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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Novembre 2012
UMBRIA MOBILITÀ: NOMINATO NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
Perugia, 14 novembre 2012 - Si è svolta quest´oggi l´assemblea dei soci pubblici di Umbria Mobilità che ha provveduto alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell´azienda e del suo presidente, nella persona di Lucio Caporizzi, mentre gli altri membri del Cda sono Franco Viola, Dante De Paolis, Stefania Nichinonni e Francesco Longhi. All´assemblea erano presenti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e l´assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Silvano Rometti, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli (in rappresentanza anche del Comune di Terni), il vice presidente della Provincia di Perugia, Aviano Rossi, i sindaci di Perugia e Spoleto, Wladimiro Boccali e Daniele Benedetti. La nomina dei nuovi componenti del Cda è avvenuta in coerenza con quanto disposto dalla legge sulla "spending review", che ha stabilito che almeno tre su cinque membri dei consigli di amministrazione delle società partecipate di enti pubblici debbano essere espressione degli enti locali in qualità di dipendenti. Subito dopo l´assemblea dei soci si è insediato il nuovo Cda che ha, a sua volta, individuato nella persona dell´ing. Franco Viola il nuovo amministrato delegato di Umbria Mobilità che riassumerà in sé le funzioni di gestione ordinaria e straordinaria dell´azienda. Il Cda, in piena sintonia con i soci pubblici di Umbria Mobilità, da subito si impegnerà nella attuazione del piano di ristrutturazione già adottato dall´ assemblea dei soci in modo da rilanciare quanto prima l´operatività dell´azienda e ristabilirne l´equilibrio economico e finanziario. Il nuovo Cda, inoltre, provvederà quanto prima a predisporre incontri di informazione e di ripresa del confronto con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori. Franco Viola, nato a Genova nel 1960, si è laureato all´Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Dopo molte esperienze maturate dopo la laurea, da gennaio 2004 ha avuto importanti incarichi con l´Azienda Trasporti Milanesi, Atm Spa per la quale da marzo 2012 è consigliere delegato nella società Atm Servizi diversificati srl. Da ottobre 2011 fino a febbraio 2012, gli è stata affidata la conduzione della società partecipata Apam Esercizio Spa, Società di trasporto pubblico di Mantova, con Comune e Provincia tra gli enti che rappresentano il socio di maggioranza, per la quale ha governato la società in tutti gli aspetti gestionali cambiandola profondamente e risollevandone le sorti con la chiusura in attivo dei bilanci 2009, 2010 e 2011, dopo 6 anni di perdite. Nel frattempo Franco Viola ha conseguito l´attestato di idoneità professionale per la qualifica di Direttore di Esercizio per le imprese di trasporto su gomma in ambito nazionale ed internazionale. Dante De Paolis, nato il 6 gennaio del 1968, è dirigente del settore servizi finanziari del Comune di Perugia. Laureato in giurisprudenza, ha maturato grande esperienza nel campo amministrativo, finanziario e contabile degli enti locali. Ha svolto in modo costante attività scientifica ed è autore di varie pubblicazioni. Dal 1997 svolge attività di docenza, è stato coordinatore del Forum dei responsabili finanziari dei Comuni della Regione Umbria, è membro del nucleo di valutazione in forma associata dei Comuni di Magione, Passignano, Paciano, Piegaro, Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno, Città della Pieve. Lucio Caporizzi, nato a Bari il 6 settembre del 1954, laureato in Economia e Commercio all´Università degli Studi di Perugia. Dal 1985 ha ricoperto incarichi dirigenziali presso la Regione Umbria, dal febbraio 2011 è direttore regionale Programmazione, Innovazione e Competitività dell´Umbria. Nel corso della propria attività lavorativa presso la Regione dell´Umbria è stato impegnato in vari ambiti operativi, spaziando dalle tematiche proprie della programmazione e valutazione economica e finanziaria, fino agli aspetti programmatori e gestionali dei servizi sanitari. In quanto responsabile dell´elaborazione e predisposizione del Patto per lo Sviluppo dell´Umbria, si occupa attivamente di tematiche riguardanti i processi di sviluppo locale. Stefania Nichinonni, nata a Foligno il 21 gennaio del 1959, laureata in lettere moderne presso l´Università degli Studi di Perugia, è dirigente presso la Direzione Istruzione, Coesione sociale, Salute e Sport del Comune di Spoleto. Ha svolto attività di progettista e coordinatore nel campo della formazione e della cooperazione sociale alcuni dei quali realizzati presso la casa di reclusione di Spoleto. Ha partecipato, per conto del Comune di Spoleto, al progetto di cooperazione internazionale Asia-urbs in Cambogia per l´ammodernamento e la qualificazione della pubblica amministrazione dei distretti di Siam Reap e Battambang. E´ stata responsabile del progetto comunitario Cultura 2000 "Lucus - salvaguardia e valorizzazione dei boschi sacri in Europa. Francesco Longhi, nato a Terni il 12 marzo 1967, laureato in ingegneria civile presso l´Università "La Sapienza" di Roma, è dirigente del Servizio viabilità e vigilanza costruzioni della Provincia di Terni. Ha svolto attività di ricerca presso l´Università "La Sapienza, dove è stato anche docente a contratto, e l´Istituto Superiore Modelli e Strutture di Bergamo. Esperto in interventi per il miglioramento sismico e la messa in sicurezza delle strutture è stato nominato componente della Commissione tecnico-scientifica per le attività di supporto tecnico per il Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici in qualità di rappresentante dell´Unione Province d´Italia, istituita presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.  
   
