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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Novembre 2014
EBOLA: L´UE È PREPARATA, È NECESSARIO UN PIANO POST-EBOLA PER I PAESI COLPITI  
 
Strasburgo, 6 novembre 2014 - "Il rischio di diffusione del virus Ebola in Ue è bassa i paesi europei sono ben preparati", ha affermato Zsuzsanna Jakab, direttrice regionale dell´Oms per l´Europa nel corso di un dibattito sulla crisi Ebola, mercoledì 5 novembre con i membri della commissione per l´Ambiente e per la Salute pubblica. I membri della commissione per lo Sviluppo si sono confrontati con gli ambasciatori dei paesi colpiti, lunedì 3 novembre. Alcuni deputati hanno criticato la reazione troppo lenta delle organizzazioni internazionali come l´Onu e l´Oms, sottolineando l´importanza delle Ong come Medici senza frontiere nel corso del dibattito di mercoledì. Peter Liese, deputato tedesco del Ppe, ha sottolineato che ci vorrà tempo per sviluppare un eventuale vaccino. "Dobbiamo rafforzare i sistemi sanitari nei paesi colpiti ora", ha aggiunto. Per il deputato tedesco di centro sinistra Matthias Groote, l´Ue deve anche migliorare la comunicazione sul tema. Rimpatrio degli operatori sanitari - Il rimpatrio degli operatori sanitari che hanno contratto l´Ebola è essenziale per la lotta dell´Ebola sul posto. "In questo potevamo fare di più", ha dichiarato il presidente Giovanni La Via della commissione per l´Ambiente. Marc Sprenger, direttore del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha sottolineato che "questi pazienti vengono in Europa in condizioni sotto controllo". Il deputato spagnolo della Sinistra Unita Josu Juaristi Abaunz (Gue / Ngl, Es): "Sfortunatamente l´opinione pubblica in Europa è più interessata a un paio di casi che possono arrivare sulle coste europee che al disastro umanitario in Africa". Rispondendo alle domande dei deputati, Zsuzsanna Jakab ha sottolineato: "Sono d´accordo che sarebbe più facile per tutti se il trattamento di buona qualità fosse assicurato sul posto, ma fino ad ora non è il caso". Un "Piano Marshall" post-Ebola - "Abbiamo bisogno di un piano Marshall post-Ebola, perché abbiamo bisogno di ricostruire le economie", ha detto Ousmane Sylla, ambasciatore della Repubblica di Guinea per l´Unione europea e presidente del comitato degli ambasciatori Acp nel corso di un precedente scambio di opinioni su Ebola alla commissione per lo Sviluppo, lunedi 3 novembre. La presidentessa della commissione allo Sviluppo Linda Mcavan ha aggiunto che la commissione è consapevole che è necessario continuare a sostenere i paesi colpiti anche dopo la fine della situazione di crisi.  
   
   
EBOLA: ZAIA DISPONE ISPEZIONE CON EFFETTO IMMEDIATO A ULSS 6 VICENZA.  
 
 Venezia, 6 novembre 2014 - Letti gli articoli di un quotidiano veneto relativo al ricovero di un militare della base Usa di Vicenza nel reparto cardiologia dell’Ospedale San Bortolo, attualmente in quarantena in quanto proveniente da zone infette da virus ebola, valutate altresì le dichiarazioni del direttore medico dell’ospedale, e preso atto della dichiarazione ai media del direttore generale dell’Ulss 6, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha ordinato al direttore generale della sanità regionale Domenico Mantoan di disporre con effetto immediato una ispezione che accerti l’esatta dinamica dei fatti.  
   
   
STUDIO DEL CERVELLO UMANO, UN UNICO MECCANISMO ALLA BASE DELL’ELABORAZIONE DEI NUMERI RICERCA A CURA DI TRE STUDIOSI DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE PUBBLICATA SU PROCEEDINGS OF ROYAL SOCIETY B  
 
