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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Gennaio 2014
LE PIANTE IMPARANO E MEMORIZZANO LE INFORMAZIONI PER LA PRIMA VOLTA LA DIMOSTRAZIONE AL LABORATORIO INTERNAZIONALE DI NEUROBIOLOGIA VEGETALE DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE  
 
Le piante sono in grado di apprendere e di conservare memoria delle informazioni. Lo dimostra per la prima volta un esperimento realizzato al Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale - Linv dell’Università di Firenze e descritto in un articolo pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica “Oecologia” (“Experience teaches plants to learn faster and forget slower in environments where it matters”, Doi 10.1007/s00442-013-2873-7). Stefano Mancuso, responsabile del Linv, assieme ai ricercatori dell’University of Western Australia Monica Gagliano, Michael Renton e Martial Depczynski, ha sottoposto a stimoli di varia natura alcune piante di ´Mimosa pudica´, un arbusto che chiude le sue foglioline non appena viene disturbato, dimostrando l’abilità di distinguere tra i diversi stimoli e di memorizzare le informazioni per lunghi periodi di tempo. “La ´Mimosa pudica´ è una piccola pianta di origine tropicale, ormai abbastanza comune anche alle nostre latitudini, che è stata a lungo studiata per la sua reazione a stimoli che la disturbano - racconta Stefano Mancuso, associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree del Dipartimento di Scienze delle produzioni agroalimentari e dell´ambiente dell´Ateneo fiorentino - La sua reazione immediata e visibile ci ha permesso di studiare le risposte a vari tipi di sollecitazioni, sia pericolose, come il contatto con un insetto, che inoffensive.” “Abbiamo addestrato le piante a ignorare uno stimolo non pericoloso, la caduta del vaso in cui sono coltivate da un’altezza di 15 centimetri, ripetendo l’esperienza - spiega il ricercatore – Dopo alcune ripetizioni le piante di mimosa non hanno più chiuso le foglie, risparmiando tra l’altro energia - aggiunge il ricercatore - Allevando le piante in due gruppi separati, con disponibilità di luce diverse, è stato possibile dimostrare infatti che quelle coltivate a livelli luminosi inferiori, e quindi con meno energia, apprendono più in fretta di quelle che ne hanno di più - spiega ancora Mancuso - Come se non volessero sprecare risorse. Le piante - precisa il ricercatore - hanno mantenuto memoria delle esperienze per oltre 40 giorni”. “Dobbiamo ancora capire come e dove i vegetali conservino queste informazioni e come facciano a richiamarle quando è necessario - riflette Mancuso - Per farlo applicheremo ad altri tipi di piante, in particolare quelle carnivore, le tecniche utilizzate per studiare il comportamento degli animali.”  
   
   
´WORLD EXPO TOUR´: MARONI PARTE DA BARCELLONA  
 
Rafforzare il rapporto fra Lombardia e Catalogna e condividere il percorso di avvicinamento all´Expo di Milano 2015. Sono questi gli obiettivi della missione istituzionale del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a Barcellona. Giovedì 16, e venerdì 17 gennaio la capitale catalana ospiterà infatti la prima tappa del ´World Expo Tour´, il programma di iniziative, eventi e incontri finalizzato a promuovere l´Esposizione universale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, dal tema ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´. Promozione Di Expo 2015 - Regione Lombardia e Camera di Commercio italiana a Barcellona presenteranno questo grande evento alle Istituzioni locali, alle imprese e alla comunità al Museu Nacional d´Art de Catalunya, domani alle ore 18. L´incontro è aperto alla stampa e comincerà con il saluto del console generale d´Italia a Barcellona Stefano Nicoletti. Sono previsti gli interventi del presidente Maroni, del presidente della Camera di Commercio italiana a Barcellona Emanuela Carmenati, del presidente della Camera di Commercio di Barcellona Miquel Valls i Maseda, del segretario per l´Impresa e la Competitività del Governo della Catalogna Pere Torres i Grau e di Roberto Arditti, direttore Affari Istituzionali di Expo 2015. Seguirà il ´Momento italiano´, dedicato alla business community. La Dichiarazione Di Milano - Con la Catalogna è in programma un tavolo di lavoro sui contenuti di Expo 2015. Venerdì mattina alle 10.30, nella sede dell´Assessorato all´Agricoltura, Allevamento, Pesca, Alimentazione, Ambiente della Generalitat de Catalunya, Regione Lombardia, con la partecipazione di Coldiretti Lombardia, presenterà e discuterà con gli interlocutori catalani lo schema di documento sulla lotta alla contraffazione alimentare, che sarà proposto ai Paesi e alle Regioni durante l´Esposizione universale. Quattro Motori D´europa - La Lombardia ha con la Catalogna un partenariato di lunga data, sviluppato in particolare all´interno dell´associazione ´Quattro Motori per l´Europa´, che comprende anche Rhone Alpes e Baden Wurttemberg, di cui il governatore lombardo ha assunto la Presidenza. In questo contesto si colloca l´incontro del presidente Maroni con il presidente della Catalogna Artur Mas, in programma venerdì al Palau della Generalitat, che concluderà la visita istituzionale del presidente della Lombardia a Barcellona. Delegazione - Il presidente Maroni sarà accompagnato a Barcellona da una delegazione regionale composta da: Gianni Fava, assessore all´Agricoltura; Fabrizio Sala, sottosegretario a Expo 2015 e all´Internazionalizzazione delle imprese; Dario Galli, delegato allo Sviluppo di progetti speciali a livello macroregionale. Parteciperanno inoltre la Camera di Commercio di Varese, con il presidente Renato Scapolan, e Coldiretti Lombardia, con il presidente Ettore Prandini. Incontro Con Presidente Mas A Milano - "Domani sarò a Barcellona per la prima tappa internazionale del ´World Expo Tour´ e, insieme a me, ci sarà una delegazione di nostri imprenditori. A Barcellona incontrerò il presidente catalano Artur Mas, nella mia qualità di presidente dei ´Quattro motori per l´Europa´: sarà un´occasione per parlare dei rapporti tra la Lombardia e la Catalogna e delle imprese lombarde e inviteremo il presidente Mas all´incontro che faremo a giugno qui a Milano con i presidenti delle altre Regioni dei ´Quattro motori per l´Europa´". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a Palazzo Lombardia, conversando con i giornalisti al termine della cerimonia per la firma del Protocollo quadro di intesa tra Regione Lombardia e Guardia di Finanza. "Quella di domani e venerdì è la prima tappa internazionale del ´World Expo Tour´ e sono contento che sarà proprio in Catalogna". "Si tratta - ha proseguito Maroni - di una prima visita particolarmente importante, anche alla luce del fatto che la Catalogna si appresta a una prova delicata sul piano istituzionale interno, a cui guardiamo con grande attenzione, ovvero il referendum che i Catalani faranno a novembre".  
   
