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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Ottobre 2010
20 ANNI DELLA CARTA DI TREVISO: BAMBINI, INFORMAZIONE E MEDIA DAL 4 AL 9 OTTOBRE TANTI APPUNTAMENTI PER CELEBRARE L´EVENTO DEL CODICE DEONTOLOGICO DEI GIORNALISTI PER LA TUTELA DEI MINORI SUI MEDIA.  
 
Treviso, 6 Ottobre 2010 - "La Provincia di Treviso ha voluto far proprie le finalità del codice deontologico dei giornalisti per la tutela dei minori, realizzando negli anni innumerevoli iniziative - ha detto il presidente Muraro - solo per fare qualche esempio: 1.750 operatori hanno preso parte ai convegni, 2.000 gentori e 400 insegnanti frequentato i corsi. Abbiamo allora organizzato un convegno nazionale, i cui protagonisti saranno i giornalisti, un convegno regionale, l´annuale seminario su bambini e media e dei talk show dove i protagonisti saranno invece bambini e ragazzi". Di seguito il programma degli eventi. Lunedì 4 ottobre ore 9.30 Convegno Regionale “Linee di indirizzo e azioni per l´educazione ai media - la sinergia vincente delle istituzioni”; Martedì 5 ottobre ore 9.30 Convegno Nazionale “Sbatti il bimbo in prima pagina - informazione e mass media a 20 anni dalla Carta di Treviso”. Mercoledì 6 ottobre ore 14.30 5° Seminario Di Studio “Bambini, adolescenti e media - ricerche, proposte, applicazioni”; Giovedì 7 ottobre Talk Show Per Bambini “Costruirsi il senso critico nel mondo dell´informazione”; Venerdì 8 ottobre Talk Show Per Ragazzi “Costruirsi il senso critico nel mondo dell´informazione”; Venerdì 8 ottobre Premiazione 4° concorso a premi per tesi sulla Carta di Treviso delle Università del Veneto.  
   
   
CINEMA, ZANELLO: FAVORIRE LE PICCOLE SALE PRESENTATA LA RASSEGNA DEL CINEMA D´ESSAI DI MANTOVA  
 
Milano, 6 ottobre 2010 - "Un´offerta più capillare sul territorio e un circuito alternativo a quello dei multisala per ampliare così l´offerta culturale". Lo ha detto il sottosegretario al Cinema di Regione Lombardia Massimo Zanello, intervenendo ieri, a Milano, alla conferenza stampa di presentazione della decima edizione degli "Incontri del Cinema d´Essai", in programma a Mantova dal 12 al 14 ottobre. Oltre a Zanello erano presenti, tra gli altri, il presidente della Federazione Italiana Cinema d´Essai Mario Lorini e il presidente lombardo dell´Associazione Nazionale Esercenti Cinema Domenico Dinoia. "I Multiplex - ha ricordato Zanello - fanno delle scelte assolutamente legittime ma più improntate all´intrattenimento che non alla produzione culturale. I multisala si concentrano a corona attorno alle grandi città, ma questo vuol dire che interi territori sono completamente abbandonati. Recuperando le sale d´essai nei comuni, riusciamo quindi ad avere un´offerta maggiore improntata sulla produzione culturale, dimostrando anche che il cinema può essere sì intrattenimento ma anche cultura". Il sottosegretario ha quindi spiegato come Regione Lombardia abbia da tempo investito su nuove tecnologie come la digitalizzazione. "Noi siamo la regione che è partita per prima - ha ribadito Zanello -, sul nostro territorio c´è infatti una presenza notevole di sale digitalizzate. I giovani registi oggi giorno fanno fatica ad accedere al circuito distributivo del multisala; con l´esistenza di circuiti alternativi possiamo garantire una maggiore diffusione del loro prodotto. Attraverso la digitalizzazione possiamo infatti rilanciare le piccole sale, mostrando al pubblico contenuti d´essai e di qualità". Saranno 15 i film in anteprima che verranno presentati. Ulteriori informazioni sul sito www.Fice.it/    
   
   
TRENTO: PRESENTATO IN PROVINCIA IL PREMIO LETTERARIO "MARIO RIGONI STERN" LORENZO DELLAI HA RICORDATO LO SCRITTORE DI ASIAGO: "CI CONSENTIRÀ DI RIFLETTERE SUI PROBLEMI DELLA MONTAGNA"  
 