Firenze, 6 novembre 2014 - Nel nostro cervello, e più esattamente nella corteccia parietale, esistono dei “neuroni del numero”. Che si tratti di dover quantificare degli stimoli visivi o acustici, indipendentemente dal fatto che si presentino tutti insieme o in successione, la capacità di stimare un numero di oggetti si deve a un unico meccanismo cerebrale. La scoperta si deve a tre studiosi del Dipartimento Neurofarba (Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino) dell’Università di Firenze: David Burr, ordinario di Psicobiologia e psicologia fisiologica, il ricercatore Roberto Arrighi e la dottoranda Irene Togoli. L’indagine è stata oggetto di pubblicazione da parte della rivista scientifica Proceedings of Royal Society B (Doi 10.1098/rspb.2014.1791). Il team fiorentino ha utilizzato tecniche comportamentali psicofisiche per misurare l’abilità dell’uomo nell’ effettuare stime numeriche e ha applicato successivamente una procedura di “adattamento”. Un soggetto infatti tende a percepire un numero maggiore di elementi se in precedenza gli è stata mostrata una quantità più piccola e viceversa. “Gli effetti di adattamento che si traducono nello scostamento fra la numerosità reale e quella percepita – spiegano gli studiosi fiorentini - sono identici a prescindere dalla natura sensoriale degli stimoli (visivi o acustici) e dalla loro modalità di presentazione. I risultati indicano allora che il cervello umano elabora i numeri attraverso un unico meccanismo cerebrale che trascende non solo il canale sensoriale delle informazioni ricevute ma anche la modalità di presentazione degli elementi da quantificare”. La ricerca fiorentina, che ha contribuito ad approfondire la conoscenza sul cervello umano, ha ricadute anche in ambiti clinici o scolastici. Come spiegano i ricercatori del Neurofarba “esiste infatti una correlazione tra i meccanismi che portano a codificare in maniera astratta le quantità e le strutture di calcolo su cui si basano le competenze matematiche”. Dunque la comprensione dei meccanismi cerebrali potrebbe aprire la strada allo sviluppo di tecniche di intervento pre-scolare volte a supportare lo sviluppo delle fondamentali competenze matematiche”.  
   
   
SANITA’: NUOVA ORGANIZZAZIONE STRUTTURE ULSS 3 BASSANO. ZAIA, “RISPARMI E PIU’ SERVIZI. I NOSTRI MANAGER AVREBBERO QUALCOSA DA INSEGNARE A RENZI”  
 
Venezia, 6 novembre 2014 - “Con una riorganizzazione come quella delineata a Bassano, centrata sulla diffusione delle cure sul territorio e l’attivazione delle strutture sanitarie intermedie per assistere il cittadino nella fase post acuta della malattia e gli anziani non autosufficienti, si tagliano i costi e si migliora l’offerta assistenziale. Consiglierei al Presidente del consiglio Renzi di convocare uno qualsiasi dei managers sanitari che lavorano sul territorio veneto, per farsi spiegare come si fa”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime il suo apprezzamento per la nuova organizzazione delle strutture sanitarie dell’Ulss 3 di Bassano, con l’attivazione dell’assistenza pre e post ospedaliera attraverso i Centri di Servizio e gli Ospedali di Comunità, come sta progressivamente avvenendo in tutte le Aziende Sanitarie del Veneto. “Questa iniziativa – aggiunge Zaia - è la dimostrazione territoriale di quanto sostengo da tempo, e cioè che applicando i costi standard e i criteri di buona amministrazione e di programmazione del Veneto lo Stato potrebbe ritrovarsi sul tavolo 30 miliardi di economie l’anno, senza leggi di stabilità, tagli ai servizi, clausole di salvaguardia per cui oggi si abbassano le tasse ma se poi i conti non tornano scattano automaticamente rincari assurdi come quello dell’Iva appena a Bruxelles premono un bottone”. “L’organizzazione in questione – conclude Zaia – è quella che si sta realizzando in ognuna delle Ulss venete, dove constato con piacere che i passi avanti verso quanto indicato dal Piano Sociosanitario sono pressoché quotidiani”.  
   
   
EBOLA: L’ISTITUTO SPALLANZANI FA FORMAZIONE ON LINE 10 NOVEMBRE DALLE 10.00 ALLE 12.00 WEBINAR NAZIONALE APERTO AL PUBBLICO, INTERVENGONO ESPERTI MONDIALI. IN COLLEGAMENTO DALLA SIERRA LEONE, GINO STRADA.  
 
