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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Novembre 2010
MARCHE: IL VICE PRESIDENTE PAOLO PETRINI E` IL NUOVO PRESIDENTE DELLE REGIONI OGM-FREE.  
 
Ancona - ´L´agricoltura europea deve poter mantenere la sua diversita` perche` sul mercato la differenza della nostra produzione agricola rappresenta un rilevante valore aggiunto. Gli Ogm impedirebbero di distinguere la nostra produzione da quella di altri continenti creando un danno economico ai nostri agricoltori. Le Marche vedono riconosciuta dagli altri paesi europei quello che e` la loro esperienza e la loro specificita`. Gia` dalle prossime settimane e` prevista un´intensa attivita` da parte della Presidenza della Rete per far si` che la nuova politica agricola europea possa contenere i principi e gli strumenti utili affinche` la nostra agricoltura sia priva degli Ogm, cosi` come del resto l´opinione pubblica ci chiede in maniera sempre piu` decisa´. Cosi` Paolo Petrini, vice presidente della Giunta regionale e assessore all´Agricoltura, commentando da Vienna la sua elezione a presidente della Rete delle Regioni europee Ogm free. Nella capitale austriaca si e`, infatti, conclusa oggi l´assemblea annuale delle cinquantatre regioni europee che aderiscono alla Rete anti Ogm. Il vice presidente della Giunta regionale e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, e` stato eletto questa mattina per acclamazione a presidente della Rete e succede al ministro basco dell´Agricoltura, Pilar Unzalu. L´assemblea si e` svolta all´interno della Rathaus viennese e ha visto l´intervento di numerosi rappresentanti delle Regioni europee. L´assemblea si e` svolta contemporaneamente al giuramento del nuovo governo della Regione di Vienna e diversi membri di questo hanno partecipato ai lavori dell´assemblea Ogm ´ free. Nell´occasione sono stati ribaditi gli obiettivi che la Rete si propone in relazione alla restrizione o alla proibizione nell´introduzione di organismi geneticamente modificati nell´agricoltura europea. L´assemblea ha, inoltre, rilanciato quello che e` il ruolo dell´Efsa nella valutazione scientifica indipendente degli effetti di questi organismi. E´ stata poi ribadita la centralita` delle Regioni nelle scelte da effettuare in materia ed e` stato chiesto alle istituzioni europee di esprimersi chiaramente sull´argomento. Il vice presidente Petrini, in particolare, ha insistito sulla necessita` che aspetti socio-economici rientrino nella valutazione del rischio legata alle autorizzazioni sugli Ogm.  
   
   
VENETO: OGM, PRODUZIONI AGRICOLE ED ETICA  
 
Venezia - “Dobbiamo porci molto seriamente il problema del valore etico dell’agricoltura, il cui ruolo per l’alimentazione dell’umanità, la sicurezza alimentare, la manutenzione dell’ambiente e la conservazione del suolo e delle risorse naturali non può essere monetizzato semplicemente come prezzo derivante da domanda e offerta di derrate”. Lo ha affermato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, sottolineando i rischi di una visione puramente economicistica della produzione agricola. “Il maggiore pericolo è di impoverire il pianeta nella convinzione di arricchire: è un “lusso” che non possiamo permetterci e rispetto al quale vanno trovati meccanismi, anche internazionali, che premino benessere e sicurezza prima ancora che il guadagno puro e semplice, spesso determinato da speculazioni. Non serve avere un grande conto in banca se si deve vivere con risorse naturali compromesse: vale per l’agricoltura e vale per l’ambiente e la biodiversità, elementi chiave e imprescindibili per il futuro di tutti”. “Io guardo anche da questo punto di vista la questione degli ogm. Non ho pregiudizi ideologici né tantomeno sono contrario alla ricerca, ma mi chiedo se gli organismi geneticamente modificati sterili servono all’agricoltura e alle persone, servono a chi li produce e se non sia un pericoloso passo verso una forte restrizione della biodiversità. Mi chiedo, e chiedo ai nostri agricoltori: siete sicuri che il ricorso generalizzato agli Ogm rappresenti un elemento di maggiore redditività e ricchezza per il nostro sistema agricolo e agroalimentare? Non è che tutto questo alla fine abbia ritorni, peraltro momentanei, solo a pochi proprietari di grandi appezzamenti che potrebbero produrre più mais sulla stessa superficie, senza che questo abbia effettivi ritorni economici su una zootecnia in difficoltà e su una agricoltura di qualità fatta di prodotti tipici e a denominazione? Per me è una domanda retorica: rimango infatti convinto che il plusvalore dello stile italiano e del Made in Veneto valgano in termini anche economici, ma soprattutto di varietà, diversità, distinzione ed immagine, molto più di una produzione standardizzata su scala mondiale che non ci vedrebbe competitivi”. Su queste tematiche Manzato interverrà venerdì 26 novembre mattina al convegno sul tema “Ogm e agricoltura nel Polesine”, in programma al Censer di Rovigo con inizio alle ore 9,30. Manzato interverrà inoltre la sera dello stesso giorno al confronto dal titolo “Ogm, nemici di secoli di buon cibo. Perchè noi siamo quello che mangiamo”, che si svolgerà al Teatro “Pasolini” di Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone, con inizio alle ore 20,30.  
   
   
BOLZANO, BERGER SUI DATI UE: CIBO TRANSGENICO, CITTADINI SCETTICI  
 
È negativo l´orientamento prevalente della popolazione dei Paesi Ue nei confronti del cibo transgenico, e lo scetticismo aumenta: "I dati dell´ultima indagine europea confermano la necessità di proseguire nella lotta alla coltivazione di ogm", sottolinea l´assessore provinciale all´agricoltura Hans Berger. Dal 1996 il barometro europeo misura il giudizio dei cittadini rispetto a biotecnologie e ogm. "Nel corso degli anni si è passati da una valutazione prudente allo scetticismo, per arrivare fino al rifiuto", spiega l´assessore Berger. Ultimo esempio la Germania, dove dal 1996 ad oggi i cittadini favorevoli al transgenico sono passati dal 45 al 22 per cento. "Questa situazione costituisce uno stimolo a proseguire sulla strada intrapresa da tempo dalla Provincia di Bolzano, quella cioè di vietare o quantomeno limitare il più possibile la coltivazione del transgenico", aggiunge Berger. Un lavoro che un gruppo nutrito di Regioni, capofila l´Alto Adige, sta portando avanti da anni. "E con successo: siamo passati da una prospettiva di totale liberalizzazione della coltivazione ogm accanto a quella tradizionale alla promessa dell´Ue di delegare ai singoli Stati la decisione sull´ammissibilitá o meno degli ogm", conclude Berger. Nel frattempo anche in Italia la maggioranza delle Regioni è passata ad una posizione di contrarietà verso il transgenico.  
   
   
AGRICOLTURA, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 1 MILIONE E 700 MILA EURO PER SOSTENERE L´ACCESSO AL CREDITO. DAL 9 DICEMBRE AL 21 MARZO LE DOMANDE.  
 
