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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Maggio 2011
PARLAMENTO EUROPEO: PIÙ SERVIZI INTERNET PER CELLULARI DAL 2013  
 
Strasburgo, 12 maggio 2011 - Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza mercoledì i piani per accelerare la diffusione dei servizi internet per telefoni cellulari e ha chiesto all´Ue di essere più audace e assumere la leadership mondiale su questa tecnologia. Secondo il testo approvato, la diffusione di connessioni internet senza fili, per cui son necessarie frequenze radio dedicate e ininterrotte, è l´unica strada per garantire un accesso a banda larga a tutti i cittadini europei, inclusi quelli che abitano zone remote. Tale obiettivo, suggeriscono gli eurodeputati, può essere raggiunto mettendo a disposizione il cosiddetto "digital dividend", ossia le frequenze liberate dal passaggio della televisione dall´analogico al digitale nei vari Stati membri. L´obiettivo del primo programma comunitario in materia di politica di spettro radio è assicurare una copertura con banda larga totale nell´Ue per il 2013 e un accesso ad alta velocità, di almeno 30Mbps, per il 2020 e coprire cosi il divario digitale esistente fra i vari paesi e all´interno degli stessi. Anche se l´assegnazione delle frequenze è di competenza nazionale, le regole su come condividere l´insieme dello spettro radio fra operatori e utenti devono essere decise a livello europeo. L´europa, luogo d´innovazione - "Voglio che l´Europa abbia la migliore banda larga e la velocità più alta, perché poi così saremo la casa per lo sviluppo di tutti i nuovi servizi che saranno cruciali per l´economia moderna. Voglio che l´Europa sia la casa per la prossima generazione di Googles , Yahoo, Apple e tutte le altre aziende che sono manifestazioni di competitività e innovazione", ha dichiarato il relatore Gunnar Hökmark (Ppe, Es). Il Parlamento ha approvato la relazione con 615 voti a favore, 26 contrari e 16 astensioni. 800 Mhz: la frequenza per i servizi internet per cellulare dal 2013 - La proposta della Commissione, approvata dai deputati, prevede che gli Stati membri predispongano per il 2013 una copertura con banda a frequenza di 800Mhz per permettere un accesso a uguali condizioni per i servizi internet su cellulare. I deputati hanno approvato un emendamento per permettere ai governi nazionali di rimandare il raggiungimento di tale obiettivo fino al 2015 nel caso di problemi di coordinamento con le frequenze di paesi terzi. Il Parlamento ha inoltre modificato la proposta originale per chiedere che per il 2015 siano disponibili bande di 1.5Ghz e 2.3Ghz e uno spettro radio per il traffico internet su telefonia mobile di almeno 1200Mhz per permettere l´utilizzo di servizi di qualità. Prossime tappe - I Ministri Ue discuteranno la proposta legislativa il 27 maggio. I due co-legislatori, Consiglio e Parlamento, non hanno ancora raggiunto un accordo su un testo comune.  
   
   
AGENDA DIGITALE: OLTRE METÀ DEGLI INTERNAUTI UE USA UNA LINGUA STRANIERA PER NAVIGARE  
 
Bruxelles, 12 maggio 2011 - L´ultima inchiesta paneuropea Eurobarometro pubblicata ieri rivela che sul web il 90% degli internauti europei preferisce consultare siti web nella propria lingua mentre il 55% usa una lingua diversa almeno occasionalmente. Il 44% dei navigatori europei ritiene tuttavia di non reperire le informazioni ricercate perché le pagine web non sono in una lingua comprensibile, mentre solo il 18% effettua acquisti online in una lingua straniera. I risultati sottolineano l´esigenza di investire in strumenti per la traduzione online, in modo che gli internauti europei non siano ostacolati nel reperimento di informazioni o prodotti online perché non posseggono le competenze linguistiche necessarie. Attualmente la Commissione europea gestisce 30 diversi progetti di ricerca incentrati sull´interfaccia linguistica e il contenuto digitale, finanziati per mezzo di 67 milioni di euro, mentre ai nuovi progetti presentati quest´anno saranno assegnati 50 milioni di euro supplementari. Uno degli obiettivi dell´Agenda digitale europea è garantire a tutti i cittadini una maggiore accessibilità ai contenuti della rete (cfr. Ip/10/581,memo/10/199 e Memo/10/200). Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: "Se vogliamo davvero che tutti i cittadini europei possano accedere al digitale, dobbiamo essere certi che possano comprendere i contenuti che cercano sul web. Stiamo sviluppando nuove tecnologie in grado di aiutare le persone che non capiscono una lingua straniera". Il sondaggio mostra che, nonostante online si trovi un ingente quantitativo di contenuti di qualità, non tutti possono usufruirne equamente, a causa delle diverse competenze linguistiche. In media un internauta su due nei 23 Stati membri usa una lingua diversa dalla propria lingua materna per leggere online. Questo dato nasconde però importanti variazioni poiché fra il 90% e il 93% dei greci, sloveni, lussemburghesi, maltesi e ciprioti ha indicato di avvalersi di altre lingue durante la navigazione, mentre solo il 9% dei cittadini britannici, l´11% degli irlandesi, il 23% dei cechi e il 25% degli italiani ha dichiarato fare lo stesso. L´inglese, lingua franca della rete - Il sondaggio conferma che l´inglese è la lingua più usata quando si tratta di leggere e fruire di contenuti in rete in una lingua diversa dalla propria: nell´Ue quasi la metà degli internauti, ossia il 48%, usa l´inglese almeno occasionalmente, mentre lo spagnolo, il tedesco e il francese sarebbero utilizzati dal 4-6% degli utenti. Anche in questo caso la realtà negli Stati membri è estremamente varia: il 90% degli utilizzatori di internet a Cipro, il 97% a Malta e l´85% in Grecia e Svezia consulta siti in inglese se le informazioni non sono disponibili nella loro lingua, ma lo stesso fanno solo il 35% degli italiani, il 45% dei lettoni, il 47% dei rumeni e il 50% dei francesi. D´altra parte i lussemburghesi preferiscono usare il francese nel 67% dei casi e il tedesco nel 63% rispetto al 55% che preferisce l´inglese. Nel Regno Unito e in Irlanda, dove pochi internauti hanno affermato di usare una seconda lingua, il francese risulta la lingua straniera più usata per leggere e consultare contenuti in rete, rispettivamente nel 9% e 7% dei casi. Motivi per cambiare lingua - La maggior parte delle persone si trova a usare un´altra lingua per cercare informazioni (81%), ma il 62% se ne avvale nelle relazioni sociali, solitamente per comunicare online con gli amici o per motivi professionali (52%). Ben il 44% dei partecipanti ritiene di non reperire informazioni importanti perché le pagine web sono in una lingua a loro non comprensibile: questo è il caso dei greci (60%), degli spagnoli (58%) e dei portoghesi (56%). Acquisti online - Gli acquisti online sono un´occasione in cui gli internauti preferiscono usare la propria lingua. Solo il 18% degli utenti di internet nell´Ue effettua acquisti in rete in una lingua diversa frequentemente o sempre e il 42% dichiara di non acquistare mai in una lingua diversa dalla propria. Usa inoltre le lingue straniere per gli acquisti in rete il 61% gli uomini, mentre le donne si attestano al 51%. Supporto per maggiore diversità e apertura - Mentre quasi nove partecipanti su dieci, ossia l´88%, ritengono che tutti i siti web prodotti nel loro paese dovrebbero usare le lingue nazionali ufficiali, circa otto su dieci (81%) pensano tuttavia che tali siti web dovrebbero anche presentare versioni in altre lingue. Attività di ricerca e sviluppo - Attualmente la Commissione gestisce trenta progetti di ricerca e innovazione volti a promuovere le tecnologie del linguaggio destinate ad aiutare gli utenti di internet ad accedere alle informazioni in altre lingue. A titolo di esempio, il progetto iTranslate4 sta sviluppando il primo portale internet che offre accesso a traduzioni online gratis fra oltre 50 lingue europee e mondiali, consentendo nel contempo agli utenti di confrontare i diversi risultati delle traduzioni ottenuti con gli strumenti più noti, quali Google, Bing, Systran, Trident o Linguatec. Il contributo dell´Ue a questo progetto è pari a due milioni di euro. Un ulteriore progresso delle tecnologie del linguaggio esige un´ampia collaborazione e un dialogo continuo fra l´industria, i ricercatori, il settore pubblico e i cittadini. Il progetto Meta-net, finanziato dall´Ue con 6 milioni di euro, sta sviluppando un´alleanza tecnologica per un´Europa plurilingue e annovera già oltre 200 membri.  
   