Roma, 6 novembre 2014 - l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (Inmi) “Lazzaro Spallanzani” Irccs, organizza un Webinar Nazionale sulla malattia da virus Ebola. Il Seminario online organizzato dall’Inmi prevede un confronto tra esperti, ma aperto al pubblico via web, per fornire informazioni sullo stato dell’epidemia, descrivere gli interventi adottati a livello nazionale, mettere a disposizione strumenti e conoscenze, contribuire alla preparazione delle strutture sanitarie a gestire al meglio eventuali casi di Ebola in Italia. Il Webinar è un tassello del percorso dell’Inmi che parte dall’esperienza maturata dai precedenti seminari su Ebola rivolti agli Infettivologi della Regione lazio, i medici di Pronto Soccorso, gli Infermieri e operatori di Triage. Il Webinar, gestito presso l’Inmi da un gruppo di facilitatori, sarà dedicato alle procedure da adottare per la valutazione e la gestione di pazienti provenienti da zone a rischio di Mev o con sintomi compatibili con Mev, nonché ai criteri per la valutazione iniziale dei contatti di soggetti esposti a Mev. Oltre agli esperti dell’Inmi e dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, Interverranno rappresentanti della Commissione Europea, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Salute, dell’Aeronautica Militare, della Regione Lazio, delle Regioni Italiane e, in collegamento dalla Sierra Leone, Gino Strada fondatore di Emergency. “Ringraziamo la società Effetti – sottolinea il Prof. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani - che ha accettato, con grande sensibilità la richiesta, di mettere a disposizione gratuitamente la piattaforma e di curare sempre gratuitamente l’organizzazione dell’evento, come contributo all’impegno del Paese nella preparazione per affrontare nel migliore dei modi l’epidemia di Ebola in Africa ed in Italia. Per maggiori informazioni in merito al programma scientifico ed alle modalità di partecipazione ed iscrizione al Webinar ti invito a collegarti al sito: www.Inmi.it  o direttamente sulla piattaforma www.Webinareffetti.com    
   
   
VENDOLA PRESENTA DUE GIORNATE PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE PER FIATO CORTO  
 
Bari, 6 novembre 2014 - “La parola è complicata ma il contenuto è semplice. Spirometria significa fotografare il respiro per capire se ci sono problemi di bronchite cronica. Riuscire a capirlo subito significa intervenire, dal punto di vista terapeutico, in modo tempestivo evitando a centinaia e centinaia di cittadini il ricovero in ospedale. Il Policlinico di Bari per due giorni, all’interno dell’Ipercoop del quartiere Iapigia di Bari, avvia un’attività affinchè le persone che attraversano quel luogo di economia e di commercio possano fermarsi un attimo per poter vedere fotografata la qualità del proprio respiro. Questo significa risparmiare salute e, per il sistema sanitario, significa risparmiare molto". Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della campagna “Aiuta il tuo respiro” promossa dall’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e organizzata dall’Unità Operativa di Pneumologia Universitaria del Policlinico di Bari con la collaborazione di Coop Puglia e Novartis Italia. Due giorni di spirometrie (7 e 8 novembre) per lanciare la campagna di sensibilizzazione contro la Bpco: la sigla delle bronchiti croniche che minacciano la salute di 400 mila pugliesi. Gli Specialisti del Policlinico, con l’appoggio dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia, portano la prevenzione delle malattie polmonari in uno dei centri commerciali più affollati del capoluogo, l’Ipercoop Japigia Coop Estense, con il supporto di Novartis Italia. “Credo che bisogna smettere di pensare - ha aggiunto il Presidente Vendola - che la salute si produce negli ospedali; negli ospedali si va per curare le malattie quando la patologia è matura. La salute si produce guardando bene negli occhi i bambini nelle scuole e occupandosi delle loro condizioni, la salute si produce con corretti stili di vita dall’alimentazione allo sport, la salute si produce nei luoghi di lavoro quando vengono osservate le regole. In questo caso la prevenzione fuori dagli ospedali e nel territorio diventa un modo importante di decongestionare gli ospedali e far sì che questi possano portare a termine la loro missione naturale che è quella di curare gli ammalati. Per il resto invece – ha concluso Vendola - la società cura la salute dei cittadini e lo fa anche attraverso la prevenzione”. L’équipe della Pneumologia Universitaria del Policlinico di Bari diretta dal prof. Onofrio Resta, il 7 e l’8 novembre, effettuerà il test gratuito per la salute dei polmoni, per richiamare l’attenzione di tutti i pugliesi sul valore di un esame semplice e immediato che consente la diagnosi precoce della Bpco e delle altre malattie polmonari. La Bpco è la più diffusa malattia respiratoria, causata dal fumo e dagli agenti inquinanti. L’esposizione a questi fattori nocivi, negli anni provoca alterazioni tipiche della parete dei bronchi e dei vasi, che è importante diagnosticare precocemente per evitare le forme più gravi di insufficienza respiratoria e prevenire i tumori del polmone.  
   
