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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2014
L’ EUROPA SI PREPARA A RENDERE L´ENERGIA DA FUSIONE UNA REALTÀ  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - La Commissione europea e le laboratori europei di ricerca sulla fusione stanno lanciando il 9 ottobre un programma comune europeo sulla fusione in Orizzonte 2020 - ´Euro fusion ´- che garantirà notevoli progressi lungo il cammino verso la realizzazione dell´energia da fusione. Questo programma congiunto dispone di un bilancio complessivo di almeno 850 milioni di euro rispetto al periodo 2014-18, di cui circa la metà verrà dal programma di ricerca sull´energia da fusione Euratom Orizzonte 2020. Il Vice-presidente Oettinger responsabile per l´energia ha detto " La fusione ha le potenzialità per diventare un affidabile, sicuro, non-emissioni di Co2 e la fonte di energia sostenibile. Lancio di oggi del nostro programma comune europeo sulla fusione mostra come benefici Europa se uniamo le nostre forze la ricerca. Eurofusion fornisce il quadro di riferimento per l´Europa di mantenere la sua posizione di leader mondiale nella ricerca sulla fusione: ora ognuno di vivere all´altezza della sfida ". Alla fine del 2012, tutti i laboratori di ricerca dell´Ue hanno concordato una tabella di marcia dettagliata goal-oriented per l´energia da fusione entro il 2050 Questi stessi laboratori hanno ora istituito Euro fusione consorzio e attueranno un programma congiunto di 5 anni per affrontare la chiave scientifica e tecnologica sfide identificate nella fase iniziale della tabella di marcia. L´obiettivo principale in questo periodo sarà un sostegno scientifico e tecnico per il reattore sperimentale termonucleare internazionale - Iter - attualmente in costruzione in Francia, e garantendo l´Europa è in grado di capitalizzare il successo di questo progetto pionieristico. In particolare, più grande infrastruttura al mondo di ricerca sulla fusione attualmente in funzione - Jet, il Joint European Torus, situato a Culham, Regno Unito - continuerà ad essere sfruttate da Euro fusione fino al 2018 e avrà un ruolo chiave nel sostenere Iter. Euro fusione affronterà anche le questioni fondamentali relative al reattore successivo a fusione generazione dimostrazione - Demo - che verrà collegato alla rete e fornire un modello per lo sviluppo di reattori a fusione in tutto il mondo, permettendo la fusione per contribuire a soddisfare il crescente fabbisogno energetico mondiale dopo il 2050 al fianco di energia rinnovabile, come l´energia eolica e solare. In questo sforzo, Euro fusione continuerà la sua stretta cooperazione con l´industria europea e Fusion for Energy - l´Agenzia europea per Iter. Per ulteriori informazioni: Eurofusion Fusion Roadmap Efda Organizzazione Iter Jet Memo / 14/570  
   
   
BOLZANO, VISITA AL CENTRO PER L´IDROGENO L’ENERGIA PULITA PER IL FUTURO  
 
Bolzano, 13 ottobre 2014 - Passare dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili e abbattere le emissioni di Co2: questi gli obiettivi principali del pacchetto clima della Provincia. Un concreto e importante contributo, da questo punto di vista, può arrivare dal Centro per l´idrogeno di Bolzano Sud, visitato nei giorni scorsi dall´assessore Richard Theiner. Entrato in funzione il 5 giugno scorso, il Centro per l´idrogeno di Bolzano Sud inquadra la sua attività all´interno della cornice istituzionale rappresentata dal pacchetto clima della Provincia. Elaborare, dunque, modalità innovative per produrre energia pulita e rendere l´Alto Adige il più possibile autosufficiente. "Il bisogno di energia è in costante crescita - ha commentato l´assessore Richard Theiner durante la visita all´impianto - così come il suo costo, e alla luce del cambiamento climatico che sta caratterizzando questo periodo è fondamentale essere in grado di offrire alla popolazione alternative concrete all´energia fossile". E il primo passo in avanti, da questo punto di vista, in Provincia di Bolzano è già stato compiuto con la nascita di un vero e proprio centro di competenza dotato di un impianto per la produzione di idrogeno. L´alto Adige, dunque, nella cosiddetta "tecnologia-H2" svolge un ruolo d´avanguardia a livello nazionale ed europeo, con un´attenzione particolare ad una mobilità sostenibile e ad impatto zero. "I cinque autobus ad idrogeno che circolano nella città di Bolzano - ha sottolineato il presidente del Centro per l´idrogeno, Walter Huber - vengono apprezzati da chi li guida, dai passeggeri e dagli altri utenti della strada in quanto non producono né rumore, né emissioni. E stiamo avendo riscontri positivi anche dalla possibilità di utilizzare auto alimentate ad idrogeno da parte delle aziende locali". Per sviluppare ulteriormente questo autentico fiore all´occhiello del territorio altoatesino, l´Iit (Istituto per le innovazioni tecnologiche) punta molto anche sulle opportunità di finanziamento offerte dalla Ue, come ad esempio il progetto "Hyfive". Si tratta del più grande programma sull´idrogeno degli ultimi anni a livello europeo, e coinvolge centri di ricerca e produzione situati a Londra, Copenhaghen, nella Germania del Sud, a Innsbruck e, appunto, a Bolzano. "L´iit - ha aggiunto Huber - è stato creato nel 2006 dalla Provincia con un capitale di 2,7 milioni di euro, ma nel frattempo ha convogliato sul territorio circa 11 milioni di euro di fondi Ue, creando un importante valore aggiunto per l´economia locale". Durante il colloquio con l´assessore all´ambiente e all´energia Richard Theiner, il direttore dell´Iit, Thomas Klauser, ha inoltre ribadito l´importanza anche formativa di avere un centro di competenza per l´idrogeno che sappia trasferire saperi, conoscenze e tecnologia. "Ci contattano diverse scuole - ha spiegato Klauser - e già oggi possiamo offrire otto posti di lavoro altamente qualificati grazie alla presenza di importanti aziende altoatesine che operano nel settore dell´idrogeno". Al termine della visita, inoltre, è stato sottolineato come l´idrogeno possa contribuire ad una più efficiente organizzazione della produzione energetica in Alto Adige.  
   
