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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Aprile 2011
"INNOVARE L´INNOVAZIONE MEDIANTE LA RICERCA - 100 ANNI DOPO SCHUMPETER",  
 
Vienna, 21 aprile 2011- Un evento intitolato "Innovare l´innovazione mediante la ricerca - 100 anni dopo Schumpeter" si svolgerà dal 19 al 21 settembre 2011 a Vienna, in Austria. Il programma della conferenza sarà incentrato su una serie di sessioni che si svolgeranno nel corso di tre giorni, partendo da discussioni e dibattiti sulle politiche fino al networking e alla partecipazione del Settimo programma quadro. Ci sarà anche un evento dedicato al networking, che fornirà informazioni sull´invito a presentare proposte Fp7-ssh-2012 che sarà lanciato nell´estate del 2011. Ricercatori nel campo delle scienze socio-economiche e umanistiche (Ssh) e parti interessate (università, istituzioni di ricerca, organizzazioni della società civile e piccole e medie imprese) avranno l´opportunità di incontrare sia potenziali coordinatori che partner di progetto in un ambiente strutturato per il networking. L´evento è organizzato anche dal progetto finanziato dall´Ue "Network of socioeconomic sciences and humanities national contact points" (Net4society). L´iniziativa supporta in modo attivo la messa in rete nella comunità di ricerca delle Ssh, offrendo strutture per la ricerca di partner ed eventi per la creazione di incontri allo scopo di mettere in collegamento potenziali partner di progetto negli inviti Ssh. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Socialinnovation2011.eu    
   
   
STUDENTI DEL COSTA DI LECCE RIPUBBLICANO IL SITO DEDICATO A PAPA WOJTYLA, COMPLETO E TOCCANTE AL “PAPA DEI GIOVANI” PROPRIO I GIOVANI DEDICANO 22 SEZIONI MONOTEMATICHE OLTRE A MOTTI, BATTUTE, DOCUMENTI E IMMAGINI  
 
Lecce, 21 aprile 2011 - Giovanni Paolo Ii sarà beatificato in Vaticano il 1° maggio 2011. E’ venuto a mancare sei anni fa, il 2 aprile 2005, quanti appellativi gli sono stati assegnati: il Papa del popolo, il Papa dei popoli, il Papa dell’amore, il Papa della speranza, ma soprattutto il Papa dei giovani, quei giovani con i quali aveva stretto un legame forte, inscindibile e viscerale, e che amava più della sua stessa vita. E furono proprio quei giovani che amava tanto che il 10 aprile 2005, ad appena otto giorni dalla scomparsa, pubblicarono sul web un sito denominato “Il Papa Popolare” interamente dedicato alla Sua figura. Fu realizzato in pochissimo tempo dagli allora 22 alunni della classe 3B dell’Istituto Costa di Lecce, avevano appena imparato i fondamenti del linguaggio necessario per pubblicare pagine sul web e la notizia della morte di Papa Wojtyla offrì loro una immediata possibilità di concretizzare le lezioni apprese. Oggi, in onore e memoria di Papa Karol Wojtyla, gli studenti della scuola leccese hanno deciso di ripubblicare interamente il sito nella sua versione originale ma ad un indirizzo nuovo: www.Costa.clio.it/papawojtyla  Dalla pagina di presentazione si legge: “…se fossimo pittori dipingeremmo con i colori della pace, se fossimo musicisti suoneremmo note che uniscono, ma sappiamo solo fare siti web ed il minimo che possiamo fare è salutare il Papa dei Giovani con questo nostro lavoro”. Il sito offre un’ampia panoramica sulla vita, sulle passioni e sull’operato del Papa, con la presentazione di 22 schede monotematiche che evidenziano e sviluppano i rapporti del Santo Padre con: i Giovani, gli Anziani, la Pace/guerra, i Casi Umani, gli Umili della Terra, i Potenti della Terra, la altre Religioni, gli Ebrei, la Polonia, l’Europa, i Viaggi, gli Stati Uniti, il Perdono, la Giustizia, le Sofferenze, le Tecnologie, la Madonna, le Donne, la Musica, lo Sport. Le 22 schede sono state elaborate dai 22 alunni della classe Iii B “Programmatori” e sono ricche di grafica e immagini. A corredo del nucleo centrale, i ragazzi hanno previsto delle sezioni di completamento con la biografia del pontefice, i suoi motti e battute, alcuni documenti consultabili, immagini, filmati, registrazioni audio, oltre agli immancabili link, pagina di messaggi, contatti e crediti. Oggi come allora, i giovani sentono ancora Karol come il “loro” Papa, ecco appunto, Karol, una sorta di zio o nonno buono. Emblematici i commenti/messaggi ancora presenti sul sito inviati dai visitatori, ne riportiamo qualcuno: Paolo: “Che dire di un uomo che da solo è riuscito ad avvicinare milioni di persone senza scopi personali se non l’affetto e l’amore nei suoi confronti. Grazie di esserci stato.” Mauro: “Non so perché, quando sei mancato ho cercato di razionalizzare che un grand’uomo, il più grande che io abbia conosciuto che esistesse da quando son nato, non c’era più. Dopo dieci giorni, una sera, da solo, guardandoti mentre dicevi “se sbaglio corrigetemi” sono scoppiato in un gran pianto, come era avvenuto quando ho perso mia madre una decina di anni fa’. Da oggi ho un’altra profonda ferita, un altro immenso e insostituibile vuoto, aiutami dall’alto a resistergli. Ciao Karol.” Annamaria: “Non sono praticante e non so se sono credente ma non sono riuscita a staccarmi dal pensiero del Papa. E’ stato il primo Papa “Globale” nel senso proprio del termine, che ha voluto incontrare le genti, abitanti di questo pezzo di universo e accettarne le differenze religiose, politiche, economiche perché l’uomo è cittadino del mondo, di un mondo in cui il rispetto della dignità deve essere il principio ispiratore di tutte le sue azioni.” Elisa: “Non ho molto da dire… tutte le parole mi muoiono in gola e risuonano come scontate nella mia mente in questo momento… Lascio parlare una lacrima per me… Caro Papa, ti mando un bacio, l’ultimo, quello che avrei voluto donarti insieme ad un abbraccio ogni volta che ti vedevo debole e piegato dalla sofferenza e dalla malattia lo stesso che ho dato alla mia nonna quando mi ha lasciata. Mi mancherai tanto quanto mi manca lei… Stringici forte da lassù, amaci e guardaci ancora con il tuo occhio paterno… ti abbraccio e il mio abbraccio, la mia preghiera unita a quelle di altre persone come me spero si faccia leggera e ti raggiunga, ovunque sei… Mi mancherai caro nonno, caro papà…”  
   