   
NUOVA PAC, LOMBARDIA: OLTRE UN MILIARDO DI EURO  
 
Milano - Regioni e Ministero delle Politiche agricole hanno trovato l´intesa sull´applicazione della nuova Pac e la ripartizione territoriale delle risorse. Alla Regione Lombardia andranno, per il periodo 2014-2020, oltre 1,1 miliardi di euro, più di 131 milioni di euro rispetto ai sette anni precedenti. "Sono abbastanza soddisfatto per la ripartizione delle risorse, nettamente migliorata rispetto ad una ipotesi iniziale che avrebbe penalizzato eccessivamente la Lombardia, prima regione agricola italiana - commenta l´assessore all´Agricoltura, Gianni Fava -. Avremmo potuto senza dubbio chiedere di più per le imprese agricole lombarde e sono convinto che una visione più lungimirante del comparto avrebbe assegnato alla Lombardia maggiori risorse. Alla fine, però, era importante chiudere in tempi rapidi, in modo da garantire agli agricoltori tempi celeri per la stesura del nuovo Programma di sviluppo rurale". 500 Milioni Dall´europa - Complessivamente, alla Lombardia andranno per i prossimi sette anni 500 milioni dai fondi europei, 461 da risorse statali, mentre 197 saranno stanziati a bilancio regionale. Quattro saranno i Piani nazionali di Sviluppo rurale, costituiti dai seguenti segmenti: assicurazioni, irrigazione, rete rurale e zootecni. "In particolare - precisa Fava - il Ministero delle Politiche agricole ha accolto la richiesta delle Regioni relativo al fatto che il piano dedicato alla zootecnia vada a finanziare anche il sistema delle associazioni allevatori". Risultato Positivo Per Nostri Agricoltori - "Ringrazio i colleghi assessori - prosegue Fava - che hanno approvato all´unanimità la proposta della Lombardia di escludere dal calcolo delle spese che concorrono al patto di stabilità interno, la quota di cofinanziamento regionale per lo sviluppo rurale". Relativamente ai pagamenti diretti agli agricoltori, previsti dal Primo pilastro della Pac, la Conferenza Stato-regioni ha deliberato di assumere come ambito per la convergenza interna quello nazionale, in modo di assicurare maggiore uniformità. Eventuali riduzioni a carico di determinati comparti produttivi saranno compensati attraverso i pagamenti accoppiati, fermo restando che le variazioni dovranno restare entro un range predeterminato. "Alla Lombardia si chiedono sacrifici superiori ad altre Regioni - osserva l´assessore Fava - ma non possiamo non riconoscere che in uno scenario così complesso come quello attuale, l´accordo chiuso oggi a Roma possa essere definito un risultato positivo per gli agricoltori lombardi". Le Risorse 2014-2020 Per La Lombardia - Spesa pubblica totale:1.157.565.000 euro (di cui 500 milioni dai fondi europei, 461 da risorse statali, 197 dal bilancio regionale). Incremento spesa pubblica su periodo 2007-2013:+131.537.696 euro.  
   
   
NUOVA PAC, RAGGIUNTO L´ACCORDO TRA REGIONI E MINISTERO DELL´AGRICOLTURA SUL RIPARTO DEI FONDI EUROPEI. ACCOLTA LA RICHIESTA DELL´EMILIA-ROMAGNA DI UN RIEQUILIBRIO. LE REGIONI CHIEDONO CHE LA QUOTA DI COFINANZIAMENTO REGIONALE AI PROGRAMMI DI SVILUPPO RURALE VENGA ESCLUSA DAL PATTO DI STABILITÀ INTERNO  
 
