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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Luglio 2012
BENESSERE DEGLI ANIMALI: PUGNO DI FERRO PER I TRASGRESSORI PER PROTEGGERE LA SALUTE PUBBLICA  
 
Le regole sul benessere degli animali devono essere applicate con più serietà, i vuoti normativi eliminati e i trasgressori puniti, anche perché si tratta di norme che proteggono la salute umana, prevenendo la diffusione di malattie legate agli animali e la resistenza antimicrobica, come sostiene il Parlamento in una risoluzione non legislativa approvata mercoledì. La risoluzione afferma che bisognerebbe mettere insieme le regole esistenti in materia di benessere degli animali per creare una singola legislazione europea, con lo scopo di aumentare la conformità e garantire gli stessi diritti e doveri per tutti gli agricoltori dell´Ue. Inoltre, le nuove regole dovrebbero coprire tutti gli animali d´allevamento, comprese le vacche da latte, nonché cani e gatti randagi e altri animali domestici, che attualmente non sono protetti da nessuna legge europea. "L´aspetto più importante di questa proposta è caratterizzato dai dettagli della legge quadro su base scientifica, che riflettono il legame tra salute pubblica e animale. Dobbiamo definire insieme cosa s´intende per buone pratiche zootecniche e determinare chiaramente chi è responsabile per gli animali. È una questione di equità, sia per gli animali sia per i produttori in tutta Europa", ha dichiarato Marit Paulsen (Alde, Se), che ha redatto la risoluzione in risposta alla strategia per il benessere degli animali 2012-2015, presentata dalla Commissione nel 2012. Petizione dei cittadini per proteggere gli animali domestici La legislazione europea dovrebbe anche introdurre nuove regole per l´identificazione e la registrazione degli animali domestici e vietare canili e rifugi senza licenza. La legislazione dovrebbe anche applicare sanzioni severe in qualsiasi Stato membro che non rispetta le regole, hanno aggiunto i deputati in una risoluzione separata presentata in risposta alle petizioni ricevute dal Parlamento. Migliori controlli e sanzioni più severe Poiché permangono carenze in termini di rispetto delle norme in materia di salute animale, i deputati chiedono agli Stati membri di assumere più ispettori, adeguatamente formati, e di stanziare maggiori risorse per l´Ufficio alimentare e veterinario dell´Ue. Inoltre, sottolineano che le violazioni devono essere sanzionate in modo efficace, accompagnate da informazioni complete da parte delle autorità competenti, nonché da opportune misure correttive. Per evitare lunghi ritardi nell´applicazione delle nuove regole, come accaduto con la direttiva sulle galline ovaiole, la risoluzione chiede un sistema di "intervento precoce" per consentire alla Commissione europea di verificare regolarmente se gli Stati membri sono in grado di rispettare la scadenza. Nuova etichettatura In risposta alle denunce dei cittadini europei e per aiutare i consumatori a compiere scelte più consapevoli, i deputati invitano la Commissione a prendere in considerazione la creazione di un´etichetta "macellazione senza stordimento" per la carne. Scambi con i paesi terzi Il Parlamento sottolinea infine che standard equivalenti per il benessere devono essere applicati a tutti gli animali e ai prodotti importati, per garantire una parità di condizioni per gli agricoltori europei e standard di qualità comparabili per i consumatori dell´Ue.  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONEEUROPEA AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE DA PARTE DI AGRICOLA FORFARMERS NEL SETTORE DELL´ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI  
 
La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di British animale produttore Agricola, la holding di Pauls Bocm, dalle materie prime agricole olandesi e Forfarmers produttori di mangimi. La Commissione ha constatato che l´operazione non solleverebbe problemi di concorrenza a causa della limitata incremento della quota di mercato derivante dalla acquisizione e la presenza di concorrenti sufficienti sui mercati interessati. L´indagine della Commissione ha confermato che le limitate sovrapposizioni tra le attività delle parti nei mercati della fornitura di alcuni tipi di alimenti per animali nel Regno Unito, Paesi Bassi e la Germania non avrebbe alterato significativamente la struttura del mercato e che non ci sarebbero concorrenti sufficienti sul mercati interessati. La Commissione ha inoltre valutato le relazioni verticali derivanti dalla transazione in quanto le parti sono attive nella fornitura di taluni ingredienti che vengono utilizzati nella produzione di mangimi composti. L´indagine della Commissione ha rivelato che l´operazione non rischia di chiudere i rivali dai mercati interessati, soprattutto a causa delle quote modeste di mercato congiunte delle parti e la presenza di un certo numero di fornitori alternativi. La Commissione ha pertanto concluso che l´operazione non ostacolerà in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (See) uno o in una parte sostanziale di esso. L´operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 31 maggio 2012. Aziende e prodotti Forfarmers è la holding di un gruppo internazionale di società attive principalmente nella produzione e vendita di prodotti agricoli, quali i mangimi composti, concimi e sementi. Forfarmers produce polli da riproduzione e offre vari servizi agricoli, nonché la fornitura di materie prime per le industrie dei mangimi, degli alimenti e del carburante attraverso la sua partecipazione in Cefetra Bv sono situati i suoi impianti di produzione nei Paesi Bassi, Belgio e Germania. Agricola è la holding di un gruppo di aziende che opera sotto i nomi commerciali Pauls Bocm. Bocm Pauls è attiva soprattutto come fornitore di alimenti per animali nel Regno Unito. Si vende mangimi composti e dei mangimi miscelati per tutti i tipi di bestiame, soprattutto bovini, suini e pollame, sotto marchi diversi. Esso prevede inoltre forniture agli allevatori che in casa si mescolano la loro mangimi. Tutti i suoi impianti di produzione si trovano nel Regno Unito, dove si genera la maggior parte del suo fatturato.  
   