   
SWISSCOM AUMENTA IL DIVIDENDO A CHF 21 PER AZIONE  
 
Berna, 21 aprile 2011 - In occasione della tredicesima Assemblea generale di Swisscom Sa tenutasi a Zurigo hanno partecipato 1’758 azioniste e azionisti, pari al 84,9% degli aventi diritto di voto. Alla fine di marzo 2011 Swisscom contava circa 60’000 azionisti registrati. Secondo Anton Scherrer, Presidente del Consiglio di amministrazione, Swisscom ha concluso l’esercizio 2010 in modo positivo. «In un contesto economico ancora incerto, la fiducia dei consumatori è migliorata. Benché il fatturato del Gruppo abbia appena raggiunto il livello di quello registrato nell’esercizio precedente e l’utile netto sia stato inferiore del 7%, giudichiamo positivo l’esercizio 2010 in quanto il fatturato, depurato degli effetti valutari, è progredito del 2,1%. In considerazione degli effetti straordinari, l’utile netto è aumentato dell’1%.» Gli azionisti hanno approvato il rapporto annuale, il conto di Gruppo e il conto annuale 2010, nonché la proposta del Consiglio di amministrazione di versare un dividendo ordinario di Chf 21 lordi (anno precedente: Chf 20) per azione. Il dividendo è quindi stato aumentato per la nona volta di seguito. Nel contempo la distribuzione dei dividendi consente a Swisscom di ridurre ulteriormente l’indebitamento netto e di disporre così di una maggiore flessibilità finanziaria. In base all’attuale andamento del corso borsistico, il dividendo evidenzia un rendimento del 5% circa. Complessivamente gli azionisti percepiscono 1’088 milioni di Chf. 466 milioni di Chf, esenti da imposta preventiva, vengono versati da riserve da apporto di capitale e 622 milioni di Chf da riserve libere. Il versamento di Chf 16.80 netti complessivi per ogni azione avviene il 29 aprile 2011. L’assemblea ha approvato l’operato dei membri del Consiglio di amministrazione e della Direzione del Gruppo per l’esercizio 2010. Nell’ambito di una votazione consultiva, l’Assemblea ha preso atto del resoconto delle indennità e lo ha approvato. Nell’imminenza delle elezioni del Consiglio di amministrazione, l’Assemblea generale ha approvato una modifica degli statuti, la quale permette, se necessario, di aumentare temporaneamente il numero dei membri del Consiglio di amministrazione e derogare alla durata del mandato di due anni. Le nuove disposizioni degli statuti conferiscono quindi per le prossime pianificazioni delle successioni un maggior margine di manovra. Già nel settembre 2009 Anton Scherrer aveva annunciato che nel 2011 si sarebbe ritirato dal Consiglio di amministrazione. Quale nuovo Presidente del Consiglio di amministrazione è stato eletto Hansueli Loosli. Questi entrerà in carica il 1° settembre 2011, dopo aver ceduto le sue attività operative presso Coop. Al fine di garantire un fluido passaggio delle consegne, Anton Scherrer è stato eletto per il periodo fino al 31 agosto 2011. Theophil H. Schlatter è stato nominato nuovo membro del Consiglio di amministrazione. Secondo quanto pianificato, egli dovrebbe subentrare all’attuale Presidente del Comitato Revisione, Othmar Vock, nel 2012. Othmar Vock è stato rieletto per un anno in seno al Consiglio di amministrazione. Con la nomina di Theophil H. Schlatter, il Consiglio di amministrazione è costituito di 10 membri sino alla partenza di Anton Scherrer. Per un mandato di due anni in seno al Consiglio di amministrazione sono stati eletti Michel Gobet, Thorsten G. Kreindl e Richard Roy. Hans Werder diventa rappresentate federale del Consiglio di amministrazione succedendo a Felix Rosenberg. Il rappresentante federale viene nominato dal Consiglio federale e non dall’Assemblea generale.  
   
   
UE: BORSE DI STUDIO  
 
Bruxelles, 21 aprile 2011 - La Commissione Europea invita a presentare domande di borse di ricerca nell´ambito del programma di lavoro del programma europeo congiunto di ricerca metrologica (Empr). Le borse per ricercatori Emrp sono collegate a progetti di ricerca congiunti (Jrp) finanziati nell´ambito dell´invito Emrp 2009 – Energia e dell´invito Emrp 2010 – Industria & Ambiente. Termine ultimo per la presentazione delle candidature: 6 Maggio 2011 Le informazioni e la documentazione sull´invito sono pubblicate nel sito web: http://www.Emrponline.eu/adverts  Guue C99 31/03/2011    
   
   
CALABRIA: PUBBLICATO UN BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI VOUCHER PER LA PARTECIPAZIONE A MASTER E DOTTORATI DI RICERCA  
 
 Catanzaro, 21 aprile 2011- Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha commentato la pubblicazione del bando per il finanziamento di voucher per la partecipazione a master e dottorati di ricerca. “La Regione – ha detto Scopelliti - investe otto milioni di euro per rimborsare la frequenza dei master in modo da assicurare ai giovani calabresi maggiori opportunità di lavoro e creare la classe dirigente di domani”. L’avviso è destinato a laureati residenti in Calabria, con età non superiore ai 35 anni e con un reddito familiare fino a 35.000 euro. Le domande saranno valutate in base al curriculum del candidato, considerando il voto di laurea, l’età, le pubblicazioni scientifiche, la conoscenza della lingua straniera e le esperienze professionali. Il contributo massimo erogabile è di 20.000 euro, elevabili di altri 6.000 per gli studenti disabili. La Regione Calabria ha richiesto alla Commissione Europea il riconoscimento delle spese sostenute a partire dal 1 gennaio 2010, non appena la Commissione esprimerà il suo parere la notizia sarà pubblicata sul sito istituzionale. È prevista la presentazione telematica delle domande sul portale dell’Assessorato alla Cultura www.Regione.calabria.it/istruzione. Durante il periodo di apertura dell’avviso sarà attivo un indirizzo email per la richiesta di informazioni e una pagina dedicata alle “Faq” (domande frequenti) sul sito. L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha aggiunto che “non c’è miglior modo di investire i fondi europei che nella formazione, per creare ricadute significative sulla crescita economica e culturale della nostra regione, attuando davvero il cambiamento della società calabrese”.  
   