 Bologna - “La nostra richiesta di un riequilibrio nella distribuzione tra le Regioni dei fondi europei del nuovo Sviluppo rurale è stata accolta. Con la nuova programmazione 2014-2020 l’Emilia-romagna avrà a disposizione 1 miliardo 190 milioni di euro, 140 milioni in più rispetto al precedente settennato. Di queste risorse, 513 milioni sono costituite da fondi europei, 474 da risorse statali, mentre 203 a carico del bilancio regionale”. Così l’assessore regionale all’agricoltura emiliano-romagnolo Tiberio Rabboni commenta l’esito dell’incontro, oggi a Roma, tra Regioni e Ministero dell’agricoltura sull’ applicazione della nuova Pac. Saranno quattro i Piani nazionali di sviluppo rurale (assicurazioni, irrigazione, rete rurale e zootecnia) ed è stata accolta la richiesta delle Regioni che quello per la zootecnia finanzi anche l’attività territoriale delle Associazioni allevatori. Per quanto riguarda il primo pilastro della Pac, vale a dire i Pagamenti diretti, si è convenuto di assumere come ambito per la convergenza interna quello nazionale, così da favorire una maggiore uniformità. Tuttavia – ha sottolineato Rabboni – “si è anche deciso di compensare le eventuali riduzioni a carico di determinati comparti attraverso i pagamenti accoppiati, stabilendo comunque che le variazioni entro ciascuna regione dovranno rimanere entro un range predeterminato”. “Le Regioni – conclude Rabboni – hanno chiesto al Governo e all’Europa di escludere dal calcolo delle spese che concorrono al Patto di stabilità interno, la quota di cofinanziamento regionale per lo sviluppo rurale".  
   
   
PUGLIA, SECONDO PILASTRO DELLA PAC ARRIVA PER LO SVILUPPO RURALE  
 
Raggiunto l’accodo tra le Regioni per la ripartizione delle risorse comunitarie del Feasr e del cofinanziamento nazionale. Il comune senso di responsabilità e la ferma intenzione di lavorare tutti insieme per il bene dell’agricoltura italiana – dice Fabrizio Nardoni, assessore della Puglia e coordinatore di tutti gli assessori regionali italiani - ha consentito alle Regioni di raggiungere un accordo unitario sul secondo pilastro della Pac per avviare le nuove politiche di sviluppo del sistema agroalimentare italiano. Sono state definite le risorse delle quali le singole regioni potranno disporre per i prossimi sette anni, da attivare con i programmi di sviluppo rurale. Spetta ora alla Conferenza delle regioni approvare l’accordo raggiunto. Complessivamente i nuovi programmi di sviluppo rurale svilupperanno una spesa pubblica di 19 milioni di euro. L’accordo prevede un cofinanziamento Feasr pari al 43,12% per le Regioni competitività, 48,00% per le Regioni transizione e, 60,50% per le Regioni convergenza. Rispetto alla programmazione 2007/2013 l’attuale accordo consente di sviluppare una spesa pubblica totale superiore di un miliardo di euro. È stato poi previsto un programma nazionale con quattro linee di intervento che consentiranno complessivamente di attivare ulteriori 2,243 milioni di euro per: la gestione del rischio, la biodiversità animale, la rete rurale ed un piano irriguo che per le Regioni del centro nord attinge alle risorse dello sviluppo rurale mentre per le regioni del sud dai fondi per lo sviluppo e coesione. Anche se ciascuna Regione, con motivazioni diverse legate ai territori, ha dovuto rinunciare a vedere raggiunti migliori risultati, credo che l’accordo rappresenti la migliore sintesi possibile – afferma l’Assessore Nardoni - e contribuisca a rafforzare il ruolo del sistema delle Regioni italiane. Si avvia ora il lavoro per la definizione delle scelte che riguardano il primo pilastro per il quale sono state poste le basi della discussione e del confronto con Mipaff e Associazioni Agricole.  
   
   
BOLZANO: RIPARTIZIONE FONDI UE ALL´AGRICOLTURA: PRIMO RISULTATO A ROMA  
 
 Bolzano - Un primo risultato nella suddivisione dei fondi Ue all´agricoltura fino al 2020 è stato raggiunto il 15 gennaio a Roma: "Abbiamo approvato un nuovo modello di ripartizione per lo sviluppoo rurale che assicura all´Alto Adige un maggiore finanziamento di 36 milioni di euro", sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher, che ha guidato la trattativa nella capitale. Importanti passi avanti sono stati compiuti oggi a Roma dal presidente della Provincia nella seduta della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, dopo settimane di trattative sulla suddivisione dei fondi Ue all´agricoltura sino al 2020. Il primo risultato positivo riguarda il riparto dei finanziamenti del cosiddetto secondo pilastro della politica agraria comunitaria, quello relativo allo sviluppo dello spazio rurale. "Il Ministero ha presentato una proposta che prevede un nuovo modello di ripartizione dei fondi che tutte le Regioni oggi hanno approvato", sottolinea da Roma Arno Kompatscher. Una buona notizia per l´Alto Adige, "perché significa poter contare su un finanziamento maggiorato di altri 36 milioni di euro per i prossimi 7 anni", conferma Kompatscher. Si continua invece a trattare sul riparto dei finanziamenti comunitari per il primo pilastro, che comprende i pagamenti diretti agli agricoltori. Ma anche in questo ambito si registra un successo parziale: tutte le Regioni montane hanno sostenuto la proposta avanzata dal presidente Kompatscher di introdurre una compensazione per il settore latte nelle aree di montagna attraverso i cosiddetti premi accoppiati, vale a dire i pagamenti diretti per la produzione di beni alimentari. Anche un modo per allentare la pressione sugli allevatori dopo l´abolizione del regolamento sulle quote latte. Buone prospettive si delineano infine anche in materia di convergenza, in particolare sull´equiparazione dei contributi per ettaro richiesta dalle Regioni attualmente penalizzate, tra cui l´Alto Adige. "In futuro saranno considerate nel calcolo non solo le superfici già soggette a premi, ma tutte quelle effettivamente coltivate, il che si tradurrebbe in un grande vantaggio per l´Alto Adige", spiega il presidente Kompatscher. L´impostazione di questa proposta è fondamentalmente condivisa anche dal Ministero competente.  
   
