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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Marzo 2014
BOLZANO: KOMPATSCHER INCONTRA COMMISSARIO UE ALL´AGRICOLTURA: VALORIZZARE LA MONTAGNA  
 
Nel corso della trasferta a Bruxelles il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha ripreso il 26 marzo con il commissario Ue all´agricoltura Dacian Ciolos il discorso su alcuni temi prioritari per l´Alto Adige: la tutela delle zone di montagna, i pagamenti diretti in agricoltura, la cancellazione delle quote latte e il progetto di un marchio per la montagna. Dopo il commissario all´energia Oettinger, nella "due giorni" a Bruxelles il presidente Kompatscher ha incontrato anche il commissario europeo all´agricoltura Dacian Ciolos, che ben conosce la realtà altoatesina. Si è discusso dello stato delle trattative sulla ripartizione delle risorse della Pac, a cominciare dai pagamenti diretti alle aziende agricole. Kompatscher ha informato Ciolos sui due punti attualmente in discussione con Roma: "Il riconoscimento di tutte le superfici effettivamente coltivate nel calcolo dei premi e la convergenza sul riequilibrio dei contributi per ettaro richiesta dalle Regioni attualmente penalizzate, tra cui l´Alto Adige." Nel colloquio, presente anche l´europarlamentare altoatesino Herbert Dorfmann, si è parlato anche delle conseguenze della cancellazione delle quote latte. Il comissario Ciolos ha sottolineato che l´Alto Adige ha già imboccato la strada giusta, quella di puntare su prodotti specifici e sulla qualità. Kompatscher ha ribadito l´esigenza che l´intero Alto Adige possa essere riconosciuto come area di montagna e inquadrato in tale tipologia nel Programma Ue di sviluppo rurale. Il Presidente della Provincia ha infine ricordato l´importanza che avrebbe per la zona alpina il progetto di introduzione di un marchio di qualità per i prodotti di montagna, "che garantirebbe un posizionamento ancora migliore dei prodotti agricoli sul mercato." Ieri Kompatscher aveva partecipato come relatore alla serata pubblica sull´Alto Adige in Europa organizzata dall´Ufficio dell´Euregio a Bruxelles, cui hanno partecipato diversi ambasciatori. Il rappresentante permanente italiano nell´Ue, ambasciatore Stefano Sannino, ha sottolineato l´importanza delle rappresentanze in loco e il valore aggiunto delle cooperazioni transfrontaliere. Kompatscher ha ribadito l´esigenza centrale di creare relazioni non solo con Roma e Vienna, ma anche con Bruxelles, considerato il ruolo che l´Europa riveste quale riferimento nelle questioni giuridiche e finanziarie.  
   
   
L´OLIO DI SEMI PUÒ TAGLIARE DEL 13% LE EMISSIONI DI CO2 DELL´AGRICOLTURA  
 
Secondo i risultati iniziali di una ricerca finanziata dall´Ue, l´uso di panelli di colza nella produzione di mangime per il bestiame può ridurre le emissioni di metano e biossido di carbonio di fino al 13%. È il risultato preliminare di uno studio svolto dal progetto Life-seed Capital, co-finanziato dal programma Life+ della Commissione europea che sostiene i progetti ambientali e di conservazione della natura di tutta l´Ue. Il progetto spera di trovare nuovi modi di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas serra, usando il 100% del seme e mantenendo al minimo il "conflitto" tra la produzione di biocarburante e di alimenti per gli esseri umani. Globalmente le emissioni agricole sono aumentate di quasi il 17% dal 1990 al 2005. Il metano è il secondo gas serra più importante e le emissioni provenienti dal bestiame rappresentano rispettivamente il 37% di tutto il metano causato dall´uomo, circa 900 miliardi di tonnellate ogni anno, e il 64% dell´ammoniaca, che contribuisce significativamente alla pioggia acida. Una volta emesso, rimane nell´atmosfera per circa 9-15 anni ed è circa 21 volte più efficace nell´intrappolare il calore nell´atmosfera rispetto al biossido di carbonio in un periodo di 100 anni. Il settore del bestiame genera più emissioni di gas serra - il 18 per cento, che secondo le previsioni raddoppierà entro il 2050 - dei trasporti. I panelli di colza, conosciuti anche come "panelli", sono un sottoprodotto che si ottiene dopo la spremitura della pianta per estrarne l´olio. I risultati iniziali del progetto indicano che l´introduzione della pianta dell´olio di semi nell´alimentazione degli animali riduce le emissioni di metano di un valore compreso tra il 6% e il 13% e le emissioni di biossido di carbonio di un valore compreso tra il 6,8% e il 13,6%. L´introduzione di questa preparazione di olio di semi nella dieta dei ruminanti migliora anche l´efficienza dell´uso della materia organica digeribile di tra il 4,4% e il 10,1%, e diminuisce la fermentazione della dieta di una percentuale compresa tra il 6,2% e l´11,8% senza renderla meno digeribile. I vantaggi di usare questa pianta cominciano dal suo uso come coltura di rotazione, perché è in grado di aumentare la produttività dei cereali e migliorare la struttura del terreno. Una volta raccolta, la colza si può usare come carburante e si può aggiungere al diesel in varie proporzioni dopo una semplice spremitura a freddo. Un prodotto di scarto di questo processo è usato contemporaneamente per produrre mangime animale con una conseguente riduzione dei costi per gli agricoltori e una maggiore efficienza. Neiker-tecnalia e Cemitec sono i due partner principali del consorzio. Neiker-tecnalia è l´Istituto basco per la ricerca e lo sviluppo agricolo, di proprietà dello stato, mentre Cemitec è il Centro multidisciplinare per le tecnologie industriali, che cerca di contribuire al miglioramento della competitività delle imprese attraverso lo sviluppo di R&s. Il progetto è stato selezionato tra più di 1 150 iniziative. Ha un bilancio di poco più di 1 milione di euro, 512 000 euro dei quali erogati dall´Ue e il resto dal Governo della Comunità autonoma basca e Cemitec. Irati Kortabitarte, che lavora al progetto, ha detto: "Gli effetti ambientali nocivi della produzione di bestiame stanno diventando sempre più seri a tutti i livelli - locale, regionale, nazionale e globale - e devono essere affrontati urgentemente. Per raggiungere gli obiettivi dell´Ue, nell´attuale progetto proponiamo di usare vegetali mischiati a diesel come carburante e i co-prodotti ottenuti dalla sua produzione nell´alimentazione dei ruminanti. I sistemi neutri di biossido di carbonio saranno un elemento fondamentale per l´agricoltura del futuro perché questo aprirà i mercati dell´energia agli agricoltori e contribuirà alla sostenibilità allo stesso tempo". Per maggiori informazioni, visitare: Life-seed Capital http://lifeseedcapital.Eu/en/proyecto    
   
