Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Febbraio 2010
ENERGIA: 22 MILIONI DI EURO PER PROMUOVERE LA RICERCA E INNOVAZIONE PER LE FONTI RINNOVABILI SCAJOLA: UN ULTERIORE PASSO AVANTI, IN LINEA CON L’IMPEGNO DI SOSTENERE LA RICERCA SULLE FONTI RINNOVABILE E SULL’EFFICIENZA DELLE RETI ELETTRICHE, PARTE INTEGRANTE DEL PROGRAMMA ENERGETICO DEL GOVERNO BERLUSCONI”  
 
 Roma, 18 febbraio 2010 – Nuovo impulso alla ricerca e all’innovazione applicate in campo energetico. La Direzione Generale per l’Energia Nucleare, le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica del Ministero dello Sviluppo Economico ha infatti emanato un decreto che assegna 22 milioni di euro per il finanziamento di iniziative di ricerca nel settore dell’energia elettrica, a partire da quelle rinnovabili. “Si tratta di un ulteriore importante passo avanti, in linea con l’impegno di sostenere la ricerca sulle fonti rinnovabile e sull’efficienza delle reti elettriche, parte integrante del programma energetico del Governo Berlusconi”, ha detto Claudio Scajola, Ministro dello Sviluppo Economico, ricordando che “esso ha come obiettivo quello di assicurare sicurezza energetica, ridurre il costo dell’energia per i cittadini e le imprese, sviluppare fonti energetiche pulite. I risultati delle ricerche potranno essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali e servizi a carattere innovativo”. Con un’ampia attività istruttoria, che ha coinvolto anche l’Autorità di regolazione e la Cassa Conguaglio per il settore elettrico, sono state esaminate le 82 proposte di progetto avanzate da parte di imprese, enti di ricerca e università che hanno partecipato al bando di gara, emanato per individuare iniziative di ricerca per lo sviluppo non solo delle fonti rinnovabili, ma anche della rete di trasmissione e distribuzione e dell’innovazione tecnologica nel sistema elettrico. Con decreto direttoriale è stata approvata la graduatoria che ha assegnato 22 milioni di euro ai 26 migliori progetti selezionati, il cui finanziamento svilupperà investimenti complessivi per quasi 70 milioni di euro. L’impegno verso la ricerca e l’innovazione consegue così un ulteriore risultato. I risultati delle ricerche potranno essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti industriali e servizi a carattere innovativo. - .  
   
   
IOENERGIA - ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
 Fano, 18 febbraio 2010 - Mentre i tradizionali distretti produttivi ed industriali stanno risentendo oltremodo della crisi economica e finanziaria che attanaglia l’intero pianeta, la cosiddetta “Green Economy” può essere una soluzione, anche se parziale, per molti cittadini ed imprese. Nella vicina Germania, con una situazione climatica completamente diversa dalle nostre, in 3 anni si sono creati 250. 000 posti di lavoro. In Italia vi sono le condizioni per raggiungere e superare quest’obiettivo, ma purtroppo nel nostro Paese non si è ancora avviata una “cultura” del risparmio energetico, dell’uso razionale dell’energia, della riqualificazione degli edifici e della possibilità che ciascun cittadino e ciascuna impresa, si trasformino in produttori di energia da fonti rinnovabili per l’auto-consumo. Alcuni professionisti, tecnici ed operatori del settore hanno deciso di organizzare un’associazione allo scopo di promuovere e far conoscere ai cittadini le opportunità ed i vantaggi di carattere ambientale ed economico che può produrre la green economy anche nel nostro territorio. Venerdì 19 Febbraio alle ore 18 presso la sala di Santa Maria Nuova, in Via da Serravalle, a Fano, verrà presentata l’Associazione “Ioenergia”, congiuntamente alle finalità, all’organizzazione e al programma. L’associazione è aperta a tutti i cittadini, agli operatori del settore e a coloro che vogliono contribuire alla crescita culturale della nostra Provincia. L’associazione non aderisce a partiti e movimenti politici, chiunque può aderirvi senza distinzione alcuna. E’ tempo che ognuno di noi dia il proprio contributo a questa giovane economia nell’interesse delle generazioni future. Il Comitato Promotore .  
   
