di banqueting studiato per ogni occasione, riuscendo sempre a suggerire i menu più adeguati, creando speciali sinfonie di sapori, e trasformando ciascun evento, in un esperienza di conviviale eccellenza. Questo nuovo progetto è supportato fortemente da Massimo Gianolli, Presidente dell’azienda vinicola La Collina dei Ciliegi, che ha incontrato spesso l’alta cucina di Fabio Barbaglini e ne condivide il riguardo per le tradizioni e allo stesso tempo, lo spirito innovativo sempre rispettoso del grande passato culinario. Fabio Barbaglini, seguito da una squadra giovane e piena di entusiasmo, propone accanto ai grandi piatti classici quali i gamberi rossi marinati al cipollotto e caviale, l’uovo in salsa di foie gras e tartufo, le sue creazioni di punta tra cui la composizione di legumi ed ortaggi con vellutata di pollo al sesamo e riduzione di sherry, l’uovo caramellato ai semi di papavero con maionese calda ai funghi, salsa soia, porcini crudi e nipitella, il Risotto mantecato al rafano e castelmagno con riduzione di miele ed aceto…. Antica Osteria del Ponte Piazza Gaetano Negri, 9 20081 Cassinetta di Lugagnano, Milano Tel. 02 9420034 Chiusura settimanale: Domenica e Lunedì info@anticaosteriadelponte.It www.Anticaosteriadelponte.it www.Fabiobarbaglini.com  
   
   
“OTTAVIA”: LA PIZZA SENZA GLUTINE PIÚ GRANDE DEL MONDO.  
 
Il prossimo 13 dicembre, i “Record Pizza Men” di Nipfood tenteranno di entrare nel Guinness World Records realizzando la pizza senza glutine più grande del mondo alla Fiera di Roma, in occasione di Arti & Mestieri Expo. Main sponsor di Ottavia Schär e Ds - gluten free, che metteranno a disposizione 9.000 kg di farina senza glutine, Nipfood e Fiera di Roma Si chiamerà “Ottavia”, la pizza tonda senza glutine più grande del mondo. Il prossimo 13 dicembre i “Record Pizza Men” di Nipfood, tenteranno il Guinness World Record con una pizza di 40 metri di diametro, realizzata al 100% gluten free con oltre 9.000 kg di farina senza glutine forniti da Schär e Ds – gluten free, main sponsor dell’iniziativa, brand del gruppo Dr. Schär, leader nel mercato europeo del senza glutine. Numeri da primato, produzione da record e un team da guinness agguerritissimo. Oltre 48 saranno le ore ininterrotte di lavoro per la realizzazione di Ottavia che impegneranno i 5 chef di Nipfood, specializzati in panificazione, pasticceria e pizzeria senza glutine. Ottavia verrà realizzata ed esposta il giorno 13 dicembre all’interno del Padiglione 12 della nuova Fiera di Roma, dedicato all’evento, in concomitanza della giornata inaugurale della manifestazione fieristica Arti & Mestieri Expo. Il team dei “Record Pizza Men”, che riprende il nome del sito internet dedicato all’iniziativa www.Recordpizzamen.it è composto da Dovilio Nardi ideatore dell’evento, sostenitore e progettista insieme ad Andrea Mannocchi di tutto il sistema produttivo di Ottavia, dai due giovani Matteo e Marco Nardi, che hanno studiato la ricetta speciale, l’impasto e la lievitazione e da Matteo Giannotte che contribuirà in Fiera alla produzione della grande pizza. Il record da battere sarà quello stabilito nel 1990 in Sudafrica dall’ipermercato Norwood Pick´n Pay. Secondo il Guinness Book of Records, la pizza – quella era con glutine – aveva un diametro di 37.4 metri ed era stata prodotta utilizzando 4.500 kg di farina. Perché un guinness con la pizza, perché Ottavia e soprattutto perché senza glutine? Dovilio Nardi spiega: “La pizza, piatto ambasciatore della cucina made in Italy in tutto il mondo, ha origini molto antiche con oltre tremila anni di storia. Già nell’antico Egitto era usanza celebrare il compleanno del Faraone, mangiando una “schiacciata di farina” condita con erbe aromatiche. “Ottavia”, nome di origine romana, significa “Ottavo figlio” ed è un omaggio al primo imperatore romano Ottaviano Augusto, simbolo di una svolta epocale nella storia di Roma, e dell’ingresso in un periodo di grande fermento economico e culturale: per questa ragione Ottavia si candida ad essere emblema di buon auspicio per la ripresa di tutti i Paesi. Inoltre l’8 rovesciato è