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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Marzo 2012
AMBROSOLI, FORMIGONI CHIEDE I DANNI A DUE GIORNALI  
 
Milano, 28 marzo 2012 - I legali del presidente Roberto Formigoni hanno avviato le procedure per chiedere i danni a ´Il fatto quotidiano´ e ´La Repubblica´ in relazione alle falsità pubblicate nel corso di questi ultimi giorni, diffamatorie nei suoi confronti. Si segnala che i due quotidiani in questione hanno in diversi articoli scritto che il dott. Umberto Ambrosoli è stato escluso dalle celebrazioni di Regione Lombardia dedicate alle vittime della mafia, e che tale esclusione è avvenuta per iniziativa del presidente Formigoni: notizia del tutto priva di fondamento, come Regione Lombardia ha dimostrato già da tempo.  
   
   
FABRIANO, POLO DI SAN FRANCESCO: UN NUOVO CENTRO DI AGGREGAZIONE PER I GIOVANI NEL CUORE DELLA CITTA`. IL PRESIDENTE SPACCA: ´LUOGO QUALIFICATO DI INCONTRO E CREATIVITA`´ .  
 
Ancona, 28 Marzo 2012 - In centro di incontro multimediale ma anche e soprattutto un luogo di aggregazione per i giovani. Un mix di cultura ed eventi in grado di restituire alla comunita` fabrianese, in particolare ai ragazzi, uno spazio di incontro nel cuore della citta`. Tutto questo sara` il nuovo Polo bibliotecario e delle arti visive nel complesso di San Francesco. Una struttura voluta e pensata sia come centro culturale d´avanguardia, grazie all´utilizzo di nuove tecnologie multimediali, sia come punto di incontro e di creativita` per i giovani. Il polo fabrianese rientra nella piu` ampia strategia regionale di diversificazione delle iniziative nell´entroterra montano, con l´attivazione di importanti investimenti per offrire originali opportunita` di crescita alle nuove generazioni. ´Si tratta ´ spiega il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ´ di un progetto che la Regione ritiene fondamentale, perche` offre alla comunita` fabrianese un luogo qualificato di incontro e socializzazione ed e` in grado di restituire al centro storico il ruolo di cuore pulsante della citta`. Oggi piu` che mai e` determinante investire sul capitale umano. I giovani sono il futuro: offrendo loro luoghi che nutrono e incentivano la progettualita` e lo scambio di idee, investiamo sul domani. Il progetto e` pensato infatti soprattutto per i giovani fabrianesi che potranno beneficiare di un nuovo centro di aggregazione in cui la loro creativita` sia salvaguardata e valorizzata, in cui vivere da protagonisti eventi, in cui proporre progetti. Un luogo di incontro in pieno centro, caratteristica che lo arricchisce ulteriormente´. L´obiettivo sara` centrato non solo attraverso i contenuti, ma anche attraverso la modalita` organizzativa degli spazi. Il progetto interviene sulla biblioteca, arricchendola di alti servizi informativi, culturali e ricreativi: Informagiovani, spazi espositivi, sale per riunioni ed eventi, Internet point, emeroteca, mediateca, un bar che comunica direttamente con l´atrio di ingresso alla biblioteca, un cortile per attivita` all´aperto soprattutto per i piu` piccoli. Funzionale ad una piena e interattiva fruizione, sara` l´organizzazione degli spazi: a fare da ´filtro´ tra la biblioteca e la piazza del Comune sara` il Loggiato di San Francesco, storico luogo di incontro tra i ragazzi con cui, grazie alle vetrate, dialoghera` visivamente. Gli spazi dedicati ai ragazzi saranno affacciati verso l´esterno, col quale saranno messi in comunicazione, in modo che si possano utilizzare anche per attivita` di animazione e di lettura all´aperto. Il complesso di San Francesco e` stato scelto per la sua posizione strategica, nel cuore della citta` da sempre luogo di ritrovo soprattutto dei giovani. Al Polo di San Francesco la Regione ha destinato 1,7 milioni di euro di fondi Fas. ´Questo progetto ´ duce Spacca ´ e` la restituzione alla citta` di Fabriano di quanto dovuto dopo il terremoto. I fondi per la ricostruzione post sisma del 1997, infatti, per il capitolo dei beni culturali furono utilizzati su tutto il territorio regionale e cosi` una parte del patrimonio storico-architettonico fabrianese, distrutto dal terremoto, non si pote` allora recuperare. A quest´area, che soffre oggi di un´alta percentuale di disoccupazione (il 20%), abbiamo potuto ora destinare i fondi Fas, Fondo aree sottoutilizzate. Grazie a questo progetto possiamo rilanciare una zona che deve ricostruire il proprio tessuto sociale, soprattutto attraverso i giovani´. Il progetto del nuovo polo bibliotecario e delle arti visive e` stato inserito tra le priorita` strategiche del programma operativo Fas delle Marche. Fabriano, grazie al nuovo polo bibliotecario, entrera` a far parte di un piu` ampio network della conoscenza multimediale che vuole mettere in rete simili esperienze in tutte le Marche: la biblioteca di Maiolati, per esempio, o quella di San Giovanni di Pesaro che rappresentano esperienze positivamente collaudate. Una rete di strutture permanenti e temporanee su tutto il territorio regionale, che continuera` in futuro ad ampliare le proprie maglie, per la divulgazione culturale e la promozione di iniziative.  
   
