Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Ottobre 2012
UE: CONTO ALLA ROVESCIA PER IL SECONDO LANCIO DEI SATELLITI GALILEO  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2012 - È iniziato il conto alla rovescia per il lancio del terzo e del quarto satellite Galileo, in programma per domani alle 18:15 Utc presso il centro spaziale europeo di Kourou, nella Guyana francese. Questa seconda coppia di satelliti Eads Astrium sarà messa in orbita a bordo di un vettore Soyuz gestito dalla società Arianespace. La costellazione iniziale di quattro satelliti così ottenuta consentirà la validazione e la messa a punto del sistema prima della messa in orbita di una nuova serie di 22 satelliti a partire dal 2013. Galileo permetterà agli utenti dell´applicazione dipendente di determinare l´esatta posizione nello spazio e nel tempo, proprio come il sistema americano Gps, e addirittura in modo più preciso e affidabile. Galileo, posto sotto controllo civile europeo, sarà compatibile e per alcun servizi interoperabile con il Gps, da cui è però completamente indipendente. Nel 2012 dai test dei satelliti Galileo abbinati ai satelliti Gps è emerso che le prestazioni sono notevolmente migliorate. La Commissione europea, che ha la responsabilità complessiva del programma Galileo, seguirà da vicino il lancio. L´offerta dei primi servizi è prevista per il 2014. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato: "Il programma Galileo mantiene le promesse. L´europa è all´avanguardia nel campo delle tecnologie spaziali. Galileo offre una reale opportunità alle imprese che realizzano prodotti e applicazioni satellitari. L´industria europea deve essere pronta a entrare in un grande mercato che aspetta solo di essere occupato. Data l´attuale congiuntura economica, questi investimenti nello spazio sono assolutamente necessari." Per ulteriori informazioni su Galileo: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/satnav/galileo/index_en.htm  Qualità eccellente dei segnali Galileo - L´analisi dei segnali Galileo rivela che il sistema è in grado di offrire un servizio di livello molto elevato. I ricercatori del Centre national d´Etudes Spatiales (Cnes) hanno analizzato le informazioni relative alla localizzazione fornite dai satelliti Galileo già in orbita. Nei test effettuati nel maggio 2012 sono stati utilizzati i due satelliti operativi Galileo lanciati lo scorso anno e i due satelliti sperimentali Giove A e B. Dai test condotti in abbinamento con i satelliti Gps è risultato anche che grazie a Galileo si ottiene una precisione di localizzazione significativamente migliore. Stimolo per i mercati delle tecnologie di navigazione satellitare - Con gli investimenti europei nelle tecnologie di navigazione satellitare, il mercato mondiale del settore si aprirà all´industria europea. Si tratta di un mercato che vale attualmente 124 miliardi di Eur e il cui valore dovrebbe salire a 250 miliardi di Eur entro il 2020. Galileo creerà opportunità commerciali per un´ampia gamma di applicazioni in molti settori dell´economia europea, quali le reti elettriche, le società che gestiscono parchi auto, le transazioni finanziarie, l´industria dei trasporti marittimi, le operazioni di salvataggio e le missioni di mantenimento della pace. Secondo le stime, l´impatto economico complessivo sarà di circa 90 miliardi di Eur nei prossimi 20 anni (fonte: analisi e previsioni di mercato a cura della Gsa).  
   
   
"CONFERENZA INTERNAZIONALE SU OTTICA, FOTONICA E TECNOLOGIA LASER"  
 
Barcellona, 11 ottobre 2012 - Il 20 e 21 febbraio 2013 si terrà a Barcellona, in Spagna, un evento intitolato "Conferenza internazionale su ottica, fotonica e tecnologia laser" (Photoptics 2013). I sistemi ottici sono onnipresenti nella società moderna, dalle scienze mediche all´esplorazione dello spazio, le telecomunicazioni, l´elaborazione delle informazioni e in numerose applicazioni industriali e militari di ogni genere. Il workshop sarà un forum per i ricercatori per discutere e presentare il loro lavoro, tra cui metodi o tecnologie, prototipi, sistemi, strumenti e tecniche, nonché documenti relativi alle indagini generali che indichino le direzioni future di aspetti sia teorici che pratici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Photoptics.org/    
   
   
SMAU PRONTA A SCENDERE IN CAMPO, DAL 17 AL 19 OTTOBRE, CON I CAMPIONI DELL’INNOVAZIONE  
 
Milano, 11 ottobre 2012 -  Per la 49° edizione di Smau, in programma dal 17 al 19 ottobre i Padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity si trasformeranno nella più grande palestra dell’innovazione italiana in cui gli oltre 50.000 imprenditori e manager attesi si alleneranno a vincere la loro sfida più importante: innovare per competere sul mercato. A svelare il programma di allenamento, questa mattina, nella cornice di palazzo Mezzanotte è stato Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau: “ Dopo 4 anni di tour in giro per l’Italia e 25 eventi sul territorio che ci hanno portato ad entrare in contatto con oltre 300.000 imprese e a conoscere, attraverso il Premio Innovazione Ict oltre 2.000 casi di successo di imprese italiane, già atlete affermate in tema di innovazione, Smau è oggi in grado di proporre un programma di allenamento per rendere i nostri visitatori professionali dei Campioni di Innovazione e che prevede la partecipazione dei migliori trainer sul mercato, il rispetto di una dieta equilibrata fatta di formazione e aggiornamento professionale e, non ultimo, il contatto diretto e la condivisione di esperienze con i campioni in carica perché nel business, come nello sport il talento è virale.” A preparare i campioni dell’innovazione scenderanno in campo i migliori trainer in circolazione: i player dell’Ict come Apc, Cisco, Dell, Epson, Fujitsu, Google Enterprise, Ibm, Hp, Intel, Microsoft, Olivetti, Oracle, Sap, Telecom Italia, Vodafone, Xerox e Zucchetti, presenti in fiera con il proprio ecosistema di partner sul territorio che rappresentano per le imprese dei veri e propri fiduciari in grado di interpretarne al meglio le esigenze business; le migliori scuole di formazione manageriale come School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi School of Management e società di consulenza come Gartner; le Regioni con gli Assessorati alle Attività Produttive, riuniti quest’anno insieme a tutti quei soggetti – incubatori, acceleratori d’innovazione ed enti che hanno il compito di fornire agevolazioni e strumenti finanziari alle imprese – che supportano le aziende nelle loro sfide quotidiane. Per dare un’anticipazione, saranno presenti la Provincia Autonoma di Trento, Regione Campania, Regione Friuli, Regione Lombardia, Regione Puglia, Regione Toscana, Regione Sardegna, Regione Veneto. La dieta da seguire è semplice ed è fatta di oltre 600 momenti formativi e informativi brevi, da massimo 50 minuti ciascuno, in cui imprenditori e manager hanno la possibilità di comprendere concretamente le opportunità offerte dalle più moderne tecnologie digitali. Approfondimenti specifici saranno poi dedicati alle Unified Communication & Collaboration, dell’Information Security e della stampa digitale e del Document Management. Su questi temi Smau e il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria presenteranno tre convegni che vedranno confrontarsi i più grandi player del settore con il mondo della domanda rappresentata dai Presidenti territoriali del Gruppo. Altro elemento fondamentale del “regime alimentare” dei campioni sono le novità tecnologiche presentate tra cui spiccano il cloud computing, le soluzioni per la mobility come apps, tablet e ultrabook, i sistemi gestionali integrati, la business intelligence, i sistemi di Crm, le soluzioni di gestione documentale, le soluzioni di unified communication e collaboration, information security, fatturazione elettronica, e-commerce, molto altro, oltre alle immancabili curiosità presentate dalle start up dell’area dei Percorsi dell’Innovazione. Infine a completare il programma, per il secondo anno a Smau vi sarà Smart City Roadshow, un evento nell’evento che mira a mettere a fattor comune le esperienze dei comuni italiani attraverso un ciclo di laboratori che si terranno nelle Arene Smart City e un Convegno Istituzionale, realizzato in collaborazione con Anci e Net Consulting, che darà voce da una parte alle esperienze delle aziende internazionali attive in progetti innovativi e, dall’altra alle imprese e amministrazioni locali che hanno in corso progettualità virtuose in Italia. Dopo la presentazione di Smau, la parola è passata ad Andrea Gibelli, Vice Presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia, che ha così commentato l´evento: "Smau rappresenta, da sempre, il punto di riferimento mondiale per tutte le imprese che fanno innovazione.E l´innovazione tecnologica rappresenta una sfida decisiva che Regione Lombardia vuole assolutamente vincere, convinta com´è dell´importanza delle 800.000 imprese presenti sul territorio lombardo: il vero motore economico del Nord". "Un´innovazione, questa presente a Smau - ha proseguito il vice presidente regionale - che si dipana in ambiti assolutamente inesplorati. E anche Regione Lombardia cerca di fare concretamente la sua parte per sostenere il proprio tessuto produttivo, convinta del valore inestimabile di tutto il comparto dell´Ict". "Proprio con il contributo attivo di Smau - ha proseguito Gibelli - stiamo studiando la possibilità di introdurre una piattaforma di relazione e condivisione delle informazioni, che abbiamo chiamato ´Wikiregione´". "Inoltre - ha detto ancora l´assessore -, sulla scia del grande successo del bando dell´anno scorso in ricerca e innovazione, nei prossimi mesi si aggiungeranno nuovi strumenti innovativi ancora in fase di elaborazione, dedicati alle start up tecnologiche.Proprio queste ultime trovano nella nostra Regione più che altrove, le migliori condizioni di sviluppo". Gibelli nel corso del suo intervento ha voluto sottolineare la grande "funzione di ascolto che Smau ha rappresentato per Regione Lombardia. Anche e soprattutto in funzione di far conoscere alle imprese tutti quegli strumenti che la Regione, in questi anni, ha messo a disposizione per la crescita delle imprese ad altissimo contenuto tecnologico". A seguire, Paolo Pasini, Professor, Sda Bocconi School of Management, Information Systems Management & Technology Department, ha spiegato l’importanza di una formazione puntuale e concreta per le imprese partendo da alcuni dati significativi “ La formazione e informazione in Italia è ancora molto sottovalutata, pensiamo che gli investimenti in questo campo rappresentano il 4.1% del Pil, meno della media europea. L’italia è al 127 posto nel mondo e quart’ultima in Europa per gli investimenti delle imprese nella formazione del personale. Diventa così fondamentale colmare il gap con il resto del mondo attraverso una formazione snella e mirata. E’ questo quello che farà Sda Bocconi nell’ambito di Smau 2012 con due workshop di alto livello dedicati a imprenditori e mananger in visita e dedicati alla Business intelligence e al project Management. Ha preso poi parola Antonella Galdi, Responsabile Innovazione di Anci che ha sottolineato l’importanza strategica della partnership con Smau per la realizzazione di Smart City Roadshow: “ Smau rappresenta un partner naturale per Anci in grado, attraverso i suoi laboratori, da un lato di dare alle imprese nuove opportunità di business in un nuovo ambito che è quello delle Smart City, dall’altro far emergere le iniziative focalizzate sulle specificità del territorio analizzandone luci e ombre. La rapida diffusione di progetti in chiave Smart City in tutta Italia rappresenta un’evidenza di come i sindaci hanno compreso l’importanza delle nuove tecnologie, ora è però necessario creare partnership stabilire una programmazione integrata tra soggetti pubblici e fornitori di tecnologie affinchè i progetti si concretizzino in interventi strutturati di modo da garantire migliori servizi per la comunità e business per le imprese. Per dare concretezza a questi propositi Anci ha siglato un accordo con il Miur il cui obiettivo principale è quello di procedere ad una approfondita ricognizione della situazione esistente nei diversi territori relativamente alle azioni intraprese dai comuni in tema di sviluppo urbano sostenibile e intelligente.” In seguito ha preso parola Alvise Biffi, Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda, che, in rappresentanza del mondo della domanda sottolinea come “l’industria nazionale è prevalentemente meccanica e manifatturiera (70%). È qui che risiede l’eccellenza del “made in italy” anche se tecnologicamente è un settore più arretrato rispetto alla media europea. Le start up possono essere l’ anello di congiunzione tra industria e innovazione creando un processo di reverse mentoring imprenditoriale che, al di là dello specifico output – prodotto – aiutino a migliorare organizzazione e processi e, di conseguenza, a essere più competitivi sul mercato globale. La partecipazione dei Giovani Imprenditori a Smau 2012 consolida e amplia un rapporto sinergico che, fin dal patrocinio allo Smau speed dating 2011, dimostra come il “mondo digitale” presente a Smau e la formula dell’evento siano elementi indispensabili per l’imprenditoria”. “La possibilità di approcciare, con spirito imprenditoriale – rappresentato anche dai numerosi interventi riservati nell’edizione di quest’anno ai Giovani Imprenditori del Sistema Confindustriale – il tema del digital thinking, permette alle Pmi di conoscere le soluzioni più all’avanguardia presenti sul mercato. La parola è passata infine a Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico dell´Osservatorio Smau School of Management del Politecnico di Milano che, prima di passare all’annuncio delle aziende finaliste del Premio Innovazione Ict, ha fornito alcuni dati sui Mercati Digitali: “Continuano anche nel 2012 le ricerche dell’Osservatorio Smau School of Management del Politecnico di Milano. Una di queste si è focalizzata – come gli anni scorsi - sui mercati digitali rivolti al consumatore finale (e-commerce, pubblicità, e contenuti/servizi attraverso Pc, Tv digitali e mobile). Nonostante la situazione di difficoltà vissuta dalla nostra economia, i mercati digitali consumer crescono nel 2012 del 14%, superando i 16,2 miliardi di euro, con una componente “internet based” che pesa per circa il 75%. Tale componente potrà beneficiare nei prossimi anni dell’avvento della “Nuova Internet”, il paradigma di fruizione basato su nuovi device (tablet, smartphone e Internet Tv) e sulle Apps, che potrebbe fare recuperare all’Italia un gap accumulato con la “Vecchia Internet”, basata su Pc e Web. I dati parlano chiaro: oltre 32 milioni di Smartphone, 2,5 milioni di Internet Tv e 2,9 milioni di Tablet in Italia - che cresceranno rispettivamente a quasi 50 milioni, 11 milioni e 12 milioni nel corso del 2015. E ancora: 1,5 milioni di Mobile App disponibili e oltre 60 miliardi di Mobile App scaricate attraverso smartphone e tablet dal lancio degli store a livello mondiale. Sono numeri che possono contribuire ad una crescita ulteriore dei mercati digitali nel corso dei prossimi anni.”  
   