Bologna - 1 milione 700 mila euro dalla Regione per sostenere l’accesso al credito delle imprese agricole, abbattendo il costo del denaro. Il programma, che sarà gestito dai Confidi agricoli, riguarda i prestiti di conduzione per l’annata agraria 2010/11 e nasce dall’esigenza di dare continuità alle iniziative avviate negli scorsi anni, evitando possibili interruzioni nell’erogazione del credito da parte delle banche. Per questo è rivolto, in via prioritaria, alle imprese che si trovano nella necessità di rinnovare o di riattivare i prestiti di conduzione agevolati contratti nella precedente campagna agraria. “Queste risorse ci consentiranno di abbattere il costo del denaro fino a 1,80 punti percentuali rispetto ai tassi applicati normalmente dagli Istituti di credito, su un volume di finanziamenti bancari di oltre 95 milioni di euro- ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – In questo modo daremo un aiuto concreto alle imprese agricole per superare le grosse difficoltà che, a seguito della stretta creditizia che ancora caratterizza il mercato finanziario mondiale, incontrano ad accedere ai prestiti bancari. In un contesto segnato da una consistente riduzione delle entrate e quindi dei redditi agricoli, i produttori devono infatti ricorrere al credito per reperire i capitali di anticipazione necessari alla conduzione aziendale.” La delibera della Giunta regionale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia – Romagna il prossimo 9 dicembre; da quella data e fino al 21 marzo 2011 le e imprese potranno presentare domanda alla propria Banca e al Confidi di appartenenza. Dai 6 mila a 150 mila euro gli importi previsti per una durata di 12 mesi Il sistema dei Confidi agricoli è sostenuto attraverso la legge regionale 43 del 1997 ed è attualmente costituito, a seguito di alcune fusioni, da cinque cooperative che operano a livello provinciale e interprovinciale. I Confidi provvedono direttamente all’istruttoria dell’istanza, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse all’impresa beneficiaria utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti, che sono a breve termine con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l’imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo - colturale fino alla vendita dei prodotti. L’importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro. Oltre all’abbattimento del tasso di interesse di due punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dai Confidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi organismi hanno in essere con gli istituti bancari.  
   
   
ZUCCHERO, FERRARI: “UN PRIMO PASSO SIGNIFICATIVO” IL PRESIDENTE DEL TAVOLO NAZIONALE DEL BIETICOLO-SACCARIFERO COMMENTA LO SBLOCCO DI 64 MILIONI DA PARTE DEL CIPE. “ORA CI AUGURIAMO CHE ARRIVINO PRESTO ANCHE GLI ALTRI 22”  
 
 Parma - “Un primo passo significativo nella risoluzione di una questione che si trascina ormai da troppo tempo”. Così Pier Luigi Ferrari, presidente del tavolo nazionale del bieticolo-saccarifero e vice presidente della Provincia di Parma, commenta lo sblocco di fondi per 64 milioni da parte del Cipe, a coprire almeno in parte gli 86 milioni di aiuti dovuti dal governo al settore e finora non corrisposti. “Lo sblocco dei fondi per il bieticolo saccarifero da parte del Cipe rappresenta un risultato importante e atteso: si è concretizzato un impegno che il governo ha finalmente onorato. C’è stato un lavoro a monte, impegnativo e complesso, che ha visto protagonista il tavolo nazionale di coordinamento con gli attori della filiera, le forze agricole, le forze industriali, sindacati e istituzioni, tutti coesi nel raggiungimento di questo obiettivo”, spiega Ferrari, sottolineando anche “l’impegno forte dei parlamentari che in sede di commissione e di aula hanno sempre sollecitato il governo al riconoscimento di quanto si doveva alla filiera, e dunque anche al riconoscimento della strategicità di un comparto che si riconosce nel made in Italy e che ha ricadute di carattere economico, sociale e ambientale”. Ora il tavolo nazionale non chiude, tutt’altro: “Il tavolo continuerà naturalmente nella sua azione, perché siamo in un nuovo regime per il settore e dinanzi a sfide importanti del mercato”, dice ancora Ferrari, che aggiunge: “Con lo sblocco di questi 64 milioni riconosciamo al ministro Galan di avere onorato gli impegni presi con noi in questi mesi. Ora auspichiamo però che i 22 milioni ancora attesi possano arrivare al più presto”.  
   
   
AGRICOLTURA: INCONTRI TECNICI SUL VITIGNO GLERA  
 
Udine- Due giornate per evidenziare le particolarità della potatura invernale della varietà Glera assieme ai viticoltori sono state organizzate dall´Ersa per il 29 e il 30 novembre, in collaborazione con la cantina Viticoltori La Delizia di Casarsa, presso l´Azienda Sperimentale Ersagricola di via Villorba 1, a Beano di Codroipo. Saranno dedicati in particolare sia alle tecniche sulle viti in fase di allevamento, che su quelle in piena produzione. Le due giornate di approfondimento si articoleranno attraverso presentazioni in aula ed esercitazioni pratiche in campagna. Lo scorso anno, la varietà Glera ha fatto il suo ingresso nei vigneti del Friuli Venezia Giulia a seguito del riconoscimento della Doc interregionale Prosecco. L´ersa, al fine di supportare i viticoltori che ne hanno intrapreso la coltivazione, ha così avviato un programma di valutazione e studio dei diversi aspetti legati a questa varietà, con la collaborazione della Regione Veneto. Nell´annata 2010 è infatti già stato realizzato presso Ersagricola, a Pantianicco, un vigneto pilota di Glera. Nel quale sono presenti i principali cloni destinati a consentire di testare le differenti tecniche agronomiche. I risultati di queste prove verranno divulgati dal Servizio ricerca, sperimentazione, assistenza tecnica e divulgazione dell´Ersa. La Glera è un vitigno molto vigoroso, che garantisce quasi sempre una produttività elevata. Le tecniche di produzione (potatura, concimazione, irrigazione, difesa) devono quindi essere razionalizzate al fine di ottenere una produzione di qualità per un´uva che è destinata alla spumantizzazione. Ulteriori informazioni si possono ottenere telefonando allo 0432 529240 oppure scivendo agli indirizzi mail marco.Stocco@ersa.fvg.it  paolo.Sivilotti@ersa.fvg.it  o ancora navigando sul sito www.Ersa.fvg.it/    
   