   
TLC:16 SEDI COLLEGATE DA INSIEL IN FVG DA INIZIO ANNO CON FIBRA OTTICA  
 
Trieste, 12 maggio 2011 - Prosegue il programma Ermes della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha l´obiettivo di portare la banda larga sull´intero territorio regionale. Da gennaio a oggi sono stati infatti raggiunti dalla fibra ottica e collegati alla nuova infrastruttura 16 siti, fra sedi amministrative della Regione, degli enti locali e delle strutture sanitarie, appartenenti alla Rupar, la rete unitaria della pubblica amministrazione regionale. Le attivazioni realizzate nei primi mesi di quest´anno sono in linea con quanto annunciato pubblicamente dall´assessore regionale Riccardo Riccardi alla fine del 2010. Dopo il primo essenziale passaggio - l´attivazione del nodo di rete di Trieste per l´accesso a internet e al data center Insiel di via San Francesco - attraverso il quale è stato possibile dare corso ai successivi interventi, altre 15 sedi, dislocate in diversi punti del territorio regionale, sono state scollegate dalla vecchia rete telefonica e sono state connesse alla nuova rete in fibra ottica prevista dal programma Ermes. L´autostrada telematica ad alta velocità entra così in servizio. Di queste 15 sedi, 11 si riferiscono all´ambito territoriale triestino, tra cui 6 riguardano la Regione Friuli Venezia Giulia (via Udine, via Giulia, piazza Unità d´Italia, via Trento, via Carducci e c.So Cavour), 3 sono relative ad Aziende ospedaliere (Ospedali riuniti, Ospedale Maggiore e Ospedale di Cattinara) e 2 appartengono all´Azienda sanitaria 1 "Triestina" (via Farneto e p.Le Canestrini). A queste vanno aggiunte 4 sedi riferite all´ambito territoriale dell´Alto Friuli, vale a dire il Comune di Forni di Sopra e le sedi, ad esso collegate in modalità wireless, dell´Azienda di informazione turistica, della stazione forestale, della scuola e della biblioteca. Dal 2007, quando il progetto era a carico di Mercurio Fvg, ad oggi, sono state realizzate infrastrutture per circa 33 milioni di euro. Secondo l´assessore regionale alle Infrastrutture, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, la rete in fibra ottica è di rilevanza strategica per la regione e porterà benefici sicuri al territorio, rendendolo maggiormente competitivo, tramite servizi più veloci, di migliore qualità e con costi inferiori: si calcola a questo proposito un congruo risparmio ottenuto dai minori costi delle bollette telefoniche. Infatti, accanto all´aspetto meramente tecnologico riguardante le caratteristiche dell´infrastruttura, come commenta il presidente di Insiel, Valter Santarossa, va considerato il fatto che mentre con la "vecchia" Rupar Insiel acquisiva il noleggio della rete dagli operatori di mercato, corrispondendo loro il costo della bolletta, con la migrazione alla fibra ottica prevista dal progetto Ermes, Insiel realizza la rete, la gestisce e ne garantisce la manutenzione. A partire da giugno, il programma di sostituzione proseguirà in Carnia con la migrazione dei Comuni afferenti al nodo di rete di Amaro, ovvero Villa Santina, Preone, Socchieve, Enemonzo, Ampezzo, Forni di Sotto, Tolmezzo ed Amaro stessa.  
   
   
IL VENETO SBARCA SUL WEB PER RAFFORZARE IL DIALOGO CON I SUOI EMIGRATI ED ORIUNDI  
 
 Venezia, 12 maggio 2011 La Regione del Veneto “sbarca” in forze sul web con un sito internet, un canale Youtube ed una fanpage su Facebook per rafforzare, ringiovanire, sviluppare anche on line il suo rapporto con i “Veneti nel Mondo”, un grande ed apprezzato universo di emigrati e oriundi composto da quasi 5 milioni di persone residenti in decine e decine di paesi del mondo. Questa “task force” virtuale, già operativa, è stata presentata  ieri a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, dall’assessore a flussi migratori Daniele Stival, che era affiancato dai rappresentanti delle diverse associazioni provinciali dei Veneti nel Mondo. “Vogliamo essere vicini ai nostri emigrati ed alle giovani generazioni anche senza lunghi e costosi spostamenti e viaggi aerei – ha detto Stival – ed il web in questo sarà di prezioso aiuto: potremo infatti dialogare in tempo reale, scambiarci idee e proposte, unire pressoché quotidianamente il nostro Veneto all’altro grande Veneto che ci fa onore in tutto il mondo. La rete – ha aggiunto Stival – è il canale di comunicazione dei giovani per antonomasia, ed ai giovani puntiamo a rivolgerci con sempre maggior intensità per creare occasioni di sviluppo economico, ragionare sulle opportunità professionali per il loro futuro, creare un dialogo continuo”. L’assessore ha anche voluto sottolineare che “l’intera operazione è a costo praticamente zero, perché il tutto è stato creato e sarà gestito utilizzando forze interne all’amministrazione, che ringrazio per il lavoro già fatto e per quello che faranno”. Il nuovo corso è stato ben simboleggiato da tre collegamenti via Skype con il vicepresidente della Consulta dei Veneti nel Mondo Luciano Sacchet dall’Uruguay, con la coordinatrice del Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo Antonella Serafin dal Sudafrica e con il vicepresidente dell’associazione Nuovi Veneti del Terzo millennio Michele Grigoletti dall’Australia. Tutti hanno commentato con grande favore la nuova iniziativa e si sono detti pronti a collaborare e certi che i contatti tra il Veneto ed i Veneti nel Mondo troveranno nuova linfa diffondendosi grazie alla rete. La rivista telematica dedicata ai Veneti nel Mondo ha ripreso nuovo vigore, dopo un’accurata ristrutturazione del layout e dei contenuti. Cliccando su http://venetinelmondo.Regione.veneto.it/  o semplicemente digitando la voce Veneti nel Mondo in uno dei diversi motori di ricerca disponibili, il visitatore potrà trovare tutte le notizie di attualità in tempo reale relative all’attività della Regione, dell’Assessorato ai flussi migratori e alla vita e iniziative dei Veneti nel Mondo. L’utente potrà relazionarsi direttamente con l’Assessore Stival, con l’assessorato e con la Regione in generale attraverso il tasto Scrivimi, ed essere aggiornato anche tramite una newsletter mensile. Si è pensato infatti di evolvere il sistema di comunicazione precedente, rendendolo più dinamico e rispondente ai canoni della moderna comunicazione. Sono stati anche creati un apposito canale youtube http://www.Youtube.com/playlist?p=785faccd65b0412d   dedicato ai Veneti nel Mondo ed una fanpage http://www.Facebook.com/pages/veneti-nel-mondo/180621421985716?sk=info  su facebook in modo tale da avvicinare le nuove generazioni, che al giorno d’oggi utilizzano sempre di più i social network.  
   
