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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Gennaio 2011
SOFTWARE LIBERA I RICERCATORI DAL MICROSCOPIO  
 
Bruxelles, 26 gennaio 2011 - Scienziati finanziati dall´Ue hanno sviluppato un sistema che libera i ricercatori dall´ingrato lavoro di passare molte ore curvi su un microscopio alla ricerca di cellule interessanti all´interno di grandi campioni. Il sistema è descritto nella rivista Nature Methods da un team guidato dal Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) in Germania. Il lavoro è stato supportato dall´Ue mediante tre progetti: Mitocheck ("Regulation of mitosis by phosphorylation - A combined functional genomics, proteomics and chemical biology approach"), Mitosys ("Systems biology of mitosis") e Systems Microscopy ("Systems microscopy - a key enabling methodology for next-generation systems biology"). Le tecniche avanzate di imaging permettono ai ricercatori di visualizzare dei processi molto complessi all´interno delle cellule. Tuttavia, un campione grande di cellule ne potrebbe contenere solo alcune che stanno subendo il processo in esame; questo rappresenta un problema in particolare per i processi relativamente rari. Per trovare queste cellule i ricercatori sono costretti a passare ore al microscopio, esaminando le cellule manualmente a caccia di quelle che possono essere usate. Il presente studio descrive un´efficace soluzione software per questo problema. Chiamato Micropilot, il sistema esamina in modo efficace i campioni alla ricerca di cellule interessanti ed esegue su di esse gli esperimenti appropriati. Il sistema comprende un modulo basato sull´apprendimento automatico, in modo da poter essere rapidamente addestrato da un utente a identificare automaticamente le cellule che interessano al ricercatore. Una volta addestrato, Micropilot può essere lasciato da solo a esaminare il campione in una modalità veloce a bassa risoluzione. Quando identifica una cellula che corrisponde alle esigenze dei ricercatori, il sistema passa a una modalità imaging complessa che svolge in modo automatico esperimenti più complicati. Questi possono andare da compiti relativamente semplici, come la registrazione di video al rallentatore ad alta risoluzione, a esperimenti più complicati che usano dei laser per interferire con proteine marcate con molecole fluorescenti. Dal punto di vista dell´hardware il sistema ha bisogno di una piastra del microscopio motorizzata, oltre alla capacità di passare in modo automatico dallo zoom sugli oggetti a quello scanner laser, e di cambiare il filtro a fluorescenza e/o le linee laser. Il team ha testato il suo software su fasi del ciclo di divisione della cellula che sono relativamente veloci, e quindi difficili da cogliere "in azione". Con il software Micropilot, il team è riuscito a determinare quando si formano le strutture chiamate siti di uscita dal reticolo endoplasmatico (Eres) e a gettare nuova luce sui ruoli di due proteine, Cbx1 e Cenp-e, nella condensazione del materiale genetico in cromosomi compatti e nella formazione del fuso che aiuta ad allineare i cromosomi durante la divisione cellulare. Ciò che rende Micropilot particolarmente esaltante è la sua velocità; in sole 4 notti di funzionamento (non sorvegliato), esso ha individuato 232 cellule in 2 fasi particolari della divisione cellulare e ha svolto complessi esperimenti di imaging su di esse. Un operatore al microscopio con esperienza avrebbe invece impiegato almeno un mese, lavorando a tempo pieno, per individuare queste cellule in un campione che ne contiene migliaia. "Micropilot [...] libera i biologi cellulari dal tedioso lavoro della ripetitiva generazione manuale di dati," mette in evidenza il team. ´´Esso può essere adattato praticamente a qualsiasi sistema di imaging che permette l´automazione e il controllo online basati sui risultati della classificazione delle immagini mediante visione artificiale." Il team conclude: "In tre allestimenti sperimentali indipendenti, [Micropilot] ci ha permesso di analizzare statisticamente dei processi biologici in dettaglio, e rappresenta quindi un efficace strumento per la biologia dei sistemi." Il software si avvia a diventare uno strumento chiave nei progetti finanziati dall´Ue Mitosys e Systems Microscopy, che hanno ricevuto 10,2 e 12 milioni di euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). L´altro progetto finanziato dall´Ue che ha contribuito a questa ricerca, Mitocheck, ha ricevuto 8,6 milioni di euro nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq). Per maggiori informazioni, visitare: Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl): http://www.Embl.org  Nature Methods: http://www.Nature.com/nmeth  Il software Micropilot è disponibile su: http://www.Embl.de/almf/almf_services/hc_screeing/micropilot/  Mitocheck: http://www.Mitocheck.org/  Mitosys: http://www.Mitosys.org/  http://cordis.Europa.eu/fetch?caller=fp7_proj_en&action=d&rcn=97657    
   
   
PROSEGUE REALIZZAZIONE RETE TELEMATICA PROVINCIALE DI BOLZANO - ASSEGNATI LAVORI PER IL MERANESE  
 
 Bolzano, 27 gennaio 2011 - Tre incarichi pubblici sono stati assegnati martedì 25 gennaio 2011, presso l’Ufficio Appalti a Bolzano. Un incarico si riferisce alla rete telematica provinciale nella zona di Merano, un altro alla costruzione di un nuovo ponte in Val d’Ultimo ed infine il terzo riguarda l’ottimizzazione dell’utilizzo energetico della Libera Università di Bolzano. Nell´ambito dello sviluppo della rete telematica provinciale ieri presso l´Ufficio appalti in Provincia a Bolzano sono stati assegnati lavori per la zona di Merano. In particolare si tratta della posa di una tubazione fra le località di Merano e San Leonardo in Passiria. 19 le ditte ch hanno partecipato dalla gara d´appalto. L´incarico è stato assegnato all´impresa "Sensi s.R.l." di Trento che eseguirà i lavori per una spesa di 650.000 Euro a fronte di un importo a base d´asta di 883.000 Euro. La ditta avrà 120 giorni di tempo per portare a termine l´opera. Nell´ambito della strada provinciale della Val d´Ultimo (Sp 9) il ponte n. 39 al chilometro 18,7 deve essere costruito ex novo. L´incarico per la sua demolizione e ricostruzione è stato assegnato all´unica impresa offerente nella relativa gara d´appalto. Sarà così l´impresa di costruzioni "Ausserer Heintich & Co. S.r.l." di Bolzano a realizzare l´opera in 120 giorni ad un costo di 470.000 Euro. L´importo a base d´asta era di 499.000 Euro. Il terzo incarico assegnato si riferisce al completamento dell´impianto per l´ottimizzazione energetica dell´esistente centralina di riscaldamento e dell´impianto a pannelli solari installati presso la sede bolzanina della Libera Università di Bolzano. Tra tre offerenti, si è aggiudicata l´appalto l´impresa "Larcher s.N.c." di Bressanone che eseguirà i lavori per 216.000 Euro a fronte di un importo a base d´asta di 225.000 Euro.  
   
