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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Maggio 2000
GRUPPO CREMONINI: POSITIVI I DATI DELLA TRIMESTRALE APPROVATI OGGI DAL C.D.A. DI CREMONINI S.P.A. RICAVI TOTALI CONSOLIDATI A 568 MILIARI DI LIRE ( +5%).  
 
Castelvetro di Modena, 17 maggio 2000 - Il Gruppo Cremonini - primario operatore europeo nel settore alimentare - ha chiuso positivamente il primo trimestre 2000 ottenendo, a livello consolidato, ricavi totali per 568 miliari di lire ( circa 293, 35 milioni di Euro), pari ad un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 1999 In linea con le previsioni aziendali, il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 26 miliardi ( 13, 43 milioni di Euro) e il risultato operativo consolidato si è attestato a 6 miliardi di lire (3, 1 milioni di Euro). Tra le aree di attività del Gruppo, il settore della produzione ha fatto registrare ricavi totali consolidati per 325 miliardi di lire ( 167, 85 milioni di Euro), la distribuzione alimentare ha raggiunto i 203 miliardi (104, 84 milioni di Euro), mentre la ristorazione si è attestata sui 49 miliardi (25, 31 milioni di Euro). Questi, in sintesi, i principali dati contenuti nella relazione trimestrale relativa al periodo 1/1/2000 - 31/03/2000, che il Consiglio di Amministrazione di Cremonini S. P. A. Ha approvato oggi a Castelvetro di Modena. Il fenomeno della stagionalità, come di consueto, rende i dati scarsamente rappresentativi del presumibile andamento annuale, poichè nei primi mesi dell´anno la domanda di beni e servizi, in particolare nei settori della distribuzione al catering e della ristorazione e, in misura più ridotta, nel settore della produzione, è notevolmente inferiore, per poi accelerare in modo significativo nel secondo semestre. Cremonini, con oltre 3. 500 dipendenti , è uno dei più importanti gruppi alimentari in Europa, con attività focalizzate in tre aree di business tra loro integrate: produzione, distribuzione e ristorazione. Il Gruppo è leader assoluto in Italia nella produzione di carni bovine e prodotti trasformati a base di carne e nella distribuzione al catering; ha inoltre una presenza rilevante nel settore della ristorazione e, in particolare, la leadership in Italia nella ristorazione a bordo treni e nelle stazioni ferroviarie. Nel 1999, i ricavi consolidati hanno fatto registrare una crescita del 26%, rispetto al 1998, portandosi a 2. 544 miliardi di lire ( 1, 314 milioni di Euro), mentre l´utile netto consolidato è stato pari a 30 miliardi (15, 49 milioni di Euro), con un incremento del 23%. Cremonini S. P. A. Intende avvalersi, fino a diversa comunicazione, dell´esonero dalla pubblicazione delle relazioni trimestrali ( 2° e 4 ° trimestre) riferite ai periodi che scadono alla fine di ciascun semestre in ottemperanza all´art. 82 del regolamento Consob n. 11971/1999. .  
   
   
INTERBANCA RILEVA PANARIA INDUSTRIE CERAMICHE SPA  
 
Milano, 17 maggio 2000 - Interbanca S. P. A. E il fondo chiuso Interbanca Investimenti hanno rilevato una partecipazione di minoranza di Panaria Industrie Ceramiche Spa di Finale Emilia - Modena. L´intervento è stato perfezionato attraverso un aumento di capitale per un importo complessivo di 10 Mid. La società, fondata nel 1974 dalla famiglia Mussini, controlla un gruppo di aziende nel settore delle piastrelle in ceramica di fascia alta (monocottura e grès porcellanato). Panaria ha, da sempre, perseguito una politica di crescita del fatturato e di affermazione del proprio marchio, che le ha consentito di posizionarsi tra i primi tre competitor sui mercato italiano (principale mercato mondiale). Ha una forte presenza sui mercati esteri (l´export è pari al 45% del giro d´affari), privilegiando i mercati più redditizi (Nord Europa e Usa). Il Gruppo, che impiega 656 dipendenti, ha fatturato nel ´99 242 Mid, con un utile lordo consolidato di 28. 6 Mid, in forte aumento rispetto al 1998. Con l´aumento di capitale riservato a Interbanca e al Fondo Interbanca Investimenti, Panaria intende finanziare l´ulteriore crescita del fatturato e puntare, entro tré anni, alla quotazione in Borsa. Con questa operazione salgono a 10 gli investimenti realizzati da Interbanca Investimenti, per un totale di 61 Mid, e precisamente : il 13% di Negri Bossi, società che produce presse ad iniezione per lo stampaggio della plastica; l´8% del gruppo Eco, leader europeo nel settore del trattamento dell´aria; il 12% di Cinquedi, società che ha lanciato l´Opa sul capitale di Castelgarden, prima azienda in Europa nel settore delle macchine per il giardinaggio; l´1. 3% di Convergenza, società di investimento avente come obiettivo l´acquisizione di partecipazioni in aziende operanti nei settori dei media, dell´information technology e delle biotecnologie; il 30% della Sinteco, operante nel settore della progettazione e produzione di macchine ad alta tecnologia per l´automazione industriale; il 16. 5% della Cm Holding, attiva nel mercato nazionale dell´information technology; il 30% della Trafimet operante nel settore delle torce per saldatura e taglio di metalli; il 19% della Bafin operante nei settori degli alimentatori e trasformatori di corrente per informatica e telecomunicazioni (Roal/acem) e dei motori elettrici a bassa potenza (Fime); il 5% di Winsome, holding di partecipazioni attiva nel campo dei new media. Si segnala inoltre che nel febbraio scorso il fondo ha ceduto la partecipazione nella Rhoss, attiva nel settore del condizionamento, realizzando una plusvalenza di circa 3 Mid e un ritorno sull´investimento superiore al 200%. Entro il prossimo mese di luglio Interbanca Gestione Investimenti Sgr Spa avvierà la raccolta di Interbanca Investimenti Due, fondo chiuso di complessivi 76 milioni di euro destinato al pubblico, che avrà caratteristiche analoghe a Interbanca Investimenti. Il fondo sarà collocato attraverso la rete degli sportelli della Banca Antoniana Popolare Veneta, della Banca Nazionale dell´Agricoltura e di Interbanca. .  
   
