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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
MEDALL PER INDAGARE SULL´EPIDEMIA DI ALLERGIE  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2011 - Sei allergico ad alcuni alimenti? Hai delle eruzioni cutanee quando meno te lo aspetti? La polvere ti crea difficoltà di respirazione? Sappi comunque che non sei l´unico. La Federazione europea delle associazioni di pazienti affetti da allergie e malattie respiratorie(Efa) fa sapere che più di 80 milioni di persone in Europa soffrono di qualche forma di malattia allergica. Ma ciò che è particolarmente preoccupante è che questo numero è in crescita. Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue sono impegnati in una ricerca per determinare perché le allergie si sono intensificate nel corso degli anni fino a diventare l´epidemia mondiale del Xxi secolo. Il progetto Medall ("Mechanisms of the development of allergy"), finanziato attraverso il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) con 11,9 milioni di euro, indagherà sulle cause che sono alla base dell´epidemia di allergie, dando così una spinta enorme al nostro benessere nonché alla competitività e innovazione europee. Nel programma di Medall ci sono la prevenzione e il controllo migliore delle allergie. Il progetto Medall, guidato dall´Institut national de la santé et de la recherche médicale (Inserm), in Francia, e dal Centro per la ricerca epidemiologica ambientale (Creal), in Spagna, riunisce 23 partner accademici e industriali di 12 Stati membri (Belgio, Danimarca, Germania, Spagna, Francia, Italia, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Finlandia, Svezia e Regno Unito) nonché Norvegia, Svizzera e Stati Uniti. Come parte del loro progetto, il consorzio chiarirà le ragioni del crescente numero di casi di allergie (come ad esempio la rinite allergica, l´asma, la dermatite atopica e le allergie alimentari nei bambini). Gli esperti dovranno stabilire se e in che modo i fattori ambientali influenzano lo sviluppo delle allergie, e quindi dell´epidemia mondiale di allergie. Per sostenere i loro sforzi i partner di Medall usano una vasta rete di coorti di nascita che comprende più di 42.000 bambini nati in Europa tra il 1992 e il 2007. Il team studierà questi ragazzi impiegando diversi approcci, che vanno dall´epidemiologia alla biologia dei sistemi. Medall è un risultato del progetto Ga2len ("Global allergy and asthma European network"), che ha lavorato per contenere l´onere di allergie e asma in tutta Europa. Ga2len, che si è concluso lo scorso ottobre, ha ricevuto 14 milioni di euro a sostegno dell´area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6° Pq). "Mi auguro che i risultati di Medall apporteranno significativi benefici alla società, all´interazione umana e all´ambientale", spiega Jean Bousquet di Inserm e dell´Università di Montpellier, che guida il progetto Medall. "L´obiettivo principale di Medall è quello di aumentare la nostra conoscenza e comprensione delle cause dell´asma e delle malattie allergiche. I risultati del programma contribuiranno a migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di allergia in tutta Europa, attraverso la diagnosi precoce, l´attuazione di strategie di prevenzione primaria e secondaria e lo sviluppo di nuovi trattamenti per i disturbi allergici economicamente validi." Riguardo al progetto, Josep M. Anto di Creal ha commentato: "Medall raccoglie le migliori squadre di ricerca in tutta Europa, che lavoreranno insieme per combinare i dati ottenuti in coorti di nascita in corso, con la biologia dei sistemi, al fine di trovare approcci innovativi." Per-åke Wecksell, membro del consiglio Efa, ha detto: "L´efa è lieta di essere partner del progetto Medall. Si tratta di un´iniziativa importante che produrrà alcuni dei cambiamenti positivi per i quali l´Efa si batte: un aumento delle conoscenze sulle allergie, il miglioramento e l´integrazione delle pratiche di gestione delle allergie e lo sviluppo della prevenzione e della comprensione delle allergie in Europa." La riunione iniziale del progetto ha avuto luogo dal 24 al 26 gennaio a Barcellona, in Spagna. Per maggiori informazioni, visitare: Federazione europea delle associazioni di pazienti affetti da allergie e malattie respiratorie(Efa): http://www.Efanet.org/index.php  Institut national de la santé et de la recherche médicale (Inserm): http://english.Inserm.fr/  Scheda informativa del progetto Medall su Cordis, fare clic: qui Ga2len: http://www.ga2len.net/  Ricerca sulla salute nell´ambito del 7° Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/health/    
   
   
"PSIMEX WORKSHOP: INTERACTIONS AND PATHWAYS  
 
Cambridge, 27 gennaio 2011 - Il 1º aprile 2011 si terrà a Cambridge, nel Regno Unito, una conferenza intitolata "Psimex workshop: interactions and pathways". Il workshop, organizzato dal progetto Psimex ("Proteomics standards initiative and international molecular exchange - systematic capture of published molecular interaction data"), fornirà un´introduzione e una formazione pratica per permettere di studiare le interazioni proteina-proteina e i percorsi tramite l´utilizzo di risorse e strumenti disponibili al pubblico. Il workshop prevede anche una parte dedicata all´insegnamento di come utilizzare le risorse e gli strumenti trattati durante l´evento. Psimex sostiene le attività della Collaborazione internazionale per lo scambio molecolare, che sta lavorando a una serie di regole per l´acquisizione di dati e per renderli disponibili al pubblico. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ebi.ac.uk/training/onsite/intpathpsimex_110328.html    
   
