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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Marzo 2008
VERTICE EUROPEO PER LA CREAZIONE DI INCONTRI SULLA TECNOLOGIA MOBILE E SU QUELLA IN RETE  
 
Bruxelles, 31 marzo 2008 - Il ´primo vertice europeo per la creazione di incontri sulla tecnologia mobile e su quella in rete´ si svolgerà il 15 e 16 maggio presso l´Istituto Fraunhofer per l´Ingegneria Industriale a Stoccarda in Germania. Si tratta dell´evento conclusivo del progetto mClusters finanziato dall´Ue. L´evento riunirà diverse aziende e istituzioni, comprese aziende private, amministrazioni pubbliche, enti di ricerca e università, per presentare le iniziative attuali e discutere di quelle future nelle sei aree principali di applicazione della tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Ict): mCittà/mamministrazione; mCollaborazione/mapprendimento; mSanità; mLogistica/mtrasporti; mTurismo/mmarketing; mPagamento/mbanking. Per ulteriori informazioni: http://anmeldung. Iao. Fraunhofer. De/veranstaltung. Php?id=252 http://www. Livinglabs-europe. Com/mclusters. Asp .  
   
   
ICT: ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA CNIPA E ASSINFORM PER L’AUTOMAZIONE DELLA PA E LA CRESCITA DELLE IMPRESE DELL’ICT  
 
Roma, 31 marzo 2008 – Pubblico e privato alleati per favorire cooperazione e sinergie nel settore dell’Ict-information & Communication Technology applicato alla Pubblica Amministrazione, ma anche per consentire un processo di crescita delle imprese italiane. Sono due degli obiettivi dell’accordo quadro di collaborazione siglato da Fabio Pistella, presidente del Cnipa-centro Nazionale per l’Informatica nella Pa, e Ennio Lucarelli, presidente di Assinform, l’associazione nazionale aderente alla Confindustria che riunisce oltre 1. 500 aziende dell’Information Technology italiana. L’accordo non solo consolida e razionalizza ulteriormente la collaborazione già da tempo in atto tra i due organismi su importanti attività e progetti relativi allo sviluppo di prodotti e servizi informatici nella Pa, ma rientra anche nella strategia del Cnipa di «mettere gli utenti, ossia i cittadini e le imprese, non le pratiche, al centro della progettazione dei servizi erogati dalla Pa», come ha detto il presidente Pistella, ricordando che «per questo è necessario abbinare l’innovazione tecnologica alla re-ingegnerizzazione dei processi dell’apparato pubblico, la cui modernizzazione deve poggiare pure su interventi riorganizzativi». L’accordo quadro prevede una serie di aree di intervento di reciproco interesse. In particolare, come ha spiegato Pistella, «Cnipa e Assinform opereranno assieme, nelle fasi pre-competitive dei progetti per la crescita dell’informatica pubblica e su iniziative di interesse e di profilo strategico, per il supporto e lo sviluppo del processo di automazione delle Pubbliche Amministrazioni; l’attività di pianificazione e valutazione espletate dal Cnipa, attraverso le migliori e più aggiornate e specifiche informazioni sui trend tecnologici e le offerte di mercato in relazione alle finalità perseguite dal Centro». Nel corso della riunione, sono state affrontate le problematiche critiche dell´It, evidenziate dalla relazione del presidente di Assinform Ennio Lucarelli, il quale ha sottolineato che: «la giusta esigenza di ridurre la spesa pubblica non può andare a scapito della modernizzazione della Pa, per la quale l´informatica va considerata non un costo da tagliare, ma un investimento strategico indispensabile per razionalizzare e sveltire le procedure, controllare la spesa e migliorare la qualità dei servizi». Secondo Lucarelli la collaborazione tra Cnipa e Assinform «deve rappresentare un contributo concreto per dare nuovi impulsi all´innovazione informatica in Italia, che potranno arrivare coinvolgendo nei progetti anche il tessuto delle medie e piccole imprese informatiche». In questo senso, il Protocollo d´intesa si propone di rivisitare i rapporti fra pubblico e privati, con la definizione di norme e standard relativi ai vari aspetti dell’informatizzazione dell’apparato pubblico e all’individuazione di normative contrattuali per le forniture di servizi e prodotti Ict alla Pa; di approfondire l’analisi del mercato Ict nella Pa e, non ultimo, nel settore della formazione, individuare congiuntamente i profili professionali più adeguati all’evoluzione dell’Information Technology, alla migliore definizione ed attuazione dei programmi di formazione informatica per le Pa. Nel corso dell´incontro Pistella ha tra l’altro illustrato ai vertici dell´associazione i contenuti del “Piano Triennale per l’Ict della Pubblica Amministrazione 2008-2010”, predisposto dal Cnipa sulla base delle proposte programmatiche delle Amministrazioni centrali dello Stato e degli enti pubblici non economici. Per attuare l’accordo quadro il Cnipa e l’Assinform daranno vita ad un Comitato di indirizzo e verifica. .  
   
   
BANDA LARGA, TUTTA LA TOSCANA SARÀ COPERTA ENTRO IL 2010 AGGIUDICATI I LOTTI DEL BANDO REGIONALE, ECCO LE SOCIETÀ VINCITRICI UNA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA PER 415 MILA CITTADINI E 30 MILA IMPRESE  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - Entro il 2010 saranno servite dalla banda larga tutte le aree toscane che ancora non sono coperte: non è una dichiarazione di intenti, ma quanto prevede il bando della Regione Toscana che, nell’ambito di un programma di interventi per uno stanziamento complessivo di circa 20 milioni di euro, ha permesso di aggiudicare i lavori per tutte e dieci le province toscane. Tra tutte le società che hanno presentato le loro offerte sono risultate vincitrici la Telecom per Grosseto, Siena e Prato, la Nettare per Pisa e Livorno, la Eutelia per Arezzo, Lucca, Massa Carrara e Pistoia, e un raggruppamento con capofila Publicom e Agescom per il circondario Empolese Val d’Elsa (per Firenze l’intervento è per ora limitato al circondario in attesa del completamento delle procedure da parte della Provincia). I risultati del bando sono stati illustrati questa mattina dal vicepresidente della Regione Toscana, che ha sottolineato che con questo programma di interventi sarà possibile raggiungere tutti i 415 mila cittadini e le 30 mila imprese della Toscana finora sprovvisti di banda larga e quindi sostanzialmente esclusi da servizi sempre più importanti per la competitività economica e per gli stessi diritti di cittadini, quali l’e-government, l’e-learning, l’e-business, l’e-health, l’e-commerce. Il programma, ha spiegato il vicepresidente, rappresenta un caso esemplare di collaborazione tra gli operatori della telecomunicazione e l’amministrazione pubblica. Quest’ultima ha saputo intervenire con strumenti e risorse adeguate per sostituirsi a un mercato che, per le sue naturali dinamiche, non poteva garantire la copertura in aree poco remunerative per gli investimenti. La Regione però è stata in grado di individuare criteri e modalità attraverso le quali infrastrutturare anche queste aree, costruendo la possibilità di un sostegno agli operatori e mettendoli così in grado di coinvestire nel territorio. La Toscana è stata la prima regione italiana ad aver notificato un intervento in questa direzione alla Commissione europea e ad aver ottenuto il via libera comunitario sugli obiettivi e sulle procedure adottate. L’europa, ha ricordato ancora il vicepresidente, ha insomma riconosciuto che il nostro intervento non altera le regole della concorrenza, ma piuttosto rappresenta un passaggio di grande importanza nella battaglia contro il digital divide. Il vicepresidente ha commentato anche i risultati del bando, ricordando come per ogni provincia siano arrivate almeno due offerte e che in alcuni casi le offerte sono state ben quattro: una risposta importante da parte degli operatori, dunque, a testimonianza di una concorrenza vivace e salutare. Tra gli aspetti significativi di questo percorso anche il previsto coinvolgimento dei singoli cittadini che, attraverso un numero verde messo a disposizione dalla Regione, avranno la possibilità di segnalare eventuali problemi relativi alla copertura dei servizi e a situazioni di digital divide. Sono previsti anche incontri nelle varie province per definire con le pubbliche amministrazioni e il mondo delle imprese le priorità di intervento. La Regione, tra l’altro, ha deciso di costituire un osservatorio regionale per la banda larga affidando la sua attuazione al Cnit, cioè al Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni. .  
   
   
BANDA LARGA: MARTEDÌ 1 APRILE FIRMA ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE UMBRIA E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI  
 
Perugia, 31 marzo 2008 – È finalizzato alla realizzazione di una rete pubblica di cablaggio a banda larga a livello regionale, come base e supporto per lo sviluppo della “società dell’informazione”, l’accordo di programma tra Regione Umbria e Ministero delle Comunicazioni che verrà siglato martedì 1 aprile, a Perugia. L’intesa consentirà di utilizzare, oltre a quelle regionali e comunitarie, ulteriori risorse di provenienza statale. L’accordo sarà sottoscritto a Palazzo Donini, nel Salone d’onore (ore 15), alla presenza del presidente della Giunta regionale dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti e del ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. . .  
   