   
MONTAGNA, MARONI: DIGHE VALTELLINA UNA RICCHEZZA DA PRESERVARE  
 
Piateda/so, 13 ottobre 2014 - "Sono voluto venire qui per potermi rendere conto di persona come funziona il sistema di energia con le dighe, un sistema di energia pulita e rinnovabile che vogliamo valorizzare e preservare dal tentativo che è in atto in Parlamento di togliere alla Regione e ai territori la gestione di questo sistema. A riguardo abbiamo avviato una discussione con il Governo perché su questo voglio che la Lombardia abbia lo stesso trattamento di cui godono le Province autonome di Trento e Bolzano dove i benefici economici e fiscali della gestione ricadono anche sui territori locali e non finiscono tutti a Roma." Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, accompagnato dal sottosegretario alla Montagna Ugo Parolo, al termine della visita fatta al sistema delle dighe della centrale Edison di Piateda.  
   
   
GSE – ASSORINNOVABILI, RAFFORZATA LA COLLABORAZIONE ATTIVATO UN TAVOLO TECNICO PERMANENTE DI CONSULTAZIONE  
 
Milano, 13 ottobre 2014 - L’istituzione di un tavolo tecnico permanente di consultazione per snellire lo scambio di informazioni e attenuare il rischio di incomprensione tra i soggetti coinvolti. E’ questo l’obiettivo del nuovo protocollo d’intesa siglato dal Presidente e Amministratore delegato del Gse, Nando Pasquali, e il Presidente di assoRinnovabili, Agostino Re Rebaudengo. L’attività di confronto tra il Gse e assoRinnovabili, già avviata nel febbraio del 2012, si rafforza quindi attraverso incontri a cadenza bimestrale, durante i quali il Gse fornirà informazioni e chiarimenti sull’interpretazione della normativa di settore. Sono inoltre previsti corsi di formazione gratuiti tenuti da tecnici del Gse e riservati ai soci assoRinnovabili su tematiche energetiche connesse al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili. La collaborazione verrà infine consolidata attraverso attività congiunte mirate a sostenere lo sviluppo della filiera italiana del settore delle rinnovabili.  
   
   
VERSALIS, SARDEGNA: ENI NON ABBANDONA SARROCH  
 
Cagliari, 9 Ottobre 2014 - L´assessore dell´Industria Maria Grazia Piras ha incontrato nel palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, i vertici di Eni e Versalis. L´incontro ha contribuito a chiarire il ruolo dell´azienda nell´ambito sociale ed economico della Sardegna, soprattutto per quanto riguarda le prospettive di medio periodo, alla luce della vendita di un ramo d’azienda Versalis alla Sarlux. Le aziende hanno dichiarato di non voler in alcun modo sottrarsi al proprio ruolo in Sardegna e nel sito industriale di Sarroch. "La Regione - ha detto l’assessore Piras - ha il compito di vigilare sui rischi di emorragia occupazionale e di tenuta dei comparti industriali e assolverà a questo compito proseguendo nello schietto e leale dialogo con il gruppo Eni. La Regione ha anche il compito di costruire un quadro programmatico nel quale le imprese possano innestarsi essendo competitive. Su questo - ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – il gruppo Eni si è reso disponibile a un confronto più generale con l’amministrazione regionale, così come sollecitato anche dalle organizzazioni sindacali".  
   
   
AMBIENTE: ATTENZIONE REGIONE FVG SU CENTRALE TERMOELETTRICA  
 
Trieste, 13 ottobre 2014 - La Regione continua a seguire con grande attenzione la questione della centrale termoelettrica di Monfalcone. Nei giorni scorsi si è tenuto a Trieste un incontro, promosso dall´assessore regionale all´ambiente e all´energia, Sara Vito con il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta e il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran. "Il tavolo istituzionale che ho promosso - sottolinea Vito - è la sede più appropriata per il confronto tra le istituzioni territoriali interessate alla realtà della centrale. D´altro canto, stiamo continuando nel percorso di collaborazione e di dialogo già da tempo avviato e che finora ha dimostrato di essere proficuo". L´incontro segue la consegna ufficiale del lavoro affidato dalla Provincia di Gorizia alla Commissione tecnico scientifica istituita per lo studio sulle ipotesi di riconversione della centrale termoelettrica della Società A2a di Monfalcone. La commissione tecnico-scientifica ha prodotto una relazione per presentare e valutare gli scenari possibili di evoluzione e di riconversione della centrale termoelettrica, a partire dalla proposta della Società A2a , con particolare attenzione allo sviluppo delle fonti rinnovabili e alla ricerca correlata. "Questo lavoro - spiega l´assessore - sarà oggetto di approfondimento da parte dell´Osservatorio Ambiente e Salute, istituito dalla Giunta in marzo, novità assoluta per la nostra regione. Il suo scopo è di integrare i dati ambientali e quelli sanitari per sviluppare una vera e propria rete epidemiologica in Friuli Venezia Giulia, premessa fondamentale per meglio individuare le priorità di intervento e rendere più efficace l´azione della pianificazione regionale in materia di protezione ambientale e di prevenzione igienico-sanitaria". "L´osservatorio Ambiente e Salute, istituito presso l´Arpa - conclude Vito - collabora nella sua attività con l´Università di Udine e gli enti del Servizio Sanitario Regionale, la Direzione centrale salute e il Cro di Aviano. All´osservatorio, incaricato di elaborare lo studio di valutazione epidemiologica ambientale nell´area del Monfalconese con riferimento alla popolazione interessata dall´inquinamento di metalli pesanti nell´area della centrale termoelettrica, è stato dato mandato di analizzare ed approfondire i risultati prodotti dalla Relazione finale della Commissione tecnico-scientifica istituita dalla Provincia di Gorizia. Una prima valutazione sulle condizioni di salute della popolazione di quest´area sarà contenuta nello studio attualmente in corso, la cui conclusione è prevista entro il 2015".  
   
