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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Maggio 2014
DOLORE CRONICO: AL VIA A VICENZA IL PROGETTO “DICA 38” RIVOLTO AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE  
 
Vicenza, 27 maggio 2014 – “Dica 38: dolore cronico e tutela dell’appropriatezza terapeutica”: questo il titolo del corso rivolto ai medici di medicina generale, che si è tenuto, sabato 24 maggio, a Vicenza, presso l’Hotel Da Porto. Il corso inaugura un ciclo di 13 incontri regionali, organizzati su tutto il territorio nazionale, con il patrocinio della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg), della Confederazione Associazioni Regionali di Distretto (Card) e del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (Snami) e con un contributo non condizionato di Mundipharma. Obiettivo dell’iniziativa è quello di creare dei percorsi didattici, volti a informare e formare i medici di famiglia sul corretto iter diagnostico-terapeutico nell’ambito del trattamento antalgico, promuovere una sinergia con altri attori coinvolti nella gestione del dolore cronico, quali gli algologi, e aggiornare sul ruolo svolto dai distretti sanitari. Sono 15 milioni gli italiani con dolore cronico, oncologico e non, una condizione di sofferenza che si protrae per mesi e addirittura anni. La Legge 38 del 2010, che ha sancito il diritto a non soffrire, puntando a garantire a tutti i cittadini un equo accesso a un’assistenza qualificata e un approccio terapeutico appropriato, individua nel medico di medicina generale il primo referente per i cittadini che soffrono e la figura cardine per garantire un’adeguata continuità assistenziale ospedale-territorio. Continuità che, dal punto di vista amministrativo e organizzativo, è sotto la responsabilità dei distretti sanitari, a cui spetta sia il ruolo di governance e coordinamento del sistema delle cure primarie, sia di controllo dell’appropriatezza prescrittiva. “Come si evince dal titolo del corso, ‘Dica 38’, l’evento formativo di Vicenza, così come l’intero progetto a livello nazionale, si ispira alla Legge 38 del 2010, la normativa che ha incentivato in Italia la formazione delle reti per il dolore e per le cure palliative”, dichiara il dottor Giordano Parise, Direttore del distretto sanitario est dell’Ussl 6 di Vicenza e uno degli organizzatori del corso in programma domani. “Nonostante il dolore cronico sia da considerarsi una malattia vera e propria, è ancora spesso un aspetto sottodiagnosticato e sottotrattato. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di formare i medici di medicina generale per un migliore inquadramento diagnostico della problematica e una maggiore appropriatezza prescrittiva, ma, al tempo stesso, punta a creare una sinergia tra le varie figure sanitarie (medico di famiglia, terapisti del dolore e direttore di distretto) che a vario titolo sono coinvolte nella gestione del dolore cronico. In particolare, per quanto riguarda i distretti sanitari, la Legge 38 prevede un ruolo di controllo dell’appropriatezza prescrittiva: essi devono assumere nei confronti dei medici di famiglia una funzione di guida nell’adottare percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (Pdta) adeguati”. Ed è proprio sul fronte dell’appropriatezza delle cure che emergono le maggiori criticità nel nostro Paese. Nonostante, infatti, le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità individuino negli oppioidi i farmaci di elezione per il trattamento del dolore cronico d’intensità moderata-severa e la Legge 38 ne abbia semplificato la prescrizione, il loro impiego è ancora limitato. Rimane invece elevato il ricorso ai medicinali antinfiammatori non steroidei (Fans), con i rischi ad essi associati, al punto che l’Italia figura tra i primi Paesi in Europa per il consumo di questa categoria di farmaci. “L’obiettivo del progetto ‘Dica 38’ è quello di intraprendere un percorso di appropriatezza nel trattamento e nel controllo del dolore cronico”, sostiene il dottor Attilio Terrevoli, Direttore dell’Unità di terapia del dolore e cure palliative dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza e organizzatore del corso. “È necessario diffondere un’adeguata cultura sui farmaci oppiacei e creare la consapevolezza che, oggettivamente, l’abuso dei Fans è molto più dannoso, ha maggiori effetti collaterali rispetto al corretto utilizzo degli oppioidi, così come evidenziato anche dalla recente nota 66 dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Nonostante la Legge 38 abbia finalmente rimosso gli ostacoli burocratici che rendevano difficoltosa la prescrizione da parte della classe medica di questa categoria di farmaci, rimane ancora molta strada da fare per allineare l’Italia agli altri Paesi d’Europa, per quanto concerne il loro consumo procapite”.  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA AI VERTICI DEGLI STUDI SULL’IPERTENSIONE  
 