   
AGRICOLTURA IN TOSCANA, 961 MILIONI PER NUOVO PIANO SVILUPPO RURALE. ROSSI: "90 MILIONI IN PIÙ PER LE IMPRESE"  
 
Firenze - 961 milioni di euro, 90 in più rispetto alla somma complessiva della passata programmazione che era pari a 870 milioni di euro. Questo il risultato per la Toscana del riparto, approvato ieri a Roma, per la nuova Pac, la politica agricola comunitaria. L´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, all´uscita della riunione che si è svolta oggi nella capitale esprime tutta la sua soddisfazione. "Per la Toscana, per il nuovo Programma di sviluppo rurale, avremo a disposizione il 10 per cento in più rispetto alla precedente programmazione. E´ stato premiato lo sforzo che abbiamo fatto come Regioni per avere risorse ulteriori che andranno a vantaggio delle imprese." Ma c´è un´ulteriore buona notizia. "Ci sono altri 2,2 miliardi per le imprese, dei quali 1,6 miliardi per i piani di gestione del rischio e il resto, fino al totale di 2,2 miliardi per la biodiversità animale. Nelle prossime settimane ci riuniremo per la definizione dei piani nazionali e ci impegneremo – conclude Salvadori – perchè una quota importante di queste risorse possa andare a vantaggio delle imprese toscane." "Un´ottima notizia – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – per l´agricoltura toscana, che premia l´impegno della Regione e che garantisce nuova linfa alla volontà di investire dimostrata dai nostri imprenditori".  
   
   
AGRICOLTURA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN SARDEGNA PER AUMENTARE LA COMPETIVITÀ IN UN MERCATO DINAMICO  
 
Oltre tre milioni di euro le risorse stanziate per il secondo bando della misura 124 del Psr 2007/2013 "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare, forestale", incrementabili dalle economie che si dovessero rendere disponibili dal primo bando del 2012, saranno a disposizione delle aziende agricole o forestali e delle Piccole e Medie imprese (Pmi) di produzione, commercializzazione o trasformazione di prodotti agricoli e forestali, che intendano puntare su progetti di innovazione tecnologica. Gli obbiettivi - Con la misura 124 del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 la Regione intende incentivare la cooperazione tra imprese del settore agricolo, alimentare e forestale per la realizzazione di progetti ad alto livello di innovazione. La spinta verso la modernizzazione mira ad incrementare l’indice sintetico dell’attività innovativa che in Sardegna, come nel resto d’Italia, è inferiore alla media Ue nonostante lo sviluppo di un sistema di infrastrutture avanzate e servizi per l’innovazione e lo sviluppo della ricerca, con aree di specializzazione nelle biotecnologie e in particolare nei settori delle produzioni agro-industriali, dell’ambiente e della biodiversità. L´assessore - "La Sardegna - osserva l’assessore dell’agricoltura Oscar Cherchi - deve colmare il ritardo che la separa dall’Europa in termini di innovazione tecnologica per aumentare la propria competitività in un mercato sempre più dinamico. Con la misura 124 andiamo proprio in questa direzione, incoraggiando allo stesso tempo la diversificazione produttiva e la cooperazione tra produttori primari e imprese di trasformazione". L´aiuto - Le imprese in possesso dei requisiti necessari per l´accesso all´aiuto dovranno avvalersi necessariamente del supporto tecnico- scientifico di organismi pubblici o privati operanti nel campo della ricerca e sperimentazione pre-competitiva. Attraverso il bando potranno ottenere un importo massimo di spesa di 400 mila euro per progetto di cooperazione. Per quelli in "de minimis" l’importo massimo è invece di 200 mila euro. In entrambi i casi gli importi potranno coprire il 100% della spesa ammissibile per lo sviluppo sperimentale di nuovi prodotti, processi e tecnologie, compresi gli studi di fattibilità tecnica preliminari alle attività di sviluppo sperimentale. Incontri informativi - Per facilitare la diffusione e l’approfondimento delle informazioni e delle modalità di accesso alla misura, l’Assessorato dell’Agricoltura ha organizzato, in collaborazione con l’Agenzia Argea Sardegna, due giornate informative rivolte alle imprese e agli enti di ricerca interessati, che si svolgeranno la mattina di giovedì 23 gennaio 2014 a Pardu Nou, frazione di Siamaggiore (Or) presso la sala del Sut (Sportello Unico Territoriale) dell’Agenzia Laore, Area del Sinis, Via Santa Maria 6, e il giorno successivo, venerdì 24 gennaio a Cagliari, nella Sala Anfiteatro della Regione Sardegna, Via Roma 253, dalle 9,30 alle 13,00. Termini di presentazione - La presentazione delle domande di aiuto potrà cominciare il 28 gennaio per concludersi l´11 marzo 2014.  
   
   
REGIONI, AGRICOLTURA, PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014-2020 OLTRE 313 MILIONI ALLA LIGURIA, 21 MILIONI IN PIÙ RISPETTO PROGRAMMA 2007-2013  
 
Genova. È di oltre 313 milioni di euro, per la Regione Liguria, il riparto finanziario dei Psr- Programma di sviluppo rurale 2014-2020 , approvato mercoledì 15 gennaio in mattinata a Roma dalla Commissione politiche agricole composta dagli assessori di tutte le regioni italiane. La Regione Liguria, che nel dicembre scorso, aveva presentato alcune osservazioni, ha ottenuto, in pratica 21 milioni in più rispetto alla precedente programmazione 2007-2013. "Un incremento molto significativo, importante, per le imprese agricole liguri e per lo sviluppo del territorio rurale della Liguria nei prossimi sette anni", commenta l´assessore regionale all´ Agricoltura Giovanni Barbagallo. Del 313, 7 milioni del Psr ligure, la quota Ue è di 134, 8 milioni, quella statale di 122, 2 milioni e la quota regionale di 53, 6 milioni. La proposta di riparto condivisa sarà ratificata domani dalla Conferenza Stato- Regioni.  
   
