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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Giugno 2013
ANTITRUST: LA COMMISSIONE EUROPEA INVIA COMUNICAZIONE DI ADDEBITI A RUMENO OPCOM BORSA ELETTRICA  
 
 Bruxelles, 3 giugno 2013 - La Commissione europea ha inviato Opcom Sa e la sua società madre Transelectrica Sa Cntee una comunicazione degli addebiti per quanto riguarda la pratica commerciale Opcom di richiedere ai partecipanti ai mercati finanziari per l´elettricità che hanno un numero rumeno Iva. Il parere preliminare della Commissione è che Opcom unico operatore scambio di elettricità in Romania, discrimina le aziende in base alla nazionalità / luogo di stabilimento, in violazione delle norme antitrust comunitarie. L´invio di una comunicazione degli addebiti non pregiudica l´esito finale dell´indagine. La comunicazione degli addebiti illustra la posizione preliminare della Commissione per quanto riguarda l´obbligo di cui Opcom a tutti i partecipanti al mercato in loco di energia elettrica (mercato di un giorno e intraday) in possesso di un numero di partita Iva rumeno, e pertanto, da stabilire in Romania e operare da quel paese. Commissione ritiene in via preliminare che il requisito discrimina gli operatori stranieri e ostacola la concorrenza nel mercato dell´energia elettrica rumeno, in violazione dell´articolo 102 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) e dell´articolo 54 dell´accordo sullo Spazio economico europeo (See). Opcom pratica commerciale comporta costi aggiuntivi per gli operatori stranieri che desiderano operare nel mercato azionario di elettricità rumena e li scoraggiare l´ingresso nel mercato all´ingrosso per l´elettricità rumena, riducendo la liquidità e l´efficienza dei mercati dell´elettricità. Gli scambi di energia svolgono un ruolo importante nel comunicare al pubblico informazioni su prezzi, che è essenziale per la trasparenza e l´affidabilità dei prezzi di mercato dell´energia elettrica all´ingrosso e al dettaglio.  
   
   
FVG: ALTERENERGY PER SOSTENIBILITÀ ENERGETICA PICCOLI COMUNI  
 
Udine, 3 giugno 2013 - Sono complessivamente 15 i Comuni del Friuli Venezia Giulia, con meno di 10 mila abitanti, selezionati dalla Regione per essere inseriti nell´elenco degli Enti locali beneficiari del progetto comunitario "Alterenergy". Un progetto dedicato alla sostenibilità energetica e rivolto alle piccole comunità dell´area adriatica, finalizzato allo sviluppo delle fonti rinnovabili e della pianificazione energetica. "La Regione raccoglie la sfida della sostenibilità energetica e dei cambiamenti climatici", ha sottolineato oggi ad Udine l´assessore regionale all´Ambiente e all´Energia, Sara Vito, aprendo il workshop rivolto ai Comuni che beneficieranno dei servizi previsti da "Alterenergy". "Lo fa - ha aggiunto la Vito - rilanciando il ruolo dei piccoli Comuni per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per il raggiungimento degli obiettivi europei ´20/20/20´". Il "Pacchetto clima-energia 20-20-20", varato dalla Ue, indica quali obiettivi da raggiungere entro il 2020 la riduzione delle emissioni dei gas serra del 20 per cento, l´incremento al 20 per cento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, l´aumento del 20 per cento del risparmio energetico. Nel Friuli Venezia Giulia i Comuni destinatari del progetto sono Forni di Sopra, Verzegnis, Amaro, Cavazzo Carnico, Palmanova, Fagagna, Bertiolo, Rive d´Arcano, Muzzana, Pozzuolo del Friuli, Nimis, Doberdò del Lago, Majano, Chiopris Viscone e Savogna d´Isonzo, con i quali, come ha ricordato l´assessore Vito, "nel periodo di articolazione del progetto la Regione si confronterà e lavorerà per realizzare modelli di piccole comunità sostenibili". "Saranno altresì individuati - ha aggiunto l´assessore - criteri e azioni volte a indirizzare le comunità locali verso lo sviluppo sostenibile, per favorire l´autosufficienza energetica, l´aumento delle energie rinnovabili, la pianificazione urbanistica integrata con quella energetica, la predisposizione e il monitoraggio di bilanci energetici locali". "I benefici per i Comuni che partecipano al progetto - ha indicato la Vito - vanno dall´assistenza tecnica sui piani energetici alla formazione di personale in materia di energia, al confronto con altre piccole comunità italiane ed europee che hanno già intrapreso la strada della sostenibilità energetica". Come ha rilevato l´assessore, "la Regione Friuli Venezia Giulia conferma pertanto il proprio ruolo baricentrico nella cooperazione tra le realtà regionali italiane e i Paesi dell´area adriatica e balcanica", osservando a tale proposito che "Alterenergy" rappresenta il primo progetto strategico finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico. "Alterenergy", un progetto Ue che vale 12,5 milioni di euro, dispone per il Friuli Venezia Giulia di un budget finanziario di oltre 370 mila euro e coinvolge tutte le Regioni italiane dell´Adriatico, dalla Puglia (capofila del progetto) al Friuli Venezia Giulia, la Slovenia, la Croazia, la Serbia, la Bosnia-erzegovina, il Montenegro, l´Albania e la Grecia. Tra i servizi che "Alterenergy" sarà in grado di fornire agli Enti locali selezionati, come ha illustrato oggi il direttore del servizio Energia della Regione, Sebastiano Cacciaguerra, vi sono l´assistenza alla redazione dei bilanci energetici comunali (propedeutici anche alla predisposizione dei Documenti energetici comunali, secondo quanto previsto dall´art.6 della legge regionale 19/2012), i piani integrati per la sostenibilità energetica, gli studi di fattibilità per l´implementazione di investimenti sulle fonti di energia rinnovabile e le attività di informazione e formazione al personale dell´Amministrazione comunale per migliorare le competenze nel settore energetico. Sarà inoltre offerta ai tecnici dei Comuni una formazione specifica sui temi dell´efficienza energetica, delle opportunità offerte dai cosiddetti certificati bianchi, della gestione e manutenzione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, della diagnosi energetica e monitoraggio dei consumi, dello sviluppo della filiera bioenergetica.  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE LA FRANCIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER LE NORME FISCALI DISCRIMINATORIE SULLA PROPRIETÀ  
 
 Bruxelles, 3 giugno 2013 - La Commissione europea ha deciso di deferire la Francia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per le norme fiscali discriminatorie sui nuovi immobili residenziali. La normativa francese consentono investimenti in nuovi immobili residenziali in Francia per beneficiare di ammortamenti anticipati, ma non consentono la stessa per investimenti analoghi all´estero. Le disposizioni fiscali francesi consentono ammortamenti anticipati da applicare alla nuova proprietà residenziale in Francia, che è destinato alla locazione per un minimo di 9 anni. Ciò si traduce in un trattamento fiscale favorevole per questi investimenti. Al contrario, un contribuente francese che investe in immobili residenziali di lasciare in un altro Stato membro dell´Ue non può beneficiare di ammortamenti anticipati, e quindi non può godere di questi benefici fiscali. In pratica questo significa che i contribuenti che investono la stessa quantità di beni immobili all´estero, avrebbero dovuto affrontare un onere fiscale più elevato. La Commissione ritiene che tali disposizioni siano incompatibili con la libera circolazione dei capitali, un principio fondamentale del mercato unico dell´Ue. Il deferimento alla Corte di giustizia dell´Unione europea è l´ultima fase della procedura di infrazione.  
   
