Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Aprile 2015
NUOVE REGOLE PER LA CIRCOLAZIONE CON LA MTB SUI SENTIERI ALPINI  
 
Rispetto delle regole e rispetto dell´ambiente: è su questi due aspetti che si basano le nuove norme per la frequentazione della montagna da parte degli appassionati della mountain bike approvate lunedì scorso, su proposta dell´assessore al turismo, dalla Giunta provinciale. Norme che prevedono una diversa applicazione del regine di divieti sui tracciati alpini e sugli altri sentieri di montagna e l´istituzione di una "Rete dei percorsi" per praticare il cross country. Il divieto di circolazione con la bicicletta sui tracciati alpini e sugli altri sentieri di montagna riguarderà, in particolare, quei percorsi dove la coesistenza tra ciclisti ed escursionisti a piedi comporta un reale rischio per la sicurezza dei frequentatori della montagna. Così, dopo le norme per l’autorizzazione dei bike park approvate nel 2012, il Trentino ridisegna, ampliandola, la propria offerta territoriale di vacanza attiva rivolta agli appassionati della mountain bike. Circa dieci anni or sono, quando la mountain bike iniziò ad imporsi come fenomeno di massa, la Provincia dettò delle prime regole – quelle oggi modificate – che imponevano, di fatto, un divieto generalizzato di utilizzo dei sentieri, considerato il divieto di percorrere quelli con pendenza superiore al 20% e larghezza inferiore a quella della bicicletta. L’esperienza di applicazione di questa normativa ne ha dimostrato la debolezza, sia in termini di controllo del fenomeno, sia in termini di esercizio dello specifico regime sanzionatorio. Anche per merito della Sat (ricordiamo il convegno dalla stessa organizzato sul tema nel 2010 e del Congresso annuale svoltosi a Ledro nel 2011), in questi ultimi anni la normativa è stata sottoposta ad una profonda riflessione, nella quale la Provincia ha coinvolto tutti i portatori di interesse nel settore. In sintesi la nuova normativa sull’uso dei sentieri prevede che siano individuate fisicamente le situazioni problematiche in cui vietare la percorrenza dei sentieri con la mountain bike. La problematicità può derivare, come previsto dalla legge, sia dal danno ambientale, sia dal pericolo per altri utilizzi del sentiero, in primis quello pedonale. Laddove le criticità siano significative si pone il segnale di divieto, in modo tale che chi intendeva percorrere il sentiero sia adeguatamente informato e chi effettua la vigilanza possa elevare concretamente la sanzione. Questo sul presupposto che le situazioni effettivamente problematiche siano individuabili e quantificabili in numeri relativamente contenuti. A questo obiettivo concorre l’istituzione della Rete provinciale dei percorsi in mountain bike, che verrà accompagnata da una forte campagna promozionale, e che ha lo scopo di valorizzare ulteriormente il territorio trentino verso i target di domanda interessati alla fruizione sportiva e ciclo-turistica. Di conseguenza, la frequentazione in mountain bike dei sentieri alpini non compresi nella rete, sebbene possibile, non verrà promossa né incentivata. In questo modo si ritiene che con l’implementazione della Rete provinciale dei percorsi in mountain bike la maggior parte dei flussi dei bikers sarà indirizzata su tali percorsi circoscrivendo, per questa via, sia il problema dell’impatto ambientale, sia quello della sicurezza per gli altri utilizzatori della montagna.  
   
   
DA FINE MAGGIO TUTTI IN SELLA, PER SFIDARE I LEGGENDARI "PASSI" DI BORMIO  
 
Riaprirà ufficialmente il 30 maggio il Passo dello Stelvio, il “re” di tutte le strade alpine, tappa regina del Giro d’Italia: una riapertura che segna l’inizio della stagione ciclistica “d’alta quota” a Bormio, anche quest’anno ricca di eventi di primo livello. Dalla Granfondo Stelvio Santini (7 giugno) alla Scalata Cima Coppi (29 agosto), quest’anno saranno tante le occasioni per potersi misurare con questa salita leggendaria (alcuni eventi prevedono anche la chiusura del passo alle auto, per potersi godere al meglio il percorso). E poi, oltre allo Stelvio, professionisti e appassionati potranno affrontare il mitico Gavia o ancora sfidare il campione Alberto Contador, “El Pistolero”, durante l’Rhxdue Day (12 settembre). Una salita che è una conquista: lo Stelvio - Il Passo dello Stelvio, con i suoi 2.758 metri s.L.m., è il più alto passo automobilistico d’Italia e il secondo in tutta Europa: immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale dello Stelvio, e circondato dalle imponenti vette della catena Ortles-cevedale, il Passo collega Bormio e l’Alta Valtellina con Trafoi e la Val Venosta. La strada è famosa per i suoi tornanti stretti e scenografici: 48 sul versante altoatesino, 40 su quello lombardo. La strada è aperta da maggio a novembre, mentre durante l’intero periodo invernale il Passo è chiuso su tutti e tre i versanti. Chiunque può provare a raccogliere la sfida dello Stelvio, basta solo avere gambe e determinazione. I ciclisti potranno affrontare questa magnifica strada in autonomia o partecipando a una serie di eventi organizzati durante la stagione 2015. Il primo appuntamento è la Granfondo Stelvio Santini, il 7 giugno. I partecipanti possono decidere se percorrere tre diversi percorsi con una meta comune: il Passo dello Stelvio. Gli atleti più ambiziosi possono affrontare il percorso lungo, che comprende anche il mitico Passo del Mortirolo. Più di 1.800 atleti già iscritti. La Granfondo, quest’anno, è stata inserita nel “Prestige 2015”, una sfida multi-gara per veri appassionati di ciclismo. Per maggiori informazioni: www.Bormio.eu/2014/12/granfondo-stelvio-santini-nel-prestigio-2015/  Dall’11 al 13 giugno, l´evento di beneficenza Passo dello Stelvio/golazo offre l’opportunità a migliaia di ciclisti di affrontare i passi intorno Bormio, percorrendo salite panoramiche come la strada per i laghi di Cancano. Per i più allenati, l’appuntamento è con il Passo del Mortirolo, con una pendenza media di oltre il 10%. Il 12 luglio tocca invece alla Re Stelvio Mapei 2015, competizione in cui migliaia di atleti cercano di conquistare la corona di “Re dello Stelvio”, sia in bicicletta che a piedi. Per i migliori i tempi per arrivare in cima si aggirano intorno all’ora, ma naturalmente chiunque conquisterà la cima meriterà una medaglia. A fine agosto, scocca invece l’ora della Scalata Cima Coppi. I partecipanti non dovranno correre contro il tempo ma potranno godersi i tornanti senza traffico veicolare. Qui di seguito un calendario degli eventi più importanti della stagione ciclistica 2015 a Bormio: 6 giugno: Stelvio Kids 2015 – Granfondo Stelvio Santini Gara non competitiva nel centro storico di Bormio per bambini da 5 a 12 anni. Www.granfondostelviosantini.com  7 giugno: Granfondo Stelvio Santini Gara ciclistica su tre percorsi a scelta con partenza e arrivo a Bormio attraverso il Passo Stelvio e Mortirolo. Www.granfondostelviosantini.com 11-13 giugno: Passo Dello Stelvio/golazo Tre giorni di puro ciclismo sulle leggendarie strade dello Stelvio, del Gavia e del Mortirolo. Gara ciclistica da Bormio al Passo Stelvio. Www.sport.be/passodellostelvio  20-21 giugno: Valtellina Extrême Brevet La più dura Randonnée d’Europa: 4 percorsi per una distanza totale di 454 km e un dislivello di 12.118 metri. Www.usbormiese.com  26 giugno: Stelvio Challenge Gara ciclistica benefica a favore di un progetto di cooperazione europea tra clown ospedalieri italiani e olandesi. Www.soccorsoclown.it  12 luglio: Re Stelvio Mapei 2015 Prova ciclistica e podistica di mezza maratona sul percorso Bormio - Passo dello Stelvio. Www.usbormiese.com  19 luglio: S. Antonio Valfurva-passo Gavia Gara di ciclismo per categorie amatoriali e cicloraduno sulla strada del Gavia. Www.usbormiese.com  29 agosto: Scalata Cima Coppi Manifestazione ciclistica non competitiva durante la quale la strada dello Stelvio sarà chiusa al traffico veicolare sui versanti lombardo, altoatesino e svizzero. Www.stelviobike.eu  3-4 Settembre: Haute Route Dolomiti Alpi Suisses Gara ciclistica da Ginevra a Venezia attraverso le grandi salite delle Alpi (tappa S. Moritz-stelvio-bormio e tappa Bormio-passo Gavia-merano) www.Hauteroutedolomites.org 12 settembre: Rhxdue Day Scalata del Passo Gavia con il campione di ciclismo Alberto Contador. Www.rhxdue.com  Per maggior informazioni su Bormio: www.Bormio.eu  - info@bormio.Eu    
   
   
LIVIGNO A RIVA DEL GARDA PER IL BIKE FESTIVAL CON DANNY MACASKILL  
 
Il Bike Festival di Riva del Garda (Tn) è uno degli eventi mtb più importanti dell’anno e segna l’inizio della stagione estiva. Livigno e Danny Macaskill saranno presenti dall’1 al 3 maggio un live show spettacolare che coinvolgerà tutto il pubblico presente. Sarà un piccolo assaggio di ciò che si può trovare a Livigno per la Mtb: nuovi sentieri, un bike park super attrezzato, un bike skill centre per i più piccoli, eventi, contest e numerose infrastrutture dedicate alle due ruote tra cui bike hotel e appartamenti, noleggi bici, shuttle service, guide Mtb. Saranno quattro gli show presentati da Livigno, a cui seguirà una Signing Session, in cui Danny e la sua squadra Drop&roll saranno a disposizione per autografi e foto. Ma no finisce qui... Con un semplice Like sulla pagina ufficiale di Livigno, presentandovi direttamente al Festival di Riva del Garda presso lo stand A15, riceverete dei simpatici gadget ovviamente logati Livigno... Feel the alps! Scopri di più: http://bit.Ly/garda-2015  Il programma del Bike Festival: Venerdì 1 Maggio - Dalle 13 alle 13.30: Live Show La Rocca; Dalle 14.00: Signing Session presso lo Stand di Livigno (A15); Dalle 18.30 alle 19.00: Live Show La Rocca & Signing Session @ Tour Bus; Ore 21: Livigno Live Party @ Lapaz Cafè. Sabato 2 Maggio - Dalle 11 alle 11.30: Live Show @ Festival Stage; Dalle 14.30 alle 15.00: Live Show @ Festival Stage; Dalle 15.30: Signing Session presso lo stand di Livigno ( A15). Www.livigno.eu  Questo il link del video dello scorso anno: http://youtu.Be/qmxkrlunp28    
   
   
TRENTINO MTB: ULTIMA CHIAMATA DOMENICA LA VALDINON BIKE APRE IL CIRCUITO  
 
“Trentino Mtb presented by crankbrothers” è in rampa di lancio: domenica la serie prenderà il via dalla Val di Non e terrà impegnati i bikers sino ad ottobre in sei delle più apprezzate e divertenti bike marathon del Trentino. Ultime ore, quindi, per approfittare delle iscrizioni cumulative al circuito e assicurarsi così un posto in ciascuna delle gare in programma sugli spettacolari off road della provincia di Trento: dai meleti della Val di Non alle Dolomiti di Brenta, dalle fortezze dell’Alpe Cimbra ai boschi della Val di Fiemme passando anche per la Val di Sole e i castagni della Valsugana. Venerdì 1° maggio, infatti, è il termine ultimo per abbonarsi al circuito e sfruttare le tariffe scontate del 15%: iscriversi a sei gare costa 140 Euro invece che 166, mentre il pacchetto da cinque gare viene proposto al prezzo di 120 Euro invece che 141. I vantaggi però non si esauriscono qui, dato che gli iscritti a “Trentino Mtb presented by crankbrothers” in tutte le gare potranno partire nella prima griglia, a ridosso di quella di merito, e si porteranno a casa anche il Pacco Fidelity composto da una confezione di mele Melinda, una bottiglia di vino della Cantina Vivallis, pasta Felicetti, una confezione di formaggio Trentingrana, integratori Inkospor e il lubrificante Wd 40. Inoltre, come da tradizione, “Trentino Mtb” mette sul piatto un ricco montepremi grazie anche a partner illustri del mondo delle due ruote come il title sponsor crankbrothers e aziende del calibro di fi’zi:k, Kask, Continental e Scott, cui si aggiungono, fra gli altri, i marchi d’abbigliamento Alé e Oxeego e la rivista Inbici. Sul sito www.Trentinomtb.com, ma anche sulla pagina ufficiale Facebook, si possono rintracciare tutte le istruzioni del caso per registrarsi e le altre agevolazioni attive ancora per pochi giorni, come la promozione dedicata ai team 3x2 e 2x1. Domenica, quindi, appuntamento a Cavareno per la Valdinon Bike, prima delle sei tappe in programma, dove saranno al via tanti big del pianeta bike marathon e i vincitori delle classifiche assolute dell’edizione 2014 del circuito Ivan Degasperi e Lorena Zocca. I “campioni in carica” di Trentino Mtb dovranno vedersela sul veloce percorso di 43 km e 1200 metri di dislivello con atleti del calibro di Roel Paulissen, Leonardo Paez, Johann Pallhuber, Johannes Schweiggl, Tony Longo, Massimo Debertolis, Martino Fruet, Mattia Longa e, per quanto riguarda le ladies, Lorenza Menapace, Claudia Paolazzi, Katarzyna Sosna e Anna Oberparleiter. Lo spettacolo, dunque, sarà assicurato e le altre cinque tappe in programma non saranno da meno, visto che il calendario di “Trentino Mtb presented by crankbrothers” propone anche la 100 Km dei Forti dell’Alpe Cimbra (14 giugno), la Dolomitica Brenta Bike di Pinzolo (21 giugno), La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme (2 agosto), la Val di Sole Marathon (30 agosto) e la chiusura il 4 ottobre alla 3T Bike di Telve Valsugana. Insomma, per i bikers è giunto il momento di affrettarsi e saltare in sella assieme a “Trentino Mtb presented by crankbrothers”. Info: www.Trentinomtb.com    
   
   
MARCIALONGA CYCLING CRAFT IN TRENTINO NUOVO ORARIO DI PARTENZA A PREDAZZO  
 
 Predazzo, Dolomiti, il sole pronto a sbucare dietro le montagne che svettano sulle Valli di Fiemme e Fassa e la Marcialonga Cycling Craft in partenza. Ad un mese e mezzo dal fischio d’inizio della granfondo trentina su strada e con la stagione delle due ruote sempre più nel vivo in regione e in tutta la penisola, dal quartier generale di Marcialonga arriva la notizia che lo start della 9.A edizione sarà alle 7.30, perché come recita un antico detto… “il buongiorno si vede dal mattino”. E un buon giorno sarà di certo per tutti coloro che domenica 14 giugno saranno schierati lungo il viale centrale di Predazzo, decisi a godersi gli straordinari scenari dolomitici solcando le due vallate di Fiemme e Fassa e affrontando passi, salite e discese a dir poco unici. Le varianti di percorso della Marcialonga Cycling Craft 2015 sono confermate a 135 e 80 km, con una vera abbuffata di salite nel tracciato più lungo, vale a dire Monte San Pietro, Passo Lavazé, Passo San Pellegrino e Passo Valles per un totale di 3279 metri di dislivello complessivo, mentre per i “mediofondisti” ci saranno Monte San Pietro e Lavazé con rientro a Predazzo dopo aver digerito un dislivello di quasi 2000 metri. Oltre al cambio di orario di partenza rispetto allo scorso anno, gli organizzatori Marcialonga puntano l’attenzione sulla Minicycling di sabato 13 giugno in centro a Predazzo “per creare un momento di divertimento e aggregazione familiare nel giorno di vigilia e permettere ai figli dei nostri concorrenti di potervi partecipare”, ha commentato il Ceo di Marcialonga Gloria Trettel. Nella grande famiglia di amici, supporters e partners di prestigio della Marcialonga Cycling Craft è entrato anche il brand tecnico Scicon, specialista in accessori e borse per bici, che a tutti i partecipanti all’evento di giugno intende proporsi con un’offerta da cogliere al volo. Si tratta di uno sconto del 25% sull’acquisto di uno tra i modelli più evoluti del catalogo borse, ovvero Aerocomfort 2.0 e Aerotech Evolution, tutto da scoprire tramite la pagina dedicata sul sito ufficiale www.Marcialonga.it, sezione Cycling Craft. Scicon diventa così la borsa portabici ufficiale della Marcialonga Cycling Craft 2015. Nelle scorse settimane lo staff di Marcialonga ha presenziato al Florence Bike Festival e alla Rimini Marathon e il fine settimana in arrivo sarà anche allo Sport Expo della Maratona di Praga, sempre con l’intento di condividere esperienze con altre situazioni e realtà sportive da cui trarre benefici al fine di proporre eventi sempre di alto livello. Dal sito www.Marcialonga.it, ma anche sui canali Facebook e Twitter, sono reperibili tutte le informazioni riguardanti la gara del 14 giugno e da tenere d’occhio sono anche gli account Youtube e Instagram per iniziare a godere della Marcialonga Cycling Craft in alcune belle immagini e video.  
   
   
TORGNON, TRA STORIA E CULTURA  
 
Se nella frazione di Chaté e Chatrian sono stati individuati due insediamenti preistorici a dimostrare che Torgnon era già abitato prima della dominazione romana, nel 1176 una bolla di Alessandro Iii cita la chiesa di San Martino nella Valle Tornina. Dal Medioevo il Comune fece parte della Signoria dei Cly, il cui dominio si estendeva al di là delle Alpi, fino a Sion. Durante il governo, particolarmente tirannico di Pierre de Cly, il feudo di cui faceva parte Torgnon fu conquistato dai Savoia (nel 1376) che lo amministrarono per circa 200 anni per mezzo di un castellano. Nel 1462 iniziò la costruzione dei rascard, sede attuale del Musée Petit Monde, il più completo ecosistema museale della Valle d’Aosta. Un raccard a schiera (unico esempio nella regione valdostana), una grandze e un grenier sono oggi testimoni di un passato che rischia di essere dimenticato. Nel 1550, Torgnon fu ceduto alla famiglia Moralis, poi ai Fabri, ai Roncas e infine ai Bergera che nel 1750 rinunciarono definitivamente ai diritti feudali sul Comune di Torgnon. Del periodo delle signorie restano i canali di irrigazione, tra i quali "Pan Perdu", i rascard, il mulino di Etirol e le vestigia dell´ospizio di Chavacour. L´ospizio di Chavacour era situato sulla via che collegava il territorio di Torgnon col vicino Vallese attraverso i colli Chavacour, For, Collomb e Théodule. Queste vie servivano al commercio del bestiame e del vino moscato di Chambave. Altre date importanti per il comune di Torgnon? Nel 1874 Albin Lucat e Victor Maquiganz scalarono la Punta Tzan, mentre nel 1912 arrivò la linea elettrica fino al capoluogo e nel 1929 il telefono. Al 1925 risalgono le prime documentazioni relative al turismo estivo che si concretizzano con l’apertura del primo hotel, il Belvedere (ora diventato una casa con appartamenti privati), nel 1937. Nel 1962 avvenne la costruzione della sciovia Mongnod-septumian portando alla nascita della Sirt, la Società Impianti Risalita Torgnon inglobata oggi nella Cervino Spa. Museo Petit Monde Nella frazione isolata di Triatel, sulla créta de Triaté, il più tipico dei musei etnografici valdostani. Un raccard a schiera, una grange e un grenier formano un unico complesso architettonico e museale di notevole prestigio e valore storico. Costruiti tra il 1463 ed il 1700, si sono mantenuti fino ai giorni nostri in ottimo stato di conservazione. Interessanti sono le tecniche di costruzione e i particolari architettonici. Il museo è dotato di moderne apparecchiature multimediali che consentono al visitatore di sperimentare una modalità di visita attiva: l´utente è libero di scegliere autonomamente il proprio percorso di visita e di interagire con il contesto. Oltre alle esposizioni all’interno degli tsé, i visitatori possono apprezzare anche la bellezza e la tranquillità del luogo. Il Raccard a schiera (1463-1503) Il raccard (o rascard) a schiera è stato costruito con tronchi di larice su dei pilotis a forma di fungo, che favorivano la ventilazione e impedivano ai roditori di salire. Era utilizzato per immagazzinare il fieno e soprattutto i covoni di grano per completarne l’essicazione prima della trebbiatura a mano. All´interno, le sale d´esposizione sono dedicate alle attività agricole e pastorali: il fieno, il grano, il mulo e la mucca. La Grange (1700) La grange (o grandze) è stata edificata con le stesse tecniche di costruzione del raccard. L’area centrale era utilizzata per la battitura del grano; negli tsé vi sono esposti gli oggetti utilizzati per la preparazione dei prodotti tipici della cultura contadina e anche gli attrezzi del falegname e del boscaiolo: il latte, il pane, la carne, il boscaiolo e il falegname. Il Grenier (1476) Il grenier, costruito su un basamento di pietra, era un locale di conservazione delle provviste. La parte in legno, costruita in tavole di legno squadrate e perfettamente incastrate tra loro, era suddiviso in piccole cellule che appartenevano a diversi nuclei famigliari. L’origine e l’evoluzione del villaggio Il sito per la costruzione del primo nucleo abitativo venne scelto con cura; questa località ai piedi della Tsan, ricca d’acqua, ben esposta e facilmente difendibile, non poteva passare inosservata. La comunità dei residenti, attraverso i secoli, in stretta collaborazione, ha disboscato, dissodato, scavato ruscelli, costruito terrazzamenti e tutte le strutture necessarie. La vita, il funzionamento, lo sviluppo sociale alla base della comunità sono degni di nota. Gli abitanti del villaggio vivevano in simbiosi con il territorio, al ritmo delle stagioni e dei lavori agricoli; la loro vita si era concentrata intorno all’abitazione, alla stalla e al fienile, ai locali per la conservazione dei prodotti e agli edifici collettivi: la latteria, il mulino, il forno, la scuola e la cappella. Lo sfruttamento del terreno era razionale. Quasi tutte le famiglie possedevano terreni in fondovalle, a Chambave. In primavera e in autunno si trasferivano a la plaine per coltivare la vigna, gli orti e gli alberi da frutta. Il Museo Petit Monde è aperto a luglio nel fine settimana e ad agosto tutto il mese (tranne il lunedì), dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Ingresso libero. Negli altri mesi su prenotazione per visite collettive. Per info: www.Torgnon.org/musee-petit-monde    
   
   
JOURNEY INTO FAGILITY INSTALLAZIONE PERMANENTE ISOLA DELLA CERTOSA – VENEZIA OPENING 9 MAGGIO ORE 18.00  
 
Journey into Fragility è un progetto biennale su arte e ambiente dell’artista Maria Rebecca Ballestra, curato da Paola Valenti, promosso dall´Adac (Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova) e patrocinato dalla Fondazione Principe Alberto Ii di Monaco, e dall’Associazione Italiana della Fondation Prince Albert Ii de Monaco onlus, che si ispira alla Carta per la Terra e per l’Uomo del poeta e saggista Massimo Morasso. La Carta per la Terra e per l´Uomo - sottoscritta dai più famosi poeti al mondo, tra cui 5 premi Nobel e 6 premi Pulitzer - si compone di dodici tesi per riscrivere costruttivamente il tema della crisi ambientale e il progetto Journey into Fragility si è ispirato ad esse per sviluppare dodici diversi progetti in dodici diversi luoghi del mondo, con l’intento di sviluppare un dialogo costruttivo sull´ambiente e sul valore del vivere sulla Terra. A conclusione dei due anni di peregrinazione del progetto in quattro continenti, il suo spirito e i suoi contenuti filosofici ed ambientali prendono forma in un opera permanente sull’Isola della Certosa. L’opera sarà strutturata in tre interventi: la passerella di accesso all’isola ospiterà un omaggio alla Carta per la Terra e per l’Uomo, attraverso l’inserimento lungo tutto il percorso dei nomi dei firmatari della Carta incisi su targhe di acciaio; il giardino ospiterà un omaggio al progetto Journey into Fragility composto da 12 calotte in acciaio su cui sarà inciso il luogo di ognuna delle dodici tappe toccate dal progetto e la loro distanza in Km rispetto all’isola; un terzo intervento sarà un omaggio al viaggio, al viaggio fisico ed interiore, all’andare verso orizzonti sconosciuti, oltre i propri limiti e le proprie conoscenze: una traccia audio con estratti dei racconti di viaggio vissuti dall’artista durante i due anni di progetto, letture poetiche e le tesi della Carta per la Terra e per l’Uomo. La collocazione dell’opera trova sull’Isola della Certosa la sua perfetta sede: il progetto di riqualificazione di una delle più estese isole minori della laguna di Venezia prevede il completo recupero dell’isola per la creazione di un parco accessibile al pubblico e privo di barriere architettoniche, con la realizzazione di aree e percorsi attrezzati e la conservazione del patrimonio naturalistico su oltre due terzi dell’intera superficie. Vento di Venezia (www.Ventodivenezia.it) cura, in partenariato con il Comune di Venezia, l’intero progetto del Parco della Certosa, ed è naturalmente votato ai migliori principi di sostenibilità e basso impatto ambientale offrendo servizi integrati per la nautica da diporto, lo sport, l’educazione ambientale, l’ospitalità turistico-alberghiera, manifestazioni sportive e culturali. La presentazione dell’intero progetto avverrà sul catamarano solare Planetsolar (www.Planetsolar.com) la prima imbarcazione al mondo ad aver fatto il giro del globo utilizzando esclusivamente l’energia solare. Il primo giro del mondo è durato ben 584 giorni di navigazione, con più di 60.000 km percorsi. Il catamarano, di ideazione svizzera e costruito in Germania, ha toccato ben 28 Paesi – dagli Stati Uniti al Messico, dall’Australia agli Emirati Arabi – promuovendo l’utilizzo dell’energia solare e dimostrando l’efficacia delle tecnologie attualmente disponibili. Planetsolar e Journey into Fragility condividono il viaggio come mezzo per portare all´attenzione un utilizzo inedito dell´energia solare, nel primo caso, e proposte di rinnovamento e sostenibilità ambientale, nel secondo. Gli inviti e il catalogo sono stampati su Shiro Alga Carta di Favini, una carta ecologica unica nata dalle alghe infestanti della Laguna di Venezia, una soluzione innovativa brevettata da Favini per la protezione di fragili ecosistemi lagunari. Le alghe eccedenti vengono mescolate con fibre certificate Fsc. Favini ha scelto di neutralizzare le emissioni residue non evitabili di Shiro partecipando al finanziamento di un progetto legato all’energia rinnovabile. In particolare, l’attività ha sede in India e prevede la produzione di energia pulita sfruttando la forza del vento tramite turbine eoliche, riducendo l’utilizzo di combustibili fossili. (www.Favini.com ) www.Journeyintofragility.com