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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Aprile 2013 |
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SUSSIDI A FAVORE DI IMPRESE DI TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI: “NON C’È PROVA CHE APPORTINO VALORE AGGIUNTO”, SOSTIENE LA CORTE DEI CONTI EUROPEA
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Nell’ambito della politica agricola comune, le imprese che lavorano e
commercializzano i prodotti agricoli possono accedere a sovvenzioni erogate nel
quadro della politica di sviluppo rurale dell’Ue tramite una misura detta
“Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali”, che mira
a migliorare la competitività del settore agricolo e forestale. Per il periodo
2007 - 2013, la dotazione di bilancio Ue per questa misura di
sostegno è di 5,6 miliardi di euro. Ai fondi dell’Ue si aggiungono quelli
nazionali, portando il finanziamento pubblico totale a 9 miliardi di euro.
Gli Stati membri devono redigere i programmi di sviluppo rurale conformando
l’aiuto finanziario alle proprie necessità tramite obiettivi nazionali o
regionali e stabilendo l’estensione della misura, al fine di garantire che i
fondi a disposizione siano impiegati in modo efficiente. Tuttavia, la Corte ha
riscontrato che erano stati stabiliti soltanto obiettivi generali, i quali non
dimostravano come il finanziamento avrebbe dovuto aggiungere valore ai prodotti
agricoli o migliorare la competitività dell’agricoltura. Nonostante tale
mancanza di specificità, la Commissione ha approvato i programmi. L’audit espletato
dalla Corte ha riguardato sei programmi di sviluppo rurale nazionali e
regionali, selezionati principalmente a motivo della loro dimensione: Spagna
(Castilla y León), Francia, Italia (Lazio), Lituania, Polonia e Romania.
La Corte ha riscontrato che gli Stati membri non destinano i fondi a
progetti per i quali la necessità di un sostegno pubblico è dimostrabile. In
assenza di tale necessità, la misura di cui sopra diventa un sostegno generale alle imprese che investono nel settore
della trasformazione dei prodotti alimentari – con conseguenti rischi di
distorsione della concorrenza e di spreco di fondi pubblici limitati.
Quasi il 20 % dei fondi Ue destinati al miglioramento della
competitività dell’agricoltura viene erogato a imprese di trasformazione di
prodotti alimentari, ma i meccanismi di monitoraggio e valutazione non
raccolgono informazioni sul valore aggiunto o sugli effetti indiretti sulla
competitività dell’agricoltura. Non è verosimile che gli attuali meccanismi
forniscano le informazioni necessarie a comprovare l’uso proficuo dei fondi
assegnati alla misura, né a migliorarne l’efficacia ed efficienza per il
periodo 2014 - 2020.
Come ha detto il ceco Jan Kinšt, Membro della Corte responsabile della relazione, “Gli Stati membri non
identificano in modo chiaro la necessità del finanziamento, e non stabiliscono
obiettivi sensati; la
Commissione dovrebbe approvare solo quei programmi che lo fanno, altrimenti
questa misura diventa una semplice dazione
alle imprese che trasformano i prodotti alimentari”.
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AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: OBIETTIVI IN POLITICA UE |
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Milano - "I nostri
obiettivi coincidono con esigenze e specificità dei territori che
rappresentiamo. Se stiamo dentro a un meccanismo di confronto a livello europeo
in cui le linee prevalenti vanno in direzione opposta a questi interessi, noi
ci opporremo, cercando di far sponda con altre realtà a noi simili. Questo
vale, in generale, in tema di delocalizzazione delle imprese, che non possiamo
più sopportare, e in particolare per quel che riguarda l´agricoltura: il nostro
è un territorio a vocazione specifica, mentre il processo di
"greening", che trova ampio spazio in azioni e misure previste dalla
Politica agricola Comunitaria, punta a favorire particolarmente i paesi del
Nord Europa". Gianni Fava, assessore regionale all´Agricoltura, sintetizza
così il suo intervento a Bruxelles, in occasione dell´Incontro istituzionale
dei rappresentanti dei Quattro Motori d´Europa.