   
CON PIANIACCESSIBILITA.IT STOP ALLE BARRIERE NEI LUOGHI PUBBLICI  
 
Firenze, 27 gennaio 2011 – Un sito sul tema dell’accessibilità degli spazi pubblici, destinato in particolare agli operatori delle amministrazioni locali. Ma anche ad associazioni, progettisti, studiosi ed a chiunque voglia reperire materiale ed avere informazioni preziose sul tema. É stato presentato oggi in Sala Nardi nel palazzo della Provincia di Pistoia alla presenza, tra gli altri, degli assessori regionali Salvatore Allocca (welfare) e Anna Marson (urbanistica e territorio). Www.pianiaccessibilita.it/  è lo spazio creato dalla Provincia di Pistoia e dall’Osservatorio provinciale per il superamento delle barriere architettoniche, in collaborazione con Regione ed il Centro Tesis dell’Università di Firenze. Il sito è stato creato con l’obiettivo di fornire informazioni e consulenza tecnica per la stesura dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, cui sono tenute tutte le amministrazioni locali. Ad oggi infatti, specie per quanto riguarda i piccoli comuni, quelle che hanno adempiuto a questo obbligo (previsto da una legge regionale) sono un numero esiguo. “Il sito – ha detto l’assessore Allocca – è un ulteriore passo avanti per mettere in condizione tutti i territori, specialmente i piccoli comuni che non possono contare su strutture organizzate, di far fronte ad un impegno fondamentale. L’articolo 3 della Costituzione dice che spetta alla Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale per consentire a tutti i cittadini la partecipazione alla vita politica, economica e sociale. Rimuovere le barriere per accedere ad un edificio non significa soltanto adeguare gli scalini che ne consentono l’accesso, ma anche tutti quegli ostacoli che impediscono di fruirne liberamente. La libertà di accesso non è limitata soltanto da ostacoli fisici, ma anche sensoriali e per rimuovere queste barriere occorrono competenze tecniche qualificate. Su questo terreno la Regione Toscana ha emanato leggi e atti, e ha messo a disposizione risorse e competenze per consentire ai comuni di redigere i piani. Il sito, sotto questo profilo, permette di compiere un grosso salto di qualità. Un grazie particolare – ha concluso – va alla Provincia di Pistoia, che ha permesso di raggiungere questo risultato in tempi rapidissimi e che su questo fronte sta compiendo uno sforzo davvero notevole” “Il sito- ha spiegato l’assessore Anna Marson – è uno strumento di grande utilità: sia per gli enti locali cui spetta l’elaborazione dei piani, sia per i soggetti interessati da un punto di vista professionale che per le associazioni e i singoli cittadini nell’ambito della diffusione di una cultura dell’accessibilità. Al tempo stesso, può costituire un supporto per una attività di rete tra comuni con una sezione di ‘buone pratiche’ italiane e europee da cui ricavare idee e suggerimenti per soluzioni innovative che contribuiscano a migliorare la qualità urbana e territoriale. Il criterio dell’accessibilità, più in generale, può essere utile per superare l’attenzione limitata all’abbattimento delle barriere architettoniche di singoli edifici, verso una diversa attenzione a forme dell’insediamento urbano e territoriale più facilmente fruibili dalle diverse categorie di popolazione”.  
   
   
CON "PANE E INTERNET" CORSI DI ALFABETIZZAZIONE DIGITALE PER 10MILA CITTADINI DELL’ EMILIA ROMANGNA  
 
Bologna, 27 gennaio 2011 – “Non so niente di internet, non so bene come funziona un computer”. “Se non c´è mia figlia non riesco a consultare gli orari dell´ambulatorio medico”. “Vorrei comprare da casa il biglietto del treno”. “Mi piacerebbe un sacco trovare le ricette su internet…” Frasi “tipo”, pronunciate da anziani, donne - perlopiù casalinghe - , immigrati over 45. Persone che sono distanti (per età, interessi, usi, abitudini) dal computer e dall’universo di internet. E che spesso di non immaginano neppure di poter accedere ai servizi on-line della pubblica amministrazione. In Emilia-romagna, 10mila di loro verranno coinvolti nei prossimi mesi in veri e propri corsi di alfabetizzazione digitale, per un minimo di 630 edizioni spalmate nel triennio 2011-2013: è quanto prevede la seconda edizione di “Pane e internet”, che replica il progetto regionale 2009-2010 su tutto il territorio adattando il modello organizzativo alle esigenze emerse nel corso della sperimentazione. “Abbiamo già superato da tempo la fase in cui l’uso del computer e di internet era considerato un lusso, o un’attività per il tempo libero. Grazie anche agli investimenti fatti dalla Regione nel settore – ha sottolineato oggi l’assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri in occasione della firma del protocollo “Pane e internet” – , l’accesso alla rete e il suo utilizzo sono sempre più diffusi nella vita quotidiana di cittadini, famiglie e imprese. E’ fondamentale quindi fornire le competenze digitali di base a quelle fasce che, per i motivi più diversi, risultano ancora tagliate fuori. ‘Pane e internet’ dunque – ha concluso l’assessore – è un progetto che serve a ridurre le distanze: territoriali, generazionali, sociali, oltre che informatiche e tecnologiche. E’ un progetto, quindi, che risponde prima di tutto a un diritto dei cittadini, e che favorisce la coesione sociale della comunità”. Lo strumento individuato da “Pane e internet” (www.Paneeinternet.it) è il corso di alfabetizzazione digitale (della durata di 20 ore), che copre diversi contenuti: dall’uso delle semplici funzionalità del computer al saper cercare informazioni in internet, all’utilizzo della rete per usufruire dei servizi on line. Per rafforzare l’azione di “Pane e internet” è strategico operare in un’ottica di allargamento e rafforzamento delle forme di collaborazione e integrazione fra i soggetti istituzionali e non, presenti sul territorio, al di là delle singole competenze di settore: con quest’obiettivo Anci, Upi, Lega autonomie locali, Uncem, Forum terzo settore e sindacati dei pensionati vengono coinvolti con un apposito protocollo, firmato con la Regione. I risultati dell’edizione 2009-2010 - L’offerta formativa di “Pane e internet” 2009-2010 era rivolta, in particolare, ai cittadini residenti in territori marginali, come aree rurali, montane e decentrate; i risultati, in termini di adesione e partecipazione al progetto, hanno confermato una forte domanda di “alfabetizzazione”: 2714 i cittadini che hanno partecipato ai corsi realizzati in 47 comuni, utilizzando sedi scolastiche, centri civici e biblioteche. Per informare i cittadini dell’opportunità offerta da “Pane e internet”, gli Urp dei Comuni, le biblioteche, le associazioni, le scuole, i Centri per l’impiego e il camper promozionale hanno diffuso 122.200 volantini e 4.625 locandine. Il camper di “Pane e internet” ha poi effettuato su tutto il territorio 80 uscite nelle piazze dei Comuni sede di corso e in quelli limitrofi. Complessivamente, nel biennio 2009-2010 sono state realizzate 190 edizioni del corso di alfabetizzazione digitale in tutto il territorio regionale, per un totale di 3592 ore di formazione, 50 docenti, 38 tutor. Da un’indagine a campione a conclusione del corso è emerso che il 72% dei corsisti ha utilizzato il pc negli ultimi 3 mesi, il 30% ha ricercato informazioni, quasi il 40% ha cercato informazioni sulla pubblica amministrazione. Durante la sperimentazione è stato possibile raccogliere una serie di elementi e indicazioni utili per tracciare le linee di sviluppo del progetto: il coinvolgimento diretto dei singoli territori comunali (la dimensione organizzativa ottimale dei corsi è l’ambito territoriale comunale o sovra comunale, con piccole aggregazioni di enti), la differenziazione delle attività per target, le attività per la terza età, l’incremento della comunicazione tra corsisti, il rafforzamento dell’attività peer-to-peer, la figura del facilitatore. Inoltre, l’estensione di “Pane e internet” a forme di intervento più legate allo sviluppo dei servizi di e-government della pubblica amministrazione: se un primo obiettivo è indubbiamente quello di rimuovere gli ostacoli che i cittadini possono incontrare nell’accesso alle tecnologie, un altro, non meno importante, è l’attivazione di iniziative di formazione/informazione rispetto all’uso dei servizi on-line della pubblica amministrazione. L’edizione 2011-2013: obiettivi e risorse - La proposta di una seconda edizione del progetto “Pane e internet” per il 2011-2013 si basa sulla possibilità effettiva di “riutilizzare” un set di strumenti e di conoscenze sviluppati nel corso della sperimentazione a vantaggio degli enti che vorranno avviare il progetto sul loro territorio. E’ possibile riutilizzare tutte le risorse didattiche, promozionali e organizzative già testate a livello regionale e realizzare delle economie di scala sia rispetto ai costi organizzativi e gestionali del progetto. Il budget di progetto – 1 milione e 660mila euro – rientra nelle risorse di bilancio per Piter (Piano telematico regionale). Potranno inoltre essere attivate sponsorizzazioni o forme di collaborazione con soggetti privati sul territorio finalizzate sempre e solo alla diminuzione del divario digitale in termini di conoscenza, servizi e strumenti. I corsi di “Pane e internet” 2011-2013 partiranno prima dell’estate, e saranno preceduti dalla campagna di comunicazione/informazione che consentirà alle persone interessate di venire a conoscenza dell’iniziativa e iscriversi. Le linee di intervento 2011-2013 “Pane e Internet” modello base - E’ necessario innanzitutto dare una risposta a quei cittadini che hanno aderito all’iniziativa 2009-2010, ma non hanno potuto partecipare ai corsi perché non c’erano posti sufficienti nel proprio territorio. Come risulta dal monitoraggio, è stato possibile coinvolgere nelle attività formative il 60% dei cittadini che ne ha fatto richiesta: occorre quindi dare la priorità alle domande presentate dai cittadini – a cui non si è potuto finora rispondere – in tutte le nove province dell’Emilia-romagna. “Pane e Internet” per target d’utenza - Programmazione e attuazione di attività di alfabetizzazione contestualizzate (adottando anche modelli diversi dal modello base) con gruppi specifici di utenti (comprese le fasce deboli) in collaborazione con associazioni o altri soggetti presenti e attivi nel territorio. “Pane e Internet” per nonni e nipoti - Nel documento conclusivo del Par (il Piano di azione regionale per la popolazione anziana) è indicata come una delle modalità più interessanti: consiste in una specifica linea di lavoro dedicata al rapporto giovani/anziani nell’alfabetizzazione all’uso di internet (e-inclusion e rapporto intergenerazionale). Questa linea “nonni-nipoti” verrà realizzata seguendo il modello di lavoro già consolidato di “Mondo digitale”, che prevede il coinvolgimento di scuole e centri sociali quali luoghi privilegiati per la realizzazione dei corsi. “Pane e Internet” mobile - Disponibilità del camper “Pane e internet” che ospita 5/6 postazioni mobili (pc) utili per la navigazione in internet che possono essere utilizzate per la promozione e diffusione dei servizi on line o per veri e propri mini corsi in zone a rischio di divario digitale.  
   