Trento, 6 ottobre 2010 - È stato presentato ieri in Provincia il Premio letterario intitolato a Mario Rigoni Stern. Erano presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, Alberico Rigoni Stern, primogenito dello scrittore di Asiago e presidente del comitato promotore del premio, che era accompagnato dal fratello Giambattista, Osvaldo Dongilli, presidente di Ars Venandi, l´associazione di cacciatori che ha ideato e promosso il premio, Andrea Gios, sindaco di Asiago, Flavia Brunelli, assessore alla cultura del comune di Riva del Garda, Giovanni Kezich, direttore del Museo degli usi e costumi di San Michele all´Adige. "La Provincia autonoma di Trento ha subito aderito all´idea di un premio letterario dedicato a Mario Rigoni Stern – ha detto il presidente Dellai nel fare gli onori di casa, – sia perché siamo tutti affettivamente legati all´indimenticabile scrittore veneto, che amava la nostra terra e spesso veniva a farci visita, sia perché un premio dedicato alla sua memoria sarà senz´altro un´opportunità per riflettere sugli ideali che muovevano Mario, per aggiornarli alla luce della nuova cultura delle Alpi oggi rallentata dai grandi cambiamenti". Un premio letterario a Mario Rigoni Stern è sembrato il miglior modo non solo per ricordare e mantenere viva l´eredità dello scrittore di Asiago, ma anche per tener aperti l´interesse e l´attenzione sui problemi della montagna: "Siamo certi che andando alla ricerca dell´eccellenza nei settori della saggistica e della narrativa – ha ancora detto Dellai, – avremo modo di riflettere sul futuro della montagna e sapremo quindi meglio aiutare le persone che vivono in montagna e che della montagna perpetuano ancor oggi le professioni antiche e nuove. Tutti sappiano che Mario Rigoni Stern, ad esempio, fu un cacciatore innamorato dell´ambiente e della Natura, ed ecco motivato l´impegno di Arse Venandi nell´organizzazione del premio. Ma la sua fu la testimonianza di un modo di intendere la caccia assai esigente ed attento alle necessità della Natura e della fauna". Il fatto poi che il premio nasca dalla collaborazione tra Veneti e Trentini "è un ulteriore motivo di attenzione, – ha concluso Lorenzo Dellai, – è un segnale in più che la collaborazione tra territori non può che far bene a tutti". Osvaldo Dongilli, presidente di Arse Venandi, ha brevemente tratteggiato la storia del premio. "Devo prendere atto che il presidente della Provincia autonoma di Trento è stato uno dei primi ad essere interpellato e la sua risposta è stata immediatamente entusiasta. Quello che oggi presentiamo è un premio intitolato ad un grande scrittore e ad un grande uomo, un premio che la come mission la montagna, le sue bellezze ma anche le difficoltà delle genti che ci vivono. È in definitiva un premio che si augura di aiutare la permanenza della gente in montagna, perché Mario Rigoni Stern amava ripetere che quando le montagne saranno disabitate, anche le pianure saranno deserte!" Per Alberico Rigoni Stern, primogenito dello scrittore e presidente del premio, "il mondo di oggi ha bisogno più che mai di punti di riferimento per dare valore alle cose, e l´esempio del modo di vivere la montagna lasciato da mio padre può ancora esserci utile. Lui viveva questo rapporto in modo semplice, diretto, al di là dei miti del consumismo, della ricerca del benessere materiale e del superfluo. Ricordo che spesso in famiglia ci diceva che il prelievo di risorse naturali doveva limitarsi a intaccarne la quota aggiuntiva degli interessi e mai il capitale". È poi toccato ad Alberico spiegare il premio nelle sue due sezioni, quella di saggistica (il cui vincitore verrà reso pubblico ad Asiago nel 2011) e quella di narrativa (il premio verrà assegnato a Riva del Garda nel 2012). Ed è sempre stato il presidente del premio a rendere pubblici i nomi dei giurati: Giuria Della Sezione Di Saggistica - Ilvo Diamanti, sociologo; Mario Isnenghi, tra l´altro docente di storia all´Università di Venezia ed esperto di storia del primo conflitto mondiale; Jon Mathieu, antrolopogo e grande conoscitore di costumi e tradizioni delle Alpi; Innocenzo Cippolletta, presidente onorario dell´Università degli Studi di Trento; Giambattista Rigoni Stern, conoscitore dei boschi e dei lavori legati alla Natura; Giovanni Kezich, direttore del Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele all´Adige. Giuria Della Sezione Narrativa - Fernando Bandini, filologo, poeta e latinista; Eraldo Affinati, curatore della pubblicazione per Mondadori dell´opera omnia di Mario Rigoni Stern; Marie Hélène Angelini, traduttrice delle opere di Stern per la Francia; margherita Detomas, giornalista ladina ma anche conoscitrice del tedesco e dell´inglese; Paolo Rumiz, giornalista di repubblica e saggista, esperto di tematiche legate all´ambiente alpino. Andrea Gios, sindaco di Asiago, dopo aver annunciato la prossima adesione al comitato promotore della Regione Veneto, s´è detto contento "di poter collaborare con il Trentino al di là di un confine che forse non esiste più. In entrambi i territori vivono popolazioni che hanno nel Dna lo spirito dei montanari, di quei montanari cantati spesso da Mario Rigoni Stern. Ed entrambi, Trentini e Veneti, siamo impegnati a riflettere sul quel che saremo in futuro. I valori che Stern testimoniò e di cui scrisse in vita ci aiuteranno senz´altro a guardare in avanti con positività e con fiducia. Parole commosse in ricordo di Rigoni Stern sono venute anche da Flavia Brunelli, assessore alla cultura del comune di Riva del Garda: "Ho conosciuto i suoi libri al liceo e quindi posso ben dire che quelle pagine mi hanno aiutata a diventare adulta. Il premio che oggi presentiamo sarà utile per dare concretezza e materialità ad un bene quanto mai immateriale e trasparente qual è la cultura!" Infine Giovanni Kezich ha esternato i suoi dubbi: "C´è voluto un po´ di tempo per affinare la proposta del premio, anche perché Mario era quanto mai refrattario alle ufficialità, alle medaglie, ai premi, anche se ne ha vinti parecchi e di molto importanti. Spesso quindi mi sono chiesto se era proprio questo il modo migliore per ricordarlo... E alla fine mi sono risposto che sì, un premio dedicato alla sua figura ha almeno due pregi. Innanzitutto Mario Rigoni Stern aveva un´idea di montagna come ricetto di patrimoni culturali antichi e preziosissimi, e quindi un premio che punta a sottolineare l´eccellenza è uno strumento per far emergere questo scrigno. Poi questo è un premio che costringe due territori a collaborare, a crescere assieme: vorrei qui ricordare che per Mario Rigoni Stern, che amò visceralmente le montagne trentine, l´autonomia di cui gode questa provincia è la realizzazione di quell´ideale civico di piccola repubblica alpina che fu sempre nei suoi sogni".  
   