   
ANCHE AL SUD SI PARLA DI ENERGIA DAL LEGNO: DAL 16 AL 18 APRILE IN LA MOSTRA CONVEGNO LEGNO ENERGIA SUD ITALIA  
 
 Venosa (Pz), 18 febbraio 2010 - Nelle regioni meridionali le grandi aree investite a uliveti, vigneti e frutteti, producono ogni anno ingenti quantità di residui di potatura spesso smaltite non correttamente. Se a questo si aggiungono le utilizzazioni boschive che ancora non hanno una gestione razionale, è facile intuire l´enorme potenzialità di queste risorse locali. Secondo una stima di Itabia, valorizzando adeguatamente questi residui vegetali ed investendo sui tanti terreni agricoli abbandonati, senza quindi intaccare le produzioni agroalimentari, si potrebbero alimentare numerose e piccole centrali termoelettriche per una potenza complessiva di circa 1. 000 Mw. Da questi presupposti e dagli stimoli provenuti da enti locali e dal mondo dell´Impresa, è nata la Mostra Convegno Legno Energia Sud Italia incentrata in modo specifico sui temi della filiera legno energia. L’evento, la cui finalità è di mostrare al pubblico le più interessanti ed innovative tecnologie sia sulla meccanizzazione che sugli impianti termotecnici alimentati a biomassa legnosa, si sviluppa secondo una formula che abbina una fiera di natura commerciale ad iniziative di carattere divulgativo e di approfondimento tecnico-scientifico. Programma La prima edizione di Legno Energia Sud Italia si terrà a Venosa (Pz) dal 16 al 18 aprile 2010, nella cittadina del Vulture Altobradano, situata nella parte nord della Basilicata in posizione strategica tra la Puglia e la Campania. Il programma della fiera prevede: dimostrazioni guidate di macchine e attrezzature agro-forestali impiegate per la raccolta di residui di potatura e trasformazione del legno a fini energetici (raccogli-trincia sarmenti, carri forestali, processori, cippatrici, spaccalegna, motoseghe e banchi sega); esposizione di tecnologie per la produzione di energia da legno (caldaie, stufe, termocamini, impianti a cogenerazione); visite guidate ad impianti già presenti sul territorio. Il programma convegnistico vede il coinvolgimento dell’Università della Basilicata e dei più prestigiosi Istituiti di Ricerca nazionali tra i quali, Cnr – Ivalsa e C. R. A. – Ing. , Itabia, Aiel, Fiper, con la collaborazione degli Enti pubblici e delle associazioni locali di categoria. Sede della Fiera L’evento Legno Energia Sud Italia si articola in 3 sedi all’interno del comune di Venosa: il parco acquatico “Le Onde” ospiterà gli stand di ditte commerciali mentre nel limitrofo boschetto comunale ci saranno le dimostrazioni di macchine agroforestali; il cortile interno della Cantina sociale di Venosa sarà teatro delle dimostrazioni per le macchine che raccolgono, trinciano ed imballano i residui di potatura da uliveti e vigneti; il Castello Aragonese di Venosa ospiterà i convegni. Sono in programma visite ad impianti già realizzati sul territorio ed eventuali ulteriori dimostrazioni pratiche direttamente su terreni agricoli. L´evento si candida a diventare l´appuntamento di riferimento nel meridione per promuovere le politiche territoriali della filiera legno energia e diffondere le buone pratiche per lo sfruttamento sostenibile delle risorse agro-forestali locali. Tutte le iniziative e le novità saranno segnalate nel sito www. Legnoenergia. It .  
   
   
NO DELLA REGIONE AL RIGASSIFICATORE AL LARGO DI PORTO RECANATI ´ L´ITER DI VIA SI E` CONCLUSO CON UN PARERE DI NON CONFORMITA`.  
 
 Ancona, 18 Febbraio 2010 - Il no della Regione Marche alla realizzazione di un rigassificatore di gas naturale al largo delle coste di Porto Recanati e` ufficiale. La posizione contraria gia` espressa verbalmente nei giorni scorsi, viene oggi rafforzata dalla Valutazione di impatto ambientale del Servizio Ambiente che sancisce il parere di non conformita`. Lo afferma il presidente annunciando che il procedimento regionale di Valutazione di impatto ambientale inerente la realizzazione del terminale offshore Gaz de France presentato dalla Tritone Gnl s. P. A da collegare alla rete nazionale si e` concluso. Il parere di non conformita` e` stato formulato a seguito della mancata presentazione delle integrazioni richieste il 24/4/2009 dagli Uffici della Regione al Ministero dell´Ambiente titolare del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, che invitavano ad approfondire gli aspetti ecologici determinati dallo squilibrio termico e chimico, anche utilizzando in prima istanza dati provenienti da studi relativi ad impianti simili che comportino l´immissione in mare di acque con analogo impatto termico e chimico. Le risposte del Ministero sono state di natura esclusivamente bibliografica, non supportata da dati di monitoraggio, ne` relativi al contesto in oggetto ne` riferiti ad altre analoghe situazioni esistenti e non hanno pertanto permesso di valutare se dalla realizzazione dell´opera a mare potranno derivare effetti negativi sulle componenti ecosistemiche marine. E` stato poi rilevato che l``Adriatico e` un mare ``chiuso`` e che le autorizzazioni ministeriali, relative ad altri impianti previsti, sono state concesse senza un Piano energetico nazionale. Il rischio da scongiurare e` quello della sovrapposizione degli effetti dell``inquinamento derivanti dalla realizzazione di piu` impianti senza una valutazione complessiva. Non e` possibile inoltre valutare interferenze con le rotte delle tartarughe marine e con l´ecologia dei cetacei. Ulteriori perplessita` riguardano il contesto in cui l´opera si inserisce, un contesto in cui le attivita` economiche ruotano intorno alla tutela dell´ambiente (Parco del Conero), al turismo e alla pesca e che potrebbero essere compromesse dalla realizzazione dell´impianto. .  
   