   
SMAU, L´INNOVAZIONE TECNOLOGICA È UNA VERA SFIDA  
 
 Milano, 11 ottobre 2012 - "Smau rappresenta, da sempre, il punto di riferimento mondiale per tutte le imprese che fanno innovazione. E l´innovazione tecnologica rappresenta una sfida decisiva che Regione Lombardia vuole assolutamente vincere, convinta com´è dell´importanza delle 800.000 imprese presenti sul territorio lombardo: il vero motore economico del Nord". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato della Regione Lombardia, partecipando, a Palazzo Mezzanotte, a Milano, alla conferenza stampa della 49a edizione di Smau, in programma dal 17 al 19 ottobre a Fieramilanocity. Lombardia Fa Sempre Sua Parte - "Un´innovazione, questa presente a Smau - ha proseguito il vice presidente regionale - che si dipana in ambiti assolutamente inesplorati. E anche Regione Lombardia cerca di fare concretamente la sua parte per sostenere il proprio tessuto produttivo, convinta del valore inestimabile di tutto il comparto dell´Ict". Pronti Nuovi Strumenti - "Proprio con il contributo attivo di Smau - ha proseguito Gibelli - stiamo studiando la possibilità di introdurre una piattaforma di relazione e condivisione delle informazioni, che abbiamo chiamato ´Wikiregione´". "Inoltre - ha detto ancora l´assessore -, sulla scia del grande successo del bando dell´anno scorso in ricerca e innovazione, nei prossimi mesi si aggiungeranno nuovi strumenti innovativi ancora in fase di elaborazione, dedicati alle start up tecnologiche. Proprio queste ultime trovano nella nostra Regione più che altrove, le migliori condizioni di sviluppo". Smau Partner D´ascolto - Gibelli nel corso del suo intervento ha voluto sottolineare la grande "funzione di ascolto che Smau ha rappresentato per Regione Lombardia. Anche e soprattutto in funzione di far conoscere alle imprese tutti quegli strumenti che la Regione, in questi anni, ha messo a disposizione per la crescita delle imprese ad altissimo contenuto tecnologico". Presenti 500 Espositori - Quest´anno a Fieramilanocity saranno presenti 500 espositori, che rappresentano le grandi eccellenze dell´Ict riunite accanto ai propri business partner del territorio. Molte le novità per questo 2012, a partire dal Village per prodotti legati al business. Molto spazio verrà inoltre dedicato alla start up. Al termine della conferenza stampa il vice presidente Andrea Gibelli ha premiato le aziende che, nel corso dell´anno, si sono distinte per progetti e realizzazioni Ict di grande rilevanza.  
   