   
LOMBARDIA, PAC: AL VIA GLI ACCONTI, ALLE AZIENDE 192 MILIONI  
 
Milano - In questi giorni gli agricoltori lombardi riceveranno l´acconto del 50% del premio della Pac come accade oramai da tre anni nel mese di luglio. "Un´azione che dimostra - ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni - tutta l´attenzione dell´istituzione regionale nei confronti del mondo agricolo". Comparto Primo In Italia Va Sostenuto - "L´agricoltura lombarda - ha proseguito Formigoni - è la prima d´Italia e deve essere sostenuta in un momento particolarmente difficile dell´economia del Paese. L´anticipo del 50% della Pac mette liquidità nelle aziende della nostra regione e permette ai produttori di programmare in maniera serena la loro attività". Subito 30 Milioni Alle Imprese Terremotate - Anche Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, è intervenuto sul tema a margine dell´audizione alla Commissione agricoltura della Camera sul tema degli Organismi Pagatori Regionali, spiegando che "mentre al Ministero e alla Commissione Europea stanno ancora discutendo l´eventuale anticipo del contributo comunitario, le aziende agricole della provincia di Mantova colpite dal sisma del 20 e 29 maggio riceveranno in questi giorni dalla Regione Lombardia 30 milioni di euro come acconto del premioPac". Cominciate Le Procedure Di Pagamento - Ha ricordato De Capitani - sono iniziate le procedure di autorizzazione dei primi pagamenti per quanto riguarda l´anticipo regionale della domanda unica 2012. La prima tranche riguarderà 29.620 aziende lombarde per un importo di 192 milioni di euro. Entro fine luglio, con una seconda tranche, il pagamento dovrebbe riguardare 1.500 aziende per un ulteriore importo di 12 milioni di euro". Per il terzo anno consecutivo la Lombardia anticipa la Pac ai propri agricoltori. Grande Efficienza Del Sistema Regionale - "Non posso che registrare - ha proseguito l´assessore - il costante miglioramento dell´efficienza del sistema regionale lombardo: nel 2010 il pagamento è avvenuto al 15 luglio, nel 2011 al 7 luglio, quest´anno i primi flussi sono stati prodotti al 3 luglio e sono indirizzati agli agricoltori del mantovano colpiti dal sisma". "Penso che questa - ha concluso De Capitani - sia la migliore risposta a chi a livello nazionale ipotizza il ritorno ad un organismo pagatore unico, i cui benefici in termini di risparmi sarebbero tutti da dimostrare, mentre certe sarebbero le inefficienze".  
   