   
LOMBARDIA. MUTUI CASA, DA REGIONE AIUTO A GIOVANI COPPIE GRAZIE A CONVENZIONE CON ABI 4,5 MILIONI PER PRIMA ABITAZIONE  
 
Milano, 3 giugno 2013 - Un aiuto concreto per le giovani coppie che vogliono comprare una casa. Verrà offerto da Regione Lombardia attraverso la revisione del protocollo d´intesa con l´Associazione bancaria italiana. Il provvedimento è stato illustrato il 31 maggio dal presidente della Regione e dall´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Lombardia al termine della riunione di Giunta. L´intervento - La misura prevede un´agevolazione alle giovani coppie per l´acquisto della prima casa, consistente in un contributo in conto interessi di abbattimento del tasso di interesse di riferimento nella misura massima di 200 punti base per anno sui mutui stipulati e finalizzati all´acquisto della prima casa per i primi 5 anni di durata del mutuo. Affrontare Il Disagio Abitativo - Il provvedimento, hanno spiegato il presidente e l´assessore, ´è finalizzato ad affrontare il problema del disagio abitativo, reso ancora più grave dal periodo di crisi´. Il Protocollo firmato con Abi, ha spiegato la titolare delle deleghe alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, ´si inserisce nell´ambito della collaborazione già attivata da Regione Lombardia e Abi prevista nel protocollo d´intesa firmato il 3 luglio 2012 a seguito della sottoscrizione del Patto per la casa´. Modifiche Dei Requisiti D´accesso - Rispetto all´anno scorso sono stati modificati alcuni requisiti, per poter accedere ai 4,5 milioni di euro messi a disposizione. Rispetto al passato è stata innalzata l´età massima, per poter fare domanda, da 35 a 40 anni. Parallelamente, è stata elevata anche l´Isee da 35.000 a 40.000 euro. Invariato invece il valore massimo dell´alloggio, che non deve avere un prezzo superiore a 280.000 euro. Azione Di Sostegno Importante - ´Si tratta di un´azione molto importante - ha concluso l´assessore -, perché sono davvero tante le giovani coppie che desiderano poter avere una casa loro. In questo modo Regione Lombardia dà a molte giovani coppie la possibilità di poter accedere con minori difficoltà a un mutuo´.  
   
   
LOMBARDIA. RIFORMA ALER, COMMISSARI NOMINATI IL 7 GIUGNO  
 
Milano, 3 giugno 2013 - La proroga dei Consigli di amministrazione delle Aler termina il prossimo 7 giugno. Quel giorno, dunque, la Giunta regionale lombarda procederà alla nomina dei commissari. Lo ha confermato il presidente della Regione Lombardia, affiancato dall´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, rispondendo alle domande dei giornalisti. ´I commissari - ha specificato - non rimarranno in carica solo per 30 giorni, ma per tutto il tempo che servirà al Consiglio per approvare la Legge di riforma delle Aler (seconda proposta avanzata dalla Giunta regionale) che, comunque, sarà approvata entro la fine dell´anno´. Il presidente ha anche spiegato che ´se la nuova legge non sarà approvata entro il 7 di giugno, si terrà conto della legge attuale per la nomina dei commissari´ e che, per quanto riguarda la riorganizzazione delle aziende, ´si stanno facendo delle valutazioni´. ´Le Aler - ha spiegato - saranno accorpate in base al numero di immobili che governano, così da garantire la gestione più efficace´. I Requisiti Dei Commissari - In seguito alla polemica nata ieri dopo l´approvazione - da parte della Commissione Territorio - del Progetto di legge che non prevede la laurea fra i requisiti dei commissari, l´assessore alla Casa ha spiegato che ´gli stessi requisiti sono stati rivisti, perché esistono persone super competenti in materia che potrebbero non essere in possesso della laurea´. ´Non c´è nulla di politico in tutto questo - ha specificato - ma una vera valutazione delle persone. Abbiamo deciso di calibrare nella maniera più opportuna i requisiti dei futuri commissari alle reali necessità delle Aler´.  
   
   
LOMBARDIA. AFFITTI,A MONZA 1A RESIDENZA IN HOUSING SOCIALE  
 
Monza, 3 giugno 2013 - Una risposta concreta, e abbordabile, per coloro che cercano una soluzione di locazione temporanea a pochi chilometri da Milano. E´ la residenza Cantalupo, inaugurata il 31 maggio dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, in viale delle Sicilie, a Monza. La Residenza, Confort Per Tutti - Cento stanze, doppie e singole, fino a 200 posti letto e un costo contenuto (300 e 370 euro) e tanti servizi inclusi (Internet flat, aria condizionata, parcheggio interno, nessuna barriera architettonica, pulizia della stanza, cambio delle lenzuola e bike sharing). La Residenza è nata grazie al Contratto di quartiere finanziato da Regione Lombardia con oltre 1,6 milioni di euro. Casa E Pari Opportunità, Due Facce Della Stessa Medaglia - ´Questa struttura - ha detto l´assessore - racchiude in sé entrambe le mie deleghe: Housing sociale e Pari opportunità. E´ dunque per me un grande onore poter tagliare il nastro della residenza, che descrive molto bene ciò che vogliamo fare per rispondere al bisogno di coloro che, da una parte, non possono affacciarsi sul libero mercato e, dall´altra, non possono accedere edilizia pubblica´. E poi le pari opportunità: la struttura è nata dalla positiva esperienza della Cascina Cantalupo, che le sta a fianco. ´Ci avete anticipato - ha scherzato - e ora dobbiamo fare in modo che questa soluzione interessante possa fare scuola´. Nel 2006, infatti, in collaborazione con l´Amministrazione comunale, la Cooperativa sociale ´Monza 2000´ decise di ristrutturare un vecchio cascinale per destinarlo all´accoglienza delle mamme con bimbi in difficoltà. Oggi sono una cinquantina i nuclei sostenuti e condotti, passo passo, all´autonomia. ´Quella dell´assistenza alle donne in difficoltà - ha sottolineato l´assessore - è una delle mie priorità. E quello che oggi ho visto è un caso da replicare ed esportare´. Oggi la residenza è totalmente occupata da ospiti provenienti da tutta Italia e delle professioni più diverse: lavoratori che hanno bisogno di un posto letto per un determinato periodo di tempo, studenti e parenti di persone ricoverate presso le strutture ospedaliere circostanti. ´Qui - ha concluso l´assessore - ne è nato un mix di condizioni e situazioni diverse, ma che si amalgamano molto bene aiutandosi reciprocamente´. Insomma un vero esempio di mix sociale che funziona.  
   