   
PADOVA: SPIZZICHI D’AUTORE: CINQUE SERATE DEDICATE AI LIBRI E AGLI AUTORI.  
 
Padova, 6 ottobre 2010 - Cinque autori, cinque serate in altrettante ville padovane, dedicate alla letteratura. È quanto ha organizzato la Provincia di Padova nell’ambito delle iniziative culturali di quest’autunno. Il programma è stato presentato questa mattina a palazzo Santo Stefano dall’assessore provinciale alla Cultura e all’Identità veneta Leandro Comacchio, dall’assessore alla Cultura di Candiana Valentina Greggio, dalla presidente dell’associazione Liberamente Veneto Annarita Doardo e dall’autore Giuliano Pisani. “La rassegna culturale di incontri letterari è una tradizione che la Provincia di Padova porta avanti da anni – ha spiegato l’assessore Comacchio – e quest’anno si inserisce nell’iniziativa nazionale “Ottobre piovono libri”. La filosofia scelta è quella di avvicinare gli autori ai cittadini e valorizzare nel contempo i luoghi particolarmente significativi e prestigiosi del nostro territorio”. “Spizzichi d’Autore” rappresenta un percorso letterario di grande importanza: nei cinque appuntamenti si susseguiranno autori affermati come Giuliano Pisani ed Antonia Arslan, grandi giornalisti come il principe degli intervistatori Stefano Lorenzetto, professionisti stimati come Vera Slepoj che ci coinvolgeranno su tematiche di grande interesse ed attualità. “Siamo orgogliosi che il primo incontro si tenga, giovedì prossimo, a Candiana – ha sottolineato l’assessore Valentina Greggio – non a caso proprio negli stessi giorni dell’inaugurazione dei restauri del duomo: due grandi appuntamenti culturali per la nostra comunità”. Esordio che spiega al meglio lo spirito dell’iniziativa: “Questa rassegna avvicina l’autore al cittadino, porta lo scrittore nel salotto del proprio Comune dove ci sarà la possibilità di partecipare e dialogare”, ha spiegato Annarita Doardo. Pensiero condiviso da Giuliano Pisani che presenterà il proprio libro a Candiana: “Si tratta di rassegne importanti perché portano cultura, conoscenza ed incontro creando un forte legame di appartenenza. Si parlerà soprattutto di argomenti che hanno una effettiva ricaduta su Padova, sul nostro territorio e questo servirà a far conoscere e valorizzare gli splendidi contenitori e le piccole particolarità patrimonio dei nostri Comuni”. Questo il calendario di “Spizzichi d’autore”: •giovedì 7 ottobre a Villa Renier a Candiana “I Volti segreti di Giotto. Le rivelazioni della Cappella degli Scrovegni” con Giuliano Pisani; •giovedì 14 ottobre nella sala della Crocera alla Corte Benedettina di Correzzola “Fotti il potere. Gli Arcana della politica dell’umana natura” con Andrea Cangini; •giovedì 21 ottobre a villa Baglioni a Massanzago “Le nuove ferite degli uomini” con Vera Slepoj; •giovedì 28 ottobre a villa Bassi Rathgeb ad Abano Terme “Cuor di Veneto” con Stefano Lorenzetto; •giovedì 4 novembre a villa Emo Capodilista nella Città di Selvazzano Dentro “La strada di Smirne” con Antonia Arslan. L’inizio degli incontri è alle 20,30, con ingresso libero.  
   