   
AGRICOLTURA TOSCANA, I PROGETTI DI FILIERA RADDOPPIANO IL SUCCESSO: OLTRE 127 MILIONI DI INVESTIMENTI  
 
 Firenze – Tanta voglia di investire, una buona dose di fantasia, l’innovazione come filo conduttore e la filiera corta della Toscana in primissimo piano. E’ questa la ricetta dei ‘Pif’, i progetti integrati di filiera, edizione 2012, che raddoppiano in Toscana il successo, già straordinario, della prima edizione. Sono 42 i progetti presentati in risposta al secondo “Bando Multimisura per Progetti Integrati di Filiera – annualità 2012” (pubblicato sul Burt n.5 del 1 febbraio 2012), con il quale sono stati stanziati 25 milioni di euro. 42 progetti nel 2012, erano 21 nel 2011. E l’assessore Salvadori aumenta il plafond di altri 5 milioni - I 42 nuovi progetti presentati prevedono investimenti complessivi di oltre 127 milioni di euro, per un totale di contributi richiesti di quasi 56 milioni, più del doppio della somma messa a disposizione dal bando. Di fronte a tanta voglia di investire, l’assessore Gianni Salvadori ha cercato altre risorse e la proposta che avanzerà alla Giunta regionale aumenta di ulteriori 5 milioni di euro il finanziamento da destinare ai Pif tenendo conto delle riserve previste dal bando. Nella prima edizione, lanciata nella primavera del 2011, furono 21 i progetti presentati, dei quali 15 finanziati, grazie ad una dotazione di 25 milioni, per un totale di investimenti di oltre 57 milioni di euro. Coinvolte oltre 3 mila aziende. Interessati 30 mila ettari e 18 mila capi di bestiame - Le aziende (agricole, agroalimentari, della trasformazione e della vendita) che partecipano alla seconda edizione dei Pif sono 3334. Circa 800 sono le aziende che partecipano ai progetti in maniera diretta, effettuano gli investimenti e richiedono il contributo regionale. A queste se ne aggiungono altre 2500 comunque coinvolte nella realizzazione del progetto. Gli occupati sono pari a 3395, divisi fra autonomi (942) e dipendenti (2453). La superficie agricola interessata è di oltre 32 mila ettari, i capi di bestiame di oltre 18 mila unità, fra bovini, ovini, caprini, suini da razze autoctone, ecc. I 42 progetti saranno ora sottoposti al giudizio di una apposita Commissione di Valutazione. Le aziende che verranno ammesse avranno i contributi a fondo perduto. Curiosando fra i progetti: macellazione “halal” e costruzioni ecoefficienti, pane toscano e creme con olio - Voglia di investire, innovazione, ma anche fantasia contraddistinguono tutti i Pif. Ad esempio punta ad una zootecnia in funzione di una società “multietnica” il progetto che prevede la macellazione di ovini con il sistema “Halal” per il consumo da parte dei musulmani (capofila un’azienda di Castel S. Niccolò – (Ar) e partecipanti in totale 127 aziende delle province di Siena, Grosseto e Pisa). L’ambiente e il risparmio energetico sono invece i capisaldi di una filiera tutta toscana della canapa per produrre materiali destinati alla bioedilizia (capofila un’azienda di Bientina (Pi) con 23 partecipanti fra aziende agricole e di lavorazione. Ancora: tipicità e innovazione, ma anche tanta fantasia, per il progetto che prevede di fare burro, stracchino e gelato prodotti in Maremma con latte di bufala (capofila una coop. Agricola del Grossetano con 33 partecipanti fra le aziende agricole e il Consorzio Latte Maremma). Ben due progetti puntano alla valorizzazione della filiera del pane toscano in procinto di ottenere la Dop, mentre un altro si rivolge coltivazione di grani antichi con basso contenuto di glutine per ridurre i fenomeni di intolleranza (47 partecipanti fra le province di Aezzo, Grosseto, Siena, Firenze e Livorno). E ancora c’è chi ha pensato all’u tilizzo degli scarti dei frantoi nel settore farmaceutico per la produzione di cosmetici naturali. I Pif presentano inoltre soluzioni per piattaforme logistiche, reti di impresa, progetti di valorizzazione della filiera corta e coinvolgono anche Università, Centri di ricerca, organizzazioni professionali ed esperti nei vari settori dell’agroalimentare. Salvadori: “Fondamentale l’aggregazione e la progettazione integrata” - “Questo – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori – è uno degli aspetti fondamentali dei Pif, l’aspetto cioè della progettazione integrata. I protagonisti della produzione agricola, della trasformazione e della commercializzazione si aggregano, così si favoriscono i processi di riorganizzazione e consolidamento delle filiere agroindustriali regionali, presupposto fondamentale per la creazione di migliori relazioni di mercato. Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai Pif, permettono così di superare la frammentazione che caratterizza gran parte delle aziende toscane. In questa edizione – aggiunge l’assessore – abbiamo inserito anche una serie di novità, con nuovi settori, come appunto la filiera corta, le agrienergie, le castagne, i funghi e i piccoli frutti, e abbiamo previsto due riserve finanziarie specifiche proprio per i progetti relativi alla “filiera corta” e alla filiera “olivo-oleicola”. Infine abbiamo reso più snello il processo di presentazione e valutazione dei progetti stessi. Il successo, addirittura doppio rispetto alla precedente edizione, ci rende grandemente soddisfatti e ci dimostra che abbiamo colto le aspettative.” Ecco la ripartizione in filiere dei 42 progetti presentati: Filiera corta: 5 progetti ; Filiera olivo oleicola: 5 progetti ; Altre filiere: 32 progetti (così suddivisi: cerealicola 6, vitivinicola 6, florovivaistica 6, ortofrutticola 4, bovina 2, ovicaprina 2, castanicola 2, multifiliera 2, canapa 1, filiera apistica 1) Investimenti nell’ammodernamento delle aziende e nella qualità dei prodotti Gli investimenti riguardano in primo luogo l’ “Ammodernamento delle aziende agricole” con 54 milioni e l’ “Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” con quasi 52 milioni. Seguono la cooperazione per lo sviluppo dell’innovazione nel settore agricolo e forestale con quasi 11 milioni, e la promozione dei prodotti di qualità con oltre 5 milioni di investimenti. Ancora 5 milioni di investimenti per tutte le altre misure ( “Migliore valorizzazione economica delle foreste”, “Aumento del valore aggiunto dei prodotti forestali”, “Diversificazione in attività non agricole” relativamente alla produzione di energie da fonti rinnovabili, “Utilizzo di servizi di consulenza”). “Le aziende toscane – conclude l’assessore Salvadori – hanno accolto ancora una volta e con grande entusiamo l’invito a fare squadra e hanno messo in campo grandi risorse e idee innovative. Questa è la forza della Toscana, sulla quale la Regione investe con convinzione, che ci porterà ad aumentare la competitività e migliorare ancora i prodotti da immettere sul mercato, ma anche più sicurezza sui luoghi di lavoro e sempre minore impatto ambientale”.  
   