Nuovi Mercati Per Far Crescere Profitti - "Riconoscere
l´importanza delle differenze tra agricolture europee e in particolare di
quelle più produttive e attive - ha spiegato Fava - dovrebbe partire proprio
dalle regioni più competitive". Nelle nostre regioni, più che in altri
territori, "il sistema primario e agroindustriale assumono duplice rilevanza
strategica su funzioni come quella economica e quella di servizio, essenziali
da un lato per la sicurezza e la tenuta economica del paese, e dall´altro per
lo sviluppo equilibrato del territorio nelle regioni molto urbanizzate".
In agricoltura "nuovi mercati - ha aggiunto Fava - non servono per
esportare aziende, quanto piuttosto per far crescere la penetrazione dei nostri
prodotti e conquistare nuovi margini di profitto".
Azzerare Consumo Suolo - "I fenomeni di consumo o degrado di suolo
agricolo a tassi insostenibili - ha ribadito ancora una volta Fava - devono
essere azzerati a favore di una espansione urbana solo nelle aree
dismesse". "La politica agricola comunitaria deve favorire una
crescita competitiva e sostenibile di tutte le agricolture europee. Vedo,
tuttavia, ancora qualche criticità in merito a un greening concretamente
applicabile in tutta Europa. Nelle aree ad agricoltura intensiva di pianura il
suo successo dipenderà dalla convenienza rispetto alla produttività delle
superfici che qui è altissima. Il rischio concreto è che vaste aree di pianura
non saranno coperte né dal greening, né dalla ´condizionalità´ tradizionale
(l´insieme di regole per la gestione dell´azienda agricola nel rispetto
dell´ambiente) e ciò determinerà il fallimento sostanziale della Pac laddove
dovrebbe concentrare il suo successo. In tal senso le posizioni del Parlamento
e del Consiglio europeo sono decisamente più vicine alle nostre posizioni, a
sottolineatura dell´importanza in agricoltura delle differenze territoriali".
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LE MARCHE ALLA….CONQUISTA DEL WEST! DELEGAZIONE USA INCONTRERÀ´ PRODUTTORI AGROALIMENTARI. |
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Incontri a stelle e strisce per oltre cinquanta produttori del settore
agroalimentare marchigiano che incontreranno, fra venerdì e sabato, una decina
di operatori specializzati provenienti appositamente da tutti gli Stati Uniti,
per esplorare o incrementare proficue relazioni commerciali con il nostro
territorio. L’operazione, inserita in una vasta manovra integrata di promozioni
e potenziamento vendite concertata fra la Regione Marche e la Consulta
Agroalimentare di Confindustria Marche, è stata preceduta dalla visita a marzo
di Louis e Sam Di Palo, proprietari da generazioni dell’omonimo negozio
newyorkese di importanza iconica per gli appassionati di gourmet. Gli Stati
Uniti, pur vivendo tutt’oggi la crisi che da anni ha pervaso l’intero sistema
economico mondiale, hanno mostrato grande capacità di tenuta in termini di
fiducia da parte dei consumatori e non hanno mai smesso di essere un obiettivo
importante per i prodotti marchigiani, sia per le interessanti dimensioni del
mercato che per l’affinità culturale con l’audience di riferimento. I prodotti
alimentari italiani sono particolarmente popolari negli Stati Uniti, con molti
negozi specializzati e una fitta rete di ristoranti che si sono andati
affermando come indiscussi protagonisti del gusto, sia nelle aree metropolitane
di punta, che nella più autentica provincia americana. I dati confermano in
tutti i settori, compreso l’agroalimentare, la crescita di domanda da parte di
tale mercato: tra i Paesi d’oltreoceano infatti, gli Stati uniti spiccano con
quasi 500 milioni di euro di importazione dalla Regione Marche, contando per
quasi 5% sulla quota totale di esportazione regionale: un’impennata di oltre
40% rispetto al 2011 (fonte: Sistema Informativo Statistico Regione Marche,