   
ENI LIVORNO, L´ASSESSORE SCRIVE A DE VINCENTI PER CHIEDERE INCONTRO URGENTE  
 
Firenze 13 ottobre 2014 – Un incontro urgente, da tenersi al massimo entro ottobre, per affrontare le problematiche legate allo stabilimento Eni di Livorno nel quadro del riassetto generale del gruppo. E´ quanto chiede l´assessore alle attività produttive credito e Lavoro Gianfranco Simoncini in una lettera inviata il 9 ottobre al vice ministro per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti. La richiesta è scaturita a seguito dell´incontro convocato oggi dall´assessore su richiesta delle organizzazioni sindacali e alla quale hanno preso parte, oltre ai rappresentanti dei sindacati, provinciali di categoria e aziendali, un rappresentante della Provincia di Livorno, il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, l´assessore al lavoro del Comune di Livorno Francesca Martini. "Chiederemo al governo garanzie precise su tre obiettivi – spiega l´assessore Simoncini – la riconferma del sito produttivo sul territorio, la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali , un ruolo di Eni che deve restare come garante del rispetto dei primi due punti. Si tratta di obiettivi condivisi sia dalle istituzioni che dai lavoratori, consapevoli che lo stabilimento livornese nel quadro delle raffinerie italiane ha una sua specificità che gli consente di stare sul mercato grazie alla produzione di lubrificanti". Nel corso dell´incontro di oggi l´assessore ha ricordato che la Regione sta seguendo in queste settimane la vicenda e che, anche con il presidente Rossi, ha già chiesto formalmente al ministro di inserire la Toscana al tavolo nazionale della raffinazione, nonché un´attenzione specifica del governo su Livorno.  
   
   
CASA: PIENO SOSTEGNO DELL´ASSESSORE UMBRIA A TERZA GIORNATA "SFRATTI ZERO"  
 
Perugia, 13 ottobre 2014 – Esprime il suo sostegno alla terza giornata "Sfratti zero" indetta dall´Unione Inquilini e dai movimenti per il diritto all´abitare, l´assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti: "l´emergenza sfratti - afferma Vinti - ha raggiunto livelli sconvolgenti e nel 2013 è stata superata la soglia delle 70 mila nuove sentenze di sfratto (73.385) di cui più di 65 mila (65.032) per morosità". "Ogni giorno – evidenzia l´assessore - si eseguono in Italia 140 sfratti con la forza pubblica, senza contare i casi in cui gli inquilini escono dall´alloggio prima dell´intervento della polizia. Complessivamente, solo il 10 per cento, riceve l´accompagnamento verso un altro alloggio. La maggioranza degli sfrattati vengono sbattuti per strada e i nuclei familiari vengono spezzati". Vinti, dopo aver ricordato che sono oltre 700 mila le famiglie ad avere diritto a una casa popolare, ha ribadito la posizione della Conferenza delle Regioni, che si è espressa contro la possibile vendita all´asta, sulla base del valore di mercato, del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, in seguito al meccanismo introdotto dal decreto Lupi. "Deve essere varato da parte del Governo – conclude Vinti - un vero Piano casa, per circa 800 mila alloggi, con il recupero del patrimonio pubblico in disuso a partire dal demanio civile e militare, che rischia invece di essere venduto dallo "Sblocca-italia. L´impegno della Giunta regionale, con il pacchetto di provvedimenti, denominato ‘Nuove Politiche Abitative´, prevede un intervento incisivo per le famiglie colpite da sfratto per morosità incolpevole, attraverso un bando che resterà aperto fino al 12 novembre 2014".  
   
   
AOSTA, 14 MILIONI DI EURO PER IL FINANZIAMENTO DELLE DOMANDE DI MUTUO PRIMA CASA E CENTRO STORICO  
 
 Aosta, 13 ottobre 2014 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che, venerdì 10 ottobre, la Giunta regionale ha approvato il finanziamento, per un importo pari a 14 milioni di euro, delle domande di mutuo prima casa e centri storici. «Con la deliberazione adottata oggi, - spiega l’Assessore Mauro Baccega - riusciamo ad evadere tutte le domande presentate quest’anno, entro il mese di luglio. Nel dettaglio, 12,6 milioni di euro sono destinati al finanziamento di 135 domande di mutuo prima casa e 1,4 milioni di euro al finanziamento di 14 domande di mutuo per il recupero di abitazioni site in centri storici, tutte presentate nel corso del 2014 e risultate regolari». «Con questo finanziamento, - aggiunge - riusciamo a dare una solida certezza a numerose famiglie valdostane che, pur in un momento economico difficile come l’attuale, intraprendono un investimento importante per garantirsi la proprietà di un’abitazione. In questo modo, si conferma la validità dell’intervento regionale nel settore, grazie al quale cerchiamo anche di creare un volano economico a vantaggio delle imprese edili, che più di altre in questi anni di crisi economica hanno subito effetti negativi.»  
   
   
VENOSTA: EDILIZIA SOCIALE CONTRO LO SPOPOLAMENTO  
 
Bolzano, 13 ottobre 2014 - Con un programma di edilizia sociale straordinario l´assessore provinciale Tommasini intende giungere alla costruzione di alloggi Ipes nei comuni a rischio spopolamento, come quelli dell´area venostana. Grande impegno della Giunta ai fini della realizzazione della variante di Castelbello. La situazione riferita al programma di lavori pubblici nei settori infrastrutture, edilizia e servizio tecnico, Catasto e Libro fondiario, edilizia abitativa e sociale Ipes, nel territorio della Venosta, è stata illustrata di recente in un incontro a Silandro ai sindaci dei Comuni di riferimento dall´assessore Tommasini assieme ai funzionari delle rispettive Ripartizioni. Tra gli appalti per il territorio della Venosta che saranno indetti nel 2016, ve n´è uno rilevante come quello per la variante di Castelbello (81 milioni di Euro). Come ha fatto presente l´assessore Tommasini la Giunta provinciale ha compiuto un grande sforzo. L´iter procedurale è in pieno ritmo: si va avanti con l´esame del progetto e con le procedure d´esproprio dei terreni interessati. Nel 2015 sarà indetta la gara d´appalto per il risanamento delle gallerie paramassi nei pressi di Curon Venosta e per la copertura di tratti interposti attualmente a cielo aperto. Si tratta di opere rilevanti per la viabilità sull´intera tratta venostana. Tali interventi comporteranno una spesa di 7,5 milioni di Euro. La messa in sicurezza delle zone a rischio caduta massi sulla rete viaria costituisce, come ha affermato l´assessore Tommasini, uno dei punti prioritari del programma di opere pubbliche nel settore infrastrutture. I rappresentanti dei Comuni della Val Venosta hanno ringraziato l´assessore Tommasini per la rapidità con la quale si è costruito il nuovo tratto della strada statale Glorenza-tubre in seguito alla frana caduta a Laudes che aveva interessato il ponte Calven su Rio Ram. La strada era stata riaperta nella primavera scorsa; i lavori sono stati completati. Nel settore edilizio nel marzo 2015 potranno partire i lavori per il tanto atteso ampliamento della Scuola professionale per l´industria a Silandro che vrsa in condizioni precarie per quanto attiene agli spazi. I relativi lavori sono stati appaltati. La conclusione dell´intervento è previsto per il 2017. Nel 2015 è prevista anche la gara d´appalto per la costruzione del convitto a Burgusio (5,3 milioni di Euro), nonché gli arredi per le officine e i mobili di serie per la Scuola professionale agraria e forestale Fürstenburg, anche a Burgusio, (8,4 milioni di Euro). I rappresentanti del Comune di Malles hanno fatto presente a tal riguardo la necessità di una mensa scolastica per la quale è già conclusa la fase progettuale, ma la cui realizzazione è prevista solo nel 2019. Rivolto ai sindaci ed ai rappresentanti della Comunità comprensoriale Val Venosta, l´assessore provinciale ai lavori pubblici Christian Tommasini, ha fatto presente come con un programma di edilizia sociale straordinario intenda giungere alla costruzione di alloggi dell´Istituto per l´Edilizia Sociale Ipes nei comuni a rischio spopolamento, come quelli dell´area venostana. Per questi comuni, infatti, a fronte di uno scarso numero di richieste di alloggi sociali e quindi, di minor emergenza, non era stato possibile l´inserimento nel programma edilizia corrente dell´Ipes.  
   
