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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Settembre 2014
"L´UE È PIENAMENTE IMPEGNATA NELLA LOTTA CONTRO L´EBOLA" LA SICUREZZA SANITARIA MONDIALE AGENDA (GHSA)  
 
Washington, 29 settembre 2014 – Di seguito l’intervento di Tonio Borg Commissario per la Salute: “ Questa è una crisi globale che riguarda tutti noi. Si tratta di un tragico promemoria che non dobbiamo mai abbassare la guardia. Paghiamo il prezzo di compiacenza con la sofferenza umana e la perdita della vita. L´ue è impegnata negli sforzi per contenere la diffusione fin dalla sua prima apparizione. Fin dall´inizio, abbiamo concentrato i nostri sforzi sulla isolare la malattia e non i paesi colpiti - questa è la vena in cui continueremo ad assistere, in particolare le zone più colpite, e di lavorare con l´Oms e altre Onu, regionali e Ong partner per aiutare ad affrontare la malattia più rapidamente ed efficacemente possibile. Oltre ai 11,9 milioni di euro in risposta umanitaria nel mese di agosto, l´Unione europea ha annunciato un pacchetto di risposta Euro Ebola 140 milioni per entrambe le fasi di crisi e di recupero. Oltre a proseguire gli aiuti umanitari, come la cura del paziente, il supporto per gli operatori sanitari, e ricerca di contatti, i fondi mirano anche a rafforzare i sistemi sanitari nazionali. Gli Stati membri dell´Ue sono anche fornendo significativa assistenza bilaterale ai paesi colpiti. E ieri alle Nazioni Unite, il presidente della Commissione Barroso ha potenziato la risposta dell´Ue con altri 30 milioni di euro per aiuti umanitari per sostenere gli sforzi continui. E vorrei assicurare i paesi dell´Africa occidentale colpiti che l´Ue non passo una volta che questa epidemia è finita. L´ue è a lungo termine e un partner strategico per lo sviluppo, e noi continueremo ad esserci e contribuire, anche nel medio e lungo termine. Invitiamo altri a fare lo stesso. L´epidemia di Ebola ci ha mostrato, nel modo più grafico, l´importanza di investire in sistemi sanitari robusti e con un personale sanitario addestrato e protetto. Gran parte degli investimenti dell´Ue nella sanità nei paesi in via di sviluppo è rivolto al rafforzamento del sistema e abbiamo bisogno di mantenere la pressione e stimolare più sostegno in questo settore. Dobbiamo continuare un´azione sostenuta per l´attuazione del regolamento sanitario internazionale e per aumentare la capacità di preparazione. Siamo forte solo quanto l´anello più debole. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/health/ebola/index_en.htm    
   
   
AL "MAGGIORE DELLA CARITÀ" DI NOVARA ATTIVO IL NUOVO ROBOT CHIRURGICO “DAVINCI XI”  
 
Novara, 30 settembre 2014 - Presso il Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara si è svolto un intervento di isterectomia utilizzando la tecnologia robotica con il nuovissimo sistema “Davinci Xi”. Ad oggi il robot Da Vinci Xi, fermamente voluto dal Direttore Generale dell’A.o.u. Maggiore della Carità di Novara Dott. Mario Minola, è presente in Europa solo in altri due ospedali, uno in Germania e l’altro in Inghilterra; il nostro è il primo istallato su tutto il territorio italiano. Il robot “da Vinci Xi” garantisce un’elevata qualità di cura abbinata ad un’invasività minima, consentendo di superare i limiti della tecnica laparoscopica: l’atto chirurgico è più preciso con minima perdita ematica, meno dolore, buon risultato estetico e recupero post operatorio più rapido. Inoltre l’utilizzo di un robot composto da quattro braccia meccaniche comandate a distanza dal chirurgo che opera mediante una console che consente una visione tridimensionale, permette di trattare con estrema precisione patologie in siti anatomici difficilmente raggiungibili sia dalla tecnica laparotomica che da quella laparoscopica anche perché tutti gli strumenti sono articolati all’estremità distale. Questi strumenti possono eseguire movimenti anche più complessi di quelli che riuscirebbe a fare la mano umana. Il nuovo robot rispetto al modello precedente riduce il conflitto tra gli strumenti, permette di raggiungere più siti anatomici senza necessità di dover disancorare, spostare e riancorare i bracci con netta riduzione dei tempi operatori. In più il robot, disponendosi lateralmente alla paziente, offre la possibilità al ginecologo anche di un approccio vaginale. La possibilità a Novara di eseguire interventi per patologia ginecologica oncologica con questo nuovo strumento, consentirà di garantire all’utenza un elevatissimo standard di cura nel rispetto dell’immagine corporea femminile. Il primo intervento in Italia, ed il secondo in Europa, eseguito con questa nuova tecnologia dalla Dott.ssa Daniela Surico e dal Dott. Alessandro Vigone, coordinati dal Prof. Nicola Surico Direttore della Clinica Ginecologica, apre una nuova frontiera della chirurgia robotica in oncologia ginecologica non solo per il bacino dell’utenza novarese ma per tutto il Piemonte e le regioni limitrofe.  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE, MARONI:ACCORDO CON SINDACATI SOSTANZIALE E IMPEGNATIVO  
 