   
SUINI E POLLAME DI PRODUZIONE ECOLOGICA  
 

Rallentare il cambiamento climatico e migliorare l´efficienza energetica, alimentando al contempo anche la popolazione mondiale in crescita, sono obiettivi fondamentali per il settore zootecnico, i responsabili politici e gli scienziati. Attraverso una migliore comprensione delle interazioni tra genetica animale, caratteristiche intestinali e caratteristiche dei mangimi, un´importante iniziativa finanziata dall´Ue mira a sviluppare strategie per migliorare l´indice di conversione alimentare (Ica) nei suini e nei polli da carne, riducendo anche la loro impronta ecologica. Sono disponibili una quantità di ricerche sull´argomento, ma si potrebbe sostenere che esse siano attualmente sottoutilizzate. Il progetto Eco-fce, finanziato dal Settimo programma quadro dell´Unione europea e lanciato a Belfast nel febbraio 2013, sta creando una compilazione di queste informazioni, unica e facile da usare. Sarà disponibile per le industrie dei suini e del pollame per prevedere l´effetto delle pratiche di gestione e alimentazione sull´Ica e sugli inquinanti ambientali. Utilizzando tecnologie all´avanguardia conosciute come "omiche", Eco-fce identificherà inoltre le caratteristiche della struttura dell´intestino e del microbioma che promuovono un "buon" o "cattivo" Ica nei suini e nei polli da carne. Usando questa conoscenza, l´intestino sarà poi manipolato per promuovere un buon microbioma intestinale negli animali compromessi. Saranno sviluppati strumenti di settore tra cui l´hub Eco-fce (sviluppato dal "warehouse" Eco-fce ), che consentirà agli utenti finali di estrarre informazioni specifiche per la loro ricerca personale; un calcolatore ecologico e modelli genomici. Questi strumenti saranno testati prima della versione finale, per assicurare che siano facili da usare e quindi fortemente adottati all´interno delle industrie dei suini e del pollame. Allo stesso tempo, viene monitorato l´impatto dell´Ica sulla qualità del prodotto e sulla salute e il benessere degli animali. Come fa notare Doris Wibmer-falch, con sede in Austria e impegnata nel progetto, le industrie di suini e polli da carne sono fattori chiave per l´economia europea, e uno dei principali modi in cui la sostenibilità può essere realizzata è attraverso il miglioramento dell´efficienza di conversione alimentare. Ha detto: "Eco-fce sostanzialmente farà progredire la scienza dell´alimentazione animale e dei mangimi sia per i maiali che per i polli da carne. L´alimentazione di precisione dei suini e la restrizione dei nutrienti dei polli da carne saranno settori chiave della ricerca. Inoltre, sarà valutata l´efficacia degli additivi per mangimi per migliorare l´Ica e ridurre l´impronta ecologica". Il progetto da 6 milioni di euro durerà 48 mesi fino al 2016 ed è coordinato dalla Queen´s University di Belfast, con vari partner tra cui l´Agri-food and Biosciences Institute, nel Regno Unito, la Teagasc Agriculture and Food Development Authority, in Irlanda, e l´Università di tecnologia e scienze della vita in Polonia. È stata istituita una rete speciale che consentirà alle parti interessate di essere più coinvolte nel progetto. I membri riceveranno regolari aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto e dei suoi risultati, e avranno anche la possibilità di inviare suggerimenti, commenti e idee agli esperti Eco-fce. Chi volesse ricevere ulteriori informazioni relative a Eco-fce, può registrarsi al database delle parti interessate Eco-fce. Per maggiori informazioni, visitare: Eco-fce http://www.Eco-fce.eu/index.html

 

 
   
