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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Gennaio 2012
CURA TUMORI, A COMO RADIOTERAPIA INTELLIGENTE LA MACCHINA ´VERO´ COLPISCE CELLULE MALATE E SALVA LE SANE SERVIZIO AD ALTA TECNOLOGIA PER RETE ONCOLOGICA  
 
San Fermo della Battaglia/Co, 16 gennaio 2012 E´ un grande cerchio di colore bianco con un contorno di colore giallo acceso la nuova apparecchiatura ´Vero´ presentata il 12 gennaio all´Ospedale Sant´anna di Como. Finanziato con 6 milioni di euro da Regione Lombardia, questo acceleratore lineare per la cura dei tumori, unico del genere in Italia, può ruotare intorno al paziente e ´inseguire´ le lesioni tumorali con altissima precisione e quindi con il massimo rispetto dei tessuti sani. Alla presentazione è intervenuto l´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani. Rete Oncologica - ´Questa macchina - ha detto l´assessore Bresciani - è un apparecchio complementare a tutte le terapie tradizionali, ha la capacità di fare una Tac diagnostica che consente di correggere una terapia online, se necessario, e non solo costituisce un elemento di eccellenza sanitaria al servizio di Como e del suo territorio ma si pone come un servizio offerto dai cittadini e messo a disposizione della rete oncologica´. ´Vero´ è in grado di trattare le neoplasie maligne con elevatissima precisione e riunisce in sé la più avanzata tecnologia radioterapica per la cura dei tumori. ´Durante la rotazione - ha spiegato il professor Dorian Cosentino, primario di radioterapia al Sant´anna - è possibile sia visualizzare il tumore mediante radiografie ad alta risoluzione o attraverso un´immagine tac, sia inseguirlo durante l´erogazione del fascio radiante. Il tumore può essere irradiato anche se collocato in organi che normalmente si muovono durante la seduta di radioterapia senza dover muovere il paziente´. Le Terapie - La prima terapia con la nuova apparecchiatura è stata effettuata l´8 novembre scorso. Da allora sono stati trattati cinque pazienti. Le sedute durano circa una decina di minuti ma, in caso di trattamenti più complessi, possono durare anche di più. Quando l´attività sarà a pieno regime potranno essere curati 25-30 pazienti al giorno. ´Un apparecchio esclusivo - ha commentato l´assessore Bresciani - per una fascia di terapia esclusiva. Siamo di fronte a un tipico esempio di come si possa tradurre il principio di sussidiarietà: una funzione che serve tutti i cittadini lombardi in quanto messa in rete e a disposizione di chi ne ha bisogno´. L´unità Operativa di Radioterapia dell´ospedale Sant´anna è composta dal primario e da sette medici, tredici tecnici sanitari di radiologia medica, sei infermieri professionali, due assistenti amministrativi e un´ausiliaria. Ogni anno segue 1.100 pazienti e svolge attività clinica con circa 7.300 visite ed effettua 77.500 trattamenti radioterapici. Alla presentazione di ´Vero´ erano presenti, tra gli altri, anche i consiglieri regionali Giorgio Pozzi e Gianluca Rinaldin, il presidente della Provincia Leonardo Carioni e il direttore generale dell´Azienda Ospedaliera di Como Marco Onofri.  
   