   
URBANISTICA: AL VIA RIGENERAZIONE VIADOTTO DEI PRESIDENTI, DIVENTERA’ “GREEN STREET” ARREDI ‘GREEN’ E UNA PIAZZA TRA I PILASTRI: È L’INTERVENTO REALIZZATO DA ROMA CAPITALE E DAL GRUPPO DEGLI ARCHITETTI DI RENZO PIANO.  
 
Roma, 13 ottobre 2014 - Un intervento di riqualificazione a uso temporaneo di un’area abbandonata sotto il Viadotto dei Presidenti, messo in campo da Roma Capitale con la partecipazione del gruppo di giovani architetti ‘G124’ di Renzo Piano e delle associazioni impegnate nella rigenerazione degli spazi urbani. Ma anche un modo per riappropriarsi di un “non-luogo” solitamente nascosto dal traffico quotidiano, attraverso arredi green e una vera e propria piazza temporanea sotto i pilastri. E’ “Sotto il Viadotto”, l’iniziativa promossa dagli Assessorati alla Trasformazione Urbana e allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana e Municipio Iii nell’ambito del progetto Tutur, gestito dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica U.o. Qualità Urbana, con la partecipazione del Gruppo Renzo Piano G124, Associazione Viadotto dei Presidenti - Greenapsi, Associazione Interazioni Urbane ed il Gruppo di Supporto Locale del Municipio Roma Iii. L’intervento, che si inserisce nel più complesso progetto di pianificazione e trasformazione dell’asse ex carrabile del Viadotto, in pista ciclabile e “Green Line di Roma”, è stato presentato alla città e ai residenti del Iii Municipio questa mattina. Alla presentazione del Progetto e “consegna” degli spazi alla città hanno partecipato l’assessore alla Trasformazione Urbana, Giovanni Caudo, l’assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Paolo Masini, il Presidente del Iii Municipio, Paolo Marchionne, i ragazzi del Gruppo Renzo Piano G124 coordinati dal tutor Massimo Alvisi e le Associazioni del territorio che lavorano al progetto di rigenerazione urbana del Viadotto. Prima della presentazione è andata in scena una pedalata lungo il viadotto, mentre questo pomeriggio ci sarà una tavola rotonda aperta a tutte le realtà del territorio sul tema della dimensione temporale nella trasformazione urbana e la rigenerazione dei quartieri. In serata l’evento si concluderà con una festa, musica dal vivo e proiezioni. "Questo del Viadotto – ha spiegato Paolo Masini – è il primo passo di un lavoro che stiamo facendo sul rammendo delle periferie con l’aiuto degli architetti di Renzo Piano e di tante realtà locali per riqualificare diversi quadranti. E’ un primo, importante, segno tangibile". Per l’assessore Caudo l´intervento è un esempio di come “restituire “pezzi” di città abbandonati all’utilizzo collettivo attraverso il coinvolgimento dei cittadini. In tutta Europa questa è una pratica che sta cambiando le città, crea socialità e posti di lavoro. Riappropriarsi di questi spazi, ridare vita allo spazio pubblico é l’obiettivo di questa amministrazione ed è un esempio del perchè l´assessorato lo abbiamo chiamato alla Trasformazione Urbana”. Il progetto prevede la sistemazione del Viadotto Gronchi nato negli anni’90 come asse di collegamento tra Roma Nord e Roma Sud attraverso l’uso di una ferrovia leggera, salvo poi rimanere incompiuto.  
   
   
TTIP: CALENDA, ACCORDO SU TRASPARENZA DEL MANDATO NEGOZIALE PASSO FONDAMENTALE  
 
Roma, 13 ottobre 2014 - E´ stata approvata il 9 ottobre all´unanimità dai rappresentanti permanenti dei Paesi membri dell´Unione Europea la proposta italiana di rendere pubbliche le direttive negoziali che definiscono i limiti e gli obiettivi della negoziazione con gli Usa per la conclusione del Ttip (il partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti), decise dal Consiglio dei Ministri del commercio europei più di un anno fa. "Quello di oggi - ha dichiarato Carlo Calenda Vice Ministro dello Sviluppo Economico, presidente di turno del Consiglio dei Ministri del commercio europeo - è un passo fondamentale verso una maggiore trasparenza del negoziato, obiettivo al cui perseguimento la Presidenza italiana continuerà a contribuire nella convinzione che è decisiva per sconfiggere le tante paure ingiustificate che agitano una parte della pubblica opinione”. “Il Governo italiano - ha continuato Calenda - ritiene che un rapido successo del negoziato rappresenti uno dei pilastri fondamentali nella strategia di rilancio della crescita in Europa e un passo decisivo verso l´apertura della seconda fase della globalizzazione, caratterizzata da benefici più equamente distribuiti tra le diverse aree del mondo”. “Secondo le principali analisi disponibili, l´Italia sarebbe tra i principali beneficiari del Ttip, che potrebbe portare fino a mezzo punto di Pil di crescita aggiuntiva e alla creazione di posti di lavoro”. “La prossima settimana - ha concluso il Vice Ministro - si terrà a Roma il Consiglio Cae informale con i ministri europei del commercio e un incontro con il negoziatore americano Ambasciatore Froman, con cui avremo modo di confrontarci circa l´andamento delle trattative".  
   