   
FORTE AUMENTO DEL GIRO DI AFFARI DI AXA NEL PRIMO TRIMESTRE 2000  
 
Milano, 17 maggio 2000 Il giro d´affari nel primo trimestre 2000 delle Mutue Axa ammonta a 232 milioni di euro nell´assicurazione danni e 195 milioni di euro nell´assicurazione vita. I risultati delle filiali del gruppo Guardian Royal Exchange, acquisite nel maggio del 1999, contribuiscono nella misura di 1 miliardo di euro al giro d´affari nel primo trimestre 2000. Le variazioni di cambio partecipano nella misura di 1, 3 miliardi di euro all´incremento del giro d´affari di Axa tra i due periodi. Il giro d´affari consolidato dell´assicurazione vita ammonta a 10. 854 milioni di euro, in aumento del 15, 7% a dati comparabili. Europa: in Francia i premi emessi ammontano a 3. 293 milioni di euro, in aumento del 36, 5%. La forte crescita del giro d´affari proviene dall´importante sviluppo del risparmio pensione individuale che aumenta del 57, 8%. Questa crescita è trainata dalla forte raccolta sui contratti per unità di conto che rappresentano oramai il 58% del giro d´affari nel risparmio pensione individuale contro il 45% dell´anno 1999. La pensione collettiva manifesta un incremento del 38, 2% dovuto alla sottoscrizione di importanti contratti e ai versamenti complementari. Nel Regno Unito, i premi emessi ammontano a 1. 963 milioni di euro, in diminuzione del 7, 8%. Questa diminuzione si spiega principalmente con le vendite record contabilizzate nel corso del primo trimestre del 1999; i premi assicurativi emessi nel corso del primo trimestre 2000 sono complessivamente in linea con la media degli ultimi tre trimestri del 1999. I premi provenienti dai contratti di risparmio sono in diminuzione del 9, 5% rispetto al 1999, le vendite del 1999 sono state supportate da una campagna di promozione. Sui contratti pensione, l´aspettativa della regolamentazione definitiva sui "stakeholder pensions" ha pesato sul giro d´affari, con una diminuzione del 6, 5%. Nel ramo malattia, il giro d´affari diminuisce del 2, 6% in funzione della riduzione di un tasso collegato all´aumento delle tariffe applicate per migliorare la reddittività del ramo. In Germania, i premi ammontano a 692 milioni di euro, in diminuzione dello 0, 4%. Questa diminuzione è dovuta essenzialmente alla registrazione nel 1999 di un importante premio unico legato ad un contratto in coassicurazione. A parte questo elemento, il giro d´affari dell´assicurazione vita (esclusa la malattia) in Germania aumenterà del 1, 7%. L´assicurazione malattia aumenta del 7% pari ad un giro d´affari di 131 milioni di euro. In Belgio i premi ammontano a 260 milioni di euro, in aumento del 19, 2%. Questo incremento scaturisce dalla crescita sostenuta dell´attività vita individuale che beneficia del forte sviluppo dei contratti in unità di conto (questi ultimi rappresentano il 25% delle emissioni, contro il 15% dell´anno 1999). Negli altri paesi europei i premi ammontano a 627 milioni di euro, in aumento del 13, 6%. L´attività è in crescita in Italia (+50, 4%), in Turchia (+32, 2%), in Spagna (+23, 4%), in Portogallo (+12, 6%), in Marocco (+10, 8%), in Svizzera (+9, 9%), nei Paesi Bassi (+7, 1%), in Austria-ungheria (+7, 1%); mentre diminuiscono in Lussemburgo (-11, 5%). Negli Stati Uniti, i premi ammontano a 3. 219 milioni di euro, in aumento del 22, 1%. Questa crescita si spiega principalmente con l´incremento dell´attività risparmio-pensione individuale (+23, 1%), che rappresenta il 64% del totale dei premi. Tale aumento è principalmente dovuto allo sviluppo delle reti di distribuzione di terzi (brokers, consulenti finanziari, banche) la cui attività è in aumento del 70, 1%. In Canada, i premi emessi dimostrano un aumento del 22, 6%. In Australia e in Nuova Zelanda, i premi aumentano del 5, 8%, per un valore di 497 milioni di euro. Questa evoluzione si spiega prevalentemente con la crescita del 6, 9% dell´attività malattia e del 9, 9% dell´attività previdenza. In Asia i premi ammontano a 292 milioni di euro, con una crescita del 2, 4%. I premi emessi a Hong-kong sono in diminuzione del 3, 3% per un totale di 190 milioni di euro. Questo regresso si spiega essenzialmente con la sottoscrizione di importanti contratti collettivi a premio unico nel corso del primo trimestre 1999 e dall´aspettativa, da parte del mercato, del lancio dei fondi pensione. La crescita è sostenuta in Giappone (+45, 2%) e in Corea (+9, 7%). I premi emessi a Singapore sono diminuiti del 17, 2%. .  
   