   
15° SIMPOSIO ANNUALE DELL´UNIVERSITÀ SPAZIALE INTERNAZIONALE  
 
Strasburgo, 27 gennaio 2011 - Il 15° simposio annuale dell´Università spaziale internazionale si terrà dal 15 al 17 febbraio 2011 a Strasburgo, in Francia. La conferenza si concentrerà sulle opportunità e le possibilità offerte dal prolungamento del funzionamento della Stazione spaziale internazionale (Iss) almeno fino al 2020. Un nuovo impegno da parte del governo degli Stati Uniti per il funzionamento e l´utilizzazione a lungo termine della Iss viene visto come un evento importante per il volo spaziale umano. Al momento, all´interno dell´Amministrazione Nazionale dell´Aeronautica e dello Spazio e tra i suoi partner internazionali stanno prendendo forma dei piani riveduti e nuove iniziative per il prolungato utilizzo della Iss. Il risultato potrebbero essere nuove e stimolanti opportunità di ricerca e sviluppo tecnologico, oltre ad attività commerciali e alla cooperazione internazionale. Si prevede che la conferenza attragga un pubblico composto dalle parti interessate nel settore spaziale provenienti da agenzie, industria e ambiente accademico da tutto il mondo. Tra i temi specifici: "La Stazione spaziale internazionale nel contesto dei piani di volo spaziale umano a lungo termine"; "Idee attuali e programmi approvati per l´utilizzo della Iss"; "Nuove prospettive e problemi per la prolungata durata della Iss"; "Aspetti commerciali delle prolungate operazioni della Iss"; "Questioni legali, politiche ed etiche"; "Direzioni future"; "Volo spaziale umano - i prossimi 50 anni: lasciare la Terra". Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Isunet.edu/index.php?option=com_content&task=view&id=443&itemid=298    
   
   
ADVANCED DIPLOMA IN FUNDRAISING  
 
Milano, 27 gennaio 2011 - Nei mesi di Marzo e Aprile 2011 l’Ispi, in collaborazione con la Scuola di Fundraising di Roma, proporrà la prima edizione dell’ “Advanced Diploma in Fundraising” destinato ad operatori di Ong, Associazioni ed Enti Locali che lavorano nel campo della cooperazione internazionale o comunque a persone che abbiano una comprovata esperienza nel settore. Possono accedervi anche coloro che abbiano partecipato al corso di primo livello di Fundraising e cooperazione dell´Ispi o corso analogo. Iscrizioni entro il 4 Marzo 2011. Chi volesse iscriversi al corso di primo livello del 25-26 febbraio 2011 per poter partecipare all’Advanced Diploma in Fundraising è invitato a contattare valeria.Sciacovelli@ispionline.it  Per maggiori informazioni e/o chiarimenti consultare il sito www.Ispionline.it/  o scrivere a valeria.Sciacovelli@ispionline.it   
   
   
MARCHE: APPROVATE MISURE PER I PRECARI DELLA SCUOLA  
 
Ancona, 27 Gennaio 2011 - Prende forma concreta l``intesa tra Giunta regionale e Cgil-cisl-uil per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo, siglata lo scorso dicembre per la definizione del Bilancio 2011. A stretto giro dalla sua sottoscrizione, infatti, il governo regionale ha approvato, su proposta dell´assessore al Lavoro, Marco Luchetti, lo schema di Convenzione tra la Regione Marche e l´Ufficio Scolastico regionale. L´atto contiene criteri e modalita` per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti che coinvolgono docenti e personale Ata precari. Sul tavolo un budget di 800mila euro. L´obiettivo e` quello di potenziare i servizi a favore degli studenti, fronteggiando la precarieta` e valorizzando al contempo le professionalita` presenti nel sistema scolastico della regione. ´L´iniziativa ´ sottolinea Luchetti - rappresenta una misura anticrisi che va a sostenere i precari e le autonomie scolastiche, dopo i forti tagli operati dal Governo nazionale. Ad ogni precario impegnato in progetti specifici sara` riconosciuta un´indennita` di partecipazione di 3.000 euro. Gli obiettivi della Convenzione sono l´innalzamento del livello della qualita` del sistema educativo nelle Marche, promuovendo attivita` didattiche che, attraverso metodologie innovative, rendano piu` attrattivo l´apprendimento e promuovano il successo scolastico e formativo. Ulteriori obiettivi sono anche l``integrazione tra scuola, formazione e lavoro, un´adeguata offerta educativa sul territorio regionale, rispettando le vocazioni culturali, produttive, formative ed occupazionali espresse dal territorio stesso´. Il protocollo si focalizza anche sulla promozione dell``insegnamento della matematica, delle scienze e della tecnologia nel sistema educativo regionale, ritenuti, in base ad uno studio Ocse, fondamentali per i giovani nel contesto sociale ed economico attuale. L´innalzamento della qualita` dell´offerta formativa viene garantito da attivita` progettuali da realizzarsi in orario extra-scolastico e da un diffuso potenziamento dell´offerta di istruzione e formazione professionale iniziale, anche attraverso programmi specifici di recupero dell´abbandono scolastico. Grazie all´iniziativa congiunta Regione - Ufficio scolastico, sara` possibile ricorrere all´utilizzo del personale specializzato con esperienza pluriennale nelle disabilita` e recupero di soggetti a rischio di marginalita` sociale e di ulteriore personale con professionalita` nell´ambito della lingua italiana, delle lingue straniere e della matematica/scienza. A breve ´ conclude Luchetti ´ e sempre nel contesto del protocollo siglato con i sindacati, la Giunta approvera` anche le misure a favore dei figli iscritti all``universita` di lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilita`, in cassa integrazione straordinaria´. Una misura che puo` contare su di uno stanziamento di 300mila euro.  
   
