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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Marzo 2014
UE: RENDERE I CONSUMATORI ATTORI REALI NEL MERCATO DELL´ENERGIA  
 
Bruxelles, 27 marzo 204 - Il completamento del mercato interno dell´energia elettrica - scadenza nel 2014 - è assolutamente vitale. Colli di bottiglia devono essere eliminati, accelerando gli investimenti in infrastrutture di trasmissione, il rafforzamento dell´interconnessione elettrica e riducendo al minimo le politiche nazionali incompatibili. L´intervento pubblico è anche critico, non da ultimo al fine di proteggere i consumatori vulnerabili. Tuttavia interventi pubblici devono essere più coordinato a livello nazionale e locale in tutta Europa. Gli obblighi di servizio pubblico che sono già state concordate devono essere messi a posto. Rinnovabili al centro della scena - europeizzazione dei regimi di sostegno Le rinnovabili hanno il maggiore potenziale per ridurre la dipendenza energetica dell´Europa. I campioni Cese un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili al minor costo possibile e avvocati che sostengono essere indirizzate principalmente a immaturi tecnologie. Chiede pertanto alla Commissione di fornire una definizione di "fonte di energia maturo". "Sosteniamo con forza l´europeizzazione dei regimi di sostegno rinnovabili ed esortiamo la Commissione a fare di più per facilitare meccanismi di cooperazione tra gli Stati membri, in quanto tutte queste misure aiutano a contenere i prezzi dell´energia e approvvigionamento energetico sicuro", dice Pierre Jean Coulon , relatore per il parere del Cese sul tema Comunicazione della Commissione che 1 fornire agli Stati membri indicazioni su come sfruttare al massimo dell´intervento pubblico. Rendere il funzionamento del mercato dell´energia per i consumatori La tecnologia Demand-risposta e l´efficienza energetica offrono un enorme potenziale nella riduzione dei consumi. Il Cese sostiene fortemente la promozione di queste tecnologie in modo user-friendly con le informazioni necessarie e facilmente comprensibili forniti senza costi aggiuntivi. "L´elettricità è un prodotto di base essenziale e deve essere gestita come tale", sottolinea Sorin Ionita , co-relatore e membro del Cese dalla Romania. Il Cese invita la Commissione a fornire migliori garanzie e rafforzare ulteriormente gli obblighi di servizio pubblico, a prescindere dalla vincoli di austerità in corso.  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA:IL VICE MINISTRO DE VINCENTI A RAVENNA PER PARTECIPARE ALLA REM CONFERENCE  
 
Roma, 27 marzo 2014 - Il ruolo dell’efficienza energetica nella Strategia Energetica Nazionale è stato al centro del discorso di apertura tenuto ieri dal vice ministro De Vincenti alla Rem (Renewable Energy Mediterranean) Conference. De Vincenti ha evidenziato come la Strategia individui l’efficienza energetica come prima priorità di intervento, visto il suo contributo al raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti: riduzione del gap di costo dell’energia, decarbonizzazione al 2050, sicurezza e indipendenza di approvvigionamento e crescita economica sostenibile. “L’efficienza energetica è al centro dell’azione del governo” continua De Vincenti “il nostro Paese è attualmente impegnato nel recepimento della Direttiva 2012/27/Ue in materia di efficienza energetica. Si vogliono e si devono inoltre prevedere strumenti regolatori e fiscali efficienti, soprattutto per il settore edile. Bisogna rendere strutturali gli incentivi e le detrazioni per la riqualificazione energetica”. L’intervento si è concluso con un focus sulla necessità di una migliore interconnessione energetica dell’Italia con gli altri Paesi e sullo sviluppo della produzione sostenibile di idrocarburi, indispensabile per conquistare l’indipendenza energetica prevista dalla Sen.  
   
   
SERBIA, SOUTH STREAM PROCEDE SECONDO I PIANI  
 
Belgrado, 27 marzo 2014 - La costruzione del gasdotto South Stream in Serbia sta procedendo secondo i piani e non si prevedono ritardi. Lo comunica l´Ice, ricordando che a confermarlo all´Agenzia Beta sono stati i portavoci di Gazprom, la cui joint venture con la società statale serba del gas, Srbijagas sta realizzando il progetto in Serbia. Gazprom ha comunicato che il gasdotto, che si estenderà sotto il Mar Nero e attraverserà una serie di paesi tra cui la Serbia, prevede di effettuare le prime consegne di gas russo in Europa alla fine del 2015. Gazprom non ha ricevuto indicazioni sulla possibilità che i partner del progetto apportino modifiche al calendario stabilito. Secondo quanto comunicato in precedenza, Dusan Bajatovic, direttore generale di Srbijagas, partner al 49 per cento del progetto, ha dichiarato che con Gazprom (partner di maggioranza) è stato concordato un prestito per finanziare la quota serba di partecipazione, che verrebbe poi rimborsata grazie ai dividendi del progetto. Il progetto del gasdotto ha un valore complessivo di 16 miliardi di euro e per il tratto serbo la spesa prevista è di circa 1,9 miliardi di euro. La cerimonia d´avvio della costruzione del tratto serbo del gasdotto ha avuto luogo nel novembre 2013, mentre i lavori effettivi non sono ancora stati avviati.  
   
   
SVILUPPO DELL´USO DELL´IDROGENO  
 
Perugia, 27 marzo 2014 - Il Ministero dell´Ambiente premia l´impegno di Egenera e degli altri partner: I&tc, Comune di Perugia, Tamat e Umbria Mobilità, per gli importanti risultati raggiunti nella realizzazione di un veicolo dimostratore per il trasporto pubblico, alimentato con una miscela di idrogeno e metano. <A conclusione della sperimentazione e delle analisi dei gas> ha affermato l’ing. Raffaele Confidati, Presidente di Egenera, <possiamo affermare di aver ottenuto dei risultati davvero rilevanti: dopo aver realizzato un sistema a doppia alimentazione automatizzata con idrogeno al 35%, si è accertata una riduzione del monossido di carbonio pari all’80-90% in un percorso complesso e una riduzione dal 20% al 40% di Co2, rispetto all’alimentazione a metano (considerato un carburante poco inquinante)>. <Questi dati salirebbero di sicuro> ha continuato <se li paragonassimo all’alimentazione a diesel o benzina>. Altro aspetto da non sottovalutare è l’indipendenza dal petrolio che dà l’utilizzo dell’idrogeno, dal momento che questo può essere creato “in casa” dall’elettrolisi dell’acqua e, infine, un risparmio dei consumi del 30% in peso e 7% in volume rispetto al metano.  
   