   
CROCE ROSSA, PROPOSTA REGIONE LOMBARDIA SALVA POSTI LAVORO  
 
Milano, 27 gennaio 2011 La Croce Rossa continuerà senza interruzioni il servizio per il 118 in Lombardia, almeno fino a giugno, e senza tagliare posti di lavoro. E´ il risultato della proposta che la Regione, su indicazione del suo stesso presidente Roberto Formigoni, ha messo in campo ieri sul tavolo in Prefettura a Milano. Il tavolo, cui per la Regione ha partecipato il direttore generale della Sanità Carlo Lucchina, era stato convocato per tentare una conciliazione tra le parti riguardo la situazione dei lavoratori a tempo determinato della Croce Rossa, che rischiavano di rimanere senza occupazione. Alla presenza dei rappresentanti della stessa Croce Rossa, dei sindacati, di Regione Lombardia e dell´Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu) è stata trovata la soluzione ponte sino a giugno. Regione Lombardia - nel ribadire la propria linea politica, che è quella della salvaguardia del livello occupazionale attuale - ha infatti dichiarato il proprio impegno ad aumentare in maniera limitata il valore economico della convenzione con la Cri fino al 30 giugno 2011 a due condizioni: - Cri deve garantire l´attuale livello occupazionale (senza cessazione immotivata di contratti); - la Direzione Generale Areu, insieme a Cri e alle altre associazioni, dovrà procedere, sempre entro il 30 giugno, a una revisione complessiva del modello organizzativo dell´emergenza territoriale, in modo da definire un modello unico, che dovrà considerare con attenzione l´analisi dei costi del servizio.  
   
   
INFLUENZA: DECEDUTO IN VENETO PAZIENTE CON PATOLOGIE PREGRESSE. ANCORA UTILE E RACCOMANDATO VACCINARSI  
 
 Venezia, 27 gennaio 2011 - Un uomo di 38 anni, affetto da patologie pregresse a rischio e positivo al tampone dell’influenza H1n1, è deceduto all’ospedale di Padova. Il paziente risiedeva a Camponogara (Venezia) ed era stato inizialmente ricoverato all’ospedale di Dolo, da dove era stato trasferito in terapia intensiva a Padova per l’aggravarsi delle sue condizioni. Ne dà notizia l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. Si tratta del quinto decesso verificatosi negli ospedali veneti dall’inizio dell’epidemia influenzale stagionale. “Si tratta di situazioni che addolorano – sottolinea Coletto – ma che non devono allarmare, perché rientrano pienamente nella casistica che si registra ogni anno. Ancora una volta – aggiunge Coletto – invito la popolazione, prima di tutto quella con patologie pregresse e quindi a maggior rischio di complicazioni, a vaccinarsi. L’andamento dell’influenza in Veneto – riferisce l’assessore – è ancora nella fase ascendente, quindi c’è ancora tutto il tempo per farlo”. Nel frattempo è stata eseguita l’autopsia sulla donna di 53 anni deceduta nei giorni scorsi all’ospedale di Portogruaro, che inizialmente era apparsa priva di particolari patologie diverse. L’esame autoptico ha invece rivelato che la signora presentava alcuni problemi pregressi che avrebbero potuto favorire il decorso negativo della malattia. L’anno scorso i casi registrati in Veneto sono stati oltre 300.000, con 182 ricoveri e 13 decessi.  
   