   
BEI, GROUPE BPCE E CRÉDIT AGRICOLE IMPEGNATI € 250.000.000 PER SVILUPPARE LA BIOMASSA  
 
 La Banca europea per gli investimenti (Bei), Groupe Bpce e Crédit Agricole Regional Banks e Crédit Agricole Leasing & Factoring annunciare che commettono € 250.000.000 per lo sviluppo di biomasse e rifiuti recupero in Francia. L´accordo di finanziamento è stato firmato Venerdì 21 Marzo 2014 a Parigi da Mm. Philippe de Fontaine Vive, Vicepresidente della Bei, Roland Charbonnel, direttore di emissioni e Comunicazione Finanziaria del Groupe Bpce, Malherbet Xavier, direttore dei Mercati e offerte Polo Regionale Banche di Crédit Agricole Sa in presenza del Sig. Sébastien Rosario, direttore generale dei servizi Syndicat Mixte di smaltimento e recupero dei rifiuti (Symevad) e Bernard Duparay, presidente di Smet71. L´accordo di finanziamento è di importanza decisiva per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Francia: esso migliorerà la biomassa legnosa, agricola o l´uso dei rifiuti solidi urbani per la produzione di energia elettrica, biogas e calore in Francia. Saranno ben finanziata, tutti i territori, nuova biomassa di cogenerazione, comprese le caldaie producono solo e combinati di calore impianti di produzione di calore e di elettricità, nonché impianti di trattamento per i rifiuti domestici e simili produzione di biogas e di energia elettrica. Questo accordo sosterrà anche la ristrutturazione e l´ampliamento del teleriscaldamento nella duplice obiettivo di prestazioni ed efficienza energetica. Le persone che saranno i principali beneficiari. Come parte di questo accordo, due progetti sono già stati identificati per ricevere finanziamenti nel 2014: è il "Tri-anaerobico di compostaggio" operazione Smet 71 e il funzionamento "Valutazione materia di energia" il Symevad. Il sostegno al progetto Smet 71 farà una unità di processo di compostaggio tri-metanazione circa 73.000 tonnellate di rifiuti all´anno prodotti nel bacino orientale del Dipartimento di Saône-et-loire. La "Valutazione materia di energia" per il suo funzionamento si concentrerà sulla realizzazione di unità di trattamento dei rifiuti domestici residui con una capacità totale di 100 000 t / anno generato negli agglomerati Henin-carvin, e di Osartis di Douai. Questa firma riflette il forte impegno della Bei nel settore chiave della biomassa e cogenerazione in Francia è in linea con la Strategia 2020 dell´Unione europea che mira a sviluppare una energia sicura sostenibile, competitiva e che contribuisce anche agli obiettivi europei di crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Bei ha dedicato nel 2013, € 19000000000 o il 26% di tutti i prestiti per azione per il clima, per supportare più soluzioni efficienti di risorse e più resistenti ai cambiamenti climatici. La Francia è tra i primi paesi che ricevono questo sforzo con poco più di 1 miliardo di nuovi finanziamenti in questo settore nel 2013. Uno sforzo che viene perseguita attivamente nel 2014.  
   
   
MARONI NOMINA CRACCO ´AMBASCIATORE´ DELLA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, ha ´nominato´ il pluri-stellato chef Carlo Cracco, ´ambasciatore´ della Lombardia per Expo 2015. L´´investitura´, nel corso della presentazione di ´Good food in good design´, l´evento che si svolgerà dall´8 al 13 aprile, durante la settimana milanese del design, per sostenere il territorio lombardo e le sue eccellenze attraverso la cucina d´autore. Puntare Su Tema Esposizione - "Mi piacerebbe davvero che Carlo Cracco accettasse di fare da testimonial della Regione in vista di Expo, per studiare iniziative e per valorizzare il significato dell´esposizione universale", ha detto il governatore, ricordando che finora di Milano 2015 si è parlato soprattutto in relazione alle infrastrutture e ai tempi di realizzazione delle opere. Bisogna invece, ha affermato, "parlare più intensamente dei contenuti: ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´, non vuole dire solo affrontare la questione della fame nel mondo, ma anche far mangiare meglio chi lo fa male, gli stili di vita, l´educazione alimentare. Noi certamente seguiamo quotidianamente il procedere delle opere, ma siamo parimenti impegnati a valorizzare i contenuti di Expo". Valorizzare Il ´Glocal´ - Definendo "eccellente" l´iniziativa del fuori salone del gusto, Maroni ha sottolineato quanto sia importante la capacità di "mettere insieme locale e globale, il famoso ´glocal´. Esattamente quanto vogliamo fare per valorizzare le nostre eccellenze e questo progetto che unisce design e food, va esattamente nella direzione giusta, soprattutto in vista dell´esposizione universale dell´anno prossimo, che farà di Milano il centro del mondo". Vocazione Del Territorio - Il presidente, dopo aver ricordato, l´impegno della sua giunta nella lotta alla contraffazione alimentare, ha sottolineato come la "la Lombardia sia la prima regione agricola d´Italia, , fra le principali aree europee nell´agro alimentare. Vogliamo sostenere questa vocazione - ha dichiarato - in ogni modo e anche l´iniziativa presentata oggi è coerente con questo disegno. Un ´iniziativa importante - ha aggiunto Maroni - che si aggiunge a quelle fatte e a quelle che faremo". Occasione Straordinaria - "Da qui ad Expo sarà un crescendo di eventi, a Milano e non solo. Expo per noi non è solo la città, ma tutta la Lombardia", ha annunciato Maroni, sottolineando come il nostro territorio sia pieno di "bellezze naturalistiche e artistiche da visitare, così come di bontà da gustare. Luoghi e prodotti spesso sconosciuti, che però potrebbero conquistare chiunque. Durante Expo arriveranno 20 milioni di visitatori, la maggior parte dei quali viene per la prima volta in Italia. Abbiamo l´occasione straordinaria - ha sottolineato il presidente - di fare in modo che questo enorme numero di persone si innamori della Lombardia e torni anche negli anni a venire".  
   