   
T. IMERESE, COMPIUTO AL MISE PASSO DECISIVO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DEL SITO SI PRODURRANNO AUTO IBRIDE ED ELETTRICHE, DE VINCENTI: UN FUTURO PER I LAVORATORI  
 
Roma, 13 ottobre 2014- Il futuro del sito ex Fiat di Termini Imerese, chiuso dal novembre del 2011, si chiama “Grifa” (Gruppo Italiano Fabbrica). Entro il 30 dicembre verrà infatti effettuata la cessione del ramo d’azienda, passo decisivo per la nuova realtà industriale che produrrà auto ibride ed elettriche. Il 10 ottobre, al termine del Tavolo riunito al Ministero dello Sviluppo Economico, è stato firmato dalle parti un verbale d’incontro che, registrando gli impegni presi dalle due aziende interessate dall’operazione (Fiat e Grifa), prospetta una conclusione positiva della vertenza e costituisce la premessa per la ripartenza del sito palermitano, quindi per il reimpiego dei lavoratori ex Fiat e, in prospettiva, anche di quelli dell’indotto. “La firma odierna- ha detto il Vice Ministro Claudio De Vincenti che ha presieduto la riunione - è un passaggio fondamentale per poter dare un futuro produttivo ed occupazionale a Termini Imerese. Ora ci sono tutte le condizioni perché riparta da qui a breve”. Già da domani le organizzazioni sindacali sottoporranno il testo siglato alla consultazione dei lavoratori.  
   
   
AST: GUIDI, GRAZIE AL GOVERNO PIANO INDUSTRIALE RADICALMENTE CAMBIATO, AZIENDA E SINDACATI TROPPO RIGIDI NELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE  
 
Roma, 13 ottobre 2014 - Fin dall’inizio di questa lunga vicenda il governo si è adoperato per ottenere da Ast l’irrobustimento delle prospettive industriali dello stabilimento di Terni rispetto al piano iniziale. Proprio grazie a questa azione del Governo il piano è profondamente cambiato: un piano di investimenti di 100 milioni di euro in 4 anni, 10 milioni per la ricerca e lo sviluppo, il trasferimento della linea di laminazione a freddo di Torino, il mantenimento dell’attuale capacità produttiva almeno ai livelli registrati negli ultimi tre anni e la riduzione al minimo del numero degli esuberi previsti dall’azienda. Lo ha ricordato il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi commentando la rottura delle trattative avvenuta ieri dopo l’ennesima nottata di confronto con l’azienda del gruppo Thyssenkrupp, le organizzazioni sindacali e le autorità territoriali. Il governo, ha proseguito il Ministro, ha profuso ogni sforzo per monitorare da vicino e assistere azienda e sindacati nelle trattative di secondo livello, di loro stretta spettanza, come le stesse parti sociali avevano chiesto nell’accordo che avevano firmato il 4 settembre 2014 affinché il confronto si svolgesse al Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo diversi incontri fra le parti senza alcun esito il Governo, sollecitato dalle parti, ha accompagnato progressivamente il tentativo negoziale cercando di agevolare il raggiungimento di un’intesa. In questo non è stato aiutato dalle rigidità manifestatesi che hanno contribuito a mantenere un clima molto difficile in termini di relazioni industriali tra le parti. Nonostante questo irrigidimento su alcuni aspetti della trattativa, il governo – ha aggiunto il Ministro Guidi – aveva progressivamente individuato i punti intorno ai quali si sarebbe potuta raggiungere un’intesa come era stato auspicato in occasione del primo intervento che aveva già portato al ritiro della procedura di mobilità avviata dall’azienda. Il governo ha ribadito anche in questa occasione che avrebbe messo in campo tutte le misure relative, tra l’altro, all’efficientamento dei costi energetici in grado, a legislazione vigente, di aiutare il raggiungimento di un accordo. Ancora ieri sera il governo, nel tentativo di proporre un accordo quadro che mediasse fra punti sui quali permanevano distanze fra le parti, ha richiamato le stesse ad un estremo sforzo di responsabilità finalizzato a proseguire la discussione in un clima meno conflittuale che l’esercizio di atti unilaterali, come avvenuto stamattina, avrebbe inevitabilmente reso molto più difficile. Il governo, ha concluso il Ministro Guidi, ribadisce la volontà di continuare ad offrire ogni sostegno affinché le parti raggiungano un accordo che garantisca lo stabilimento produttivo, lo sviluppo e l’occupazione dell’Ast di Terni auspicando che l’avvio delle procedure di mobilità non vanifichi gli sforzi finora compiuti, per cercare una soluzione che salvaguardi il futuro di questo importante sito industriale.  
   
   
FINANZIAMENTI PER PERSONALE QUALIFICATO: INCONTRI A LANA E BRESSANONE  
 
Bolzano, 13 ottobre 2014 - La Giunta provinciale ha deliberato un nuovo sostegno a innovazione e occupazione: le imprese che assumono personale altamente qualificato potranno contare su un aiuto finanziario della Provincia nei primi 2 anni pari al 50% del costo del personale. La Ripartizione Innovazione illustra il contenuto del bando venerdì 10 a Lana e lunedì 13 a Bressanone. Con gli aiuti a favore dell´assunzione o della messa a disposizione di personale altamente qualificato la Provincia vuole elevare il grado di qualificazione del personale coinvolto nei processi di innovazione nelle imprese e conseguentemente di aumentare i risultati nell´ambito della ricerca e dello sviluppo. La Ripartizione provinciale innovazione prosegue nella serie di incontri sul territorio per illustrare alle imprese modalità e contenuti del bando: il prossimo appuntamento è fissato a Lana venerdì 10 alla Casa Raiffeisen, chiusura a Bressanone lunedì 13 ottobre al Forum. Entrambi gli eventi hanno inizio alle 17. Beneficiarie dell´aiuto sono le piccole, medie e grandi imprese che assumono personale altamente qualificato nonché le Pmi che impiegano personale altamente qualificato messo a disposizione da organismi di ricerca o da una grande impresa. L´iniziativa della Provincia prevede per le assunzioni aiuti fino al 50% del costo del personale.  
   