   
LOMBARDIA.CONFIDI,22 MLN PER FACILITARE ACCESSO CREDITO 1 MILIARDO PER SOSTENERE IMPRESE CHE HANNO CREDITI VERSO PA  
 
Milano, 3 giugno 2013 - Oltre 22 milioni di euro per rafforzare il sistema dei Confidi della Lombardia e così consentire, soprattutto alle piccole e medie imprese, un più facile accesso al credito, tema che rappresenta una assoluta priorità per il mondo produttivo in questo periodo di crisi; l´avvio di un´azione di ´due diligence´ rivolta agli stessi Confidi per fotografare lo stato dell´arte e studiare ulteriori interventi. La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione - di concerto con gli assessori all´Economia, Crescita e Semplificazione, al Commercio, Turismo e Terziario e all´Agricoltura - ha approvato due provvedimenti per dare una risposta concreta all´esigenza, da più parti espressa dalle imprese lombarde, di facilitare l´accesso al credito. ´Questi provvedimenti - ha spiegato il presidente - sono coerenti con le priorità indicate all´inizio della legislatura e cioè il lavoro. Aiutare le imprese significa più posti di lavoro e significa dare sollievo ai nostri giovani´. ´Il pacchetto complessivo per intervenire a favore delle imprese che vantano crediti nei confronti dei Comuni lombardi - ha aggiunto il presidente - è di un miliardo. In questi giorni infatti abbiamo trovato altri 500 milioni di euro, che si aggiungono ai 500 già individuati in precedenza. Il provvedimento del Governo che va in questa direzione non si applica ai nostri Comuni, perché i nostri Comuni i soldi li hanno ma non li possono spendere per via dei vincoli del patto di stabilità. Da questo punto di vista l´intervento della Regione è fondamentale´. Capitale Sociale - Con una delibera del 25 novembre 2009, la Giunta regionale aveva messo a disposizione dei Confidi lombardi finanziamenti sotto forma di prestiti per sostenere la loro attività. ´Con il provvedimento varato oggi - ha spiegato l´assessore alle Attività produttive - è stato deciso di trasformare i prestiti in contributi alle imprese socie dei Confidi di primo e secondo livello lombarde con vincolo di destinazione all´aumento del capitale sociale´. In sostanza i finanziamenti erogati in un primo momento sotto forma di prestiti, diventano contributi a fondo perduto, che andranno a rafforzare il capitale sociale dei Confidi ´permettendo - come ha spiegato il presidente in conferenza stampa - di rilasciare garanzie per ulteriori 500 milioni di euro´. Questi i finanziamenti erogati inizialmente sotto forma di prestito, che andranno a rafforzare il capitale sociale delle imprese socie dei Confidi. Artfidi Lombardia 2.000.000; Artigianfidi Lombardia 4.212.000; Confapi Lombarda Fidi 2.500.000; Confidi Lombardia 4.712.000; Confidi Province Lombarde 5.712.000; I Fidi 500.000; Sinvest 2.000.000; Asconfidi Lombardia 712.000; Totale 22.348.000. Due Diligence - Grazie a un protocollo d´intesa, il cui testo è stato approvato il 31 maggio, da stipulare con Federfidi (consorzio di garanzia fidi di secondo grado), sarà avviata un´azione di ´due diligence´ rivolta ai Confidi di primo livello (soci e non soci) della stessa Federfidi Lombarda per acquisire informazioni sullo stato di salute (dal punto di vista della solidità economico/patrimoniale e finanziaria) del sistema delle garanzie nel panorama dei Confidi lombardi. ´Tale processo - ha aggiunto l´assessore alle Attività produttive - è finalizzato ad accertare, attraverso una raccolta mirata e analitica di informazioni qualitative e quantitative sui portafogli dei Confidi, le effettive condizioni economiche, patrimoniali e finanziarie del sistema della garanzia, evidenziando eventuali elementi e profili di criticità´. ´Al termine di questa iniziativa - ha concluso l´assessore - Regione Lombardia valuterà le condizioni di ulteriori interventi a sostegno del sistema dei Confidi lombardo´. Nell´attuale scenario congiunturale il sistema dei Confidi svolge una funzione fondamentale a sostegno dell´accesso al credito delle Mpmi, facilitandone la relazione con il sistema bancario e contribuendo a superare la progressiva restrizione nell´erogazione dei finanziamenti. I Confidi infatti sono soggetti che rilasciano garanzie collettive a fronte di finanziamenti erogati a favore delle imprese associate. I Confidi lombardi hanno messo in atto negli ultimi anni una radicale trasformazione, passando da un contesto notevolmente frazionato a una realtà sempre più caratterizzata dalla presenza di pochi operatori di medie e grandi dimensioni, talvolta operanti anche su scala nazionale. La Lombardia rappresenta un laboratorio per l´intero sistema delle garanzie, sia per la centralità e il peso del mercato nel contesto nazionale, sia per il modello di sviluppo seguito nella definizione dei rapporti tra Istituzioni pubbliche e Confidi, sia per il ruolo giocato dal sistema pubblico nel supporto e nell´accompagnamento del processo di razionalizzazione del mercato. In Lombardia sono presenti circa 35 Confidi e 13 sono quelli iscritti nell´elenco degli intermediari vigilati da Banca d´Italia. Il mercato delle garanzie in Lombardia rileva che, a fine 2011, i Confidi censiti detenevano uno stock di garanzie superiore ai 3,6 miliardi di euro.  
   
   
SIDERURGIA, AL MISE CONFRONTO SULLA STRATEGIA PER IL RILANCIO DEL SETTORE ZANONATO INCONTRA CONFINDUSTRIA E SINDACATI: PRESTO UN PROTOCOLLO  
 
Roma, 3 giugno 2013- Una commissione ristretta, in via di composizione, lavorerà alla stesura di un protocollo, che sarà pronto entro la metà di giugno, sul comparto della siderurgia nazionale. E’ con questa indicazione operativa che si è conclusa la riunione del Tavolo che- aperta dal Ministro Flavio Zanonato- si è svolta il 31 maggio al Ministero dello Sviluppo Economico. A discutere del presente e del futuro di un settore attraversato da una pesante crisi, i vertici di Confindustria con il Presidente Carlo Squinzi e di Federacciai con il Presidente Antonio Gozzi , accompagnati da alcuni dei maggiori imprenditori italiani del settore (tra gli altri, Giovanni Arvedi, Steno ed Emma Marcegaglia) e le segreterie nazionali di tutte le organizzazioni sindacali. Nell’introdurre l’incontro, il Ministro Zanonato ha confermato la determinazione del Governo “a sostenere in tutte le sedi, a partire dal prossimo appuntamento europeo dell’11 giugno, politiche concrete di sostegno alla siderurgia italiana, seconda in Europa solo alla Germania”. Numerosi gli interventi, segnati dalla preoccupazione per le sorti di un settore cruciale per l’economia italiana come quello siderurgico e dalla necessità di individuare misure rapide per assicurarne il rilancio. Il Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti- nel tirare le fila del dibattito- ha sottolineato l’impegno del Governo in sede comunitaria per rafforzare il “Piano d’Azione” che la Commissione Europea sta preparando e le azioni che l’esecutivo sta conducendo per garantire il miglioramento delle condizioni di contesto necessarie alla competitività del sistema siderurgico: costo dell’energia, infrastrutture e logistica, tutela dell’ambiente.  
   