   
LOMBARDIA: IL GUSTO SI AFFERMA A 360 GRADI  
 
Milano - Dall´8 al 13 aprile durante la settimana del design prende forma la "Milano Gourmet Experience", declinata con l´aperitivo milanese a filiera corta - in formula "indoor" - negli hotel 5 stelle lusso con la prima edizione di "Good Food in Good Design" e - in versione "outdoor" - con il nuovo progetto "Gourmet Mobile" inserita nella cornice di "Souvenir di Milano" in piazza Affari, davanti all´opera ´L.o.v.e.´ di Maurizio Cattelan. L´articolata iniziativa è stata presentata in Regione, dal presidente Roberto Maroni, insieme all´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, e ai principali partner del progetto: Carlo Cracco (Associazione Maestro Martino), Maurizio Zanella (presidente Ca´ del Bosco), Stefano Seletti (direttore creativo di Seletti Spa), Luca Melchionna (Museo d´arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto). Simboli Di Milano E Lombardia - "Un´ occasione per affermare il gusto a 360 gradi - ha detto Fava - e tutto ciò che di bello e buono abbiamo e che mettiamo a disposizione di chi arriva in Lombardia. Come sarà anche in occasione di Expo". Dopo la moda, il design. "Un altro simbolo di Milano - ha aggiunto Fava -, che ben si sposa con la Lombardia agroalimentare. Con una formula di ´street food´, modalità di consumo del cibo sempre più apprezzata e in grado, grazie a Carlo Cracco e all´Associazione Maestro Martino, di coniugare fantasia, artigianalità ed elevata qualità nel rispetto della tradizione". Qui Il Meglio Delle Produzioni - "La tutela delle produzioni tipiche lombarde sarà una delle grandi sfide di Expo 2015 - afferma l´assessore Fava -. Se vogliamo affermare da un lato i principi della lotta alla contraffazione e dall´altro diffondere su più livelli la conoscenza del sistema agroalimentare lombardo dobbiamo affiancare alla missione diplomatica che la Regione Lombardia sta svolgendo a livello internazionale anche iniziative come quella di Good Food in Good Design". "Anche con le nuove modalità di turismo - ha aggiunto l´assessore lombardo - influenzate dagli appassionati enogastronomici chi viene a Milano prima e anche dopo Expo sa di trovare in questa regione il meglio delle produzioni, della capacità di fare gusto. Un modello da ripetere, anche dopo l´evento espositivo, e che vorremmo diventasse appuntamento fisso per gli appassionati del gusto. Milano e la Lombardia devono diventare la mecca del gusto, con la propria vocazione e la capacità di fare sistema". Format Di Successo - Good Food in Good Design propone in chiave "Fuori Salone" l´evento realizzato con successo durante la settimana della moda milanese appena terminata. Tutti i giorni della Design Week, all´ora dell´aperitivo in esclusivi hotel 5 stelle lusso, luoghi d´elezione dell´ospitalità e punti di ritrovo per i protagonisti del design internazionale presenti a Milano, si potranno gustare le inedite proposte di ´appetizers´ realizzati dagli autorevoli chef di casa, che utilizzeranno prodotti del territorio lombardo. Nella città sarà presentato un percorso con una trama narrativa sul tema dei sapori lombardi che porta il cittadino e il visitatore internazionale a comprendere la complessità e il valore del concetto di Made in Lombardia, fatto di creatività, intraprendenza, stile e innovazione. Una costante successione di appuntamenti ad elevato contenuto esperienziale. Panini Gourmand - In contemporanea, in Piazza Affari, verrà inaugurato il 9 aprile "Souvenir di Milano", l´evento firmato da Seletti e si effettuerà il lancio del nuovo progetto di street food Gourmet Mobile. Si tratta di un innovativo mezzo mobile dedicato allo street food progettato dall´Associazione Maestro Martino in collaborazione con Regione Lombardia e Expo 2015. Presso la Gourmet Mobile sarà possibile gustare i Panini Gourmand dedicati ai territori lombardi, ideati dall´estro creativo degli chef selezionati dall´Associazione Maestro Martino e realizzati rigorosamente con i prodotti del territorio. Gourmet Mobile sarà attivo tutto il giorno tutti i giorni della settimana del salone del mobile in Piazza Affari a Milano.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: LAVORARE INSIEME PER FUTURO PSR 2014/2020  
 
 L´aquila - "Vogliamo avere da tutti i portatori di interesse delle indicazioni utili per la stesura del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020. E la rilevanza dell´incontro è confermata anche dalla grande partecipazione con oltre 200 presenze registrate". Così l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo ha aperto i lavori dell´incontro del partenariato che si è svolto questa mattina presso la sala convegni del mercato ortofrutticolo di Cepagatti. "L´obiettivo - ha proseguito Febbo - è lavorare proficuamente insieme in modo da costruire un Psr che tenga conto delle istanze, delle esigenze e delle criticità evidenziate da tutte le parti sociali del mondo rurale. Abbiamo a disposizione risorse importanti per la prossima programmazione e dobbiamo sfruttare al meglio l´occasione per dare nuovo impulso a tutto il comparto agricolo che resta un punto fondamentale e prezioso per il futuro della nostra regione". Nel corso della giornata di lavori molti i temi trattati e nel corso della discussione si è potuto analizzare quelle che sono le esigenze regionali delle aziende agricole e dei territori rurali che "rappresentano la base per la strutturazione degli interventi sul tema dell´ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali del futuro programma". L´iniziativa riconosce agli attori che compongono il partenariato, chiamati ad esprimere il proprio parere, un ruolo da protagonista nella definizione del Psr contribuendo fattivamente all´identificazione delle esigenze e alla strutturazione della strategia coerente sia con gli obiettivi della politica europea sia con la realtà regionale. L´appuntamento odierno inoltre ha consentito la presentazione e la conseguente discussione delle ipotesi dei fabbisogni rilevati rispetto alle tematiche ambientali, della gestione sostenibile delle risorse naturali e ai cambiamenti climatici. In questo percorso la prima fase è rivolta a identificare i fabbisogni tramite l´organizzazione di tre tavoli tematici: competitività del settore agricolo, gestione sostenibile delle risorse naturali e l´azione per il clima sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali.  
   