   
A VIGGIANELLO CONVEGNO SU UMANIZZAZIONE SANITÀ  
 
Potenza, 27 gennaio 2011 - Umanizzare il rapporto medico-paziente per consentire all´ammalato di affrontare meglio la sfida che la patologia gli pone davanti. Ma per raggiungere questo importante traguardo è necessario utilizzare una comunicazione efficace e c´è bisogno di un´informazione corretta. E´ su questo tema così delicato ma di grande interesse e attualità che sabato 5 febbraio (ore 16) si confronteranno scienziati e medici esperti nel corso di un convegno organizzato dal Centro Studi e Ricerche Mercure (Ce.st.ri.me. Onlus) a Viggianello, in provincia di Potenza, presso il Castello dei principi Sanseverino. Al dibattito, moderato dal giornalista del Tgr Basilicata Nino Cutro e introdotto dal presidente del Ce.st.ri.me Vincenzo Carlo La Regina, parteciperanno Claudio Pensieri autore del libro “Pnl & Sanità - programmazione neuro linguistica e sanità: teorie e tecniche della comunicazione interpersonale”, ricercatore nel campo della comunicazione sanitaria all´Università Bio-medica di Roma, Rosa Viola Presidente Domos Basilicata, Egidio Moja Direttore scientifico del Centro Universitario di Ricerca sugli Aspetti comunicativo-relazionali in medicina (C.u.r.a) e docente di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano, Roberto Parrella dirigente del dipartimento di malattie infettive e correlate all´Aids dell´Ospedale Cotugno di Napoli, Fausto Casini presidente nazionale Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), Giuseppe Morelli Coppola, direttore dell’unità operativa complessa di Radiologia Vascolare Interventistica del P.o. Pellegrini di Napoli. Le conclusioni della giornata di studio sono affidate a Nicoletta Mantovani che, da anni, porta avanti la sua personale battaglia per l´inserimento nel servizio sanitario nazionale di cure per l´insufficienza venosa cronica cerebro spinale (Ccsvi) scoperta da un medico Italiano, il dottor Paolo Zamboni dell´Università di Ferrara. La Ccsvi si riscontra su un´altissima percentuale di malati di Sclerosi multipla e causa malformazioni o restringimenti delle vene cerebrospinali provocando molteplici sofferenze (vertigini, stanchezza cronica e parestesie). In Italia le diagnosi e gli interventi sulla Ccsvi, attraverso il sistema sanitario nazionale, sono effettuati solo in pochissimi centri, con lunghissime liste di attesa; il paziente può solo ricorrere a cure private a pagamento con costi elevati nei Paesi dell’Est.  
   
   
CORTE DEI CONTI: LE RISPOSTE NEL NUOVO PIANO SOCIOSANITARIO DEL VENETO  
 
Venezia, 27 gennaio 2011 - “Un utile contributo al lavoro di riforma del sistema sanitario veneto che abbiamo avviato con questa legislatura, cominciando dal fotografare la situazione nella maniera più trasparente attraverso il Libro Bianco, pubblicato recentemente e propedeutico alla definizione dei contenuti del nuovo Piano Sociosanitario una cui prima stesura sarà pronta in tempi brevi”. Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto commenta la parte sanitaria della relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria della Regione del Veneto nel 2009. “Che ci siano dei settori di criticità – ha aggiunto Coletto – siamo stati noi i primi a rimarcarlo, e non a caso questo primo scorcio di legislatura è stato dedicato a produrre il Libro Bianco che fotografa la situazione, e a delineare una nuova programmazione conseguente e più aderente alle mutate esigenze di salute della popolazione, al mutato quadro epidemiologico con il forte aumento delle cronicità, al mutato quadro economico nazionale che impone a tutta Italia, non solo al Veneto che in questo è comunque già avanti, di ottimizzare le risorse”. “A tutti questi aspetti – aggiunge Coletto – daranno risposte il nuovo Piano Sociosanitario e le nuove scelte organizzative che ne deriveranno. Attenzione però – conclude Coletto – a non confondere il concetto di riorganizzazione con quello di tagli: ogni riforma non potrà che partire infatti dall’obiettivo primario di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, disegnando una sanità veneta più efficiente, meno costosa, ma anche più rispondente alle loro necessità, sia dal punto di vista dell’assistenza ospedaliera che territoriale”.  
   