   
FORMAZIONE IN SICILIA: NECESSARIA SERENITA´ PER AVVIARE MECCANISMO  
 
Palermo, 21 aprile 2011 - Con la stipula dell´accordo quadro per la ´Buona Formazione´, in perfetta armonia con le Linee guida del protocollo d´intesa del 29 settembre 2009 tra il presidente della Regione siciliana e i sindacati, e della delibera di giunta n. 350 del 04/10/2010, l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, assieme alle organizzazioni sindacali e alle associazioni datoriali, intende dare impulso al riordino del settore della Formazione. "E´ anche per questo che l´accordo prevede il blocco delle assunzioni di personale a tempo indeterminato - ha detto Centorrino - in un sistema obsoleto e sovradimensionato rispetto al reale fabbisogno di formazione, incidendo sulla qualita´ dei percorsi e sulla necessita´ di mercato, per le figure da formare". Oltre al contenimento della spesa, si sono attivate tutte le garanzie necessarie per normalizzare le crescenti preoccupazioni degli operatori. L´assessorato ha predisposto: - Piano Regionale dell´Offerta Formativa 2011 con l´impiego di 194 milioni di Euro (circa 70 milioni di Euro in meno rispetto all´anno 2010); - Piano triennale per la Formazione Professionale coofinanziato al Bilancio Regionale con solo 100 milioni di Euro per anno formativo; - Introduzione del parametro unico (pietra miliare del sistema) per evitare le sperequazioni tra gli Enti di Formazione, un´ora di formazione costera´ sempre lo stesso importo a tutti; - Gli Enti che avevano un parametro piu´ alto potranno mettere in ´disponibilita´ il personale in esubero, comunicandolo ai Servizi degli uffici Provinciali del Lavoro. Gli Enti che avevano il parametro piu´ basso, assumeranno per obbligo, cosi´ come previsto dall´emendamento presentato dal Governo in finanziaria 2011, attingendo all´albo unico ad esaurimento, sostanzialmente dagli esuberi comunicati ai Servizi degli Uffici Provinciali del Lavoro; - Estensione temporale del Fondo di Garanzia al 31/12/2008 - inserito nel maxi emendamento alla finanziaria del Governo; - Interpretazione autentica dell´art. 6 della Legge Regionale 24/76 - inserito nel maxi emendamento alla finanziaria del Governo; - Implementazione del Fondo di Garanzia - inserito nel Bilancio della Regione Siciliana 2011 - maxi emendamento; - Costituzione del Fondo di incentivazione alla fuoriuscita del personale della Formazione. Emendamento del Governo e della maggioranza. "Nessun paradosso - ha concluso Centottino - come paventato da taluni non informati o cassandre di sfaceli o di macelleria sociale. Occorre solo serenita´, normalita´ e fattiva collaborazione per dare impulso e forza all´intero mondo della formazione".  
   
   
PREMIATI AD ANNECY GLI STUDENTI VINCITORI DEL CONCOURS DE LA RESISTANCE ET DE LA DEPORTATION  
 
 Aosta, 21 aprile 2011 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che presso il teatro di Bonlieu ad Annecy, alla presenza di rappresentanti del Conseil Général de la Haute-savoie, dell’Inspection Académique e di autorevoli membri delle associazioni dei combattenti per la Resistenza francese, saranno premiati domenica 8 maggio 2011, anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, gli studenti valdostani vincitori del Concours de la Résistance et de la Déportation 2011. Assai impegnativo, sia sotto il profilo del contenuto sia per quanto riguarda l’approfondimento storico, era l’argomento proposto quest’anno all’attenzione delle scuole: “Le répression de la Résistance en France par les autorités d’occupation et le régime de Vichy”. «Gli studenti delle classi 3a, 4a e 5a del Liceo linguistico di Courmayeur, seguiti dai loro insegnanti di storia e di francese, hanno ottenuto un meritatissimo secondo posto per la categoria “audiovisivi”, realizzando un interessante Dvd interamente in lingua francese con un ampio apparato iconografico – ha dichiarato l’Assessore Laurent Viérin, complimentandosi con docenti e studenti -. Da parecchi anni il Liceo di Courmayeur partecipa con serietà all’iniziativa ed ha avuto nel tempo già altri riconoscimenti. La raccolta di testimonianze e la ricerca bibliografica e documentaria rappresentano l’aspetto più qualificante di questo progetto, per la cui realizzazione le classi coinvolte e gli insegnanti hanno potuto contare sul sostegno della sezione didattica dell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta che nel corso dell’anno scolastico ha supportato l’aspetto scientifico della ricerca». Ideato nel 1961 dal Ministero dell’educazione nazionale francese, questo Concorso si propone di ricordare ai giovani i sacrifici di coloro che hanno lottato per la Liberazione e subito la Deportazione, e di stabilire un legame significativo tra le generazioni. La partecipazione delle scuole valdostane, promossa fin dal 2003 dall’Assessorato Istruzione e Cultura, s’inserisce nel quadro della cooperazione educativa con il dipartimento della Haute-savoie e del progetto transfrontaliero Peef-alcotra.  
   
   
RIPROPOSTO PROGETTO “PIU’ SPORT@SCUOLA” PER SCUOLE PRIMARIE DEL VENETO  
 
Venezia, 21 aprile 2011 - La Regione ripropone anche per l’anno scolastico 2011-2012 il progetto “Più Sport@scuola” con l’obiettivo di incrementare le attività motorie e sportive nelle scuole primarie del Veneto. L’iniziativa viene realizzata, a partire dal 2004, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. La giunta veneta, su proposta del vicepresidente e assessore allo sport Marino Zorzato, ha approvato il provvedimento per l’apertura del bando con cui saranno assegnati contributi per 500 mila euro alle scuole primarie. Si attende ora il parere della competente commissione del Consiglio regionale. “Il progetto – fa rilevare Zorzato – ha avuto successo in questi anni ed ha il grande merito di avvicinare i ragazzi allo sport”. La Regione ha ritenuto prioritario intervenire nella scuola primaria, in quanto nella stessa non sono previste ore curriculari dedicate all’attività fisico-motoria. Sarà assegnato un importo di 26 euro per ciascuna delle 55 ore complessive, previste come monte-ore massimo attivabile. Le istituzioni scolastiche utilizzeranno, nell’organizzazione della pratica sportiva, un referente individuato tra i diplomati Isef o laureati in scienze motorie. Il progetto si sviluppa in sinergia con federazioni sportive, enti di promozione sportiva, società ed associazioni loro affiliate, Amministrazioni Locali e altri Enti interessati all’educazione dei giovani e alla prevenzione. L’anno scorso hanno partecipato al progetto circa 450 scuole primarie del Veneto.  
   