   
CONOSCERE L´OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA TOSCANO  
 
 La Camera di Commercio di Firenze da sempre tutela l´olio d´oliva toscano con una serie di attività che accompagnano non solo i produttori, ma anche tutti coloro che vogliono conoscere meglio, e saper riconoscere, le proprietà dell´olio. Per le aziende la Camera di Commercio offre una serie di strumenti, come quello per effettuare la stima del giusto grado di maturazione delle olive attraverso un metodo, alternativo a quello visivo dell´invaiatura, che impiega il monitoraggio climatico. Altri servizi offerti dalla Camera di Commercio sono l´analisi chimico fisica in laboratorio e l´analisi organolettica, che permettono di conoscere in dettaglio pregi e difetti e, dunque, il livello qualitativo che verrà poi riportato in etichetta con le diciture indicate dalle normative europee. Conosci davvero l´olio extravergine toscano? Guarda il video sul canale Youtube della Cdc.  
   
   
SUINI, LOMBARDIA: NODI IRRISOLTI, PRESTO SUMMIT REGIONI  
 
"Sulla crisi della suinicoltura ho appena ricevuto importanti rassicurazioni dal Ministero delle Politiche agricole circa la convocazione, a breve, delle Regioni agricole del Nord, che costituiscono, con oltre l´80 per cento dei maiali allevati, il serbatoio della salumeria Dop". È soddisfatto l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava per le risposte arrivate finalmente da Roma. "Al di là del lieve recupero dei prezzi delle ultime settimane - prosegue - vi sono ancora molti nodi irrisolti, che coinvolgono una precisa area geografica territoriale". Riattivata Borsa Merci Di Mantova - L´assessore commenta positivamente anche il ritrovato ruolo di leadership della Borsa merci di Mantova che ripristinerà la commissione per la quotazione dei suini grassi da macello. "Ci sono le condizioni per far ripartire le quotazioni di un comparto che vale 20 miliardi di euro, dopo lo stallo della Commissione unica nazionale, in cui il prezzo veniva stabilito dalla sola parte degli allevatori - fa sapere Fava -. La piazza di Mantova, d´altronde, con oltre 1,1 milioni di suini allevati, è la sede naturale per rilevare il prezzo del mercato, dopo l´esito fallimentare della Cun".  
   
   
PUBBLICATA LA GRADUATORIA DEFINITIVA DELLA MISURA 221 - HEALTH CHECK - DEL PSR CALABRIA 2007/2013  
 
Catanzao - L´assessore regionale all´Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra ha reso noto che sul sito www.Calabriapsr.it  è stata pubblicata la graduatoria definitiva delle istanze presentate a valere sulla Misura 221 "Primo imboschimento di superfici agricole" - bando Health Check - del Psr Calabria 2007/2013, Asse 2 "Miglioramento dell´ambiente e dello spazio rurale". L´assessore ha precisato inoltre che dall´istruttoria tecnica sono risultati ammissibili centoundici progetti, per una spesa complessiva di 4.161.561,73 euro. I beneficiari avranno quindi la possibilità di imboschire terreni agricoli, cioè terreni già destinati a colture agrarie, mediante la realizzazione di impianti di arboricoltura da legno con latifoglie e/o conifere, destinati alla produzione di materiale legnoso. Il sostegno comprende i costi di impianto, ossia il costo delle piante e della loro messa a dimora, nonché i costi direttamente connessi all’operazione, un premio annuale per ettaro imboschito, a copertura dei costi di manutenzione per un periodo di 5 anni ed un premio annuale per ettaro, inteso a compensare le perdite di reddito provocate dall’imboschimento per un periodo di 15 anni, a favore degli agricoltori o delle relative associazioni che hanno coltivato la terra prima dell’imboschimento. Soddisfatto l’Assessore Trematerra. “Si tratta di investimenti molto importanti – ha affermato – perché questa misura è legata alla salvaguardia ambientale e climatica, aspetto che ci sta molto a cuore. In particolare – ha spiegato ancora Trematerra - l’estensione di popolamenti forestali alle superfici agricole marginali contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico ed alla preservazione del paesaggio e delle biodiversità, alla prevenzione degli incendi e delle calamità naturali, alla protezione del suolo dall’erosione ed al contrasto degli effetti nocivi dell’attività agricola sull’ambiente. Altro scopo del nostro supporto – ha concluso - è naturalmente la valorizzazione dal punto di vista produttivo delle aree interessate”.  
   