   
AL VIA TRA POCHI MESI LA NUOVA TARIFFA ELETTRICA D1 PER LE POMPE DI CALORE CO.AER AUSPICA CHIAREZZA SUI CRITERI APPLICATIVI E MODALITÀ DI ACCESSO SEMPLICI E NON ONEROSE PER GLI UTENTI  
 
Milano, 27 marzo 2014 – Il 1° luglio 2014 verrà introdotta in via sperimentale la tariffa elettrica lineare D1, di cui potranno beneficiare i clienti domestici che utilizzano nell’abitazione di residenza pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento. Si tratta di un importante cambio di rotta fortemente voluto da Co.aer - Associazione dei costruttori di apparecchiature e impianti aeraulici, che ha sempre visto il sistema di tariffazione elettrica a scaglioni di consumo con prezzi crescenti come un grosso ostacolo alla diffusione della tecnologia delle pompe di calore. Il 13 febbraio scorso l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha pubblicato un documento di consultazione in cui indicava le proposte per una precisa definizione della nuova tariffa D1. Co.aer ha risposto alla consultazione, terminata il 16 marzo, evidenziando alcune criticità: ad esempio l’Associazione suggerisce che venga meglio definito cosa si intende, all’art. 8.1 della Delibera 607/2013/R/eel, per pompe di calore come “unico” sistema di riscaldamento delle abitazioni. La proposta di Co.aer è che la definizione comprenda il concetto di “prevalente”, per consentire eventuali sistemi di back up con altri generatori. La tariffa deve essere significativamente competitiva e devono essere evitati sussidi nel calcolo degli oneri di sistema. Inoltre, secondo Co.aer andrebbe ridotta la tempistica di attivazione; adottando le modalità proposte dall’Aeeg ci sarebbe infatti il rischio che possano trascorrere tre mesi da quando l’utente fa la richiesta al momento dell’effettiva applicazione della tariffa D1. Co.aer ritiene che l’applicazione dovrebbe invece essere immediata, con la riserva di applicare un ricalcolo della fattura a seguito di successive verifiche che accertino la non idoneità dei requisiti presentati dal cliente. Grande importanza deve essere data alle modalità di pubblicizzazione: informazioni sulla disponibilità della tariffa sperimentale D1 dovranno essere presenti non solo in fattura o attraverso lo Sportello per il Consumatore di Energia, ma anche sui siti dei venditori e distributori di energia elettrica, che dovranno adeguatamente istruire i propri operatori dei call center. L’associazione si augura che le modalità di accesso alla tariffa D1 siano semplici e non onerose per l’utente. Modulistica complessa e pratiche troppo costose potrebbero infatti disincentivare anche il cittadino più volenteroso e propenso ad adottare soluzioni energeticamente più efficienti e rispettose dell’ambiente. Infine, cosa succederà al termine della fase sperimentale? “Dobbiamo avere la certezza – afferma il Presidente Co.aer, dott. Alessandro Riello – che anche chi installerà una pompa di calore dopo il 31 dicembre 2015 potrà usufruire di una tariffa lineare simile alla D1. Il mercato ha bisogno di stabilità e non di uno stop and go continuo che non consente di affrontare le problematiche reali del Paese, sia dal punto di vista economico sia da quello energetico e ambientale, né alle nostre aziende di attuare attività di marketing adeguate.”  
   
   
A BARI LA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL PROGETTO MED-DESIRE SUL SOLARE  
 
Bari, 27 marzo 2014 - Lunedì 31 marzo presso la Sala Messapia dell’Hotel Palace si terrà la Conferenza Internazionale intitolata “A solar future in the Mediterranean” per la presentazione ufficiale al grande pubblico del progetto Med-desire (Mediterranean Development of Support schemes for solar Initiatives and Renewable Energies). Cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo 2007-2013 per un importo di circa 4.192.000 euro, il progetto mira a diffondere l’efficienza energetica e, in particolar modo, l’energia solare in tutta l’area del Mediterraneo, attraverso lo studio di piani di finanziamento innovativi e di strumenti d’incentivazione del mercato. Med-desire è realizzato da un consorzio di nove partner provenienti da cinque nazioni (Italia, Spagna, Tunisia, Libano ed Egitto) con il coordinamento della Regione Puglia – Assessorato allo Sviluppo Economico - Servizio Ricerca Industriale e Innovazione: per l’Italia, il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Enea (l’Agenzia nazionale italiana per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); per la Spagna, l’Agenzia Andalusa per l’Energia (Aae), l’Istituto Andaluso di Tecnologia (Iat), il Centro di Ricerche Energetiche, Ambientali e Tecnologiche - Piattaforma solare di Almeria (Ciemat – Psa); per la Tunisia, l’Agenzia Nazionale per la Conservazione dell’Energia (Anme); per il Libano, il Centro per la Conservazione dell’Energia (Lcec); per l’Egitto, l’Autorità per l’Energia Nuova e Rinnovabile (Nrea). L’arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione è ente coattuatore del progetto per la Regione Puglia. Alla Conferenza Internazionale parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone, la presidente dell’Arti Eva Milella e il presidente del comitato nazionale Enpi Cbc-med Bernardo Notarangelo. L’evento di Bari, al quale saranno presenti tutti i partner di progetto, sarà l’occasione per discutere diffusamente delle politiche energetiche nazionali e internazionali nel quadro delle quali si inserisce il progetto Med-desire, delle finalità del progetto – con particolare attenzione alle azioni per la rimozione degli ostacoli tecnici e all’adozione di meccanismi di finanziamento innovativi per lo sviluppo delle rinnovabili - e delle opportunità di business nel bacino del Mediterraneo per il settore delle tecnologie solari. La conferenza consentirà anche a imprese, istituzioni e associazioni nazionali di scambiarsi informazioni sulle esperienze di cooperazione e buone pratiche nel settore dell´energia solare, nonché di avere una panoramica sul mercato solare nei Paesi partner del progetto, che a loro volta potranno entrare in contatto con potenziali investitori italiani e operatori del mercato.  
   