elaborazioni marzo 2013). Gli operatori invitati alla missione, rappresentano
un mosaico delle varie aree geografiche e dei vari tipi di interlocutori con
cui i nostri produttori contano di allacciare felici manovre commerciali: dal
megastore Eataly su cui si concentrerà buona parte degli sforzi promozionali,
alla catena Dean & De Luca, attiva anche con il prestigioso catalogo e
numerosi punti vendita, dalla piattaforma e-commerce di Marxfood.com, a negozi
iconici come Astor Wine & Spirits, sino alle realtà più dinamiche di
importatori, brokers, distributori e buyers della West e della East Coast. “La
stratega di internazionalizzazione della Regione – dichiara il presidente della
Regione, Gian Mario Spacca - si basa sempre più sull’attrazione di investimenti
e sull’incoming. L’agroalimentare è un settore di eccellenza dell’economia
regionale e le prospettive di crescita nel mercato nordamericano sono
significative: tale iniziativa è un’ulteriore opportunità per consolidare i
legami con tale area. Inoltre, si inserisce nel progetto di valorizzazione
integrata del sistema-Marche in tutte le sue eccellenze nell’ambito delle
iniziative dell’anno della cultura italiana negli Stati Uniti”. “L’arrivo di
prestigiosi operatori statunitensi nella nostra regione – dice Orietta Maria
Varnelli, Presidente della Consulta Agroalimentare di Confindustria Marche –
rappresenta una grande opportunità per le numerose aziende aderenti
all’articolato progetto promozionale rivolto agli Usa e, nel contempo, una
cruciale occasione di valorizzazione del territorio, che ben sintetizza la
finalità distintiva del progetto stesso: sostenere l’internazionalizzazione
dell’agroalimentare marchigiano, affermandone il ruolo di ambasciatore privilegiato
del brand Marche”.
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EXPO 2015. MARONI - PISAPIA: LEGGE SPECIALE E COMMISSARIO UNICO |
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Milano - Una legge speciale per Expo, "sulla falsariga dei
provvedimenti analoghi già adottati per il Giubileo e per le Olimpiadi di
Torino" e la nomina di una commissario unico che abbia la fiducia sia di
Regione Lombardia sia del Comune di Milano e "che possa dedicarsi a tempo
pieno alla manifestazione". Sono queste le richieste comuni che il
presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e il sindaco di Milano,
Giuliano Pisapia, presenteranno al Governo nazionale. E´ quanto hanno riferito
gli stessi Maroni e Pisapia al termine di un incontro a Palazzo Lombardia,
durante il quale si è discusso anche degli Accordi di Programma che coinvolgono
insieme Regione e Comune, di infrastrutture e di trasporto pubblico.
Maroni A Roma - "Sarò a Roma alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri - ha spiegato Maroni - per portare queste valutazioni all´attenzione
del Governo, insieme alla mozione approvata ieri all´unanimità dal Consiglio
regionale con cui si chiede al Governo di finanziare con 300 milioni di euro la
cassa integrazione in deroga per la Lombardia". "Se ci saranno la legge
speciale e il commissario unico - ha aggiunto Maroni - possiamo farcela
completando anche tutte le infrastrutture previste per Expo". Alla domanda
sul possibile venir meno di 10 milioni di euro di finanziamento, Maroni ha
risposto: "non credo che mancheranno questi fondi, anche perché la nostra
interpretazione è che non possano esserci tagli sulle manifestazioni, come
Expo, frutto di Accordi internazionali".
Patto Stabilità - Il sindaco Pisapia, dal canto suo, dopo aver
sottolineato la positività del confronto con il presidente Maroni - "è
stato un incontro importante per confermare la fiducia reciproca dal punto di
vista istituzionale personale" - ha ribadito che non appena ci sarà un
nuovo Governo, "andremo a chiedere la deroga al Patto di Stabilità perché
Expo è un evento di interesse nazionale".