simbolo dell’infinito, come infinito è questo progetto da Guinness dei primati creato da Nipfood”. Ottavia sarà senza glutine per ricordare e sottolineare come le diagnosi di celiachia, l´intolleranza alimentare al glutine più frequente a livello mondiale, siano in continuo aumento. Secondo i recenti dati contenuti nella relazione 2011 del Ministero della Salute diffusi in questi giorni, in Italia, ad oggi i celiaci diagnosticati risultano 135.800, troppo pochi però rispetto al numero di celiaci presumibilmente presenti, se si considera che questa patologia ha una prevalenza stimata dell´1%. In Italia quindi potrebbero essere circa 600mila i celiaci sfuggiti alla diagnosi ma esposti al rischio di complicanze. In questi ultimi due anni, gli esperti oltre alla celiachia, associano al senza glutine anche una nuova patologia: la sensibilità al glutine. Per quanto non siano ancora disponibili indagini ad ampio respiro nella popolazione generale, sembra che questa nuova condizione sia di gran lunga più frequente rispetto alla celiachia. La sensibilità al glutine è caratterizzata da sintomi simili a quelli della celiachia e dell’allergia al grano, dà generalmente esito ad esami negativi per queste due patologie e si configura come una situazione transitoria che si può risolvere semplicemente adottando una dieta senza glutine. … Per scoprire tutti i dettagli del progetto Ottavia, le tecniche di lavorazione, i quantitativi degli ingredienti utilizzati per la sua produzione, la capacità e i tempi di impasto e precottura, assistere al tentativo di battere il Guinness Word Record alla presenza di giudici ufficiali… al successivo taglio della pizza più grande del mondo senza glutine e somministrazione al pubblico, l’appuntamento è per giovedì 13 dicembre alle ore 16.30 nel Padiglione 12 della Nuova Fiera di Roma – Via Portuense n. 1645 La parte della pizza che non verrà somministrata, verrà consegnata direttamente alla Fondazione Banco Alimentare, che provvederà a distribuirla direttamente alle Associazioni che usufruiranno dei preziosi servizi offerti dalla stessa. I Partner Di Ottavia Nipfood è un’Azienda di Consulenza, formazione e servizi per il settore Ho.re.ca. Da oltre 20 anni. Dovilio Nardi è l’amministratore, Nipfood studia progetti per lo sviluppo economico di Aziende nel settore alimentare e tecnologico. Tutti i dirigenti ed operatori di Nipfood sono specializzati in Panificazione, Pizzeria, Pasticceria e Cucina convenzionale, senza glutine, biologica e alternativa. Numerosi sono i progetti ed i servizi che Nipfood ha studiato per le migliori Aziende ed industrie. Numerosi sono i locali pubblici formati e presenti nel mercato nazionale ed internazionale. Nipfood è partner di Dr. Schär per i Ds Pizza Point, una catena di ristoranti e pizzerie che offrono menù completi senza glutine, occupandosi fin dall’inizio del progetto della formazione professionale. Nipfood ha diversi marchi per ogni canale di mercato: www.Nipfood.com – www.Recordpizzamen.it – www.Sglabforli.it. L’ultimo progetto e marchio nato è proprio “recordpizzamen”, con l’obiettivo di creare attività innovative e spettacolari in rappresentanza dei prodotti italiani, ma in particolare per promuovere il mondo del gluten-free. Fieraroma srl opera come società di gestione dell’attività fieristico-congressuale a Roma con socio unico Investimenti Spa (già Fiera di Roma Spa), holding immobiliare cui fanno capo le strutture espositive del nuovo polo fieristico sulla direttrice Roma-fiumicino. Importante realtà economica della Capitale da oltre 60 anni, è nel 2006 che inizia una fase completamente nuova della propria storia, con il trasferimento nel grande polo espositivo collocato fra la città e l´Aeroporto Internazionale “Leonardo da Vinci”, in una posizione strategica che, unita alla modernità e versatilità degli spazi ora a disposizione, fa di Roma una delle principali piazze espositive italiane ed europee. Con una superficie lorda di 150.000 mq., il nuovo polo è stato progettato dall´architetto Tommaso Valle in una prospettiva mediterranea, con il ruolo di "ponte" fra