   
17 NUOVI CENTRI INFORMATICA PER TERZA ETÀ IN PROGRAMMA ANCHE I "COMPUTORI" PER FAR CONOSCERE LE TECNOLOGIE INFORMATICHE AI DISABILI  
 
Genova, 31 Marzo 2008 - Al via bando della Regione Liguria per selezionare 17 nuove sedi di corsi di informatica per la terza età. Lo hanno comunicato questa mattina dopo la riunione di giunta il presidente Claudio Burlando e il vicepresidente Massimiliano Costa. Potranno partecipare al bando istituzioni pubbliche (ad es. Scuole e comuni), organizzazioni, associazioni ed enti senza fine di lucro in grado di garantire l´effettiva disponibilità delle sedi, che verranno successivamente attrezzate con computer e connessione ad internet. Con l´istituzione di questi 17 centri (5 per ciascuna delle province di Imperia, Savona e La Spezia e 2 per Genova), salgono a 57 le sedi dei Centri Informatizzati di Socializzazione dedicati agli ultrasessantenni che desiderano imparare ad usare il computer. L´operazione prevede uno stanziamento di 600. 000 euro necessari per allestire le aule con la dotazione informatica necessaria che sarà fornita da Datasiel. L´obiettivo del provvedimento assunto è ampliare la diffusione sul territorio di questi luoghi di formazione ed aggregazione, dando la possibilità di frequentare i corsi di informatica ad un numero maggiore di persone. "I nuovi centri - ha dichiarato il vicepresidente Massimiliano Costa - saranno operativi in autunno e contestualmente saranno avviate nuove iscrizioni". Nel frattempo, si stanno studiando le modalità per mettere in atto corsi di 2° livello per coloro che hanno già seguito la prima edizione dei corsi di informatica della Regione Liguria. "Dallo scorso settembre - ha spiegato il vicepresidente Costa - le persone formate sono oltre 1. 700 e entro la fine dell´anno puntiamo a formarne 5. 000, con l´obiettivo di arrivare a 15. 000 persone in tre anni". I corsi sono rivolti alle persone con più di 60 anni e puntano a coniugare la formazione specifica all´utilizzo delle nuove tecnologie, agli aspetti di socializzazione per dare occasione agli anziani di uscire di casa e frequentare altre persone. Ogni iscritto riceve circa 40 ore di lezioni frontali in aula e 120 ore di formazione a distanza via computer. Inoltre, ha a disposizione alcune ore di frequenza libera dell´aula per cimentarsi da solo con navigazione in internet, posta elettronica, fogli di calcolo o video scrittura. Informatica per i disabili E sempre in materia di informatica al servizio dell´integrazione sociale, lunedì 31 marzo verrà inaugurata a Ventimiglia, presso la casa-famiglia "Il sorriso" dell´associazione Spes-auser, un´aula informatica dedicata all´accesso di persone disabili. Si tratta di uno dei 7 punti esistenti in Liguria per favorire l´utilizzo del computer alle persone disabili. "Oltre a questi sette centri distribuiti tra Ventimiglia, Cairo Montenotte, Genova, Chiavari e Sarzana, - ha annunciato Costa - stiamo predisponendo gli atti necessari ad aprirne altri dodici, in modo da portare a 400 le persone che possono partecipare ai corsi di informatica". Obiettivo dell´iniziativa della giunta regionale è favorire l´integrazione e la socializzazione dei disabili e dare loro l´opportunità di aumentare le proprie competenze spendibili anche in campo lavorativo. Attualmente le persone che in tutta la Liguria seguono i corsi di informatica per disabili sono oltre 100 e ciascuna di loro ha diritto a 120 ore di lezione gratuita in aula e vari moduli di formazione a distanza curata da Datasiel, partner della Regione nell´attuazione del progetto. Per l´attuazione di questo progetto, sono stati stanziati 1,8 milioni di euro, che comprendono l´allestimento delle aule (presso enti e associazioni che svolgono servizi di accoglienza e formazione per persone disabili) e la formazione in aula e a distanza. .  
   
   
DELIBERE TELCO S.P.A.  
 
 Milano, 28 marzo 2008 - In data 28 marzo il Consiglio di Amministrazione di Telco si è riunito per deliberare, tra l’altro, in merito alle determinazioni da assumere per l’Assemblea ordinaria di Telecom Italia S. P. A. Convocata per il giorno 13 aprile 2008 in prima convocazione e per il giorno 14 aprile 2008 in seconda convocazione. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di Telco ha deliberato: di proporre all’Assemblea di Telecom Italia: di determinare in 15 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia; di fissare in tre esercizi, e dunque fino all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010, la durata del nominando Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia; di stabilire in massimi Euro 2. 200. 000,00 il compenso complessivo annuo del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, da ripartire tra i suoi componenti in conformità alle deliberazioni che saranno in proposito assunte dal Consiglio stesso; di autorizzare i candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione al proseguimento delle attività indicate nei rispettivi curricula vitae e comunque di svincolarli dal divieto di concorrenza, per quanto occorrer possa ai sensi dell’art. 2390 c. C. Di presentare, ai sensi dell’art. 9 dello Statuto di Telecom Italia, la seguente lista di candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione della società: 1. César Alierta Izuel, 2. Tarak Ben Ammar, 3. Franco Bernabe´, 4. Elio Cosimo Catania, 5. Jean-paul Fitoussi, 6. Gabriele Galateri di Genola, 7. Berardino Libonati, 8. Julio Linares López, 9. Gaetano Micciche´, 10. Aldo Minucci, 11. Gianni Mion, 12. Renato Pagliaro, 13. Clemente Rebecchini, 14. Filippo Bruno, 15. Karl Pardaens. .  
   
   
BASILICATA: BANDO INNOVAZIONE TECNOLOGICA, PUBBLICATA GRADUATORIA  
 

 

Per ottenere il contributo, gli "ammessi" dovranno produrre la documentazione richiesta entro il 5 aprile 2008

Potenza, 31 marzo 2008 - Il Dipartimento Attività Produttive e Innovazione Tecnologica della Regione Basilicata comunica che sul Bollettino Ufficiale numero 10 del 5 marzo 2008 sono state pubblicate le graduatorie definitive del bando regionale per l´innovazione tecnologica e il contenimento dei consumi energetici.

L’azione è prevista dalla misura 1. 6 del Programma Operativo Regionale 2000/2006.

Tutti coloro che sono stati utilmente inseriti nella graduatoria degli “ammessi e finanziati” devono produrre, entro il 5 Aprile 2008, la documentazione necessaria alla concessione del contributo.

Le graduatorie sono anche visionabili nella pagina del Dipartimento Attività Produttive della Regione raggiungibile dal portale www. Basilicatanet. It.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (tel. 0971/668624 urpattivitaproduttive@regione. Basilicata. It) o al Centro Servizi (numero verde 800. 29. 20. 20, e-mail centroservizi@regione. Basilicata. It)

 

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DATA SERVICE: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO CIVILISTICO E CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2007.  
 