   
PRIMI PASSI FUORI DA ... IL GIOCO D’AZZARDO DI LISA USTOK - JOANNA HUGHES  
 
Milano, 28 marzo 2012 - Nell’ultimo decennio il fatturato del gioco d’azzardo, legale o meno, è cresciuto in maniera esponenziale; contestualmente è aumentato anche il numero di persone – donne e uomini – che si sono ritrovati a fare i conti con la dipendenza dal gioco. Questo libro è rivolto a loro, a chi ha bisogno di compiere i primi passi per uscire dal problema del gioco d’azzardo, ma anche alle famiglie che vogliono aiutare i propri cari a venirne fuori. Tramite la pianificazione di traguardi realistici, gesti pratici per modificare il comportamento e semplici consigli, le autrici offrono il sostegno necessario ad un giocatore d’azzardo compulsivo. L’autore Lisa Ustok e Joanna Hughes, psicologhe, hanno una lunga esperienza nell’ambito della cura della dipendenza da gioco d’azzardo. Edizioni San Paolo Pagine: 128, Prezzo: e 9,00  
   
   
UN CATALOGO PER IL TRICOLORE ABRUZZESE  
 
Pescara, 28 marzo 2012 - Presso l’Auditorium “Tosti” dell’Aurum di Pescara, domenica 25 marzo è stato presentato al pubblico il catalogo“tre colori una bandiera e un sacco di artisti… abruzzesi”, a documentazione dell’esperienza degli artisti abruzzesi che hanno partecipato al progetto nazionale per la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia, messo in atto da Massimo Casalini di Livorno insieme al altri artisti referenti nelle varie regioni italiane. L’elegante volumetto 20x20 curato da Anna Seccia ed edito da Palladino Editore, presenta i lavori individuali degli artisti abruzzesi: Lino Alviani, Sandro Arduini, Gino Berardi, Colleen Corradi Brannigan, Alfonso Camplone, Alfredo Celli, Rossella Circeo, Dino Colalongo, Giancarlo Costanzo, Nicola Costanzo, Rita D’emilio, Gianfranco Di Bernardini, Mario di Donato, Giacomo Giovannelli, Manuelita Iannetti, Cesare Iezzi, Giuseppe Liberati, Giselda Marocchi, Albino Moro, Concetta Palmitesta, Augusto Pelliccione, Massimina Pesce, Gelsomina Rasetta, Anna Seccia, Stefania Silvidii, Franco Sinisi, Gianfranco Zazzeroni, che hanno partecipato all’originale, festosa e corale esperienza di un lavoro ispirato al tricolore italiano. Nel catalogo è possibile ripercorrere tutte le varie fasi del complesso lavoro, attraverso il racconto dettagliato di Anna Seccia, la voce degli stessi artisti, per nome di Gelsomina Rasetta, le immagini fotografiche dei diversi momenti operativi, realizzate da Renato Di Carlo e Lorenzo Speziale. Sono presenti inoltre i testi critici di Carla D’aurelio e Massimo Pasqualone, nonchè le biografie dei singoli artisti. All’evento che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, è intervenuta , in rappresentanza del Comune di Pescara, la neo Assessore alla Cultura Dott.sa Giovanna Porcaro Sabatini, con sapienti e gradite parole. Mentre a Pescara è stato presentato il catalogo dell’esperienza abruzzese, il grande tricolore artistico va concludendo le sue ultime tappe in giro per l’Italia, (al momento si trova ad Asti), per giungere a breve al Colle, quale dono al Presedente della Repubblica Giorgio Napolitano.  
   
   
18 STORIE DI IMPRENDITRICI MARCHIGIANE RACCONTATE IN UN LIBRO - ´DIARIO PUBBLICO. LE IMPRESE A GOVERNO FEMMINILE´.  
 
Ancona, 28 Marzo 2012 - Diciotto donne imprenditrici parlano di se`, della loro esperienza, del loro lavoro. Diciotto storie diciotto racconti, diciotto esistenze tutte con un unico filo conduttore: l´impresa, raccolti in un volume ´Diario Pubblico. Le imprese a governo femminile´ presentato ieri mattina in Regione Marche. E´ il primo di cinque volumi, uno per ogni provincia, cominciando dalla provincia di Macerata, voluto dalla Regione Marche, Assessorato all´Industria, Artigianato e Attivita` produttive. Le protagoniste sono alcune fra le piu` capaci imprenditrici marchigiane: Alessia Fabi, Cinzia Pennesi, Emilia Torresi, Fiorella Tombolini, Lara Sagripanti, Lucia Dignani, Luisa Mirella Bruni, Manila Marinucci, Maria Toni, Monia Bianchi, Nadia Ercoli, Orietta Varnelli, Rosaria Ercoli, Simona Baldoncini, Simona Reschini, Stefania Bravi, Tania Pieroni. A parlare di ´Diario Pubblico´ e` stato l´assessore Sara Giannini: ´E´ particolarmente interessante il progetto di realizzare cinque libri, uno per ogni provincia marchigiana, che renda ragione e racconti il sapere vissuto, l´esperienza viva delle donne imprenditrici. Le donne sono particolarmente adatte ad affrontare le sfide e le sollecitazioni della mutevole e complessa realta` contemporanea. In loro e` evidente un differente approccio al reale. Uno degli indici di successo e` la passione per il proprio lavoro, la capacita` di stabilire un clima armonico con i propri collaboratori e l´orientamento alla soddisfazione dei bisogni dei clienti´. Originale pubblicazione, a meta` fra la biografia e la storia di impresa, che sara` poi al centro dell´incontro di giovedi` 29 marzo alle 18, al Dipartimento di Filosofia dell´Universita` di Macerata, e il cui titolo e` gia` un provocatorio ossimoro: ´Puo` un diario diventare testo sociale?´. L´obiettivo e`, a questo proposito, quello di rendere visibile il lavoro e la bellezza di alcune esperienze imprenditoriali, biografie di impresa, che hanno il crisma dell´esemplarita`. ´Il mondo dell´impresa ´ ha continuato Giannini - mi e` vicino e familiare. Sono nata in un distretto in cui l´intraprendere era ed e` una propensione naturale. In ogni garage, in ogni porta si cela un´azienda, un´attivita`. In questa galassia di attivita`, si assiste spesso al lavoro silenzioso e poco visibile delle donne anche di coloro che rivestono posizioni apicali. Non amano la pubblicita`, non amano l´esposizione nei mezzi di comunicazione, tendono a minimizzare l´importanza e l´efficacia del proprio lavoro. Ma hanno un dovere sociale, quello di trasmettere il loro sapere, il loro esempio´. L´ideatrice della pubblicazione e` Oriana Salvucci che definisce ´Diario Pubblico´ un lavoro a piu` mani e a piu` voci e un´esperienza entusiasmante ´perche` ´ ha detto - raccontando loro ho raccontato tanto di me. Attraverso la loro esperienza ho capito come l´intraprendere sia spesso `un correre l´avventura´, uno spazio aperto sulle possibilita`, un luogo di invenzione del proprio destino. E vi e` una differenza nell´intraprendere al femminile, tutta da scoprire leggendo il libro´.  
   