   
ALTRI 66 MILIONI PER L´AGRICOLTURA PUGLIESE  
 
 Ulteriori sessantasei milioni di euro per il comparto agricolo pugliese. È stata approvata ieri, su proposta dell’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno, di concerto con il collega al Bilancio e Programmazione Michele Pelillo, la Delibera di Giunta riguardante l’utilizzo delle cosiddette “risorse liberate”, generate cioè da progetti rendicontati alla Commissione Europea per il Fondo Feoga, nell’ambito del Por 2000-2006, valutati come “coerenti” con la programmazione regionale e finanziati con altre risorse pubbliche, diverse da quelle comunitarie. “Oltre a lavorare con grande determinazione per il migliore e più efficace utilizzo delle risorse Psr nei termini prescritti, abbiamo recuperato una mole straordinaria di risorse che diversamente sarebbero andate perdute - spiega l’Assessore Stefàno - e che serviranno, adesso, a riaccendere la speranza ed una prospettiva alle tante aziende i cui progetti erano stati esclusi dalla programmazione 2000-2006 ”.Ma non solo: una parte dell’ammontare complessivo di 66 milioni di euro, precisamente 7,4 milioni, vengono destinati, infatti, a finanziare le spese necessarie a completare i progetti non conclusi alla data del 30 giugno 2009 e parzialmente rendicontati alla Commissione Europea. Le restanti risorse, pari a circa 58,6 milioni di euro, dovranno essere impegnate entro il prossimo 31 dicembre per finanziare nuovi progetti collocati nelle graduatorie di ammissibilità della Misura 4.5 “Miglioramento delle strutture di trasformazione prodotti agricoli” e della Misura 4.10 “Infrastrutture rurali”, ma non finanziati nel periodo di programmazione 2000-2006 per esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.In particolare, per la Misura 4.5, si prevede di ammettere a finanziamento circa 70 progetti presentati da aziende di trasformazione di prodotti agricoli, che operano soprattutto nei comparti olivicolo, vinicolo e ortofrutticolo, per un importo pari a 54 milioni di euro.Per la Misura 4.10, invece, l’importo delle “risorse liberate” da reinvestire in nuovi progetti di strade rurali ammonta a circa 4.6 milioni di euro e riguarderanno i Comuni già presenti nella graduatoria regionale, mediante scorrimento della stessa. “Si concretizza ancora una volta – conclude l’assessore Stefàno – l’attenzione di questo governo regionale verso il nostro comparto agricolo. E lo facciamo con misure e risorse reali, vere ed aggiuntive. Con questo reperimento straordinario si irrora il tessuto imprenditoriale agroalimentare che ce la sta mettendo tutta a tenere testa a questo difficile momento congiunturale, reso ancora più difficoltoso dai tagli impietosi destinati all’agricoltura che continuano a provenire, ahinoi, dal governo Berlusconi”.  
   
   
97.385 EURO AD UN AZIENDA DI OLIENA PER I CONIGLI ABBATTUTI PER LA SALMONELLOSI  
 
Cagliari - La Giunta regionale - su proposta degli assessori dell’Agricoltura, Andrea Prato, e della Sanità, Antonello Liori - ha deliberato di concedere un finanziamento di 97.385 euro all’azienda cunicola “Sarda fespi” di Oliena come compensazione per i 10.962 conigli abbattuti per l’estinzione del focolaio di salmonellosi. "Nel 2009 sono stati riscontrati alcuni focolai di salmonellosi in allevamenti avicoli e cunicoli – ha ricordato l’assessore Liori -. L’infezione "salmonella typhimurium" riscontrata dalla Asl 3 nell’azienda di Oliena risultò refrattaria ai trattamenti antibiotici e stava rappresentando un rischio sanitario per gli allevamenti vicini, oltre che essere agente di grave malattia per l’uomo. Perciò, con il parere del servizio prevenzione dell’Assessorato, il Sindaco dispose la macellazione ed il sotterramento di tutti i conigli presenti per debellare l’infezione". "Considerato il danno economico causato all’azienda dal provvedimento di abbattimento - ha aggiunto l’assessore Prato - abbiamo deciso di concedere il contributo, come previsto dalla legge sugli "Aiuti per i danni alla produzione agricola", che autorizza la Regione a concedere aiuti alle aziende agricole per danni alla produzione o ai mezzi di produzione derivanti da calamità, avversità atmosferiche, epizoozie e malattie vegetali".  
   
   
AGRICOLTURA, LEZIONE MAGISTRALE DI PAOLO DE CASTRO  
 
Il giorno 26 novembre, con inizio alle ore 11, nell’Aula Magna del Campus di Macchia Romana, dell´Università degli Studi della Basilicata si terrà la Lezione Magistrale sul tema: “Il futuro della politica agricola comunitaria". Interverrà il Prof. Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo. L’evento - si legge in un comunicato stampa - vuole essere un’occasione di discussione e di approfondimento su un tema quello di una nuova politica agricola che sappia soddisfare le molteplici attese dei nostri cittadini e valorizzare il contributo dell´agricoltura e delle aree rurali alle nuove sfide globali della società moderna, cercando di aprire la strada ad una riforma ambiziosa, introducendo una rinnovata prospettiva capace di coniugare la produzione di beni e servizi pubblici da parte degli agricoltori e le necessarie garanzie di sostenibilità economica, indispensabili per assicurare la continuità nel tempo dell´attività agricola in tutto il territorio".  
   
   
DANNI AL BESTIAME DA LUPI PREDATORI NEL PARCO DEL BEIGUA. VERTICE IN REGIONE LIGURIA SU PREVENZIONE E RISARCIMENTI  
 
 Genova - È tornato il lupo nei boschi del Nord Ovest e anche la Regione Liguria va sulle sue tracce per salvaguardare gli allevamenti di bestiame, ma anche per tutelarne la specie. Dopo i recenti casi di bestiame diventato preda, si presume, di lupi nel Parco del Beigua, l’assessore all’Ambiente Renata Briano ha fatto il punto della situazione con i rappresentanti delle Province di Genova e Savona, del Parco Naturale regionale dell’Antola, capofila del Progetto Regionale sul Lupo, del Servizio Parchi, Aree Protette e Biodiversità della Regione. Oltre, naturalmente, al Parco del Beigua, direttamente interessato dalle ultime vicende. Spiega Renata Briano. “Abbiamo hanno espresso la volontà di trovare soluzioni concrete e condivise al problema, come prevede il Progetto Regionale sul Lupo, avviato nel 2007. Le risorse regionali disponibili sono purtroppo esigue, ma si sono già avviate sperimentazioni di opere di prevenzione, in particolar modo recinzioni elettrificate, ed altre sono in previsione nel prossimo futuro. Operativamente quindi si è concordato di effettuare a breve incontri tecnici con gli allevatori coinvolti, per stabilire le forme di prevenzione più idonee per ogni specifico allevamento (cani da guardia, recinti elettrici, ecc.) e di sostenere le aziende zootecniche per la loro attuazione”. Alle quattro Province liguri si è chiesto l’avvio di un tavolo di concertazione, come peraltro previsto dal Progetto Lupo, per concordare insieme le più efficaci modalità operative in tema di risarcimenti danni e di renderle uniformi per tutto il territorio regionale. Un altro obiettivo previsto dal Progetto riguarda l’opportunità di uniformare la normativa e le procedure di indennizzo per i danni provocati da canidi in generale, comprendenti quindi sia lupi, sia cani vaganti, coinvolgendo anche gli assessorati ragionali alla Salute a all’Agricoltura. Il Progetto Regionale sul Lupo è stato avviato con il duplice scopo di conoscere meglio la situazione della presenza di questo carnivoro nella nostra Regione, per poterlo tutelare in maniera adeguata, essendo una specie protetta da una norma nazionale e da una comunitaria, ma anche di trovare le migliori soluzioni per ridurre i conflitti con le attività umane, derivanti da questa presenza. “Il lupo deve essere considerato una risorsa per il nostro territorio, ma deve essere gestito in maniera intelligente e razionale, con la partecipazione di tutti gli interlocutori interessati, dagli enti istituzionalmente coinvolti, come le Province, i Parchi, il Corpo Forestale, le Asl, gli operatori del settore, gli allevatori di bestiame”, aggiunge l’assessore Briano. Per evitare ingiustificati allarmismi sul ritorno del lupo, i tecnici ricordano che questa specie non è aggressiva nei confronti dell’uomo, che anzi evita, a differenza di quanto può accadere con i cani randagi e vaganti, spesso pericolosi ed aggressivi  
   