Roma, 31 marzo 2008 - In data 28 marzo 2008 il Consiglio di Amministrazione di Data Service S. P. A. Ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato per l’esercizio 2007. La società informa che il bilancio consolidato e il progetto di bilancio civilistico sono stati predisposti applicando i principi contabili Ias/ifrs. Il bilancio consolidato inerente le “attività in funzionamento” presenta ricavi nell’esercizio 2007 pari a Euro 45 milioni con un decremento di circa il 31,5% rispetto all’esercizio precedente. Tale diminuzione deriva principalmente dalla vendita effettuata “una tantum” di hardware realizzata nel 2006 nei confronti dei clienti della Pubblica Amministrazione Centrale, per un valore pari a circa Euro 14,9 milioni. Il risultato operativo è stato negativo per Euro 13,6 milioni a fronte di un risultato negativo di circa Euro 4,4 milioni dell’esercizio precedente. L’esercizio 2007 accoglie un onere per la svalutazione dell’avviamento con riguardo al business Dmo - Bpo per circa Euro 6,4 milioni connesso all’andamento attuale e prospettico di tale segmento ( Euro 5,25 milioni la svalutazione effettuata nell’esercizio precedente), nonché costi e accantonamenti, effettuati in relazione a programmi di riorganizzazione futura, ritenuti non ricorrenti per Euro 4,2 milioni circa. In termini di risultato netto consolidato, l’esercizio 2007 presenta un valore negativo pari a Euro 15,5 milioni a fronte di una perdita di Euro 7 milioni emersa nell’esercizio precedente. Il risultato dell’esercizio è influenzato tra l’altro dall’onere per la svalutazione del suddetto avviamento (per circa 6,4 milioni con riguardo al business Dmo – Bpo relativo alla fusione per incorporazione della società ex-Cni Informatica e Telematica in Data Service S. P. A. ) derivante dalla revisione della sua valutazione alla luce dell’andamento attuale e prospettico di detto segmento di business. Sotto il profilo finanziario, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Data Service risulta pari a Euro 22,6 milioni che include euro 3,65 milioni a fronte dell’impegno di acquisti futuri legati a contratti di Put & Call. Escludendo detti impegni l’indebitamento finanziario netto risulta pari a circa Euro 19 milioni, laddove al 31 dicembre 2006 tale valore risultava pari a Euro 24,8 milioni. Il miglioramento dell’indebitamento finanziario netto, pari a circa 5,8 milioni è dovuto sostanzialmente all’operazione di aumento di capitale deliberato dal Cda il 23 di marzo 2007 per un ammontare complessivo pari ad Euro 12,95 milioni, la cui esecuzione ha comportato un flusso di cassa nel corso del 2007 pari ad euro 10,2 milioni (Euro 2,75 milioni erano già stati versati a titolo di acconto da parte degli allora Soci di riferimento, nel corso del mese di dicembre 2006). Per contro Data Service S. P. A. , dopo l’aumento di capitale, ha rimborsato debiti pregressi verso i fornitori e altri creditori vari al fine di regolarizzare il rapporto in essere. Il bilancio civilistico della capogruppo Data Service S. P. A. Presenta ricavi pari a circa Euro 34,4 milioni a fronte di un risultato pari a circa Euro 52 milioni dell’esercizio precedente, con un decremento pari a circa il 34,5% dovuto, come sopra esposto, principalmente alla vendita “una tantum” di hardware realizzata nel 2006 nei confronti dei clienti della Pubblica Amministrazione Centrale, per un valore pari a circa Euro 14,9 milioni. L’esercizio si chiude con una perdita del bilancio civilistico pari a Euro 15,15 milioni circa, a seguito anche di una svalutazione dell’avviamento per Euro 6,4 milioni (Euro 5,25 milioni la svalutazione effettuata nell’esercizio precedente) nonché costi e accantonamenti, effettuati in relazione a programmi di riorganizzazione futura, ritenuti non ricorrenti per Euro 4,2 milioni circa. L’esercizio precedente chiudeva con una perdita pari a circa Euro10 milioni. Detta perdita di esercizio risulta ad oggi in parte fronteggiata, per Euro 7,9 milioni circa, dalle riserve del Patrimonio Netto già iscritte successivamente alle deliberazioni assunte dall’Assemblea Straordinaria del 24 ottobre 2007. Sotto il profilo finanziario, l’indebitamento finanziario netto di Data Service S. P. A. Al 31 dicembre 2007 è pari ad Euro 21,4 milioni, a fronte di un valore negativo di circa Euro 27 milioni al 31 dicembre 2006. A tal riguardo si rimanda alle considerazioni effettuate in precedenza in occasione della descrizione dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo Data Service al 31 dicembre 2007. Per effetto dei risultati sopra richiamati, il patrimonio netto al 31 dicembre 2007 di Data Service S. P. A. Risulta pari a circa Euro 4,3 milioni. Occorre rilevare che in data 5 marzo 2008 il socio Data Holding 2007 S. R. L ha effettuato un versamento in conto futuro aumento capitale di Euro 10 milioni in occasione dell’acquisizione realizzata da parte di Data Service S. P. A. , in detta data, della partecipazione del 100% della società Universo Servizi. A tal proposito si ricorda che in data 22 dicembre 2007 l’Assemblea degli azionisti di Data Service S. P. A. , ha approvato la proposta di delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del codice civile, di aumentare a pagamento ed in via scindibile, in una o più tranches, il capitale sociale di Data Service S. P. A fino ad un massimo di 75. 000. 000,00 di Euro, comprensivo del sovrapprezzo, entro il termine di 5 anni dalla data di iscrizione della suddetta deliberazione assembleare nel competente Registro delle Imprese, da offrirsi in opzione agli aventi diritto ai sensi dell’art. 2441 c. C. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea dei soci per il 5 maggio 2008 alle ore 11, presso gli uffici direzionali di Data Service S. P. A. Di via Carlo Veneziani n. 56 – Roma, in prima convocazione ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno successivo 6 maggio 2008, stessa ora e luogo, per l’approvazione del bilancio di esercizio 2007. .  
   
   
AMD RILASCIA I PRIMI PROCESSORI X86 TRIPLE-CORE DEL MONDO I NUOVI PROCESSORI AMD PHENOM X3 8000 SERIES E I CHIPSET AMD 780 DANNO VITA ALLA PIATTAFORMA DESKTOP COMPLETA PER IL MERCATO MAINSTREAM  
 
 Sunnyvale, Calif. 31 marzo 2008 - Amd ha annunciato la disponibilità dei processori triple-core Amd Phenom X3 8000 Series, che offrono ad appassionati di videogiochi e media digitali prestazioni eccezionali a prezzi accessibili. I processori Amd Phenom X3 sono stati progettati per migliorare le performance delle applicazioni multi-threaded rispetto ai processori dual-core a parità di clock. Unici processori x86 triple-core al mondo, i modelli Amd Phenom X3 estendono la tecnologia multi-core a un pubblico più vasto interessato a Pc desktop capaci di gestire con facilità i workload imposti dalle moderne applicazioni di entertainment digitale. Insieme ai chipset Amd 780 Series, i processori Amd Phenom X3 possono far sperimentare agli utenti di Pc mainstream miglioramenti significativi nel gioco e nelle applicazioni in alta definizione (Hd). Questa soluzione desktop è in grado di far vivere su un normale Pc un´esperienza Hd completa con il supporto dei più recenti e sofisticati formati come Vc-1, Mpeg-2 e H. 264. Grazie all´Amd Unified Video Decoder (Uvd), la soluzione può trattare la riproduzione di contenuti Hd sulla Gpu, più adatta allo scopo, anziché sulla Cpu: questo accorgimento permette ai consumatori di visualizzare i contenuti Hd dei nuovi titoli Blu-ray in modo più soddisfacente con minori latenze, scatti e salti di immagine. "Nel 2007 Amd si era impegnata a rilasciare i processori Amd Phenom triple-core entro il primo trimestre 2008, e oggi la società mantiene tale promessa", ha dichiarato Bob Brewer, Corporate Vice President, Strategic Marketing di Amd. “Amd sa bene che le moderne applicazioni Pc risultano accelerate al meglio con una gamma di prodotti multi-core comprendente processori quad, triple e dual-core, ed è questo il motivo per cui ha reso disponibile la più ampia gamma di soluzioni desktop multi-core dell´intero settore". I Pc basati su processori Amd Phenom X3 e chipset Amd 780G offrono una reale compatibilità con i videogame Directx 10 permettendo anche ai giocatori occasionali di sperimentare esperienze avanzate come la grafica tridimensionale realistica e l´interattività dinamica che contraddistinguono i videogame di ultima generazione. Gli appassionati che intendono aumentare le performance dei loro sistemi aggiungendo schede grafiche discrete possono accelerare le prestazioni con la Ati Hybrid Graphics Technology, una tecnologia capace di sfruttare contemporaneamente la potenza di una scheda grafica indipendente Ati e della Gpu presente su motherboard arrivando addirittura, con alcune applicazioni, ad aumentare le performance 3D del 70%. (1) Inoltre, il chipset Amd 780G rappresenta la seconda generazione di chipset Amd dotati di Amd Overdrive, una semplice interfaccia utente che permette a chiunque di regolare le performance del proprio sistema. (2) I processori Amd Phenom X3 8400 e Amd Phenom X3 8600 possono migliorare le prestazioni delle applicazioni single-threaded rispetto ai dual-core. I processori Amd Phenom triple-core possono inoltre aumentare le performance nei modelli di utilizzo in multitasking e con le applicazioni multi-threaded, in linea con i vantaggi similari offerti dai processori quad-core Amd Phenom X4. Amd collaborerà con Zt Systems alla presentazione del primo sistema dotato del nuovo processore triple-core Amd Phenom X3 che avverrà sul canale televisivo statunitense Qvc nel corso del programma Computer Shop in onda il 31 marzo alle ore 22:00 Edt. “I nuovi desktop Zt Affinity con processore triple-core Amd Phenom X3 8400 offrono la tecnologia migliore permettendo, a una più vasta gamma di clienti, di sperimentare le performance e le capacità di multitasking di una vera tecnologia multi-core", ha affermato Russell Carlisle, Vp of Marketing di Zt Systems. “Il sistema Zt Affinity 5202Zi è perfettamente indicato per quei consumatori che ricercano un Pc compatto elegante ed economico con tutta la potenza necessaria per il moderno entertainment digitale". I sistemi dotati di processori Amd Phenom X3 8400 (2,1Ghz) e 8600 (2,3Ghz) saranno resi disponibili inizialmente dai maggiori Oem e system builder. .  
   