   
TEATRO DE L´AQUILA: ECCO COME STANNO LE COSE SPESI FIN´ORA 211.000 EURO PER LA PROGETTAZIONE DELL´OPERA CHE "VIVRÀ" ALMENO VENT´ANNI RENZO PIANO NON PERCEPIRÀ ALCUN COMPENSO PER IL SUO LAVORO  
 
Trento, 6 ottobre 2010 - L´auditorium che la Provincia autonoma di Trento realizzerà a L´aquila non è un´opera destinata ad essere chiusa nel breve periodo; avrà una vita di almeno 20-25 anni. Per tutte le spese preliminari riguardanti la progettazione, la direzione lavori e i sondaggi geologici, sismici e architettonici è prevista una spesa di circa 750.000 euro; a tutt´oggi è stato speso grosso modo un terzo dell´importo, pari a 211.000 euro. Renzo Piano, a cui spettano la paternità dell´idea e la progettazione preliminare, non percepirà alcun compeso. Questa la precisazione della Provincia ad un articolo comparso oggi su un quotidiano locale. Renzo Piano, dunque, ha dato - e darà anche in seguito - il suo contributo a titolo gratuito. Ad essere pagati sono coloro che seguono le diverse fasi della realizzazione"concreta" dell´opera per conto della Provincia: i 756.000 euro impegnati riguardano il progetto esecutivo e la spesa prevista per la direzione lavori (che non sarà seguita direttamente da Piano, il quale verificherà invece che vi sia esatta corrispondenza fra la sua idea di auditorium - in possesso, come sappiamo di speciali requisiti, anche sul piano della sicurezza - e l´opera realizzata), nonché tutti i sondaggi sul terreno, di tipo geologico, sismico, architettonico. A tutt´oggi è stato speso circa un terzo dell´importo previsto, ovvero 211.000 euro. L´auditorium - i cui interni sono previsti in legno del Trentino, anche per sfruttarne le caratteristiche acustiche - poserà su una piastra sismica isolante e rimarrà in vita, secondo le attuali stime, per almeno 20-25 anni. Non vi è alcun legame fra questo intervento e la realizzazione delle opere previste a Campolongo di Piné a seguito della frana di agosto, salvo che anche in quel caso chi seguirà concretamente i lavori in cantiere verrà retribuito, com´è normale che accada. "La solidarietà del Trentino - commenta il presidente Lorenzo Dellai - non è fortunatamente una coperta ´corta´ che mettiamo addosso a qualcuno scoprendo al tempo stesso qualcun altro. Il nostro intervento in Abruzzo è stato, è vero, un intervento importante, ma era anche doveroso, perché, come ripeto spesso, la nostra Autonomia non è una fortezza che erigiamo per isolarci dal resto del Paese. Quando una comunità come quella dell´Abruzzo viene colpita così duramente è nostro dovere intervenire; tutti hanno dato atto della generosità con la quale ci siamo mossi e della qualità delle opere che abbiamo realizzato, sia per dare un tetto ai tanti sfollati sia per aiutare a ´ricostruire´, con interventi come questo dell´auditorium, un tessuto sociale che il terremoto aveva messo fortemente in crisi. Ciò non ha nulla a che vedere con il nostro impegno all´interno dei confini della Provincia, che è continuo e costante."  
   
   
A FIRENZE PRESENTATO IN PALAZZO VECCHIO IL PROGRAMMA 2009-2010 DEL LYCEUM CLUB INTERNAZIONALE UNA PROPOSTA CULTURA DI ALTISSIMO LIVELLO CHE CONTRIBUISCE ALLA CRESCIUTA CIVILE DELLA CITTÀ  
 