   
POTENZA, SAN CARLO: POTENZIATI AMBULATORI SPECIALISTICI DI ORTOPEDIA  
 
Potenza, 27 gennaio 2011 - Le patologie del sistema muscolo scheletrico si collocano al terzo posto, dopo le malattie tumorali e cardiovascolari, in termini di incidenza e prevalenza nella popolazione, rappresentando allo stesso tempo una delle maggiori cause di disabilita´ degli anziani. Per garantire un approccio diagnostico-terapeutico adeguato per le diverse forme morbose che possono colpire i settori del sistema scheletrico (ad esempio grosse e piccole articolazioni, mano e piedi) l´Azienda - si legge in un comunicato - ha proceduto a diversificare, nel senso della specializzazione, le attività degli ambulatori dell´U.o. Di Ortopedia dell´Ospedale San Carlo. Per tali motivi gli ambulatori di ortopedia dall´inizio del corrente risultano così articolati: Ambulatorio per patologie anca e ginocchio, lunedì ore 15 – 18; Ambulatorio per patolgie piede e caviglia, martedì - ore 15 – 18; Ambulatorio per patologie della spalla, giovedì - ore 15 – 18; Ambulatorio per patologie della mano, venerdì - ore 15 – 18; Ambulatorio di ortopedia generale, venerdì - ore 15 – 18. I cittadini muniti di ricetta di prescrizione da parte del proprio medico curante, che intendono usufruire di un ambulatorio, - prosegue la nota - possono telefonare al call center regionale (848 821821) o accedere direttamente agli sportelli Cup dell´azienda e prenotare una visita specialistica per il settore osteoarticolare interessato. Le prestazioni ambulatoriali sono garantite da personale medico con specifiche competenze nella diagnosi e trattamento delle differenti patologie trattate dai diversi ambulatori. In caso di patologie che richiedono un trattamento chirurgico l’U.o., dotata di 12 posti letto, garantisce le attività in regime di ricovero. Tale modello organizzativo, avviato nel 2010 ha già garantito il conseguimento di rilevanti risultati in termini di prestazioni erogate sia in regime di ricovero sia ambulatoriale. In particolare il Direttore dell´U.o di Ortopedia, Dr. Rocco Romeo, evidenzia come nell´anno appena trascorso sono stati effettuati presso l´Ospedale San Carlo ben 212 interventi di impianti di protesi sulle grosse articolazione di cui 98 relativi all´anca, 105 al ginocchio e 8 di spalla, 140 interventi di riparazione artroscopica della spalla e 80 interventi sul piede. Un ulteriore potenziamento dell´offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali e di ricovero riguarda le patologie della mano. I risultati ottenuti dall´Azienda nel 2010 - afferma il Direttore Generale ing. Giovanni De Costanzo- fanno prevedere positivi risultati anche in termini di contenimento della mobilità passiva fuori regione, se si considera che le patologie del sistema muscolo scheletrico si collocano ai primi posti come causa di ricovero presso strutture sanitarie extraregionali. Il percorso avviato - continua il Direttore Generale, rientra nel più ampio processo di riorganizzazione, in senso specialistico, delle attività ambulatoriali, al fine di consolidare sempre più il ruolo dell´Ospedale San Carlo quale struttura di riferimento per le prestazioni specialistiche di medio - alta complessità, in piena integrazione con le strutture sanitarie territoriali, cui e´ affidato, invece, il compito di erogare prestazioni di base, attraverso la piena valorizzazione dei medici di assistenza primaria e degli specialisti convenzionati interni.  
   
   
SANITA´: DA SICILIA UN´ALTRA DIMOSTRAZIONE DI EFFICIENZA  
 
Palermo, 27 gennaio 2011 - "Dopo il salvataggio di un bambino di appena dieci mesi che aveva ingerito una lampadina grazie ad una tempestiva broncoscopia effettuata all´Ospedale Di Cristina di Palermo, viene alla luce un´altra storia di buona sanita´ che e´ figlia di un´ottima organizzazione e della eccellente professionalita´ delle persone che sono state coinvolte in questa delicata operazione e alle quali va il mio ringraziamento". Lo ha detto l´assessore regionale della Salute, Massimo Russo, parlando dell´intervento di soccorso aereo effettuato dalla centrale del 118 di Palermo. "Appena qualche settimana fa - ha aggiunto Russo - abbiamo potenziato la flotta aerea con un mezzo, l´Augusta 139, di grande affidabilita´ e maggiore velocita´ e sono contento che questo nuovo mezzo si sia subito rivelato importantissimo. Stiamo puntando molto sulla riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza, investendo adeguate risorse per la realizzazione o la risistemazione delle piste di elisoccorso nei centri strategici della Sicilia".  
   
   
SANITA´: CHIODI, DIFFICILE ACCORDO SU FONDO COSI´ COM´E´  
 
Roma, 27 gennaio 2011 - "Sarà molto difficile trovare un accordo sul riparto del fondo sanitario nazionale così come è stato presentato". La considerazione è del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine del convegno sul federalismo ia Roma. "La nostra posizione è chiara - ha precisato meglio - Abbiamo richiesto al sistema delle Regioni di venirci incontro sul dato della mobilità extra regionale relativa al 2009. E´ necessario che le Regioni capiscano che quel dato così evidente non è espressione del nostro sistema sanitario regionale ma delle complesse problematiche legate al terremoto". "Far pesare questo dato - ha concluso il presidente Chiodi - figlio solo del sisma sarebbe una ulteriore beffa per l´Abruzzo".  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE GIUSEPPE SCOPELLITI HA PARTECIPATO ALL´INAUGURAZIONE DI TRE NUOVI REPARTI ALL´OSPEDALE DI LAMEZIA TERME  
 