   
LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI: IERI, OGGI E DOMANI CONFERENZA E DIBATTITO CON ALESSANDRO CLERICI CHAIRMAN DEL GRUPPO DI STUDIO “WORLD ENERGY RESOURCES” DEL WEC E SENIOR ADVISOR CESI SPA  
 
Milano, 27 marzo 2014 - L’energia è sempre più un fattore fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico ed è strettamente legata alle problematiche ambientali. Occorre considerare dati e “numeri” del problema in modo realistico e non ideologico. Lo ha fatto di recente il Wec (World Energy Council), con il suo gruppo di Studio “World Energy Resources”, presentando il proprio lavoro in occasione del 22° Congresso mondiale dell’energia in Sud Corea. Sono state prese in considerazione dodici “risorse”, con carbone-petrolio e gas tra quelle fossili, tutte le tipologie di rinnovabili; è stata inclusa anche l’efficienza energetica. Nella presentazione vengono riportate tabelle sintetiche per ciascuna di esse con il valore delle riserve accertate e sfruttabili e consumi e produzioni nelle varie aree geografiche. Dal rapporto si può dedurre tra l’altro che le fonti fossili contribuiscono per l’82% ai consumi di energia primaria e per il 66% nella produzione di energia elettrica, dove il carbone è ancora di gran lunga la principale risorsa. Date le riserve accertate di carbone, di gas e di petrolio convenzionali e le enormi riserve di gas e petrolio non convenzionali, non vi è scarsità di combustibili fossili per ben oltre un secolo (addio peak oil); ma rimane l’impatto sull’ambiente per il loro utilizzo e la concentrazione di alcuni di essi (olio/gas) in aree “particolari”. Nonostante i crescenti consumi, le riserve accertate ad oggi di petrolio e di gas convenzionali sono aumentate del 60% e del 48% negli ultimi 20 anni. Si evidenzia anche l’esplosione di rinnovabili come eolico e fotovoltaico, che raggiungono tuttavia circa l’1% delle risorse primarie ed il 3% nella produzione di elettricità a livello globale, elettricità che va assumendo sempre maggior importanza nello scenario energetico. La situazione del nostro paese, con l’Italia che consuma circa l’1,5% delle risorse primarie mondiali, non può prescindere dal contesto globale e per essa viene riassunta nel finale la problematica situazione ed i cambiamenti avvenuti nell’ultimo decennio. Milano, Fast, 7 aprile 2014, ore 16.30 Programma preliminare: 16.30 Registrazione dei partecipanti; 17.00 Saluto ai partecipanti e presentazione della conferenza Stefano Rossini, Fast; Gilberto Callera, Wec Italia. 17.10 “Le risorse energetiche mondiali: ieri, oggi e domani” Alessandro Clerici, Chairman del Gruppo di Studio “World Energy Resources” del Wec e Senior Advisor Cesi Spa. 17.50 Interventi programmati (in fase di definizione) 18.30 Conclusione dell’incontro. Informazioni generali Sede Fast P.le R. Morandi 2 – 20121 Milano (da p.Za Cavour in fondo a Via del Vecchio Politecnico). Segreteria organizzativa Per informazioni e iscrizioni: fast@fast.Mi.it    
   
   
LA DUCATI ENERGIA POTENZIERA´ LE SUE ATTIVITA´ DI RICERCA A ROVERETO  
 
Trento, 27 marzo 2014 - La Ducati Energia, azienda leader nel settore, con attività diversificate che vanno dai condensatori ai veicoli elettrici, distribuite in varie sedi in Italia e all´estero, potenzierà le attività del Centro ricerche Ducati Trento, aperto nel 2006 grazie ad una collaborazione tra le Università di Bologna e di Trento e la Provincia autonoma di Trento. La conferma si è avuta ieri nel corso di una visita compiuta dal vicepresidente della Provincia e assessore all´economia Alessandro Olivi alla sede centrale dell´azienda a Bologna, dove ha incontrato il presidente del gruppo Guidalberto Guidi. "Siamo contenti dell´interesse manifestato dalla Ducati a rafforzare le attività sviluppate a Rovereto, che già oggi impiegano una ventina di ricercatori - ha commentato Olivi al termine dell´incontro - . E´ importante per il Trentino attrarre attività industriali ad alto valore aggiunto, in grado di capitalizzare il patrimonio di intelligenze presente nella nostra Università e nelle fondazioni di ricerca e di generare ricadute positive anche sul versante dell´occupazione, in particolare per quanto riguarda personale fortemente qualificato. La presenza del Centro ricerche Ducati, inoltre, apporta un contributo importante al polo della Meccatronica, che si sta sviluppando a Rovereto, dove è stato inaugurato a dicembre il nuovo edificio, alla presenza anche del presidente Guidi". L´incontro di stamani si è concluso con la decisione di avviare, entro la fine di aprile almeno due nuovi progetti di ricerca nel Centro ricerche di Rovereto. Visita oggi del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all´economia Alessandro Olivi alla sede della Ducati Energia di Bologna, azienda leader del settore, con oltre 700 dipendenti e sedi anche all’estero, dalla Romania all’India, dall’Argentina alla Croazia, che nel 2006 ha aperto il Centro ricerche Ducati Trento a Rovereto, grazie ad una collaborazione tra le Università di Bologna e di Trento e la Provincia autonoma di Trento. A fare gli onori di casa il presidente Guidalberto Guidi - già vicepresidente di Confindustria e padre dell´attuale ministro allo sviluppo economico Federica Guidi - assieme al direttore generale Marco Capassi. Attualmente la sede di Rovereto impiega una ventina di ricercatori, altamente specializzati nei diversi rami di attività della Ducati, dai condensatori ai sistemi di trasporto (fra cui le bici elettriche utilizzate in tutta l’Emilia e in diversi altri comuni italiani). “Il Trentino è piccolo ma siamo fra i territori che investono di più in ricerca in Italia – ha detto oggi Olivi – e la nostra intenzione è quella di potenziare le piattaforme industriali innovative, favorendo le opportune sinergie con fondazioni e centri di ricerca e università e utilizzando gli strumenti di incentivazione di cui già disponiamo e che abbiamo mantenuto nonostante la crisi”. Una prospettiva a cui Guidi, in Trentino anche lo scorso dicembre in occasione dell’inaugurazione del nuovo edificio della Meccatronica - quasi ventimila metri quadrati di superficie certificati Leed e Arca - guarda con interesse. “Noi a Rovereto ci troviamo bene”, ha confermato il presidente della Ducati, che ha manifestato la disponibilità dell´azienda a potenziare le attività del polo roveretano. La Ducati è nata nel 1926; storicamente il suo prodotto di punta è stato il condensatore, con applicazioni in primo luogo per le reti elettriche.Ventanni dopo, la suddivisione in Ducati Elettrotecnica e Ducati Meccanica (oggi motori). Nel 1985, infine, è nata la Ducati Energia, che oltre ai condensatori opera in settori che vanno dai generatori eolici ai veicoli elettrici, con relative colonnine di ricarica, fino ai sistemi di controllo delle reti elettriche, ferroviarie, autostradali e così via. “Facciamo tante cose perché investiamo almeno l’8% in ricerca e sviluppo”, ha detto il presidente Guidi al termine della breve presentazione dell’attività aziendale. "Una condizione oggi indispensabile - ha commentato Olivi - ed è per questo che il Trentino è fortemente interessato ad attrarre e a sviluppare attività manifatturiere innovative, capitalizzando gli investimenti fatti in questi anni in innovazione, ricerca e in prospettiva anche nel mondo della scuola".  
   