 Milano, 29 settembre 2014 - "E´ un documento molto importante, sia dal punto di vista del metodo sia per i contenuti, che tocca tutti i temi più rilevanti, per rendere il sistema più efficiente e più equo e che rappresenta un fondamentale punto di riferimento". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha definito così l´Avviso Comune sulla riforma del sistema socio-sanitario sottoscritto - insieme al vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani e all´assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato Maria Cristina Cantù - con Cgil, Cisl e Uil, rappresentati rispettivamente da Elena Lattuada, Gigi Petteni e Danilo Margaritella. Primo E Più Importante Accordo - "Nella riforma che ci accingiamo a fare - ha chiarito Maroni - ci sono tanti interessi in ballo, ma noi mettiamo davanti a tutto l´interesse dei cittadini. L´accordo di oggi è importante, perché fissa dei principi per noi vincolanti, che saranno riflessi nella proposta di legge complessiva di riforma, che definiremo nelle prossime settimane". Il presidente ha sottolineato come si tratti di un "accordo sostanziale e impegnativo". "La legge che scriveremo - ha spiegato - non potrà contraddire i punti di questo documento. L´impegno che prendo oggi è che, qualunque sarà l´esito della nostra elaborazione, non ci potrà essere contraddizione con questo documento. Abbiamo voluto fortemente che fosse il primo, perché deve ispirare l´azione di eventuali altri accodi. Sono convinto che la rappresentanza sociale riguarda gli interessi che noi vogliamo tutelare cioè quelli dei cittadini lombardi e dei lavoratori". Migliorare Il Sistema - "L´interesse principale - ha detto ancora Maroni - è quello della soddisfazione dei cittadini, cioè la possibilità di curarsi al meglio, sia in ospedale sia quando c´è bisogno semplicemente di assistenza. L´obiettivo della riforma non è quello di punire qualcuno, ma solo di migliorare il sistema". Il presidente ha anche fissato l´obiettivo di concludere il confronto a metà ottobre, per definire poi la proposta di legge, da portare prima in Giunta e poi in Consiglio regionale. Cronicità E Invecchiamento Popolazione - "L´idea del ´Libro Bianco´ - ha sottolineato il vice presidente Mantovani – sta dando i suoi frutti, perché si è offerta una prospettiva di sviluppo sulla sanità in Lombardia. Sono arrivati oltre 500 contributi. Condividere questo documento con i sindacati è in questo senso un passo di grande rilevanza, perché affronta un tema che è tra i maggiori di cui si occupa la Regione". Dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla stesura dell´accordo, Mantovani ha invitato a "guardare avanti". "L´articolato della legge - ha aggiunto - ci impegnerà maggiormente". Il vice presidente ha ricordato come in Italia la sfida dei prossimi anni sarà quella della cronicità e dell´invecchiamento della popolazione: "Sarà fondamentale offrire nuovi modelli in grado di rispondere con efficacia ai nuovi bisogni di salute della popolazione, integrando le cure ospedaliere con quelle territoriali". Diritti Salute E Fragilità - L´assessore Cantù, dal canto suo, ha sottolineato come, "se altri tipi di accordi hanno creato disastri, questa intesa dimostra invece la differenza rispetto a una logica di concertazione, che ha fatto sì che il conto lo pagassero le generazioni future". "Nella migliore della ipotesi infatti - ha proseguito l´assessore - nel futuro le risorse saranno simili a oggi, ma con bisogni crescenti, dovuti all´invecchiamento della popolazione. C´è la necessità che tutti cerchiamo di fare sintesi e cerchiamo di fare un passo avanti nel riconoscimenti dei diritti di salute e di fragilità".  
   