   
GRANDINE, CONTROLLI PER DANNI A COLTURE AGRICOLE PROVINCIA DI CASERTA  
 
Napoli - "L´assessorato all´Agricoltura ha diramato una nota agli uffici territoriali della provincia di Caserta al fine di verificare, in sinergia con gli Enti delegati, se ci sono stati danni rilevanti a colture e a strutture agricole, non comprese nel piano assicurativo 2014 approvato dal ministero, dopo l´ondata di maltempo che ha colpito in particolare quell´area." Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "Gli uffici verificheranno la percentuale dei danni subiti. Se questi risultassero superiori al 30% della produzione lorda vendibile, chiederò alla Giunta di approvare una delibera di proposta di declaratoria dell´eccezionalità dell´evento atmosferico", conclude la Nugnes.  
   
   
SISMA LOMBARDIA: INDENNIZZI PER OLTRE 20 MILIONI DI EURO  
 
Milano - "Il sistema lattiero caseario della provincia di Mantova si aggira intorno ai 500 milioni di euro in termini di valore e il sistema cooperativo costituisce la parte preponderante delle produzioni di Grana Padano e Parmigiano-reggiano. Permettere alle strutture di ricominciare a lavorare serenamente era per la Regione Lombardia un dovere nei confronti dei numerosi produttori di latte". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, in merito allo stato delle procedure di indennizzo dei soggetti colpiti dal sisma che ha colpito la provincia di Mantova due anni fa. 95 Domande Di Risarcimento - Regione Lombardia non ha perso tempo intervenendo rapidamente dopo gli eventi del 2012. Dapprima dando attuazione alle ordinanze commissariali che disponevano le modalità e i tempi per la presentazione delle richieste di indennizzo da parte delle aziende che hanno subito i danni del sisma. Successivamente, da giugno 2013, la Direzione Generale Agricoltura ha istituito, presso la propria struttura, un Nucleo di valutazione per valutare e verificare gli esiti delle istruttorie tecniche effettuate dalla Provincia di Mantova e delle istruttorie formali da parte di Finlombarda. Con il decreto emanato a seguito della valutazione è stato possibile sancire l´ammissibilità (o meno) e la conseguente approvazione degli interventi relativi alle domande di contributo esaminate. In totale, le domande finora presentate, relative al settore Agricoltura/agroalimentare, sono state 95 e si riferiscono a danni relativi ad immobili(stalle, capannoni aziendali); a danni ai prodotti Dop/igp (Parmigiano Reggiano, Grana Padano); ai costi per delocalizzazione temporanea delle attività produttive (in particolare quelle dei caseifici); ai danni a beni mobili quali attrezzature e altri beni strumentali (macchine, attrezzi, trattori, aratri, ecc.) e ai danni per perdite di scorte (prodotti finiti). La Procedura Di Liquidazione - Approvato il decreto, i beneficiari hanno 15 giorni per accettare il contributo ammissibile. In seguito, con Ordinanza del Commissario delegato - il presidente di Regione Lombardia - il contributo viene concesso ufficialmente. Pubblicata l´ordinanza di ammissione al contributo, i beneficiari possono presentare le domande di pagamento. La Provincia di Mantova, ha tempo fino a 60 giorni per l´iter di verifica della documentazione tecnica e contabile. Conclusa questa istruttoria, viene quindi approvato il decreto di liquidazione del contributo che viene versato all´Istituto di credito prescelto dal beneficiario, il quale provvederà a liquidare, a seconda dei casi, il beneficiario o i suoi fornitori per il danno subito a causa del sisma del maggio 2012. Gia´ Liquidati Oltre 14 Milioni Di Euro - In merito alle domande di contributo ammesse a finanziamento per interventi relativi agli immobili, cinque beneficiari su 18 stanno compilando la bozza di domanda di pagamento. I beneficiari - dieci - che hanno presentato domanda di indennizzo per i danni subiti alle produzioni Dop e Igp sono stati già tutti liquidati, per un ammontare complessivo di oltre 14 milioni di euro, in quanto, a differenza delle altre tipologie di danno, non trattandosi di spese da sostenere ma di ristoro di danno a prodotto finito, la liquidazione del danno è effettuata sulla base della perizia giurata allegata alla domanda di contributo presentata dai richiedenti e valutata in istruttoria.  
   
   
PESCA: LEGGE COMUNITARIA; FEDERCOOPESCA SODDISFATTA PER OK CAMERA EMENDAMENTO PER VENDITA PRODOTTI ITTICI PESCATI FINI RICERCA  
 
Soddisfazione della Federcoopesca-confcooperative per l’approvazione in commissione Politiche comunitarie della Camera all’emendamento alla legge Comunitaria 2013, che contiene misure per lo sviluppo della ricerca applicata alla pesca. L’emendamento, spiega la Federcoopesca, consente di colmare un gap tra la normativa comunitaria e quella italiana. Quest’ultima infatti non permette il commercio dei prodotti della pesca effettuata a fini scientifici. L’associazione sottolinea che l’Italia è l’unico paese in Europa che si trova in questa situazione. “Quello raggiunto oggi è un riconoscimento importante. Ci auguriamo che al termine dell’iter parlamentare di approvazione della legge, possa essere interrotta una disparità di trattamento, che penalizza gli operatori italiani rispetto ai colleghi europei” .  
   