   
TRADIZIONE E INNOVAZIONE VANNO IN RETE AL LICEO "PRATI" DI TRENTO PRESENTATO IL LIBRO DI MICHELE FACCI "LE RETI NELLA RETE"  
 
Trento, 27 gennaio 2011 - È stato presentato il 25 gennaio, nell´Aula Magna del Liceo classico "G.prati", il volume del giovane formatore e consulente Michele Faccio intitolato "Le reti nella Rete - I pericoli di internet dal cyberbullismo alle sette pro-ana" (edizioni Erickson, Trento). Ed è stata la preside Maria Ivana Pezzo a mettere le mani avanti: "Qualcuno potrà chiedersi che ci sta a fare un libro su internet tra le mura di un liceo classico. Domanda legittima, alla quale però vorrei rispondere ricordando che si basa proprio su una cultura e una formazione basate sulla classicità la preparazione di base che hanno molti ricercatori e ricercatrici che sono dediti a discipline scientifiche. Ecco: io credo che proprio affondando le radici nella tradizione, diciamo pure nella classicità, sia possibile far sì che i giovani di oggi acquistino maggior dimestichezza con quella Cultura che è il vero antidoto all´abuso e ai pericoli che vengono da internet". A corollario della presentazione del volume ("È un libro per tutti, ma è soprattutto un libro scritto perché possa piacere ai giovani" ha detto Michele Faccio, "e che contiene una panoramica di tutte quelle che sono le tematiche legate ai nativi digitali, a quei ragazzi che sono nati e che stanno crescendo avendo a disposizione internet"), ne è nato un piccolo e interessante convegno che il pubblico ha seguito con attenzione. Sul tappeto sono stati via via sviscerati i temi più scottanti di internet: il cyberbullismo, i siti pro-ana che istigano i giovani all´anoressia, i controlli e il ruolo della Polizia delle comunicazioni; i bambini nell´era del digitale; gli abusi e le nuove dipendenze; la cultura della prevenzione... Tutto per cercare di dare una risposta alla domanda "com’e` il mondo dopo l’avvento di internet?". La rete sta plasmando le modalita` di comunicazione e di interazione tra le persone, interviene sempre più nella società: ecco allora che si presentano, veicolati da internet, mancanze, sofferenze, disagi: gli stessi di sempre, ma amplificati, potenziati. Il convegno di questo pomeriggio ha cercato di proporre una panoramica delle caratteristiche principali della rete e dei suoi riscontri psico-sociali, illustrando la situazione attuale, le potenzialità e i pericoli più significativi derivati da un uso inconsapevole o ingenuo delle nuove tecnologie. Ne hanno parlato, tra gli altri, Maria Ivana Pezzo, dirigente del "Prati", e Michele Facci, autore del volume presentato oggi dal titolo "Le reti nella Rete: i pericoli di internet dal cyberbullismo alle sette pro-ana". Facci si occupa di consulenze e di formazione nel settore informatico e delle tecnologie della comunicazione (Ict), ma si è anche dedicato allo studio delle dinamiche psicologiche e delle variabili cognitive che intervengono nell´uso delle nuove tecnologie. La versione in formato Pdf del volume, che in formato cartaceo è in vendita in libreria, può essere scaricata gratuitamente dal sito "www.Ericksonlive.it/catalogo/". Sono poi intervenuti al convegno Mauro Berti della Polizia delle comunicazioni, che ha affrontato il tema della "cultura" come possibile risposta ai pericoli che vengono da internet; la psicologa e psicoterapeuta Paola Venuti, che insegna alla facoltà di scienze cognitive dell´Università degli Studi di Trento e che ha parlato dei bambini nell´era digitale e dei riscontri evolutivi dell´uso delle nuove tecnologie; Serena Valorzi, psicologa e psicoterapeuta anche lei, ha invece approfondito il tema degli abusi e delle nuove dipendenze, ponendo sul tavolo la "cultura" come principale strumento di prevenzione. Le conclusioni sono state affidate ad Aldo Gobbi, dirigente scolastico, che ha affrontato il tema evidenziando il ruolo specifico della Scuola, e ad Aldo Faccio e Maria Ivana Pezzo. Ma perché proprio al "Prati" s´è sentita la necessità di parlare di internet? La risposta viene dalla stessa dirigente del Liceo classico di Trento Maria Ivana Pezzo, che ha spiegato come nell´antico edificio di via Ss. Trinità, votato alla formazione di stampo classico e frequentato da circa 500 studenti, siano entrate le lavagne interattive in tutte le classi, sia funzionante un laboratorio di informatica con ben 69 Pc, sia stata installata una rete wireless e un internet point. Una scuola "classica" ed umanistica che non disdegna la tecnologia e che, anzi, vuole essere all´altezza dei tempi e degli interessi dei suoi studenti. E che usa la tecnologia più sofisticata da un lato per incentivare e rendere più divertente l´apprendimento del greco e del latino con il programma web "Harrius Potter" e dall´altro per "proteggere" le ore di lezione, se è vero che le aule saranno "schermate" per evitare l´uso del telefonino durante le ore di lezione. Internet al positivo, insomma, e visto come strumento per crescere, ma anche internet come mondo virtuale nel quale addentrarsi con prudenza e con cognizione di causa. Perché, stando a quel che ha insegnato oggi Mauro Berti, rappresentante della Polizia delle comunicazioni, solo nel dominio della Cultura troviamo quegli anticorpi che ci possono consentire di padroneggiare le rotte degli internauti.  
   
   
UN NUOVO MODO DI GESTIRE LA RICERCA AREA ADOTTA UN MODELLO DI GOVERNANCE BASATO SU OBIETTIVI PLURIENNALI E VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE  
 
Trieste, 27 gennaio 2011 - Anticipando molte delle prescrizioni del decreto legislativo 150/2009, che punta all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, all’efficienza e alla trasparenza delle pubbliche amministrazioni, il Consorzio Area di ricerca ha approvato il nuovo Piano delle Performance. Si tratta di un vero e proprio sistema di governance che valorizza e rilancia esperienze e attività di Area sulla base dei principi di trasparenza, intellegibilità, veridicità, verificabilità, coerenza e orizzonte pluriennale delle azioni. Le trasformazioni organizzative introdotte e, soprattutto, i metodi di valutazione del personale e degli obiettivi, lontanissimi dall’idea di una burocrazia statica e non meritocratica, avvicinano l’approccio operativo a quello dei centri più avanzati nel mondo - soprattutto americani - nella gestione della ricerca privata e pubblica. Ciò a conferma delle caratteristiche di dinamicità, innovazione ed efficienza, che già sono valse ad Area nel 2008 il novero tra i 100 Enti pubblici italiani più virtuosi da parte del Ministero per l’Innovazione. La mission del Consorzio è quella di accrescere la competitività e l’attrattività territoriale attraverso la valorizzazione di ricerca e impresa, la formazione per lo sviluppo d’impresa e per la gestione di ricerca e innovazione, la promozione di reti di eccellenza scientifiche e imprenditoriali. Partendo da qui, la filosofia ispiratrice del Piano è quella di rappresentare l’elemento cardine per il miglioramento della qualità dei servizi offerti, l’accrescimento delle competenze professionali e la valorizzazione dei risultati organizzativi e individuali. Per fare questo, vengono introdotti alcuni importanti elementi di novità. A cominciare dalla valutazione delle performance individuali, che sarà fatta, oltre che “dall’alto” per tutto il personale, anche “dal basso” per i livelli dirigenziali, le cui prestazioni saranno giudicate anche dai collaboratori con il metodo della fuzzy logic. Le valutazioni saranno ispirate a: criteri di coerenza delle performance richieste con quelle attese dall’Ente; idoneità degli obiettivi rapportati al ruolo delle persone; congruità ed equità. Altra novità, l’introduzione della figura dei “gestori di progetti strategici prioritari” che agiscono per delega del direttore generale e che, per le performance attese, sono da lui direttamente valutati (organizzazione a matrice tesa ai risultati). I nuovi metodi operativi e valutativi troveranno applicazione in tutte le principali aree di intervento, per le quali Area si è ritagliata un ruolo peculiare e riconosciuto nel panorama nazionale degli enti di ricerca: trasferimento tecnologico, formazione avanzata, networking internazionale, sviluppo del parco scientifico e tecnologico, nuovi sistemi di energia. “Area aveva da tempo fatto propria una parte non trascurabile di quanto richiesto dalla nuova normativa – sottolinea il presidente Giancarlo Michellone. Ora, andando anche oltre l’adeguamento e le integrazioni richiesti per legge, ci proponiamo di sperimentare nuove metodologie di valutazione, legandole a obiettivi ambiziosi e ben definiti. Tutta la sperimentazione sarà seguita dai vertici del Consorzio con il supporto di un Organismo Indipendente di Valutazione e, proprio perché innovativa e sperimentale, potrà subire variazioni, anche consistenti, sempre tese al miglioramento delle nostre performance, a vantaggio di territorio, ricercatori e imprese”.  
   
