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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Gennaio 2012
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, VENDOLA: COMINCIA UNA NUOVA RIVOLUZIONE  
 
Bari, 16 gennaio 2012 - “Se dovessimo poter immaginare la Puglia nel 2020, dobbiamo pensare che la valorizzazione del patrimonio pubblico produrrà un tetto per l’energia solare in testa ad ogni ospedale, ogni scuola, ogni municipio, ogni parcheggio. Comincia oggi la “fase due”, che è quella della modernizzazione e civilizzazione delle nostre città. Vogliamo smart city, città intelligenti e vogliamo puntare, soprattutto, sugli edifici scolastici, metterli in sicurezza, fare la manutenzione e determinare l’efficientamento energetico”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sottoscrivendo il 13 gennaio insieme all’assessore Loredana Capone (ne riferiamo in altra nota, ndr) i primi 64 disciplinari tra la Regione e gli Enti che si sono aggiudicati le risorse per l’efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici. “Oggi noi – ha continuato Vendola – firmando questi disciplinari, facciamo il primo passo per cominciare una nuova rivoluzione. Si tratta di oltre settanta milioni di euro (31,7 milioni di euro di risorse pubbliche e 37,6 milioni di investimenti di privati, ndr) che diventeranno nel corso del 2012 cantieri per migliorare le scuole e far lavorare la gente. È l’inizio di una rivoluzione”. Il disciplinare regola il rapporto tra Regione ed enti aggiudicatari delle risorse (Province e Comuni) e precede l’avvio delle gare d’appalto per l’assegnazione dei lavori, scandendo con un cronoprogramma le fasi dell’intervento. Dunque, gli Enti avranno 150 giorni di tempo per la partenza degli appalti e altri 130 giorni per l’avvio delle attività. Le risorse saranno erogate direttamente ai comuni e alle Province dopo la presentazione da parte degli stessi dello studio di fattibilità che precederà la redazione del progetto e dovrà avvenire entro 75 giorni dalla firma del disciplinare. Sulla tempistica il Presidente Vendola ha ribadito la volontà, da parte dell’Amministrazione regionale di non concedere alcuna deroga. “I Comuni – ha spiegato Vendola – oggi dovranno avere la pazienza di correre un po’ più veloci, perché la gente è disperata e senza lavoro. È un’occasione importantissima per fare due cose buone: non solo mettere in sicurezza gli edifici e fare l’efficientamento energetico delle nostre scuole, ma far lavorare la nostra gente. Sarebbe tragicomico immaginare che, mentre molti pugliesi vivono con acutezza la crisi sociale, i soldi pubblici non si riescano a spendere. Allora, noi chiediamo ai Comuni di aprire i cantieri e dare soddisfazione alla domanda di lavoro”.  
   
   
SARDEGNA: CANDIDATURE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SOLARI DI PUBBLICA UTILITÀ  
 
Cagliari, 16 gennaio 2012 - L´assessorato dell´Industria ha approvato un avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse alla realizzazione e gestione di uno o due impianti a tecnologia solare termodinamica a concentrazione. Per gli interventi, che mirano a produrre energia per fini di pubblica utilità, sono disponibili 13 milioni di euro, cofinanziati dalla linea di attività 3.1.1.C "Valorizzazione e trasferimento dei risultati della ricerca pubblica per lo sviluppo delle energie rinnovabili" del Po Fesr 2007-2013. Possono candidarsi per la realizzazione e gestione degli impianti i consorzi industriali provinciali e i comuni della Sardegna, singolarmente o associati fra loro. Il coordinamento scientifico della progettazione e realizzazione dell´intervento farà capo a Sardegna Ricerche, la proprietà dell´impianto sarà della Regione Sardegna, mentre la gestione tecnica spetterà al soggetto selezionato, che dovrà assicurare la disponibilità dell´area e la gestione dell´impianto per un periodo di 20 anni, eventualmente prorogabili. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 26 febbraio 2012, tramite raccomandata con avviso di ricevimento o consegna diretta, al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato dell´Industria, Servizio energia, viale Trento n. 69, 09123 Cagliari.  
   
   
AMMODERNAMENTO DEI PUNTI LUCE A LED AD ARONA  
 
Arona, 16 gennaio 2012 - Prosegue l´attività di modernizzazione dell´illuminazione pubblica ad Arona. Dopo il completo rifacimento di impianti, pali e corpi illuminanti avvenuto l´anno scorso nel quartiere Riviera (circa 60 punti luce, per un investimento di 100 mila euro) anche quest´anno, grazie alla collaborazione con Enel Sole Spa, sono in via di sostituzione un centinaio di punti luce con tecnologia a Led nelle vie Chinotto, Cadorna e Monte Nero, dove risiedono 1.500 cittadini, pari al 10% della popolazione. L´amministrazione si è impegnata a completare il rinnovo di tutti i 1.500 punti luce della città nel corso del suo mandato.  
   
   
PUGLIA: EDIFICI ENERGETICAMENTE EFFICIENTI. FIRMATI I DISCIPLINARI CON I COMUNI RISPARMIARE ENERGIA È IL PRIMO PASSO PER PRODURRE ENERGIA  
 