   
TELECOM ITALIA A SMAU 2012 ACCELERA SUL PROGRAMMA IT IS PER DIGITALIZZARE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
Milano, 11 ottobre 2012 - Telecom Italia a Smau 2012 - che si terrà a Milano dal 17 al 19 ottobre - accelera sul programma It Is (Information Technology Impresa Semplice), il canale di vendita specializzato nell’Information Technology per le Piccole e Medie Imprese, presentando, a un anno dal suo avvio, le novità di gestione della rete commerciale e le nuove soluzioni It in grado di favorire la digitalizzazione delle Pmi accrescendone efficienza e competitività. Presso il Village Impresa Semplice saranno proposti i nuovi servizi di cloud computing, comprendenti applicazioni per la firma digitale e l’archiviazione elettronica dei dati, e servizi di geolocalizzazione dei veicoli aziendali, che si affiancano ai servizi cloud infrastrutturali e alla soluzione per la costruzione del proprio sito Internet. A fianco dello stand ci saranno alcuni partner It Is che presenteranno le loro soluzioni applicative. Inoltre, farà tappa il Cloud Bus, un inedito “demo point” itinerante a bordo del quale si possono sperimentare i servizi di videoconferenza, virtualizzazione e unified communication & collaboration della Nuvola Italiana realizzati in collaborazione con Cisco. Le nuove soluzioni ampliano il portafoglio d’offerta di soluzioni It a disposizione del canale It Is, il canale di vendita specializzato nell’Information Technology in grado di offrire alle Pmi, anche in logica “reseller”, soluzioni informatiche avanzate, avvalendosi delle infrastrutture tecnologiche della Nuvola Italiana e di una suite sempre più ricca di applicativi di terze parti. In particolare, sarà presentata la nuova soluzione La mia firma digitale, che permette di siglare documenti in formato digitale su pc, tablet o smartphone grazie a un sistema di autenticazione basato sul cellulare del cliente, senza richiedere l’utilizzo di ulteriori dispositivi quali i token o le smartcard. Il cliente viene infatti dotato di uno specifico Pin e di un applicativo, da scaricare sul proprio device connesso alla rete a banda larga, fissa o mobile. Al momento della firma, il collegamento ai server della Certification Authority di Telecom Italia permette di accertare l’identità del chiamante attraverso il riconoscimento della Sim e di generare e trasmette un codice valido per l’autenticazione della firma. Il servizio, disponibile da fine ottobre sarà erogato in modalità Software as a Service e prevede il pagamento di un canone mensile. Cartell@ Remota è la soluzione di archiviazione elettronica che consente di salvare e proteggere in modo semplice i dati aziendali da perdite accidentali e da eventuali rischi derivanti da furti o guasti. Attraverso un pc collegato a Internet, permette di eseguire una copia dei file e delle directory presenti nei Pc aziendali e di salvarle nei Data Center di Telecom Italia. Consente inoltre di condividere file o cartelle con colleghi, fornitori o clienti a seconda delle esigenze di lavoro, anche in mobilità. La soluzione comprende 50Gb di spazio dati e prevede anche il back up giornaliero o settimanale automatizzato dei dati. Il cliente accede alla propria Cartell@ Remota tramite un client installato sul Pc oppure collegandosi ad un portale web sul sito di Impresa Semplice. Localizz@ è la soluzione per gestire e geolocalizzare i veicoli aziendali affidati ai propri collaboratori. Consente di risparmiare sui costi (relativi a carburante, percorsi e spese di gestione) e di accrescere efficienza e sicurezza in caso di incidente o furto. Attraverso l’installazione di una “scatola nera” sui veicoli, Localizz@ permette di memorizzare giornalmente percorsi, soste e velocità dei singoli mezzi con relativi riferimenti temporali e di visualizzare contemporaneamente tutti i dispositivi su un´unica mappa, anche in 3D. Sono previste inoltre specifiche funzionalità per seguire in tempo reale gli spostamenti del veicolo su mappe cartografiche, per conoscere i km percorsi da ciascun mezzo e registrarne il consumo del carburante e per inviare Sms sul cellulare dell’autista tramite la piattaforma applicativa. Tutti i dati sono raccolti presso i Data Center di Telecom Italia e resi disponibili al cliente attraverso il collegamento a Internet. Il servizio include la gestione del traffico dati Gprs nazionale. I nuovi servizi arricchiscono ulteriormente la proposta di soluzioni It per le Pmi di Impresa Semplice incentrata sui servizi di Cloud Computing della Suite Ospit@, comprendente al suo interno soluzioni infrastrutturali (Iaas), piattaforme It (Paas) e soluzioni applicative complete (Saas) che possono essere rapidamente attivate tramite un configuratore accessibile via web e successivamente amministrate direttamente dal cliente finale o dal suo gestore It di fiducia attraverso una specifica Web Console. Inoltre la Suite consente di ospitare le applicazioni informatiche e i software di piattaforma dei partner It di Impresa Semplice, permettendone l’arricchimento con una gamma di soluzioni informatiche progettate “su misura” per le esigenze specifiche del mercato delle Pmi da leader internazionali dell’It come Microsoft così come da piccole aziende capaci di sviluppare soluzioni innovative. L’offerta di Ospit@ Suite oggi comprende un’ampia scelta di applicazioni che includono, tra le altre, anche i Crm, la gestione documentale, il back up, l’archiviazione sostitutiva, i gestionali e molte altre applicazioni software verticali fornite direttamente dalla rete di partner It Is. Viene presentato, inoltre, il servizio Il Mio Sito che consente alle Pmi di realizzare il sito web aziendale per dare visibilità e risalto alla propria impresa e alla propria attività su internet e interagire con la clientela on-line. Le Pmi possono realizzare autonomamente il proprio sito ma anche decidere di avvalersi del supporto di una web agency specializzata tra quelle di propria fiducia o tra i partner It Is. Il servizio, che comprende, tra le altre funzionalità, la registrazione del dominio, il web hosting, gli strumenti di editing del sito web, i servizi di mail, fax virtuale e una intranet, si caratterizza per la semplicità di utilizzo e la ricca dotazione di strumenti e contenuti e viene offerto ai clienti finali in prova gratuita per un anno, senza vincoli di acquisto alla scadenza. Le web agency che adottano Il Mio Sito hanno a disposizione gratuitamente la piattaforma di sviluppo Cms (Content Management System) per la costruzione dei siti web che rende possibile alle stesse, in ogni momento, lo svolgimento dei servizi professionali e l’integrazione con ulteriori sviluppi software per arricchire, valorizzare e per dare ampia visibilità sui motori di ricerca al sito del cliente finale. Cloud Bus è l’iniziativa promossa da Telecom Italia e Cisco per presentare in una modalità inedita e originale le soluzioni di videocomunicazione, virtualizzazione e unified collaboration & communication della Nuvola Italiana realizzate in collaborazione dalle due aziende. A bordo del “demo point” itinerante è possibile, infatti, usufruire della consulenza di un team di esperti a disposizione per valutare le soluzioni più rispondenti alle necessità dell’impresa. Tra le applicazioni dedicate alle Pmi, è presente Collabor@, il servizio di Web Collaboration che permette di organizzare riunioni e condividere documenti in tempo reale da pc e smartphone, attraverso internet, e di collaborare da telefono fisso e mobile in audioconferenza coinvolgendo contemporaneamente fino a 25 partecipanti. Il servizio consente alle aziende di ridurre il numero delle trasferte e i relativi costi di viaggio e alloggio, con rilevanti benefici non solo in termini di efficienza ma anche per la qualità della vita professionale e la sostenibilità ambientale. Le soluzioni rivolte alle aziende medio-grandi disponibili a bordo del Cloud Bus sono: Nuvola It Hyperway, l’offerta di Telecom Italia che integra i vantaggi della connettività Hyperway con i servizi It della Nuvola Italiana. Consente di accedere a profili simmetrici di connettività, sia in rame sia in fibra, per collegare in modo sicuro e con garanzia di servizio le proprie sedi nazionali ed estere ed usufruire, al contempo, dei servizi It Infrastrutturali presenti nella “Nuvola Italiana” erogati in modalità “as a Service”; Nuvola It Intouchd, il servizio di videocomunicazione professionale ad alta risoluzione erogato e gestito in logica “As-a-service” dai Data Center Telecom Italia. La soluzione consente la realizzazione di meeting virtuali tra utenti Intra-company e Inter-company, utilizzando terminali eterogenei ed offrendo un’ampia gamma di servizi che comprendono web streaming, meeting recording e funzionalità di collaboration avanzate. In occasione di Smau il Cloud Bus farà tappa presso gli stand di Telecom Italia e Cisco; successivamente proseguirà il tour nelle diverse regioni italiane, consentendo alle imprese interessate di prenotarne una visita presso la propria sede attraverso il sito www.Cloudbus.it  Per maggiori informazioni: http://it.Impresasemplice.it/    
   
   
L´UNIONE FA LA FORZA: L´APERTURA DI UN ALTRO MUSEO DEL VIDEOGIOCO SOTTOLINEA L´IMPORTANZA DELLA CULTURA VIDEOLUDICA  
 
 Moconesi (Ge), 11 ottobre 2012  - Quando a Maggio in Liguria è stata aperta "La Mecca - Primo museo del videogioco in Italia", c´è stata un´immediata ed entusiastica risposta da parte di media e appassionati  che attendevano da tempo un luogo dedicato al mondo videoludico. La notizia è arrivata inaspettata, in quanto - cosa inusuale in Italia - non c´erano stati proclami dell´apertura, ma semplicemente è stata preannunciata nel momento in cui si è effettivamente realizzata. Altra caratteristica inusuale, La Mecca è stata ideata e realizzata da privati, senza alcun finanziamento pubblico o contributo di sponsor. Altro aspetto inusuale è la gratuità: nonostante sia stato realizzato a spese di privati, non c´è intenzione di lucro in questa iniziativa: l´ingresso è gratuito ed è anche possibile giocare, sempre gratis. L´esposizione vanta centinaia di pezzi, tra handheld, gadget, libri, riviste, console con pezzi particolari come il Vectrex e il Virtual boy , e ovviamente videogiochi, suddivisi per aree tematiche. L´esposizione è situata presso locali messi a disposizione dal Comune, il che lo rende il primo museo del videogioco in pianta stabile d´Italia: il materiale è corredato di schede descrittive e di approfondimento che lo rendono a tutti gli effetti un museo "scientifico". Non mancano le note ironiche per rendere l´esperienza museale oltremodo divertente. Molto spazio anche all´interazione, per rivivere le modalità di gioco del passato e apprezzarle nella loro semplicità ma con la consapevolezza che all´epoca era pura avanguardia: si gioca quindi gratuitamente a diversi coin op e ad ogni apertura vengono messe in uso diverse console  con giochi adatti ad ogni fascia di età. Il museo è nato per conservare la storia e l´evoluzione di questo media, per farne comprendere la piena vocazione artistica ma soprattutto per condividere questa passione con altre persone. A tal proposito sono già nate molte amicizie e forme di scambio, raccontate sul profilo Facebook (presto anche sul sito), ma soprattutto un bel senso di comunità che porta anche a dare consigli e soluzioni tra tutti i membri del gruppo. Un inno alla pasione, alla convivialità e allo stare insieme: elementi che alla Mecca non sono solo parole, ma vere e proprie indicazioni di percorso e atteggiamento, tanto da volerle inscrivere in una Carta Dei Valori, leggibile sul sito. A tale proposito sono in programmazione tornei, concorsi e iniziative a tema per riproporre il gioco come forma di socialità, interazione e... Umanità. Con questo spirito La Mecca, orgoglioso di essere nel suo piccolo il primo museo del videogioco d´Italia, si complimenta con Vigamus, il più finanziato ´cugino´ romano, un altro museo del videogioco che aprirà i battenti a fine ottobre e di cui si annuncia l´apertura dal 2009. Tali iniziative servono a sostenere la cultura videoludica e più musei apriranno di questo genere più facile sarà raggiungere questo traguardo. Giansandro Rosasco, ideatore e fondatore de La Mecca - Primo Museo del Videogioco Vedi Anche ´Rassegna stampa´: http://www.Lameccadelvideogioco.it/rassegna.html  
   
   
WEBADS: NEL WORKSHOP VERRANNO PRESENTATI DIVERSI ASPETTI DELLA DISCIPLINA CHE PERMETTERANNO DI CONOSCERE LE POTENZIALITÀ DI QUESTO NUOVO TREND  
 
 Milano,11 ottobre 2012 – Webads, concessionaria indipendente di pubblicitá interattiva, sponsorizza il workshop "Real Time Bidding: opportunità e potenzialità del nuovo ecosistema dell´Online Advertising", che si terrá l’11 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 17.30 presso la Sala Rossa 1, in occasione dello Iab Forum 2012. Il Workshop, riservato ai Soci di Iab Italia e ai loro clienti, é organizzato da Iab Italia con l’intento di diffondere la conoscenza dell´Rtb (Real Time Bidding), una nuova modalitá di media plannig & buying sui mezzi digitali che sta emergendo nel panorama italiano e che, mettendo in diretto contatto domanda ed offerta, consente di acquistare e vendere spazi pubblicitari tramite un meccanismo simile all’asta, attraverso l’utilizzo di piattaforme ad exchange. “Webads è felice di sponsorizzare questo seminario e di annunciare ufficialmente la nuova divisione Rtb. Il Real Time Bidding è un fenomeno molto attuale, non ancora diffuso sul mercato italiano. Guardando a ciò che accade negli altri mercati, come Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi (dove é presente la nostra sede centrale) possiamo solo imparare e importare le best practice. Questo è ciò che Webads in Italia sta effettivamente facendo. Webads, pur essendo una concessionaria che offre ai propri inserzionisti solo spazi premium, non puó ignorare un trend di questa importanza,” afferma Constantijn Vereecken, managing director di Webads. “Già un anno e mezzo fa abbiamo scelto come adserver Appnexus, la principale piattaforma di Rtb presente sul mercato che offre l’infrastruttura tecnologica per la gestione completamente automatica del bidding. Vogliamo, infatti, fornire ai nostri inserzionisti ed editori partner in esclusiva e non una consulenza completa, ció significa che dobbiamo cercare di offrire la migliore tecnologia possibile insieme al giusto prodotto. Credo che la trasparenza e l’efficienza che si associa all’uso di piattaforme di ad exchange ci porti in questa direzione”.  
   