   
POLIHUB, LOMBARDIA COMPETITIVA SU RICERCA  
 
Milano, 13 ottobre 2014 - "La visita al Polihub mi conferma che il capitale umano del nostro territorio impiegato in ricerca e innovazione rappresenta un valore aggiunto e fa della nostra regione un´area altamente tecnologica e competitiva. La strada che abbiamo intrapreso come Regione Lombardia è quella giusta: molti startuppers presenti nell´incubatore usufruiscono, in quanto valutati e selezionati, dei nostri strumenti per sostenere le Start-up e Re start". Commenta così l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini la sua visita al Polihub al Campus Bovisa del Politecnico, distretto e incubatore di Start-up. La Struttura - Polihub è stato fondato nel 2000 ed è gestito attualmente dalla Fondazione Politecnico, con 50 Start-up altamente innovative incubate e oltre 300 idee supportate nella fase di avvio a oggi, con un´età media degli imprenditori di 32 anni. Ad accompagnare l´assessore Melazzini, il presidente della Fondazione Politecnico di Milano Giampio Bracchi e l´amministratore delegato di Polihub Stefano Mainetti, che hanno illustrato il modello del distretto e presentato alcune delle idee di business incubate. Fondo Per La Ricerca - "Noi vogliamo continuare a mettere in campo strumenti che possano sostenere gli spin off e le Start up che possono utilizzare piattaforme brillanti come il Polihub - ha sottolineato Melazzini - e accompagnare nella loro crescita i giovani". L´assessore ha ricordato l´ultimo importante investimento della Regione a favore della ricerca e dell´innovazione: "Da qui al 2020 investiremo con il piano ´Innovalombardia´ 1 miliardo di euro su tre assi principali: ricerca e sviluppo, innovazione e Start up. È nostra intenzione introdurre nei bandi ulteriori elementi di semplificazione: verrà meno l´obbligo della fideiussione e interverremo anche sulla rendicontazione per renderla più facile".  
   
   
LAVORO: FVG, ISTITUZIONI IN PRIMA FILA CONTRO PIAGA INFORTUNI  
 
Monfalcone, 13 ottobre 2014 - "Le istituzioni sono in prima fila, a fianco delle organizzazioni dei lavoratori e delle aziende, per affrontare il problema degli infortuni sul lavoro, una vera e propria piaga sociale con aspetti odiosi, che deve essere sconfitta grazie all´impegno quotidiano di tutti". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, che ha partecipato oggi a Monfalcone alle cerimonie organizzate dall´Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) in vista della Giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro, in programma domenica con l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica e che, in provincia di Gorizia, culminerà con una manifestazione prevista domenica nel capoluogo. Le cerimonie organizzate dall´Anmil a Monfalcone, prima davanti al cimitero e poi all´interno dello stabilimento della Fincantieri, assumono un rilievo particolare, in una città che ha "il triste primato delle morti per amianto", come ha sottolineato il presidente territoriale dell´Associazione, Marino Tusset. Per questo la Regione ha voluto istituire proprio a Monfalcone, ha ricordato l´assessore Vito, il Crua, il centro di riferimento regionale per l´amianto, un tema sul quale la direzione Salute è fortemente impegnata. "L´atlante regionale sugli infortuni sul lavoro - ha detto l´assessore - ci indica che in Friuli Venezia Giulia il fenomeno è in regressione, ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia. Questi dati infatti, se da un lato ci rincuorano, dall´altro ci spronano a fare sempre di più, perché un solo morto sul lavoro e un solo infortunio sono inaccettabili". La giornata monfalconese è iniziata davanti al cimitero, dove è stata posta una corona d´alloro ai piedi del monumento posto sul piazzale d´ingresso a ricordo dei morti sul lavoro, presenti assieme all´assessore regionale Vito il sindaco di Monfalcone Silvia Altran e numerosi rappresentanti degli invalidi del lavoro della provincia. La benedizione è stata impartita da don Gilberto Dudine. Successivamente, le autorità e gli esponenti dell´Anmil si sono trasferiti nel cantiere navale di Monfalcone dove, con la collaborazione della rappresentanza sindacale aziendale e grazie alla disponibilità della Fincantieri, si sono svolti gli altri due momenti del programma organizzato dall´Associazione. Quello di Monfalcone, come è stato ricordato, è uno stabilimento simbolo, che ha conosciuto nel corso della sua lunga storia, accanto alle morti violente da incidente, anche lo stillicidio delle morti da tumore provocato dall´esposizione all´amianto, destinato a durare ancora per molti anni. Dopo la deposizione di corone e gli interventi davanti alla lapide che, all´ingresso, ricorda le vittime sul lavoro, i partecipanti si sono spostati in testa al grande bacino per la costruzione delle navi, dove un mazzo di fiori è stato posato sulla targa che ricorda gli operai morti negli anni ´60 per realizzarlo.  
   
   
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE SPIEGATA AGLI STARTUPPER AL VIA LUNEDÌ 13 OTTOBRE “GOING INTERNATIONAL”, PERCORSO FORMATIVO PER GIOVANI INNOVATIVI  
 