   
IL MONTE DEGLI AROMI DI YU JIE  
 
 Milano, 28 marzo 2012 - Ning Xuan lavora in un’azienda creata con capitale straniero nel Sud della Cina. Il suo impiego le permette una vita borghese in un ambiente di lusso, ma la lascia insoddisfatta e la lettura è il suo unico vero svago. Un giorno si imbatte in un libro di Tingsheng che la coinvolge e la commuove profondamente; decide allora di scrivere una lettera all’autore. Il romanzo ha inizio proprio con questa lettera, dalla quale nasce una relazione di amicizia prima e di amore coronato dal matrimonio poi. Romanzo autobiografico costruito su lettere e brani di diario dei due protagonisti, Il Monte degli Aromi (il titolo è tratto da una citazione del Cantico dei Cantici) è il viaggio di due giovani cinesi alla ricerca appassionata del vero amore, della verità e del significato della vita; al tempo stesso diventa – attraverso i loro occhi – un affresco della Cina d’oggi e una critica senza sconti al suo sistema politico, che nega la libertà, i diritti umani e la possibilità di parlare apertamente. L’autore - Yu Jie, nato a Chengdu (Cina) nel 1973, è uno degli scrittori più conosciuti in patria. Bandito dal paese per le sue sferzanti critiche al Partito comunista, è noto per l’acutezza dei suoi saggi. L’opposizione di Jie al regime risale al 1997, quando – ancora studente all’Università di Pechino – manifestò contro la mancanza di democrazia. Dopo aver perso il suo lavoro al Museo nazionale di letteratura cinese, decise di vivere della propria scrittura. È tra i fondatori del Centro indipendente degli scrittori internazionali in Cina (Pen), un gruppo che si batte per la libertà di espressione e di pubblicazione. Insieme al Premio Nobel e amico Liu Xiaobo, è uno dei coautori di “Carta 08”, il documento che chiede al Partito comunista di instaurare in Cina un vero rispetto per i diritti umani e una struttura politica multipartitica. Di religione cristiana, Yu Jie è noto in Occidente per essere un seguace di Martin Luther King e si batte per la difesa della libertà religiosa con mezzi non violenti. Tra i suoi volumi ricordiamo Wen Jiabao, il miglior attore cinese (2011), atto di accusa verso il premier cinese, che lo ha costretto a rifugiarsi in Usa per evitare le ritorsioni del governo dal quale aveva già subito pressioni e torture. Edizioni San Paolo Pagine: 584 Prezzo: e 36,00.  
   
   
NASCE W4, WAITINGFOR2012 IL DIARIO FOTOGRAFICO SULL’ATTESA DELLA FINE DEL MONDO DELLA FOTOGRAFA SARA MONTALI  
 
Milano 28 marzo 2012 – è on-line W4, www.Waitingfor2012.org , il Diario fotografico nato da un’idea della fotografa Sara Montali e della video-maker Katia Goldoni. Il 21 dicembre 2012 è la data del calendario gregoriano nella quale, secondo alcune profezie, si dovrebbe verificare la fine del mondo. Questo evento è divenuto il pretesto per l’approfondimento del tema dell’attesa. Una fotografia al giorno, per un anno, (dal 21 dicembre 2011 al 21 dicembre 2012), così, Sara Montali, “scandisce” il tempo in chiave ironica, offrendo una lettura della realtà italiana attuale, e instaurando un dialogo con gli artisti ospiti che, ogni quindici giorni, daranno la loro personale visione. Il progetto W4 nasce il 21 dicembre 2011, grazie alla collaborazione tra Sara Montali, reporter che ha al suo attivo collaborazioni con brand internazionali come Nike, Levis, Nintendo, Luxottica e Katia Goldoni, video-maker e Docente di Tecniche per il video digitale presso la “Scuola del Design” del Politecnico di Milano. Ogni due settimane alcuni artisti selezionati dalla curatrice Valentina Rossi, sono invitati a dare una propria interpretazione del tema con un loro contributo molte volte ironico e sarcastico, quasi come se fosse l’ultima immagine prima delle fine del mondo. Sul sito, sono già presenti i lavori di artisti tra cui David Casini, T-yong Chung, Riccardo Benassi, Andrea Salvatori, Cristian Bugatti, Giorgio Guidi e Luca Trevisani, mentre nei prossimi mesi saranno presenti gli interventi di Marco Raparelli, Eloise Ghioni e Davide Bertocchi. Il Diario, ispirato dal pensiero dello scrittore Italo Calvino, è il fulcro di una serie di output sul tema che coinvolge altri media. Un canale Youtube sarà attivo da Aprile e ospiterà dei video in cui le immagini verranno rielaborate da vari autori e sound designer. A conclusione del Diario fotografico virtuale, dopo il 21 dicembre 2012, le 365 fotografie di Sara Montali di W4 diventeranno protagoniste di una mostra itinerante, nazionale e internazionale, e oggetto di una pubblicazione, sempre che le profezie non si avverino.  
   