   
TELECOM ITALIA: PRECISAZIONE SU RUOLO ADVISOR PER PROGETTO SCORPORO ACCESSO SERVIRÀ AD ACQUISIRE IN VIA PRELIMINARE ELEMENTI VALUTATIVI TECNICI, ECONOMICI E FINANZIARI.  
 
Roma, 11 ottobre 2012 - Con riferimento alle indiscrezioni apparse sulla stampa relative all’avvio da parte di Telecom Italia di un processo di selezione di uno o più advisor nell’ambito dell’ipotesi di costituzione all’interno del Gruppo di una nuova entità societaria per la fornitura di servizi di accesso wholesale fisso domestico, la Società precisa che nell’attuale fase preliminare tale attività di advisory è finalizzata esclusivamente ad acquisire elementi valutativi sotto il profilo tecnico, economico e finanziario.  
   
   
FVG: "CLASSE ALPE ADRIA", PERCORSO EDUCATIVO SENZA CONFINI  
 
Trieste, 11 ottobre 2012 - "Mobilità transfrontaliera" sarà la parola d´ordine della nuova generazione di cittadini europei che, grazie ad una formazione trilingue e trilaterale, potranno facilmente intraprendere un´attività di studio o di lavoro nell´intera area Alpe Adria. In un futuro oramai non molto lontano sarà questa la realtà di molti giovani della "classe Alpe Adria" che vedrà la luce grazie alla collaborazione tra istituti scolastici e istituzioni pubbliche italiane, austriache e slovene. Gli istituti scolastici che negli ultimi anni hanno già collaborato proficuamente in numerosi progetti transfrontalieri, faranno ora parte di una rete educativa che, con il supporto delle istituzioni e del mondo economico, renderà il territorio noto come triangolo dei tre confini una vera e propria regione europea. Grazie al progetto di cooperazione transfrontaliera Interreg Iv "Educare senza confini" (Esco) si sta infatti creando il programma didattico per una classe transfrontaliera, giocando sulle carte del plurilinguismo e dell´interculturalità. Per creare questo percorso educativo comune che si concluderà con un titolo di studio internazionale, sarà prima necessario instaurare una rete educativa ed istituzionale adeguata. Ed è questo che sta succedendo ora: a distanza di quattro mesi dall´avvio dei lavori, le fondamenta del nuovo percorso educativo stanno diventando sempre più solide. Sono così state avviate le numerose attività di formazione dei docenti nel campo della didattica specialistica che, dopo un´attenta analisi delle condizioni preliminari dei sistemi scolastici presenti nei tre paesi, porteranno alla realizzazione di una bozza educativa trilaterale tutta da sperimentare e valutare. In un primo periodo il nuovo curriculo didattico transfrontaliero comprenderà gli ambiti di lingue, scienze naturali, informatica, matematica, scienze umanistiche, sport ed arte; dopo il 2013 si concretizzerà invece in un curriculo completo per i primi due anni della classe transfrontaliera. Nei prossimi mesi partirà anche una campagna di informazione e sensibilizzazione. Nel percorso educativo si intende infatti coinvolgere non soltanto le scuole che hanno già aderito all´iniziativa ma tutto il contesto sociale, culturale ed economico del triangolo dei tre confini, nel più ampio contesto di una Europa delle Regioni. Il progetto prevede infatti la sistematizzazione in rete dell´intensa collaborazione tra le scuole, sia a livello istituzionale che operativo. La partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia e della Direzione generale per gli affari internazionali del Ministero dell´Istruzione assicurerà la dimensione istituzionale del progetto. Con l´obiettivo di contribuire al processo di trasformazione dell´area interessata in un territorio ricco di scelte formative e lavorative, per far fronte al previsto incremento di domanda di risorse umane con una formazione plurilingue e soprattutto interculturale.  
   
   
UNIVERSITÀ DI PAVIA SETTIMA IN ITALIA PER TIMES HIGHER EDUCATION  
 
Pavia, 11 ottobre 2012 - L’università di Pavia entra quest’anno nella nuova edizione 2012-2013 del ranking degli Atenei redatto da Times Higher Education e si classifica al settimo posto tra le 14 università italiane presenti, in posizione 301 tra le 400 università di tutto il mondo inserite nel ranking. L’ateneo pavese era già presente dal 2008 nella classifica delle migliori università di Times Higher Education, una classifica che nel 2010 si è sdoppiata, generando, accanto a The World University rankings, il Qs World University rankings (che vede per il 2012 Pavia al 401° posto su 500 Università, ottava tra le italiane presenti.). “L’università di Pavia – commenta il Rettore Angiolino Stella – conquista e conferma una posizione di rilievo nella quasi totalità delle classifiche nazionali (1° per Censis-repubblica e 4° per il Sole 24 ore) e internazionali, che fanno emergere l’ottima qualità della ricerca e della didattica interdisciplinare e gli sforzi per accrescere l’attrattività anche internazionale. Le attuali restrizioni di finanziamento e di posti rendono difficile per gli atenei italiani tenere il passo con i competitor internazionali, è tuttavia importante rilevare che siamo nel gruppo di testa delle migliori università italiane. Un dato che non va sottovalutato e che certamente non sfugge ai giovani e alle loro famiglie, come pure al mondo dell’industria, e che quindi indica nuove chance di sviluppo per il nostro Ateneo.” Gli Atenei italiani presenti nell’edizione 2012-2013 di Times Higher Education compaiono a partire dal il 250° posto e sono elencati in ordine alfabetico all´interno di scaglioni di 25 o di 50 posizioni; ecco l’elenco: 251- 275: Università di Milano; Università di Milano-bicocca; Università di Trieste. 276-300_ Università di Bologna; Università di Trento; Università di Torino. 301-350: Università di Padova; Università di Pavia; Università di Pisa; Politecnico di Milano; Università di Roma- La Sapienza. 351-400: Università di Ferrara; Università di Modena e Reggio Emilia; Università del Salento. Criteri - The Times Higher Education World University Rankings, elaborato da Thomson Reuters,valuta le università analizzando le principali mission degli atenei: didattica, ricerca, trasferimento tecnologico e internazionalizzazione. Sono 13 gli indicatori presi in considerazione e “normalizzati”, per permettere un’adeguata comparazione degli Atenei, che sono stati valutati anche tramite questionario, da studenti, docenti, esperti di università, rappresentanti dell’industria e della politica. Questi indicatori sono raggruppabili in 5 aree: rapporto con il mondo dell’industria, ricerca, citazioni, didattica e dimensione internazionale. La ricerca e la reputazione dei ricercatori sono calcolate in base al numero delle pubblicazioni e alle risposte a un questionario inviato a 16.000 docenti in tutto il mondo. Ma contano anche i finanziamenti esterni, privati e pubblici, che l’Università riesce a raccogliere per progetti di ricerca innovativi. Per le citazioni: gli analisti di Thomson Reuters che hanno stilato la classifica hanno esaminato 50 milioni di citazioni, presenti in 6 milioni di articoli su 12.000 riviste scientifiche. Per quanto riguarda la didattica il ranking pone attenzione al rapporto numerico tra docenti e studenti, mentre per l’internazionalizzazione diventa sempre più significativa la percentuale di studenti stranieri, che a Pavia, grazie ai corsi di laurea in lingua inglese e ai progetti internazionali, è decisamente superiore alla media nazionale.  
   
   
LOMBARDIA: BENE IL PROGETTO PER I GIOVANI COMO/BRASILE  
 
 Milano, 11 ottobre 2012 - "La sfida con cui questo progetto ha accettato di confrontarsi è proprio quella di costruire un dialogo e un lavoro comune tra due realtà diverse, nel rispetto delle peculiarità di ciascuno e insieme nella convinzione che vi siano elementi di identità che non cambiano da un lato all´altro della terra". Con queste parole l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli ha descritto il progetto di gemellaggio ´Accogliere per Educare´, durante il convegno avvenuto presso la scuola Oliver Twist di Como. Partnership Con Brasile - Il progetto - conclusosi quest´anno e che ha visto coinvolti diversi partner italiani e brasiliani: l´Asl di Como, l´Associazione Cometa, il Centro formativo ed educativo di Brasilia (Cefe) e l´Associazione Nostra Signora Madre degli Uomini di Brasilia - ha avuto una durata complessiva di due anni, con l´obiettivo di prevenire la vulnerabilità sociale degli adolescenti, aiutandoli a costruire un proprio percorso di vita, soprattutto attraverso la formazione e il lavoro, puntando molto anche sul coinvolgimento delle famiglie. Gemellaggio - "La condivisione dell´esperienza - ha spiegato Boscagli - è stata il punto di partenza di questo gemellaggio. Non si è trattato di una ´consulenza´ da parte di realtà lombarde nei confronti dei partner brasiliani, ma di un rapporto alla pari, in cui ciascuno ha condiviso le proprie competenze, conoscenze, esperienze - che sono necessariamente legate alla realtà specifica in cui si vive e si lavora - per arrivare insieme a definire linee di lavoro comuni". "Un metodo, quello del gemellaggio - ha aggiunto l´assessore - in cui Regione Lombardia crede molto, perché supera il tradizionale concetto di cooperazione (che vede un sostegno metodologico, scientifico, strumentale da parte di un Paese verso un altro) a favore di scambi di buone prassi che portino un valore aggiunto a tutti i partecipanti". Famiglia Al Centro - "La peculiarità del Progetto ´Accogliere per educare´, come per altri progetti di gemellaggio sviluppati in questi anni, - ha concluso Boscagli - è la volontà di lavorare sulla famiglia e con la famiglia. In altre parole la centralità della famiglia come valore imprescindibile. Una consapevolezza che sta guidando Regione Lombardia nella costruzione del proprio modello di welfare. Uno degli obiettivi principali delle azioni che stiamo realizzando - penso al Fattore famiglia, alla sperimentazione sui consultori trasformati in veri centri per la famiglia, alle nuove modalità di valutazione dei bisogni di assistenza dei cittadini - è proprio quello di riattivare quel circolo virtuoso del welfare che si è un po´ smarrito: quello per cui ogni generazione è responsabile della generazione che l´ha preceduta e di quella che la segue, in una logica di mutua assistenza e relazione".  
   