   
IMPOSTA SU BENZINA DOPO - ALLUVIONE LIGURIA (0,025 LITRO) ANCHE NEL 2013  
 
Genova, 14 novembre 2012 - La Regione Liguria conferma l’imposta regionale sulla benzina anche per il 2013, pari a 0,025 al litro. La scelta è motivata dal fatto che nella prima tornata dell´applicazione dell’accisa, nel 2012, pur avendo superato i 2,5 milioni di euro, il gettito è ancora lontano dai 7 milioni attesi dalla Regione Liguria per far fronte alle spese sostenute per le evacuazioni delle persone nelle aree a rischio alluvioni e frane e agli interventi nei territori. Lo hanno reso noto gli assessori alla Protezione Civile e alle Finanze Renata Briano e Pippo Rossetti a margine della seduta del Consiglio Regionale.  
   
   
CONVEGNO: LA SICUREZZA NEI TRASPORTI PUBBLICI  
 
Roma, 14 novembre 2012 - Giovedì 15 novembre 2012 dalle ore 9.30, si terrà presso l´Auditorium Antonianum di Viale Manzoni, 1 - Roma, un convegno che metterà a confronto le istituzioni regionali, gli amministratori delle imprese di trasporto e i sindacati di categoria, sulla tematica della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro dal titolo La sicurezza nei trasporti pubblici. D.lgs. 81/08 e ss.Mm.ii. La giornata di lavoro si propone, al mattino, di verificare in che modo il concerto delle istituzioni possa divenire una "regia unica" e nel pomeriggio, di trasmettere agli operatori del settore, elementi tecnico-professionali di conoscenza in relazione ad alcune innovazioni normative recentemente introdotte o rivisitare norme preesistenti sulla base dell´esperienza svolta in questi ultimi anni. L’evento, promosso da Confservizi Lazio, Atac S.p.a. E Fonservizi (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua nei Servizi Pubblici Industriali) in collaborazione con Inail Lazio, vedrà intervenire nella sessione mattutina: Antonello Aurigemma assessore alle Politiche della Mobilità di Roma Capitale, Luca Malcotti assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici, Politiche della Mobilità della Regione Lazio, Roberto Diacetti A.d. Atac S.p.a., Vincenzo Surace A.d. Cotral, Antonio Napolitano direttore di Inail Lazio, Filippo Allegra direttore generale di Fonservizi, i segretari regionali di categoria del mondo sindacale ed esperti del settore. La sessione pomeridiana sarà caratterizzata da un Workshop formativo che vedrà intervenire Dirigenti delle Istituzioni, delle Aziende regionali, e tecnici esperti del settore.  
   
   
INFRASTRUTTURE,: TAVOLO DI COORDINAMENTO PER ACCELERARE PROGETTO CASELLO DI RECCO“  
 
Genova, 14 novembre 2012 - Un tavolo di coordinamento con tutti gli interlocutori coinvolti per approfondire tutti gli aspetti tecnici e arrivare al progetto definitivo del nuovo casello di Recco. È stato proposto ieri , a margine del consiglio regionale, dall´assessore regionale alle infrastrutture, Raffaella Paita a seguito dello stallo in cui versa il progetto di potenziamento del collegamento tra il casello e la viabilità cittadina. "L´iniziale progetto – ha spiegato l´assessore Paita – è stato bocciato dalla Provincia in quanto non congruente rispetto ai piani di bacino e il Comune di Recco si è preso l´incarico di rivedere lo studio idraulico per adeguarlo. Inoltre le intenzioni di Autostrade per l´Italia non sono risultate così palesi".  
   