Occidente e Oriente ed è caratterizzato da modernissime infrastrutture dotate di eccezionali potenzialità espositive. Fieraroma è presieduta dal febbraio 2011 da Mauro Mannocchi, Presidente di Confartigianato Imprese Roma. Arti & Mestier Expo “La manifestazione, che si svolgerà dal 13 al 16 Dicembre 2012 presso il polo fieristico della Capitale, ha come scopo principale quello di difendere le produzioni artigianali italiane di qualità, selezionando, tra le tante, le aziende che ancor oggi continuano a mantenere, attraverso una innovazione continua, il livello di eccellenza che ha portato alla loro affermazione nel mondo. Inoltre, grazie ai numerosi eventi ed alle interessanti iniziative che animano i quattro giorni di fiera si cerca di valorizzare il lavoro degli artigiani e le produzioni dandone il più possibile risalto, affinché non scompaiano”. Così esordisce Antonio Bruzzone, Direttore Commerciale Fiera Roma. Ed è proprio questo, lo scopo principale che ogni anno anima l’organizzazione di questo atteso evento che vede la partecipazione di circa 350 aziende regionali e non che metteranno “in vetrina” i lori prodotti. Nell’era della globalizzazione dove tutto è standardizzato Arti & Mestieri Expo offre la possibilità ai suoi visitatori di trovare e acquistare oggetti unici inusuali e preziosi prodotti dalle mani esperte di qualche sapiente artigiano. Per questo motivo alla base di tutto c’è una attenta selezione che vede impegnato lo staff di Fiera Roma. “È sempre più difficile oggi trovare realtà che ancora producano come una volta rispettando alti standard qualitativi che rendano unici i loro manufatti, per questo motivo facciamo una vera e propria caccia al tesoro per trovare queste eccellenze ed anche quest’anno sono sicura che non deluderemo gli oltre 60.000 visitatori che ogni anno da sette anni ci visitano”, commenta Gerarda Rondinelli exhibition manager della manifestazione. Con il patrocinio di Roma Capitale, di particolare rilevanza le partecipazioni curate rispettivamente dal Sistema delle Camere di Commercio del Lazio, dalla Regione Lazio, da Cna Roma e Confartigianato Roma che anche quest’anno sostengono il progetto di Arti & Mestieri Expo con collettive di artigiani provenienti da tutto il territorio e con progetti speciali. Sempre più rilevante e massiccia la presenza del Sistema delle Camere di Commercio del Lazio che, per la prima volta in questa edizione, sostiene il progetto di Arti & Mestieri Expo oltre che con collettive di artigianato anche con una forte presenza di aziende del comparto enogastronomico provenienti da tutto il territorio, saranno circa 200 le imprese coinvolte. Dr. Schär, azienda all’avanguardia con oltre 30 anni di storia, leader in Italia e in Europa nel comparto degli alimenti senza glutine, è sponsor di Ottavia con i due brand Schär e Ds – Gluten free. Dr. Schär nasce negli anni Venti, ma compie una svolta radiale nel 1981 sotto la guida dell’attuale presidente, Ulrich Ladurner, che la riorganizza profondamente facendola divenire, in pochi decenni, il competitor più avanzato nel suo comparto. Oggi l’azienda che ha sede a Postal (Bz), vanta un fatturato di oltre 176 milioni di euro, 515 dipendenti e sedi in Germania, Inghilterra, Spagna e Usa. In Europa la sua quota di mercato si aggira, a seconda dei Paesi, mediamente tra il 35 e il 40 per cento. In Italia la leadership del gruppo è ancora più accentuata coprendo il 45% del gluten free attraverso i due canali di riferimento: la farmacia con il marchio Schär e la Gd con il marchio Ds – gluten free. Schär, marchio storico del Gruppo per il canale farmacia, è sempre vicino al celiaco, a partire dalla diagnosi, con un ampio assortimento di prodotti e con servizi dedicati al consumatore: www.Schaer.com. Ds - gluten free è il marchio di riferimento per il canale Gd. Sicurezza, praticità, gusto, varietà e una distribuzione capillare nei maggiori super e ipermercati sono gli elementi distintivi dell’ampia gamma di prodotti Ds, che contribuiscono a rendere l’alimentazione dei celiaci e di chi è sensibile al glutine meno problematica