Trasporto Integrato - Tra gli altri temi affrontati anche la questione
del trasporto pubblico locale, "anche in previsione della nascita della
città metropolitana" ha riferito Maroni. "Da questo punto di vista -
ha detto - è meglio parlare di trasporto pubblico integrato per il quel occorre
un progetto innovativo che sarà studiato da un apposito gruppo di lavoro".
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DE CECCO: INAUGURAZIONE NUOVE LINEE STABILIMENTO ORTONA |
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Ortona - Cresce lo stabilimento di Ortona del
pastificio De Cecco con l´inaugurazione di due nuove linee di produzione che
permetteranno di incrementare i volumi produttivi per un´azienda in grande
salute. All´avvio delle due nuove linee era presente il presidente della
Regione, Gianni Chiodi, e l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo,
invitati dal Gruppo De Cecco per "condividere un momento storico
dell´azienda". "L´avvio di due linee di produzione ? ha detto Chiodi
? è la migliore risposta alla crisi economica internazionale ma soprattutto è
il segnale di un Abruzzo che resiste. La De Cecco è un´eccellenza per l´Italia,
ma per noi abruzzesi rappresenta di più: un segno distintivo ed un esempio di
un territorio che riesce a produrre lavoro e ricchezza. L´investimento che
parte oggi ? ha aggiunto il presidente della Regione ? vuole consolidare da una
parte un´azienda già di per sé molto forte sul mercato e dall´altra
incrementare il grado di penetrazione in un settore, come quello dell´agroalimentare,
che dati alla mano sembra risentire meno della crisi economica
internazionale". Nella specifico l´investimento allo stabilimento di
Ortona, che conta 260 addetti, ammonta a 30 milioni di euro e consentirà di
aumentare la produttività mantenendo ferme le caratteristiche organoelettiche
proprie della tradizione aziendale. "Nell´investimento delle due linee’ ha
specificato il presidente Chiodi ‘ c´è anche un po´ di Regione Abruzzo che ha
contribuito con un Contratto di sviluppo al 7% dell´intero ammontare
dell´investimento. Un Contratto che è stato apprezzato anche a livello
ministeriale". I due nuovi impianti, uno per formati lunghi e uno per
formati corti, aumenteranno la capacità produttiva dello stabilimento di Ortona
di 2000 quintali portandola a 1,2 milioni di quintali l´anno. Nel corso
dell´inaugurazione, il presidente del Gruppo, Filippo De Cecco, ha fornito
alcuni dati economici dell´azienda: nel 2000 il fatturato del Gruppo era di 193
milioni di euro; nel 2012 lo stesso dato è salito a 393 milioni di euro con un
+5% rispetto al 2011. Il fatturato estero, arrivato a 200 milioni con il dato
del mercato russo non conteggiato nel fatturato 2012 del Gruppo , ha ormai
raggiunto quello nazionale di 230 milioni di euro. Nel 2012 il Gruppo De Cecco
ha prodotto 2 milioni di quintali di pasta, diventando così il 3 gruppo pastaio
nel mondo.
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PRESENTATO A VERONA IL PROGETTO “VIN’ALP”, PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO VITIVINICOLO DEI DUE VERSANTI DELLE ALPI OCCIDENTALI ED INSERIRLO NEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL’UNESCO |
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Anche nel
2013 la Camera di commercio
e la Provincia di Torino
hanno partecipato congiuntamente alla quarantasettesima edizione del Vinitaly di
Verona. Nel pomeriggio di ieri, martedì 9
aprile, si è tenuto un evento dedicato al tema “Montagne,
alte colline, uomini e vini in provincia di Torino: le alleanze fra territori
come chiave di successo”. In tale
contesto è stato presentato
il progetto
transfrontaliero “Vin’alp”, realizzato dalla Provincia di
Torino in partenariato con il Dipartimento francese
della Savoia. Ad illustrare l’iniziaitiva sono stati Marco
Balagna, Assessore Provinciale
all’Agricoltura, Montagna e
Turismo; Lionel
Mithieux, Vice-presidente del
Conseil Général de la Savoie; Elena Di
Bella, Dirigente Servizio Sviluppo Montano Rurale e Valorizzazione
delle produzioni tipiche della Provincia di Torino; Luca Rolle,
docente all’Università degli Studi di Torino; Francesco
Beccaria, ricercatore della Scuola teorico pratica Malva Arnaldi di
Bibiana; Olivier
Pasquet, geografo e storico francese. Alla presentazione è seguita
una degustazione dei vini Doc delle montagne torinesi Carema, Pinerolese
Ramìe e Valsusa.