   
TOSCANA: AUTOCERTIFICAZIONE DEL REDDITO, NON OCCORRE PRECIPITARSI ALLA ASL IN VARI DISTRETTI SANITARI CODE E COMPRENSIBILI MALUMORI. LA DIREZIONE DELL’AZIENDA SANITARIA DI FIRENZE STA PREDISPONENDO UN PIANO STRAORDINARIO DI ACCOGLIENZA  
 
Firenze, 29 settembre 2014 - L’uscita su tutti i quotidiani locali della notizia con la scadenza del 1 ottobre come ultima data per potersi autocertificare in farmacia al momento del ritiro di un medicinale, ha spinto moltissimi cittadini a precipitarsi ai tanti sportelli dell’Azienda sanitaria di Firenze per fornire i dati relativi al proprio reddito e, in molti casi, per attivare la Carta sanitaria elettronica con cui poter poi verificare on line la propria fascia di appartenenza. Un afflusso straordinario più ampio dei 170 mila cittadini, il 20% circa degli assistiti, a cui l’Asl ha inviato una lettera facendo presente che nelle banche dati dell’Agenzia delle entrate o dell’Inps per chi ha fatto l’Isee, non compare la loro posizione e, pertanto, dal 1 di ottobre il medico che prescrive un farmaco sarà costretto a lasciare in bianco la casella con il codice relativo alla fascia reddituale di appartenenza che ora non può più essere autocertificato dinanzi al farmacista come spesso avveniva in passato. Così in vari distretti sanitari ci sono state code e comprensibili malumori. La direzione dell’Azienda sanitaria di Firenze sta predisponendo un piano straordinario di accoglienza dei 170 mila cittadini (di cui all’incirca 10.000 indirizzate a genitori di minori seguiti dal pediatra) che devono regolarizzarsi con la Asl per non pagare il ticket sui farmaci nella misura massima prevista di 4 euro a confezione per un massimo di 8 euro a ricetta, quella a cui è sottoposto chi percepisce più di 100 mila euro all’anno. Proprio per evitare che chi ha ricevuto la lettera si riversasse agli sportelli degli uffici, l’invito contenuto nella missiva era a presentare l’autocertificazione per e-mail (servamm.Decentrati@pec.asf.toscana.it ), per fax (055-6935650) o per posta (Azienda sanitaria di Firenze, Sos Servizi amministrativi decentrati, lungarno S. Rosa 13, 50142 Firenze). L’appello è proprio a servirsi di questi mezzi avendo presente che non c’è scadenza per autocertificarsi finché non si deve andare in farmacia a ritirare un medicinale. L’autocertificazione può essere fatta anche via internet all’indirizzo www.Regione.toscana.it/servizi-online , tasto “Fascia di reddito”, ma è indispensabile prima attivare la propria Carta Sanitaria Elettronica, ovvero sia ricevere il Pin e il lettore da collegare al proprio computer: per farlo ci si deve rivolgere con un documento di riconoscimento a uno dei 43 sportelli amministrativi presenti negli ospedali e nei presidi territoriali dell’Azienda 10 di Firenze il cui elenco si trova all’indirizzo: www.Asf.toscana.it  Una volta attivata la Carta è possibile verificare e correggere la propria fascia reddituale anche a uno dei 7 totem “Punto Si” dislocati nel territorio della Asl 10: a Firenze al Distretto di viale Morgagni 33, alla sede della Direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana in via Taddeo Alderotti 26, all’ospedale Meyer in viale Pieraccini 24, all’ospedale di Careggi in largo G. Alessandro Brambilla (si trova al nuovo ingresso, alla maternità, al Centro traumatologico ortopedico e alla piastra dei servizi). Con la Carta Sanitaria è possibile anche verificare l’eventuale propria appartenenza ai codici di esenzione E01, E02, E03, E04, E90, E91, E92 per reddito/età, o a quelli per patologia. Molti di coloro che ieri si sono precipitati agli sportelli chiedevano proprio di attivare la propria Carta Sanitaria Elettronica, utile e importante cosa, ma sconsigliata in questo preciso istante proprio per non trovarsi in lunghe code. Val la pena ricordare che chi è compreso nella fascia fra 0 e 36.151,98 euro all’anno (codici Era o Eia) non paga alcun ticket sui farmaci. Il ticket è invece di 2 euro a confezione per un massimo di 4 euro a ricetta per chi appartiene alla seconda fascia compresa fra 36.151,99 e 70.000 euro (codici Erb o Eib), di 3 euro a confezione per un massimo di 6 euro a ricetta per chi appartiene alla terza fascia compresa fra 70.001 e 100.000 euro (Erc o Eic) e di 4 euro a confezione per un massimo di 8 euro a ricetta per chi super ai 100 mila.  
   