Firenze, 6 ottobre 2010 - La musica, le arti figurative, la letteratura, le scienze. E’ un programma che spazi a trecento sessanta gradi quello proposto dal Lyceum Club Internazionale di Firenze prestigioso circolo culturale femminile fiorentino presieduto da Maria Grazia Beverini Del Santo che per il suo 103esimo anno sociale sceglie una programmazione (il primo evento è il 7 ottobre, l’ultimo alla fine di maggio) che ha per filo conduttore il tema “Ianua: la porta delle idee tra passato e futuro”. Il calendario 2010-2011 è diviso in sezioni (arte, letteratura,rapporti internazionali, musica, scienze ed agricoltura, sociale) ed è stato presentato questa mattina dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, dal presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi e per il Lyceum da Maria Grazia Beverini Del Santo e le altre rappresentanti delle varie sezioni. Il progetto è sostenuto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e patrocinato da Provincia, Comune e Quartiere 1 in cui rientrano molte delle manifestazioni in agenda. “Siamo di fronte ad una proposta culturale di altissimo livello – ha detto l’assessore Di Giorgi- che non può che fare onore alla nostra città. Non solo un calendario ricco, ma diviso per sezioni ognuna delle quali richiede un’eccellente competenza. Un attività di questo tipo – ha aggiunto l’assessore- contribuisce alla crescita civile della città che attraverso gli interventi culturali e la formazione permanente non può che diventare sempre più ricca e migliore”.Gran parte degli eventi si svolgeranno a Palazzo Giugni sede del Lyceum in via Alfani 48, ma sono coinvolti molti altri luoghi della città il Palagio di parte Guelfa, l’Università. Il progetto si compone di manifestazioni culturali (convegni, mostre, conferenze, concerti) e i temi affrontati sono tanti fra i quali la calligrafia cinese, i musei di Palazzo Pitti, un corso di educazione all’ascolto musicale, sei conferenze di argomento scientifico, tre incontri dedicati alla figura di Camillo Benso Conte di Cavour. Soddisfatto anche il presidente del Quartiere 1 Stefano Marmugi: “Si tratta di cartellone eccezionale, con il valore aggiunto che è tutto fatto da donne, da un volontariato culturale puro che dà frutti eccellenti, fiori all’occhiello per la nostra città” La programmazione comincia con la presentazione del libro (7 ottobre alle 17,30) di Gigliola Tallone su Virginia Tango Piatti “Agar”, affascinante figura di intellettuale pacifista in epoca di interventismo diffuso che fu socia del Lyceum dal 1913 al 1926. Si prosegue lunedì 11 ottobre, alle 18 sempre a Palazzo Giugni Fraschetti, la conferenza inaugurale di Franco Scaramuzzi, presidente dell’Accademia dei Georgofili, sul tema “L’agricoltura fra passato e futuro”. Un programma che si caratterizza per l’attenzione riservata agli studenti delle scuole superiori con tre cicli di appuntamenti rivolti specialmente (ma non esclusivamente) a loro, in cui interverranno personalità di spicco del mondo accademico: il corso di educazione all’ascolto musicale “Note di passaggio” del Maestro Antonino Riccardo Luciani organizzato dalla sezione Musica del Lyceum presieduta da Eleonora Negri (da lunedì 18 ottobre, ore 18,15, otto incontri a cadenza mensile gratuiti per gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Firenze); il terzo e ultimo giro del ciclo triennale di lezioni “I partiti italiani nella storia del ‘900” (curato dalla sezione Sociale presieduta da Mirka Sandiford in collaborazione con l’assessore comunale all’Educazione Rosa Maria Di Giorgi, i circoli Gobetti e Fratelli Rosselli, l’Istituto Gramsci e la Fondazione La Pira) che quest’anno tratterà de “La trasformazione dei partiti nella ‘Seconda Repubblica’ e le prospettive della forma partito nel Xxi secolo” (inizio 4 novembre); e, infine, sempre a cura della sezione Sociale (in collaborazione con l’assessorato comunale all’Educazione, il Circolo Gobetti e il Comitato fiorentino per il Risorgimento), un ciclo di tre conferenze su Camillo Benso, Conte di Cavour (inizio 11 novembre). Ma al di là dei cicli di lezioni rivolti soprattutto agli studenti sono numerosi gli eventi da segnalare. A cominciare dal pomeriggio del 25 ottobre dedicato dalle sezioni Arte e Musica al Bronzino, con prima una doppia conferenza del direttore della Galleria Palatina Alessandro Cecchi e della storica del costume Roberta Orsi Landini e a seguire il raffinato concerto “Come Orfeo – Suggestioni musicali da un dipinto del Bronzino” di Bettina Hoffmann, viola da gamba, e Giulia Nuti, clavicembalo, ispirato a un ritratto di Cosimo I de’ Medici nelle vesti di Orfeo conservato al Philadelphia Museum of Art. Per proseguire con il ciclo di incontri sulla calligrafia cinese che ha ricevuto il patrocinio dell’assessorato alla cultura di Firenze ed è realizzato dalla presidenza del Lyceum in collaborazione con il Centro Vieusseux-asia e la Scuola Feimo Contemporary Calligraphy (inizio 18 gennaio 2011). L’intero calendario concertistico pensato da Eleonora Negri, che annovera “snodi fondamentali nella storia della musica” e “contaminazioni feconde tra forme e generi musicali”: dal classico, alla lirica da camera, al jazz, alla musica per film, alle canzoni popolari. La serie di conferenze della sezione Arte del Club presieduta da Aurora Nomellini “Palazzo Pitti: scrigno ideale di capolavori passati e futuri”, in cui interverranno i direttori stessi delle maggiori Gallerie del Palazzo mediceo (inizio 4 novembre). Il ciclo di conferenze patrocinato dalla Regione Toscana “Temi di attualità in Medicina” (inizio 25 novembre) ideato dal preside di Medicina dell’Università di Firenze Gian Franco Gensini e curato dalla presidente della Sezione Scienze e Agricoltura Maria Luisa Luisi. Gli appuntamenti con gli stilisti Mimmina (26 novembre), Capucci (10 gennaio 2011) a cura di Maria Alessandra Scarpato e con il maestro orafo Stefano Alinari (24 marzo 2011), organizzato dalla presidente della Sezione Rapporti internazionali Adelina Spallanzani. I tre incontri sul Giallo (in contesto dantesco, ambientati a Firenze e scritti da donne) a cura della presidente della sezione Letteratura Enza Biagini e della vicepresidente Ernestina Pellegrini (inizio 20 gennaio 2011). La tavola rotonda del 10 febbraio su “L’arte del commento giornalistico”, organizzata dalla sezione Sociale, che sarà moderata da un membro del Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. L’incontro del 21 febbraio sulla tavola e il vino nella cultura ebraica con la presenza di Rav Umberto Piperno, un allestimento di tavola con preziosi pezzi di vasellame ispirati alla storia ebraica e degustazione di vini kasher offerti dall’Enoteca Pinchiorri.  
   