   
MILANO: CITYLIFE, ACCORDO CON A2A PER IL TELERISCALDAMENTO IL PRIMO QUARTIERE A EMISSIONI ZERO  
 
 Milano, 18 febbraio 2010 - Citylife sarà il primo insediamento nella città di Milano ad avere un sistema di riscaldamento e raffreddamento a emissioni zero, senza alcun tipo di combustione. L’accordo relativo all’alimentazione energetica del nuovo quartiere in corso di realizzazione nell’area dell’ex Fiera, è stato firmato ieri da Citylife e A2a, attraverso A2a Calore & Servizi, la società del gruppo che si occupa di teleriscaldamento. I contenuti dell’accordo sono stati illustrati da Giuliano Zuccoli, Presidente del Consiglio di Gestione di A2a, e da Claudio Artusi, amministratore delegato di Citylife, alla presenza dell’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli. Nel quartiere di Citylife non saranno installate caldaie convenzionali a gas, a garanzia non solo della tutela ambientale ma anche della sicurezza. L’acqua calda sarà fornita da A2a tramite un collegamento con la rete di teleriscaldamento proveniente dal termovalorizzatore Amsa di Figino - Silla 2. L’acqua di risulta del sistema di riscaldamento e condizionamento delle residenze sarà riciclata per l’irrigazione del parco, delle aree verdi condominiali e per gli scarichi dei servizi igienici, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse disponibili. “Citylife anticipa alcuni degli elementi cardine del Piano di Governo del Territorio – ha affermato Masseroli – costituendo un esempio per le future realizzazioni urbanistiche e per la rigenerazione del patrimonio esistente. L’amministrazione comunale intende infatti perseguire una vera sostenibilità attraverso due parole d’ordine: emissioni zero e riduzione dell’impronta ecologica, per passare dall’ecologia del no, all’ecologia del come”. “Questa importante iniziativa – ha sottolineato Giuliano Zuccoli - si inquadra nell’ambito del progetto di sviluppo pluriennale del teleriscaldamento che A2a, con il forte sostegno dell’Amministrazione comunale, ha in corso di realizzazione sul territorio del Comune di Milano”. “Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo accordo con A2a – ha detto Claudio Artusi - perché ci consente di perseguire appieno l’obiettivo di fondo dell’intera progettazione di Citylife, ovvero il massimo rispetto dell’ambiente, attraverso un mix di risorse rinnovabili, scelte impiantistiche altamente efficienti e riduzione degli sprechi”. A Citylife l’attenzione all’ambiente si concretizzerà anche attraverso la realizzazione di un grande parco pubblico di 165. 000 mq, il terzo nel centro di Milano. Il parco ospiterà 2. 000 nuovi alberi scelti sulla base della loro capacità di favorire la biodiversità. Si calcola che quest’area consentirà l’assorbimento di oltre 60. 000 kg/anno di Co2 e 800 kg/anno di inquinanti atmosferici. .  
   
   
TREMILA DOMANDE PER IL PIANO CASA, ADESSO SERVONO PIU´ INCENTIVI ANCIVENETO PRESENTA I PRIMI DATI DELL´INDAGINE SUI PRIMI MESI DI APPLICAZIONE DEL PIANO CASA, SU UN CAMPIONE DI OLTRE DUECENTO COMUNI.  
 