   
POLITICHE GIOVANILI, LA GIUNTA CAMPANA STANZIA 10 MILIONI DI EURO  
 
Napoli, 31 marzo 2008 - La Giunta Regionale della Campania ha approvato, su proposta dell’assessore alle Politiche Giovanili, la delibera di programmazione delle risorse finanziarie per il Piano Regionale per l’Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore (I. F. T. S. ). Il provvedimento stanzia 10 milioni di euro (5 milioni di risorse regionali e 5 milioni di euro finanziati dal Ministero dell’Istruzione), per azioni di sistema e relative attività formative giovanili in otto settori strategici ove vi sono particolari esigenze connesse all’innovazione tecnologica ed alla ricerca: aerospaziale, agroalimentare, economia del mare, enogastronomia, information tecnology, moda, turismo e sociale. Le azioni di sistema saranno a supporto delle attività formative e per l’accompagnamento al lavoro dei giovani coinvolti. Le attività formative, da realizzare a seguito di indagini sui fabbisogni di innovazione e formazione, si rivolgeranno a oltre 380 giovani diplomati, disoccupati e inoccupati che potranno seguire uno dei 16 corsi promossi dai rispettivi Poli Formativi. "Con questa importante delibera – ha sottolineato l’assessore alle Politiche giovanili - finanziamo altresì anche 7 progetti pilota di alta formazione, rivolti a ulteriori 168 giovani, per lo sviluppo di due settori molto importanti, quello degli sportelli informagiovani e quello delle biotecnologie". .  
   
   
DALLE SCUOLE ITALIANE BUONE PRATICHE E NON SOLO BULLISMO. CITTADINANZATTIVA PREMIA I PROGETTI INNOVATIVI IN TEMA DI SICUREZZA E SALUTE  
 
Roma, 31 marzo 2008 - Duecentottanta progetti per la sicurezza, l’educazione al benessere e la prevenzione dei comportamenti violenti nelle scuole italiane. Tanti hanno partecipato alla seconda edizione del Premio delle Buone pratiche nella scuola promosso da Cittadinanzattiva nell’ambito della campagna Impararesicuri. A salire sul podio dei vincitori, premiati ufficialmente il 27 marzo alla Camera dei Deputati, due scuole del Veneto e una della Toscana. Si tratta della: Scuola primaria Sandro Pertini di Subbiano-capolona (Arezzo) con il progetto “Sicuramente più sicuri” premiata nell’ambito della sicurezza a scuola; Istituto Comprensivo B. Lorenzi di Fumane (Verona) con il progetto “Cittadinanza responsabile per salute e sicurezza” sul tema dell’educazione al benessere; Istituto Comprensivo di Porto Viro (Rovigo) con il progetto “Io Incontro l’altro” per la prevenzione dei comportamenti violenti. La scuola della Toscana riceverà dotazioni di beni e servizi (come antiscivoli, segnaletica interna, dotazioni per la messe in sicurezza delle vetrate) e alle due scuole del Veneto sarà consegnata una somma in denaro da destinare al proseguimento del progetto. Accanto ai tre vincitori, sono stati menzionati altri nove progetti: due della Lombardia, due del Friuli, uno da Veneto, Trentino, Piemonte, Sicilia e Molise. Sul sito di Cittadinanzattiva www. Cittadinanzattiva. It è possibile visionare l’elenco di tutte le scuole che hanno partecipato al premio. I progetti in gara hanno declinato tutti i diversi aspetti della sicurezza: dalla conoscenza del territorio e dei rischi specifici connessi (incidenti stradali, incendi boschivi, alluvioni, frane e terremoti), al corretto utilizzo delle nuove tecnologie, dall’educazione alimentare, alla prevenzione dei comportamenti violenti tra pari, fino ad arrivare alla promozione di stili di vita salutari e la lotta alla droga e al tabagismo. Due i denominatori comuni dei progetti: il ruolo attivo degli studenti che, oltre ad essere destinatari delle iniziative, si fanno essi stessi intermediari e diffusori della cultura della sicurezza nella propria famiglia e presso la popolazione locale; la capacità di produrre cambiamenti concreti, dalla messa in sicurezza dell’edificio scolastico, alla modifica della viabilità nell’area circostante la scuola, dalla costruzione di una pista ciclabile, a cambiamenti tangibili nell’alimentazione e negli stili di vita. “La scuola è fra i programmi dimenticati dai politici che, nelle loro campagne elettorali, dedicano al tema un’attenzione prossima allo zero”, dichiara Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. “Occorre trasformare la scuola in una risorsa”. Per questo Cittadinanzattiva chiede al nuovo Governo: l’aumento della spesa per l’istruzione di almeno un punto percentuale rispetto alla spesa pubblica totale (dall’attuale 8% al 9%); la predisposizione e l’attuazione di programmi quinquennali di intervento per mettere a norma tutti gli edifici scolastici. Lotta agli sprechi, prevenendo in particolare un piano di razionalizzazione degli organismi amministrativi regionali (Uffici Scolastici regionali) e provinciali (Centri servizi amministrativi); un’azione per migliorare la qualità professionale del personale docente anche mediante strumenti di incentivazione, valorizzazione e sviluppo; una revisione del percorso di formazione all’insegnamento in generale e all’insegnamento rivolto ai ragazzi con disabilità; un sistema di valutazione per i dirigenti scolastici, per gli insegnanti e per gli istituti, con l’integrazione del punto di vista degli utenti del servizio; la definizione di orari più flessibili e più lunghi per asili nido, scuole dell’infanzia e primaria”. .  
   
   
L´INGANNO E LA CORRUZIONE DILAGANO TRA LE FORMICHE  
 
Bruxelles, 31 marzo 2008 - Le formiche, insetti eusociali della famiglia Formicidae, sono note per le loro colonie e i loro nidi altamente organizzati. Tuttavia, un recente studio condotto da ricercatori dell´Università di Leeds e dell´Università di Copenhagen rivela che, malgrado le capacità organizzative, le formiche sono assolutamente in grado di ingannare e barare, indipendentemente dal ruolo: operaie, maschi o regine. I risultati dello studio, finanziato dalla Fondazione Carlsberg, sono stati pubblicati di recente su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Il dott. Bill Hughes della facoltà di scienze biologiche dell´Università di Leeds ha scoperto che, nel cooperare a beneficio della colonia, le formiche non dimostrano la stessa velocità usata nell0operare per il proprio ritorno individuale. Da parte sua, il professore Jacobus Boomsma del Centre for Social Evolution dell´Università di Copenhagen ha scoperto che alcune formiche sono in grado di eludere il sistema, facendo in modo che i propri figli diventino regine riproduttrici e non operaie sterili. ´La teoria comunemente accettata era che le regine fossero ottenute esclusivamente mediante il nutrimento,´ commenta il dott. Hughes e aggiunge: ´Alcune larve erano nutrite di alimenti che stimolavano il loro sviluppo in regine e tutte le larve godevano potenzialmente della stessa opportunità. Ma, applicando la tecnica del Dna fingerprinting, abbiamo condotto studi su cinque colonie di formiche tagliafoglie, scoprendo che i figli di alcuni padri hanno maggiori probabilità di diventare regine di altri´. Secondo il dott. Hughes, queste formiche possiedono uno o più geni ´regali´ che le portano ai massimi livelli, estromettendo dalla gara i potenziali contendenti. Sebbene i ricercatori fossero a conoscenza di queste linee genetiche ´regali´, l´idea condivisa era che in ogni colonia queste linee fossero rare, molto probabilmente in virtù del fatto che le formiche sono abili maestre nell´arte di passare inosservate. ´Se ci fossero molti esemplari di una linea genetica con probabilità di diventare regine all´interno di una singola colonia, le altre formiche lo noterebbero e potrebbero prendere provvedimenti nei loro confronti,´ spiega il dott. Hughes. ´Perciò riteniamo che i maschi dotati di questo corredo genetico regale si siano evoluti per riuscire in qualche modo a disseminare la propria discendenza in diverse colonie ed eludere qualsiasi intercettazione. La rarità delle linee regali sarebbe, in realtà, una strategia evolutiva messa in atto dai bari per sfuggire alla soppressione ad opera delle masse altruistiche che essi stessi sfruttano. ´ Le colonie di formiche generano maschi e nuove regine diverse volte in un anno, ed essi lasciano i propri formicai migrando verso altre colonie per incontrarsi e accoppiarsi. Mentre i maschi muoiono poco dopo, le femmine diventano adulte e fondano nuove colonie. I ricercatori stanno ora cercando di verificare la validità della propria ipotesi e se effettivamente la strategia di accoppiamento dei maschi portatori di geni regali ne garantisca la rarità, per assicurare che il proprio vantaggio aggiunto sia tenuto occulto ai loro più ´comuni´ omologhi. ´Quando si studiano insetti sociali, come le formiche e le api, spesso sono gli aspetti solidali delle loro società ad emergere con maggiore preminenza,´ osserva il dott. Hughes. ´Comunque, osservandole più da vicino, è possibile scorgere anche conflitto e inganno. Naturalmente anche la società umana rappresenta un esempio eloquente a questo riguardo. ´ I ricercatori erano soliti pensare che le formiche costituissero ´un´eccezione, ma la nostra analisi genetica ha mostrato che nella loro società la corruzione è dilagante, in particolare la corruzione regale,´ aggiunge il dott. Hughes. Per ulteriori informazioni: http://www. Leeds. Ac. Uk .  
   