   
OGM: FVG UNICA REGIONE A INTRODURRE MORATORIA  
 
Trieste - Il Friuli Venezia Giulia è l´unica regione italiana ad aver introdotto una moratoria alla semina di Ogm. Questo, secondo il vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, il significato dell´approvazione ieri in Consiglio regionale di una legge d´iniziativa della Giunta che detta Disposizioni in materia di Ogm. La moratoria, di carattere urgente e temporaneo, durerà 12 mesi e si propone di impedire la prossima semina anche nel caso in cui alcuni imprenditori agricoli del Friuli Venezia Giulia dovessero vincere il ricorso, presentato al Tribunale amministrativo regionale del Lazio e in discussione il 9 aprile prossimo, contro il decreto interministeriale che ha vietato a tutto il 2014 la coltivazione in Italia del mais Ogm "Mon810". La norma approvata oggi, secondo la Giunta regionale, non è dettata da motivazioni ideologiche ma è frutto di una riflessione pacata e di un´analisi rigorosa delle prospettive del settore agricolo in Friuli Venezia Giulia. La moratoria di 12 mesi è stata introdotta in attesa delle decisioni dell´Unione europea rispetto alle proposte del Friuli Venezia Giulia in materia di coesistenza. La Regione non mette in discussione il principio della coesistenza sancito dall´Unione europea, ma dimostra con evidenza scientifica che in una regione come il Friuli Venezia Giulia, per la frammentazione della proprietà, la convivenza fra coltivazioni Ogm e coltivazioni naturali e biologiche risulta impraticabile. L´obiettivo è tutelare un modello di agricoltura basato su una pluralità di produzioni di alta qualità.  
   
   
AGRICOLTURA. DAL VENETO BANDO DI 60 MILIONI PER I GIOVANI IMPREDITORI E PER INVESTIMENTI AZIENDALI. 15 MILIONI PER LE IMPRESE MONTANE  
 
Venezia - E’ pronto il Bando che nel Veneto mette a disposizione risorse per 60 milioni di euro complessivi con l’obiettivo di insediare giovani under 40 come titolari di nuove azienda agricole e supportare l’ammodernamento di strutture aziendali esistenti. Lo ha adottato ieri la giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura. Il provvedimento passa ora all’esame della competente commissione consiliare prima della definitiva approvazione. Le domande, a seconda degli interventi richiesti, andranno presentate o entro fine maggio o entro fine giugno. Il provvedimento, come ha spiegato l’assessore, risponde all’esigenza di favorire il ricambio generazionale in un settore che è strategico, crea lavoro, ricchezza, immagine e qualità, è ai primi posti per export nazionale. Dell’investimento disponibile, è previsto che 30 milioni siano destinate alle “start-up” agricole, mentre gli altri 30 milioni serviranno per gli investimenti capaci di rafforzare le strutture imprenditoriali già operative, anche di proprietà dei meno giovani. Questo risultato è stato ottenuto grazie ad un intenso lavoro del Dipartimento agricoltura e sviluppo rurale della Regione – ha fatto presente l’assessore – che ha saputo ottimizzare al meglio le possibilità esistenti in questo periodo di passaggio dal vecchio al nuovo Programma di Sviluppo Rurale, utilizzando i “Regolamenti transitori” per continuare comunque ad emanare bandi, senza attendere la definizione formale della futura programmazione. Per ciascuno dei due campi d’intervento previsti – ha sottolineato l’assessore – 7 milioni e mezzo, per un totale di 15 milioni, saranno indirizzati alle aziende della montagna. La proposta di Bando fa riferimento alla misura 112 “Insediamento di giovani agricoltori” del Psr 2007-2013. Tale strumento di programmazione individua, per gli agricoltori under 40 che si insediano a capo di un’azienda, la possibilità di accedere a una serie di strumenti in grado di sostenere e sviluppare le capacità imprenditoriali professionali. Attraverso la cosiddetta “progettazione integrata”, per il “Pacchetto Giovani” è prevista l’attivazione contemporanea di più misure del Psr, coordinate e rese coerenti al progetto nel Piano aziendale. Tra queste, ci sono la misura 121, azione Pgb “Ammodernamento delle aziende agricole” che consente di intervenire nella ristrutturazione aziendale, la misura 111 azione 3 “Interventi di formazione individuale in azienda” e la misura 114 azione 1 “Servizi di consulenza agricola rivolti agli imprenditori agricoli”. Per la misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole” è prevista anche la domanda singola, quindi al di fuori della progettazione integrata del Pacchetto Giovani, con una riserva di 7,5 milioni per la montagna. Questo lo schema degli interventi previsti dalla proposta di Bando
misura / azione Denominazione Importo a bando (Euro) Termine presentazione domande
112 111 az. 3 114 az. 1 121 Azione Pgb Pacchetto Giovani Pgb; Interventi di formazione individuale in azienda Servizi di consulenza agricola agli imprenditori agricoli Ammodernamento delle aziende agricole Totale 30 milioni di cui montagna 7,5 milioni altre zone 22,5 milioni 30 maggio 2014
121 Ammodernamento delle aziende agricole Totale 30 milioni di cui montagna 7,5 milioni altre zone 22,5 milioni 30 giugno 2014
Totale importi a bando 60 milioni
 
   
   
AGRIMPRESA APRILE E´ ON LINE  
 
 Bologna – “E’ partita una vera e propria ‘macchina del fango’ orchestrata da Coldiretti, rivolta oltre che al direttore, al vertice del Consorzio ed in particolare al suo presidente. Una campagna denigratoria che sta mettendo a rischio quanto faticosamente realizzato dal Consorzio in questi ultimi anni con scelte che hanno portato al raddoppio delle esportazioni, ad azioni di solidarietà a favore delle aree terremotate da tutti apprezzate per efficacia e trasparenza ed all’approvazione a larghissima maggioranza da parte degli allevatori dei piani produttivi”. E’ il commento di Antenore Cervi, vice presidente della Cia Emilia Romagna, che interviene nell’editoriale di Agrimpresa, disponibile on line (www.Agrimpresaonline.it ), sfogliabile ( http://www.Agrimpresaonline.it/sfogliabile/5-2014low/ ) e per mobile ( http://www.Agrimpresaonline.it/sfogliabile/5-2014low.pdf ). Paolo Ruti e Alessandro Dell’aquila dell’Enea (l’Ente nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) descrivono il quadro che emerge dalle simulazioni prodotte dall’Ente e dai principali centri di ricerca europei che mostrano come nell’area della Pianura Padana si va incontro ad un generale aumento delle temperature, nell’arco dei prossimi 20-30 anni, compreso tra 1 e 3 gradi in tutte le stagioni. Nel mensile della Cia anche un inserto speciale di 7 pagine dedicato alle nuove tecniche irrigue, con costi e risultati produttivi dei diversi metodi utilizzati. Nuove regole per utilizzare i voucher, lo scontro sul prezzo delle bietole tra agricoltori ed Eridania Sadam e le novità sul sistema di tracciabilità dei rifiuti sono, tra gli altri, i servizi contenuti nel magazine.  
   