   
TOSCANA: AUTOCERTIFICAZIONE DELLA FASCIA ECONOMICA: COSA FARE DAL 1° OTTOBRE FINO AL 31 OTTOBRE 2014 SARÀ ANCORA POSSIBILE AUTOCERTIFICARE LA PROPRIA FASCIA DIRETTAMENTE SULLA RICETTA  
 
Firenze, 29 settembre 2014 - Dal 1° Ottobre 2014, qualora il cittadino si presenti negli ambulatori specialistici e nelle farmacie con una ricetta che ritiene, per quanto riguarda la fascia economica, errata o incompleta, fino al 31 ottobre 2014, in deroga a quanto previsto, può autocertificare la propria fascia direttamente sulla ricetta; contestualmente, nel caso di accesso per prestazioni specialistiche, gli operatori del Ssr provvederanno anche a far regolarizzare la posizione. Anche nel caso in cui la ricetta sia dematerializzata (la cosiddetta ricetta elettronica) è prevista la possibilità di autocertificare sul promemoria rilasciato dal medico. Il cittadino che ancora non abbia regolarizzato la propria posizione, pertanto, per tutto il mese di ottobre continuerà a pagare in base alla fascia economica di appartenenza. A decorrere dal 1° novembre, qualora la fascia economica non sia presente sulla ricetta, l´utente sarà tenuto a pagare il ticket massimo previsto. Tutte le Aziende sanitarie sono state informate sulle modalità operative per applicare le indicazioni regionali. Per l´alta affluenza dei cittadini ai Punti Si e agli sportelli delle Asl, stamani si è verificato un blocco del sistema di un quarto d´ora, di questo la Regione si scusa con i cittadini. Tutto è stato ripristinato in breve tempo. Per saperne di più: - numero verde regionale 800 556060 - www.Regione.toscana.it/salute  - ticket.Sanita@regione.toscana.it  - sul sito di ciascuna azienda sanitaria.  
   
   
LOMBARDIA: OSPEDALE PINI SI APRE A TERRITORIO  
 
Milano, 29 settembre 2014 - "Prendersi cura della persona significa anche garantire luoghi di cura confortevoli e dove sia sempre più stretto il rapporto tra ospedale e territorio. Anche in questo la sanità lombarda è all´avanguardia e il progetto che siamo qui oggi a presentare ne è un esempio tangibile". E´ quanto ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani intervenendo, il 26 settembre, all´inaugurazione di "Milano Wallart", presso la Sala Panzeri dell´Istituto Ortopedico "Gaetano Pini". Integrazione Con Il Territorio - L´azienda Ospedaliera, infatti, in occasione del suo centoquarantesimo anniversario ha dato seguito - grazie alla collaborazione dell´Archivio Storico Diocesano e al Convento della Visitazione e con il contributo della Fondazione Cariplo e della Fondazione Stelline - ad un´innovativa iniziativa di riqualificazione urbana della piazza e delle aree esterne all´ingresso del Pini. Urban Artist Di Chiara Fama - Così grazie all´estro creativo di tre noti urban artist - Ivan Tresoldi, Pao (Paolo Bordino) e gli Orticanoodles (Walter Contipelli e Alessandra Montanari – gli spazi di Via Pini, Via San Calimero e Piazza Ferrari, sono stati trasformati in oltre 800 mq di murales permanenti. Luogo Di Cura E Di Relazioni - Per questo l´ospedale – ha osservato Mantovani - oltre ad essere luogo di cura, deve essere visto come luogo di relazioni. L´ospedale non e´ solo malattia - ha ricordato l´Assessore alla Salute - tanto più nel caso del Pini, una struttura ospedaliera nel cuore della città e che mantiene da sempre un rapporto forte con i suoi cittadini". "Interventi come questo - ha proseguito Mantovani - sono quindi da incoraggiare, perché sono l´esempio di una Sanità d´eccellenza che si occupa anche della bellezza della città. In questo va il mio plauso e il mio ringraziamento agli artisti che vi sono prestati per questo progetto". Un Progetto Per Expo - Il Vice Presidente della Lombardia ha poi rimarcato come questo progetto di arte pubblica applicato ad un contesto di natura sanitaria, rappresenti un altro tassello importante per la città di Milano in prospettiva di Expo 2015. "Anche su questo fronte dalla Lombardia - ha proseguito Mantovani - arriva un segnale di novità significativo per tutto il Paese: il gusto per il bello e per l´arte, accostati ad un´elevata qualità di cura, così da garantire ai nostri pazienti un´assistenza sempre migliore".  
   