e più piacevole: www.Glutensensitive.net. Tra le iniziative vanno segnalati il Dr. Schär Foodservice, che risponde alle diverse esigenze del canale fuoricasa, sia in Italia che all’estero, attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi e il Ds Pizza Point, network di oltre 420 ristoranti e pizzerie che offrono menù completi senza glutine, progetto attivo già dal 2004 che vede come partner per la formazione proprio la Nipfood. Da non dimenticare il portale www.Glutenfreeroads, una community dedicata ai viaggi, che consente di pianificare il proprio itinerario considerando hotel, ristoranti e negozi in cui vengono offerti prodotti gluten free  
   
   
MILKA COLORA DI LILLA IL MONDO DELLO SNACKING 10 NOVITA’ PER OSARE DI PIU’  
 
Da cioccolato per bambini a snack per tutta la famiglia Milka, marchio presente in oltre 7 milioni di famiglie italiane, si prepara ad affrontare una nuova sfida: rompere le regole con innovazioni dirompenti, osando sempre di più. In linea con il claim della campagna Osa essere tenero, da settembre Milka concentra una top ten di novità e inaugura una stagione 2012-2013 davvero speciale. La ricchezza di gamma e l’innovazione sono alla base della strategia che da settembre vedrà oltre alle grandi novità nel segmento delle tavolette, una gamma di nuovi prodotti snacking, dal segmento small bites alle indulgent candies fino a debuttare nel mondo della pasticceria. Il primo passo in direzione snacking è segnato dall’ingresso nel segmento Small Bites, l’area più d’impulso all’interno dell’universo cioccolato. In questo segmento Milka debutta con una gamma completamente nuova, composta da due prodotti ad alto contenuto innovativo: i nuovi Milka Snax. Due le varianti di gusto: croccanti popcorn (Snax Popcorn) e scaglie di caramello & cereali croccanti (Snax Daim), il tutto ricoperto dal tenero cioccolato al latte Milka. Snax offre un’esperienza di gusto ricca e coinvolgente – grazie all’abbinamento di ingredienti originali e all’accostamento dolce/salato – si rivolge ad un pubblico giovane e dinamico ed è il prodotto ideale da sgranocchiare in qualsiasi momento della giornata. A rinfrescare la gamma delle 100g arrivano 2 speciali tavolette Milka & Tuc e Milka & Oro che uniscono, oltre a brand noti, tutta la tenerezza del cioccolato Milka e la bontà dei biscotti, in una forma davvero unica e innovativa. In queste nuove tavolette il biscotto non è un ingrediente ma diventa protagonista perchè ogni quadratino della tavoletta è tra 2 piccoli biscotti, come se fosse un sandwich. Le nuove tavolette sono un goloso spezzafame, adatte a chi cerca energia e ama il gusto. Per rafforzare la gamma Milka Extra Golose da 300gr arriva Milka Luflèe per stupire il consumatore con una tavoletta unica nella forma e nel gusto: bolle di cioccolato areato con caramello. Un nuovo territorio che Milka ha deciso di esplorare è quello del segmento Candy. La forza del brand Milka e la profonda conoscenza della lavorazione di cioccolato e caramello hanno dato vita ad un’esperienza di prodotto unica. Stiamo parlando della nuova Milka Toffee: la caramella dal cuore tenero in due varianti di gusto - Classico e Nocciola – e una particolare consistenza multistrato che travolge il consumatore in un piacevole viaggio dei sensi. Milka Toffee è la caramella per un dolce momento di fuga, prima di ripartire con un sorriso. Un’ultima novità di Milka è l’entrata per la prima volta nel segmento della pasticceria, in particolare per i momenti di condivisione con tutta la famiglia. Nasce una linea completa di prodotti con un tocco di tenerezza in più: Chocobiscuit, goloso biscotto al burro con sopra una tavoletta di cioccolato al latte Milka; Chocowafer, un wafer croccante ricoperto per il 60% di cioccolato Milka, e Cake&choc, un’originale tortina a forma di tavoletta con all’interno crema e pepite di cioccolato Milka Siamo certi che Milka regalerà una stagione davvero sorprendente con il lancio di ben 10 nuovi prodotti che avranno l’obiettivo di andare incontro alle esigenze del consumatore accompagnandolo lungo tutta la giornata.  