   
COCKEYED DI RYAN KNIGHTON  
 
 Milano, 28 marzo 2012 - Ryan Knighton aveva solo diciotto anni quando gli venne diagnosticata la retinite pigmentosa, una malattia congenita che provoca la progressiva degenerazione della retina e porta alla cecità totale. Ryan però non si è perso di coraggio e ha organizzato la sua vita in modo da poterla vivere in pienezza. In questo libro, che si muove tra l’autobiografia e la riflessione, Knighton racconta la storia con leggerezza e ironia, senza autocommiserazione e sentimentalismo, con una scrittura in grado di emozionare e far sorridere. La sua forza di volontà e la sua gioia di vivere gli hanno permesso di crearsi una famiglia, di avere una splendida figlia e di realizzare il suo sogno diventando uno scrittore di successo. L’autore - Ryan Knighton (1973) insegna Letteratura moderna e Scrittura creativa al Capilano College di Vancouver (Canada), dove vive con la moglie e la figlia. A 18 anni gli è stata diagnosticata la retinite pigmentosa, una malattia congenita che provoca la progressiva degenerazione della retina. La malattia si manifesta all’inizio con perdita della vista laterale e del senso di profondità, e quindi con cecità notturna, visione a tunnel, e alla fine conduce alla cecità totale. È autore di un libro di poesie e co-autore di una raccolta di racconti brevi, ha pubblicato numerosi articoli come giornalista e saggista e ha prodotto, scritto ed interpretato monologhi e documentari per la radio Cbc. Oggi, nella fase finale prima della cecità totale, gli è rimasto solo l’1 per cento del suo campo visivo. Oltre al presente volume, ha pubblicato nel 2009 C’mon Papa: Dispatches from a Dad in the Dark, che racconta la sua esperienza di paternità e famiglia «da cieco». Edizioni San Paolo Pagine: 280, Prezzo: e 18,50.  
   
   
SETTE MILIONI E MEZZO PER LA CULTURA IN TOSCANA.UN SOSTEGNO ANCHE ALLO SVILUPPO  
 
Firenze, 28 marzo 2012 - Lo sviluppo viaggia anche sulle ali della cultura. E la Regione Toscana spende in cultura per avere musei più accattivanti e all’avanguardia, per rendere più accessibili (anche grazie ad internet e le nuove tecnologie) archivi e biblioteche, per promuovere l’arte contemporanea, lo spettacolo, il teatro e le arti avvicinando i giovani, ma anche per far conoscere la Toscana di Galileo, di Vespucci e Pascoli, di Boccaccio e padre Balducci. Sta tutto in una delibera discussa ed approvata in giunta ieri. Sono poco meno di 7 milioni e mezzo di euro da spendere entro l’anno: 1 milione e 415 mila euro per la rete regionale dell’arte contemporanea, 1 milione e 29 mila euro per le campagne di promozione, le settimane e le mostre a tema , 1 milione e 649 mila euro per i musei di qualità, 1 milione e 974 mila euro per biblioteche ed archivi, 1 milione e 413 mila euro per le arti dello spettacolo e le nuove generazioni. “Investire in cultura significa investire sulla crescita e la conoscenza dei cittadini, che non fa mai male, oltre che creare posti lavoro ed aiutare il turismo, voce importante della nostra economia” ricorda il presidente della Toscana, Enrico Rossi. “Razionalizzare la spesa e agire con rigore non significa sempre tagliare o bloccare gli investimenti – aggiunge l’assessore alla cultura, Cristina Scaletti – È il secondo anno consecutivo che la Regione Toscana non taglia un euro, dimostrando di creare valore ed offrire nuove opportunità di lavoro: un altro modo possibile per uscire dalla crisi”. Il piano della cultura ha iniziato il suo iter in consiglio regionale e sarà probabilmente approvato entro maggio. In bilancio ci sono comunque già 25 milioni e 460 mila euro di spesa corrente a disposizione per quest’anno. Con la delibera approvata oggi dalla giunta a questo punto è stato impegnato il 70 per cento. Ne rimangono altri sette, già destinati all’Orchestra regionale toscana, alla Fondazione sistema Toscana e alla Fondazione Toscana spettacolo per la loro attività, alla Scuola di musica di Fiesole, alle istituzioni culturali di rilievo regionale, ai bandi per lo spettacolo e alle attività di produzione. Piani e progetti nel dettaglio - Ci sono progetti regionali e progetti locali. Sono la continuazione del lavoro già avviato l’anno scorso e parte del programma regionale di sviluppo. Musei più innovativi - Tra i programmi che riguardano i musei c’è la valorizzazione del Museo di Doccia della Richard Ginori, con un accordo con il Ministero, la valorizzazione del Museo di storia naturale di Firenze e quello della Villa di Careggi, immobile della Regione che dovrebbe ospitare un museo legato ai temi dell’informazione di cui è previsto uno studio di fattibilità. Ci sono contributi per i musei che investiranno in innovazione e per l’aggiornamento del personale. Attenzione anche alle attività educative. Biblioteche anche virtuali - Archivi e biblioteche viaggeranno sempre più in rete. Tra gli interventi in cantiere, tanto per citarne alcuni, c’è il completamento del censimento regionale dei manoscritti medievali del sedicesimo secolo conservati nelle biblioteche non statali, un portale unico per l’accesso a tutte le informazioni sul patrimonio archivistico e il recupero e la fruizione via web degli inventari a stampa degli archivi storici comunali, oltre alla partecipazione al progetto di Biblioteca digitale italiana. Non mancano azioni per il sostegno alla lettura, tra cui un progetto per il prestito nei centri commerciali delle grande distribuzione. Dalle notti dell’archeologia a Galileo, Pascoli e Vespucci - Sul fronte più vasto dei beni culturali sono confermate le classiche campagne “Amico museo”, con un’apertura quest’anno anche in notturna, le “Notti dell’archeologia”, la Settimana della cultura scientifica in collaborazione con il Museo Galileo di Firenze, la Settimana internazionale dei beni culturali e ambientali della Fondazione Florens, appuntamenti sulla cultura popolare. Ai musei, al turismo e alla cultura è dedicata “Art e Tourism”, la fiera che si svolgerà dal 18 al 20 maggio negli spazi della Fortezza da Basso a Firenze. Nel 2012 si chiudono le celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Amerigo Vespucci e il centenario della morte di Pascoli. Si aprono invece le attività legate al settecentenario della nascita di Giovanni Boccaccio, che ricorre nel 2013, e il ventennale della scomparsa di Ernesto Balducci, che è quest’anno. Non mancheranno iniziative sui mille anni di Camaldoli e della cattedrale di San Sepolcro, sul Rinascimento e l’Umanesimo, in attesa, nel 2013, del cinquecentesimo del Principe di Machiavelli e delle celebrazioni nel 2015 per ricordare il soggiorno forzato di Napoleone all’isola d’Elba. Installazioni di arte contemporanea lungo la Francigena - L’arte contemporanea sarà lo strumento per valorizzare anche una via millenaria come la Francigena. E’ prevista infatti la realizzazione di residenze d’artista nei comuni che ne sono attraversati. Per valorizzare nuovi linguaggi contemporanei si procederà alla pubblicazione di un avviso pubblico. Un ruolo centrale, nella rete regionale per l’arte contemporanea, continuerà ad avere il centro Pecci di Prato. E’ previsto anche un contributo al comune di Pietrasanta per la mostra celebrativa dedicata agli ottanta anni dell’artista colombiano Fernando Botero. Giovani e spettacolo - Ultimo capitolo i giovani. Il problema è noto: il pubblico dei teatri spesso ha un’eta media elevata ed andare a teatro è un’abitudine poco diffusa tra i giovani. La Regione continuerà ad investire per educare al teatro le nuove generazioni, ma anche per aiutare giovani artisti ed autori. Per il teatro ma anche per il cinema, sostenendo ad esempio le sale d’essais.  
   