   
IL SIRHA CREA LA TENDENZA DELLA RISTORAZIONE MONDIALE. APPUNTAMENTO MONDIALE RISTORAZIONE E INDUSTRIA ALBERGHIERA 22 - 26 GENNAIO 2011, EUREXPO LIONE  
 
In un contesto di continuo mutamento delle abitudini alimentari, è essenziale la ricerca di nuovi prodotti e di materiali efficienti e soprattutto la scoperta delle modalità di consumo dei prossimi anni. Presentare un´offerta di qualità non basta più. Il consumatore vuole mangiare in modo seducente, equilibrato o sorprendente. Secondo l´umore o il momento della giornata, vuole poter portare via il pasto, fare uno spuntino, preparare da solo o prendere il tempo per degustare. Tutti i professionisti della ristorazione, collettiva, gastronomica, rapida o alberghiera, devono quindi giocare d´anticipo per rispondere a queste aspettative. Nel 2011 il Sirha si afferma come il laboratorio delle tendenze dove s´inventa la ristorazione di domani. Marie-odile Fondeur, direttore del salone, definisce così questa 15esima edizione: « una piattaforma per le tendenze attuali interamente dedicata all´innovazione e al servizio di tutte le forme di ristorazione. » Il Sirha: l´evento internazionale che riunisce le tendenze ed ispira tutte le forme di ristorazione! Con un´offerta ancora più ampia e costantemente rinnovata in prodotti, materiali, tecnologie e servizi (più di 2.000 espositori nel 2011, di cui 570 internazionali, 17 stand internazionali), il Sirha offre la massima rappresentatività all´universo della ristorazione, del settore alberghiero e dell´alimentazione. Oltre alla massiccia presenza dei settori storici come i prodotti e i materiali, il settore della panetteria-pasticceria si fa più forte e diventa il Salone Nazionale della Panetteria, a testimonianza del dinamismo di questa attività rivolta a tutte le forme di ristorazione. Intersuc raggruppa il settore Confetteria Cioccolato. Lo Spazio Tendenze Pane ospita per la prima volta la Coppa Louis Lesaffre, selezione europea della Coppa del Mondo di Panetteria. Non è un caso che 10.100 chef provenienti da tutto il mondo si diano appuntamento al Sirha per condividere le rispettive esperienze nei 5 giorni del salone. Ai visitatori saranno proposte, oltre all´offerta panoramica del salone, dimostrazioni, animazioni, concorsi, tavole rotonde, spazi di ricerca e di condivisione di idee e know-how, con l´obiettivo di suscitare ed ispirare creatività e riflessione e generare affari in un clima conviviale. Novità per il Sirha 2011: il vino prende posto nel cuore del Sirha con la Piazza dei Vini, un salone professionale inedito che metterà in risalto le appellazioni di origine dei vini del sudest della Francia. Infine con il Food Studio by Sirha, il Carnet delle Tendenze Sirha Food Vision (una riflessione a 5 anni sui concetti della ristorazione) e ancora i « Gran Premi Sirha Innovazione » il Sirha svela le tendenze di tutte le professionalità! Senza dimenticare i prestigiosi concorsi gastronomici organizzati sulla scena del Sirha, che offrono un´indimenticabile panoramica delle tendenze della ristorazione. Zoom sull´Italia L´italia è sempre stata ben rappresentata al Sirha, sia per il numero degli espositori che in termini di qualità e diversità. Nel 2011 almeno 76 regioni italiane dimostreranno l´arte del cibo su oltre 600 mq di stand: Parma Alimentare, Regione Campania, Camera di Commercio di Bergamo, Latina, Reggio Emilia, Perugia ed il Consorzio Romagna Alimentare. Nei singoli stand e per tutti i settori di attività del salone saranno inoltre presenti più di 60 società italiane. Il sostegno ed il forte coinvolgimento della Camera di Commercio Italiana a Lione mostrano il grande interesse che il Sirha rappresenta per le imprese della penisola che desiderano promuovere i loro prodotti all´estero. Sirha, il palco più bello per concorsi di eccezione I gesti, la creatività ed il know-how dei grandi chef cuochi e pasticceri saranno proiettati su grande schermo ed andranno ad arricchire l´ispirazione dei visitatori. La nuovissima Hall Paul Bocuse (10.500 mq) sarà essenzialmente dedicata allo Spazio degli Chef ed ospiterà uno spazio concorsi completamente rivisitato con il raddoppio della capacità dei posti in tribuna (circa 1500). I box cucina più aperti offriranno agli spettatori un´ottima visibilità delle prove. Per il 2011 la concezione di questo spazio è posta sotto il segno dello sviluppo sostenibile, filo rosso della decorazione del Villaggio e dell´allestimento dei box cucina. Il Bocuse d’Or, il meglio della gastronomia mondiale Martedì 25 e mercoledì 26 gennaio Un processo di selezione di 18 mesi in tutto il mondo, con 56 selezioni nazionali e 3 selezioni continentali in America Latina, Asia ed Europa, porterà 24 finalisti a Lione che nel corso di una performance senza eguali esibiranno davanti ad un pubblico entusiasta la loro interpretazione di uno stesso prodotto. Un´avventura umana che coniuga per ciascun candidato l´esperienza personale, il patrimonio culturale culinario, la gestualità tecnica, la creatività e l´inventiva di una passione condivisa. Il Bocuse d’Or 2011 sarà presieduto da: Yannick Alleno, presidente onorario (Chef 3* del Meurice, Bocuse d’Argent 1999), Geir Skeie, presidente della giuria internazionale (Bocuse d’Or 2009) e naturalmente Paul Bocuse, presidente fondatore. L’italia e il Bocuse d’Or: si è accesa una nuova dinamica! L´italia, ad eccezione del 2009, ha partecipato a tutte le edizioni del Bocuse d´Or dalla creazione del concorso, a riprova della creatività e del talento di questo paese il cui patrimonio gastronomico rivela la diversità dei suoi territori ed il sapore dei prodotti. Da marzo 2010 il Bocuse d’Or in Italia è posto sotto la responsabilità di un nuovo comitato organizzatore presieduto da Giancarlo Perbellini (2* Michelin) del Ristorante Perbellini. Il Comitato è stato organizzato da tutte le forze attive della città di Bergamo ed è costituito in particolare dall’Ascom (Associazione Esercenti e Commercianti della Provincia di Bergamo), dalla Camera di Commercio e dell´Industria di Bergamo, dall´Ente Fiera Promoberg e dall’Accademia del Gusto. La selezione italiana si è svolta nel marzo scorso al salone Cooking Expo alla presenza della quasi totalità delle stelle della gastronomia nazionale. Alberto Zanoletti, preparato da Federico Coria, difenderà i colori dell´Italia. La Coppa del Mondo di Pasticceria riunisce i migliori talenti dell´Arte Pasticcera domenica 23 e lunedì 24 gennaio Fondata e presieduta da una delle più eminenti figure della Pasticceria francese, Gabriel Paillasson, la Coppa del Mondo di Pasticceria 2011 ospita quest´anno due presidenti onorari: Usuke Takahashi e Kazuaki Takaï. In vent´anni di esistenza la Coppa del Mondo di Pasticceria ha eretto la pasticceria al rango di arte. Venti tra le più grandi squadre di pasticceria del mondo tenteranno di aggiudicarsi il trofeo. I finalisti provengono da 38 paesi dopo quasi due anni di prove di qualificazione nazionali e continentali in Asia e America Latina. Ma è anche un´avventura umana fatta di passione e creatività dove tutte le squadre, composte da un pasticcere, un cioccolataio ed un gelataio, competono in creatività. L´italia mantiene da molti anni degli stretti legami con la Coppa del Mondo di Pasticceria. In 8 partecipazioni l´Italia è salita 4 volte sul podio con una vittoria conquistata nel 1997 da Luigi Biasetto, Cristian Beduschi e Luca Mannori. Inoltre la squadra italiana composta da Giancarlo Cortinovis, Alessandro Dalmasso e Domenico Longo si è aggiudicata il secondo posto nell´edizione 2009. Non è un caso insomma che Luigi Biasetto sia oggi il presidente della rappresentanza italiana. La sua esperienza della competizione sarà un elemento chiave ed una motivazione in più per la squadra 2011 composta da Domenico Longo, Davide Comaschi e Emmanuele Forcone, che faranno di tutto per ottenere un risultato all´altezza dei loro predecessori  
   