“Il progetto
Vin’alp - ha spiegato l’Assessore Balagna
- è frutto di una riflessione sulla situazione attuale del mondo del
vino e sulle sue prospettive di evoluzione, in particolare per le zone alpine
transfrontaliere caratterizzate, in passato, da continuità economica e sociale.
Ricchi di una storia comune, i territori della provincia di Torino e della
Savoia vogliono consolidare la loro cooperazione in tema di economia rurale e,
in particolare, per la valorizzazione degli
spazi vitati”. Aderendo a “Vin’alp”, le comunità vitivinicole della
Savoia e del Torinese si impegnano per la riconquista
ampelografica degli antichi vitigni autoctoni e per l’avvio di un
percorso di conoscenza storica e
antropologica sull’evoluzione dei paesaggi vitati. Il partenariato
transfrontaliero supporterà la candidatura dei territori montani all’inserimento
della viticoltura nel Patrimonio Culturale
Immateriale dell’Unesco. Il progetto mira alla caratterizzazione dei
“terroirs”, alla conoscenza e
alla conservazione del
patrimonio genetico dei vitigni autoctoni. Il territorio montano e
pedemontano della provincia di Torino è storicamente ricco di una biodiversità
che ha resistito nei tradizionali vigneti
plurivarietali. In questi vigneti decine di varietà diverse
coesistono nello stesso appezzamento e persino nel medesimo filare, ben
adattandosi anche a severe condizioni pedoclimatiche. I vitigni minori sono
oggetto di una riscoperta, per le grandi potenzialità che possono esprimere: il
legame storico e culturale con il territorio, indispensabile per l’espressione
della “tipicità”
oggi molto ricercata, m anche le peculiarità
viticolo-enologiche, che consentono una nuova diversificazione
dell’offerta. Il percorso per la valorizzazione inizia con il recupero e la
conservazione dei vitigni rari in vigneti
collezione realizzati ad
hoc, passando poi allo studio ed alla caratterizzazione delle
performance agronomiche ed enologiche. Presso la Scuola
Malva Arnaldi di
Bibiana, centro di ricerca e sperimentazione agraria, sono presenti
un vigneto per la conservazione di 80 vitigni minori
autoctoni della fascia pedemontana piemontese e due vigneti
sperimentali per lo studio delle potenzialità viticolo-enologiche
degli stessi. Nell’ambito del progetto “Vin’alp”, la collezione del
germoplasma viticolo sarà arricchita con oltre 150 vitigni autoctoni dell’intero
arco alpino, assumendo una dimensione transfrontaliera ed europea.
Queste collezioni, oltre a rispondere alla priorità della conservazione del
germoplasma, diventano importanti strumenti di divulgazione della ricchezza di
biodiversità viticola e testimonianza viva e reale di questo prezioso
patrimonio. La valorizzazione delle varietà locali non può però prescindere
dalla conoscenza della loro potenzialità
enologica, dalla caratterizzazione delle
produzioni enologiche ottenute e dalla ricerca delle più
appropriate tecniche di appassimento e di vinificazione delle uve. La
produzione di “vini
speciali”, quali passiti, ice wines, sforzati e alcolizzati
(fortificati), può risultare un valore aggiunto per l’identificazione di un
territorio e dei suoi vini. Le diverse modalità di appassimento delle uve nonché
le diverse condizioni operative per il controllo del processo, quali la
temperatura, l’umidità relativa e la velocità dell’aria, possono influenzare
sensibilmente le popolazioni microbiche, la composizione polifenolica e
terpenoidica e la qualità finale delle produzioni enologiche ottenibili. Il
progetto intende approfondire le conoscenze sulle attitudini enologiche a
produrre vini speciali di diversi vitigni autoctoni presenti
nell’areale produttivo montano torinese, quali Avanà, Chatus, Nebbiolo e Malvasia
moscata.