   
LA PROVINCIA DI TORINO CONFERMA IL SOSTEGNO ALLE SCUOLE CON OLTRE 200 PROPOSTE FORMATIVE  
 
Torino 11 ottobre 2012 - Anche in tempo di crisi il Ce.se.di (Centro Servizi Didattici) della Provincia di Torino propone per il prossimo anno scolastico un catalogo con oltre 200 attività rivolte ad alunni e insegnanti delle scuole superiori su argomenti di varia attualità e di grande interesse. Tra le numerose proposte per gli studenti da segnalare quella dedicata alla sessualità consapevole e all’affettività, una novità di questa edizione; poi la sezione riservata all’Educazione alla Cittadinanza con i laboratori per la conoscenza della Costituzione, le lezioni sui diritti, sicurezza e lavoro, educazione finanziaria, cittadinanza europea; da non trascurare i temi su orientamento alle scienze che spaziano dalla matematica da usare contro il gioco d’azzardo, al teleriscaldamento, alla raccolta responsabile dei rifiuti, ai problemi legati al sistema agroalimentare, e tanto altro; di rilievo la parte relativa al contrasto della dispersione scolastica promuovendo il benessere con una sezione dedicata al cibo inteso come piacere, cultura e disagio( tra i progetti più richiesti dello scorso anno). Non mancano argomenti da sempre discussi come il corso di storia delle religioni e del libero pensiero, carcere e disagi sociali, razzismo e migrazioni, educazione alla cooperazione. Chi ama la comunicazione e il linguaggio può scegliere, ad esempio, tra raccontare la storia con le immagini, le passeggiate letterarie, scrivere il giornale della scuole. Da non dimenticare gli stages del laboratorio di Pracatinat. Ai docenti sono riservate molte attività formative per combattere il disagio e la dispersione con indicazioni e strumenti utili a motivare, coinvolgere e interessare gli allievi alle lezioni: tra questi un corso di lettura espressiva molto apprezzato nello scorso anno, che insegna a modulare ritmi, toni e volume della voce. L’assessore all’Istruzione della Provincia di Torino Umberto D’ottavio, nel presentare il nuovo catalogo, ha lamentato le notevoli difficoltà finanziarie che hanno rischiato di compromettere l’offerta delle nuove proposte molto apprezzate dalle scuole. “L’appuntamento con il catalogo – ha rilevato l’assessore D’ottavio - non è una semplice consuetudine ma, ora più che mai, rappresenta una chiara volontà e un preciso impegno del nostro Ente di continuare a lavorare per la scuola e a fianco delle scuole del suo territorio per affrontare insieme le difficoltà poste dal nostro complesso e problematico presente”. “Per noi – ha sottolineato D’ottavio - parlano i dati delle adesioni alle attività 2011/2012. Sono pervenute richieste di attività per circa 40.000 studenti e di formazione docenti da 960 insegnanti, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 60% della richiesta di attività per gli studenti e del 53% della richiesta di formazione docenti. Si tratta di dati rilevanti se letti alla luce del difficile periodo che tutti stiamo vivendo e che pesantemente ha investito anche la scuola con tagli di risorse, di personale e di spazi”. Le prenotazioni delle scuole alle singole iniziative dovranno pervenire alcune entro il 15 di ottobre, altre entro il 15 novembre. Le modalità, i criteri di selezione e l’intero catalogo sul sito della Provincia all’indirizzo: www.Provincia.torino.gov.it/istruzione/cesedi/prop_attivita.htm    
   
   
LEGGE PER L´AUTOGOVERNO DELLA SCUOLA, IN LOMBARDIA  
 
Milano, 11 ottobre 2012 - Soddisfazione per l´approvazione, da parte della Commissione della Camera dei Deputati, del testo unificato della legge sull´autogoverno della scuola è stata espressa dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia Valentina Aprea. "Con la nuova legge - commenta l´assessore Aprea - la scuola diventa più moderna, efficace e di taglio europeo, con un deciso rafforzamento dell´autonomia organizzativa e didattica. Una delle principali novità previste è infatti l´autonomia statutaria delle istituzioni scolastiche, che consente loro di regolare l´istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi interni e le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica". "In particolare - prosegue l´assessore - gli organi sono chiamati a promuovere il patto educativo fra scuola, studenti, famiglia e comunità locale, valorizzando il diritto all´apprendimento e alla partecipazione degli alunni alla vita della scuola e le azioni formative ed educative in rete nel territorio. A tal fine diventa fondamentale la concorrenza di Stato, Regioni e autonomie locali, nonché il contributo delle diverse realtà culturali, sociali, professionali e dei servizi, ciascuno secondo i propri compiti e le proprie attribuzioni secondo il principio della sussidiarietà orizzontale". Secondo l´assessore "altri elementi qualificanti sono l´istituzione del Nucleo di autovalutazione del funzionamento dell´istituto, che affida alle scuole la responsabilità di autovalutarsi in raccordo con l´Invalsi, e la nascita del ´Consiglio delle autonomie scolastiche´, organo di partecipazione e di corresponsabilità tra Stato, Regioni, Enti locali e Autonomie scolastiche nel governo del sistema nazionale di istruzione". "Mi auguro - conclude l´assessore Aprea - che ora l´iter al Senato possa essere rapido anche in considerazione del fatto che il testo è stato approvato con l´accordo di tutte le forze politiche che sostengono l´attuale Governo".  
   
   
“NON BASTA L’ACCOGLIENZA, DOBBIAMO ATTREZZARCI PER UNA SCUOLA MULTICULTURALE”  
 
Trento, 11 ottobre 2012 - “La scuola trentina è già bene attrezzata ed opera bene per l’integrazione degli studenti stranieri, ma possiamo trovare modalità ancora più pregnanti per essere in prima linea su questo fronte”. Con queste parole l’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha sintetizzato il senso del Convegno internazionale promosso dal Centro Formazione Insegnanti con due giornate di confronto su “Formarsi ad un Ethos interculturale”, un viaggio esplorativo nelle scuole italiane, il 12-13 ottobre 2012 presso l’Auditorium Melotti Mart Rovereto. Rfilessione su alcuni dati interessanti sugli studenti stranieri di seconda generazione. “Formarsi ad un Ethos interculturale”, questo il titolo del Convegno internazionale di venerdì e sabato 12-13 ottobre 2012 presso l’Auditorium Melotti Mart Rovereto, organizzato dal Centro Formazione Insegnanti in collaborazione con il Ministero Istruzione Università e Ricerca (Miur), la Facoltà di Scienze cognitive dell’Università di Trento ed il Centro Interculturale Millevoci. Stamattina la presentazione, in Sala Stampa della Provincia, con Marta Dalmaso, assessore provinciale all’istruzione, Luciano Covi, direttore Centro Formazione Insegnanti, Massimiliano Tarozzi (Università di Trento), Lauta Bampi (Centro Millevoci) e tre dirigenti scolastici che parleranno rispettivamente in altrettante sezioni parallele all’interno del convegno: Daniela Simoncelli (Istituto Don Milani di Rovereto), Elia Perini (Istituto Comprensivo di Mori), Sandra Boccher (Istituto d’istruzione superiore Curie di Pergine). Non si tratta di un convegno qualunque – hanno sottolineato quasi tutti i relatori – anche se molto qualificato e con la presenza di esperti internazionali di alto livello, ma del punto d’approdo e nel contempo di ripartenza di un percorso di conoscenza e approfondimento delle buone pratiche e della riflessione sull’integrazione interculturale in una scuola e in una società completamente mutata negli utlimi tempi. La stessa presenza degli studenti stranieri nella scuola italiana e in quella trentina va studiata nella sua nuova articolazione, guardando, per esempio, ai risultati d’apprendimento molto differenti non solo tra studenti trentini e studenti stranieri, ma anche tra studenti di prima generazione e quelli di seconda generazione, nati in Italia da coppie ormai stabili nel nostro paese. Una realtà, quest’ultima, che è in crescita notevole. Gli ultimi dati Invalsi, ha ricordato il direttore del Centro Luciano Covi, ci devono far riflettere su una nuova presenza di ragazzi stranieri che fanno registrare risultati d’apprendimento migliori rispetto ai primi stranieri giunti nella nostra scuola, ma ancora inferiori rispetto quelli degli studenti trentini. E non bisogna pensare che si tratti di bambini “analfabeti” o che la “colpa” sia della carenza linguistica, perché spesso si tratta di ragazzi bilingui o trilingui e che, comuqnue, parlano italiano e bene. Il problema, allora, è più complesso e proprio per questo il Centro di Rovereto ha attivato un percorso di formazione che ha portato 16 presidi dei nostri istituti (11 degli istituti comprensivi, 2 di quelli superiori e 3 della formazione professionale) a trasformarsi in “dirigenti esploratori in contesti multiculturali”, in giro per realtà scolastiche di altre regioni, ma significative per le “buone pratiche” in questo ambito. E nelle due giornate di Rovereto ci saranno molti partecipanti provenienti da altre regioni, assieme ad esperti dall’Italia e dall’estero fino a Jagdish Gundara, punto di riferimento a livello internazionale sulla formazione degli insegnanti e sull’educazione interculturale, che dialogherà con Massimiliano Tarozzi, docente della Facoltà di Scienze Cognitive e riferimento nella nostra provincia di molte iniziative di ricerca e formazione proprio sull’approccio interculturale nella scuola. “Per fare il salto verso una scuola davvero mutliculturale non basta più parlare di accoglienza e di supporti linguistici e disciplinari - ha concluso proprio Tarozzi –, dobbiamo lavorare sui cuori e sulle pance, perché da qui si parte per affrontare la gestione della dimensione multiculturale”.  
   