   
CARRIER1 REGISTRA SOLIDI RISULTATI PER IL PRIMO QUARTER 2000  
 
Milano, 17 maggio 2000 - Carrier1 International S. A. (Neuer Markt: Cjn; Nasdaq: Cone), società europea specializzata nella fornitura di servizi Internet, collegamenti internazionali, data center e soluzioni di accesso, ha reso noti oggi i risultati relativi al primo quarter 2000. I ricavi per il primo trimestre hanno raggiunto 51. 3 milioni di dollari, con una crescita del 317% rispetto allo stesso periodo del 1999. Il margine operativo lordo (Ebitda) nel primo quarter, pur negativo, è stato di 10, 9 milioni di dollari, che corrisponde al 21% dei ricavi, con un netto miglioramento rispetto al 65% dello stesso periodo dell´anno precedente, quando era di 8 milioni di dollari. Pertanto dall´ultimo quarter del 1999, quando l´Ebitda ammontava a 12, 3 milioni di dollari, è stato registrato un significativo passo in avanti con la riduzione di 1, 4 milioni di dollari. "Siamo soddisfatti dei progressi compiuti da Carrier1 nel nostro primo quarter da Public Company, " ha commentato Stig Johansson, Presidente e Ceo di Carrier1. "Nel corso del trimestre siamo riusciti a mantenere tassi di crescita elevati, sia in termini di ricavi sia di clientela acquisita per i vari servizi, avviando nello stesso tempo alcune importanti iniziative che rappresentano il presupposto per una solida crescita di lungo termine. Dal 1° Gennaio abbiamo lanciato numerosi nuovi servizi, fra cui la piattaforma europea Visp (Virtual Internet Service Provider) ed il servizio Uifn (Universal International Freephone); abbiamo siglato diversi accordi per la posa di fibra nelle principali città europee, abbiamo finalizzato il nostro investimento in Digiplex S. A. (Hubco S. A. ) che ha come missione la costruzione di 22 data center in Europa, infine abbiamo completato con successo l´offerta pubblica di collocamento (Ipo) per un valore di 754 milioni di dollari. L´ipo servirà a finanziare il nostro business plan, avendo già registrato una disponibilità di liquidi di 561 milioni di dollari alla data del 31 Marzo 2000. Questi fondi consentiranno a Carrier1 di trarre vantaggio dalle opportunità di investimento e di accrescere il business ancora più velocemente". Nel primo trimestre, il numero dei contratti con clienti per la connettività Ip e per la banda sul network, è passato da 70 del 31 Dicembre 1999 a 100 del 31 Marzo 2000. Carrier1 conta ad oggi 204 clienti e peering partner connessi al proprio backbone in 10 nazioni, una presenza di 10 nodi Internet in Europa e negli Stati Uniti. Ciò consente a Carrier1 di espandere la propria base clienti per connettività Internet a livello Europeo al massimo livello. Nel corso del primo quarter, Carrier1 ha lanciato la piattaforma Visp in grado di supportare i clienti finali per la connettività Internet dial-up su base europea. La soluzione, completa il robusto portafoglio di servizi dedicati alla connettività Internet. La piattaforma Visp offre agli Isp, ai portali Internet, ai siti di e-commerce, agli operatori di telecomunicazioni ed a tutta la clientela, una soluzione in grado di supportare lo sviluppo di servizi Internet alla massima velocità su tutta l´Europa con limitati investimenti in infrastruttura. Inoltre nel corso del primo quarter, Carrier1 e Starone Ag, operatore tedesco di larga banda, hanno annunciato congiuntamente un accordo a lungo termine del valore di 71. 5 milioni di Euro e della durata di 20 anni secondo cui Starone acquisterà da Carrier1 due linee di fibra sul territorio tedesco.  
   