   
ROMA - IL MERCATO IMMOBILIARE A ROMA NEL 2013  
 
 Roma, 27 marzo 2014 – E’ stato appena pubblicato il I numero 2014 del Listino Ufficiale della Borsa Immobiliare di Roma – Valori Correnti di Mercato di Roma e Provincia, le cui rilevazioni si riferiscono all’ultimo semestre 2013. Il Listino, oltre a riportare semestralmente le quotazioni immobiliari di Roma e Provincia, consta di un apposito capitolo dedicato all’Osservatorio Immobiliare della Bir che analizza i principali dati relativi al mercato di riferimento. In particolare, l’Osservatorio presenta al suo interno una sezione specifica in cui vengono analizzate le principali informazioni – fornite dagli Agenti Accreditati Bir - sugli immobili transati dagli stessi. Immobili collocati – Per quanto riguarda gli immobili collocati nel corso di tutto il 2013 il 51,6% risulta concesso in locazione, il 46,3% è stato venduto e il rimanente 2,1% è stato ceduto in nuda proprietà. Tipologia immobili – Quanto alla tipologia degli immobili transati, per l’86,5% si è trattato di appartamenti, ville o villini; per il 5,9% si è trattato di locali commerciali, artigianali o per il terziario; per il 4,3% uffici; per l’1,6% box o posti auto e per un restante 1,7% si tratta di altro non meglio specificato. In particolare, per quanto riguarda le locazioni, nell’80,6% si è trattato di appartamenti, ville o villini; per il 9,4% di locali commerciali, artigianali o per il terziario; per il 7,7% di uffici; per lo 0,7% box o posti auto con un residuo dell’1,7% riferito ad altro. Quanto alle vendite, il 92,5% delle transazioni ha riguardato appartamenti, ville o villini; il 2,6% box o posti auto; il 2,2% locali commerciali, artigianali o per il terziario; lo 0,7% uffici e l’1,9% altro. Dunque, c’è da notare che nelle vendite predominano nettamente le abitazioni e le relative pertinenze, mentre per le locazioni prevale il non-residenziale. Aree geografiche – Il 18,5% degli immobili collocati nel 2013 è nel Centro storico di Roma; il 15% nei Quartieri urbani e Suburbi Nord della città; il 10,7% nei Quartieri urbani e Suburbi Est; il 16,8% nei Quartieri urbani e Suburbi Sud; il 13,8% nei Quartieri urbani e Suburbi Ovest; il 20% nelle Zone dell’Agro romano; il 2,9% nei Comuni della Provincia di Roma e il restante 2,2% nei Comuni fuori della Provincia. Per quanto concerne le locazioni, il 24,1% degli immobili affittati nel 2013 è nel Centro storico di Roma; il 16,4% nei Quartieri urbani e Suburbi Nord della città; il 10% nei Quartieri urbani e Suburbi Est; il 17,1% nei Quartieri urbani e Suburbi Sud; il 13,4% nei Quartieri urbani e Suburbi Ovest; il 17,1% nelle Zone dell’Agro romano; l’1,7% nei Comuni della Provincia di Roma e solo lo 0,3% nei Comuni fuori della Provincia. Invece, per le vendite, il 12,3% degli immobili venduti nel 2013 si trova nel Centro storico di Roma; il 13,8% nei Quartieri urbani e Suburbi Nord della città; l’11,6% nei Quartieri urbani e Suburbi Est; il 16,4% nei Quartieri urbani e Suburbi Sud; il 14,2% nei Quartieri urbani e Suburbi Ovest; il 22,8% nelle Zone dell’Agro romano; il 4,5% nei Comuni della Provincia di Roma e lo stesso valore si ritrova nei Comuni fuori della Provincia. Riepilogando, le locazioni sono molto alte nel Centro storico, mentre le vendite risultano più elevate in tutte le aree fuori Roma. Tempi di collocamento – In generale, le locazioni hanno tempi più rapidi rispetto a quelli delle vendite: infatti, in media nel 2013, sono occorsi 171 giorni per affittare un immobile e 223 per vendere. Nel dettaglio, se per affittare un appartamento, villa o villino sono bastati 157 giorni, per vendere ne sono occorsi 213; analogamente, per affittare un ufficio ci sono voluti 212 giorni, contro i 285 per la vendita e lo scarto è stato ancora più rilevante nel caso di locali commerciali, artigianali o per il terziario: 205 giorni contro 355. Dall’analisi geografica emergono notevoli differenze all’interno delle stesse aree - a seconda che si tratti di locazioni o vendite - ma, fondamentalmente, nel caso delle prime i valori relativi alle diverse aree sono più omogenei tra loro, mentre per le vendite, oltre a registrare tempi più lunghi, si segnalano alcuni picchi. In particolare, occorrono 305,2 giorni per vendere un immobile nei Comuni fuori della Provincia di Roma, 283,5 nelle Zone Sud dell’Agro romano e 271,9 giorni nel Centro storico, dato che, se confrontato con la bassa percentuale degli immobili collocati, indica un’effettiva difficoltà nel vendere nel centro di Roma. Da un’analisi della serie storica dei tempi di collocamento per tipo di transazione in tutta l’area sin qui presa in considerazione - dal 2004 al 2013 - si evidenzia che, se nel 2004 bastavano 100 giorni per vendere un bene, nel 2013 ne sono occorsi 223; anche per quanto riguarda le locazioni si registra un incremento nel decennio ma più lieve: 101 giorni nel 2004 contro i 171 del 2013. Il picco maggiore nelle vendite si è verificato nel 2011 con ben 246 giorni di tempo, mentre per le locazioni si è avuto nel 2009 con 213 giorni. Complessivamente, i tempi per le locazioni si sono mantenuti sempre più bassi rispetto ai tempi di vendita, salvo nel 2007 e nel 2009, quando il gap si è quasi annullato.  
   