   
FVG: APPRENDIMENTO PLURILINGUE DA SCUOLA DELL´INFANZIA  
 
Trieste, 11 ottobre 2012 - Nell´ambito del Progetto Interreg Iv Ita-aut "Esco - Educare senza confini - Bildung ohne Grenzen", la Direzione centrale istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione del Friuli Venezia Giulia organizza un evento di studio e approfondimento sul tema del plurilinguismo per le regioni transfrontaliere del Friuli Venezia Giulia, della Carinzia e della Slovenia. Al convegno, dal titolo "Apprendimento plurilingue per percorsi didattici senza frontiere tra Italia, Austria e Slovenia", parteciperanno rappresentanti istituzionali provenienti dalle tre regioni. L´evento si svolgerà a Udine venerdì 12 e sabato 13 ottobre 2012 e prevede un nutrito programma per docenti, dirigenti e genitori, ma anche per un pubblico più vasto di interessati al tema del plurilinguismo. Il convegno inizierà venerdì 12 ottobre alle 16.30 presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell´Università degli Studi di Udine (via Margreth 3), dove è previsto un momento introduttivo di riflessione per i docenti e i dirigenti scolastici. I temi trattati da tre docenti universitari ospiti delle Università di Udine, Klagenfurt e Capodistria saranno il plurilinguismo a scuola, le competenze degli insegnanti, la consapevolezza interetnica e le opportunità che il mondo della scuola offre nell´area transfrontaliera. L´obiettivo di questo primo incontro è dar voce agli "addetti ai lavori" e offrire loro l´opportunità di raccontare le proprie esperienze in materia e di continuare così il confronto iniziato durante il primo Convegno Esco, svoltosi un anno fa a Malborghetto. Il programma di sabato mattina, che è invece rivolto a un pubblico più vasto di interessati, si terrà, sempre a Udine, nell´auditorium della Regione Friuli Venezia Giulia (via Sabbadini 31). Durante la sessione plenaria, che verrà aperta dall´assessore Roberto Molinaro e coordinata dal dott. Bruno Forte, interverranno nomi autorevoli in materia di plurilinguismo. I relatori, provenienti dalle università di Klagenfurt, York, Udine, Macerata e Lubiana, presenteranno le proprie ricerche ed esperienze con l´intento di stimolare gli approfondimenti previsti nei workshop pomeridiani. In questi momenti di confronto didattico un ruolo importante sarà inoltre affidato ai docenti del progetto Esco che presenteranno il lavoro svolto negli ultimi due anni. L´obiettivo del progetto Interreg è quello di creare le basi della "Classe Alpe-adria", un percorso educativo comune che in futuro si concluderà con un titolo di studio internazionale. A questo proposito i docenti delle scuole coinvolte nel progetto hanno già creato moduli didattici che ora stanno perfezionando e sperimentando nelle classi dell´area transfrontaliera.  
   
   
GIOVANI TRENTINI, CALABRESI E ROMENI UNITI NEL NOME DEL DIALOGO  
 
Trento, 11 ottobre 2012 - Si è concluso il viaggio nella regione Oltenia della Romania, seconda tappa – dopo quella vissuta quest´estate in Val di Sole, – del progetto “Le vie dei Parchi” ( www.Leviedeiparchi.it ), che ha visto protagonisti un gruppo di giovani provenienti dal Trentino, dalla Romania e dalla Calabria. Nella suggestiva cornice dei monasteri della Romania, le ragazze e i ragazzi, attraverso l’incontro, il dialogo e il camminare insieme, hanno imparato a conoscersi e integrarsi. Abbattendo così pregiudizi e stereotipi per intrecciare e costruire relazioni autentiche. Come spiega Domenico, a conclusione del viaggio, “dopo questa settimana non possiamo più parlare di calabresi, trentini, rumeni ma di Lidia, Roxana, Pietro, Oana, Gabriel, Riccardo, Adelina, Domenico, Andrei, Luca, Giuseppe, Constantin, Francesco, Silvia, Pietro, Francesca, Luca, Gianna, Elisa, Nicolò, Diana, ognuno con la propria storia, la propria cultura ma accomunati dal fatto che non ci sentiamo più così diversi”. “Le vie dei Parchi” è stata una settimana orientata al dialogo interculturale e interreligioso nel contesto di un turismo montano sostenibile e rappresenta la seconda fase di un progetto realizzato dall’Iprase e promosso dall’Ufficio politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento, con il contributo del Governo italiano in materia di Politiche giovanili. “Quando si cammina lungo le strade della Romania – ci ha raccontato uno dei partecipanti - si ha l’impressione di trovarsi a metà strada tra una festa di Halloween e la copertina del disco Led Zeppelin Iv su cui è ritratto un contadino piegato sotto il peso di una fascia di legname. Splendore, luccichii, pubblicità ricoprono palazziin austero stile comunista, ma oggi in decrepita rovina. Eppure questa è Bucarest. Una volta lasciata la capitale ci si immerge in quella che è la Romania rurale fatta di contadini coi loro carretti che trasportano tanta povertà. Ma soprattutto spiccano i monasteri, dove regna la spiritualità. E qui si scopre un’altra faccia della Romania, forse la più vera”. La settimana de "Le Vie dei Parchi" ha avuto inizio con l’incontro con il deputato Mircea Grosaru, nonché presidente dell’associazione degli italiani di Romania. I giovani partecipanti sono stati nel museo dell’associazione e hanno visitato la mostra “Dall’immigrazione all’integrazione”: un racconto per immagini della storia degli italiani in Romania, cioè della Comunità storica che s´è formata in seguito alla grande emigrazione italiana tra la fine del Xix e l’inizio del secolo Xx. Da Bucarest il gruppo si è trasferito a Cozia, pernottando nel monastero locale. Le giornate successive sono state dedicate al camminare: passo dopo passo, i giovani hanno raggiunto il rifugio Cozia, a 1500 metri di dislivello. Il gruppo, passando per i monasteri di Turnu e Stanisoara, ha toccato con mano la grande spiritualità di questi luoghi sacri immersi nella natura, dove è la preghiera e il lavoro a scandire la giornata dei monaci. Ed è proprio qui, sui Carpazi orientali, che, attraverso lavori di gruppo ma specialmente grazie alla volontà dei partecipanti di mettersi in rapporto di empatia con l’altro, è nato un dialogo di scambio e di confronto sulle differenze e le somiglianze tra l’Italia e la Romania, tra sud e nord Italia. E al termine delle due giornate in rifugio i giovani hanno avuto modo di dialogare con il professore universitario Stefan sulle “religioni ecumeniche” nell´insolita cornice della salina Ocnele Marine. È stato un viaggio arricchito dagli incontri con chi, della spiritualità, ha fatto una scelta di vita come Iuliana, una delle suore del Monastero di Bistrita. La giornata di venerdì è proceduta con un’escursione nel parco Buila Vantuarita e la visita al Monastero di Horezu, patrimonio dell’Unesco. La settimana si è poi conclusa con la visita della città di Craiova e con un seminario sul tema “Oltenia. Romania, cultura, arte e spiritualità” curato da Florin Rognenau, direttore del museo di Oltenia. “Viaggiare vuol dire anche sperimentarsi con una lingua diversa, con orari e con usanze diverse – ci ha spiegato uno dei partecipanti - Viaggiare significa anche assaporare il cibo e le tradizioni locali, il modo diverso dei vari popoli di vivere aspetti per noi così quotidiani e scontati. Ma il viaggiare per scoprire una cultura e una religione diversa in compagnia di coetanei rende il tutto più significativo e autentico”.  
   
   
L’IMPEGNO DELLE MARCHE PER L’EMERGENZA SISMICA AL SEMINARIO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DI MODENA.  
 
Ancona, 11 ottobre 2012 - La Regione Marche, con il Servizio Protezione e Prevenzione, parteciperà al seminario “Gestire la sicurezza sul lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – Esperienze operative” in programma venerdì prossimo a Modena, in occasione della Convention biennale “Ambiente Lavoro”. Il Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione della Giunta regionale, Lorenzo Antonelli, interverrà con una relazione sull’attività svolta per l’emergenza sismica dal sottogruppo Protezione Civile. Da due anni è stato costituito il “Tavolo Tecnico Nazionale dei Responsabili del Servizio Protezione e Prevenzione (Rspp) delle Regioni e della Province Autonome”, tra i cui promotori vi è il rappresentante della Giunta regionale delle Marche. A distanza di circa vent’anni dall’entrata in vigore delle norme specifiche in materia e dall’esperienza maturata in questi due anni, è nata l’esigenza di proporre un seminario che offra l’opportunità di un confronto il più possibile allargato sulle esperienze operative in merito alla gestione della sicurezza nella P.a. I componenti del Tavolo Tecnico, attualmente coordinato dal Rspp dell’Emilia Romagna, si incontrano periodicamente con l’obiettivo di promuovere un continuo scambio di esperienze per favorire una corretta applicazione delle norme in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Pubbliche Amministrazioni. Nell’ambito del Tavolo Tecnico sono stati costituiti dei sottogruppi che affrontano tematiche particolari che richiedono approfondimenti e studi più puntuali. Il sottogruppo Protezione Civile, che è coordinato dal Rspp delle Marche, ha analizzato anche con numerosi sopralluoghi nei diversi campi, l’attività della Protezione Civile nell’ambito dell’emergenza sismica dell’Emilia Romagna. L’obiettivo è quello di individuare eventuali criticità in termini di salute e sicurezza per i lavoratori e arrivare alla definizione di procedure condivise per ridurre o eliminare le criticità negli eventi futuri. Determinante nel lavoro svolto dall’Rspp delle Marche è stata la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile attraverso i funzionari che hanno direttamente partecipato all’intervento in Emilia Romagna.  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER A BRUXELLES: COMITATO DELLE REGIONI, COLLOQUIO SUI PREDATORI  
 
Bolzano, 11 ottobre 2012 - Nella due giorni a Bruxelles per partecipare al Comitato delle Regioni il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha incontrato anche i vertici della Direzione generale ambiente per discutere della problematica dei predatori nelle Alpi e ha tenuto una relazione sull’autonomia su invito della minoranza tedesca del Belgio orientale. La sessione plenaria del Comitato delle regioni Ue, di cui il presidente Durnwalder è membro effettivo, si è concentrata tra l´altro sulla discussione attorno alla proposta del Parlamento europeo di elaborare un programma 2014-2020 per assicurare la competitività alle piccole e medie imprese. A margine dei lavori il presidente Durnwalder ha incontrato Karl Falkenberg della Direzione generale ambiente dell´Ue per discutere della problematica dei predatori nelle Alpi, in particolare dell´orso. Nel colloquio, presente anche l´europarlamentare Herbert Dorfmann, Durnwalder ha illustrato la situazione riguardo alla presenza del plantigrado nelle regioni alpine e dei progetti in corso per la sua reintroduzione, come il programma Life Ursus. Si è parlato ovviamente anche delle problematicità dell´orso, dei conflitti con l´agricoltura di montagna e delle possibili misure di prevenzione. "Il problema non è tanto di natura finanziaria per il rimborso dei danni arrecati - ha ricordato Durnwalder - quanto piuttosto di tipo emozionale, legato al timore diffuso tra molti contadini per l´incolumità personale oltre che degli animali allevati." I funzionari Ue hanno ricordato l´importanza di tutelare l´orso in un più ampio discorso legato alla biodiversità, ma allo stesso tempo hanno ribadito che l´attenzione prioritaria va naturalmente alle persone. In generale riguardo ai predatori, l´impostazione seguita dall´Ue prevede che eventuali misure dovranno avere carattere straordinario e non sistematico. Nell´incontro si è convenuto sull´importanza di sviluppare ulteriormente il management di gestione dell´orso nelle Regioni alpine e di sensibilizzare la popolazione sulla presenza dei predatori nelle Alpi, compresi lince e lupo. Nel corso della trasferta a Bruxelles il presidente Durnwalder ha tenuto anche una relazione sullo sviluppo di 40 anni dell´autonomia altoatesina su invito della comunità tedesca del Belgio orientale e ha partecipato all´inaugurazione della mostra dedicata ai 500 anni del "Landlibell" tirolese allestita nella sede dell´Euregio. Il "Landlibell" è il patto di confederazione per la difesa territoriale che l´imperatore e conte del Tirolo Massimiliano I d´Asburgo stipulò nel giugno 1511 con i Principi vescovi di Trento e Bressanone. Con questa mostra si vuole contribuire a far conoscere in Europa le vicende del Tirolo storico che stanno alla base dell´attuale cooperazione transfrontaliera tra Alto Adige, Trentino e Tirolo.  
   