   
CULTURA: INCONTRO PER SOSTEGNO VENEZIA CAPITALE EUROPEA 2019  
 
 Trieste, 28 marzo 2012 - Saper scegliere le eccellenze del territorio regionale per condividerle con la rete delle altre province e regioni del nordest, costruendo così una candidatura forte in grado di competere con le altre città italiane in lizza per l´assegnazione della sede. Così l´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, ha sintetizzato la strategia vincente che il Friuli Venezia Giulia dovrà adottare per partecipare e sostenere Venezia quale Capitale europea della Cultura per il 2019. Ieri a Trieste, nel Palazzo della Regione in piazza Unità d´Italia, si è volto un incontro tecnico al quale erano state invitate le quattro Province e Comuni capoluogo della regione nonché le amministrazioni delle località turistiche del Friuli Venezia Giulia. Il responsabile ufficiale della candidatura, Maurizio Cecconi, ha illustrato i passi che le varie istituzioni stanno compiendo per sostenere il progetto che ha come denominatore comune il forte legame tra cultura ed economia. In particolare sono stati individuati i temi forti che dovrebbero caratterizzare le attività delle quattro province della nostra regione. Udine si focalizzerà su "Stare e andare, la cultura dell´abitare" nonchè su "Archeologia tra conservazione e valorizzazione" mentre a Pordenone è stato proposto il tema dell´editoria; Gorizia potrebbe lavorare sul filone della Grande Guerra a cui si aggiunge il "Rapporto tra arte e Dio", mentre Trieste si concentrerà sul comparto della scienza e multireligiosità. Nel definire questi ambiti di azione, l´attenzione si è soffermata su quelle peculiarità che ogni territorio è in grado di esprimere, che siano però al contempo in linea con le richieste avanzate dall´Unione Europea e contenute nel bando di gara. Inoltre è stato definito anche il cronoprogramma che porterà Venezia, al pari di numerose altre città italiane, ad avanzare la propria candidatura. Il primo gennaio del 2013 il Governo nazionale dovrà emettere il bando (che è già in fase di elaborazione), e nei dieci mesi successivi le città interessate dovranno esprimere la propria candidatura con un progetto. Una commissione, composta da sette rappresentanti dell´Ue e sei del Governo italiano, valuteranno le proposte mentre nei primi mesi del 2015 il Consiglio d´Europa decreterà il vincitore. "Vista la tabella di marcia - ha spiegato Cecconi - entro la fine del 2012 andranno definite area per area i temi che i vari territori dovranno esprimere, sulla base dei quali poi dovrà essere compiuta l´azione di lobby per dare un peso alla proposta progettuale di Venezia e Nordest Capitale europea della Cultura del 2019". Da parte sua l´assessore De Anna ha ribadito la necessità che tutti gli attori protagonisti compiano un gioco di squadra per poter centrare l´obiettivo: "Il Friuli Venezia Giulia - ha detto - è in grado di esprimere numerosi temi che si possono inserire nell´ambito di questo ambizioso progetto. Tuttavia va compiuta una cernita, sapendo scegliere ciò che è più funzionale alla candidatura, sapendo ´spuntare´ qualche individualità mettendosi a disposizione del collettivo. Ora andranno convocati, provincia per provincia, quattro tavoli con tutti gli attori protagonisti che dovranno concentrarsi per definire la propria proposta progettuale che poi dovrà essere condivisa e messa in rete con le altre province del Veneto e del Trentino Alto Adige". Per quanto riguarda le altre province del Veneto e Trentino Alto Adige, i temi sono i seguenti. Trento: economia, ambiente e innovazione. Bolzano: contemporaneità, multilingusimo, sostenibilità. Rovigo: Natura e delta del Po. Belluno: arte e artigianato. Treviso: il design. Vicenza: "Tra tradizione e innovazione: oro e tessuto" e architettura. Verona: natura, paesaggio e agroalimentare. Padova: i saperi della conoscenza e del culto.  
   