Trento, 14 ottobre 2014 - Percorsi mirati per portare le startup sui mercati esteri: torna la seconda edizione di “Going International”, l’offerta formativa di Trentino Sviluppo che preparerà le giovani imprese innovative all’export. Si parte lunedì 13 ottobre con una panoramica generale sulle fonti per le ricerche e le analisi di mercato. Sarà la prima di otto giornate in calendario fino a dicembre. “Prepariamo le imprese nate da poco – spiega Luca Capra, direttore dell’Area Promozione Tecnologica di Trentino Sviluppo - così quando avranno messo a punto il prodotto da esportare sapranno già come muoversi”. Ciascuna startup sceglie il proprio percorso. Alcune, le più pronte, vengono seguite con consulenze personalizzate. E non manca chi, dall’edizione di due anni fa ad oggi, ce l’ha già fatta. “Le startup, per loro natura, sono spesso brillanti e vocate all’internazionalizzazione – sottolinea Luca Capra, responsabile del progetto per Trentino Sviluppo – ma molte volte hanno poca esperienza ed i loro prodotti sono ancora in fase di prototipo. Questo percorso consente di cominciare ad entrare nell’ottica di lavorare sui mercati esteri così, quando in un paio d’anni si attiveranno per vendere, non saranno impreparate”. Non che in Trentino progetti di questo tipo mancassero: “L’offerta formativa in generale c’è – prosegue Capra – ma si rivolge alle imprese già consolidate, non a quelle giovani e innovative”. Accanto ad un corso base in aula ci saranno un corso di business english ed eventi mirati: brokeraggio tecnologico-commerciale con missioni all’estero, incontri tra chi offre e chi cerca tecnologia, momenti di know-how; ancora, giornate di incoming con delegazioni di aziende estere in visita e company mission, missioni di aziende trentine all’estero per favorire partnership tecnologico-commerciali. Per tre o quattro aziende selezionate, quelle già pronte a vendere il prodotto, sono previste delle consulenze personalizzate. “Scegliamo quelle pronte a partire quasi da subito – spiega Capra – così riusciamo a vederne e seguirne il percorso”. Nei contenuti dei seminari, che coinvolgeranno una ventina di persone – l’età media si aggira attorno ai 30 anni – analisi di mercato, piani di marketing, diritto internazionale, pagamenti, trasporti e logistica per l’export, bandi e accordi transnazionali, proprietà industriale e business english. “Rispetto all’edizione 2012-2013 abbiamo dato maggior enfasi al tema della proprietà intellettuale – spiega Luca Capra – così, accanto ai temi classici della contrattualistica, spiegheremo come fare un brevetto sia determinante non solo per proteggere la proprietà intellettuale, ma anche come elemento vincente per l’internazionalizzazione”. Ciascuno sarà poi libero di scegliere a quali giornate partecipare, perché al di là delle ore d’aula, parte del corso è facoltativo. Non mancano, infine, coloro che ce l’hanno fatta: “Dall’edizione di due anni fa – conclude Capra – sono tre le aziende che effettivamente si sono internazionalizzate. Ad esempio sta andando bene Eiron, una giovane azienda di impianti di sabbiatura, pallinatura e shot peeling che servono a modificare le caratteristiche di resistenza delle superfici lavorate. Una bella scommessa è anche quella di Coldpharma, che ha ideato un’etichetta magnetica per controllare le variazioni di temperatura dei prodotti refrigerati durante il loro trasferimento, e che ora è quasi pronta per sbarcare in Brasile”.  
   
   
AST, PERVENUTE PROCEDURE LICENZIAMENTO PER 537 DIPENDENTI  
 
Perugia, 13 ottobre 2014 – Lo scorso 9 ottobre alle ore 11,46 sono pervenute comunicazioni ufficiali presso i competenti servizi regionali della Regione Umbria, da parte delle aziende del gruppo Ast, relativamente all´avvio delle procedure di licenziamento collettivo per riduzione di personale ex art 4 e 24 legge 223/91 per complessivi 537 dipendenti. Per Ast la procedura riguarda 473 dipendenti di cui 381 operai e 92 impiegati e quadri, per la Società delle Fucine 45 dipendenti di cui 30 operai e 15 impiegati e quadri, per il Tubificio di Terni 7 dipendenti di cui 2 operai e 5 impiegati e quadri, per Aspasiel Srl 12 impiegati e quadri. Le procedure prevedono la conclusione nel termine massimo di 75 giorni decorrenti dalla data di avvio derogabili in caso di espressa e congiunta manifestazione di volontà delle aziende e delle rappresentanze sindacali.  
   
   
BILANCIO POSITIVO PER 29.BI-MU/SFORTEC: +5,2% LE VISITE PER LA BIENNALE DELLA MACCHINA UTENSILE  
 
 Cinisello Balsamo, 13 ottobre 2014 - Si è chiusa sabato 4 ottobre 29.Bi-mu/sfortec, biennale della macchina utensile, robotica e automazione, che ha proposto l’offerta di 1.060 imprese per una superficie totale di 90.000 metri quadrati e che, grazie all’attenzione prestata al tema dell’ecocompatibilità, ha ottenuto tra le prime in Italia, la certificazione di evento sostenibile. Ospitata da fieramilano e promossa da Ucimu-sistemi Per Produrre e Cis Comitato Interassociativo Subfornitura, la mostra ha registrato 61.926 visite, il 5,2% in più rispetto alla passata edizione (2012). Il 4% degli ingressi è stato effettuato da operatori stranieri, in rappresentanza di 75 paesi. Visitatori interessati e espositori soddisfatti: questo è il primo bilancio per l’edizione numero ventinove di Bi-mu/sfortec che, accanto alla tradizionale offerta, ha proposto numerose novità. Tra queste, particolarmente apprezzate sono state l’area Focus Mecha-tronika, spin-off dell’omonima manifestazione, e l’area Cis-rp&3d nella quale hanno trovato spazio interessanti realtà produttive costruttrici di sistemi di stampa 3D Printing e Additive manufacturing. L’interesse per il settore delle tecnologie additive, oggi in pieno sviluppo, è stato d’altra parte confermato dalla partecipazione al convegno dedicato al tema “Stampa 3D: opportunità e applicazioni nel manifatturiero meccanico” cui sono intervenute 160 persone. Complessivamente sono 400 gli operatori che si sono accreditati ai convegni di Quality Bridge organizzati nell’ambito di 29.Bi-mu/sfortec. Oltre 1.000 gli incontri programmati tra espositori italiani e i circa 60 operatori stranieri provenienti da Cina, India, Messico, Russia, Stati Uniti, Turchia, invitati nell’ambito dell’iniziativa organizza da Ucimu-sistemi Per Produrre e Ice per la promozione del Made in Italy. Le iniziative Onda Rossa, nella quale sono state esposti alcuni dei più prestigiosi modelli a marchio Ferrari, così come quella di Pianeta Giovani hanno attirato l’attenzione di giovani e meno giovani. Lo spazio Ucimu Blue Philosophy ha invece presentato l’eccellenza della produzione italiana presente in fiera identificata con il marchio Ucimu Blue Philosopy rilasciato alle imprese associate a Ucimu che operano secondo criteri di ecosostenibilità, riducendo l’impatto sull’ambiente. Con particolare riferimento a Pianeta Giovani, lo spazio, tradizionalmente dedicato agli studenti (circa 5.000 i ragazzi che hanno visitato la manifestazione) è stato trasformato in luogo per la formazione permanente. L’area, allestita all’interno del padiglione 13, ha tra l’altro ospitato la cerimonia di consegna dei Premi Ucimu assegnati a 7 studenti per le migliori (sei) tesi di laurea dedicate al settore della macchina utensile, e la finale del Campionato del Tornitore, che organizzato da Randstad e Siemens, è stato sponsorizzato da Probest e patrocinato da Ucimu-sistemi Per Produrre. “L’incremento nel numero delle visite alla biennale della macchina utensile - ha rilevato il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre Luigi Galdabini - rispecchia perfettamente il trend di crescita del consumo italiano previsto dai dati Oxford of Economics per il prossimo triennio. Dopo un 2013 particolarmente critico, il 2014, che ha segnato l’inversione di tendenza, avvia un nuovo periodo di sviluppo del consumo di beni strumentali in Italia che si concretizzerà in incrementi sempre più decisi: +4,6% nel 2015, +5,9% nel 2016, +8,1% nel 2017, a tutto beneficio di Emo Milano 2015”. “D’altra parte, l’apprezzamento espresso dagli operatori presenti in mostra - ha concluso Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre - conferma la validità della formula di Bi-mu che, fedele alla natura di mostra anticipatrice delle tendenze di mercato, ha presentato novità interessanti sia nel settore delle macchine, sia in quello degli accessori e delle tecnologie ausiliarie, proponendo poi un focus sui comparti finora meno esplorati ma di grande interesse quali meccatronica e tecnologie additive del metallo. Proprio all’Additive manufacturing sarà dedicata un’area speciale all’interno di Emo Milano 2015, completando così, con una delle tecnologie che più troveranno sviluppo nel prossimo futuro, il repertorio della fiera mondiale di settore in programma nell’ottobre 2015”.  
   