   
FERROVIE SUD EST: NESSUN TRASFERIMENTO ALLA REGIONE PUGLIA SENZA VEDERE CONTI  
 
Bari, 14 novembre 2012 - “Non vogliamo fare un salto nel buio. Non abbiamo predisposto l’accordo per il trasferimento delle Ferrovie del Sud Est alla Regione perché non siamo stati messi in condizione, come previsto dal Decreto sviluppo, di effettuare una dettagliata ricognizione della situazione debitoria e creditoria della società”. L’assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia, Gugliemo Minervini, lo ha spiegato ieri mattina alla stampa facendo il punto sul processo di regionalizzazione della società ferroviaria, che il Governo aveva avviato il 22 giugno con l’art. 16 del Decreto Sviluppo. Secondo la norma, entro il 9 novembre si sarebbe dovuto sottoscrivere un accordo per il trasferimento della proprietà sociale ma ciò non è stato possibile perché come evidenzia l’assessore, “i documenti richiesti dalla società di revisione, che avevamo individuato con evidenza pubblica, non sono stati trasmessi dalle Fse, nonostante le sollecitazioni scritte del Ministero dell’economia, azionista unico della società”. L’assessore Minervini ha ricostruito le tappe della vicenda: “Il 19 luglio abbiamo manifestato e ottenuto dal Ministero la possibilità di effettuare una due-diligence, un accertamento fondamentale per avere conoscenza e certezza dello stato economico, finanziario, gestionale e patrimoniale delle Fse. La società si è dimostrata formalmente disponibile a svolgere l’attività ma di fatto ha corrisposto un atteggiamento ostruzionistico che ha impedito l´accesso agli atti, se non in modo parziale e incompleto”. Il ministero nel decreto sviluppo aveva, infatti, offerto la disponibilità alla Puglia e alla Calabria, altra regione interessata alla regionalizzazione delle ferrovie, di ricapitalizzare le società prima del passaggio con 20 milioni di euro ciascuna, più l’autorizzazione dell’utilizzo fino a 100 milioni dei fondi Fas. “Dall’inizio – ha spiegato l’assessore – abbiamo respinto questa seconda opzione perché non abbiamo intenzione di pagare i debiti prodotti da altri con i fondi previsti per gli investimenti infrastrutturali destinati allo sviluppo della nostra regione”. La Regione Calabria, per la cronaca, ha sottoscritto l’accordo e impiegato i fondi Fas per rimettere in equilibrio con 120 milioni i conti delle Ferrovie della Calabria. Ma la situazione della Puglia è diversa e più grave. Tanto che il 29 ottobre Minervini con una lettera formale ha manifestato alla direzione generale trasporto pubblico locale del ministero delle infrastrutture e trasporti che: “Dai dati in possesso della società di revisione emergerebbero elementi e motivi di preoccupante criticità che profilerebbero una esposizione finanziaria superiore alla dotazione finanziaria prevista (120 milioni, ndr)”. Sollecitando ancora una volta i documenti richiesti per verificare con chiarezza lo stato economico e patrimoniale delle Fse. Alle rassicurazioni pervenute non ha fatto seguito ancora una volta la disponibilità dei documenti e allora l’assessore Minervini ha inviato una nuova diffida al ministero l’8 novembre. “Le perduranti condizioni di mancata collaborazione – si legge nel testo – confermano che a oggi la due diligence non può essere completata in tempo utile per consentire il perfezionamento dell´accordo previsto dalla norma...L’attuale carenza documentale ed informativa renda assolutamente impossibili, ancor prima del trasferimento di Fse alla Regione Puglia, la verifica della effettiva congruità della copertura finanziaria prevista dalla norma in oggetto e di scongiurare i rischi connessi all´eventuale esistenza dei presupposti per la obbligatoria sottoposizione della Società a procedure di liquidazione o concorsuali o fallimentari”. “Nell´ultima lettera – ha spiegato Minervini – ho evidenziato al ministero tutti i nostri timori e la catena degli effetti collaterali che potrebbero verificarsi se non si mettono in campo terapie d´urto. Occorre garantire: treni e autobus per i 58 mila pendolari che ogni giorno si muovono sulla più estesa rete ferroviaria regionale; i livelli occupazionali dei circa 1500 dipendenti e il completamento degli interventi infrastrutturali per 400 milioni di euro che le Fse stanno gestendo sulla rete”. Non c’è ancora una chiusura da parte della Regione. “Ci stiamo muovendo – conclude Minervini – su un filo delicatissimo con un senso di grande responsabilità istituzionale. Crediamo davvero che le Ferrovie del Sud Est possano diventare un pilastro del sistema regionale. Ma le condizioni di risanamento non possono essere scontate sulla pelle dei pugliesi. È già avvenuto per casi analoghi in altre regioni, penso alla Circumvesuviana il cui debito oggi grava per 500 milioni sul bilancio regionale della Campania che sta mettendo in campo un costoso piano di risanamento per il quale chiede il contributo dello Stato. C´è da parte nostra la disponibilità a continuare il dialogo con il Ministero, che ha la titolarità per indicare la strada per uscire da questa situazione, e siamo disposti a farlo con un atteggiamento costruttivo. Ma deve essere chiaro a tutti che non possiamo caricare sui pugliesi una situazione che i pugliesi non hanno determinato”.  
   