   
TEATRO, CON ROMA CAPITALE, BIGLIETTO A 2 € E POSTI RISERVATI A GIOVANI IN PERIFERIA  
 
Roma, 28 marzo 2012 - «Invito i giovani al teatro, per avere delle occasioni di riflessione e dare un senso alla vita: mi rivolgo soprattutto a quanti pensano che la propria non ne abbia». Lo dichiara l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, che si è celebrata ieri su iniziativa dell’Unesco. È il teatro dunque la nuova modalità scelta dall’Assessore De Palo per incontrare i giovani, dopo il successo del tour nelle periferie ‘Se non tu, chi?’, delle scorse settimane. L’occasione è data dalla rassegna ‘I Teatri del Sacro - Posti riservati a giovani in ricerca’ ideata e organizzata dalla Federgat con il sostegno dell’Assessorato alla Famiglia, all´Educazione e ai Giovani di Roma Capitale e dell’Acec e con il contributo del Teatro di Roma. La Capitale ospiterà 14 spettacoli in 7 spazi di periferia (Teatro Tor Bella Monaca, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Centrale Preneste Teatro, Sala Cantieri Scalzi, Basilica di San Saba, Basilica di Santo Stefano Rotondo, Sala della Comunità Santa Silvia) per due mesi, in una serie di appuntamenti da domani, 28 marzo al 26 maggio, al costo ridotto di 2 € per gli under 30. «Non sarà una semplice rassegna teatrale ma un’occasione di libero e aperto confronto intorno ai temi del sacro, per far emergere le istanze che toccano da vicino le inquietudini e le speranze dell’uomo contemporaneo, e che suscitano l’interesse di credenti e non credenti, con una particolare attenzione alle nuove generazioni», spiega De Palo. Il progetto inoltre intende valorizzare il ruolo dello spettatore come soggetto attivo della visione, grazie al laboratorio gratuito per il pubblico “Visioni e Condivisioni”, tenuto da Giorgio Testa, del Centro Teatro Educazione dell’ Eti, ora diventato ‘La Casa dello Spettatore’. «Tutto educa e tutto contribuisce ad educare, e questa dei ‘Teatri del Sacro’ è solo la prima rassegna teatrale che proponiamo ai nostri giovani. Da maggio infatti, partiranno una serie di spettacoli ad opera di giovani compagnie, riservati in special modo ai giovani, che potranno assistervi gratuitamente. Questo progetto rientra nell’obiettivo che ci siamo prefissati: proporre una nuova Movida romana, per dire ai giovani che è possibile divertirsi e passare una bella serata anche senza sballarsi. Da qui, il nuovo bando per il reperimento di proposte riguardanti il tema “Riprendiamoci la notte”, che abbiamo lanciato ieri». Per consultare il programma de ‘I Teatri del Sacro’: http://blog.Iteatridelsacro.it    
   
   
LOMBARDIA: 15 OPERE IN MARMO BOTTICINO IN MOSTRA IN REGIONE  
 
Milano, 28 marzo 2012 - Viene inaugurata oggi, a Palazzo Lombardia, la ´Mostra di scultura - Un cantiere creativo per la lavorazione del marmo Botticino´. Dal 29 marzo al 20 aprile, sarà possibile visitare gratuitamente questa rassegna che raccoglie 15 sculture in marmo botticino classico, utilizzato per la costruzione di alcune delle più imponenti opere nel mondo tra le quali l´Altare della Patria a Roma. Le opere sono state realizzate in parte dai docenti della Scuola delle Arti e della Formazione Rodolfo Vantini di Rezzato (Bs) o dai docenti delle Accademie d´Arte bresciane e in parte da giovani scultori provenienti da tutta Europa in occasione del Simposio Internazionale di Scultura, svoltosi all´interno della Scuola Vantini nel settembre 2011. L´evento - realizzato da Regione Lombardia in collaborazione con la Scuola Vantini e i Comuni di Rezzato (Bs) e Botticino (Bs) - si inserisce in un programma di eccellenza formativa che la Scuola sta promuovendo per rilanciare un bacino estrattivo - secondo in Italia solo a Carrara - di grande rilevanza sotto il profilo artistico ma anche occupazionale ed economico. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00 (ingresso N2, via Galvani 27). All´inaugurazione dell´esposizione è prevista la partecipazione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti. - ore 18.30, Palazzo Lombardia (ingresso N2, via Galvani 27, Milano).  
   
   
L´IMPIANTO IDROELETTRICO DI TORBOLE IN MOSTRA L´ESPOSIZIONE PRESSO IL FORTE SUPERIORE DI NAGO  
 
 Trento, 28 marzo 2012 - In occasione del cinquantenario della costruzione, una mostra fotografica illustra la storia dell´impianto idroelettrico di Torbole. L´inaugurazione si è tenuta sabato scorso, presso il Forte Superiore di Nago; l´esposizione è organizzata dal Gruppo Culturale Nago Torbole, con la partecipazione della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Nago-torbole, del Bim - Bacino Imbrifero Montano Sarca Mincio Garda, di Hydro Dolomiti Enel e di Dolomiti Energia. Presenti gli assessori provinciali all´industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi e alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, nonché il sindaco di Nago-torbole, Luca Civettini e i curatori della mostra. La costruzione della centrale idroelettica di Torbole rappresentò, cinquant´anni fa, una sfida: "Testimoniava la volontà del territorio di infrastrutturarsi, di favorire l´industrializzazione, era in qualche modo il passaggio da una società rurale ad una società orientata anche alla dimensione produttiva - sono state le parole dell´assessore Olivi -. Oggi, a distanza di mezzo secolo, dobbiamo però porci nuovi obiettivi: in una piattaforma economica importante come l´Alto Garda il tema dell´energia sarà strategico per lo sviluppo, uno sviluppo non tanto in termini di costruzione di impianti tradizionali ma di innovazione. La sfida è quella di innovare, di porre attenzione al risparmio energetico, di fare un maggiore uso di energie rinnovabili e di stabilire un rapporto virtuoso fra le risorse naturali del territorio e il sistema delle imprese". L´assessore Panizza ha invece rimarcato l´importanza di questa mostra, che ricostruisce in modo fedele la storia della centrale idroelettrica di Torbole, definita un patrimonio della comunità: "Il grande periodo delle centrali idroelettriche del Trentino appartiene in modo forte al nostro patrimonio collettivo, si è trattato di un avvenimento che ha sconvolto il territorio, come fece in qualche modo la Grande Guerra. E considero una connessione significativa che questa mostra sia allestita nel Forte Alto di Nago, vestigia della prima guerra mondiale oggi ripristinato dalla pubblica amministrazione e destinato ad ospitare gli eventi culturali della comunità, che recuperano il senso della memoria. Il forte, come abbiamo deciso di concerto con l´amministrazione, diventerà uno dei punti cruciali del territorio per l´offerta sulla Grande Guerra". "L´impianto idroelettrico di Torbole nel cinquantenario della costruzione 1961 - 2011" - questo il titolo della mostra fotografica - ripercorre attraverso oltre 200 suggestivi scatti - la maggior parte in bianco e nero - la storia della realizzazione della centrale sul fiume Sarca. L´impianto di Torbole fa parte del sistema di utilizzazione idroelettrica del bacino del fiume Sarca, che la Società idroelettrica Sarca-molveno (Sism) attuò in un quindicennio, attraverso la costruzione degli impianti di Santa Massenza, Nembia, la Rocca e infine di Torbole, anello finale del sistema, entrato in funzione nel 1961. L´impianto di Torbole utilizza le acque del bacino del fiume Sarca attraverso una galleria di derivazione che si sviluppa per circa 14 km, sfruttando la quota esistente fra il serbatoio di carico del lago di Cavedine e la restituzione nel lago di Garda. Il bacino imbrifero sotteso, intercettato dalle prese di Sarca e di Pietramurata nel Sarca o direttamente nel lago di Cavedine, è di 900 kmq. L´impianto si avvale del lago di Cavedine e del grande serbatoio stagionale del lago di Molveno. Info "L´impianto idroelettrico di Torbole nel cinquantenario della costruzione 1961 - 2011", Nago - Forte Superiore 24 marzo - 29 aprile 2012, orario: tutti i giorni dal martedì alla domenica dalle 17 alle 22, lunedì chiuso, ingresso libero.  
   