   
FORUM P.A.MACCARI PROPONE MODELLO ZERO BUROCRAZIA LOMBARDO  
 
Roma, 12 maggio 2011 - Vetrina per l´assessorato alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia guidato da Carlo Maccari al Forum della Pubblica Amministrazione a Roma. "Oggi - ha spiegato l´assessore Maccari - abbiamo avuto modo di illustrare l´innovativa scelta di Regione Lombardia di istituire, all´inizio della Ix Legislatura, un assessorato che sta operando secondo il percorso virtuoso identificato dall´agenda ´Lombardia Semplice´ con l´obiettivo di azzerare la burocrazia e migliorare le istituzioni". Una scelta che parte da lontano, visto che Regione Lombardia ha abrogato in questi anni 1700 leggi, e attualmente sono solo 60, di cui 10 testi unici, le norme portanti della regione italiana più popolosa. "Nel corso del Forum - ha continuato l´assessore - abbiamo sottolineato come in questa sfida sia stata coinvolta l´intera organizzazione di Regione Lombardia, con circa 50 obiettivi divisi tra tutti gli assessorati da raggiungere entro quest´anno e sui quali ciascun dirigente, primo caso in Europa, vede legata una quota dei premi nel proprio stipendio". "Grande interesse - ha rimarcato Maccari - ha riscosso il nostro progetto ´Semplific@ con noi´ volto a promuovere le best practices che facilitano la vita di cittadini e imprese grazie a segnalazioni attraverso il sito internet www.Semplificazione.regione.lombardia.it/  e del quale abbiamo presentato il primo report quadrimestrale". All´appuntamento del Forum è stato inoltre ribadito come il processo di semplificazione stia procedendo attraverso un dialogo continuo con le Camere di commercio, Ordini e i Collegi professionali, oltre alla Task Force ´Zero Burocrazia´ a cui aderiscono tutte le associazioni delle imprese proprio per governare, insieme, il processo della semplificazione. "Regione Lombardia - ha concluso Maccari - ha dimostrato al Forum di essere innovativa e all´avanguardia sui processi di semplificazione e digitalizzazione, tanto da essere citata in più casi come esempio da seguire".  
   
   
OGGI VENDOLA PER IL FORUM P.A. VISITA IL CANTIERE DELLA LEGALITÀ  
 
Bari, 12 maggio 2011 - La Puglia anche quest’anno partecipa a Forum Pa edizione 2011 e lo fa con il cantiere della legalità. Questo infatti lo slogan scelto per lo stand della Regione Puglia allestito a Roma nell’ambito dell’annuale rassegna delle pubbliche amministrazioni, dal 9 al 12 Maggio 2011. La Regione Puglia ha deciso dunque di essere presente ospitando, accanto alle diverse strutture regionali, diverse personalità della scena pubblica impegnate nella lotta alla criminalità organizzata e nella battaglia per la riqualificazione degli immobili sottratti alla malavita e per lo sviluppo globale del territorio attraverso la leva della legalità. Tra gli eventi organizzati, quello conclusivo, il progetto didattico sperimentale “Momart Musica in gioco” basato sul sistema di Josè Antonio Abreu. La Regione Puglia, attraverso il Momart, il Teatro Kismet Opera e l’Associazione Musicaingioco, cerca di prevenire il disagio e la dispersione scolastica, di integrare positivamente, in un gruppo didattico, bambini in situazioni di disagio, di recuperare e potenziare le competenze dei ragazzi sviluppandone abilità e favorendone capacità di cooperazione e di socializzazione. I ragazzi che partecipano al progetto, frequentano corsi musicali e imparano a suonare vari strumenti. Ogni corso termina con un concerto. In occasione del Forum Pa 2011, i bambini si esibiranno nella fiaba musicale “Il gigante egoista” di Oscar Wilde. All’evento, che si svolgerà dalle ore 12.00 alle ore 14.30 presso il padiglione 10, parteciperanno il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, il Ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, l’Ambasciatore del Venezuela Luis Josè Berroteran Acosta, e Franco La Torre di Libera. Prima dell’evento, alle ore 11.30 il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola visiterà lo stand della Regione Puglia all´interno del Padiglione 8.  
   
   
“CONOSCI L’ELETTROMAGNETISMO?” CICLO DI INCONTRI DELLA RETE TRENTINA  
 
 Trento, 12 maggio 2011 - A partire da venerdì 13 maggio, il Laboratorio territoriale della Valle dell’Adige della Rete trentina di educazione ambientale per lo sviluppo sostenibile di Appa, dedica un ciclo di cinque appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza per approfondire il tema dell’inquinamento elettromagnetico. L’iniziativa "Conosci l´elettromagnetismo" è articolata in quattro incontri pomeridiani nei giorni 13, 20, 27 maggio e 10 giugno dalle ore 16.30 alle 18.00 e in un incontro il 4 giugno (in occasione della Giornata Mondiale per l’Ambiente che quest’anno cadrà di domenica) dalle 9.00 alle 13.00 presso l’Aula di fisica del Liceo Classico G. Prati a Trento. Nei quattro appuntamenti pomeridiani si percorreranno le tappe fondamentali del fenomeno e verranno riprodotti semplici ma significativi esperimenti per apprendere le affascinanti leggi naturali che lo presiedono. Verranno esaminati gli oggetti quotidiani come cellulari, forni a microonde, personal computer, phon che alle volte inaspettatamente sono strettamente correlati ai principi dell´elettromagnetismo. Nell´ultimo incontro, si parlerà di salute e campi elettromagnetici con accenni alle normative vigenti. Nella mattinata del 4 giugno sarà possibile visitare, l´ingresso è libero per tutti gli incontri, l’esposizione degli strumenti scientifici della collezione storica del Liceo Classico G.prati, accompagnata da alcuni video che mostreranno le esperienze svolte negli incontri precedenti. Tutte le attività sono supportate dagli strumenti della Collezione storica del Liceo Prati. Il progetto ha visto la collaborazione di due volontarie Elisa Guido e Daniela Casatta in Servizio Civile presso l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, che hanno colto con entusiasmo la proposta di approfondire questa tematica e di realizzare un progetto divulgativo rivolto ai cittadini. Agli incontri saranno presenti Ennio Pepe della Rete trentina di educazione ambientale di Appa, Carla Malacarne del Settore Gestione ambientale di Appa.  
   
   
ALTA FORMAZIONE IN EMILIA ROMAGNA: AL VIA IL CATALOGO INTERREGIONALE, ATENEI ED ENTI DI FORMAZIONE ACCREDITATI POSSONO PROPORRE MASTER E CORSI DI SPECIALIZZAZIONE ENTRO IL 6 GIUGNO.  
 