Catanzaro, 27 gennaio 2011 . Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha partecipato ieri all´inaugurazione di tre nuovi reparti all´Ospedale di Lamezia Terme: Utic (Unità Terapia Intensiva Coronarica), Malattie Infettive e Centro Screening e ha visitato anche le altre strutture, ammodernate nel periodo del Commissariamento, e già aperte al pubblico. “Avevo visitato l´Ospedale di Lamezia lo scorso anno – ha dichiarato Scopelliti – e oggi posso dire di aver notato interventi importanti che hanno potenziato notevolmente tutta la struttura e portato nuovi stimoli al personale che ci lavora, con un miglioramento della qualità dei servizi. Le azioni concrete sono le principali risposte che questa nuova classe dirigente sta fornendo ai cittadini: i progetti importanti e le grandi opere non possono essere criticate da nessun detrattore. C´è un gruppo nuovo, giovane e dinamico che, con scelte coraggiose – ha proseguito il Governatore della Calabria Scopelliti – sta operando in modo da contenere la spesa tagliando gli sperperi su cui la politica si è cullata per anni, senza toccare i servizi, che prima erano privilegi per pochi, mentre questa Giunta Regionale vuole mettere a disposizione di tutti. La sanità deve essere completamente riformata e la partita si gioca sulla capacità di coinvolgere le comunità attorno ad un progetto serio. Per la sua centralità, l´Ospedale di Lamezia sarà uno Spoke – ha affermato il Presidente Scopelliti – con specialità che lo renderanno molto simile agli Hub, nell´ottica di questa nuova filosofia di intendere la sanità come risorsa, in controtendenza con il passato in cui il comparto è stato trattato sempre come un problema. A breve partiranno anche i lavori per la ristrutturazione della nuova Rianimazione e successivamente quelli per il Pronto Soccorso, che considero il ´biglietto da visita´ di ogni ospedale, a testimonianza che si mettono in campo idee e progetti per avere servizi efficienti e funzionali. Il messaggio che mi preme ribadire – ha aggiunto il Governatore della Calabria Scopelliti – è che serve soprattutto il coinvolgimento degli operatori del settore, i veri protagonisti di questo cambiamento, a cui chiedo sempre una maggiore umanizzazione in favore del malato. Se i calabresi riusciranno a costruire un percorso virtuoso – ha concluso il Presidente Scopelliti – si getteranno le basi per il rilancio della nostra terra, rilancio del quale soltanto noi potremo essere gli artefici. Questa classe dirigente darà l´input necessario ma ci aspettiamo che tutti i cittadini sposino la causa, per evitare di rinforzare la criminalità organizzata che si nutre del dissenso nei confronti delle Istituzioni.”  
   
   
INFLUENZA E BAMBINI: SI PUÒ CURARE CON I FARMACI GENERICI  
 
Milano, 27 Gennaio 2011 – In tempo di influenza, i farmaci equivalenti*, in pediatria, potrebbero essere un vantaggio sia per le famiglie che per il Servizio Sanitario Nazionale. “Hanno lo stesso principio attivo, presente alla medesima dose, la stessa forma farmaceutica, la stessa via di somministrazione e le stesse indicazioni terapeutiche del farmaco originale. In sintesi, forniscono le medesime garanzie di sicurezza, efficacia e qualità dei farmaci originali.– spiega il dottor Giuseppe Mele, Presidente Nazionale della Fimp- Federazione Italiana Medici Pediatri – Eppure costano meno, per motivi indipendenti dalla qualità del prodotto, legati alla commercializzazione e sviluppo. Un bel vantaggio per le famiglie, ma anche per il Servizio Sanitario Nazionale.” In ambito pediatrico sono disponibili diversi farmaci equivalenti spesso utilizzati per la cura di malattie legate alle infezioni respiratorie ricorrenti o alle sindromi influenzali. Nel caso dei farmaci a prescrizione, quali per esempio gli antibiotici pediatrici, l’utilizzo del generico evita alla mamma di pagare un sovrapprezzo al momento dell’acquisto in farmacia. Per i farmaci a carico della famiglia, inoltre, come nel caso degli antinfiammatori, l’equivalente può arrivare a costare almeno un terzo in meno del corrispondente farmaco di marca. Anche per alcuni prodotti senza obbligo di prescrizione, i costi del generico sono decisamente inferiori al prodotto originale. “Credo che, per una mamma, poter contare su un farmaco di qualità, ad un prezzo inferiore, possa essere solo un vantaggio.” Non solo. “La diffusione di farmaci generici – continua il pediatra - permette anche al Servizio Sanitario di risparmiare sulla spesa da destinare ai farmaci. Per questo penso che sia un dovere del pediatra informare i pazienti sulla possibilità di utilizzare tali farmaci.” “Se una mamma vuole informarsi sui farmaci generici – specifica Mele - è bene che chieda al proprio pediatra. Sempre il pediatra potrà consigliare un determinato farmaco, di solito di produttori molto conosciuti. Bisogna infatti ricordare che i farmaci equivalenti non sono prodotti da piccoli laboratori ma da aziende di grandi dimensioni, ben visibili e accreditate, sia presso le istituzioni che presso i medici.” Ma quali sono le domande più frequenti della mamme? “Nel caso di antibiotici, - spiega Mele - alcune mamme temono che, cambiando il farmaco di marca con il generico, si esponga il bambino alle allergie. A questo proposito è importante ricordare che il principio attivo dell’antibiotico generico è identico a quello del farmaco di marca. Poiché le allergie si riscontrano generalmente verso il principio attivo, se un bambino è allergico a un dato principio attivo lo è sia per il farmaco di marca sia per quello equivalente. E naturalmente vale il contrario.” Le mamme più informate ribatteranno però che i farmaci generici possono variare gli eccipienti ossia degli ‘ingredienti secondari del farmaco’. “Gli eccipienti - continua il pediatra - presenti nei farmaci generici sono gli stessi presenti in molti farmaci di marca, poiché devono essere utilizzati solo quelli approvati dagli organi di controllo. Inoltre, casi di allergie agli eccipienti sono rarissimi.” La figura del pediatra, quale consulente anche in questo ambito di cura, diventa fondamentale. “Purtroppo però – spiega Mele – al momento c’è una scarsa propensione, da parte dei pediatri, a prescrivere farmaci equivalenti, dovuta soprattutto a poca conoscenza di questi farmaci. Proprio a tale proposito, la Fimp è al lavoro per creare un programma di formazione su questo settore, reso possibile anche dalla partnership con aziende produttrici, per dare il via ad un percorso di informazione continua e formazione. Tale progetto sarà presentato, a maggio, al Primo Congresso Mondiale sulle Cure Primarie che si terrà a Tel Aviv, sotto l’egida dell’Ambasciata Italiana in Israele e con il supporto di Teva, l’azienda leader mondiale nella produzione di farmaci generici. Avrà lo scopo di far capire a tutti i colleghi, di tutto il mondo, come in Italia ci si stia muovendo al fine di invertire la rotta, cominciando a prescrivere il farmaco generico anche in ambito pediatrico. È prevista la distribuzione di questionari a tutta la categoria che serviranno a fare una fotografia della realtà e cercare di stabilire il punto da cui partire per spingere al cambiamento. Prevedo che in futuro si assisterà ad una maggiore diffusione dei farmaci generici, a partire dall’ambito pediatrico”. *Quando scade il brevetto di un farmaco di marca altre aziende possono riprodurlo realizzando, per l’appunto, un farmaco equivalente. Per l’immissione in commercio, l’equivalente deve dimostrare di avere lo stesso principio attivo, presente alla medesima dose, la stessa forma farmaceutica, la stessa via di somministrazione e le stesse indicazioni terapeutiche del farmaco originale. In sintesi, deve fornire le medesime garanzie di sicurezza, efficacia e qualità del farmaco originale.  
   
