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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Settembre 2014
I DEPUTATI EUROPEI METTONO IN DISCUSSIONE PREZZO ELEVATO DI ALCUNI FARMACI SALVAVITA  
 
Strasburgo, 18 settembre 2014 - L´industria farmaceutica sta alzando i prezzi dei nuovi farmaci salva-vita sempre più alti, minacciando in tal modo la parità di accesso alle cure, aumentando l´onere per i sistemi sanitari, ha detto che i deputati nel corso di un dibattito con il Consiglio e la Commissione il Martedì. La questione sarà discussa nel corso della prossima riunione informale del Consiglio Sanità del 22-23 settembre. Commissario Connie Hedegaard ha sottolineato che, sebbene i costi di negoziazione dei prezzi medicina e di rimborso è di competenza degli Stati membri, l´Ue può facilitare il dialogo con le aziende farmaceutiche e promuovere acquisto in comune di farmaci da parte degli Stati membri. Ha anche annunciato che la questione dei farmaci epatite C sarà discussa in una riunione di follow-up il mese prossimo  
   
   
"EUROPEAN TELEMEDICINE CONFERENCE 2014" ROMA, 7 E 8 OTTOBRE 2014  
 

Roma, 18 settembre 2014 - Appuntamento a Roma il 7 e 8 Ottobre 2014 con la seconda edizione della Conferenza Europea di Telemedicina , l´evento che combina gli sforzi dei vari leader di Organizzazioni europee di Sanità e che vede la partecipazione di medici, ricercatori e facoltà universitarie. Per l´edizione 2014 prevista la partecipazione della Commissione europea e del Ministero della Salute. L’edizione 2014 di Etc sarà l´occasione per i professionisti di tutto il mondo per discutere di come con la telemedicina è possibile: migliorare le prestazioni sanitarie a beneficio dei pazienti; offrire ai pazienti l’opportunità di controllare le proprie cure mediche e ridurre i costi. Tra i temi trattati, alcuni sono particolarmente interessanti per i professionisti del nostro Ssn, in particolare: un confronto internazionale sulle linee guida italiane per la telemedicina; come valutare l’efficacia delle applicazioni di telemedicina e teleassistenza; come valutare la sostenibilità dei servizi di telemedicina; come valutare il rapporto costo-efficacia delle applicazioni di telemedicina; come promuovere lo sviluppo economico e industriale collegato alla diffusione della telemedicina L´edizione 2014 lancia inoltre l´Health Technology and Telemedicine Competition for Young Innovators 2014, un concorso internazionale per giovani imprenditori e start-up che abbiano sviluppato nuove idee innovative nel campo della health It e della telemedicina. Previsti premi in denaro con la possibilità di presentare la propria idea in occasione della Conferenza. [clicca per saperne di più] La Conferenza sarà in lingua inglese e italiana. Per maggiori informazioni visita il sito della Conferenza . Http://www.telemedicineconference.eu/ehome/index.php?eventid=92707&tabid=201417&&utm_source
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campaign=mailup

 

 
   
   
SANITA’: IN VENETO MAXICONCORSO CON 7000 CANDIDATI PER 2 INFERMIERI. INTERI BUS IN ARRIVO DAL SUD. ZAIA, “ORA BASTA. CON 200 MILA DISOCCUPATI IL LAVORO VADA AI VENETI. REGIONALIZZARE CONCORSI SANITARI. SENNO’ ALTRA BATTAGLIA COME QUELLA VINTA PER SPECIALIZZANDI MEDICINA”  
 
Venezia, 18 settembre 2014 - “Un meccanismo da cambiare in fretta, perchè così si mortificano le aspirazioni di tanti nostri giovani, entusiasti e ben preparati, e le eccellenze umane che il territorio sa esprimere e che su quel territorio hanno diritto di lavorare, soprattutto in sanità, dove preparazione e professionalità del personale sono peculiarità del sistema sanitario e formativo del Veneto. Prima di altri, negli ospedali veneti devono poter lavorare i giovani veneti, se poi c’è posto per altri, ben vengano”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto commenta il fatto che, per un concorso a due posti di infermiere nell’Ulss 6 di Vicenza e nella 15 Alta Padovana, ci siano ben 7.000 iscritti, moltissimi dei quali provenienti dal sud, anche con viaggi organizzati nei minimi particolari. “In Veneto – incalza Zaia – abbiamo più di 200 mila disoccupati, e non vogliamo crearne degli altri che, come i neolaureati nelle professioni sanitarie, possono trovare lavoro con più facilità che in altri settori, stante che il Veneto, avendo i conti sanitari in ordine, può assumere per coprire il proprio fabbisogno”. “Questi concorsi – aggiunge il Governatore – vanno regionalizzati, dando comunque la preminenza ai residenti. Non si capisce come questo lo possa fare Bolzano e non noi. Pongo ufficialmente la questione anche sui tavoli dei Parlamentari veneti e chiedo loro di adoperarsi in sede nazionale perché questo sacrosanto diritto a lavorare nella propria terra venga riconosciuto”. “Se così non fosse – conclude Zaia – seguiremo la stessa strada giuridico-istituzionale battuta vittoriosamente per gestire le circa 90 borse di studio per specializzandi in medicina finanziate dalla Regione. Anche medici e infermieri, se non sbaglio, sono pagati di fatto dalla Regione, e cioè dai cittadini Veneti, usando sì i denari del Fondo Sanitario Nazionale, ma non dimenticando mai che ogni anno versiamo a Roma 21 miliardi di tasse in più di quanto ci viene restituito e che molti di questi non ritornano proprio nel settore sanitario”.  
   