Bologna, 12 maggio 2011 – La Giunta regionale ha approvato il Catalogo interregionale per l’Alta Formazione. Università ed enti di formazione possono fino al 6 giugno formulare la propria proposta di master e corsi di specializzazione per l’anno 2011-2012, per frequentare i quali sarà possibile richiedere un assegno formativo. Il progetto, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è giunto alla terza edizione, e vede la partecipazione insieme all’Emilia-romagna di altre dieci regioni italiane: Veneto, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta. Le risorse che la Regione Emilia-romagna rende disponibili sono pari ad 1 milione di euro del Fondo Sociale Europeo. L’investimento complessivo da parte di tutte le Regioni è di oltre 27 milioni di euro. “Il progetto - spiega l’assessore regionale alla Formazione e all’Università Patrizio Bianchi – intende costruire un unico Catalogo di percorsi di Alta Formazione e permettere alle persone di accedere ad un’offerta formativa più ampia, sostenendo i costi di partecipazione e promuovendo la mobilità interregionale”. Le offerte formative ammissibili a catalogo sono master universitari di I e Ii livello, master non universitari presentati da organismi di formazione in partenariato con l’Università e Corsi di specializzazione. In questa prima fase, che si concluderà il 6 giugno, ogni Regione ammette al Catalogo l’offerta proposta dai soggetti formativi del proprio territorio. Successivamente, a luglio, le persone interessate potranno fare richiesta dei voucher individuali di importo massimo di 5 mila euro per partecipare ad uno dei corsi a catalogo, anche ai percorsi di alta formazioni delle altre regioni. Potranno richiedere un assegno formativo tutti i residenti in Emilia-romagna, che abbiano un età compresa tra i 18 ed i 64 anni disoccupati ed inoccupati in possesso di un titolo di laurea (vecchio e nuovo ordinamento), occupati, persone in Cigo, Cigs o mobilità in possesso almeno di un diploma di scuola secondaria superiore. Gli avvisi emessi dalle Regioni sono pubblicati sul portale che ospita il catalogo e tutte le informazioni che ad esso si riferiscono si possono trovare sul sito: www.Altaformazioneinrete.it/    
   
   
TRENTO: SCUOLE E IMPRESE LAVORANO IN PARTNERSHIP, CON PASSIONE E BUONI RISULTATI  
 
Trento, 12 maggio 2011 - Terzo anno di applicazione del Protocollo iniziative in partnership tra mondo della scuola e mondo dell’impresa, siglato tra la Provincia autonoma e la Confindustria di Trento nel 2008. Premiati il 10 maggio i progetti migliori durante l’evento conclusivo, presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale “Buonarroti” di Trento, gremita di studenti, insegnanti e rappresentanti del mondo imprenditoriale, con cerimonia molto vivace, alla presenza del vicepresidente della Giunta provinciale, Alberto Pacher, l’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, la presidente degli Industriali trentini, Ilaria Vescovi, le coordinatrici dei progetti per la scuola (Daniela Carlini) e per la confindustria di Trento (Manuela Zanoni, imprenditrice), Luigi Serra (presidente dei Sistemi formativi in Confindustria nazionale) e Marco Tomasi (dirigente del Dipartimento Istruzione università e ricerca). “Entusiasmo” è forse la parola chiave che stamattina è circolata di più nell’aula magna dell’Iti “Buonarroti” di Trento, durante la cerimonia di premiazione dei migliori progetti dell’edizione 2010/2011 “Tu sei premiato”, giunta ormai alla terza edizione dopo la firma del Protocollo Pat e Confindustria siglato l’11 luglio 2008. Entusiasmo e convinzione che il Trentino sia proprio sulla strada giusta nell’aver individuato la modalità migliore per far dialogare scuola e impresa, perché ci sia una vera conoscenza reciproca dei due mondi, ma anche perché ci siano veri e concreti risultati di analisi, progettazione, creatività e serietà in Progetti che hanno un lungo percorso, che mettono in campo la valorizzazione delle persone con un contatto diretto, come una titolare della lavanderia industriale che va a scuola a rispondere pazientemente alle mille domande dei ragazzi e che poi tiene gelosamente nel proprio cassetto i consigli e gli elaborati fatti dalla scuola all’interno del Progetto “La fabbrica del pulito”; così per l’imprenditore Menz e Gasser e per altre imprese ed altri istituti scolastici. Entusiasmo, dunque, accanto alle “Tre C” proposte dal video d’apertura, come parole chiave per riuscire nell’impresa e nella vita: coraggio, competenza e complicità. Tre parole, che – lo ha ricordato in apertura Ilaria Vescovi, presidente della Confindustria trentina, Luca Montezemolo “ha rubato” per utilizzarle nei box della Ferrari come stimolo alla squadra giunta al traguardo dopo un periodo di forte crisi. Una buona “cartolina di saluto” per la presidente degli Industriali, prossima alla fine del mandato, davvero entusiasta per un’esperienza avviata in sintonia col presidente Dellai nel 2008 e per la quale ha voluto ringraziare tutti i protagonisti sia del mondo della scuola che delle imprese: “Grazie, ragazzi - ha concluso il suo intervento -, avete dimostrato nei fatti che il Trentino è in buone mani, le aziende hanno in voi dei partner competenti e capaci”. Messaggio positivo e incoraggiante, che il vicepresidente della Giunta provinciale, Alberto Pacher, ha rilanciato: “Questo è il modo migliore per uscire dalla crisi, avere la convinzione che bisogna uscirne insieme agli altri”. Pacher ha rimarcato il segnale nuovo che viene da tali iniziative: quello che ritiene finita la logica di una volta (“prima finisco la scuola e poi si vedrà” oppure “i ragazzi sono i cittadini di domani”). Niente di tutto questo, “con questi progetti voi ci ricordate che siete già oggi cittadini a pieno titolo e che, se volete, ce la potete fare a prendere in mano le redini della vostra vita”. I tempi sono cambiati – ha proseguito il vicepresidente – l’Accordo di Milano ci dice che le risorse ci saranno solo se sapremo produrne delle altre, se sapremo essere competitivi. Ed è importante che questo produca dei risultati anche nel mondo della scuola. L’augurio sportivo finale: “La partita è sempre un gioco di squadra, ma adesso, ragazzi, anche voi entrate in partita”. L’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha fatto un breve bilancio dell’esperienza legata al protocollo Pat/confindustria dal 2008 ad oggi, passato dai primi 7 progetti della prima edizione ai 17 della seconda ed ai 27 di questa con un incremento sia di sottoscrizione di protocolli decentrati, (da 16 della prima edizione a 47 attuali) ed il coinvolgimento complessivo di 2179 studenti. Ma è nel merito che l’assessore Dalmaso riconosce il valore principale dei progetti: l’aver messo al centro la persona, sia da parte della scuola che da parte dell’impresa. “Non un’iniziativa spot, ma un investimento serio da ambo le parti.” Proprio per questo, da parte sua, Marta Dalmaso ha ribadito l’impegno a proseguire e rilanciare il progetto, a presidiare “un patrimonio per farlo crescere e diventare sempre più produttivo per la scuola e per le imprese”. Prima delle premiazioni, l’analisi del percorso e i suoi punti di forza negli interventi di Daniela Carlini (per il Dipartimento istruzione) e Manuela Zanoni, per la Confindustria, accanto a Luigi Serra, responsabile dei Sistemi Formativi Confindustria nazionale, che ha annunciato il decollo su scala nazionale, appunto, dei Progetti del Trentino in confronto con quelli delle altre regioni, a cominciare dalla diretta odierna con Tg web e da un apposito sito www.Latuaideadimpresa.it. Poi, sul palco tutti gli studenti e i rappresentanti delle imprese in partnership e la premiazione. L’evento è stato moderato da Marco De Matthaeis dell’Ufficio stampa e comunicazione della Confindustria di Trento. (m.C.) Le Scuole E Le Aziende Vincitrici per Accordi di partnership Scuola/industria sono state: Primo Ciclo: I.c. Riva 2 e Z.b.m. Lavanderia Industriale S.r.l. (Progetto: “La fabbrica del pulito”); Secondo Ciclo – a pari merito: Cfp Centromoda Canossa e La Sportiva S.p.a.; Ic Centro Valsugana e Menz & Gasser S.p.a. Altri progetti nominati: Ic Tuenno in collaborazione con Tama; Ic Tione in collaborazione con Girardini; Istituto d’Istruzione M Martini in collaborazione con Tama; Scola ladina de Fascia in collaborazione con Latemar 2200.  
   