Bari, 16 gennaio 2012 - Parte il programma regionale per l’efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici. Così scuole e palazzi municipali diventeranno più efficienti sotto il profilo energetico, disperdendo meno calore e producendo energia in proprio da fonti rinnovabili. Un processo di trasformazione che, dopo l’avvio di procedure articolate, prende il via concretamente oggi con la firma dei primi 64 disciplinari (corrispondenti ad altrettanti progetti), tra la Regione Puglia e gli Enti che si sono già aggiudicati le risorse, cioè 53 Comuni e una Provincia (Brindisi) appartenenti a 6 Aree Vaste (“Metropoli Terra di Bari”, Valle d’Itria”, “Area Vasta Brindisina”, “Salento 2020”, “ Lecce 2005-2015”, “Area Vasta Tarantina”). I disciplinari di oggi valgono 31,7 milioni di risorse pubbliche (provenienti dal Po Fesr 2007-2013) e permetteranno interventi per 37,6milioni, di cui 5,9milioni saranno erogati dai Comuni a titolo di cofinanziamento. Le risorse sono state assegnate dalla Regione non con bandi ma attraverso procedure negoziali con le Aree Vaste. In sostanza Comuni e Province hanno inviato le loro proposte alle Aree Vaste, queste hanno individuato gli interventi da finanziare, presentandoli alla Regione che ha provveduto a ripartire le risorse. I 31,7milioni serviranno a rendere energicamente efficienti 53 scuole di ogni ordine e grado, 10 sedi municipali e 1 mercato ortofrutticolo. Questa trasformazione si compirà nell’arco di un anno. Ma in cosa consiste concretamente? Saranno realizzati interventi edilizi e migliorati gli impianti termici. Dunque, a seconda delle situazioni, si sostituiranno le caldaie, si modificherà la copertura dei tetti, si procederà all’isolamento acustico e termico degli edifici, si utilizzeranno infissi a taglio termico, si useranno le fonti rinnovabili e, per gli interventi edilizi, saranno impiegati solo materiali ecosostenibili. Al termine dei lavori gli edifici dovranno raggiungere un significativo miglioramento della sostenibilità ambientale, cioè il livello 2 – così si chiama tecnicamente - di efficientamento energetico del Protocollo Itaca, che è lo strumento di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici. In sostanza non dovranno disperdere né calore né energia. Perché è proprio la dispersione il vero problema degli edifici pubblici pugliesi. Un difetto, dovuto soprattutto a vecchie tecniche di costruzione, che oggi è misurabile con indagini termografiche in grado, grazie a sofisticati strumenti tecnici, di scattare una vera e propria fotografia della dispersione prima e dopo gli interventi. “Per noi – ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – risparmiare energia è il primo passo per “produrre” energia. Per questo oggi aggiungiamo un tassello fondamentale ad uno dei capisaldi di questo governo regionale. Le nostre politiche infatti oltre a promuovere la diffusione delle rinnovabili anche per l’autoconsumo, si occupano attivamente di rendere più efficienti gli edifici sotto il profilo energetico. La promozione del risparmio energetico e dell’impiego di energia solare nell’edilizia pubblica non residenziale è un’azione alla quale abbiamo assegnato in tutto 110milioni di euro, un investimento rilevante che ci permetterà di continuare a spingere lo spostamento dei pannelli dai campi ai tetti”. I disciplinari e la tempistica - Questa trasformazione dell’edilizia pubblica prende il via oggi con la sottoscrizione dei primi 64 disciplinari da parte della Regione Puglia (firma il dirigente responsabile dell’intervento) e dei rappresentanti dei Comuni e della Provincia di Brindisi. Il disciplinare regola il rapporto tra Regione ed enti aggiudicatari delle risorse (cioè Province e Comuni) e precede l’avvio delle gare d’appalto per l’assegnazione dei lavori, scandendo con un cronoprogramma le fasi dell’intervento. Dunque gli Enti avranno 150 giorni di tempo per la partenza degli appalti e altri 130 giorni per l’avvio delle attività. Le risorse saranno erogate direttamente ai Comuni e alle Province dopo la presentazione da parte degli stessi dello studio di fattibilità che precederà la redazione del progetto e dovrà avvenire entro 75 giorni dalla firma del disciplinare. La locazione dei tetti - Per tutti gli Enti vige l’obbligo di cofinanziare i progetti per il 15% (mentre l’85% è a carico dei fondi pubblici comunitari messi a disposizione dalla Regione Puglia). Un aspetto interessante dell’intervento è legato proprio a questo. I Comuni infatti avranno la possibilità di recuperare le risorse del cofinanziamento, cedendo in locazione per 20 anni tetti e altre aree pubbliche agli operatori nel settore delle energie rinnovabili iscritti nell’ “Albo regionale dei locatari” istituito proprio a questo scopo dalla Regione Puglia, nel 2010. I locatari potranno prendere in affitto le aree solo ed esclusivamente per installare impianti di energie rinnovabili. Cosa sono le Aree Vaste - L’area Vasta è un’area che si caratterizza per un’interdipendenza economica sociale e territoriale ma non coincide necessariamente con un confine amministrativo. La sua peculiarità è quella di essere fondata sull’aggregazione e sul ruolo attivo di Comuni e Province che sono chiamati ad un protagonismo progettuale e ad una prassi di governo molto innovativa. In Puglia esistono 10 Aree Vaste: Capitanata 2020; Monti Dauni; Vision 2020; Città Murgiana; Metropoli Terra di Bari; Valle d’Itria; Area Vasta Tarantina; Area Vasta Brindisina; Lecce 2005-2015; Salento 2020. Per questi territori, l’iter per efficientare gli edifici è partito nel 2010, quando la Regione ha invitato le Aree Vaste ad indicare gli edifici pubblici di Comuni e Province scelti per i lavori di efficientamento. Oggi hanno firmato il disciplinare gli Enti di 6 aree Vaste. Ai 12 Comuni dell’Area Vasta “Metropoli Terra di Bari” sono stati assegnati più di 7,8 milioni di euro; ai 4 comuni e alla Provincia di Brindisi dell’Area Vasta Brindisina sono andati oltre 4,6 milioni di euro; ai 12 Comuni dell’Area Vasta Salento 2020 sono toccati più di 4,9 milioni di euro; ai 4 Comuni dell’Area Vasta Valle d’Itria sono stati assegnati oltre 3,9 milioni di euro; ai 10 Comuni dell’Area Vasta Lecce 2005-2015 sono stati destinati 5 milioni di euro; infine le risorse assegnate agli 11 Comuni dell’Area Vasta Tarantina superano i 5,3 milioni di euro. I Comuni e le Province delle Aree Vaste Capitanata 2020, Monti Dauni, Vision 2020, e dell’Area Vasta Città Murgiana firmeranno il disciplinare nei prossimi giorni.  
   
   
REGGIO EMILIA - NUOVO PREZZIARIO MATERIALI ED OPERE EDILI  
 
 Reggio Emilia, 16 gennaio 2012 - E’ stato pubblicato dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia ed è ora disponibile il volume “Prezzi informativi materiali da costruzione ed opere edili” - anno 2011, consultabile anche on-line all’indirizzo http://prezziedili.Re.camcom.it I prezzi, suddivisi per capitoli, sono stati rilevati dalla Camera di Commercio con il supporto della Commissione Tecnica e delle Sottocommissioni Materiali Noleggi e Trasporti, Materiali Prefabbricati, Lavori Edili Opere Compiute e Manodopera, Lavori Stradali Fognari e Verde, costituite da esperti di settore. Il volume, comprensivo del relativo Cd-rom, può essere acquistato presso l’Ufficio Studi della Camera di Commercio al costo di € 30,00 (volume + Cd-rom) o può essere richiesto in spedizione a domicilio al costo di € 38,00 da versare anticipatamente sul conto corrente bancario: Iban It07 E 05188 12800 000000047503 intestato alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, indicando nella Causale “Prezzario Edilizia 2011 e spese di spedizione”. Per informazioni: Servizio Studi tel. 0522796508 – e-mail: studi.Statistica@re.camcom.it    
   
   
UMBRIA: PRESIDENTE MARINI AVVIA CONFRONTO SU NUOVO “PIANO URBANISTICO STRATEGICO TERRITORIALE”  
 