   
DERMATOLOGIA: STUDIO ITALIANO DIMOSTRA L´EFFICACIA ANTIAGE DI FOSPIDIN, UN COMPLESSO DI FOSFOLIPIDI E GLUCOSAMINA (GLICANI) GLI ZUCCHERI (GLICANI) ECCEZIONALI ANTIAGING PER LA PELLE GLICANI E FOSFOLIPIDI HANNO DIMOSTRATO DI MIGLIORARE L´ELASTICITÀ CUTANEA, L´IDRATAZIONE SUPERFICIALE E PROFONDA E DI DIMINUIRE LE RUGHE SUPERFICIALI  
 
Milano, 18 settembre 2014 - Uno studio condotto dal team del Professor Antonino Di Pietro, direttore scientifico dell´Istituto Dermoclinico Vita Cutis, e pubblicato recentemente sul Journal of Plastic Dermatology, ha dimostrato che sebbene l’invecchiamento cutaneo sia un processo inevitabile può essere efficacemente contrastato rifornendo la pelle delle sostanze, glicani e fosfolipidi, che stimolano le cellule cutanee a produrre più collagene, elastina e acido ialuronico, acquisendo così la capacità di reagire meglio agli stress ambientali. I più recenti progressi nello studio dell’invecchiamento cutaneo, presentati al congresso dell’American Academy of Dermatology di Chicago, hanno evidenziato il ruolo degli zuccheri per il benessere della pelle. Il livello degli zuccheri (glicani) si riduce di circa il 50% dai 30 ai 60 anni di età e quelli che restano subiscono dei cambiamenti che non permettono più un ottimale funzionamento di cellule e proteine di sostegno. Con il passare degli anni infatti, la pelle perde progressivamente la capacità di sintetizzare il collagene, la più importante proteina strutturale, e l’elastina, responsabile dell´elasticità cutanea. Parallelamente diminuisce anche la quantità di acido ialuronico che è il maggiore componente dei tessuti connettivi del derma. La ridotta presenza di collagene, elastina e acido ialuronico nel derma rende la pelle meno elastica, meno idratata, con ridotta funzione di barriera e maggiormente vulnerabile nei confronti degli agenti esterni che a loro volta favoriscono l´invecchiamento cutaneo. La scommessa quindi è quella di riuscire a restituire, integrando dall’esterno, le sostanze che le cellule della pelle non riescono più a produrre. “Lo studio condotto da mio team, spiega Antonino Di Pietro, ha arruolato 160 pazienti, trattati con applicazioni sul viso, una volta al dì per 30 giorni, di un composto costituito da fosfolipidi estratti dalla soia e glucosamina (uno zucchero) ottenuta da idrolisi di gusci di crostacei. Il complesso, che prende il nome di fospidin, favorisce la sintesi delle fibre di collagene ed elastina, e la glucosamina, veicolata in profondità dai fosfolipidi, favorisce la sintesi di acido ialuronico in quanto ne è il precursore. Nelle valutazioni successive si è osservato un miglioramento evidente di tutti i parametri osservati: l´elasticità cutanea è aumentata fino all’8,1%, si è avuto un aumento dell’8,9% della quantità d´acqua presente sulla superficie cutanea (indice di maggiore idratazione superficiale), l´evaporazione dell´acqua attraverso la pelle (segnale di idratazione profonda) è diminuita nel 93% dei casi e si è avuta una diminuzione del 9,2% del numero totale delle rughe e del 12,3% della profondità media”, conclude l’esperto. E’ interessante notare come la ricerca dermatologica made in Italy e le conclusioni dell’American Academy of Dermatology siano arrivate parallelamente agli stessi risultati conclamando l’importante ruolo dei glicani nei processi antiage della pelle.  
   