   
SICILIA: MANCATA NOMINA PROVVEDITORE  
 
 Palermo, 12 maggio 2011 - "Dal 1 novembre 2010, nella nostra isola e´ vacante l´incarico di dirigente scolastico regionale. Nel silenzio dei rappresentanti siciliani del governo nazionale e dei parlamentari al Senato e alla Camera appartenenti alla maggioranza, in grado, quindi, di potere incidere a livello decisionale, la Sicilia sta subendo un´inutile e gratuita offesa". Lo ha detto l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino. "La Sicilia non e´ uno sperduto territorio coloniale. Ha una rete scolastica che giorno per giorno affronta problemi, anche in vista del manifestarsi di future criticita´. E´ una regione con un suo peso politico, sociale e culturale". Centorrino sottolinea che "Fermo restando la competenza e l´impegno dimostrata da chi ha svolto e tuttora svolge la funzione di supplenza, questa regione non merita questi ritardi seppure, come appare, causati non da semplici ritardi burocratici ma da defatiganti trattative tra gruppi di maggioranza con veti reciproci. La scuola siciliana - ha concluso - non puo´ essere trattata come materia di sottogoverno: e´ fatta di impegno, dedizione, sacrificio. Ha bisogno di normalita´, certezze, ordine nei punti di riferimento. In un contesto dove urgono importanti e decisivi provvedimenti, a partire dall´attuazione del federalismo scolastico".  
   
   
SCUOLA A MILANO: COMUNE E ORDINE AVVOCATI INSIEME PER EDUCARE ALLA LEGALITÀ  
 
Milano, 12 maggio 2011 - L’assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali del Comune ha avviato una collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Milano per sviluppare un progetto di “Educazione alla legalità” nelle scuole di ogni ordine e grado della città. L´iniziativa prenderà il via a ottobre negli istituti che aderiranno al progetto. La scuola è anche un organo di educazione civica, un luogo in cui si percepisce per la prima volta la necessità di rispettare alcune norme e mantenere una precisa condotta nei confronti degli altri e del bene comune. La scuola può dare pertanto un contributo fondamentale alla diffusione della cultura della legalità, della convivenza e del rispetto delle regole, per una società migliore. Il programma prevede una serie di incontri, nelle scuole e al Palazzo di Giustizia, tenuti da avvocati dell’Ordine di Milano, affiancati da un professore della scuola. Tra i temi: norme sociali e giuridiche di maggiore rilevanza e attualità come il bullismo, i rischi legati all’uso di alcol e stupefacenti, educazione stradale, atti di vandalismo, violenza negli stadi, molestie, integrazione razziale, educazione civica, utilizzo di internet e reati informatici. Per gli studenti delle scuole superiori, oltre alle lezioni in aula, sono previste anche visite guidate al Palazzo di Giustizia e alle carceri, incontri con magistrati e simulazioni di un processo.  
   
   
DA LIBERAMENTE 2011 TRE STRATEGIE OPERATIVE PER L´ALTO ADIGE DEL FUTURO  
 
 Bolzano, 12 maggio 2011 - La nuova tappa di Liberamente 2011, la nuova edizione del progetto voluto da Tommasini che punta a coinvolgere i giovani nella costruzione dell’Alto Adige del futuro, ha visto i ragazzi partecipanti a Dobbiaco lo scorso fine settimana stilare tre strategie operative da implementare. Al centro l´informazione e l´educazione. I ragazzi che hanno seguito il percorso formativo "Liberamente 2011", dopo i tre incontri e workshop tenuti nei mesi scorsi con esperti, nella due giorni, svoltasi lo scorso fine settimana presso il Grand Hotel a Dobbiaco, hanno formulato sostanzialmente tre strategie operative per il futuro. Fra le strategie individuate, ne sarà ora scelta una in particolare da realizzare quale buona pratica da presentare in occasione del meeting internazionale che si terrà a Bolzano il 27 ottobre 2011 e che vedrà la partecipazione di giovani provenienti da zone di confine di altre realtà europee.I giovani hanno proposto l´ediziuone di un periodico cartaceo e online che tratti tematiche connesse con l´economia responsabile e la sostenibilità. Il primo numero, redatto in lingua italiana, tedesca, ladina ed inglese dovrebbe essere pronta per il meeting di ottobre. La seconda strategia propone un´azione di educazione sia verso la politica (attinente a quanto accade sul territorio provinciale) che alla sostenibilità (riferita sia all´ambiente che all´economia). "In particolare lo sviluppo sostenibile del territorio", come ha sottolineato il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, intervenuto in entrambe le giornate, "è una tematica molto attuale con cui le giovani generazioni devono confrontarsi in vista del loro futuro. Di fronte alla questione di cosa può essere intrapreso per giungere ad uno sviluppo sostenibile anche in Alto Adige i giovani sono chiamati a puntare sul risparmio delle risorse ed a scegliere nuovi modelli energetici (quali le fonti rinnovabili) rispetto a quelli tradizionali ed altresì a modificare il proprio stile di vita adottandone altri più sostenibili." I ragazzi hanno altresì proposto di utilizzare le ore che in ambito scolastico, soprattutto nelel scuole superiori italiane e tedesche, sono destinate alle assemblee per proporre iniziative formative, fra pari, sul tema della sostenibilità. La terza delle strategie formulate si riferisce alla raggruppamento di tutte le attività culturali e relativi appuntamenti in tutte le lingue (italiano, tedesco, ladino ed inglese) sotto un unico portale. A tal proposito il vicepresidente Tommasini ha proposto di riempire di nuovi contenuti il portale giovani esistente (www.Giovani.bz.it  ). L´obiettivo complessivo è quello di stimolare i ragazzi ad essere "cittadini consapevoli e attivi", un´azione che permea vari progetti del Dipartimento del vicepresidente Tommasini, da Liberamente al Festival delle Memorie. Nel corso della due giorni di Dobbiaco i ragazzi di Liberamente si sono confrontati anche con il documento pubblicato dalla Camera di Commercio di Bolzano sulle sfide per l´Alto Adige futuro del 2050 redatto da una cinquantina di imprenditori locali. A chiusura dell´iniziativa, alla presenza di alcuni giovani di Liberamente 2010, sono stati confrontati gli esiti delle due edizioni del progetto al fine di procedere con una certa continuità progettuale.  
   