   
EXPO 2015 E TELECOM ITALIA: PRESENTATE A INVESTITORI LE 10 NUOVE STARTUP NATE DAL PROGETTO CHANGEMAKERS INIZIATIVE IMPRENDITORIALI AD ALTO IMPATTO SOCIALE E AMBIENTALE SVILUPPATE ATTRAVERSO IL PROGRAMMA DI ACCELERAZIONE D’IMPRESA  
 
Milano, 3 giugno 2013 – Con la presentazione delle 10 nuove startup ad alto impatto sociale e ambientale a una platea di potenziali investitori, si è concluso 31 maggio, a Milano, Changemakers For Expo Milano 2015, il programma di accelerazione d’impresa promosso da Telecom Italia ed Expo Milano 2015. Orange Fiber, Upendu, Trail Me Up, Panpan - Ask Everywhere, Tooteko, Bircle, Smart Ground, 5Th Element, Recyproco e Younivocal: sono i nomi delle 10 startup nate dalle idee imprenditoriali di 10 team, selezionati a gennaio tra oltre 1500 giovani under 30, e sviluppate attraverso un percorso di 8 settimane, con il supporto dello staff di Make a Cube, il primo incubatore in Italia focalizzato sull’accompagnamento di imprese sostenibili e innovative, e di una squadra di 100 mentor, professionisti, manager, designer e business analyst. Sono già numerose le dimostrazioni di interesse da parte di investitori e partner aziendali nei confronti delle 10 startup appena uscite da Changemakers. Panpan, l’app che permette di rispondere a domande geolocalizzate, sta chiudendo un primo round di finanziamenti da 300 mila euro e ha già attivato una collaborazione con il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano. Tooteko, il servizio che rende l’arte accessibile a non vedenti e ipovedenti, ha avviato una partnership con il M.a.r.t. Di Rovereto. Trail Me Up, il sistema di realtà virtuale aumentata che permette di fare visite guidate in luoghi accessibili solamente a piedi, ha realizzato il primo tour virtuale di un museo, le Gallerie d’Italia, mentre altri due progetti stanno valutando, proprio in questi giorni, manifestazioni di interesse da parte degli investitori. Ad introdurre l’evento, nel laboratorio di Via Ampère 61/a, Guido Arnone, Direttore Innovazione Prodotti e Servizi, Expo 2015 s.P.a.; Andrea Costa, Responsabile Progetto Expo Milano 2015, Telecom Italia; Paolo Teoducci, Responsabile Eventi e Convention Business, Telecom Italia; Matteo Bartolomeo, Amministratore Delegato, Make a Cube; e Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca del Comune di Milano. Preceduto da un keynote speech di Carlo Ratti, architetto e ingegnere alla guida del prestigioso Mit Senseable City Lab, l’evento di chiusura ha visto il lancio delle 10 startup attraverso 10 brevi presentazioni (pitch) di tre minuti ciascuno per comunicare il valore del proprio progetto di business.  
   
   
COMO, IL BANDO INCUBATORE D´IMPRESA SELEZIONA 5 NUOVI PROGETTI  
 
 Como, 3 giugno 2013 - Dall’idea all’impresa. Si è conclusa la terza fase di selezione dei progetti che hanno risposto al bando “Incubatore d’impresa” rivolto a nuovi e ad aspiranti imprenditori promossa dalla Camera di Commercio di Como lo scorso autunno Cinque le proposte selezionate dalla Commissione - composta da Matteo Bonfanti (Ttventure), Giorgio Carcano (Comonext), Pierluigi Della Vigna (Fondazione Politecnico di Milano), Enrico Lironi (Camera di Commercio di Como), Stefano Poretta (Comonext), Alessandro Rampoldi (Confindustria) - poiché ritenute le più meritevoli e interessanti, anche sulla base della effettiva fattibilità tecnica dell´idea, della potenzialità di mercati, della sostenibilità economica e della sostenibilità finanziaria tra le 40 pervenute: · Barri Luigino (Wina); · Massimo Casalino; · Stefano Neri; · Alessandro Greco (Easycloud.it); · Luca Feliciani. Le 5 aziende si insedieranno con i loro uffici presso Comonext - Parco Scientifico Tecnologico nei prossimi mesi. Lo scopo del Bando è di trasformare una buona idea in una vera e propria attività imprenditoriale, attraverso un percorso assistito di quattro anni, fornito dalla struttura di consulenza tecnica e manageriale di Comonext: favorire quindi l´avvio di nuove attività, che poi dovranno proseguire "con le proprie gambe" ed essere in grado di svilupparsi al di fuori dell´Incubatore, pur potendo rimanere insediate all´interno del Parco Scientifico Tecnologico. Ad oggi Comonext conta 59 aziende insediate (a cui andranno aggiunte le 5 nuove incubate) per un totale complessivo di oltre 350 addetti. Di seguito le schede delle aziende vincitrici della seconda finestra del Bando 2012, che accederanno all´Incubatore presso Comonext Parco Scientifico Tecnologico. Barri Luigino (azienda Wina) - Progettazione e realizzazione di un “navigatore indoor” che consenta alle persone non vedenti di dialogare con l’ambiente domestico per conoscere la posizione di persone e/o oggetti e la via per raggiungerli, evitando eventuali ostacoli. Massimo Casalino - Produzione di un dispositivo per agevolare l’estrazione di prodotti da contenitori, in particolare per estrarre prodotti in filetti (ad es. Tonno, sgombri) oppure sfusi (ad es. Funghi, carciofi sottolio e simili) da vasetti di vetro. Stefano Neri - Sviluppo e commercializzazione di un apparecchio per il riempimento di brioches e prodotti da forno e le relative cartucce con ricarica del ripieno e le brioches vuote surgelate. Alessandro Greco (azienda Easycloud.it) - “Cloud Service Broker” per la Pmi, quindi un attore rilevante per la transizione verso il Cloud delle aziende. Il Cloud Service Broker nella nuova catena del valore è l´attore che abilita le imprese all´adozione delle nuove tecnologie del cloud computing, garantendo allineamento con le esigenze di business, sostenibilità e integrazione. Luca Feliciani - Progettazione di un laboratorio in cui si sperimenti un “artigianato tecnologico”. Il laboratorio realizza artigianalmente in proprio o su commessa dei prodotti dall’alto valore artistico e materiale, che dispongano di un’ “anima” tecnologica in grado di fornire all’oggetto la possibilità di interagire con l’utente, integrandone caratteristiche di comunicazione che permettano di accedere a specifici servizi web moltiplicandone l’appeal.  
   