   
GIORNATA NAZIONALE DI PREPARAZIONE AL BANDO 2009 “SCIENZE SOCIO-ECONOMICHE ED UMANISTICHE” NEL 7° PROGRAMMA QUADRO DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO DELL’UNIONE EUROPEA: QUANTI FINANZIAMENTI EUROPEI GIUNGONO IN ITALIA?  
 
Siena, 31 marzo 2008 -  Il convegno si terrà venerdì 4 aprile 2008 a Siena, presso il Collegio di Santa Chiara in Via di Valmontone, 1. A Siena. L’incontro è stato organizzato dall’ Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (Apre) per conto del Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con l’Università di Siena. In Italia il 61% dei laureati possiede una laurea in Scienze umane, sociali, economiche e giuridiche. Per sfruttare questo potenziale umano di ricerca è necessaria una strategia mirata in materia di finanziamenti a livello nazionale ed internazionale con una concertazione tra ricerca socio-economica, politiche nazionali e sviluppo del Paese Nel 2008 il flusso di finanziamenti europei per la ricerca socio-economica è stato di 9,15 M€ su 83, 5 M€, solo il 10% del budget dedicato al 1° bando nel tema “Scienze Socio-economiche ed Umanistiche” del Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico dell’Unione Europea. Una migliore presentazione delle proposte progettuali è pertanto un obiettivo da perseguire. E’ necessaria una strategia a breve ed a lungo termine per fornire un supporto efficace alla comunità scientifica italiana Obiettivo della giornata è migliorare la qualità delle proposte italiane nel settore socio-economico ed umanistico fornendo le strategie e gli orientamenti futuri della Commissione Europea sul tema, così come una riflessione sui risultati del primo bando, utile come strumento di analisi dei punti deboli delle proposte. La partecipazione all’evento è gratuita. Sito: http://www. Apre. It/eventi/default. Asp .  
   
   
BOLZANO: APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI DIDATTICA MONTESSORIANA  
 
Bolzano, 31 marzo 2008 - Il corso rivolto agli insegnanti della scuola primaria è organizzato dall’Intendenza scolastica italiana a partire dalla seconda metà di aprile presso l’Istituto Comprensivo Bolzano -Europa 2. Il corso è finalizzato a promuovere la conoscenza della metodologia montessoriana ed a fornire gli strumenti pedagogico-didattici per sostenere l´introduzione di tale metodologia in alcune classi della scuola primaria della provincia già a partire dall´anno scolastico 2008/09. La pedagogia montessoriana è basata su alcuni principi fondamentali; innanzitutto il bambino deve essere aiutato ad apprendere da solo e quindi deve poter fare sempre nuove esperienze per “conoscere” direttamente il mondo. Ogni bambino, inoltre, è considerato un individuo e quindi nell’apprendimento bisogna rispettare i suoi ritmi ed i suoi interessi, oltre che le sue possibilità. L’ambiente in cui il bambino apprende riveste, dunque, un ruolo educativo (l’aula è generalmente composta da angoli separati per i diversi momenti/giochi/funzioni), ed il materiale utilizzato (materiale di sviluppo) è messo a disposizione perché il bambino, adoperandolo quando vuole e per il tempo che vuole, affini e moltiplichi le proprie capacità. Le aule così organizzate favoriscono una naturale aggregazione in piccoli gruppi per la realizzazione delle attività, ma al tempo stesso stimolano il desiderio di approfondire; il materiale a disposizione va condiviso con gli altri e quindi il bimbo deve imparare a rispettare i tempi e i modi degli altri e ad adattarsi alle regole sociali. In altre parole i bambini devono imparare a lavorare individualmente e anche in gruppo. In pratica i bambini di una classe Montessori “non fanno quello che vogliono, ma vogliono quello che fanno” ed imparano a sviluppare sin dai primi passi all’interno della società il senso dell’equilibrio tra libertà e autorità, nel filone della cosiddetta “pedagogia del limite”. Il corso, riservato a 40 docenti, inizierà nella seconda metà di aprile e avrà una durata totale di 280 ore, di cui 70 dedicate all´autoformazione e 210 comprensive di lezioni frontali e visite didattiche. La formazione, che si articolerà in un biennio, avrà termine nell´anno scolastico 2009/2010. Il corso si terrà presso l´istituto comprensivo Bolzano-europa 2, di via Parma 6, dove saranno anche disponibili i materiali didattici. Il gruppo di progetto è costituito dall´ispettore Enzo De Paoli, dalla dirigente prof. Ssa Laura Cocciardi e dalla responsabile dell´Ufficio processi educativi Giovanna Ghezzi. La formazione è affidata all´équipe diretta dalla prof. Ssa Clara Tornar del Dipartimento di progettazione educativa e didattica dell´Università Roma Tre. La domanda d’ammissione al corso va presentata entro il 4 aprile 2008, ed inoltrata, per il tramite della scuola di appartenenza, all’indirizzo di posta elettronica: is. Form-ins@scuola. Alto-adige. It Per eventuali informazioni dirigente dell´Istituto comprensivo Bolzano - Europa 2, ai seguenti recapiti: tel. 0471-913233 oppure ic. Bolzanoeuropa2@scuola. Alto-adige. It. .  
   
   
ACCADEMIA, PECCI E COMUNE IN RETE PER UN POLO DI ECCELLENZA A SETTEMBRE AL VIA I CORSI DI UN BIENNIO SPERIMENTALE PER LE ARTI VISIVE  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - La Regione Toscana ha riconosciuto al Centro per l´arte contemporanea Luigi Pecci di Prato il ruolo di "Centro del sistema della rete regionale per l´arte contemporanea", con la finalità di mettere in rete le diverse realtà dell´arte contemporanea in Toscana all´interno del contesto più generale della promozione della cultura contemporanea. Un passaggio importante verso questo obiettivo è, per l’assessore regionale alla cultura, l’impegno assunto oggi dal Pecci insieme all’Accademia di belle arti di Firenze e al Comune di Prato, con la collaborazione della Regione Toscana e del ministero per l’università, per costituire a Prato di un polo di alta formazione artistica che valorizzi le vocazioni e le opportunità presenti sul territorio. Il primo atto concreto di questa volontà, sancita dalle firme apposte sotto il protocollo di intesa dal presidente dell’Accademia di belle arti di Firenze, Paolo Targetti, dal presidente del Centro Pecci Valdemaro Beccaglia e dal sindaco di Prato, è l’avvio, in programma a partire dall’autunno di quest’anno, di un biennio sperimentale di corsi in arti visive e discipline dello spettacolo che l’Accademia organizzerà a Prato in locali messi a disposizione dal Centro Pecci. La sinergia tra i due enti offrirà, per l’assessore alla cultura, un significativo contributo alla diffusione tra i giovani dell’arte e della cultura contemporanea. I percorsi formativi prevedono infatti sia laboratori di approfondimento creativo nel campo della pittura e della scultura che confronti sul campo, attraverso l’opera diretta dei curatori delle mostre del Centro Pecci, con le problematiche museografiche e con la progettazione dei sistemi espositivi. Ma gli stage degli specializzandi dell’accademia avranno a disposizione anche le altre strutture museali e teatrali di cui dispone la città di Prato, che ha aperto un canale preferenziale di sviluppo proprio nel settore delle arti visive, e ha al suo attivo tra l’altro anche un’esperienza positiva e di successo come “Officina giovani”. La messa in rete di questa pluralità di competenze, professionalità e esperienze legate al territorio ma anche agli orizzonti più innovativi del contemporaneo costituisce, nelle conclusioni dell’assessore alla cultura, un modello e una solida base di partenza per un polo di eccellenza formativa nel campo dell’arte contemporanea che mette la Toscana all’avanguardia e può portare a risultati di grande interesse. .  
   