   
TOSCANA: SANGUE, ARRIVA LA DONAZIONE DIFFERITA. UN CONVEGNO DEL CRS  
 
Firenze, 29 settembre 2014 - Si chiama donazione differita, ed è una nuova modalità di fare la prima donazione di sangue, con l´obiettivo di rendere più consapevoli i donatori e aumentare la sicurezza del sangue raccolto. Se ne parlerà domani, venerdì 26 settembre, nel corso del convegno "Donazione differita: dalle esperienze alle prospettive di sistema", che si è tenuto il 25 settembre a Villa La Quiete, organizzato dal Centro Regionale Sangue . "Rispondendo a indirizzi nazionali e con il consenso delle associazioni di donatori a rappresentanza regionale e nazionale - spiega Valentina Molese, direttore del Centro Regionale Sangue - la Toscana sta per innovare radicalmente l´organizzazione delle prime donazioni di emocomponenti, che dal 2015 saranno organizzate secondo il modello della cosiddetta donazione differita". Cosa significa donazione differita. Alla donatrice e al donatore alla prima donazione in assoluto o dopo una pausa di due anni dopo l´ultima donazione, viene riservato un percorso dedicato che prevede un doppio contatto con il servizio trasfusionale. Al primo incontro verranno eseguiti gli esami per la sicurezza degli emocomponenti, che verranno completati al momento della donazione, in occasione del secondo contatto. Dunque, al primo incontro fai gli esami, al secondo fai la donazione. "Questo - chiarisce ancora Valentina Molese - oltre ad aumentare la sicurezza del sangue raccolto per i nostri pazienti, consente di dedicare più tempo nelle due occasioni di incontro per parlare con il donatore, che si auspica che diventi non solo periodico, ma anche assolutamente consapevole che questo è lo strumento di maggiore garanzia per la sicurezza di donatori e pazienti". Per elaborare un modello organizzativo comune e imparare dalle esperuienze di regioni italiane che hanno già fatto con successo questo percorso, il Crs Toscana ha organizzato il convegno del 26 settembre, nel corso del quale si confronteranno esperti, trasfusionisti, rappresentanti delle associazioni dei donatori.  
   
   
LOMBARDIA. ETEROLOGA,MARONI: SONO ALTRE REGIONI A SBAGLIARE IL PRESIDENTE: È PARLAMENTO A DOVER DIRE SE RIENTRA IN ´LEA´  
 
Milano, 29 settembre 2014 - "Noi stiamo solo aspettando che il Parlamento ci dica se la fecondazione eterologa rientra o meno nei Livelli essenziali di assistenza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei cronisti, a margine della conferenza stampa di presentazione del protocollo con la Provincia di Sondrio sugli impianti di risalita. Spendere In Altro Modo - In attesa che venga fatta chiarezza normativa in materia, ha proseguito il governatore, "per me questo tipo di fecondazione, non rientra nei ´Lea´. E quindi, preferisco spendere i soldi dei Lombardi in altro modo, ad esempio, cancellando i ticket per chi sta male". Aspettiamo Parlamento - "Fino a quando il Parlamento non dice se la fecondazione eterologa rientra o meno nei ´Lea´, anche volendo, non possiamo considerarla nei livelli essenziali. Quindi - ha concluso - la Lombardia è l´unica che si sta comportando in maniera corretta, sono le altre Regioni a sbagliare".  
   
   
ETEROLOGA: ANCHE FVG DEFINIRA´ TICKET  
 
Trieste, 29 settembre 2014 - Già la prossima settimana la Direzione centrale salute della Regione Friuli Venezia Giulia farà una opportuna valutazione tecnica e una analisi dei costi. Subito dopo la Giunta potrà determinare l´ammontare della compartecipazione dei cittadini alla fecondazione eterologa. Lo annuncia l´assessore regionale alla salute, Maria Sandra Telesca, dopo che oggi a Roma la Conferenza delle Regioni ha stabilito che il ticket per la fecondazione eterologa costerà tra i 400 e i 600 euro. "Ragionevolmente in Fvg ci potremmo orientare su una compartecipazione intorno ai 500 euro", indica l´assessore, precisando che "non faremo come in altre regioni, dove è stato deciso di far ricadere l´intero costo della prestazione sui cittadini". Dunque la fecondazione eterologa ricadrà di fatto anche nella nostra regione tra i servizi compresi all´interno dei Livelli essenziali di assistenza, e quindi prevalentemente a carico del Sistema pubblico. "La scelta precisa è stata quella di non rendere la fecondazione eterologa una pratica medica costosa e quindi difficilmente accessibile ai nostri cittadini", ribadisce Telesca. Due settimane fa l´esecutivo del Friuli Venezia Giulia aveva recepito l´atto approvato dalle Regioni e dalle Province autonome lo scorso 4 settembre, che ha aperto la strada all´effettuazione in Italia della fecondazione eterologa. Due i centri già autorizzati, l´ospedale di Pordenone ed il Burlo di Trieste: "entrambi sono dotati di una banca per la conservazione dei gameti e quindi sono pronti ad iniziare a raccogliere le donazioni", conclude l´assessore Telesca.  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE,MARONI:PER ETEROLOGA PRONTI A APPLICARE LEGGE SE PARLAMENTO LA FARA´  
 