   
FAMIGLIE DELL´AMARONE D´ARTE E RISERIA FERRON SALVANO LA STORICA BOTTEGA DEL VINO DI VERONA  
 
E´ tutta veronese la cordata imprenditoriale che consentirà alla storica "Bottega del Vino" di tornare ad essere il ´tempio scaligero´ dell´enologia nazionale e internazionale. "Le Famiglie dell´Amarone d´Arte" e la Riseria Ferron di Isola della Scala (Vr), riunite nella nuova società "Antica Bottega del vino srl” annunciano l´acquisto del prestigioso locale di vicolo Scudo di Francia, che ha improvvisamente chiuso i battenti tra il clamore generale, nel luglio scorso, a causa di una controversia tra gli ex titolari. La nuova proprietà (60% Famiglie dell´Amarone d´Arte, 40% Riseria Ferron) manterrà intatte le peculiarità e l’assortimento enologico nazionale e internazionale che hanno reso la Bottega del Vino famosa in tutto il mondo. La riapertura del locale avverrà entro i prossimi due mesi, a completamento della messa a norma del locale. L´associazione "Le Famiglie dell´Amarone d´Arte", riunisce 12 storiche famiglie della Valpolicella: Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Nicolis, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant´antonio, Tommasi, Venturini, Zenato. L´associazione è nata lo scorso anno con lo scopo di difendere l´eccellenza del prodotto simbolo della Valpolicella. Tra gli impegni previsti dallo statuto, quello di osservare rigidi protocolli di produzione e conservazione e di realizzare attività di promozione e valorizzazione su scala nazionale e internazionale. La Riseria Ferron è un´azienda artigianale che da cinque generazioni conserva ancora la tradizione della lavorazione del riso nella Pila Vecia del 1650, la più antica d´Italia funzionante e produttiva a tutt´oggi. Due le varietà di riso lavorate: il Carnaroli e il Vialone Nano Veronese, da si ricava, tra l´altro, il riso Vialone Nano veronese I.g.p. (Indicazione Geografica Protetta), la prima varietà in Europa a vantare il prestigioso marchio di qualità della Comunità Europea  
   
   
ULTIMI APPUNTAMENTI NELLA “VETRINA DEL GUSTO”  
 
Un grande successo quello riscontrato da Eat’s con l’iniziativa “Il Gusto in Vetrina” gli attesi incontri del sabato tra clienti del food-store e produttori nel salotto di Eat’s. <Tutti gli appuntamenti in calendario da settembre – spiega Michela Camatta, responsabile degli eventi Eat’s – hanno ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico, sempre numeroso. E’ stata decisamente vincente l’idea di avere come protagonisti alcuni tra i principali rappresentanti dell’eccellenza alimentare ed enologica che hanno condiviso il loro sapere permettendo di fare emergere l’uomo attraverso il frutto delle sue mani, il cuore, la verità. La trasparenza: questo è stato l’ingrediente più apprezzato dai nostri clienti!>. Tra gli ospiti intervenuti spiccano i nomi di Cristiano Savini di Savini Tartufi, Giuseppe Mazzocolin di “Felsina”, Alessandro Mori con il Brunello di Montalcino del Marroneto e Gianfranco Pola, “ambasciatore” della Chartreuse. Tutti personaggi che hanno affascinato il pubblico con la loro approfondita conoscenza e passione per i loro prodotti. Gli ultimi appuntamenti in calendario, prima della pausa natalizia, sono sabato 27 novembre e sabato 4 dicembre. Il primo vedrà ospiti “Karl Bernardi: Val Pusteria, lo spek, il clima, l’artigiano” da Brunico (Bz), “Bonci Pasticceria e il suo principe: il Panbriacone” da Montevarchi (Ar) e i vini della “Cantina Masi: dove l’Amarone è storia” da Gargagnano di Valpolicella (Vr). L’ultimo appuntamento sarà con “Jolanda De Colò: La storia di un prodotto, il fascino delle tradizioni, l’eccitazione per la scoperta e la novità, la consapevolezza di ricercare e di offrire qualità. Salmone e foie gras” da Palmanova (Ud), i vini della Cantina “Vie di Romans” da Mariano del Friuli (Go) e i panettoni Eat’s "Noel” preparati con materie prime di eccellenza (farina, uova, burro, zucchero, arancia candita naturale e uvetta) e impastati con Lievito Madre per una lavorazione artigianale che più matura col tempo e più lo rende eccellente. Il tutto impreziosito da una degustazione di Chartreuse, il misterioso liquore che da 400 anni è realizzato secondo una ricetta segreta ricavata da 130 erbe aromatiche e numerose spezie provenienti da tutto il mondo. Dopo la pausa natalizia la “Vetrina del Gusto” riaprirà a febbraio con un nuovo calendario di appuntamenti che proseguiranno fino all’inizio dell’estate per raccontare, sempre attraverso la voce dei loro produttori, alcuni dei migliori frutti della nuova stagione. Eat’s Situato nel quartiere Setteborghi di Conegliano (Tv), a pochi passi dal centro, questo “prototipo zero” di foodstore è unico nel suo genere in Italia, ed è solo il primo di una serie di Store che saranno distribuiti sul territorio nazionale. Aperto ogni giorno (escluso la domenica pomeriggio) fino alle 21, comprende, oltre ai reparti con i principali marchi della grande distribuzione, le eccellenze alimentari, il mercato del fresco, dei formaggi, del pesce, della carne, dell’ortofrutta di stagione e non solo, il banco dei lievitati (dal pane ai dolci), un’area pensata appositamente per chi soffre d’intolleranze, un’eco-area con prodotti sfusi, un bar con piccola pasticceria fresca, una cantina con oltre 600 etichette d’Italia e del mondo ed un centinaio di birre artigianali, un ristorante-bistrò con la cucina a vista aperto fino alle 24. Eat’s Store è aperto dal lunedi al sabato dalle 8 alle 21 e la domenica fino alle 13 (bar panetteria e gastronomia). Il Bistrò lunedi-sabato dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 24. Tel. Store: 0438.61996, Tel. Bistrò: 0438.60545, e-mail: info@eatstore.It    
   