   
IN ARRIVO ANTIDOLORIFICI MENO DANNOSI, GRAZIE ALLA COMPRENSIONE DI COME FUNZIONA IL PARACETAMOLO  
 
 Bruxelles, 16 gennaio 2011 - Un team di ricercatori ha scoperto come funziona uno dei più comuni antidolorifici e questo significa che farmaci contro il dolore con effetti collaterali meno dannosi potrebbero essere presto una realtà. Presentando i loro risultati sulla rivista Nature Communications, i ricercatori, provenienti da Francia, Svezia e Regno Unito, spiegano come funziona il paracetamolo, uno dei farmaci più usati al mondo. Anche se il paracetamolo è stato scoperto negli anni 1890 ed è sul mercato come antidolorifico da banco sin dagli anni 1950, finora non si sapeva esattamente come alleviasse il dolore. Con una scoperta rivoluzionaria, il team ha determinato che una proteina chiamata Trpa1, che si trova sulla superficie delle cellule nervose, è una molecola chiave, necessaria perché il paracetamolo sia un antidolorifico efficace. Uno degli autori dello studio, il dott. David Anderson del King´s College di Londra, dice: "È una scoperta importantissima, che svela i segreti di uno dei farmaci più ampiamente usati e che potrebbe avere un enorme impatto sullo sviluppo di nuovi farmaci contro il dolore. Il paracetamolo è il farmaco cui si ricorre per curare dolori comuni, ma se si supera significativamente la dose consigliata si può andare incontro a complicazioni fatali. Adesso quindi capiamo il meccanismo principale di come funziona questo farmaco e quindi possiamo cominciare a cercare molecole che funzionano allo stesso modo per dare sollievo al dolore, ma che sono meno tossiche e che non comportano complicazioni serie in caso di sovradosaggio." Studi recenti hanno mostrato che prendere troppo paracetamolo regolarmente mette i pazienti ad alto rischio di un sovradosaggio accidentale che può avere conseguenze fatali. Oltre a essere un antidolorifico ampiamente usato in forma pura, è anche l´ingrediente principale delle medicine per il raffreddore e l´influenza. Il team di ricercatori ha usato un test con piastra calda per osservare gli effetti del paracetamolo sui topi. Si è misurato il numero di secondi necessari perché un topo ritirasse la zampa da una superficie leggermente calda. Gli scienziati hanno scoperto che il paracetamolo aumentava questo intervallo di tempo dimostrando così che il farmaco riduce il dolore indotto da calore. Gli scienziati hanno quindi condotto esperimenti per osservare cosa succedeva quando la proteina Trpa1 non era assolutamente presente nel topo. Hanno scoperto che quando eliminavano la proteina Trpa1 e ripetevano il test della piastra calda, il paracetamolo non aveva effetti contro il dolore. Questo ha provato che la proteina è la molecola fondamentale, necessaria perché il paracetamolo sia un efficace antidolorifico. Il professor Bevan, un altro autore dello studio, anch´egli del King´s College di Londra, commenta: "Questi risultati sono sorprendenti perché studi precedenti hanno dimostrato che la Trpa1 può effettivamente produrre dolore, tosse e ipersensibilità, è il recettore di molti comuni irritanti come le cipolle, la senape e il gas lacrimogeno. La nostra scoperta quindi mostra per la prima volta che è vero il contrario: questa proteina è un nuovo meccanismo di azione per l´antidolorifico. Il team ha inoltre scoperto che prendere paracetamolo induce la creazione del dannoso sottoprodotto detto Napqui, responsabile degli effetti collaterali tossici osservati in casi di sovradosaggio, nel midollo spinale e nel fegato. Fortunatamente i risultati hanno mostrato anche che altri composti possono alleviare il dolore nella spina dorsale, il che significa che in futuro potrebbero essere sviluppati farmaci più sicuri che funzionano allo stesso modo. Se adesso il team può identificare altri composti antidolorifici simili al paracetamolo che usano la stessa via Trpa1 per evitare che segnali di dolore siano inviati dalle cellule nervose al cervello, è possibile che possano trovare un composto che non abbia effetti tossici e in grado di ridurre il rischio di sovradosaggio. La pubblicazione di questo studio è come un semaforo verde che permette l´uso della Trpa1 come nuovo obiettivo dei farmaci per alleviare il dolore, come spiega il dott. David Andersson: "Sono stati identificati molti obiettivi in passato, ma visto che sappiamo che il paracetamolo è una medicina che funziona bene negli esseri umani abbiamo un vantaggio nel cercare molecole efficaci che utilizzano le stesse vie nervose ma che sono meno nocive." Per maggiori informazioni, visitare: King´s College London: http://www.Kcl.ac.uk/index.aspx    
   