   
CLICK DAY: A DIECI PROGETTI DI RICERCA INDUSTRIALE DELL´AREA SCIENCE PARK FINANZIAMENTI DELLA REGIONE FVG PROPOSTI DA IMPRESE DEL PARCO SCIENTIFICO, SONO STATI VALUTATI DI LIVELLO ALTO E MEDIO ALTO  
 
Trieste, 3 giugno 2013 - Sono dieci le imprese di Area Science Park presenti nella graduatoria delle settantasette aziende che potranno usufruire del fondo (L.r. 47/78 - quadrimestre 2012) destinato a sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nel settore industriale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Ai primi cinque progetti risultati di livello alto, due dei quali di imprese residenti nel parco (Sigea e G&life), va un aiuto pari al 69,93% dell´investimento; per i restanti settantadue progetti il contributo sarà mediamente pari al 23,07%. Le realtà del sistema Area che potranno usufruire del finanziamento sono: Sigea, G&life, Idrostudi, Ermetris, Medishare, Emaze, Tecna, Nre Research, Tellus e Biotekna. Si tratta di società che operano nei più diversi ambiti: dalla diagnostica alimentare alla genomica, dalla gestione dei rifiuti al quella delle reti fognarie, dalla tomografia alla logistica. “La selezione qualitativa che facciamo a monte sulle richieste di insediamento in Area Science Park – sottolinea il direttore generale, Enzo Moi – è la prima garanzia della capacità delle nostre imprese di elaborare progetti di ricerca e sviluppo innovativi e promettenti in termini di risultati. Naturalmente questa considerazione vale anche per le altre imprese del sistema Area non incluse nella graduatoria stilata dalla Regione, ma il meccanismo del ‘click day´ - che la Regione ha opportunamente sostituito nei bandi successivi - non poteva premiare tutti coloro che hanno presentato un’interessante idea di progetto”. Di seguito i progetti di imprese del sistema Area finanziati. Sigea, specializzata nello sviluppo di biomateriali, in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Vita dell’ateneo triestino lavorerà allo studio di sistemi metallo/polimero con potenziali applicazioni nel campo dei sistemi avanzati di trattamento delle lesioni cutanee caratterizzate da cronicità e da recidiva. G&life con il suo progetto punta a individuare i meccanismi di correlazione tra genomica e scienza motoria per definire la relazione tra Dna e attività sportiva, con l´obiettivo di personalizzare gli allenamenti in base al proprio profilo genetico e massimizzare le prestazioni atletiche. Idrostudi intende affrontare il problema delle infiltrazioni ed exfiltrazioni nelle reti fognarie, con l´obiettivo di mettere a disposizione degli enti preposti strumenti e metodologie per una più efficiente gestione del sistema fognario, riducendo i costi e agevolando corretti interventi di manutenzione o ampliamento della rete. Ermetris e Medishare, residenti in technoArea Gorizia, hanno proposto un progetto congiunto per la validazione di sistemi per la gestione, manipolazione e trasmissione di immagini. Due le tecnologie prese in esame: la Light coding 3D - unione di infrarosso e telecamera stereoscopica – utile, ad esempio, in ambito sanitario e trasporti; cloud computing, una tecnologia utile in ambito ospedaliero per rendere facilmente accessibili immagini a medici e infermieri, sempre e da qualunque dispositivo. E –Maze, società che si occupa di sicurezza informatica, ha presentato un progetto sullo sviluppo di tecniche per la difesa da attacchi e intrusioni delle micro e femtocelle utilizzate per la trasmissione dati, attraverso le quali è possibile connettersi a internet. Tecna, con il suo progetto sulla biosensoristica, si pone l´obiettivo di realizzate nuovi strumenti di analisi utili nella diagnostica alimentare, in grado di rilevare contemporaneamente diversi tipi di analiti. Nre Research, specializzata nel trattamento dei rifiuti urbani, lavorerà allo sviluppo di un impianto per la trasformazione della frazione organica dei rifiuti provenienti da scarti di cucina e scarti della ristorazione a bordo delle navi in un prodotto disidratato, completamente stabile e inerte, sfruttando il cosiddetto “processo al calore umido”. Biotekna dedica il suo progetto alla Tomografia Extracellulare Cids, in particolare allo studio e alla realizzazione di un prototipo di diagnostica di immagine non invasiva dell´ambiente extracellulare del corpo umano, con l´obiettivo finale di visualizzare in dettaglio “forma ed estensione” di un processo infiammatorio cronico e cronico-degenerativo. Tellus, in collaborazione con Qualibit S.r.l. , lavorerà a un progetto di mobilità sostenibile per la realizzazione di un sistema web per la pianificazione adattiva della logistica. Lo scopo è ottimizzare l’efficienza della pianificazione delle risorse operative sul territorio e la raccolta dati relativa alla conduzione delle attività dei mezzi di trasporto (tempi, costi, esiti, parametri bordo mezzo, ecc.).  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 150 MILIONI DI EURO PER IL SOSTEGNO AL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE  
 
Roma, 3 giugno 2013 - La Regione Lazio ha avviato le procedure per rendere pienamente operativo l´utilizzo dei Fondi di Ingegneria Finanziaria attivati nell´ambito degli interventi previsti dal Por Fesr 2007-13, per una somma complessiva di circa 150 milioni di euro da mettere a disposizione delle Piccole e Medie Imprese del Lazio. Cosa sono? Si tratta di fondi relativi alla attuale programmazione europea che stiamo riattivando perché fino a questa rimodulazione non riuscivano ad intercettare le esigenze delle imprese, in parte perché non correttamente destinati, in parte perché bloccati su bandi non rispondenti alle esigenze del mercato. Utilizzeremo queste risorse per attivare strumenti finanziari in grado di innalzare la capacità di innovazione del sistema produttivo, di attrarre risorse addizionali del sistema creditizio, di massimizzare l´effetto leva delle risorse comunitarie disponibili al fine di aumentarne l´impatto sul territorio regionale. L´impiego di questi 150 milioni di euro potrà attivare fino a 700 milioni di euro di finanziamenti per le piccole e medie imprese. Per rendere pienamente efficaci questi 150 milioni di euro intendiamo puntare su cinque linee di intervento: 30 milioni per la patrimonializzazione. Fondo Patrimonializzazione Pmi, dotazione complessiva di 30 milioni di euro. Finanziamento agevolato al fine di rafforzare il patrimonio delle imprese per migliorarne la capacità di raccolta di finanziamento bancario (pubblicazione bando giugno 2013). 35 milioni per la liquidità. Strumento di provvista agevolata per capitale circolante e investimenti, dotazione complessiva di 35 milioni di euro, per contrastare la scarsa liquidità delle imprese del territorio ma anche per avviare processi di investimento produttivo (pubblicazione bando settembre 2013). 50 milioni per la green economy. Fondo di promozione dell´efficienza energetica e della produzione di energia rinnovabile, dotazione complessiva di 50 milioni di euro. Finanziamento agevolato al 75% finalizzato ad interventi di green economy delle Pmi (pubblicazione bando giugno 2013). 30 milioni per l´accesso al credito. Fondo Centrale di Garanzia, dotazione complessiva di circa 20 milioni di euro attraverso la creazione di un "plafond Lazio"; previsione di accesso diretto al Fondo per gli istituti di credito al fine di ampliare i potenziali beneficiari (operatività della misura settembre 2013); Strumento regionale di riassicurazione, dotazione complessiva di 10 milioni di euro. Uno strumento di riassicurazione ai Confidi per interventi su imprese escluse dall´accesso al Fondo Centrale di Garanzia, attivando in tal modo un connubio virtuoso tra risorse pubbliche e private (operatività della misura novembre 2013). 10 milioni per le start-up. Fondo seed capital, dotazione complessiva di 5 milioni di euro (incrementabile fino a 10 milioni), per il sostegno alle nuove attività imprenditoriali e le spese di avvio delle start-up (pubblicazione bando ottobre 2013). "Abbiamo ripreso ad investire, ad introdurre liquidità e soldi veri nell´economia del Lazio. Ci auguriamo che questo aiuti a voltare pagina rispetto a una situazione troppo commentata ma senza nessun intervento", ha detto il presidente, Nicola Zingaretti. "C´era una regione ferita per la crisi internazionale e per la mancanza di strategie di sviluppo regionale - ha spiegato l´assessore allo Sviluppo Economico, Guido Fabiani - Non abbiamo potuto agganciarci in un percorso di sviluppo o confronto con i soggetti produttivi, ma lo abbiamo creato ex novo".  
   