   
AGRICOLTURA: OGGI ASSEMBLEA NAZIONALE COLDIRETTI  
 
Trieste - L´assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino è presente all´assemblea nazionale di Coldiretti che si terrà al Palalottomatica di Roma, nella quale è prevista la presenza di 15 mila agricoltori provenienti da tutta Italia; stimata una buona presenza anche dal Friuli Venezia Giulia. L´assemblea, che avrà inizio alle ore 9.30 con la relazione del presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, verterà principalmente sulle tematiche legate al "made in Italy" agroalimentare con i suoi primati economici, ambientali e sociali, per evidenziarne il contributo positivo che può offrire alla crescita sostenibile in questo difficile momento di crisi. Un patrimonio del Paese le cui potenzialità dipendono anche dalla capacità del sistema Italia di sostenere la competitività delle imprese. All´assemblea nazionale sono previsti, tra gli altri, gli interventi di mons.Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, di Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e del ministro delle Politiche agricole Mario Catania.  
   
   
CHIANTI: “NASCE IL PRIMO BIO-DISTRETTO TOSCANO”  
 
Il fine è quello di promuovere, tutelare e diffondere il metodo di produzione biologico nel campo della viticoltura biologica, agricolo, zootecnico, agro-industriale, forestale, ambientale e della cura e tutela del verde e del paesaggio. Si tratta del primo Bio-distretto toscano quello di Greve in chianti e del Territorio dell’eccellenza vitivinicola Bio di Panzano in Chianti che ha come punti cardine dello statuto quello di adottare ogni iniziativa diretta alla tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente, con particolare riguardo all’ambito geografico del Chianti. Il fine è quello di promuovere, tutelare e diffondere il metodo di produzione biologico nel campo della viticoltura biologica, agricolo, zootecnico, agro-industriale, forestale, ambientale e della cura e tutela del verde e del paesaggio. Il Bio-distretto si ispira ai principi definiti dall’Ifoam (Federazione Internazionale dei Movimenti di Agricoltura Biologica) e dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, adottandone le “Linee guida ai Bio-distretti”.  
   
   
ENOGASTRONOMIA: MODENA INCONTRA I CASTELLI ROMANI  
 
Nell’ambito del programma di sviluppo e promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e, più in generale della filiera agroindustriale della provincia di Modena, avviato dalla Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Palatipico srl (società cui partecipano i consorzi di tutela dei suddetti prodotti) si è svolto ieri mattina, presso l’azienda Gotto d’Oro di Marino (Rm), l’incontro tra l’ente camerale, il Palatipico di Modena e gli amministratori e gli operatori dei comuni dei castelli romani per concordare sinergie e valutare possibilità di collaborazioni. In rappresentanza della Camera di Commercio di Modena erano presenti il presidente Maurizio Torreggiani, il Segretario Generale Stefano Bellei, mentre per il Palatipico srl sono intervenuti il presidente Pierluigi Sciolette e il direttore Ermi Bagni. Ad accoglierli nel Salotto del vino, il piccolo centro congressi creato dal Gotto d’Oro, erano presenti Aurelio Lo Fazio, assessore provinciale all’Agricoltura, i sindaci di Marino, Nemi, Frascati, Rocca di Papa, Albano, Genzano, Castel Gandolfo, Montecompatri, Monte Porzio Catone, amministratori di Velletri e di Grottaferrata, i presidenti della Coldiretti, del distretto delle eccellenze, del consorzio Frascati doc, della Strada dei vini, di Colline romane, della Comunità montana e del Gotto d’Oro di Marino e diversi ristoratori. Nel corso dell’incontro il Presidente Torreggiani ha attirato l’attenzione sul numero consistente di imprese modenesi attive nel settore agricoltura (9.133) e su quelle dell’industria agroalimentare di trasformazione (868) dedite prevalentemente alla lavorazione delle carni, alle conserve alimentari, ai settori vitivinicolo e caseario. Un comparto che sulla base dei risultati dell’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera svolta trimestralmente dalla Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con Cna e Confindustria provinciali, sta evidenziando un peggioramento del trend. Nel primo trimestre 2012 è stato infatti registrato un calo tendenziale del -1,9% per la produzione e del -1% per il fatturato (rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). La quota di fatturato esportata in media dalle aziende suddette è piuttosto bassa: 12,3%. Il settore ha ancora ampi margini di miglioramento e potrebbe cogliere opportunità nei mercati esteri, vista anche la grande reputazione delle eccellenze agroalimentari della provincia modenese nel mondo. Per quanto concerne appunto l’export, nell’anno 2011 le aziende agroalimentari della provincia di Modena hanno registrato un totale di 987 milioni di euro di merce venduta con un aumento del +11,1% rispetto al 2010. Nel primo trimestre del 2012 si sono esportati prodotti per 236 milioni di euro ed è continuata questa tendenza positiva, con un incremento del +10,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non è potuto mancare il riferimento al sisma e ai gravissimi danni causati, in particolare ai magazzini di Parmigiano-reggiano e alle acetaie, dove stagionano due dei prodotti di punta della nostra tradizione alimentare, conosciuti in tutto il mondo per la loro elevata qualità. Nel corso dell’iniziativa, ed era questo l’obiettivo dell’incontro, è emersa la possibilità di instaurare rapporti di collaborazione finalizzati alla creazione di una rete con vantaggi riferibili a tutta la filiera agroindustriale dei diversi territori coinvolti. “Mi piace immaginare - ha affermato Maurizio Torreggiani - i ristoratori come coloro in grado di intercettare i gusti e le preferenze in campo alimentare della gente e i sindaci come i soggetti istituzionalmente preposti all’attuazione di politiche di sviluppo in tale ambito, tenendo anche conto delle eventuali indica-zioni o comunque informazioni raccolte dai primi. Dal rapporto sinergico possono dunque evidentemente derivare benefici al settore nel suo complesso. In questo senso valuto favorevolmente l’idea dell’incontro odierno con l’auspicio che in fase attuativa si riesca davvero a fare sistema”.  
   
