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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Luglio 2006
CODICE DELL´AMMINISTRAZIONE DIGITALE: LE CORREZIONI  
 
Digitando l’indirizzo internet http://www. Parlamento. It/leggi/deleghe/06159dl. Htm è possibile consultare il testo del Decreto legislativo 4 aprile 2006, n. 159 recante disposizioni integrative e correttive al Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, vale a dire il codice dell´amministrazione digitale. Allo stesso indirizzo internet è possibile consultare il testo del Decreto legislativo n. 82/05 aggiornato con le modifiche introdotte dal Decreto legislativo n. 159/06. .  
   
   
PORTALE IMPRESE: CONVENZIONE TRA MINISTERO PER LO SVILUPPO ECONOMICO E CNIPA  
 
Tra Ministero dello sviluppo economico e Cnipa è stata sottoscritta la convenzione per integrare nel Portale imprese i servizi atti a verificare possibili similitudini tra marchi grafici e modelli ornamentali depositati. Attualmente il patrimonio gestito ammonta a circa 400. 00 marchi con una movimentazione annua di circa 40. 000 registrazioni. L’obiettivo del progetto è la realizzazione di soluzioni atte a supportare imprese e addetti ai lavori nella ricerca ed identificazione di eventuali loghi, simboli o immagini uguali o con un altro grado di somiglianza rispetto ad un marchio preso a riferimento. La soluzione proposta si basa sull’utilizzo di un sistema di analisi delle immagini che indicizza, riconosce e descrive le immagini in base ai contenuti visuali: le risultanze, disponibili esclusivamente sul portale Impresa. Gov, sono rappresentate dalle informazioni visuali contenute in ciascuna immagine con particolare riguardo agli elementi grafici che la contraddistinguono. .  
   
   
MINISTRO PER LE RIFORME E LE INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: LINEE PROGRAMMATICHE DI INDIRIZZO  
 
Digitando l’indirizzo internet http://www. Mininnovazione. It/ita/normativa/audizioni2006/20060704_senato_c1. Pdf è possibile prendere visione dell’intervento del 4 luglio 2006 del Ministro Nicolais, che ha presentato, presso la 1ª Commissione del Senato della Repubblica, le linee di azione strategiche che il Governo intende promuovere nel settore dell´innovazione e della modernizzazione della P. A. .  
   
   
DIRITTO D’AUTORE: PERQUISIZIONI E SEQUESTRI  
 
La polizia postale di Reggio Calabria ha compiuto un’operazione contro la violazione del diritto d´autore sul web. Sono state effettuare numerose perquisizioni in 10 regioni con il sequestro di 14 personal computer, 8 hard disk, 3 portatili, 7. 000 cd e dvd, pronti per la vendita. La polizia ha provveduto anche a sequestrare un sito internet, gestito da due campani, con il quale era effettuato il download di opere cinematografiche, di recente visione, e di software. . .  
   
   
DIRITTO AUTORE: NUOVE DISPOSIZIONI IN FRANCIA  
 
Lo scorso 30 giugno il Parlamento francese ha definitivamente approvato le modifiche alla legge sul diritto d´autore, sulla base di un testo appositamente predisposto da una commissione parlamentare mista, in modo da superare discussioni e polemiche ed introdurre specifiche disposizioni atte ad impedire lo scaricamento illegale di file da internet. Hanno votato a favore i parlamentari dell´Ump. Hanno votato contro i gruppi di sinistra, i Verdi e l´Udf. Il provvedimento, che recepisce la Direttiva europea 2001/29/Ce, prevede sanzioni che vanno da semplici multe di 38,00 euro, per l´internauta che scarica file illegalmente, a 150,00 euro per chi mette a disposizione l´opera su internet senza autorizzazione, fino a pene di tre anni di prigione e 300. 000,00 euro per coloro che vendono programmi pirata.  
   