   
IL PRESIDENTE SIGO: "LE SMAGLIATURE IN GRAVIDANZA SONO UN PROBLEMA BENE L´INTERVENTO DEL MINISTRO LORENZIN SUI CORRETTI STILI DI VITA”  
 
Roma, 18 settembre 2014 – “Le smagliature sono l´inestetismo più temuto dalle donne in gravidanze. Un problema che colpisce oltre il 50% delle italiane che stanno per far nascere un figlio. E che può causare problemi alla qualità della vita delle persone, soprattutto quando lasciano cicatrici, con danni permanenti. Bene quindi ha fatto il ministro della salute Beatrice Lorenzin a comunicare alle donne italiane, nel suo spazio su un noto settimanale, la necessità e i vantaggi di una prevenzione attiva nei confronti delle smagliature, attività che anche noi ginecologi svolgiamo quotidianamente nei nostri ambulatori - lo afferma il presidente nazionale della Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) prof. Paolo Scollo -. Soprattutto perché la prevenzione si realizza abolendo il fumo e l´alcool, seguendo un´alimentazione corretta e soprattutto praticando un´attività fisica costante e quotidiana. Stili di vita corretti che a tutte le permettono alla donna di vivere in benessere. Ma che soprattutto in gravidanza permetteranno al nascituro una vita sana e serena”. “Purtroppo - aggiunge Scollo -, lo conferma la nostra attività quotidiana, troppe donne continuano a fumare e a consumare alcolici in gravidanza, dimenticando quanti danni possono causare al feto e a loro stesse! L´intervento del ministro, inoltre, è ancora più centrato soprattutto quando dice che, ovviamente, si possono usare anche creme per gestire al meglio l´insorgere delle smagliature, ma solo dopo consiglio del proprio medico che saprà consigliarvi quella più adatta a voi. Un utile richiamo al fatto che in questi mesi così delicati per la vita della donna (e del feto) è importante mantenere un rapporto molto stretto col proprio ginecologo”.  
   
   
DIABETE: MIGLIORA L’ASSISTENZA AGLI ANZIANI CON DIABETE IN ITALIA UNA PERSONA CON DIABETE DI TIPO 2 SU TRE È OVER 65, UNA SU QUATTRO OVER 75  
 
Vienna, 18 settembre 2014 - Cresce il numero degli anziani con diabete. Oggi, infatti, nel nostro paese su 3 milioni di persone colpite da diabete di tipo 2, due terzi hanno un’età superiore ai 65 anni, con il 25% over 75. Il dato, destinato ad aumentare in vista del progressivo invecchiamento della popolazione, fa riflettere e deve porre l’attenzione sulla cura e l’assistenza dell’anziano con diabete, ma soprattutto sulla prevenzione delle complicanze strettamente correlate alla malattia. “Come diabetologi ne siamo ben consci”, dice Antonio Ceriello, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (Amd), l’organizzazione cui fanno riferimento i medici diabetologi operanti nei centri del Servizio sanitario nazionale. “Nel 2012, infatti, partendo dal database Annali Amd, che raccoglie oltre 500.000 cartelle cliniche di persone con diabete, assistite in quasi la metà dei circa 650 centri diabetologici nazionali, abbiamo pubblicato il primo Rapporto ‘Anziani con diabete’, che forniva un’importante, e forse unica, fotografia sull’assistenza riservata a questa particolare categoria. Oggi, siamo in grado di presentare, al 50° Congresso della European Association for the Study of Diabetes (Easd), l’analisi dell’evoluzione della qualità dell’assistenza prestata negli otto anni dal 2004 al 2011.” “La nostra indagine si è concentrata sulla particolare categoria degli ultrasettancinquenni, oltre 145.000 persone i cui dati sono registrati nel database Annali Amd, perché queste persone con diabete hanno un maggior tasso di mortalità, maggiori disabilità e malattie associate, quindi richiedono particolari competenze ed un approccio personalizzato alla cura”, racconta Riccardo Candido, diabetologo presso il distretto 3 di Trieste e componente dei gruppi Amd dedicati alla terapia personalizzata e all’anziano. Candido spiega, inoltre, che dal rapporto emerge con chiarezza come l’attenzione e la cura prestata agli anziani con diabete è migliorata di molto nel corso degli ultimi anni. “Ciò è dimostrato, in primo luogo, dal miglioramento dello score Q, l’indice ideato da Amd in collaborazione con la Fondazione Mario Negri Sud, e validato internazionalmente, che valuta l’efficienza delle cure e dell’assistenza prestate, e conseguentemente l’efficacia nel prevenire le complicanze tipiche del diabete, dall’infarto, all’ictus, ai disturbi della vascolarizzazione, alla mortalità. Tra il 2004 e il 2011 è quasi raddoppiata, dal 19,2% al 35,7%, la percentuale di over 75 con score Q superiore a 25. Si consideri che questa è la soglia che identifica la qualità delle cure attese; un valore superiore a 25 indica una situazione migliore dello standard; tra 25 e 15 aumenta del 20% il rischio di complicanze, mentre sotto 15, il rischio cresce all’80%” aggiunge Candido. Il risultato è frutto di numerose variabili: “è cresciuta l’attenzione alla valutazione non solo del grado di controllo della glicemia, ma anche della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo e trigliceridi, della microalbuminuria, indice di danno ai reni. Di pari passo sono migliorati i risultati clinici: si è assistito a una maggior personalizzazione dell’obiettivo glicemico e a una marcata riduzione (-21,5%) del numero di anziani con controllo della glicemia scadente; è cresciuta del 29,8% la quota di anziani con valori di pressione arteriosa inferiori a 150/90 mmHg e ben dell’80,3% quella delle persone con colesterolo Ldl inferiore a 100 mg/dl”, dice ancora Candido. E’ infine migliorata l’appropriatezza terapeutica: è in costante riduzione, infatti, la quota di anziani con diabete in cura con sulfaniluree, farmaci ad elevato rischio di ipoglicemia. “Va notato, tuttavia come l’utilizzo di questa classe di farmaci sia ancora elevato e non del tutto appropriato e al contrario sia bassa la percentuale di pazienti curati con le incretine, in particolare gli inibitori del Dpp4 meglio indicati per la gestione dell’anziano con diabete”, conclude Candido.  
   