   
ECOULA DE MEZEUCCA TRADICHONELLA  
 
Aosta, 28 marzo 2012 - L’assessore all’istruzione e cultura Laurent Viérin e il Presidente della Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta Luigi Bertschy hanno presentato oggi, martedì 27 marzo, il progetto Ecoula de Mezeucca Tradichonella, realizzato dalla collaborazione tra l’Assessorato e la Fondazione e strutturato in una serie di stage residenziali intensivi, che verranno organizzati in diversi momenti dell’anno, finalizzati alla diffusione della musica tradizionale delle Alpi occidentali. L’iniziativa, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Grand-mère, rientra nei progetti speciali della Fondazione Istituto Musicale della Valle d’Aosta per promuovere la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio musicale tradizionale e lo sviluppo e la diffusione della cultura musicale in Valle d’Aosta. La trasmissione del patrimonio musicale ereditato da chi ci ha preceduto e l’innovazione, attraverso la composizione e la reinterpretazione, sono alla base dell’approccio didattico che il progetto intende adottare. “Tale iniziativa – ha sottolineato l’Assessore Viérin - rientra a pieno titolo nell’attività dell’Assessorato di valorizzazione e promozione del patrimonio immateriale valdostano. Una politica culturale che vuole salvaguardare la cultura e le tradizioni valdostane, per difendere un’identità che si basa sulla storia e sui valori da trasmettere alle generazioni future: la musica è uno di questi valori fondamentali. Gli stage proposti rappresenteranno pertanto un’opportunità di avvicinamento per i giovani valdostani al nostro ricco patrimonio culturale musicale e di scoperta e approfondimento delle tecniche strumentali, danza, musica e canti tradizionali.” “Con l’Ecoula de Mezeucca Tradichonella – ha aggiunto il Presidente della Fondazione Luigi Bertschy - la Fondazione vuole proporre sul territorio valdostano un progetto di valorizzazione della musica tradizionale, a testimonianza della cultura e dell’identità locale, con l’obiettivo di verificare l’interesse del pubblico per questo tipo di iniziative non incluse nella nostra offerta formativa.” I partecipanti agli stage potranno acquisire competenze innanzitutto sulla tecnica strumentale, oltre che in etnomusicologia, analisi musicale, improvvisazione e musica d’insieme, spendibili poi in base al livello e all’attività musicale svolta da ogni allievo. L’obiettivo è quello di fornire degli strumenti che permettano di analizzare e interpretare il repertorio preso in esame, attraverso attività sia teoriche sia pratiche. Ecco il programma dei corsi: L’organetto Diatonico Nelle Alpi Occidentali- Durata dello stage: 3 giorni; Luogo: Bionaz; Data: 13-14-15 aprile 2012, Livelli: 3 livelli (principianti. Livello medio e master class). Insegnanti: Alessandro Boniface, Rinaldo Doro, Silvio Peron. Contenuti: - tecnica strumentale (abbellimenti, swing, utilizzo dei bassi, dinamiche, accompagnamento); - repertorio delle Alpi occidentali (insegnamento con partitura ed “a orecchio”); - elementi di etnomusicologia (ascolto delle fonti, analisi di brani, analisi organologica degli strumenti); - elementi di armonia e di teoria musicale. Durante lo stage verrà organizzata una serata aperta al pubblico nel corso della quale gli allievi proporranno i brani imparati durante lo stage, seguita da un concerto/ballo a cura dei docenti. La Musica Tradizionale Per I Piu’ Piccoli Durata dello stage: 2 giorni (sabato e domenica). 4 moduli da 3 ore l’uno per un totale di 12 ore. Luogo: Fénis. Data: 9-10 giugno 2012. Livelli: 2 livelli (prima e seconda elementare, terza quarta e quinta elementare). Insegnanti: Mathieu Aymonod, Cristina Peron, Liliana Bertolo, Alessandro Boniface. Contenuti: - avvicinamento alla danza tradizionale; - atelier di costruzione oggetti sonori; - canti in franco provenzale e in francese; - avvicinamento agli strumenti tradizionali (prime note, analisi degli strumenti). Valle D’aosta E Altre Minoranze Del Mondo - (Stage di musica d’insieme in concomitanza con il Festival des Peuples Minoritaires), Durata dello stage: 6 giorni. Luogo: Aosta. Data: 3 - 8 settembre 2012. Livelli: livello unico, ogni tipologia di strumento accettata. Insegnanti: Vincent Boniface, Rémy Boniface, Giorgio Negro e i musicisti delle minoranze invitate. Contenuti: - apprendimento di melodie tradizionali delle Alpi occidentali; - arrangiamento per ensemble; - workshop con i musicisti delle minoranze invitate (breve introduzione culturale e 1-2 brani per ogni minoranza, da condividere ed arrangiare per ensemble); - elementi di etnomusicologia (ascolto delle fonti, analisi di brani); - elementi di improvvisazione, di armonia e di teoria musicale; I brani studiati e arrangiati durante lo stage verranno poi proposti durante una delle serate del Festival des Peuples Minoritaires. Il Violino Popolare Nelle Alpi Occidentali - Durata dello stage: 3 giorni, Luogo: Pontboset, Data: 23-24-25 novembre 2012, Livelli: livello unico, Insegnanti: Rémy Boniface, Gabriele Ferrero. Contenuti: - tecnica strumentale (colpi d’arco, abbellimenti, swing, accompagnamento); - repertorio delle Alpi occidentali (insegnamento con partitura ed “a orecchio”); - elementi di etnomusicologia (ascolto delle fonti, analisi di brani); - elementi di improvvisazione, di armonia e di teoria musicale. Durante lo stage verrà organizzata una serata aperta al pubblico nel corso della quale gli allievi proporranno i brani imparati durante lo stage, seguita da un concerto/ballo a cura dei docenti. Improvvisazione E Musica D’insieme - Durata dello stage: 5 giorni, Luogo: Saint-nicolas, Data: 2-6 gennaio 2013, Livelli: livello unico. Richiesta buona pratica strumentale e buone conoscenze di teoria musicale, ogni tipologia di strumento accettata. Insegnanti: Vincent Boniface, Simone Bottasso, Christian Thoma. Contenuti: - seminario La musica tradizionale nella sua evoluzione contemporanea; - armonia; - improvvisazione; - tecniche di arrangiamento; - musica d’insieme; - composizione. Per ulteriori informazioni: Tel. 0165-273431 www.Regione.vda.it  Associazione culturale Grand-mère remy@grand-mere.It  www.Grand-mere.it    
   