Perugia, 16 gennaio 2012 - Mettere in comunicazione l´Umbria con le zone vitali del Paese, aprendosi all´esterno, verso le aree più dinamiche, ma garantendo al proprio interno una forte coesione, accompagnata da azioni di riequilibrio territoriale, mediante politiche integrate di settore coerenti con le scelte di sviluppo territoriale. Superare il dualismo tra politiche territoriali e politiche di sviluppo economico, riconciliando queste due dimensioni in un approccio organico ed unitario. È questo l´obiettivo principale del nuovo Piano Urbanistico Strategico Territoriale ("Pust"), voluto dalla legge regionale del 2009, attraverso il quale la Regione, rinunciando all´attività di pianificazione urbanistica, si concentra sulla programmazione strategica del territorio, incardinandola sui processi di crescita economica e di distribuzione delle risorse. Per la definizione delle linee strategiche del "Pust" la presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha voluto avviare una prima riflessione invitando a Palazzo Donini, a Perugia, nella sede della Presidenza della Regione, numerose personalità del mondo accademico che si occupano di economia, territorio, gestione del paesaggio, rappresentanti dell´Istituto nazionale di urbanistica, dell´Anci Umbria, Sviluppumbria e dell´Agenzia Umbria Ricerche. La Presidente ha spiegato come l´esigenza di una idea guida che strutturi ed orienti le azioni sul versante della programmazione territoriale nasca dalla volontà di immaginare e progettare il futuro dell´Umbria, ed ha ricordato che nel programma di governo regionale 2010-2015 l´Umbria è rappresentata quale "territorio snodo", con una centralità che non è da intendersi solo in termini geografici o infrastrutturali, ma in grado di promuovere relazioni tra i territori dell´Italia centrale e, per suo tramite, rafforzare i collegamenti tra il Nord e Sud del Paese nonché tra i porti del Tirreno e l´Adriatico. Questa idea guida richiede necessariamente relazioni forti tra diversi contesti e territori, a partire dalla rete delle città e delle realtà produttive, dal sistema infrastrutturale e della logistica e dalle valenze paesaggistico - ambientali. Per la sua rilevanza e per essere il "Pust" uno strumento che dovrà definire le strategie dello sviluppo futuro della regione, esso richiede un confronto profondo tra le istituzioni, forze economiche ed organizzazioni sociali e ha bisogno di alimentarsi, per poter consapevolmente riferirsi ai diversi contesti e alle diverse scale, di acquisire contributi anche di alto livello culturale. "Umbria laboratorio di sostenibilità" dovrebbe rappresentare - ha spiegato la presidente - uno degli elementi che dovranno contribuire a formare "l´idea guida" del nuovo Piano. Una visione secondo la quale la qualità ambientale, in senso lato, si pone come misura e orizzonte primario di riferimento per la impostazione di politiche territoriali e di sviluppo attente alle opportunità e alle risorse territoriali. Impostazione questa che dovrebbe mettere l´Umbria nella condizione di porsi come ambito privilegiato di sperimentazione, a diversi livelli, come contesto territoriale, istituzionale, sociale, economico, in grado di offrire risposte alle necessità, di fornire quadri di sviluppo innovativi e compatibili sotto il profilo di una generale e complessiva sostenibilità ambientale.  
   
   
URBANISTICA: DUE BANDI PER CARTOGRAFIA E RIPRESE AEREE SICILIA  
 
Palermo, 16 gennaio 2012 - Emanati dall´assessorato regionale all´Ambiente due bandi di gara interdipartimentali per servizi di cartografia digitale e riprese aeree del territorio della Regione siciliana, da utilizzare sia per il rischio idrogeologico che in materia urbanistica. L´importo dei bandi ammonta a circa tre milioni di euro, oltre Iva. Il primo riguarda la "Realizzazione di riprese aeree digitali stereoscopiche della Sicilia, isole minori comprese", per 1.951.338 euro, Iva esclusa. Il secondo riguarda un progetto per "aggiornamento e produzione, tramite tecnica aerofotogrammetrica, di supporti cartografici numerici a scala 1:2.000 di centri urbani dell´Isola e servizi evoluti di editing", per un valore stimato, Iva esclusa, di 921.765 euro. "L´aggiornamento della cartografia digitale - ha detto l´assessore regionale all´Ambiente Sebastiano Di Betta - e´ fondamentale per realizzare un sistema per il rilevamento e coordinamento della fotocartografia del territorio regionale il piu´ vicino possibile ai mutamenti del territorio. Ci dotiamo cosi´ degli strumenti operativi di conoscenza adeguati per tutte le iniziative di programmazione riguardanti la tutela del suolo e messa in sicurezza. Dati - ha concluso Di Betta -che potremo utilizzare anche per monitorare il proliferare dell´abusivismo edilizio". Entrambi i bandi sono finanziati con fondi dell´Unione europea, Programma operativo Fesr 2007-2013. L´avvio delle procedure di aggiudicazione e´ previsto per il 14 marzo. Maggiori informazioni sul sito www.Sitr.regione.sicilia.it    
   
   
PIEMONTE: ESENTARE DALL’IMU GLI ALLOGGI ATC  
 
Torino, 16 gennaio 2012 - La Regione sostiene la richiesta che Federcasa Piemonte e delle sette Agenzie territoriali per la casa rivolgono al Governo Monti per rivedere l’applicazione agli alloggi di loro proprietà dell’imposta sugli immobili (Imu), considerata un salasso che rischia di mettere in ginocchio l’edilizia sociale. La situazione è stata illustrata dal presidente Roberto Cota, dal vicepresidente e assessore all’Edilizia residenziale, Ugo Cavallera, e dal presidente di Federcasa Piemonte, Carlo Sansottera, il 13 gennaio a Torino. “Le Atc - ha sostenuto Sansottera - si troveranno a pagare più di 20 milioni di euro, di cui 15 soltanto a Torino e provincia. Una cifra considerevolmente ingente, da sottrarre a risorse che andrebbero invece destinate alla manutenzione degli immobili e alla costruzione di nuovi alloggi per rispondere all’emergenza casa, in quanto cresce sempre più il numero di persone che bussano alla porta dei Comuni per chiedere un’abitazione. Le domande ancora in attesa di risposta sono migliaia e di fronte ad un simile salasso, questi alloggi potrebbero non arrivare mai. Non solo. Le Atc piemontesi l’anno scorso hanno speso 13 milioni di euro per la manutenzione del loro patrimonio. Per versare l’Imu sarebbero costrette a tagliare drasticamente queste risorse”. Oggi il canone medio mensile che una famiglia paga all’Atc è di 85-90 euro, e le tasse che le Atc devono pagare ammontano al 32% dell’incasso. L’introduzione dell’Imu aumenta questa cifra del 14%, impedendo di impostare una politica di seria programmazione. “Partendo dal fatto che l’imposta sulla prima casa sia una sciagura - ha dichiarato Cota - la Regione ritiene che occorre ottenere dal Governo un provvedimento con cui si ribadisca che a tale tipologia di abitazione si deve applicare l’esenzione dal pagamento dell’Imu. Tre le strade possibili per dare sostegno alla legittima richiesta: la Regione potrebbe farsi promotrice di una proposta legislativa, si può concertare un´azione politica congiunta oppure affidare il compito ai parlamentari piemontesi”. ”Serve un provvedimento urgente - ha puntualizzato Cavallera - per generare risorse per le manutenzioni e le nuove costruzioni ed anche perché i Comuni devono impostare i bilanci. La Conferenza delle Regioni ha predisposto dei documenti in tal senso, ma il Governo non ne ha tenuto conto”.  
   