   
   
LAGOSTINA SVELA LA NUOVA LINEA “STRUMENTI E SEGRETI”  
 
“Strumenti e Segreti” è la nuova linea regalo che Lagostina ha ideato per mettere a disposizione degli appassionati di cucina la qualità dei suoi prodotti, l’esperienza acquisita tramite l’Accademia del Sapore e l’abilità dello chef Massimiliano Mariola. Un’inedita chiave di accesso ad un mondo di eccellenza in cucina, a cui Lagostina ha dato vita con il progetto Accademia del Sapore: il club esclusivo creato per condividere i segreti della cucina di qualità, che si anima sia in 18 prestigiose scuole di cucina italiane, selezionate per valorizzare le tecniche di cottura più adatte ad ogni ricetta, sia in uno spazio esclusivo on line sul sito Lagostina.it, dove scoprire le novità, le ricette della tradizione italiana e gli strumenti ideali per renderle straordinarie. Lagostina, grazie a questa sua conoscenza dei sistemi di cottura e dei materiali più idonei per avere elevate performance, ha creato sei differenti confezioni regalo, ognuno associato ad una diversa preparazione e che contengono i quattro strumenti per una cucina di qualità: la pentola, l’utensile ideale, il ricettario e il photobook. La linea “Strumenti e Segreti” è stata studiata per esaltare i diversi ingredienti della tradizione italiana sviluppando e differenziando ogni prodotto con materiali e forme ad hoc per rendere semplice e piacevole anche il momento della cottura. Come ad esempio “Il Risotto”, composto dalla casseruola a manico lungo con rivestimento antiaderente, il coperchio in vetro per la perfetta mantecatura e il cucchiaio con struttura in nylon e rivestimento in silicone forato al centro, per non rompere i chicchi. Per la confezione “La Pasta” è stato invece ideato un pratico wok in alluminio con rivestimento ceramico che consente di preparare ottimi sughi con l’uso limitato di grassi e che grazie ai bordi alti facilita il momento di saltare la pasta, mentre il prendispaghetti in acciaio e nylon è perfetto per servire anche in tavola. Lagostina da sempre attenta al concetto nutrizionale e all’alimentazione sana garantisce in tutti i prodotti il massimo benessere a tavola. Un valore aggiunto che parte dalla fase di produzione dei prodotti grazie all’utilizzo di materliali qualitativi e rivestimenti privi di sostanze nocive nel pieno rispetto delle normative europee in materia di qualità (En Iso 9001) e di ambiente (Uni En Iso 14001). Accanto agli strumenti, ciò che impreziosisce e rende unica la confezione, sono proprio i “Segreti” che lo chef Massimiliano Mariola ha riunito nei 6 ricettari: tanti trucchi che permettono di realizzare il piatto desiderato nel migliore dei modi. La Pasta, il Risotto, l’Arrosto, il Fritto, la Creme e infine le Piadine sono le sei proposte che Lagostina ha selezionato per dare inizio alla nuova linea creata per chi ama la cucina ma non è uno chef esperto e per chi potrebbe amarla se la conoscesse meglio… ! Un mezzo inedito per accompagnare in un percorso lungo la penisola, che passa attraverso i profumi, i colori e il vissuto di tutte le regioni d’Italia  
   
   
IL PREMIO RISERVATO AI GIOVANI TALENTI DELLA VIGNA ITALIA È STATO ASSEGNATO A ROMA IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA BIBENDA 2013. ARIANNA OCCHIPINTI È NEXT IN WINE 2012  
 
Siciliana, carismatica e determinata nelle proprie idee. Le sue vigne, e la terra su cui crescono, non sono piegati dalla tecnica ai voleri dell’uomo, ma interpretati e compresi per quello che sono, con sensibilità, coraggio, creatività e innovazione: Arianna Occhipinti è la vincitrice della seconda edizione di Next In Wine, il premio assegnato ai giovani talenti under 35 della Vigna Italia da Simonit & Sirch Preparatori d’Uva e dalla Scuola Italiana di Potatura della Vite, in collaborazione con Bibenda e Associazione Italiana Sommelier. Il premio (un quadro di Gianpaolo Spagnoli, artista veronese emergente) le