   
UNGULATI, COSTITUITO IN TOSCANA UN TAVOLO PERMANENTE PER LA GESTIONE FAUNISTICA  
 
Firenze – Il 4 luglio si è svolto presso l’Assessorato all’Agricoltura, foreste, caccia e pesca della Regione Toscana un incontro tra l’assessore regionale Gianni Salvadori, gli assessori provinciali alla caccia e le associazioni venatorie, ambientaliste ed agricole (Federcaccia, Arcicaccia, Libera Caccia, Anuu, Italcaccia, Eps, Urca, Legambiente, Wwf Toscana, Alt, Cia, Coldiretti e Confagricoltura). I presenti hanno convenuto di individuare e affrontare il tema degli ungulati selvatici ritenendola una questione di emergenza, se pure differenziata sul territorio regionale, e hanno deciso di costituirsi in un tavolo regionale permanente. Si è anche convenuto sulla necessità di aprire confronti con tutti i soggetti istituzionali competenti per affrontare il problema ungulati, e di darsi appuntamento entro la fine del mese di luglio. In questa data saranno affrontate nel merito le azioni da intraprendere. Contemporaneamente Province e Regione procederanno con gli atti necessari ad avviare la caccia di selezione agli ungulati a partire dal 1° agosto.  
   
   
AOSTA: CONVEGNO SU LISTE VARIETALI – FRAGOLE E PICCOLI FRUTTI A FONTAINEMORE  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, in collaborazione con il Dipartimento colture arboree dell’Università degli Studi di Torino e il Comune di Fontainemore, organizza il convegno nazionale Liste varietali – Fragole e piccoli frutti, in programma giovedì 12 luglio nella sala convegni della Riserva naturale Mont Mars a Fontainemore. Il convegno inizierà alle ore 9 con i saluti del Sindaco Speranza Girod, dell’Assessore Giuseppe Isabellon, del coordinatore nazionale del progetto delle liste varietali dei fruttiferi del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Carlo Fideghelli – che sarà anche moderatore dell’incontro –, del presidente dell’Associazione Dottori Agronomi e Forestali della Valle d’Aosta Eugenio Bovard e del direttore del Dipartimento colture arboree dell’Università degli Studi di Torino Giancarlo Bonous. All’incontro interverranno esperti e produttori, sia valdostani che provenienti da altre regioni italiane, che confronteranno le rispettive esperienze di coltivazione di fragole e piccoli frutti. A conclusione del dibattito sarà possibile visitare la mostra pomologica allestita all’esterno del Centro visitatori del Mont Mars e partecipare a un “atelier-laboratorio”. Nel pomeriggio saranno organizzate visite ad alcuni centri di produzione dei piccoli frutti.  
   
   
AZIENDA AGRICOLA CASALINA: INCONTRO SINDACATI-REGIONE UMBRIA CONFERMA IMPEGNO REGIONE ED AVVIA CONFRONTO CON UNIVERSITÀ  
 
Perugia - Le problematiche relative all’Azienda agricola di Casalina di proprietà della Fondazione per l’istruzione agraria sono state al centro di un incontro che si è svolto mercoledì 4 luglio, tra l’Assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, e le organizzazioni sindacali Flai-cgil, Fai-cisl e Uila-uil insieme ad una rappresentanza dei lavoratori aziendali. L’incontro era stato richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali preoccupate per le ipotesi di chiusura della stalla dei bovini da latte e dei rischi per i posti di lavoro dei dipendenti addetti che sono in circolazione da alcuni giorni. “Ai lavoratori, ha affermato l’assessore Cecchini, ho confermato tutto il mio impegno, perché considero l’Azienda di Casalina come una realtà strategica nel panorama agricolo regionale soprattutto per la sua vocazione scientifica e didattica visto che si tratta di una azienda strettamente collegata alle attività dell’università umbra. Avere a disposizione una struttura del genere, ha aggiunto la Cecchini, è una vera e propria ricchezza culturale anche per l’Università che può utilizzarla al meglio per la formazione delle nuove professionalità. La Regione Umbria, nel momento in cui si sta predisponendo il nuovo Piano regionale della zootecnia, è pronta ad avviare un confronto con l’Università per ridare slancio e sostegno a questa realtà agricola regionale. Certo è necessario però che lo stesso Ateneo sia il primo soggetto a credere nelle possibilità e nelle opportunità dell’Azienda di Casalina. Ciò non solo per superare i problemi contingenti legati alla situazione attuale delle strutture aziendali, ma anche per programmare un futuro certo che consenta al mondo scientifico ed al mondo agricolo di sviluppare attività e progetti all’avanguardia. La Regione, ha concluso l’assessore, è sempre convinta della centralità del comparto agricolo nell’economia regionale anche come presidio importante del territorio rurale”. L’assessore Cecchini infine ha annunciato la sua intenzione di recarsi presto in visita alla struttura di Casalina ed incontrare in questa occasione i rappresentanti della Fondazione per l’istruzione agraria e dell’Università di Perugia per definire le azioni necessarie al rilancio dell’azienda agricola.  
   