   
PROGETTO EMERGENZA CASA AD ALBA  
 
Cuneo, 16 gennaio 2012 - Per dare un aiuto ad affrontare le spese della casa alle famiglie che si trovano temporaneamente in difficoltà, il Comune di Alba, la Fondazione Crc, il Consorzio socio assistenziale Alba, Langhe e Roero e la Caritas hanno dato il via al Progetto Emergenza Casa. A partire da martedì 17 gennaio 2012 potranno essere presentate le domande per ottenere un contributo di 1500 euro, erogato sino ad esaurimento dei fondi, che andrà a beneficio di condomini o proprietari che sottoscriveranno un patto di solidarietà, con l´obiettivo di aiutare i nuclei familiari a superare la temporanea situazione di difficoltà.  
   
   
VALORIZZARE IL LEGNO TOSCANO NELL’EDILIZIA RURALE: APPUNTAMENTO A CESA (AR) PRESSO IL CENTRO DI COLLAUDO DELLA REGIONE  
 
Firenze, 16 gennaio 2012 – Valorizzare il legno toscano nell’edilizia rurale: questo l’obiettivo del seminario che si terrà lunedì 16 gennaio a Cesa (via Cassia 147- Marciano della Chiana – Arezzo) presso il centro per il collaudo e il trasferimento dell’innovazione della Regione Toscana. L’iniziativa sarà l’occasione per presentare tutte le novità sull’utilizzo del legno toscano sia nell’edilizia rurale che in quella civile, con la partecipazione di numerosi esperti provenienti da istituzioni, enti pubblici, università, mondo delle professioni e soggetti privati. I lavori cominceranno alle 9,30 e si concluderanno intorno alle 13. Il convegno sarà anche l’occasione per inaugurare e mostrare al pubblico i nuovi manufatti in legno che sono stati realizzati a scopo dimostrativo presso il centro di collaudo della Regione Toscana. In particolare si tratta di un fabbricato ad uso rimessa per macchine e attrezzi agricoli e magazzino, di una tettoia ad uso rimessa agricola e un fabbricato ad uso spogliatoio e mensa per il personale agricolo dell’azienda regionale. “In una regione come la Toscana – sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori – che conta oltre 1 milione di ettari di superficie forestale con il 50% del territorio coperta da boschi è giusto e doveroso che la Regione si impegni per valorizzare e tutelare questo patrimonio e incentivare l’uso del legno toscano nell’edilizia rurale e civile. Il centro di collaudo di Cesa, che fa parte della rete dei poli toscani per il collaudo e il trasferimento, offre un’occasione per conoscere più approfonditamente le ultime novità in questo settore e per vedere e toccare con mano la qualità dei manufatti che oggi è possibile realizzare grazie al legno toscano.”  
   
   
IL CONTRATTO DI RETE IN PIEMONTE: IL SISTEMA CAMERALE A SOSTEGNO DELLE RETI DI IMPRESA: AL VIA IL CICLO DI INCONTRI IN TUTTE LE PROVINCE  
 
Torino, 16 gennaio 2012 - Partirà da Cuneo il ciclo di presentazioni del progetto “Reti di impresa in Piemonte: aggiungere competitività al territorio”, realizzato da Unioncamere Piemonte e dalle Camere di commercio provinciali grazie all’accordo di programma Mise-unioncamere 2010. Il progetto è finalizzato a sostenere i processi d’integrazione tra imprese, allo scopo di supportare processi di riorganizzazione delle filiere, di incrementare l’efficienza produttiva, lo sviluppo commerciale delle imprese e la loro capacità innovativa. In particolare si intende sostenere la crescita dei raggruppamenti di imprese costituiti nel corso del 2011/2012, o in fase di attivazione, secondo la forma del contratto di rete, volto a potenziare la forza contrattuale delle imprese e accrescerne la competitività sui mercati nazionali ed internazionali, migliorandone la capacità di innovazione e le opportunità per reagire alle difficoltà connesse alla congiuntura economica. Il contratto di rete viene definito come il “contratto mediante il quale più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti l’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora a esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa”. "Il contratto di rete va nella logica di aggregazione delle imprese, ossia una delle vie principali per recuperare la competitività e superare la storica frammentazione del nostro tessuto imprenditoriale. In Italia, nel 2011, sono stati 52 gli ambiti territoriali delle Camere di commercio, a volte di livello regionale, che hanno aderito e hanno predisposto specifici progetti di contratto di rete e 46 di questi progetti sono stati finanziati e avviati a partire dalla seconda metà del 2011. Come sistema camerale piemontese stiamo facendo la nostra parte in questo processo. E non poteva essere diversamente, perché le Camere di commercio sono luogo di coesione e, per loro natura e competenza, possono – e stanno dimostrando di essere - lo snodo vincente di queste reti, la rete delle reti” commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte. Per incentivare la creazione di nuove reti d’impresa, Unioncamere Piemonte e le Camere di commercio provinciali hanno indetto un bando volto a sostenere le imprese nella fase di start up grazie all’abbattimento dei costi relativi a consulenze professionali e studi di fattibilità. Le richieste di contributo, sulla base della modulistica disponibile on line sul sito di Unioncamere Piemonte all’indirizzo www.Pie.camcom.it/reti_impresa, dovranno essere inviate tra il 15 gennaio e il 31 marzo 2012 in modalità telematica all’indirizzo di posta certificata segreteriaunioncamerepiemonte@legalmail.It. La graduatoria completa dei progetti ammessi alle agevolazioni del presente bando, sarà pubblicata sul sito www.Pie.camcom.it/reti_impresa, in seguito alla chiusura del bando, entro il 30 aprile 2012. Le presentazioni avranno luogo tra gennaio e febbraio presso le sedi di tutte le Camere di commercio piemontesi, secondo il seguente calendario: Cuneo - 16 gennaio 2012- h. 15.15 Camera di commercio - Via Emanuele Filiberto 3 (Salone d’Onore); Baveno (Vb) - 18 gennaio 2012- h. 10.15 Camera di commercio - Strada Statale del Sempione, 4 (Sala Stendhal); Novara - 26 gennaio 2012 - h. 10.15 Camera di commercio - Via degli Avogadro, 4 (Sala del Consiglio); Alessandria -8 febbraio 2012 - h. 10.15 Camera di commercio - Via Vochieri, 58 (Sala Attilio Castellani); Asti - 9 febbraio 2012 - h. 10.15 Camera di commercio - Palazzo Borello - Piazza Medici, 8; Vercelli -14 febbraio 2012 - h. 10.15 Camera di commercio - Piazza Risorgimento, 12 (Aula formazione); Torino -15 febbraio 2012 - h. 10.15 Centro Congressi Torino Incontra - Via Nino Costa, 8 (Sala Einaudi); Biella- 22 febbraio 2012 - h. 15.15 Camera di commercio - Via Aldo Moro, 15 (Aula Formazione).  
   