Milano, 29 settembre 2014 - Intervenendo in diretta a "Orario Continuato" su Telelombardia, il Presidente Maroni e´ tornato sul tema della fecondazione eterologa e sulla decisione delle Regioni di pagare loro la prestazione, facendo pagare il ticket. "Io penso che sia un errore perché i soldi pubblici vanno spesi per i Livelli essenziali di assistenza e io intendo farlo come stiamo facendo, ad esempio, con l´operazione Ambulatori aperti e perche´ voglio cancellare i ticket ai lombardi dall´anno prossimo e quindi usare i soldi del Fondo sanitario regionale per queste finalità´. Se il Parlamento dice che l´eterologa rientra nei livelli essenziali ci adegueremo, ma finora l´unica Regione che si sta comportando correttamente è la Lombardia". Si Partira´ Solo Il Primo Gennaio - Maroni ha aggiunto che "La questione, fra l´altro, è stata presentata nel modo sbagliato perchè non è che da domani c´è il ticket, la ricognizione tra le Regioni parte dal 1 gennaio 2015 quindi fino ad allora ognuno fa quello che vuole. Io mi aspetto e mi auguro che da qui a fine anno, perciò , il Parlamento ci dica se l´eterologa rientra o no nei Lea. Se rientrerà, sono pronto ad applicare la legge. Altrimenti credo che non sia giusto fare pagare ai contribuenti lombardi una prestazione che non è considerata essenziale". Condividiamo Con Consiglio Regionale - Il Presidente ha aggiunto che "condividiamo con la maggioranza questa decisione, il Consiglio regionale ha votato respingendo una mozione dell´opposizione, quindi tutte le forze di maggioranza sono concordi su questo tema".  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE, CONTENUTI AVVISO COMUNE:OBIETTIVO ZERO TICKET  
 
Milano, 29 settembre 2014 - L´avviso Comune con i sindacati, come ricordato dal presidente Roberto Maroni, parte dalla premessa che "l´attuale Sistema socio-sanitario regionale abbia la necessità di essere attualizzato, per essere reso più idoneo alle mutate esigenze e più rispondente ai nuovi bisogni delle persone". Questo obiettivo viene poi articolato in una serie di punti: Governance del sistema; Educazione, prevenzione e informazione; Il necessario riequilibrio del sistema verso il territorio; L´integrazione socio-sanitaria e la domiciliarità; Il rapporto pubblico/privato; Investire sul lavoro e la professionalità; La compartecipazione alla spesa sanitaria e sociale. Territorio - "Il principio ispiratore - ha spiegato Maroni – è passare da ´curare´ il malato a ´prendersi cura´, perché la cronicità assorbe circa il 70 per cento delle risorse. Territorio significa sviluppare un sistema che si prenda cura di chi non ha bisogno di un ricovero ma di assistenza". Rapporto Pubblico Privato - "Uno dei passaggi cruciali – ha proseguito Maroni - è il rapporto pubblico-privato". Il rapporto, dice il documento, deve essere fondato "non sulla concorrenza ma su una feconda sinergia, paritario negli oneri come nei doveri, che garantisca una copertura omogenea sul piano territoriale, per le diverse tipologie di assistenza. Per incrementare l´efficienza, l´efficacia e l´integrità del sistema si intende operare per evitare commistioni o conflitti di interesse nell´esercizio delle funzioni di programmazione, acquisto, erogazione e controllo". Si tratta di promuovere "una fattiva collaborazione tra pubblico e privato in nome di una maggiore e più efficace integrazione". Ticket - Nell´intesa si sottolinea che Cgil, Cisl e Uil "condividono e sostengono l´obiettivo alla base dell´impegno assunto dal presidente Maroni di realizzare una progressiva abolizione dei ticket sanitari". "Abbiamo le risorse – ha concluso Maroni -, ci metteremo mano nella Legge di bilancio per il 2015".  
   