   
SANITA´: CHIODI, OSPEDALE AVEZZANO PUNTA QUALITA´ SERVIZI  
 
Avezzano (L´aquila), 16 gennaio 2012 - "L´ospedale di Avezzano acquista nuovi servizi, migliora quelli già esistenti e aggiunge un ulteriore tassello in un processo di ristrutturazione, ammodernamento e miglioramento degli standard sanitari che arricchisce la qualità della tecnologia diagnostica e conferisce all´intera Marsica il ruolo di eccellenza che le spetta". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il 13 gennaio, all´ospedale di Avezzano, intervenendo alla inaugurazione delle tre sale operatorie ristrutturate, del nuovo servizio di emodinamica e della nuova sala per la radiologia interventistica, alla presenza del Direttore generale della Asl Avezzano-sulmona-l´aquila, Giancarlo Silveri, di personale medico e infermieristico e di altre autorità. "E´ importante - ha proseguito Chiodi - puntare sulla qualità del nostro sistema per elevarlo al rango di eccellenza, riducendo al minimo i disagi per i pazienti, specie sulle liste di attesa e sulla mobilità passiva. L´ospedale di Avezzano vive oggi un momento storico, grazie a questo nuovo servizio di Emodinamica. A breve potrà avere anche un complesso operatorio completamente rinnovato, con sistemi innovativi e all´avanguardia". "L´obiettivo, dunque - ha assicurato - è creare poli e reparti di eccellenza e potenziare quelli già esistenti. Anche su neurochirurgia devo esprimere soddisfazione perché è arrivata una forte sollecitazione dalla classe politica locale che ci ha permesso di individuare la soluzione più consona". Ad ottobre dello scorso anno sono state riattivate, dopo una radicale ristrutturazione, 3 delle 6 sale operatorie dell´ospedale. Il lavoro - con una spesa di 2 milioni e 700.000,00 euro - ha riguardato il rifacimento della quasi totalità delle parti strutturali, impianti termici, elettrici e di condizionamento, nonché l´insieme degli arredi. Le tre sale ristrutturate in cui, nel 2011, sono stati effettuati circa 7.000 interventi, hanno una superficie di circa 800 metri quadrati. Entro un mese è previsto l´inizio di analoghi interventi, che si concluderanno in estate, per le altre 3 sale operatorie; ciò significa che, per quella scadenza, l´intero blocco operatorio tornerà a funzionare a pieno ritmo. In totale, per tutte le 6 sale operatorie, la spesa complessiva sarà di 4 milioni e mezzo di euro. "Dopo L´aquila, Ortona, Teramo ? ha fatto notare Chiodi - anche Avezzano può disporre di nuove sale operatorie, mentre il servizio di emodinamica si aggiunge all´attivazione di nuovi servizi in tutta la regione, alle nuove e più moderne risonanze magnetiche di Lanciano e L´aquila e alla Tac di nuova generazione dell´Aquila nonché al primo Hospice, quello di Lanciano, per malati non guaribili, realizzato in Abruzzo". "Un lungo elenco - ha osservato - che testimonia come l´obiettivo sia quello di migliorare il livello qualitativo dell´assistenza sanitaria riducendo sprechi, doppioni e situazioni che avevano fatto sì in passato che la regione arrivasse vicina al default. Oggi - ha sottolineato con orgoglio il Presidente - siamo una regione virtuosa in forte progresso sui livelli essenziali di assistenza. La cosa straordinaria è che tutte le Asl hanno chiuso il bilancio in pareggio e abbiamo sbloccato il turn over". Il servizio di emodinamica, attivo da pochi giorni, ha già dimostrato la propria efficacia e importanza per il territorio poiché, in 20 giorni, ha già effettuato oltre 30 prestazioni, tra coronarografie e angioplastiche. Viene svolta sia attività diagnostica (valutazione della sede e delle estensioni delle lesioni aterosclerotiche nelle arterie coronarie) sia terapeutica (disostruzione dei vasi coronarici mediante l´inserimento di un "palloncino" che dilata i restringimenti e le occlusioni delle arterie). L´attivazione del Servizio rappresenta un´operazione "strategica" in quanto garantisce, per una vasta area territoriale della Asl Avezzano-sulmona-l´aquila, Marsica e area Peligno-sangrina, nonché per le Province limitrofe, un più agevole accesso a quelli che oggi rappresentano gli standard diagnostici e terapeutici previsti per le patologie cardiovascolari. Si stima, infatti, che, ogni anno, circa 500 pazienti provenienti da questa area del territorio provinciale, necessitino di procedure di emodinamica che oggi potranno essere effettuate presso la struttura di Avezzano, riducendo in modo significativo i tempi di intervento che rappresentano il più importante fattore della buona riuscita della procedure di emodinamica. Ciò consentirà anche di ridurre o azzerare la mobilità passiva. "Efficienza, rigore economico, qualità dei servizi ed efficacia delle risposte da dare al territorio". Sono queste, secondo il Presidente, "le parole d´ordine che trasformano in positivo le strutture sanitarie e i relativi percorsi assistenziali; il nuovo assetto già individuato dalla Regione comporta la riorganizzazione e l´integrazione dell´intero sistema ospedaliero". Chiodi ha visitato oggi anche la nuova sede della Radiologia interventistica. Soltanto nel 2011, sono state effettuate oltre 1.600 prestazioni, di cui molte di elevata complessità per la gestione di patologie vascolari, oncologiche, urologiche ed epatiche. La nuova sede, con due nuove sale dotate di strumentazioni tecnologiche di ultima generazione, consentirà di aumentare ulteriormente il volume di attività del servizio e l´effettuazione di procedure innovative, in linea con le più recenti acquisizioni scientifiche, ormai trazione per il servizio in ragione della elevata professionalità del personale che vi opera.  
   
   
IL PIEMONTE DIVISO IN SEI FEDERAZIONI SANITARIE  
 
Torino, 16 gennaio 2012 - L’assessore alla Sanità, Paolo Monferino, ha illustrato durante la riunione della Iv Commissione consiliare del 12 gennaio le proposte di modifica al riordino delle aziende sanitarie e le integrazioni al Piano socio-sanitario. Due gli elementi rilevantii: la conferma dell’accorpamento in un’unica azienda ospedaliero-universitaria di San Giovanni Battista, Cto e Regina Margherita-sant’anna (le altre aziende territoriali ed ospedaliere rimangono quelle attuali); l’istituzione di sei organismi, temporaneamente denominati “Federazioni sanitarie”, che svolgeranno funzioni interaziendali e che avranno i compiti di programmazione della rete ospedaliera e della rete distrettuale del territorio, gestione dei contratti del personale, supporto tecnico-amministrativo (acquisti, logistica, gestione magazzini, reti informative. Ecc). Le sei Federazioni proposte sono la Fs1 Torino Sud Est (Asl To 1 e To 5, nuova Aou San Giovanni Battista), la Fs2 Torino Nord (Asl To 2 e To 4), la Fs3 Torino Ovest (Asl To 3, Aou San Luigi di Orbassano, Ao Ordine Mauriziano), la Fs4 Piemonte Nord Est (Asl Vc, Bi, No, Vco, Aou Maggiore della Carità di Novara), la Fs5 Piemonte Sud Ovest (Asl Cn 1 e Cn 2, Ao Santa Croce e Carle di Cuneo), Fs6 Piemonte Sud Est (Asl At e Al; Ao Ss. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria). “Dopo la fase delle consultazioni e delle varie sedute di Commissione - precisa Monferino - abbiamo deciso di apportare alcune modifiche alla proposta di Piano, confermando la priorità delle reti ospedaliere. La proposta coincide con una effettiva razionalizzazione del sistema che ne beneficerà dal punto di vista economico ed organizzativo. Quelle che abbiamo per il momento chiamato federazioni sono organismi che consentiranno la gestione integrata della rete ospedaliera, evitando le duplicazioni di attività e le sovrapposizioni di servizi e razionalizzando e liberando risorse che investiremo nei servizi territoriali e nell’area dell’integrazione socio-sanitaria. Tale configurazione, peraltro, garantisce anche la terzietà dell’ente sovraordinato rispetto al territorio e alla rete ospedaliera che dovrà gestire. Tutto ciò senza costi aggiuntivi, perché il personale che svolgerà le funzioni succitate verrà distaccato dalle aziende sanitarie ospedaliere e territoriali”. Riguardo alle modifiche apportate al Piano, l’assessore aggiunge di averlo “reso coerente innanzitutto con la nuova proposta di riordino delle aziende sanitarie, sviluppando alcune parti dell’area dell’integrazione socio-sanitaria come ci era stato chiesto dai rappresentanti del territorio che abbiamo incontrato durante le fasi di consultazione nelle varie province del Piemonte”.  
   