   
ZAIA INAUGURA NUOVO OSPEDALE UNICO MONSELICE. “SOLDI SPESI BENE GRAZIE ALLO SPIRITO DI SQUADRA CON 46 SINDACI. ESEMPIO PER TAGLIATORI E SPRECONI”. DA OGGI IL NOME E’ SANTA MADRE TERESA DI CALCUTTA.  
 
Venezia, 6 novembre 2014 - “165 milioni di euro dei cittadini veneti spesi bene, un ospedale all’avanguardia internazionale costruito in 4 anni: economico, con 16 milioni di euro investiti in macchinari di ultima generazione, organizzato secondo gli ultimi dettami della letteratura scientifica per intensità di cura, ecocompatibile tanto che consuma il 27% di energia in meno di uno equivalente. Il messaggio che mandiamo a Renzi e ai suoi tagli è sì, si può fare anche senza, se si può fare in Veneto si deve poter fare in tutta italia, basta tagliare gli sprechi e lasciare in pace chi, come noi, lavora e realizza stando attento a ogni singolo euro che si spende”. Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, inaugurando ieri a Monselice il nuovo Polo Ospedaliero Unico dell’Ulss 17 Bassa Padovana, che serve una popolazione di 180.000 abitanti, residenti nei 46 Comuni dell’area, è stato realizzato tempi record con un investimento di 165 milioni di euro e con soluzioni costruttive d’avanguardia come l’organizzazione flessibile degli spazi. La struttura sorge su un’area di 250 mila metri quadrati tra Este e Monselice e, conformemente alla Programmazione Regionale, dispone di 434 posti letto, ai quali si aggiungono i 165 posti letto di lungodegenza e riabilitazione che rimarranno a disposizione nelle sedi di Conselve e Montagnana, opportunamente aggiornate. “Qui abbiamo saputo fare squadra alla grande – ha aggiunto Zaia – la Regione, i 46 sindaci che ringrazio per la straordinaria capacità di fare sintesi nell’interesse dei cittadini, tutti i tecnici e gli amministratori che hanno dato il loro contributo. Un’altra lezione all’Italia litigiosa: la politica è una cosa, l’interesse delle persone è un’altra e per noi la gente è assolutamente prioritaria”. Zaia ha anche condiviso la scelta di intitolare l’ospedale a Santa Madre Teresa di Calcutta: “un luogo dedicato a curare le persone – ha detto il Governatore- che ricorda chi ai sofferenti ha dedicato tutta la vita”. Lo sviluppo orizzontale del progetto ha consentito di razionalizzare al massimo i percorsi d’accesso: ad esempio l’ingresso e i 64 ambulatori sono raggruppati in un’unica area sulla destra, mentre, a sinistra, vi sono gli spazi per i prelievi e la dialisi. All’ingresso opera anche il Cup. Le stanze sono singole per il 45% e doppie per il 55%. In queste ultime è stato realizzato un divisorio a scomparsa con trattamento antibatterico. Tutti i letti sono dotati di videochiamata all’infermiera, connessione internet, posta elettronica, Tv via cavo e videogiochi. (Alcuni di questi servizi saranno attivi in qualche settimana). Con il passaggio nel nuovo Polo Ospedaliero, viene introdotto un nuovo modello organizzativo dell’assistenza, per intensità di cura anziché per reparto di specializzazione. E’ una delle prime applicazioni in Italia di un modello che trova già importanti riscontri nella letteratura scientifica internazionale per la maggiore efficacia delle terapie. Al momento del ricovero, il paziente sarà infatti classificato secondo il livello di intensità di cura di cui necessita. I livelli saranno 3: due per la degenza medica ordinaria con differente livello d’intensità, uno per la terapia intensiva (18 letti) e sub intensiva (20 letti). Sono stati investiti 16 milioni di euro in tecnologie. Tra le dotazioni del Santa Madre Teresa di Calcutta si segnalano: 64 ambulatori specialistici, 10 sale operatorie più 1 per parti cesarei d’urgenza, 4 sale operatorie di day surgery e altre 4 per la piccola chirurgia. Sul fronte della diagnostica, invece, troviamo 3 sale Tac, 2 sale Rmn (Risonanza Magnetica Nucleare), 2 sale per Radiologia Interventistica, 7 sale per Diagnostica Radiologica, 10 sale per Ecografia,1 sala per Ecografia Interventistica e 2 sale per Mammografia. La farmacia dell´ospedale è inoltre gestita tramite un robot. E ancora, l´ospedale è dotato di un sistema pneumatico di trasporto per la distribuzione dei farmaci e dei campioni biologici, senza dunque la necessità per il personale di spostarsi all´interno della struttura. Complessivamente, circa il 70% delle dotazioni è completamente nuovo. Il nuovo Polo è una struttura ad elevata compatibilità ambientale. La produzione di acqua calda avviene grazie a 810 metri quadri di pannelli solari, cui si affianca un impianto fotovoltaico da 70 Kw per la produzione di energia elettrica. Riscaldamento in inverno e climatizzazione in estate sono garantiti da un impianto geotermico da 450 Kw che impiega 900 sonde inserite nei pali di fondazione. Tutta l’illuminazione interna ed esterna è a led. Il tutto ha consentito di ridurre del 27% il fabbisogno energetico rispetto alla media di un ospedale equivalente. Intorno alla struttura è stata realizzata un’area verde di 90 mila metri quadrati dove sono stati piantati 650 alberi. I parcheggi sono 1.850, tutti gratuiti.  
   