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CAMPANIA: CONVOCA IL TAVOLO OPERATIVO DELLE GELATERIE ARTIGIANALI: "REALTÀ DI ECCELLENZA, NECESSARIO FARE SISTEMA" |
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Si è svolto il 10 aprile, nella Sala Giunta di Palazzo Santa Lucia, il
primo tavolo operativo sulle gelaterie artigianali, promosso dal consigliere
del presidente Caldoro alle Attività produttive e allo Sviluppo economico
Fulvio Martusciello.
Attraverso l´istituzione del tavolo tecnico, la Regione punta a
promuovere, valorizzare e sostenere il comparto, venendo incontro alle
richieste e alle necessità evidenziate dalle aziende. In Campania esistono
3.448 gelaterie artigianali (+ 9,1% nel 2011 rispetto all´anno precedente), che
impiegano 6.168 addetti (in media 1,8 per impresa). A livello nazionale, il
maggior numero di gelaterie è presente nel Mezzogiorno (12.072, pari al 31,9%
del totale).
Al tavolo hanno preso parte i rappresentanti di Bar Massimo Gelateria,
Buonocore, Gelatosità Srl, Gabriele Vico Equense, Centrale del Latte di
Salerno, Gelatiere, Nappi Srl, Mago del Gelo, Del Gallo. Erano presenti altresì
i delegati di Unioncamere Campania, Camera di Commercio di Napoli, Confapi,
Claai Campania.
"Quando si parla di gelaterie artigianali campane, ci riferiamo ad
un settore di eccellenza. Immaginiamo azioni mirate per promuovere il comparto
con gli strumenti più utili - spiega Martusciello - a partire da un press tour
per mostrare il valore creato da queste realtà.
Dobbiamo combattere la parcellizzazione che danneggia il settore,
fortemente votato all´artigianalità e caratterizzato da straordinari livelli
qualitativi.
Nella Finanziaria regionale - aggiunge Martusciello - abbiamo appostato
500mila euro per la creazione dei distretti merceologici che dovranno proprio
supportare i settori che hanno più bisogno di operare in una logica di
integrazione. Inoltre, abbiamo programmato 20 milioni di euro per le azioni di
internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Abbiamo, inoltre,
previsto per il 2013 risorse pari a 1,5 milioni di euro a sostegno di attività
di promozione. La Regione Campania vuole fare da facilitatore su questi temi:
con l´incontro di oggi iniziamo un percorso che porti le imprese a fare
sistema, anche attraverso l´adozione di strumenti specifici, come ad esempio il
contratto di rete."