   
ZUCCHETTI ENTRA NEL CAMPO DELLA CONSULENZA AZIENDALE  
 
Lodi, 17 maggio 2000 L´aveva preannunciato solo pochi giorni fa, in occasione dell´annuncio dell´acquisizione della parmense Metho System (sistemi informativi per il settore bancario): un´altra acquisizione era già nel mirino di Zucchetti. E stamani, nel corso di un meeting di tutte le forze commerciali dirette facenti capo al suo gruppo, Domenico Zucchetti ha alzato il sipario su un´operazione destinata a sviluppare tutte le sinergie rese possibili dalla gamma di software e soluzioni informatiche per l´azienda, la banca, la pubblica amministrazione, il settore sanitario etc. , riunita in poco meno di un anno sotto il marchio Zucchetti. E proprio Qualità e Sinergie è il nome della struttura milanese che entra a far parte del gruppo lodigiano: attiva dal 1995, con un organico formato da oltre 80 collaboratori, la società è specializzata nella consulenza strategica, organizzativa, finanziaria, commerciale, informatica; nella certificazione delle procedure relative alla sicurezza nel trattamento dei dati, nel controllo di gestione e nella certificazione dei sistemi di qualità (Iso 9000, Iso 14000, marcatura Ce, adeguamento alle norme d´igiene Haccp). Ad oggi, 282 imprese hanno ottenuto le certificazioni Iso grazie a Qualità e Sinergie, e altre 300 sono in corso di certificazione: la "qualità" del marchio è garantita dalla percentuale dei clienti che hanno ottenuto la certificazione alla prima verifica: oltre il 98%! Per il controllo di gestione, Qualità e Sinergie ha anche sviluppato un proprio software, che consente di avere costantemente una visione completa degli aspetti economici e finanziari dell´azienda, sia attuali che prospettici. "Si tratta di una semplice metodologia - affermano gli amministratori Miurin e Fabris - che mette l´imprenditore in grado di estrarre dai dati della reportistica le informazioni rilevanti per governare l´azienda, avendo sempre ben presenti tutti i riflessi (economici, finanziari, fiscali etc. ) di ogni decisione". "Comunque, l´obiettivo principale di quest´acquisizione - commenta Domenico Zucchetti - è quello di offrire al mercato aziendale il servizio a valore aggiunto di una consulenza in grado di analizzare l´impresa ed i suoi processi a 360 gradi ". Come in tutte le altre acquisizioni Zucchetti, anche Qualità e Sinergie continuerà ad essere gestita dal consiglio d´amministrazione composto da Giorgio Miurin, Mario Fabris, Antonella Leggio e Guido Ravasio. .  
   
   
IN ONE: NASCE UNA NUOVA JOINT VENTURE IN EUROPA  
 
Milano, 17 maggio 200 Inone Europe è una società fondata a marzo 2000 da 4 Business Partner primari di J. D. Edwards in Europa: Rtt Consuiting (Italia), Catalyst Solutions (Uk), Systeam (Svezia) e Severi (Lussemburgo). Inone ha un unico obiettivo: fornire, nell´ambito di progetti europei J. D. Edwards, una soluzione completa ed integrata, assumendosi completamente la responsabilità dei risultati. "Finora", ha commentato Franco Accarino, Amministratore Delegato di Rtt Solutions, "una società multinazionale, di medie dimensioni, andava incontro a costi rilevanti e spesso adottava soluzioni informatiche/gestionali diverse paese per paese. Oggi Inone è in grado di supportare il processo di crescita delle Pmi con costi e soluzioni coerenti con i propri piani ed i propri budget. " "Pur trovando e rilevando gli stessi bisogni, in temimi di business, in tutti i paesi Europei" ha aggiunto Andrea Ghezzi, Amministratore Delegato di Rtt Consulting, "il processo di costituzione della nuova iniziativa Inone, è passato attraverso uno sforzo rilevante di integrazione in termini metodologici ed organizzativi. Non ultimo, grazie alla presenza capillare di Inone nei principali paesi Europei con risorse competenti sul prodotto, è possibile supportare il corretto utilizzo delle business practice locali, che consentono all´azienda di operare coerentemente con la dimensione Fan-europea. " "Siamo felici di questa recente iniziativa a cui diamo tutto il nostro sostegno" ha dichiarato Nigel Pullan, Sr. Vice President Emea, J. D. Edwards. "Inone metterà a disposizione delle imprese un bagaglio consistente di esperienze e competenze per implementare con successo il nostro software a livello europeo. Tutte le società che fanno parte di Inone vantano esperienze decennali come Partner di J. D. Edwards e hanno implementato in passato molti progetti di successo. Questa nuova iniziativa non fa che aggiungere ulteriore valore, garanzie e competenza a beneficio di tutti i clienti J. D. Edwards in Europa". Inone si pone, per le multinazionali che vogliono garantirsi un elevato grado di competenza nelle soluzioni enterprise a livello mondiale, come unico interlocutore per il cliente, attraverso il supporto di project manager dedicati, un team internazionale e locale, che ha come obiettivo l´analisi dei bisogni, il ri-disegno ed il miglioramento dei processi di business, implementando correttamente attraverso una metodologia condivisa tutte le fasi di progetto. Con oltre 300 risorse esperte in ambito J. D. Edwards, Inone ha al suo attivo più dì 250 progetti e ha tutte le caratteristiche per assicurare risultati di successo-La presenza territoriale di Inone in Europa è garantita attraverso: Rtt Consulting, con sede in Italia, e filiale a Parigi www. Rti-international. Com avrà la responsabilità per l´Europa dei Sud (Italia, Francia e Spagna, Portogallo, Grecia e Turchia); Catalyst, con sede in Uk www. Catalyst-solutions. Com coprirà Uk e Irlanda; Systeam, con sede in Svezia, www. Systeam. Se coprirà l´Europa settentrionale (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, più alcuni paesi dell´Est; Seven, con sede in Lussemburgo www. Sevenag. Com coprirà l´Europa centrale (Germania, Olanda, Belgio, Austria, e Svizzera tedesca). L´hq dì Inone è a Frimley, Camberley, Uk. .  
   