   
MONITORAGGIO AMBIENTALE DELLA PROVINCIA DI TORINO A TORRAZZA  
 
Torino, 11 ottobre 2012 - Ancora i temi ambientali di Torrazza Piemonte al centro dell’attenzione e di incontri per l’ l’assessore provinciale all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco. Dopo aver incontrato la scorsa settimana il sindaco Simonetta Gronchi, ieri a Palazzo Cisterna è stata la volta di un gruppo di cittadini Torrazza Piemonte e di alcune associazioni ambientaliste interessate ad esporre in prima persone i motivi di preoccupazione legati alla costruzione di una centrale a biomasse collegata ad una serra per la coltivazione idroponica di fragole, segnalando un peggioramento della qualità dell’aria, dei carichi di traffico e di qualità della vita del paese. “Siamo a conoscenza dei carichi ambientali che gravano su Torrazza, come peraltro su tutto il territorio provinciale, uno dei più antropizzati e industrializzati d’Italia – ha detto loro l’assessore procinciale Ronco – e proprio per la particolarità di questo Comune, l’autorizzazione della nuova centrale subordina la costruzione alla preventiva autorizzazione alla costruzione delle serre da parte del Comune in modo da avere certezza che il calore prodotto sia effettivamente utilizzato. Tale vincolo, unito a severe prescrizioni in tema di rendimento complessivo e di limiti di emissione, dimostra l’attenzione con cui gli uffici provinciali hanno trattato questa delicata materia. Questo meccanismo consente al Comune e agli organi di controllo di avere titolo per verificare che serre e centrale siano operazioni strettamente collegate”. I cittadini hanno preso atto della volontà di collaborazione e della trasparenza nella gestione della vicenda da parte della Provincia di Torino; hanno raccomandato attenzione anche al rispetto delle norme urbanistiche da parte dell’azienda proponente. La Provincia di Torino peraltro ha messo a disposizione dell’Ufficio Tecnico del Comune di Torrazza la professionalità di un funzionario provinciale esperto di Piani Regolatori, che sta già coadiuvando i tecnici comunali nell’opera di vigilanza sul rispetto delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione provinciale e sull’adeguatezza dei percorsi urbanistici. Al termine dell’incontro l’assessore e i rappresentanti dei cittadini hanno concordato di monitorare congiuntamente questa situazione, proponendosi inoltre di confrontarsi sulle altre questioni ambientali che interessano Torrazza, in particolare la discarica per rifiuti pericolosi e il recupero ambientale di alcune cave.  
   
   
RIFIUTI: ACCORDO FRA PROVINCIA DI PISTOIA E COMUNI PER LA PREVENZIONE, LA RIDUZIONE E IL MONITORAGGIO DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE PERMANENTE, PER PROMUOVERE LA RACCOLTA PORTA A PORTA E INCENTIVARE LE AZIONI DI RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI, ATTRAVERSO AZIONI CONDIVISE E UNA VERIFICA COSTANTE DEI RISULTATI E DELLE ESIGENZE DEL TERRITORIO  
 
 Pistoia, 11 ottobre 2012 - Al fine di rafforzare l’impegno per una corretta gestione dei rifiuti nell’ottica della sostenibilità ambientale, attraverso l’incentivazione della raccolta differenziata e delle azioni di riduzione e di monitoraggio, in coerenza con gli obbiettivi prefissati dal Piano Interprovinciale dei Rifiuti di Firenze, Prato e Pistoia, mercoledì 10 ottobre, presso la sede di Piazza S. Leone, la Provincia di Pistoia, soggetto capofila, e Comuni dei territori interessati hanno sottoscritto un Accordo per “Azioni e strategie per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti e la raccolta differenziata sul territorio della Provincia di Pistoia”. Erano presenti il Presidente della Provincia, Federica Fratoni, l’Assessore provinciale all’ambiente, Rino Fragai, e alcuni rappresentanti dei Comuni del territorio pistoiese che hanno sottoscritto l’accordo. L’intesa, che va ad integrazione dell’accordo quadro provinciale (C. P. N.87/2010) con il quale sono state definite modalità e tempi di realizzazione del Protocollo di Intesa della Regione Toscana (D.g.r.t. N. 63/.2007), vede l’impegno delle amministrazioni sottoscriventi per mettere in campo azioni volte a una forte riduzione dei rifiuti, in base alle migliori pratiche a livello nazionale e europeo, anche attraverso la compartecipazione di soggetti pubblici e privati e campagne di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. In particolare, dato che il Piano Interprovinciale dei Rifiuti ha stabilito l’obbiettivo del 65% di raccolta differenziata da raggiungere entro il 2015, attraverso questo accordo, nel rispetto delle modalità di assegnazione del servizio di gestione e raccolta definiti dall’ Ato Toscana Centro, gli enti locali si impegnano a definire un “Piano di riduzione”, per favorire le modalità di raccolta porta a porta, adottare un criterio di tariffazione puntuale (secondo il quale chi più differenzia e meno produce, meno paga) e pianificare, d’intesa con i soggetti gestori, la realizzazione delle infrastrutture necessarie per la raccolta differenziata (centri di raccolta, isole e stazioni ecologiche). Compito dell’ intesa è supportare la realizzazione degli obbiettivi di pianificazione approvati dalle Province di Firenze Prato e Pistoia e sostenere un indirizzo unitario del territorio pistoiese da sviluppare nell’ambito di Ato Toscana Centro. Tra le azioni individuate dall’Accordo c’è anche quella di costante verifica e monitoraggio dell’attività promossa e delle percentuali raggiunte di raccolta differenziata. A tal fine viene costituito un Tavolo di Concertazione permanente coordinato dalla Provincia di Pistoia, per concordare tutte le iniziative necessarie e apportare eventuali correttivi, nel rispetto delle reali necessità del territorio. L’attività di verifica e monitoraggio sarà esercitata nel rispetto delle funzioni proprie appartenenti alla Autorità di Ambito e di quelle riconducibili al costituendo O.i.r. (Osservatorio Interprovinciale dei Rifiuti), anche in ragione di esigenze di riallineamento delle previsioni di piano e di eventuali variate necessità di dotazione impiantistica. In questo senso, sulla base dell’accordo sottoscritto, Provincia e Comuni aderenti possono in qualsiasi momento chiedere il coinvolgimento dell’Ato Centro per un confronto sullo stato dell’arte e chiamare le aziende di gestione per una verifica del rispetto degli obblighi secondo il servizio loro affidato. Il tavolo di concertazione permanente, potrà avvalersi del contributo tecnico dei servizi interni di ogni amministrazione firmataria. Hanno confermato la propria adesione al protocollo le amministrazioni di Abetone, Agliana, Buggiano, Lamporecchio, Larciano,massa e Cozzile, Monsummano, Montecatini Terme, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, San Marcello Pistoiese, Serravalle e Uzzano. Non hanno per adesso sottoscritto i comuni di Chiesina Uzzanese, Cutigliano, Marliana, Montale, Pescia, Piteglio e Sambuca Pistoiese. “Mi auguro prossimamente la sottoscrizione del Protocollo da parte di tutte le amministrazioni locali del territorio, fuori da inutili strumentalizzazioni politiche – ha commentato il Presidente della Provincia, Federica Fratoni - si tratta di un atto importante, infatti, che guarda alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente e funzionale agli stessi Comuni, che così possono monitorare costantemente e promuovere il contributo del territorio pistoiese alle buone pratiche di raccolta differenziata e riduzione nella produzione di rifiuti in un contesto di area metropolitana” . “Si tratta di un atto politico che impegna tutte le amministrazioni aderenti, per le proprie competenze, a concertare azioni per una politica di forte riduzione dei rifiuti e raggiungere l’obbiettivo del 65% di raccolta differenziata stabilito dal Piano Interprovinciale sottoscritto dalle Province di Firenze, Parto e Pistoia nell’ambito dell’Ato toscana Centro - spiega l’Assessore all’Ambiente della Provincia, Rino Fragai – Le azioni vanno da una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza, all’incentivazione della raccolta porta a porta, a interventi di pianificazione del territorio per realizzare aree dedicate a centri di conferimento o isole ecologiche per i rifiuti. A questo si aggiunge un’ attività di verifica attraverso il tavolo di concertazione permanente fra tutti i soggetti firmatari, per dare conto di come procede la produzione dei rifiuti e in ragione degli obbiettivi consuntivi valutare le eventuali necessità di riallineamento delle previsioni di piano con le reali necessità anche di natura impiantistica. Il fine è quello di portare una unica voce del territorio pistoiese nell’ambito di un confronto sul lavoro intrapreso.”  
   
   
VERSO IL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI, IERI A BOLOGNA L´INCONTRO CON LE AZIENDE DI RECUPERO.  
 