   
AL LIDO DI VENEZIA DA VENERDÌ "GLI ALBERI CHE SUONANO" MOSTRA DI LIUTERIA, INCONTRI E CONCERTI  
 
Venezia, 6 ottobre 2010 - Venerdì 8 ottobre prende il via la manifestazione "Gli alberi che suonano", mostra di liutai organizzata, con il patrocinio della Municipalità di Lido Pellestrina, dall´associazione Musica Nova in collaborazione con Opifici Sonori e Arte Musica. Si tratta di un ciclo di tre incontri che si terranno venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre all´interno del Patronato di Santa Maria Elisabetta e prevedono, l´esposizione dei manufatti artistici di liutai, l´allestimento di un angolo dello strumento etnico, brevi conferenze sui fondamenti della liuteria, dei violini e delle chitarre. Inoltre, durante l´apertura della mostra, avranno luogo brevi concerti di chitarra, flauto ed arpa. Nella giornata di sabato ci sarà la cerimonia di consegna di una chitarra a 12 corde, offerta dall´associazione Opifici Sonori e costruita da alcuni dei liutai presenti, all´artista di strada Claudio Romano il cui strumento è stato rubato qualche tempo fa. L´ingresso all´esposizione e agli spettacoli è gratuito.  
   
   
TEATRO FVG: PRESENTATA STAGIONE TEATRO BON DI COLUGNA  
 
Feletto Umberto (Ud), 6 ottobre 2010 - "Le donne ci salveranno" è il titolo del programma di prosa per la stagione 2010-11 del Teatro Luigi Bon di Colugna (Tavagnacco) che è stato presentato ieri a Feletto Umberto. Il cartellone della rassegna, mettendo in evidenza lo sguardo femminile sul mondo, porterà nell´hinterland udinese artisti di grande spessore. La riflessione, che ha guidato il direttore artistico Claudio Mansutti, insieme all´Ert, nella stesura del programma di prosa, di rilievo nazionale, parte dalla considerazione che il mondo, "da sempre guidato dall´uomo, sta andando a rotoli. Le donne cercano quotidianamente di salvarci. Forse è ora di spostarci e lasciare loro uno spazio che permetta una vera svolta necessaria al bene di tutti", sostiene Mansutti. In tale contesto si esibiranno a Pagnacco e dintorni interpreti di livello: Laura Curino (24 nov.) racconterà la vita di Enrico Mattei; Maria Grazia Plos (11 gen.) presenterà un testo di Pino Roveredo; Ottavia Piccolo (1 feb.) parlerà di Ana Politkovskaja; Angela Finocchiaro (12 feb.) affronterà il tema della solitudine dell´individuo; la cantante inglese Emma Kirkby assieme ad Omero Antonutti ed il Coro del Friuli Venezia Giulia (5 mar.) ed infine Giuliana Musso (5 apr.) racconterà il tema del morire ai nostri tempi. Nel rassicurare la continuità degli indirizzi di politica culturale della Regione anche dopo la cessione della delega, che avverrà il prossimo 15 ottobre, l´assessore Roberto Molinaro ha ricordato come la stagione al Teatro Bon s´innesta su un´attività di formazione culturale offerta dalla stessa fondazione. "E´ importante - ha spiegato Molinaro - che chi organizza eventi culturali nella nostra regione faccia anche promozione culturale nel corso dell´anno: la Fondazione Bon, oltre a proporre proposte innovative, ha sempre di fronte la visione di crescita della consapevolezza culturale del territorio". Su questo punto si è soffermato anche il sindaco di Tavagnacco, Mario Pezzetta, che ha ricordato come lo sviluppo della società contemporanea richiede, accanto alla ricerca delle sinergie nell´economia, anche la cooperazione nel campo culturale. Oltre ai sostenitori pubblici (Regione, Provincia, Comuni di Tavagnacco e Pagnacco) e privati, gli organizzatori della rassegna collaborano infatti anche