   
INDESIT COMPANY SCEGLIE IL POLITECNICO DI TORINO PER INVENTARE I MATERIALI DEL FUTURO  
 
Milano, 31 marzo 2008 - Inaugurato il Business Research Center nella Cittadella Politecnica: i ricercatori indagheranno tecnologie innovative ed eco-compatibili. Intesa quinquennale tra Indesit Company e il Politecnico di Torino per la ricerca nei settori dell’ingegneria chimica, dei materiali avanzati e dell’energia, per sviluppare tecnologie e processi innovativi da applicare agli elettrodomestici del futuro. L’accordo si inserisce nell’ambito del Business Research Center, inaugurato oggi nella Cittadella Politecnica, centro di ricerca industriale che mette in contatto il know-how del mondo accademico con quello del mondo aziendale in un contesto di scambio reciproco e continuativo per creare innovazione e sviluppo. L´accordo prevede inoltre la sponsorizzazione della cattedra industriale Indesit Company Scienza dei materiali presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica-dismic. “Per continuare a essere leader nell’innovazione è necessario non solo rispondere ma anticipare le esigenze del mercato cogliendo rapidamente le opportunità offerte dal mondo della ricerca e della tecnologia – ha commentato Silvio Corrias, Innovation&technology Director di Indesit Company – Dobbiamo insistere nel cercare tecnologie più avanzate, dalla meccanica all’elettronica, e continuare ad anticipare le richieste dei consumatori. La partnership con il Politecnico di Torino ci sarà certamente di aiuto in questo nostro impegno continuo . ” Il progetto di ricerca, per il quale saranno investiti oltre 1,5 milioni di Euro in 5 anni e che vedrà impegnato un team di ricercatori Indesit Company e del Politecnico, avrà come obiettivo l’ottimizzazione delle risorse idriche ed energetiche, lo sfruttamento delle energie rinnovabili, e permetterà di dotare i prodotti della gamma di Indesit Company di nuove funzionalità e di migliori prestazioni. L’elettrodomestico del futuro consumerà sempre meno energia elettrica e acqua, sarà dotato di superfici “intelligenti” in grado di trattare opportunamente gli sporchi, e vedrà integrate soluzioni tecnologiche altamente innovative per diminuire il tempo dei cicli di lavaggio e di preparazione dei cibi. La collaborazione tra Indesit e il Politecnico di Torino è già ampiamente operativa e porterà alla generazione di dimostratori tecnologici di sistema, esemplificativi della possibile implementazione delle nuove tecnologie, dei nuovi materiali o coating sugli elettrodomestici. La partnership con il Politecnico rientra nel modello di innovazione creato da Indesit Company, che si fonda su una rete di networking estesa che include fornitori, aziende produttrici di beni e prodotti correlati agli elettrodomestici, aziende di altri settori e atenei di primaria importanza, sia italiani che internazionali, tra cui appunto il Politecnico di Torino. Indesit stabilisce così rapporti di collaborazione fin dalle fasi iniziali di generazione delle idee e di sviluppo. Questo modello di open innovation ha dato risultati importanti in termini di sviluppo di prodotti a elevata efficienza energetica e in grado di ridurre notevolmente i consumi idrici. La lavabiancheria Aqualtis, ad esempio, è la dimostrazione concreta dell’impegno di Indesit Company nello sviluppo di prodotti sempre più eco-compatibili. Ideata con i più avanzati criteri di innovazione e progettata secondo i migliori standard in materia di eco-design, Aqualtis ha ottenuto l´Award Ecohitech 2006, il più importante riconoscimento nell’ambito delle tecnologie eco-compatibili e a basso consumo energetico che l’ha decretato quale migliore prodotto all’interno della categoria prodotti environmental friendly. Inoltre è stata la prima lavabiancheria a superare brillantemente gli Australian Standard Tests guadagnando nel 2006 le cinque stelle nella categoria water rating e dimostrandosi come la lavabiancheria più attenta alle esigenze del risparmio delle risorse idriche, tema su cui da anni si batte il governo australiano. Le prestazioni ambientali della nuova generazione di elettrodomestici hanno permesso di ottenere notevoli vantaggi anche a livello di di sistema: gli elettrodomestici in classe A, A+, A++ consumano meno elettricità e quindi riducono le emissioni dei gas colpevoli dell’effetto serra. Solo nel corso dell’ultimo anno le sostituzioni dei frigoriferi e congelatori obsoleti con quelli di maggior classe di efficienza energetica hanno cancellato dall’aria 27. 700 tonn di Co2 colpevoli del cambiamento del clima. In Italia ci sono ancora 20 milioni di elettrodomestici da sostituire: cambiandoli si eviterebbero 2,3 milioni di tonn di Co2 in più nell’atmosfera. Sarebbe come togliere di colpo dalle strade 900. 000 auto. I frigoriferi di Indesit Company di classe A++ utilizzano il gas R600 (Hydrocarbon), un gas naturale che non ha effetti negativi sull’ambiente e sull’ozono e che consente un risparmio fino al 70% di energia rispetto ai modelli obsoleti. .  
   
   
DESIDERATA I GENITORI CHIEDONO AL NUOVO MINISTRO UNA SCUOLA DI QUALITA´  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - Può una lista dei desideri curare un malato grave come la scuola italiana? Come Associazione di genitori radicata sul territorio toscano da quasi quarant’anni, ci siamo interrogati su quali possibili soluzioni indicare ai candidati alle elezioni politiche del 13-14 aprile prossimi. A quelli di tutti gli schieramenti, perché la scuola è il principale strumento di rilancio del futuro del nostro Paese e nessuno può chiamarsi fuori. Così ci siamo consultati con alcune centinaia di soci e simpatizzanti dell´Age Toscana, raccogliendo questi "desiderata". Ecco le nostre richieste, in ordine di urgenza: Un Patto sociale condiviso - La qualità dell’educazione non si fissa per decreto. Chi crede nella scuola sa che per rilanciarla davvero occorre un patto sociale fra tutte le forze politiche, la famiglia e le altre agenzie formative, le professionalità della scuola. Occorre l’impegno di tutti, nessuno escluso, e occorre puntare sui Valori e sul Rispetto delle persone e dei ruoli. Più Risorse per la Scuola - La spesa per l’istruzione è ferma dal 1990. Si spende troppo e si spende male, infliggendo tagli a chi già ha classi strapiene e organici carenti. Il 95% è assorbito da spese di personale, e solo il 3% va in spese di funzionamento e l’1% in investimenti. Una parte dei proventi della lotta all’evasione fiscale può risolvere tanti problemi ed elevare la scuola della sussistenza a un servizio di qualità. Risorse per gli enti locali che forniscono prescuola, trasporti e interventi per il diritto allo studio e l’integrazione; biblioteche; garantire il diritto di scelta ai genitori: tempo pieno per chi lo vuole e scuola paritaria per chi la desidera. Sono solo alcuni esempi del tanto che si potrebbe fare con un minimo di risorse. Una Riforma, e che sia quella buona - È urgente mettersi d’accordo e mettere fine a questa tela di Penelope che va avanti dal 1989. Un serio sistema di valutazione, un pizzico di buon senso e saremo già a buon punto. Senza gettar via quello che di buono c’è (lingue straniere e informatica fin da piccoli) e recuperando qualcosa di quello che c’era (gli esami di riparazione, la storia moderna in 5^ elementare). Sicurezza e spazi adeguati - È risaputo che la maggior parte delle scuole non è a norma. Noi genitori vogliamo stare tranquilli: basta con l’amianto, basta con le strutture pericolose e gli incidenti. Se i nostri figli debbono stare tante ore a scuola, vorremmo spazi adeguati e attrezzature sportive. E qualche screening sistematico effettuato a scuola come ai nostri tempi (Tbc, scoliosi, denti ecc. ) non sarebbe male. - Progetti, + Grammatica e Matematica - I progetti non ci bastano più. Per contrastare lo scarso rendimento scolastico dei nostri figli (7 studenti su 10 con insufficienze) è urgente investire sulla logica, l’italiano, la matematica. E sarebbe proprio un´eresia chiedere l´insegnante prevalente almeno per i primi anni di scuola? Un reclutamento efficace - La supplente che non arriva, 4 insegnanti di matematica in un anno: che garanzia abbiamo circa l’istruzione che ricevono i nostri figli? Investire sulla Musica e sullo Sport - Fin da piccoli amano la musica e lo sport. E visto che abbiamo figli obesi e videodipendenti, i pomeriggi a scuola impegnamoli in attività motorie sotto la guida di personale esperto. Caro libri e Peso libri - Questo è un problema molto sentito dai noi genitori. Occorre superare consuetudine e interessi e trovare un modo innovativo per risparmiare denaro e soprattutto la schiena dei nostri figli. Poter detrarre il costo dei libri dalle tasse sarebbe molto apprezzato da noi genitori. Ridateci i bidelli! - Le ditte di pulizia costano più dei bidelli e non danno nessuna garanzia in termini di sorveglianza e di presenza umana, anche come mezzo di contrasto a fenomeni come il bullismo. Rappresentanti di classe e Organi collegiali - Anche noi genitori vogliamo fare la nostra parte, e il rappresentante di classe è uno snodo essenziale, soprattutto dal punto di vista relazionale: non eliminatelo, e anzi aiutateci a formarci per essere competenti, ossia utili alla scuola. .  
   