è stato consegnato da Marco Simonit e Pierpaolo Sirch nel corso della presentazione della Guida Bibenda 2013, svoltasi il 24 novembre all’Hotel Rome Cavalieri di Roma. Finalisti, con lei, si sono piazzati il bresciano Enrico Togni dell’azienda Azienda Agricola Togni-rebaioli di Erbanno e il friulano Cristian Specogna dell’azienda Specogna di Corno di Rosazzo. Istinto, coraggio e innovazione. Questi i denominatori comuni delle tante storie di giovani viticoltori che si sono iscritti al concorso Next In Wine 2012. Giovani appassionati, decisi ad affermarsi nel mondo del vino con idee e progetti aziendali innovativi, capaci di guardare al futuro, mantenendo saldo il legame con le proprie radici. “Non è stato facile quest’anno assegnare il premio Next In Wine 2012. I candidati hanno tutti meritato, sebbene con motivazioni diverse, di essere proclamati vincitori - spiega il prof. Attilio Scienza, presidente della giuria – Tante storie di giovani appassionati, decisi ad affermare la loro idea di vino, consapevoli del significato che la produzione dell’uva ha nel rispetto dei valori della natura e delle sue leggi, testimoni della grande originalità del vino italiano. Tra tutti è però emersa la personalità di Arianna Occhipinti, non solo per la sua filosofia di produttrice che si ispira senza dogmatismi ai principi della antroposofia, ma soprattutto per il carisma e la determinazione con la quale afferma le sue idee e comunica i suoi vini. Dotata di una solida preparazione scientifica e tecnica che le proviene dalla laurea in viticoltura ed enologia conseguita all’Università di Milano, ha soprattutto usato l’istinto per andare alla ricerca della verità che le consente di rendere visibile in un vino l’invisibile che si nasconde nel rapporto complesso tra il vitigno e l’ambiente. Nella sua attività di viticoltrice tutto ha inizio dal territorio, che non è piegato dalla tecnica ai voleri dell’uomo, ma che è interpretato e compreso per quello che è, con i suoi limiti che gli provengono dalle sue origini, ma anche con i suoi misteri, dove si nasconde lo spirito del vino. Produrre un vino per Arianna non è un obiettivo meramente economico, ma la realizzazione di un progetto di vita, un’esperienza irrepetibile, dove trasfondere un po’ del suo entusiasmo. I suoi vini sono lo specchio del suo animo : immediati, senza cedimenti, comunicativi, orgogliosi della loro origine, ma anche enigmatici.” Con Attilio Scienza, Presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Milano, hanno fatto parte della giuria François Murisier Vice-presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino; Francesco Gagliano dell’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari Soat della Regione Sicilia; Gianluca Macchi Direttore del Cervim ; Fabio Mencarelli dell’Università della Tuscia ; la giornalista Clementina Palese; Enrico Peterlunger dell’Università di Udine; Diego Tomasi del Cra – Vit di Conegliano. “ Abbiamo pensato Next In Wine come un premio alla voglia di fare, di andare avanti con caparbietà e serietà, di sperimentare, attingendo con intelligenza al grande patrimonio di esperienze del passato - spiega Marco Simonit- Siamo infatti convinti che, per il futuro della viticoltura che procede per evoluzione, è necessario un intelligente mix tra tradizione e innovazione, tra conoscenza e coraggio, tra lungimiranza e progettualità, in uno sviluppo continuo e meditato. La vigna deve tornare ad essere l’insostituibile “madre” del vino: solo così sarà possibile un vero rinascimento vinicolo, un rinascimento che noi vogliamo affidare ai giovani, ai giovani di Next In Wine.” Info www.Nextinwine.it  
   
   
MISURA STEVIA®, NATURALMENTE DOLCE, A ZERO CALORIE  
 