   
I RICERCATORI ALTAVISTA, COMPAQ E IBM CREANO LA PIU´ GRANDE ED ACCURATA RAFFIGURAZIONE WEB DEL MONDO  
 
Milano, 17 maggio 2000 - La teoria del "Bow Tie" (Papillon) mostra che il Web non è interconnesso come si supponeva precedentemente e che è costituito da quattro grandi regioni Milano - 11 maggio 2000 - Gli scienziati dei centri di ricerca Altavista Co, Compaq e Ibm hanno portato a compimento la prima mappa del World Wide Web, svelando l´esistenza di zone di separazione tra regioni diverse della rete Internet che possono rendere la navigazione difficoltosa o, in certi casi, anche impossibile. Precedenti studi, basati su piccole campionature del Web, suggerivano un alto livello di connettività tra i siti (come evidenziato da recenti rapporti che parlavano di un "piccolo mondo web") e 19 livelli di separazione. Contrariamente ai dati pregressi, questo nuovo studio - basato su un´analisi di oltre 600 milioni di pagine "uniche" - ha rilevato che il web è fondamentalmente diviso in quattro grandi regioni, ognuna delle quali contiene approssimativamente lo stesso numero di pagine. La scoperta indica inoltre che ci sono massicce costellazioni di siti web che non sono accessibili ai navigatori tramite link, il più comune metodo di passaggio da un sito all´altro. La teoria può spiegare il comportamento dinamico del Web e gettare luce sulla sua complessa organizzazione. Queste scoperte aiuteranno a capire meglio la struttura di Internet, e a sviluppare nuove tecnologie e strumenti di web design che velocizzeranno e semplificheranno l´e-business. La teoria del Papillon spiega le quattro regioni del web L´immagine del web che è emersa dalla ricerca è stata quella di un "papillon" (praticamente la cravatta a farfalla). Le quattro regioni distinte costituiscono circa il 90% del Web (il papillon), con circa un 10% completamente isolato da esso. Il nucleo del papillon (ovvero il nodo del papillon stesso), altamente connesso con le altre regioni, contiene circa un terzo di tutti i siti web mondiali. I navigatori possono facilmente navigare tra questi siti tramite link ipertestuali, poiché questo è il cuore del web. Un lato del Papillon contiene le pagine "originarie" ("Origination Pages"), che formano circa un quarto del web. Le pagine originarie sono pagine che permettono ai navigatori di raggiungere il nodo del papillon, ma che non possono a loro volta essere raggiunte dallo stesso. L´altra parte del Papillon contiene le "pagine finali" ("Termination Pages"), che costituiscono circa un altro quarto del web. Le pagine finali sono accessibili partendo dal nucleo centrale, ma non consentono di tornare ad esso. La quarta ed ultima regione contiene pagine disconnesse, che costituiscono circa il 22% del Web. Queste pagine possono essere connesse alle pagine originarie e/o alle pagine finali ma non possono essere raggiunte da/per il nodo centrale. Impatto dello studio Con la teoria del Papillon, e la sua nuova spiegazione della struttura di Internet, le comunità scientifica e business saranno ora in grado di: - Creare strategie Internet più efficaci. Lo "spidering prima e indicizzazione poi" sono il metodo principalmente utilizzato dai motori di ricerca per organizzare Internet. Per realizzare una copertura più completa, Altavista ed altri motori di ricerca potranno sviluppare strategie di spidering più avanzate per "catturare" una parte maggiore del Web - Intensificare l´efficacia dell´e-commerce. Attraverso la progettazione di browsing, advertising, stime e modellazioni più efficaci, i siti di e-commerce potranno ora decidere di utilizzare strategie diverse per attirare i navigatori da zone differenti del Web. Per esempio, un "sito originario" dovrà cercare di essere facilmente trovato dai Web crawler. Una volta che il sito è collegato al "nodo del papillon", la sua strategia può allora diventare quella di generare in altri modi il traffico sul proprio sito. - Analizzare il comportamento degli algoritmi web che utilizzano le informazioni dei link. Poiché molti motori di ricerca utilizzano le informazioni dei link per ordinare gli algoritmi, possono divenire target di spamming di link per creare un aumento artificiale dei collegamenti al sito stesso. - Fare previsioni e stime