   
CALABRIA: ASSEGNATI DAL GOVERNO CINQUANTATRE MILIONI DI EURO PER L’ADEGUAMENTO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE  
 
Catanzaro, 21 aprile 2011 - Cinquantatre milioni di euro sono stati assegnati alla Regione dal Governo per interventi di adeguamento delle strutture scolastiche regionali alle norme vigenti. La notizia è stata ufficializzata nel corso di una riunione specifica svoltasi a Roma, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti alla presenza del Sottosegretario Mario Mantovano e dei vertici del Dipartimento Regionale Lavori Pubblici della Calabria. Si tratta di un importante riconoscimento che consentirà di avviare una serie di adeguamenti strutturali degli edifici scolastici, mirati al consolidamento ed una maggiore sicurezza degli stessi. Tali interventi si inquadrano in una più complessiva programmazione che il Dipartimento Lavori Pubblici della Regione intende avviare, incluse le opere previste per l’adeguamento antisismico degli edifici. L’azione scaturisce dall’esigenza di tutti i 409 Comuni della Calabria che si trovano in aree ad alto rischio sismico. Soddisfazione per tale finanziamento è stata espressa dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e dall’Assessore regionale ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile, i quali hanno evidenziato l’ulteriore grande attenzione manifestata dal Governo Nazionale nei confronti della Calabria.  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA, ASSESSORE REGIONE UMBRIA: INACCETTABILE SILENZIO GOVERNO SU FINANZIAMENTI PER SICUREZZA SCUOLE ·  
 
Perugia, 21 aprile 2011 - "È inaccettabile il perdurare del silenzio del Governo sul finanziamento degli interventi di edilizia scolastica, per i quali è stimato a livello nazionale un fabbisogno complessivo di circa 26 miliardi di euro". La Vicepresidente e Assessore all´Istruzione ed Edilizia scolastica della Regione Umbria ribadisce "l´assoluta necessità" di avere certezza sulla quota non ancora programmata dei mille milioni di euro destinati alla sicurezza degli edifici scolastici italiani, "sottratti unilateralmente alla concertazione con le Regioni" e dei quali, nonostante le ripetute richieste della Commissione degli Assessori regionali, le Regioni "non hanno più notizia". "In Umbria, a differenza di altre realtà nazionali - sottolinea la Vicepresidente - la situazione del patrimonio regionale di edilizia scolastica è complessivamente buona, come conferma anche l´ultimo rapporto ´Ecosistema scuole´ di Legambiente. Ma non è certo merito dell´impegno statale, quanto piuttosto il frutto delle scelte e degli investimenti di Regione ed Enti locali per la manutenzione e il miglioramento delle scuole. A questo si aggiunge l´attività costante di monitoraggio resa possibile dal nuovo sistema dell´Anagrafe regionale dell´edilizia scolastica, istituita dalla Regione in collaborazione con la Toscana e altre Regioni e che adotta procedure efficaci e snelle per conoscere lo stato del patrimonio di edilizia scolastica, tanto da essere considerata modello a livello nazionale". "Il tema dell´edilizia scolastica rappresenta un´emergenza nazionale e deve essere considerato una priorità per tutti - aggiunge - poiché quando si tratta della sicurezza dei nostri studenti e del loro benessere, da garantire anche in classe non si può attendere prima di intervenire che si verifichi un crollo imprevisto. Non va dimenticato, inoltre, che l´adeguatezza delle strutture, sia quantitativa che qualitativa, è elemento imprescindibile della qualità dell´offerta formativa". "Sono pertanto indispensabili risorse adeguate e programmabili - prosegue la Vicepresidente -, a cominciare dall´immediata disponibilità dei 400 milioni di euro, residuali dello stanziamento di un miliardo di euro deliberato dal ´Cipe´ più di due anni fa e non ancora assegnati. Altrimenti diventa difficile la ´razionalizzazione´ della rete scolastica, prevista dalla normativa vigente, la manutenzione degli edifici e anche il completamento degli interventi di adeguamento e messa a norma". "Chiediamo poi che vengano pienamente rispettati, in tutti i canali di finanziamento, i principi stabiliti dalla legge 23/96 sull´edilizia scolastica - dice la Vicepresidente - oltre al suo rifinanziamento non più attuato dal Governo dal 2009. La richiesta non è un mero puntiglio di principio: l´´esproprio´ da parte del Governo, delle competenze programmatorie delle Regioni, ha comportato di fatto uno stallo del primo programma stralcio di interventi finanziati dal Cipe, che ancora non si conclude proprio per la difficoltà di gestione degli oltre 358 milioni di euro previsti. Come Regioni non ci siamo opposte per senso di responsabilità, per evitare che i Comuni e le Province perdessero i fondi, ma non siamo più disposte ad accettare né di essere ´scavalcate´ né l´assenza di confronto". "La Regione - conclude - si aspetta dal Governo la valorizzazione dei territori ed il rispetto delle competenze di Regioni e Enti locali in applicazione del principio di sussidiarietà che è alla base del federalismo, anche in materia di istruzione, e che solo così potrà diventare realtà".  
   
   
PROROGATI TERMINI CONCORSO NAZIONALE “PER FARE LA PACE" LE SCUOLE POTRANNO CONSEGNARE I LAVORI SUL TEMA DELL’IMMIGRAZIONE ENTRO IL 31 MAGGIO 2011  
 