   
EXPO MILANO 2015, LA PARTECIPAZIONE DEL SISTEMA EMILIA-ROMAGNA ALLA KERMESSE MONDIALE. IL FORUM IN REGIONE. ERRANI: "SIAMO UN GRANDISSIMO VALORE PER QUESTO PAESE, DAREMO IL NOSTRO CONTRIBUTO PER QUESTA VETRINA MONDIALE"  
 
Bologna – L’emilia-romagna all’Expo Milano 2015 punta sulla filiera della alimentazione. A 400 giorni dall’inaugurazione dell’esposizione mondiale sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” (che si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015), la Regione Emilia-romagna raggiunge l’accordo con il Commissariato all’Expo e il Padiglione Italia e fissa la presenza all’evento con il programma “Valori e idee per nutrire la terra”, che si estenderà non solo nell’area dell’Expo di Milano ma anche sul territorio e andrà ben oltre alla durata dell’evento espositivo. Progetto regionale di eccellenza sarà il World Food Forum, un ambizioso percorso sulle eccellenze regionali che coinvolgerà esperti, ricercatori, grandi imprese, policy maker di fama internazionale volto ad affermare l’Emilia-romagna quale “capitale” mondiale del cibo. “Ci stiamo preparando nella consapevolezza che l’Emilia-romagna è un grandissimo valore per il Paese, di peso internazionale per l’agroalimentare, l’agroindustria, la manifattura e su valori sociali importanti”, ha sottolineato il presidente della Regione Vasco Errani nel corso del forum “400 giorni all’Expo”, organizzata da Qn Quotidiano Nazionale a Bologna, nella Terza torre della Regione, nell’ambito delle iniziative di avvicinamento all’Expo 2015. Alla manifestazione, tra gli altri, hanno preso parte il direttore di Qn Giovanni Morandi, il direttore generale dell’Enit Andrea Babbi, il commissario unico governativo e amministratore delegato di Expo 2015 spa Giuseppe Sala e gli assessori regionali all’Agricoltura e alle Attività produttive Tiberio Rabboni e Gian Carlo Muzzarelli. “Possiamo dare un contributo all’Italia per questa vetrina mondiale”, ha aggiunto il presidente Errani. “Qual è la filosofia che ci anima nel partecipare all’Expo? E’ la consapevolezza che è un grande obiettivo per l’Italia nel mondo. Internazionalizzazione, qualità e benessere della vita, sapere, conoscenza, diritto alla salute: è la comunità, con al centro la persona e i suoi bisogni, il ‘modello’ che vogliamo proporre al mondo”. L’assessore Rabboni ha messo poi l’accento sui punti di forza delle eccellenze agroalimentari in Emilia-romagna: “legalità e riconoscimento dei diritti, attitudine a cooperare, tutela della biodiversità”; mentre l’assessore Muzzarelli ha disegnato la presenza dell’Emilia-romagna a Milano, ricordando che imprese, territorio, università e centri di ricerca, istituzioni locali “giocheranno insieme come sistema per valorizzare il tanto Made in Italy che passa dalla nostra terra”. L’emilia-romagna all’Expo Milano 2015 All’expo Milano 2015 parteciperanno circa 150 paesi e sarà un’occasione per mettere in evidenza le eccellenze del Made in Italy. Circa 20 milioni di visitatori attesi, di cui il 60% italiani ed il 40% esteri con un picco di domanda per il settore turistico e servizi correlati (www.Expomilano2015.org). L’expo 2015, innanzitutto, diventa per l’Emilia-romagna la chiave di lettura di tutte le politiche di internazionalizzazione del sistema produttivo, di promozione, di cultura e del turismo del biennio 2014-2015, e di ulteriore attività negli anni successivi. Diverse le modalità di partecipazione all’Expo per l’Emilia-romagna: la presenza permanente nella ‘Mostra delle Regioni’, una settimana ‘protagonista’ dal 18 al 24 settembre 2015 nel Palazzo Italia (con utilizzo esclusivo di alcune aree del Palazzo, e tutta la comunicazione del periodo in Expo e on-line dedicata a Regione Emilia-romagna), uno spazio espositivo di circa 200 metri quadri nella stessa settimana, nonché una ‘Piazzetta’ di circa 80 mq sul Cardo per organizzazione eventi per 3 mesi (agosto-ottobre 2015). Priorità generali su cui punterà il sistema Emilia-romagna sono la valorizzazione internazionale del territorio e delle sue eccellenze, il marketing territoriale internazionale, l’attrattività di visitatori e operatori professionali soprattutto esteri. Contemporaneamente saranno realizzati – in collaborazione con Apt e in collegamento con Expo - un insieme di pacchetti turistici per la costa, le città d’arte, i percorsi enogastronomici e le imprese rurali ma anche un calendario coordinato di eventi culturali, turistici e fieristici 2014-2016 con declinazione Expo. In particolare sono state selezionate le principali fiere internazionali regionali attinenti direttamente o indirettamente con il tema dell’Expo - Macfrut , Sana, Cibus, Cibus Tec, Sigep, Fieravicola, Eima, Ecomondo, Rimini Wellness, Ttg, Remtech, H2o – e verrà lanciato un vasto programma di incoming di imprese, buyer, importatori, chef, giornalisti internazionali. Premessa di questo è il modello di agricoltura emiliano-romagnola sostenibile per garantire un’alimentazione sana, sicura, tracciabile con asset strategici quali ricerca, innovazione (dal nutrizionismo ai functional food), riutilizzo e scarti energetici, risorse naturali e lo sviluppo integrato dei territori, ma molta attenzione sarà dedicata anche alle tecnologie regionali dell’impiantistica alimentare, della catena del freddo, del packaging, del food design. Alla luce degli accordi sottoscritti con Expo e Padiglione Italia, l’impegno della Regione Emilia-romagna nelle prossime settimane sarà quello, anche in collaborazione con Ervet, di dare il via ad una fase di condivisione delle idee e progettazione di iniziative, tramite incontri e tavoli di lavoro dedicati, che possano prevedere la più ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati al tema Expo, dagli Enti Locali alle Associazioni imprenditoriali, dalle imprese alle Università, per far sì che il nostro territorio e le sue forze economiche, culturali, scientifiche, turistiche possano sfruttare al meglio le grandi opportunità che Expo Milano 2015 può offrire loro, anche e soprattutto in chiave post-evento. Cuore dell’attività regionale sarà il coinvolgimento delle 150 delegazioni internazionali presenti a Milano, che saranno coinvolte nelle iniziative realizzate in regione con incontri istituzionali, visite aziendali, seminari e tavole rotonde con i centri di ricerca e le imprese. I paesi prioritari identificati oltre a quelli europei sono Brasile, Cina, Vietnam e Messico. Il World Food Forum Il World Food Forum (Wff) si comporrà di eventi focalizzati su tematiche di confronto a livello mondiale nell’ambito di Expo 2015 che consentiranno di ampliare l’esperienza di visita all’Expo sia da un punto di vista temporale che territoriale. In questo contesto si affronteranno in maniera innovativa le problematiche proponendo un confronto/incontro tra i protagonisti mondiali dell’agroalimentare – autorità di controllo della qualità e della tracciabilità, centri di ricerca, università, grandi imprese e imprese innovatrici - sviluppato su tre livelli di confronto: World Food Safety Forum (dedicato alle Autorità), World Food Research and Technology Forum (centrato sui centri di ricerca pubblici e privati), Research Food G20, che coinvolgerà i Governi dei Paesi che partecipano a Expo sulle politiche per la nutrizione umana e la salute. Il World Food Forum garantirà un ruolo di primo piano dell’Emilia-romagna, dell’Italia e dell’Unione europea sugli aspetti di ricerca e innovazione a favore del sistema industriale, per nuovi stili di vita e una migliore cultura alimentare, per assicurare qualità e sostenibilità a livello mondiale. L’agrolimentare dell’Emilia-romagna in cifre In Emilia-romagna le imprese del settore agroalimentare riguardano: 5.941di trasformazione alimentare, 2.969 produttrici di macchine impianti per l’industria alimentare e per l’agricoltura, 17.767 commercio ingrosso e dettaglio, 73.400 imprese agricole (di cui sul biologico 3.865), 1.022 aziende agrituristiche mentre 39 sono i prodotti a denominazione d’origine (Dop e Igp).  
   