   
ASSESSORE ABURZZO, GIUSTA L´IMPUGNATIVA DELLA LEGGE 32 PRIORITARIO IL TEMA DELLA COMPARTECIPAZIONE  
 
Pescara, 18 settembre 2014 - "Non c´è alcun dubbio che la legge 32 sia stata impugnata con motivazioni valide in quanto è stata approvata in regime di prorogatio. Del resto, quelle stesse motivazioni apparivano chiare già ad aprile e non è un caso se hanno trovato consistenza nella richiesta del Governo di impugnativa". E´ la chiara posizione dell´assessore alla Sanità, Silvio Paolucci. "La fretta di approvare quella legge da parte della precedente maggioranza - ha spiegato - era strettamente collegata alla scadenza elettorale anche se, nei contenuti, quella legge poggiava su scelte condivisibili. La nostra richiesta di ieri in Consiglio regionale di velocizzare i tempi - ha continuato Paolucci - si spiega con l´intenzione di togliere di mezzo una legge impugnata in modo da poterla ripresentare capo per capo modificando le parti che vanno modificare e riproponendo quelle che non devono essere ritoccate e di confrontarsi sul capo 3, quello che fa riferimento alla fiscalità, in modo da dare risposte convincenti a situazioni nuove per chi si trova da pochi mesi alla guida del Governo regionale". Nello specifico l´assessore alla Sanità ha fatto notare che "riguardo al capo 1, quello relativo al rimborso ai malati oncologici, la legge, purtroppo, è stata fatta male. Infatti, prevede che i relativi stanziamenti siano riversati sulla sanità. Invece, dal momento che la Regione Abruzzo è in Piano di rientro e che tali fondi sono considerati extra Lea, la legge 32 va necessariamente modificata e quelle risorse dovranno essere assegnate al settore sociale". Nessun problema presenta, invece, il capo 2, relativo alle soglie di povertà, che sarà possibile ripresentare sia per la sostenibilità finanziaria sia per la finalità. Il punto sul quale si discute, quello sulla fiscalità, vale 32 milioni 800 mila euro. Su questo aspetto, Paolucci ha sottolineato che, "intanto, riguarda una sola annualità e non è stato certo un provvedimento di natura strutturale quello fatto approvare da Chiodi". Nel frattempo, sono emerse situazioni nuove ed ora ci si trova anche di fronte al perseguimento di nuovi obiettivi. "Per esempio, - ha ricordato l´assessore - bisogna adempiere al Dpcm del 29 novembre sui Lea, occorre necessariamente uscire dal Commissariamento della sanità e, per l´annualità 2015, servono decine di milioni di euro per la compartecipazione alle prestazioni riabilitative. Alla luce di ciò, - ha ribadito Paolucci - riteniamo che il pagamento di tali prestazioni della comunità più fragile della nostra popolazione rappresenti comunque una priorità. Per questo, avremmo voluto un confronto in Commissione con le opposizioni sulla fetta dei 32 milioni da dirottare alla compartecipazione. Va ricordato, peraltro, al fine di non creare inutili allarmismi che, nella stragrande maggioranza dei casi, - ha concluso - la compartecipazione è tema che rigurda Regione e Comuni".  
   