   
EMERGENZA LAVORO, CNA VERONA: “UNA TASK FORCE PER LA BASSA” SONO 15 I COMUNI PIÙ COLPITI; 2MILA LE IMPRESE IN PROVINCIA CHE HANNO CHIUSO. 1 SU 4 È ARTIGIANA  
 
Verona, 3 giugno 2013 - Costruire una vera e propria “task force” composta da istituzioni, associazioni economiche e sindacati per affrontare in modo mirato l’emergenza lavoro, che nel territorio veronese si concentra soprattutto in pianura. Questa è la proposta di Cna: perché solo così si potrà uscire dalla crisi. Gli ultimi dati, secondo l’Ufficio Studi di Cna Verona, Confederazione Nazionale dell´Artigianato e della Piccola e Media Impresa, parlano chiaro: dal 2007 al 2012 sono ben 2mila le imprese che hanno abbassato la serranda, lasciando a casa oltre 7mila dipendenti; nella provincia di Verona si stimano 20mila persone in cerca di lavoro, mentre in 7mila hanno rinunciato a cercarlo. Di queste 2mila imprese chiuse, 500 sono imprese dell’artigianato; praticamente, una su quattro. Non solo: perché il dato più allarmante è che il 50% di questi numeri si concentra nella bassa veronese, “un dato – esordisce Ferdinando Marchi, Segretario Cna Verona – che deve farci riflettere. Per questo Cna lancia l’idea della task force ‘localizzata’ nella Bassa veronese, che possa conoscere i problemi e analizzarli, passando al contrattacco creando nuovi contatti, sinergie, idee per rinascere”. Il problema non a caso riguarda la Bassa veronese. In particolare, l’emergenza lavoro tocca soprattutto il settore legno-arredamento e, con effetto domino, anche gli altri settori. “Ci siamo detti: o è un caso che 15 comuni nella bassa abbiano un’emergenza forte lavorativa tanto che alcuni ipotizzano di organizzare iniziative di sostegno per i poveri, o più consapevolmente c’è un problema non casuale ”. Da dover sbrogliare immediatamente. Ma per farlo serve una strategia condivisa: solo così sarà possibile uscire da questa palude. Cna Verona ne è pienamente convinta. “Nessuno ne esce da solo, né la singola impresa, né l’amministrazione comunale – conclude Marchi -. Noi qualche idea l’abbiamo: se riuscissimo a creare massa critica, e le giuste sinergie, siamo convinti di poter fare assieme qualcosa di buono, superando questa crisi senza precedenti”.  
   
   
FIRENZE, CONTRIBUTI ALLE AGGREGAZIONI DI IMPRESE INDUSTRIALI  
 
Firenze, 3 giugno 2013 - La Camera di Commercio di Firenze ha destinato la somma di euro 30.000,00 per incentivare la partecipazione delle imprese della Provincia di Firenze alle aggregazioni di imprese del settore industria finalizzate a processi di innovazione, internazionalizzazione e partecipazione a fiere. Destinato alle piccole e medie imprese del settore industria aventi sede legale o unità locale operativa attive in provincia di Firenze e iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Firenze che risultano in regola con il pagamento del diritto annuale e che intendano costituire o abbiano costituito una rete di imprese dal 1° aprile al 30 ottobre 2013. Nel caso di contratto di rete con imprese appartenenti a settori economici diversi la maggioranza delle imprese deve appartenere al settore industria. Nel caso in cui il contratto di rete sia costituito da solo due imprese è richiesto che entrambe appartengono al settore industria. Sono ammissibili le seguenti spese sostenute dal 1° aprile al 15 dicembre 2013: - spese per la costituzione della rete quali: spese di consulenza giuridica, spese notarili; - spese di consulenza, corredate da relazione debitamente descritta del professionista esterno all’azienda, legate al raggiungimento degli obiettivi definiti dal contratto di rete e specificate nel programma di rete (es. Spese di consulenza per la definizione del programma di rete, studi di fattibilità). Sono esclusi i servizi di consulenza connesse ad attività ordinarie quali consulenza fiscale, consulenza legale e a pubblicità. - spese di consulenza di studi di mandatari per la registrazione per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale ed industriale; - spese per la realizzazione di programmi commerciali compresi quelli per la vendita via web. - Spese per la locazione di spazi espositivi per la partecipazione a fiere all’estero. Per ogni rete di impresa è previsto un contributo pari al 50% delle spese sostenute con un massimo di euro 5.000,00; tale contributo verrà suddiviso tra le imprese che hanno sottoscritto il contratto di rete fino ad un massimo di euro 2.500,00 per impresa partecipante. Il contributo è ripartito in parti uguali tra le imprese partecipanti. Termini e modalità di presentazione della richiesta Le domande di contributo (formato Doc - dimensione 179 Kb) – sottoscritte da tutti i legali rappresentanti delle imprese partecipanti al contratto di rete e corredate dai rispettivi documenti d’identità - devono essere trasmesse a partire dal 1° giugno 2013 e fino al 30 ottobre salvo esaurimento dei fondi in data precedente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: cciaa.Firenze@fi.legalmail.camcom.it oppure per raccomandata A/r alla Camera di Commercio di Firenze – Unità Operativa Attività promozionali, Volta dei Mercanti, 1 – 50122 Firenze Ogni impresa partecipante alla rete dovrà inoltre presentare la dichiarazione sostitutiva di atto notorio riguardante il possesso dei requisiti previsti dal disciplinare. Entro il 15 dicembre 2013, le imprese ammesse a contributo dovranno presentare: 2) tutte le fatture relative alle spese sostenute; 3) le quietanze di pagamento ad esse relative rientranti nel seguente elenco: - Pagamenti con assegno bancario non trasferibile: si accettano dietro presentazione di fotocopia dell’assegno, nel quale siano riportati gli estremi della fattura pagata, unitamente all’estratto conto del traente; - Pagamenti tramite bonifico bancario: ammessi con la presentazione di ricevuta della banca per il bonifico effettuato oppure richiesta di bonifico e numero di cro corrispondente (non è sufficiente l’ordine di bonifico); - Pagamenti tramite Pos: occorre ricevuta bancomat o ricevuta carta di credito unitamente all’estratto conto da cui si desuma il relativo addebito; - Pagamenti tramite home banking: occorre la registrazione del pagamento rilasciato on line dal sistema elettronico con evidenza del beneficiario finale a cui si riferisce; - Pagamenti tramite Ri.ba: occorre l’avviso o l’elenco degli effetti in scadenza accompagnata dall’estratto conto da cui si evinca il relativo addebito oppure ricevuta di pagamento dell’effetto, - Pagamenti certificati da soggetti quali poste/banca/comune ed altri enti pubblici: si richiede la ricevuta rilasciata dall’Ente o dall’Istituto di credito. Si raccomanda alle imprese interessate di leggere attentamente il disciplinare relativo all´iniziativa.  
   