   
PROSEGUE IL CONFRONTO POSITIVO CON I SINDACI SULLA SANITÀ ELBANA  
 
Firenze, 16 gennaio 2012 – “E’ stato un incontro molto utile. Con i sindaci dell’Elba stiamo proseguendo il confronto positivo avviato nei mesi scorsi per il potenziamento della sanità elbana”. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha incontrato il 13 gennaio a Porto Azzurro i sindaci dell’Elba. Un appuntamento che assessore e sindaci si erano dati a fine ottobre, quando si erano incontrati a Firenze per esaminare e dare soluzione ai problemi della sanità elbana. Il 28 ottobre scorso gli otto sindaci dell’Elba avevano consegnato a Daniela Scaramuccia un documento, e avevano concordato con lei e con il direttore della Asl 6 di Livorno Monica Calamai di dare soluzione subito ai problemi contingenti (ortopedia, chirurgia generale, radiologia, ampliamento del pronto soccorso), e di intraprendere poi un percorso per affrontare tutti gli altri. In mattinata, l’assessore, accompagnata dal consigliere regionale Enzo Brogi e da don Andrea Faberi, parroco di Bagno a Ripoli, ha visitato la residenza “I sassi turchini”, a Porto Azzurro, una struttura ricettiva per disabili, con 8 minialloggi e complessivi 64 posti-letto, realizzata grazie a una finanziamento della Regione su un terreno concesso dal comune di Porto Azzurro. L’associazione ‘Gruppo Elba’, che gestisce la struttura, ha le sue radici in un progetto ideato da don Andrea Faberi nel 1977. L’idea era quella di superare le differenze e i pregiudizi legati alla disabilità con l’amicizia, invitando i giovani a portare al mare (prima sull’isola del Giglio, poi all’Isola d’Elba) i coetanei diversamente abili. E’ nata così un’associazione che negli anni ha visto coinvolte oltre 1.000 persone, e che continua a crescere, aggiungendo alle proprie attività la musicoterapia, i laboratori teatrali, uno sportello di supporto psicologico, ma soprattutto portando avanti l’idea di comunione e di aiuto dei giovani verso i giovani. Nel pomeriggio l’incontro con i sindaci e con il direttore generale della Asl di Livorno Monica Calamai. Si è parlato della questione del trasporto ordinario tra l’isola e la terraferma, dopo le polemiche dei giorni scorsi sul trasferimento dei pazienti barellati: durante la navigazione i pazienti non possono stare nel garage, e per questo alcune ambulanze sono state costrette a restare a terra. L’assessore Scaramuccia ha proposto un incontro con la Capitaneria di porto, per trovare un’intesa che allevii questo disagio. Altro tema, l’ortopedia: il direttore Monica Calamai ha annunciato che sono appena usciti bandi di concorso per 2 ortopedici e per un posto di medicina generale. Quanto al problema del Cup e delle liste di attesa, come più volte richiesto si è discusso e proposto di identificare, dove e quando si rendesse necessario, percorsi dedicati e protetti sul continente per i pazienti elbani, con un’organizzazione complessiva della logistica e del trasporto, da studiare con le istituzioni locali dell’Elba e di Piombino. “C’è stato un confronto aperto e tendenzialmente positivo con l’Azienda, che ci ha fornito i chiarimenti che ci aspettavamo – è la dichiarazione del presidente della Conferenza dei sindaci dell’Elba, Vanno Segnini – Le nostre richieste sono state prese in carico, specialmente per quanto attiene la questione dell’ospedale di comunità e l’attivazione dei due nuovi punti per i prelievi a Pomonte e Rio Marina. Si è concordato di continuare a lavorare insieme sulla base di questo percorso ormai avviato e in quest’ottica di rivederci per ulteriori approfondimenti il prossimo 1 febbraio”.  
   