   
SALUTE: SODDISFAZIONE PER ACCORDO MINISTERO SU RIFORMA FVG  
 
Trieste, 18 settembre 2014 - "Esprimo grande soddisfazione perché il testo concordato con i tecnici del ministero rappresenta al meglio quella che è la nostra idea di integrazione anche tra le Aziende ospedaliero-universitarie e la Sanità territoriale". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca commentando il testo, inteso ad apportare alcuni miglioramenti alla riforma del sistema sanitario regionale in Friuli Venezia Giulia, emerso dall´incontro tecnico tenutosi a seguito del recente colloquio tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e la presidente della Regione Debora Serracchiani. Secondo Telesca, "si superano così tutte le perplessità di ordine tecnico-giuridico che erano state sollevate. Siamo consapevoli che stiamo lavorando su un impianto innovativo ma anche condiviso politicamente e tecnicamente con il ministero della Salute che - ha concluso l´assessore - insieme con le Regioni dovrà dare attuazione al cambiamento organizzativo contenuto nel Patto per la Salute".  
   
   
CALABRIA: LA GIUNTA HA NOMINATO I COMMISSARI DELLE ASP E DELLE AZIENDE OSPEDALIERE  
 
Catanzaro, 18 settembre 2014 - La Giunta regionale si è riunita presieduta dalla Presidente f.F. Antonella Stasi. L´esecutivo ha nominato i commissari per le seguenti aziende sanitarie provinciali ed aziende ospedaliere: All´ Asp di Catanzaro Giovanni Paladino, all´Asp di Reggio Calabria Franco Sarica, all´Asp di Crotone Elga Rizzo. All´azienda ospedaliera di Cosenza Filomena Panno. Vincenzo Sidari è stato designato presso l´azienda ospedaliera "Bianchi Melacrino Morelli" di Reggio, Mario Catalano presso l´azienda ospedaliera "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro. La Giunta ha inoltre preso atto delle dimissioni di Alessandro Moretti dall´Asp di Cosenza. "Una scelta obbligata la nomina dei commissari - ha dichiarato la Presidente f.F. Antonella Stasi. Non potevamo lasciare Asp ed Ao senza guida. La nuova Giunta potrà così nominare i nuovi Direttori Generali".  
   
   
UN NUOVO REPARTO DI DEGENZA INFERMIERISTICA ALL’OSPEDALE PERTINI DI ROMA  
 
 Roma, 18 settembre 2014 - Va avanti l’impegno della Regione per ricostruire la sanità del Lazio e dare risposte alle esigenze dei cittadini e dei pazienti. Aperte due nuove strutture all’ospedale Pertini di Roma: un reparto di degenza Infermieristica e un’area dedicata ai pazienti che stanno per essere dimessi. Come funzionano queste strutture? Il reparto di degenza Infermieristica. È una struttura moderna e innovativa , dotata di dieci posti letto, dedicata ai pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia e alle persone affette da patologie cronico-degenerative. Nei mesi scorsi sono stati inaugurati altri due reparti dello stesso tipo: uno al Regina Margherita, con 8 posti letto, e uno all’Umberto I, con 18 posti letto. Fornisce assistenza ai pazienti fino alle dimissioni, con un programma personalizzato di recupero. Il reparto, gestito dal personale infermieristico, è aperto a tutti i pazienti senza limiti di età provenienti dai diversi reparti, il cui bisogno sanitario è quello di mantenere e completare la stabilizzazione clinica. In questo reparto vengono seguiti anche i pazienti che stanno per uscire dall’ospedale, quelli che stanno per tornare a casa in assistenza domiciliare e quelli che stanno per essere trasferiti in un´altra struttura sanitaria. L’area dedicata ai pazienti che stanno per essere dimessi. È un’importante novità che la Regione conta di estendere anche ad altri ospedali . Quest’area infatti consente di ottimizzare e ridurre i tempi di dimissione dei pazienti e di liberare più velocemente i posti letto per chi è in attesa. Nella Discharge Room i pazienti e i loro familiari potranno ricevere assistenza per tutte le loro esigenze: dalla documentazione sanitaria a tutte le informazioni utili sulle modalità di dimissione fino alla consegna dei farmaci prescritti da parte del medico e alle dovute indicazioni sulla somministrazione.  
   