   
AGRICOLTURA FVG: 29 MILIONI IN PIÙ PER NUOVO PIANO SVILUPPO  
 
Trieste - Verranno utilizzati per le previste misure del Piano di sviluppo rurale i quasi 29 milioni di euro in più che il Friuli Venezia Giulia ha ottenuto dal riparto delle risorse messe a disposizione dalla Programmazione europea 2014-2020 per l´attuazione della nuova Pac (Politica agricola comunitaria). Lo comunica l´assessore regionale alle Risorse agricole, Sergio Bolzonello, il quale ha partecipato oggi a Roma all´incontro che ha sancito il riparto fatto dalla Commissione per le Politiche agricole delle Regioni, in base ai criteri definiti nel corso di un confronto iniziato lo scorso ottobre. Bolzonello ha sottolineato l´importanza dell´accordo finalmente raggiunto a livello nazionale ed espresso la sua "grande soddisfazione" per il risultato ottenuto dal Friuli Venezia Giulia, che porta da 267 a 296 milioni le risorse cofinanziate dall´Ue e destinate all´attuazione del suo programma di sviluppo rurale e sarà così in grado di supportare i progetti delle sue imprese con ancora maggior efficacia.  
   
   
APICOLTURA: SU BUR ABRUZZO PUBBLICATO PROGRAMMA ANNUALE  
 
Pescara - "E´ stato pubblicato questa mattina sul Bura Speciale n. 4 il Programma annuale per l´apicoltura abruzzese con un intervento che prevede il contributo regionale di 200 mila euro, per un totale di spesa che supera i 320 mila euro". Lo rende noto l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo che spiega come "questi fondi siano relativi a disposizioni speciali per l´apicoltura nell´ambito dell´Organizzazione Comune del Mercato". Il programma per il 2014 attua le azioni della prima annualità del sottoprogramma Regione Abruzzo 2014/2016 per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell´apicoltura, in armonia con quanto previsto dai programmi comunitari. Vengono così stabilite le regole generali di applicazione delle azioni dirette, richiamati i criteri di valutazione delle domande di aiuto e definite le procedure amministrative di attuazione delle diverse azioni previste per la campagna 2013/2014. "Sulla base delle esperienze maturate negli anni scorsi ed alla luce delle recenti normative europee e nazionali ? sottolinea Febbo - l´obiettivo strategico del Programma è sviluppare e migliorare il comparto dell´apicoltura su tutto il territorio regionale nel rispetto dei principi di salvaguardia dell´ambiente e di tutela della salute del consumatore. Le azioni ammissibili al co-finanziamento riguardano l´assistenza tecnica e formazione professionale degli apicoltori, la lotta alla varroasi, la razionalizzazione della transumanza, le misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo comunitario, la collaborazione con organismi specializzati per la realizzazione di programmi di ricerca".  
   
   
AGRICOLTURA: NUOVO PSR FVG "DEDICATO" AI GIOVANI  
 
Trieste - "Abbiamo portato a casa quasi 29 milioni di euro in più rispetto ai sette anni precedenti, non era affatto scontato in una fase congiunturale così difficile; è un risultato straordinariamente importante per il settore primario e per tutti gli agricoltori del Friuli Venezia Giulia". Lo afferma il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ribadendo la propria soddisfazione a seguito dell´accordo raggiunto oggi a Roma con gli assessori regionali sul riparto dei fondi destinati allo sviluppo rurale per la fase di programmazione 2014-2020, che porta a 296 milioni le risorse assegnate al Friuli Venezia Giulia. "Con le nuove maggiori risorse finanziarie che sono state attribuite al Friuli Venezia Giulia dopo l´odierno non ´facile´ confronto svoltosi a Roma, dobbiamo poter in particolare offrire nuove possibilità, nuovi sbocchi alla giovane imprenditoria rurale del Friuli Venezia Giulia", conferma Bolzonello. "L´agricoltura di eccellenza, l´agroalimentare, con le connesse potenzialità turistiche, possono infatti rappresentare veramente - anche grazie a questo incremento finanziario sul nuovo Psr, quantificabile in +10 per cento di fondi a disposizione - il settore sul quale puntare per uno sviluppo reale di aree ancora marginali o ancora avulse da possibili ritmi di crescita". "Vogliamo dunque puntare sui giovani per fare e costruire una nuova impresa agricola Fvg, dopo anni di politiche inattuate ed inattuabili, sapendo di dover al contempo agire anche su altri temi affini al comparto agricolo, come l´opera di sburocratizzazione normativa, un serio adeguamento delle politiche di assistenza tecnica, l´avvio di un Piano irriguo regionale e di un Piano energetico pensato anche per favorire le energie rinnovabili di cui è ricco il sistema agricolo", conclude il vicepresidente Bolzonello.  
   
   
MIELE OGM, MANCATO OBBLIGO DI INDICAZIONE IN ETICHETTA  
 
“Non indicare la presenza di polline transgenico all´interno del miele è una scelta sbagliata che va contro il diritto del consumatore di scegliere se nutrirsi di Ogm oppure no”. E´ il commento di dell´eurodeputato Pd Andrea Zanoni, membro della commissione Envi Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, all´approvazione della nuova direttiva sul miele oggi a Strasburgo (430 a favore, 224 contrari e 19 astenuti). “Ho votato contro questo testo perché sono convinto che i prodotti contenenti ingredienti Ogm devono essere facilmente identificabili dai consumatori che devono essere messi nelle condizioni di poter scegliere se mangiare transgenico o mangiare biologico – spiega Zanoni – Non prevedere questo obbligo va anche contro gli interessi di quei tanti piccoli apicoltori che lavorano all´insegna del biologico. Infatti, visto che i Paesi europei importano anche miele da Paesi che producono organismi geneticamente modificati, il miele contaminato con polline Ogm potrebbe essere sempre più presente sugli scaffali dei nostri negozi, contrariamente a quello prodotto in Paesi, come l´Italia, dove le colture Ogm sono proibite”. “In commissione Envi Ambiente avevo sostenuto gli emendamenti utili a difendere la scelta dei consumatori e anche per supportare i nostri apicoltori europei ovviamente a condizione che questo obbligo non si trasformasse in un onere economico insostenibile. Purtroppo questa posizione oggi non è passata”, conclude l´eurodeputato.  
   