   
SINCROTRONE ELETTRA: NOMINE CONFORMI A DETTATO NORMATIVO  
 
Trieste, 13 ottobre 2014 - "La designazione del dott. Mirano Sancin quale rappresentante della Regione nel cda di Elettra è del tutto conforme al dettato normativo". Lo evidenzia l´assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, in risposta ad una interrogazione del capogruppo consiliare di Forza Italia, Riccardo Riccardi. "Sol che si voglia leggere le norme nel senso fatto proprio dalle parole e dalla loro ratio - aggiunge l´assessore - appare chiaro che la nomina di persone in quiescenza sia preclusa esclusivamente quando si tratti di società controllate. Ma Elettra Sincrotrone non è una controllata della Regione". Chiarito l´aspetto normativo, l´assessore sollecita il consigliere Riccardi a rivolgere l´attenzione al curriculum e all´esperienza del designato: "varrebbe forse la pena di occuparsi anche delle competenze professionali di colui che la Regione ha designato", ha detto Peroni, osservando come il dott. Sancin vanti "un curriculum di singolare standing nazionale e internazionale, avendo diretto, tra l´altro, uno dei più importanti parchi scientifici e tecnologici del Paese". Un´esperienza professionale "del tutto coerente con gli indirizzi strategici dettati dalla Giunta regionale nel caso in esame: indirizzi volti, in particolare, a valorizzare le eccellenze scientifiche di Elettra Sincrotrone in chiave di maggiore interazione con l´industria ad alto tasso di innovazione". "Una strategia - conclude l´assessore Peroni - dalla quale ci attendiamo significative ricadute dal punto di vista di quella crescita economica, alla quale l´azione dell´esecutivo guidato dalla presidente Debora Serracchiani è costantemente impegnata, lungo molteplici versanti".  
   
   
EX COFA: D´ALFONSO INCONTRA FORZE POLITICHE DI OPPOSIZIONE  
 
Pescara, 10 ottobre 2014 - Un´area "irripetibile come l´ex Cofa è bene che entri nel dibattito pubblico". Il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ha auspicato l´apertura di un "dibattito civico" sul futuro dell´area, durante l´incontro promosso dallo stesso Presidente con i consiglieri regionali e comunali di Pescara, mantenendo un impegno politico nei confronti dei consiglieri di opposizione che hanno come riferimento il territorio pescarese. Il tavolo, al quale hanno partecipato i consiglieri regionali Domenico Pettinari e Lorenzo Sospiri, il vicesindaco del comune di Pescara, Enzo Del vecchio, e i consiglieri comunali, Erika Alessandrini e Marcello Antonelli, si è soffermato sia sulle questioni tecniche relative alla demolizione e alla possibilità di riuso dell´area, sia su quelle squisitamente politiche, laddove tutti hanno convenuto sulla necessità di valorizzare uno dei luoghi di pregio di Pescara. Il Presidente, per il quale "entro un mese si comoscerà il contraente per l´opera di demolizione", ha ribadito che "demolire significa edificare, edificare il diritto alla veduta". D´alfonso ha anche ricordato che la demolizione sarebbe dovuto avvenire già nel 2008 "se non ci fosse stata una estrema lontananza della Regione". Il Presidente ha giudicato assolutamente comprensibile "l´incuriosimento delle altre forze politiche al destino dell´ex Cofa. Ben venga questo tavolo - ha concluso - e ben venga un osservatorio che giudichi la qualità dell´azione".  
   
   
FERRIERA: ARVEDI A SERRACCHIANI, ATTENZIONE PERSONALE PER AMBIENTE  
 
Trieste, 14 ottobre 2014 - Si è tenuto il 10 ottobre a Trieste, nella sede della Giunta regionale, un incontro tra la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il cavalier Giovanni Arvedi, fondatore del gruppo siderurgico cremonese che da pochi giorni ha acquisito la proprietà della Ferriera di Trieste. Nel corso del colloquio, Arvedi, il quale ha ribadito la sua personale attenzione per la sostenibilità ambientale dello stabilimento, ha illustrato in primo luogo gli interventi previsti per la cokeria, riguardo la quale sono in fase di studio avanzato ulteriori presidi per il contenimento e l´aspirazione delle emissioni diffuse, ed ha spiegato che sono in corso azioni d´informazione nei confronti dei lavoratori relativamente alle tematiche ambientali stesse. Ribadendo l´intenzione di avviare al più presto la produzione e di farla entrare rapidamente a regime, Arvedi ha anche anticipato i programmi futuri ed a breve termine, tra cui gli interventi per il consolidamento della banchina, necessari per permettere lo sviluppo, in tempi molto brevi, dei traffici portuali. La presidente Serracchiani ha assicurato che l´Amministrazione regionale è impegnata per giungere il prima possibile alla firma dell´Accordo di programma quadro, indispensabile per chiudere definitivamente l´attribuzione delle competenze pubbliche e private negli interventi.