   
SANITÀ IN CAMPANIA, CALDORO: CON NORMA NAZIONALE SI RISOLVE QUESTIONE PRESTAZIONI SANITARIE  
 
Napoli, 18 settembre 2014 - "A tutti chiedo spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Con una norma del Governo o del Parlamento risolverei la questione della programmazione delle prestazioni sanitarie in 24 ore.". Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro interviene nel dibattito legato all´esaurimento del budget per le strutture accreditate a seguito del d.L. 95/2012, poi convertito nella legge 135/2012. "La norma - sottolinea il presidente - pone un tetto rigido, non aiuta e non favorisce risparmi. E´ lo stesso criterio rigido che ci costringe al blocco del turn over. Sono necessari - aggiunge - provvedimenti legislativi nazionali capaci di fotografare le reali esigenze della sanità e riconoscere e premiare la capacità di raggiungere obiettivi. Per parte nostra saranno rafforzati i sistemi di controllo ed ispezione sui prestatori di servizi sanitari e si lavorerà con più determinazione alla riorganizzazione, che è già partita, della intera rete. La sanità in Campania oggi ha le carte in regola, per la prima volta abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio e migliorato i Lea. Abbiamo avviato con il contributo di tutti gli operatori una fase nuova. Sono certo riusciremo a dialogare con il Governo. Mi auguro ci sia il sostegno dei parlamentari campani e la collaborazione, come sempre è capitato, delle forze sociali e datoriali. A tutti, rappresentanti istituzionali e operatori del settore, chiedo spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Sia chiaro che non si lavora per la visibilità ma con competenza e nell’interesse esclusivo dei cittadini e del diritto alla salute", conclude Caldoro.  
   
   
ALLARME DOLCIFICANTI ARTIFICIALI: POTREBBERO FAVORIRE LA COMPARSA DI DIABETE  
 
 Roma, 18 settembre 2014 - Il consumo di dolcificanti artificiali può aumentare il rischio di sviluppare una condizione di intolleranza glucidica o ‘prediabete’. Lo rivelano due studi, uno condotto sull’uomo e uno su animali da esperimento, appena pubblicati su Nature*. Queste ricerche sollevano preoccupazioni non da poco, vista la diffusione del consumo di dolcificanti artificiali, contenuti nei cibi, nei soft drink o utilizzati per edulcorare le bevande. Consumo spesso ‘spontaneo’ da parte delle persone, ma anche consigliato dai medici. Lo studio condotto sul modello animale ha evidenziato che topi nutriti con diete supplementate di dolcificanti presentano alterazioni del metabolismo energetico, probabilmente legate all’effetto dei dolcificanti stessi sulla composizione e sulla funzione dei batteri intestinali. Anche nell’esperimento condotto su sette volontari sani, l’impiego di saccarina ha indotto un aumento dei livelli di glicemia in metà dei partecipanti allo studio. E anche in questo caso, l’alterazione della flora microbica intestinale è stata individuata come il responsabile di questo effetto. Tutto ciò porterebbe a pensare che il consumo dei dolcificanti artificiali meriti di essere ripensato. I dolcificanti artificiali trovano ampio impiego nei cibi (come i dessert senza zucchero e le caramelle) e nelle bevande (soft drink e bevande senza zucchero) che vengono scelte dai consumatori per non ingrassare e sono raccomandati nei regimi ipocalorici. Evidenze certe dei loro effetti sulla salute non sono disponibili tuttavia, in quanto gli studi condotti finora hanno dato risultati contrastanti. “Non è il caso alimentare il panico tra la gente e neanche tra le persone con il diabete – afferma il professor Enzo Bonora, Presidente della Società Italiana di Diabetologia – anche se certo questi sono studi importanti, pubblicati da una rivista prestigiosa, come Nature. Prima che questi risultati possano essere traslati in raccomandazioni nutrizionali e portati nella pratica clinica, c’è bisogno di ulteriori conferme e di riflessione. La Società Italiana di Diabetologia (Sid) non ha mai raccomandato l’uso dei dolcificanti al posto dello zucchero, perché piccole quantità di quest’ultimo non sono bandite dalla dieta persona con diabete. I risultati di questo studio confortano la nostra posizione”. Questo studio dimostra che i dolcificanti possono andare ad alterare la flora batterica intestinale. E il microbiota (la flora batterica intestinale) sembra giocare un ruolo sempre più importante nel condizionare l’omeostasi glucidica e di tutta una serie di processi endocrino-metabolici. “L’intestino - prosegue Bonora -è una grande ghiandola endocrina perché le sue diverse cellule (dal cavo orale al colon) producono decine di sostanze, ma anche e soprattutto perché il suo contenuto, cioè l’enorme ‘giardino zoologico’ di batteri che alberga, produce una miriade di sostanze che, variamente modificate, nelle cellule dell’intestino o al suo interno, possono esercitare un’azione deleteria, sia sulle cellule pancreatiche alfa (produttrici di glucagone) e beta (produttrici di insulina), sia sul livello di sensibilità dei diversi organi (fegato, muscolo, cervello) all’insulina”. Quello che mangiamo ha un impatto notevole sulla composizione del microbiota intestinale: il consumo regolare di alcuni cibi fa morire alcune specie batteriche e favorisce la moltiplicazione di altre. Questo lo si è compreso studiando l’effetto dei cambiamenti della dieta in persone che ad esempio si spostano da un luogo all’altro del pianeta. Adesso, rivela l’articolo di Nature, ci sono forti elementi per ritenere che anche i dolcificanti artificiali possono interferire sulla composizione e sulla funzione della flora batterica, con ricadute metabolicamente sfavorevoli. “Il lavoro pubblicato su Nature – afferma il professor Giorgio Sesti, Presidente Eletto della Società Italiana di Diabetologia - è molto importante e apre a nuove prospettive terapeutiche nel campo dell´intolleranza glucidica e del diabete nell´uomo. In particolare, apre il campo a interventi di tipo nutrizionale (selezione di antibiotici non iperglicemizzanti) e farmacologici (antibiotici intestinali per la selezione dei batteri ‘giusti’). Il danno dei dolcificanti a livello del metabolismo è dovuto a una selezione sfavorevole dei batteri intestinali; questo farebbe supporre che, attraverso modificazioni dietetiche, impiego di probiotici e, in futuro, ricorso ad antibiotici intestinali sarà forse possibile prevenire il diabete, ma certamente non curarlo”.  
   