   
BASILICATA, CIA: ACCELERARE PROVVEDIMENTO ETICHETTATURA CARNI  
 
“L’etichettatura d’origine delle carni anche trasformate non può essere un optional. Deve, invece, essere un obbligo per consentire ai consumatori di scegliere in modo consapevole e agli allevatori di difendere e valorizzare le loro produzioni di qualità”. Lo sostiene la Cia-confederazione italiana agricoltori sottolineando che “serve un’etichetta che obblighi a specificare gli ingredienti e metta l’industria di fronte a responsabilità precise”. “In tema di marchio delle carni lucane – aggiunge l’organizzazione - bisogna fare più in fretta perché questa è la strada di più efficace di garanzia per consumatori e contestualmente per gli allevatori. E se da tempo carne podolica e Agnello delle dolomiti lucane rappresentano le eccellenze capaci di fare da volano all’intero comparto zootecnico lucano l’unica soluzione strutturale in grado di assicurare la trasparenza negli scambi commerciali e la tutela di consumatori e produttori dal rischio frodi è l’estensione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti, a partire dalla materia prima utilizzata”. “Dobbiamo, perciò, riprendere l’iniziativa avviata negli anni passati dalle associazioni professionali degli allevatori – afferma la Cia - per riaprire un tavolo tecnico regionale su questo tema, facendo tesoro dell’esperienza positiva realizzata dagli allevatori di suini e dalle aziende di trasformazione dell’area Picerno-melandro. Di qui l’esigenza, come sta avvenendo per i salumi, di pervenire ad un “paniere” di prodotti lucani tipici trasformati con un marchio d’origine protetta regionale che tra l’altro ha una regolamentazione comunitaria più semplice di quella prevista per Dop e Docg”. La Cia ribadisce infine “l’attualità di un Piano regionale per il comparto zootecnico e di un programma di consolidamento e rilancio del sistema agroalimentare e industriale legato alle produzioni locali tipiche e di qualità. Gli allevatori lucani vivono un momento di grande difficoltà. I prezzi del bestiame alla stalla sono sempre in discesa mentre i costi onerosi creano ostacoli e problemi alla gestione delle imprese e il consumo di carne fresca è in calo. Una situazione complessa che richiede interventi e azioni efficaci”.