Rubano, (Pd), 18 febbraio 2010 - Almeno tremila domande presentate dai cittadini, con una diversa applicazione nei singoli casi. Il quadro è emerso dall´indagine svolta tra il 2009 e il 2010 da Anciveneto, attraverso la propria Consulta Ambiente e Territorio da poco insediata. Obiettivo dell´associazione dei Comuni Veneti sarà adesso di incoraggiare le municipalità a fornire maggiori incentivi. Sono stati presi in esame 211 Comuni, il 36% sull´insieme delle municipalità venete, da tutte e sette le province, per un totale corrispondente a 1 milione e 463mila abitanti. Di questi soltanto due Comuni non hanno adottato il Piano Casa regionale (uno perché commissariato), da approvare entro il 31 ottobre scorso, per un totale di circa 3mila domande presentate dai cittadini, in media 67 ogni 100mila abitanti. <L´adesione è stata pressoché totale, a fronte di un numero di domande appena soddisfacente, trattandosi dei primi mesi di vigenza in un arco di due anni e di una congiuntura economica sfavorevole che non incoraggia certamente ad investire> commenta Andrea Pellizzari, presidente della Consulta ed amministratore comunale ad Arzignano. <Più che altro si notano differenze sostanziali nell´ambito di recepimento ed applicazione da parte dei Comuni intervistati>. Ci sono infatti tre tipologie: -chi ha recepito il Piano così com´era; -chi ha interpretato attivamente i punti più oscuri della normativa, cercando di integrarli con gli strumenti urbanistici del proprio Comune; -chi ha aggiunto incentivi al Piano Casa: si tratta di sgravi concessi per un maggiore efficientamento energetico, per la bonifica ambientale o ili riordino e recupero urbanistico; questo fenomeno si è verificato soprattutto nel Rodigino, forse perché in tale area c´erano delle potenzialità di investimento residue maggiori che nel resto del territorio regionale. Continua Pellizzari: <Noi di Anciveneto insisteremo su quest´ultima direzione. Consigliando cioè ai nostri associati di percorrere la strada degli “incentivi comunali supplementari”, soprattutto sul risparmio energetico. E sostenendo l´abbattimento totale degli oneri di ampliamento degli immobili, a determinate condizioni di base: che i cittadini richiedenti puntino a una maggiore efficienza energetica o, per esempio, alla bonifica completa di eventuali rivestimenti in amianto>. A questo proposito, verrà messa a disposizione dei Comuni interessati una banca dati con tutte le singole delibere comunali di adozione del Piano Casa, e, soprattutto, con gli accorgimenti di “incentivazione supplementare” dei vari Comuni, in uno spirito di condivisione di esperienze e assistenza reciproca. Ulteriori dati, analizzati in questo momento dagli uffici dell´Anci regionale, verranno discussi con il Presidente Giorgio Dal Negro e il Direttivo di Anciveneto alla prossima riunione del 22 febbraio. .  
   
   
L’EDILIZIA IRPINA REGGE BENE ALLA CRISI: 2000 IMPRESE E 9000 OCCUPATI IN PROVINCIA UN’ ANALISI DELLA CASSA EDILE DELLA PROVINCIA DI AVELLINO SUL SETTORE PRODUTTIVO LOCALE  
 
Avellino, 18 febbraio 2010 - Oltre 2mila imprese che danno lavoro a più di 9mila addetti. E’, in sintesi, il volto del comparto edile irpino. L’analisi, elaborata dalla Cassa Edile della provincia di Avellino e riguardante il periodo che va da ottobre 2008 a settembre 2009, scatta una fotografia aggiornata (ultimi dati utili) ed esaustiva del settore produttivo locale. Sono 626 le nuove imprese iscritte all’albo della Cassa Edile irpina nell’arco analitico preso in esame. Complessivamente il comparto è formato da 2. 029 aziende di cui 1. 492 con sede legale in provincia di Avellino e 537 che operano sempre nel territorio locale ma che hanno sede fuori dall’Irpinia. In ottica dimensionale emerge la forte presenza della piccola impresa: lo screening infatti capta 1. 769 aziende che hanno fino a 5 dipendenti. Un dato in linea con la fisionomia generale che contraddistingue l’apparato produttivo endogeno e non solo. Scendendo nel dettaglio, le imprese con oltre 16 addetti ammontano a 23 unità locali. Numero che sale a 49 unità per quelle aventi una fascia dimensionale che oscilla tra gli 11 ed i 15 addetti e a 188 unità per le imprese dai 6 ai 10 addetti. “Lo studio – dichiara Emilio Melito, Direttore della Cassa Edile della provincia di Avellino – intercetta una flessione contenuta rispetto ai dati precedenti, motivata dal periodo di crisi nazionale ed internazionale dell’economia che sembra, da quanto emerge dagli ultimi report statistici di riferimento, incominciare a far posto ad una ripresa graduale delle attività in ogni comparto economico”. “Sono segnali – continua – che fanno ben sperare e che inducono a credere come il settore dell’edilizia in ambito locale possa beneficiare della ripresa prospettata”. Più precisamente, l’esame dei dati della Cassa Edile relativi all’ultimo periodo, comparati con quelli del periodo precedente (ottobre 2007 - settembre 2008) individua una diminuzione del 7 per cento sul numero di nuove imprese ma una flessione ancor più lieve, pari all’ 1,2 per cento, sul numero totale delle imprese attive. “Questo significa -aggiunge Melito- che un ridotto numero di imprese ha cessato l’attività e che il settore delle costruzioni irpino ha sostanzialmente continuato a lavorare ed ha retto alla congiuntura sfavorevole, contenendo la flessione su misura percentuale minore rispetto alle altre province campane, dove la contrazione dei volumi di attività ha superato il 15 per cento, registrando anche picchi del 20 per cento”. Lo screening sonda anche il numero dei lavoratori occupati nell’edilizia irpina, rilevati per fascia d’età. I dati calcolano complessivamente 9. 220 occupati di cui 2. 591 hanno un’età che va dai 36 ai 45 anni e 3. 841 superano i 46 anni. Degne di nota anche le cifre dei giovani addetti: 1. 015 lavoratori fino a 25 anni e 1. 773 con un’età che intercorre tra i 26 ed i 35 anni. Nello stesso periodo analitico (ottobre 2008 - settembre 2009) la Cassa Edile della provincia di Avellino ha liquidato 950 prestazioni assistenziali in favore dei lavoratori irpini per un totale di 550mila euro ed ha provveduto alla liquidazione di 1. 300 rimborsi per malattie ed infortuni a beneficio delle imprese edili per un ammontare complessivo di circa 450mila euro. Nella sua funzione di Sportello Unico Previdenziale, la Cassa Edile irpina ha inoltre emesso circa 30mila Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva), registrando tempi medi di verifica pari a 12 giorni. “Questi dati – conclude il Direttore Melito – risultano in linea con le perfomance ottenute nel precedente esercizio e dimostrano un’attività assistenziale svolta dalla Cassa Edile in modo efficace, oltre che efficiente, in favore dei propri utenti, siano essi imprese o lavoratori”. .  
   