sulla continua evoluzione del web. I ricercatori ritengono che la struttura a papillon verrà mantenuta con la crescita del web. Mentre alcune pagine continueranno ad evolversi nel nodo interconnesso, è probabile che nuove pagine saranno create anche in tutte le altre 3 regioni. - Creare modelli matematici per il web. Grazie a queste scoperte, i ricercatori possono ora sviluppare nuovi modelli per lo studio della crescita di Internet e hanno la possibilità di prevedere la nascita di nuovi e inesplorati fenomeni del web. Questo studio - il più grande mai realizzato sulla topografia del web - fa parte di un progetto di collaborazione tra Altavista, Compaq ed Ibm. I ricercatori prevedono di aggiornare lo studio con i dati tramite il motore di ricerca Altavista e strumenti software avanzati che "girano" su sistemi Compaq Alphaserver con 16 Gb di Ram, abbastanza da contenere in memoria l´ intera mappa del Web. I ricercatori Ibm hanno analizzato i dati e contribuito allo sviluppo della teoria. I primi rilievi saranno presentati in contemporanea alla International World Wide Web Conference di Amsterdam (15-19 maggio) e alla conferenza Acm Pods 2000 di Dallas (14-19 maggio). Per ulteriori informazioni sulla Web Map e "Bow Tie" Theory (Teoria del Papillon) consultare: http://www9. Org/papers/papers. Html/ oppure contattare gli uffici stampa sottocitati. About Altavista Altavista è uno dei principali network di new media e commercio elettronico, e offre ai navigatori Internet notizie sempre aggiornate, contenuti video, servizi di ricerca e di shopping online. La società affianca la propria potente e ben nota tecnologia di ricerca a prodotti e servizi di qualità, per offrire più velocemente risultati rilevanti sia all´utente singolo che a quello del mondo aziendale/business. Integrando partnership e relazioni di alto livello nella Rete con un servizio personalizzato, il Network Altavista (www. Altavista. Com) assicura oggi un´esperienza Internet "senza limiti di conoscenza". In Europa, Altavista ha già varie filiali e siti con ampi indici di ricerca per i Web locali: in Inghilterra (www. Altavista. Co. Uk), Germania (www. Altavista. De), Svezia (www. Altavista. Se), Francia (www. Altavista. Fr) e Paesi Bassi (www. Altavista. Nl). Ogni sito coniuga alle avanzate funzioni di ricerca anche dei ricchi contenuti in lingua locale. Altavista è una società del gruppo Cmgi, Inc. (Nasdaq: Cmgi), di Andover, Massachusetts, che ne detiene la quota di maggioranza. La sede di Altavista è a Palo Alto, California (Usa). La filiale italiana di Altavista, recentemente aperta (marzo 2000) ha sede a Milano, ed è guidata da Marc Fleishhacker. Compaq Computer Corporation Le soluzioni Compaq Nonstop eBusiness includono gli elementi di base, le architetture per i sistemi di rete e i servizi professionali che aiutano i clienti a sviluppare, distribuire e supportare le loro attività e-business. Le soluzioni Non-stop eBusiness permettono alle aziende di condurre la loro attività 24 ore su 24, 7 giorni su 7, garantendo maggiore velocità di implementazione, costi più contenuti e livelli superiori di disponibilità. Fondata nel 1982, è una delle prime 100 società della classifica Fortune Global. Compaq è per fatturato la seconda azienda di Information Technology e per unità il primo produttore di computer a livello mondiale. Compaq sviluppa e commercializza hardware, software, soluzioni e servizi, incluse soluzioni all´avanguardia per il mondo enterprise, soluzioni business-critical e fault-tolerant, prodotti per networking e la comunicazione, desktop, portatili e prodotti consumer. La società è anche in prima linea nell´implementazione di programmi e politiche di business a salvaguardia dell´ambiente. I prodotti Compaq vengono commercializzati e supportati in più di 100 paesi attraverso una rete di commissionari Compaq qualificati. Altre informazioni su Compaq e i suoi prodotti sono disponibili al sito Web http: //www. Compaq. Com. Compaq, in Italia, è stata fondata nel 1986 e ha sede a Milano. I suoi prodotti e servizi sono commercializzati e supportati attraverso una struttura di vendita e di servizi che si avvale di una rete capillare di partner, dislocati sull´intero territorio nazionale. .  
   