Potenza, 21 aprile 2011 - Ancora un mese per partecipare alla seconda edizione del concorso nazionale “Per Fare la Pace” rivolto ai bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado e a tutti i centri di aggregazione. A seguito della concomitanza delle elezioni comunali che si terranno a Sant’arcangelo il prossimo 15-16 maggio e la premiazione del concorso prevista per la settimana successiva, il comitato organizzatore ha deciso di allungare i tempi per la consegna dei lavori e di posticipare le giornate conclusive. I partecipanti, infatti, potranno far pervenire il tutto entro il 31 maggio 2011 secondo le indicazioni del bando, scaricabile dal sito http://www.Perfarelapace.com, mentre le giornate conclusive si terranno il prossimo 1-2 ottobre. “Ci è sembrato opportuno posticipare la premiazione - ha spiegato il comitato organizzatore - in quanto il concorso vuole essere un momento che va al di là della competizione elettorale, un’occasione per far riflettere chiunque sul tema della pace. In un periodo, quale quello attuale, in cui il tema dell’immigrazione è caldo, il rinvio della premiazione ci ha permesso di concedere un altro mese alle scuole per la preparazione dei lavori”. Organizzato dalla Regione Basilicata, dai Comuni di Sant´arcangelo e Scanzano Jonico, dalla Cooperativa Sociale Iskra, dalla Fondazione Eni Enrico Mattei e Arnoldo Mosca Mondadori, l’iniziativa del 2011 fa sua la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo ed in particolar modo l’articolo 13: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese”. Come per la prima edizione, il concorso si divide in due sezioni, una grafica per i ragazzi delle scuole primarie che dovranno realizzare una locandina o un lavoro grafico di dimensioni 50X70, e una cinematografica per le scuole secondarie di primo grado che saranno chiamate a produrre un prodotto audiovisivo della durata massima di 10 minuti (fiction, animazione, documentari e spot) sul tema dell’immigrazione. Una giuria di esperti nominerà due vincitori, uno per la sezione grafica che si aggiudicherà la possibilità di partecipare all’udienza pubblica dal Pontefice, Papa Benedetto Xvi per la consegna di un documento inerente il tema del concorso, l’altro per la cinematografica presenterà al Parlamento Italiano una proposta di legge inerente l’immigrazione.  
   
   
L´EROSIONE COLPISCE LE COSTE DELL´ARTICO  
 
 Bruxelles, 21 aprile 2011 - Una nuova ricerca internazionale mostra che il cambiamento climatico sta sconvolgendo la linea costiera nella regione artica, intensificando l´erosione e facendo arretrare la costa di 50 centimetri (cm) ogni anno. Questa incessante azione sta colpendo sia gli ecosistemi nella regione che le popolazioni che ci vivono. Le conclusioni dello studio sono presentate nella rivista Estuaries and Coasts oltre che nella relazione "State of the Arctic Coast 2010". L´international Arctic Science Committee (Iasc), insieme con il progetto globale congiunto Land-ocean Interactions in the Coastal Zone (Loicz), la International Permafrost Association (Ipa) e il gruppo di lavoro dell´Arctic Monitoring and Assessment Programme (Amap) dell´Arctic Council, ha iniziato e coordinato la ricerca. Alla ricerca ha partecipato un team composto da oltre 30 esperti provenienti da 10 paesi. Scienziati dall´Istituto Alfred Wegener (Awi) per la ricerca marina e polare presso l´Associazione Helmholtz e il Centro Helmholtz a Geesthacht in Germania hanno contribuito agli studi che hanno esaminato oltre 100.000 kilometri (km) di coste dell´Artico. Sulla base dei risultati, i tre mari che hanno subito i più grandi cambiamenti sono il Mare di Beaufort, il Mare della Siberia Orientale e il Mare di Laptev. Secondo gli esperti, i tassi annuali di erosione costiera potrebbero raggiungere persino gli otto metri. Il punto di fondo, dicono i ricercatori, è che l´erosione costiera potrebbe colpire in futuro vaste aree costiere, in particolare perché circa il 33% delle coste mondiali si trovano nel permafrost (substrato morbido ghiacciato) artico. Nel complesso, le coste dell´Artico potrebbero sentire l´impatto maggiore del problema del cambiamento climatico a causa del continuo calo del ghiaccio marino. Fino a poco tempo fa, queste aree erano supportate da enormi aree di banchisa. Ma la minaccia è reale e molto prossima, in particolare a causa dei cambiamento che stanno emergendo in aree che erano state relativamente stabili per migliaia di anni. Il team sottolinea che il 66% delle coste dell´Artico sono formate da permafrost e non da roccia. L´erosione ha un grosso impatto su queste aree. E anche se nella regione artica vivono veramente poche persone, le coste all´estremo nord sono i centri sia della vita sociale che economica. L´interesse dell´uomo per le regioni costiere dell´Artico sta crescendo a un ritmo veloce, in particolare poiché stanno aumentando la domanda di risorse energetiche globali e le attività turistiche e di trasporto. Da un punto di vista ecologico, i ricercatori prevedono che la progressiva erosione della costa avrà pesanti conseguenze sugli animali selvatici, che comprendono i branchi di caribù del nord, e sui laghi d´acqua dolce. "Questo rapporto internazionale e interdisciplinare attesta in particolare l´interesse e la competenza degli scienziati tedeschi nel campo della ricerca costiera artica," dice il dott. Volker dell´Iasc. Da parte sua, il dott. Hugues Lantuit dell´Awi, autore principale dello studio, dice: "Quando è iniziata l´acquisizione sistematica di dati nel 2000, erano disponibili informazioni dettagliate per appena lo 0,5% delle coste dell´Artico. Dopo oltre 10 anni di intenso lavoro abbiamo ora ottenuto una panoramica completa dello stato e del rischio di erosione in queste aree." Il dott. Hartwig Kremer, capo ufficio del progetto Loicz, dice: "L´artico sta diventano sempre più uno specchio dei vari motori del cambiamento globale e un punto focale di interesse economico su scala nazionale e mondiale." Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Alfred Wegener (Awi) per la ricerca marina e polare: http://www.Awi.de/en/ Associazione Helmholtz di centri di ricerca tedeschi: http://www.Helmholtz.de/en/ Estuaries and Coasts: http://www.Springer.com/environment/journal/12237 State of the Arctic Coast 2010: http://www.Arcticcoasts.org/  
   
   
AMBIENTE: SOS DI LIGURIA E TOSCANA PER SANTUARIO CETACEI "IL GOVERNO RIAPRA SUBITO LA SEDE DEL SEGRETARIATO PERMANENTE DI GENOVA E TUTELI IL PATRIMONIO DELLA GRANDE AREA MARINA PROTETTA"  
 