   
EDILIZIA CULTURALE: FINANZIATI TRE INTERVENTI IN POLESINE  
 
Venezia, 18 febbraio 2010 - Tre interventi nel settore dell’edilizia culturale sono stati approvati e finanziati dalla giunta regionale in provincia di Rovigo. Lo comunica l’assessore regionale al bilancio Isi Coppola, precisando che i contributi sono stati assegnati per la realizzazione di opere per la sistemazione e l’adeguamento del Museo della Giostra nel comune di Bergantino (21. 502 euro), per il progetto di realizzazione di un archivio storico nel comune di Pincara (17. 233 euro) e per il completamento del museo e della biblioteca nella casa canonica della Parrocchia dei Ss. Martino e Severo Vescovi nel comune di Crespino (95. 000 euro). “Sono interventi – fa rilevare l’assessore Coppola – che rientrano a pieno titolo nella linea d’azione che la Regione sta sostenendo nei confronti della storia, delle tradizioni e in definitiva della stessa identità del Polesine. Gli incentivi regionali all’edilizia culturale contribuiscono infatti ad arricchire e recuperare un importante patrimonio storico, artistico ed architettonico, valorizzando un territorio su cui in questi anni abbiamo costantemente investito”. Proprio di recente l’assessore Coppola ha visitato il Museo a Bergantino, all’interno del quale è stata ricostruita la storia della giostra e in generale dell’industria del divertimento, a partire dalle età più antiche fino a giorni nostri, attraverso un’attenta ricerca culturale collegata anche all’attuale “distretto produttivo della giostra” che ha una dimensione interprovinciale. E’ oggetto di visite di numerose scolaresche. “Una realtà museale di nicchia – commenta l’assessore Coppola – ma che merita attenzione per come ha saputo descrivere un aspetto del tutto particolare della nostra storia e delle nostre tradizioni”. Importante per la memoria storica della collettività locale anche il progetto di Pincara. Per Crespino si tratta della continuazione di un intervento di cui la giunta regionale aveva già finanziato il primo stralcio nel 2009 con 155 mila euro, dopo che lavori di consolidamento della casa canonica avevano portato alla luce affreschi e stucchi dorati del Seicento. “All´intervento di Crespino, sostenuto anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio – conclude l’assessore Coppola - sono particolarmente attenta e affezionata. Ritengo sia un recupero di straordinaria bellezza e valore che aggiungerà un tassello unico al patrimonio artistico della nostra provincia”. Per l’assegnazione definitiva dei contributi è ora richiesto il parere della competente commissione consiliare. .  
   