   
PROMUOVERE I CONTENUTI DIGITALI EUROPEI SULLE RETI GLOBALI"  
 
Bologna 17 maggio 2000 - Il 22 maggio 2000, alle ore 14, a Bologna, presso la Regione Emilia-romagna in viale Aldo Moro, 30 si svolgerà la giornata informativa sul bando comunitario del 20 aprile 2000: contenuti, opportunità e aspettative. Internet, e in generale le reti globali, stanno ridisegnando i comportamenti imprenditoriali di quanti operano nel setto- re dei contenuti digitali. La sperimentazione di nuovi model- li commerciali e i partenariati a livello europeo rivestono grande importanza per la competitività globale e l´accesso al mercato dei fornitori di contenuti europei. Lo sviluppo dell´industria e del mercato dei contenuti digitali europei rappresenta infatti un elemento strategico delle politiche dell´Unione in materia di società dell´informazione. Al fine di consolidare i risultati di successo dei Programmi Info 2000 e Mlis, l´Unione Europea dedica alla promozio- ne dei contenuti digitali europei sulle reti globali un´apposi- ta linea di bilancio. Lo stanziamento di 8 milioni di Euro è destinato a finanziare azioni preparatorie volte ad affronta- re i principali ostacoli di mercato che si contrappongono all´affermazione e all´impiego di prodotti e servizi digitali europei sulle reti globali. Il contributo comunitario massimo previsto per ogni singola azione presentata è di 500 mila Euro. La Commissione Europea invita gli interessati a presentare proposte, entro il 7 luglio 2000, per azioni che rientrino nei campi e negli obiettivi seguenti: migliorare le condizioni di accesso al capitale di rischio per le Pmi e le imprese di recente costituzione la cui attività e legata a Internet; dimostrare la possibilità di sfruttare informazioni del settore pubblico; facilitare l´adattamento linguistico e culturale dei prodotti e dei servizi digitali. L´iniziativa organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Emilia-romagna e Dall´apre in collaborazione con la Divisione Diffusione Dell´innovazione e Trasferimento Tecnologico dell´Enea e la Direzione Generale Società dell´Informazione della Commissione Europea, si propone di illustrare ed approfon- dire i contenuti dell´Invito a presentare proposte per azioni preparatorie volte a promuovere i contenuti digitali europei sulle reti globali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Commissione Europea il 20 aprile 2000. Per informazioni sul bando: www. Cordis. Lu/econtent. La partecipazione alla Giornata Informativa è gratuita. Per ragioni organizzative si prega di confermare la partecipazione tramite web, fax o e-mail alla segreteria organizzativa entro il 17-05-2000 a : segreteria organizzativa Sportello Apre Emilia-romagna c/o Enea Diff Contatto: Paola Leonelli web: www. Apre. It/servizi/giornate. Asp tel: +39 051 6098 245 / 093 - fax: +39 051 6098084 email: apre@bologna. Enea. It .  
   
   
5° FORUM ITALIANO SUL COMMERCIO ELETTRONICO A MILANO IL 29 GIUGNO AL CENTRO CONGRESSI QUARK HOTEL  
 
Milano, 17 maggio 2000 - Giunto alla quinta edizione, il Forum Italiano sul Commercio Elettronico organizzato da Assintel e dalla Fed - Federazione per l´Economia Digitale - e patrocinato dalla Camera di Commercio di Milano, rappresenta ormai da anni l´appuntamento fondamentale per aggiornarsi sulle problematiche specifiche del commercio elettronico e dell´Internet Economy nel contesto italiano ed internazionale. Quest´anno si terrà il 29 giugno 2000 presso il Centro Congressi dell´Hotel Quark di Milano - Via Lampedusa, 11/a e sarà gratuito e aperto al pubblico sino ad esaurimento dei posti disponibili. Nel corso della manifestazione verranno presentati i risultati di una specifica indagine sul mercato italiano dell´E-commerce che metterà in risalto la situazione delle imprese italiane ormai in gran parte impegnate a raccordare il proprio modello di business ai paradigmi del Web. La capacità di utilizzo delle nuove tecnologie e l´individuazione di strategie di business corrette e adatte al nuovo mercato virtuale rappresenterà infatti un fattore di importanza decisiva per lo sviluppo e la competitività delle aziende. Anche quest´anno l´evento verrà replicato a Roma nel mese di novembre. Per informazioni e iscrizioni Assintel Iniziative - tel. 027750436 - fax 027750413 - http://www. Assintel. It .  
   