   
LIBERALIZZAZIONI, REGIONE LOMBARDIA HA INCONTRATO SINDACATI  
 
Milano, 16 gennaio 2012 - L´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu ha incontrato le rappresentanze sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, per discutere del recente provvedimento governativo sulla liberalizzazione degli orari. Le parti hanno comunemente rilevato che le liberalizzazioni nel settore erano già in corso e che era stato trovato un punto di equilibrio interessante in Lombardia sulla base della esperienza dei Distretti del Commercio, strumenti da utilizzare e valorizzare maggiormente anche in questa situazione. La Regione, pur ribadendo la necessità di avallare le prerogative di questa riforma, ha confermato la volontà di mantenere massima attenzione rispetto agli aspetti occupazionali, all´organizzazione del lavoro nonché al tema della conciliazione dei tempi di vita-lavoro. Il percorso di approfondimento congiunto proseguirà nelle prossime sedute.  
   
   
FVG: NUOVA FINESTRA TEMPORALE PER RICHIESTA FONDI A CCIAA  
 
Trieste, 16 gennaio 2012- D´ora in poi le imprese del Friuli Venezia Giulia che intendono utilizzare le nuove tecniche di gestione aziendale potranno presentare domanda "a sportello" alle Camere di Commercio dall´1 febbraio al 30 settembre di ciascun anno. Lo stabilisce il nuovo Regolamento che modifica il Dpreg 441/2005 (legge regionale 30/1984, capo Ix - legge regionale 4/2005 "Regolamento in materia di incentivi concessi dalle Cciaa a favore del comparto industriale, per l´utilizzo di nuove tecniche di gestione aziendale") ed è stato approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Attività produttive Federica Seganti. "La finestra temporale è stata scelta da un lato perché prima del 31 gennaio le Cciaa non sono in grado di valutare l´entità dei fondi da mettere a disposizione dei vari canali di finanziamento - precisa l´assessore - e dall´altro perché entro il 31 dicembre debbono completare le istruttorie e concedere i finanziamenti di competenza, pena la restituzione delle somme non erogate". Per l´anno in corso, comunque, le domande fatte dall´1 al 31 gennaio saranno ovviamente valide - assicura l´assessore - perché presentate in base al regolamento sinora vigente".  
   
   
CALABRIA: COINVOLTE TRECENTOQUARANTOTTO IMPRESE NEGLI OTTO POLI DI INNOVAZIONE  
 
Catanzaro, 16 gennaio 2012 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri presiederà, portando i saluti del Presidente Scopelliti, la riunione sui poli regionali della ricerca che si svolgerà martedì prossimo 17 gennaio alle ore dieci. Il tavolo tecnico si terrà a Lamezia Terme nella sede della Fondazione “Terina”. “Abbiamo coinvolto - ha dichiarato Caligiuri - 348 imprese negli otto poli di innovazione con la previsione di assumere 80 nuovi ricercatori. Con un investimento di oltre 26 milioni di euro, la ricerca rappresenta una priorità politica per sostenere le imprese per il rilancio della Regione”. L’incontro si propone di creare un sistema regionale sulla ricerca, con il coordinamento di “Calabria Innova” e la puntuale verifica dei risultati ottenuti con gli ingenti finanziamenti nazionali e regionali indirizzati in questa direzione.Alla riunione, parteciperanno, fra gli altri, Danilo Farinelli di “Calabria Innova”, Alberto Felice De Toni, già presidente dell’associazione nazionale Ingegneria Gestionale e Massimiliano Ferrara, direttore generale dell’assessorato regionale alla cultura. Nel corso dell’incontro verranno presentati i progetti degli otto poli: trasporti, logistica, tecnologie della salute, beni culturali, tecnologie dell’informazione, agroalimentare, energie rinnovabili, efficienza energetica, tecnologie dei materiali, risorse acquatiche.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: ARIT SU SGE, PROCEDURE COME DA CODICI APPALTI PRONTI A RENDERE CONTO DEL NOSTRO OPERATO  
 
Pescara, 16 gennaio 2012 - In relazione alle notizie apparse sulla stampa circa presunte irregolarità nell´affidamento di attività tecniche, volte alla gestione del Sistema Informativo di "Sge", si rappresenta quanto segue.Arit è un´Agenzia 100 per cento regionale, istituita con L.r. N. 25 del 14 marzo 2000 con funzioni di supporto alla Giunta Ragionale e sotto la vigilanza e il controllo del Sir. Il Direttore generale è nominato dal Presidente della Giunta a seguito di bando pubblico e gli risponde per le strategie adottate e per i risultati conseguiti. L´assessore Gianfraco Giuliante, senza citare la fonte, ha sostenuto di aver avuto notizia di "pericolose derive clientelari" che avrebbero comportato violazione di legge da parte dell´Agenzia pubblica Arit nell´assegnare attività specialistiche previste nel progetto redatto dalla stessa Arit a supporto di Sge.si precisa che l´Agenzia in data 21.10.2011 ha avuto mandato dalle strutture regionali per gestire i servizi sistemistici necessari al funzionamento dell´Sge per il periodo da 2.11.2011 al 31.12.2011 (in fase transitoria).L´agenzia ha verificato che i servizi previsti erano totalmente analoghi a quelli richiesti con la gara d´Appalto europea - Asta pubblica "Integrazione Infrastruttura Elaborativa e di Rete per erogazione di servizi in ambito Comnet-ra (Iier-ra) già espletata da Arit.pertanto, al fine di garantire la piena operatività nel termine di 10 giorni dalla comunicazione ufficiale di presa in carico delle attività di Sge, l´Agenzia, nel rispetto dei dettami sanciti dal Codice degli Appalti Pubblici ha operato ex art. 57, comma 5 lett. B) del D.lgs. 163/2006 affidando alla Ditta aggiudicataria della citata gara d´appalto per un importo di ? 84.119,20 Iva compresa, parte dei servizi richiesti, svolgendo la parte restante con proprio personale nei limiti delle disponibilità in organico. Non è stato operato pertanto alcun affidamento "clientelare", ma è stata individuata l´impresa coerentemente con lo stato delle procedure e con lo stringente vincolo dei tempi. Tale prospettiva garantirà l´inserimento delle procedure Sge in un ambiente omogeneo e protetto come si conviene ad una infrastruttura che da anni garantisce tutte le attività informatiche regionali, anche durante l´emergenza terremoto. Nel comprendere la preoccupazione dell´Assessore, l´Agenzia è pronta a rendere conto a Lui come a qualunque altro Consigliere Regionale del proprio operato. E´da ritenere che una verifica con la struttura interessata, anche per le vie brevi, avrebbe potuto fugare qualsiasi preoccupazione evitando di gettare ombre sul corretto operato dei 26 lavoratori di Arit. Arit opera in completa sintonia programmatica con la Giunta Regionale rispettando le leggi nazionali e regionali e con la necessaria e doverosa trasparenza: il sito dell´Agenzia ne è un esempio. Si auspica di ospitare prossimamente l´Assessore per una visita di scopo presso la sede di Tortoreto, ove potrà verificare di persona quanta professionalità, correttezza e tecnologia l´Arit è capace di esprimere, come hanno potuto rilevare le Commissioni Consiliari nella visita del 5 maggio 2011.  
   