   
LA REGIONE LAZIO SOSTIENE LA FORMAZIONE PER 1000 OPERATORI DELLA SANITÀ IL PROVVEDIMENTO È RIVOLTO IN PARTICOLARE AL PERSONALE AUSILIARIO, AGLI OPERATORI TECNICI E AGLI ADDETTI ALL’ASSISTENZA CHE IN QUESTO MOMENTO SI TROVANO IN MOBILITÀ  
 
Roma, 6 novembre 2014 - La Regione investe sulla formazione e la riqualificazione di 1000 operatori della sanità. Il provvedimento è rivolto in particolare al personale ausiliario, agli operatori tecnici e agli addetti all’assistenza che in questo momento si trovano in mobilità e che lavorano nelle strutture accreditate. 500mila euro le risorse messe a disposizione. Percorsi di alta formazione per i lavoratori. I corsi, che si svolgeranno nei Centri di formazione aziendale operativi nelle varie aziende sanitarie locali, forniranno a tutti strumenti adeguati e di alta professionalità. In particolare, le attività di formazione saranno così suddivise: Per gli ausiliari 20 moduli da 30 partecipanti, per un totale di 600 persone e 600 ore di formazione Per gli Ota 8 moduli da 25 partecipanti, per un totale di 250 persone e 220 ore di formazione Per gli addetti ai servizi domiciliari 5 moduli per un totale di 150 persone e 270 ore di formazione “Un esempio concreto di politiche attive per il lavoro – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti -che ha aggiunto: con questi corsi riqualifichiamo 1000 lavoratori fornendo loro gli strumenti adeguati per il cambio di passo necessario a seguire il processo di modernizzazione in corso e offriamo loro una nuova prospettiva di impiego”. “La Regione Lazio, con questo provvedimento, si fa carico di garantire ai lavoratori posti in mobilità, percorsi di riqualificazione senza costi per i lavoratori stessi” - è il commento del vicepresidente e assessore alla formazione, Massimiliano Smeriglio.  
   