   
A MORGEX SERATA DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO SCUOLE PER LA RINASCITA DI HAITI  
 
Aosta, 12 maggio 2011- Sabato 14 maggio, alle ore 21, l’Auditorium delle scuole medie di Morgex ospiterà una serata di presentazione dell’iniziativa Scuole per la rinascita di Haiti, progetto di sostegno alla ricostruzione del dopo terremoto avviato con il contributo della Presidenza della Regione e promosso dal Consorzio Trait d’Union con la partecipazione di altre 11 associazioni valdostane. Il progetto, che si inserisce in una più vasta azione di Progettomondo Mlal, organizzazione non governativa attiva ad Haiti da più di un decennio, si sviluppa nell’area di Léogane, territorio a circa 35 chilometri dalla capitale Port au Prince, dove il terremoto del gennaio 2010 ha provocato 30 mila vittime e distrutto quasi il 90 per cento degli edifici, oltre alle principali fonti primarie di reddito della popolazione. In quest’area il progetto intende intervenire per il ripristino dei servizi educativi, attraverso la costruzione di un edificio scolastico e la formazione del personale insegnante, con il quale saranno intraprese azioni formative per il sostegno psicologico agli alunni sopravissuti al terremoto e di aggiornamento didattico. Inoltre, si opererà perrafforzare le attività agricole e produttive sia con la riabilitazione dei centri di servizi comunitari per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli sia con l’assistenza tecnica per favorire la ripresa delle attività agricole familiari e comunitarie per garantire la sicurezza alimentare della popolazione locale. Nel corso della serata di sabato, che sarà introdotta da Lorenzo Graziola, sindaco di Morgex e componente del Comitato regionale per la cooperazione allo sviluppo, ealla quale interverranno i rappresentanti delle associazioni valdostane coinvolte nel progetto, si esibiranno la Banda musicale di Courmayeur-la Salle, il giovane illusionista Jacopo D’orzo e il musicista Giovanni Costabloz.  
   
   
UNO STUDIO FA NUOVA LUCE SULLA SCOMPARSA DELL´UOMO DI NEANDERTHAL  
 
Bruxelles, 12 maggio 2011 - Alcuni scienziati in Irlanda e Russia hanno scoperto che gli uomini di Neanderthal probabilmente morirono prima di quanto si creda comunemente. Presentato sulla rivista Pnas Online Early Edition, lo studio dà una nuova interpretazione della teoria secondo la quale per migliaia di anni esistettero legami tra gli uomini di Neanderthal e gli esseri umani moderni. Queste scoperte suggeriscono che le interazioni tra di loro furono limitate e di breve durata: probabilmente gli uomini di Neanderthal e gli esseri umani moderni co-esistettero per appena poche centinaia di anni. È anche possibile che gli uomini di Neanderthal in alcune zone si siano estinti prima che gli uomini anatomicamente moderni emigrassero dall´Africa. Gli esperti dell´University College Cork in Irlanda e dell´Università di Oxford nel Regno Unito, in collaborazione con i ricercatori del Laboratorio di preistoria di San Pietroburgo in Russia, hanno condotto il loro studio nella grotta Mezmaiskaya, che si trova nelle colline delle Montagne del Caucaso in Russia. In questa zona, il team ha trovato un fossile di un bambino di Neanderthal nello strato del Paleolitico superiore medio e una serie di ossi di animali collegati. Secondo loro il fossile ha 39.700 anni, il che suggerisce che gli uomini di Neanderthal non sopravvissero nel sito della grotta dopo questa data. In breve, i dati mettono in dubbio ciò che i ricercatori hanno creduto per lungo tempo sugli ultimi uomini di Neanderthal e sulla loro sopravvivenza. Gli uomini di Neanderthal non sopravvissero fino a 30.000 anni fa nel Caucaso settentrionale, è quindi molto improbabile che gli uomini di Neanderthal e gli umani siano co-esistiti per un periodo di tempo significativo. Alla luce di questa nuova informazione, i ricercatori credono a uno di due sviluppi: gli uomini di Neanderthal si estinsero quando arrivarono gli uomini moderni; oppure altri fattori, come i cambiamenti climatici o la scarsezza di fonti di sostentamento, portarono alla loro estinzione prima dell´arrivo degli uomini moderni. I ricercatori avvertono che i dati devono essere rivisti, corretti e migliorati se si vogliono ottenere cronologie precise. Così facendo sarà possibile fare valutazioni corrette dei possibili rapporti tra le estinzioni degli uomini di Neanderthal, la dispersione dei primi uomini moderni e gli eventi climatici. Il team sottolinea che il processo di datazione precedente sembra avere "sottovalutato sistematicamente" la reale età di depositi, fossili e manufatti del Paleolitico superiore medio e del Paleolitico inferiore tardo, di diverse migliaia di anni. "Ci sembra adesso molto più chiaro che gli uomini di Neanderthal e gli uomini moderni non co-esistettero nel Caucaso ed è possibile che questo scenario sia vero anche per la maggior parte delle regioni europee" dice il dott. Ron Pinhasi dell´University College Cork, autore principale dello studio. "Molte delle datazioni precedenti per l´occupazione o i siti degli uomini di Neanderthal in Europa sono problematiche. Questo deriva semplicemente dal fatto che l´associazione tra il materiale datato e gli ultimi uomini di Neanderthal non è sempre chiara perché non possiamo sempre essere sicuri che gli assemblaggi archeologici di pietra e utensile, come il musteriano, che è stato attribuito nel caso dell´Europa ai Neanderthal, non sia in alcuni casi stato prodotto in realtà dagli uomini moderni. Dobbiamo datare direttamente i fossili di uomini di Neanderthal e di uomini anatomicamente moderni per risolvere questo problema." Da parte sua, il dott. Tom Highma di Oxford, uno dei coautori dell´articolo, dice: "Le più recenti tecniche di datazione permettono di purificare il collagene estratto da piccolissimi frammenti di fossile in modo molto efficace e senza contaminarlo. In precedenza, i team di ricerca hanno fornito datazioni più recenti, che adesso sappiamo non essere fondate, probabilmente perché il fossile era stato contaminato con particelle più moderne. Questa recente prova di datazione getta nuova luce sulle date di estinzione dei Neanderthal in questa importante regione, che è da molti considerata un crocevia per il movimento degli uomini moderni nelle più ampie pianure russe. L´estinzione dei Neanderthal qui è quindi un indicatore, crediamo, del momento in cui essa è probabilmente cominciata. Per maggiori informazioni, visitare: University College Cork: http://www.Ucc.ie/en/  Pnas Online Early Edition: http://www.Pnas.org/content/early/recent    
   
   
"FP7 ENVIRONMENTAL RESEARCH BROKERAGE EVENT - FOCUS ON RUSSIA"  
 
Bruxelles, , 12 maggio 2011 - Un evento intitolato "Fp7 environmental research brokerage event - focus on Russia" si terrà il 17 giugno 2011 a Bruxelles, in Belgio. L´obiettivo principale della conferenza è aiutare a promuovere proposte di progetti di ricerca competitivi nel campo dell´Ambiente (compresi i cambiamenti climatici) per i prossimi inviti del Settimo programma quadro (7° Pq), che saranno pubblicati alla fine di luglio 2011. L´evento si occuperà in particolare delle cinque sfide che formano le priorità di ricerca fondamentali per il Programma di lavoro Ambiente 2012: far fronte ai cambiamenti climatici; uso e gestione sostenibili di terra e mare; migliorare l´efficienza delle risorse; proteggere i cittadini dai rischi ambientali; mobilizzare le conoscenze ambientali per la politica, l´industria e la società. La conferenza è co-sponsorizzata dal progetto E-ural ("European Union and Russia link for science and technology co-operation in the area of the environment"). L´obiettivo principale del progetto è migliorare in termini di quantità e di qualità la partecipazione dei ricercatori e delle piccole e medie imprese russi al tema "Ambiente (compresi i cambiamenti climatici)" del 7° Pq. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.B2match.eu/environmentresearch2011    
   