   
ITALIANI: I MASCHI TERRORIZZATI DAI LIBRI, LE DONNE DA INTERNET  
 
Milano, 17 maggio 2000. Come si descrivono gli italiani? Quali sono le fobie contemporanee di cui si "vantano"? Entrando nel terzo millennio che cosa più detestano le donne? E cosa gli uomini? Gli italiani, pare, non abbiano paura di ammettere le loro fobie e le loro idiosincrasie, anche a scapito della loro "immagine": infatti gli uomini del Bel Paese ammettono candidamente di <<provare fastidio e timore nei confronti dei libri e della lettura>>, mentre le donne si dichiarano <<terrorizzate da Internet e dalle nuove tecnologie>> E´ quanto emerge da una ricerca commentata da Enrico Finzi (Astra-demoskopea) e pubblicata in esclusiva dal mensile "Espansione", in edicola in questi giorni. La ricerca è stata realizzata tramite più di 2. 000 interviste "face to face" ad un campione rappresentativo della popolazione italiana, tra i 14 e i 79 anni, pari a di 47, 4 milioni circa di adulti. Concreti e distaccati; a disagio tra le mode e l´eleganza; cercano il successo ma hanno le mani bucate; temono i valori, l´emotività e i sentimenti; si dichiarano poco innovatori ma maniacalmente attaccati alle nuove tecnologie e ad Internet che sentono "materni", facili, divertenti e per fortuna <<poco profondi>>. Ecco come si descrivono gli uomini italiani secondo la ricerca del mensile Espansione. Non amano, quindi, la lettura: anzi si dichiarano <<impauriti dai libri>>: <<leggere un libro>>, dichiarano <<è troppo impegnativo e fa emergere domande troppo pericolose sulla vita>>. Molto meglio Internet e le nuove tecnologie <<più facili, divertenti, piene di novità ma sufficientemente superficiali>>. Tra le paure ammesse, i maschi italiani del terzo millennio dicono <<di temere l´intelligenza emotiva e le troppe emozioni>>: <<ne siamo privi - riconoscono - sono un´inutile perdita di tempo e creano stati di ansia>>. Altrettanto <<detestati e temuti sono i valori>> che vengono vissuti come un ostacolo al successo e alla riuscita: <<non ci interessano>> - dichiarano gli intervistati - <<se ne parla troppo mentre ognuno dovrebbe fare i conti solo con la propria coscienza. I valori creano solo sensi di colpa>>. <<Terrorizzati anche dall´angoscia del risparmio a tutti i costi>>, gli uomini italiani ammettono <<di preferire spendere e godere appieno dell´utilizzo del denaro>>. Anche <<l´eleganza crea forme di fobie>> nei maschi: <<dovermi vestire bene in base alle circostanze mi mette a disagio>> - hanno ammesso numerosi intervisti. Sarà perché si sentono incapaci di adeguarsi alle continue nuove tendenze, <<tra le paure di cui si vantano gli uomini "italiaoti" ci sono le mode>>: <<ogni volta che cambia una moda non voglio sentirmi diverso dagli altri e dovermi adattare ad ogni costo>>. Tra i fastidi e le fobie i maschi si dichiarano <<impauriti dalle tradizioni e dalla religione>>. Ed ecco le donne italiane allo specchio: quali sono le cose che ammettono di temere di più? Terrorizzate da Internet e dalle nuove tecnologie; detestano la ricerca del successo a tutti i costi; preferiscono risparmiare che spendere; rifiutano, impaurite, la razionalità e la mancanza di emotività; temono chi non presta attenzione ai valori e chi dimentica tradizioni e spiritualità. Si dichiarano comunque molto innovatrici e, tutto sommato, serene. Il gentil sesso del nostro Paese non ama le nuove tecnologie: anzi le donne intervistate da Espansione si dichiarano letteralmente <<terrorizzate dalla Grande Rete>>. <<Internet - commentano le intervistate - non permette di comunicare le emozioni più vere, crea dei falsi ruoli e camuffa i sentimenti>>. Anche <<il successo a tutti i costi impaurisce le donne italiane>> così come <<le persone che non sono attente ai valori>>. Il piacere dello spendere in acquisti inutili sembra non essere più una caratteristica femminile: <<le donne dichiarano di temere lo sperpero e di amare il risparmio>>. Tra le nuove fobie che le italiane allo specchio non temono di riconoscersi c´è <<la paura della razionalità e della mancanza di emotività>>: si considerano ancora intuitive ed emotive e non vogliono rinunciare a queste prerogative femminili. Le donne ammettono <<di temere chi dimentica le tradizioni e la spiritualità>>: e questo le conduce più facilmente alla ricerca religiosa anche nelle forme più tradizionali. Nonostante la loro ammessa distanza dalle nuove tecnologie le donne italiane <<si considerano molto più innovatrici degli uomini e soprattutto più serene degli uomini>>. Le paure "ammesse" degli uomini italiani: i libri e la lettura, l´ emotività e i sentimenti, i valori, il risparmio, l´eleganza, le mode, le tradizioni e la religione. Le paura "ammesse" dalle donne italiane Internet, le nuove tecnologie, il successo a tutti i costi, lo sperpero di denaro, la razionalità, la distanza dai valori, la distanza dalla spiritualità. .