   
EMILIA-ROMAGNA IN TOUR NEI RISTORANTI PARIGINI CERTIFICATI  
 
Il sistema delle Camere di Commercio dell’Emilia-romagna in collaborazione con Unioncamere Er ed il supporto di Isnart, Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, organizza un tour degustativo in alcuni ristoranti italiani a Parigi certificati Ospitalità Italiana, marchio a garanzia dell’eccellenza del servizio offerto. Il tour prevede una serie di tappe durante il mese di ottobre in occasione del Salone internazionale dell’agroalimentare Sial che si svolgerà a Parigi dal 21 al 25 ottobre. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare e promuovere le eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-romagna ed il loro legame con il territorio di origine. Il tour si svilupperà attraverso la predisposizione di appositi menù con l’utilizzo di prodotti a qualità certificata del paniere Deliziando in abbinamento a vini emiliano-romagnoli accompagnati da una specifica carta menù ed altro materiale promozionale. I momenti degustativi favoriranno visibilità, notorietà e diffusione commerciale delle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-romagna grazie alla collaborazione di chef e sommelier quali ambasciatori del territorio. La partecipazione all’iniziativa prevede la fornitura e la spedizione gratuita da parte delle imprese dei prodotti e dei vini necessari per la realizzazione dei momenti degustativi. La scheda di adesione va compilata ed inviata entro venerdì 13 luglio. Per ulteriori informazioni: Unioncamere Emilia-romagna viale Aldo Moro, 62 - 40127 Bologna tel. 051 6377068  
   
   
PESCA ROSSETTO, CONCLUSO ITER PER ASSEGNARE RISORSE  
 
Genova. Si è concluso in questi giorni l´iter di pagamento degli aiuti straordinari, una tantum, che la Regione Liguria ha stanziato a favore degli imprenditori ittici per la mancata pesca del rossetto nella stagione 2010-2011. In totale 130.000 euro che sono stati assegnati a 90 pescatori per un contributo ad imbarcazione di circa 1.400 euro. Si tratta di fondi regionali appositamente stanziati dalla Regione per consentire di far fronte ai mancati guadagni, causati dalla sospensione della campagna di pesca del rossetto decisa dalla Ue, in attesa dell´approvazione del piano di gestione che da quest´anno ha nuovamente sbloccato la pesca. Su indicazione della Regione, che ha istruito le 90 richieste provenienti dal comparto, Unioncamere ha provveduto alla liquidazione degli importi a tutti coloro che ne avevano diritto. "In questo momento di grave crisi che ha colpito pesantemente il comparto – spiega l´assessore regionale alla pesca, Giovanni Barbagallo - abbiamo cercato di dare un piccolo aiuto economico alla pesca artigianale ligure che con la campagna 2010-2011 aveva perso un´importante fonte di reddito".  
   
   
AGRISHOW 2012 A CA’ TRON RONCADE DA 6 A 8 AGOSTO: FUTURO AGRICOLTURA SONO I GIOVANI. POLITICA AGRICOLA VA FATTA CON LORO; ULTIMI 3 ANNI 1500 NUOVI IMPRENDITORI AGRICOLI UNDER 40  
 
 L’assessore alle politiche agricole Franco Manzato annuncia la sua presenza al primo giorno dei lavori di “Agrishow” che si terrà alla Tenuta di Ca’ Tron di Roncade (Tv) venerdì 6 luglio alle ore 18,30. “’Agrishow’ – rileva – è un bellissimo e importante evento perché rende i giovani protagonisti dell’agricoltura. La Regione Veneto per il 2012 e 2013 ha impostato le politiche agricole sugli under 30 e le strategie e azioni andranno definite insieme ai giovani. Il futuro dell’agricoltura – aggiunge – deve essere di formazione e informazione, potendo utilizzare e avere a disposizione le nuove tecnologie che sono importantissime, imprescindibili, per l’agricoltura e va detto al proposito che è in atto un progetto di trasferimento tecnologico dal settore secondario a quello primario. Questa svolta complessiva del comparto agricolo è segnata anche dai bandi Psr piano di sviluppo agricolo, visto che le risorse trasferite dall’Asse 1 all’Asse 2 del Psr sono indirizzate proprio alle aziende agricole gestite dai giovani”. Non ultimo, Manzato segnala che negli ultimi tre anni sono stati 1500 i nuovi imprenditori sotto i 40 anni ad aver iniziato una nuova attività agricola nel Veneto; inoltre arrivano segnali positivi per l’occupazione nell’agricoltura veneta nel 1° trimestre 2012; gli occupati salgono a 73.000 unità di cui 24.000 dipendenti e 49.000 indipendenti. “Agrishow” si incentrerà su tre giorni di riflessioni, incontri, dibattiti sul comparto agricolo; la manifestazione è stata promossa dai consorzi agrari, dalle organizzazioni professionali di categoria, e dalle istituzioni. Alle ore 18,30 di venerdi’ 6 luglio Franco Manzato interverrà al convegno di inaugurazione di “Agrishow” dal titolo: “Agricoltura di nuova generazione. La scommessa degli under 30” che si terrà nell’auditorium San Liberale. L’assessore veneto sarà presente anche alle ore 10.00 di sabato 7 luglio per l’inaugurazione ufficiale dell’evento da parte delle autorità istituzionali.  
   