con altri festival ed enti. Alla presentazione è stata illustrata dal presidente Luciano Di Bernardo l´intensa attività svolta dalla Fondazione Luigi Bon durante l´anno: 250 allievi frequentano la scuola pomeridiana di musica; laboratori jazz per adulti; centri estivi per bambini; corsi di teatro e danza. La parte musicale dell´iniziativa inizierà il prossimo 5 novembre a Pagnacco con il secondo concerto di Chopin con al pianoforte forse il più importante interprete chopeniano del momento, Pietro De Maria, accompagnato dall´Orchestra Mitteleuropea. Seguirà un trittico in cui si potranno ascoltare 3 grandi jazzisti come Gabriele Mirabassi, Bebo Ferra e Salvatore Bonafede. Dopo l´omaggio a Puccini ed alla musica da camera tardo romantica, il 10 marzo si esibirà a Pagnacco il più originale interprete bachiano dell´ultima generazione, Ramin Bahrami.  
   
   
TORINO: IL MUSEO DELLE MACCHINE ALLE OGM DAL GARAGE ALLA “BASILICA” DELLE OFFICINE GRANDI MOTORI (OGM).  
 
Torino, 6 Ottobre 2010 - Sarà l’evoluzione del Centro Museo e documentazione storica del Politecnico di Torino (Cemed), che diverrà il museo delle macchine e della cultura industriale e tecnologica: L’oft, ovvero l’Officina Torinese. A confermare la nuova sede espositiva e la trasformazione del Cemed, è stato oggi l’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri, in occasione della riunione della Quinta Commissione, presieduta da Marco Grimaldi, durante la quale è stato ascoltato il direttore del Centro, Vittorio Marchis. Attualmente, il Centro Museo e documentazione storica del Politecnico di Torino è ospitato, sin dalla sua nascita (1997), negli angusti spazi di via Cavalli 22/H (poco più che un garage). La maggior parte delle opere (macchine industriali, anche molto ingombranti) sono stipate in alcuni container, mentre altre sono esposte all’aperto negli spazi del Politecnico in corso Duca degli Abruzzi 24. La collezione di alianti è invece ospitata in un sottotetto, mentre la raccolta di motori aeronautici è in una cantina (al Politecnico di Torino nel 1912 è nata la prima Scuola aeronautica). L’oft nascerà per recuperare il patrimonio delle macchine industriali raccolte dal Politecnico di Torino in 150 anni di attività, ma accoglierà anche collezioni della Città di Torino (ora conservate nell’ex macello di corso Ferrara) e di privati. Il museo sarà una sorta di “archivio intelligente” delle opere, liberamente accessibili e consultabili. Sarà in rete con il Museo Torino e con il nuovo polo museale di via del Carmine (lì, accanto al Museo diffuso della Resistenza, tra tre anni dovrebbe infatti sorgere il Museo diffuso del Lavoro a cura dell’Ismel, l’Istituto per la memoria del lavoro, dell’impresa e dei diritti sociali). I lavori di demolizione alle Ogm inizieranno l’anno prossimo. In primavera sarà avviata la progettazione del museo delle macchine, che verrà ospitato nei 1.600 metri quadrati della cosiddetta “basilica”, alta 18 metri. “Torino - ha dichiarato il direttore Vittorio Marchis - ha bisogno di avere un luogo dove conservare almeno come archivio le memorie materiali della città. Altrimenti in queste trasformazioni veloci e violente si rischia di perdere gran parte della nostra storia. La cultura industriale e tecnologica, infatti, non è fatta solo di carta, ma anche di macchine sulle quali hanno versato ettolitri di sudore migliaia di operai”. La Commissione consiliare Cultura effettuerà un sopralluogo nell’attuale sede espositiva di via Cavalli 22H, il prossimo 16 novembre.  
   