Genova, 21 Aprile 2011 Nuovo Sos per il Santuario dei Cetacei. A lanciarlo stavolta sono gli assessori all´ambiente di Regione Toscana e Regione Liguria, Anna Rita Bramerini e Renata Briano dopo che sono circolate notizie su un possibile trasferimento del Segretariato Esecutivo del Santuario da Genova in terra monegasca. L´appello di Toscana e Liguria viene rivolto direttamente "al Ministero dell´Ambiente italiano perché finalmente batta un colpo a favore della più grande area marina protetta del Mediterraneo - affermano i due assessori - fondamentale per la gestione sostenibile dell´ambiente marino e delle sue risorse e agisca per evitare trasmigrazioni oltre confine di cui non vediamo l´utilità". Le due Regioni, spiegano la Bramerini e la Briano, hanno da sempre manifestato attenzione e sensibilità nei confronti del Santuario. La Liguria, ospitando la sede del Segretariato a Genova fintanto che questa non è stata praticamente chiusa , la fece riaprire simbolicamente l´anno scorso per organizzarvi una conferenza stampa sui gravi rischi che correva quell’area marina e sulle iniziative urgenti da avviare per rilanciare il Santuario dei Cetacei. La Toscana istituendo l´Osservatorio dei cetacei, unico esempio in Italia, punto di coordinamento degli studi e delle attività presenti sul territorio sul tema della biodiversità marina e delle iniziative per la tutela dei grandi mammiferi e cuore pulsante del Santuario. "Il silenzio del ministro Prestigiacomo - dichiara Renata Briano - alla lettera in cui il presidente Claudio Burlando chiedeva di istituire un Tavolo istituzionale dove Stato e Regioni potessero individuare linee immediate mirate a tutelare i cetacei, è stato eloquente. Nonostante questo e le precedenti manifestazioni di disinteresse, noi adesso ci riproviamo. Di fronte alla minaccia del trasferimento del segretariato oltre confine, chiamiamo dunque in causa il nostro governo perché si ricordi finalmente di un suo patrimonio". "Chiediamo che il governo ripristini le attività del Segretariato Permanente del Santuario - aggiunge la Bramerini -, attivando con la massima urgenza il supporto giuridico-amministrativo assente da anni e dando efficacia e autorevolezza al Comitato di Pilotaggio anche con l´auspicato contributo delle Regioni. Ma prima di ogni altra cosa chiediamo che mantenga questa realtà nei confini italiani".  
   
   
AMBIENTE: VENETO PARCO NATURALE COLTIVATO  
 
Venezia, 21 aprile 2011 - “Il Veneto è un parco naturale ‘coltivato’, dal momento che 104 mila ettari agricoli, su 852 mila totali, sono considerati aree a vincolo naturalistico, perché inserite in Parchi o sottoposte al circuito ecologico europeo Natura 2000”. Lo dice l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, sottolineando come “le percentuali parlano chiaro: il 6,6 per cento della superficie di pianura è tutelato, come pure il 19,5 per cento delle colline e il 39,3 per cento della montagna. Gran parte delle 80 mila aziende rurali venete operano proprio in queste zone, svolgendo un’essenziale azione di presidio del territorio, di conservazione della biodiversità, di manutenzione ambientale”. “E’ una risorsa indispensabile per la conservazione del paesaggio – afferma Manzato – che la Regione del Veneto vuole supportare nel tentativo di restituire ai cittadini luoghi ad alto valore naturalistico come posti di aggregazione vivibili e praticabili”. Va in questa direzione l’impegno della Giunta a sostegno degli Enti Parchi regionali (come ad esempio la destinazione del finanziamento di 400 mila euro per i Colli Euganei), ma anche la futura elaborazione dei piani di gestione per il riconoscimento delle indennità agli agricoltori che, per rispettare i vincoli di tutela, possono avere un ingiusto svantaggio competitivo rispetto a chi svolge attività agricola senza limitazioni, al di fuori di tali zone”. “Mi schiero dalla parte delle aziende agricole – conclude Manzato – realtà non trascurabili e fondamentali che fungono da polmone verde della nostra regione”.  
   
   
MARCHE: PIANO FORESTALE REGIONALE ´ PROSEGUE L´ATTUAZIONE.  
 
Ancona, 21 aprile 2011 - La Giunta regionale, per iniziativa del vice presidente e assessore alla Forestazione, Paolo Petrini, ha approvato due provvedimenti attuativi del Piano forestale regionale. ´Il Piano forestale ´ spiega Petrini ´ e` strumento coerente con gli indirizzi internazionali, comunitari e nazionali di settore e dei settori che vi gravitano attorno. Mira a porre la selvicoltura e la gestione forestale attiva sostenibile, quale fattore di sviluppo socio-economico, con effetti positivi sulla biodiversita` e sulla tutela del contesto paesistico ´ ambientale. Gli interventi approvati sono il programma annuale di attivita` svolte in accordo con il Ministero per le Politiche agricole e i contributi per la conservazione del patrimonio arboreo dei piccoli comuni e dei proprietari di parchi e giardini vincolati. Il primo intervento prevede la collaborazione con il Corpo forestale dello Stato, con cui e` stata stipulata apposita convenzione nel 2007 e comporta per il 2011 il controllo delle attivita` di taglio delle superfici boscate, azioni a tutela delle formazioni vegetali, valorizzazione di funghi e tartufi, commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione, redazione di documenti tecnici e normativi specifici. Attraverso la collaborazione con il Dipartimento regionale per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, viene poi attuato un accordo di programma per la prevenzione degli incendi boschivi, oltre al monitoraggio del rischio neve e valanghe. Attenzione va anche alla polizia idraulica nei principali corsi fluviali e al controllo delle concessioni di grandi derivazioni di acque pubbliche. Grande rilievo anche alla sorveglianza nelle aree protette, parchi, riserve naturali, aree floristiche e Rete Natura 2000, affinche` il patrimonio naturalistico regionale venga conservato al meglio. Come infatti dimostrato dalle relazioni annuali del Corpo forestale dello Stato, previste dalla legge forestale regionale, ad un maggior tasso di vigilanza e controllo, cui contribuisce la Regione, corrisponde un minor tasso di illegalita`, dovuto al maggiore rispetto di leggi, regolamenti e autorizzazioni territoriali e ambientali da parte degli esecutori degli interventi. Infine, a maggio, sempre con il Corpo forestale, concluderemo il Censimento delle formazioni vegetali monumentali (Fvm) delle Marche, pubblicandone e divulgandone in seguito i rilevanti risultati´. Accanto alle misure di controllo e prevenzione il Piano forestale approvato dall´Assemblea legislativa regionale nel 2009, prevede poi contributi per la manutenzione del patrimonio arboreo mediante manutenzioni ordinarie e straordinarie. ´I comuni fino a 10mila abitanti ´ conclude Petrini - e i privati proprietari di parchi o giardini vincolati, potranno fruire di contributi per circa 300mila euro complessivi fino ad un massimo del 40 per cento delle spese ammissibili per interventi stabiliti dai comuni stessi´.  
   