 Milano, 27 maggio 2014 – Giuseppe Mancia, professore emerito di medicina interna, e Guido Grassi, ordinario di medicina interna del Dipartimento di Scienze della Salute dell´Università Milano-bicocca, sono stati inseriti da Expertscape Ranks World’s Top Doctors and Hospitals in Hypertension nella top ten degli esperti mondiali di ipertensione, piazzandosi, rispettivamente, al secondo e all’ottavo posto. Nella top ten che classifica le istituzioni e i centri di ricerca più importanti nel campo dell’ipertensione, l’Università di Milano-bicocca si colloca al quinto posto. Expertscape si basa sul database Pubmed, che trova tutti gi articoli scientifici riguardanti uno specifico argomento negli ultimi dieci anni.  
   
   
CAMPANIA: MALATTIE DELLA VISTA, SCREENING DI PREVENZIONE PER IL PERSONALE REGIONALE  
 
Napoli, 27 maggio 2014 - Ha preso il via, organizzato dall´Assessorato alle Risorse Umane della Regione Campania in collaborazione, tra gli altri, con l´Asl Na3 e la Croce Rossa Italiana - Comitato Provinciale di Napoli, il 1° Screening per la prevenzione delle malattie della vista. Fino al 12 giugno prossimo, migliaia di dipendenti della Regione Campania in servizio presso le sedi di Napoli si sottoporranno direttamente e gratuitamente ad un esame del fondo oculare, effettuato con un retinografo digitale ad alta risoluzione da Marco Verolino, responsabile del reparto oculistico degli Ospedali Riuniti dell´Area Vesuviana Aslna3sud. L´iniziativa fungerà anche da monitoraggio e database statistico per la prevenzione delle malattie dell´occhio. "Il tema della salute dei lavoratori - dichiara l´assessore alle Risorse Umane Pasquale Sommese - ci sta particolarmente a cuore. Per questo motivo l´assessorato che presiedo ha voluto sostenere questa importante iniziativa. E´ la prima volta che si effettua un controllo così imponente. E´ nostro intendimento proseguire su questa strada al fine di concorrere a migliorare le condizioni di benessere dei dipendenti." "Gli sforzi che stiamo compiendo - dice il direttore generale dell’Asl Na 3 Maurizio D’amora - nascono dalla consapevolezza di poter contribuire ad evitare o a limitare l´insorgenza di gravi patologie. Perciò portiamo avanti con determinazione l’attività di prevenzione." "L´esame del fondo oculare - sottolinea Marco Verolino - è di particolare importanza poiché permette di rilevare la presenza di malattie della retina e del nervo ottico. Inoltre l´esame può evidenziare l´influenza di altre malattie, come ad esempio malattie sistemiche o neoplastiche. In molti casi l´oculista può, per primo, fare una diagnosi e dare delle indicazioni utili alla prevenzione e cura, soprattutto per i soggetti affetti da diabete, ipertensione arteriosa, malattie metaboliche, cardiopatici, tumori." "La Cri - aggiunge infine Paolo Monorchio, presidente del Comitato Provinciale di Napoli Cri - è sempre affianco a tutti coloro che vogliono fare prevenzione, che resta è la migliore medicina possibile. La collaborazione messa in atto con la Regione e l´Asl si muove in questa direzione."  
   
   
ALLA NUOVA SEDE DELLA LEGA DEL FILO D’ORO I 7,6 MILIONI DELL’EX “MUZIO GALLO”. SPACCA: “ECCELLENZA DA SOSTENERE” .  
 