   
IN VALSAVIORE (BS) LA FIERA SULLA NATURA ALPINA  
 
I temi delle energie rinnovabili, dell´agricoltura, degli alpeggi e della cultura e tradizione camuna saranno al centro della prima edizione della ´Fiera della sostenibilità nella natura alpina´, che si terrà dal 12 al 15 luglio in Valsaviore (Bs). Pensata per dare adeguata visibilità alla valle e alle sue risorse ambientali, culturali e identitarie, la manifestazione è stata presentata a Palazzo Lombardia dall´assessore regionale ai sistemi Verdi e Paesaggio, Alessandro Colucci, insieme al sindaco di Cevo, Marcello Citroni e al direttore del Parco dell´Adamello, Dario Furlanetto. Valorizzare La Montagna - "Questa è un´occasione importante per valorizzare, sostenere e riscoprire la montagna che rappresenta oltre il 42% del territorio lombardo - ha rilevato l´assessore Colucci che, il 12 luglio, nel giorno dell´inaugurazione, sarà presente a due eventi - ma che è abitato solo dal 13% della popolazione. In questo contesto scontiamo una continua diminuzione delle imprese agricole, spesso unica vera fonte di reddito per le comunità locali. L´agricoltura di montagna è però sempre più legata a una cultura d´impresa innovativa, aperta alle produzioni di qualità, più vicina ai temi ambientali dell´energia, del turismo, della cultura e delle tradizioni locali". Sul tema del turismo l´assessore ha ricordato il lavoro comune che Regione Lombardia e Confcommercio stanno portando avanti per lanciare pacchetti turistici dedicati alle famiglie e per far conoscere il territorio, anche in vista di Expo 2015. "La montagna - ha concluso l´assessore - può essere un´occasione importante di impegno lavorativo ed economico per le giovani generazioni che decidono di investire sul proprio territorio". Le Iniziative - Nell´ambito della manifestazione sono previste numerose iniziative e incontri tecnico-scientifici sui temi delle culture e identità locali, della storia e dell´archeologia camuna, delle scienze e della didattica ambientale, della sostenibilità energetica e dell´agricoltura di montagna. Non mancheranno momenti tipici del folklore alpino, escursioni ed altre attività sportive in montagna con visite guidate ai bacini ed alle centrali idroelettriche della valle. Per una pausa di ristoro sarà possibile degustare prodotti tipici negli stand enogastronomici che faranno da cornice alla Fiera Treni Speciali - Per tornare dalla Valsaviore nel pieno rispetto dell´ambiente, Trenord ha organizzato quattro treni speciali sulla linea ferroviaria Brescia-iseo-edolo con partenza da Forno Allione/cedegolo.  
   