   
URBANISTICA: POLIMI, I PROGETTI DEGLI STUDENTI PER RIGENERARE AREE DEGRADATE  
 
Milano, 27 marzo 2014 - Porto di Mare, via Mecenate, l´area dell´ex macello, via dei Pestagalli e la caserma Rubattino sono alcuni degli immobili e delle aree abbandonate su cui gli studenti della Scuola di Architettura e Società del Politecnico hanno lavorato, formulando proposte di recupero e rigenerazione. Ieri, presso lo Spazio Mostre Guido Nardi del Politecnico, sono stati presentati i primi lavori realizzati dagli studenti dei corsi e laboratori che hanno aderito al progetto ´Ri-formare Milano´, realizzato in collaborazione con il Comune di Milano. "Il lavoro fatto dagli studenti seguiti dai docenti della Scuola di Architettura e Società del Politecnico - ha dichiarato la vicesindaco con delega all´Urbanistica ed Edilizia privata Ada Lucia De Cesaris - è straordinario, emozionante. Dimostra quante possibilità e quante energie ci sono a Milano per poter recuperare e dare nuova vita agli spazi e agli edifici degradati della nostra città. Questi progetti sono un monito per tutti coloro che non comprendono come il recupero del patrimonio esistente sia oggi la sfida più grande per ogni città. Sono felice che il Politecnico sia a fianco al Comune nel perseguire questo obiettivo". "Invieremo questi progetti ai proprietari di immobili e aree abbandonate - ha proseguito De Cesaris -, anche a coloro che hanno negato agli studenti l´accesso nei loro spazi. La speranza è che così possano capire a quali opportunità, anche economiche, si stanno sottraendo. Alla fine del percorso didattico intendo presentare alcuni di questi progetti anche nelle sedi istituzionali come, per esempio, la commissione Urbanistica. Ringrazio la preside della Scuola di Architettura e Società Ilaria Valente, il direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani Gabriele Pasqui e la coordinatrice del progetto ´Ri-formare Milano´ Corinna Morandi per aver creduto con passione in questo progetto e aver messo le loro preziose competenze al servizio della città".  
   
   
NONO SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLA LEADERSHIP SOSTENIBILE  
 

Salisburgo, 24 marzo 2014 - Il nono simposio internazionale sulla leadership sostenibile (Ninth International Symposium on Sustainable Leadership) si terrà dal 3 al 6 giugno 2014 a Salisburgo, in Austria. Il convegno, organizzato dall´Isl (Institute for Sustainable Leadership), verterà sulle ultime ricerche nel campo e raccoglierà nuovi spunti sulle pratiche di leadership sostenibile. Riunirà una vasta gamma di parti interessate, tra cui accademici, manager, professionisti, ricercatori e altri esperti di leadership sostenibile. Sono previsti una serie di eventi tra cui un pannello di professionisti industriali, una sessione interattiva in cui i relatori discuteranno le sfide e i successi nell´attuazione di pratiche sostenibili. L´iscrizione alla conferenza sarà aperta fino al 3 maggio, con la possibilità di registrarsi anche successivamente. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Instituteforsustainableleadership.com/
isl_symposium_2014.html

 

 
   
   
LAZIO INTERNATIONAL: COSI´ AIUTIAMO LE IMPRESE CHE VOGLIONO CONQUISTARE MERCATI NEL MONDO  
 
Roma, 27 marzo 2014 - La Regione ha presentato ‘Lazio international’, un piano per favorire l’internalizzazione delle imprese e rendere più competitivo il territorio. L’obiettivo è quello di restituire alle imprese del Lazio un ruolo di primo piano nella formazione del Pil del Paese. Gli interventi. 65 milioni di euro il totale delle risorse a disposizione: di questi, 20 milioni saranno ricavati dal bilancio regionale per il periodo 2014-2016 e 45 milioni dalla programmazione europea 2014-2020. Le risorse per il 2014. La Regione intende offrire tante opportunità alle imprese, attraverso tre diverse linee strategiche per: finanziare le proposte e i progetti di internazionalizzazione delle imprese, con un bando da 5 milioni di euro. Con dei voucher si sosterrà anche l’accesso delle imprese a servizi per l’internazionalizzazione e la partecipazione a fiere. Verranno messi a disposizione 500mila euro realizzare progetti per l’espansione delle piccole e medie imprese in diversi Paesi. In particolare saranno messi a disposizione 2,6 milioni di euro per progetti di internazionalizzazione verso Mediterraneo e America, 0,9 milioni per fiere internazionali, turismo ed Expo 2015, 400mila euro per attività di diplomazia economica, 200mila euro per la formazione di manager aziendali e 100mila euro per la realizzazione di un festival internazionale Startup. Il totale delle risorse a disposizione per questi interventi è 5,4 milioni di euro interventi di governance, orientamento alle imprese e realizzazione del sito www.Laziointernational.it  , un nuovo portale per l’internazionalizzazione dell’economia del Lazio che sarà a disposizione delle imprese. La Regione, inoltre, sosterrà anche un nuovo sistema per monitorare le iniziative di internazionalizzazione e valutare quelle finanziate o partecipate dalla Regione. “Abbiamo finalmente ricostruito le condizioni per essere vicini a chi vuole esportare ma finora non ha potuto perché non c’era una strategia- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo messo a disposizione anche le risorse. Negli ultimi anni la Regione non aveva investito nemmeno un centesimo per le aziende che vogliono esportare i propri prodotti all’estero. Ora noi torniamo a investire, stanziando oltre 10 milioni di euro ogni anno. Così il Lazio è tornato a essere protagonista e potrà fare la sua parte per il bene dell’Italia”- ha concluso Zingaretti.  
   
   
NO AL SUPER-EURO: COSÌ ANCHE LA TECNOLOGIA E’ PENALIZZATA GLI IMPRENDITORI DELL’UCIMU PREOCCUPATI PER IL TASSO DI CAMBIO SEMPRE PIU’ SFAVOREVOLE  
 