   
PER L´AGRICOLTURA IN UMBRIA IN ARRIVO CIRCA 880 MILIONI  
 
Perugia - Dal 2014 al 2020 l´Umbria, per realizzare la programmazione regionale in materia di politiche agricole, potrà contare su 876 milioni 591 mila euro: lo ha reso noto l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, al termine della riunione della Commissione Politiche agricole durante la quale le Regioni hanno raggiunto l´accordo sul riparto del fondi "Feasr 2014-2020" che domani andrà al vaglio della Conferenza Stato-regioni. "Si tratta di un accordo importante - ha detto l´assessore Cecchini - sul secondo pilastro dello sviluppo rurale, che ha premiato, di fatto, la Regione Umbria per le scelte in materia adottate negli ultimi anni e caratterizzate da una grande capacità di utilizzazione delle risorse comunitarie messe a disposizione dell´Unione europea per lo sviluppo rurale, e per le politiche nel settore tabacchicolo". L´assessore Cecchini ha quindi precisato che la programmazione lungimirante della Regione Umbria di fatto a permesso "di riportare due risultati importanti, e cioè la riconferma della dotazione finanziaria storica di circa 800 milioni di euro, con in più un incremento di 84 milioni 201 mila euro". "L´esito raggiunto - ha precisato l´assessore - rappresenta un´opportunità importantissima che in questi sette anni permetterà di favorire la competitività del comparto agricolo da una parte, e dall´altra di effettuare investimenti per la salvaguardia del patrimonio rurale e la conseguente valorizzazione turistica del territorio". Nel corso dell´incontro ha riferito l´assessore Cecchini è stato raggiunto anche un accordo su 4 piani operativi nazionali: "Delle risorse messe a disposizione dalla Comunità europea corrispondenti a circa 20 miliardi di euro, 18 miliardi sono stati messi a disposizione delle Regioni e la parte rimanente andrà a finanziare quattro azioni nazionali relative a specifiche linee d´intervento individuate nella ´gestione rischi, ´zootecnia e biodiversità´, ´piano irriguo´ e ´rete rurale´. Concludendo l´assessore Cecchini ha ricordato che dopo il risultato ottenuto oggi, la Regione continuerà nei prossimi giorni il confronto serrato con il Ministero e le Regioni sugli aiuti diretti alle imprese agricole.  
   
   
AOSTA: ASSEGNAZIONE DI CARBURANTE AGRICOLO.  
 
 Domande aperte fino al 30 giugno L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che fino al 30 giugno 2014 è possibile presentare domanda di assegnazione di carburante agricolo in agevolazione fiscale per l’anno 2014, ai sensi del D.m. 26 febbraio 2002 e della Dgr n. 1300/2002. Possono farne richiesta i titolari di azienda agricola, i consorzi di meccanizzazione agricola e le cooperative agricole, in regola con l’iscrizione all’Anagrafe regionale delle aziende agricole e al Registro delle Imprese della Camera di Commercio della Regione Autonoma Valle d’Aosta. Le domande possono essere presentate, in forma cartacea, all’Ufficio attrezzi agricoli Uma, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe (tel. 0165.275368/0165.275370) il martedì e il giovedì dalle 9 alle 14, oppure agli uffici periferici dell’Assessorato, nei giorni e negli orari indicati: Morgex, località La Ruine, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14 – tel. 0165.800430; Aymavilles, località Ferrière 9, martedì e giovedì dalle 9 alle 14 – tel. 0165.902820; Gignod, località Chez Roncoz, martedì e giovedì dalle 9 alle 14 – tel. 0165.256662; Châtillon, viale Rimembranza 8/a, lunedì e mercoledì dalle 9 alle14 – tel. 0166.62889; Pont-saint-martin, via Circonvallazione 13, lunedì e giovedì dalle 9 alle 14 – tel. 0125.807757; Arnad, località Closé 1, mercoledì dalle 9 alle 12.30 – tel. 0125.966438. Gli interessati possono anche inoltrare la domanda via web, attraverso la Carta regionale dei Servizi. Per informazioni su come fare è possibile visitare l’indirizzo http://www.Regione.vda.it/carta_regionale_servizi  e/o contattare l’Ufficio attrezzi agricoli ai numeri telefonici sopraindicati  
   
   
VITIVINICOLTURA: "WINE ENTHUSIAST" PREMIA L´UMBRIA: ASSESSORE AGRICOLTURA REGIONE UMBRIA: "RICONOSCIMENTO DEL GRANDE LAVORO FATTO"  
 