   
DIRITTI D’AUTORE: TUTELA IN RETE  
 
I. Net (infrastruttura tecnologica), Softpeople Esperia (soluzioni per la trasmissione in rete dei file audiovideo) e Labone Italia (software di protezione con il framework Media-ibox) hanno realizzato, in partnership, Drm4u (Digital Right Management For You), la prima piattaforma integrata di protezione dei file audio-video in rete (filmati, musica ecc. ). Il progetto mira a tutelare il diritto di autore, garantendo alle case di produzione di poter distribuire i propri prodotti in rete senza essere oggetto di pirateria e copie illegali. Grazie alle tecnologie sofisticate e costose di Digital Right Management (gestione dei diritti sui media digitali) è possibile controllare che un utente abbia effettivamente il diritto legale su un certo file audio o audio-video prima di poterlo utilizzare. Secondo le informazioni contenute sul sito www. Drm4u. It, con la piattaforma, messa a punto dalle tre società partner, l’infrastruttura del servizio, sarà fornita in outsourcing, contenendo i costi ed ottenendo una gestione ottimizzata dell’applicazione. Potrà così essere agevolata la distribuzione di contenuti audio e video via internet, Iptv e telefonia mobile in modo legale e senza ledere il diritto di autore dei proprietari di contenuti. .  
   
   
PRIVACY: RELAZIONE ANNUALE  
 
Venerdì 7 luglio, presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, l´Autorità Garante per la protezione dei dati personali (composta da Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato) ha presentato la Relazione sull´attività svolta nel 2005, che traccia il bilancio del lavoro svolto, illustra le diverse questioni delle quali si è occupata l´Autorità nel suo nono anno di attività e fa il punto sullo stato di attuazione della legislazione sulla privacy. Tra i temi di maggiore interesse affrontati quest´anno si segnalano le grandi banche dati, il fenomeno delle intercettazioni, la raccolta e l’uso dei dati personali nelle telecomunicazioni, le nuove tecnologie, le novità intervenute nel settore pubblico. La cerimonia di presentazione è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, di Ministri e dei massimi rappresentanti del Parlamento, del Governo, delle Istituzioni, del mondo dell´impresa e delle associazioni di categoria. Il testo della relazione è consultabile sul sito ufficiale del Garante digitando l’indirizzo internet http://www. Garanteprivacy. It/garante/doc. Jsp?id=1303712. . .  
   
   
PRIVACY: REGOLE PER IL CONDOMINIO  
 
Con un provvedimento generale del 18 maggio 2006, il Garante per la protezione dei dati personali ha prescritto ai condomìni, anche per i trattamenti effettuati dall´assemblea e dall´amministratore, le misure necessarie per una corretta gestione dei dati personali. Queste in sintesi i punti principali del provvedimento. Il condominio, in quanto titolare del trattamento, può trattare solo informazioni personali pertinenti e necessarie per la gestione e l´amministrazione delle parti comuni. Le informazioni possono riguardare sia tutto il condominio (dati relativi a consumi collettivi), sia i singoli partecipanti (dati anagrafici, indirizzi, quote millesimali). I numeri di telefono possono essere trattati solo con il consenso degli interessati, a meno che compaiano già in elenchi telefonici pubblici. Per verificare l´esattezza degli importi dovuti, ciascun condomino può essere informato, in sede di rendiconto annuale o su richiesta, delle somme dovute dagli altri e di eventuali inadempimenti. É invece vietata la diffusione di dati personali mediante l´affissione di avvisi di mora o di sollecitazioni di pagamento in spazi condominiali aperti al pubblico, in cui è consentita solo l´affissione di avvisi generali (quali convocazioni di assemblea o comunicazioni urgenti). I dati sanitari possono essere trattati solo se indispensabili ai fini dell´amministrazione del condominio (come in caso di danni a persone anche diverse dai condomini, o per particolari deliberazioni, come nel caso dell´abbattimento delle cosiddette "barriere architettoniche"). La comunicazione di dati personali è consentita con il consenso o se ricorrono altri presupposti di legge. La partecipazione all´assemblea condominiale di estranei è consentita con l´assenso dei partecipanti e in casi previsti dalla legge, ad esempio può trattarsi di tecnici o consulenti chiamati ad intervenire su problemi all´ordine del giorno. É possibile videoregistrare l´assemblea solo con il consenso informato dei partecipanti. Per prevenire illecite comunicazioni e diffusioni di dati personali l´amministratore deve adottare idonee misure di sicurezza previste dal Codice della privacy. L´amministratore può esercitare il diritto di accesso ai dati riferiti al condominio nel suo complesso (ad esempio alle informazione relative al consumo globale di energia ed acqua); il singolo condomino può sempre accedere ai dati che lo riguardano, rivolgendosi all´amministratore. .  
   