   
L´EVENTO ENOGASTRONOMICO SCEGLI LA QUALITÁ, SCEGLI TERUEL  
 
Presso l´Hotel Nh President di Milano, si è svolto l´evento enogastronomico Scegli La Qualita´, Scegli Teruel, organizzato dalla Camera di Commercio di Teruel (Spagna) in collaborazione con la società 4 Tempi srl di Milano. L´evento è stato organizzato nell´ambito delle iniziative di promozione internazionale dei prodotti enogastronomici di Teruel, zona agricola situata nella nella regione spagnola di Aragona, rinomata per il suo prosciutto D.o.c. "Jamon de Teruel" . Protagonisti di quest´iniziativa sono stati il Consejo Regulador D.o.c. Del Jamon de Teruel e le aziende: Alto Mijares, La Carrasca, Rokelin, Comercial Logística de Calamocha, Agrorubira, Dominio Maestrazgo y Aire Sano che, con la loro professionalità e gentilezza unita alla qualità dei loro prodotti ed alla raffinata degustazione hanno conquistato i sensi dei professionisti italiani presenti. La serata si è svolta in un ambiente accogliente e cordiale, grazie anche al meraviglioso spazio messo a disposizione dalla direzione del Nh President, la loro stupenda Hall, in completa sintonia con l´afflusso di pubblico professionista presente. Tra gli ospiti erano presenti rappresentanti delle istituzioni italiane ed spagnole, aziende, professionisti italiani del settore enogastronomico ed alberghiero e giornalisti del settore, tra essi: il Sig. Santiago Ligrós, segretario Generale della Camera di Commercio di Teruel, Rosendo Candela, Vicepresidente della Camera di Commercio Spagnola in Milano, Sig. Matteo Scibilia Presidente dell´Associazione cuochi della Lombardia, la Dott.ssa Alessandra Abbona dell´Università delle Scienze Gastronomiche di Bra (Slowfood), il Sig. Leonardo Marone della Angolo Iberico Srl e differenti aziende come la Pellegrini S.p.a, le Compass Group. Con questo atto di promozione dell´industria alimentare di Teruel all´estero, si sono proposti ancora una volta, i valori le qualità e la tradizione di questa splendida regione spagnola  
   
   
DOMORI, UNICO CHOCOLATIER STRANIERO ALLA FESTA DI NATALE AI MAGAZZINI GALERIES LAFAYETTE DI PARIGI  
 
Martedì 30 novembre Gianluca Franzoni presenterà l’eccellenza del Criollo e le inedite praline in collaborazione con il pasticciere Christian Vautier Domori è la sola azienda italiana e straniera invitata a partecipare alla giornata del cioccolato Show Chaud Noël organizzata da Lafayette Gourmet a Parigi martedì 30 novembre. Con l’avvicinarsi delle feste natalizie il regno dello shopping parigino propone alla propria clientela un percorso gourmand dedicato ai migliori chocolatier di Francia. Domori, unica azienda d’oltralpe inclusa nel programma, sarà rappresentata all’evento direttamente dal suo fondatore e presidente Gianluca Franzoni che proporrà al pubblico degustazioni di pregiato cioccolato Criollo, fiore all’occhiello dell’azienda, e alcune inedite creazioni. Tre gli appuntamenti previsti presso lo spazio Domori: • Ore 12-13: degustazione di praline realizzate per l’occasione in collaborazione con il noto pâtissier francese Christian Vautier e preparate con Criollo Chuao, vincitore del premio “Tavoletta d’Oro 2010” e tè al gelsomino Dammann Frères Jasmin Chung Hao, condotta da Gianluca Franzoni e Vautier. • Ore 15-16: Gianluca Franzoni presenta il Criollo nella duplice versione in tavoletta e liquida a base acqua. • Ore 20-21: a conclusione della giornata Gianluca Franzoni proporrà il cremino, classico della pasticceria piemontese rivisitata secondo i canoni Domori, e offrirà ai visitatori un’anteprima assoluta del prossimo anno la pralina Domorhum, realizzata con la varietà di Criollo Puertomar e il pregiato rhum agricole di Marie Galante, nell´arcipelago di Guadalupa, prodotto con il succo di canna da zucchero. Galeries Lafayette Paris Haussmann diventa per Parigi uno dei principali indirizzi dove acquistare le prelibatezze Domori: dalle confezioni regalo Gran Torino e Cinque Sensi alle selezione Criollo, Gianduja e Apurimac. Domori, riferimento nel mondo del cioccolato gourmet, lavora solo ed esclusivamente le varietà più pregiate di cacao destinate alla vendita al dettaglio in negozi specializzati e all’impiego nell´alta pasticceria. La filosofia dell’azienda si fonda sulla ricerca della qualità, perseguita anche grazie al controllo dell’intera filiera produttiva, dalla piantagione alla tostatura in stabilimento - seguita con sapienza e maestria da un team di esperti – fino alla commercializzazione. Gianluca Franzoni è l’anima dell’azienda, la prima ad aver elaborato e a diffondere un codice di degustazione del cioccolato secondo i canoni dell´eccellenza (aromaticità, rotondità, pulizia e persistenza), guidando l´analisi sensoriale della tavoletta  
   