   
SARDEGNA: NON C´È STATO ALCUN TAGLIO NELLA SANITÀ PRIVATA CONVENZIONATA  
 
Cagliari, 27 Gennaio 2011 - "Non c´è stato alcun taglio in tema di sanità privata convenzionata. Anzi, proprio la società Kinetica, che lamenta di aver subito un taglio di 5 milioni di euro, tra il 2009 ed il 2010 ha avuto un incremento del tetto di spesa del 5,3%, e nello specifico il policlinico "Città di Quartu" di 1 milione 146.000 euro." Lo ha detto l´assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, rispondendo alle polemiche scaturite dopo la decisione della struttura sanitaria privata di chiudere il reparto di ostetricia. "La Giunta regionale approva i tetti di spesa per i contratti tra le Aziende sanitarie e gli erogatori privati fino al 2012, secondo i limiti imposti dal ´Piano di rientro´, sottoscritto coi Ministeri delle Finanze e della Salute, e perciò invalicabili, fatte salve eventuali modifiche conseguenti alla prossima riorganizzazione del Sistema sanitario regionale. Peraltro, dalla cifra totale si evidenzia che non c´è stato alcun taglio in tema di sanità privata convenzionata, infatti lo stanziamento è il medesimo del 2009: 102 milioni di euro. Le scelte sono di sistema e riguardano tutte le strutture private, alle quali la Regione riconosce un ruolo importante nell’erogazioni di servizi ai cittadini". "Per quanto riguarda la cosiddetta ‘compensazione tra aziende’, non ha alcun senso dire che ne avrei impedito l´attuazione, sopratutto se i gestori privati sono perfettamente a conoscenza che questa pratica è stata ritenuta illegittima dal Ministero delle Finanze e quindi proibita alle Regioni sottoposte a ‘Piano di rientro’. Perciò, quel meccanismo che ha consentito ad alcuni di realizzare importanti profitti, grazie soprattutto alla situazione particolare di altre cliniche private, non è più praticabile. Si è trattato di un sistema unico ed irripetibile. E´ troppo facile attribuire alla Regione scelte che solo esclusivamente di carattere imprenditoriale. Ciò detto, non dovrebbero essere i lavoratori a pagare per questa situazione, perciò sarà forte il mio impegno ad ascoltare le parti al fine di trovare un accordo che salvaguardi i posti di lavoro. Senza dimenticare che tra i criteri di accreditamento delle strutture sanitarie esiste anche un parametro che riguarda il personale, pena il ritiro delle convenzioni."  
   