Ancona, 27 maggio 2014 - Un nuovo accordo di programma con i ministeri della Salute e dell’Economia e Finanza per destinare alla nuova sede della Lega del Filo d’Oro i 7,6 milioni assegnati all’ex Muzio Gallo. La Giunta regionale ha approvato la nuova riprogrammazione dei fondi statali e regionali destinati all’edilizia sanitaria che andrà sottoscritto con i due Ministeri. Con l’intesa, le risorse revocate al Muzio Gallo, a seguito della rescissione del contratto di appalto, verranno utilizzate per finanziare, sempre a Osimo, il nuovo Centro in corso di realizzazione sull’area di Via Linguetta, di proprietà della Lega del Filo d’Oro. “La struttura rappresenta un fiore all’occhiello della sanità marchigiana, punto di riferimento nazionale per l’assistenza ai sordo ciechi e pluriminorati sensoriali – evidenzia il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – Destinare le risorse disponibili alla nuova sede rappresenta un riconoscimento alla meritoria attività del Filo d’Oro e un investimento su un’eccellenza regionale che qualifica ulteriormente i servizi erogati alla comunità”. Il ministero della Salute ha espresso parere favorevole alla revoca del finanziamento al Muzio Gallo, chiesta dalla Regione, a favore della Lega del Filo, d’ora in qualità di Residenza sanitaria accreditata. Con la nuova intesa, che andrà sottoscritta nelle prossime settimane, i 7,2 milioni del Ministero e i 381 mila euro (5 per cento) del cofinanziamento regionale, per un totale di 7,6 milioni, verranno utilizzati a favore del Filo d’Oro. La Legge regionale 29/2013 aveva già riconosciuto la specificità dell’attività multidisciplinare svolta dalla Lega anche al fine dell’utilizzo di contributi statali ed europei disponibili. Nel 2013 il Centro residenziale di Osimo ha ospitato 297 utenti, per un totale di 20.062 giornate “effettive”, di cui 16.719 per ricoveri a tempo pieno, 3.343 di degenza diurna. In particolare, nel Centro diagnostico sono stati erogati servizi a 119 persone sordo cieche e pluriminorati psicosensoriali a tempo pieno e degenza diurna, con 36 interventi precoci a bambini fino a 4 anni. Negli anni, la Lega del Filo d’Oro ha allargato l’attività a tutto il territorio nazionale, attivando strutture in varie località, tra le quali Lesmo, Modena, Molfetta, Termini Imerese. La nuova sede, a Osimo, è ora destinata a divenire una struttura d’avanguardia in Europa. Il Centro accorperà, in un unico luogo, servizi, ambulatori, uffici e residenze attualmente distribuiti nel territorio cittadino. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza e la gestione delle strutture attraverso la realizzazione di un nuovo complesso accogliente, funzionale e ben inserito nell’ambiente.  
   
   
BOLZANO: CONCLUSO CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI SOCIO-ASSISTENZIALI DI SOSTEGNO ALLE CURE DOMICILIARI  
 
 Bolzano, 27 maggio 2014 - Sono oltre 11.000 in Alto Adige le persone non autosufficienti che vengono assistite presso il loro domicilio dai familiari. Recentemente si è concluso un corso di formazione finalizzato alla creazione di figure professionali di collegamento tra i servizi socio-assistenziali e le famiglie che si occupano dell’assistenza di persone non autosufficienti. Hanno preso parte al corso 18 collaboratori dei servizi socio - assistenziali che avranno principalmente lo scopo di fornire la loro consulenza e professionalità a coloro che assistono a domicilio persone non autosufficienti. "Questa attività di consulenza e di accompagnamento dei famigliari di persone non autosufficienti ha un´importanza sempre crescente per i servizi socio-assistenziali e proprio per questa ragione abbiamo organizzato questo corso" sottolinea Luca Critelli, direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali. "Nel corso dell´iter formativo i partecipanti hanno quindi avuto l´opportunità di sviluppare ed affinare le loro competenze in qualità di persone di riferimento per chi assiste un familiare". Durante la cerimonia conclusiva del corso, alla quale hanno preso parte circa un centinaio di persone vi è stata anche la possibilità di uno scambio di esperienze tra i corsisti, i familiari che assistono i loro congiunti a domicilio ed i dirigenti dei servizi provinciali. Nel corso dell´incontro si è parlato tra l´altro della sfida sociale dell´assistenza domiciliare, dei compiti e delle possibilità di miglioramento per quanto riguarda il sostegno ai familiari.