   
SARDEGNA: SOSTEGNO FINANZIARIO DELLA REGIONE A COMUNITÀ TERAPEUTICHE  
 
Cagliari, 16 Gennaio 2012 - Le problematiche legate alle comunità per tossicodipendenti e dei malati mentali sono state affrontate il 13 gennaio a Cagliari nel corso di un incontro tra l’assessore regionale della Sanità Simona De Francisci e il coordinatore delle comunità terapeutiche della Sardegna don Angelo Pittau. L´assessore, di concerto con l’assessore della Programmazione Giorgio La Spisa, ha assicurato il sostegno finanziario della Regione alle comunità sarde grazie ad appositi stanziamenti previsti nel bilancio 2012: "L´obiettivo è arrestare l´emorragia di pazienti verso le Asl della Penisola e trovare collocazione nelle comunità convenzionate dell´Isola, consentendo - ha detto accogliendo la proposta di don Pittau – una maggiore efficienza del trattamento terapeutico, anche con la vicinanza dei familiari, e un netto risparmio per le casse regionali". Soddisfatto don Pittau: “In Sardegna – ha detto - le comunità sono “vuote”, ma le associazioni garantiscono l’assistenza a 550 tossicodipendenti con oltre 300 posti di lavoro. L’assessore ha dimostrato grande sensibilità, garantendoci la copertura dei posti accreditati e l’aumento delle tariffe giornaliere pro capite e assicurando così un doppio risultato per la Sardegna: la garanzia dei posti di lavoro e l’assistenza sanitaria". Un problema, quello delle tossicodipendenze e delle malattie mentali, che stava portando le comunità a licenziare i dipendenti e aumentando l’emorragia di pazienti verso strutture di altre Regioni a costi nettamente superiori a quelli che si possono ottenere in Sardegna. "Abbiamo le professionalità eccellenti - ha concluso l´assessore - ed è giusto che i pazienti vengano curati nell’isola. Ora inviteremo le Asl a coprire per intero le strutture accreditate evitando le migrazioni verso altre strutture". L’assessore ha fissato un incontro operativo con il coordinamento delle Comunità terapeutiche per il 25 gennaio prossimo.  
   
   
REGIONE LIGURIA, SALUTE, PERSONALE: RINNOVATO BLOCCO ASSUNZIONI PER IL 2012. APPROVATA RIDUZIONE STRUTTURE COMPLESSE TECNICO-AMMINISTRATIVE  
 
Genova, 16 Gennaio 2012 - Rinnovato anche per il 2012 il blocco delle assunzioni nella sanità, esteso anche ai lavoratori interinali. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo, dopo la decisione assunta dalla Giunta regionale. “Si tratta di una decisione – ha spiegato Montaldo – che si è resa necessaria per continuare a garantire il controllo dell’andamento economico del sistema e vale anche per le autorizzazioni in deroga rilasciate dalla Regione nel 2011 e non eseguite dalle aziende sanitarie che dovranno essere sottoposte a una nuova verifica”. “Tutta la politica delle assunzioni – ha aggiunto l’assessore – è subordinata all’attuazione dei piani organizzativi conseguenti alla riduzione delle strutture complesse cliniche e amministrative adottati e alle altre manovre in via di attuazione”. Inoltre la Giunta ha approvato oggi il piano di riduzione delle strutture complesse tecnico-amministrative di tutte le aziende sanitarie che sono scese di circa 40 unità. Un numero che si va ad aggiungere alla riduzione delle strutture cliniche messa in atto a dicembre e che porta il totale delle strutture complesse a meno 110. La riduzione di oggi riguarda le funzioni direttive di strutture relative al bilancio, al personale, agli affari generali e legali, al provveditorato ed economato, pianificazione, programmazione e controllo che non potranno essere più di 9 per azienda, con la precisazione che le aziende più piccole dovranno avere tetti inferiori.  
   
   
SICILIA: DIABETE, IL 16 E 17 GENNAIO SCREENING PER I REGIONALI  
 
Palermo, 16 gennaio 2012 - Conoscere, prevenire e controllare il diabete e´ il miglior modo per contrastare la diffusione della patologia che colpisce circa quattro milioni di persone in Italia. L´assessorato regionale della Salute, nell´ambito della campagna nazionale ´Buon Compenso del Diabete´, dara´ la possibilita´ ai dipendenti della Regione siciliana di sottoporsi allo screening gratuito per il controllo della glicemia e dell´emoglobina glicata, parametri fondamentali per il controllo della patologia. All´interno dell´assessorato di piazza Ziino a Palermo, in locali appositamente allestiti, il 16 e 17 gennaio, dalle 8.30 alle 17.00, uno staff medico e infermieristico specializzato sara´ a disposizione di tutti i dipendenti della Regione: per la prenotazione dei test e´ stato attivato il numero verde gratuito 800 123 927. La campagna "Buon Compenso del Diabete" (Bcd) si era gia´ svolta lo scorso anno in dieci comuni dell´isola (Mazara del Vallo, Sciacca, Gela, Enna, Bagheria, Cefalu´, Siracusa, Milazzo, Caltagirone e Modica). Lunedi´ prossimo, 16 gennaio, alle 10.00, nella sala conferenze dell´assessorato in piazza Ottavio Ziino, si svolgera´ anche una conferenza stampa per illustrare i dati sulla diffusione della malattia in Sicilia con le conseguenti iniziative che verranno assunte nei prossimi mesi.  
   