   
ASSESSORE TOSCANA: PIANO SANITARIO E SOCIALE DI GRANDE VALORE, LA RIFORMA CI AIUTERÀ A REALIZZARLO  
 
Firenze 6 novembre 2014 - "Il Piano sanitario e sociale approvato oggi è di grande valore. La riforma che stiamo per intraprendere ci darà l´organizzazione adatta per realizzarlo al meglio". Così l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, dopo che il Consiglio regionale ha approvato il Pissr, Piano integrato sanitario e sociale regionale. "Ringrazio il presidente della Iv Commissione Marco Remaschi e tutti i consiglieri della Commissione che hanno partecipato a questa elaborazione particolarmente complessa - ha detto l´assessore Marroni in aula - Il percorso di questo Piano è stato difficile, perché la spending review e altri provvedimenti nazionali ci hanno cambiato le carte in tavola. Noi siamo andati avanti, e i conti della sanità in pareggio e i tanti riconoscimenti a livello nazionale hanno confermato la bontà e la solidità della nostra strategia. Il Piano disegna una serie di obiettivi dal punto di vista sanitario e sociale, obiettivi e contenuti di salute molto innovativi". Luigi Marroni ha precisato di voler tenere separati e distinti i due discorsi sul Piano sanitario e sulla riorganizzazione: "Sono convinto che il Piano è di grande valore. Altra cosa è la struttura con la quale andremo a realizzarlo. Il periodo storico che stiamo attraversando, i tagli in arrivo sono stati l´elemento scatenante, ma è pur vero che l´esigenza di una riorganizzazione stava maturando. Ci sono questioni da risolvere non indifferenti, che pongono molti interrogativi: la governance del territorio, i rapporti con l´Università. E´ stato detto da qualcuno che questo Piano è un "libro dei sogni". Io credo sia nostro dovere realizzare le cose che ancora non sono state realizzate, e darci l´organizzazione adatta per farlo. Sarà un percorso a ostacoli, ma con l´aiuto di tutti ce la faremo. Grazie ancora a tutti".  
   
   
CODICE ROSA NEI PRONTO SOCCORSO DELLA SARDEGNA PER LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA.  
 
Cagliari, 6 Novembre 2014 - Il codice rosa arriva nei Pronto Soccorso della Sardegna, fra le prime regioni in Italia ad averlo istituito: l´ha deciso il Consiglio regionale, approvando all´unanimità un emendamento orale di maggioranza. Il codice rosa, inserito nella legge di riforma della sanità in discussione nell´aula di via Roma, sarà operativo dal momento dell´entrata in vigore della stessa legge e sarà dedicato alle donne vittima della violenza di genere ma anche agli altri soggetti deboli della società che subiscono violenza, in particolare minori, anziani e immigrati. All´arrivo in pronto soccorso, il codice rosa sarà assegnato insieme al codice di gravità da personale addestrato a riconoscere segnali non sempre evidenti di una violenza subita anche se non dichiarata. Una volta assegnato il codice rosa si attiverà un gruppo operativo dedicato e opportunamente formato composto da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi) e dalle forze dell´ordine. "Sono molto soddisfatto della decisione unanime del Consiglio regionale che dimostra grande attenzione su un tema così importante e delicato, e oltre all´onorevole Luca Pizzuto che ha proposto l´emendamento ringrazio l´Aula per la sensibilità dimostrata - dice l´assessore della Sanità Luigi Arru - Il Codice Rosa garantirà alle donne vittima di violenza che purtroppo sono sempre più numerose l´accoglienza e le cure di cui hanno bisogno, difendendo la loro privacy e aiutandole in un percorso anche psicologico, ma saranno aiutati tutti i soggetti più deboli della società. Siamo una delle primissime Regioni a istituire il Codice Rosa per legge e a renderlo operativo in tempi stretti - conclude l´assessore Arru - Credo sia un segnale, dovuto, di grande attenzione e civiltà". A supporto dei Codici Rosa in Sardegna è stato firmato un protocollo operativo fra Ordine dei Medici e Ordine degli Avvocati della Provincia di Cagliari.  
   
   
DISABILI. ISTITUTI POLESANI DI FICAROLO. ASSESSORE REGIONALE SERVIZI SOCIALI VENETO INCONTRA PREFETTO ROVIGO: "SITUAZIONE INSOSTENIBILE. SERVE SVOLTA RADICALE NELL´INTERESSE PAZIENTI FAMIGLIE E ANCHE LAVORATORI. OBIETTIVO FINALE SARÀ SVUOTAMENTO STRUTTURA. NEL BREVE-MEDIO PERIODO PROVVEDEREMO AD ALLEGGERIRLA SPOSTANDO BUON NUMERO PAZIENTI IN ALTRE STRUTTURE DEL POLESINE"  
 