   
SCUOLA IN SICILIA: AL VIA SECONDA ANNUALITA´ PROGETTI CTRH  
 
Palermo, 27 gennaio 2011 - Il direttore dell´Ufficio scolastico della Sicilia, Giuseppe Italia, e il dirigente generale del Dipartimento Istruzione e Formazione professionale, Gesualdo Campo, hanno firmato una circolare che regola l´assegnazione del personale della scuola ai progetti relativi alla seconda annualita´, finalizzati al successo scolastico degli alunni portatori di handicap. L´iniziativa nasce da un accordo tra Regione siciliana e Miur per la realizzazione di interventi integrati a favore delle scuole sede di Ctrh, Centri territoriali per le risorse per l´handicap, finanziati con fondi del Pon scuola e Por Sicilia.  
   
   
STORIA E MEMORIA - UNA SEZIONE DEL SITO SCOLASTICO VALDOSTANO DEDICATA ALLA STORIA DEL 20° SECOLO  
 
Aosta, 27 gennaio 2011 - L’assessorato istruzione e cultura comunica che è stata realizzata una sezione del sito scolastico valdostano, Webécole, interamente dedicata a iniziative legate all’insegnamento della storia del 20° secolo in dimensione europea. La sezione Storia e memoria ( http://www.Scuole.vda.it/storia_memoria/ ) raccoglie da un lato suggerimenti e supporti didattici utili agli insegnanti che intendono affrontare alcuni temi chiave della storia del 20° secolo, dall’altro si propone come luogo di raccolta e raccordo di iniziative promosse dalle scuole e di condivisione di materiali realizzati dai docenti e dalle classi. L’apertura di questa sezione, in occasione della Giornata della Memoria 2011, permette a tutti i docenti valdostani di reperire materiali utili per proporre in classe percorsi sul tema. «La creazione di questa sezione, spiega l’Assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin, è il corollario di una serie di iniziative già realizzate dall’Assessorato per coniugare la formazione del senso storico con l’educazione alla cittadinanza e favorire la costruzione di una memoria comune e sociale, particolarmente significativa in occasione della Giornata della Memoria. Attraverso le visite a musei, mostre, luoghi e itinerari della memoria e la partecipazione a iniziative di riscoperta della cultura materiale e immateriale, gli studenti accedono a fonti dirette di conoscenza della storia, osservano e rilevano i segni della memoria e possono costruire un’identità individuale e di gruppo attraverso il dialogo e il confronto».  
   
   
BASILICATA: DAL GOVERNO NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI IN ARRIVO UN MILIARDO E 82 MILIONI DI EURO SUDDIVISI TRA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI (486 MILIONI DI EURO), IL MINISTERO DELL´ISTRUZIONE, DELL´UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA (492,5 MILIONI DI EURO) E MINISTERO DELLA GIOVENTÙ (103,8 MILIONI DI EURO) PER INIZIATIVE IN FAVORE DEI GIOVANI  
 
 Potenza, 27 gennaio 2011 - “Ho appreso con molto piacere – dichiara l’Assessore alla Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone – l’annuncio del “Piano di azione per l’occupabilità dei giovani”, promosso il 25 gennaio a Palazzo Chigi dai Ministri della Gioventù, Giorgia Meloni, dell´Istruzione, Mariastella Gelmini e del Lavoro, Maurizio Sacconi, con il quale il governo mette sul tavolo un miliardo e 82 milioni di euro per rilanciare l’occupazione giovanile”. “Finalmente il Governo – continua l’esponente di Giunta Regionale – interviene per mettere in campo una serie di azioni che le Regioni, tra le quali la Basilicata, stanno da tempo mettendo in campo per fronteggiare la crisi e contenere la disoccupazione giovanile e intellettuale. Il Piano promosso dal Governo, infatti, prevede interventi per la stabilizzazione dei giovani genitori precari, la promozione dell’apprendistato; il monitoraggio delle professionalità richieste dal mercato del lavoro e di quelle in esso disponibili; l’orientamento alle scelte scolastiche e formative, l’integrazione scuola-università-lavoro; servizi di accompagnamento al lavoro; contratti di primo impiego; contributi all’auto imprenditorialità e all’autoimpiego. Tutte azioni che la Regione Basilicata ha da tempo attivato, sia con risorse regionali che con i fondi comunitari”. “Per affrontare l’attuale congiuntura negativa, infatti – ha spiegato Mastrosimone - la Regione ha reagito avviando una serie di attività ad ampia portata, prestando particolare attenzione ai giovani che rappresentano il futuro della nostra regione. Le misure sinora messe in campo sono finalizzate a favorire l’inserimento lavorativo dei giovani disoccupati e inoccupati, tra le quali segnalo le work experience e il programma sperimentale “Reddito Ponte”; alla concessione di aiuti all’occupazione ed alla formazione; all’assunzione di addetti presso le imprese; all’inclusione sociale e lavorativa dei diversamente abili. Abbiamo predisposto le linee di indirizzo del contratto di apprendistato al fine di potenziare le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro; è stato attivato l’Osservatorio del mercato del lavoro per favorire l’incrocio tra domanda e offerta. Abbiamo anche rafforzato il sistema informativo sul lavoro della Regione Basilicata e stiamo definendo i livelli minimi di servizio dei centri per l´impiego. Il Dipartimento, inoltre, sta lavorando a un progetto interregionale per la definizione degli standard professionali formativi e per la certificazione delle competenze, al fine di rendere la programmazione dell’offerta formativa sempre più rispondente alle richieste del mercato del lavoro. La regione – precisa l’Assessore – sta anche predisponendo il nuovo Piano Pluriennale per il Lavoro per il triennio 2011/2013 che individua un insieme di azioni strategiche, aventi durata pluriennale, con l’obiettivo di sviluppare un sistema integrato tra gli interventi formativi e il mondo del lavoro”. “Ci fa molto piacere sapere, pertanto – prosegue l’esponente di Giunta – che il Governo abbia preso coscienza della necessità di investire sulle nuove generazioni e mi auguro che l’iniziativa promossa sia solo l’inizio di una lunga serie”.  
   