   
CAMPANIA: PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE, INSEDIATO COMITATO TECNICO  
 
Napoli, 21 aprile 2011 - Si è insediato ieri mattina presso la sede dell´Assessorato all´Urbanistica e al Governo del Territorio della Regione Campania il Comitato tecnico che elaborerà in maniera congiunta il Piano Paesaggistico regionale. Presieduto dall´assessore all´Urbanistica Marcello Taglialatela, il Comitato tecnico è stato istituito ai sensi dell´articolo 3 dell´Intesa Istituzionale tra il Ministero dei Beni Ambientali e Culturali e la Regione Campania, stipulata il 6 dicembre 2010. Ne fanno parte il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Campania, il rappresentante del Mibac, i soprintendenti per i Beni archeologici, architettonici e paesaggistici delle province campane, il coordinatore e i dirigenti dell´Assessorato all´Urbanistica e al Governo del Territorio. Nel corso di questa prima riunione, il Comitato Tecnico ha concordato che la pianificazione paesaggistica in Campania venga definita da una normativa regionale la cui strutturazione sarà articolata in livelli autonomi ma concatenati l´uno all´altro: il Piano paesaggistico regionale (Ppr); i Piani territoriali di coordinamento provinciale (Ptcp) finalizzati alla valorizzazione paesaggistica; i Piani Urbanistici comunali (Puc) attuativi della pianificazione paesaggistica e di raccordo con le identità locali. Entrando nel dettaglio, il Comitato tecnico ha stabilito che il Ppr sarà composto da: un regolamento per l’attuazione della pianificazione che diventi il quadro di riferimento strutturale per la pianificazione della Campania; analisi ricognitive delle aree tutelate e degli ambiti paesaggistici; cartografia che descriva gli aspetti normati dal regolamento. "Stiamo lavorando - dichiara l´assessore Marcello Taglialatela - ad una legge quadro importantissima per la Campania. E´ bene ricordare che la nostra regione nella sua storia non è mai riuscita ad approvare una legge di pianificazione e di governo del territorio. Le norme urbanistiche e paesaggistiche attualmente in vigore sono state, infatti, adottate in regime di commissariamento dal governo nazionale nel 2004. Questo provvedimento - spiega l´assessore Taglialatela - definirà il Piano paesaggistico regionale strutturato secondo un processo trasversale che partendo dal Piano territoriale regionale (Ptr ) trovi attuazione sempre più definita attraverso i Ptcp ed i Puc. Seguiamo procedure che prevedono l´attivazione di processi decisionali partecipativi seguendo il principio di flessibilità della pianificazione e, al contempo, il principio di sussidiarietà".  
   
   
APPROVATE CON ORDINANZA DEL COMMISSARIO DELEGATO SCOPELLITI LE PERIMETRAZIONI DELLE AREE VULNERABILI A CATANZARO, GIMIGLIANO E MAIERATO  
 
 Catanzaro, 21 aprile 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, ha firmato nella qualità di Commissario Delegato, un’Ordinanza Commissariale con cui vengono approvate le perimetrazioni delle aree vulnerabili nel territorio dei comuni di Catanzaro per Ianò, Gimigliano e Maierato. Nel piano stralcio degli interventi urgenti approvato dal Commissario Delegato è stata prevista, infatti, l’effettuazione di studi, indagini e monitoraggi nei tre comuni più colpiti, da parte del Cnr-irpi, del Camilab dell’Università di Cosenza e del Centro Funzionale Multirischi presso l’Arpacal, in qualità di soggetti attuatori, al fine di definire un efficace sistema di allertamento della popolazione, in caso di eventi meteorologici intensi, in grado di mettere in pericolo l’incolumità delle persone. I soggetti attuatori hanno consegnato i risultati di un prima fase di attività, che consistono nella ricognizione delle indagini sino ad oggi eseguite, nella predisposizione dei programmi specifici delle indagini, dei monitoraggio e dei sistemi di allertamento di prima fase e nella formulazione della proposta di revisione delle perimetrazioni di rischio. Ciascun comune interessato dovrà provvedere, in tempi molto ristretti, ad effettuare il primo aggiornamento del piano di protezione civile e ad attivare il Presidio Territoriale. Al riguardo, l’Ordinanza Commissariale approva un protocollo d’intesa tra i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza (Struttura del Commissario Delegato, Cnr-irpi, Camilab, Centro Funzionale Multirischi, Amministrazione Comunale, Settore di protezione civile regionale), che collaboreranno per assicurare un’efficace gestione dell’emergenza, limitatamente al periodo emergenziale di cui all’Ordinanza 3862/2010, nel rispetto della normativa vigente e delle direttive nazionali e regionali in materia di protezione civile. Di fondamentale importanza sarà l’istituzione, da parte del Sindaco, del Presidio Territoriale Comunale, che deve svolgere le attività di Unità Tecnica Mobile Comunale (Utmc) di cui alla Direttiva Regionale “Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico e idraulico in Calabria”, approvata con Delibera di Giunta Regionale n. 172 del 29.3.2007. Il Presidio deve essere composto da geologi, ingegneri civili o ambientali e da altro personale di supporto, nonché da personale comunale o da volontari delle Associazioni operanti nei comuni interessati, con le quali possono esser stipulate apposite convenzioni. Il Presidio svolge la propria attività sia nei periodi di allertamento sia in condizioni ordinarie. Normalmente il Presidio effettua sopralluoghi nel territorio per individuare modificazioni nelle aree vulnerabili, identifica e riporta su cartografia i punti di crisi e gli itinerari di presidio da percorrere in sicurezza durante le fasi di allertamento, quando verosimilmente le condizioni atmosferiche saranno particolarmente inclementi. Nei periodi di allertamento, di attenzione e di allarme, con intensità crescente, il Presidio provvede al controllo delle aree vulnerabili, mantenendo uno stretto contatto con la sala Operativa Comunale, effettuando il controllo e la lettura della strumentazione installata che non trasmette in tempo reale, per suggerire l’immediata evacuazione della popolazione residente o l’interdizione al traffico di vie di comunicazione, in caso di pericolo incombente. “Attraverso la sottoscrizione dei protocolli d’intesa tra i Comuni, i Centri di Competenza Regionali, il Settore di protezione civile e la Struttura del Commissario – ha detto il il Coordinatore della Struttura di supporto al Commissario Delegato Giovanni Laganà - abbiamo avviato la fase attuativa degli interventi non strutturali, previsti nel Piano degli interventi, che hanno gli effetti più diretti sulle popolazioni dei comuni colpiti e che consentono ai Comuni di pianificare le più idonee misure di prevenzione dei rischi”.  
   