 Perugia - "Il fatto che una rivista autorevole come ´Wine Enthusiast´ indichi l´Umbria (unica regione italiana) fra le dieci destinazioni in assoluto, in cui valga la pena di andare per degustare il buon vino, oltre che come occasione per godere di un magnifico soggiorno in una regione bella dal punto di vista paesaggistico, ricca di bellezze storico-artistiche e culturalmente vivace, grazie al suo tessuto culturale e alle sue grandi manifestazioni, è un riconoscimento che ci riempe di soddisfazione". Lo ha detto l´assessore all´agricoltura della Regione Umbria Fernanda Cecchini, commentando la notizia, diffusa oggi da "Wine News", che l´Umbria, "Green Heart of Italy" è stata individuata come l´unica regione italiana fra le "10 Best Wine Travel Destinations 2014" dal popolare "magazine" statunitense "Wine Enthusiast", che non soltanto "incorona" i territori di Montefalco e dell´Orvietano come produttori di grandi vini di eccellenza, ma esprime grande apprezzamento per la bellezza dei paesaggi umbri e la ricchezza storica dei territori. "Che una rivista d´Oltreoceano possa proclamarsi ´entusiasta´ del vino e dell´Umbria intera - ha aggiunto l´assessore Cecchini - è una circostanza che premia il grande lavoro che abbiamo fatto non soltanto nel settore della vitivinicoltura, ma di valorizzazione integrale dei territori e dell´Umbria come ´brand´, capace di esprimere una inimitabile offerta di paesaggio, storia, arte, territori ed enogastronomia di eccellenza". "La qualità del vino umbro - ha detto l´assessore - è fuori discussione: lo sforzo in cui siamo impegnati è ora quello di promuoverlo e commercializzarlo adeguatamente. Per questo - ha ricordato - ci siamo dotati di un Piano Regionale per la promozione e la commercializzazione del vino, messo a punto con la collaborazione degli istituti nazionali di ricerca Nomisma e Inea, per rendere il vino umbro riconoscibile ed identificabile nella sua unicità, fusa con lo spirito e l´´anima´ dei territori. Gli Stati Uniti - ha sottolineato Fernanda Cecchini, ricordando l´iniziativa promozionale tenutasi a New York lo scorso novembre, con un "Mese dell´Umbria" a Eataly dedicato ai vini, ai prodotti gastronomici di eccellenza e alla cucina umbra, insieme ad una esposizione delle foto dedicate alla regione da Steve Mccurry - sono un mercato al quale l´Umbria guarda con grande attenzione: ´Wine Enthusiast´ - ha concluso - ci conferma che abbiamo imboccato la strada giusta". "Diversamente da altre mète turistiche d´Italia più conosciute - spiega Kerin O´ Keefe, "italian editor" di "Wine Enthusiast", citata da "Wine News" - le colline e le vallate dell´Umbria, coperte da oliveti e vigneti, sembrano intoccate dal tempo. Accanto alla sua incontaminata bellezza naturale - aggiunge -, l´Umbria è piena di città medievali ben conservate. Insomma, un mix di grandi vini, natura incontaminata, storia ben conservata e vitalità culturale moderna, che - sottolinea Kerin O´ Keefe - hanno portato l´unica regione italiana senza sbocco sul mare, stretta come è fra Toscana, Marche e Lazio, alla ribalta tra le destinazioni enoturistiche mondiali, anche per merito di imprenditori e professionisti del ´wine&food che, negli anni, hanno dato valore e lustro al territorio".  
   
   
MILANO, ORTOMERCATO: TRACCIABILITÀ GARANTISCE MERCI  
 
 "Comprendo le preoccupazioni del consigliere Umberto Ambrosoli sul rischio di fenomeni criminali al mercato ortofrutticolo di Milano. Per quanto di mia competenza, mi attiverò per assicurare la più ampia trasparenza sul percorso delle merci e sulla provenienza delle stesse, a garanzia dei consumatori". È questo il commento dell´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, in relazione al sollecito di Ambrosoli per una politica di collaborazione fra Regione e Comune di Milano a garanzia della trasparenza del mercato ortofrutticolo. "Il mio Assessorato - prosegue Fava - è disponibile fin da subito ad aprire un dialogo col Comune di Milano sull´argomento". Codici A Barre - L´assessore lombardo all´Agricoltura, che ha la delega anche sull´agroalimentare, avanza inoltre l´ipotesi di "applicare un sistema di codici a barre, per stabilire in maniera chiara la provenienza dei prodotti ed evitare sia reati di evasione fiscale che fenomeni di contraffazione". Un sistema di codici riconosciuto a livello internazionale, può contestualmente, spiega Fava, "tutelare i consumatori sulla qualità e l´origine dei prodotti, attraverso un´innovazione semplice e di facile fruibilità".  
   
   
FORESTE: RITORNO DEL LUPO NELLA MONTAGNA PORDENONESE  
 
Il lupo è di nuovo presente sulle nostre montagne. Forse non in forma importante come in altre parti d´Italia, ma la specie è sicuramente stanziale, quantomeno nella montagna pordenonese. Un esemplare maschio di ´Canis lupus´, così com´era accaduto per l´orso, e più di recente per lo sciacallo in altre zone montane del Friuli Venezia Giulia, è infatti stato sorpreso da una delle webcam che vengono installate, sulla base di precise segnalazioni, dal Corpo Forestale Regionale (Cfr). La foto trappola era stata piazzata dopo che gli uomini della Stazione di Pinzano, chiamati da un pastore, assieme alla Vigilanza venatoria del Pordenonese e a un veterinario, avevano ispezionato la carcassa di una pecora che dopo l´attenta valutazione delle lesioni riscontrate, e in seguito all´esito dell´esame del Dna eseguito sulla saliva dell´aggressore, rinvenuta sui resti, è risultato essere stato assalito proprio da un lupo adulto. Secondo gli esperti del Cfr, questo episodio testimonia la rinaturalizzazione delle nostre montagne. Il ritorno di questi predatori segnala infatti come l´ambiente naturale che caratterizza tale territorio sia davvero intatto, e riproponga, contrassegnato dalle specie faunistiche originarie, le sue caratteristiche più genuine. Il Cfr ricorda, nell´occasione, che una presenza così sporadica di tale predatore non deve suscitare timori, ma rappresenta un indicatore rassicurante sulla salute del territorio montano.