   
POMPEI: CALDORO, BONDI HA FATTO OTTIMO LAVORO  
 
Napoli, 6 ottobre 2010 - "Il sito archeologico di Pompei, grazie al lavoro del Governo ed all´impegno in prima linea del ministro Sandro Bondi, sta registrando una inversione di tendenza rispetto allo stato di abbandono che si poteva constatare fino a due anni fa". E´ quanto ha sottolineato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "I dati della soprintendenza - ha sottolineato Caldoro - parlano chiaro, il sito archeologico negli ultimi mesi è in costante ascesa con un notevole aumento di visitatori, grazie anche alle iniziative messe in campo, tra mostre e eventi dedicati sia ai turisti che alle famiglie campane. "E´ evidente – conclude Caldoro - che c´è ancora molto da fare, ma bisogna sempre partire da quanto di buono è stato fatto dal Governo, e nello specifico dal ministero dei Beni Culturali, e continuare in questa direzione".  
   
   
GIOVEDÌ A VENEZIA RITORNA IL ´FESTIVAL DEI MATTI´ INCONTRI E INVENZIONI DENTRO LA FOLLIA  
 
Venezia, 6 ottobre 2010 - "Qual è la città che più di ogni altra ha la responsabilità di portare avanti il discorso e la riflessione sulla follia, se non Venezia, dove è nato Franco Basaglia che i manicomi li fece chiudere, denunciandoli come luoghi di annientamento dell´individualità. Per questo ho ritenuto importante sostenere la seconda edizione del ´Festival dei Matti´, intitolata ´Legami´, che inizierà giovedì 7 ottobre e che per tre giorni vedrà dibattere e confrontarsi giornalisti, specialisti, intellettuali, registi, attori". L´assessore comunale alle Attività culturali, Tiziana Agostini, ha aperto oggi, con questa introduzione, la conferenza stampa a Ca´ Farsetti alla quale sono intervenuti Laura Barozzi e Anna Poma della cooperativa Con-tatto, la vice presidente della Fondazione Franco e Franca Basaglia, Alberta Basaglia, il direttore della Fondazione Claudio Buziol, Renzo di Renzo, e Stefano Cecconi della Cgil nazionale. Il Festival dedicato a Franco e Franca Basaglia inizierà giovedì 7 ottobre con due appuntamenti al cinema Giorgione: alle ore 18 ´Follie d´archivio´ brevi storie realizzati dagli studenti Iuav per raccontare le follie belliche, tecnologiche, razziali, ma anche i disastri industriali e paesaggistici, mentre alle 20, sarà trasmesso il film ´C´era una volta la città dei Matti´; venerdì 8 ottobre, dalle 10 alle 16, numerosi giornalisti prenderanno parte al ´Laboratorio diritti e comunicazione´ condotto da Alberta Basaglia, alle 18 al teatro Goldoni seminario ´Legami per slegare´ con Fabrizio Gifuni, Nico Casagrande e Peppe Dell´acqua, alle 21, sempre al Goldoni, Vitaliano Trevisan leggerà ´Oscillazioni, un monologo´ (ingresso € 7 è il solo incontro a pagamento); sabato 9 ottobre, oltre alla prosecuzione del ´Laboratorio diritti e comunicazione´, alle ore 21 seminario "Due mondi, e io vengo dall´altro´ con Roberto Escobar, Giovanna Gallio e Pieraldo Rovatti che entreranno nei vicoli della paura, trattando dei legami quali mezzi di dominio o di emancipazione, di salute o di malattia. Tiziana Agostini nel commentare l´iniziativa ha sottolineato che sarebbe auspicabile che la rassegna si trasformasse in un appuntamento annuale fisso del mese di ottobre: "l´autunno è dei matti ha sostenuto", conferendogli però una dimensione nazionale e internazionale. Molti gli interventi che hanno rilevato la necessità di sottrarre il tema della follia ai discorsi specialisti e scientifici riportandolo invece in un contesto sociale. "Non dimentichiamo che la parola legare - ha dichiarato Basaglia - non è ancora uscita dalla psichiatria nel nostro Paese, connotare il Festival con questo termine significa mantenere viva l´attenzione sui diritti". Infine Cecconi denunciando il pericolo di degrado sociale, ha osservato che nei momenti di crisi economica si tende a semplificare brutalmente tutto, allontanando migranti, diversi, persone in difficoltà. Per informazioni 338 8962711, 04 52422009, www festivaldeimatti.Org.