   
ANTITRUST: NUOVE LINEE GUIDA SUL METODO DI CALCOLO DELLE SANZIONI PECUNIARIE PER LE VIOLAZIONI DELLA NORMATIVA  
 
Il 28 Giugno 2006 la Commissione Europea ha modificato ed aggiornato le Linee Guida, adottate della stessa nel 1998, relative al calcolo delle sanzioni pecuniarie, applicabili alle imprese, nelle ipotesi di violazioni della normativa antitrust (artt. 81 e 82 del Trattato). In particolare segnaliamo che l’ammontare-base della sanzione, che nelle precedenti linee non poteva superare il 10% del volume d’affari globale dell’impresa stessa, ora è fissato in una misura pari al 30% del valore delle vendite annuali dell’impresa, riconducibili direttamente o indirettamente alla violazione, moltiplicato per il numero di anni in cui la violazione medesima sia stata perpetrata. La Commissione, a prescindere dalla durata dell’infrazione, può irrogare un’ammenda pari ad una percentuale variabile fra il 15% ed il 25% del valore delle vendite, quale “quota iniziale” a fronte di determinate violazioni. Le ipotesi di recidiva, consistente nella continuazione e/o ripetizione degli illeciti, saranno punite con ammende maggiorate: l’ammontare-base della sanzione, fino ad oggi aumentabile fino ad un massimo del 50%, potrà, infatti, essere accresciuto fino al 100% del suo valore. Per ulteriori approfondimenti si rinviamo alla lettura del provvedimento digitando l’indirizzo internet http://ec. Europa. Eu/comm/competition/antitrust/legislation/fines_en. Pdf.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: TRASMISSIONE PIÙ RAPIDA DEGLI ATTI GIUDIZIARI  
 
Il Parlamento ha approvato una relazione sulla proposta di regolamento relativa alla notificazione e alla comunicazione negli Stati membri degli atti giudiziari e extragiudiziali in materia civile o commerciale. I deputati hanno suggerito di chiarire i motivi linguistici che consentono al destinatario dell´atto di rifiutarlo. La proposta di regolamento ha lo scopo di sopperire alle difficoltà rilevate durante l´applicazione del regolamento (Ce) n. 1348/00 e rilevate in precedenti studi e consultazioni e quindi di snellire l’applicazione di determinate disposizioni del citato regolamento e di rafforzare la certezza giuridica per il richiedente non meno che per il destinatario. La proposta approvata istituisce l´obbligo di procedere alla notificazione e alla comunicazione nei mesi successivi al ricevimento dell´atto da parte dell´organo ricevente e definisce un nuovo modulo multilingue che ha lo scopo di informare il destinatario sul suo diritto di rifiutare la ricezione dell’atto e istituisce un termine comune di una settimana durante il quale può rifiutarsi di ricevere l’atto mandandolo indietro. .  
   
   
PASSAPORTO ELETTRONICO: LE SPESE  
 
A richiesta di un lettore confermiamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto con il Decreto ministeriale 9 maggio 2006 a determinare gli importi delle spose da porre a carico dei richiedenti il passaporto elettronici per il corrente anno solare. L’importo delle spese a carico del richiedente è stato fissato in 44,66 euro comprensivo di Iva per quanto riguarda il passaporto elettronico a 32 pagine e in 45,62 euro comprensivo di Iva per quanto riguarda il passaporto elettronico a 48 pagine. Tale importo è riscosso all’atto della presentazione della richiesta del passaporto mediante versamento sul conto corrente postale n. 67422808, intestato al ministero dell’Economia, Dipartimento del Tesoro, con causale “importo per il rilascio del passaporto elettronico”.  
   
   
PASSAPORTO E CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICI: SPESE  
 
A richiesta di un lettore confermiamo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha provveduto con il Decreto ministeriale 9 maggio 2006 a determinare gli importi delle spose da porre a carico dei richiedenti la carta d’identità elettronica per il corrente anno solare. L’importo delle spese a carico del richiedente è stato fissato in 30,50 euro comprensivo di Iva per quanto riguarda la carta d’identità elettronica. Tale importo è riscosso all’atto della presentazione della richiesta della carta d’identità mediante versamento sul conto corrente postale n. 67422592, intestato al ministero dell’Economia, Dipartimento del Tesoro, con causale “importo per il rilascio della carta d’identità elettronica”. Mentre scriviamo apprendiamo che secondo il Ministro per l´Innovazione, Nicolais, la carta d’identità elettronica potrà costare meno di 20 euro ed avere una durata di 10 anni. A differenza del documento d´identità pensato in precedenza, la nuova Cie è pensata come una carta di accesso alle banche dati ed è destinata a sostituire carta d´identità tradizionale, tessera sanitaria, codice fiscale, patente e carta elettorale.