   
CENTRO PEDIATRICO BAMBINO GESÙ BASILICATA: PARTONO LE ATTIVITÀ  
 
Potenza, 16 gennaio 2012 - A tre mesi dalla firma della convenzione tra l´A.o.r. San Carlo e l´Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, partono al San Carlo le attività del Centro Pediatrico Bambino Gesù Basilicata “grazie alla sinergia delle professionalità e delle strutture sanitarie pubbliche già esistenti con le competenze e le dotazioni tecnologiche dell’ospedale pediatrico punto di riferimento internazionale. Il Centro, che rappresenta la risposta più efficace e moderna alla crescente domanda di salute di un’area geografica ampia e complessa come quella del Mezzogiorno, - spiega un comunicato dell’ufficio stampa del San Carlo - porterà ad un incremento dell´offerta a circa 1000 prestazioni al mese mentre è prevista la creazione di un apposito sportello Cup con cassa dedicata per la prenotazione delle visite pediatriche. La convenzione tra San Carlo e Bambino Gesù rappresenta inoltre un importante mezzo per qualificare la sanità in Basilicata e portare le strutture che qui operano nel circuito dell’eccellenza scientifica nazionale ed internazionale: il benessere del bambino, infatti, è uno degli indicatori principali delle condizioni sociali di una comunità sia sotto il profilo economico che culturale. Il Centro è destinato a svolgere attività di ricovero in regime ordinario, day hospital, day surgery e specialistica ambulatoriale, avvalendosi di personale di alta specialità e di un ambulatorio multidisciplinare materno-infantile in grado di garantire al bambino una presa in carico completa e diversificata. All´interno del nuovo Centro sarà attivato il nuovo servizio di Chirurgia Pediatrica e verranno integrate, all´interno del poliambulatorio, le attività che prima venivano effettuate in altri reparti come ad esempio l´ambulatorio di Urologia e quello di Gastroenterologia. E´ già iniziata, tra l´altro, un´attività di recall verso tutti quei pazienti per cui era stata prenotata una visita specialistica in Cardiologia Pediatrica, ai quali, grazie al potenziamento di tale attività, verrà anticipata la data precedentemente fissata che arrivava a 50 giorni. Soprattutto nell’età pediatrica, infatti, è fondamentale la diagnosi precoce, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e riabilitativi per le patologie congenite, ereditarie e le malattie rare, per assicurare al bambino le migliori e più avanzate cure, mantenendo nel contempo prioritaria la qualità della vita dei piccoli e delle loro famiglie. Nel Centro opererà un’Unità Operativa Complessa di Pediatria dotata di posti letto e di spazi destinati all’attività ambulatoriale dove effettuare le visite e gli esami strumentali specialistici per i reparti e le attività di ricerca, oltre alle unità operative di Fibrosi Cistica, Cardiologia e Chirurgia Pediatrica”. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet: www.Ospedalesancarlo.it    
   
   
LIGURIA, OSPEDALE FELETTINO: PROSSIMA FIRMA ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Genova, 14 Gennaio 2012 - Verrà firmato nei prossimi giorni l’accordo di programma tra Regione Liguria , Provincia e Comune della Spezia, Asl 5 e Infrastrutture Liguria, necessario alla realizzazione dell’ospedale Felettino, dopo l’ultimo atto avvenuto il 13 gennaio in Giunta che sancisce l’approvazione definitiva da parte di tutti gli Enti interessati. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo. “Il governo - ha sottolineato l’assessore alla salute –ha garantito lo sblocco dei fondi per l’edilizia sanitaria che riguardano tutte le regioni che hanno già sottoscritto accordi di programma sui progetti e pertanto anche il Felettino della Spezia”. Il costo dell’operazione per il nuovo ospedale sarà di circa 188 milioni di euro di cui circa 150 provenienti dai fondi nazionale dell’ex art 20 per l’edilizia sanitaria, circa 25 milioni dalla valorizzazione dell’attuale ospedale S. Andrea, più altri finanziamenti derivanti dal bilancio regionale. E’ Infrastrutture Liguria, società che ha tra i suoi compiti la realizzazione di infrastrutture di interesse regionale, a coordinare di tutte le attività per l’avvio dell’intervento: progettazione preliminare e definitiva della struttura nell’area del Felettino, realizzazione del nuovo reparto di radioterapia, dei parcheggi e della viabilità necessaria, appalto del nuovo ospedale, individuazione delle modalità di dismissione del S. Andrea e gestione dell’appalto. Risale all’aprile dello scorso anno l’approvazione del progetto preliminare, mentre è il corso la realizzazione del progetto definitivo. Inoltre per la realizzazione del nuovo nosocomio la Giunta regionale ha attivato anche il Pris, il programma regionale per le opere strategiche, per consentire una più rapida acquisizione di alcuni edifici e il riconoscimento di un indennizzo di circa 40.000 euro ai proprietari, oltre al valore della casa.  
   