   
SPAGHETTORO E FUSILLORO, L’UNICA PASTA TRAFILATA IN ORO, PRODOTTA IN ESCLUSIVA DAL PASTIFICIO VERRIGNI  
 
Un pregiatissimo cofanetto in rovere. “Sua Pastità” in edizione limitata per Natale, custodisce l’oro di Spaghettoro e Fusilloro, l’unica pasta trafilata in oro, prodotta in esclusiva dal pastificio Verrigni, unitamente a Birrolo- l’ottavo nano prodotta per l’Antico Pastificio Rosetano, dal birrificio artigianale Almond 22 di Spoltore-pescara. La trafilatura in oro, fiore all’occhiello del pastificio Verrigni, nata dalla ricerca dell’eccellenza sopra ogni cosa, realizzato si è materializzato con la nascita di Spaghettoro e Fusilloro. A differenza di quella tradizionale, questo tipo di lavorazione conferisce alla pasta una consistenza diversa, nuova e più ricercata. I blind test degustativi e le analisi di prova, hanno confermato che Spaghettoro e Fusilloro, anche grazie al diverso attrito che l’impasto subisce a contatto col metallo nobile, risultano caratterizzati da una nuova ruvidezza, una sottile dolcezza e una nota distintiva che non resta indifferente al palato. Birrolo - l’ottavo nano - la birra che non c´è, prodotta dal birrificio artigianale Almond22 per Verrigni, con mosto cotto d’uva di Montepulciano d’Abruzzo. Una birra ambrata, nello stile delle birre speziate di origine fiamminga, dai profumi complessi e al tempo stesso eleganti con note speziate e vinose, con un finale sorprendentemente dry e rinfrescante pur attestandosi la birra sugli 8 gradi alcolici Sua Pastità Xmas Edition: 3 kg di pasta Verrigni trafilata in oro, 1 bottiglia di Birrolo. Prezzo 40/50€ Il Pastificio Verrigni venne fondato nel 1898 e riforniva l’allora Rosburgo, l’odierna Roseto degli Abruzzi - delle sue pregiate paste artigianali. La qualità superiore della pasta Verrigni, ottenuta dalla macinatura dei grani con mulini a pietra, impastata con l´acqua del Gran Sasso ed essiccata all´aria, appesa alle canne di bambù cominciò ad essere riconosciuta anche in altre regioni italiane, tanto da portare alla sperimentare metodi di essiccazione attraverso l´utilizzo di "camerini" , dotati di ventilatori a corrente e fonti di calore necessarie a creare una temperatura costante anche d’inverno . Con la stessa passione dei fondatori nel 2008 Gaetano Verrigni e la moglie Francesca Petrei Castelli, hanno assunto la guida dell’azienda, proseguendo questa avventura all’insegna del rinnovamento e del rispetto dell’esperienza del passato  
   
   
LA QUALITA’ DI ACQUA VALVERDE  
 
L’acqua Valverde sgorga dalla viva roccia in Valsesia, alle pendici del Monte Rosa, in un ambiente naturale e incontaminato. L’integrità ambientale del territorio (privo di insediamenti industriali) e il microclima della zona (temperatura, quantità e qualità delle piogge, tipo di venti) conferiscono a Valverde potenzialità naturali uniche. Dal colore limpido e cristallino, Valverde è pura sotto il profilo organolettico. Per le sue caratteristiche oligominerali è da considerarsi tra le più leggere del mondo: il suo basso residuo fisso (soli 42,8 mg/l), le conferisce la denominazione di “minimamente mineralizzata”  
   
   
IL MOSCATO DI SCANZO HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA  
 
Si è svolto il 10 novembre a Palazzo Maestri (Cenate Sopra) il convegno nazionale dedicato al Moscato di Scanzo decretandolo come la Docg più preziosa per la sua poca quantità prodotta. Grande partecipazione ed entusiasmo da parte del pubblico e della stampa intervenuta da tutta Italia per il primo Convegno nazionale dedicato al Moscato di Scanzo Docg. Questo vino rosso passito, prodotto su una superficie di soli 30 ettari nella provincia di Bergamo, e più precisamente nella zona di Scanzorosciate, ha 22 produttori consorziati che insieme producono non più di 60mila bottiglie da mezzo litro l’anno. Un piccolo quantitativo rende il Moscato di Scanzo ancora più prezioso e ricercato, non sono in Italia ma anche all’estero. La Denominazione di Origine Controllata e Garantita, ottenuta con impegno e passione da parte di tutti i produttori, è stata ottenuta nel 2009 e per questo durante la cena sono stati premiati con pergamena d’onore Paolo Bendinelli, presidente per 17 anni del Consorzio Tutela Moscato di Scanzo, e Corrado Fumagalli, storico sostenitore di questa associazione. Questo è stato il primo Convegno nazionale sul Moscato di Scanzo, ma il Consorzio darà presto nuovi appuntamenti che permetteranno di portare sempre più in auge questo prezioso vino in Italia e all’estero  
   