   
ISTRUZIONE FVG, BULLISMO: IMPORTANTE EDUCARE PER IL FUTURO  
 
Monfalcone, 27 gennaio 2011 - Prevenire per evitare episodi di sopraffazione tra i ragazzi. E´ questo lo scopo del progetto "Tutti per uno", realizzato dal servizio Attività educative del Comune di Monfalcone in collaborazione con il Consiglio dei ministri e la Regione, i risultati del quale sono stati presentati oggi alla cittadinanza monfalconese. L´iniziativa, realizzata da settembre a dicembre dello scorso anno nell´ambito del programma regionale in materia di sicurezza, mira a favorire l´incontro, sviluppare la creatività, stimolare la partecipazione alla cittadinanza attiva per affrontare il fenomeno del bullismo. Al progetto, articolato in tre diversi percorsi indirizzati rispettivamente alle famiglie, agli insegnanti ed agli studenti, hanno partecipato più di 300 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado "E. Giacich" e "G. Randaccio" e dell´Istituto tecnico professionale "Sandro Pertini" di Monfalcone. "Nel contesto delle condizioni di una migliore sicurezza e quindi della qualità della vita - ha affermato l´assessore regionale all´Istruzione Roberto Molinaro - il lavoro svolto rappresenta ´un investimento sul futuro´ in quanto va ad incidere direttamente sulla dimensione dell´educazione". "Attraverso una presa di coscienza dei valori evidenziati nel progetto - ha aggiunto Molinaro - le giovani generazioni sapranno in tal modo già convivere in una società multietnica, nella quale il rispetto degli altri diventa fondamentale egualmente quanto l´importanza del legame che ogni determinata comunità deve avere con le proprie radici". All´incontro, condotto da don Mariano Diotto, i ragazzi coinvolti nel progetto hanno raccontato la loro esperienza maturata nell´ambito dei laboratori di musica, del fumetto e di conoscenza di sé stessi. Hanno anche visitato la mostra interattiva "Conflitti, litigi…ed altre rotture", che si è tenuta alcuni mesi fa al Centro di aggregazione giovanile della città mandamento. In tale contesto gli studenti sono stati indotti a riflettere sulla natura dei conflitti e dei litigi con i coetanei ed i genitori per trovare, in collaborazione con gli altri, gli strumenti necessari per la loro risoluzione. Gli organizzatori hanno quindi posto una notevole attenzione sullo sviluppo delle capacità di relazione interpersonali. All´evento conclusivo sono stati presentati gli elaborati artistici ed i filmati realizzati dagli studenti. Le varie fasi d´attività del progetto sono state documentate dalla redazione del videogiornale "Star News" in rete tra gli istituti scolastici monfalconesi. Alla presentazione è stato menzionato l´obiettivo che l´Amministrazione comunale intende perseguire creando una rete d´ascolto e di sensibilizzazione finalizzata alla ricerca del dialogo tra le diverse figure educative: agli insegnanti ed ai genitori verranno così trasmessi gli appropriati strumenti di lettura per individuare i primi segni del bullismo e quindi scongiurare il loro potenziale sviluppo.  
   
   
APERTE IN VAL D’AOSTA LE ISCRIZIONI ALLA QUINTA EDIZIONE DEL CONCORSO "LA SCUOLA SUONA"  
 
Aosta, 27 gennaio 2011 - L’assessorato istruzione e cultura comunica che sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione del concorso “La Scuola Suona”. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato, in collaborazione con il Comune di Aosta, la Cittadella dei Giovani, il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta e la Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta, è rivolta a gruppi musicali spontanei composti, in prevalenza, da allievi delle scuole secondarie di secondo grado. Il progetto intende dare la possibilità ai gruppi giovanili di derivazione scolastica e alle “garage band” di trovare uno spazio per esprimersi e di partecipare, al contempo, a un percorso di sensibilizzazione circa i temi dell’inclusione sociale, della mediazione culturale e della valorizzazione delle differenze. In sintonia con i contenuti della mostra aperta presso il Centro Culturale Saint-bénin, “Il Coraggio” è il tema su cui i gruppi selezionati dovranno confrontarsi. I contenuti specifici del soggetto proposto, le modalità e le possibilità di comporre e arrangiare brani musicali ad esso collegati, verranno presentati e condivisi in alcuni incontri specifici condotti da musicisti professionisti. «È importante – afferma l’Assessore Laurent Viérin – che i giovani possano trovare, dentro e fuori la scuola, spazi e opportunità per affermare la loro identità ed esprimere i loro talenti innati. In questo senso il concorso “La Scuola Suona” si situa tra le iniziative rivolte proprio a un pubblico adolescente. Si tratta in modo particolare di un percorso formativo che, attraverso gli incontri seminariali di discussione e formazione musicale, favorisce nei ragazzi da un lato la riflessione su tematiche di attualità e dall’altro la promozione della pratica della musica. È importante sottolineare come “La Scuola Suona” proceda in stretta sinergia con molte altre offerte culturali proposte dal nostro Assessorato». Il percorso formativo si concluderà con alcuni appuntamenti di “restituzione” del lavoro musicale degli studenti. Un concerto finale è fissato per domenica 8 maggio 2011, al teatro della Cittadella dei Giovani a partire dalle ore 18, con ospiti d’eccezione: il cantautore e presentatore Mauro “Mao” Gurlino e un gruppo di giovani “rockettari” provenienti da Albertville. Le adesioni sono libere e gratuite e si raccolgono entro il 3 febbraio 2010 alla Fondazione Istituto Musicale, la sede della Cittadella dei Giovani in Aosta o il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta. Informazioni dettagliate su www.Scuole.vda.it/musica  oppure su Facebook cercando “La Scuola Suona”.  
   
   
UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE SCOPRE UN LEGAME TRA IL CLIMA E LE CIVILTÀ ANTICHE  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2011 - Un team di ricerca internazionale ha trovato nuove prove di come il clima abbia influito sulle civiltà antiche. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, rivela come periodi di instabilità climatica spesso sono coincisi con tempi violenti della storia europea. Lo studio è stato in parte finanziato da Millenium e Acqwa, due progetti sostenuti rispettivamente nell´ambito del Sesto e Settimo programma quadro (6° Pq e 7° Pq). Millenium ("European climate of the last millennium") ha ricevuto oltre 12 Mio Eur dall´Area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del 6° Pq, mentre Acqwa ha ricevuto quasi 6,5 milioni di euro dal tema "Ambiente" del 7° Pq. Coordinato dall´Istituto di selvicoltura presso l´Università di Friburgo e dall´Istituto federale svizzero di ricerca (Wsl), il team era formato da climatologi, geografi, archeologi e storici. Esaminando gli anelli di antichi alberi in oltre 7000 campioni di alberi sub-fossili, storici e vivi, sono stati in grado di ricostruire la storia della temperatura estiva e delle precipitazioni dell´Europa centrale nel corso degli ultimi 2500 anni, a differenza dei 1500 anni solitamente usati in studi precedenti. Il team ha quindi confrontato le variazioni del clima estivo europeo con gli eventi storici umani e con episodi come peste, migrazioni e la Guerra dei trent´anni. Le conclusioni raggiunte fanno nuova luce su come i cambiamenti climatici abbiano avuto un ruolo fondamentale nella ricchezza agricola e nella crescita economica. "Le variazioni climatiche hanno influenzato la produttività agricola, i rischi sanitari e i livelli di conflitto delle società preindustriali," scrivono gli autori dello studio. "La discriminazione tra impatti ambientali e antropogenici sulle civiltà del passato, però, rimane difficile a causa della scarsezza di prove paleo climatiche ad alta risoluzione. Qui presentiamo ricostruzioni basate sugli anelli degli alberi delle precipitazioni e della variabilità della temperatura estiva dell´Europa centrale nel corso degli ultimi 2500 anni. Il riscaldamento recente non ha precedenti, ma le variazioni idroclimatiche moderne possono essere state in alcuni momenti superate in ampiezza e durata. I ricercatori sottolineano che i dati sul clima conservati all´interno degli alberi hanno permesso loro di confrontare le precipitazioni naturali e le fluttuazioni di temperatura con lo sviluppo delle società europee. Hanno scoperto che il clima estivo europeo durante l´epoca romana, per esempio, era relativamente caldo e umido ed è cambiato di poco. Maggiori variazioni climatiche a partire da circa il 250-600 d.C., dicono i ricercatori, sono coincise con la caduta dell´Impero romano d´occidente e il caos delle invasioni barbariche, durante il quale la popolazione in Europa subì un grande cambiamento. Inoltre hanno scoperto che estati umide e miti coincisero con la crescita politica e culturale dell´Europa medievale e che un clima brutto potrebbe aver influenzato le condizioni di salute che hanno avuto un ruolo nelle cause della crisi economica emersa durante la pandemia di Peste nera nel Xiv secolo. I ricercatori commentano che il minimo di temperatura all´inizio del Xvii e del Xix secolo coincise con l´abbandono dell´insediamento durante la Guerra dei trent´anni e con la migrazione di massa di molti europei in America. "Si sono avute estati umide e calde durante i periodi di prosperità romana e medievale," scrivono gli autori. "Una maggiore variabilità climatica a partire dal 250-600 d.C. Coincise con la scomparsa dell´Impero romano d´occidente e il disordine delle invasioni barbariche. Le circostanze storiche potrebbero mettere in discussione la recente riluttanza politica e fiscale a mitigare i previsti cambiamenti climatici," aggiungono. Il team avverte che i cambiamenti climatici globali previsti potrebbero avere un impatto molto più significativo sulle società umane di quanto i ricercatori credano attualmente. Inoltre complessi legami causali tra cambiamenti climatici passati e reazioni umane richiedono ulteriori ricerche, spiegano. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di selvicoltura: http://www.Iww.uni-freiburg.de/  Istituto federale svizzero di ricerca: http://www.Wsl.ch/index_it?redir=1  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
MILANO, REFERENDUM AMBIENTE: VOTO POSSIBILE GIÀ AD APRILE. GARANTI SI RIUNISCANO SUBITO, CONTENERE TEMPI PROCEDURA  
 