   
A MONZA IL PRIMO CENTRO IN ITALIA DI RECUPERO DI ANIMALI DA LABORATORIO  
 
Monza, 27 gennaio 2011 - E´ stato inaugurato mercoledì 26 gennaio, presso i locali del Cortile degli Stalloni di Villa Mirabello nel Parco di Monza alla presenza del Sindaco Marco Mariani e dell’Assessore all’Ambiente Giovanni Antonicelli e al Parco Pierfranco Maffè è il primo centro in Italia di recupero di animali da laboratorio a cura della Onlus “La Collina dei Conigli”. La struttura accoglie centinaia di cavie quali porcellini d’India, ratti e conigli ceduti dai laboratori e dai centri di ricerca di case farmaceutiche, università e centri privati. Gli animali ospitati vengono sottoposti a una terapia di recupero prima di essere dichiarati adottabili.  
   
   
MATERA, CONVEGNO “ DISLESSIA PUNTO E A CAPO” LA LEGGE REGIONALE 20 DEL 2007 PRODUCE RISULTATI POSITIVI E TANGIBILI”.  
 
Potenza, 27 gennaio 2011 - “La Regione Basilicata è stata la prima in Italia a dotarsi di una legge in favore dei soggetti dislessici”. L’assessore alla Formazione Rosa Mastrosimone nel concludere i lavori del convegno promosso dall’Associazione Italiana Dislessia, svoltosi a Matera, ha ricordato il suo impegno nella precedente consiliatura, evidenziando in particolare la sua proposta di modifica ed integrazione alla legge regionale 20 del 2007. Obiettivo della legge: raccordare famiglie, scuola e servizi sanitari per predisporre un sistema di diagnosi precoce e di riabilitazione, nonché migliori condizioni di apprendimento scolastico. “Alcuni passi sono stati compiuti - ha detto l’assessore – come i contributi agli Enti locali per favorire l’acquisto nelle scuole di strumenti informatici per facilitare i percorsi degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento. Il Piano regionale integrato per il diritto allo studio 2010-2011 prevede l’assegnazione di un contributo che i Comuni devolvono alle famiglie con soggetti affetti da Disturbi Specifici di Apprendimento per l’acquisto degli stessi strumenti e materiali finalizzati alle attività di studio quotidiano in casa. Per quanto riguarda la formazione dei docenti prevista sia dalla legge nazionale che da quella regionale della Basilicata siamo in attesa delle linee guida per la predisposizione dei protocolli regionali ed il decreto del ministro dell’Istruzione. “Altri passi - ha concluso la Mastrosimone - sono da compiere. Grazie all’Aid per il suo impegno encomiabile. Il mondo dell’associazionismo è trainante per la vita sociale e civile di un paese e rende più concrete le nostre azioni.” “L’attenzione che il governo della Regione Basilicata pone alle problematiche derivanti dalla dislessia – ha sottolineato nel suo intervento l’assessore alla Salute, Sicurezza e Solidarietà sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità, Attilio Martorano - rappresenta un esempio di come una buona legge, la n.20 del 2007, possa produrre risultati positivi e tangibili. Il problema della dislessia si pone sin dalla sua diagnosi che, se precoce, permette di intervenire in maniera tempestiva ed efficace nel percorso di apprendimento dei soggetti interessati. “La strada intrapresa è quella giusta - ha aggiunto Martorano - che ha evidenziato “la programmazione concertata degli interventi con tutte le aziende, le istituzioni e le associazioni coinvolte, le attività di studio e ricerca dell’emersione del problema e la campagna di comunicazione, informazione e sensibilizzazione. Nel 2010 il Dipartimento Salute e Sicurezza ha provveduto ad erogare 150.000 euro impegnandosi a fare altrettanto per i due anni successivi, ai poli operativi impegnati su tale problematica ed individuati all’interno delle due aziende sanitarie locali. I progetti portati avanti sono di sicura valenza. Il convegno di oggi – ha concluso - rappresenta un’utile occasione per fare il punto della situazione sì da poter rendere l’azione della Regione ancora più incisiva”.  
   