   
IL “SISTEMA BASILICATA” A GLOBE 2008  
 
 Potenza, 31 marzo 2008 - Anche una delegazione lucana ha partecipato a “Globe 2008”, la più importante Fiera e Conferenza Internazionale su Business e Ambiente e uno degli appuntamenti internazionali più rilevanti per tutte le aziende operanti nel settore dell’energia alternativa, delle tecnologie ambientali e dei servizi finanziari accessori. Alla manifestazione, svoltasi nei giorni scorsi a Vancouver (Canada), ha aderito la Regione Basilicata attraverso Dipartimento regionale alle Attività produttive. Si è deciso di promuovere la partecipazione di nostri centri di ricerca a questo appuntamento internazionale perchè Globe 2008 rappresenta una vetrina mondiale per far emergere e presentare le eccellenze presenti in Basilicata, favorire la cooperazione, lo sviluppo e il trasferimento tecnologico. Questa scelta si inserisce in una strategia di lungo periodo che punta alla promozione del sistema Basilicata fra gli investitori stranieri. Infatti si sono voluti valorizzare precedenti importanti rapporti che la Regione ha già sviluppato in Canada in particolare con la Italian Chamber of Commerce della British Columbia and Alberta, organizzatrice in loco dell’evento, grazie alle attività dello Sportello per l’internazionalizzazione delle imprese Sprint, che, con Sviluppo Italia Basilicata, ha curato in particolare un progetto più ampio di promozione dei fattori localizzativi della regione, consolidando un ampio dialogo con i rappresentanti economici della realtà canadese, tanto da generare proficue missioni esplorative e visite di ritorno in Basilicata dei potenziali investitori canadesi. Questa partecipazione lucana a Globe 2008, infatti, segue una visita effettuata in Basilicata della rappresentanza formale della British Columbia insieme al sistema camerale e a una folta delegazione di imprenditori. In Basilicata il settore delle tecnologie per l’ambiente ed i rischi trova un forte posizionamento del sistema scientifico industriale lucano con la presenza dello specifico Distretto tecnologico Tern (Tecnologie per le Osservazioni della Terra e i Rischi naturali) oltre la presenza di Centri di Ricerca di eccellenza e di dipartimenti universitari che operano nel campo delle biotecnologie (Enea di Rotondella, Istituti del Cra, Metapontum Agrobios, Inea, Cnr, Università degli Studi di Basilicata). All’evento, aperto a delegazione di buyers internazionali e ad esponenti governativi di 80 paesi del mondo, così come a delegati delle maggiori organizzazioni internazionali, leaders di settori, ha partecipato una delegazione lucana costituita da rappresentanti del sistema della ricerca quali Saverio Fiore dell’Imaa Cnr di Tito e Pasquale Grieco di Metapontum Agrobios. Inoltre hanno partecipato attraverso l’invio di specifica documentazione anche il Centro Enea Trisaia di Rotondella e il Consorzio Createc (il Consorzio per l’Ambiente e l’Innovazione Tecnologica specializzato in Ricerca Industriale e Sviluppo di Servizi Innovativi). La delegazione lucana è stata accompagnata dal Dr. Vittorio Simoncelli di Sviluppo Italia Basilicata che ha curato, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana a Vancouver, gli aspetti organizzativi e istituzionali con i diversi soggetti a vario titolo coinvolti nella missione. La delegazione in Fiera è stata accolta dal Console generale d’Italia Uberto Vanni D’archirafi. Durante l’evento si sono svolti oltre a numerosi incontri “business to business” con controparti straniere, un seminario di presentazione degli operatori italiani organizzato dall’Ice e visite a centri di ricerca di rilevanza internazionale nei diversi settori di riferimento. Infine la delegazione lucana ha avuto un importante incontro con Mr. Troy Machan – Direttore del Ministero dello Sviluppo Economico della Bc per verificare le reciproche opportunità di collaborazione e investimento. Il know – how Basilicata è stato molto apprezzato ed ha suscitato notevole e particolare interesse da parte di diversi operatori e organismi. In particolare sono state individuate interessanti opportunità di cooperazione scientifica, tecnologica e imprenditoriale nei settori: dell’innovazione e della biodiversità di piante forestali “Ubc – University of British Columbia”, del vivaismo forestale “Prt Pelton Group”, della genomica avanzata con la “Genome British Columbia”, con il centro ricerche e servizi diagnostici avanzati dei tumori “Bc Cancer Agency”, con la Mda Corporation leader nel settore aerospaziale e satellitare, con la Ivey International nella gestione dei siti inquinati, con particolare riferimento agli idrocarburi, con Pbl e con Alterna Energy nel settore dello smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo al riutilizzo di fly ash (ceneri da combustione) per la sintesi di zeoliti. Dall’incontro è emerso tra i rappresentanti della Regione Basilicata e della Provincia della British Columbia il reciproco interesse a continuare questa collaborazione: si è parlato anche di possibili intese in vista delle Olimpiadi invernali 2010 e delle grandi opportunità di matching Canada Occidentale e Basilicata. .  
   
   
PROTOCOLLO D´INTESA PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO SOTTOSCRITTO A ROMA FRA LA REGIONE PIEMONTE E IL MINISTERO  
 
 Torino, 31 Marzo 2008 - E´ stato sottoscritto il 28 marzo A Roma dall´Assessore alla Programmazione, Politiche territoriali ed Edilizia della Regione Piemonte e dal Sottosegretario per i Beni e le Attività culturali il Protocollo di Intesa finalizzato all´attività congiunta di pianificazione. Il documento, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, definisce i contenuti strategici e normativi capaci di coniugare la tutela e la valorizzazione del paesaggio con le esigenze e le prospettive di sviluppo sostenibile. La firma del Protocollo istituzionalizza il concetto, condiviso dal Ministero e dalla Regione, che la concertazione e la partecipazione di tutti i soggetti implicati nei processi decisionali di trasformazione paesaggistica costituiscono la metodologia imprescindibile per la formazione del nuovo strumento di pianificazione paesaggistica. La Regione Piemonte, nella convinzione che il paesaggio rappresenti un irripetibile valore e una risorsa per lo sviluppo culturale ed economico dei territori, ha avviato una prima fase di studi propedeutici alla redazione del Piano paesaggistico, cui l´Intesa darà compiuta definizione attivando, nel contempo, costruttivi percorsi di collaborazione con le Amministrazioni locali, in particolare quelle provinciali. Ulteriore elemento di innovazione e di lungimiranza è dato dall´inserimento del Piano paesaggistico all´interno del più ampio e generale quadro di revisione della normativa urbanistica e del Piano territoriale regionale, curato dall´Assessore alle Politiche territoriali. .  
   
   
AMBIENTE: ORSO USCITO DAL LETARGO: PRIME TRACCE IN VAL D´ULTIMO  
 
Bolzano, 31 marzo 2008 - Negli ultimi giorni è stata nuovamente accertata la presenza dell’orso in Alto Adige. Si tratta di una pista su neve riscontrata dagli agenti di sorveglianza venatoria nella zona della Val d’Ultimo, al confine con la Provincia di Trento. Lo comunica l´ufficio caccia e pesca della Provincia. Già nel 2007 era stata accertata, in diverse occasioni, la presenza di due diversi individui nella zona del Gruppo montuoso delle Maddalene, cioè sul crinale boscato che si sviluppa tra Passo Mendola, Passo Palade e la Val d’Ultimo. Anche nella confinante Provincia di Trento, da cui questi giovani orsi provengono, vengono segnalati i primi movimenti degli orsi che hanno così concluso la loro fase di letargo invernale. Il personale di sorveglianza, come sottolinea Giorgio Carmignola dell´Ufficio caccia e pesca, ha potuto raccogliere alcuni campioni di pelo e di escrementi che permetteranno di confermare se, per l’orso che è stato accertato, si tratta dello stesso individuo dell’anno scorso. .  
   
   
UN ESEMPLARE DI LINCE È PRESENTE IN ALTA VAL DI SOLE L’ANIMALE PROVIENE DALL’ENGADINA SVIZZERA DOVE È STATO RADIOCOLLARATO LO SCORSO 22 FEBBRAIO DALLE AUTORITÀ ELVETICHE  
 
Trento, 31 marzo 2008 - In questi giorni un esemplare di lince, un giovane maschio di 24 chilogrammi, è presente in alta Val di Sole. Proviene dalla Svizzera, in particolare dalla vicina Engadina, dove è segnalato dagli inizi di dicembre 2007 e dove, lo scorso 22 febbraio, è stato catturato dai tecnici del Parco Nazionale Svizzero per essere radiocollarato e dunque meglio monitorato. Le autorità elvetiche, con le quali il Servizio Foreste e Fauna della provincia è in contatto sin dalle prime fasi, hanno prontamente segnalato la posizione dell’animale alla Provincia ed al confinante Parco Nazionale dello Stelvio, ed ora è previsto un monitoraggio coordinato. L’animale è dotato di un radiocollare satellitare, che ne consente il controllo anche senza dover seguire l’animale sul campo (strumentazione del tutto simile a quella utilizzata per seguire alcuni esemplari di orso qui in Trentino). Probabilmente si tratta di un esemplare proveniente dalla popolazione di oltre cento esemplari che gravita nelle Alpi della Svizzera centro-orientale, ma solo le analisi genetiche in corso nei laboratori svizzeri potranno confermare tale ipotesi. In ogni caso si tratta di una presenza faunistica di eccezionale interesse e valore, appartenente ad una specie da sempre presente sulle Alpi, sterminata circa cento anni fa; il suo lento ritorno si origina dalle reintroduzioni effettuate con successo negli anni ’70, appunto in Svizzera ed in Slovenia. In Trentino alcuni esemplari di origine sconosciuta sono stati certamente presenti tra l’inizio degli anni ’80 e la metà degli anni ’90, ma in seguito non si sono più avuti indici di presenza certi. La Provincia autonoma di Trento intende continuare la positiva collaborazione con le autorità elvetiche, nata nell’ambito delle attività di gestione dell’orso bruno ma aperta anche ad altre specie che si muovono su ampi territori, al fine di favorire e tutelare la presenza del felide, che costituisce uno degli elementi di maggiore interesse biologico dell’ecosistema alpino. Carnivoro posto al vertice della piramide alimentare la lince non rappresenta alcun pericolo per l’uomo, neppure potenziale. .  
   