   
LAZIO, PIANO CASA: OGGI INCONTRO CON PROGETTISTI DEL TERRITORIO  
 
 Roma, 18 febbraio 2010 - Dalle idee degli amministratori locali al recupero delle città con la partecipazione dei privati. Come pensare, redigere e attuare i Programmi integrati di recupero ambientale e di riqualificazione delle periferie previsti dal cosiddetto Piano Casa, la legge regionale n. 21/2009 «Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l´edilizia residenziale sociale». Questi i temi al centro di un seminario in programma oggi dalle 10 alle 14 presso la sala Tirreno della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi 7 a Roma. L´incontro, promosso dalla Direzione Regionale Territorio e Urbanistica è rivolto agli amministratori di tutti i Comuni del Lazio, ai tecnici progettisti e agli attori del territorio interessati a partecipare ai Programmi ha lo scopo di condividere il percorso di riqualificazione urbana e ambientale, aspetto qualificante della legge sul piano casa approvata dalla Giunta regionale. Tremilioni e 200mila gli euro previsti per il 2010. "Obiettivo dell´iniziativa è spiegare come ideare e portare a realizzazione i Programmi integrati, innovativi strumenti di recupero ambientale e delle periferie previsti nel Piano casa regionale - afferma Esterino Montino, assessore all´urbanistica e vicepresidente della Regione Lazio - I Comuni sono infatti chiamati a riflettere sulle necessità e potenzialità dei loro territori sottoutilizzati o degradati per pensare a soluzioni di riqualificazione che consentano di migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle famiglie. Questa prima fase di formazione dei Programmi sarà sostenuta dalla Regione Lazio con un finanziamento di 1 milione di euro. Una possibilità di rinnovo urbanistico prevista per i quartieri residenziali ma anche per quelle parti delle città dove permangono spesso abbandonati e nel degrado capannoni e strutture artigiano-industriali. Intere aree urbane potranno così essere ripensate, con la regia dell´amministrazione pubblica e la collaborazione dei privati, secondo elevati standard urbanistici e ambientali. Oltre alle nuove residenze sarà possibile creare in un disegno sviluppo sostenibile e di qualità nuovi parchi, strade, piazze e scuole. Una volta che i Comuni avranno elaborato le priorità di riqualificazione la Regione finanzierà con 2,2 milioni di euro per il 2010 una parte della realizzazione delle opere pubbliche. E i privati saranno chiamati ad effettuare la demolizione e ricostruzione dei manufatti degradati e a proporre ulteriori opere pubbliche da integrare nel progetto complessivo di riqualificazione". .  
   
   
CESAME: MSE IMPEGNATO PER RILANCIO DELLO STABILIMENTO DI CATANIA  
 
Roma, 18 febbraio 2010 – Anche il Ministero dello Sviluppo Economico è impegnato nel trovare soluzioni per il rilancio dello stabilimento di Catania della Cesame, azienda sottoposta a curatela fallimentare. Nel corso di una riunione, svoltasi ieri al dicastero di via Veneto, presenti i rappresentati del Ministero, quelli della Regione Sicilia e degli enti locali interessati e delle organizzazioni della cooperazione, i rappresentanti dei lavoratori hanno presentato un proprio piano per la ripresa delle attività produttive attraverso la costituenda società “Cesame Coop p. A. ”. È stato convenuto che le parti svolgano una ricognizione sugli strumenti disponibili per agevolare il rilancio del sito, anche grazie al sostegno degli enti locali siciliani oltre che delle organizzazioni della cooperazione. I tecnici del ministro Claudio Scajola hanno confermato la disponibilità del Ministero a fornire il supporto necessario per favorire la ripresa dello stabilimento etneo sostenendo le ipotesi proposte dai lavoratori. .  
   
   
SEVERSTAL: MSE, FORTE IMPEGNO DEL GOVERNO PER IL FUTURO DEL GRUPPO SCAJOLA:“ NON POSSIAMO PERMETTERCI DI PERDERE SECONDO POLO SIDERURGICO DEL PAESE”  
 
Roma, 18 febbraio 2010 - Forte impegno al Ministero dello Sviluppo economico per il futuro della Severstal, il gruppo siderurgico russo che ha annunciato la vendita della propria partecipazione nella holding in Italia. È quanto emerso dall’incontro a Roma con i tecnici del dicastero di via Veneto, alla presenza dei rappresentanti della Regione Toscana e dei vertici dell’azienda. Già dai prossimi giorni, infatti, su impulso del Ministro Claudio Scajola, la task force del dicastero si impegnerà ad approfondire con la proprietà le possibili soluzioni di successione che abbiano la necessaria valenza industriale, una adeguata forza finanziaria e che consentano, al tempo stesso, la salvaguardia dell’occupazione. “Trovare una soluzione per evitare il declino del secondo polo siderurgico del Paese è di estrema importanza”, ha dichiarato il ministro Scajola. “Insieme ai tecnici dello Sviluppo economico seguirò personalmente l’evoluzione della vicenda perché non possiamo assolutamente permetterci di perdere una realtà fondamentale come il gruppo Lucchini. Non possiamo consentire un’altra Alcoa”, ha concluso il ministro. La task force Ministero riferirà l’esito delle verifiche nel corso di un nuovo incontro previsto già nei prossimi 15 giorni. - .  
   