Milano, 27 gennaio 2011 - “I milanesi potrebbero votare già ad aprile per i cinque referendum sul traffico e l’ambiente. È importante che il Collegio dei Garanti si riunisca quanto prima e che siano contenuti i tempi della procedura per la consultazione popolare, anche per evitare sovrapposizioni sia con la pausa pasquale obbligatoria, sia con le elezioni amministrative”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, che ha scritto ai tre Garanti – gli avvocati cassazionisti Leonardo Salvemini, Paolo Giuggioli e Ada Lucia De Cesaris – per comunicare loro non solo l’avvenuta nomina, ma anche l’assoluta urgenza di riunirsi per tutti gli adempimenti previsti dal Regolamento. “Ho rispetto dei ruoli e delle diverse prerogative, quindi non spetta a me e neppure a un generico dibattito politico – ha spiegato il Presidente Palmeri – stabilire il giorno, né far indire la consultazione: i tempi sono fissati dal Regolamento comunale sui diritti di partecipazione popolare approvato dal Consiglio, ed è il Sindaco a scegliere la data. Ma credo che, a garanzia dei cittadini ancor prima che dei promotori, nessuno possa pensare di travalicare le prerogative democratiche contenute nelle normative, che definisco ‘nostre’ non solo perché del Comune, ma proprio perché patrimonio della comunità civica milanese”. “Il voto deve dunque avvenire in un’unica giornata di sabato, domenica o festiva infrasettimanale – ha precisato Manfredi Palmeri – tra il 30° e il 70° giorno dalla scadenza del termine per la verifica della regolarità delle firme da parte del Collegio dei Garanti, con possibilità di proroga fino a un massimo di 45 giorni per far coincidere eventuali altre consultazioni, che comunque per legge non possono essere le Amministrative, e per Regolamento non possono essere le Politiche”.  
   
   
SMOG, OGGI CONVOCATO IN REGIONE LOMBARDIA IL TAVOLO ARIA  
 
Milano, 27 gennaio 2011 – Si svolge oggi a Palazzo Pirelli, il Tavolo Aria. Si confronteranno con l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, le 12 Province con i rispettivi comuni capoluogo, i Comuni con più di 40.000 abitanti, le Associazioni degli Enti locali, del sistema delle imprese, dei sindacati e delle parti sociali, altri soggetti pubblici e privati, tra cui le aziende di trasporto e le organizzazioni ambientaliste. "Verificheremo l´attuazione di tutte le misure più importanti - spiega Raimondi - messe in campo in questi anni da Regione Lombardia, per ridurre strutturalmente il problema, dalle emissioni industriali all´inquinamento derivante dal settore agricolo. Non ci tiriamo indietro rispetto alla richiesta dei Comuni, che chiedono una regia regionale: il Tavolo sarà infatti l´occasione per fare il punto anche sulle misure che i singoli Comuni decideranno di mettere in atto". "Chiederemo - aggiunge Raimondi - che condividano col Tavolo i piani di limitazione del traffico a livello locale e che attuino i controlli sulle limitazioni già in vigore come misure strutturali".  
   
   
SMOG A MILANO: SCATTATO PIANO ARIA PULITA. MILLE I CONTROLLI EFFETTUATI. LE 30 MULTE DIMOSTRANO CHE I DIVIETI, GIÀ IN VIGORE DA OTTOBRE 2010, SONO RISPETTATI DAI MILANESI LE CALDAIE INCIDONO PIÙ DEL TRAFFICO SUL SUPERAMENTO DEL LIMITE PER IL PM10. TRA MAGGIO E OTTOBRE NESSUN SFORAMENTO  
 
 Milano, 27 gennaio 2011 - “Ieri è scattato il piano Aria Pulita. Nessuna città in Italia ha mai affrontato il problema dell’inquinamento così di petto, ma non bisogna credere che le misure anti-traffico, da sole, possano rappresentare la soluzione al problema : l’accensione delle caldaie nei mesi invernali incide infatti più del traffico sul superamento del limite per il Pm10. Non a caso, questo superamento si verifica proprio nei mesi più freddi, in cui l’utilizzo delle caldaie si fa più intenso, mentre non avviene nel periodo compreso tra maggio e ottobre”. Lo comunica il vice Sindaco e Assessore alla Mobilità Riccardo De Corato. “Ieri 140 pattuglie della Polizia Locale hanno effettuato un migliaio di controlli per verificare il rispetto dell’ordinanza da parte dei cittadini” fa sa pere il vice Sindaco. “A fronte di tali controlli, le contravvenzioni sono state solamente trenta, segno che i cittadini milanesi conoscono la normativa regionale già in vigore dall’ottobre 2010 su cui l’ordinanza interviene estendendone solo orari e giorni”. “A coloro che, dalle pagine di alcuni giornali, si sono detti stupiti del basso numero di multe vorrei chiedere che opinione hanno dei milanesi . Evidentemente, conclude il vice Sindaco , c’è chi crede che i cittadini di Milano siano degli inquinatori incivili e incapaci di rispettare le regole”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: INCONTRO FORMATIVO SULL´IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI  
 