   
“LUCHE” IN TOUR CON IL SUO PRIMO ALBUM DA SOLISTA DAL 19 GIUGNO 2012  
 
Napoli, 28 marzo 2012 - Luca Imprudente aka "Luche", inizia la sua carriera nel mondo dell´hip hop come rapper/producer del duo Napoletano Cosang. Il duo produce 2 album (distr. Universal), uno nel 2005 "Chi more pe mme" e un altro nel 2009 "Vita Bona". I Cosang si sciolgono all´inizio del 2012 e Luche intraprende la sua carriera solista. In questa nuova avventura Luche unisce le forze con un produttore di fama internazionale, Rosario Castagnola, e con uno dei produttori più in crescita della scena Hip Hop Italiana, Geeno (con cui forma il duo di produzione First Million). Il primo album da solista, la cui uscita è prevista per il 19 giugno 2012 (Arealive/edel Italia), avrà sonorità uniche (principalmente Hip Hop ma con influenze Rock, Pop e Dance) e molte novità sul piano degli arrangiamenti e della struttura dei brani. Il tour, che partirà in contemporanea con l´uscita dell´album, vedrà Luche accompagnato dal vivo oltre che da un Dj anche da un batterista e da un chitarrista/bassista. Trailer del nuovo Album: http://www.Youtube.com/watch?v=xdgxm6hb1mg    
   
   
"ROCK IN JUNE 2012": UN EVENTO NAZIONALE" A CIRCA TRE MESI DALL´EVENTO, 37 GRUPPI GIÀ ISCRITTI  
 
Spoleto, 28 marzo 2012 - La 10° Edizione di "Rock in June", è ormai in fase di avanzata programmazione. Le aspettative dei 37 gruppi, che hanno già aderito, non andranno certo deluse. L´evento è armai una manifestazione di carattere nazionale. Nata come momento di aggregazione di tante giovani Bands locali, prive anche del più modesto palcoscenico, ha invece trovato, nelle edizioni successive una sua collocazione specifica ed un ruolo di primissimo ordine, promuovendo ed evidenziando talenti nella musica leggera, pop e rock. L´iniziativa è stata fortemente voluta dal Presidente della Pro Loco San Venanzo di Spoleto, Paolo Sebastiani, e portata avanti dal punto di vista organizzativo, progettuale e strutturale da Enrico Brazzini, a.D. Dell´ecostudiogroup. La 10° edizione, oltre che un traguardo, è un´attesa ; un concentrato di aspettative che via via si sono concretizzate, fino a fare del progetto iniziale, la storia di dieci anni d´impegno del suo giovane creatore e di tutti i collaboratori interni e dell´associazione. La manifestazione si svolgerà anche quest´anno, presso il Verde Attrezzato di San Venanzo e avrà la durata di sei giorni, da lunedì 18 a sabato 23 giugno. Le prime cinque giornate saranno dedicate alle semifinali, prediligendo l´esibizione delle Bands che vengono da lontano, a ridosso della finale del 23 giugno, mentre le Bands locali e i cantanti della regione e di quelle limitrofe si esibiranno nei giorni antecedenti. Concomitante all´evento principale del concorso musicale, vi sarà come lo scorso anno un concorso di ballo, dove potranno esibirsi le varie scuole con orientamenti diversificati: danza moderna, classica, latino-americana ecc. Il curatore della manifestazione, Enrico Brazzini, ci ha fatto intendere, salvo improrogabili impegni già assunti, che molto probabilmente sarà ospite a Rock in June, un personaggio di fama internazionale, un personaggio femminile di indubbio "carisma", una donna di notevole carica di simpatia e di spontaneità, un emblema della femminilità a tutto "tondo", che ama venire allo "scoperto ", lasciando tutti piacevolmente interdetti.