   
CUNEO - ESITI POSITIVI PER L´INCOMING DI PIEMONTE  
 
 Cuneo, 18 febbraio 2010 - Sono 8 le imprese cuneesi del contract coinvolte in un programma di 20 appuntamenti b2b con 3 società ucraine e una russa, in Piemonte dal 16 al 18 febbraio 2010, in cerca di nuovi fornitori in particolare per i comparti: serramenti, arredamenti per interni, uffici ed esercizi commerciali, illuminazione, pavimentazioni e rivestimenti. Il 16 a Torino e il 17 febbraio nella sede della Camera di Commercio di Cuneo, gli ospiti stranieri di Piemonte Incontract hanno presentato le proprie strategie di approvvigionamento alle imprese del settore interessate. Successivamente si sono svolti i b2b. Nel pomeriggio di oggi per le aziende cuneesi e nella giornata di domani per quelle delle altre province si svolgeranno le visite aziendali alle sedi delle imprese selezionate dagli operatori a seguito dei colloqui bilaterali. Le 34 imprese coinvolte nei b2b appartengono a cinque province piemontesi, oltre alle 8 di Cuneo ci sono infatti: 3 di Biella, 3 di Novara, 3 del Verbano Cusio Ossola, 17 di Torino, che hanno incontrato gli operatori ieri a Torino. L’europa dell’Est non ha trend di sviluppo elevati, ma evidenzia una tendenza a crescere superiore a quella dell’Europa Occidentale. Inoltre, soprattutto all’interno della classe media, c’è una sensibilità particolare per tutto quanto è “Made in Italy”, atteggiamento che favorisce l’introduzione di prodotti italiani sul mercato e che spinge il Piemonte a individuare tutti i canali di accesso al mercato più interessati. “Più in generale Piemonte Incontract punta con forza sull’individuazione di buyer internazionali da invitare in Piemonte, una soluzione che consente alle imprese del progetto di ottimizzare tempi e risorse per lo sviluppo del proprio business oltre confine e che permette agli interlocutori stranieri di valutare meglio le capacità delle nostre aziende visitandone le sedi produttive e di conoscere in modo diretto le potenzialità dell’intera regione” spiega Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo. La formula della presentazione iniziale da parte degli operatori stranieri, aperta a tutte le imprese del settore, consente un contatto iniziale che potrà essere sviluppato anche da chi non è stato scelto per i b2b. Gli appuntamenti sono infatti organizzati secondo le esigenze dei buyer, per garantire la massima concretezza possibile. .  
   
   
IMPRESE: STRATEGIA DI FILIERA PER MERCATO ESTERO PRESENTATE LE ATTIVITA´ 2010 PER INTERNAZIONALIZZARE IMPRESE ABRUZZESI  
 
Pescara, 18 febbraio 2010 - La partecipazione dell´Abruzzo alla Fiera di Mostar (Bosnia-erzegovina), in aprile, sarà il primo appuntamento delle attività programmate per il 2010 dalla Regione, in collaborazione con l´Istituto per il Commercio estero (Ice) e il Centro estero delle Camere di Commercio d´Abruzzo, allo scopo di promuovere e favorire l´internazionalizzazione delle imprese abruzzesi. Il calendario delle attività è stato presentato ieri dal vice presidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. Le attività in calendario, oltre alla partecipazione alle fiere di settore, comprendono missioni istituzionali ed economiche, partecipazioni a manifestazioni nazionali, azioni di formazione, i progetti speciali e l´azione di continuità per il Forumed (Forum del Mediterraneo). "Allo scopo di internazionalizzare le nostre imprese occorre fare sistema - ha spiegato Castiglione - bisogna partire quindi dalla capacità di presentarsi sulla scena internazionale come aggregazioni di filiere, non invece come singole entità, in questo modo le nostre aziende avranno forza per conquistare i mercati esteri". Quindi Castiglione ha auspicato che "le aziende superino i vecchi metodi individualisti optando per strategie di collaborazione, ad esempio attraverso la creazione di consorzi export, perchè solo facendo massa critica potrà essere valorizzato il made in Italy, che altrimenti rischia di essere vanificato". Castiglione ha concluso ricordando che "la strategia di filiera, più che quella di territorio, sarà vincente". Accanto ad attività promozionali che toccheranno diversi Paesi, dagli Stati Uniti alla Russia, dai Balcani alla Germania, fino alla Turchia e alla Cina, per la prima volta sono in programma attività di formazione con seminari di approfondimento legati all´internazionalizzazione, percorsi di formazione integrata per aziende e giovani, master in management della cooperazione internazionale allo sviluppo, formazione per imprenditori stranieri oriundi abruzzesi. .  
   