Aosta, 27 gennaio 2011 - La Presidenza della Regione e l’Assessorato territorio e ambiente comunicano che si è tenuto , mercoledì 25 gennaio a Quart, un incontro informativo sulla realizzazione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta, organizzato dalla Comunità Montana Mont Emilius. All’appuntamento sono stati invitati tutti i consiglieri dei comuni della Comunità Montana Mont Emilius e del Comune di Aosta. Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti numerosi amministratori, sono stati esposti il percorso e le motivazioni delle decisioni tecnico-politiche che hanno portato alla scelta finale della tipologia dell’impianto di trattamento rifiuti, la pirogassificazione. Tenendo conto delle disposizioni comunitarie in materia di gestione dei rifiuti, della normativa statale vigente e del fatto che la discarica può essere considerata solo come impianto residuale rispetto ad altri sistemi di smaltimento e di recupero, nel corso degli anni sono stati avviati studi e approfondimenti, presentati al Consiglio regionale, e finalizzati alla definizione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta, con la priorità di chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno della Regione. La scelta finale, indirizzata ad un sistema innovativo di trattamento quale la pirogassificazione, è coerente con le azioni di gestione indicate dall’Unione Europea, che vedono in ordine gerarchico le azioni di riduzione , riciclo e riutilizzo dei rifiuti Il sistema di trattamento scelto fornisce garanzia di flessibilità e modularità del processo per adattarsi al flusso dei rifiuti e alla loro attesa riduzione; prevede inoltre una ridotta occupazione di suolo, dato il contenimento delle dimensioni dell’impianto; ha ridotti tempi di costruzione, di messa in opera e di avviamento; garantisce emissioni inquinanti compatibili con le migliori tecnologie (Bat, Best Available Technology); attende alla valorizzazione energetica contribuendo al contenimento dei costi; prevede l’eliminazione delle scorie da conferire in discarica;. Per la riduzione e la prevenzione nella produzione dei rifiuti è stata avviata in Valle d’Aosta una procedura di appalto volta a perseguire un programma di azioni in tale direzione, come da deliberazione regionale n. 3393 del 26 novembre 2010. Le varie fasi decisionali sono state via via presentate durante le sedute dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti (a cui partecipano rappresentanti degli enti locali, delle associazioni a tutela dei consumatori, delle associazioni ambientaliste, di Confindustria, di Arpa Valle d’Aosta), nel corso di incontri pubblici nel mese di maggio e giugno del 2009 e nel gennaio 2010. E’ stato inoltre organizzato un Convegno specifico sulla pirogassificazione a giugno del 2010. Sul sito dell’Assessorato territorio e ambiente è disponibile il documento, presentato nella serata del 25 gennaio 2011 all’incontro informativo, dal titolo Realizzazione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d´Aosta, scaricabile in formato pdf.  
   
   
RIUNIONE PER DEPURATORE MARTINA FRANCA  
 
Bari, 27 gennaio 2011 - Si è conclusa ieri la riunione tecnica convocata dall’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati sulle problematiche connesse all’avvio del depuratore di Martina Franca (Ta), con l’impegno del Comune interessato a comunicare entro il 3 febbraio prossimo una decisione definitiva in merito alle alternative tecniche, valutate di concerto con l’Acquedotto pugliese e l’Aato Puglia, oppure – in mancanza di comunicazione – avviare i lavori così come previsti col progetto originario. Alla riunione, che si è svolta a Bari presso la sede dell’assessorato regionale, hanno partecipato il Consigliere regionale Donato Pentassuglia, il Sindaco del comune di Martina Franca Francesco Palazzo, il Dirigente per la Pianificazione dell’Aato Puglia Vito Colucci, rappresentanti dell’Acquedotto pugliese e dirigenti della Regione Puglia. “La nostra disponibilità – ha dichiarato Amati - nei confronti delle richieste degli amministratori del comune di Martina Franca e dei cittadini, preoccupati per il possibile impatto ambientale che l’opera potrebbe avere sulla Valle d’Itria, è massima. Nonostante esista già un progetto iniziale redatto da Aqp, infatti, abbiamo analizzato e preso in considerazione le alternative tecniche proposte dai tecnici del comune di Martina Franca. Una di queste riguarda la possibilità di spostare il sito di una delle due trincee drenanti previste, così da raddoppiare la trincea già prevista in prossimità dello stesso impianto: soluzione tecnicamente condivisa anche da Acquedotto pugliese, nonostante il coinvolgimento di altre proprietà immobiliari che dovranno essere espropriate”. “Chiaramente – ha continuato l’assessore - questa nuova soluzione sconterà l’avvio di un iter procedurale e amministrativo, che siamo però pronti a percorrere in nome della massima tutela ambientale di un sito paesaggisticamente importante per la nostra regione. Abbiamo dato a questo punto una settimana di tempo al comune di Martina Franca per esprimersi definitivamente sull’argomento e prendere una decisione in merito anche a tutte le altre proposte valutate con Aqp e Aato, con la consapevolezza che il mancato rispetto dei termini autorizzerà Aqp a procedere in conformità con il vecchio progetto già approvato”.  
   
   
DEPURATORE CAROVIGNO: INCONTRO REGIONE PUGLIA CON SINDACI  
 
Bari, 27 gennaio 2011 - Un nuovo incontro tecnico di analisi e verifica degli impegni assunti rispetto alla messa in funzione dell’impianto di depurazione di Carovigno (Br), che avverrà entro il 31 marzo prossimo, e al collettamento dei Comuni di San Vito dei Normanni e San Michele Salentino, che dovrebbe avvenire un anno dopo, si è svolto questa mattina a Bari, presso l’assessorato regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile. All’incontro hanno preso parte l’assessore Fabiano Amati, che ha convocato e presieduto la riunione, il Sindaco di Carovigno Vittorio Zizza, il Sindaco di San Vito dei Normanni Alberto Magli, l’assessore ai Lavori pubblici di San Michele Salentino Giuseppe Ciciriello, il Dirigente per la pianificazione dell’Aato Puglia Vito Colucci, rappresentanti dell’Arpa Puglia, della Provincia di Brindisi, della Regione Puglia e del Consorzio Asi di Brindisi. “La riunione – ha detto Amati - è stata utile per confermare l’avvenuto rispetto degli impegni assunti durante gli scorsi incontri da tutti i soggetti interessati e per individuare le ulteriori attività da eseguire per collegare all’impianto di Carovigno i Comuni di San Vito dei Normanni e di San Michele Salentino e tirare fuori in questo modo l’Italia, la Regione e il Comune di San Vito dalla procedura di infrazione comunitaria. Oltre a confermare infatti che entro marzo saranno conclusi i lavori utili per mettere in funzione il depuratore di Carovigno e che lo stesso Comune e l’Acquedotto hanno eseguito tutte le verifiche e i sopralluoghi necessari, abbiamo verificato la possibilità di mettere in funzione il collettamento in favore dei comuni di San Michele e di San Vito entro il 31 marzo 2012”.  
   
   
DEPURATORE PORTO CESAREO: POSSIBILE ENTRO DICEMBRE 2012  
 
Bari, 27 gennaio 2011 - “Entro dicembre 2012 potremmo mettere in funzione l’impianto di depurazione di Porto Cesareo ed uso il condizionale perché la vicenda ha scontato tali e tanti ritardi che la prudenza è un imperativo”: Lo ha detto l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati a margine dell’incontro tecnico convocato sull’argomento a Bari, presso la sede dell’assessorato regionale e al quale hanno partecipato il Sindaco di Porto Cesareo Vito Foscarini, il Dirigente per la Pianificazione dell’Aato Puglia Vito Colucci, rappresentanti dell’Acquedotto pugliese e della Provincia di Lecce e dirigenti della Regione Puglia. “Abbiamo la necessità – ha spiegato Amati - di far uscire l’Italia, la Regione e il Comune di Porto Cesareo dalla procedura di infrazione comunitaria che riguarda la realizzazione di quest’opera ed è per questo che abbiamo deciso di procedere per singole fasi, che ci permetteranno di raggiungere lo scopo e allo stesso tempo a mettere in funzione l’impianto di depurazione. Per questo, operando per stralci sul progetto complessivo e individuando lotti funzionali, l’Acquedotto pugliese eseguirà inizialmente il progetto di adeguamento dell’impianto e realizzerà la condotta per il collettamento a Nardò. Esiste l’impegno di Aqp a presentare il progetto e richiedere la convocazione della conferenza di servizi entro aprile prossimo. Sulla base di questo cronoprogramma, saremo in grado di interloquire con il Ministero dell’Ambiente e di sottrarci dalla procedura di infrazione e soprattutto risolvere un vergognoso ritardo”.