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DELVERDE AL FUORI SALONE:
3 GIORNI NELLA SETTIMANA DEL DESIGN MILANESE
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Per la prima volta il pastificio Delverde di Fara San Martino, sarà presente al Fuori Salone di Milano, un appuntamento imperdibile della settimana del design che richiama un enorme numero di addetti ai lavori ma anche di curiosi da tutto il mondo e rappresenta l’evento clou per il capoluogo lombardo, con numeri ancora più significativi di quelli della settimana della moda. L’appuntamento è in Via Bergognone, da venerdì a domenica, dove, nei pressi del Foodbus Delverde (un moderno ristorante itinerante dotato di cucina professionale) si svolgeranno numerose e interessanti attività coordinate dai ragazzi del Delverde Chef Team. Da non perdere i mini - corsi di Pasta Sommelier, che saranno guidati dall’esperto Daniel Nicoletti, delle vere e proprie lezioni di degustazione di pasta “al naturale” e quindi priva di qualunque condimento, al fine di apprezzare al massimo le caratteristiche organolettiche del prodotto. I palati più fini apprezzeranno senz’altro le ricette dello chef Flavio, sul tema della “creatività” e più nello specifico anche della “creatività regionale”, che affiancheranno alla spiegazione del piatto anche un piccolo assaggio. Inoltre, con l’iniziativa la Pasta diventa poesia, si raccoglieranno e condivideranno sulla pagina Facebook i pensieri più belli legati alla pasta. A questi specifici appuntamenti, per motivi organizzativi, potrà accedere solo un numero chiuso di persone, con possibilità di iscrizione tramite la pagina facebook Delverde. Saranno invece aperti a tutti l’Aperipasta di venerdì alle 18, la Pasta di mezzanotte, una tradizionale spaghettata per tutti, prevista venerdì notte alle 24 e le degustazioni serali Pasta Night, in programma sabato e domenica sera. Questo l’elenco degli appuntamenti che richiedono prenotazione tramite la pagina facebook Delverde: Venerdì ore 19 pasta sommelier Venerdì ore 22 pasta sommelier Sabato ore 15 Pasta sommelier Sabato ore 16 lezione di ricette di creatività regionale con chef Flavio Sabato ore 19 La pasta diventa poesia con chef Flavio Domenica ore 12 La creatività regionale con chef Flavio Domenica ore 15 pasta Sommelier Domenica ore 16 lezione di ricette creative con chef Flavio |
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ZUCCHERO DI CANNA TROPICANA:
DALL´ISOLA DI MAURITIUS DORATI CRISTALLI DI DOLCEZZA
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L´isola di Mauritius, oltre che per le spiagge bianche, la popolazione solare, il mare cristallino, viene ricordata anche per le estese piantagioni di canna da zucchero. Un patrimonio inesauribile di dolcezza che ha reso la fertile e soleggiata isola nell´Oceano Indiano uno dei principali esportatori di zucchero al mondo. La qualita coltivata sull´isola e la varieta Demerara, pregiata e richiesta per il suo aroma intenso e il particolare colore dorato che oggi ritroviamo nelle invitanti confezioni a marchio Tropicana, riconoscibili per le allegre immagini di contadini locali impegnati a raccogliere lungo la riva del mare le lunghe canne da zucchero. Lo zucchero di canna Demerara Tropicana, rispetto a quello tradizionale, si caratterizza per alcune differenze sostanziali che lo hanno reso nel tempo un prodotto sempre piu richiesto e il cui consumo, oggi, e altissimo. La particolarita, infatti, di non essere raffinato fa di Tropicana un prodotto assolutamente salutare poiche, non sottoposto a particolari trattamenti, riesce a conservare tutte le proprieta benefiche della materia prima, a partire dal suo colore che risulta essere una bellissima tonalita dorata. Lo zucchero di canna Tropicana si caratterizza inoltre per i cristalli grandi e regolari e per l´aroma particolarmente intenso che lo rende ideale per dolcificare te e caffe e per donare ancora piu gusto alle tisane o ai cocktail. E anche nelle diete ipocaloriche possiamo rivolgerci con fiducia allo zucchero Tropicana grazie al suo potere dolcificante in grado di trasformare qualsiasi bevanda in un caldo sapore tropicale. Tre sono i formati in cui Tropicana e disponibile sul mercato italiano: in sacchetto da 500 gr. O da 1 kg. E nella pratica scatola da 500 gr. In cubetti. Proprio i cubetti di zucchero Tropicana rappresentano il meglio della produzione locale in quanto vengono ancora oggi tagliati irregolarmente seguendo un´antica tradizione dell´isola mauriziana. Lo zucchero di canna Tropicana e distribuito da Eurofood, il marchio leader che importa e distribuisce solo le piu pregiate specialita alimentari da tutto il mondo. „X Tropicana Demerara sacchetto 500 gr £á 2,14 „X Tropicana Demerara saccetto 1 Kg £á 4,05 „X Tropicana Demerara cubetti scatola 500 gr £á 3,63 |
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