   
DISTRETTI PRODUTTIVI E RETI. INCONTRO DI LAVORO A PADOVA  
 
Padova, 16 gennaio 2012 - I distretti industriali tradizionali, nella configurazione conosciuta in passato, sono in crisi. Bisogna guardare per il futuro a nuove forme organizzative per fare sistema sul territorio e rilanciare l’economia veneta. Se ne è parlato il 12 gennaio a Padova, al Centro Congressi Papa Luciani, in occasione di un incontro di programma promosso dalla Regione sul tema “Una nuova geografia dello sviluppo: il Veneto dei Distretti e delle Reti”, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei distretti e delle aziende iscritte ai distretti. “Da oltre un anno – ha detto aprendo i lavori l’assessore regionale all’economia Isi Coppola – è al lavoro una “task force” regionale sui distretti industriali, che ha cercato di semplificare il più possibile le procedure amministrative previste dalla vecchia legge in vigore e di impostare i principi alla base del nuovo progetto di legge in materia”. Il 2011 – è stato detto – è stato l’anno della svolta. Gli uffici regionali hanno lavorato per risolvere tutta la parte gestionale relativa all’istruttoria delle domande pervenute relativamente ai bandi 2004-2009, sui quali sono stati finanziati 788 progetti per un totale di oltre 114 milioni di euro di contributi impegnati. Intervenendo sul tema dei distretti industriali e le reti innovative nel contesto economico regionale, il prof. Roberto Grandinetti dell’Università di Padova ha illustrato le ragioni per cui i distretti tradizionali non esistono più e le condizioni per affrontare i problemi di debolezza del sistema produttivo, riportando al centro dell’attenzione l’impresa.. Con riferimento alla nuova legge in preparazione, l’assessore Coppola ha detto che l’obiettivo è di arrivare ad un testo che sia il risultato di un “comune sentire” che arriva dal territorio. Rispetto alle rigidità della normativa regionale attualmente in vigore, l’articolazione proposta nella bozza di lavoro prevede tre livelli organizzativi: i distretti industriali, le reti innovative regionali, le aggregazioni di imprese. Il tutto all’insegna della flessibilità e della snellezza. “In un momento difficile come quello attuale – ha detto l’assessore – una legge di questo tipo deve saper dare risposte al territorio e alle imprese venete, in una prospettiva di lungo termine” La giornata si è conclusa con una sessione per gruppi di lavoro distinti che hanno approfondito le innovazioni proposte, esprimendo una convinta condivisione e suggerimenti per imprimere un “nuovo corso” al settore, con l’auspicio per una rapida presentazione e approvazione.  
   
   
ECONOMIA SOLIDALE: APERTA ANCHE A TRIESTE BANCA ETICA  
 
Trieste, 16 gennaio 2012 - Oltre 36 mila soci tra persone fisiche e persone giuridiche, un capitale sociale di 35 milioni di euro, una raccolta di risparmio pari a 707 milioni su 16 sportelli in Italia, di cui l´ultimo è stato aperto a Trieste appena due mesi fa in via del Coroneo ed inaugurato il 14 gennaio. Sono questi i numeri della Banca popolare Etica, un istituto dove a contare non sono solo i numeri in quanto la gestione del risparmio è orientata verso iniziative socioeconomiche che perseguono finalità sociali, nel rispetto della dignità umana e dell´ambiente. Questa banca, assolutamente innovativa, è infatti il primo istituto di credito in Italia che basa la propria attività sui principi della finanza etica: un uso consapevole e trasparente del denaro che mette il risparmiatore nelle condizioni di sapere dove e come sono investiti i soldi raccolti; accesso al credito inteso come diritto della persona; profitto quale conseguenza di attività orientate al bene comune; attenzione alle ricadute non economiche delle proprie iniziative. Banca Etica nasce nel 1999 grazie ad alcune organizzazioni non profit e con il sostegno di tanti cittadini responsabili. Sbarcata con un proprio promotore finanziario a Trieste 9 anni or sono e a Udine tre anni fa, ha ora aperto questa filiale, solo per il momento unica in Friuli Venezia Giulia, di cui è direttore Enrico Trevisiol. In due mesi di attività ha già fatto registrare cifre di tutto rispetto: 1.120 soci, 20 milioni di raccolta (ovvero in media 60 mila euro al giorno), 23 nuovi conti correnti aperti da inizio anno. Affollatissima la cerimonia di taglio del nastro. Accanto ai massimi dirigenti dell´istituto, tra cui il presidente Ugo Biggeri e il direttore generale Mario Crosta, sono intervenuti tantissimi cittadini e i rappresentanti di quegli enti e di quelle associazioni che, condividendone la ´mission´, ne sono diventati soci: tra essi l´assessore Roberto Molinaro, per la Regione Friuli Venezia Giulia, Maria Teresa Bassa Poropat, presidente della Provincia di Trieste, Roberto Cosolini, primo cittadino di Trieste, ma anche Enrico Pizza, assessore del Comune di Udine, a testimoniare la valenza regionale di Banca Etica, che in quel territorio conta circa un quarto dei soci friulgiuliani. Per l´assessore Molinaro questa nuova presenza, che sa coniugare l´etica all´operatività tipica di una istituzione bancaria, che è capace di coinvolgere quella parte di società che crede negli obiettivi della finanza etica, "rappresenta un momento particolarmente felice per la comunità civile del Friuli Venezia Giulia, per quel mondo articolato fatto di associazioni, cooperative, famiglie che hanno l´opportunità di vedere utilizzate in maniera etica le proprie risorse, quando ci sono, ma soprattutto di poter disporre di affidamenti". Ed è, questo, un momento significativo, perché in questi ultimi anni in cui la finanza è sotto i riflettori per ben altri motivi, "è piuttosto difficile veder nascere nuovi sportelli". Un segnale positivo per la gente, anche per la presidente della Provincia di Trieste, Bassa Poropat. Una opportunità ulteriore di collaborare sulle politiche sociali e di rafforzare la coesione tra enti pubblici sui valori della finanza etica e dell´economia solidale, come ha sostenuto il sindaco Cosolini, che ha salutato l´inaugurazione di oggi come se si trattasse di una sorta di "assemblea dei soci", viste le importanti adesioni al progetto e le numerose presenze al taglio del nastro. Insomma anche nel complesso ambito della finanza "un altro mondo non solo è possibile ma è già iniziato", come ha ricordato l´assessore udinese Pizza, richiamandosi ad uno slogan dello stesso istituto. Presente all´inaugurazione anche Enrico Sbriglia, direttore della casa circondariale di Trieste dinnanzi alla quale Banca Etica ha aperto il nuovo sportello, che ha salutato la novità come un momento di passaggio dalla finanza creativa alla finanza conciliativa e ha anticipato che la banca potrà favorire i contatti con il mondo del lavoro all´interno del carcere.  
   