   
AL VIA LA SESTA EDIZIONE DI BOLLICINE SU TRENTO  
 
 Il gusto raffinato di Trentodoc darà un tocco di effervescenza al capoluogo. L´occasione per andare alla riscoperta del remuage italiano è rappresentata da «Bollicine su Trento», la manifestazione, organizzata da Camera di Commercio e Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con Trentino Marketing S.p.a. E con la partecipazione delle Strade del Vino e dei Sapori del Trentino, che da giovedì sino al 13 dicembre andrà in scena per il sesto anno consecutivo. Questa mattina si è svolta la presentazione nella splendida Sala del Conte di Luna di Palazzo Roccabruna, dove il modo migliore per augurare in bocca al lupo alla manifestazione è stato, ovviamente, un buon brindisi a base di Trentodoc. «Questo evento – ha esordito l´assessore provinciale all´agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini – vuole raccontare un prodotto che si sta sempre più ritagliando un proprio spazio a livello internazionale. Fino a pochi anni fa l´idea di arrivare in determinati mercati esteri era impensabile. Per il mondo vitivinicolo sono anni difficili, ma siamo certi che l´effervescenza del metodo classico trentino darà nuova forza a tutto il comparto. Adesso il mercato ci chiede di essere un tutt´uno con la nostra terra, c´è il bisogno di creare dei distretti suddivisi per varietà, legati alle tradizioni ed al territorio». Addetti ai lavori, esperti di settore ed appassionati saranno condotti in un percorso di scoperta d’eccellenza del remuage italiano e, queste giornate, saranno anche il momento ideale per dare il benvenuto alle tre nuove aziende aderenti al marchio collettivo e alle nuove etichette. Dal 25 al 28 novembre Palazzo Roccabruna ospiterà un ampio programma di appuntamenti, a partire dalla cerimonia inaugurale che si terrà giovedì alle ore 18 nella Sala del Conte di Luna di Palazzo Roccabruna, alla presenza dei nomi più prestigiosi delle guide nazionali del vino e del cibo. Nella stessa giornata, gli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero di Tesero e di Riva del Garda si cimenteranno nella realizzazione di una ventina di fantasiose ed originali tipologie di finger food da abbinare al brindisi con Trentodoc. «Manifestazioni di questo genere – ha aggiunto Adriano Dalpez, presidente della Camera di Commercio di Trento – fanno di Trento e di Palazzo Roccabruna un punto di riferimento importante a livello nazionale. Oggi più che mai dobbiamo ripensare al nostro territorio come una terra di montagna ed il Trentodoc è un ottimo ambasciatore dei nostri valori. È la dimostrazione che l´alleanza stretta fra Camera di Commercio, produttori e Provincia sta dando i suoi frutti». Nei diversi eventi in programma spazio a 32 aziende, per un totale di 49 etichette di Trentodoc presenti. A queste il ruolo di grandi protagoniste nella degustazione libera in programma venerdì 26 novembre, dalle 10 alle 12, sempre a Palazzo Roccabruna. Appuntamento che farà da prologo a «Gli introvabili», degustazione con Marco Sabellico, curatore della Guida Vini D’italia Gambero Rosso, caratterizzata da 9 campioni di remuage italiano non più in commercio. Nel pomeriggio, alle 16, la food editor de La Repubblica Licia Granello farà da moderatrice al convegno «Dialoghi sulle bollicine: evoluzione e tendenze di mercato», al quale parteciperanno Giles Fallowfield, esperto inglese di metodo classico, ed Enzo Vizzari, direttore Guide L’espresso e Marco Sabellico. «Essere giunti alla sesta edizione – ha concluso Fausto Peratoner, presidente dell´Istituto Trento D.o.c. – costituisce un grande segnale di continuità. In questo 2010 saranno 32 le aziende presenti, ma grazie a due nuove richieste di ingresso nella nostra famiglia il numero di realtà produttrici potrebbe presto salire a quota 34. Una crescita costante se pensiamo che nel 2000 eravamo solamente in 20. Stiamo parlando di un prodotto che piace sempre di più. Sono, infatti, ben 21 i Trentodoc ad essersi aggiudicati il voto massimo fra le sette principali guide nazionali ed altre straniere». Fra gli appuntamenti di rilievo c´è a “A Tavola con Trentodoc, irripetibili momenti conviviali”, in programma sabato e domenica. Gli chef, selezionati per l’occasione da Enzo Vizzari, delizieranno i presenti con golose proposte gastronomiche, mentre i sommelier proporranno gli abbinamenti con i Trentodoc scelti da Marco Sabellico per il Gambero Rosso. Saranno all’opera, sabato (a pranzo dalle 12 alle 14.30 e a cena, dalle 19 alle 21.30) e domenica (ad ora di pranzo, dalle 12 alle 14.30) chef blasonati provenienti da diverse regioni italiane, giunti in città e più precisamente a Palazzo Roccabruna per preparare e proporre le loro specialità. Lo sfizioso abbinamento fra pregiate bollicine e gustosi menù proseguirà con altri appuntamenti fino al 12 dicembre.  
   
   
DELLAI: DA QUI PARTE IL RILANCIO DEL SETTORE VITIVINICOLO DEL TRENTINO  
 
Cerimonia il 22 novembre alla Fondazione Mach-istituto agrario di San Michele all´Adige con le cantine che hanno ottenuto ad ottobre il riconoscimento dei "Tre bicchieri", simbolo di eccellenza della produzione enologica per la Guida Vini d´Italia 2011 Gambero Rosso. Nel complimentarsi con i produttori che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, presente alla cerimonia assieme all´assessore all´agricoltura e turismo Tiziano Mellarini, ha ricordato che "a San Michele si è scritta una pagina importante della lunga storia dei vini del Trentino, e dunque è qui che vorremmo si rinnovasse un confronto sincero e franco fra tutti gli operatori del settore, all´insegna di traguardi sempre più ambiziosi. Questa è a tutti gli effetti la ´casa della viticoltura trentina´, perché qui ci si occupa di vino fin dal 1200. Bisogna tirare fuori da queste pietre tutta la sapienza che si è depositata nei secoli, tutti gli elementi che possono aiutarci a migliorare ulteriormente sull´esempio proprio delle cantine che festeggiamo oggi." Festeggiate ieri dunque a San Michele le cantine che hanno ottenuto, lo scorso mese di ottobre, i "tre bicchieri" del Gambero Rosso, ovvero: Mauro Lunelli - Ferrari F.lli Lunelli; Adriano Orsi - Cavit; Elisabetta Foradori - Azienda agricola Foradori; Nicola Balter; Luciano Lunelli - Abate Nero sas; F.lli Dorigatti - Azienda Vinicola F.lli Dorigatti; Lucia Letrari - Azienda agricola Letrari. Presente alla cerimonia anche Ruben Laurentis, enologo trentino diplomato all´Istituto agrario di San Michele, direttore di produzione delle Cantine Ferrari, proclamato "Enologo dell´anno". "Un sincero ´grazie´ da parte mia e complimenti sinceri per il lavoro e il riconoscimento che avete ottenuto - ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai - . Purtroppo, com´è noto, dal settore vitivinicolo negli ultimi tempi non abbiamo avuto solo segnali positivi ma anche critici. Ci siamo confrontati con problemi, sollecitazioni e preoccupazioni di diversa natura, molte delle quali rese note anche all´opinione pubblica, che impongono al Trentino uno ´scatto d´orgoglio´; e io credo che proprio in questa sede sia giusto raccogliere la sfida e impegnarci a fare ciò che dobbiamo fare per migliorare un settore già molto ´buono´ ma che può dare ancora di più. Un settore costantemente sotto i riflettori di un´opinione pubblica che giustamente, da esso, si attende molto. "Qui confermiamo - ha proseguito Dellai - l´impegno ad essere conseguenti alle riflessioni che stiamo elaborando già da alcuni mesi. E´ noto che la Giunta provinciale ha affidato a San Michele il compito di sviluppare uno studio preliminare al fine di mettere a punto la direttiva generale di riqualificazione e rilancio della viticoltura. Questo studio adesso è pronto, lo abbiamo ricevuto in questi giorni e lo stiamo vagliando. Direi però fin d´ora che è stato fatto senz´altro un buon lavoro e che presto lo renderemo pubblico. Questa è la base dalla quale partire per tracciare un percorso paritetico, assieme agli operatori del settore e al mondo della cooperazione, al termine del quale la Giunta provinciale elaborerà una direttiva generale che comporterà impegni precisi per tutti." Anche l´assessore all´agricoltura e turismo Mellarini, che ha promosso l´incontro, ha portato i suoi saluti, sottolineando come, proprio nei momenti di crisi, sia più che mai necessario avere il "coraggio di cambiare. Il Trentino non è secondo a nessuno, ma può migliorare, seguendo gli esempi di eccellenza che abbiamo sotto gli occhi oggi e continuando a scommettere sulla ricerca e il miglioramento della qualità. I nostri viticoltori sono un´espressione preziosa di attaccamento al territorio e ai suoi valori. Oltre che ad essere espressione del mondo agricolo, però, essi, con le loro produzioni, sono anche altrettanti ambasciatori del Trentino all´estero, contribuendo quindi a rafforzare lo stesso settore turistico, in una feconda sinergia." Ai viticoltori premiati l´assessore Mellarino ha quindi consegnato la spilla con la "Farfalla del Trentino".