   
EXPORT, CALENDA: FONDAMENTALE IL RUOLO DELLE PMI  
 
Roma, 3 giugno 2013- “Il nuovo approccio dell’Ocse sugli indicatori commerciali può aiutare ciascun Paese a personalizzare meglio le proprie politiche di commercio bilaterale e di promozione. – ha sottolineato il 30 maggio il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda durante il suo intervento alla Riunione del Consiglio Ministeriale Ocse di Parigi - Sia gli accordi multilaterali che quelli bilaterali devono mirare a una forte convergenza degli standard e dei requisiti di certificazione e allo smantellamento delle barriere non tariffarie. I meccanismi di difesa al commercio e gli altri strumenti inclusi negli accordi bilaterali o regionali, come ad esempio le indicazioni di origine - ha detto inoltre Calenda - sono una componente cruciale di un ambiente di business globale equilibrato. Il dinamismo contenuto nel nuovo approccio Ocse ci suggerisce di prestare la più grande attenzione alle Piccole e Medie Imprese, che giocano un ruolo fondamentale nelle esportazioni di molti Paesi, e anche nelle dinamiche dell’innovazione legate ai luoghi in cui avvengono i processi di produzione. Per questa serie di ragioni - ha concluso il Vice Ministro- i nuovi indicatori contribuiranno ad aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo: il 20 per cento di Pil prodotto dall’industria manifatturiera, entro il 2020, in Europa. Una maggiore attenzione al settore manifatturiero è cruciale per la ripresa economica e per fare nascere i nuovi posti di lavoro di cui i nostri Paesi hanno bisogno”.  
   
   
OM CARRELLI:POSITIVA RIUNIONE IN PREFETTURA, SOSPESA USCITA MACCHINARI  
 
Bari, 3 giugno 2013 - L’assessore al Lavoro, Leo Caroli, ha partecipato oggi al tavolo convocato in Prefettura sulle questioni dell’ordine pubblico in merito alla vertenza “Om” di Bari-modugno. Presenti alla riunione i vertici delle forze dell’ordine, oltre al sindaco di Bari e al rappresentante della Provincia. “Esprimo – ha dichiarato al termine Caroli – il mio giudizio positivo sull’esito dell’incontro. Infatti alla riunione ha partecipato anche la Kion-om, che ha reso noto l’impegno dell’azienda a partecipare al tavolo ministeriale convocato il prossimo 5 giugno a Roma”. “La Kion – sottolinea ancora Caroli – si è impegnata a sospendere ogni iniziativa tesa a forzare il presidio dei lavoratori davanti allo stabilimento, rinviando ogni uscita di macchinari e carrelli finiti dalla fabbrica”. “Dall’incontro del 5 ci attendiamo, e ci prodigheremo in tal senso, che possano arrivare le condizioni per la concessione del secondo anno di cassa integrazione straordinaria, chiedendo sia alla Kion che alla “Frazer Nash”, che sarà presente ai più alti livelli a Roma, il rispetto di tutti gli accordi sottoscritti”. La “Frazer Nash” aveva infatti già firmato un accordo per l’avvio della produzione di taxi ibridi per il mercato inglese presso la fabbrica Om-kion di Bari, dove era stata sospesa la costruzione di carrelli elevatori.  
   
   
FVG - ONLINE IL BANDO REGIONALE IMPRENDITORIA GIOVANILE  
 
Udine, 3 giugno 2013 - Scatta dal 1° luglio ma è già online sui siti di Unioncamere Fvg ( http://www.Fvg.camcom.it  ) e delle Camere di Commercio provinciali ( www.Ud.camcom.it  , www.Pn.camcom.it  , www.Ts.camcom.it  e www.Go.camcom.it  ) il nuovo bando di contributi per l’imprenditoria giovanile, che le Camere di Commercio gestiranno per conto della Regione (l.R. 5/2012), con un plafond complessivo di oltre 450 mila euro. Saranno finanziabili progetti d’impresa di giovani fino a 35 anni, con un investimento minimo di 5 mila euro oppure di 10 mila nel caso di società con almeno 3 soci. Le spese ammissibili riguardano investimenti, relativi all’acquisto e locazione finanziaria di beni strettamente funzionali all’esercizio dell’attività economica. Si va dall’acquisto di impianti, arredi, macchinari, strumenti e attrezzature a beni immateriali come brevetti, diritti di licenza, software, hardware, automezzi e sistemi di sicurezza, nonché pubblicità e attività promozionali. Ammissibili a contributo anche spese per la costituzione dell’impresa giovane o spese per primo impianto, dall’adeguamento e ristrutturazione dei locali alla realizzazione o ampliamento del sito internet o anche di locazione dei locali per un massimo di 12 mesi o l’avvio di attività di franchising. L’intensità massima del contributo sarà del 50% della spesa ammissibile; l´importo del contributo è compreso tra i 2.500 e i 20 mila euro, e nel caso di società con almeno 3 soci tra 5 mila e 40 mila euro. I contributi sono cumulabili, per la parte di costi non coperti dai contributi concessi dal bando, con altri ausili pubblici e agevolazioni finanziarie. Le domande potranno essere presentate a partire dalle 8 del 1° luglio ed entro il 31 luglio alla Camera di commercio sul cui territorio è localizzata la sede o unità operativa dell’impresa (comunque prima dell’avvio degli investimenti). Le domande andranno inoltrate utilizzando l’apposita modulistica, disponibile sui siti camerali, e inviate esclusivamente via Pec all’indirizzo dell’ente competente per territorio. Per informazioni è possibile rivolgersi al Punto Nuova Impresa, nella Cdc di Udine, Telefono 0432273539, Fax 0432509469, mail nuovaimpresa@ud.Camcom.it  In attesa del 1° luglio, i giovani aspiranti imprenditori (in questo caso fino ai 30 anni) possono avvalersi di altri due bandi, questa volta messi a disposizione direttamente dalla Camera di Commercio di Udine con fondi propri (oltre un milione e mezzo di euro di plafond). I due bandi, uno per sostenere l’avvio di nuove attività d’impresa giovanile, l’altro per controgaranzie ai finanziamenti garantiti da Confidi, saranno attivi fino al 30 giugno. Il primo ha già superato il centinaio di domande, di cui una settantina già finanziate.  
   