   
OMC FOLIGNO - INCONTRO IN REGIONE: PRESIDENTE MARINI, "GARANTITI GLI ATTUALI LIVELLI DI PRODUTTIVITÀ”  
 
Perugia, 14 novembre 2012 - Le Officine Manutenzioni Cicliche di Trenitalia continueranno a garantire - secondo quanto definito dal Piano d´Impresa 2011-2015 - gli attuali livelli di produttività, assicurando ai lavoratori un monte orario invariato: a renderlo noto è la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, informando che ieri, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini a Perugia, su iniziativa della Regione Umbria, si è tenuto un incontro con l´amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Presenti, oltre all´assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, anche il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, il presidente di Italferr, Maria Rita Lorenzetti, l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi. "L´incontro è servito ad allontanare le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori - spiega la presidente Marini - destate da un apparente aumento di esternalizzazione dei lavori e, di conseguenza, da un rischio di ridimensionamento produttivo. Al contrario, l´amministratore di Trenitalia - nel corso del confronto - ha invece precisato che la mole di lavoro all´interno delle Officine rimarrà invariata, visto che la sede di Foligno è dedicata alle lavorazioni più pregiate. La notizia, in questo momento caratterizzato da una congiuntura economica difficile - ha aggiunto - è sicuramente rassicurante non solo per il futuro dei lavoratori, ma anche per la tenuta economica della nostra regione". "Quella delle Officine - ha riferito la presidente Marini - è una storia lunga che ha avuto inizio nel 1911 quando fu avviata la costruzione del nucleo originale dell´impianto che si sviluppava su un´area di 110 mila metri quadrati. Ancora oggi l´impianto continua ad avere un ruolo importantissimo non solo per Foligno, ma per tutta l´Umbria. Quella di Foligno - ha aggiunto - resta la più grande officina di manutenzione in Italia con circa 470 dipendenti di Trenitalia ai quali si aggiungono i lavoratori che lavorano con le ditte esterne sulla base di appalti. Complessivamente nel sito di Foligno le ore lavorate in un anno sono 485 mila ore quasi tutte dedicate alla manutenzione delle locomotive elettriche del trasporto regionale e di quello di media e lunga percorrenza". "Malgrado la riorganizzazione del sistema ferroviario italiano abbia avuto ripercussioni dal punto di vista occupazionale, il ruolo dell´impianto di Foligno rimane di primo piano, visto che può contare su personale e mezzi altamente qualificati e sulla stessa centralità ferroviaria di Foligno, che continua ad essere un centro di riferimento fondamentale per i trasporti".  
   
   
FERROVIA DEL BRENNERO: DURNWALDER INCONTRA IL COORDINATORE UE COX  
 
 Bolzano, 14 novembre 2012 - 350 milioni di euro di finanziamento per i lavori a Fortezza, 180 per quelli sul versante tirolese a Steinach, appalti al via in gennaio: sono gli ultimi aggiornamenti arrivati il 13 novembre dall´incontro a Bolzano tra il presidente della Provincia Lus Durnwalder e il coordinatore Ue del Corridoio Berlino-palermo, Pat Cox. Prima della riunione della Comunità di azione ferrovia del Brennero, nella quale ha ceduto la presidenza di turno al collega tirolese Günther Platter, il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder ha incontrato il coordinatore Ue del Corridoio Ten Berlino-palermo, l´irandese Pat Cox, per un aggiornamento riguardo a tempistica e finanziamento del tunnel di base e delle tratte di accesso. Durnwalder ha informato Cox dello stato dei lavori sul versante italiano e del finanziamento prospettato dal Cipe, oltre che dei prossimi passi: a gennaio previsto il via agli appalti con 350 milioni di euro di finanziamento per i lavori a Fortezza e 180 per quelli sul versante tirolese a Steinach. Pat Cox ha ribadito che l´ampliamento della linea del Brennero resta un progetto infrastrutturale di importanza europea, considerato prioritario dalla Ue. "Si tratta ora di attendere le decisioni di Bruxelles per capire a quanto ammonterà il cofinanziamento Ue al progetto del tunnel di base del Brennero nel periodo di programma 2014-2020", ha spiegato Durnwalder dopo il colloquio. Potrebbe salire salire dall´attuale 27% al 40%, vale a dire oltre un miliardo di euro, e in questa direzione va l´impegno del coordinatore Ue. "Ma se la percentuale dovesse essere inferiore, abbiamo concordato sull´opportunità di concentrarla sui lavori e progetti già in corso", ha concluso Durnwalder.