   
ETEROLOGA, LIGURIA: POSIZIONE COMUNE ESPRESSA DALLE REGIONI  
 
Genova. 29 Settembre 2014 - "Ho sempre sostenuto che era necessario esprimere una posizione uniforme tra le regioni per quanto riguarda la compartecipazione del cittadino alla spesa per la fecondazione enterologia e il risultato raggiunto mi rende soddisfatto". Lo ha detto il vicepresidente e assessore alla salute della Regione Liguria Claudio Montaldo a proposito della tariffa unica stabilita in Conferenza delle Regioni. "Mi sono battuto per una posizione univoca delle regioni e per dare uniformità all´attività in tutto il Paese – ha detto Montaldo – A questo punto si è deciso di applicare in tutte le regioni, con la sola eccezione della Lombardia, una quota di compartecipazione come per tutte le altre prestazioni sanitarie, se dovuta per reddito, sui singoli esami che si devono effettuare preliminarmente alla procedura di fecondazione assistita e cioè ecografie o esami di laboratorio". "Il totale – ha continuato Montaldo – porterà a cifre variabili tra i 400 e i 600 euro". L´assessore alla salute della Regione Liguria ha auspicato che anche la Regione Lombardia "si uniformi presto alla decisione comune".  
   
   
TICKET, TOSCANA: IN COLLABORAZIONE CON I CITTADINI COMPLETA I DATABASE MINISTERIALI E MODERNIZZIAMO IL SISTEMA  
 
Firenze 29 settembre 2014 - "La Regione Toscana ha fatto di tutto per venire incontro ai circa 800.000 cittadini toscani che non risultano, o risultano in modo errato, nell´anagrafe tributaria che ci ha fornito il Ministero dell´economia e finanza (Mef) come riferimento per l´applicazione della fascia economica per la compartecipazione, attraverso il ticket, alla spesa sanitaria. Per non alimentare successive ripercussioni su queste persone abbiamo deciso, come poche altre Regioni, di segnalare loro - in maniera capillare, una ad una - che la posizione fiscale ad essi attribuita dal ministero non era corretta. Non solo. Al fine di semplificare al massimo l´iter di regolarizzazione della posizione il Servizio sanitario regionale ha offerto l´opportunità di far autocertificare, con modalità sia cartacea che elettronica, la reale situazione fiscale al momento dell´erogazione della prima prestazione necessaria. Fino ad oggi, con l´uso della ricetta cartacea, l´errore era recuperabile autocertificando nella ricetta stessa la propria reale condizione di reddito; con l´introduzione della ricetta elettronica l´errore non è più correggibile, quindi la fascia di reddito ivi riportata deve essere esatta. E noi su questo stiamo lavorando." Risponde così l´assessore al diritto alla salute Lugi Marroni alle questioni poste oggi dal gruppo Fdi in Consiglio regionale e dal consigliere regionale Stefano Mugnai. "L´errore nei database ministeriali viene così corretto e la sanità toscana disporrà così, in tempi a questo punto davvero brevi, della copertura totale ed esatta dei redditi di chi accede alle prestazioni", ha continuato Marroni. "Si tratta di una profonda trasformazione amministrativa che porterà solo vantaggi al sistema in termini di efficacia ed efficienza. La situazione verificatasi in questi giorni non è quindi attribuibile in nessun modo né al cittadino né al Sistema sanitario regionale che anzi sta facendo di tutto per semplificare il processo. La situazione è tenuta sotto controllo dalla Regione grazie alla collaborazione dei Direttori generali e amministrativi delle Asl e quotidianamente verifico di persona che nei punti più critici del sistema l´impegno della struttura sia massimo". "Tra poche settimane - ha concluso l´assessore - avremo digitalizzato e quindi modernizzato un servizio che da quel momento sarà migliore: non solo ogni cittadino contribuirà in maniera equa al Sistema sanitario regionale ma avremo facilitato l´accesso alle prestazioni sanitarie e semplificato i rapporti tra cittadini, medici e le farmacie presenti sul territorio".  
   
   
SARDEGNA: DELIBERA PER RECEPIRE LE LINEE GUIDA NAZIONALI  
 
Cagliari, 29 Settembre 2014 - Per la fecondazione eterologa la Sardegna punta a garantire il ticket più basso all´interno della forbice fissata oggi dalle Regioni che va dai 400 ai 600 euro. È la posizione dell´Assessorato della Sanità che porterà in Giunta una delibera con cui recepire le linee guida nazionali approvate in accordo con le altre Regioni, in attesa della legge parlamentare. L´eterologa sarà inserita all´interno dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza per le donne in età fertile. Nella nostra regione la fecondazione eterologa si può già effettuare nei reparti di Ginecologia dell´Ospedale Microcitemico e nelle Cliniche universitarie di Cagliari e di Sassari. Le richieste di fecondazione eterologa nell´Isola sono più alte rispetto alle altre regioni perché l´età delle coppie è più elevata e le condizioni economiche e sociali più disagiate impediscono di rivolgersi all´estero. Sono un centinaio le coppie che ogni anno si recano fuori dalla Sardegna per questo motivo. Al momento le Regioni sono in attesa delle nuove linee guida ministeriali sulla procreazione medicalmente assistita, che per legge devono essere aggiornate ogni 3 anni e invece sono ferme al 2008. L´accordo tra tecnici e funzionari regionali sulle nuove norme siglato il 4 settembre scorso - la Sardegna al tavolo tecnico è rappresentata dal dottor Giovanni Monni, primario di Ginecologia al Microcitemico - era necessario dopo la sentenza del 9 aprile della Corte Costituzionale che ha tolto il divieto di ricorrere a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nel caso di infertilità assoluta.  
   