   
TOSCANA: AUTOCERTIFICAZIONE SULLA RICETTA. ECCO TUTTE LE ISTRUZIONI  
 
Firenze 18 settembre 2014 - Dal 1° ottobre cambia l´attuale modalità di autocertificazione della fascia economica per il pagamento del ticket. Cosa cambia. Non si potrà più autocertificare la propria fascia di reddito sulla singola ricetta, né in farmacia né negli ambulatori delle aziende sanitarie. Infatti, con il passaggio alla ricetta elettronica (che sta avvenendo in questi mesi e si concluderà con la fine del 2014), il codice della fascia economica sarà già presente sulla ricetta, ricavato direttamente dalla banca dati dell´Agenzia delle Entrate e dell´Inps. Sarà il medico prescrittore a riportare sulla ricetta, attraverso il software di prescrizione elettronica che interroga le banche dati del Mef e dell´Inps, la posizione economica dell´utente. Cosa fare. E´ opportuno quindi verificare fin da subito, e poi annualmente, che il codice della propria fascia sia presente e sia corretto. E´ giusto che non sia presente solo se la propria fascia economica è superiore a 100.000 euro. Se il codice che risulta è corretto, non si dovrà fare niente. Se invece il codice non c´è, o non è corretto, sarà necessario fare l´autocertificazione. Dal 1° ottobre 2014, se nessun codice è presente sulla ricetta, il cittadino dovrà pagare il ticket corrispondente all´importo massimo. E´ bene precisare che la scadenza del 1° ottobre si riferisce alla impossibilità di autocertificare sulla singola ricetta, ma ogni cittadino può regolarizzare la propria situazione in qualsiasi momento, dopo la scadenza, però prima di recarsi dal medico. Verifica e autocertificazione. E´ possibile verificare ed eventualmente autocertificare la propria fascia economica con la Carta Sanitaria Elettronica precedentemente attivata (alla Asl o in farmacia): - direttamente on line sul sito della Regione: www.Regione.toscana.it/servizi-online, essendo in possesso di un lettore di smart card. - oppure in uno degli oltre 100 Totem "Punto Si" presenti in tutte le aziende sanitarie, inserendo la propria tessera sanitaria attivata nel Totem e seguendo la procedura indicata sullo schermo. L´autocertificazione va fatta per ogni componente del nucleo familiare. Le aziende sanitarie sono tenute a effettuare controlli sulla veridicità del contenuto delle autocertificazioni. L´eventuale evasione dal ticket su dichiarazione non vera comporta il recupero degli importi non pagati e l´applicazione della sanzione amministrativa. Cosa fanno le aziende sanitarie - I cittadini potranno avere assistenza agli sportelli della propria Asl. Per evitare che i cittadini paghino un ticket errato, nel caso di fascia non corrispondente, o per coloro per i quali la fascia non è resa disponibile dal Sistema tessera sanitaria, le aziende sanitarie hanno messo a punto iniziative specifiche volte a facilitare l´adempimento richiesto ai cittadini, con l´avvio della prescrizione elettronica voluta a livello nazionale e in via di implementazione. Attingendo alle informazioni della banca dati del Sistema tessera sanitaria dell´Agenzia delle Entrate e della banca dati degli assistiti, ogni azienda sanitaria ha rilevato i nominativi che risultano privi di codice di fascia assegnato. Questi cittadini riceveranno, se già non l´hanno ricevuta, una lettera da parte della propria azienda sanitaria, con allegato il modulo per l´autocertificazione, così da facilitarne la restituzione all´azienda sanitaria. L´assistito potrà inviare il modulo compilato e la copia di un documento di identità, utilizzando una delle diverse possibilità indicate nella lettera stessa. Se il cittadino ha fatto l´autocertificazione o utilizza un Isee in corso di validità, non è tenuto a fare niente e non dovrà tener conto della lettera. In tutte le Asl, nelle farmacie, negli studi dei medici di famiglia, sono affisse locandine per informare in maniera corretta e uniforme la popolazione. Questi i codici relativi alla diverse fasce di reddito: Era: soggetti con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale inferiore a 36.151,98 euro; Erb: soggetti con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale da 36.151,98 a 70.000 euro; Erc: soggetti con reddito complessivo del nucleo familiare fiscale da 70.000 a 100.000 euro. Guarda tutte le istruzioni per la verifica della fascia economica. Guarda le risposte alle domande frequenti sulle fasce economiche per i ticket sanitari. Per saperne di più: numero verde regionale 800 556060 - www.Regione.toscana.it/salute  - ticket.Sanita@regione.toscana.it  - sul sito di ciascuna azienda sanitaria.  
   