 Bologna, 11 ottobre 2012 -Grazie al riciclo di 20 bottiglie di plastica è possibile produrre una nuova coperta in pile; 287 barattoli danno vita a un nuovo carrello per la spesa, mentre da 4 pallet può nascere una nuova scrivania. E’ il recupero di materia, insieme alla riduzione della produzione dei rifiuti, l’obiettivo di fondo del Piano regionale dei rifiuti che sostituirà gli attuali Piani provinciali e che la Regione sta mettendo a punto attraverso un ampio percorso di confronto con le Istituzioni e con i diversi portatori di interesse. “L’europa ci dice che entro il 2020 dovremo realizzare un recupero di materia pari al 50% dei rifiuti solidi urbani e al 70% dei rifiuti inerti. Per fare questo occorre migliorare la qualità della raccolta differenziata e sostenere adeguatamente il lavoro delle tante aziende che operano in questo settore, realizzando piattaforme territoriali di recupero. Più in generale occorre fare squadra tra i gestori del servizio pubblico, le istituzioni, il sistema imprenditoriale e consortile”. Lo ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda ieri a Bologna incontrando gli imprenditori che operano nel campo del recupero dei rifiuti. Già oggi i numeri del “recupero” in Emilia-romagna sono, per alcune tipologie di materiale, di tutto rispetto: oltre il 99% della carta, il 76% della plastica, il 97% dell’acciaio e dell’alluminio, il 91% del vetro vengono in questo modo rimessi nel ciclo produttivo. Ma i margini di miglioramento ci sono. Per raggiungerli e centrare così gli obiettivi europei, occorre appunto migliorare la qualità, non solo la quantità della raccolta differenziata, favorire il recupero di materia rispetto a quello di energia e fare in modo che il recupero avvenga in luoghi il più possibile vicini a quelli di produzione.”Solo in questo modo - ha sottolineato Freda - potremo costruire una società che finalmente veda il rifiuto come una risorsa, riducendo progressivamente il ricorso alla discarica, fino all’obiettivo della discarica zero, e facendo un ricorso sempre più residuale anche all’incenerimento”. Intanto continua a crescere la raccolta differenziata in Emilia-romagna. Nel 2011 ha toccato il 52,9% del totale dei rifiuti urbani prodotti, con un aumento rispetto al 2010 del 2,5%. Un dato che conferma un trend positivo in atto ormai da diversi anni. Dal 2001, quando era ferma al 25%, è infatti più che raddoppiata. Contemporaneamente diminuisce il ricorso alla discarica: dal 51% al 18,4% nel decennio che va dal 2001 al 2010.  
   
   
DISCARICHE CESSATE: 2,8 MILIONI PER I COMUNI DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 11 ottobre 2012 - La Giunta regionale ha approvato con una delibera proposta dall´assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, di concerto con l´assessore all´Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi, criteri e modalità di finanziamento per quegli Enti locali che, avendo "ereditato" sul proprio territorio discariche cessate, intendano intervenire per eliminare o ridurre problemi ad esse legate di tipo ambientale, sanitario o di sicurezza e restituire all´uso pubblico porzioni di territorio, ridurre i volumi di discarica e riprofilarne il corpo, per produrre energia e recuperare materia. Sul territorio lombardo sono presenti diverse discariche, cessate o in fase di post-gestione, autorizzate in base alle normative che si sono via via succedute a partire dalla legge regionale 94 del 1980. I costi riconducibili agli interventi per fronteggiare criticità di varia natura determinate da tali discariche (smaltimento del percolato, gestione del biogas, monitoraggio della falda) spesso risultano a carico di Enti pubblici territoriali e prevedono orizzonti temporali molto lunghi e costi molto elevati, pertanto, difficilmente sostenibili da parte degli Enti stessi. Bando Entro La Fine Dell´anno - L´accesso al sostegno regionale avverrà tramite bando entro la fine dell´anno. "L´idea di aprire un bando rivolto agli Enti pubblici territoriali lombardi, per incentivare progetti risolutivi rispetto alle problematiche poste dalle discariche cessate - spiega l´assessore Belotti - è maturata in risposta, da un lato, a sollecitazioni ricevute dal territorio, in particolare da diversi sindaci lombardi, e, dall´altro, dalla volontà di offrire un sostegno finanziario attraverso criteri selettivi trasparenti, che premino interventi a rimedio delle situazioni più critiche sotto il profilo ambientale o territoriale". Recupero Del Territorio - "Il recupero di fette del nostro territorio attualmente inutilizzato è una delle nostre priorità, alla pari con il risparmio di suolo - aggiunge l´assessore Raimondi -. Anche questo impegno finanziario, che viene in un periodo così difficile dal punto di vista economico, è una riprova dell´impegno costante di Regione Lombardia in tal senso. Ci mettiamo così al fianco di quegli Enti locali che hanno le idee e le capacità per recuperare le aree più critiche, restituendole finalmente ai cittadini". Grazie a questo bando, gli Enti locali interessati avranno la possibilità di finanziare quelle iniziative, altrimenti onerose, che, anche attraverso interventi sul corpo rifiuti (landfill mining), consentano il recupero di materia e il recupero di superfici utili da destinare a servizi alla collettività (aree ricreative, parchi fotovoltaici ...), anche attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative quali l´aerazione in sito, il ricircolo del percolato, le biocoperture. La delibera approvata oggi individua le risorse finanziarie e stabilisce i criteri generali di accesso ai contributi. Interventi Ammissibili - Interventi su discariche autorizzate (quindi ai sensi della lr 94/80 o delle norme nazionali e regionali successive) che, pur presentando eventuali problemi ambientali di varia natura (stabilità delle sponde, produzione di percolati, sacche di biogas ecc.), non rientrano nelle fattispecie di contaminazione delle matrici ambientali che ricondurrebbero invece i problemi alle competenze della Dg Ambiente - bonifiche. Gli interventi possibili sulle discariche saranno di diverse tipologie, in base alle caratteristiche del corpo discarica stesso (natura dei rifiuti conferiti, volumetrie, presidi tecnici esistenti, stato della copertura, morfologia, ecc), al contesto territoriale ed ambientale e alle previsioni urbanistiche per l´area. Saranno valutati gli interventi sul corpo discarica, finalizzati al recupero di materia, energia o superficie utile e all´eliminazione di problematiche ambientali, sanitarie o di sicurezza (landfill mining totale o parziale, aerazione in situ, interventi per il controllo delle emissioni diffuse di biogas e per la gestione del percolato). Spese Ammesse Al Finanziamento - Comprendono quelle necessarie alla caratterizzazione del sito e alla progettazione definitiva/esecutiva. Elencazione di massima di criteri premiali (che saranno meglio specificati nel bando); le domande verranno valutate sulla base di diversi parametri, tra i quali: la tipologia di rifiuti conferiti in discarica, la presenza di elementi di criticità ambientali, sanitarie, di sicurezza, la sostenibilità finanziaria, tecnica e gestionale del progetto. Risorse Disponibili E Caratteristiche Del Finanziamento - Il bando, che sarà garantito da specifico fondo pari a 2.800.000 euro, prevede finanziamenti a fondo perduto fino a un massimo del 90 per cento dell´importo degli interventi ammissibili. L´importo erogabile per ogni intervento sarà compreso tra un minimo di 500.000 e un massimo di 1.000.000 euro, ciò, da un lato, per evitare la frammentazione del sostegno regionale in un numero eccessivo di piccoli interventi non risolutivi e, dall´altro, per consentire di intervenire su una pluralità di situazioni. I Controlli - L´erogazione del contributo avverrà per successivi stati di avanzamento lavori (Sal), come dettagliato puntualmente dal bando, a fronte di una rendicontazione periodica dell´avanzamento degli interventi effettuati e di monitoraggi sui risultati.  
   
   
RUFINA: VETRO E MULTI MATERIALE LEGGERO CONFERITI SEPARATAMENTE ATTENZIONE ALTA SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. SONO 15 LE SANZIONI EROGATE A UTENTI PER ERRORI  
 
Firenze, 11 ottobre 2012 - Da oggi, in tutto il comune di Rufina, i cittadini dovranno conferire separatamente il vetro dal multi-materiale leggero. L’amministrazione comunale, insieme ad Aer Spa, prosegue nel percorso di raccolta differenziata dei rifiuti, controllando con sempre maggiore attenzione l’operato di cittadini ed aziende. Sul territorio sono state posizionate circa 40 campane di colore verde dove è obbligatorio conferire contenitori, bottiglie, vasetti, barattoli, bicchieri e brocche di vetro, ma anche flaconi per alimenti contenitori di profumi vuoti in vetro. I cittadini di Rufina, escluse le frazioni di Pomino e Falgano, per conferire i rifiuti in vetro possono utilizzare qualunque raccoglitore e/o sacchetto che hanno a disposizione. Secondo quanto previsto da un Protocollo d’Intesa siglato tra Regione Toscana, i consorzi di filiera e Anci Toscana, infatti, la raccolta monomateriale entro il 2015 dovrà essere svolta su tutto il territorio regionale separando il vetro dal multimateriale leggero (plastica-lattine-acciaio-tetrapak). Aer Spa ricorda che nei contenitori del multi materiale leggero, invece, devono essere conferiti: imballaggi in alluminio, in banda stagnata ed alluminio, in plastica (compresi piatti e bicchieri di plastica), in polistirolo e tetrapak. Non si possono conferire nel multi materiale: posate di plastica, grucce, vetro, gomma piuma, borse in plastica, giocattoli, pennarelli e tutti gli altri materiali plastici che non sono imballaggi. L’amministrazione comunale, inoltre, insieme ad Aer Spa impegnata nella verifica dei corretti conferimenti degli utenti. Da gennaio di quest’anno sono state ben 15 le sanzioni comminate a carico di altrettanti cittadini e attività commerciali per l’errato conferimento dei rifiuti. Si tratta sia di rifiuti domestici, compresi gli ingombranti, sia di rifiuti speciali, come i residui delle demolizioni o manutenzioni edili abbandonati nei boschi oppure nei pressi delle postazioni di raccolta, quindi rifiuti che necessitavano di essere smaltiti in maniera corretta nel rispetto delle regole, ma soprattutto dell’ambiente. “Gli utenti di Rufina devono capire che l’errore e/o la mancanza di volontà di un singolo inficia il lavoro di tutti gli altri, e finisce per danneggiare le tasche di ognuno – ammonisce l’assessore all’ambiente Antonio Calonaci –. Per questo abbiamo deciso di incrementare i controlli ed effettuare sanzioni amministrative che vanno da 40 fino a 500 € cadauna. Sono anni che lavoriamo per migliorare la raccolta differenziata, ma fondamentale per ottenere buoni risultati è l’impegno costante di tutti.” Gli utenti per conoscere l’esatto posizionamento delle campane verdi per la raccolta differenziata del vetro nel comune di Rufina possono consultare il sito internet di Aer Spa, www.Aerweb.it, oppure contattare il numero verde gratuito 800.011.895.