   
INFLUENZA: CHIUSA AD ASTI LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE CON 42MILA DOSI DISTRIBUITE  
 
Asti, 16 gennaio 2012 - Il 31 dicembre si è conclusa la campagna di vaccinazione contro l’influenza: le dosi di vaccino antinfluenzale, distribuite dall’Asl At ai medici di famiglia a partire dal 24 ottobre, sono state 42mila. “Anche quest’anno – ricorda Anna Maria Marchisio, referente dell’Azienda sanitaria per le vaccinazioni - il vaccino era efficace contro il virus Ah1n1”. La sindrome influenzale, sino ad oggi, si è manifestata sotto la soglia epidemica: i dati locali, in coerenza con quelli regionali e nazionali, indicano che l’attività dei virus influenzali è stata tutto sommato moderata e paragonabile a quella delle scorse stagioni, ad eccezione di quella pandemica del 2009-2010. Nell’ultima settimana di dicembre, il sistema di sorveglianza sull’influenza gestito dall’Istituto Superiore di Sanità ha registrato un’incidenza totale di circa 4 nuovi casi ogni mille abitanti, che equivale a 1.000 assistiti sull’intero territorio astigiano. Quelli più colpiti sono stati i bambini e i ragazzi, in particolare nella fascia d’età tra zero e quattordici anni: in questo caso si arriva ad un incidenza relativa che supera gli 8 casi su mille. I principali destinatari della campagna preventiva sono stati gli over65enni, nonché le persone affette da alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza. Gli esiti di queste vaccinazioni sembrano essere positivi dal momento che proprio nella fascia di popolazione sopra i 65 anni di età si sta registrando la minore incidenza relativa: nell’ultima settimana di dicembre 2 nuovi casi su mille. Le statistiche settimanali vengono aggiornate grazie ai cosiddetti “medici sentinella” che garantiscono un monitoraggio costante su un campione significativo di assistiti. Per il momento non è possibile prevedere esattamente il picco di diffusione, ma, se l’andamento rimarrà in linea con quello degli anni scorsi, è pensabile che si possa registrare tra la fine di gennaio e la metà di febbraio. Ai fini della prevenzione rimangono invariate le raccomandazioni per l’adozione delle cosiddette “precauzioni universali”: lavarsi le mani (in assenza di acqua, usare gel alcolici), coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, stare a casa al manifestarsi di sintomi evidenti e febbre. Si tratta di precauzioni semplici, riconosciute come pratiche corrette ed efficaci dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Www.asl.at.it  
   
   
FVG: AL VIA DOMANDE DI CONTRIBUTO PER BADANTI E BABY SITTER  
 
Trieste, 16 gennaio 2012 - Al via presso i Centri per l´impiego le richieste di contributo destinate all´assunzione di assistenti familiari all´interno del programma regionale "Si.con.te". Si tratta di una serie di incentivi destinati da una parte alle famiglie che necessitano di una forma di assistenza, dall´altra alle donne che frequentano un corso di formazione e si trovano nella condizione di conciliare i tempi con l´impegno familiare. Da quest´anno l´assistenza può essere indirizzata anche ai minori di 14 anni, oltre che alle persone anziane non autosufficienti e ai disabili. Il contributo varia da un minimo di 800 euro per dieci ore settimanali di baby sitter, ad un massimo di 3mila euro per due assistenti che si alternano in un orario di 40 ore settimanali. Lo sportello "Assistenti familiari" presente nei Centri per l´impiego offre un servizio gratuito, oltre che nella ricerca dell´assistente, anche nella fase di contrattualizzazione che sigla il rapporto di lavoro fra le parti. "L´impegno della Regione - dichiara l´assessore regionale al Lavoro e alla formazione Angela Brandi - è primariamente quello di favorire la legalità e l´emersione del lavoro nero, offrendo alle famiglie un servizio che garantisca, oltre all´incentivo, anche la qualità del servizio e la professionalità di chi lo presta". "In secondo luogo - continua l´assessore - il nostro obiettivo è quello di sostenere la conciliazione dei tempi soprattutto per le donne, impegnate spesso nel doppio ruolo di lavoratrice e di madre, o di figlia di parente più prossima di una persona anziana non più autosufficiente. A tal riguardo credo che il programma Si.con.te dia delle risposte concrete a tante famiglie alle prese con le difficoltà che si incontrano nell´instaurare un regolare rapporto di lavoro con un assistente qualificata". "Quest´anno - aggiunge l´assessore Brandi - l´offerta viene allargata, oltre alle assistenti per le persona non autosufficienti, anche alle baby sitter, venendo così incontro ad una richiesta registrata con molta frequenza. Adesso il nuovo obiettivo è quello di offrire un adeguato percorso formativo alle assistenti familiari, in considerazione anche che l´attenzione a questo specifico mercato del lavoro deriva anche dal fatto che l´offerta non è più costituita solo da persone migranti, con una prospettiva di permanenza medio-breve nel nostro territorio, ma sempre più da donne che hanno perso il lavoro per effetto della crisi e cercano di ricollocarsi attraverso questo canale". "Parallelamente - dice l´assessore Brandi - è in via di realizzazione un registro pubblico di assistenti familiari cui possano accedere le persone che abbiano maturato un´esperienza lavorativa regolare, oppure seguito il corso formativo regionale che abbiamo programmato". Nel corso del 2011 sono stati stipulati grazie al lavoro degli sportelli presso i Centri per l´impiego 2500 contratti. L´importo totale per il programma Si.con.te è di 769mila Euro, di cui 600mila destinati all´assistenza familiare e 169mila alle donne impegnate in corsi di formazione professionale.  
   
   
ROMA 2020, POLVERINI: OLIMPIADI SFIDA DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE  
 
Roma, 16 Gennaio 2012 - "Le Olimpiadi sono un evento che può ridare quella compattezza di cui si sente il bisogno, e concorrere per farci uscire dalla crisi mettendo in moto lavoro, occupazione, investimenti e turismo. Dobbiamo continuare con determinazione e portare tutto il Paese a credere in questo evento senza divisioni politiche. Bisogna crederci per davvero, la sfida è difficile ma non impossibile". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che il 12 gennaio ha partecipato alla presentazione dello studio di fattibilità economica Roma 2020 in Campidoglio. Alla conferenza stampa erano presenti il ministro dello Sport Piero Gnudi, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente onorario del comitato Roma 2020, Gianni Letta, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il vicepresidente del Cio, Mario Pescante, Marco Fortis, presidente della commissione di compatibilità economica, Franco Carraro, coordinatore della commissione. "Oggi è una giornata straordinariamente importante per Roma Capitale, il Lazio e l´Italia. Da stamattina abbiamo accompagnato questo processo che siamo convinti ci condurrà a portare questo straordinario evento sportivo che sono le Olimpiadi nel nostro Paese - ha aggiunto la presidente - insieme al sindaco, al presidente della Provincia, al governo e al Parlamento, siamo in grado di mettere in campo un processo di accelerazione, perché i tempi sono stretti. Abbiamo progetti infrastrutturali che investono la Regione, gli aeroporti ma anche gli impianti sportivi".  
   