   
ANSALDO BREDA, ROSSI: “QUADRO IN EVOLUZIONE”  
 
Pistoia, 16 gennaio 2012 – “Abbiamo seguito sempre la questione Ansaldo Breda sia localmente sia a livello nazionale. Il quadro si sta evolvendo. Finmeccanica è partita annunciando la vendita, e successivamente questa ipotesi è rientrata ed è prevalsa una ipotesi di riordino. Il piano dovrebbe essere stato elaborato e dovrebbe iniziare la consultazione con sindacati. Ciò che ci preoccupa è però la lentezza con cui la vicenda procede”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervistato dai giornalisti a margine di un’iniziativa sul futuro dell’azienda pistoiese. “Dal canto suo la Regione – ha proseguito – è intervenuta sull’indotto con investimenti e agevolazioni finanziarie, e poi individuando, unica Regione in Italia, un distretto ferroviario regionale. Abbiamo anche discusso con Ferrovie per il Centro servizi a Firenze, a cui aderiamo con quote di compartecipazione. Quello che chiediamo – ha detto ancora il presidente – è che non si facciano passi indietro sul piano della presenza produttiva. Il paese ha bisogno di una politica industriale e questo settore può fare molto, perché la domanda esiste e ci sono i presupposti per una occupazione di qualità. Sarà necessaria una fase di ristrutturazione che va discussa, che richiederà impegno e sacrifici. Speriamo sia la volta buona: purché si mantenga e si sviluppi questa presenza produttiva, a Pistoia e nel sistema del distretto ferroviario regionale”.  
   
   
PROGETTO QS GROUP E ACCORDO DI PROGRAMMA, INCONTRO SPACCA-PORCARELLI..  
 
Ancona, 16 Gennaio 2012 - Il presidente Gian Mario Spacca e il presidente Qs Giovanni Porcarelli si sono incontrati il 13 gennaio in Regione e hanno condiviso la priorita` di un´urgente rimodulazione dell´Accordo di programma di parte nazionale, visto che le misure di competenza regionale sono gia` in corso di avanzata attuazione. ´Siamo in attesa di un´urgente convocazione del Ministero dello Sviluppo Economico ´ ha affermato il presidente Spacca ´ che abbiamo piu` volte sollecitato, anche con una richiesta diretta al ministro Corrado Passera. La parte di Accordo di programma da rimodulare, infatti, e` quella delle misure nazionali: e` necessario renderle piu` flessibili rispetto alle esigenze di sostegno di progetti imprenditoriali capaci di assorbire occupazione e di crearne di nuova´ . ´Si e` trattato di un incontro positivo e costruttivo - ha affermato il presidente Qs Giovanni Porcarelli - in cui abbiamo illustrato il progetto industriale Qs, esprimendo ampia disponibilita` alla collaborazione. Condividiamo la richiesta di rimodulazione avanzata al Ministero dello Sviluppo da parte della Regione Marche´. In merito, il presidente Spacca aveva gia` avanzato alla fine dell´anno al nuovo ministro dello Sviluppo Corrado Passera la richiesta di incontro urgente per rilanciare un impegno congiunto e coordinato delle istituzioni sulle principali crisi aziendali come quella che ha investito la Antonio Merloni e il territorio, a partire dalla rimodulazione delle misure nazionali dell´Accordo di programma. La parte regionale dell´Accordo, infatti, e` in fase di avanzata attuazione. ´Dalla sottoscrizione dell´Accordo di programma ´ prosegue il Presidente Spacca - la Regione Marche ha gia` attivato le misure di propria competenza, con l´erogazione di oltre 14 milioni di euro a difesa del lavoro, delle Pmi e coesione del territorio´. Cifra che ha consentito a 630 Pmi del distretto e dell´indotto Antonio Merloni di beneficiare di liquidita` attraverso il fondo di garanzia regionale di 1,5 milioni di euro, con oltre 30 milioni di finanziamenti garantiti; di destinare 4 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga (Fse Marche) alla protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti. E ancora, di agevolare con oltre 1,5 milioni di euro progetti di investimento per la competitivita` e il trasferimento tecnologico delle Pmi; di realizzare 7 milioni di euro di interventi regionali specifici per le Pmi del distretto attraverso aiuti alle assunzioni, creazione di imprese, tirocini, progetti e voucher formativi. ´Si fa sempre piu` urgente ´ conclude Spacca - l´attivazione e rimodulazione della parte nazionale dell´Accordo di programma, cosi` come richiesto piu` e piu` volte dalla Regione al Ministero dello Sviluppo. E´ infatti fortissima l´emergenza per il grande numero di lavoratori rimasti fuori dal processo produttivo e per l´indotto. Sono i progetti imprenditoriali a creare occupazione, ma la rimodulazione dell´Accordo puo` agevolare lo sviluppo di iniziative che offrano risposte ai lavoratori rimasti fuori dal processo produttivo e dell´indotto.´ Resta dunque sempre alta l´attenzione della Regione sulla vicenda della Antonio Merloni e sul futuro dei lavoratori non riassorbiti nel nuovo progetto imprenditoriale, cosi` come sulle prospettive dell´indotto.  
   
   
L’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI NOVARA ATTIVA UN PUNTO DI CONTATTO A SHANGAI  
 
Novara, 16 gennaio 2012 - Da gennaio 2012 è a disposizione delle aziende aderenti all’Associazione industriali di Novara un punto di contatto a Shanghai. Grazie infatti a un accordo sottoscritto con Pas Advisors Company Ltd, gli imprenditori novaresi potranno fare riferimento alla sede della società, in Jian Qiao 69 Creative Center 69, Tongzhou Road, sia come punto d’incontro per appuntamenti d’affari sia per usufruire di servizi di consulenza a tariffe particolarmente convenienti. «Con questo accordo di collaborazione – commenta il presidente dell’Ain, Fabio Ravanelli – abbiamo dato riscontro alle richieste di numerose aziende associate relative al mercato cinese, che è ormai una realtà da cui non si può prescindere».  
   