   
LOMBARDIA. TRASPORTO DISABILI, MARONI: CONVOCHERO´ PROVINCE  
 
Milano, 29 settembre 2014 - "Appena eletti i presidenti delle nuove Province, li convocherò per affrontare subito la situazione". Lo ha annunciato il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, durante la trasmissione ´Orario Continuato´ in onda su Telelombardia, rispondendo alla domanda di una telespettarice, sul trasporto degli studenti disabili a scuola. Tema Importnate - Il Governatore ha osservato come queste spese non siano "in capo alla Regione. L´anno scorso, però, per evitare che ci potessero essere dei disagi agli utenti – ha ricordato - siamo intervenuti erogando 12 milioni di euro alle Province per organizzare questo servizio. Non eravamo obbligati, ma abbiamo voluto farlo per evitare che certi problemi burocratici ricadessero sui ragazzi disabili". Attendiamo Chiarimenti - Con i cambiamenti imposti dalla riforma delle Province, ha proseguito Maroni, "temiamo ci sarà ulteriore caos e aspettiamo che, anche in questo caso, il Governo nazionale faccia chiarezza e dica chi si deve occupare della questione. Io non voglio che questa incertezza venga scaricata sugli utenti e non appena verranno eletti i nuovi presidenti delle Province, li convocherò per fare il punto della situazione".  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE, MARONI:AMBULATORI APERTI UN SUCCESSO,84 MILA GLI ESAMI PRENOTATI  
 
Milano, 29 settembre 2014 - "Sono oltre 84 mila le prenotazioni di esami e visite effettuate dai cittadini lombardi attraverso l´operazione Ambulatori aperti, che dal primo settembre ha esteso a tutta la Lombardia la sperimentazione che prevede l´apertura serale, e la mattina nel fine settimana, di ambulatori pubblici e privati. Di queste, 45 mila visite ed esami sono già stati eseguiti. A dare l´aggiornamento dei dati il Presidente della Regione Lombaria, Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione "Orario continuato" di Telelombardia. Pochi Mesi Per Cancellare Liste D´attesa - "E´ una cosa importante che stiamo facendo, ci costa, ma noi i soldi dei lombardi li spendiamo per queste finalità", ha detto Maroni. In questo caso "portare entro pochi mesi a cancellare le liste d´attesa, al massimo entro 12 mesi. Cancellarle vuol dire che si prenota un esame e nel giro di due settimane lo si fa. Io dico che è un obiettivo raggiungibile e li´ ci voglio mettere i soldi", ha spiegato. Per quanto riguarda Ambulatori aperti, il Presidente della Lombardia ha aggiunto che: "l´esigenza c´è e l´operazione è un grande successo. Sono molto soddisfatto".  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE I PAESI BASSI ALLA CORTE NEL CORSO DI ESENZIONE IVA PER LE ATTIVITÀ DI SPORT ACQUATICI  
 
Bruxelles, 26 settembre 2014 - La Commissione europea ha deciso di deferire i Paesi Bassi alla Corte di giustizia europea per non aver rispettato pienamente le norme comunitarie in materia di esenzioni dall´Iva per le attività di sport acquatici. Ai sensi della direttiva Iva , la fornitura di sport o servizi di educazione fisica da parte di organizzazioni senza scopo di lucro è esente da Iva. Tuttavia, i Paesi Bassi concede soltanto che l´esenzione se le organizzazioni in questione non impiegano lavoratori per la fornitura di questi servizi, ma volontari. La Commissione ritiene che tale condizione supplementare non è consentito dalla direttiva Iva. D´altra parte, i Paesi Bassi consente un´esenzione Iva per la locazione di posti barca e ormeggi per le navi (fornito da tali organizzazioni per sport acquatici), anche quando non è collegato ad attività sportive. La Commissione ritiene che questo è troppo larga un´applicazione, e che l´esenzione dell´Iva deve essere somministrato solo quando questi posti e luoghi di stoccaggio vaso sono lasciate per le attività sportive. La Commissione ha già inviato un parere motivato chiedendo formalmente Paesi Bassi per conformarsi alla direttiva Iva, ma le autorità olandesi hanno rifiutato di cambiare la legge.