Cinisello B. 27 marzo 2014 - Rispetto al lieve calo di valore segnato questa mattina dall’euro, Luigi Galdabini, presidente Ucimu ha dichiarato “si tratta di un minimo scostamento che non può avere nessun impatto e beneficio sulle nostre attività”. “Il problema del tasso di cambio sfavorevole dell’euro rispetto altre monete nazionali, prima tra tutte il dollaro, deve essere preso in seria considerazione da Bruxelles. La situazione sta infatti diventando insostenibile per chi, come i costruttori italiani di macchine utensili, vende fuori dai confini dell’Unione europea oltre il 66% del totale esportato e ha in Stati Uniti e Cina due dei tre principali mercati di sbocco”. La preoccupazione è evidente tra gli imprenditori della macchina utensile italiana che, riuniti ieri nel consiglio direttivo di Ucimu, hanno confermato un certo rallentamento delle vendite in alcuni mercati. “Fino a che l’apprezzamento dell’euro è restato intorno al 3-4%, non abbiamo rilevato nessun problema: la nostra offerta, fatta di tecnologia e customizzazione del prodotto, era comunque inscalfibile presso gli utilizzatori di fascia alta. Oggi, invece, con un incremento costante del cambio, anche loro, penso ad esempio ai nostri clienti statunitensi, sono costretti a rivolgersi altrove; i nostri competitors sono così favoriti e le nostre commesse ferme al palo per il super-euro”. “Nessuna spinta antieuropeista - ha concluso Galdabini - crediamo fermamente nell’Unione europea e nella moneta unica ma, proprio per questo, ci aspettiamo una politica capace di sostenere il manifatturiero, colonna portante dell’economia dell’euro zona, e un ruolo più decisivo per la Bce affinché - al pari della Fed - possa divenire realmente una banca di zona in grado di emettere moneta e contribuire così al riequilibrio delle valute, fattore dirimente per noi per competere alla pari dei concorrenti extra-Ue”. Terremoto/emilia - Quasi 2.800 ordinanze emesse presso le banche per il pagamento di 151 di contributi per riparazione delle abitazioni. I dati aggiornati dei sistemi Mude e Sfinge. Le unità abitative coinvolte sono 10 mila e 500, per oltre 17 mila e 500 abitanti. Le richieste delle imprese hanno raggiunto quota 923 per 853 milioni di cui 218 già concessi Bologna, 27 marzo 2014- – Sono quasi 2800 le ordinanze emesse presso gli istituti bancari per il pagamento dei contributi per la riparazione delle abitazioni. Ad oggi, infatti le ordinanze per la liquidazione bancaria hanno raggiunto esattamente quota 2.763 per un importo di 151 milioni e 320mila euro: le unità abitative coinvolte nelle pratiche accettate ammontano a 10.533 per un totale di oltre 17 mila e 500 abitanti interessati. Sono questi i dati relativi alla ricostruzione registrati dal sistema Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) relativo alle abitazioni e dal sistema telematico Sfinge per quanto riguarda le imprese colpite dal sisma del maggio 2012. Abitazioni I dati estrapolati dal sistema Mude registrano 3.192 richieste di contributo in lavorazione da parte dei professionisti e dei Comuni. Queste si aggiungono alla 3.977 domande già depositate e protocollate presso i Comuni. I contributi concessi ammontano a oltre 371 milioni e 590 mila euro. Nel totale è compresa anche una quota di 2.621 immobili a uso produttivo (445), commerciale (1.078), uffici (634) e depositi (628). Imprese Le richieste di contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge, sono 923, equivalenti a 853,9 milioni di euro. Ben 455 sono i decreti di concessione del contributo approvati (per circa 218,9 milioni, di cui oltre 51 milioni in liquidazione). Le richieste sul fondo Inail (prima, seconda e terza finestra di domande), riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, sono oggi 737 per un contributo complessivo di 24,2 milioni di euro (già assegnati a 415 imprese risorse per 11,6 milioni). Finanziate 943 imprese sul bando Por Fesr (sviluppo e occupazione) per circa 83 milioni: attesi per circa 2.000 nuovi posti di lavoro.  
   
   
CONFINDUSTRIA: PRESENTATO AL PRESIDENTE PIGLIARU DOSSIER "MAKE IT IN SARDINIA"  
 
Cagliari, 27 marzo 2014 - Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato il 24 marzo negli uffici di viale Trento, i vertici di Confindustria Sardegna. Al centro della riunione la presentazione al Presidente Pigliaru e agli Assessori della Programmazione e dell´Industria, Raffaele Paci e Maria Grazia Piras, del dossier "Make It in Sardinia". Il documento, condiviso dall´Associazione degli Industriali, raccoglie una serie di proposte operative da porre all´attenzione della nuova Giunta regionale. Coordinate dal Presidente Regionale, Alberto Scanu, le rappresentanze di Confindustria hanno esposto una sintesi dei temi affrontati nel documento, dall´internazionalizzazione delle imprese ai costi dell’energia, dalle opportunità per le start up alle possibilità di sviluppo delle zone interne, sino alle proposte relative ai trasporti. "Il lavoro lo creano le imprese, e alle istituzioni spetta il compito di creare le condizioni perché ciò avvenga" ha detto il Presidente Pigliaru, annunciando la volontà di affrontare le emergenze attraverso un metodo di lavoro impostato sulla condivisione. "I primi passi saranno quelli annunciati", ha proseguito Francesco Pigliaru, indicando come priorità il piano per l´edilizia scolastica, "per il quale abbiamo già individuato strumenti operativi e buona parte delle risorse che si possono rendere presto spendibili", le politiche attive per il lavoro e la semplificazione burocratica, "in un impegno complessivo che riunisca insieme più assessorati e che proceda con un approccio di tipo orizzontale, attraverso tavoli di lavoro che siano supporto tecnico ma anche apertura d´ascolto verso esigenze e proposte da parte dei vari soggetti coinvolti". Il Presidente della Regione ha poi fatto riferimento a un´azione immediata sui fronti della vertenza entrate e del piano di stabilità, ribadendo l´impegno nello sbloccare al più presto risorse ferme, così come la necessità di un sistema di valutazione delle politiche e dei risultati. L´assessore dell´Industria Maria Grazia Piras ha messo l´accento sul ruolo determinante dell´industria nello sviluppo economico della Sardegna, spiegando l´attuale lavoro di valutazione del Piano regionale energetico e la necessità di un Piano regionale per le attività estrattive, oltre che l´urgenza di aprire un confronto sull’accesso al credito per le imprese. L´assessore del Bilancio e Programmazione, Raffaele Paci, si è soffermato sul patto di stabilità. "Sarà una battaglia difficile", ha chiarito. "Ma siamo già impegnati a trovare le giuste argomentazioni per sostenere con il Governo la necessità di adeguare il patto di stabilità, così che ci siano consentite maggiori capacità di spesa in considerazione delle maggiori entrate che ci sono state riconosciute con la vertenza". "Le nostre posizioni sono chiare fin da principio", ha concluso il Presidente Pigliaru ricevendo il dossier che sarà poi oggetto di confronti anche con gli altri Assessori. "Non accettiamo alcun ragionamento che sia di stampo demagogico, ma solo proposte concrete e realmente attuabili".  
   