   
USO EFFICIENTE DELLE RISORSE: ESPERIENZE A CONFRONTO - ROMA, 19 MAGGIO 2011  
 
Roma, 12 maggio 2011 - In occasione della Green Week 2011, il più grande appuntamento annuale sulla politica europea per l´ambiente, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza, per la prima volta a Roma, una giornata di lavoro sul tema dell´uso efficiente delle risorse. L´uso efficiente delle risorse è infatti la chiave per garantire la crescita e l´occupazione in Europa, promuovere opportunità economiche, migliorare la produttività, ridurre i costi e aumentare la competitività. Interverranno tra gli altri Pia Bucella, Direttore alla Direzione Generale Ambiente della Commissione europea, Marco Lupo, Direttore alla Direzione generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero Ambiente, Marco Mattei, Assessore regionale all´ambiente della Regione Lazio, Marco Visconti, Assessore all´ambiente di Roma Capitale, Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico Wwf Italia, e molti altri autorevoli interlocutori. Durante l´evento sarà disponibile uno spazio espositivo dove amministratori locali, organizzazioni della società civile e ricercatori presenteranno i loro progetti. Iscrizioni: Registrarsi su https://webgate.Ec.europa.eu/fmi/scic/gw11roma/start.php  o inviare una mail a fabiola.Cutrufo1@ec.europa.eu  o roberta.Altavilla@ec.europa.eu  Per Informazioni E Per Presentare Progetti Nello Spazio Espositivo: Tel: 06.69999204, Fabiola Cutrufo fabiola.Cutrufo1@ec.europa.eu  Roberta Altavilla roberta.Altavilla@ec.europa.eu    
   
   
TERRITORIO E PAESAGGIO IN VENETO: LA PAROLA D’ORDINE SARA’ SEMPLIFICAZIONE E RIORGANIZZAZIONE NORMATIVA  
 
 Venezia, 12 maggio 2011 - Attualmente il governo del territorio ed il paesaggio sono disciplinati, a livello regionale, da una quindicina di leggi, norme a cui vanno aggiunte una cinquantina di leggi regionali settoriali e di regolamenti che hanno significative implicazioni in materia urbanistico–edilizia e paesaggistica. Questo articolato quadro normativo contempla anche la predisposizione di numerosi piani e programmi. “Bastano questi pochi dati – sottolinea il vicepresidente e assessore al territorio Marino Zorzato – a far capire l’opportunità di riorganizzare e semplificare il corpus normativo prodotto nel tempo dal legislatore veneto in materia di governo del territorio e del paesaggio, in modo da rispondere alle esigenze dei cittadini, delle amministrazioni pubbliche e, più in generale, di tutti soggetti interessati ai processi di trasformazione territoriale”. Per svolgere un’attività di ricognizione, analisi e sintesi la giunta regionale - su proposta di Zorzato – ha deciso di costituire un gruppo tecnico di studio e di lavoro composto da dirigenti e funzionari della Direzione Urbanistica e Paesaggio, prevedendone l’integrazione con personale di altre strutture regionali di cui si rendesse necessaria la collaborazione. Il gruppo sarà coordinato dal Commissario Straordinario per il Territorio. Il primo e più immediato obiettivo sarà la raccolta sistematica e ragionata di tutte le leggi con implicazioni urbanistico-territoriali. Sulla base di questa verifica preliminare saranno inoltre individuate ed analizzate le criticità della legge regionale in materia di governo del territorio (L.r. N. 11/2004), in relazione alle altre normative regionali, ed elaborata una prima ipotesi di riordino normativo. “L’obiettivo finale e più ambizioso – conclude Zorzato – è arrivare a impostare una legge-quadro ordinata, di facile consultazione, aggiornata. Un’operazione di riassetto che, con meno burocrazia, più certezze e minori costi, si traduca in un vantaggio reale per tutti e soprattutto per il cittadino”.  
   
   
IN PRIMIERO PER PARLARE DI COSTRUZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO DOLOMITI UNESCO AMMINISTRATORI, REFERENTI DI APT, RAPPRESENTANTI DI CATEGORIA "A LEZIONE" NELLA SEDE DELLA COMUNITÀ DI VALLE  
 
Trento, 12 maggio 2011 - Prosegue il corso di formazione proposto dalla Scuola di governo del territorio e del paesaggio, promosso dalla Provincia autonoma per promuovere la conoscenza e le opportune chiavi di lettura per operare con efficienza e competenza nei vari ambiti di attività. Dopo il Workshop zonale svoltosi a Strembo nei giorni scorsi (4 e 5 maggio) e che ha interessato gli opinion leader di Giudicarie, Paganella, Val di Sole e Val di Non, il 9 e il 10 maggio i docenti si sono trasferiti in Primiero. Prossima tappa il Museo geologico di Predazzo per il Workshop zonale dedicato ai territori della Val di Fiemme e Ladino di Fassa (17 e 18 maggio). Il 15 giugno il Workshop conclusivo si terrà a Trento nell´Aula magna della Tsm-trentino School of Management. Due le sessioni di lavoro proposte da Step: una giornata dedicata alla costruzione del Patrimonio, la seconda alla gestione del Patrimonio. Fra i presenti in sala sindaci e amministratori del territorio, operatori dell´ambito turistico (albergatori, referenti Azienda per il Turismo), artigiani e rappresentanti di categoria, direttori scolastici. Nella prima giornata è stato illustrato il sistema Unesco (convenzione, criteri,candidatura) ed è stato fatto il punto su cosa significhi Dolomiti Unesco (paesaggio, geologia/morfologia, protezione/tutele, perimetri/aree, strategie di gestione). Oggi il focus si è spostato sulla gestione, vale a dire: illustrazione della Fondazione Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis (organigramma e reti); rete di gestione Provincia autonoma; tutela e pianificazione, geologia; parchi e aree protette. Nel pomeriggio Annibale Salsa, antropologo di fama e membro del comitato scientifico della Fondazione nominato dalla Provincia autonoma, tiene una relazione dal titolo "Civiltà alpina e identità locale". Fra i relatori anche Cesare Micheletti (architetto del paesaggio, già referente scientifico per la Provincia autonoma nel percorso di candidatura), Irma Visalli che, per la Provincia di Belluno, in veste di assessore tecnico, ha coordinato i processi di costruzione del Piano territoriale, del Piano strategico e della candidatura delle Dolomiti a Patrimonio dell´Umanità, Benedetta Castiglioni docente di Geografia dell´ambiente all´Università di Padova, Geremia Gios docente di Economia ed estimo rurale all´Università degli Studi di Trento, Paola Matonti del Comitato scientifico di Step, nonché coordinatrice generale di tutto l´iter di candidatura (il suo lavoro è stato pubblicamente riconosciuto da tutte le Province come indispensabile per il buon esito del processo), Marcella Morandini Permanent Secretariat of the Alpine Convention, Beat Ruppen direttore della Fondazione Jungfrau/aletsch Unesco, Giovanni Campeol Segretario della Fondazione Dolomiti Unesco e Loredana Ponticelli A2 studio srl project and researches for the Alpine space. La partecipazione e il dibattito sono elementi continuamente presenti, non solo negli spazi dedicati ma anche durante le relazioni degli esperti.  
   