Rovigo, 6 novembre 2014 - "La situazione complessiva degli Istituti Polesani si è fatta insostenibile. Dopo i fatti del giugno scorso e i decessi di qualche giorno fa, la Regione Veneto intende agire con urgenza e dare un segnale chiaro nell´interesse prioritario, umano, sociale e della salvaguardia della salute e dell´incolumità, dei pazienti e delle loro famiglie, e anche dei lavoratori che non intendiamo minimamente danneggiare sul piano lavorativo. Ma non possiamo prescindere da ciò che è successo. Va data una svolta radicale". Lo ha detto Davide Bendinelli Assessore regionale ai servizi sociali in Prefettura a Rovigo dopo avere incontrato il Prefetto Francesco Provolo, sulla situazione, delicata e difficile, degli Istituti Polesani di Ficarolo, la grande struttura residenziale dell´Alto Polesine che accoglie quasi trecento pazienti (soprattutto disabili gravi e gravissimi) e che è stata investita negli ultimi mesi da fatti di cronaca nera (presunti maltrattamenti di pazienti, decessi violenti) oltre ad avere problemi di personale e di gestione della struttura. "L´obiettivo finale - ha precisato l´Assessore - da raggiungersi dopo aver attentamente studiato il percorso amministrativo e decisionale con le strutture regionali, e´ di arrivare a svuotare dei pazienti la struttura. Inizieremo l´iter nelle prossime settimane ´alleggerendo´ gli Istituti Polesani dal carico di un buon numero di ospiti che saranno indirizzati ad altre strutture d´accoglienza nella provincia di Rovigo". L´assessore ha ricordato che la Regione non può commissariare la struttura di Ficarolo perché privata ma può agire annullando i finanziamenti regionali ad essa destinati che ammontano annualmente a 3/4 milioni di euro. "E´ un problema gravoso, dal punto di vista umano e sociale, che rischia di diventare anche problema di ordine pubblico e per questo ho chiesto l´incontro con il Prefetto di Rovigo che ringrazio, e che può riguardare anche la Corte dei Conti - ha affermato Bendinelli - . Voglio che sia chiaro a tutti che la questione non passerà in cavalleria. Per quanto riguarda i lavoratori, avremo sicuramente a cuore l´aspetto umano e il rispetto umano per ciascuno di loro: saranno accompagnati a nuove destinazioni occupazionali tenendo presente la loro provenienza, residenza e altri aspetti per consentire la soluzione più appropriata". L´assesssore ha quindi informato che la Regione fin dal giugno scorso aveva chiesto, inutilmente, la documentazione (planimetrie) ai responsabili della struttura di Ficarolo per una verifica della situazione amministrativa. Dal canto suo il Prefetto di Rovigo Francesco Provolo ha detto "quando succedono queste tragedie, tutti portano delle responsabilità. Tutti devono fare un esame di coscienza e tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione che sia la meno dolorosa per la comunità polesana. Ed è in questa direzione che si stanno muovendo la Regione e l´Assessore Bendinelli". Sulla situazione degli Istituti Polesani e le iniziative che la Giunta regionale intende adottare, l´Assessore Bendinelli sarà ascoltato domani pomeriggio dalla quinta commissione consiliare nella sede del Consiglio regionale a Palazzo Ferro-fini a Venezia.  
   
   
FONDAZIONE MAUGERI: ATTEGGIAMENTO RESPONSABILE DA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 6 novembre 2014 - "Da parte di Regione Lombardia, in questi mesi, c´è sempre stato un atteggiamento responsabile e fortemente costruttivo teso a salvaguardare la continuità aziendale di Fondazione Maugeri e al contempo a mantenere l´elevata qualità del servizio sempre garantito. Stupiscono pertanto - ha sottolineato il vicepresidente e assessore alla Salute Mantovani - gli interventi inopportuni di una delle consigliere di un gruppo di minoranza, alla ricerca solo di un po´ di visibilità, ma che nella realtà nulla aggiungono alla soluzione di una vertenza certamente delicata, ma rispetto alla quale i margini di azione e le competenze di Regione Lombardia restano ben circoscritte".Così risponde il vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani alla strumentale accusa di "mancata responsabilità" in ordine alla situazione dei lavoratori della fondazione Maugeri, oggetto del confronto nella Commissione Sanità del Consiglio regionale. Rispettare L´autonomia Aziendale - "Riguardo infatti alle questioni sollevate - spiega il vicepresidente - ribadiamo che le misure proposte non rientrano tra le competenze del mio Assessorato, in quanto, sono azioni connesse al risanamento dei bilanci di enti privati e, come tali, competono all´autonomia organizzativa e contabile degli enti stessi". Atteggiamento Responsabile - "Ho comunque evidenziato la mia piena disponibilità a portare avanti ogni altra azione tesa alla tutela del personale sanitario della Maugeri che possa rientrare nelle attribuzioni delle diverse articolazioni regionali e del sistema regionale".