   
MADE IN SARDEGNA, REGIONE E IMPRESE SARDE ALLA CAMERA DI COMMERCIO DI SAN PIETROBURGO  
 
Cagliari, 3 giugno 2013 – Presso la Camera di Commercio di San Pietroburgo si è svolta la scorsa settimana la due giorni del presidente della regione Ugo Cappellacci e delle imprese sarde finalizzata a promuovere l´isola nel mercato russo. Le specialità produttive regionali e le eccellenze dei territori sono state al centro della sessione, dedicata agli importatori russi e alla stampa, che ha visto gli interventi del presidente della Regione e del presidente di Unioncamere, Gavino Sini. Nel suo intervento Cappellacci ha richiamato l´attenzione su quella "Sardegna, terra di centenari, che propone sullo scenario internazionale non solo le sue coste, ma quelle zone interne altrettanto affascinanti e ricche di tradizioni. Un´isola - ha aggiunto il presidente - nascono le nostre eccellenze nel settore agroalimentari, frutto di tradizioni secolari e di saperi antichi. Sono questi - ha evidenziato - i fattori con i quali puntiamo a lanciare la nostra sfida alla globalizzazione conquistare, con la qualità, i mercati internazionali". Agli incontri, che hanno visto la partecipazione della Camera di Commercio Italo-russa ed una presenza numerosa dei buyers russi, ha partecipato altresì il console Luigi Estero, il quale ha elogiato le istituzioni della Sardegna per aver organizzato una missione strutturata e aver presentato in maniera esaustiva sistema regione. Il diplomatico ha assicurato che proseguirà la sua totale collaborazione anche in vista dell´anno del turismo Italia-russia che partirà nel settembre 2013.  
   
   
ILVA. VENDOLA AL TAVOLO ROMANO: "OCCORRE UNO STRUMENTO NUOVO"  
 
Bari, 3 giugno 2013 - “Ci vuole uno strumento nuovo che parta dalla realtà e la realtà è che, in tutti i modi, la proprietà non è stata un interlocutore affidabile. Occorre intervenire con modalità nuove. Confido che nei prossimi giorni possa essere scritto un decreto, un atto, una legge che può forse portarci, finalmente, a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dialogando con i giornalisti al termine dell’incontro, tra governo e parti sociali, svoltosi il 30 maggio a Roma sulla vicenda Ilva. “Si sta consolidano un orientamento che è quello di separare la sorte della famiglia Riva dal destino della fabbrica, del grande siderurgico nel capoluogo ionico – ha aggiunto Vendola - credo che, da parte del governo, ma anche delle forze sociali e politiche, ci sia una consapevolezza nuova, del fatto cioè che il decreto di sequestro della magistratura ha a che fare con la mancata applicazione delle prescrizioni dell’Aia in questi mesi, che c’è qualcosa che continua ad essere non regolare e non lecita. Da questo punto di vista, credo che noi dobbiamo sapere che il primato va assegnato all’esercizio del diritto alla salute e, dentro questo primato, si può garantire la salvezza della fabbrica. Cioè la salute è la principale, la fabbrica è la subordinata. Finora la fabbrica era la principale e la salute era una subordinata spesso calpestata”. “Con questa impostazione – ha continuato Vendola - noi riusciamo, ciascuno, a fare il proprio mestiere. I giudici fanno i giudici, e lo fanno bene perchè scoperchiano un verminaio e il governo fa il suo mestiere, che non è né quello di andare alla guerra con i giudici, né quello di aggirare i provvedimenti giudiziari. Da questo punto di vista sono ottimista per l’atteggiamento che vedo oggi orientare tutti noi”. Per Vendola esiste “la volontà, non solo formale, di evitare qualunque inappropriatezza. C’è stato un momento in cui è andato in scena il conflitto tra poteri dello stato e c’è stato un momento in cui il conflitto è diventato latente”. “Il governo è consapevole - ha concluso Vendola - che bisogna rimuovere qualunque ragione di conflitto e che il punto di oggi non è la reiterazione delle storie vecchie perchè il decreto di sequestro dice che, da agosto ad oggi, non sono state applicate le prescrizioni dell’Aia e questo rende insufficiente la legge 231 a realizzare quegli obiettivi sacrosanti che ci eravamo prefissati”.  
   
   
LOMBARDIA. HUSQVARNA, ASSESSORE LAVORO: UNA BUONA INTESA SODDISFAZIONE PER ACCORDO, MA SERVE SOLUZIONE DI PROSPETTIVA  
 
Milano, 3 giugno 2013 - ´Soddisfazione per l´intesa, ma non smettiamo di cercare in fretta soluzioni di medio e lungo termine per il polo produttivo di Castronno´. E´ quanto ha dichiarato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro in relazione al verbale di Intesa per i lavoratori dell´azienda Husqvarna Motorcycles, firmato il 29 maggio sera al Ministero dalle parti sociali, dal Ministero dello Sviluppo economico e da Regione Lombardia, dopo diversi incontri di approfondimento e trattativa. ´Si conferma la bontà di questo metodo condiviso tra tutte le istituzioni: lavorare insieme per trovare soluzioni´ ha sottolineato l´assessore´. ´Non ci siamo sottratti neanche in questo caso - ha aggiunto - occorre sicuramente fare piena luce su quanto accaduto nel passaggio di proprietà: sulla base di questo ognuno si assumerà le proprie responsabilità, per non perdere un sito produttivo che riteniamo particolarmente significativo per quantità e qualità delle ricadute occupazionali´. Nell´intesa raggiunta l´azienda ha manifestato la volontà di non procedere immediatamente alla chiusura del sito, ma di valutare e sostenere la possibilità di continuità produttiva, anche facilitando l´ingresso di altri soggetti imprenditoriali interessati. Pertanto i lavoratori Husqvarna vedono l´avvio di un periodo di Cassa integrazione ordinaria, durante il quale sarà svolto un lavoro di ricerca e agevolazione di soluzioni in grado di non disperdere la tradizione produttiva e le opportunità occupazionali, mentre resta aperto il tavolo al Mise, a cui Regione darà il suo consueto contributo.