   
IL PANE DI MONTESPERTOLI PROTAGONISTA DELLE INIZIATIVE DI VETRINA TOSCANA  
 
Montespertoli punta sulla filiera corta per rilanciare l´agricoltura e la qualità. Dal 16 al 22 luglio nei ristoranti aderenti a Vetrina Toscana si mangia il Pane di Montespertoli Protagonista quest´anno nelle iniziative organizzate da Vetrina Toscana è il Pane di Montespertoli, prodotto della tradizione gastronomica toscana. Dal 16 al 22 luglio, infatti, nei ristoranti della Provincia di Firenze aderenti a Vetrina Toscana sarà possibile degustare preparazioni a base di Pane di Montespertoli, come pappa al pomodoro, ribollita, pancotto e panzanella. Ma non finisce qui, giovedì 5 luglio, alla Loggia del Pesce di Piazza Ciompi a Firenze, si terrà la manifestazione “Poveri ma buoni – il pane e la castagna in cucina”, durante la quale il fornaio Marco Panchetti ed il mugnaio Gianni Paciscopi spiegheranno come e da dove nasce il Pane di Montespertoli. Domenica 22 luglio, infine, al Centro per la Cultura del Vino I Lecci, all´interno delle Aie di Montespertoli, “Festa della battitura dei grani antichi”, ovvero la rievocazione pittoresca in costume dei lavori delle campagne nel periodo della battitura. Il Pane di Montespertoli è interamente realizzato con il grano coltivato a Montespertoli che viene venduto direttamente dalle aziende al locale mulino; in questo senso rappresenta un vero e proprio esempio di filiera corta, con tanto di disciplinare e simbolo, che nasce dalla volontà di recupero delle tradizioni locali, di rilancio dell´agricoltura e soprattutto della qualità. Come dimostra, infatti, uno studio condotto dalla Facoltà di Agraria dell´Università di Firenze, in particolare dal prof. Genetista Stefano Benedettelli, questo pane risulta essere molto più ricco di vitamine, antiossidanti naturali e fibre, e al contrario povero di glutine, diventando quindi estremamente più salutare e digeribile. Dall´incontro tra il prof. Benedettelli e il Pane di Montespertoli è nato poi il Pane di Montespertoli con grani antichi, ovvero un pane prodotto con una varietà di grani selezionati per la prima volta nei primi del ´900 dall´Istituto di Cerealicoltura della Tenuta Fontarronco dei Frassineto. Tali grani, adatti ai nostri terreni ma meno produttivi delle varietà oggi in uso, si sono dimostrati ancor più ricchi di sostanze nutritive, tali da essere un alimento fondamentale per la prevenzioni di malattie gravi come quelle cardiovascolari ed alimentari in genere. Uno studio dell´Università di Agraria di Firenze in collaborazione con l´Ospedale di Careggi ha dimostrato infatti che su analisi del sangue effettuate in soggetti sani alimentati per 10 settimane con pane prodotto con grani antichi migliorano sensibilmente alcuni importanti parametri ematici quali, indice glicemico, trigliceridi, colesterolo, e caratteristiche di filtrazione dei globuli rossi  
   
   
PEPSICO ENTRA NEL MERCATO ENERGY DRINK E LANCIA MOUNTAIN DEW ENERGY A PARTIRE DA LUGLIO I CONSUMATORI POTRANNO ASSAPORARE IL NUOVO ENERGY DRINK CHE UNISCE ENERGIA E GUSTO  
 
Pepsico Beverages Italia annuncia il lancio nel nostro paese del nuovo Mountain Dew Energy: l’energy drink dall’inconfondibile gusto di limone, che dona energia grazie alla caffeina. Dopo aver ottenuto un grande successo di vendite all’estero, il brand globale da 1 miliardo di dollari di fatturato sbarca in Italia a partire da luglio. Mountain Dew Energy sarà lanciato nel canale Ho.re.ca in bottiglie di alluminio da 33 cl, in un pack unico e di grande impatto, con un pratico tappo richiudibile per mantenere intatto il sapore una volta aperta la confezione. Il brand Mountain Dew ha una storia di grande successo: è la terza bevanda in assoluto più bevuta negli Usa e riscuote grande popolarità anche in Inghilterra. Mountain Dew Energy è l’energy drink pensato per chi vuole ricaricarsi senza rinunciare al gusto, rivolgendosi in particolare ad un pubblico maschile giovane, grazie alla sua personalità dinamica e irriverente e al design del pack moderno e d’impatto. Il sorprendente e intenso aroma di limone rende Mountain Dew Energy piacevole da bere, mentre il suo contenuto di caffeina regala una sferzata di energia. Il lancio di Mountain Dew Energy sarà supportato da una campagna radio su Rtl 102.5 che prevede promo e citazioni, attività online sul sito della radio e product placement del prodotto durante la diretta Tv sul Digitale Terrestre e Sky. Inoltre saranno previste attività di social media per coinvolgere online il consumatore sulla pagina ufficiale “Mountaindewitalia”, la presenza di materiali di visibilità nei punti vendita, l’attivazione di una promo in-store e affissioni speciali nella Metropolitana Milanese. Gabriela Rivieccio, Direttore Marketing di Pepsico Italia afferma: “Riteniamo che per Pepsico sia una grande opportunità lanciare un marchio giovane e dinamico come Mountain Dew Energy, che ci permetterà di soddisfare i consumatori più esigenti che cercano un energy drink dal grande gusto. In Italia il segmento delle bevande energetiche vale 258 milioni di € e continua a crescere rapidamente: + 7% nel 2011. Pepsico si presenta con una proposta innovativa per il consumatore sia a livello di gusto sia di posizionamento”. Pepsico, con ricavi netti pari a circa 65 miliardi di dollari nel settore “food and beverage”, annovera centinaia di prodotti famosi in tutto il mondo. Tra questi, 22 differenti marchi generano ogni anno vendite superiori a 1 miliardo di dollari ciascuno. I dipendenti di Pepsico sono legati da un’unica missione: operare per un futuro sostenibile, investendo per le persone e per il pianeta, così da assicurare un futuro di successo anche per l’azienda. Questa filosofia, chiamata “Performance with Purpose”, si traduce nell’l’impegno di Pepsico a offrire un’ampia scelta di prodotti in linea con le abitudini alimentari locali, a minimizzare l’impatto ambientale attraverso soluzioni innovative, limitando i consumi di energia e acqua e riducendo il volume degli imballaggi, a fornire ai collaboratori un ambiente di lavoro ideale, e a rispettare e supportare le comunità locali in cui opera. Per maggiori informazioni www.Pepsico.com; www.Pepsico.co.it