   
IN ATTESA DEI FINANZIAMENTI PROMESSI DAL MINISTRO DELL’AMBIENTE NEL 2006 PIANA DI LUCCA E MASSACIUCCOLI, LA TOSCANA SBLOCCA LE OPERE INTERVENTI PER 15 MILIONI DI EURO DEL PROPRIO BILANCIO. PARTECIPANO ANCHE GLI ENTI LOCALI  
 
Firenze, 31 marzo 2008 - 15 milioni di euro in totale. 5 milioni per l’entroterra versiliese e il lago di Massaciuccoli, 10 milioni per la piana di Lucca. L’impegno finanziario è assunto interamente dalla Regione Toscana con il proprio bilancio 2008 e la relativa delibera, già approvata dalla giunta, è in grado di sbloccare una prima consistente tranche di opere attese da tempo. L’intervento è stato presentato oggi durante una conferenza stampa tenuta presso la provincia di Lucca, alla quale hanno preso parte due assessori regionali, rispettivamente alle risorse idriche e all’edilizia sostenibile. Il complesso delle opere necessarie a dare risposte urgenti alle situazioni di carenza idrica a scopo idropotabile, ma anche a dare sollievo alle falde idriche della zona, riducendo gli emungimenti industriali ai quali vanno garantite risorse alternative, e ad intervenire sul fenomeno della subsidenza, era stato formalizzato da tempo. Già nel 2004 e nel 2005 il consiglio regionale della Toscana aveva approvato l’elenco degli interventi urgenti, necessari a dare attuazione alle specifiche previsioni della legge 58 del 2003, che stanziava in proposito 90 milioni di euro. Ne erano seguiti ben 3 accordi di programma: uno per l’entroterra versiliese e la costa, l’altro per il completamento delle risorse idriche del lago di Massaciuccoli, il terzo per la tutela delle risorse idriche del Serchio e degli acquiferi della piana lucchese di Capannori e Porcari e del padule di Bientina. Tutte le opere avrebbero dovuto essere realizzate grazie ad un cofinanziamento, che prevedeva una quota prevalente a carico del Ministero dell’ambiente e l’apporto proporzionale della Regione e degli enti locali interessati. Il 6 febbraio 2006 dal Ministero dell’Ambiente fu annunciato ufficialmente l’avvenuto impegno delle risorse economiche e l’attivazione delle procedure. Ma da allora, dopo oltre due anni, la quota di finanziamento a carico del Ministero dell’ambiente non può ancora essere attivata. Gli assessori regionali alle risorse idriche e all’edilizia sostenibile hanno sottolineato come la situazione di criticità della zona rendesse indispensabile un intervento immediato. Di qui la decisione assunta dalla giunta regionale di mettere a disposizione subito 15 milioni di euro. Le risorse stanziate varrranno come anticipazioni, nell’ambito degli accordi di programma stipulati, e le opere saranno realizzate come lotti funzionali. In misura proporzionale alle risorse messe in campo dalla Regione, nell’ambito di quanto previsto sempre dai relativi accordi di programma, saranno garantiti anche gli interventi degli altri enti locali e dei soggetti interessati. Tutto ciò in attesa del compimento delle procedure che dovranno rendere disponibili i finanziamenti ministeriali, già ufficialmente dati per disponibili dal Ministro dell’ambiente in carica nel febbraio 2006. In particolare per quanto riguarda gli interventi destinati alla Piana di Lucca saranno realizzati interventi per 3 milioni di euro per fronteggiare il fenomeno della subsidenza mentre 7 milioni andranno per il depuratore di Casa del Lupo, che si aggiungono ad altri 7 milioni messi a disposizione dall’associazione industriali. .  
   
   
MARTEDÌ 1 APRILE A PERUGIA FIRMA PROTOCOLLO PER RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLO RIFIUTI DI IMBALLAGGIO  
 
Perugia, 31 marzo 2008 – Sono finalizzati allo sviluppo della raccolta differenziata e all’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio sul territorio i protocolli d’intesa che la Regione Umbria e il Comune di Terni sigleranno a Perugia, martedì 1 aprile, alle ore 17, nella Sala Fiume di Palazzo Donini, con il “Conai” (Consorzio Nazionale Imballaggi). Obiettivo dei protocolli è l’individuazione di azioni congiunte per l’implementazione di servizi di raccolta differenziata degli imballaggi sul territorio e di soluzioni industriali che facilitino l’avvio del materiale raccolto a riciclo. Saranno presenti rappresentanti dell’assessorato regionale all’Ambiente, del Comune di Terni, il presidente del “Conai” Roberto De Santis. .  
   
   
LA NUOVA FRONTIERA ECOCOMPATIBILE PER LA RACCOLTA E LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PARTE DA LECCE: IL CICLO AVVERREBBE SU NAVI DI GRANDI DIMENSIONI  
 
 Lecce, 31 marzo 2008 - La Nuova Frontiera Ecocompatibile per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti parte da Lecce ed in particolare dai contatti avviati dal componente del Dipartimento Tutela del Consumatore di Italia dei Valori, Giovanni D’agata, con un importante istituto di ricerca austriaco indipendente per un progetto di cooperazione internazionale finalizzato ad una soluzione, speriamo definitiva, al gravissimo problema. Il progetto di cooperazione per la gestione innovativa della raccolta differenziata nasce attraverso la realizzazione del primo Consorzio Internazione Navale per la costruzione di impianti speciali per la raccolta, lavorazione, trasformazione e trasporto dei Rifiuti Solidi Urbani (Rsu) in materie seconde da reimpiegare in nuovi cicli produttivi, da effettuare con ausilio di mezzi navali speciali (in pratica il ciclo di smaltimento avverrebbe su navi di grandi dimensioni). L’importante operazione di cooperazione internazionale, è stata già considerata da esperti del settore come l’”uovo di Colombo” in tema di raccolta e smaltimento degli Rsu per numerose ragioni di natura sociale ed economica ed in particolare per gli aspetti di risparmio diretti ed indiretti sulla gestione della raccolta dei rifiuti (budget regionali e comunali) ma anche per la diminuzione della spesa pubblica a livello dei costi dei vari interventi sanitari, per la diminuzione del livello di contaminazione ambientale a breve e medio lungo termine e tutto ciò attraverso: - Minori trasporti di camions e inquinamento consequenziale - Maggiore concentrazione di aree di raccolta temporanea dei rifiuti e minori costi di esercizio. - Ritorno economico nel recupero di materie seconde da rifiuti tecnologici( vedi nostro progetto Neu-elektronik 1996 ) - Diminuzione dei costi di esercizio delle discariche temporanee- Diminuzione dei costi di risanamento delle discariche a rischio e recupero dei terreni a rischio ambientale con nuovi programmi di colture integrate. Non dev’essere sottovalutato anche il forte impatto sociale positivo che il nuovo sistema di raccolta e smaltimento comporterebbe: 1)Riduzione drastica dei problemi relativi alle autorizzazioni ed ai tempi lunghi per le concessioni ed autorizzazioni per la costruzione di nuova fabbriche per il trattamento dei rifiuti e dimnuizione drastica dei contenziosi per riapertura di nuove aree solo per motivi di emergenza ambientale. 2) Diminuzione dei problemi ambientali del territorio, con diminuzione Odori, infiltrazione percolato , rumori , polveri etc etc e minor utilizzo di materiali plastici e similari per le soluzioni di protezione dei rifiuti a cielo aperto. 3) Diminuzione dei costi di esercizio per la diminuzione dei trasporti dei rifiuti tramite mezzi di capienza normale ( Compattatori tradizionali ) a vantaggio di trasporti mirati dall´area di raccolta dei rifiuti al molo e caricamento sulla nave. 4) Diminuzioni conseguente anche del livello di inquinamento da motori di camion. “Italia dei Valori” nella persona del componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore”, Giovanni D’agata, fa sapere che il progetto e gli studi di fattibilità sono ancora al vaglio degli esperti, anche al fine di evitare che si ripetano i gravi fatti accaduti in Campania con l’affidamento ad un’unica impresa della gestione del ciclo dei rifiuti. .