   
PAVIA, CHIESTO STATO DI CALAMITA´ PER PIOGGE STIMATI DANNI PER 1,68 MILIONI CAUSATI DAL MALTEMPO DI MARZO  
 
 Milano, 12 maggio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani, ha approvato la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole di stato di calamità per le piogge intense che hanno interessato la provincia di Pavia nei giorni dal 13 al 18 marzo. In quei giorni si sono registrate piogge intense, con valori medi di quasi 130 millimetri e con il picco nella giornata del 16 marzo, che hanno causato danni frane, smottamenti spondali con formazione di depositi ed erosioni nell´alveo del canale che hanno impedito un regolare deflusso delle acque e provocato la rottura di manufatti. I Comuni coinvolti sono: Olevano Lomellina, Palestro, Rosasco, Vigevano, Sant´angelo Lomellina, Gravellona Lomellina, Robbio, Cilavegna, Breme e Mortara. Regione Lombardia è intervenuta tempestivamente per delimitare territorialmente le aree interessate dagli eventi e documentare i danni subiti dalle realtà agricole. "La situazione è stata monitorata dalle nostre realtà territoriali - spiega l´assessore De Capitani - che hanno documentato danni per 1,68 milioni di euro a carico delle infrastrutture irrigue e di bonifica al servizio dell´agricoltura, a seguito dell´innalzamento dei livelli dei fiumi e dei torrenti nonché di esondazioni". Ora le richieste di riconoscimento dello stato di calamità approderanno sul tavolo del Ministero. "Sono certo - prosegue De Capitani - che si possa riconoscere la fondatezza della nostra richiesta, così che le realtà produttive lombarde possano sanare i danni subiti e ripartire nella piena operatività". Una volta che il Ministero avrà riconosciuto lo stato di calamità, attraverso la Gazzetta Ufficiale, ci saranno 45 giorni di tempo per presentare, da parte delle realtà interessate, le domande per ottenere i contributi che saranno previsti dai decreti ministeriali.  
   
   
LOTTA DURA CONTRO L’INCENDIO DI LA VALLE AGORDINA  
 
Venezia, 12 maggio 2011 - Sono riprese ieri alle prime luci del giorno le operazioni per tenere sotto controllo il vasto incendio boschivo sviluppatosi nella giornata di ieri sopra l’abitato di La Muda, nel comune bellunese di Lavalle Agordina. Gli interventi, coordinati dal Centro Operativo Regionale Antincendio Boschivo, si sviluppano dall’aria e a terra. Sul posto operano due elicotteri regionali e due Canadair, che caricano l’acqua flottando sul lago di Santa Croce, oltre ad un elicottero del Corpo Forestale dello Stato con compiti di ricognizione in un’area resa pericolosa dal denso fumo sviluppatosi dalla combustione dei boschi interessati. A terra sono all’opera direttamente sull’incendio venti persone, tra Servizio Forestale Regionale di Belluno e volontari attrezzati. Tra questi c’è anche una squadra di sommozzatori, impiegata a supporto delle operazioni di flottaggio dei Canadair. I vigili del Fuoco presidiano la situazione nei pressi delle zone abitate, per evitare che vi siano rischi diretti per i cittadini e le case. La situazione viene tenuta sotto stretto controllo lungo la strada, mentre si stanno verificando eventuali scollinamenti delle fiamme, nascoste da una densa coltre di fumo. “Volontari, operai forestali e strutture regionali – ha sottolineato lì’assessore alla protezione civile del veneto Daniele Stival – sono incessantemente all’opera da ieri pomeriggio, coadiuvati dalle Forze dell’Ordine, dai Vigili del Fuoco e dagli Canadair fatti intervenire dal Oentro operativo aereo unificato del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Voglio pubblicamente ringraziare quanti stanno lavorando in una situazione difficile per contenere i danni e spegnere le fiamme”. Le cause dell’incendio appaiono fortuite: una pianta si è adagiata sui fili della linea elettrica e ha preso fuoco. In brevissimo tempo le fiamme si sono propagate nel locale bosco di conifere, prevalentemente pino silvestre, che è bruciato con grande rapidità e col supporto del vento, arrivando fino alla cima del monte Cartai. Da qui l’incendio si è esteso a mezza costa sotto il monte Zelo. Si è subito creata una coltre di fumo denso e alto, visibile da Belluno e addirittura da san Vito di Cadore. La prima segnalazione dell’incendio è arrivata alle 13,45 dai Vigili del Fuoco al Corpo Forestale dello Stato, che l’ha girata per competenza al Cor, Centro Operativo Regionale Antincendio Boschivo, che ha immediatamente attivato le forze disponibili a terra e dall’aria. L’estensione del territorio percorso dal fuoco non è al momento esattamente quantificabile, a causa della coltre di fumo sulla zona, ma è valutata sicuramente superiore ai 200 ettari.  
   
   
SARÀ POTENZIATO IL SISTEMA DI ALLERTAMENTO PER L’AREA URBANA DI REGGIO CALABRIA IN TEMA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO  
 
Catanzaro, 12 maggio 2011 - Prosegue e s’intensifica l’azione promossa dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in tema di previsione e prevenzione dei rischi naturali in Calabria. Dopo gli interventi già realizzati a seguito delle specifiche emergenze nei comuni di Catanzaro (Ianò), Maierato, Gimigliano, Gioia Tauro (T.budello) e Cirò superiore, finalizzati all’estensione e alla specializzazione del Sistema di Allertamento Regionale per il rischio idrogeologico. Infatti, la Protezione Civile regionale ed il Centro Funzionale Multirischi, sulla base degli indirizzi forniti dal Sottosegretario alla Presidenza con delega alla Protezione Civile Franco Torchia, hanno predisposto un progetto per il potenziamento del sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico riferito all’area urbana di Reggio che consentirà di monitorare il territorio compreso tra la fiumara di Catona e la fiumara “Valanidi”, al fine di migliorare l’attività di allertamento del sistema locale di protezione civile per la salvaguardia della popolazione dagli improvvisi e violenti eventi alluvionali come quelli che recentemente hanno colpito la città dello Stretto. L’intervento si articolerà in più fasi. La prima riguarderà l’aumento della dotazione strumentale di monitoraggio installata sul territorio, per la quale saranno impiantati tre nuovi tele pluviometri, sette tele idrometri e dieci webcam di controllo sulle sezioni maggiormente critiche delle dieci fiumare che saranno messe sotto controllo; la seconda fase riguarderà il miglioramento della conoscenza del territorio in esame mediante l’esecuzione di rilievi topografici di dettaglio e misure di portata da utilizzare per la caratterizzazione del comportamento idraulico dei tronchi delle fiumare interessanti il territorio urbano; la terza fase, infine, prevede la messa a punto dei modelli matematici di simulazione idrologica ed idraulica e la determinazione delle soglie pluviometriche relative al rischio di esondazione dei tronchi fluviali che consentiranno un notevole miglioramento nell’attività di preannuncio ed allertamento dei fenomeni alluvionali. Il sistema sarà integrato nella rete regionale di monitoraggio e sorveglianza idrometeorologica operativa sull’intero territorio regionale gestita dal Centro Funzionale Multirischi, oggi incardinato nell’Arpacal, deputato all’emissione degli Avvisi di Criticità Regionali per rischio idrogeologico, mentre la Protezione Civile regionale provvederà alla diffusione sul territorio dei messaggi di allertamento ed al coordinamento della gestione delle eventuali emergenze. All’attuazione del progetto sovrintenderà il Dirigente Generale del Dipartimento della Presidenza Francesco Zoccali che assicurerà il cronometrico rispetto dei tempi previsti, in modo che il sistema sarà operativo sin dall’inizio della prossima stagione autunnale. Per la Calabria questa è da considerarsi un’ulteriore tappa del percorso che porterà per la prima volta al rilancio, alla definizione di un nuovo assetto ed alla ristrutturazione dell’intero sistema regionale di protezione civile che vedrà un sempre più determinante ruolo dell’attività di previsione e prevenzione nell’azione di contrasto ai tanti rischi cui il territorio regionale è esposto.