   
ALCOA, CAPPELLACCI: "DA AZIENDA ATTEGGIAMENTO IRRAGIONEVOLE E INTOLLERABILE"  
 
Roma, 16 Gennaio 2012 - "Un atteggiamento irragionevole, di cui prendo atto con sgomento." Così il presidente Cappellacci al termine della riunione svoltasi presso il Ministero dello Sviluppo Economico commenta il diniego espresso dai rappresentanti di Alcoa rispetto alla richiesta di sospendere le procedure per la mobilità nelle more di un nuovo incontro, proposto per i primi giorni di febbraio. "L´indisponibilità a congelare la procedura per consentire l´avvio non conflittuale del confronto tra le parti e la ricerca di possibili soluzione è grave, immotivata e incomprensibile, alla luce dell´atteggiamento di responsabilità dimostrato in passato dai lavoratori e della disponibilità delle Istituzioni. Le regole del gioco - prosegue Cappellacci- non sono solo quelle dei mercati finanziari, ma anche quelle che impongo di fare impresa nel rispetto delle ricadute in termini economici e sociali nel territorio. Non voglio pensare che a Pittsburgh queste regole di natura etica siano diverse da quelle che vigono in Italia. Certamente non è l´attenzione decantata dall´azienda con il motto, leggibile nel proprio sito Web ufficiale, "Il nostro futuro è legato al futuro della nostre comunità". Dinanzi all´impegno del Governo, della Regione, dei sindacati e alla mobilitazione e di un intero territorio non si può negare l´avvio di una riflessione. Auspico pertanto che questa decisione venga rivista."  
   
   
LA TOSCANA ALLA SELEX GALILEO INCONTRA L’AZIENDA E I SINDACATI  
 
Firenze, 16 gennaio 2012 – “Un’azienda che punta sulle tecnologie più evolute e rappresenta un’eccellenza nel panorama industriale toscano, radicata storicamente nel territorio del quale costituisce un’importante competenza e risorsa”. L’ha detto l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini che ha visitato il 13 gennaio lo stabilimento di Campi Bisenzio della Selex Galileo, l’azienda del gruppo Finmeccanica che occupa in Toscana circa 800 addetti. L’assessore ha visitato i reparti di punta dell’azienda, che conta numerosi centri di ricerca avanzata, nei campi della meccanotronica, optoelettronica ed è specializzata nella ricerca e produzione di strumenti e metodi per le osservazioni spaziali. Proprio dal riconoscimento dell’importanza strategica della sua attività deriva l’attenzione che la Regione ha sempre dimostrato per il consolidamento e lo sviluppo delle attività di Selex Galileo che rappresenta uno dei settori di punta del manifatturiero toscano. “E’ un’attenzione che recentemente si è manifestata – ha ricordato l’assessore Simoncini – finanziando due progetti grazie agli strumenti del programma operativo del Fesr e ai protocolli localizzativi”. Grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale è stato dato un contributo di oltre 700 mila euro al programma “Ctotus” che, grazie a cinque partner toscani, enti di ricerca e imprese lavora per la realizzazione di un sistema di osservazione della Terra dallo spazio. Il protocollo localizzativo firmato pochi mesi fa da azienda e Regione, prevede il cofinanziamento, da parte della Regione, di un programma di investimenti per l’avvio di una nuova generazione di sensori stellari, speciali telecamere in grado di vedere e riconoscere stelle di bassa luminosita’, permettendo il controllo dell’orientamento del satellite. In pratica una sorta di moderno sestante per una navigazione non più solo marittima ma spaziale. Simoncini al termine della visita ha incontrato le Rsu e i rappresentanti dei sindacati di categoria Fiom, Fim e Uilm che hanno fatto presente la preoccupazione dei lavoratori riguardo alla gara indetta da Asi (Agenzia spaziale italiana) per l’assegnazione del programma di osservazione satellitare della Terra e anche rispetto all’eventuale ipotesi di costituzione di una grande Selex. Per quanto riguarda la gara, l’assessore ha ricordato che la Regione ha già fatto proprie le preoccupazioni dei lavoratori con un intervento del presidente Rossi che, nei giorni scorsi, ha scritto al ministro Profumo per chiedere rassicurazioni sullo svolgimento della gara. “Il ministro ha risposto – ha detto l’assessore – in maniera interlocutoria, preannunciando a breve la convocazione di un incontro specifico fra ministero e Regione, al quale saranno invitati anche i vertici di Finmeccanica e dell’Agenzia spaziale italiana”. Quanto all’ipotesi di “grande Selex” la Regione si riserva di chiedere approfondimenti, attivandosi nei confronti di Finmeccanica, mentre il presidente si è già detto disponibile ad incontrare su questo i sindacati. Nella discussione che si aprirà la Regione intende ribadire l’importanza del mantenimento sul territorio del patrimonio di competenze e qualità costituito dagli stabilimenti toscani Selex Galileo e Selex Elsag, il cui ruolo sarà posto al centro del confronto fra il presidente Rossi e l’Ad di Finmeccanica Orsi. Rispetto alle difficoltà nelle relazioni sindacali che hanno portato allo sciopero di oggi da parte della Fiom , l’assessore Simoncini, sia nell’incontro con l’azienda che in quello successivo con i sindacati ha auspicato “che si possa tornare ad un clima di corrette relazioni sindacali, da sempre presente in Galileo, quanto mai indispensabile per valorizzare la vocazione dell’azienda e supportarne l’impegno per lo sviluppo, in una fase come l’attuale”.  
   
   
AGGIUDICATA LOCAZIONE 5 ETTARI AREA EX CARTIERA DI ARBATAX. CAPPELLACCI E ZEDDA, PASSO AVANTI SIGNIFICATIVO VERSO RILANCIO SITO PRODUTTIVO  
 
Cagliari, 16 Gennaio 2012 - A seguito delle procedure di gara, l´Amministratore Unico della Sarind Srl ha aggiudicato, in via definitiva, alla Saipem Spa, il contratto di locazione di una porzione di Area, una superficie pari a circa 5 ettari, ubicata nel sito della ex Cartiera di Arbatax. Ad annunciarlo sono il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l´assessore dell´Industria, Alessandra Zedda. "Con questo passaggio - evidenziano i due esponenti della Giunta - si creano le condizioni per il rilancio del sito produttivo e in particolare si creano le condizioni per un ampliamento dell´attività della Saipem, idoneo a determinare un aumento delle commesse con importanti ricadute sul piano occupazionale".