   
RIFIUTI, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E´ AL 50% SMALTIMENTO A KM ZERO, DEVE PROVVEDERE CHI PRODUCE CON NUOVE TECNOLOGIE TERMOVALORIZZATORI PIÙ ´VERDI´  
 
Milano, 21 aprile 2011 - In Lombardia la raccolta differenziata ha raggiunto risultati eccellenti, da primato nazionale ed anche europeo e, in alcuni Comuni, ha raggiunto punte dell´80 per cento, con una media regionale intorno al 50 per cento. Contemporaneamente è cresciuto anche l´uso dei termovalorizzatori e la produzione di energia ´pulita´ per riscaldare e raffrescare. Sono questi alcuni dei macro dati emersi durante il convegno ´Termovalorizzatori: ma quanto inquinano?´ organizzato dall´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti di concerto con l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi e svoltosi questa mattina a palazzo Pirelli. Al convegno, che era aperto a chiunque fosse interessato ad approfondire l´argomento e ha visto una grande partecipazione di amministratori locali e cittadini, tre docenti del Politecnico hanno presentato uno studio in cui sono stati messi a confronto i livelli di emissioni prodotti da diverse fonti inquinanti, urbane e industriali. Il Federalismo Dei Rifiuti, Non Piu´ Problemi, Ma Risorse - ´I numeri dimostrano che in Lombardia stiamo facendo davvero tanto e bene - ha evidenziato Belotti nel suo intervento - ma purtroppo il cerchio ancora fatica a chiudersi. Il mio auspicio è che la nostra regione riesca a raggiungere velocemente una completa autonomia e indipendenza anche per quello che riguarda lo smaltimento. Dobbiamo metterci nelle condizioni di eliminare a regola d´arte quello che produciamo. Il federalismo dei rifiuti - come mi piace definirlo - è il nostro obiettivo e dobbiamo perseguirlo utilizzando un approccio innovativo che consideri gli scarti come una risorsa e non più come un problema´. Anche per questo Regione Lombardia ha deciso di centrare il prossimo Piano dei rifiuti sulla messa in rete degli impianti esistenti e sulla progressiva riduzione dei rifiuti, innescando allo stesso tempo, e come l´ha definito Belotti, ´un processo di sana competitività fra i gestori che consenta di tenere le tariffe il più basse possibile´. In quest´ottica è evidentemente importante che si arrivi anche a un cambio di mentalità tale per cui anche i cittadini adottino comportamenti virtuosi. ´Siamo sulla buona strada - ha spiegato Belotti - e in questo ci stanno aiutando anche iniziative come quelle dei dispenser per detersivi installati nei centri commerciali o degli shoppers riutilizzabili. Ma con la collaborazione di ognuno si può fare ancora meglio, ad esempio ricorrendo sempre meno ai prodotti ´usa e getta´´. Le Potenzialita´ Dei Termovalorizzatori - C´è grande sensibilità nel valutare l´impatto ambientale dei termovalorizzatori e la loro importanza per una sana gestione del ciclo dei rifiuti. ´Quello che noi come Regione abbiamo il dovere di fare - ha sottolineato Raimondi - è informare il più possibile amministratori e cittadini sui reali benefici e rischi derivanti dai termovalorizzatori. Abbiamo a disposizione uno strumento molto incisivo come la Via (procedura di Valutazione di Impatto Ambientale) che, di un impianto di incenerimento, prende in considerazione gli impatti generati dalla realizzazione e dall´esercizio dello stesso, tenendo in conto tutte le componenti ambientali (atmosfera, suolo e sottosuolo, acque superficiali e sotterranee, flora e fauna, salute umana e paesaggio). In base alle specifiche tipologie di rifiuti avviati a combustione, vengono valutate la tipologia e la quantità di emissioni connesse all´esercizio dell´inceneritore, siano esse in atmosfera oppure in ambiente idrico (scarichi di acque di processo, reflui civili ed acque piovane). Per ogni modificazione o impatto ambientale, viene valutata l´opportunità e adeguatezza delle opere di mitigazione proposte e finalizzate ad una riduzione degli impatti previsti. ´Particolare rilevanza rivestono in tal senso - ha aggiunto - i presidi per l´abbattimento delle emissioni in atmosfera, che devono garantire una notevole efficienza nel contenimento di contaminanti, diossine, ossidi di azoto e altre applicando le migliori tecnologie disponibili, cioè quelle più aggiornate ed efficaci. Vengono inoltre presi in considerazione gli interventi proposti per la compensazione ambientale´. Grande importanza riveste quindi la possibilità tecnica di realizzazione di una rete di teleriscaldamento e teleraffrescamento, che permetta di bilanciare positivamente l´incremento delle emissioni in atmosfera, grazie alla dismissione delle caldaie degli insediamenti civili che vengono collegati alla rete. Lo studio presentato - è, in sintesi, quanto espresso da Michele Giugliano (professore ordinario di Inquinamento atmosferico), Stefano Cernuschi (professore associato di Ingegneria sanitaria ambientale) e Stefano Consonni (Ordinario di Sistemi per l´energia e l´ambiente) - indica che ormai sono disponibili tecnologie che permettono agli inceneritori di abbattere fortemente gli inquinanti: da qui si deve partire affinché si possa legiferare in maniera conseguente. Considerando le emissioni totali sul territorio lombardo, stimate al 2008, il contributo percentuale dell´incenerimento di rifiuti urbani e industriali è molto ridotto. Per tutti gli inquinanti infatti questo è quasi sempre inferiore all´1 per cento. In particolare, per il Pm10 il settore dell´incenerimento determina circa lo 0,3 per cento delle emissioni di tutta la Lombardia. Per Legambiente, tuttavia, come ha specificato il presidente regionale Damiano Di Simine, occorre puntare anche su un vero sistema di gestione integrata dei rifiuti che ruoti attorno alla differenziata e al loro recupero. ´Questa ricerca - ha detto Daniele Fortini, presidente di Federambiente - è stata condotta con precisa metodologia e non rappresenta una posizione di parte; esprime, piuttosto, l´esigenza, anche degli amministratori locali, e quindi dei cittadini che loro rappresentano, di avere informazioni rigorose dal punto di vista scientifico sulle diverse fonti inquinanti, urbane e industriali´. ´Stiamo facendo davvero tanto - hanno concluso Belotti e Raimondi - ma dobbiamo insistere nella ricerca e nell´approfondimento scientifico e tecnologico sulla materia, per garantire una sempre maggiore accettazione territoriale insieme ad una garanzia al 100 per cento della tutela della salute dei cittadini e dell´ambiente legata alla localizzazione degli impianti di termovalorizzazione. Solo così potremo dire che il cerchio è definitivamente chiuso´.