   
ADAM THOMPSON, MILANO 9 FEBBRAIO - 19 MARZO 2011  
 
Milano, 27 gennaio 2011 - Adam Thompson preferisce allontanarsi dalla creazione vera e propria, utilizzando oggetti ritrovati che provengono da una grande varietà di fonti e luoghi. Senza una logica predeterminata o un preciso codice concettuale che ne determinino l’inclusione o l’esclusione, questi oggetti vengono collocati nello spazio in gran parte inalterati, con una economia di strumenti che non aggiunge nulla ad un preesistente stato di industriale sovrabbondanza e nel più ampio rispetto della loro integrità. Le tensioni insite in ciascun lavoro vengono amplificate attraverso il dialogo con tutti gli altri e dal valore loro attribuito in quanto parte di una esposizione artistica. Portando con sè evidenti tracce di decadenza, collasso e fallimento, gli oggetti che Thompson utilizza rimandano al momento in cui il logorio ambientale prende il sopravvento e ciò che rimane è il detrito, mostrando la regressione alla loro natura originaria. In questo modo i temi dell’obsolescenza, della regressione e dell’esaurimento attivano quel potenziale che risiede nell’effimera comprensione della materia. Rianimando questi materiali e detriti culturali, Thompson propone un esame sul concetto stesso di creatività e sulla relazione dell’umanità con la natura attraverso una esperienza materica piuttosto che linguistica. ‘In un certo senso, non c’è niente di nuovo qui. È un umile processo in cui si raccolgono e si compongono oggetti trovati, come farebbe un archeologo, un metodo che potrebbe essere descritto semplicemente come composizione di ciò che già esiste. Niente è trasformato da un intervento diretto. Questo comporta una conversazione più ampia sulla creatività, in cui il consumatore/soggetto affronta ingiunzioni constanti e ostinate sull’essere creativo. Io voglio che questa riduzione stimoli la discussione sull’importanza dell’invenzione come requisito dell’opera d’arte’ (Adam Thompson). Adam Thompson (1980, Ipswich, Uk) ha studiato presso il Goldsmiths College e vive e lavora a Londra. Tra le recenti mostre personali Unthinged, Hayward Gallery Concrete Space, Londra, Uk (2010); Mot International, Londra, Uk (2010); Galerie Bernhard Knaus, Francoforte, Germania (2008). Tra le mostre collettive ricordiamo Newspeak: British Art Now, The Saatchi Gallery, Londra, Uk (2010); Discretion/determination, La Salle de bains, Lione, Francia (2010); Between the Silhouette and the Background, 1/9unosunove, Roma, Italia (2010); The Object of the Attack, The David Roberts Art Foundation, Londra, Uk (2009). La mostra proseguirà presso unosolo project room fino a sabato 19 marzo 2011.  
   
   
LA SOGLIA DEL TEMPO: MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE LOREDANA RIAVINI ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE  
 
Trieste, 27 gennaio 2011 – Oggi alle ore 18.00 alla Sala Comunale d’Arte di Trieste ha luogo la mostra personale della pittrice Loredana Riavini, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna propone una ventina di opere in parte inedite, realizzate dall’artista ad acrilico su tavola e su tela dal 2005 a oggi. C’è quasi sempre una porta socchiusa - scrive Accerboni - che conduce nel mondo magico, razionale e quasi senza tempo, o meglio antico, di Loredana Riavini. Attraverso una soglia, che è anche sommesso invito a entrare nel passato, si dipana una capacità compositiva e timbrica, cromatica e tonale, di grande professionalità e di semplice, ma non elementare, bellezza, coronata da equilibrio e sottesa da un velo di accentuata sensibilità poetica verso la vita e il mistero dei suoi accadimenti: una passione per la pittura, quella della Riavini, coltivata fin da giovanissima all’Istituto Statale d’Arte di Trieste, dove l’affascinante e sorridente pittrice dagli occhi grigio-verdi ebbe modo di sperimentare le diverse discipline sotto la guida dei maestri più prestigiosi e degli artisti più significativi dell’epoca (Riccardo Bastianutto per le tecniche pittoriche, Dino Predonzani per la progettazione decorativa delle navi, Girolamo Caramori per l’incisione, Ugo Carà per la plastica, Ladislao De Gauss per il disegno dal vero ecc.). Il risultato? Un talento autentico, educato finemente all’arte, teso a raccontare i segreti di case abbandonate dell’interno dell’Istria soprattutto e in parte del Carso...un quotidiano ormai desueto, un leggero clangore di stoviglie, il pianto di qualche bimbo. Ora tutto questo non c’è più, ma le molteplici stratificazioni d’intonaco e di pittura che permangono sulle facciate e che incuriosiscono e affascinano particolarmente la pittrice, conservano la memoria di quell’attimo fuggente che è la nostra vita. Pur riandando indietro nel tempo, la Riavini si appropria di una tecnica contemporanea - l’acrilico su tavola, meno spesso su tela - eseguita con la paziente accuratezza dei modi antichi nel preparare il fondo (con gesso e colla caravella) e nello stendere alla fine la gommalacca. E dall’amalgama di capacità tecnica e professionalità, curiosità per il mistero e amore per la naturalezza della vita, fuoriescono queste ineffabili tracce postimpressioniste, che l’artista ha sempre più sintetizzato nel corso del tempo e di cui, nella presente rassegna, ci offre le prove più recenti e mature, realizzate dal 2005 a oggi e intrise di luce e di profondità. Esterni sempre più minimalisti e scabri, che all’inizio, nei primi anni ’90, l’autrice popolava di qualche anziano personaggio; poi non più - conclude il critico - solo muri, ricoperti di foglie quando il suo stato d’animo è più sereno, dipinti nell’ambito di una ricerca che l’artista intende ora estendere ad altri paesi dal mistero più recondito, quali per esempio India ed Egitto.