   
CONVEGNO DIRETTIVA MACCHINE 28 GENNAIO, CENTRO CONGRESSI FAST, PROMOSSO DA ANIMA  
 
Milano, 18 febbraio 2010 - Lo scorso 29 dicembre 2009 era la scadenza per l’applicazione delle disposizioni della nuova Direttiva Macchine 2006/42/Ce, che in tutta Europa ha sostituito la vecchia Direttiva 98/37/Ce, recepita in Italia dal decreto 459 del 1996. Al di là del ritardo da parte dello stato Italiano nella pubblicazione del decreto di recepimento della nuova Direttiva, con le immaginabili conseguenze, la Direttiva 2006/42/Ce introduce numerose e importanti modifiche che riguardano sia aspetti applicativi che procedurali, come, ad esempio, le definizioni e il campo di applicazione, mentre le grandi novità riguardano innanzitutto l’introduzione del concetto di “quasi - macchina” e la modifica delle procedure di valutazione della conformità ai requisiti essenziali di sicurezza. Visto il prevedibile impatto sull’industria circa la revisione del più importante testo legislativo che regola il settore della meccanica, Federazione Anima ha ritenuto importante fare il punto della situazione a pochi giorni dall’entrata in vigore della Direttiva 2006/42/Ce organizzando lo scorso 28 gennaio un convegno per analizzare insieme a tutte le istituzioni nazionali ed europee coinvolte la reazione del mercato. Al convegno sono intervenuti i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, della Commissione Europea, dell’Ispesl, delle Asl e di Icim: è stata, quindi, un’importante occasione di confronto insieme ai rappresentati delle imprese e della Federazione Anima sul nuovo testo della Direttiva Macchine e sulle implicazioni che esso potrà comportare nel lavoro quotidiano degli operatori del settore, la cui attività è legata alle macchine o agli impianti sia in veste di costruttori che utilizzatori. Il convegno, infatti, non ha avuto solo la finalità di illustrare le modifiche sostanziali della nuova Direttiva per mezzo di interessanti presentazioni. Ha costituito la prima occasione di analisi delle problematiche che già stanno emergendo nel mercato italiano per l’applicazione delle disposizioni della Direttiva 2006/42/Ce. Passando brevemente in rassegna gli interventi dei relatori, l’ing. Correggia del Ministero dello Sviluppo Economico ha illustrato i contenuti del prossimo decreto italiano di recepimento che, pur non ancora pubblicato il giorno del convegno, è stato analizzato dal Consiglio dei Ministri nel corso della seduta del 22 gennaio. L’intervento di Ian Fraser, responsabile dell’applicazione della Direttiva Macchine per conto della Commissione Europea, si è focalizzato sulla presentazione della prima edizione della nuova Guida ufficiale all’applicazione della Direttiva 2006/42/Ce, preparata dalla Commissione Europea in collaborazione con le autorità nazionali e con l’industria del settore. La Guida rappresenta un importante strumento a disposizione delle aziende in quanto, pur non costituendo un’interpretazione giuridica vincolante della Direttiva, contiene una serie di utili commenti e spiegazioni e rappresenta il documento di riferimento per l’applicazione omogenea da parte di tutti i soggetti interessati. Gli interventi dell’ing. Mazzocchi dell’Ispesl e del dott. Canciani della Asl hanno permesso di approfondire le novità introdotte dalla Direttiva per le attività di sorveglianza del mercato, elemento essenziale per poter raggiungere gli obiettivi in materia di prevenzione e sicurezza fissati dal legislatore. L’intervento del direttore di Icim dott. Gianoglio ha infine permesso di evidenziare il ruolo degli organismi notificati, che svolgono un compito importante nella valutazione della conformità dei prodotti e o del sistema di gestione a garanzia della qualità dei prodotti e nel garantire la sorveglianza sui prodotti e sul sistema di gestione qualora previsto. È importante sottolineare che, aldilà delle pur interessanti relazioni, il cuore del convegno è stato il dibattito che si è instaurato tra gli ospiti e i partecipanti presenti in sala in rappresentanza dell’industria, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con i rappresentanti delle istituzioni preposte all’applicazione della Direttiva sulle problematiche di carattere pratico che di stanno evidenziando sul mercato. Proprio questo confronto diretto era il vero obiettivo che la Federazione Anima si è prefissata nell’organizzare questo incontro che, visti l’interesse ed il gradimento dimostrati dai partecipanti, sarà seguito nei prossimi mesi da analoghi appuntamenti. La prima delle iniziative della Federazione Anima dedicate alla Direttiva Macchine è la realizzazione di un sito interamente dedicato a questo testo legislativo comunitario: all’indirizzo www. Direttivamacchine. Org si possono trovare i documenti di maggiore interesse quali i testi della Direttiva in varie lingue, i decreti di recepimento di numerosi stati e i fac-simile delle nuove dichiarazioni di conformità Ce e di incorporazione per le quasi - macchine. Inoltre, sono stati raccolti l’elenco completo delle norme armonizzate pubblicate, le position paper applicative suddivise per settori specifici e le Linee guida ufficiali sull’interpretazione della Direttiva redatte dalla Commissione Europea. Una sezione espressamente dedicata alle aziende associate Anima è “L’esperto risponde”: compilando un semplice form è possibile sottoporre domande specifiche all’attenzione degli esperti della Federazione Anima. La sezione comprende una raccolta di Faq raccoglierà le domande ricevute di giorno in giorno e le relative risposte sugli argomenti più dibattuti. .