   
LAZIO: LO SPORT È E DEVE ESSERE UN DIRITTO DI TUTTI, ANCHE DEI DISABILI  
 
Roma, 18 settembre 2014 - La Regione sostiene L’altra Faccia dello Sport! Il Mondo Paralimpico, un ciclo di corsi di Informazione/formazione in materia di attività sportiva per favorire l’accesso alle attività sportive delle persone con disabilità. A chi è rivolto il progetto? A chi opera nel mondo delle università, dei comuni e provincie, delle associazioni sociali di volontariato e alle associazioni sportive. L’obiettivo è quello di fornire corrette e specifiche nozioni di cultura sportiva per disabili: dalla formazione delle risorse umane all´aggiornamento delle competenze e all´istruzione tecnica e professionale. I corsi sono stati organizzati dal Comitato Italiano Paralimpico regionale con il sostegno della Regione Lazio e sono stati programmati su tutto il territorio regionale. Il primo si svolgerà il prossimo 27 settembre alla Sala Congressi dell´Hotel Villa Altieri di Albano Laziale, in provincia di Roma. “Lo sport non è ancora aperto del tutto alle persone con disabilità, ci sono ancora troppe barriere, a partire dalla mancanza di informazione e formazione e dalla diffidenza con cui molti, a livello istituzionale o sportivo, guardano allo sport per persone con disabilità- è il commento di Rita Visini, assessore alle politiche sociali e sport, che ha aggiunto: è davvero una opportunità importante per poter sviluppare e sostenere il grandissimo valore aggiunto che viene dato ad una comunità attraverso un progetto di sport ed educazione”.  
   
   
RIAPERTA LA PALESTRA DELL’EX GIL DI MONTESACRO A ROMA  
 
Roma, 18 settembre 2014 - Dopo anni è stata messa in sicurezza la Palestra dell’ex Gil di viale Adriatico a Roma, lo storico edificio di proprietà della Regione nel cuore di Montesacro. I lavori di recupero. La Regione ha messo a disposizione 450mila euro per realizzare i primi due interventi di recupero, che hanno riguardato la scuola e la palestra. Come sono stati investiti i fondi? Rinnovo e messa in sicurezza dei locali della palestra. La Regione ha messo a disposizione 250mila euro per completare i lavori della palestra che finalmente è di nuovo a disposizione degli studenti, dei ragazzi del quartiere e delle società sportive. Messa in sicurezza della scuola Montessori. Da oggi i 900 studenti di questo istituto potranno frequentare le lezioni in totale sicurezza. La Regione ha provveduto a sostituire le porte di sicurezza e a rifare i cornicioni e i bagni. Per realizzare i lavori sono stati investiti 200mila euro. Gli altri interventi. Il recupero di questa struttura continua grazie ad un ulteriore stanziamento di 200mila euro che serviranno per la splendida architettura dell’Aula Magna, i cui lavori saranno ultimati entro la fine dell’anno. Una targa alla memoria di Valentina Col. Per ricordare, all’interno della palestra in cui si allenava, la ragazza di diciassette anni, campionessa di pallavolo, scomparsa un anno fa all’ospedale di Orbetello. “In un momento di crisi come questo ci si dimentica delle persone, ma il nostro assillo è il contrario. Non dimenticarci dei ragazzi e delle ragazze che non hanno colpa dei debiti che sono stati accumulati, per i quali non avrebbero avuto la palestra. Io credo che sarebbe stato ingiusto”- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti.