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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Luglio 2009
LA SICUREZZA DELLE TELECOMUNICAZIONI È UNA PRIORITÀ PER GLI EUROPEI  
 
Bruxelles, 16 luglio 2009 - Quando nei sistemi di dati il livello di sicurezza non è ottimale è possibile che sorgano problemi: potrebbe, infatti, essere in pericolo la riservatezza dei dati, determinando situazioni spiacevoli per utenti e fornitori di servizi. Gli utenti desiderano che i propri dati personali siano tutelati, mentre i fornitori di servizi vogliono essere certi che gli utenti paghino quanto scaricano dalla rete. Il progetto Bugyo è stato finanziato mediante l´iniziativa europea intergovernativa Eureka, che si è occupata dello sviluppo di uno strumento di supervisione in grado di monitorare che i sistemi di sicurezza siano utilizzati adeguatamente e che gli stessi vengano controllati. Il coordinatore del progetto Bugyo, Bertrand Marquet, ha affermato che nonostante gli ottimi livelli di sicurezza raggiunti nei progetti, è stato ugualmente difficoltoso gestire la sicurezza all´interno di infrastrutture complesse. "La maggior parte dei problemi si verifica perché le persone dimenticano di attivare le impostazioni più adeguate dei firewall o di uscire dal proprio account," ha dichiarato il dottor Marquet, ricercatore sulla sicurezza presso Alcatel-lucent, in Francia. "Per questo motivo l´idea era quella di sviluppare uno strumento di supervisione che potesse monitorare che i sistemi di sicurezza funzionassero adeguatamente e fossero adeguatamente controllati. Il team ha scelto il cluster Eureka Celtic sia perché Alcatel-lucent ha collaborato alla creazione della struttura sia perché Eureka Celtic è dedicato in modo specifico alla ricerca nell´ambito delle telecomunicazioni," ha osservato. "Abbiamo definito una metodologia operativa adatta a pressoché ogni operatore e fornitore di servizi che consente di acquisire dimestichezza con i sistemi di sicurezza impiegati per la protezione dei loro servizi e degli utili commerciali a essi associati," ha detto il dottor Marquet. "La metodologia fornisce la base per lo sviluppo e l´impiego di una struttura atta a garantire la sicurezza. " Grazie al lavoro svolto, i partner di Bugyo hanno messo a punto un solido sistema a ridotta complessità in grado di osservare il funzionamento complesso dell´infrastruttura di servizio. Il sistema è stato presentato attraverso un´infrastruttura Voip (Voce tramite protocollo Internet). Secondo i ricercatori il sistema non si limita a offrire una panoramica in tempo reale dello status della sicurezza della rete, ma fornisce anche un supporto per quanto riguarda allarmi e controllo della conformità. "I risultati del progetto Bugyo rappresenteranno un significativo vantaggio per gli utenti finali, anche se questi non ne vedranno direttamente i risultati," ha commentato il dottor Bertrand. "I consumatori avranno un servizio più sicuro: una buona sicurezza delle infrastrutture è essenziale quando, ad esempio, si consulta un conto corrente per effettuare un pagamento. Il risultato è un mezzo per garantire servizi sicuri. " Eureka Celtic ha offerto un ampio sostegno: ha stilato le linee guida per la gestione del progetto e ha contribuito a trovare nuovi partner per Bugyo. Il progetto ha ricevuto un premio per l´eccellenza da parte di Eureka Celtic per le ottime prestazioni e gli eccellenti risultati ottenuti. Inoltre, un comitato europeo per la protezione dei dati ha recentemente annunciato che i siti di social network come Facebook e Myspace - e in alcuni casi i loro stessi utenti - hanno la responsabilità di salvaguardare il diritto alla privacy di coloro le cui informazioni vengono scambiate on-ine. Articolo 29 - Gruppo per la tutela dei dati personali ha dichiarato che questi siti dovrebbero essere classificati come responsabili dei dati piuttosto che come siti di trattamento dati. I responsabili dei dati sarebbero tenuti a informare gli utenti sulle leggi di protezione dei dati vigenti nell´Unione europea, prima che essi inseriscano i propri dati, hanno osservato. Per maggiori informazioni, visitare: Bugyo: http://projects. Celtic-initiative. Org/bugyo Libertà, sicurezza e giustizia dell´Ue: http://ec. Europa. Eu/justice_home/fsj/privacy/index_en. Htm .  
   
   
LA BANDA LARGA ARRIVA A SALA BIELLESE  
 
Biella, 16 luglio 2009 - La copertura wireless arriva anche a Sala Biellese, grazie al punto di rilancio installato sulla torre campanaria del paese. I nuovi servizi di connessione internet a banda larga saranno illustrati ai cittadini mercoledì 22 luglio alle 20 e 45 nella Sala Consiliare del Municipio. Parteciperanno alla serata le autorità locali, i rappresentanti di Enerbit e Città Studi e il neo assessore provinciale all´informatizzazione, Alessio Serafia. .  
   
   
OLIVETTI ENTRA NEL MERCATO DELLE SOLUZIONI SOFTWARE E DEI SERVIZI IT  
 
 Ivrea, 16 Luglio 2009 - Olivetti ha annunciato ieri ad Ivrea, alla presenza di Francesco Forlenza, Presidente, e di Patrizia Grieco, Amministratore Delegato, il lancio della nuova offerta “Hub Documentale” per la gestione digitale dei documenti aziendali. Basata su una piattaforma che integra digitalizzazione e gestione dei documenti, la nuova offerta è disponibile in modalità “on-demand” attraverso i Data Center di Telecom Italia, consentendo alle Imprese e alla Pubblica Amministrazione di dotarsi di strumenti ad alto contenuto tecnologico senza la necessità di avere una propria struttura It dedicata, ottimizzando così costi e prestazioni. Questa soluzione, inoltre, garantisce alle aziende la disponibilità di servizi evoluti, come la firma digitale e la conservazione sostitutiva, che permettono di ottemperare agli obblighi previsti dalle normative relative alla dematerializzazione e di sfruttarne appieno i vantaggi. La nuova iniziativa sancisce l’entrata di Olivetti nel mercato delle soluzioni software e dei servizi di Information Technology il cui valore in Italia è pari a circa 15 miliardi di euro, il 10 per cento del quale rappresentato dal segmento della gestione documentale. L’offerta “Hub Documentale” si compone di varie soluzioni e servizi scalabili in funzione delle diverse esigenze. In particolare la Piattaforma Documentale consente la gestione elettronica e l’archiviazione e catalogazione di tutti i documenti, mentre la soluzione di Conservazione Digitale Sostitutiva permette di archiviare i documenti a norma di legge, preservando nel tempo il relativo valore legale e fiscale. Oltre alla gestione documentale, l’offerta consente anche l’accesso a servizi per la gestione e l’automazione dei processi di business dell’azienda. E’ possibile automatizzare l’esecuzione delle attività interne all’azienda impostando flussi di comunicazione e processi di approvazione. L’hub Documentale Olivetti permette inoltre di accedere a servizi di Post Office che consentono di digitalizzare tutti i documenti in entrata, indipendentemente dal loro formato, e di inviarli a clienti, business partner e fornitori in modo automatico. Il servizio permette di inviare documenti singoli (invio in modalità “on demand”) o a lotti attraverso diversi canali, tra cui l’email, la posta ibrida, il fax e l’Sms. Compreso nell’Hub Documentale Olivetti è anche il servizio di fatturazione elettronica che consente di emettere e ricevere le fatture elettroniche, attraverso un servizio multicanale (web, mail e posta elettronica certificata) e di archiviarle. La piattaforma supporta i più comuni formati di interscambio di dati e sarà costantemente adeguata all’evoluzione normativa e predisposta per lo scambio di Fattura Elettronica con la Pubblica Amministrazione. Inoltre è garantito pieno supporto al Documento Informatico, che consente, attraverso la firma digitale, di compiere atti giuridicamente rilevanti, in forma esclusivamente digitale, compresa la possibilità di sottoscrizione di un documento tramite cellulare. Con l’offerta “Hub Documentale” Olivetti permette ad aziende e Pubblica Amministrazione di accedere in modo semplice ed economico, grazie all’erogazione in modalità “on demand”, ad una soluzione dedicata alle loro specifiche esigenze, facilmente scalabile e in grado di incrementarne la produttività attraverso l’ottimizzazione dei processi aziendali. .  
   
   
MILANO, AGENZIAUNI. MORATTI: “UN PASSO IMPORTANTE PER ACCOGLIERE GLI STUDENTI UNIVERSITARI NELLA NOSTRA CITTA”  
 
Milano, 16 luglio 2009 - “L’agenziauni favorisce l’incontro tra domanda e offerta abitativa per accogliere al meglio gli studenti che scelgono la nostra città per compiere il loro cammino universitario, fornendo consulenza anche di tipo legale e fiscale”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha inaugurato, con l’assessore alla Casa Gianni Verga e il presidente dell’associazione Megliomilano Simonpaolo Buongiardino, i locali al piano terra di piazzale Dateo/viale dei Mille in cui ha sede Agenziauni, della cui gestione si occuperà da ieri l’associazione Megliomilano. “Sono circa 200mila gli studenti negli 11 atenei milanesi e, di questi, circa 11mila sono stranieri e 90mila non sono residenti in città – ha proseguito Letizia Moratti – l’Amministrazione comunale sente molto il problema delle residenze universitarie ed è per questo che negli ultimi anni si è impegnata per rendere disponibili circa 8mila posti letto”. “Si è scelto lo stabile di piazzale Dateo perché è qui che si è sperimentata la nuova modalità con cui vogliamo man mano gestire gli immobili del patrimonio comunale – ha concluso il Sindaco - Si tratta di un mix abitativo particolare che coniuga edilizia residenziale pubblica, locazioni a canone moderato, locazione temporanea e per progetti socioassistenziali, spazi commerciali e alloggi protetti ai piani bassi per gli anziani. In questo modo si rafforza la coesione sociale e si evita la ghettizzazione”. Letizia Moratti ha ricordato che Agenziauni è un progetto promosso dal Comune di Milano che ha partecipato al bando “Servizi agli studenti nei Comuni sedi di Università” del Dipartimento per la Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e che è stato da subito condiviso con gli 11 atenei milanesi, da Regione Lombardia, da Fondazione Cariplo e dall’associazione Megliomilano. Nell’agosto 2008 è stato comunicato all’Amministrazione comunale il cofinanziamento di 400mila euro pari al 50% del costo preventivato per l’avvio e il funzionamento dell’Agenziauni nel biennio di sperimentazione. Gli altri 400mila euro sono stati allocati nel bilancio comunale e finanziati con mezzi correnti. Agenziauni favorisce l’incontro tra domanda e offerta di residenzialità, mettendo in contatto proprietari di immobili e studenti universitari. In particolare incontra gli studenti e i proprietari di casa, offre a entrambi consulenza legale, fiscale e assistenza nella stesura dei contratti e assicura supporto durante la coabitazione. Offre, inoltre, servizi di accoglienza e orientamento alla città, attraverso la rete di collaborazione tra le università. Tutti i servizi offerti sono gratuiti. Agenziauni ha un sito internet che sarà attivo dalla giornata di domani: www. Agenziauni. Comune. Milano. It. “Da ormai cinque anni sto lavorando su questo tema – ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga – e la scelta originaria di considerare gli alloggi per studenti un servizio e, quindi, uno standard urbanistico ha già dato molti frutti. Questo dell’Agenziauni si aggiunge agli altri. Negli anni scorsi sono state assegnate aree di proprietà del Comune alle Università, privati vi hanno realizzato strutture convenzionate nei canoni. L’operazione più significativa è stata quella che ha coinvolto l’ex Marchiondi e il Politecnico, togliendo un luogo di delinquenza e di degrado alla città per metterlo a disposizione di una delle esigenze più importanti, le residenze per gli studenti universitari. L’agenziauni – ha proseguito Verga – è una innovazione assoluta anche a livello nazionale ed è il segno di una sussidiarietà articolata voluta dal Comune con gli 11 atenei milanesi e con l’associazione Megliomilano che più di tutte ha lavorato in passato e lavora ancora oggi sul tema delle università e dei loro bisogni”. “L’attrattività di un polo universitario – ha dichiarato Simonpaolo Buongiardino, presidente di Megliomilano – è definita anche dalle risposte offerte al bisogno di residenzialità degli studenti, soprattutto potendo contare e intendendo sostenere Atenei eccellenti come quelli milanesi: sono oltre 90mila gli studenti universitari non residenti, circa 45mila provengono da fuori regione: a questi occorre dare risposte adatte in termini di alloggio. L’azienda Università genera sull’economia della città un impatto annuale di oltre un milione e mezzo di euro, con un potenziale inestimabile dal punto di vista del capitale umano: teniamone conto”. L’agenzia per gli Studenti Universitari ha sede in viale dei Mille 1, nello stabile comunale di piazzale Dateo 5. Per la creazione di una rete di servizi agli studenti e ai giovani, sono stati individuati altri spazi comunali in via Scaldasole, 3/5, via Fiamma, 5, via Confalonieri, 3, viale Lombardia, 65 come punti di accesso decentrato all’Agenziauni. Lo stabile di piazzale Dateo sperimenta il mix sociale (“Abito a Dateo”), suddividendo le assegnazioni degli alloggi (157 distribuiti su 10 scale) tra canone sociale, moderato e per forme di residenzialità temporanea. Al piano terra si trovano attività commerciali e servizi come l’asilo nido e gli alloggi protetti per anziani. . .  
   
   
MILANO POLO UNIVERSITARIO D’ECCELLENZA: RADDOPPIANO GLI STUDENTI STRANIERI BOCCONI E POLITECNICO GLI ATENEI PIÙ FREQUENTATI, MENTRE PER GLI EXTRAEUROPEI MILANO DIVENTA IL GATEWAY STRATEGICO PER L’EUROPA  
 
 Milano, 16 luglio 2009 – La città lombarda si conferma la più internazionale tra le città italiane e un punto di riferimento eccellente per i giovani studenti stranieri. E’ quanto emerge dall’anteprima della ricerca “Milan International Students: attrattività e risposte della città a bisogni e aspettative degli studenti stranieri” realizzata dalla Fondazione Rui per il Comune di Milano e presentata questa mattina dall’assessore alle Aree cittadine e Consigli di Zona Andrea Mascaretti assieme alla ricercatrice Maria Cinque. “E’ più che raddoppiata in sette anni, dal 2001 al 2008, la presenza di studenti stranieri a Milano, con un numero che passa da 4. 992 nel 2001/02 a circa 11. 727 nel 2007/08 – ha detto l’assessore Mascaretti -. In aumento sono proprio gli stranieri, con una percentuale rispetto al totale degli iscritti che passa dal 2,9% al 6,1%, la maggioranza dei quali è di provenienza europea”. “Con il progetto One Dream One City avviato nel 2006 – spiega l’assessore - ci siamo posti come obiettivo quello di attrarre nel nostro territorio giovani talenti da tutto il mondo. Con la collaborazione della Fondazione Rui abbiamo quindi lavorato per capire quali sono i motivi che spingono oggi gli studenti stranieri a scegliere Milano come città nella quale studiare e costruire il proprio futuro di successo”. “Dalla ricerca – conclude Mascaretti - emerge che gli studenti stranieri che hanno scelto Milano lo hanno fatto per la sua fama internazionale, la qualità dei suoi atenei e la sua posizione logistica favorevole e strategica: al centro di attività internazionali e vicina alle città d’arte. Milano conferma così il suo primato di città della moda, del design, dell’economia e dell’industria”. La maggior parte degli studenti stranieri a Milano è di provenienza europea con una percentuale del 53,7%, anche se negli ultimi anni la ricerca evidenzia una forte crescita di studenti provenienti da altri continenti, in particolare dall’Asia e dall’America Latina. In forte aumento gli studenti cinesi che lo scorso anno rappresentavano il 7%, contro l’1% del 2003-2004, con una crescita di 6 punti percentuali negli ultimi 5 anni. Tra i Paesi europei è l’Albania che registra il maggior numero di studenti che hanno scelto di frequentare le università milanesi con una percentuale del 18% nell’anno accademico 2007/2008. Una percentuale che registra però un calo di due punti percentuali rispetto a cinque anni fa. Tra i Paesi asiatici prevalgono la Cina con il 7% e l’Iran con il 4%. Tra i Paesi latino –americani invece è il Perù che ha la maggiore presenza di studenti stranieri con un valore medio pari al 5%. Sono le facoltà scientifiche, con gli indirizzi economico – statistico e architettura, quelle che maggiormente attraggono gli studenti stranieri a Milano rispetto al resto d’Italia. Queste due macro aree, con il gruppo politico sociale e ingegneria, richiamano in media il 61% degli studenti stranieri a Milano. La facoltà di economia registra il 29% di studenti stranieri, architettura il 14%, ingegneria il 9,5% e scienze politiche l’8,5%. Tra gli atenei sono l’Università Commerciale Luigi Bocconi e il Politecnico quelli più gettonati. L’università Bocconi registra un incremento degli studenti stranieri che passa dal 4,9% nel 2001 – 2002 al 15,9% nel 2007-2008. In crescita anche gli studenti stranieri del Politecnico che passano da una percentuale del 3,2% registrata nel 2001-2002 a una percentuale dell’8,4% nel 2007-2008. Sotto l’aspetto qualitativo, la ricerca conferma a livello internazionale l’immagine di Milano “città-per-il-mondo”, la più internazionale tra le città italiane, molto più di Firenze e Roma, due città con una forte vocazione turistica. Milano si afferma inoltre prima di Siena e Perugia nonostante queste ultime due città abbiano una presenza di atenei specificatamente dedicati a studenti stranieri. Buona l’accoglienza percepita dagli studenti stranieri che si sono sentiti maggiormente accolti in una città cosmopolita come Milano piuttosto che in altre come Siena o Firenze. Tra le proposte migliorative emergono alcuni elementi importanti: un maggior numero di borse di studio, soprattutto nelle discipline che favoriscono l’innovazione e lo sviluppo, con possibilità di permanenza in Italia dopo la laurea. La possibilità di affiancare all’offerta formativa quella di job recruiting in aziende di prestigio e di rafforzare la cooperazione tra atenei. Salari più alti per i giovani e concessione di riduzioni fiscali ai talenti, come in Danimarca o in altri Paesi europei e alloggi a prezzi maggiormente competitivi. Milano e l’Italia, infine, risultano una scelta vincente anche per il patrimonio artistico e architettonico e anche per imparare la lingua e conoscere la cultura italiana. E soprattutto nella percezione degli studenti provenienti da Paesi extraeuropei, Milano rappresenta un punto di accesso strategico, un gateway per l’Europa; la mentalità e lo stile di vita sono infatti percepiti come emblematici dello stile di vita europeo. .  
   
   
GLI INTERNATIONAL STUDENTS A MILANO. ATTRATTIVITÀ DELLA CITTÀ E RISPOSTE A BISOGNI E ASPETTATIVE DEGLI STUDENTI STRANIERI  
 
Milano, 16 luglio 2009 - Il presente documento rappresenta un preview del rapporto di ricerca dell’indagine Miss (Milan International Students) che sarà pubblicato a settembre. 1. Premessa - Nell’attuale scenario internazionale dell’istruzione superiore la mobilità internazionale di studenti e giovani ricercatori - sia intra-europea, sia proveniente dai Paesi terzi - è considerata uno degli strumenti privilegiati per realizzare l’Area europea dell’istruzione superiore e l’Area europea della Ricerca, auspicate e incoraggiate nelle iniziative legate all’attuazione del “Processo di Bologna” e della “Strategia di Lisbona”. In conseguenza di ciò cresce la competizione fra le sedi formative che aspirano a una posizione di eccellenza nello scenario internazionale e nel “mercato” globale della formazione. L’amministrazione comunale di Milano ha inserito tra i propri obiettivi strategici un progetto di accoglienza e formazione di giovani eccellenze provenienti da Paesi esteri denominato “One dream, one city”. Obiettivo di questa iniziativa è presentare Milano alla comunità internazionale come modello di eccellenza nel campo della ricerca, dell’innovazione e dell’alta formazione ed attrarre giovani talenti internazionali affinché possano inserirsi nella società cittadina o, tornando ai Paesi di origine, diventare ambasciatori del Made in Italy e sostenitori del “marchio Milano”. La Fondazione Rui (Residenze Universitarie Italiane), che è partner del progetto, ha dato il suo contributo attraverso due iniziative. In primo luogo il Cimea (Centro Informazione Mobilità e Equivalenza Accademiche) ha offerto un servizio di supporto alle istituzioni milanesi, alle università, ai cittadini stranieri a Milano e ai milanesi in mobilità all’estero per quanto riguarda il riconoscimento e la comparabilità dei titoli di studio. In seconda istanza, il Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Rui si è posto l’obiettivo di documentare il punto di vista degli studenti già presenti nella città di Milano attraverso la ricerca Miss, Milan International Students), allo scopo di analizzare la situazione attuale per ottimizzare le capacità di accoglienza degli studenti stranieri. La ricerca si è svolta in due fasi. La prima, realizzata con metodologie proprie della desk analysis, è stata finalizzata alla quantificazione della presenza di international students e all’analisi delle caratteristiche di tale popolazione, nonché alla ricostruzione e alla descrizione dello scenario esistente nella città di Milano, in relazione ai soggetti che intervengono, ai relativi orientamenti di policy, agli interventi realizzati e ai servizi offerti. La seconda è stata strutturata sotto forma di un’indagine di campo mirata a raccogliere le opinioni degli studenti stranieri presenti a Milano su tematiche rilevanti ai fini dell’indagine, quali i motivi della scelta di Milano quale sede formativa, la valutazione dell’esperienza di studio e di vita in città, l’espressione di domande e aspettative che attendono risposta. 2. I dati quantitativi - Preliminarmente all’indagine di campo è stata effettuata una ricerca quantitativa: per documentare la presenza di studenti stranieri a Milano sono stati utilizzati dati di fonte Miur nell’arco temporale compreso tra il 2001/02 e il 2007/08, relativi agli studenti stranieri iscritti ai corsi di laurea o post-laurea e agli studenti stranieri iscritti all’estero che vengono in Italia per brevi periodi (per programmi di scambio, come per es. L’erasmus). Complessivamente nel periodo considerato, la presenza di studenti stranieri nel Comune di Milano è più che raddoppiata, passando da 4. 992 studenti nel 2001/02 a circa 11. 727 nel 2007/08. In aumento sembra siano proprio gli stranieri che si iscrivono ai corsi milanesi: la loro percentuale rispetto al totale degli iscritti è raddoppiata (da 2,9% a 6,1%) mentre la quota degli studenti coinvolti in scambi internazionali si è mantenuta stabile intorno al 33%. La maggior parte di studenti è di provenienza europea, ma negli ultimi anni si è notata una forte crescita degli studenti provenienti da altri continenti, in particolare dall’Asia e dall’America Latina. Guardando ai singoli paesi di provenienza, tra quelli europei, l’Albania sembra essere il principale ‘esportatore’ di studenti (nell’a. A. 2007/08 il 18% degli studenti stranieri è albanese); tra quelli asiatici prevalgono Cina (7%) e Iran (4%) e, infine, tra quelli latino-americani prevale il Perù (valore medio pari al 5%). Tuttavia la quota degli studenti albanesi negli ultimi cinque anni diminuisce di 2 punti percentuali, mentre quella degli studenti cinesi è aumentata di 6 punti percentuali dal 2003/04 al 2007/08 . Tra gli atenei, e per tutto il periodo considerato, gli studenti stranieri hanno scelto principalmente l’Università Commerciale Luigi Bocconi e il Politecnico. Questi due atenei non solo per ciascuno degli anni considerati attraggono una quota maggiore di stranieri, ma sono anche riusciti a crescere fortemente rispetto agli altri. Un valore medio calcolato per tutti gli anni considerati mostra che i gruppi scientifico-disciplinari quello economico-statistico e architettura attraggono più studenti stranieri a Milano che nel resto d’Italia. Queste due aree insieme al gruppo politico-sociale e ingegneria attraggono in media il 61% degli studenti stranieri a Milano. 3. La ricerca qualitativa - Per l’indagine di campo si è scelta la metodologia del focus group, ovvero interviste collettive condotte fino alla saturazione delle tematiche oggetto di studio e integrate da alcune interviste individuali. I focus sono stati realizzati grazie a una presentazione del progetto ai responsabili degli Uffici Erasmus e relazioni esterne dei principali atenei milanesi che hanno sensibilizzato gli studenti a partecipare: a tutti partecipanti, inoltre, il Comune di Milano, che ha offerto un biglietto omaggio evento al Teatro della Scala. Tra il 27 maggio e il 5 giugno 2009 sono stati realizzati 10 focus group, a cui hanno preso parte complessivamente 86 studenti, e 10 interviste individuali. Un focus speciale era stato realizzato in precedenza, il 3 aprile, con gli 10 International students provenienti dai collegi milanesi Torrescalla e Viscontea. I focus si sono svolti nella sede milanese della Fondazione Rui, in via Domenichino, 16, alla presenza di un conduttore e di un osservatore. In fase di conduzione del focus si è cercato quanto più possibile di favorire la rotazione, per permettere a tutti di esprimere le proprie opinioni, e di incoraggiare anche le idee minoritarie e devianti all’interno del gruppo. Si è voluto in tutti i modi evitare quello che è un meccanismo abbastanza comune all’interno dei focus group, la cosiddetta “internalizzazione”, cioè il processo per cui le opinioni individuali vengono inglobate in quello del gruppo. A questo scopo, prima di cominciare la discussione, è stato chiesto ai partecipanti di scrivere le proprie opinioni su carta, come avviene nei gruppi nominali e nella tecnica Delphi; successivamente tutti sono stati invitati a esporre pubblicamente la propria idea. La scaletta di conduzione del focus è stata strutturata secondo i seguenti punti: Presentazione e riscaldamento Motivo della scelta di Milano L’accoglienza e le relazioni La qualità accademica delle università e i servizi che offrono agli studenti stranieri Aspetti positivi e criticità del vivere e studiare a Milano Bisogni soddisfatti e nuove domande emergenti: accesso e fruizione dei servizi universitari e dei servizi accessori (alloggi, programmi culturali, strutture sportive ecc. ) Riflessioni, proposte e conclusione 4. Milano dal punto di vista degli studenti stranieri 4. 1 Le motivazione della scelta - Si conferma a livello internazionale l’immagine di Milano città-per-il-mondo[1], la più internazionale tra le città italiane, molto più di Firenze e Roma che pure sono viste come città a vocazione turistica e più di Siena e Perugia nonostante la presenza in quelle città di Atenei specificamente per studenti stranieri. Dai focus si conferma un’idea di Milano come città della moda, del design, dell’economia, dell’industria. Chi ha scelto di studiare a Milano lo ha fatto essenzialmente per la fama internazionale e la qualità accademica dei suoi istituti d’istruzione superiore e per la sua posizione logistica favorevole: al centro dei traffici internazionali, ma vicina ai luoghi di villeggiatura invernale ed estivi. Milano e l’Italia risultano una scelta vincente anche per il patrimonio artistico e architettonico, per imparare la lingua, per conoscere la cultura italiana. Inoltre, soprattutto nella percezione degli studenti provenienti da Paesi extraeuropei, Milano rappresenta un punto di accesso strategico, un gateway per l’Europa; la mentalità e lo stile di vita sono percepiti come emblematici dello stile di vita dell’Europa. Milano conferma quindi un suo volto specifico di “città-del-mondo tra identità di città europea e reti internazionali”[2]. Tuttavia, alcuni studenti affermano di aver scelto Milano anche per motivi più ‘contingenti’: ad esempio la possibilità di ricevere una borsa di studio, la partnership tra la loro università e un ateneo milanese, la possibilità di frequentare un master internazionale con titolo riconosciuto da più università grazie agli accordi fra gli atenei milanesi e un network internazionale di università. 4. 2 Gli istituti di istruzione superiore milanesi - Come abbiamo detto sopra, uno dei motivi di attrazione della città è rappresentato dalle sue istituzioni educative. Tra gli atenei più ‘attraenti’ risultano la Bocconi e il Politecnico, soprattutto le facoltà di Ingegneria e Architettura, ma molto buona è anche la fama internazionale delle Accademie di Belle Arti (Brera e Naba) e dello Ied (Istituto Europeo di Desing). Dopo aver indagato sulle aspettative degli studenti nei confronti degli atenei che avrebbero frequentato, sono stati presi in esame i diversi servizi che le università mettono loro a disposizione (tutor, corsi di lingua, programmi culturali, pass per trasporti e musei ecc. ), constatando spesso una conoscenza superficiale da parte degli studenti delle possibilità offerte, quindi la necessità di una ancora più ampia informazione sui molti servizi disponibili. Sono stati poi analizzati in dettaglio i processi di ingresso e accoglienza degli studenti nella città e negli atenei, i programmi ad alta formazione o di ricerca seguiti all’università, i servizi offerti (orientamento, tutor, corsi di lingua, convenzioni per strutture ricettive e pass per trasporti e musei). Complessivamente emerge un quadro positivo: una qualità accademica molto alta, soprattutto nelle aree disciplinari dell’economia, dell’ingegneria, dell’architettura, del design, della moda e della storia dell’arte; qualche problema organizzativo, talvolta la rilevazione di metodi didattici diversi a cui gli studenti si sono adattati (in Italia essenzialmente basati sulla ‘lezione frontale’ e generalmente privi di verifiche in itinere), qualche difficoltà di comunicazione con alcuni docenti e con alcuni studenti che non parlano inglese. 4. 3 L’integrazione e la burocrazia - Oltre alla conoscenza della lingua, gli studenti hanno riferito che “un modo per essere ben accolti e farsi apprezzare è mostrarsi interessati alla città, alla sua storia, ai suoi luoghi…”. Quest’attitudine permette anche di scoprire le vere bellezze di Milano, che sono molte di più rispetto alle eccellenze note tutto il mondo (Cenacolo, Duomo e Castello): “Milano è una città che offre il meglio di sé dopo una conoscenza approfondita. Sorprende per la sue bellezze nascoste”. Le percezioni cambiano a seconda del paese di provenienza e delle esperienze fatte in altri Paesi esteri. Tutti rilevano disponibilità e cortesia nei cittadini milanesi, dall’uomo della strada ai funzionari degli uffici informazioni o welcome desk delle università; i cinesi – che, tra tutti, sembrano avere maggiori problemi di lingua (anche più degli studenti provenienti da paesi di cultura araba) - si sono sentiti molto meglio accolti in una città cosmopolita come Milano piuttosto che in altre città italiane medio-piccole (per es. Siena, Firenze, Bologna). Gli studenti provenienti dai Paesi non appartenenti all’Unione Europea hanno descritto come “determinante” l’aiuto offerto dagli uffici preposti degli atenei milanesi nelle fasi di ingresso nel paese e durante la procedura di richiesta o rinnovo del permesso di soggiorno. 5. Vivere e studiare a Milano - Nella seconda parte del Focus i partecipanti sono stati invitati a esprimere liberamente il proprio vissuto, le proprie percezioni profonde e le proprie opinioni rispetto al tema dell’attrattività della città di Milano, delle modalità di fruizione e di accesso ai servizi (alloggi, trasporti, programmi culturali, strutture ricreative ecc. ). Sono emerse, come era prevedibile, luci e ombre, che delineano un panorama complessivo di una città ‘trendy’ (negozi, vita notturna, eventi internazionali come le sfilate di moda, o le fiere di Design come il salone del Mobile) con alcuni margini di ottimizzazione. 5. 1 Il gradimento delle strutture e dei servizi - Prima di scendere nei dettagli dei singoli aspetti, è stato chiesto agli studenti di esprimere con un voto da 1 a 5 (utilizzando una scala Likert dove 1= gravemente insufficiente; 2= insufficiente; 3= sufficiente; 4= buono; 5= eccellente) il loro gradimento relativamente a: alloggi/ristorazione, trasporto pubblico, programmi ed eventi culturali, strutture sportive, strutture ricreative e di divertimento. La maggior parte di questi elementi è giudicata al di sopra della media, con margini di miglioramento per quanto riguarda gli impianti sportivi e, in parte, gli alloggi e i trasporti. Il tema della ricerca di una casa presenta i maggiori margini di migliorabilità a causa dell’alto costo degli affitti soprattutto nelle zone limitrofe alle sedi degli atenei. Migliore la situazione degli studenti stranieri che abita in alloggi messi a disposizione dall’Università (case per lo studente, collegi, ostelli): questi studenti stranieri . Hanno conseguentemente una maggiore disponibilità economica per sfruttare al massimo tutte le opportunità che offre Milano: concerti, vita notturna, luoghi di ritrovo per i giovani (pub, ristoranti ecc. ). Sono considerate comunque molto utili le informazioni sugli alloggi reperibili sui siti degli atenei. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, la rete è ritenuta capillare, con margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda gli orari notturni. Sono considerati buoni i collegamenti con le altre città italiane e con l’estero, con la speranza che si riattivino presto alcune rotte intercontinentali da Linate o Malpensa. 5. 2 Il costo e la qualità di vita al confronto con altre città - Il tema del ‘costo della vita’ è particolarmente sentito dagli studenti che sottolineano come Milano sia una città che offre molto (ristoranti, divertimenti, shopping) anche se non sempre accessibile alle “tasche” degli studenti. È una città dove molte persone vengono per lavorare o studiare per poi tornare dalle loro famiglie fuori città, in provincia e nell’hinterland, una città-flusso più che una città-luogo[3]. Il fenomeno del pendolarismo investe anche gli studenti universitari italiani e ha ripercussioni sulle modalità di socializzazione fra studenti stranieri che vivono a Milano e una buona parte di studenti italiani che studiano a Milano ma vivono fuori città. In confronto con altre città italiane, Milano è considerata meno caotica di Roma, pur essendo centro del business internazionale oltre che meta del turismo. Pur non avendo università specializzate per stranieri (come Siena o Perugia) attrae molti studenti per l’eccellenza delle sue istituzioni universitarie. La qualità di vita della città è ritenuta complessivamente nella media di una grande città, con margini di miglioramento per quanto riguarda le aree verdi, un ancora maggiore snellimento del traffico e un aumento delle zone pedonali per valorizzare le bellezze artistiche e architettoniche della città. Circa la presenza di “talenti” nella città di Milano, gli studenti sono molto positivi, considerandola una città in cui il tessuto industriale del territorio ha indubbiamente favorito, rispetto ad altre parti d’Italia, la coltivazione e la valorizzazione dei talenti[4]. 6 Conclusioni - In definitiva, nell’esperienza di chi l’ha scelta come sede di studio, Milano si conferma città internazionale e cosmopolita, città del lavoro, “diversa” in positivo da altre città italiane legate all’immagine del solo turismo (per es. Firenze), o del piccolo centro “di provincia”. Dalle diverse esperienze e testimonianze emergono quindi fattori di successo ed elementi ottimizzabili nelle politiche per l’attrattiva. Tra le proposte migliorative che gli studenti stessi avanzano emergono quelle di carattere economico: concedere più borse di studio con obbligo/possibilità di permanenza in Italia dopo la laurea, pagare salari più alti ai giovani, e sono molti, che lavorano mentre studiano innalzando il parallelo le responsabilità loro affidate, concedere riduzioni fiscali ai talenti, come in Danimarca o in altri paesi europei. Fra le nuove domande emergenti, per esempio, più musei d’arte contemporanea, più spettacoli in lingua inglese, maggiore attenzione alla musica e alle sottoculture giovanili. Interessanti alcuni suggerimenti per l’Expo 2015, come quelli di Cindy (Cai Jin), studentessa di architettura, che in Cina ha lavorato con il suo professore ad alcuni progetti per l’Expo 2010 di Shanghai. Una delle prime necessità è quella di “informare prima di tutti gli abitanti della città, in modo che sentano come propria la responsabilità della buona riuscita dell’evento e l’esigenza di fare bella figura”. La maggior parte degli intervistati non pensa che Milano abbia bisogno di un completo restyling in vista dell’Expo, ma considera opportuni alcuni interventi di miglioramento delle infrastrutture, snellimento delle procedure e manutenzione di alcuni siti di interesse pubblico. La migliore preparazione per l’Expo è vista proprio in quest’organizzazione ‘partecipata’, ovvero nella condivisione e nel coinvolgimento degli abitanti della città, sia quelli che vi risiedono stabilmente sia quelli che vi trascorrono un certo periodo per motivi di studio o di lavoro. .  
   
   
CONFERENZA ANNUALE DELL’ASSOCIAZIONE PER GLI STUDI REGIONALI: INVITI A PRESENTARE DOCUMENTI  
 
Bruxelles, 16 luglio 2009 - Il 27 novembre si svolgerà a Londra la sessione invernale della conferenza annuale dell’Associazione per gli studi regionali. La conferenza intitolata "Recessione globale: l’impatto regionale sugli alloggi, l’occupazione, la salute e il benessere " sarà incentrata su problematiche quali la salute e il benessere e il modo in cui sono state affrontate a livello regionale e locale. Non solo la salute, la prestazione dei servizi sanitari, l’indigenza, la felicità, il reddito e la ricchezza variano da un paese all’altro e aldilà dei confini nazionali, ma spesso si rilevano notevoli differenze in ambito regionale e locale nonché nelle zone limitrofe. Sono ben accetti i contributi sui seguenti temi: Salute e benessere su scala locale e regionale ; Felicità e benessere: definizioni e indicatori; Povertà, esclusione e benessere; Posti di lavoro, rapporto di lavoro e benessere; Impatto sociale e alloggi; Costi personali, sociali e finanziari degli alloggi; Finanziamento della sanità pubblica, alloggi e cure; Giustizia sociale, qualità della vita e tenore di vita; Stile di vita sano e vivere meglio. I documenti attinenti, internazionali o multidisciplinari sono particolarmente ben accolti. Per maggiori informazioni, rivolgersi a Victoria Buckley: events@rsa-ls. Ac. Uk .  
   
   
UNIVERSITA FVG: CONSULENZA PSICOLOGICA PER STUDENTI  
 
Trieste, 16 luglio 2009 - Trenta studenti universitari del Friuli Venezia Giulia si sono rivolti nell´ultimo mese e mezzo allo sportello di consulenza psicologica itinerante, attivato dal 1 giugno scorso con base principale a Trieste, in via Capitelli 17 (Comprensorio Urban) ed in Salita Monte Valerio 3 (sede Erdisu), a seguito del protocollo d´intesa firmato nel 2008 tra gli Erdisu di Udine e Trieste e l´Ordine regionale degli Psicologi. "E´ un servizio a carattere regionale - ha spiegato l´assessore all´Università, Alessia Rosolen, durante la conferenza stampa di presentazione - aperto agli studenti degli Atenei e dei Conservatori di Udine e Trieste, incluse le sedi universitarie distaccate di Gorizia e Pordenone, e della Sissa, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati che ha sede nel capoluogo giuliano, ma che presto sarà esteso anche ai dipendenti degli Erdisu". "L´obiettivo - ha proseguito Rosolen - è quello di combattere il fenomeno della dispersione universitaria e dell´abbandono, fornendo un servizio omogeneo sul territorio che, attraverso un percorso di miglioramento individuale, garantisca risposte diffuse ad esigenze reali". "In particolare - ha poi precisato l´assessore, affiancata, tra gli altri, dal rettore dell´Università di Trieste, Francesco Peroni, dal presidente dell´Erdisu triestino, Marco Vascotto, e dal presidente dell´Ordine regionale degli Psicologi, Claudio Tonzar - il servizio vuole sostenere le studentesse madri, gli studenti diversamente abili e gli stranieri, aprendo però le porte a qualsiasi tipo di problematica personale". Affiancandosi al Welcome Office per studenti e ricercatori già inaugurato l´8 maggio nel Comprensorio Urban di Trieste, il servizio di consulenza psicologica prevede colloqui riservati con le due psicologhe già al lavoro, Raffaella Brumat e Giovanna Cadò, disponibili tre giorni a Trieste (martedì e giovedì dalle 10 alle 12 in via Capitelli 17 e venerdì dalle 9 alle 10 in Salita Monte Valerio 3) e due a Gorizia su appuntamento (lunedì e mercoledì) alla Casa dello Studente. Nei primi 45 giorni di operatività, ha riferito la psicologa Brumat, sottolineando la forte sinergia con la facoltà di Psicologia di Trieste e con gli uffici dedicati ai disabili ed all´orientamento, sono state fornite 50 ore di consulenza a studenti e studentesse che hanno prevalentemente manifestato problematiche di carattere relazionale. Per rivolgersi al servizio di consulenza psicologica è sufficiente inviare una email a psicologo@erdisu. Trieste. It o telefonare al 328/3229935 tutti i giorni fino alle 17. .  
   
   
SCUOLA: LA PROVINCIA DI CUNEO CONTRO I TAGLI INDISCRIMINATI IL PRESIDENTE GANCIA E L´ASSESSORE VISCUSI A VERCELLI PER UN VERTICE CON LE ALTRE PROVINCE PIEMONTESI  
 
Cuneo, 16 luglio 2009 - Il problema del dimensionamento delle scuole in Piemonte è stato al centro del vertice che si è svolto martedì 14 luglio a Vercelli tra i presidenti e gli assessori delle Province piemontesi. Per la Provincia di Cuneo erano presenti il presidente Gianna Gancia e l´assessore provinciale all´Istruzione Licia Viscusi. All´incontro, oltre al presidente della Provincia di Vercelli Renzo Masoero e l´assessore Massimo Simion anche gli assessori alla Cultura Mariella Biollino (Biella), Claudio Cottini (Verbania), Annamaria Mariani (Novara) e Carolina Piccioni (comune di Vercelli). Il vertice è servito a predisporre un piano di azione unitario che consenta ai territori provinciali di non subire forti penalizzazioni come invece accade per la provincia di Cuneo a causa della forte riduzione di personale docente e classi degli Istituti superiori che non tiene in debito conto le peculiarità del territorio provinciale cuneese: notevole estensione, centri urbani medio piccoli, zone montane e incremento del numero alunni rispetto all´anno scolastico precedente. Si teme una politica “toricentrica” anche per quanto concerne l´assegnazione delle cattedre: a fronte di un taglio medio del 4% a livello regionale, Torino subisce un taglio del 2% mentre altri territori – come quello cuneese - addirittura dell´8%. “Non siamo cittadini di serie B – hanno dichiarato il presidente Gancia e l´assessore Viscusi – e confidiamo che la Regione sappia attuare misure eque e equilibrate. Cercheremo un confronto con l´assessore regionale all´Istruzione Giovanna Pentenero e se necessario con il ministro Maria Stella Gelmini per esaminare la delicatissima situazione ed individuare opportune soluzioni”. .  
   
   
PERUGIA: VILLA UMBRA "CITTADELLA" DELLA FORMAZIONE  
 
Perugia, 16 luglio ’09 – “La Provincia di Perugia sarà sempre più un vero e proprio front-office per amministratori e cittadini, un punto di riferimento per gestire in maniera sinergica con gli altri enti ed istituzioni lo sviluppo del territorio. Sul versante della formazione professionale la Scuola Umbra di Pubblica Amministrazione Villa Umbra rappresenta il fulcro di un nuovo modo di porsi nei confronti dei meccanismi e delle novità che regolano la macchina amministrativa”. Questo è quanto affermato dal Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi intervenuto nel corso del seminario per gli amministratori neo eletti negli enti locali dell’Umbria tenuto nella giornata di ieri presso la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra dal titolo “Principi normativi, tecnici ed organizzativi per la gestione degli enti locali”. All’incontro, organizzato dal consorzio “Scuola umbra di amministrazione pubblica”, hanno partecipato un centinaio tra amministratori provinciali e comunali degli enti locali umbri. “Dovremo sempre più programmare, come abbiamo fatto in questa occasione – ha continuato Guasticchi -, step organizzativi veloci con sindaci, amministratori pubblici che a vari livelli necessitano di continui supporti sul versante legislativo e nella gestione dei processi di informatizzazione e sburocratizzazione necessari per agevolare il rapporto di collaborazione permanente con i cittadini”. Il Capo della Giunta provinciale ha, infine, concluso proponendo un nuovo modo di operare e di rapportarsi con gli amministratori locali, “per abbattere i costi e i disagi legati alla distanza territoriale dall’Ente – ha affermato – attiveremo entro breve un sistema di videoconferenze per monitorare in tempo reale le diverse esigenze e problematiche che emergeranno dai singoli territori”. .  
   
   
UNIVERSITA´: 300MILA EURO PER INTERVENTI IN FVG  
 
Trieste, 16 luglio 2009 - Le Università di Udine e Trieste e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) usufruiranno di un contributo regionale complessivo di 300mila euro per vent´anni destinato ad interventi strutturali ed infrastrutturali. "Recependo le richieste avanzate - spiega l´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen - abbiamo deciso all´unanimità la destinazione dei finanziamenti nell´ambito della Conferenza relativa all´Accordo di Programma per l´individuazione e l´attuazione delle opere e degli interventi edilizi finalizzati al potenziamento del Sistema universitario e dell´Alta formazione". La terza modifica dell´Accordo di Programma, condivisa con i rappresentanti dei due atenei e dei due Erdisu regionali, dei conservatori musicali Tartini di Trieste e Tomadini di Udine e dei due consorzi universitari di Gorizia e Pordenone, prevede la riqualificazione dell´ex ospedale militare di Trieste che ospiterà un residence per studenti universitari, la realizzazione della nuova sede della presidenza e del centro servizi della facoltà di Medicina dell´Università giuliana nell´ambito del comprensorio di Cattinara, il completamento dei lavori di restauro e di ristrutturazione del complesso di Toppo-wassermann a Udine, l´ampliamento della biblioteca del polo economico friulano e la realizzazione del vano ascensore di collegamento. Inoltre, una parte delle risorse stanziate servirà alla Sissa per allestire ed attrezzare adeguatamente i locali sperimentali e lo stabulario, realizzando anche gli impianti multimediali ad elevata tecnologia con relativi software gestionali. "Determinate quali sono le azioni più urgenti, ora chiediamo a tutti maggiore programmazione", afferma Rosolen, fissando a dopo la verifica sullo stato di attuazione dei lavori, prevista per il 30 settembre, la riorganizzazione capillare ed a lungo raggio degli interventi nel campo dell´edilizia universitaria. .  
   
   
PIACENZA, ANDREA PAPARO: ´VISITERÒ I CENTRI DI FORMAZIONE´ L´ IMPEGNO DELLA PROVINCIA PER UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ ORIENTATA A LAVORO E ESIGENZE DELL´UTENZA  
 
 Piacenza, 16 luglio 209 - L’assessore provinciale alla formazione e lavoro Andrea Paparo ha incontrato, il 10 luglio, presso gli uffici di Borgo Faxhall, gli enti di formazione operanti sul territorio. L´assessore, sottolineando il piacere e l´importanza di una relazione attiva e personale con gli esponenti del sistema formativo, ha delineato le linee essenziali sulle quali intende improntare il suo mandato, evidenziando l´importanza della formazione sia per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, sia come elemento fondamentale per l´educazione e la valorizzazione dell´individuo. In questo senso, ha dichiarato che verrà data particolare attenzione alla capacità di rispondere reali esigenze di professionalità dei lavoratori e delle imprese e alla valorizzazione della formazione (in particolare per quanto riguarda i percorsi dell´obbligo formativo) quale momento fondamentale per la costruzione delle basi per la una cittadinanza attiva dei giovani. Al sistema formativo é stato inoltre chiesto il mantenimento ed il miglioramento dei livelli di qualità raggiunti sia in termini di offerta formativa che di risultati per quanto riguarda l´occupazione. L´assessore ha anche manifestato l´intenzione di visitare i centri di formazione per potere toccare con mano le realtà in cui operano, e avere una relazione diretta con gli allievi. La richiesta di connessioni attive e stringenti tra il sistema formativo e il mondo del lavoro e la richiesta di istanze, proposte e suggerimenti avanzata dall´assessore, hanno trovato il più ampio consenso da parte degli Enti. “La formazione costituisce uno degli elementi chiave per l´attrattività dei territori, per la tenuta e per lo sviluppo dell´economia locale. Lavorare per il raggiungimento degli obbiettivi significa mettere a disposizione una formazione (nella scuola e nei percorsi professionalizzanti) di qualità che sappia fornire competenze scientifiche e tecniche e che consenta ai giovani di orientarsi e posizionarsi adeguatamente nella vita e nel lavoro. ” - ha dichiarato l´Assessore Paparo, aggiungendo: “La formazione è da un lato finalizzata a rispondere alle esigenze del Mercato del lavoro e, dall’altro, è utilizzata per educare e valorizzare l’individuo. Conoscerne le ricadute e l´efficacia costituisce un elemento difficile ma determinate per la definizione delle politiche Pur nella consapevolezza delle difficoltà, l´obbiettivo è quello di incentivare la predisposizione di strumenti di monitoraggio continuo degli interventi, il miglioramento delle basi informative e la valutazione almeno dei programmi più significativi in termini di spesa e/o di effetti potenziali. La qualità del sistema formativo locale appare solida, ma andranno cercati e perseguiti tutti gli spazi di miglioramento che ancora esistono: dalla propositività costruttive nelle fasi di programmazione, di attenzione nelle fasi di progettazione e realizzazione dei corsi . Per questo intendo visitare gli enti, avere un contatto diretto con gli allievi mantenendo così un contatto diretto con la realtà. ” .  
   
   
PARMA: FORMAZIONE AGROALIMENTARE: SI PARTE DAL BOCCHIALINI SIGLATA L’INTESA PER LA NUOVA SEDE A SAN PANCRAZIO  
 
Parma, 16 luglio 2009 – È un’intesa importante quella siglata il 9 lugglio mattina da Comune, Provincia, Diocesi di Parma e imprese private, che darà vita a San Pancrazio a un Welfare Community Center per coniugare esigenze abitative, servizi scolastici e socio assistenziali. Un’operazione di riqualificazione complessiva dell’area, a cui la Provincia parteciperà realizzando la nuova sede dell’Istituto tecnico agrario Bocchialini, ora ospitato nei locali di Viale Piacenza. “La collaborazione interistituzionale è fondamentale per dare nuove opportunità al territorio, e per continuare a sostenere quell’alto livello di qualità e coesione sociale che finora ci ha garantito uno sviluppo equo e attento alle necessità delle persone – ha commentato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, presente alla firma insieme al sindaco di Parma Pietro Vignali, agli assessori all’urbanistica e al welfare del Comune di Parma Francesco Manfredi e Lorenzo Lasagna, al presidente dell’Istituto diocesano per il sostentamento del Clero don Rosolo Tarasconi e ai rappresentanti dei soggetti promotori privati e attuatori. “Con questa intesa la Provincia sottoscrive l’impegno di realizzare una nuova sede per l’Istituto Bocchialini, che costituirà il nucleo del futuro Polo regionale di formazione per l’agroalimentare assegnato dalla Regione a Parma – spiega Bernazzoli – Un ulteriore passo in avanti verso un’istruzione di qualità e pienamente rispondente alle esigenze specifiche del territorio, che va a rafforzare ulteriormente la nostra vocazione di leadership nel settore”. La futura sede del Bocchialini consentirà di risolvere l’attuale carenza di spazi nei locali di viale Piacenza, e metterà a disposizione degli studenti strutture moderne e funzionali. In secondo luogo, la vicinanza con l’Azienda sperimentale Stuard permetterà una collaborazione ancora più fattiva in materia di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura, che rafforzerà e renderà più stretta la relazione tra scuola e lavoro in un settore determinante della nostra economia. In tal senso l’Azienda Stuard non costituirà soltanto un importante supporto per l’insegnamento in classe, ma offrirà anche opportunità concrete di didattica sul campo: attraverso una convenzione, nell’area verrà creato un parco per uso didattico, aperto anche ai non studenti. E infine, in quest’area saranno progressivamente collocati altre funzioni e altri enti di alta formazione post-diploma: sarà quindi un vero e proprio campus per l’agroalimentare, un punto di riferimento per l’intera Emilia-romagna. .  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI: MOBILITARE I GIOVANI IN VISTA DELLA CONFERENZA SUL CLIMA DI COPENAGHEN  
 
Bruxelles, 16 luglio 2009 - La Commissione europea e Mtv Networks International hanno lanciato ieri la campagna “Play to Stop – Europe for Climate”. La campagna, della durata di sei mesi, si rivolge ai giovani con l’obiettivo di renderli maggiormente consapevoli dei pericoli che comportano i cambiamenti climatici e di mobilitarli in vista della conferenza sul clima che si terrà a Copenaghen il prossimo dicembre. “Play to Stop” interessa 11 Stati membri dell’Ue e prevede spot televisivi, un concerto di Moby a Stoccolma, due concerti di altri artisti a Budapest e a Copenaghen, trasmissioni via Internet e giochi, oltre a contenuti editoriali sulla lotta contro i cambiamenti climatici. La conferenza sul clima di Copenaghen, che deciderà il seguito da dare al protocollo di Kyoto, inizierà il 7 dicembre. Il commissario Ue per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “I giovani di oggi dovranno sostenere l’onda d’urto dei cambiamenti climatici. La conferenza di Copenaghen è probabilmente l’ultima occasione che abbiamo per affrontare questi cambiamenti prima che diventino incontrollabili. Nel mondo vi è un’enorme attesa per il raggiungimento di un accordo e noi dobbiamo incoraggiare questo interesse. Eventi come ‘Play to Stop’ sono fondamentali, perché i giovani costituiscono un gruppo di pressione estremamente significativo. Il loro messaggio ha un’importanza maggiore in quanto essi subiranno le conseguenze più serie di tali cambiamenti. ” “Nessun Paese è al sicuro dagli effetti dei cambiamenti climatici e le generazioni future saranno le più colpite. Per questo motivo Mtv ritiene di fondamentale importanza l’informazione sull’urgenza del problema e la lotta contro i comportamenti che aggravano tali cambiamenti”, ha dichiarato Antonio Campo Dall’orto, vicepresidente esecutivo di Music Brands per Mtv Networks International. “Ci siamo impegnati a combattere sistematicamente e quotidianamente questa battaglia, che concerne tanto la democrazia quanto l’ambiente, per un futuro più sostenibile ed ecocompatibile. Siamo perciò fieri di sostenere, con la campagna ‘Play to stop-Europe for Climate’, il prezioso lavoro che l’Ue sta facendo per l’ambiente. ” .  
   
   
CONVEGNO RETE NATURA 2000: LA RETE MARCHIGIANA CHE SALVA LA BIODIVERSITA´ DELL´EUROPA  
 
Ancona, 16 luglio 2009 - Si chiama ´Natura 2000´ la Rete Ecologica Europea che rappresenta il piu` importante progetto di conservazione per la natura e la tutela della biodiversita` che interessa l´intero territorio dell´Unione Europea. E´ ormai accertata e condivisa la relazione esistente tra la conservazione della biodiversita` e il benessere dell´uomo per gli indubbi benefici che ricaviamo dai servizi resi dagli ecosistemi naturali. Conservare la Natura consente infatti di mantenere l´equilibrio climatico del pianeta, assicura la disponibilita` di cibo e acqua potabile, fornisce principi attivi per farmaci ed e` fondamento per le nostre attivita` ricreative ed ispirazione per l´arte, la musica e la poesia. La qualita` della nostra vita non sarebbe la stessa senza orsi, coccinelle, civette, rospi, lupi, camosci e gli ambienti naturali dove vivono. Per l´Assessore regionale all´Ambiente, Marco Amagliani, ´la rete dei 109 siti di Natura 2000, insieme alle 11 aree protette tra Parchi e Riserve Naturali, rappresenta il piu` importante progetto per la conservazione della Natura nelle Marche, come per tutta Europa. Queste aree naturali protette rappresentano i nodi principali della Rete Ecologica Regionale in fase di realizzazione, la Regione Marche conferma in questo modo il suo impegno per la conservazione della Natura´. Per Stefano Leoni, Presidente Nazionale del Wwf Italia, ´la Regione Marche ha gia` fatto sicuramente molto per concretizzare la Rete Natura 2000, serve pero` oggi un impegno ancora maggiore se vogliamo contrastare in modo efficace la perdita di biodiversita` a livello regionale, nazionale ed europeo. Alla vigilia del 2010, Anno Internazionale della Biodiversita`, Wwf e Lipu chiedono alle Marche, come alle altre Regioni e al Governo nazionale, maggiori risorse economiche per assicurare piu` personale qualificato, piu` ricerca scientifica, piu` monitoraggio, piu` vigilanza, piu` progetti sul campo per la conservazione e la valorizzazione sostenibile dell´immenso patrimonio naturale ricompreso oggi nella Rete Ecologica Europea Natura 2000´. In Italia la Rete Natura 2000 e` costituita da 2. 872 aree, di cui 109 ricadono in territorio marchigiano. Lo scopo fondamentale di questa diffusa Rete di aree protette e` proprio la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica, ai fini della salvaguardia della biodiversita`, tramite l´individuazione e la gestione di una serie di siti: le Zone di Protezione Speciale (Zps), previste dalla Direttiva ´Uccelli´, e le Zone Speciali di conservazione (Zsc) previste dalla Direttiva ´Habitat´. In Italia si contano 2283 Sic (Siti di Interesse Comunitario) e di 589 Zps (Zone di Protezione Speciale) che coprono circa il 19% del territorio nazionale, nelle Marche sono presenti 80 Sic e 29 Zps, per una superficie complessiva di 136. 888 ha, tenuto conto delle superfici condivise da Sic e da Zps, pari al 14% della superficie regionale. Delle 109 aree individuate 11 sono localizzate sulla costa, 17 in ambito collinare e le rimanenti 81 nell´area montana. Nella Rete marchigiana sono stati censiti 51 Habitat di cui 13 sono considerati prioritari dall´Unione Europea per la conservazione della biodiversita` nell´intero continente. La rete si connette ed in parte si sovrappone alle 11 Aree Protette (Parchi e Riserve Naturali) istituite nelle Marche, per un totale di 88. 759 ha circa, il rapporto tra la superficie dei siti Natura 2000 rispetto a quella della aree protette e` leggermente superiore al 50% circa. Mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat e le specie animali e vegetali presenti nella Rete Natura 2000 e` un obbligo per tutti i 27 Paesi dell´Unione Europea e per tutte le Regioni italiane, a cui lo Stato ha delegato la gestione dei siti. Natura 2000 rappresenta pero` anche una grande opportunita` di sviluppo economico e sociale per i territori interessati dalla presenza dei suoi siti, che hanno priorita` nell´accesso ai fondi che l´Unione Europea destina all´agricoltura, attraverso i Programmi di Sviluppo Rurale, e al turismo, attraverso i Fondi Strutturali dei Por 2007 ´ 2013 (il Programma Operativo Regionale per lo sviluppo economico e la competitivita` dei territori). Verificare lo stato di attuazione di Rete Natura 2000 per una Regione e` pertanto fondamentale per evitare procedure d´infrazione con una sostanziale riduzione dei contributi che l´Unione Europea assicura per lo sviluppo economico regionale. Per questo si sono riuniti oggi presso la Sala Raffaello della Regione Marche, su iniziativa dell´Assessorato Ambiente, Wwf e Lipu, i soggetti gestori dei siti Natura 2000 marchigiani (Enti Parco, Province, Comunita` Montane) insieme al mondo accademico per un primo bilancio sullo stato di attuazione della Rete Ecologica Europea. Accanto ad alcune importanti azioni avviate dalla Regione Marche, tra cui l´individuazione di tutti i 109 siti oggi censiti e cartografati con le informazioni rese disponibili a tutti gli interessati sulle pagine del sito Web dell´Assessorato Ambiente e la realizzazione di studi ed indagini condotte dalle Universita` marchigiane per il monitoraggio dei territori interessati, sono emerse anche significative lacune e ritardi che Wwf e Lipu auspicano possano essere recuperate rapidamente. Ad oggi infatti su 109 siti solo 28 hanno un piano di gestione redatto, nessuno dei quali risulta pero` essere ancora ufficialmente adottato e pertanto vigente. Solo in 21 siti pilota e` stato avviato un monitoraggio degli habitat e delle specie, non e` prevista al momento nessuna regolamentazione dell´eventuale prelievo di specie animali e vegetali, non viene regolamentata l´eventuale reintroduzione di specie locali e/o l´introduzione di specie non locali. In diverse aree inoltre sono proposti progetti che rischiano di compromettere la conservazione del patrimonio naturale presente, spesso a causa di valutazioni tecniche dei progetti non adeguatamente approfondite. Tra le principali minacce segnalate dal Wwf e dalla Lipu durante l´incontro la realizzazione di un radar meteorologico da parte della Protezione Civile nel Comune di Sarnano, in localita` Punta del Ragnolo identificata come area Sic e Zps nella Rete Natura 2000 e la realizzazione non pianificata e controllata di impianti eolici ai confini con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tra le azioni positive intraprese dalla Regione Marche si deve segnalare l´attivazione della misura del Psr per le indennita` Natura 2000 che permettono di compensare gli agricoltori per i maggiori costi e i mancati redditi derivanti dall´applicazione delle misure di conservazione dei siti Natura 2000. La Regione Marche e` una della 4 Regioni ad aver attivato questa misura, insieme al Lazio, Friuli Venezia Giulia e Veneto, con uno stanziamento di 4. 550. 000 euro per il periodo 2007 ´ 2013. Analoga misura e` stata attivata dalle Marche, insieme al Lazio, per le aree forestali. .  
   
   
BOLZANO: IL PIANO DELLE ACQUE È ONLINE, UN MESE PER OSSERVAZIONI E PROPOSTE  
 
Bolzano, 16 luglio 2009 - Il nuovo piano generale per l´utilizzazione delle acque pubbliche, rielaborato di recente dalla giunta provinciale, può essere visionato anche online sulla Rete Civica. Tutti gli interessati hanno tempo sino al 17 agosto per presentare osservazioni e proposte. Nella riunione del 29 giugno scorso, la giunta provinciale ha approvato il progetto preliminare (in prima lettura) del piano generale di utilizzo delle acque pubbliche. Il piano è ora visibile e scaricabile online dalle pagine della Ripartizione provinciale acque pubbliche ed energia, ospitate dalla Rete Civica all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/acque-energia/acqua/piano-generale-acqua. Asp. Anche ad enti e cittadini è data l´opportunità di presentare osservazioni in merito prima dell´approvazione definitiva del piano in seconda lettura. Entro il 17 agosto 2009, tutti gli interessati possono prendere visione del piano e presentare osservazioni e proposte di miglioramento ai singoli comuni oppure all´Ufficio provinciale Via (Valutazione impatto ambientale) presso la sede di via Amba Alagi 35, a Bolzano. .  
   
   
FIRMATO IN SICILIA ACCORDO INTERDIPARTIMENTALE TRA IL TERRITORIO E LA PROTEZIONE CIVILE PER LA PREVENZIONE E MITIGAZIONE DEI RISCHI. PREVISTA SPESA DI 141 MILIONI DI EURO.  
 
 Palermo, 16 luglio 2009 – I Dipartimenti Territorio e Ambiente e della Protezione civile hanno siglato un accordo interdipartimentale con cinque linee di intervento per attuare la pianificazione nel settore del rischio idrogeologico e realizzare interventi infrastrutturali prioritari previsti nei Pai (Piani Assetto Idrogeologico) approvati e, nello stesso tempo, razionalizzare la spesa comunitaria. La previsione degli obiettivi di spesa nelle cinque linee di intervento sono stati quantificati in poco meno di 141 milioni di euro nell’ambito dell’Asse 2 del programma operativo regionale Fesr 2007/2013. L’accordo, che porta la firma del dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi e del dirigente generale del dipartimento Protezione Civile, Salvatore Cocina, prevede la costituzione di un tavolo tecnico permanente per la condivisione tra i due dipartimenti delle informazioni per la costituzione di una banca dati nei settori ambientali e territoriali; le informazioni contenute nei Pai saranno integrate con quelle della protezione civile per l’attuazione degli strumenti di pianificazione per il rischio idrogeologico; i due dipartimenti condivideranno, per l’attuazione dell’accordo, strumentazioni e sedi, comprese quelle periferiche, e si avvarranno del reciproco supporto tecnico per tutte le attività derivanti dai rispettivi interventi sul territorio; i dati delle attività confluiranno nel Sitr (Sistema Informativo Territoriale Regionale) della Regione siciliana. Per l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mario Milone, “Questo accordo tra i due dipartimenti rappresenta un’importante sinergia tra rami di amministrazione che permetterà di razionalizzare e ottimizzare la spesa comunitaria, pianificando e realizzando celermente tutti quegli interventi di messa in sicurezza delle aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico”. “E’ un accordo – sottolinea il Dirigente generale dell’assessorato Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi – che nelle cinque linee di intervento previste permetterà una condivisione di dati e progetti, una maggiore celerità negli interventi non creando inutili e costosi interventi doppioni e quindi una maggiore razionalizzazione della spesa permettendo degli interventi prioritari per mitigare i rischi”. Le cinque linee prevedono la realizzazione di infrastrutture per il miglioramento dell’assetto idrogeologico; interventi di messa in sicurezza delle aree interessate da fenomeni di dissesto, di prevenzione dei fenomeni di desertificazione e di dissesto; produzione di studi e cartografie tematiche relative alla redazione della Carta regionale di sintesi del rischio geoambientale; produzione di studi e cartografie di base e tematiche per la redazione dei piani comunali e intercomunali di protezione civile; realizzazione di infrastrutture finalizzate alla previsione e alla mitigazione dei rischi idrogeologici, sismici, vulcanici, industriali ed ambientali. I lavori del tavolo tecnico permanente saranno orientati su alcuni temi prevalenti che porteranno all’elaborazione di una proposta di legge regionale sulla Difesa del suolo e dei rischi geoambientali. .  
   
   
A ROMA IL "VERTICE" DEI CORPI FORESTALI  
 
Corpo Forestale dello Stato e Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento insieme per migliorare la collaborazione in particolare nell´attività di polizia in materia di ambiente e territorio Roma, 16 luglio 2009 - Ieri incontro tra il Capo del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Patrone, e il Capo del Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento, Romano Masè, per la definizione di un’intesa per il potenziamento ed il miglioramento dei rapporti di collaborazione tra le due organizzazioni. A seguito di una serie di contatti avviati già a partire dall’inizio dell’anno in corso, oggi, presso la sede del Corpo Forestale dello Stato a Roma, i due Comandanti, Patrone e Masè, hanno condiviso un programma di attività volto a definire un protocollo di intesa finalizzato, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, a migliorare le forme di collaborazione tra le due organizzazioni, con particolare riferimento allo svolgimento di attività di polizia in materia di ambiente e territorio. Il protocollo, a cui lavorerà un gruppo congiunto, già coinvolto nella riunione di oggi, tratterà, in particolare, i temi del raccordo istituzionale e del coordinamento, sia a livello di vertice che territoriale, anche attraverso lo scambio di informazioni rispetto a programmi generali di attività, le modalità di raccordo operativo su operazioni di rilievo interregionale, la collaborazione nelle attività di formazione specialistica. Nell’incontro di oggi, inoltre, sono stati definiti gli aspetti di dettaglio necessari a rendere possibile, già nei prossimi giorni, la stipula di una convenzione per l’attivazione, in connessione con il sistema di reperibilità attivato dal Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento, del numero dedicato del Corpo Forestale dello Stato 1515. I due Comandanti hanno condiviso la necessità di continuare ad investire affinché si creino le condizioni per una collaborazione istituzionale sempre più efficace, con tutte le positive ricadute a favore del territorio e dei cittadini. A partire da oggi, il gruppo di lavoro misto incaricato svilupperà i temi generali individuati per giungere alla stipula dell’atto di intesa entro la fine dell’estate. .  
   
   
COLLIO/BS, TUTELA PER VALLI TORGOLA E SERRAMANDO  
 
 Milano, 16 luglio 2009 - L´area compresa tra la valle Torgola e la valle Serramando, situata nel Comune di Collio (Brescia), diventerà "di notevole interesse pubblico" e sarà, quindi, tutelata in maniera particolare sotto il profilo paesaggistico. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio e urbanistica, Davide Boni. Con questo provvedimento vengono individuati criteri e cautele specifiche per la gestione di future trasformazioni territoriali e per la conservazione e valorizzazione del territorio tutelato. L´area oggetto di tutela è compresa a sud dal corso del fiume Mella, a ovest dal confine con il Comune di Bovegno fino all´altezza della località Pozze, mentre a nord è delimitata dall´incrocio con il tracciato del primo affluente di destra del torrente Bavorgo e a est dal torrente Bavorgo fino alla confluenza con il fiume Mella. Quest´area riveste notevole interesse paesaggistico e panoramico sia per la particolare conformazione del terreno, caratterizzato da depressioni e rilievi compresi tra 800 e 1. 500 metri, sia per la presenza di vaste radure e macchie di conifere. Caratterizzata da dislivelli di prati contornati da pinete intervallati in alcuni punti da depressioni ricoperte da boschi di rovere, l´area testimonia così l´equilibrato intervento dell´uomo con antiche sistemazioni e terrazzamenti realizzati in "pietra a secco". "Attraverso questo provvedimento - ha detto l´assessore Boni - cerchiamo di tutelare e salvaguardare questo territorio dall´elevato valore estetico e storico. Le opere presenti sono il frutto del lavoro compiuto dai nostri antenati che hanno saputo coniugare in maniera esemplare il loro lavoro con la conformazione naturale del luogo, senza snaturarne la vocazione territoriale". .  
   
   
UMBRIA: COMPENDIO BOSCO INCONTRO CON ASSESSORE GIOVANNETTI  
 
Perugia, 16 luglio 2009 – Una rapida valutazione tecnico-politica dei progetti presentati affinché, nell’arco di due mesi, la commissione preposta fornisca una valutazione dettagliata dei piani industriali presentati con cui l’assemblea dei soci assumerà una decisione definitiva. Riassume così l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Mario Giovannetti, quanto emerso durante l’incontro che si è svolto su iniziativa dell’Assessorato con tutti i soci proprietari del Compendio Bosco. Erano presenti il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, i sindaci di Terni, Narni e Spoleto, Leopoldo Di Girolamo, Stefano Bigaroni, Daniele Benedetti, il presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi, il presidente del “Consorzio Tns”, Paolo Gentili. “E’ emersa una forte condivisione affinché in tempi rapidi si giunga all’assegnazione del Compendio – hanno sottolineato i rappresentanti delle istituzioni presenti – e nell’arco di breve tempo si dovrà prevedere una decisione definitiva”. “Questa volontà espressa unitariamente – hanno aggiunto - consente di rispondere positivamente alle richieste avanzate da un gruppo di imprenditori ternani intenzionati ad investire, anche in un momento di crisi come quello attuale, risorse proprie con tecnologie avanzate e con risposte significative sull’occupazione”. “Le Istituzioni, nel sottolineare l’importanza di questa rinnovata disponibilità delle imprese locali – ha precisato l’assessore Giovannetti - ribadiscono la volontà di creare in quell’area che va dal Compendio Bosco alla Piastra logistica (in fase di espletazione del bando) collegata da una bretella ferroviaria, una macro area industriale e della logistica dotata di sistemi innovativi e tecnologicamente avanzati in grado di ospitare nuove attività produttive”. .  
   
   
ARPAC, GENNARO VOLPICELLI NOMINATO DIRETTORE GENERALE  
 
Napoli, 16 luglio 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Antonio Bassolino e dell´assessore all´Ambiente Walter Ganapini ha nominato il prof. Gennaro Volpicelli direttore generale dell´Arpac. Ordinario di Impianti chimici alla facoltà di Ingegneria dell´Università Federico Ii di Napoli, Volpicelli è stato preside della stessa facoltà dal 1990 al 1999, autore di autorevoli pubblicazioni scientifiche, saggista e collaboratore di numerosi giornali. Nella scorsa legislatura, è stato consulente della presidenza della Commissione Bicamerale sui Rifiuti. "Il prof. Gennaro Volpicelli - ha detto Bassolino - è la persona giusta al posto giusto, come dimostrano il suo curriculum e il suo impegno civile. Assume una responsabilità di rilievo e sono fiducioso che saprà fare ancora di più dell´Arpac un punto di riferimento per la tutela dell´ambiente in Campania. .  
   
   
MILANO PORTA NUOVA. MORATTI: ”UNA NUOVA PORZIONE DI VERDE A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI” PORTA NUOVA RAPPRESENTERÀ UNA TRA LE PIÙ GRANDI AREE CENTRALI A VERDE E PEDONALI D’EUROPA  
 
Milano, 16 luglio 2009 - “Un’opera che risponde alle esigenze di mobilità sostenibile, di verde, di funzionalità per tutti. Un’infrastruttura ad alta tecnologia, che mette in campo il meglio delle tecniche costruttive, di sicurezza e di compatibilità ambientale”. Così il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha accolto l’opera consegnata dal Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Hines Manfredi Catella. All’inaugurazione erano presenti l’Assessore alla Mobilità, Trasporti, Ambiente Edoardo Croci, l’Assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici Bruno Simini e l’Assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli . Il Sindaco ha evidenziato tre caratteristiche che fanno del progetto un elemento di eccellenza. L’ambiente e il verde innanzitutto: “Il tunnel raccorda il futuro parco dei Giardini di Porta Nuova con gli spazi pedonali di corso Como realizzando un piano pedonale continuo tra il Quartiere Isola, corso Garibaldi e piazza della Repubblica – ha spiegato Letizia Moratti - 160 mila metri quadrati accessibili al pubblico senza attraversamenti con giardini, piazze e ponti”. In secondo luogo Letizia Moratti ha rimarcato l’importanza della “partnership pubblico/privato che costituisce un vero volano per l’economia. Porta nuova – ha proseguito il Sindaco - è un quartiere che rappresenta bene, sia nella progettazione sia nell’esecuzione dei lavori, il principio di sussidiarietà, un principio che a Milano non rimane sulla carta, ma si traduce in fatti”. Infine il Sindaco ha sottolineato che il progetto coinvolge ”oltre 100 tra imprese e fornitori e più di 2 mila addetti impiegati nei cantieri su un totale di 10mila lavoratori all’opera in tutta l’area” ma anche come “una tra le più importanti opere pubbliche realizzate a Milano negli ultimi anni sia stata aperta con cinque mesi di anticipo rispetto al previsto (dicembre 2009) ”. Questo, ha concluso il Sindaco, è “un aspetto essenziale perché Milano va veloce e ha bisogno di qualità in tempi certi e brevi”. “Il completamento della galleria di Porta Nuova – ha dichiarato Manfredi Catella – rappresenta un esempio di collaborazione efficace tra pubblico e privato al servizio dei cittadini, che rappresenta un modello virtuoso per il futuro di Milano. Si tratta di un’infrastruttura fondamentale per la semplificazione della viabilità e per la creazione di una tra le maggiori aree pedonali cittadine, realizzata in tempi record con alcune tra le tecnologie più avanzate a livello internazionale”. “Oggi – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini - abbiamo inaugurato un’infrastruttura realizzata addirittura in anticipo rispetto al cronoprogramma lavori e con le migliori tecnologie disponibili attualmente: pavimentazione e pannelli fonoassorbenti per contrastare l’inquinamento acustico, vernici e trattamenti fotocatalitici e ventilatori in caso d’incendio o di rilevazione d’inquinamento sopra soglia. Una strada che prima era in superficie e che, oggi, grazie allo sfruttamento del sottosuolo, è invece interrata, permettendo così di recuperare ampi spazi a verde. Un’opera che migliorerà sensibilmente la qualità della vita dei cittadini favorendo meno traffico, meno rumore e soprattutto meno inquinamento”. “Il tunnel consentirà la circolazione delle auto sotto terra - ha dichiarato l’assessore Croci - permettendo così la creazione di una vasta area superficiale pienamente fruibile da pedoni e ciclisti”. “Il nuovo quartiere sarà caratterizzato da un´elevatissima accessibilità con i mezzi pubblici e sarà servito oltre che dalle linee 2 e 3 della metropolitana anche dalla nuova linea 5 con la fermata Garibaldi, il cui involucro, costruito insieme al tunnel è già pronto. All’interno del tunnel - prosegue l´assessore Croci - sono garantite le condizioni di sicurezza e di monitoraggio del traffico e della qualità dell´aria attraverso l´uso di strumentazioni all´avanguardia, sono stati inoltre utilizzati anche rivestimenti fotocatalitici per la riduzione dello smog”. .  
   
   
DEPURATORE DI S. MARGHERITA LIGURE: PRETRATTAMENTO PRONTO, PARTITI I LAVORI A MARE  
 
Genova, 16 luglio 2009 - Al posto del vecchio e superato filtro separatore a ‘rotostaccio’, ci sono tecnologie avanzate e griglie di nuova generazione per il pretrattamento dei reflui, che utilizza anche sistemi innovativi e speciali resine per abbattere gli odori ed è collegato a una tubazione sottomarina lunga duemila metri (il doppio di quanto prescrivono le norme) e profonda quarantatre (tredici in più della quota di legge). E’ questo il nuovo comparto di pretrattamento dei reflui – operativo dalla fine di giugno e realizzato negli interventi per il nuovo depuratore comprensoriale di Punta Pedale per Santa Margherita, Paraggi e Portofino - sul quale hanno svolto un sopralluogo congiunto l’assessore Paolo Perfigli della Provincia, ente coordinatore dell’Ato, il sindaco Roberto De Marchi e i tecnici di Mediterranea Acque e Idrotigullio che lo realizzano. “Siamo soddisfatti – dice Paolo Perfigli – perché i tempi e gli impegni per realizzare quest’opera così importante per l’ambiente e il turismo di questa splendida area del Tigullio, finora sono stati pienamente rispettati. ” All’impianto di pretrattamento in galleria mancano solo le paratie agli estremi del tunnel per isolare dall’esterno il sistema che saranno consegnate a fine luglio dalla ditta costruttrice. Il cantiere a mare realizzerà una platea di fondo, basamento di tutto il nuovo impianto, su cui verranno poi installate le vasche, i macchinari e i modernissimi sistemi a membrane per tre nuove linee complete di trattamento biologico. “Prevediamo di concludere i lavori a mare del depuratore nel 2011 e tutte le operazioni finora procedono rispettando i tempi programmati” ha detto il direttore generale di Mediterranea delle Acque Gian Luigi Devoto. Giudizio positivo dopo il suo primo sopralluogo dal nuovo sindaco di Santa Margherita, Roberto De Marchi “perchè il cantiere è operativo, nonostante la stagione estiva, e questo è un bene perché abbiamo bisogno che l’opera sia completata nei tempi più rapidi possibili per realizzare un depuratore funzionalmente molto importante per Santa Margherita e Portofino e che sia di stimolo anche per altre città della costa, in modo da rendere sempre più piacevole e sicura la balneazione in tutto il Tigullio. ” .  
   
   
LOMBARDIA: RIFIUTI OSPEDALIERI, NON C´E´ NESSUNA EMERGENZA  
 
Milano, 16 lugli o2009 - "Non c´è e non ci sarà nessuna emergenza relativa allo smaltimento dei rifiuti ospedalieri in Lombardia. La denuncia di presunte difficoltà in questo settore è frutto di un allarmismo del tutto ingiustificato. La situazione è pienamente sotto controllo". Lo afferma una Nota di Regione Lombardia, in riferimento a quanto scritto oggi da un quotidiano. "I termovalorizzatori attualmente autorizzati a ricevere questa tipologia di rifiuti in Lombardia - si legge nella Nota - sono cinque e hanno complessivamente smaltito nel corso del 2007 11. 700 tonnellate. Agli impianti ´pubblici´ vanno aggiunti anche gli impianti ´privati´, progettati e realizzati specificamente per lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri, spesso collocati direttamente presso gli ospedali stessi, che consentono alla Regione Lombardia di smaltire l´intera produzione". "Nonostante la contemporanea chiusura di tre dei cinque termovalorizzatori autorizzati - aggiunge la Nota - le caratteristiche impiantistiche e la capacità complessiva di smaltimento degli altri impianti lombardi può tranquillamente far fronte a questa situazione, grazie ad un aumento delle quota di rifiuti da smaltire". "Le quantità di rifiuti ospedalieri da smaltire in più, a causa dalla contemporanea fermata di tre termovalorizzatori - precisa la Nota - è di meno di 7 tonnellate al giorno mentre quotidianamente gli altri due impianti ad oggi operativi smaltiscono in condizioni normali più di 500 tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani. Per questa ragione, è da subito praticabile l´assorbimento di questa quota residuale di rifiuti ospedalieri presso gli inceneritori già autorizzati, senza neanche il ricorso al conferimento presso inceneritori privati". .  
   
   
RIFIUTI SALENTO: IERI SOPRALLUOGHI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI E BONIFICHE  
 
Bari, 16 luglio 2009 - Procedendo nelle verifiche dello stato di avanzamento dei lavori di realizzazione degli impianti complessi a servizio degli Ato – ambiti territoriali ottimali - pugliesi, per la gestione degli Rsu, la Regione, mediante rappresentanti del Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche e della Struttura Commissariale, effettuerà quest’oggi, secondo l’ordine indicato di seguito, tre sopralluoghi nel leccese. Al termine dei sopralluoghi, la Regione parteciperà anche alla riunione operativa, che si terrà presso il “Servizio Rifiuti Scarichi Emissioni e Politiche Energetiche” della Provincia di Lecce, finalizzata alle verifiche necessarie per l’entrata in esercizio della discarica di servizio/soccorso di Cavallino, a servizio dell’Ato Le/1. Calendario dei sopralluoghi: Ore 14. 00 – impianto complesso di Ugento (loc. Burgesi) a servizio del Le/3; Ore 15. 30 – impianto di biostabilizzazione di Poggiardo (loc. Pastorizze) a servizio del Le/2; Ore 16. 30 – impianto di discarica di servizio/soccorso di Corigliano d’Otranto a servizio del Le/2. A seguire, riunione operativa presso la sede del Servizio Rifiuti Scarichi Emissioni e Politiche Energetiche della Provincia di Lecce, (via Botti). .