   
DALL’EMILIA ROMAGNA PER “STUDIARE” I BIC DI TRENTINO SVILUPPO  
 
Trento, 27 marzo 2014 - Una delegazione di Aster, incubatore regionale dell’Emilia Romagna, ha partecipato ad una giornata di studio presso il Polo Tecnologico di via Zeni per carpire le best practices di Trentino Sviluppo. Particolare attenzione è stata rivolta ai servizi alle imprese, ai percorsi di crescita a misura di startup. L’innovazione, il dinamismo economico, l’affidabilità finanziaria e amministrativa, in altre parole le best practices messe in campo da Trentino Sviluppo a favore dello sviluppo economico e sociale del territorio sono state al centro della visita di studio che nella giornata di martedì 25 marzo ha portato nella sede di Via Fortunato Zeni a Rovereto una delegazione di Aster, incubatore e acceleratore d’impresa dell’Emilia Romagna. Società consortile con sede a Bologna, fondata dalla Regione con la partecipazione delle università del territorio, Cnr, Enea, associazioni di categoria e Unioncamere, Aster è nata con l’obiettivo di promuovere l’innovazione del sistema produttivo, lo sviluppo di strutture e servizi per la ricerca industriale e strategica, la collaborazione tra ricerca e impresa e la valorizzazione del capitale umano impegnato in questi ambiti (www.Aster.it). Non nuova al Trentino, Aster aveva partecipato lo scorso dicembre al raduno annuale dell’European Bic Network (Ebn), evento che aveva animato il Polo Tecnologico di via Zeni con due giornate di scambio e confronto sulle migliori politiche a sostegno dell’innovazione d’impresa. Proprio in quell’occasione era nato il desiderio di conoscere meglio la realtà trentina ed approfondire il sistema di accompagnamento alle imprese. Dall’esperienza consolidata di Trentino Sviluppo con le imprese e le startup locali, Aster ha trovato spunti di riflessione per applicare le best practice trentine nella regione Emilia Romagna, promuovendo la nascita futura di Bic regionali con l´obiettivo di sostenere attività di incubazione di startup innovative e supportare l´innovazione regionale. Al centro della visita anche alcune aziende insediate nel Polo Tecnologico di Rovereto, tra cui Kirana, azienda leader in Italia specializzata nello sviluppo di processi di microlavorazione laser per applicazioni nel campo spaziale, automotive e biomedicale. A fare gli onori di casa sono stati Mauro Casotto, direttore della Direzione Sviluppo e Innovazione di Trentino Sviluppo e Luca Capra, direttore dell’Area Promozione Tecnologica, insieme a Michele Michelini, responsabile del Servizio Finanza, Ricerca e Sviluppo di Apiae, l’Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche, che ha illustrato ai colleghi emiliani la piattaforma di incentivi provinciali a disposizione delle imprese. Per la Regione Emilia-romagna sono intervenuti Silvano Bertini, responsabile del Servizio Politiche di Sviluppo Economico, Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica, e Sara Monesi, responsabile Startup Department di Aster.  
   
   
ILSPA, MARONI: FAREMO TUTTE LE VERIFICHE DEL CASO  
 
Milano, 27 marzo 2014 - "Ho dato il via a una commissione interna perché voglio verificare se, su questa vicenda specifica, nelle azioni di Infrastrutture lombarde ci siano stati degli errori o delle omissioni e se siano state rispettate tutte le procedure previste. Abbiamo preso subito i provvedimenti adeguati". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a margine della presentazione dell´evento ´ Good food in good design´, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle iniziative intraprese dalla Regione in relazione all´inchiesta della magistratura su Infrastrutture lombarde. Piena Luce - "Su questa vicenda specifica - ha ribadito il governatore - non ho nessuno da coprire, non voglio che sia coperto nulla, non ho nulla da nascondere. Voglio capire perché sia successo". Ritornando su quanto detto ieri in Consiglio regionale, Maroni ha anche ricordato l´intenzione di costituire "una commissione per valutare il sistema dei rapporti tra la struttura della Regione e le società partecipate. Vediamo, se c´è qualcosa da migliorare, sono disponibilissimo a farlo".  
   
   
SEQUESTRO IN DITTA CINESE. ASSESSORE VENETO ALLA TUTELA DEL CONSUMATORE: GUARDIA ALTISSIMA PER UN FENOMENO ILLEGALE E PREOCCUPANTE  
 
Venezia, 27 marzo 2014 - Un fenomeno illegale, che deve spaventare tutti, verso il quale nessuna tolleranza è possibile, magari in nome dell’esotico. Encomio pubblico alla Guardia di Finanza e in generale alle forze dell’ordine: in vicende del genere non c’è nulla di pittoresco ma solo, semplicemente, un reato da prevenire e reprimere, che può avere conseguenze pericolose. Così l’assessore alla tutela del consumatore del Veneto a proposito dell’operazione della Guardia di Finanza di Verona, che ha sequestrato a Povegliano Veronese oltre una tonnellata di spaghetti prodotta da una ditta gestita da un cinese, confezionata senza riportare le diciture di legge in un capannone privo delle “basilari norme igienico-sanitarie”. Qui siamo ben oltre la truffa in commercio o i reati fiscali per evitare di pagare il dovuto al fisco, aggiunge l’assessore, siamo anche oltre il malcostume: non è pensabile che chi viene a lavorare da noi ignori ogni regola, di buon senso e di legge. Il sequestro è il minimo: serve tantissima attenzione, fatta anche di conoscenze: le diciture sulle confezioni di alimenti non sono coreografia perché devono permettere di risalire lungo la filiera e di dare ai consumatori elementi utili per la scelta. Non sono eliminabili e semmai sono da implementare e rendere ancora più semplici e chiare. Da questo punto di vista l’assessorato alla tutela del consumatore del Veneto sta operando da anni, sia per appoggiare l’azione delle forze dell’ordine sia per far sapere ai potenziali acquirenti quali rischi si corrono acquistando alimenti, ma anche giocattoli, accessori, vestiti, borse e quant’altro, che non riportano le corrette etichette identificative o, peggio, le falsificano. L’assessore ricorda che su questo fronte è stato anche creato il blog www.Venetoconsumatori.it per trovare segnalazioni, o inviarne di proprie in caso di difficoltà o dubbio, con la certezza di avere risposte da professionisti e specialisti.  
   