La Commissione Europea ha approvato lo scorso novembre il regolamento relativo all’utilizzo degli estratti di Stevia (glicosidi steviolici) come dolcificanti e additivi alimentari in Europa. Nello stesso periodo Merisant, leader mondiale nel settore degli edulcoranti da tavola, ha lanciato sul mercato italiano Misura Stevia, dolcificante a base di estratti puri dell’omonima pianta, dal gusto naturalmente dolce, privo di calorie. Una vera “rivoluzione dolce” in un mercato – quello dei dolcificanti – caratterizzato da una staticità ormai decennale. Misura Stevia, distribuito in Italia dall’azienda bolognese D&c, è commercializzato in vari formati (polvere, zollette, bustine e compresse) per offrire ampia scelta ai consumatori ed è disponibile nella maggior parte dei rivenditori e punti vendita italiani, con una copertura di oltre l´80% della distribuzione alimentare. Oltre che in Italia, l’uso dei dolcificanti a base di Stevia è stato già approvato anche negli Usa, Giappone, Cina, Australia e Francia , dove Merisant riscuote già un grande successo. L’ingrediente utilizzato per produrre Misura Stevia è fornito a Merisant da Pure Circle, azienda leader al mondo nella produzione di stevia, che possiede una filiera completamente integrata – a partire dalla coltivazione delle piante fino al prodotto finito – garantendone in questo modo l’altissima qualità. Utilizzata per secoli dagli indiani Guaranì del Paraguay, la stevia viene diffusamente consumata da oltre 30 anni anche in Giappone, dove è conosciuta per la sua dolcezza. L’estratto di stevia – noto come Reb A – è trecento volte più dolce dello zucchero, non viene assimilato dall’organismo, non ha apporto nutritivo, è quindi privo di calorie e viene eliminato naturalmente. L’estrazione di questa sostanza naturale avviene attraverso un processo di infusione delle foglie essiccate, simile all’infusione del tè. La sostanza viene poi purificata (97% di purezza), disidratata e infine ridotta in polvere. “I dolcificanti naturali di nuova generazione costituiscono un’interessante alternativa allo zucchero con un potere calorico inferiore. I prodotti a base di stevia – o meglio dello stevioside contenuto negli estratti delle foglie – sono di origine naturale proprio come lo zucchero, ma hanno un apporto calorico nullo a fronte di un potere dolcificante pari a 300 volte quello del saccarosio – afferma Giuseppe Fatati, Presidente della Fondazione Adi – Sono favorevole alle innovazioni che contribuiscono a far vivere meglio e in maniera più salubre. I tempi relativamente lunghi con cui Efsa e Unione Europea hanno dato il via libera alla stevia – ha proseguito Fatati – sono peraltro garanzia di una ricerca accurata, confermano la sicurezza di stevia e ampliano la gamma e le possibilità di scelta di prodotti di questo tipo offerti ai consumatori”. Merisant Merisant è stata fondata nel 2000 per produrre e commercializzare alcuni tra i più popolari dolcificanti da tavola del mondo come Equal e Canderel, oltre ad un’altra dozzina di prodotti. Oggi il Gruppo possiede 19 brand in oltre 90 paesi. Con oltre 500 dipendenti a livello globale Merisant è decisa nel continuare ad ampliare il successo e l’affermazione dei propri marchi. Fin dalla sua costituzione, Merisant ha puntato ad un’espansione globale, ampliando il suo pubblico attraverso nuovi prodotti e migliorando la produttività grazie a soluzioni altamente tecnologiche. Il Gruppo si impegna a sviluppare prodotti che rispondano alle specifiche esigenze dei consumatori per contribuire a migliorare il loro stile di vita quotidiano. Misura Stevia È il risultato di molti anni di ricerche volte a offrire ai consumatori un prodotto di qualità elevatissima e con un gusto indicato per tutti quelli che cercano prodotti naturali, semplici e senza calorie. È ideale per addolcire bevande calde e fredde, yogurt, cereali e macedonie di frutta, ma può essere anche usato in cottura per cucinare torte, confetture e altre preparazioni. È in vendita sul mercato italiano in diversi formati: bustine, compresse, polvere in barattolo, zollette e dispenser da 200 bustine