   
SPORT IN ABRUZZO: AL VIA LE ATTIVITA´ DI ALFABETIZZAZIONE MOTORIA OLTRE DIECIMILA GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA COINVOLTI  
 
Pescara, 16 gennaio 2012 - Oltre 10 mila alunni delle scuole elementari di tutta l´Abruzzo saranno coinvolti in un progetto di alfabetizzazione motoria rivolto alla scuola primaria. Nelle 56 classi interessate dalle attività (30 istituti rientrano nel progetto ministeriale ed i restanti 26 in quello regionale) e selezionate sulla base di precisi parametri, docenti esperti in attività motoria e sportiva seguiranno i ragazzi almeno un´ora alla settimana fino al prossimo mese di giugno. L´iniziativa, che su scala nazionale è coordinata dal Ministero dell´Istruzione e da Coni mentre a livello regionale è seguita da Coni Abruzzo e dagli uffici scolatici provinciali, è stata presentata, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l´assessore allo Sport, Carlo Masci, il presidente del Coni regionale, Ermanno Morelli ed il responsabile dell´Ufficio scolastico provinciale di Chieti, Sandro Liberatore, in rappresentanza dell´Ufficio scolastico regionale. "In realtà, - ha esordito Masci - l´Abruzzo è partito con un progetto pilota diversi anni fa anticipando i programmi nazionali in tema di alfabetizzazione motoria ed oggi può mettere a frutto l´esperienza maturata. La Regione crede fortemente in queste attività anche perchè - ha sottolineato Masci - senza nulla togliere all´agonismo o al professionismo sportivo, è l´attività educativa che deve interessare maggiormente le Istituzioni. Lo sport, infatti, è coesione sociale, aggregazione ma è soprattutto educazione al rispetto delle regole". Non a caso, per la realizzazione del progetto la Regione ha stanziato 60 mila euro che si sono aggiunte ai 58 mila euro messi in campo dal Coni regionale. Il progetto in questione inquadra l´attività motoria come motore di sviluppo della sicurezza individuale e delle capacità di integrarsi con altri, ed in senso più generale come mezzo per promuovere e sviluppare negli alunni la capacità di "star bene" a scuola e fuori dalla scuola.  
   
   
SPORT IN LOMBARDIA: AUMENTO ATTIVITÀ OTTIMA NOTIZIA  
 
 Milano, 16 gennaio 2012 - ´E´ una soddisfazione sapere che in Lombardia è aumentata la voglia di sport´. Con queste parole l´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi commenta la notizia della crescita del 4,9 per cento delle sedi di impresa legate alle attività sportive. ´La Lombardia - spiega l´assessore - potrebbe diventare leader nel settore dello sport con 2946 imprese, ossia il 13,8 per cento di tutto il territorio nazionale´. I Numeri - Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano, al primo posto c´è Milano con 901 imprese (30,6 per cento lombardo), seguono Brescia e Bergamo rispettivamente con 559 (19 per cento) e 382 (13,0 per cento). Le attività più diffuse sono le palestre (732, 24,8 per cento), seguono i club sportivi (che rappresentano oltre un´attività su cinque), al terzo posto gli enti e le organizzazioni (19,4 per cento). In un anno crescono soprattutto le attività come la ricarica di bombole subacquee, guide alpine (+38,2 per cento) e i corsi (+32,7 per cento). Rapportando le imprese sportive agli abitanti, a primeggiare sono Brescia (1 attività ogni 2.300 abitanti circa), Sondrio (1 ogni 2.500) e Bergamo (1 ogni 2.900). Milano è quarta con un´attività legata allo sport ogni 3.500 abitanti circa. Salute Ed Educazione - ´Sport significa salute ed educazione alle buone abitudini - continua Monica Rizzi -. Con il mio Assessorato ho cercato di promuovere l´attività sportiva su tutto il territorio lombardo, e soprattutto ho cercato di avvicinare i giovani allo sport. Sono convinta che per vivere meglio praticare una attività sportiva sia fondamentale´. Sempre secondo i dati della Camera di Commercio, nel 2010 in Lombardia ci sono stati oltre 33.000 spettacoli sportivi per un volume d´affari di 392 milioni. Il calcio primeggia con il 76 per cento degli eventi, l´82 per cento degli ingressi, l´82 per cento della spesa al botteghino. ´Che il calcio sia il leader incontrastato come spesa al botteghino - conclude l´assessore - non è una novità. Trovo invece interessante il dato che secondi per spesa al botteghino sono gli sport individuali (11,7 per cento), mentre per volume d´affari e per numero di eventi sono gli sport di squadra diversi dal calcio (rispettivamente 16,5 per cento e 9,4 per cento)´.