   
LOMBARDIA: ECOSOSTENIBILITÀ E SVILUPPO, CONNUBIO POSSIBILE  
 
Parre/Bg, 27 marzo 2014 - "Ecosostenibilità e sviluppo produttivo, un connubio possibile, come ci ha dimostrato una eccellenza bergamasca, la Scame Spa. Certo, come sempre quando si fa innovazione, bisogna innanzitutto crederci, decidere di investire in settori che magari, almeno sulla carta e almeno all´inizio, sembrano non troppo redditizi da un punto di vista economico, ma che sono senza dubbio il futuro e la storia ci ha dimostrato che stiamo andando in questa direzione". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, nel corso della visita alla prima tappa del tour regionale nelle aziende bergamasche leader della Green economy, alla Scame Spa di Parre (Bg). Gruppo Leader - Il gruppo Scame, azienda leader nella produzione di materiale elettrico, da oltre un decennio è attiva anche nel campo della mobilità elettrica, progettando e realizzando una serie di connettori e stazioni di ricarica per i veicoli elettrici. Inoltre, Scame sta attivamente collaborando in ambito internazionale, insieme alle più importanti aziende europee del settore, allo sviluppo di norme uniformi e condivise al fine di proporre al mercato un´unica infrastruttura di ricarica europea per l´auto elettrica. Da Sogno A Realtà - "La diffusione del veicolo elettrico anche in Italia non è più un sogno - ha proseguito Terzi - soprattutto in Regione Lombardia ci stiamo attrezzando. La Regione sta sostenendo fortemente soprattutto nelle grandi città lo sviluppo delle infrastrutture perché ci rendiamo conto che devono andare di pari passo, da un lato la possibilità per i cittadini di acquistare auto accessibili anche dal punto di vista economico, e dall´altro la necessità di infrastrutture adeguate, grazie alle quali è impossibile spostarsi all´interno del territorio lombardo. Noi come Regione Lombardia - ha aggiunto la titolare regionale all´Ambiente - non solo ci crediamo, ma siamo tra quelle che ci credono di più e stiamo implementando e sostenendo questo tipo di sviluppo sul territorio della mobilità elettrica in sostituzione a quella tradizionale. Un´alternativa, che soprattutto per le città - ha precisato ancora Terzi - si presta perfettamente a sostenere quella che è la nostra politica di abbattimento degli inquinanti dell´aria che stiamo portando avanti con convinzione". Sistema Produttivo - Dal punto di vista del sistema produttivo lombardo e delle sua competitività a livello europeo, l´assessore ha spiegato: "Temo che il vero problema non sia tanto il sistema produttivo lombardo in Europa, quanto piuttosto il sistema produttivo italiano in Europa, nel senso che spesso e volentieri ci sentiamo riconoscere quelli che sono gli elementi molto positivi del sistema lombardo, ma difettiamo e cadiamo quando il discorso viene allargato al panorama nazionale". Fare Sistema - "Quello che manca in Regione Lombardia - ha continuato l´assessore Terzi - e ce lo hanno confermato anche qui alla Scame stamattina, è il fare sistema. La Regione Lombardia in quel senso c´è - ha assicurato - perché il presidente Maroni si è più volte speso in partite come queste, mettendosi a disposizione anche in ruoli che non sono quelli istituzionali di Regione Lombardia, ma che servono a fare crescere le imprese e i territori lombardi. Quindi - ha concluso - se la necessità è quella di trovare un unico interlocutore per fare in modo di mettere a sistema tante realtà, con la volontà di crescere tutti insieme, la Regione Lombardia c´è, così come l´Assessorato all´Ambiente per supportare lo sviluppo della Green economy".  
   
   
ALLUVIONE 2012, GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA SECONDO ELENCO IMPRESE DANNEGGIATE AMMESSE A CONTRIBUTO  
 
Perugia, 27 marzo 2014 – Sono 23 le imprese del settore extra agricolo danneggiate dagli eventi alluvionali del novembre 2012 che potranno beneficiare delle agevolazioni previste del bando regionale per l´assegnazione di complessivi 8 milioni e 700mila euro, i cui termini erano stati riaperti per 30 giorni dal 2 gennaio scorso. La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´Assessorato allo Sviluppo economico, ha approvato gli elenchi provvisori delle nuove domande ammesse e non ammesse a contributo al termine dell´istruttoria del Comitato tecnico istruttorio interservizi che ha preso in esame 32 richieste. A favore delle 23 imprese ammesse provvisoriamente a contributo, per una spesa complessiva di circa 1 milione e 800mila euro, è previsto un contributo totale di 1 milione e 200mila euro. Le risorse fanno parte del pacchetto di 46 milioni e 400mila euro assegnato all´Umbria a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri; sono state già utilizzate per l´assegnazione di contributi per oltre 4 milioni e 850mila euro a 105 imprese che avevano presentato domanda entro il 30 settembre 2013. Per assicurare la massima attenzione a tutte le imprese colpite dagli eventi alluvionali dell´11 e 12 novembre 2012, in difficoltà per i gravi danni subìti, in un contesto di generale crisi economica, il bando era stato riaperto per consentire l´accesso ai contributi sia alle imprese che non avessero presentato domanda entro il termine inizialmente previsto, sia a quelle che, pure danneggiati, dovevano ripresentare richieste formalmente coerenti con la procedura tecnico-amministrativa prevista. Le agevolazioni erano rivolte alle imprese industriali, artigiane, di servizi, commerciali e turistiche che hanno segnalato di essere state danneggiate dall´alluvione, quale contributo per le spese sostenute per il ripristino delle condizioni di operatività. I benefici sono destinati ad aziende dei comuni colpiti dagli eventi alluvionali: Perugia, Città della Pieve, Panicale, Montegabbione, Castel Viscardo, Baschi, Collazzone, Marsciano, Fratta Todina, Piegaro, Monteleone di Orvieto, San Venanzo, Castel Giorgio, Montecchio, Deruta, Parrano, Fabro, Ficulle, Allerona, Orvieto, Todi, Torgiano e Citerna.  
   
   
PUGLIA, AREA "MICOROSA" BR: "SODDISFATTO PER FIRMA ACCORDO MESSA SICUREZZA"  
 
Bari, 27 marzo 2014 - “Sono particolarmente soddisfatto della sottoscrizione dell’accordo procedimentale di programma per la messa in sicurezza permanente dell’area Micorosa e delle aree Syndial esterne allo Stabilimento petrolchimico site nel Sin di Brindisi. In primo luogo perché essa è lo step successivo rispetto alla sottoscrizione della convenzione tra Ministero dell´Ambiente, Regione Puglia, Comune di Brindisi e Sogesid Spa dello scorso dicembre che, per quell´area sposava la tesi della Regione Puglia destinando i 40mln di euro dell´Accordo Quadro, chiaramente non sufficienti per interventi sull´intero Sin, alla messa in sicurezza e bonifica della falda dell´area Micorosa, riconosciuta come maggiormente contaminata nel suolo e nelle acque di falda oltre che sorgente attiva di contaminazione verso il mare”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro in merito alla sottoscrizione del documento avvenuta oggi a Brindisi. “In secondo luogo devo sottolineare il lavoro svolto dalle strutture tecniche dell´assessorato attraverso una Conferenza dei servizi che, con l´apporto di tutti i soggetti coinvolti dal progetto, ha definito con chiarezza competenze e procedure successive alla sottoscrizione di quest´oggi permettendo quindi aprire immediatamente la fase operativa. Voglio, inoltre, sottolineare la responsabilità e l´impegno di tutti i soggetti – conclude Nicastro – che su questo intervento hanno lavorato, seppure da prospettive differenti, con l´unico obiettivo di avviare finalmente la messa in sicurezza e la bonifica dell´area Micorosa”.